View Full Version : Morti bianche, almeno due vittime in incendio acciaieria Torino
L'incidente all'1.30 nella ThyssenKrupp. Investiti dall'incendio provocato dalla fuoriuscita di olio bollente
Ricoverati in condizioni disperate. I sindacati: "Quei lavoratori erano alla linea 5 da 12 ore"
Torino, incendio in acciaieria
un operaio morto, sei in fin di vita
Uno degli intossicati: "Ho visto l'inferno. Antonio era avvolto nelle fiamme e gridava: Aiutatemi, muoio"
Due ore di sciopero nazionale dei lavoratori metalmeccanici proclamate venerdì 14
TORINO - Fiamme nell'acciaierie della ThyssenKrupp, a Torino. Un operaio è morto ed altri sei sono in fin di vita. Li ha investiti l'incendio provocato dalla fuoriuscita dell'olio bollente che serve per raffreddare i laminati. Già quattro fa aveva preso fuoco una vasca d'olio e le fiamme erano state domate solo dopo alcuni giorni. In quell'occasione, però, non vi erano stati feriti. Stamane all'alba, invece, il bilancio è stato ben più drammatico: è morto Antonio Schiavone, 36 anni, di Envie nel Cuneese, sposato e padre di tre figli di 4 e 6 anni, e di un machietto nato appena due mesi fa.
Versano in condizioni disperate Bruno Santino e Giuseppe De Masi, entrambi di 26 anni, ricoverati con i corpi quasi completamente coperti da ustioni. Grave anche Angelo Laurino, 34 anni, in rianimazione all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Prognosi riservata per Rocco Marzo, 54 anni, ustionato per l'80% del corpo, e per altri due colleghi tra cui Rosario Rodinò di 26 anni, mentre due lavoratori intervenuti in un soccorso ai compagni feriti, sono stati ustionati, fortunatamente in modo più lieve e lamentano segni di una leggera intossicazione dai fumi. Maurizio Boccuzzi, infine, ha riportato ustioni leggere ad una mano e al volto.
"Ho visto l'inferno", ricorda Giovanni Pignalosa, delegato della Fiom, uno degli operai rimasti intossicati dal fumo dell'incendio. "Antonio era avvolto nelle fiamme e gridava: Aiutatemi, muoio. Ma era impossibile avvicinarsi".
L'incendio è scoppiato all'una e mezza di notte nella linea 5, adibita al trattamento termico dei prodotti di laminazione. Pare che sia traboccato l'olio bollente usato per temperare i laminati. Gli operai hanno cercato in un primo momento di spegnere le fiamme con estintori e una manichetta dell'acqua. L'acqua però, a contatto con l'idrogeno liquido e l'olio refrigerante, pare abbia provocato una fiammata che ha investito gli operai. Quando sono arrivati i vigili del fuoco con decine di squadre, il reparto era competamente distrutto.
Secondo i sindacati , alcuni dei lavoratori coinvolti nell'incidente, erano al lavoro da 12 ore consecutive: avevano già accumulato 4 ore di strordinario. La ThyssenKrupp aveva deciso a luglio di chiudere la fabbrica torinese e di concentrare tutta l'attività produttiva nello stabilimento di Terni, ma ancora nello stabilimento in via regina Margherita sono al lavoro circa 200 dipendenti. Proprio in questo periodo la linea 5 aveva avuto un'intensificazione del ritmo di lavoro e l'azienda aveva deciso di mantenerla attiva fino a giugno.
Proclamato per venerdì 14 sciopero nazionale di due ore dei lavoratori metalmeccanici per chiedere maggiore prevenzione e sicurezza sul lavoro. Altre otto ore di sciopero sono state invece proclamate da Fim, Fiom e Uilm per la città di Torino e Terni, sede del gruppo metalmeccanico ThyssenKrupp. "Chiediamo che si passi dalle parole ai fatti. Non basta la compassione, bisogna che si fermino gli incidenti e i morti sul lavoro", ha detto il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo a nome dei tre sindacati. Domani mattina, i rappresentanti sindacali incontreranno i vertici dell'Unione industriale di Torino.
Il presidente Giorgio Napolitano è convinto che "questo drammatico evento coinvolge ancora una volta la responsabilità di tutti, poteri pubblici e forze sociali, ad assumere il necessario impegno per estirpare l'inaccettabile piaga delle morti e degli incidenti sul lavoro". Parole simili sono state espresse dal ministro del Lavoro Cesare Damiano che ha chiesto a tutta la società italiana di farsi carico dell'emergenza sicurezza: "Il Governo ha fatto molto ma le norme, i controlli e le sanzioni da soli non bastano". Lunedì, in occasione dello sciopero dei metalmeccanici della provincia, la città ha proclamato il lutto cittadino.
