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View Full Version : Violentata alle Maldive, ma lì non è reato...


Paganetor
14-12-2007, 08:11
da repubblica.it:

La donna era su una barca da immersioni insieme ad altre dieci persone
"Sapevo di essere in un paese musulmano: non mi facevo vedere mai in costume"

"Io, violentata nel paradiso dei turisti" Il dramma di un'italiana alle Maldive

Nel Paese lo stupro non è reato: "Mi hanno detto che non c'è una legge"


ROMA - Ultima notte di quiete nel paradiso dei turisti tra spiagge bianche, acque limpide e barriere coralline. Poi all'improvviso la violenza. "Sento ancora le sue mani addosso, il cuscino premuto sulla bocca fino a togliermi il fiato per non farmi gridare, mentre quell'uomo mi schiaccia, mi imprigiona col suo peso e mi stupra".

Per una giovane architetta bolognese in vacanza in barca alle Maldive con un gruppo di dieci subacquei il sogno pagato 1300 euro con un biglietto last minute si è trasformato in un inferno. Violentata da un marinaio dell'equipaggio, trattata come una che "ha avuto un brutto sogno", guardata con "indifferenza dalla polizia di Malé tanto lì la violenza contro le donne non è neppure considerato un reato".

Elena, nome, città e mestiere di fantasia per proteggere chi ha già subito troppo, parla con tono pacato ma la rabbia è profonda come la ferita di chi ha subito una doppia violenza. E si sente trattato come una cosa, come un oggetto neppure degno di essere protetto dalla legge, che punisce i ladri ma non gli stupratori. "La violenza mi poteva capitare ovunque, a Milano come a Roma, ma almeno da noi è reato". Un delitto contro la persona dal '96, prima era solo contro la pubblica morale.

Parla, racconta, rivive cercando di mettere una barriera di distacco, senza enfasi, con la lucidità di chi vuole giustizia. Con la concretezza di chi è abituato a girare il mondo, di chi ha viaggiato dall'Africa all'oriente, conosce mondi e tradizioni diverse e non metterebbe mai in imbarazzo chi ha culture opposte. "Tanto che sapendo di essere in un paese musulmano non stavo in costume anche perché facendo quattro immersioni al giorno si viveva praticamente con la muta", dice. Quasi ci fosse bisogno di sottolineare che lei non ha messo in tentazione nessuno, che non cercava avventure. Come se dovesse giustificarsi per aver subito violenza.

"Siamo partiti a fine novembre, ci siamo ritrovati a Malé con la comitiva italiana, tutti appassionati di fondali, e il giorno dopo siamo partiti per la crociera". Ogni giorno un atollo diverso, una barriera nuova accompagnati dal doney, la piccola imbarcazione per le gite con le bombole, oltre alla barca dove dormivano turisti e nove persone di equipaggio.

Una settimana da sogno. Poi la violenza. "Quella notte l'equipaggio maldiviano deve aver bevuto, non ci sono abituati. Verso le quattro di notte mi sveglio, c'è qualcuno nella mia stanza, mi si getta addosso mi preme il cuscino sulla faccia mi violenta senza che riesca a gridare. Quando ce la faccio a divincolarmi scappa nel buio e io finalmente chiamo aiuto".

Accorrono gli altri turisti, ma l'atteggiamento del capitano è ambiguo. "Mi dice: è stato solo un brutto sogno, però si scusa a nome dell'equipaggio e mi chiede di non chiamare la polizia". Ma Elena ha già parlato col console italiano che le ha consigliato di fare la denuncia e con un carabiniere che era in barca si fa portare dalla police a Malè. "Raccolgono la mia versione, mi dicono che tanto lì non c'è una legge per la violenza alle donne, ma io non mi fermo. Voglio giustizia, voglio che tutti sappiano come sono le leggi in certi paesi, cosa può accadere se un tour operator organizza le cose in modo superficiale".

---------------------

le Maldive andrebbero boicottate solo per questo... non sapevo che da loro non fosse reato. Davo per scontato che lo fosse nei paesi più civilizzati, ma poi ho letto che è un paese musulmano e tutto è stato più chiaro: nessuna considerazione per le donne, soprattutto per le proprie donne, e totale menefreghismo delle autorità.

Per me le Maldive possono sprofondare nell'oceano

tdi150cv
14-12-2007, 08:33
da repubblica.it:

La donna era su una barca da immersioni insieme ad altre dieci persone
"Sapevo di essere in un paese musulmano: non mi facevo vedere mai in costume"

"Io, violentata nel paradiso dei turisti" Il dramma di un'italiana alle Maldive

Nel Paese lo stupro non è reato: "Mi hanno detto che non c'è una legge"


ROMA - Ultima notte di quiete nel paradiso dei turisti tra spiagge bianche, acque limpide e barriere coralline. Poi all'improvviso la violenza. "Sento ancora le sue mani addosso, il cuscino premuto sulla bocca fino a togliermi il fiato per non farmi gridare, mentre quell'uomo mi schiaccia, mi imprigiona col suo peso e mi stupra".

