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View Full Version : Laurea a 31 anni e lavoro


predator80
24-11-2007, 13:07
Buongiorno,
ho un dubbio che mi ha sollevato la mia famiglia, ho 27 anni e anno scorso mi sono iscritto all'università, dopo aver lavorato 5 anni in un azienda ho deciso che quel lavoro non andava più bene per me, non mi piaceva più e ho deciso di rimettermi a studiare per prendere una laurea.
Mi mantengo da solo perchè lavoro d'estate come stagionale (5 mesi) e voglio prendere almeno una laurea triennale calcolando i tempi, penso che a 31 anni avrò la laurea.
La mia famiglia dice:
1)un laureato che esce fuori dall'università a 31 anni non lo prende nesunno perchè preferisce laureati giovani
2) i laureati non trovano lavoro c'è parecchia gente che è disoccupata ed è laureata e chi di questi ha il lavoro guadagna come un diplomato, quindi la laurea è inutile.
3)Non ti prende nessuno perchè le aziende non ti possono fare il contratto di apprendistato perchè hai raggiunto i limiti di età, quindi la tua laurea non serve a nulla.
4)Hai fatto male a riprendere gli studi, era meglio se cambiavi lavoro se non ti piaceva più, ma trovavi subito un nuovo lavoro fisso anche come magazziniere.


Io ho ragionato così, i posti da magazziniere si trovano sempre anche a 40 anni (almeno credo), voglio provare una via più gratificante per la mia vita e ho deciso di fare così, però quasi tutti i giorni convivo con questi discorsi e mi stanno infastidendo, voi che ne pensate? ho fatto male a riprendere a studiare per laurearmi?


Ciao

D-J
24-11-2007, 14:13
secondo me, questa era una cosa da fare sin da subito, quando avevi da poco finito le superiori... ora, secondo me, ti converrebbe di più lavorare e studiare contemporanemante. L'età purtroppo conta, e a 31 anni senza esperienza per di più.. rischi di brutto di non trovare lavoro...Il mio consiglio è di trovare un lavoro inerente com quello che vuoi studiare, e nel frattempo studi per la laurea. Così fai esperienza nel frattempo... dopo è dura, appunto per via dell'età e della zero esperienza.

Gargoyle
24-11-2007, 14:24
La mia famiglia dice:
1)un laureato che esce fuori dall'università a 31 anni non lo prende nesunno perchè preferisce laureati giovani
2) i laureati non trovano lavoro c'è parecchia gente che è disoccupata ed è laureata e chi di questi ha il lavoro guadagna come un diplomato, quindi la laurea è inutile.
3)Non ti prende nessuno perchè le aziende non ti possono fare il contratto di apprendistato perchè hai raggiunto i limiti di età, quindi la tua laurea non serve a nulla.
4)Hai fatto male a riprendere gli studi, era meglio se cambiavi lavoro se non ti piaceva più, ma trovavi subito un nuovo lavoro fisso anche come magazziniere.
Mi trovo abbastanza d'accordo con la tua famiglia. Nello specifico aggiungerei:
1) In un CV si deve riportare l'età di conseguimento della laurea. E prendere una laurea breve (che già di per sè non serve a molto) a 31 anni mi sembra una cosa tremenda.
2) Bisognerebbe anche specificare che genere di laurea vuoi prendere: in generale, una laurea in ingegneria o economia apre qualche porta nel mondo del lavoro, una laurea in scienze politiche no.
3) Non puoi fare apprendistato però gli stage sì, eccome. Per cui non mi preoccuperei oltremodo di questo.
4) Oddio, con un diploma di scuola superiore (specie se preso con un buon voto in un ITI) penso ci siano alternative migliori che non fare il magazziniere.

Chevelle
24-11-2007, 14:39
4) Oddio, con un diploma di scuola superiore (specie se preso con un buon voto in un ITI) penso ci siano alternative migliori che non fare il magazziniere.

Io, con il diploma, lavoro nel secondo gruppo assicurativo d' Italia in fatto di importanza e altri quattro miei ex compagni delle superiori, una dei quali bocciata un anno, sono tutti assicurativi.
Laurearsi a 31 anni equivale a darsi la zappa sui piedi. Già le lauree hanno perso valore, quindi...

shamata
24-11-2007, 14:54
Fai quello che per te è più giusto e gratificante. ;)

DvL^Nemo
24-11-2007, 15:07
Ciao

L'importante e' che non lo fai controvoglia, altrimenti rischi di peggiorare la situazione.. Poi sono d'accordo con chi dice che oramai a 31 anni saresti vecchio se comunque prendi una laurea per la quale non hai esperienza..

predator80
24-11-2007, 17:24
L'importante e' che non lo fai controvoglia, altrimenti rischi di peggiorare la situazione.. Poi sono d'accordo con chi dice che oramai a 31 anni saresti vecchio se comunque prendi una laurea per la quale non hai esperienza..

Sono daccordo con chi dice che era una cosa da fare fin da subito, ma purtroppo alcune cose si capiscono dopo, non sono stato motivato abbastanza dalla famiglia, e io di studiare a quel tempo non ne avevo più voglia, iniziai subito a lavorare come programmatore, e poi dopo 4 anni mi sono stufato.....