(6 dicembre 2007)
Salgono a due le vittime dell'inferno alla ThyssenKrupp. Roberto Scola, 32 anni, aveva due figli
Cinque suoi colleghi sono in fin di vita. Oggi incontro sindacati-azienda. Lunedì sciopero
Torino, incendio alle acciaierie
morto un secondo operaio
Primi accertamenti: Un estintore era vuoto e il telefono di emergenza non era attivo
TORINO - Nell'inferno alle acciaierie della ThyssenKrupp di Torino è morto un secondo operaio: aveva il corpo interamente ricoperto di ustioni. Roberto Scola, 32 anni, è morto intorno alle sette di stamane nel reparto rianimazione dell'ospedale Cto di Torino. Aveva due figli; quando è stato ricoverato le sue prime parole ai medici le ha riservate proprio a loro: era terrorizzato di non poterli più rivedere.
Salgono così a due le vittime dell'incendio che la notte scorsa ha distrutto la linea 5 laminati dell'acciaieria in corso Regina Margherita. L'altra vittima, Antonio Schiavone, 36 anni, di Envie nel Cuneese, era sposato e padre di tre figli di 4 e 6 anni, e di un machietto nato appena due mesi fa. Il bilancio potrebbe ancora aggravarsi. In ospedale restano cinque operai in fin di vita: hanno ustioni tra il 60 e il 90% del corpo. Un compagno di lavoro, ricordando quei tragici momenti, ha detto: "Sembravano torce umane".
Ieri, per tutta la giornata la fabbrica ha reagito con rabbia, anche perché la ThyssenKrupp - dove cinque anni fa aveva preso fuoco un treno di laminazione che aveva prodotto un incendio domato soltanto dopo tre giorni - per tutti era diventata la fabbrica "dei ragazzi", il 95 per cento dei 180 dipendenti rimasti ha meno di trent'anni.
Rabbia perchè "gli estintori erano semivuoti ma sigillati e quando si è tentato di usare gli idranti l'acqua non c'era". Tocca alla magistratura accertare le responsabilità insistono i delegati sindacali, ma certo la condizione di dismissioni (quel reparto doveva chiudere a febbraio) è giudicata la ragione dell'allentamento dell'attenzione sulla sicurezza. Le indagini della magistratura partono proprio dal confronto con l'incendio del marzo di cinque anni fa per accertare se le dinamiche possono essere state analoghe e soprattutto se l'azienda ha rispettato le prescrizioni fatte allora. Gli accertamenti hanno intanto confermato che il primo estintore usato dagli operai era vuoto e che il telefono di emergenza non era attivo.
Oggi le organizzazioni sindacali incontreranno i vertici dell'azienda e nel frattempo preparano un dossier con l'elenco dei problemi finora denunciati. Lunedì sciopero di otto ore a Torino e Terni, sede del gruppo siderurgico, mentre venerdì 14 astensione nazionale dal lavoro di due ore dei metalmeccanici.
(7 dicembre 2007)
Non credo ci sia molto da dire. Possiamo solo sperare che le indagini siano celeri e che, se vengono accertate responsabilità dell'azienda, questa paghi salatamente per queste vittime.
Poi per il resto non mi aspetto nulla dalla politica. Non cambierà nulla, quindi non ha senso indignarsi o chiedere una reazione commisurata in ambito di sicurezza sul lavoro.
indagini e celerità non appartengono al nostro vocabolario.
tra tre giorni nn se ne parlerà più, insabbieranno tutto. e intanto un ragazzo di 32 anni è rimasto carbonizzato e coscente. terribile.
NON assolveva il proprio incarico con pregevole professionalità, spiccato senso del dovere e della responsabilità, ponderata e lucida iniziativa, ammirevole capacità operativa,encomiabile impegno personale ed elevatissime doti umane e caratteriali...
La scena per gli "spettatori" dev'essere stata agghiacciante... mi vien male solo a apensarci... da avere incubi per tutta la vita...
La scena per gli "spettatori" dev'essere stata agghiacciante... mi vien male solo a apensarci... da avere incubi per tutta la vita...
come fanno delle persone a lavorare 12 ore di seguito?
dove sono i sindacati quando ce ne è bisogno?????
sono sempre a parlare delle cose inutili!!!
dove sono?
dove erano?
Fides Brasier
07-12-2007, 09:20
come fanno delle persone a lavorare 12 ore di seguito?
dove sono i sindacati quando ce ne è bisogno?????
sono sempre a parlare delle cose inutili!!!
dove sono?
dove erano?si, bravo.
e quando poi i sindacati si battono per il blocco degli straordinari vengono tacciati di essere contro lo sviluppo e l'economia e i lavoratori perche' impediscono loro di guadagnare di piu'...
c'entrano 'na mazza i sindacati. e' una questione di organizzazione aziendale operata dal management. sono i quadri che impongono di lavorare per 12 ore, invece di prendere piu' persone per coprire meglio i turni.
