View Full Version : Stage in Italia - come siamo messi?
Sono uno studente di ingegneria elettronica che a breve dovrebbe laurearsi di triennale, che tra un esame e l'altro spesso cazzeggia sui forum e su internet a cercare info sul lavoro.
Sono stato già due volte per studio all'estero (Erasmus e Summer School), e ho notato che in tutto il mondo gli studenti fanno esperienze lavorative all'estero durante l'estate specialmente e arrivano alla laurea con già 2 o 3 esperienze di tirocinio.
Inoltre molte università hanno "uffici stage" che forniscono info a studenti su come ottenere quello che all'estero viene chiamato più comunemente "internship".
Mi sono messo a cercare ma... tutte le voci nell'uffiocio stage della mia università dicono più o meno "brillante neolaureato"; il che ora mi suona anche leggermente patetico: non ho la presunzione di dire che voglio arrivare alla laurea e avere già da subito nu contratto a tempo indeterminato, ma credo che se a un tedesco (dove la pratica di stage durante la laurea è diffusa) con 2 stage in giro per il mondo ante lauream, andasse a un colloquio dove gli propongono uno stage retribuito anche meno, non so quanto poco impiegherebbe ad alzarsi dalla sedia e andarsene sbattendo la porta...
Qual è la situazione in italia, dunque? In questo periodo dove frequentemente si parla di "bamboccioni", io cerco a modo mio di districarmi. Cioè cerco di allargare i miei confini all'Europa e semmai anche al mondo (senti che paroloni).
Ho avuto una vita piuttosto itinerante e fin da bambino guardando mio padre ho capito quanto costasse arrivare a stipendi alti: lui lavora in banca e man mano che si alzava di grado, ha dovuto spostarsi. Da Torino a Caserta, poi in nu paese vicino Napoli, successivamente a Roma, poi negli ultimi anni in Sardegna e Toscana. Lo abbiamo seguito negli spostamenti fino a Roma, poi qui ci siamo fermati.
Insomma, se nel mio futuro lavorativo ci sia la necessità di spostarsi in cerca di migliori condizioni, la praticherei quasi di sicuro dato che l'ho fatto un po' x tutta la vita... ma vorrei sapere se il mio pensiero è qualcosa di isolato... non dico che mi autoescluda dalla categoria dei "bamboccioni", effettivamente non c'è solo la volontà come fattore necessario al trasferimento (anche affetti e sopratutto convenienza economica), ma mi voglio chiedere quale sia appunto la situazione in italia...
Le mie domande dunque sono: cosa si intende x stage in italia? Avete svolto stage estivi qui nello stivale da laureandi? Quali sono le pratiche più diffuse?
E soprattutto, ho visto che molto qui sul forum lamentano bassi stipendi ma è anche vero che lavorano vicino casa. Allora mi chiedo anche questo: alternative non ne hanno perchè altrimenti devono spostarsi? Oppure alternative non ne hanno perchè proprio non ci sono...?
vermaccio
18-10-2007, 15:51
in italia il concetto di stage non è "facciamogli fare pratica e se vale lo assumiamo" è inteso come "sfruttiamolo e poi cacciamolo via ed avanti un altro!".
- se non sei laureato non sei accettabile perchè vogliono neolaureati
-se sei neolaureato non sei accettabile perchè vogliono "almeno 2 anni di accertata esperienza"
-se sei laureato con esperienza non sei accetabile perchè vogliono un neolaureato.
il massimo l'ho visto ad un colloquio per uno stage alla indesit.
<<mi spiace ma lei non rientra nel target della nostra ricerca perchè cerchiamo neolaureati aventi al massimo 24 anni e con minimo 3 anni di esperinza>>. quando gli ho fatto notare che per laurearsi servono 5 anni e quindi si è iniziato a studiare all'univ a 24-5=18/19 anni e che ciò era in contrasto con la richiesta di "almeno 3 anni di esperienza"....... ha iniziato a balbettare concetti confusi perchè non sapeva che dire.
sai quando è che sei "accettabile"? quando intuiscono che lavorerai anima e corpo con un basissSsSsSsSsimo rimborso spese. insomma GRATIS.
ah! e nel 99% dei casi alla fine dello stage te lo scordi di essere assunto! prenderanno un altro per un altro stage e così via.........
ormai il mondo del lavoro in italia è al collasso.
mark41176
18-10-2007, 21:29
Le mie domande dunque sono: cosa si intende x stage in italia? Avete svolto stage estivi qui nello stivale da laureandi? Quali sono le pratiche più diffuse?