L'università mi piace, sto andando abbastanza bene, però da quello che mi dite questa laurea non mi servirà a niente :confused: , (cmq faccio agraria)


Quindi mi consigliate di iniziare a lavorare nel settore così che quando avrò finito avrò un po più di esperienza, cmq la facoltà prevede nel corso dei tre anni un tirocinio di tre mesi presso un azienda convenzionata , questa esperienza non sarebbe sufficente?

DvL^Nemo
24-11-2007, 17:49
Mi e' bastato sapere che dici che ti piace l'universita'... Fregatene del resto continua a studiare, tanto se stai con i tuoi sicuramente non finisci in mezzo ad una strada se per 3 anni non lavori.. Io sto piu' o meno nella tua stessa situazione,solo che il lavoro mi piace.. Sono dell'81 ho finito la superiori e ho iniziato subito a lavorare come programmatore, avevo voglia 0 di studiare.. Ho provato un po' la sera a studiare per il Nettuno ( un paio di anni fa mi era ripresa la voglia ), ma era un massacro con gli orari di lavoro.. Pensa che adesso sono ancora in ufficio, mentre gli altri stanno a divertirsi..Magari un giorno mandero' tutti aff.. e tornero' a studiare, nel mio caso lo farei piu' per passione che per altro..

Gargoyle
24-11-2007, 18:01
Io, con il diploma, lavoro nel secondo gruppo assicurativo d' Italia in fatto di importanza e altri quattro miei ex compagni delle superiori, una dei quali bocciata un anno, sono tutti assicurativi.
Laurearsi a 31 anni equivale a darsi la zappa sui piedi. Già le lauree hanno perso valore, quindi...

Ecco, per l'appunto.
Un buon diploma di scuola superiore preso con un voto decente è incredibilmente più utile che una laurea triennale.

Braks
24-11-2007, 18:25
ma io sceglio l'univeristà, perchè no ? Io ho un trienale straniero e vorrei iscrivere all'università per otenere laurea specialistica. So che come straniero ho meno possibilità che un'italiano ma penso che all'univeristà e possibile fare un network di amici e poi... vedremo...

SlimSh@dy
24-11-2007, 18:33
ma io sceglio l'univeristà, perchè no ? Io ho un trienale straniero e vorrei iscrivere all'università per otenere laurea specialistica. So che come straniero ho meno possibilità che un'italiano ma penso che all'univeristà e possibile fare un network di amici e poi... vedremo...

Da dove vieni??Perchè hai scelto proprio l'Italia come paese...??

DVD_QTDVS
24-11-2007, 19:00
La Laurea è un titolo rilasciato dallo stato, quindi è valido per un lavoro
statale, ma nel privato non conta nulla.
Il responsabile di una grossa industria può essere magari un pincopalla "abc"
che si è guadagnato la posizione sul campo, oppure xchè è il parente/cognato
del proprietario... :rolleyes:

vermaccio
24-11-2007, 20:53
la tua famiglia, secondo me, ha ragione.
io mi sono laureato a 32 anni vecchio ordinamento ed ho visto i sorci verdi per trovare un lavoro e sono stato anche fortunato. ma vedevo che dicendo "vecchio ordinamento" era ancora accettata una età di 33 anni. invece quelli del nuvo ordinamento devono avere meno di 25 anni.

secondo me se esci nuovo ordinamento a 32 anni poi saranno dolori.

vuoi fare una prova? chiama per un due o tre settimane le agenzie interinali fingendo di avere 32 anni e di essertti appena laureato. iscriviti ai vari siti infojobs e monster fingendo di vere già 32 anni e la alurea che vuoi conseguire. poi vedi che accade. tanto quelli che ne sanno se dici no il vero. poi vedi quanti di richiamano. se non ti chiama nessuno allora è meglio che rifletti bene.

robcir33
24-11-2007, 22:28
Braks
ma io sceglio l'univeristà, perchè no ? Io ho un trienale straniero e vorrei iscrivere all'università per otenere laurea specialistica. So che come straniero ho meno possibilità che un'italiano ma penso che all'univeristà e possibile fare un network di amici e poi... vedremo...

SlimSh@dy
Da dove vieni??Perchè hai scelto proprio l'Italia come paese...??

Ah ah...già, bella domanda!!

Amico, visto che vieni da fuori, sei ancora in tempo...fai la specialistica in un altro paese, che qui non è proprio aria...è veramente un ottimo consiglio quello che ti sto dando, qui oramai le pergamene di laurea le ha sequestrate la Scottex per altre finalità, ...diciamo per motivi igienici...

robcir33
24-11-2007, 23:25
predator80
Buongiorno,
ho un dubbio che mi ha sollevato la mia famiglia, ho 27 anni e anno scorso mi sono iscritto all'università, dopo aver lavorato 5 anni in un azienda ho deciso che quel lavoro non andava più bene per me, non mi piaceva più e ho deciso di rimettermi a studiare per prendere una laurea.
Mi mantengo da solo perchè lavoro d'estate come stagionale (5 mesi) e voglio prendere almeno una laurea triennale calcolando i tempi, penso che a 31 anni avrò la laurea.
La mia famiglia dice:
1)un laureato che esce fuori dall'università a 31 anni non lo prende nesunno perchè preferisce laureati giovani
2) i laureati non trovano lavoro c'è parecchia gente che è disoccupata ed è laureata e chi di questi ha il lavoro guadagna come un diplomato, quindi la laurea è inutile.
3)Non ti prende nessuno perchè le aziende non ti possono fare il contratto di apprendistato perchè hai raggiunto i limiti di età, quindi la tua laurea non serve a nulla.
4)Hai fatto male a riprendere gli studi, era meglio se cambiavi lavoro se non ti piaceva più, ma trovavi subito un nuovo lavoro fisso anche come magazziniere.