Per una giovane architetta bolognese in vacanza in barca alle Maldive con un gruppo di dieci subacquei il sogno pagato 1300 euro con un biglietto last minute si è trasformato in un inferno. Violentata da un marinaio dell'equipaggio, trattata come una che "ha avuto un brutto sogno", guardata con "indifferenza dalla polizia di Malé tanto lì la violenza contro le donne non è neppure considerato un reato".

Elena, nome, città e mestiere di fantasia per proteggere chi ha già subito troppo, parla con tono pacato ma la rabbia è profonda come la ferita di chi ha subito una doppia violenza. E si sente trattato come una cosa, come un oggetto neppure degno di essere protetto dalla legge, che punisce i ladri ma non gli stupratori. "La violenza mi poteva capitare ovunque, a Milano come a Roma, ma almeno da noi è reato". Un delitto contro la persona dal '96, prima era solo contro la pubblica morale.

Parla, racconta, rivive cercando di mettere una barriera di distacco, senza enfasi, con la lucidità di chi vuole giustizia. Con la concretezza di chi è abituato a girare il mondo, di chi ha viaggiato dall'Africa all'oriente, conosce mondi e tradizioni diverse e non metterebbe mai in imbarazzo chi ha culture opposte. "Tanto che sapendo di essere in un paese musulmano non stavo in costume anche perché facendo quattro immersioni al giorno si viveva praticamente con la muta", dice. Quasi ci fosse bisogno di sottolineare che lei non ha messo in tentazione nessuno, che non cercava avventure. Come se dovesse giustificarsi per aver subito violenza.

"Siamo partiti a fine novembre, ci siamo ritrovati a Malé con la comitiva italiana, tutti appassionati di fondali, e il giorno dopo siamo partiti per la crociera". Ogni giorno un atollo diverso, una barriera nuova accompagnati dal doney, la piccola imbarcazione per le gite con le bombole, oltre alla barca dove dormivano turisti e nove persone di equipaggio.

Una settimana da sogno. Poi la violenza. "Quella notte l'equipaggio maldiviano deve aver bevuto, non ci sono abituati. Verso le quattro di notte mi sveglio, c'è qualcuno nella mia stanza, mi si getta addosso mi preme il cuscino sulla faccia mi violenta senza che riesca a gridare. Quando ce la faccio a divincolarmi scappa nel buio e io finalmente chiamo aiuto".

Accorrono gli altri turisti, ma l'atteggiamento del capitano è ambiguo. "Mi dice: è stato solo un brutto sogno, però si scusa a nome dell'equipaggio e mi chiede di non chiamare la polizia". Ma Elena ha già parlato col console italiano che le ha consigliato di fare la denuncia e con un carabiniere che era in barca si fa portare dalla police a Malè. "Raccolgono la mia versione, mi dicono che tanto lì non c'è una legge per la violenza alle donne, ma io non mi fermo. Voglio giustizia, voglio che tutti sappiano come sono le leggi in certi paesi, cosa può accadere se un tour operator organizza le cose in modo superficiale".

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le Maldive andrebbero boicottate solo per questo... non sapevo che da loro non fosse reato. Davo per scontato che lo fosse nei paesi più civilizzati, ma poi ho letto che è un paese musulmano e tutto è stato più chiaro: nessuna considerazione per le donne, soprattutto per le proprie donne, e totale menefreghismo delle autorità.

Per me le Maldive possono sprofondare nell'oceano


non e' una questione di Maldive ma di chi le abita e della loro CULtura ... Quindi ci devi stare attento ma non solo alle Maldive ma in ogni territorio dove li puoi incontrare.

Paganetor
14-12-2007, 08:36
non e' una questione di Maldive ma di chi le abita e della loro CULtura ... Quindi ci devi stare attento ma non solo alle Maldive ma in ogni territorio dove li puoi incontrare.

la (magra) consolazione è che (teoricamente) qui da noi verrebbero indagati, incriminati e, alla fine... sarebbero fuori con l'indulto...

vabbè, in effetti noi abbiamo spostato il problema solo un po' più in là...

Vash88
14-12-2007, 08:37
Io comunque saprei cosa fare... :muro: :muro: Possono sprofondare anche per me nell' oceano.

er-next
14-12-2007, 08:39
non e' una questione di Maldive ma di chi le abita e della loro CULtura ... Quindi ci devi stare attento ma non solo alle Maldive ma in ogni territorio dove li puoi incontrare.


a parte la notizia di un fatto veramente incredibile e schifoso.. a quale cultura ti riferisci? incontrare chi?

tdi150cv
14-12-2007, 08:46
a parte la notizia di un fatto veramente incredibile e schifoso.. a quale cultura ti riferisci? incontrare chi?

eta' e istruzione ?
no perchè soggetto verbo e complemento io ce li ho messi ! :D :sofico:

Paganetor
14-12-2007, 08:49
a parte la notizia di un fatto veramente incredibile e schifoso.. a quale cultura ti riferisci? incontrare chi?

non posso parlare per TDI150CV, ma per me è chiaro il riferimento alle persone che, per propria cultura(ignoranza)/religione trattano le donne come oggetti. In pratica, la maggior parte delle persone che praticano la religione musulmana

non è razzismo, è un dato di fatto: se le violentano poi devono lapidarle (eggà, è colpa loro), devono stare coperte con i teloni del circo Togni se no inducono in tentazione gli uomini, non hanno accesso ai luoghi culturali e alla scuola perchè "sono donne"...

che poi ci siano tanti parallelismi con la religione cattolica di un po' di secoli fa, siamo d'accordo, ma questo non giustifica a mio parere certi comportamenti e atteggiamenti

er-next
14-12-2007, 08:56
non posso parlare per TDI150CV, ma per me è chiaro il riferimento alle persone che, per propria cultura(ignoranza)/religione trattano le donne come oggetti. In pratica, la maggior parte delle persone che praticano la religione musulmana

ah.. ecco.. ci siamo arrivati..

non è razzismo, è un dato di fatto: se le violentano poi devono lapidarle (eggà, è colpa loro), devono stare coperte con i teloni del circo Togni se no inducono in tentazione gli uomini, non hanno accesso ai luoghi culturali e alla scuola perchè "sono donne"...

che poi ci siano tanti parallelismi con la religione cattolica di un po' di secoli fa, siamo d'accordo, ma questo non giustifica a mio parere certi comportamenti e atteggiamenti

guarda a proposito dico solo questo:
sono d'accordo con te (anche se parzialmente) sulla condizione della donna in alcune aree musulmane..

da qui a dire:
musulmani-->religione che permette di violentare chi si vuole--->state attenti a tutti "quelli là"...

no questo francamente non è condivisibile..

ania
14-12-2007, 08:58
le Maldive andrebbero boicottate solo per questo... non sapevo che da loro non fosse reato. Davo per scontato che lo fosse nei paesi più civilizzati, ma poi ho letto che è un paese musulmano e tutto è stato più chiaro: nessuna considerazione per le donne, soprattutto per le proprie donne, e totale menefreghismo delle autorità.

Per me le Maldive possono sprofondare nell'oceano

Comunque, pure in Italia, "ce ne abbiamo messo di anni" per arrivare a far sì che lo stupro divenisse "reato contro la persona e non contro la morale".

Ci si è arrivati soltanto nel 1996, e dopo un iter assai tortuoso.

L' articolo che di seguito copio ed incollo venne scritto prima che il provvedimento passasse al Senato.

Questo per ricordare "l'atmosfera" nella quale si è vissuto -anche in Italia- fino a pochi anni orsono.

http://www.mclink.it/n/dwpress/dww13/art1.htm

Legge sulla violenza sessuale (I).
Dalla "morale" alla "persona".
E i dubbi su tutto il resto.

