View Full Version : Messa a fuoco dall'oculare nelle reflex
Dreadnought
17-11-2007, 15:46
Non avendo un rene da spendere per un 40D con live view :asd: mi chiedevo se ci fosse qualche trucco per capire quando una immagine è a fuoco guardando dall'oculare al di là delle normali indicazioni della ghiera dell'obiettivo o dei punti di messa a fuoco che si illuminano.
Per esempio, se prendo il 50mm e lo metto a F1.4 dall'oculare pare tutto a fuoco, ma poi nella foto finale è tutta un'altra storia.
AarnMunro
17-11-2007, 17:48
Ti sembra a fuoco perchè usi il tuo diaframma...il tuo occhio, prova con il diaframma della reflex...è il tastino che chiude l'iride fino all'impostazione di scatto...la scena diventerà più buia e magicamente vedrai a fuoco con il tuo occhio solo quello che sarà a fuoco con l'apertura da te scelta.
Dreadnought
17-11-2007, 19:58
Ok, quel tasto mi fa vedere la scena "chiudendo" il diaframma alla posizione che ho impostato (visto che di norma la reflex tiene l'apertura massima), il problema è che io non riesco a capire la messa a fuoco nemmeno con il diaframma aperto completamente.
Ti faccio un esempio, prendi il 50mm e settalo a 1.8, inquadra da 80cm di distanza due soggetti non troppo definiti, che non hanno contorni nettissimi, tipo un bicchiere con dietro (5cm) una bottiglia, metti a fuoco il bicchiere: la bottiglia sembrerà abbastanza (se non perfettamente) a fuoco dall'oculare, eppure a F1.8 sicuramente sarà sfuocatissima visto che la profondità di campo a 80cm è si e no abbastanza per coprire 1/3 di un bicchiere.
Quello che mi chiedo è perchè nessuno non pensa a mettere ad esempio le due mezzelune come in alcune reflex analogiche di un tempo: forse perchè ti preclude di poter mettere a fuoco in punti lontani dal centro?
AarnMunro
17-11-2007, 22:01
Hai l'AF...ogni vetrino con microprismi et similia fanno aumentare i costi e servirebbero l'1% delle volte all'1% degli utenti. Il purpouse delle ditte produttrici è vendere bene un prodotto che costi (a loro) poco al prezzo che permetta (a loro) di venderne tanti.
Io non vorrei un vetrino siffatto...ma un AF più preciso e più veloce. Sbaglio?
La pdc cerco di calcolarmela da solo (sbagliando... è ovvio!)
Dreadnought
18-11-2007, 09:50
Beh concordo con te, la soluzione più ovvia che risponde ai tuoi requisiti è il live view, tanto alla fine nei casi in cui ti serve avere una perfetta idea della messa a fuoco è quando usi il cavalletto, e l'oculare fisso ti serve a poco (anche quando hai il mirino angolare.
Mentre d'altra parte un bel oculare (mi riferisco alle nostre 400d) con una 50-ina di punti AF e non solo 9, con magari tre gradi di segnalazione di messa a fuoco tipo a fuoco, backfocus e frontfocus potrebbero essere utilissimi a chi fotografa e come me sega sempre i conti con il DOF :asd:
AarnMunro
18-11-2007, 10:39
:eek:
mi accordo solo ora che sei più anziano di me...
I miei rispetti.
Dreadnought
18-11-2007, 12:17
LOL? :p
basterebbe avere mirini luminosi come prima scelta, io con la pentax non ho problemi nella messa a fuoco manuale
tieni comunque attivo il lampeggiatore AF così ti accorgi se il punto che scegli è a fuoco o meno
Ti faccio un esempio, prendi il 50mm e settalo a 1.8, inquadra da 80cm di distanza due soggetti non troppo definiti, che non hanno contorni nettissimi, tipo un bicchiere con dietro (5cm) una bottiglia, metti a fuoco il bicchiere: la bottiglia sembrerà abbastanza (se non perfettamente) a fuoco dall'oculare, eppure a F1.8 sicuramente sarà sfuocatissima visto che la profondità di campo a 80cm è si e no abbastanza per coprire 1/3 di un bicchiere.