Io ho ragionato così, i posti da magazziniere si trovano sempre anche a 40 anni (almeno credo), voglio provare una via più gratificante per la mia vita e ho deciso di fare così, però quasi tutti i giorni convivo con questi discorsi e mi stanno infastidendo, voi che ne pensate? ho fatto male a riprendere a studiare per laurearmi?

Ciao

Mah la mia modesta opinione è che non bisogna dare retta a chi vuole relegare in un cassetto i tuoi sogni.
Chi ha la pretesa di avere ragione sparando consigli che spaccia per vangelo a volte non si rende conto che non è in grado neanche di vedere oltre il suo stesso naso.

Chi sono gli altri per decidere per altri la loro vita? La gente e spesso ancor di più i familiari si arrogano il diritto di voler scrivere il destino degli altri.

Nessuno conosce la verità, solamente tu puoi decidere cosa fare della tua vita. Ancora di più se la tua è una vera passione nella laurea che vuoi prendere. Poi non mi pare, come dicono altri, che tu hai zero esperienze lavorative. Anche se l'esperienza che hai fatto è diversa dalla laurea è sempre esperienza lavorativa. Ma mi sembra che tu stia già lavorando nel settore se la laurea è agraria.

Se però non hai ancora inziato a studiare non tralasciare di pensare di prenderla all'estero, questo naturalmente se non hai già sbocchi in famiglia nel settore agrario. Hai un'età che ti consente ancora di rpendere agevolmente una decisione del genere, ora che sei in tempo.

Ritengo che non dobbiamo consegnare agli altri i nostri sogni o sacrificarli al "Dio lavoro". E' sottinteso che i sogni richiedono sacrificio per essere realizzati, come si dice: "hai voluto la bicicletta? Ora pedala!"

Gargoyle
25-11-2007, 07:15
la tua famiglia, secondo me, ha ragione.
io mi sono laureato a 32 anni vecchio ordinamento ed ho visto i sorci verdi per trovare un lavoro e sono stato anche fortunato. ma vedevo che dicendo "vecchio ordinamento" era ancora accettata una età di 33 anni. invece quelli del nuvo ordinamento devono avere meno di 25 anni.
Non esageriamo: 25 anni partendo a 19 significa essere andati un anno fuoricorso, non mi sembra questo dramma inconcepibile...

Mecoita
25-11-2007, 08:21
lascia perdere per carità ... ti ritroverai a 31 anni senza niente in mano con davanti il mondo del lavoro che non ti si cagherà nemmeno di striscio. Il mio consiglio è per quanto possibile di tenerti stretto quel lavoro e cerca di aumentare le tue competenze professionali in quel campo. Puoi anche inscriverti all'università ma personalmente non sacrificherei un minuto del lavoro a favore dello studio.

Marric
25-11-2007, 12:00
Ciao,
innanzitutto complimenti per la scelta...
non è facile rimettersi a studiare dopo aver iniziato a lavorare.
Sono d'accordo con chi ti consiglia di lavorare e studiare allo stesso tempo, e, per quanto possibile, in settore attinente.
Non è vero che l'età sarà un problema... avrai 31 anni... e allora?!
Vanterai esp lavorativa, ed ai colloqui sarà apprezzato il fatto che ti sei rimesso a studiare, conseguendo la laurea durante il lavoro. :cool:

Ricorda che i selezionatori non sono tutti uguali...
Quelli che guardano solo le date ed i voti... senza chiedersi chi hanno davanti e quali possano essere le potenzialità, bè lasciali stare... non è poi un male non avere a che fare con loro. :muro:
Un selezionatore in gamba cerca di capire chi sia veramente il candidato, le sue aspirazioni, il suo atteggiamento verso il lavoro e la sua ambizione. Se ti giudicano affidabile e vedono in te un potenziale, ancor più che la qualifica vera e propria... ti prendono. :sofico:

Non rinunciare ai tuoi sogni... la fortuna premia chi la insegue :)

In bocca al lupo!!! :ciapet:

SlimSh@dy
25-11-2007, 12:10
IO cmq ti consiglio di prenderla questa laurea!! Non è mai tempo perso ;) ;)

predator80
25-11-2007, 12:49
Ciao,
innanzitutto complimenti per la scelta...
non è facile rimettersi a studiare dopo aver iniziato a lavorare.
Sono d'accordo con chi ti consiglia di lavorare e studiare allo stesso tempo, e, per quanto possibile, in settore attinente.
Non è vero che l'età sarà un problema... avrai 31 anni... e allora?!
Vanterai esp lavorativa, ed ai colloqui sarà apprezzato il fatto che ti sei rimesso a studiare, conseguendo la laurea durante il lavoro. :cool:

Anche io avevo pensato questa cosa che potrebbe, suscitare interesse verso qualche selezionatore...
Comunque penso che in ogni risposta che avete dato, ci sia della verità.