(DWpress) Lunga e complessa la storia della legge sulla violenza sessuale: richiesta e sostenuta molti anni fa dal movimento delle donne, giunta più di una volta sul limitare di un'approvazione parlamentare senza che se ne facesse poi nulla di fatto, dimenticata. Dopo essersi fatta a lungo aspettare, dopo aver fatto a lungo discutere di sé, dopo le polemiche estive che l'hanno posta in primo piano delle cronache quotidiane, la legge sulla violenza sessuale è stata approvata dalla Camera dei Deputati giovedì 28 settembre. Tutti i gruppi hanno votato a favore tranne quello di Rifondazione Comunista, al cui voto contrario si sono aggiunti quelli di singoli deputati e deputate di altri gruppi. E' emersa la contrarietà di alcune progressiste, espressa da Franca Chiaromonte che ha parlato anche a nome di Fulvia Bandoli e Giovanna Grignaffini. Il provvedimento passa ora al Senato. Con la nuova legge, formata da diciassette articoli, lo stupro cessa finalmente di essere un reato contro la morale diventando un reato contro la persona. Le novita più significative riguardano: inasprimento delle pene (da cinque a dieci anni di reclusione, rispetto alla vecchia normativa che ne prevedeva da tre a dieci, con aggravanti se la violenza è stata commessa contro minori); atti sessuali con minorenni (rischierà da sei a dodici anni di carcere chi compie atti sessuali con minori di 14 anni, con aggravanti se il colpevole è un genitore, un parente o un amico di famiglia); irrevocabilità della querela di parte; gratuito patrocinio (alla donna viene cioè garantita l'assistenza legale a spese dello stato); procedibilità d'ufficio nei casi di violenza su minori o quando questa sia commessa da un genitore; violenza sessuale di gruppo (considerata come reato a sé e punita con la reclusione da sei a dodici anni); obbligo di sottoporsi al test per l'accertamento del virus HIV per l'autore della violenza. La definizione della fattispecie criminosa della violenza sessuale ha incontrato difficoltà nella redazione del testo finale. La frase "nei casi di lieve entità la pena è diminuita sino alla metà" è stata sostituita da "nei casi di minore gravità la pena è diminuita fino a due terzi; questo implica che la circostanza della minore gravità è ora riferita a tutte le ipotesi previste (art. 3). L'attenuante introdotta rispetto alla pena prevista (da cinque a dieci anni), inizialmente della metà, è stata successivamente portata a due terzi.
Su questo passaggio erano stati presentati numerosi emendamenti affinché fosse introdotto un minimo della pena che andasse dai due anni proposti da Rifondazione Comunista, con cancellazione della norma della lieve entità, ai tre anni proposti da Forza Italia e da molti Progressisti; in questo modo si sarebbe aggirata la clausola della lieve entità che, se soppressa tout court, avrebbe creato il problema di prevedere un minimo di pena troppo alto per gli atti di libidine. L'introduzione dell'attenuante generica per la quale si è optato, lasciando comunque i cinque anni di pena minima, lascia però completamente aperta la questione della discrezionalità dei giudici in materia di giudizio.
Resta da capire se questa versione evita il patteggiamento. Apparentemente no. La locuzione dovrebbe essere intesa, infatti, nel senso che la misura della riduzione non può eccedere i due terzi. Se si va al di sotto dei due anni di pena prevista, si rientra nuovamente nel patteggiamento. Il testo mantiene la previsione dell'abuso di potere su persona che al momento del fatto presentava condizioni di inferiorità fisica o psichica aggiungendo anche la circostanza di reato commesso da persona travisata: letteralmente "traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona". Sulle aggravanti (art. 4) ci sono state minori divergenze: uguali le pene previste, vengono introdotte le sostanze alcoliche o "altri strumenti o sostanze gravemente lesivi per la salute della persona offesa". Tra le possibili aggravanti; la "persona travisata che simula la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio". Al momento restano i dubbi, resta la domanda del perché tanta fretta, e tanto improvviso interesse per la violenza sessuale e per la legge. Il "gratuito patrocinio" per tutte le vittime di violenza sessuale, unanimemente difeso anche di fronte al dubbio di anticostituzionalità, fa pensare ad una sorta di tutela per un soggetto - o un oggetto??? - prezioso cui dare valore. La mentalità comune sembra aver fatto proprio il concetto che violentare una donna è un reato contro la persona. Così come - del resto - era già entrato nell'applicazione processuale delle leggi. Il risultato dello spostamento delle norme sulla violenza sessuale dal capitolo dei reati contro la morale a quello contro la persona può sembrare una conquista, ma lascia perplesse. La battaglia delle donne, i cortei, gli slogan, il dibattito negli anni, il confronto, le parole, i pensieri, una storia. Il tutto sembra essere diventato un momento, un trionfo della destra, una svendita in nome della trasversalità, delle conquiste fatte. C'è qualcosa di perverso nel modo in cui viene affrontata la questione: sembra sfuggire totalmente che lo stupro, la violenza, gli atti di libidine, le molestie sono facce numerose di un poliedro che al suo centro pone una ben determinata concezione della donna e del suo corpo. Viene in mente una pubblicità di biancheria intima che ha occhieggiato a lungo dai muri delle città: una foto di donna divisa a metà, uniche parti visibili un seno appena contenuto in un reggiseno e un tondo e liscio sedere. Lo slogan recita che per avere una storia davanti bisogna averne una dietro. Io penso alla mia di storia e a quella di tante altre donne: la mia - la nostra - prevede un tutto organico, con tanto di testa e di piedi.

Antonella Esposito

Sì, insomma, "anche noi ce ne abbiamo messo", e tralascio di considerare -perchè si andrebbe OT- che nel nostro Codice Penale, è stato prevista per molto tempo la fattispecie del "delitto d'onore", che di certo non tutelava la donna.
http://it.wikipedia.org/wiki/Delitto_d'onore


Ania

Senza Fili
14-12-2007, 09:01
Io è una vita che dico che non è il caso di andare in vacanza in paesi incivili (e quindi dargli pure i nostri soldi)...ci sono tante belle mete da visitare in Italia, in Europa, o in bei paesi extraeuropei però civili (esempio Australia o Giappone).

Paganetor
14-12-2007, 09:02
ah.. ecco.. ci siamo arrivati..



guarda a proposito dico solo questo:
sono d'accordo con te (anche se parzialmente) sulla condizione della donna in alcune aree musulmane..

da qui a dire:
musulmani-->religione che permette di violentare chi si vuole--->state attenti a tutti "quelli là"...

no questo francamente non è condivisibile..

infatti non ho detto tutti, ma "la maggior parte" (non stiamo qui a fare statistiche e percentuali). Però è innegabile che l'interpretazione che molti musulmani danno alla propria religione consenta di fare queste (e altre) porcate...

Comunque, pure in Italia, "ce ne abbiamo messo di anni" per arrivare a far sì che lo stupro divenisse "reato contro la persona e non contro la morale".

