View Full Version : Arrestato Azouz Marzouk per spaccio di stupefacenti
Bastian UMTS
01-12-2007, 09:18
In manette il tunisino marito di Raffaella Castagna, uccisa insieme al loro figlio nella strage di Erba
In carcere sono finite anche altre sei persone, fra cui il fratello Sadok
COMO - Azouz Marzouk, 27 anni, il tunisino marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef, due delle quattro vittime della strage di Erba (Como), è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza per spaccio di stupefacenti. Assieme a lui sono finite in carcere altre sei persone, tra cui il fratello Sadok.
L'operazione, scattata all'alba, ha portato all'arresto di Marzouk non lontano dalla sua abitazione dove i carabinieri, la notte della strage dell'11 dicembre scorso, cercavano il tunisino: in un primo momento era stato sospettato per il duplice delitto. A Marzouk gli uomini delle Fiamme gialle contestano una serie di episodi che partono dal 2002 e sono relativi allo spaccio di droga che, presumibilmente, veniva importata dalla Tunisia e poi spacciata attraverso diversi canali nell'intera Lombardia. Una attività di spaccio, che secondo indiscrezioni, viene interrotta prima della strage di Erba.
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/arresto-azouz/arresto-azouz/foto_11685804_38530.jpg
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/arresto-azouz/arresto-azouz/arresto-azouz.html
Come farà adesso ad andare a Matrix? :asd:
Bastian UMTS
01-12-2007, 09:21
L'indagine va avanti dal 2002. l'uomo perse moglie e figlio nella strage di erba
Arrestato Azouz per spaccio di droga
Il tunisino fermato con altre 6 persone su ordine della procura di Como. Altre 2 ordinanze eseguite in carcere
COMO - Il tunisino Azouz Marzouk, 36 anni, divenuto celebre a seguito del massacro perpretato a Erba dai suoi vicini di casa nei confronti della moglie Raffaella Castagna e del figlio piccolo, è stata arrestato insieme ad altre 6 persone per spaccio di droga dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Como.
Complessivamente le ordinanze di custodia cautelare sono 10 di cui 2 eseguite in carcere, mentre un altro indagato deve essere ancora arrestato. L'unica donna indagata è stata posta agli arresti domiciliari. L'indagine andava avanti dal 2002. Tra gli arrestati anche il fratello di Azouz, Sadok.
L'INDAGINE - L'operazione, scattata all'alba, ha portato all'arresto di Marzouk non lontano dalla sua abitazione dove i carabinieri, la notte della strage dell'11 dicembre scorso, cercavano il tunisino. A Marzouk gli uomini delle Fiamme gialle contestano una serie di episodi che partono dal 2002 e sono relativi allo spaccio di droga che, presumibilmente, veniva importata dalla Tunisia e poi spacciata attraverso diversi canali nell'intera Lombardia.
In realtà, secondo quanto emerge, Azouz negli ultimi tempi non avrebbe spacciato materialmente la droga, prevalentemente cocaina, ma si sarebbe limitato a prendere telefonicamente le ordinazioni degli stupefacenti. La vendita diretta della droga sarebbe avvenuta invece nel periodo tra l'agosto e il dicembre del 2006, quando sarebbe stata poi interrotta dalla strage di Erba.
Azouz dovrebbe essere teoricamente portato nel carcere di Como, ma è improbabile che questo avvenga, in quanto è lo stesso carcere in cui ci sono Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi che hanno ucciso, tra gli altri, sua moglie e suo figlio.
http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_01/azouz_arresto_36494e0e-9fe7-11dc-8bf1-0003ba99c53b.shtml
Bastian UMTS
01-12-2007, 09:23
Si sarà mica fatto arrestare per finire nello stesso carcere...? O sono io che penso in modo troppo "smaliziato"?:asd:
Per fortuna che aveva dichiarato di aver trovato un lavoro... non ha specificato quale però :muro:
dantes76
01-12-2007, 10:00
il lupo perde il pelo...
occhio per occhio e il mondo diventa cieco :O
loreluca
01-12-2007, 10:01
Speriamo sia finito il teatrino che noi italiani gli avevamo stolidamente concesso...
Speriamo sia finito il teatrino che noi italiani gli avevamo stolidamente concesso...
Mi sa che è appena cominciato.....
Sai quanto ci metterà a tirar fuori "mi hanno arrestato perchè straniero che ha 'denunciato' due italiani", e quindi a trovare solidarietà politico-sociale con tanto di manifestazioni in piazza?
dantes76
01-12-2007, 10:10
Speriamo sia finito il teatrino che noi italiani gli avevamo stolidamente concesso...
ma dai... ora vespa si fara' arrestare[ fussi na grazia!!!] pur di poterlo intervistare in cella
Che non fosse uno stinco di santo lo si sapeva anche prima.
Solo perchè degli psicopatici gli hanno sterminato la famiglia non è che si tramuti in un angioletto.
Da condannare son pure quelli che lo hanno usato per solleticare la morbosità degli italiani e ricavarci soldi.
reptile9985
01-12-2007, 11:17
Mi sa che è appena cominciato.....
Sai quanto ci metterà a tirar fuori "mi hanno arrestato perchè straniero che ha 'denunciato' due italiani", e quindi a trovare solidarietà politico-sociale con tanto di manifestazioni in piazza?
sicuramente i mora e i corona staranno preparando qualche cosa ;)
Bastian UMTS
01-12-2007, 11:20
Aspettiamo Taormina...scommettiamo? :asd:
loreluca
01-12-2007, 11:40
ma dai... ora vespa si fara' arrestare[ fussi na grazia!!!] pur di poterlo intervistare in cellaDifatti io è questo che odio... Oltre che essere uno spacciatore, ha rovinato una famiglia (anche 2) e ha sfuttato l'uccisione del figlio per farsi della mera pubblicità... Questo gira con una porsche... :muro:
Bastian UMTS
01-12-2007, 11:41
Questo gira con una porsche... :muro:
Veramente? :eek:
Kharonte85
01-12-2007, 11:46
Cioè...lo arrestano oggi per fatti commessi dal 2002? :mbe: Ma non era gia' stato in carcere e ne era uscito da poco :confused:
Bah
Veramente? :eek:
ah no?
:muro: :doh:
"Zio" Lele Mora vede e provvede...che nobile uomo...:doh: :muro:
Gli avrà comprato le Bentley anche a Corona???
Che paese scialbo è l?italia..sta diventando un paese dove gli esempi di vita sono, tossici, spacciatori, serial killer, ladri, rapinatori, stupratori, corrotti, politici che corrompono....Ma che cavolo stiamo a fare qui dove una persona onesta viene trattata a calci in faccia e un pluripregiudicato non è in galera e ancora peggio trova un lavoro e viene ancora più schifoso...idiolatarato ???
Che merda di paese...
mt_iceman
01-12-2007, 12:04
ecco cosa ci faceva in tunisia :read:
cmq è propio un genio: sà di essere sotto i riflettori, sà che per certe sue conoscenze non è propio visto bene e continua a spacciare droga.
ecco dimostrato che di moglie e figlio non le fregava un'emerita mazza.;)
DVD_QTDVS
01-12-2007, 12:07
Che non fosse uno stinco di santo lo si sapeva anche prima.
Solo perchè degli psicopatici gli hanno sterminato la famiglia non è che si tramuti in un angioletto.
Da condannare son pure quelli che lo hanno usato per solleticare la morbosità degli italiani e ricavarci soldi.
Oppure forse "gli psicopatici" ne avevano le OO piene di tutti i traffici
che questo esimio signore faceva davanti ai loro occhi ?
Oppure forse "gli psicopatici" ne avevano le OO piene di tutti i traffici
che questo esimio signore faceva davanti ai loro occhi ?
In questo modo giustifichi l'uccisione di un bambino innocente.
Se son stufo dei suoi traffici me la prendo con lui, non con la moglie o,ancora peggio, con il figlio e due poveracci che passavano di lì.
Quindi il traffico di droga giustifica la giustifica strage?
DVD_QTDVS
01-12-2007, 12:59
In questo modo giustifichi l'uccisione di un bambino innocente.
Se son stufo dei suoi traffici me la prendo con lui, non con la moglie o,ancora peggio, con il figlio e due poveracci che passavano di lì.
Quindi il traffico di droga giustifica la giustifica strage?
Assolutamente NO ! :mad:
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
Assolutamente NO ! :mad:
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
DVD_QTDVS
01-12-2007, 13:14
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
:Prrr: :Prrr: :Prrr: :Prrr: :Prrr:
Oppure forse "gli psicopatici" ne avevano le OO piene di tutti i traffici che questo esimio signore faceva davanti ai loro occhi ?
In questo modo giustifichi l'uccisione di un bambino innocente.
Se son stufo dei suoi traffici me la prendo con lui, non con la moglie o,ancora peggio, con il figlio e due poveracci che passavano di lì.
Quindi il traffico di droga giustifica la giustifica strage?
Assolutamente NO ! :mad:
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
Non ho parole.
Quoto Alien, naturalmente.
La furia omicida con sui sono state massacrate quattro persone non trova -IMHO- alcuna possibile attenuante.
Adesso, nutrire dei sospetti sul fatto che una persona sia dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, viene addotto quale "piccola possibilità di attenuante" per commettere quattro efferati omicidi: ammazzare un bimbo, sua madre, sua nonna ed una che passava di lì.
Se si nutrono dei sospetti sul fatto che qualcuno sia dedito a traffici illeciti, ci si rivolge alle Forze dell' Ordine, non ci si improvvisa carnefici della sua famiglia.
Ania
DVD_QTDVS
01-12-2007, 13:22
Non ho parole.
La furia omicida con sui sono state masscrate quattro persone nonha IMHO alcuna possibile attenuante.
Adesso, nutrire dei sospetti sul fatto che una persona sia dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, viene addotto quale possibilità di "piccola attenuante" per commettere quattro efferati omicidi: ammazzare un bimbo, sua madre, sua nonna ed uno che passava di lì.
Ania
Se uccito una persona xchè mi ha provocato è una attenuante che in tribbunale ha il suo valore ... :rolleyes:
paulus69
01-12-2007, 13:23
ecco cosa ci faceva in tunisia :read:
cmq è propio un genio: sà di essere sotto i riflettori, sà che per certe sue conoscenze non è propio visto bene e continua a spacciare droga.
ma è ben per questo che ha continuato a spacciare:
divenuto personaggio mediatico...ha presuntuosamente ritenuto che difficilmente si sarebbero accaniti per i suoi precedenti considerata la "disgrazia" che l'ha colpito...
infatti...le autorità l'hanno lasciato crogiolare nel suo brodo certi di poterlo pescare come un tonno...mica scemi..;)
Se uccito una persona xchè mi ha provocato è una attenuante che in tribbunale ha il suo valore ... :rolleyes:Fammi capire, a tuo parere, un bambino di poco più di due anni, sua madre, sua nonna ed una vicina di casa "avrebbero provocato" i loro assassini ?
Ania
sta notizia non mi ha sorpreso per niente...