Vi ringrazio andrò avanti per la strada che ho scelto.
Una delle cose che anno scorso ha contribuito a farmi prendere questa decisione, è che ormai, la gente cambia lavoro e anche mansione in continuazione non esiste più il posto fisso, che stai nell'azienda fino alla pensione, bisogna essere malleabili, adattarsi ai nuovi cambiamenti del mondo e anche ai nostri cambiamenti di persona.

leagle
25-11-2007, 12:55
se hai ripreso a studiare perchè vuoi un titolo da vendere (ma poi è davvero così?) nel campo che ti interessa o per motivazioni personali allora continua. Se lo hai deciso perchè credi di aumentare le tue competenze nel settore allora smetti subito ed inizia a lavorare in quel settore se te ne è data la possibilità.
Le competenze e la professionalità si acquisiscono mediante la pratica sul campo! lo studio poi (anche se non cetificato) ti accompagnerà per il resto della vita se scegli di esercitare alcune professioni (spece per la consulenza in ogni campo aziendale).
Finiamola di perdere tempo, ormai la società non ci regala più niente, ha regalato troppo ai nostri genitori e ora chiede il conto a noi (è sbagliato ma è la realtà). Le aziende cercano per lo più tecnici, programmatori e ragionieri, di conseguenza Ingegneri, Dottori in Informatica ed Economia si ritrovano a dover fare un lavoro per il quale era sicuramente più indicato un diploma professionalizzante! Questo per i primi anni, poi con l'esperienza, le capacità personali e la possibilità, una laurea dovrebbe garantire una corsia preferenziale per l'avanzamento di carriera (ma il sistema nella maggioranza dei casi non è meritocratico).
I posti da dirigenti, manager, ed i posti dove si guadagna senza faticare (per lo più pubblici) sono assegnati al 90% per conoscenze e raccomandazioni.
Se poi uno ha i genitori benestanti può anche sperimentare tutta la vita.....le casistiche sono troppe e troppo diverse tra loro per poter dare delle indicazioni mirate, ognuno dovrebbe riconoscere il prima possibile la meta a cui aspira, dopodichè rimboccarsi le maniche e fare di tutto per ottenerla, con la triste consapevolezza che all'ultimo momento potrebbe arrivare il "nipote di..." al quale dovrete nelle stesso tempo insegnare il mestiere e chiedere di poter fare una settimana di ferie.

Chevelle
25-11-2007, 16:58
Ecco, per l'appunto.
Un buon diploma di scuola superiore preso con un voto decente è incredibilmente più utile che una laurea triennale.

Già. Io sono passato con il 38/60 con un diploma in ragioneria e la mia posizione l' ho guadagnata con anni di gavetta dura.

robcir33
25-11-2007, 18:06
leagle
se hai ripreso a studiare perchè vuoi un titolo da vendere (ma poi è davvero così?) nel campo che ti interessa o per motivazioni personali allora continua. Se lo hai deciso perchè credi di aumentare le tue competenze nel settore allora smetti subito ed inizia a lavorare in quel settore se te ne è data la possibilità.

Sono ampiamente d'accordo. Se uno riesce a trovare prima il lavoro e poi ci studia sopra è molto meglio. Purtroppo io l'ho capito troppo tardi

Questo per i primi anni, poi con l'esperienza, le capacità personali e la possibilità, una laurea dovrebbe garantire una corsia preferenziale per l'avanzamento di carriera

Penso che si dovrebbe ormai fare così, è il percorso più giusto.
Attenzione, se però non si ha nessunissima possibilità di entrare nel settore desiderato, o ci si entrerebbe solo per perdere tempo, o si vede che non avendo il titolo ti mettono a fare il portiere per cui non faresti mai il lavoro che vuoi fare, allora magari prendere un titolo di studio inerente potrebbe essere un biglietto da visita d'ingresso, forse l'unico...

ognuno dovrebbe riconoscere il prima possibile la meta a cui aspira, dopodichè rimboccarsi le maniche e fare di tutto per ottenerla
...già...peccato che non sempre subito lo si capisce...

leagle
25-11-2007, 18:49
leagle


Sono ampiamente d'accordo. Se uno riesce a trovare prima il lavoro e poi ci studia sopra è molto meglio. Purtroppo io l'ho capito troppo tardi



Penso che si dovrebbe ormai fare così, è il percorso più giusto.
Attenzione, se però non si ha nessunissima possibilità di entrare nel settore desiderato, o ci si entrerebbe solo per perdere tempo, o si vede che non avendo il titolo ti mettono a fare il portiere per cui non faresti mai il lavoro che vuoi fare, allora magari prendere un titolo di studio inerente potrebbe essere un biglietto da visita d'ingresso, forse l'unico...