Ci si è arrivati nel 1996, e dopo un iter assai tortuoso.

L' articolo che di seguito copio ed incollo venne scritto prima che il provvedimento passasse al Senato.

Questo per ricordare "l'atmosfera" nella quale si è vissuto -anche in Italia- fino a pochi anni orsono.

http://www.mclink.it/n/dwpress/dww13/art1.htm

sì sì, lo so e concordo sulla nostra "tardiva civilizzazione". diciamo che almeno era reato anche prima del 96 (anche se era un po' ridicolo definirlo soltanto un reato contro la morale...)

Capozz
14-12-2007, 09:19
Si ma se nei paesi musulmani violenti una donna, il marito/padre/fratello ha il diritto di scannarti, apposta lo fanno con le occidentali, apposta mi fanno ancora più schifo

Paganetor
14-12-2007, 09:22
Si ma se nei paesi musulmani violenti una donna, il marito/padre/fratello ha il diritto di scannarti, apposta lo fanno con le occidentali, apposta mi fanno ancora più schifo

non sono sicuro che il parente di una donna violentata si "vendichi" sul violentatore... più facile che ammazzino la figlia/moglie/sorella per lavare l'onta...

ciriccio
14-12-2007, 09:25
Se davvero legalemente deve finire così, spero che paghino qualcuno per massacrare il tipo.
Tanto, poi, è stato solo un brutto sogno.

er-next
14-12-2007, 09:29
Si ma se nei paesi musulmani violenti una donna, il marito/padre/fratello ha il diritto di scannarti, apposta lo fanno con le occidentali, apposta mi fanno ancora più schifo

ribadisco.. una ragazza è stata violentata.. nell'articolo non c'è scritto altro.. e giù subito i musulmani fanno schifo violentano abitualmete le occidentali etc etc.. ribadisco anche che la condizione della donna in alcune errate interpretazioni è abominevole..
ma generalizzare a priori alimenta i già tanti PREgiudizi..

non sono sicuro che il parente di una donna violentata si "vendichi" sul violentatore... più facile che ammazzino la figlia/moglie/sorella per lavare l'onta...

ecco.. appunto.. non parliamo di cose di cui non siamo sicuri..

mettiamo l'accento sulla mancanza di legislazione in difesa delle donne.. "i musulmani violentano le occidentali" lasciamolo da parte..

tdi150cv
14-12-2007, 09:32
Io è una vita che dico che non è il caso di andare in vacanza in paesi incivili (e quindi dargli pure i nostri soldi)...ci sono tante belle mete da visitare in Italia, in Europa, o in bei paesi extraeuropei però civili (esempio Australia o Giappone).

non che l'italia , con la i minuscola , sia oggi un paese molto piu' civile ...

Senza Fili
14-12-2007, 09:32
ribadisco.. una ragazza è stata violentata.. nell'articolo non c'è scritto altro.. e giù subito i musulmani fanno schifo violentano abitualmete le occidentali etc etc.. ribadisco anche che la condizione della donna in alcune errate interpretazioni è abominevole..
ma generalizzare a priori alimenta i già tanti PREgiudizi..


ALT: nessuno dice che solo in quei posti le donne vengono violentate abitualmente, si dice che è assurdo che la legge, in quei posti, non tuteli chi subisce violenze, è successo varie volte, aprii io un thread su un ragazzetto violentato a Dubai che, quando denunciò il fatto, oltre a non essere tutelato fu addirittura condannato lui.
Se questi sono posti in cui esistono i diritti civili :rolleyes:

Senza Fili
14-12-2007, 09:33
non che l'italia , con la i minuscola , sia oggi un paese molto piu' civile ...

In confronto ad altri paesi europei concordo che l'italia per tanti versi fa ridere, però dai, non siamo assolutamente a quei livelli.

Paganetor
14-12-2007, 09:33
ecco.. appunto.. non parliamo di cose di cui non siamo sicuri..

mettiamo l'accento sulla mancanza di legislazione in difesa delle donne.. "i musulmani violentano le occidentali" lasciamolo da parte..

io non ho detto che "i musulmani violentano le donne occidentali"... o, meglio, ho riportato la notizia e ho aggiunto che l'interpretazione che danno alla loro religione permette loro di fare queste ed altre porcate.

e questo è un dato di fatto

drakend
14-12-2007, 09:37
Premetto che sul fatto in questione non si può che esprimere una condanna a tutto campo, ovviamente. Detto questo però faccio notare che l'Italia e noi italiani siamo proprio gli ultimi che possiamo parlare e dare lezione di diritti umani agli altri. Siamo la vergogna del mondo industrializzato dopo la Cina, quindi direi di non dipingere l'Italia come un luogo di civiltà e rispetto dei diritti umani va.
Ad ogni modo nei Paesi musulmani si sa come funziona la società: se non ci sta bene semplicemente non ci andiamo... la verità è che al turista non gliene frega niente del contesto socio-culturale in cui si trova il Paese dove si reca, ma solo che abbia l'acqua azzurra e cristallina. Non stupiamoci se succedono fatti come questi poi.