Flegias85
07-12-2007, 09:57
Molte responsabilità ce l'ha l'azienda... vedi il fatto degli estintori vuoti e che un incendio era stato spento qualche giorno prima!
IpseDixit
07-12-2007, 12:36
come fanno delle persone a lavorare 12 ore di seguito?
dove sono i sindacati quando ce ne è bisogno?????
Quasi tutti lavoratori a tempo determinato, se ti lamenti ti lasciano a casa.
Quasi tutti lavoratori a tempo determinato, se ti lamenti ti lasciano a casa.
:( :cry:
non arriverò mai alla pensione di questo passo
Senza Fili
07-12-2007, 13:36
Purtroppo anche questi non faranno notizia, non riempiranno per giorni le pagine dei quotidiani nè le famiglie riceveranno nessun sussidio come accade quando muore un dipendente dello stato...morti di serie B :(
FastFreddy
07-12-2007, 13:40
dove sono i sindacati quando ce ne è bisogno?????
Ma se venissero risolti tutti i problemi dei lavoratori poi i sindacati non avrebbero più nulla da fare....
Senza Fili
07-12-2007, 13:52
Ma se venissero risolti tutti i problemi dei lavoratori poi i sindacati non avrebbero più nulla da fare....
Utopia, con il cambiare dei tempi, anche se per assurdo si risolvessero tutti i problemi attuali, ne nascerebbero comunque di nuovi per cui lottare.
FastFreddy
07-12-2007, 13:58
Utopia, con il cambiare dei tempi, anche se per assurdo si risolvessero tutti i problemi attuali, ne nascerebbero comunque di nuovi per cui lottare.
Certo, ma facci caso, il sindacato qua da noi arriva sempre "dopo"...
Negli altri paesi (Francia ad esempio) il sindacato si fa sentire "prima" e con forza, non come le "manifestazioni-scampagnata" nostrane.
Senza Fili
07-12-2007, 13:59
Certo, ma facci caso, il sindacato qua da noi arriva sempre "dopo"...
Negli altri paesi (Francia ad esempio) il sindacato si fa sentire "prima" e con forza, non come le "manifestazioni-scampagnata" nostrane.
Non discuto sulla scarsa efficienza dei sindacati, ma la colpa di quelle morti, fino a prova contraria, è dell'azienda.
Certo, ma facci caso, il sindacato qua da noi arriva sempre "dopo"...
Negli altri paesi (Francia ad esempio) il sindacato si fa sentire "prima" e con forza, non come le "manifestazioni-scampagnata" nostrane.
E' colpa della nuova mentalità italiana, non dei sindacati. Io lavoro nel settore metalmeccanico, dove il sindacato è ancora forte. Purtroppo vedi che quando viene indetto uno sciopero, la gente se ne strafrega e va lo stesso a lavorare.
Io sono distante come idee politiche dal sindacato, però cerco di supportarlo perchè senza sindacato sarebbe molto ma molto peggio.
I precari dovrebbero far tremare l'ìitalia , e invece subiscono, contenti di potersi comperare il cellulare nuovo con quei 2 soldi che guadagnano.
Addirittura si è snobbato il referendum sull'art.18.
Questi sono gli italiani. La forza del sindacato sta nei lavoratori, altrimenti no conta nulla, è solo una sigla.
FastFreddy
07-12-2007, 14:28
E' colpa della nuova mentalità italiana, non dei sindacati. Io lavoro nel settore metalmeccanico, dove il sindacato è ancora forte. Purtroppo vedi che quando viene indetto uno sciopero, la gente se ne strafrega e va lo stesso a lavorare.
Purtroppo a forza di gridare al lupo al lupo, a forza di scioperi a scopo politico, a forza di scioperi fatti tanto per farli, a forza di scioperi "ponte", diventa normale che lo sciopero perda significato.
Semrpe il paragone con la Francia, di scioperi ne fan pochi, ma quando li fanno durano per giorni e ad oltranza, e si sciopera "prima" che il governo prenda decisioni, non a cose ormai fatte tanto per far vedere che il sindacato fa qualcosa.
Che la responsabilità dell'incidente sia dell'azienda non ci piove, è sacrosanto, ma mi spiace vedere come il sindacato "caschi dal pero".
Purtroppo a forza di gridare al lupo al lupo, a forza di scioperi a scopo politico, a forza di scioperi fatti tanto per farli, a forza di scioperi "ponte", diventa normale che lo sciopero perda significato.
Semrpe il paragone con la Francia, di scioperi ne fan pochi, ma quando li fanno durano per giorni e ad oltranza, e si sciopera "prima" che il governo prenda decisioni, non a cose ormai fatte tanto per far vedere che il sindacato fa qualcosa.