...già...peccato che non sempre subito lo si capisce...

non lo si capisce perchè per come è strutturata l'università in Italia (parlo del vecchio ordinamento, ma non penso siano cambiate le cose) non ti prepara a ciò che ti aspetta fuori, a meno che fuori non ti aspetti la ditta di paparino o dell'amico di paparino. Tornassi indietro toglierei la metà degli esami che ho fatto ad Economia, li sostituirei con altri più specifici e li affronterei con l'interesse di chi vuole effettivamente imparare quella materia per applicarla nel campo in cui desidera lavorare. Purtroppo come dici tu, riconoscere "il proprio ambito" non è semplice e richiede obbligatoriamente almeno un paio d'anni (se non di più) di lavoro alle spalle. Non è mai troppo tardi per specializzarsi (meglio prima dei 40 in effetti...), l'importante come dici tu è non perdere tempo facendo lavori inutili (inutili allo scopo dell'apprendimento intendo...) e cercando di lavorare sempre nello stesso ambito.
Se poi a uno sta bene fare l'esecutore, il segretario, lo sportellista a vita è liberissimo di farlo (non è ironico o dispregiativo,anzi, parlo sul serio), il mio discorso è rivolto principalmente a chi prima o poi vorrebbe cavarci qualcosa (professionalmente e magari anche economicamente) da quel pezzo di carta che ci hanno consegnato all'università.

robcir33
25-11-2007, 19:14
leagle
non lo si capisce perchè per come è strutturata l'università in Italia (parlo del vecchio ordinamento, ma non penso siano cambiate le cose) non ti prepara a ciò che ti aspetta fuori

già, le solite cose inutili italiane, avulse dalla realtà.

Tornassi indietro toglierei la metà degli esami che ho fatto ad Economia, li sostituirei con altri più specifici e li affronterei con l'interesse di chi vuole effettivamente imparare quella materia per applicarla nel campo in cui desidera lavorare.

D'accordo, sarebbe lodevole da parte tua agire con iniziativa, ma credo che un minmo d responsabilità e di guida il sistema la debba avere, non si può pretendere che faccia sempre lo studente...è vero che bisogna essere propositivi e autonomi, ma santiddio autonomi non si può nascere, un cacchio d'impulso iniziale lo si deve sempre dare, nessuno nasce imparato, tantoppiù in una società caotica come quella attuale. In altri paesi ci sono sistemi di "guidance" e "counselling" che ti supportano, non ti lasciano allo sbaraglio;
poi magari sono inutili, io non ho avuto la fortuna di usufruirne, però...

Purtroppo come dici tu, riconoscere "il proprio ambito" non è semplice e richiede obbligatoriamente almeno un paio d'anni (se non di più) di lavoro alle spalle

penso che non sempre il tipo di lavoro che si fà aiuta a riconoscere il proprio ambito, ad esempio se il lavoro è lontano da quell'ambito; a volte occorre molta autoanalisi e di elaborazione personale; oggigiorno gli ambiti lavorativi si sono moltiplicati rispetto al passato e le figure professionali sono mole di più.

A volte addirittura, si esce da un corso di laurea e si hanno intuizioni, che prima, impegnato a dare gli esami, non ti erano venute, e che ti fanno capire che non hai sbagliato la specializzazion e, ma ahimè, proprio il corso di laurea!!:doh: :cry: :muro:

starscream
25-11-2007, 21:55
ho 24 anni e sono al 4°anno di architettura quinquennale.
sono stato bocciato un anno alle superiori.
dopo il diploma (ITI, perito elettrotecnico) ho lavorato 1 anno, prima come elettricista, poi in una ditta service/installazione nel campo audio video.

dopo queste esperienze lavorative mi sono iscritto all'uni, architettura appunto, non perchè il lavoro non mi piaceva, ma perchè pensavo/speravo che il mio cervello potesse essere ancora utilizzato per fare qualcosa di buono, lavorando non mi sentivo realizzato.
ora spero di finire in due anni, quindi a 26/27.

beh, che dire, spero di aver fatto la scelta giusta!!!

dreadknight
26-11-2007, 11:21
Io non capisco tutta questa acredine nei confronti dei laureati: ma chi lo dice che la laurea non serve a nulla, non ti dà competenze,...?

Certo, dipende dal tipo di laurea (lessi una volta che esisteva una laurea in Scienze della pace:eek: ), però le competenze le acquisisci.

Prendo come esempio ingegneria, visto che ne posso parlare a ragion veduta: una laurea in ingegneria è un pass per il mondo del lavoro, visto che nonostante la crisi del mercato del lavoro, è uno dei settori in cui la domanda è superiore all'offerta (data anche la difficoltà oggettiva nel laurearsi).

Pertanto, sentire ingegneri che prendono 600 euro di stipendio mi fa pensare a:
-sono emeriti incompetenti
-hanno sbagliato facoltà

Ad es., molti scelgono ing.informatica perché vogliono fare i programmatori: niente di più sbagliato! L'ingegnere informatico deve avere sì conoscenze della logica di programmazione, ma il suo compito è quello di strutturare un programma; l'implementazione spetterà poi ad un informatico o a un perito.

Poi vi lamentate tanto della laurea in Italia dicendo che non vale nulla, andate un po' all'estero e vedete che i laureati italiani li prendono a braccia aperte:rolleyes:

robcir33
26-11-2007, 11:58
dreadknight
Io non capisco tutta questa acredine nei confronti dei laureati: ma chi lo dice che la laurea non serve a nulla, non ti dà competenze,...?

se ti riferisci al mio intervento, ritengo che tu abbia ragione a dire che la laurea dia competenze, anche quella italiana :mad: , il problema è la scollatura dell'università col mondo del lavoro e la cattiva organizzazione degli studi che alla fine invalidano tutti i sacrifici fatti e ti fanno allungare i tempi di laurea a dismisura.