Paganetor
14-12-2007, 09:40
Premetto che sul fatto in questione non si può che esprimere una condanna a tutto campo, ovviamente. Detto questo però faccio notare che l'Italia e noi italiani siamo proprio gli ultimi che possiamo parlare e dare lezione di diritti umani agli altri. Siamo la vergogna del mondo industrializzato dopo la Cina, quindi direi di non dipingere l'Italia come un luogo di civiltà e rispetto dei diritti umani va.


in che senso scusa?

Ad ogni modo nei Paesi musulmani si sa come funziona la società: se non ci sta bene semplicemente non ci andiamo... la verità è che al turista non gliene frega niente del contesto socio-culturale in cui si trova il Paese dove si reca, ma solo che abbia l'acqua azzurra e cristallina. Non stupiamoci se succedono fatti come questi poi.


su questo sono d'accordo con te: certo però che non vado a spulciarmi prima il codice penale di un paese per verificare che determinati crimini (giudicati tali da noi) vengano puniti (da loro).

io quando vado all'estero sto sempre molto attento a non infrangere leggi (anche solo un eccesso di velocità), ma punire la violenza sessuale a mio parere dovrebbe far parte dei diritti civili di una persona, non solo di un codice penale scritto da chissà chi...

ciriccio
14-12-2007, 09:44
Premetto che sul fatto in questione non si può che esprimere una condanna a tutto campo, ovviamente. Detto questo però faccio notare che l'Italia e noi italiani siamo proprio gli ultimi che possiamo parlare e dare lezione di diritti umani agli altri. Siamo la vergogna del mondo industrializzato dopo la Cina, quindi direi di non dipingere l'Italia come un luogo di civiltà e rispetto dei diritti umani va.
Ad ogni modo nei Paesi musulmani si sa come funziona la società: se non ci sta bene semplicemente non ci andiamo... la verità è che al turista non gliene frega niente del contesto socio-culturale in cui si trova il Paese dove si reca, ma solo che abbia l'acqua azzurra e cristallina. Non stupiamoci se succedono fatti come questi poi.

A parte il fatto che riguardo ai diritti umani e l'Italia non sono assolutamente d'accordo... perchè se parli di politica, di lavoro, di ricerca etc etc etc ... ok ma se parli solo di considerazione dell'essere umano io me li sento davvero sotto i piedi i paese musulmani.
E comunque... a proposito dei turisti: tu credi davvero che chi va alle maldive è consapevole dell'esistenza di questa legge?
No perchè... le cose brutte succedono dovunque... l'altro giorno qui da noi una è stata violentata da un conoscente e poi portata a passeggio dalla stessa persona ma detto questo... è proprio la non esistenza della legge la cosa grave!

Senza Fili
14-12-2007, 10:00
A parte il fatto che riguardo ai diritti umani e l'Italia non sono assolutamente d'accordo... perchè se parli di politica, di lavoro, di ricerca etc etc etc ... ok ma se parli solo di considerazione dell'essere umano io me li sento davvero sotto i piedi i paese musulmani.
E comunque... a proposito dei turisti: tu credi davvero che chi va alle maldive è consapevole dell'esistenza di questa legge?
No perchè... le cose brutte succedono dovunque... l'altro giorno qui da noi una è stata violentata da un conoscente e poi portata a passeggio dalla stessa persona ma detto questo... è proprio la non esistenza della legge la cosa grave!

Esatto, lo schifo è che li lo stupro non sia considerato nemmeno un reato!

drakend
14-12-2007, 10:01
in che senso scusa?

Nel senso che i nostri diritti civili sono quotidianamente calpestati in tantissimi ambiti e quindi sono carta straccia perlopiù: spaziamo dal mondo del lavoro a quello dell'istruzione passando per quello sanitario. Poi per non parlare per il rispetto della legalità in generale, che semplicemente non esiste. Non conosco nessun Paese industrializzato in cui la situazione sia così grave sotto l'aspetto del rispetto della persona umana, Cina a parte.


su questo sono d'accordo con te: certo però che non vado a spulciarmi prima il codice penale di un paese per verificare che determinati crimini (giudicati tali da noi) vengano puniti (da loro).

io quando vado all'estero sto sempre molto attento a non infrangere leggi (anche solo un eccesso di velocità), ma punire la violenza sessuale a mio parere dovrebbe far parte dei diritti civili di una persona, non solo di un codice penale scritto da chissà chi...
Basta guardare quale è la religione predominante in una certa area e gia si capisce molto... :D

A parte il fatto che riguardo ai diritti umani e l'Italia non sono assolutamente d'accordo... perchè se parli di politica, di lavoro, di ricerca etc etc etc ... ok ma se parli solo di considerazione dell'essere umano io me li sento davvero sotto i piedi i paese musulmani.