Che la responsabilità dell'incidente sia dell'azienda non ci piove, è sacrosanto, ma mi spiace vedere come il sindacato "caschi dal pero".
Io sono estremamente critico coi sindacati , ma quella è un'azienda in via di dismissione. Sicuramente investimenti non ne fanno, l'alternativa sarebbe stata chiudere subito e mandare la gente a casa. Apriti cielo. Credo non sia così semplice.
è morto il terzo operaio. è strage.
preparatevi alla valanga di chiacchere e solita indignazione dei nostri politici che finirà esattamente tra 92 ore e 33 minuti a partire da ora (a meno che altre morti non intervengano in questo lasso di tempo)
:rolleyes:
Veramente una morte da non augurare a nessuno :(
Terribile, assurdo.....ma ahimè ripetibilissimo.
Veramente una morte da non augurare a nessuno :(
Terribile, assurdo.....ma ahimè ripetibilissimo.
macchè ripetibilissimo! se venissero rispettate (e fatte rispettare) le norme di sicurezza non si arriverebbe quantomeno a queste conseguenze! il rischio 0 non esiste ma la prevenzione sì.
Per farti un esempio, la formazione prevista nello specifico dagli artt. 21 e 22 del DLgs 626/94 sarebbe stata efficace nel contenere i danni se fosse stato loro spiegato di non impiegare l'acqua delle manichette nello spegnimento dell'incendio che invece ha contribuito ad estenderlo. E poi la manutenzione dei mezzi antincendio che secondo le prime notizie era in condizioni penose (art. 374 DPR 547/55).
Le norme ci sono, ne abbiamo a valanga. Ma se non vengono rispettate quelle basilari del 55 e del 56 (DPR 547/55, 303/56, 164/55) ancora in vigore c'e' da aspettarsi questo ed altro.
Come detto, adesso sorbiamoci le solite indignazioni dei nostri politicanti da 4 soldi, LORO, che nei palazzi si preoccupano solo della legge elettorale che potrebbe farli scomparire, non frega niente di questi disgraziati che muoiono come torce umane nelle nostre fabbriche.
Le norme ci sono, ne abbiamo a valanga. Ma se non vengono rispettate quelle basilari del 55 e del 56 (DPR 547/55, 303/56, 164/55) ancora in vigore c'e' da aspettarsi questo ed altro.
E' per questo che ho detto ripetibilissimo.....
Intervista al TG1 ad un operaio: non c'erano più ispettori per il funzionamento delle macchine, ma l'ispezione toccava farla agli stessi operai :muro: :muro: :muro:
E' per questo che ho detto ripetibilissimo.....
credevo ripetibilissimo perchè legato ad inevitabile caso.. :rolleyes:
dantes76
07-12-2007, 22:19
Incendio acciaieria: quarto operaio morto
07 dic 23:07 Cronache
TORINO - Un'altra vittima, la quarta, nell'incendio due giorni fa alle acciaierie ThyssenKrupp. In serata e' morto al Cto di Torino Bruno Santino, 26 anni. In condizioni gravissime restano altri tre operai. (Agr)
.
GUSTAV]<
07-12-2007, 22:51
La verità è che la sicurezza non si fà con le leggi ...
In fabbrica succede spesso che gli operai, dal basso della loro ignoranza,
mettono le mani anche dove non dovrebbero, e dall' altra dirigenti
menefreghisti e senza scrupoli fingono di non vedere i gravi problemi di sicurezza.
(vuoi xchè questo costa soldi, vuoi xchè tutto deve funzionare senza problemi...)
<;20008297']La verità è che la sicurezza non si fà con le leggi ...
In fabbrica succede spesso che gli operai, dal basso della loro ignoranza,
mettono le mani anche dove non dovrebbero, e dall' altra dirigenti
menefreghisti e senza scrupoli fingono di non vedere i gravi problemi di sicurezza.
(vuoi xchè questo costa soldi, vuoi xchè tutto deve funzionare senza problemi...)
per questo dovrebbero essere formati prima di essere addetti alle macchine proprio in base alle leggi..
D.Lgs 626/94
Art. 22. - Formazione dei lavoratori.
1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro e alle proprie mansioni.
2. La formazione deve avvenire in occasione:
a) dell'assunzione;
b) del trasferimento o cambiamento di mansioni;
c) dell'introduzione di nuove attrezzature d lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi.
3. La formazione deve essere periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi ovvero all'insorgenza di nuovi rischi.
4. Il rappresentante per la sicurezza ha diritto ad una formazione particolare in materia di salute e sicurezza, concernente la normativa in materia di sicurezza e salute e i rischi specifici esistenti nel proprio ambito di rappresentanza, tale da assicurargli adeguate nozioni sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi.