A dire il vero questo problema me lo sono posto anche io tante volte...
c'è un modo, come chiede anche dreadnought, per risolverlo?
Anche una qualche regoletta empirica mi andrebbe bene! :stordita: :fagiano:
Dreadnought
18-11-2007, 17:59
Un metodo effettivamente lo vorrei provare, ma ora come ora ho poco tempo per perfezionarlo: si sfrutta la messa a fuoco automatica, poi si passa in manuale e mentre si scatta a raffica si fa scorrere piano la ghiera di messa a fuoco partendo da un po' di frontfocus per andare in backfocus, alla fine una foto decente ti viene :D
L'altro è quello di imparare ad avere dimestichezza con i conti e le distanze, anche se con le macro devi proprio girare con un righello!
P.S: se avete un cell symbian questo può tornare utile...
http://www.curved-light.net/software/screensShots.htm
Un metodo effettivamente lo vorrei provare, ma ora come ora ho poco tempo per perfezionarlo: si sfrutta la messa a fuoco automatica, poi si passa in manuale e mentre si scatta a raffica si fa scorrere piano la ghiera di messa a fuoco partendo da un po' di frontfocus per andare in backfocus, alla fine una foto decente ti viene :D
scusa ma che senso ha? allora scatta direttamente in auto e sei a posto...
piuttosto scatta direttamente in manuale e lascia attivo il segnalatore dell'af, in questo modo hai a fuoco tutto quello che vuoi
Dreadnought
18-11-2007, 22:58
Dell'AF non mi fido MAI nelle macro, finisce sempre per mettere a fuoco dove non deve.
ziozetti
19-11-2007, 09:37
Ti sembra a fuoco perchè usi il tuo diaframma...il tuo occhio, prova con il diaframma della reflex...è il tastino che chiude l'iride fino all'impostazione di scatto...la scena diventerà più buia e magicamente vedrai a fuoco con il tuo occhio solo quello che sarà a fuoco con l'apertura da te scelta.
Ma la focheggiatura non viene fatta a tutta apertura?!?
Quindi ciò che vedo a fuoco sarà a fuoco, ciò che vedo non a fuoco potrebbe essere a fuoco nella foto scattata e posso "scoprirlo" pigiando l'apposito tastino della PDC.
:confused:
Dreadnought
19-11-2007, 10:37
Ma la focheggiatura non viene fatta a tutta apertura?!?
Quindi ciò che vedo a fuoco sarà a fuoco, ciò che vedo non a fuoco potrebbe essere a fuoco nella foto scattata e posso "scoprirlo" pigiando l'apposito tastino della PDC.
:confused:
Infatti è quello che ho già detto :asd:
Il problema sta nel fatto che non si capisce cosa è a fuoco con l'apertura massima (che è quella che da pià problemi).
Dell'AF non mi fido MAI nelle macro, finisce sempre per mettere a fuoco dove non deve.
fai male, a meno di avere obiettivi o un sistema di AF particolarmente scadente
faccio macro da una vita, ANCHE a mano libera con un 50mm (non macro) e tubi di prolunga con rapporti superiori all'1:1
le mie macro son fatte tutte a mano libera, SENZA af (dato che i miei obiettivi hanno 35 anni e son completamente senza automatismi) ma CON il segnalatore di af acceso.
e sono PERFETTE.
PS: parlo di macro vere, non close up
come ho già detto, con un mirino luminoso e il segnalatore af inserito non si hanno problemi, a meno di sensori af scadenti o di mirini schifosi
questa
http://flickr.com/photos/zambotti/996135380/in/set-72157601192110661/
è fatta a mano libera, stando in piedi di fronte alla vespa sul fiore a circa 3cm di distanza dal soggetto
è PERFETTAMENTE a fuoco.
poi ovvio, se uno ha un mirino fatto con un fondo di bottiglia, un'ottica che fa i capricci con l'af o non sa dove puntare i problemi si fanno sentire
AarnMunro
19-11-2007, 11:52
Ma la focheggiatura non viene fatta a tutta apertura?!?