Non mi risulta che i Paesi musulmani facciano parte del "mondo industrializzato"... forse la Turchia ma anche lì chissa come mai ci sono tutte queste resistenze a farla entrare nella UE. :D


E comunque... a proposito dei turisti: tu credi davvero che chi va alle maldive è consapevole dell'esistenza di questa legge?

No però, ripeto, basta che guarda quale è la religione predominante e può avere già un'idea più o meno precisa di com'è la mentalità del posto. :D
E siccome le leggi le fanno le menti del posto non ci vuole molto a trarre delle conclusioni in merito ai principi ispiratori del sistema legislativo locale.


No perchè... le cose brutte succedono dovunque... l'altro giorno qui da noi una è stata violentata da un conoscente e poi portata a passeggio dalla stessa persona ma detto questo... è proprio la non esistenza della legge la cosa grave!
Qui in Italia, fino al 1996, lo stupro era considerato un semplice reato contro la pubblica morale, quando negli altri Paesi industrializzati erano in vigore leggi anti-stupro gia da parecchi decenni. Questo basta ed avanza per far capire il clima ottocentesco che si respira nei palazzi del potere. Sì certo siamo civilmente più avanzati di molto Paesi musulmani, ma nei loro palazzi del potere c'è un clima medievale... :D

Stigmata
14-12-2007, 10:11
Strano, quando sono stato alle Maldive la gente mi era sembrata molto tranquilla, specialmente coi turisti... dato che di fatto campano grazie a loro.

drakend
14-12-2007, 10:15
Strano, quando sono stato alle Maldive la gente mi era sembrata molto tranquilla, specialmente coi turisti... dato che di fatto campano grazie a loro.
Sei uscito dai villaggi turistici? No perché è ovvio che gli abitanti locali dentro i villaggi turistici siano molto discreti stando molto attenti a non far filtrare i loro veri tratti culturali, dato che sanno benissimo che farebbero scappare gli occidentali a gambe levate, con buona pace dell'acqua azzurrina...

Nous
14-12-2007, 10:25
Nel senso che i nostri diritti civili sono quotidianamente calpestati in tantissimi ambiti e quindi sono carta straccia perlopiù: spaziamo dal mondo del lavoro a quello dell'istruzione passando per quello sanitario. Poi per non parlare per il rispetto della legalità in generale, che semplicemente non esiste. Non conosco nessun Paese industrializzato in cui la situazione sia così grave sotto l'aspetto del rispetto della persona umana, Cina a parte.


Resto fuori dall'argomento del thread perchè si sta andando verso un orientamento xenofobo-razzista che non apprezzo, però vorrei dire qualcosa in merito al fatto che secondo drakend i diritti civili in Italia siano quotidianamente calpestati. Premesso che affinchè un diritto venga calpestato, il diritto deve essere riconosciuto (e in Italia di diritti ce ne sono pure troppi, a volte, al punto che spesso sono di ostacolo alla giustizia ordinaria..vedasi il diritto alla Privacy), per quel che riguarda la sanità non mi sembra che se manca l'assicurazione medica il paziente non venga curato.
Per quel che rigurarda l'istruzione, l'istruzione è un diritto riconosciuto ed applicato, in Italia a tutti senza discriminazioni (se ti riferivi al discorso della qualità dell'insegnamento, una cosa è non applicare un diritto..un'altra è applicarlo con livelli qualitativi bassi). Il diritto al lavoro esiste, ed esiste una normativa precisa.
Il rispetto della legalità non è un diritto, ma un dovere del cittadino.

Il cittadino italiano ha numerosissimi diritti, ringrazio il cielo di essere italiano...che poi ci siano i furbetti ed i criminali siamo d'accordo, ma noi abbiamo le leggi, abbiamo i diritti, abbiamo uno stato (almeno in teoria) laico, abbiamo una costituzione, abbiamo un sacco di cose che ci derivano dalla nostra grande tradizione classica e culturale.

Evitiamo di sputare sempre sul nostro povero stato, e di prendere ogni thread come occasione per manifestare il proprio disprezzo nazionale...sono sicuro che la metà della gente che vuole andare negli states rimpiangerebbe l'Italia appena si dovesse trovare licenziata da un giorno all'altro oppure lasciata senza soccorso perchè l'assicurazione medica non copre tutte le spese.

Stigmata
14-12-2007, 10:27
Sei uscito dai villaggi turistici? No perché è ovvio che gli abitanti locali dentro i villaggi turistici siano molto discreti stando molto attenti a non far filtrare i loro veri tratti culturali, dato che sanno benissimo che farebbero scappare gli occidentali a gambe levate, con buona pace dell'acqua azzurrina...

Si, sono stato anche al di fuori del resort, per un'escursione in un'isola lì vicino, normalmente abitata.

tdi150cv
14-12-2007, 10:43
Il cittadino italiano ha numerosissimi diritti, ringrazio il cielo di essere italiano...che poi ci siano i furbetti ed i criminali siamo d'accordo, ma noi abbiamo le leggi, abbiamo i diritti, abbiamo uno stato (almeno in teoria) laico, abbiamo una costituzione, abbiamo un sacco di cose che ci derivano dalla nostra grande tradizione classica e culturale.