5. I lavoratori incaricati dell'attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque di gestione dell'emergenza devono essere adeguatamente formati.
Art. 38. - Formazione ed addestramento.
1. Il datore di lavoro si assicura che:
a) i lavoratori incaricati di usare le attrezzature di lavoro ricevono una formazione adeguata sull'uso delle attrezzature di lavoro;
b) i lavoratori incaricati dell'uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all'art. 35, comma 5, ricevono un addestramento adeguato e specifico che li metta in grado di usare tali attrezzature in modo idoneo e sicuro anche in relazione ai rischi causati ad altre persone.
Torino, la strage senza fine
Morto un quarto operaio
http://images.corriere.it/Media/Foto/2007/12/07/TISSEN169.jpg
23:30 CRONACHE Altri tre lavoratori deceduti venerdì per il tragico incendio alla ThyssenKrupp. Tre in condizioni gravissime. I sindacati: «Stop all'attività». Il presidente Napolitano: «Un dramma spaventoso»
Turco: potenziare le ispezioniFoto
tristezza
Ah dimenticavo, il TG1 stasera ha aperto con il primo servizio sulla Scala e solo al terzo servizio si è degnato di annunciare il terzo decesso... la Scala.. altra tristezza.
LittleLux
08-12-2007, 00:22
Ma se venissero risolti tutti i problemi dei lavoratori poi i sindacati non avrebbero più nulla da fare....
guarda, te la potevi risparmiare. Per quante colpe possano avere i sindacati, i lavoratori devono ringraziare il cielo che questi esistono ancora. Per cui, forse è meglio pensare prima di sparare la prima cosa che passa per la testa, e cercare invece di fare un minimo di critica costruttiva.
il nostro caro ministro della salute parla di aumentare le ispezioni ma si è dimenticata di dire che il SUO governo ha bocciato proprio l'emendamento alla finanziaria che sbloccava le assunzioni del personale ispettivo delle ASL. Motivo? non ci sono i soldi, o meglio per la sicurezza dei lavoratori non si trovano..
L'emendamento bocciato:
Dopo il comma 3 aggiungere, in fine, i seguenti commi:
4. Il blocco delle assunzioni previsto per gli enti dei Servizio Sanitario Nazionale non si applica a1 profilo professionale dei Tecnici della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.
5. Al comma 4 dell'articolo 22 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 aggiungere il seguente periodo: «Tale formazione è elettivamente erogata dai Tecnici della Prevenzione operanti nei servizi preposti alla prevenzione e vigilanza nei luoghi di lavoro dei dipartimenti di prevenzione delle Asl. Al fine di garantire il mantenimento delle competenze nel tempo gli RSL, devono frequentare moduli di aggiornamento con frequenza minima biennale».
..
3256/XI/118. 2. Rocchi, Burgio, De Cristofaro.
Chevelle
08-12-2007, 09:01
Però i soldi per l' aereo di Mastella si trovano
Charonte
08-12-2007, 09:13
:( :cry:
non arriverò mai alla pensione di questo passo
credi ci sia la pensione tra 40 anni? :asd:
Panorama: Buffon sull'impalcatura - polemiche (http://blog.panorama.it/economia/2007/12/05/buffon-sullimpalcatura-a-rischio-polemiche-per-il-nuovo-spot-fiat/)
FastFreddy
08-12-2007, 10:30
guarda, te la potevi risparmiare. Per quante colpe possano avere i sindacati, i lavoratori devono ringraziare il cielo che questi esistono ancora. Per cui, forse è meglio pensare prima di sparare la prima cosa che passa per la testa, e cercare invece di fare un minimo di critica costruttiva.
No, non me la potevo proprio risparmiare, quando il sindacato si smuove in prima battuta per gli interessi del sindacato e poi, se c'è tempo, s'interessa dei lavoratori.
No, non me la potevo proprio risparmiare, quando il sindacato si smuove in prima battuta per gli interessi del sindacato e poi, se c'è tempo, s'interessa dei lavoratori.
Può anche darsi che ci sia del vero in quello che dici
ma la dinamica del tuo ragionamento è la stessa per cui in arabia saudita condannano una donna se è vittima dello stupro
Ci sono regole definite per la tutela dei lavoratori, regole che il management, la direzione, e il corporate quando decide la strategia generale, sono OBBLIGATI a rispttare.
Se in conseguenza del non rispetto di queste norme muoiono 4 persone, l'azienda e dirigenti hanno responsabilità oggettive, e andrebbero chiamati assassini
Questo non è stato un tragico incidente, ma un fattto prevedibile e normale nelle dinamiche di una acciaieria. Un fatto prevedibile che si è trasformato in tragedia perchè l'azienda ha colposamente deciso di non adempiere ai propri obblighi
<;20008297']La verità è che la sicurezza non si fà con le leggi ...