Assolutamente NO ! :mad:
Però dico che per scatenare tutta quella furia omiccida, forse qualcosa
c'era... non giustifico, dò solo una piccola possibilità di attenuante..
non c'è attenuante che tenga nell'ammazzare un bambino indifeso, una vicina sicuramente innocente e due donne che potevano anche non essere coinvolete in affari illeciti. Se hai problemi con qualcuno che commette un reato lo denunci non gli stermini la famiglia.
non c'è attenuante che tenga nell'ammazzare un bambino indifeso, una vicina sicuramente innocente e due donne che potevano anche non essere coinvolete in affari illeciti. Se hai problemi con qualcuno che commette un reato lo denunci non gli stermini la famiglia.Quoto, ed aggiungo che :
1 - ho trovato assolutamente stomachevole come si sia potuto pensare di lucrare sulla morte di quelle che avrebbero dovuto essere le persone più care, "svendendo i sentimenti ed il dolore che si sarebbe dovuto provare" all'indomani dello sterminio della propria famiglia, e
2 - non formulo alcuna difesa del soggetto in questione, IMHO indifendibile, ma
3 - non riesco nemmeno lontanamente a rintracciare una benchè minima attenuante al massacro di quattro persone, anche pensando al fatto che il soggetto in questione fosse dedito ad attività illecite,
4 - credo nella Giustizia, non nelle vendette trasversali, nè nella follia omicida che verrebbe slatentizzata da "fantasiose ed ipotetiche provocazioni", nè nel ricorso all'escamotage della semi-infermità mentale, fin troppo spesso invocata ed addotta quale utile artificio per ottenere vantaggiosi sconti di pena.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200712articoli/28049girata.asp
Azouz Marzouk arrestato per spaccio
Il tunisino, accusato di essere il responsabile della strage di Erba, era stato poi scagionato
COMO - Azouz Marzouk, il tunisino che nella strage di Erba ha perso la moglie Raffaella Castagna e il figlio Youssef di due anni, è stato arrestato per droga dalla Guardia di Finanza di Como. L’operazione ha portato complessivamente a 9 ordinanze di custodia cautelare, di cui due in carcere. Al momento, una persona è irreperibile. L’operazione è scattata all’alba. L’operazione, scattata all’alba, ha portato all’arresto di Marzouk non lontano dalla sua abitazione dove i carabinieri, la notte della strage dell’11 dicembre scorso, cercavano il tunisino.
A Marzouk gli uomini delle Fiamme gialle contestano una serie di episodi che partono dal 2002 e sono relativi allo spaccio di droga che, presumibilmente, veniva importata dalla Tunisia e poi spacciata attraverso diversi canali nell’intera Lombardia. Una attività di spaccio, che secondo indiscrezioni, viene interrotta prima della strage di Erba.Gli investigatori avrebbero contestato a Marzouk una serie di episodi di spaccio di droga che, a quanto pare, veniva portata in Italia dalla Tunisia dallo stesso Azouz a partire dal 2002 per essere poi spacciata attraverso vari canali in un’ampia area della Lombardia.
Le indagini erano in corso prima del massacro in cui persero la vita la moglie, il figlioletto Youssuf di due anni e la suocera Paola Galli, oltre alla vicina di casa Valeria Cherubini. Poi, proprio per quanto accadde mentre lui si trovava a Zoughuan, il suo paese d’origine, le indagini furono sospese. Azouz era già finito in cella insieme al fratello Fahmi, residente a Merone (Como) per una indagine del 2004 che portò la Guardia di Finanza di Como a far scattare una serie di arresti proprio per un traffico di sostanze stupefacenti. Da quell’indagine ne era nata una successiva con indagati, ancora una volta, i due fratelli e altri loro parenti.
1/12/2007 (8:13)
http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_01/azouz_arresto_36494e0e-9fe7-11dc-8bf1-0003ba99c53b.shtml
Arrestato Azouz per spaccio di droga
Il tunisino fermato con altre 6 persone su ordine della procura di Como.
Altre 2 ordinanze eseguite in carcere
L'indagine va avanti dal 2002.
L'uomo perse moglie e figlio nella strage di erba
COMO - Il tunisino Azouz Marzouk, 36 anni, divenuto celebre a seguito del massacro perpretato a Erba dai suoi vicini di casa nei confronti della moglie Raffaella Castagna e del figlio piccolo, è stata arrestato insieme ad altre 6 persone per spaccio di droga dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Como.
Complessivamente le ordinanze di custodia cautelare sono 10 di cui 2 eseguite in carcere, mentre un altro indagato deve essere ancora arrestato. L'unica donna indagata è stata posta agli arresti domiciliari. L'indagine andava avanti dal 2002. Tra gli arrestati anche il fratello di Azouz, Sadok.
L'INDAGINE - L'operazione, scattata all'alba, ha portato all'arresto di Marzouk non lontano dalla sua abitazione dove i carabinieri, la notte della strage dell'11 dicembre scorso, cercavano il tunisino. A Marzouk gli uomini delle Fiamme gialle contestano una serie di episodi che partono dal 2002 e sono relativi allo spaccio di droga che, presumibilmente, veniva importata dalla Tunisia e poi spacciata attraverso diversi canali nell'intera Lombardia.
In realtà, secondo quanto emerge, Azouz negli ultimi tempi non avrebbe spacciato materialmente la droga, prevalentemente cocaina, ma si sarebbe limitato a prendere telefonicamente le ordinazioni degli stupefacenti. La vendita diretta della droga sarebbe avvenuta invece nel periodo tra l'agosto e il dicembre del 2006, quando sarebbe stata poi interrotta dalla strage di Erba.
Azouz dovrebbe essere teoricamente portato nel carcere di Como, ma è improbabile che questo avvenga, in quanto è lo stesso carcere in cui ci sono Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi che hanno ucciso a Erba, tra gli altri, sua moglie e suo figlio. Infatti, dopo le foto segnaletiche di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Vigevano.
LA STRAGE DI ERBA - La strage di Erba risale all'11 dicembre dell'anno scorso. Furono uccisi, in un appartamento di via Diaz, la padrona di casa, Raffaella Castagna, moglie di Azouz Marzouk, il loro figlioletto Youssef di poco più di due anni, la madre di lei, Paola Galli, e una vicina di casa, Valeria Cherubini. Il marito di quest'ultima, Mario Frigerio, rimase, invece, gravemente ferito. Nelle ore immediatamente successive al massacro, i sospetti si appuntarono proprio su Marzouk, che però aveva un alibi inattaccabile: si trovava in Tunisia. In seguito, l'inchiesta prese in considerazione l'ipotesi di una vendetta proprio nei confronti di Azouz. Ma, a un mese dal massacro, furono arrestati Olindo Romano e Rosa Bazzi, che abitavano nella stessa casa, al piano inferiore. Dopo ammissioni in serie sulle loro responsabilità, subentrò, in occasione dell'udienza preliminare, una sostanziale ritrattazione. Ma il gup li ha ugualmente rinviati al giudizio della Corte d'Assise per il processo che si terrà il 29 gennaio. Azouz Marzouk - divenuto una sorta di personaggio, in quest'ultimo anno, anche per alcune presenze televisive dove era stato chiamato per parlare della strage e della sua tragedia personale - la settimana scorsa era tornato nella casa di via Diaz per un sopralluogo con il suo avvocato. Al termine aveva parlato di sentimenti di «dolore e rabbia, tutto quello che ho visto mi hanno ricordato Youssef e Raffaella. Gli assassini meritano due ergastoli a testa ma penso sempre alla pena di morte».
LA DIFESA DELL'AVVOCATO DI AZOUZ - «Azouz Marzouk si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, coinvolto in un’indagine che non lo riguarda». Sono queste le prime parole di Roberto Tropenscovino, avvocato del tunisino. «L’indagine che ha portato alle ordinanze di custodia cautelare di oggi è figlia di quella partita nel 2004, nella quale Marzouk era rimasto coinvolto finendo anche in carcere. Ma lui ha chiuso con quell’ambiente dopo i noti fatti che sono accaduti» ha detto l’avvocato. Marzouk, fa sapere il legale, è detenuto nel carcere di Vigevano ed è sereno: «L’ho appena incontrato, è sereno anche alla luce dell’ordinanza di custodia cautelare, dove ci sono pochi rilievi a suo carico. Si tratta degli stessi reati per cui era stato arrestato in precedenza. Ma ora lui non avrebbe nessuna ragione di restare di nuovo coinvolto in una vicenda del genere». Marzouk, secondo Tropenscovino, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: anche se ha smesso di frequentare l’ambiente dello spaccio di droga cui era legato in precedenza, continua infatti a frequentare alcune persone che sono coinvolte nell’inchiesta che ha portato agli arresti. Il tunisino - afferma ancora l’avvocato - oggi si trovava insieme al fratello e al cugino arrestati e ad alcuni amici, che continua a vedere pur essendo estraneo ai loro "traffici". L’avvocato ribadisce dunque che Marzouk non è coinvolto e il fatto che si trovasse con loro non significa che continui a trafficare stupefacenti.
01 dicembre 2007
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/arresto-azouz/arresto-azouz/arresto-azouz.html
Arrestato Azouz Marzouk per spaccio di stupefacenti
In manette il tunisino marito di Raffaella Castagna uccisa insieme al loro figlio nella strage di Erba
In carcere sono finite anche altre sei persone fra cui il fratello Sadok
"Non c'entro, ho la possibilità di guadagnarmi da vivere senza commettere certe stupidate"
COMO - Azouz Marzouk, 27 anni, il tunisino marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef, due delle quattro vittime della strage di Erba, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza per spaccio di stupefacenti. Assieme a lui è finito in carcere il fratello Sadok ed altri cinque persone. Due provvedimenti sono stati notificati a persone già in carcere mentre un indagato è tuttora ricercato. Complessivamente le ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip sono state dieci. Tra gli arrestati anche una donna.
Gli uomini della Guardia di finanza hanno arrestato Azouz intorno alle sette, lungo una strada vicino a quella casa dove, non più di un anno fa, gli agenti lo andarono a cercare perchè inizialmente lo sospettavano di essere stato lui l'autore della strage famigliare. Era solo stamane; non ha opposto resistenza. E' stato portato nel carcere di Vigevano; nei prossimi giorni sarà ascoltato dal giudice.
"Io non c'entro niente", ha detto al suo avvocato Azouz. "Non ha senso che io commetta questi reati perchè ho la possibilità di guadagnarmi da vivere senza che debba fare certe stupidate". L'avvocato Roberto Tropenscovino si mostra fiducioso sul futuro del suo assistito: "Non aveva droga con sé né è stato trovato stupefacente nella sua casa. Azouz Marzouk tornerà presto libero".
L'inchiesta, relativa allo spaccio di cocaina e hascisc nell'Erbese, era cominciata prima della strage di Erba. Le 400 pagine dell'ordinanza firmate dal gip Luciano Storaci, si basano principalmente su intercettazioni telefoniche e ambientali, proseguite anche dopo il massacro. E' lo stesso pm Massimo Astori che indagò sulla strage, il sostituto procuratore che oggi ha chiesto di arrestare il marito di Raffaella Castagna.
Già l'anno scorso, Azouz era finito in carcere per un'altra vicenda di droga: aveva scontato alcuni mesi in cella ma poi era uscito grazie all'indulto. "Sono stato dentro per droga - ammise in un'intervista concessa dopo che gli inquirenti lo scagionarono dal sospetto di essere l'omicida della moglie, del figlio, della suocera e della vicina di casa. "Io non c'entravo in quella storia di droga: lo giuro. Non avevo addosso niente quando ci hanno beccati. Era la persona che stava con me ad avere droga, non io". L'hanno condannata a quattro anni: una pena severa, per chi non ha commesso reati..., gli domandò il reporter. "E' perché ho dato retta al mio avvocato e ho patteggiato. E' stato un errore: in dibattimento sarei stato assolto".