Evitiamo di sputare sempre sul nostro povero stato, e di prendere ogni thread come occasione per manifestare il proprio disprezzo nazionale...sono sicuro che la metà della gente che vuole andare negli states rimpiangerebbe l'Italia appena si dovesse trovare licenziata da un giorno all'altro oppure lasciata senza soccorso perchè l'assicurazione medica non copre tutte le spese.

Numerosi diritti e pochi doveri ... tale divario ha creato questo senso di menefreghismo globale che nel campo professionale porta moltissimi a comportarsi come piu' fa comodo che tanto a casa non si lascia nessuno perchè altrimenti son grane con i sindacati ... bella merda di diritto al lavoro ...
Per la questione americana la cosa ha sempre il risvolto della medaglia ... dovremo fermarci piu' spesso e chiederci se e' meglio un diritto al lavoro che di fatto ha ANNULLATO COMPLETAMENTE il beneficio professionale e culturale che ne deriva dal cambio di lavoro/azienda , creando cosi' si un turnover generale minimo , ma che di fatto non fa altro che annullare le competenze individuali e incancrenire la mente dei dipendenti stipandoli tra le solite carte e i soliti compiti con le buste paghe che conosciamo tutti oppure se e' meglio un sistema americano che vuoi o non vuoi nell'arco della vita professionale ti incentiva a effettuare piu' esperienze con la possibilita' di apprendere metodi diversi e conoscere realta' nuove.
Infine per la questione sanitaria ... ti e' mai capitato di effettuare un intervento per il quale negli states una assicurazione non coprirebbe ? C'è una statistica usa in tal senso da affermare che la situaizone puo' far preoccupare ? No perchè altrimenti ... parliamo di FUFFA !

Detto questo ... siamo OT ma sai quando si parla di USA mi interessa smontare il sentito dire ...

drakend
14-12-2007, 10:46
Premesso che affinchè un diritto venga calpestato, il diritto deve essere riconosciuto (e in Italia di diritti ce ne sono pure troppi, a volte, al punto che spesso sono di ostacolo alla giustizia ordinaria..vedasi il diritto alla Privacy), per quel che riguarda la sanità non mi sembra che se manca l'assicurazione medica il paziente non venga curato.

I diritti non basta che vengano riconosciuti, devono essere anche applicati, se no diventano carta straccia... detto questo non credo di doverti certo ricordare gli innumerevoli casi di malasanità che accadono in Italia ogni anno oppure tutte le medicine che dovrebbero essere passate dal SSN ed invece non lo sono.


Per quel che rigurarda l'istruzione, l'istruzione è un diritto riconosciuto ed applicato, in Italia a tutti senza discriminazioni (se ti riferivi al discorso della qualità dell'insegnamento, una cosa è non applicare un diritto..un'altra è applicarlo con livelli qualitativi bassi). Il diritto al lavoro esiste, ed esiste una normativa precisa.
Il rispetto della legalità non è un diritto, ma un dovere del cittadino.

Sì peccato che il livello di preparazione degli studenti italiani sta precipitando verso il nulla... con continui tagli per altro. Il diritto al lavoro esiste? Sì certo, ma il diritto a lavorare senza poter contestare NULLA di quello che dice il datore di lavoro. Formalmente puoi licenziare qualcuno solo per giusta causa: peccato che, grazie al lavoro precario, non puoi protestare su nulla altrimenti ti puoi scordare il rinnovo del contratto alla prima scadenza utile. Formalmente il lavoratore è protetto dal licenziamento senza giusta causa, peccato che tale protezione sia solo virtuale per permettere ai politici di riempirsi la bocca di belle parole.


Il cittadino italiano ha numerosissimi diritti, ringrazio il cielo di essere italiano...che poi ci siano i furbetti ed i criminali siamo d'accordo, ma noi abbiamo le leggi, abbiamo i diritti, abbiamo uno stato (almeno in teoria) laico, abbiamo una costituzione, abbiamo un sacco di cose che ci derivano dalla nostra grande tradizione classica e culturale.

Siamo uno Stato laico? No ascolta: se vogliamo limitarci alle definizioni di facciata allora sì, hai ragione tu ovviamente. Se guardiamo ai fatti però siamo in una teocrazia sottile: il potere religioso non esercita il potere temporale direttamente ma tramite i suoi servi che stanno in Parlamento.


Evitiamo di sputare sempre sul nostro povero stato, e di prendere ogni thread come occasione per manifestare il proprio disprezzo nazionale...sono sicuro che la metà della gente che vuole andare negli states rimpiangerebbe l'Italia appena si dovesse trovare licenziata da un giorno all'altro oppure lasciata senza soccorso perchè l'assicurazione medica non copre tutte le spese.
Non confondere il disprezzo con la critica: se si critica è perché si desidera che certe cose cambino.