E soprattutto, ho visto che molto qui sul forum lamentano bassi stipendi ma è anche vero che lavorano vicino casa. Allora mi chiedo anche questo: alternative non ne hanno perchè altrimenti devono spostarsi? Oppure alternative non ne hanno perchè proprio non ci sono...?
lo stage non deve essere un'occasione per scaldare solamente una sedia e fare le fotocopie.... non ha alcun valore se serve solo per riempire 3 righe in più sul cv!
.......allora........ se devo dire ciò che penso rischio di essere ripetitivo:
al nord la realtà è ben diversa dal centro-sud ma lo stage se è fatto prima di laurearsi non ritengo sia così professionalizzante, a meno che uno non stia per almeno 6 mesi "full-immersion" nel lavoro senza dedicarsi contemporaneamente allo studio universitario!!!
ragazzi non è ammissibile fare 2 cose a metà: uno stage serio deve essere come un lavoro....... al limite uno studia la notte, ma non può pensare di avere 2 piedi in una scarpa!!
per poter dire e pensare di aver fatto una vera esperienza lavorativa (che poi è quello che serve davvero!) bisogna "lavorare" e non "fare uno stage/studio in azienda" mentre si pensa a preparare o a seguire gli esami!
scusate non vorrei sembrare un integralista del lavoro però mi son stufato di sentir parlare di "stage" come se fossero tutti uguali e come tipo di esperienza da assolvere prima possibile.............
ragazzi, non è un esame da fare come analisi matematica... solo perchè pare che lo preveda la prassi :doh:
.... se si riesce ad evitare di fare lo stage andando a lavorare direttamente con un contratto decente sarebbe di gran lunga meglio..... ma è fuori ogni minimo dubbio constatare che qui al centro-sud è quasi impossibile, perciò per rispondere alla tua domanda: alternative ci sono eccome ma non qui, forse al nord si sta meglio (chissà per quanto altro tempo)..........
quindi non la vedere nera solo perchè ci sono persone come me che si lamentano senza mai darsi pace ;) ....... e poi ricordati di non fare di tutta l'erba un fascio: ci sono ambiti ed ambiti lavorativi dove a seconda del settore di impiego ci sono situazioni diverse.......
in italia il concetto di stage non è "facciamogli fare pratica e se vale lo assumiamo" è inteso come "sfruttiamolo e poi cacciamolo via ed avanti un altro!".
.....
sai quando è che sei "accettabile"? quando intuiscono che lavorerai anima e corpo con un basissSsSsSsSsimo rimborso spese. insomma GRATIS.
ah! e nel 99% dei casi alla fine dello stage te lo scordi di essere assunto! prenderanno un altro per un altro stage e così via.........
ormai il mondo del lavoro in italia è al collasso.
ovviamente quoto.... uno stage dovrebbe durare al massimo 4 mesi (tempo più che sufficiente per vedere la validità e le potenzialità di una persona) ....
non è lo "stage" ad essere rivendibile nel mercato del lavoro (perchè non ti da alcun inquadramento di carriera) ma ciò che effettivamente fai e riesci ad imparare in un certo lasso di tempo
..... altro motivo in più per ribadire che lo stage da laureando è un'ulteriore occasione per far guadagnare l'azienda
lo stage non deve essere un'occasione per scaldare solamente una sedia e fare le fotocopie.... non ha alcun valore se serve solo per riempire 3 righe in più sul cv!
.......allora........ se devo dire ciò che penso rischio di essere ripetitivo:
al nord la realtà è ben diversa dal centro-sud ma lo stage se è fatto prima di laurearsi non ritengo sia così professionalizzante, a meno che uno non stia per almeno 6 mesi "full-immersion" nel lavoro senza dedicarsi contemporaneamente allo studio universitario!!!
ragazzi non è ammissibile fare 2 cose a metà: uno stage serio deve essere come un lavoro....... al limite uno studia la notte, ma non può pensare di avere 2 piedi in una scarpa!!
per poter dire e pensare di aver fatto una vera esperienza lavorativa (che poi è quello che serve davvero!) bisogna "lavorare" e non "fare uno stage/studio in azienda" mentre si pensa a preparare o a seguire gli esami!
scusate non vorrei sembrare un integralista del lavoro però mi son stufato di sentir parlare di "stage" come se fossero tutti uguali e come tipo di esperienza da assolvere prima possibile.............
ragazzi, non è un esame da fare come analisi matematica... solo perchè pare che lo preveda la prassi :doh:
.... se si riesce ad evitare di fare lo stage andando a lavorare direttamente con un contratto decente sarebbe di gran lunga meglio..... ma è fuori ogni minimo dubbio constatare che qui al centro-sud è quasi impossibile, perciò per rispondere alla tua domanda: alternative ci sono eccome ma non qui, forse al nord si sta meglio (chissà per quanto altro tempo)..........