Ad es., molti scelgono ing.informatica perché vogliono fare i programmatori: niente di più sbagliato!

ma l'ho detto che purtroppo non tutti sanno riconoscere il percorso più adatto, e questa è una carenza anche del sistema che non supporta un kaiser, non tutti nascono imparati. Percorsi sbagliati portano ad una forbice posti lavorativi disponibili- laureati + tanta insoddisfazione+ costi sociali etc etc...

ora se tu hai capito il tuo percorso buon per te...

mark41176
26-11-2007, 13:38
all'autore del thread:

la scelta di Agraria l'hai presa secondo delle esigenze personali, magari pianificando già il post-laurea?

è vero che sarebbe opportuno fare ciò che piace ma non so quanti possano permetterselo al giorno d'oggi..... io resto sempre dell'idea che bisogna unire l'utile al dilettevole (è un modo di dire, eh!).... nel senso che investire nello studio e quindi nel conseguire un titolo accademico dovrebbe avere un senso in termini di spendibilità dello stesso nel mercato del lavoro.....

io ti dico questo: investire nello studio non è mai sbagliato, pensare che l'aver conseguito un titolo significhi non dover studiare più invece è sbagliato (così come credere che si aprano tutte le porte del modno lavorativo!), ma quando decidi di intraprendere l'università devi per forza di cose avere già un'idea di come ne usufruirai dopo esserti laureato (poi magari la realtà modificherà tutti i buoni propositi, per carità!)
l'età over-30 è penalizzante sicuramente, ma questo perchè lo vuole lo Stato facendo delle leggi che favoriscono le assunzioni di gente più giovane, ma alla fine la vita è tutta una casualità, sono tantissimi i fattori che condizionano le opportunità lavorative....... non so di dove tu sia, ma è chiaro che concorre fortemente anche la zona dove si vive e si vorrebbe cercare lavoro

Onisem
26-11-2007, 14:50
Buongiorno,
ho un dubbio che mi ha sollevato la mia famiglia, ho 27 anni e anno scorso mi sono iscritto all'università, dopo aver lavorato 5 anni in un azienda ho deciso che quel lavoro non andava più bene per me, non mi piaceva più e ho deciso di rimettermi a studiare per prendere una laurea.
Mi mantengo da solo perchè lavoro d'estate come stagionale (5 mesi) e voglio prendere almeno una laurea triennale calcolando i tempi, penso che a 31 anni avrò la laurea.
La mia famiglia dice:
1)un laureato che esce fuori dall'università a 31 anni non lo prende nesunno perchè preferisce laureati giovani
2) i laureati non trovano lavoro c'è parecchia gente che è disoccupata ed è laureata e chi di questi ha il lavoro guadagna come un diplomato, quindi la laurea è inutile.
3)Non ti prende nessuno perchè le aziende non ti possono fare il contratto di apprendistato perchè hai raggiunto i limiti di età, quindi la tua laurea non serve a nulla.
4)Hai fatto male a riprendere gli studi, era meglio se cambiavi lavoro se non ti piaceva più, ma trovavi subito un nuovo lavoro fisso anche come magazziniere.


Io ho ragionato così, i posti da magazziniere si trovano sempre anche a 40 anni (almeno credo), voglio provare una via più gratificante per la mia vita e ho deciso di fare così, però quasi tutti i giorni convivo con questi discorsi e mi stanno infastidendo, voi che ne pensate? ho fatto male a riprendere a studiare per laurearmi?


Ciao

Dipende dal corso di laurea di I livello che scegli. Se è indirizzato ad una professione "tecnica" ok, altrimenti forse la tua famiglia non ha tutti i torti.

Bilancino
26-11-2007, 14:58
Percorso simile........

mi sono laureato in ingegneria elettronica al vecchio ordinamento a 31 anni. Sapendo già che i lavori che giravano erano solo come programmatore, poco retribuito e poco gratificante, ho deciso di frequentare un master universitario di secondo livello in gestione e organizzazione aziendale così sono riuscito, tramite il master, a finire a lavorare in Alitalia.....

Appena laureato sono stato contattato da 4 aziende come programmatore e passato poi il periodo neolaureato più nulla. Stessa situazione per un collega aerospaziale di 29 anni che dopo la fase "neo laureato" non viene più ricercato.......

Ciao

mark41176
26-11-2007, 16:07
Percorso simile........

mi sono laureato in ingegneria elettronica al vecchio ordinamento a 31 anni. Sapendo già che i lavori che giravano erano solo come programmatore, poco retribuito e poco gratificante, ho deciso di frequentare un master universitario di secondo livello in gestione e organizzazione aziendale così sono riuscito, tramite il master, a finire a lavorare in Alitalia.....


ottimo, questo settore è importantissimo nel nostro paese, figuriamoci all'estero.......
all'università non si ha idea di quanto siano importanti queste mansioni di gestione ed organizzazione aziendale

predator80
26-11-2007, 17:53
all'autore del thread:

la scelta di Agraria l'hai presa secondo delle esigenze personali, magari pianificando già il post-laurea?



Agraria era il corso che più mi interessava e qualche idea post laurea c'e l'ho, la zona dove abito poi è favorevole all'impiego del corso di tudi che faccio, staremo a vedere...