In fabbrica succede spesso che gli operai, dal basso della loro ignoranza,
mettono le mani anche dove non dovrebbero,
diciamo pure "ben gli sta"
diciamo pure "ben gli sta"
diciamolo pure se..:
prima di essere stato addetto alla macchina, è stato formato e informato sui rischi connessi al suo utilizzo
se gli sono stati forniti i dispositivi di protezione individuale ed è stato formato ed informato sul loro corretto utilizzo
se il datore di lavoro ha messo a disposizione una macchina a norma e con tutti i dispositivi di siucurezza funzionanti (esempio: fotocellule)
FastFreddy
08-12-2007, 13:11
Può anche darsi che ci sia del vero in quello che dici
ma la dinamica del tuo ragionamento è la stessa per cui in arabia saudita condannano una donna se è vittima dello stupro
Ci sono regole definite per la tutela dei lavoratori, regole che il management, la direzione, e il corporate quando decide la strategia generale, sono OBBLIGATI a rispttare.
Se in conseguenza del non rispetto di queste norme muoiono 4 persone, l'azienda e dirigenti hanno responsabilità oggettive, e andrebbero chiamati assassini
Questo non è stato un tragico incidente, ma un fattto prevedibile e normale nelle dinamiche di una acciaieria. Un fatto prevedibile che si è trasformato in tragedia perchè l'azienda ha colposamente deciso di non adempiere ai propri obblighi
Sulle responsabilità dell'azienda non ci piove.
gigio2005
08-12-2007, 15:23
Lavorare uccide
Ieri alla Scala è stato osservato un minuto di silenzio per i morti bruciati vivi dell'acciaieria di Torino. Poi si è dato il via a Wagner. Il presidente Napolitano era reduce dalla celebrazione dei cento anni della Mondadori. La casa editrice dello scrittore D'Alema assegnata allo psiconano grazie alla corruzione di giudici da parte di Previti.
Le massime autorità erano presenti con modelle coscialunga e tette a balconcino.Pertini sarebbe corso all'ospedale di Torino nel reparto grandi ustionati. Avrebbe trascorso la notte con le famiglie. Ma 1500 morti all'anno valgono bene una prima alla Scala.
Il Governo dovrebbe indire un Consiglio dei Ministri straordinario per misure urgenti sulla sicurezza sul lavoro, ma il Governo non ha neppure il coraggio di ricevere il Dalai Lama. Quando si muore per gli estintori vuoti e per turni di 16 ore il proprietario va messo in galera senza passare dal via e si chiude temporaneamente la fabbrica. Un Governo di centro sinistra, con due sindacalisti alla presidenza di Camera e Senato e un sindacalista ministro del Lavoro fa rimpiangere Berlusconi.Si scannano per giorni per un soldato caduto in Afghanistan, che non dovrebbe essere lì, e ignorano una mattanza che dura da anni. Perchè? Io non so darmi una risposta. La legge Maroni ha aumentato l'insicurezza, chi è precario e lavora per pochi mesi non ha tempo per imparare e il padrone non ha interesse a investire in formazione. La massa di immigrati irregolari, che sono spesso le prime vittime, non è opportuno metterli in regola. La mattina chi è disoccupato non mangia, ma chi è occupato lascia la famiglia per rischiare la vita. La probabilità di ricevere una ispezione è la stessa di vincere al Supeenalotto, una ogni trent'anni. Siamo primi assoluti in Europa per incidenti mortali. L'organizzazione Transparency International nel suo ultimo rapporto colloca l'Italia seconda in Europa per la corruzione dei partiti politici, ci salva la Bulgaria. Primi per assassinati sul lavoro e secondi per partiti corrotti, ci sarà un legame?
www.beppegrillo.it
Quoto quell'estratto di Grillo ma mi fa sorridere la sua (vera?) ingenuità, se pensa che il fatto di avere degli ex sindacalisti al governo garantisca in qualche modo i lavoratori. Bello schifo comunque, e come al solito sono disposto a scommettere che da una parte ci sono vite finite per un cazzo di lavoro, dall'altra lustrini, pance piene fono a scoppiare e nessuno pagherà (nessuno si è nemmeno scomodato). Ora, fiutato il pubblico umore, magari partirà la solita strumentalizzazione e sponsorizzazione politica, al massimo.
Sembra che martedi il governo vari un decreto legge per anticipare l'entrata in vigore di alcune norme previste dalla legge 123/2007. TRA QUESTE NORME CI SONO ANCHE 300 ASSUNZIONI PER L'ISPETTORATO DEL LAVORO per controllare l'applicazione delle norma di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma forse non è ancora chiaro che il controllo per la sicurezza del lavoro è competenza delle ASL!!!!!! AZIENDE SANITARIE LOCALI!! quei 300 ispettori andranno a controllare la regolarità contributiva e dei rapporti di lavoro!!! altrochè sicurezza!!!!! Anche di fronte agli ultimi morti la mistificazione di coloro che abbiamo eletto continua!!!!!