quindi non la vedere nera solo perchè ci sono persone come me che si lamentano senza mai darsi pace ;) ....... e poi ricordati di non fare di tutta l'erba un fascio: ci sono ambiti ed ambiti lavorativi dove a seconda del settore di impiego ci sono situazioni diverse.......
ovviamente quoto.... uno stage dovrebbe durare al massimo 4 mesi (tempo più che sufficiente per vedere la validità e le potenzialità di una persona) ....
non è lo "stage" ad essere rivendibile nel mercato del lavoro (perchè non ti da alcun inquadramento di carriera) ma ciò che effettivamente fai e riesci ad imparare in un certo lasso di tempo
..... altro motivo in più per ribadire che lo stage da laureando è un'ulteriore occasione per far guadagnare l'azienda
Non sono d'accordo con te. Uno stage (o internship) non credo sia solo un'esperienza lavorativa, ma ti fa avere un assaggio delle tue potenzialità in ambito pratico, ti fa entrare a contatto con il mondo del lavoro, ti fa percepire le dinamiche di un'azienda, il clima che si respira ecc. A me è bastato lavorare per un mesetto in un'azienda di call center (stavo proprio messo male eh!??!) come lavoratore a progetto (non certo stage) per sbattere contro il muro di un esempio di clima aziendale. E potrei fartene una descrizione delle mie impressioni, delle mie idee a riguardo, malgrado ci sia rimasto solo un mese.
Sai cosa ti risponderebbero in Germania? Quando fai qualsiasi esperienza di internship, ed entri in una qualsiasi azienda, e poi ne esci, hai in te qualcosa di quell'azienda, qualcosa che ti ha comunicato quell'ambiente, anche se certaemnte in misura minore rispetto a chi ci lavora stabilmente. Ma qualcosa c'è. E questo qualcosa è un bagaglio che è spendibile nelle tue future esperienze lavorative. Quando vai in una nuova azienda, cosa porti? Porti tutto quel che hai studiato stando a casa per 5 anni (porto il caso di ingegneria) oppure porti quel che hai studiato insieme a quel che hai vissuto in piccole esperienze lavorative.
Se ti fai un giro sui siti americani o qualsiasi per stage, ti posso assicurare che non chiedono competenze stratosferiche, ma neanche nessuna: cioè, quel che vai a fare magari è solo assistenza, aiuto, ma intanto vedi come si lavora, e per fare quello devi già conoscere ad esempio i linguaggi di programmazione ecc.
Se andremo avanti a dire "una cosa fatta a metà allora non è fatta" oppure "uno stage serio deve essere come un lavoro non devi studiare nel mentre", e queste considerazioni, invece di portarci a soluzioni alternative (come fare 3 mesi di stage d'estate oppure saltarsi qualche mese di università), ci portano a non fare niente, credo che non potremo lamentarci troppo del nostro immobilismo...
mark41176
19-10-2007, 12:11
il tuo concetto è ragionevole, non l'ho messo certo in dubbio, son d'accordo che quel tipo di stage che intendi tu sia sempre meglio che non farlo affatto..
il punto della questione però è che conosco fin troppe persone neolaureate che hanno fatto mesi di stage in cui non hanno appreso nulla e si sono ritrovati in ambienti in cui le persone che già ci lavoravano cercavano di non far "scoprire" nulla, di non trasmettere nessuna competenza allo stagista per utilizzarlo esclusivamente come "addetto" delle pulizie, delle fotocopie e delle telefonate.........
nel mio precedente discorso l'unico punto per cui mi riferivo a te era semplicemente nel passaggio in cui dicevo che pare quasi che lo stage sia diventato come l'esame che si fa all'università: un passo obbligato che si deve fare per avere qualche riga in più sul cv, indipendentemente dalla tipologia delle mansioni, dal tipo di azienda, etc....