(1 dicembre 2007)
Ania
Thunderfox
01-12-2007, 14:27
Non mi ha mai convinto, la notizia di oggi non mi ha sorpreso più di tanto.
Blaster_Maniac
01-12-2007, 20:03
Una attività di spaccio, che secondo indiscrezioni, viene interrotta prima della strage di Erba.
ma è ben per questo che ha continuato a spacciare:
divenuto personaggio mediatico...ha presuntuosamente ritenuto che difficilmente si sarebbero accaniti per i suoi precedenti considerata la "disgrazia" che l'ha colpito...
infatti...le autorità l'hanno lasciato crogiolare nel suo brodo certi di poterlo pescare come un tonno...mica scemi..;)
Le leggete per intero le notizie?
Parrebbe di no.
Certi commenti non stanno nè in cielo nè in terra. :rolleyes:
Mi pare un pò presto per parlare.
paulus69
01-12-2007, 20:19
Le leggete per intero le notizie?
Parrebbe di no.
Certi commenti non stanno nè in cielo nè in terra. :rolleyes:
Mi pare un pò presto per parlare.
mi par un pò strano che la finanza operi un'accanimento nei confronti dell'azouk...ci sono intercettazioni,e l'indiretta conferma del suocero.:read:
qualcosa avran ben trovato.;)
DVD_QTDVS
01-12-2007, 20:20
non c'è attenuante che tenga nell'ammazzare un bambino indifeso, una vicina sicuramente innocente e due donne che potevano anche non essere coinvolete in affari illeciti. Se hai problemi con qualcuno che commette un reato lo denunci non gli stermini la famiglia.
il bambino non c'entra, nella loro follia qualcosa che ha scatenato il tutto
è sicuramente presente no ? ;)
:.Blizzard.:
01-12-2007, 20:27
il bambino non c'entra, nella loro follia qualcosa che ha scatenato il tutto
è sicuramente presente no ? ;)
Beh, direi che hai scoperto l'acqua calda.
La pazzia, ecco che ha scatenato il tutto.
Tutto il resto è fuffa.
Vivo i miei mesi più belli
Mi offrono soldi per sesso»
Le telefonate che accusano Azouz, arrestato per droga
ERBA (Como) — È il 5 aprile dell' anno scorso. Azouz Marzouk parla al telefono con un amico. «Sai che ti dico? Che sono stati i mesi più belli della mia vita. Pensa che mi hanno perfino proposto soldi in cambio di sesso. Sono arrivati a dirmi quanto vuoi per una scopata?». La celebrità appena assaggiata ha un sapore che sembra piacergli molto. Interviste, apparizioni in televisione, inviti a feste modaiole, serate in discoteca. Tutti pazzi per Azouz, e lui a volte si fa pagare, altre no. Ogni volta, comunque, fatica a frenarsi, come gli consigliano amici, avvocati, parenti. «Guarda che non puoi andare al Grande Fratello, chissà cosa diranno di te. Non esporti così tanto. Fahmi, diglielo anche tu...» gli ha spiegato in più di un'occasione il cugino Bohren, chiedendo il conforto del fratello di Azouz, appunto, Fahmi (Bohren e Fahmi sono fra gli arrestati di ieri). Nelle oltre 500 pagine di ordinanza di custodia cautelare il capitolo su Azouz Marzouk è lungo, dettagliato. Per descrivere la sua personalità e per far capire al giudice delle indagini preliminari chi è quel ragazzo, il pubblico ministero scrive che alcune delle intercettazioni allegate all' inchiesta «lasciano allibiti». Per la spregiudicatezza dell'indagato, sottintende la procura, soprattutto alla luce dell'immagine pubblica che Azouz ha fatto passare di sé. E nelle carte si citano alcuni dei fatti accertati. Per esempio l'intercettazione ambientale registrata nella macchina di Azouz il 4 gennaio 2006. Raffaella Castagna, sua moglie, e Youssef, il suo bambino di due anni, non erano ancora stati sepolti. Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due vicini di casa autori della strage, non erano ancora stati arrestati. Di Azouz si parlava e si scriveva ormai da settimane come del «tunisino accusato ingiustamente del massacro ». Ecco. Lui la sera del 4 gennaio era appartato in auto con un'amica italiana per una pausa di sesso. Niente di illecito. Quello che «lascia allibiti» gli investigatori è che lei, amica della moglie uccisa di Azouz, dice «non so se facciamo bene. Io mi sento in colpa».
E lui: «Perché? Non devi sentirti in colpa. Non hai colpe. Facciamolo senza raccomandazioni...», dove per raccomandazioni si intuisce che voleva invece dire «precauzioni». Poi il tunisino confessa che «è la prima volta che lo faccio in macchina» e lei lo redarguisce: «E allora avresti potuto anche portarmi in un posto più bello». La tragedia. E il suo passato da spacciatore. Forse si sentiva già protetto dalla sua improvvisa notorietà, Azouz. E avere a che fare ancora con la droga non lo preoccupava più di tanto. Le cimici e i telefoni l'hanno registrato: «Tanto non ci prenderanno mai». Arrestato per droga nell' aprile del 2005 e rilasciato con l'indulto ad agosto del 2006, Azouz si sentiva al sicuro, convinto di aver già pagato il suo conto alla giustizia. Non più di un mese fa un'amica ave va messo in guardia lui e i suoi parenti: «Con quella roba state facendo delle grandissime stronzate. Avevate giurato di non farlo più». Lui le aveva riso in faccia e aveva continuato a parlare con i suoi cugini. In un'altra intercettazione ambientale è sempre lui che spiega al suo interlocutore del momento: «A me quando qualcuno mi dice di non sniffare sniffo ancora di più, per ripicca ».
Tre giorni fa è tornato da Napoli dov'era andato a sbrigare «alcuni affari », come diceva ormai spesso in questi ultimi mesi. «Che nottata», si era vantato con qualcuno degli altri oggi indagati. «Ho pippato tutta la notte...». E ancora: in una conversazione telefonica della primavera scorsa parlava di quanto gli girasse tutto bene. «Ho conosciuto gente importante» spiegava. Tutto perfetto, se non fosse stato per un unico rammarico: «Ho fatto sesso sporco», confidava a un amico, espressione che evidentemente hanno colto al volo, dall'altro capo del filo. Perché l'argomento non è stato approfondito.
Giusi Fasano
http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_02/azouz_telefonate_droga_11d42652-a0a0-11dc-a70a-0003ba99c53b.shtml
:eek:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200712articoli/28066girata.asp
Il vedovo allegro è uscito dall’album
Dalla strage ai riflettori andata e ritorno
STEFANIA MIRETTI
No, non era poi diventato «un personaggio». La fabbrica del gossip pesta sassi, t’arruola e ti scarica appena smetti di fare share, e alla fine per Azouz Marzouk non s’era rimediato granché: un paio di ospitate in discoteca, una serata in pizzeria organizzata dall’agente Lele Mora, che lo fece arrivare in Porsche Carrera - c’erano i giornalisti, e ne avrebbero scritto - e una poltrona tutta per lui a «Matrix», ma solo finché gli italiani avessero mostrato di gradire lo spettacolo della strage di Erba e la dolce cadenza di quell’enigmatico maghrebino che diceva «la mia moglie» e intercalava con troppi «sicuro». Poi, nell’album dei famosi, la figurina del vedovo allegro ha lasciato il posto a quelle delle gemelline senza cuore e dello zingaro assassino, e oggi è Amanda che si vorrebbe mettere sotto contratto: sai chissenefrega del tunisino in occhiali da sole che ancora smania per andare a ballare all’Hollywood, il locale dei calciatori e delle veline, e aveva pregato Fabrizio Corona di procurargli tre inviti per questa sera?
A una carriera da showman per il marito della povera Raffaella Castagna, salta fuori che non ci aveva pensato proprio nessuno, neppure quelli che gli avevano offerto una ribalta: «Mi era stato presentato come un ragazzo bisognoso d’aiuto», diceva ieri sera l’agente Lele Mora, «e io gliel’ho offerto: aiuto economico, sia chiaro, piccole cifre... e sono pronto a farlo ancora, se si dimostrerà che non è uno spacciatore. Ma gli ho sempre spiegato che doveva trovarsi un lavoro serio, perché di affrontare una carriera nello spettacolo non se ne parlava: non era il caso e non ne aveva le capacità. Azouz è un bel ragazzo, è vero, l’ho detto. Ma sa quanti ce ne sono di bei ragazzi, in Italia?». Appunto. E dunque Azouz, quando la guardia di finanza ha bussato alla sua porta con un’ordinanza di custodia cautelare, era già tornato a essere quello che sempre era stato: né tagliagole musulmano né futuro divo della televisione, ma un giovane tunisino che fiuta l’aria, spaccia droga perché tutti lo fanno compresi i suoi fratelli, incontra una donna italiana sola e pronta ad offrire a lui e a se stessa una chance, acquisisce un suocero che una sera lo prende da parte e gli dice «se vuoi mia figlia a me sta bene, ma vedi di rigare dritto», rifiuta lavori perché sgobbare per mille euro al mese è roba da sfigati, viene arrestato, esce con l’indulto e torna a inventarsi la giornata. Uno come tanti.
Dentro lo schermo popolato dai personaggi-figurina che sono il mito di tanti giovani maghrebini così come dei coetanei italiani, Azouz ci finisce per caso, vittima della banalità del male: tutta l’Italia sotto choc assiste al suo sbarco all’aeroporto di Malpensa, quando lui da qualche ora non è più il mostro, ma è pur sempre un tunisino pregiudicato i cui traffici potrebbero aver messo a repentaglio la vita della sua famiglia italiana; e però, sorpresa, lo spacciatore è carino, ha una felpa col cappuccio e un giubbotto da rapper, sfoggia la prima di una serie di griffe vistose sulle stanghette degli occhiali da sole. E l’audience s’impenna quando, nello zapping dei giorni successivi, c’è di nuovo e sempre Azouz in tv, non più inseguito dalle telecamere in strada ma seduto nel salotto di Magalli, ospite d’onore da Mentana, telegenico nella sua divisa da tronista.
L’ipotesi che lo spettatore distratto finisca per scambiarlo per uno dei ragazzi del «Grande Fratello» si rivela presto una facile profezia: al funerale tunisino di Raffaella e Youssef c’è anche Fabrizio Corona venuto a trattare un’esclusiva che qualcuno avrà ben commissionato, anche se non verrà rivendicata perché la famiglia Castagna inoltra pubbliche diffide. Ma a quel punto il vedovo allegro, sospettato d’essersi venduto la veglia funebre, si sente già in pista e replica a muso duro a chi lo accusa di voler speculare su una tragedia che, dopo tutto, è anche la sua: «Che male ci sarebbe, se dopo quel che ho sofferto mi rifacessi una vita nel mondo dello spettacolo?». Seguono le ospitate in discoteca, un servizio fotografico su Eva Tremila, il memoriale a puntate su «Diva e donna», le voci poi smentite d’un possibile ingaggio per «L’isola dei famosi».