Percorso simile........

mi sono laureato in ingegneria elettronica al vecchio ordinamento a 31 anni. Sapendo già che i lavori che giravano erano solo come programmatore, poco retribuito e poco gratificante, ho deciso di frequentare un master universitario di secondo livello in gestione e organizzazione aziendale così sono riuscito, tramite il master, a finire a lavorare in Alitalia.....

Appena laureato sono stato contattato da 4 aziende come programmatore e passato poi il periodo neolaureato più nulla. Stessa situazione per un collega aerospaziale di 29 anni che dopo la fase "neo laureato" non viene più ricercato.......

Ciao

Quindi dalla tua esperienza, puoi dedurre che uno di 31 anni non lo vuole nessuno e la laurea non serve a niente, è questa l'idea che ti sei fatto?
non ho capito, una cosa ma ora dove lavori?

Bilancino
27-11-2007, 11:13
Quindi dalla tua esperienza, puoi dedurre che uno di 31 anni non lo vuole nessuno e la laurea non serve a niente, è questa l'idea che ti sei fatto?
non ho capito, una cosa ma ora dove lavori?

Oggi a 31 anni senza esperienza e appena laureato è difficile entrare nel mondo del lavoro. Se prima era prassi laurearsi mediamente a 29/30 anni oggi con lauree a 25 anni il 31 enne è fuori mercato....Non entriamo nel merito della qualità delle nuove lauree ma oggi lo scenario è questo. Addirittura bastano anche lauree triennali, tanto la "qualità" del tipo di lavoro disponibile non richiede competenze eccelse....

Lavoro ancora in alitalia e mi trovo in un gruppo di 5 persone selezionate insieme per creare un gruppo di lavoro che ha il compito di seguire l'implementazione di differenti progetti.

In particolare il ruolo è quello del project engineer:

[Estratto dal mio CV]

Responsabilità della realizzazione dei progetti e del coordinamento delle risorse umane dedicate. Analisi dei bisogni, scomposizione del problema in sottoproblemi, pianificazione delle attività; programmazione tempi e fasi; definizione del budget; calcolo e valutazione dei costi;responsabilità e piano di lavoro; coordinamento ed integrazione delle informazioni tra i soggetti coinvolti.

Principali Attività Svolte:

Definizione Interventi:
1. Coordinamento Enti interni per la definizione degli interventi
2. Predisposizione documentazione per la negoziazione con il gestore aeroportuale
3. Predisposizione Business Analyst ed autorizzazione per l’investimento (RAI)
4. Report Avanzamento Attività Interne
Progettazione:
5. Riunioni di condivisione tra differenti Enti Interni per l’analisi delle fasi progettuali
6. Monitoraggio per il rispetto dei tempi di consegna delle fasi progettuali e delle approvazioni interne
7. Predisposizione della documentazione per la gara di appalto
Esecuzione Interventi:
8. Monitoraggio continuo sul rispetto Tempi/costi
9. Riunioni di cantiere in presenza della Direzione Lavori
10. Report Avanzamento Lavori

mark41176
27-11-2007, 11:50
Oggi a 31 anni senza esperienza e appena laureato è difficile entrare nel mondo del lavoro. Se prima era prassi laurearsi mediamente a 29/30 anni oggi con lauree a 25 anni il 31 enne è fuori mercato....Non entriamo nel merito della qualità delle nuove lauree ma oggi lo scenario è questo. Addirittura bastano anche lauree triennali, tanto la "qualità" del tipo di lavoro disponibile non richiede competenze eccelse....

Lavoro ancora in alitalia e mi trovo in un gruppo di 5 persone selezionate insieme per creare un gruppo di lavoro che ha il compito di seguire l'implementazione di differenti progetti.

In particolare il ruolo è quello del project engineer:

[Estratto dal mio CV]

Responsabilità della realizzazione dei progetti e del coordinamento delle risorse umane dedicate. Analisi dei bisogni, scomposizione del problema in sottoproblemi, pianificazione delle attività; programmazione tempi e fasi; definizione del budget; calcolo e valutazione dei costi;responsabilità e piano di lavoro; coordinamento ed integrazione delle informazioni tra i soggetti coinvolti.

Principali Attività Svolte:

Definizione Interventi:
1. Coordinamento Enti interni per la definizione degli interventi
2. Predisposizione documentazione per la negoziazione con il gestore aeroportuale
3. Predisposizione Business Analyst ed autorizzazione per l’investimento (RAI)
4. Report Avanzamento Attività Interne
Progettazione:
5. Riunioni di condivisione tra differenti Enti Interni per l’analisi delle fasi progettuali
6. Monitoraggio per il rispetto dei tempi di consegna delle fasi progettuali e delle approvazioni interne
7. Predisposizione della documentazione per la gara di appalto
Esecuzione Interventi:
8. Monitoraggio continuo sul rispetto Tempi/costi
9. Riunioni di cantiere in presenza della Direzione Lavori
10. Report Avanzamento Lavori

ottimo, davvero un'esperienza rivendibilissima in qualsiasi azienda, complimenti!

son d'accordo sulla questione dell'età, ne abbiam parlato spesso qui sul forum ma credo che non bisogna mai perdersi d'animo........ illudersi no, ma essere fiduciosi e tenaci con consapevolezza e umiltà si, sempre;)

dreadknight
27-11-2007, 12:09
ottimo, davvero un'esperienza rivendibilissima in qualsiasi azienda, complimenti!



sarà, ma che cosa c'entra con la laurea che si è preso?