Nukles non potrei avercela con te, non cadiamo in inutili incomprensioni, è solo che ormai comincio a ragionare con la testa di chi cerca tra mille difficoltà di costruirsi seriamente una carriera e quindi quando mi capita di ascoltare i discorsi dei giovani laureandi come te mi rivedo quando lo ero anch'io e vorrei che voi non faceste certi errori di "pensiero" come ho fatto io...... tutto qui.
il tuo concetto è ragionevole, non l'ho messo certo in dubbio, son d'accordo che quel tipo di stage che intendi tu sia sempre meglio che non farlo affatto..
il punto della questione però è che conosco fin troppe persone neolaureate che hanno fatto mesi di stage in cui non hanno appreso nulla e si sono ritrovati in ambienti in cui le persone che già ci lavoravano cercavano di non far "scoprire" nulla, di non trasmettere nessuna competenza allo stagista per utilizzarlo esclusivamente come "addetto" delle pulizie, delle fotocopie e delle telefonate.........
nel mio precedente discorso l'unico punto per cui mi riferivo a te era semplicemente nel passaggio in cui dicevo che pare quasi che lo stage sia diventato come l'esame che si fa all'università: un passo obbligato che si deve fare per avere qualche riga in più sul cv, indipendentemente dalla tipologia delle mansioni, dal tipo di azienda, etc....
Nukles non potrei avercela con te, non cadiamo in inutili incomprensioni, è solo che ormai comincio a ragionare con la testa di chi cerca tra mille difficoltà di costruirsi seriamente una carriera e quindi quando mi capita di ascoltare i discorsi dei giovani laureandi come te mi rivedo quando lo ero anch'io e vorrei che voi non faceste certi errori di "pensiero" come ho fatto io...... tutto qui.
Allora perdonami è stato un errore mio :)
Sono d'accordo con te sul fatto che tendano a non farti scoprire i loro segreti ecc. E' comprensibile sotto certi aspetti, inaccettabile su altri.
Mi sfugge però ancora quale sarebbe l' "errore di pensiero" in cui rischiamo di incorrere... ti riferisci allo stage prima o dopo la laurea?
vermaccio
19-10-2007, 12:21
ah! mi hanno contattato per una nota azienda di oil. per essere ammessi al colloquio si deve prima frequentare un corso obbligatorio GRATUITO di 88 ore su cad 3d in progettazione piping. alla fine comunque vada il colloquio (assunto o cacciato via) rilasciano una certificazione del corso seguito.
peccato che vitto,alloggio etc etc è tutto a mio carico.
insomma la quadratura del cerchio.
ora fanno pagare all'assumendo anche la formazione.
sempre peggio!
mark41176
19-10-2007, 18:36
Allora perdonami è stato un errore mio :)
Sono d'accordo con te sul fatto che tendano a non farti scoprire i loro segreti ecc. E' comprensibile sotto certi aspetti, inaccettabile su altri.
Mi sfugge però ancora quale sarebbe l' "errore di pensiero" in cui rischiamo di incorrere... ti riferisci allo stage prima o dopo la laurea?
ti parlo del mio errore di pensiero e di quello di moltissimi (tutti :doh: ) miei ex compagni di studi all'università:
1) l'ambiente universitario ci ha inculcato l'idea che era (per forza di cose) meglio avere un piano di studi imbottito di esami tecnici! ..e come le pecore a scegliere i più complicati convinti che ne avremmo tratto PER FORZA giovamento :muro:
2) non ci siamo mai resi conto dell'applicabilità reale della maggior parte dei concetti appresi duranti gli studi universitari e i docenti fanno ben poco (o quasi nulla)... come se dovessimo andare a lavorare tutti al CERN o alla NASA
3) avevamo la pretesa di andare a fare (dopo la laurea) assolutamente un lavoro attinente al 100% agli studi fatti, credendo che lo status di "laureato" fosse già un punto di arrivo :doh:
ah! mi hanno contattato per una nota azienda di oil. per essere ammessi al colloquio si deve prima frequentare un corso obbligatorio GRATUITO di 88 ore su cad 3d in progettazione piping. alla fine comunque vada il colloquio (assunto o cacciato via) rilasciano una certificazione del corso seguito.
peccato che vitto,alloggio etc etc è tutto a mio carico.
insomma la quadratura del cerchio.
ora fanno pagare all'assumendo anche la formazione.
sempre peggio!
fra un pò dovremo pagare noi le aziende per farci andare a lavorare......
già c'è una sorta di atteggiamento da "benefattori" solo che ti concedono di fare stage da loro :doh: :muro: assurdo...
cmq è vero che siamo troppi e ci calpestiamo i piedi a vicenda e loro se ne approfittano..........