Legge 23 dicembre 1978, n. 833
21. (Organizzazione dei servizi di prevenzione). - In relazione agli standards fissati in sede nazionale, all'unità sanitaria locale sono attribuiti, con decorrenza 1° gennaio 1980, i compiti attualmente svolti dall'Ispettorato del lavoro in materia di prevenzione, di igiene e di controllo sullo stato di salute dei lavoratori.
spetta al prefetto stabilire su proposta del presidente della regione, quali addetti ai servizi di ciascuna unità sanitaria locale assumano ai sensi delle leggi vigenti la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, in relazione alle funzioni ispettive e di controllo da essi esercitate relativamente all'applicazione della legislazione sulla sicurezza del lavoro.
Sono anch'io metalmeccanico e sono stato veramente molto colpito da questa sciagura.6 anni che lavoro nella stessa ditta,che ora è stata assorbita da una multinazionale francese.Ora,si dica quello che si vuole ma per quanto mi riguarda non tutte le multinazionali sono il demonio.Voglio dire:con il vecchio padrone locale la sicurezza era inesistente,non scherzo,questi invece stanno cacciando fuori i soldi per buttare la roba vecchia e comprare roba con i dispositivi di sicurezza.Inoltre dal primo giorno ci hanno esortato a segnalare il pericolo.
Con quello vecchio?Quasi ci facciamo licenziare in dieci perchè ci siamo fermati,in quanto con 40° non volevano nemmeno che aprissimo i finestroni.Il tutto era finito con un nulla di fatto e le finestre le aprirono,evidentemente sapevano che erano loro ad avere il culo sporco.
IpseDixit
12-12-2007, 08:31
TORINO — «Siamo consapevoli della nostra responsabilità umana e ci faremo carico delle conseguenze. Non possiamo cambiare ciò che è successo ma possiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per mitigare il dolore dei familiari». Così, ieri pomeriggio, ThyssenKrupp, la grande multinazionale tedesca proprietaria dello stabilimento torinese dove nella notte tra il 5 e il 6 novembre un incendio ha ucciso quattro operai, ha deciso di invertire la rotta. Non più il silenzio.
Dunque ThyssenKrupp si impegna «a sostenere i figli delle vittime attraverso la costituzione di un fondo per finanziare i loro studi». E annuncia che alcuni «rappresentanti», dalla Germania e dalla casa madre italiana di Terni, arriveranno giovedì per partecipare ai funerali solenni delle vittime, che saranno celebrati in Duomo dal cardinal Severino Poletto. Ma ieri, né i rappresentanti sindacali né i familiari hanno accolto positivamente la nuova strategia di comunicazione dell'azienda: «Vengano pure ai funerali, è una cerimonia pubblica. Ma sappiano che delle loro responsabilità fa parte anche quella di essere contestati da chi ha perso un marito, un figlio, un compagno di lavoro».
In mattinata, il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, aveva commentato: «C'è una rabbia dura e profonda tra gli operai che si sentono dimenticati dal Paese. Ascoltarli è un dovere, altrimenti sarà la democrazia a correre rischi». All'acciaieria ieri è arrivata una delegazione della Commissione d'inchiesta del Senato che si occupa di incidenti sul lavoro, guidata dal presidente Oreste Tofani (An). Sulle prime gli addetti della Thyssen — dove la produzione è bloccata su tutte le linee in attesa che l'Asl dica se ci sono le condizioni di sicurezza per riprendere — hanno impedito ai senatori di entrare in fabbrica: «Non possiamo, disposizioni della Procura lo impediscono». Solo una telefonata di Tofani al procuratore generale Giancarlo Caselli e poi l'arrivo del pm Francesca Traverso, uno dei due che lavorano con Raffaele Guariniello per accertare le cause del rogo, hanno evitato l'incidente diplomatico.
«Ci siamo resi conto direttamente della situazione — ha detto Tofani — che del resto ci era già stata illustrata dal procuratore capo Marcello Maddalena delineando l'insufficienza e l'inadeguatezza dei controlli. La sicurezza sul lavoro deve arrivare a una svolta e restare sotto controllo dello Stato». Un altro membro della commissione, il senatore di Sinistra Critica, Franco Turigliatto, ha spiegato: «La fabbrica è stata considerata come un limone da spremere fino all'ultima goccia, in attesa della chiusura. Gli effetti del passaggio da 400 a meno di 200 operai ha voluto dire squadre antincendio decapitate, gruppi di lavoro ricomposti in modo casuale senza badare alle competenze».