Assicura ora Lele Mora di non essersi mai sognato di mettere sotto contratto uno come lui, «in televisione», dice, «ci vanno quelli che sanno fare qualcosa», però Azouz, poveretto, c’è da capirlo, «oggi come oggi è facile montarsi la testa, figurarsi per un ragazzo che viene dal nulla e di colpo si ritrova con la gente che per strada lo fotografa col telefonino». Nell’ultima istantanea, mentre Azouz si prepara ad affrontare la notte nel carcere di Vigevano, c’è invece Fabrizio Corona in visita ai parenti, nella palazzina popolare dove il tunisino era tornato ad abitare dopo lo sterminio della sua famiglia (una «vita miserevole» secondo il titolare della rinomata agenzia di paparazzi, prova certa «che Azouz non è uno spacciatore»). Accorso là dove sono accesi i riflettori di giornata per testimoniare solidarietà e vicinanza «in questo momento difficile». E anche un po’ per annunciare che farà un disco con Patrick Lumumba.
2/12/2007 (8:28)
http://qn.quotidiano.net/2007/12/02/50127-azouz_marzouk_nuovo_guai.shtml
COMO, BLITZ DELLE FIAMME GIALLE
Azouz Marzouk di nuovo nei guai: arrestato per spaccio di droga
E Corona si precipita a casa sua
Carlo Castagna, papà di Raffaella, uccisa col figlioletto Youssef nella strage di Erba: "Ha perso l'occasione di redimersi".
Il tunisino 27enne è finito in manette con altre sei persone.
L'indagine è partita prima del massacro
COMO, 1 dicembre 2007 - Azouz Marzouk, il ventisettenne tunisino marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef tra le vittime della strage di Erba, è stato arrestato questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Como per spaccio di stupefacenti.
Assieme a lui in carcere sono finite altre sei persone. Secondo il suo avvocato, Roberto Tropenscovino, Marzouk, che ora è detenuto nel carcere di Vigevano, è sereno. "L'ho appena incontrato, è sereno anche alla luce dell'ordinanza di custodia cautelare, dove ci sono pochi rilievi a suo carico. Si tratta degli stessi reati per cui era stato arrestato in precedenza. Ma ora lui non avrebbe nessuna ragione di restare di nuovo coinvolto in una vicenda del genere".
Marzouk, secondo Tropenscovino, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: anche se ha smesso di frequentare l'ambiente dello spaccio di droga cui era legato in precedenza, continua infatti a frequentare alcune persone che sono coinvolte nell'inchiesta che ha portato agli arresti.
Le manette per Azouz Marzouk sono scattate questa mattina all'alba quando gli uomini della Guardia di Finanza di Como si sono presentati nell'appartamento del comasco dove viveva. A pesare sul suo conto l'accusa di spaccio di stupefacenti importati verosimilmente dalla Tunisia a partire dal 2002 e distribuiti in tutta la Lombardia. Di fatto il tunisino, già finito in carcere lo scorso anno sempre per una vicenda di droga e poi scarcerato grazie all'indulto, negli ultimi tempi, secondo gli inquirenti, non si occupava più direttamente dello spaccio ma si limitava al ruolo di "centralinista", smistando le richieste di stupefacenti.
L'attività, secondo le prime indicazioni, tuttavia, sarebbe stata interrotta prima della strage di Erba, avvenuta l'11 dicembre del 2006. In quella occasione, quando la furia omicida dei vicini di casa della famiglia Marzouk aveva portato alla morte la moglie di Azouz, Raffaella Castagna, il figlioletto Youssef, la nonna del piccolo, Paola Galli e una vicina di casa, Valeria Cherubini, i principali sospetti da subito si erano concentrati su Marzouk.
Solo in un secondo momento si era individuato nei vicini Olindo Romano e Rosa Bazzi gli autori del massacro, finiti in carcere un mese dopo la strage. Dopo una prima ammissione del reato, durante l'udienza preliminare del 10 ottobre scorso Olindo Romano si è dichiarato innocente e la moglie ha ritrattato. Ma questo non è servito ad evitare il rinvio al giudizio da parte del gup, Vittorio Anghileri, che ha fissato la data del processo per il 29 gennaio prossimo.
L'inchiesta, che oggi ha portato all'arresto di Marzouk, rientra in una ordinanza di custodia cautelare disposta per altre dieci persone: per 6 di queste sono immediatamente scattate le manette, due risultano già in carcere, una riguarda una donna attualmente ai domiciliari mentre l'ultima persona non è al momento reperibile. L'ordinanza porta la firma del gip Luciano Storaci, mentre l'inchiesta è condotta dal pm Massimo Astori.
IL SUOCERO: DOVEVA REDIMERSI
"Azouz Marzouk non ha saputo cogliere l'occasione di redimersi che gli era stata offerta da mia figlia». A dirlo è Carlo Castagna, papà di Raffaella, la moglie del tunisino arrestato stamani dalla Guardia di Finanza e una delle vittime della strage di Erba.
"Mia figlia gli aveva dato una grossa opportunità di mettersi sulla strada giusta" ha proseguito l'anziano commerciante che ancora una volta ha ribadito di "non nutrire alcun sentimento di vendetta" nei confronti dei coniugi Romano come anche verso il genero: "Azouz ha sbagliato molto nella sua vita. Ma non per questo se uno ha pagato con moneta falsa debba essere ripagato con la stessa.
Non dico che l'arresto di oggi sia 'moneta falsa. Non spetta a me dirlo, ma di certo sono convinto che, nonostante tutto quanto sia accaduto, Azouz non sia mai cambiato".
Anche il cognato, Giuseppe Castagna sottolinea come "Azouz non ha capito che anche noi, nonostante i rapporti non fossero buoni potevamo aiutarlo a non mettersi ancora nei guai. Un giorno - ha aggiunto Giuseppe - lo presi da parte per dirgli di mettere la testa a posto. Mettiamo da parte ogni rancore. La strage ha colpito tutti allo stesso modo. Ma non ho mai avuto la sensazione che avesse recepito il mio messaggio". Marzouk dopo essere stato portato in caserma per le formalità di rito è stato trasferito al carcere di Vigevano.
CASTELLI: E ORA NON DIVENTI TESTIMONIAL
''Mi auguro che non arrivi un nuovo 'illuminato' manager che voglia utilizzare Azouz come testimonial di qualche nuovo prodotto da lanciare, come recentemente avvenuto per il cittadino rom che, per aver guidato ubriaco fradicio al volante della propria autovettura, si e' reso protagonista dell'uccisione di quattro innocenti ragazzi ascolani''. Lo afferma il presidente dei senatori della Lega Nord Roberto Castelli, commentando l'arresto per spaccio di droga di Azouz Marzouk.
CORONA
Fabrizio Corona, il fotografo coinvolto nell'inchiesta 'Vallettopoli', è entrato nell'altro della palazzina di via Cavour a Merone, in provincia di Como, dove vive Azouz Marzouk. Corona è entrato nella palazzina popolare e si è intrattenuto con il legale di Azouz, Roberto Tropenascovino.
"Sono qui -ha detto Corona- per esprimere la mia solidarietà ad Azouz» che si trova rinchiuso nel carcere di Vigevano. «Io e Azouz siamo amici -ha spiegato il fotografo- e questo è un modo per dimostrargli che gli sono vicino".
Secondo Corona, il tunisino ''non ha una vita di lusso e chi spaccia generalmente non fa questa vita. Basti pensare che vivono in sei in un appartamento''. Non ha potuto non ricordare che, proprio in conseguenza di fatti di cronaca, e' diventato anche amico delle gemelle Cappa, le cugine di Chiara Poggi, la giovane uccisa lo scorso 13 agosto a Garlasco, e di Patrick Lumumba, arrestato e poi rilasciato per il delitto di Perugia. E con Lumumba ''presto incideremo un disco''.
Marzouk aveva in programma di andare a ballare domani sera all' Hollywood, la nota discoteca nel cuore di Milano. Lo ha detto Fabrizio Corona: ''Voleva tre inviti all'Hollywood per andare a ballare domani sera con dei suoi amici''. Corona ha sostenuto che l' arresto di oggi, ''mi sembra assurdo'' perche' Azouz gli era sembrato molto tranquillo e senza alcuna preoccupazione.
Bastian UMTS
02-12-2007, 08:38
Vivo i miei mesi più belli
Mi offrono soldi per sesso»
Le telefonate che accusano Azouz, arrestato per droga
ERBA (Como) — È il 5 aprile dell' anno scorso. Azouz Marzouk parla al telefono con un amico. «Sai che ti dico? Che sono stati i mesi più belli della mia vita. Pensa che mi hanno perfino proposto soldi in cambio di sesso. Sono arrivati a dirmi quanto vuoi per una scopata?». La celebrità appena assaggiata ha un sapore che sembra piacergli molto. Interviste, apparizioni in televisione, inviti a feste modaiole, serate in discoteca. Tutti pazzi per Azouz, e lui a volte si fa pagare, altre no. Ogni volta, comunque, fatica a frenarsi, come gli consigliano amici, avvocati, parenti. «Guarda che non puoi andare al Grande Fratello, chissà cosa diranno di te. Non esporti così tanto. Fahmi, diglielo anche tu...» gli ha spiegato in più di un'occasione il cugino Bohren, chiedendo il conforto del fratello di Azouz, appunto, Fahmi (Bohren e Fahmi sono fra gli arrestati di ieri). Nelle oltre 500 pagine di ordinanza di custodia cautelare il capitolo su Azouz Marzouk è lungo, dettagliato. Per descrivere la sua personalità e per far capire al giudice delle indagini preliminari chi è quel ragazzo, il pubblico ministero scrive che alcune delle intercettazioni allegate all' inchiesta «lasciano allibiti». Per la spregiudicatezza dell'indagato, sottintende la procura, soprattutto alla luce dell'immagine pubblica che Azouz ha fatto passare di sé. E nelle carte si citano alcuni dei fatti accertati. Per esempio l'intercettazione ambientale registrata nella macchina di Azouz il 4 gennaio 2006. Raffaella Castagna, sua moglie, e Youssef, il suo bambino di due anni, non erano ancora stati sepolti. Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due vicini di casa autori della strage, non erano ancora stati arrestati. Di Azouz si parlava e si scriveva ormai da settimane come del «tunisino accusato ingiustamente del massacro ». Ecco. Lui la sera del 4 gennaio era appartato in auto con un'amica italiana per una pausa di sesso. Niente di illecito. Quello che «lascia allibiti» gli investigatori è che lei, amica della moglie uccisa di Azouz, dice «non so se facciamo bene. Io mi sento in colpa».
E lui: «Perché? Non devi sentirti in colpa. Non hai colpe. Facciamolo senza raccomandazioni...», dove per raccomandazioni si intuisce che voleva invece dire «precauzioni». Poi il tunisino confessa che «è la prima volta che lo faccio in macchina» e lei lo redarguisce: «E allora avresti potuto anche portarmi in un posto più bello». La tragedia. E il suo passato da spacciatore. Forse si sentiva già protetto dalla sua improvvisa notorietà, Azouz. E avere a che fare ancora con la droga non lo preoccupava più di tanto. Le cimici e i telefoni l'hanno registrato: «Tanto non ci prenderanno mai». Arrestato per droga nell' aprile del 2005 e rilasciato con l'indulto ad agosto del 2006, Azouz si sentiva al sicuro, convinto di aver già pagato il suo conto alla giustizia. Non più di un mese fa un'amica ave va messo in guardia lui e i suoi parenti: «Con quella roba state facendo delle grandissime stronzate. Avevate giurato di non farlo più». Lui le aveva riso in faccia e aveva continuato a parlare con i suoi cugini. In un'altra intercettazione ambientale è sempre lui che spiega al suo interlocutore del momento: «A me quando qualcuno mi dice di non sniffare sniffo ancora di più, per ripicca ».