Quindi ciò che vedo a fuoco sarà a fuoco, ciò che vedo non a fuoco potrebbe essere a fuoco nella foto scattata e posso "scoprirlo" pigiando l'apposito tastino della PDC.
:confused:
Le poche volte che mi sono ricordato di pigiare il tastino ho avuto questo risultato.
(IH)Patriota
19-11-2007, 12:11
I mirini sono luminosi se si usano lenti luminose , i vari schermi di messa a fuoco piu' o meno di precisione o dotati o meno di microprismi/stigmometro hanno un senso se usati con lenti F2.8 o piu' veloci perchè tolgono parecchia luce.
Le vecchie reflex analogiche avevano un mirino enorme (perchè erano a formato pieno) e molto luminose perchè spessissimo venivano accopiate e lenti fisse ben piu' veloci di F2.0 , se lo schermo è di precisione tende a togliere tanta luce (l' EE-S , EC-S per 5D e 1D3 ne sono un esempio) quindi il fatto che sia tanto luminoso non significa necessariamente che permetta di distinguere in modo netto e chiaro la zona in cui la messa a fuoco è accettabile.
Il nostro occhio è filtrato dal cervello (che tende oltremodo a ricostruire una immagine nitida anche quando non lo è perfettamente) , a prescindere dall' attrezzatura l' unico modo per capire dove sta la messa a fuoco (senza vetrini particolari) è quello di andare avanti e indietro con la ghiera (o con la macchina in caso di macro) in modo da passare da fuori fuoco a nitido e viceversa permettendoci di capire piu' o meno dove siamo ;).
Nel dubbio uno stop in piu' di diaframma.
L' AF se ben tarato dovrebbe dare una risposta comunque piu' che valida , attenzione piuttosto a ricomporre usando il punto AF centrale , se la PDC è ristretta non è difficile sbagliare ricomponendo (ci sara' un perchè esistono i punti periferici) , meglio cercare di usare sempre il piu' vicino punti AF corrispondente.
Ciauz
Pat
I mirini sono luminosi se si usano lenti luminose , i vari schermi di messa a fuoco piu' o meno di precisione o dotati o meno di microprismi/stigmometro hanno un senso se usati con lenti F2.8 o piu' veloci perchè tolgono parecchia luce.
Le vecchie reflex analogiche avevano un mirino enorme (perchè erano a formato pieno) e molto luminose perchè spessissimo venivano accopiate e lenti fisse ben piu' veloci di F2.0 , se lo schermo è di precisione tende a togliere tanta luce (l' EE-S , EC-S per 5D e 1D3 ne sono un esempio) quindi il fatto che sia tanto luminoso non significa necessariamente che permetta di distinguere in modo netto e chiaro la zona in cui la messa a fuoco è accettabile.
Il nostro occhio è filtrato dal cervello (che tende oltremodo a ricostruire una immagine nitida anche quando non lo è perfettamente) , a prescindere dall' attrezzatura l' unico modo per capire dove sta la messa a fuoco (senza vetrini particolari) è quello di andare avanti e indietro con la ghiera (o con la macchina in caso di macro) in modo da passare da fuori fuoco a nitido e viceversa permettendoci di capire piu' o meno dove siamo ;).
Nel dubbio uno stop in piu' di diaframma.
L' AF se ben tarato dovrebbe dare una risposta comunque piu' che valida , attenzione piuttosto a ricomporre usando il punto AF centrale , se la PDC è ristretta non è difficile sbagliare ricomponendo (ci sara' un perchè esistono i punti periferici) , meglio cercare di usare sempre il piu' vicino punti AF corrispondente.