L'inchiesta va avanti. La Procura ha sequestrato documenti nelle sedi ThyssenKrupp di Torino e Terni. Intanto, alle Molinette, il capoturno Rocco Marzo, 54 anni, uno dei tre feriti gravi, è stato operato per consentire all'epidermide di rigenerarsi sotto le ustioni. Ed è di ieri un nuovo incidente mortale sul lavoro, stavolta in provincia di Varese, a Caravate. Un operaio di 27 anni, Mirco Bortoli, è morto schiacciato sotto una colonna di cemento armato in un capannone in demolizione. Grave, sempre nel Varesotto, un sessantenne caduto da 10 metri d'altezza
http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_12/thyssen_pronta_a_pagare_b16410ae-a881-11dc-8e86-0003ba99c53b.shtml
Se ne è andato anche il quinto.. :rolleyes:
CRONACA Rocco Marzo, 54 anni, era ricoverato alle Molinette
Nei giorni scorsi era stato sottoposto a due interventi chirurgici
Torino, è morto il quinto operaio ustionato nel rogo alla Thyssen
TORINO - Si aggrava il bilancio dell'incidente accaduto il 6 dicembre scorso nella fabbrica torinese della Thyssen Krupp. Poco fa è morto il quinto operaio, Rocco Marzo, 54 anni, ricoverato alle Molinette. L'uomo nei giorni scorsi era stato sottoposto a due interventi chirurgici durante i quali gli era stata asportata parte della cute carbonizzata.
Restano gravi le condizioni di altri due operai, entrambi ventiseienni, Giuseppe Demasi, ricoverato al Cto, e Rosario Rodinò, ricoverato al Centro Grandi Ustionati di Genova.
(16 dicembre 2007) (repubblica.it)
Vi ricordate quando segnalavo questa pubblicità della fiat? era il 4 dicembre
questa invece non la censurano
buffon che fa "il migliore" su un ponteggio da sequestro e senza cinture anticaduta alla faccia degli operai che ogni giorno rischiano la vita in quelle condizioni. bha.
http://img64.imageshack.us/img64/5853/buffonfiat1tl5.jpg
Prima è andata a finire su Panorama
Panorama: Buffon sull'impalcatura - polemiche (http://blog.panorama.it/economia/2007/12/05/buffon-sullimpalcatura-a-rischio-polemiche-per-il-nuovo-spot-fiat/)
e alla fine ci ha pensato Beppe Grillo a sputtanare la Fiat e quel Buffon(e) che si è prestato ad essere lo sponsor dell'insicurezza senza pensarci su 2 volte..
E’ morto Rocco Marzio, il quinto assassinato sul lavoro a Torino, dopo due interventi chirurgici.
A Torino, oltre alla ThyssenKrupp, c’è la Fiat, il cui presidente è anche presidente di Confindustria. Dopo la pubblicità progresso e quella ingannevole la Fiat ha inventato la pubblicità deplorevole. In uno spot, Buffon, simbolo della squadra di famiglia, si lancia come Tarzan tra parapetti inesistenti e senza nessuna protezione. La realtà in molti cantieri è quella illustrata dal portierone, ma incoraggiarla è eccessivo, certo padronale, forse criminale.
L’AITeP, Associazione Italiana dei Tecnici della Prevenzione, ha ritoccato opportunamente la pubblicità. Vi invito a trovare le differenze tra le due foto [quella che ho postato sopra, ndr]
http://www.beppegrillo.it/immagini/immagini/Buffon_AITeP.jpg
Buffon, sui ponteggi mandaci Montezemolo!
Per chiudere in bellezza vi invito a riflettere sui dati che mi ha segnalato Marco Bazzoni-Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dal sito di ANNO ZERO:
“NUMERI (a cura di Giusy Arena e Filippo Barone)
774: morti sul lavoro da gennaio a settembre 2007
34.051: incidenti sul lavoro nel 2006 (Inail)
8.450: ispettori per 5 milioni di aziende
30: ispettori a Torino per 68 mila aziende (1 ogni 2.266 aziende)
93%: condannati in primo grado che non va in carcere (Mario Almerighi, magistrato)
150 mila: processi che ogni anno vanno in prescrizione (Ministero Giustizia)
+ 8,1%: profitti generati da un dipendente per l’azienda in un anno
+ 0,4%: salario di un dipendente ogni anno
+ 90%: profitti delle grandi imprese industriali in dieci anni
+ 5%: redditi di un dipendente in dieci anni (Ires-Cgil)
Si ringrazia particolarmente l’Ires-Cgil per la collaborazione."
Integrazione di Marco Bazzoni, che contesta alcuni dati:
930.000 incidenti sul lavoro nel 2006 e non 34.051
1.950: gli ispettori che controllano la sicurezza (o tecnici della prevenzione negli ambienti di lavoro).
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