Tre giorni fa è tornato da Napoli dov'era andato a sbrigare «alcuni affari », come diceva ormai spesso in questi ultimi mesi. «Che nottata», si era vantato con qualcuno degli altri oggi indagati. «Ho pippato tutta la notte...». E ancora: in una conversazione telefonica della primavera scorsa parlava di quanto gli girasse tutto bene. «Ho conosciuto gente importante» spiegava. Tutto perfetto, se non fosse stato per un unico rammarico: «Ho fatto sesso sporco», confidava a un amico, espressione che evidentemente hanno colto al volo, dall'altro capo del filo. Perché l'argomento non è stato approfondito.
Giusi Fasano
http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_02/azouz_telefonate_droga_11d42652-a0a0-11dc-a70a-0003ba99c53b.shtml
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http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_02/azour_personaggio_imarisio_d8602758-a0a0-11dc-a70a-0003ba99c53b.shtml
Il massacro era diventato il modo per conquistare la popolarità
Dai tronisti ai vecchi guai: ascesa e declino di un superstite
Donne, tv, contratti: così si è fermata la corsa di Marzouk
«Guarda che al Coconut è pieno di figa, prima o poi dovresti farci un salto». Erano i primi di settembre, Azouz Marzouk sedeva sulle panchine fuori dal Radetzki. In quel locale milanese popolato da agenti di borsa e avvocati in happy hour, il tunisino di Erba faceva la figura del carciofo in un roseto, del parvenu. Era in sosta in un mondo non suo, aspettando che il suo amico Fabrizio Corona si decidesse a scendere da casa. In un panorama di abiti di buon taglio e cravatte pudicamente allentate, lui indossava una camicia rosa aperta sul petto rasato e coperto di catene d'oro, sotto ad un gessato a righe larghe. Roba da film di Scorsese e non da borghesone in libera uscita. In mano aveva un pacco di depliant del Coconut di Eupilio, il locale di Franco Ribaro, un altro dei suoi nuovi meravigliosi amici. Ristorante, pizzeria, discoteca «e sempre tanta figa» sottolineava lui mentre allungava i depliant a sconosciuti. Gli altri lo guardavano come si guarda un insetto strano, una blatta che misteriosamente è comparsa sul muro del salotto di casa. Era lo stesso genere di occhiate che il 13 gennaio di quest'anno gli riservarono i suoi concittadini di Erba ai funerali di Paola Galli, la nonna di Youssef. Quando Azouz arrivò sul sagrato della chiesa, una signora estrasse il telefonino dal visone e scattò una foto. Una ragazza lo guardava estasiata, «è più bello di Zidane».
Ma nessuno si spingeva a mettergli una mano sulle spalle. Solo all'uscita, sull'onda effimera della commozione, qualcuno si era cimentato nel gioco della riabilitazione, con il tunisino ex spacciatore, cattivo ma non assassino, vittima di pregiudizi e di un delitto orrendo. Lo avevano abbracciato sussurrandogli «comportati bene», con lo stesso atteggiamento di chi dà due euro a un questuante e poi aggiunge «mi raccomando, non se li beva».
Azouz si era prestato a tutto questo, ben sapendo che era una finzione, che nulla sarebbe cambiato. Fu l'ultimo giorno della sua prima vita. Quella nuova e in apparenza scintillante cominciò a Zaghouan, ai funerali musulmani di Youssef e Raffaella, con Fabrizio Corona che si materializza tra le tombe bianche del cimitero sulla collina. Azouz gli aveva promesso di indossare la maglia con il logo della sua agenzia durante la tumulazione dei feretri e l'esclusiva sulle foto della cerimonia.
Rosi e Olindo, i carnefici, Raffaella, Paola, Youssef, le vittime, uscirono presto dai notiziari su Azouz. Vi entrarono invece Lele Mora, qualche tronista, un sottobosco variopinto, in odore di trash e con Vallettopoli che incombeva. Lui si è sempre trovato bene con questa compagnia di giro, ricchi e reietti al tempo stesso. Gli calzava come un guanto. In quel mondo dove essere è apparire, l'unico requisito necessario è la bellezza. E poi, era portatore di valore aggiunto, la sua condizione di superstite in vendita, vittima pronta all'uso e al glamour. La popolarità era sempre legata al fatto di avere addosso l'odore del sangue di quella notte. È per questo che chiamava Mentana, per la fiction su Erba con annesso dibattito, e lo share che arriva al 27 per cento solamente al suo ingresso in scena. Ma era una gloria di passaggio, tanto prima o poi qualche altro delitto si sarebbe portato via scena e notorietà. Di tutte le promesse patinate, la conduzione di un talk show, un libro di memorie, l'Isola dei famosi, rimaneva solo la pizzeria Coconut di Eupilio e la Porsche prestata dal proprietario per le gite a Milano. In qualche remoto luogo dell'anima, Azouz dava l'impressione di coltivare un dolore, simbolizzato dal ciondolo d'oro con la foto di Youssef. Prima dell'estate, era ancora un uomo che soffriva, e somatizzava il tormento in un tremolio che dalla gamba destra gli saliva su tutto il fianco. Quella sera di settembre, sembrava soltanto la brutta imitazione di Fabrizio Corona. Nessun tremolio. Neppure una parola dedicata alla sua famiglia, ad un ricordo da coltivare. Un uomo ancora bello, ma imbolsito da una bella vita di plastica. La sua trasformazione si stava definitivamente compiendo.
Una volta scolorito il ricordo del sangue, sarebbe saltato fuori un posto anche per lui, tra soubrette da pizzeria e presentatori sul viale del tramonto. Dopo aver scolato un analcolico e aver provato a chiamare Fabrizio, che aveva il cellulare spento, Azouz disse che pensava di prender casa a Milano, che il passato era alle spalle, compresi i suoi lutti. Lui era pronto a prendersi quel che la vita — e i nuovi amici — gli avrebbero concesso. Ma il passato certe volte torna, sotto forma di vecchie abitudini. Forse è vero quello che dice ora Azouz dal carcere, che lui non aveva più bisogno di quello spaccio da pezzenti. L'Azouz diventato famoso rimaneva pur sempre il capo dei tunisini di Merone e di Erba, erano l'unico punto fisso della sua vita, nonostante le amicizie sventolate sui rotocalchi. Tutti sapevamo che c'era solo da aspettare. Oggi Azouz si riprende quel ruolo di cattivo che gli è sempre rimasto addosso, anche dopo esser stato scagionato dalle accuse della prima notte. Tutti noi lo abbiamo sempre osservato da lontano donandogli una finta solidarietà che invece era semplice attesa di una caduta che sarebbe inevitabilmente arrivata. La cosa peggiore è che Azouz sapeva tutto. E accettava l'ipocrisia, pensando che era pur sempre meglio dell'indifferenza, del nulla.
Marco Imarisio
02 dicembre 2007
danny2005
02-12-2007, 09:20
:Puke:
In questo paese c'è qualcosa che non va.............
D'altronde fino a quando le discoteche faranno il pieno di gente pronta a pagare fior di euro per vedere sti personaggi.....(pagati pure profumatamente)
I vari corona, lele mora, azouz prospereranno alla faccia di chi si alza alle 5 e si spacca la schiena....
Che non fosse uno stinco di santo lo si sapeva anche prima.
Solo perchè degli psicopatici gli hanno sterminato la famiglia non è che si tramuti in un angioletto.
Da condannare son pure quelli che lo hanno usato per solleticare la morbosità degli italiani e ricavarci soldi.
Quoto.
Comunque mi sembra sia per reati vecchi, o mi sbaglio? :confused:
Per il resto quoto ania al 100% e inorridisco di fronte a questo "personaggio".
LuVi
Marzouk... mi fa venire i conati.
Sarà anche innocente della strage... Ma se è vero che ha detto che per lui i mesi più belli sono stati quelli dopo la strage, allora una famiglia non se la merita.
Del resto che sensibilità si può pretendere da uno che vendeva veleno?
Quoto.
Comunque mi sembra sia per reati vecchi, o mi sbaglio? :confused:
Per il resto quoto ania al 100% e inorridisco di fronte a questo "personaggio".
LuVi
Condannato nel 2002 ed uscito grazie all'indulto.
Bastian UMTS
02-12-2007, 11:28
Condannato nel 2002 ed uscito grazie all'indulto.
Porello:asd:
Thunderfox
02-12-2007, 12:15
E questo stava diventando un Vip... :muro:
paulus69
02-12-2007, 12:27
Quoto.
Comunque mi sembra sia per reati vecchi, o mi sbaglio? :confused:
Per il resto quoto ania al 100% e inorridisco di fronte a questo "personaggio".
LuVi
per quelli vecchi...ha già scontato...ed in seguito premiato con l'indulto.
Condannato nel 2002 ed uscito grazie all'indulto.
appunto....ma di consegnare carichi di "patate"e "cipolle" ne parlava nei mesi scorsi...;)
ah!come sarebbe bello dire "te l'avevo detto...";)
ELISAMAC1
02-12-2007, 12:51
Io sarei x fare sentire le intercettazioni con la sua voce.Questo in caso che questo individuo non ammetta di aver sbagliato.Se ammettesse di avere sbagliato e accettasse di pagare capirei che una persona puo' sbagliare.
:.Blizzard.:
02-12-2007, 13:02
Ho come l'impressione che a partire dal caso Corona sia iniziato un grosso declino.
ELISAMAC1
02-12-2007, 13:03
Ho come l'impressione che a partire dal caso Corona sia iniziato un grosso declino.
Da quello che si sente lui sbagliava gia' da prima.
paulus69
02-12-2007, 13:04
Io sarei x fare sentire le intercettazioni con la sua voce.Questo in caso che questo individuo non ammetta di aver sbagliato.Se ammettesse di avere sbagliato e accettasse di pagare capirei che una persona puo' sbagliare.
sbagliare è umano...ma perseverare è diabolico.:read:
cmq...tertium non datur..(cit ,logica aristotelica)
loreluca
02-12-2007, 19:45
Condannato nel 2002 ed uscito grazie all'indulto.
Grazie4 e tutti i politici che l'hanno votato; solo ora si inizia a capire che non ce n'era proprio bisogno.
Io sarei x fare sentire le intercettazioni con la sua voce.Questo in caso che questo individuo non ammetta di aver sbagliato.Se ammettesse di avere sbagliato e accettasse di pagare capirei che una persona puo' sbagliare.
Io ho letto le intercettazioni delle sue telefonate! Diceva cose agghiaccianti, con una tracotanza spaventosa... Del tipo: dopo la morte di mio figlio è iniziato il periodo più bello della mia vita; sniffo sempre di più; non ci prenderanno mai...
VERGONATI!
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/arresto-azouz/azouz-rifiuta-cibo/azouz-rifiuta-cibo.html
Il tunisino in carcere a Vigevano per spaccio di stupefacenti
"Sono innocente".
Arrestato anche suo fratello Fahmi
Azouz in cella rifiuta il cibo domani l'interrogatorio dal gip
VIGEVANO (PAVIA) - Si rifiuta di mangiare e vuole solo dormire. Si comporta così, in una cella del carcere dei Piccolini, Azouz Marzouk, 27 anni, arrestato ieri con l'accusa di spaccio. Il tunisino, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssuf, due delle vittime della strage di Erba, è in cella da solo, ma non nel settore isolamento. Non vuole cibo, non ha chiesto giornali o libri. Anche agli agenti di custodia ha ribadito di essere innocente e di non avere niente a che fare con le accuse che gli vengono contestate.