Ciauz
Patio il punto di af lo tengo sempre "selettivo" selezionando il quadrante che mi interessa e poi facendo i micromovimenti per aggiustare l'inquadratura di conseguenza
ziozetti
19-11-2007, 18:31
Le poche volte che mi sono ricordato di pigiare il tastino ho avuto questo risultato.
Probabilmente intendiamo la stessa cosa ma non ci capiamo... :D
Dreadnought
19-11-2007, 20:02
fai male, a meno di avere obiettivi o un sistema di AF particolarmente scadente
PS: parlo di macro vere, non close up
poi ovvio, se uno ha un mirino fatto con un fondo di bottiglia, un'ottica che fa i capricci con l'af o non sa dove puntare i problemi si fanno sentire
Mi sa che il problema sta proprio qua, la differenza tra macro e closeup: la macro (da 1:1 in su) generalmente è qualcosa di veramente piccolo, quindi metterlo a fuoco è relativamente semplice.
Nel close-up la messa a fuoco in certi casi è più bastarda: pensa ad una farfalla, mettere a fuoco il corpo invece delle ali è un bel casino.
Soprattutto quando sei a mano libera, anche se hai il sole che spacca le pietre e usi F22, spesso ti capita di fare la foto ma alla fine il fuoco non è ben posizionato e ti tocca buttarla.
Mi sa che il problema sta proprio qua, la differenza tra macro e closeup: la macro (da 1:1 in su) generalmente è qualcosa di veramente piccolo, quindi metterlo a fuoco è relativamente semplice.
Nel close-up la messa a fuoco in certi casi è più bastarda: pensa ad una farfalla, mettere a fuoco il corpo invece delle ali è un bel casino.
Soprattutto quando sei a mano libera, anche se hai il sole che spacca le pietre e usi F22, spesso ti capita di fare la foto ma alla fine il fuoco non è ben posizionato e ti tocca buttarla.
basta avere un po' di "occhio", io non riscontro tutta questa impossibilità, anzi... e macro ne ho a valanghe
anche di closeup
http://farm2.static.flickr.com/1253/995223093_fe58b59892.jpg?v=0
però sulla pentax ho un pentaprisma "serio": già sarebbe parecchio più incasinato su una D70 o una 400D, le ho provate e ho trovato il mirino veramente scuro
cmq generalmente uso due flash montati sotto la macchina posizionati ai lati e sincronizzati, e di conseguenza lavoro sempre a diaframmi chiusissimi
piuttosto le maggiori difficoltà le trovo nei ritratti con poca luce, quelli si sono casi in cui la pdc è bastarda anche con ottiche luminose: ho cambiato il 50mm manuale F1.7 per un 50 F1.4 quasi solo per gli automatismi... (in quel caso comunque il problema era la velocità: lavorando con bambini continuano a muoversi e è un grosso problema cogliere attimi, non hai tempo di focheggiare manualmente con calma)
(IH)Patriota
20-11-2007, 07:42
Nelle macro aiuta moltissimo l' uso del flash (come fa Leron che fa delle macro a dir poco spettacolari) , puoi diaframmare tanto in modo da estendere la PDC quel che basta per non ritrovarsi al pelo.
Questa con il 24-105@F16 + tubi (non mi ricordo quanti) + flash (purtroppo uno solo e si vede dall' ombra schifosa).
http://www.matteofossati.it/Portfolio/Nature/slides/_MG_4451.jpg
Come close up (magari sbaglio io a chiamarli cosi') raramente mi è capitato di usare diaframmi particolarmente chiusi , per una farfalla con un 420mm un' apertura di F5.6 mi pare piu che sufficiente , al massimo F8 ma rischiare la diffrazione ad F22 mi pare un po' tantino.
Mi è venuta fuori una roba come questa (anche se forse non è troppo "close")
http://www.matteofossati.it/Portfolio/Nature/slides/_MG_0304_p4f.jpg
Ciauz
Pat
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