Bilancino
27-11-2007, 12:42
sarà, ma che cosa c'entra con la laurea che si è preso?

Nulla!!! non volendo finire nel circuito dei programmatori (manovalanza dell'ingegneria) ho deciso di completarmi con il master.

Nota: l'approccio mentale data dalla facoltà di ingegneria (qualsiasi corso di studi) permette di sapere come muoversi/ragionare nella gestione dei processi e seguire senza problemi differenti dinamiche.

Essere ingegnere elettronico non significa fare il progettista o il programmatore ma significa essere "ingegnere" quindi poter fare di tutto (con ingegneria hai i mezzi) studiando cose che non si conoscono.

Lo sai cosa vorrei fare ora, se avessi tempo,? Laurea triennale in psicologia e ti rivendi ancora meglio nel campo delle risorse umane nelle aziende.

Ciao

mark41176
27-11-2007, 14:21
sarà, ma che cosa c'entra con la laurea che si è preso?

nella vita più sai e più fai.......... la mia filosofia di vita è sempre stata quella di prepararmi ad affrontare ogni cosa in modo efficace ma mai da superspecializzato in una cosa solamente......
anche perchè il lavoro su misura non te lo da nessuno........ ed oggi a maggior ragione è sempre più difficile, già è dura trovare un posto di lavoro in cui offrano condizioni e inquadramento "normali"......

... Nota: l'approccio mentale data dalla facoltà di ingegneria (qualsiasi corso di studi) permette di sapere come muoversi/ragionare nella gestione dei processi e seguire senza problemi differenti dinamiche.

Essere ingegnere elettronico non significa fare il progettista o il programmatore ma significa essere "ingegnere" quindi poter fare di tutto (con ingegneria hai i mezzi) studiando cose che non si conoscono.
....

sono pienamente d'accordo, anche perchè, come ho ripetuto mille volte, l'età in cui si scelgono gli studi universitari non permette di fare una scelta lucida o la migliore possibile...... perciò la cosa più importante alla fine è sapersi adattare alle esigenze del mercato del lavoro in termini di rivendibilità della propria esperienza senza lasciarsi condizionare da ragionamenti del tipo "ho una certa laurea e devo fare solo quello!"......

P.S. Cmq Bilancino (tu sei del vecchio ordinamento, giusto?) ricordati che più si va avanti e più risulta difficile far comprendere alle nuove generazioni (che sono da poco iscritte ad ingegneria, o appena laureate o prossime all'iscrizione) la poliedricità della figura dell'ingegnere perchè tutti questi cambiamenti che ci sono stati dalla riforma in poi hanno avviato un processo di specializzazione (sempre più settorializzata) che chiaramente va a diminuire lo spettro di competenze....
cioè più competenti in una cosa (con l'evoluzione della tecnologia) e meno adattabili alle variabilità del mercato del lavoro........... dalla loro hanno però il vantaggio di una più giovane età al conseguimento della laurea, senza dubbio

dreadknight
27-11-2007, 14:29
non è un discorso di poliedricità, perché è normale che più cose sai meglio è. Io pongo l'accento sul fatto che, a mio modo di vedere, non ha senso prendersi una laurea in ingegneria elettronica per andare a fare il lavoro del gestionale.

Sicuramente sarai bravo nel tuo settore, ma tutta la fatica che hai fatto su esami specifici del tuo indirizzo non è servita a nulla.

Poi se sei soddisfatto del tuo lavoro meglio per te, io ragiono in maniera diversa ma ognuno di noi ha le sue aspirazioni

mark41176
27-11-2007, 14:40
non ha senso prendersi una laurea in ingegneria elettronica per andare a fare il lavoro del gestionale.

Sicuramente sarai bravo nel tuo settore, ma tutta la fatica che hai fatto su esami specifici del tuo indirizzo non è servita a nulla.

Poi se sei soddisfatto del tuo lavoro meglio per te, io ragiono in maniera diversa ma ognuno di noi ha le sue aspirazioni

è importante specificare se si è studenti, se si lavora già, etc... perchè sono convinto che quando ti laureerai (non so se tu lo sia già) ti si aprirà un mondo tutto nuovo quando andrai a lavorare, a tal punto che ti chiederai "ma perchè non me l'aveva mai detto nessuno?" :)

lo studio in "più" non è mai fatica sprecata, bisogna fare sempre il 100% per rendere poi al 50-60%...........
da studenti si è portati a pensare che tutta la tecnologia "teoricamente" disponibile sia poi ciò di cui hanno bisogno le aziende, dando pochissima importanza invece alle necessità fondamentali che sono ben altre......
ricordati che è l'economia a muovere tutto, le leggi (giurisprudenza) magari tracciano la via e le modalità da intraprendere e solo alla fine si interviene tecnologicamente....... ma in tutto questo il ruolo "gestionale" diventa predominante su tutto il resto!

.... te lo dice uno che fino all'anno scorso pensava a fare collezione di esami quanto più tecnici possibili....... diciamo che avevo il paraocchi, guardavo troppo all'orizzonte senza accorgermi che la realtà mi restava sotto il naso ;)