Domani sarà interrogato in carcere dal gip di Como, Luciano Storaci, ma respinge fermamente le accuse di essere stato il "centralinista" dell'organizzazione di spacciatori a conduzione familiare, e di aver fatto da tramite fra gli acquirenti di cocaina e hashish e chi materialmente cedeva la droga.
Dagli atti dell'inchiesta, che si avvale di centinaia d'intercettazioni ambientali e telefoniche, emergerebbe un giro, dal 2002 fino a poche settimane fa, di oltre 250 clienti identificati, con 7.000 episodi di spaccio e un volume d'affari che si aggira sui 250mila euro all'anno.
Dagli stessi atti emerge che tutti gli indagati disponevano di una quindicina tra auto e scooter, oltre a un cospicuo numero di utenze di telefonia mobile intestate a nomi di fantasia cinesi o romeni. Nelle intercettazioni non si sentono mai parlare gli indagati di droga, ma di patate e cipolle.
L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Erba, ha avuto una svolta significativa anche se il lavoro investigativo non sembra concluso. All'appello manca ancora una persona cui consegnare l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Como Storaci su richiesta del Pm Massimo Astori, uno dei cinque magistrati che ha indagato sulla strage di Erba.
In carcere insieme ad Azouz è finito il fratello Fahmi, due delle ordinanze sono state consegnate a persone già in carcere, altre a parenti del tunisino. L'accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish.
(2 dicembre 2007)
http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_02/Azouz_carcere_dorme_4207dce8-a0bd-11dc-a70a-0003ba99c53b.shtml
Nuove perquisizioni della Guardia di finanza. Lunedì sarà interrogato dal gip.
Azouz in carcere rifiuta pranzo e cena
Il tunisino in cella vuole solo dormire.
Il procuratore: «Il suo arresto totalmente slegato dalla strage di Erba»
VIGEVANO (Pavia) - Si rifiuta di mangiare e vuole solo dormire. Azouz Marzouk, 27 anni, arrestato con l'accusa di spaccio nell'ambito di una vasta indagine coordinata dalla procura di Como, non ha preso bene il ritorno in cella. Azouz, marito e padre di due delle vittime della strage di Erba, è in cella da solo, nel carcere di Vigevano, ma non in isolamento. Nel suo primo giorno di reclusione ha rifiutato pranzo e cena. Non ha chiesto giornali o libri. Agli agenti di custodia ha ribadito di essere innocente e di non avere niente a che fare con le accuse che gli vengono contestate. Anche se, c'è da dire, il quadro che emerge dalle intercettazioni disposte dagli inquirenti, non depone a suo favore: in particolare, sembra che il tunisino avesse continuato anche in questi mesi, dopo la strage che ha cancellato la sua famiglia, a prendere ordinazioni per partite di stupefacenti. Lunedì sarà interrogato in carcere dal gip di Como, Luciano Storaci.
IL PROCURATORE: «ARRESTO SLEGATO DALLA STRAGE DI ERBA» - «L'inchiesta che ha portato all'esito che tutti sappiamo non ha nulla a che fare con la strage di Erba. Sono due cose nettamente distinte con distinte responsabilità anche se alcune figure sembrano incrociarsi». La precisazione arriva dal Procuratore capo di Como, Alessandro Maria Lodolini, che la sera dell'eccidio di via Diaz non ebbe esitazioni nel puntare i suoi sospetti verso Azouz Marzouk come autore del massacro, sospetti che svanirono la mattina successiva quando si dimostrò che il 27enne tunisino. Lodolini spiega che «nessuno dei fatti contestati nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di sostanze stupefacenti è stato commesso a Erba, tantomeno in casa Castagna».
ALTRE PERQUISIZIONI - Intanto, l'inchiesta continua, numerose perquisizioni sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Como, nel Lecchese e nel Comasco. Oltre a Azouz, in cercere è finito anche suo fratello Fahmi e alcuni connazionali. Le perquisizioni fanno seguito a quelle compiute sabato, durante le quali nell'appartamento di via Cavour a Merone (Como), dove Azouz viveva con un fratello, una cognata (ora agli arresti domiciliari) e altri parenti, sono stati ritrovati alcuni grammi di hascish.
02 dicembre 2007
danny2005
02-12-2007, 23:57
Ah non mangia?
Che fa? L'offeso??
Meglio....risparmiamo il vitto
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/arresto-azouz/verbali-azouz/verbali-azouz.html
I dialoghi di Marzouk a pochi giorni dalla tragedia riportati nell'ordinanza del Gip
"Voglio auto potenti per sembrare un pascià".
"Voglio capi griffati"
Azouz e l'inseguimento del lusso
"La strage rovina i miei affari"
Aveva progetti ambiziosi Azouz Marzouk. Già a pochi giorni dalla morte del piccolo Youssuf e di Raffaella non faceva mistero di quello che sembra essere il suo chiodo fisso, la 'bella vita', e di voler tornare in Tunisia anche con una di quelle auto di lusso che gli piacevano tanto, "per sembrare un pascià".
Sono alcuni passaggi dei dialoghi sintetizzati dagli investigatori e riportati nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Como Luciano Storaci. Dialoghi da cui emerge anche la "rabbia" per quello che era accaduto a moglie e figlio perché risultavano "compromessi i suoi affari".
Ecco allora che il 2 gennaio di quest'anno Azouz, in macchina con Bilel Ben Amor Hamdi - altro arrestato - gli racconta "di posti di lusso", come Port El Kantoui e Hammamet "dove passa le serate quando va in Tunisia".
I due concordano nel dire anche che '''la bianca' non ti dà tanta soddisfazione".
Tre giorni dopo, il 5 gennaio, Azouz è in macchina a Milano con altri due extracomunitari: accennano a "qualcosa da portare via in maggio" e "dicono anche che vorrebbero migliorare la loro condizione per non essere derisi quando torneranno in Tunisia".
Marzouk, a proposito del'Italia, afferma "che tutto sommato gli piace la vita qui", in quanto è più evoluta rispetto al suo Paese, "ma che gli italiani sono in genere inaffidabili". E poi, in sintonia con il personaggio che aveva fatto breccia nei media dopo la strage di Erba, una confidenza: gli piacciono "i capi di abbigliamento griffati e la vita agiata".
Lo stesso giorno, dopo essere stato al consolato tunisino, con un altro immigrato si sfoga: "odia Milano" dove "c'è molta gente sporca" e lui "si sente a disagio". Insomma "non si fida di Milano, non gli piace". Dopo di che "si lamenta del fatto che gli altri arabi vanno in giro con macchine brutte, invece", a lui "piacciono solo le Audi, le Bmw, le Porsche e dice che vorrebbe tornare in Tunisia con una di queste macchine per sembrare un pascià".
E non è tutto perché tra le confidenze c'è anche quella di un "progetto di comprare un terreno", nel suo paese. Ma in seguito a quel che gli è accaduto ha "rabbia". E la sua rabbia "è riferita solo ed esclusivamente al fatto che sono stati compromessi i suoi affari". Il discorso prosegue: ancora "affari" e "problemi per vendere delle automobili, parla di Bmw e che quando vede delle belle auto non capisce più niente".
Nell'ordinanza emessa nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura di Como e condotta dalla Gdf - che oggi ha effettuato ancora una serie di perquisizioni - il gip fa anche alcune considerazioni sui "tunisini di Merone", gruppo composto in prevalenza dai fratelli Marzouk e dai loro cugini Hamdi: si tratta "di un gruppo di spacciatori di lungo corso, ben radicato sul territorio e ben conosciuto" dai consumatori e dagli acquirenti e che aveva "costituito un vero e proprio ipermercato degli stupefacenti dai ritmi di vendita elevatissimi".
Un gruppo in cui i ruoli sarebbero stati intercambiabili, per così dire, e dove i compiti non erano distribuiti rigidamente. E lo dimostra un'altra intercettazione ambientale dell'scorso 15 aprile in cui Azouz, a bordo della sua Fiat Marea con la zia e uno dei connazionali arrestati ieri, viaggia per le campagne in cerca di cocaina nascosta tra i boschi: "Io che lo vendo, mi tocca di cercarla... dì ti ricordi? Siete passati dal benzinaio?".
(2 dicembre 2007)
Allucinante :eek:
Ma quanti anni ha? 12?
Azouz e l'inseguimento del lusso
"La strage rovina i miei affari"
che skifo
Beelzebub
03-12-2007, 23:30
A Matrix ne stanno dicendo di tutti i colori... trovo allucinante che alcuni possano tentare in tutti i modi di giustificarlo dicendo che "forse non si rendeva conto..." :eek:
Ma scherziamo?!? Si focifera già di arresti domiciliari... :muro: Se neanche questo si fa i suoi anni di galera, con i capi d'accusa e le prove a suo carico, è veramente la ciliegina sulla torta di m***a che è diventato questo Paese... :Puke:
EDIT: ah... pare che Azouz si ritenesse "maggiormente degno" di avere le offerte di lavoro che sono state fatte al rumeno che uccise 4 persone da ubriaco... Qui siamo ai limiti dell'assurdo... pretendere di fare il testimonial o di diventare un "vip" in quanto vittima di un fatto di cronaca, è pura follia...
forse non si rendeva conto che spacciava cocaina,pensava fosse farina:sofico:
:rolleyes:
A Matrix ne stanno dicendo di tutti i colori... trovo allucinante che alcuni possano tentare in tutti i modi di giustificarlo dicendo che "forse non si rendeva conto..." :eek:
Ma scherziamo?!? Si focifera già di arresti domiciliari... :muro: Se neanche questo si fa i suoi anni di galera, con i capi d'accusa e le prove a suo carico, è veramente la ciliegina sulla torta di m***a che è diventato questo Paese... :Puke:
EDIT: ah... pare che Azouz si ritenesse "maggiormente degno" di avere le offerte di lavoro che sono state fatte al rumeno che uccise 4 persone da ubriaco... Qui siamo ai limiti dell'assurdo... pretendere di fare il testimonial o di diventare un "vip" in quanto vittima di un fatto di cronaca, è pura follia...
Va beh, se quello ha ammazzato da ubriaco 4 persone, ed è ai "domiciliari", non vedo perchè, sempre a norma di legge, non dovrebbe ottenerli questo qua.
Solo perchè è una persona veramente squallida?
La legge è una cosa, i sentimenti popolari un altra.
Comunque è un fuori di testa come ce ne sono pochi.
LuVi
Jamal Crawford
04-12-2007, 09:24
Non me lo sarei mai aspettato, aveva la faccia da brava persona, e il fatto che dopo 2 secondi dallo sterminio della sua famiglia fosse in tv ad ogni trasmissione a farsi compatire prendendo fior di liquidi, beh, tutto cio' non lasciava intendere che persona fosse.
Beelzebub
04-12-2007, 09:27
Va beh, se quello ha ammazzato da ubriaco 4 persone, ed è ai "domiciliari", non vedo perchè, sempre a norma di legge, non dovrebbe ottenerli questo qua.
Solo perchè è una persona veramente squallida?
La legge è una cosa, i sentimenti popolari un altra.
Comunque è un fuori di testa come ce ne sono pochi.
LuVi
Ma infatti è ancor più allucinante che quel tipo sia ai domiciliari, tranquillo e beato... :muro: Solo che ormai lo schifo di questa giustizia è arrivato a dei livelli tali che ogni volta si spera sia l'ultima, e invece... :Puke:
Comunque è un fuori di testa come ce ne sono pochi."Fuori di testa"? Purtroppo Marzouk mi ha dato l'impressione di tragica normalità.
tra corona e questo azouz non so chi mi fa più schifo. :Puke:
Beelzebub
04-12-2007, 10:46
tra corona e questo azouz non so chi mi fa più schifo. :Puke:
E' una bella lotta... entrambi hanno provato a speculare su una disgrazia, la differenza è che le vittime per Corona erano due estranei, mentre per Azouz erano la moglie e il figlio... :muro:
Comunque finchè non cambiano i valori della nostra società, la soglia della decenza continuerà a spostarsi verso il basso... Personalmente colpevolizzo tutti, da chi se ne approfitta in prima persona, passando per i direttori di rete che mettono in palinesto i vari "speciali" sulle tragedie per fare il boom di ascolti, fino a chi ha usato i media per inculcare nelle persone il concetto che per essere qualcuno bisogna andare in tv, essere ricchi, famosi, farsi di coca e sedere alla corte di Lele Mora & co... ovviamente ostentando il tutto il più possibile...
A ben vedere, come ha detto giustamente Luvi, Azouz non ha ucciso nessuno, è solamente una persona moralmente discutibile che svolge traffico di stupefacenti per fare la bella vita. Ma non riesco a reprimere il senso di disgusto quando vedo le interviste impregnate di vittimismo che ha rilasciato nei mesi scorsi in tv... :Puke:
A ben vedere, come ha detto giustamente Luvi, Azouz non ha ucciso nessuno, è solamente una persona moralmente discutibile che svolge traffico di stupefacenti per fare la bella vita. Ma non riesco a reprimere il senso di disgusto quando vedo le interviste impregnate di vittimismo che ha rilasciato nei mesi scorsi in tv... :Puke:
Solo per ribadire che, dopo i primi cinque minuti di pena per questo pover'uomo, ho provato parecchio schifo anche io. ;)
LuVi
io mi auto-censuro su esprimere il mio pensiero che è meglio:mad: :mad: :mad:
quando in tv, nei vari "salotti" serali parlano di sto tizio, o di quell'affare che si mette in testa ai reali, o di garlasco, o di cogne, o di perugia, o di chicchessiacheitnrattieneconstecazzateincredibilisoloperfareaudiencementredifatticomequestiinItalianeavvengonodipiùgravi, non guardo la tiiiiiivi...leggo...che è molto meglio...o scrivo...ancora meglio...:O
loreluca
04-12-2007, 11:28
Comunque anche la moglie che lo sposò e ci fece un figlio assieme... :rolleyes:
Jamal Crawford
04-12-2007, 11:57
Comunque anche la moglie che lo sposò e ci fece un figlio assieme... :rolleyes:
magari si era pure convertita all'islam per amore del suo uomo
Ma scherziamo?!? Si focifera già di arresti domiciliari... :muro: Se neanche questo si fa i suoi anni di galera, con i capi d'accusa e le prove a suo carico, è veramente la ciliegina sulla torta di m***a che è diventato questo Paese... :Puke:
i casi sono due: o accettiamo che il principio per cui si va in galera dopo la sentenza di condanna sia tale oppure lo possiamo considerare alla stregua di un bellissimo sepolcro imbiancato.
Nella vigenza di tale principio la custodia cautelare (che non si chiama più carcerazione preventiva) deve essere ben motivata. Spetta al giudice verificare la sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge.
In assenza dei requisiti si disporrà una misura cautelare diversa....ad esempio gli arresti domiciliari.
Beelzebub
04-12-2007, 12:38
i casi sono due: o accettiamo che il principio per cui si va in galera dopo la sentenza di condanna sia tale oppure lo possiamo considerare alla stregua di un bellissimo sepolcro imbiancato.
Nella vigenza di tale principio la custodia cautelare (che non si chiama più carcerazione preventiva) deve essere ben motivata. Spetta al giudice verificare la sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge.
In assenza dei requisiti si disporrà una misura cautelare diversa....ad esempio gli arresti domiciliari.
Il punto è proprio questo. Probabilmente andrebbero rivisti sia i requisiti, sia il margine decisionale del giudice. Perchè uno come Azouz che a quanto si evince dalle intercettazioni è a capo di una banda di spacciatori, con un giro d'affari tutt'altro che irrisorio, e non si limita a vendere qualche grammo di coca ad amici e conoscenti, andrebbe tenuto in carcere secondo un semplice ragionamento logico. Se la legge invece prevede gli arresti domiciliari per chi è indagato per questo tipo di reati, allora c'è qualcosa che non va...
Il fatto che continuasse con i propri traffici anche dopo il rilascio grazie all'indulto, e dopo essere finito sotto i riflettori dei media, dovrebbe essere preso come aggravante. :O
AntonioBO
04-12-2007, 13:52
Non me lo sarei mai aspettato, aveva la faccia da brava persona, e il fatto che dopo 2 secondi dallo sterminio della sua famiglia fosse in tv ad ogni trasmissione a farsi compatire prendendo fior di liquidi, beh, tutto cio' non lasciava intendere che persona fosse.
Potresti togliere dalla firma l'insulto a Maometto per favore??? Mi sembra di cattivo gusto e inutilmente offensivo.
joshua82
04-12-2007, 16:20
mi domando sempre perchè venga dato tutto questo risalto mediatico a queste vicende che per me sono di uno squallore totale
zerothehero
04-12-2007, 22:50
A ben vedere, come ha detto giustamente Luvi, Azouz non ha ucciso nessuno, è solamente una persona moralmente discutibile che svolge traffico di stupefacenti per fare la bella vita. Ma non riesco a reprimere il senso di disgusto quando vedo le interviste impregnate di vittimismo che ha rilasciato nei mesi scorsi in tv... :Puke:
Gli hanno ammazzato moglie e figlio..
tra corona e questo azouz non so chi mi fa più schifo. :Puke:
Lele Mora ?
gabberman81
04-12-2007, 23:58
Lele Mora ?
lele mora mora fa ancora + schifo :read: e vi lascio immaginare il xchè :asd:
cmq qualcuno mi spiega cosa sarebbe questo "sesso sporco" di cui parlava al telefono ???:confused:
cmq pensava di andare all' holliwood a fare il fighetto e invece mo sta in gabbia :asd: :asd: :asd:
kintaro oe
05-12-2007, 00:21
...Bufala de IL GIORNALE ??!?!?
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=224797
Felice MantiEdoardo Montolli
C’è un guanto di lattice verde rimasto sul luogo della strage. Era appoggiato sul tavolino di fronte al divano nell’appartamento di Raffaella Castagna. Sopra, il Dna del piccolo Youssef. Emerge nella perizia del Ris depositata il 9 ottobre nelle mani dei pm. E ciò può far pensare che sia il guanto indossato dall’assassino che ha sgozzato il bambino. Ma non c’è traccia del Dna di Rosa Bazzi, che si accusò del delitto, né del marito Olindo Romano: e anche in questo caso, come evidenziano le conclusioni, non c’è nessun indizio che porti i coniugi sulla scena del crimine.
Se le intercettazioni ambientali, di cui Il Giornale ha dato conto, mettevano qualche dubbio su come erano sorte le confessioni, e il riconoscimento dell’unico superstite Mario Frigerio (che prima sostiene di essere stato aggredito da un energumeno olivastro di un metro e ottanta e dieci giorni dopo la strage accusa il basso e «bianco» vicino di casa) lasciava perplessi, è proprio la relazione dei Ris a gettare nuove ombre sulla dinamica della strage.
Anzitutto proprio il guanto. Olindo e Rosa avevano detto sì di averne indossati per compiere il massacro, ma bianchi e di tela. Frigerio invece, nell’accusare il vicino, non ha nemmeno mai parlato di guanti, ma sempre e solo di «mani nude». E allora, a chi appartiene quel guanto verde?
E ancora: secondo le confessioni dei due, poi ritrattate, subito dopo aver ucciso Valeria Cherubini e essersi convinti di aver ammazzato anche il marito sulle scale del condominio, Olindo e Rosa scapparono subito, passarono da casa, si cambiarono e andarono via sulla loro Seat. Senza lasciare, però, nemmeno una microtraccia di sangue in lavanderia. Ma qualcuno entrò comunque nell’appartamento di Frigerio, che era pieno di sangue. Ce n’era, da imbrattamento, su due poltrone del soggiorno (e una è assai distante dall’ingresso), ce n’è moltissimo sul pavimento vicino alla finestra e sulla tenda. Certo, si può pensare - tranne la macchia estesa sul pavimento, che non risulta da imbrattamento e che quindi resta un mistero - che i soccorritori abbiano involontariamente toccato e sporcato di sangue un po’ tutto. Perfino il soffitto della mansarda, e questo è assai più strano, perché pure lì c’erano altre tracce di sangue.
E pure è strano il fazzoletto di stoffa intriso di sangue ritrovato sul tappeto tra le poltrone del salotto. Sangue, questo, appartenente a Valeria Cherubini. E poi, l’impronta di una scarpa da lavoro sopra a un cuscino, trovata dai carabinieri il 12 dicembre. E quella da tennis scoperta il 9 gennaio sulla rampa di scale che collega il pianerottolo dei Castagna con l’appartamento dei Frigerio. Ma in nessuno dei due casi sono emerse corrispondenze con i Romano.
Ma c’è dell’altro: una macchia di sangue sul balconcino della famiglia Castagna, luogo in cui Olindo e Rosa avevano detto di essere usciti per il troppo fumo poco dopo aver appiccato l’incendio e che invece potrebbe essere stato utilizzato come via di fuga. Anche in questo caso i tecnici dei Ris non sono riusciti a riconoscere il Dna: «Scientificamente non interpretabile», scrivono. Il che fa pensare anche all’ipotesi di un Dna sconosciuto.
Ecco perché i due avvocati dei Romano, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, sono pronti alla battaglia in tribunale. Secondo i legali «la consulenza del Ris, richiesta dalla Procura, sconfessa la linea accusatoria perché non solo esclude la loro presenza sui luoghi della strage, o qualsivoglia traccia delle vittime nella loro abitazione, ma individua profili biologici non riconducibili né alle vittime né ai coniugi». Anche la testimonianza di Frigerio sarà oggetto di aspro confronto in aula: «I dubbi e le perplessità già espressi dal suo difensore al Giornale sono un dato indiscutibile - aggiungono i due - la stessa ricostruzione degli eventi fornita dal Frigerio, a nostro giudizio, si pone in contraddizione con gli altri risultati delle indagini». Resta da chiarire anche come si difenderà Olindo Romano: «Il nostro assistito si è proclamato innocente ben prima di conoscere i risultati dei Ris - concludono Schembri e Bordeaux - e non mancherà di confermare in aula la sua estraneità».
Sta faccenda inizia a non piacermi....
Beelzebub
05-12-2007, 09:27
Gli hanno ammazzato moglie e figlio..
:mbe:
Forse ti sei perso questo:
Vivo i miei mesi più belli
Mi offrono soldi per sesso»
Le telefonate che accusano Azouz, arrestato per droga
ERBA (Como) — È il 5 aprile dell' anno scorso. Azouz Marzouk parla al telefono con un amico. «Sai che ti dico? Che sono stati i mesi più belli della mia vita. Pensa che mi hanno perfino proposto soldi in cambio di sesso. Sono arrivati a dirmi quanto vuoi per una scopata?». La celebrità appena assaggiata ha un sapore che sembra piacergli molto. Interviste, apparizioni in televisione, inviti a feste modaiole, serate in discoteca. Tutti pazzi per Azouz, e lui a volte si fa pagare, altre no. Ogni volta, comunque, fatica a frenarsi, come gli consigliano amici, avvocati, parenti. «Guarda che non puoi andare al Grande Fratello, chissà cosa diranno di te. Non esporti così tanto. Fahmi, diglielo anche tu...» gli ha spiegato in più di un'occasione il cugino Bohren, chiedendo il conforto del fratello di Azouz, appunto, Fahmi (Bohren e Fahmi sono fra gli arrestati di ieri). Nelle oltre 500 pagine di ordinanza di custodia cautelare il capitolo su Azouz Marzouk è lungo, dettagliato. Per descrivere la sua personalità e per far capire al giudice delle indagini preliminari chi è quel ragazzo, il pubblico ministero scrive che alcune delle intercettazioni allegate all' inchiesta «lasciano allibiti». Per la spregiudicatezza dell'indagato, sottintende la procura, soprattutto alla luce dell'immagine pubblica che Azouz ha fatto passare di sé. E nelle carte si citano alcuni dei fatti accertati. Per esempio l'intercettazione ambientale registrata nella macchina di Azouz il 4 gennaio 2006. Raffaella Castagna, sua moglie, e Youssef, il suo bambino di due anni, non erano ancora stati sepolti. Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due vicini di casa autori della strage, non erano ancora stati arrestati. Di Azouz si parlava e si scriveva ormai da settimane come del «tunisino accusato ingiustamente del massacro ». Ecco. Lui la sera del 4 gennaio era appartato in auto con un'amica italiana per una pausa di sesso. Niente di illecito. Quello che «lascia allibiti» gli investigatori è che lei, amica della moglie uccisa di Azouz, dice «non so se facciamo bene. Io mi sento in colpa».
E lui: «Perché? Non devi sentirti in colpa. Non hai colpe. Facciamolo senza raccomandazioni...», dove per raccomandazioni si intuisce che voleva invece dire «precauzioni». Poi il tunisino confessa che «è la prima volta che lo faccio in macchina» e lei lo redarguisce: «E allora avresti potuto anche portarmi in un posto più bello». La tragedia. E il suo passato da spacciatore. Forse si sentiva già protetto dalla sua improvvisa notorietà, Azouz. E avere a che fare ancora con la droga non lo preoccupava più di tanto. Le cimici e i telefoni l'hanno registrato: «Tanto non ci prenderanno mai». Arrestato per droga nell' aprile del 2005 e rilasciato con l'indulto ad agosto del 2006, Azouz si sentiva al sicuro, convinto di aver già pagato il suo conto alla giustizia. Non più di un mese fa un'amica ave va messo in guardia lui e i suoi parenti: «Con quella roba state facendo delle grandissime stronzate. Avevate giurato di non farlo più». Lui le aveva riso in faccia e aveva continuato a parlare con i suoi cugini. In un'altra intercettazione ambientale è sempre lui che spiega al suo interlocutore del momento: «A me quando qualcuno mi dice di non sniffare sniffo ancora di più, per ripicca ».
Tre giorni fa è tornato da Napoli dov'era andato a sbrigare «alcuni affari », come diceva ormai spesso in questi ultimi mesi. «Che nottata», si era vantato con qualcuno degli altri oggi indagati. «Ho pippato tutta la notte...». E ancora: in una conversazione telefonica della primavera scorsa parlava di quanto gli girasse tutto bene. «Ho conosciuto gente importante» spiegava. Tutto perfetto, se non fosse stato per un unico rammarico: «Ho fatto sesso sporco», confidava a un amico, espressione che evidentemente hanno colto al volo, dall'altro capo del filo. Perché l'argomento non è stato approfondito.
Giusi Fasano
http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_02/azouz_telefonate_droga_11d42652-a0a0-11dc-a70a-0003ba99c53b.shtml
:eek:
STRAGE ERBA: PRESTO SUL MERCATO MARCHIO AZOUZ MARZOUK
La strage di Erba raccontata in un libro firmato da Azouz Marzouk che firmera' anche un nuovo marchio per una nuova linea di occhiali e di abbigliamento. Gli accordi sono gia' presi, vi e' pure il benestare scritto degli avvocati Roberto Tropenscovino e Ruggero Panzeri di Lecco che curano gli interessi del tunisino finito in carcere poco piu' di due settimane fa con l'accusa di essere coinvolto in un traffico di droga e ora detenuto nel carcere di Vigevano. Dietro a tutto questo il ''manager televisivo'', come egli stesso si definisce, Alessio Sundas che gia' ha scandalizzato l'opinione pubblica per aver deciso di lanciare la 'Linea Rom' sfruttando l'immagine di Marco Ahemtovic, il romeno condannato a sei anni di reclusione per aver travolto e ucciso quattro ragazzini. Per questa operazione il 35enne manager rampante avrebbe messo sul piatto circa 55mila euro. ''Come da accordi telefonici - si legge nella brevissima lettera su carta intestata che i due legali lecchesi hanno inviato a Sundas in data 10 dicembre scorso - puo' procedere nella predisposizione del contratto per il libro di Azouz Marzouk oltre che eventuali sponsorizzazioni. Cordiali Saluti''. Segue la firma dell'Avvocato Tropenscovino. ''Sto cercando una multinazionale - ammette Sundas - disposta a lanciare il nuovo marchio Ahmetovic e non trovo nulla di scandaloso se metto sul mercato anche quello di Azouz Marzouk''. Si dice amico di Lele Mora. Racconta di ricevere ''centinaia di telefonate al giorno di gente disposta a tutto pur di farsi notare'' di gente che lo chiamerebbe dicendogli: ''Ho ammazzato mia moglie, posso diventare famoso?''.
:rolleyes:
DVD_QTDVS
13-12-2007, 16:51
magari si era pure convertita all'islam per amore del suo uomo
le femmine italiane, tanto str....e con i connazionali, quanto pronte
a concedersi al fascino del c..... esotico.. :sofico:
DVD_QTDVS
13-12-2007, 16:54
STRAGE ERBA: PRESTO SUL MERCATO MARCHIO AZOUZ MARZOUK
La strage di Erba raccontata in un libro firmato da Azouz Marzouk che firmera' anche un nuovo marchio per una nuova linea di occhiali e di abbigliamento. Gli accordi sono gia' presi, vi e' pure il benestare scritto degli avvocati Roberto Tropenscovino e Ruggero Panzeri di Lecco che curano gli interessi del tunisino finito in carcere poco piu' di due settimane fa con l'accusa di essere coinvolto in un traffico di droga e ora detenuto nel carcere di Vigevano. Dietro a tutto questo il ''manager televisivo'', come egli stesso si definisce, Alessio Sundas che gia' ha scandalizzato l'opinione pubblica per aver deciso di lanciare la 'Linea Rom' sfruttando l'immagine di Marco Ahemtovic, il romeno condannato a sei anni di reclusione per aver travolto e ucciso quattro ragazzini. Per questa operazione il 35enne manager rampante avrebbe messo sul piatto circa 55mila euro. ''Come da accordi telefonici - si legge nella brevissima lettera su carta intestata che i due legali lecchesi hanno inviato a Sundas in data 10 dicembre scorso - puo' procedere nella predisposizione del contratto per il libro di Azouz Marzouk oltre che eventuali sponsorizzazioni. Cordiali Saluti''. Segue la firma dell'Avvocato Tropenscovino. ''Sto cercando una multinazionale - ammette Sundas - disposta a lanciare il nuovo marchio Ahmetovic e non trovo nulla di scandaloso se metto sul mercato anche quello di Azouz Marzouk''. Si dice amico di Lele Mora. Racconta di ricevere ''centinaia di telefonate al giorno di gente disposta a tutto pur di farsi notare'' di gente che lo chiamerebbe dicendogli: ''Ho ammazzato mia moglie, posso diventare famoso?''.
:rolleyes:
Sicuramente, e vedremo extracomunitari pronti ad acquistare stà robba :rolleyes:
Questo significa che hanno disgregato la società italiana,
mischiando stranieri di cui non ci si può fidare...
Se gli italiani fosse un popolo unito e determinato, qesta linea di moda e il suo creatore
verrebbero cacciati a calci in ...... dalla nostra nazione !
~ZeRO sTrEsS~
13-12-2007, 17:05
se vado in galera qualcuno é disposto a farmi sponsorizzare una linea di mutande??? :stordita: :stordita:
le femmine italiane, tanto str....e con i connazionali, quanto pronte
a concedersi al fascino del c..... esotico.. :sofico:
Trovo oltremodo inopportune e pure di pessimo gusto simili esternazioni.
Nemmeno di fronte alla morte ci si riesce fermare, "e si colgono occasioni" per fare squallide battute cariche di misoginia e disprezzo per le donne.
Ti rammento -qualora ti fosse sfuggito il dettaglio- che stai parlando di una giovane madre massacrata insieme al suo bambino di nemmeno tre anni ed insieme a sua madre, da due individui italianissimi.
Se lei si fosse convertita -o meno- ad un'altra religione, francamente non mi interessa nemmeno minimamente, di certo, nessun essere umano dovrebbe finire la propria vita massacrato di coltellate, insieme al proprio figlio ed alla propria madre.
Ania
se vado in galera qualcuno é disposto a farmi sponsorizzare una linea di mutande??? :stordita: :stordita:
di ghisa????:O
Sicuramente, e vedremo extracomunitari pronti ad acquistare stà robba :rolleyes:
Questo significa che hanno disgregato la società italiana,
mischiando stranieri di cui non ci si può fidare...
Se gli italiani fosse un popolo unito e determinato, qesta linea di moda e il suo creatore
verrebbero cacciati a calci in ...... dalla nostra nazione !
Ti rammento che Sundas è italiano.
Ania
Sicuramente, e vedremo extracomunitari pronti ad acquistare stà robba :rolleyes:
Questo significa che hanno disgregato la società italiana,
mischiando stranieri di cui non ci si può fidare...
Se gli italiani fosse un popolo unito e determinato, qesta linea di moda e il suo creatore
verrebbero cacciati a calci in ...... dalla nostra nazione !
Avranno anche disgregato la società italiana...
ma nel tuo post hai stuprato l'italiano
Lucrezio
13-12-2007, 17:32
le femmine italiane, tanto str....e con i connazionali, quanto pronte
a concedersi al fascino del c..... esotico.. :sofico:
Ma... dico...
:mbe:
Sei sospeso 3 giorni
Redladybird
29-01-2008, 10:30
lele mora mora fa ancora + schifo :read: e vi lascio immaginare il xchè :asd:
cmq qualcuno mi spiega cosa sarebbe questo "sesso sporco" di cui parlava al telefono ???:confused:
cmq pensava di andare all' holliwood a fare il fighetto e invece mo sta in gabbia :asd: :asd: :asd:
Significa che il Signorino ha offerto il proprio "corpo" in cambio di denaro, e per di piu' a degli uomini!
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