ti parlo del mio errore di pensiero e di quello di moltissimi (tutti :doh: ) miei ex compagni di studi all'università:
1) l'ambiente universitario ci ha inculcato l'idea che era (per forza di cose) meglio avere un piano di studi imbottito di esami tecnici! ..e come le pecore a scegliere i più complicati convinti che ne avremmo tratto PER FORZA giovamento :muro:
2) non ci siamo mai resi conto dell'applicabilità reale della maggior parte dei concetti appresi duranti gli studi universitari e i docenti fanno ben poco (o quasi nulla)... come se dovessimo andare a lavorare tutti al CERN o alla NASA
3) avevamo la pretesa di andare a fare (dopo la laurea) assolutamente un lavoro attinente al 100% agli studi fatti, credendo che lo status di "laureato" fosse già un punto di arrivo :doh:
quindi dici che non si applica quel che si studia?
vermaccio
20-10-2007, 07:20
bhe... effettivamente più della metà delle cose studiate avresti anche potuto NON studiarle perchè non ti serviranno mai.
ad esempio non penso che mark se ne faccia molto delle sue nozioni di fisicaII ed elettrotecnica. immagino che possibilitùà abai di profgettare un trasformatore o un motore. ve la immaginate una ceramica elettrica? hehehe
Sawato Onizuka
20-10-2007, 14:39
ultimamente va anche di moda il "tirocinante" ... come al solito sottopagato (chi é fortunato ha un "rimborso spese")
fortuna che faccio solo qualche mese in ufficio :asd: :banned: :doh:
mark41176
20-10-2007, 16:08
quindi dici che non si applica quel che si studia?
sarebbe interessante aprire un thread in cui si chiede agli utenti se il lavoro che fanno sia completamente attinente (o perlomeno più del 50%) ai propri studi di laurea..... il mercato del lavoro non è mai stabile, se io scelgo una facoltà per avere un certo tipo di specializzazione adesso non è detto che fra 5 anni offra le stesse possibilità che offre oggi!
inoltre ritengo che quando un certo mestiere che sembra promettente in questo determinato momento esce alla ribalta (ovvero lo sanno ormai tutti... o quasi!) significa che già è troppo tardi per pensare che sia quella la scelta giusta: di solito quando una cosa la sanno tutti giustamente tutti ci si "tuffano" e quell'apparente gallina dalle uova d'oro si svaluta ;) .... vedi ingegneria!
ci possono sempre essere delle eccezioni: è fuori ogni dubbio che al momento l'indirizzo di ingegneria più promettente sia quello gestionale...... e tale sarà finchè il mercato lo vorrà....... quando ce ne saranno troppi pure li allora le cose cambieranno...........
difficilissimo fare previsioni, ma un dato di fatto è che fin troppi laureati non svolgono un lavoro attinente e in linea con la specializzazione dei propri studi... e a volte addirittura si rendono conto che se avessero studiato altro si sarebbero trovati meglio...........
cmq fare sondaggi qui sarebbe sbagliato perchè una fetta preponderante dell'utenza di hwupgrade svolge mansioni nel campo dell'informatica e quindi il risultato finale non corrisponderebbe alla realtà italiana......
ti renderai conto da solo che a meno che tu non vada all'Enea, al Cern, al Cesi, alla Nasa ;) (non considero le università...) .... etc, etc..... la maggior parte delle nozioni ingegneristiche sono inapplicabili per un difetto di forma che dipende dalla realtà :D...... una piccolissima % dei laureati fa ricerca dopo la laurea, gli altri devono scontrarsi con la realtà (ma non perchè la ricerca non sia "realtà" sia chiaro!!).....
il datore di lavoro non vuole la perfezione, non gliene frega niente se tu applichi la formula con una precisione di 10^-6 ....... lui vuole ottenere risultati ma al minimo sforzo!! è gradita la rapidità, ottenere sicuramente il massimo ma anche con il massimo risparmio!!!!
ritengo che una delle qualità migliori di un ingegnere sia quella di essere bravo ad "estrapolare" i dati e a saperli manipolare al fine di migliorare sempre i risultati finali............
bhe... effettivamente più della metà delle cose studiate avresti anche potuto NON studiarle perchè non ti serviranno mai.
ad esempio non penso che mark se ne faccia molto delle sue nozioni di fisicaII ed elettrotecnica. immagino che possibilitùà abai di profgettare un trasformatore o un motore. ve la immaginate una ceramica elettrica? hehehe
non potrei pensare assolutamente che tutto il mondo è paese .... solo perchè io non sto svolgendo mansioni perfettamente attinenti alla mia specializzazione di laurea non vuol dire che anche gli altri debbano mettersi l'anima in pace..................
però è giusto che uno certe cose le dica a chi sta ancora studiando.... magari me le avessero dette a me qualche anno fa!!!:muro:
mi stanno tornando utili di più esami come meccanica applicata, scienza delle costruzioni e disegno di macchine, soprattutto la parte di statistica studiata in alcuni esami come misure..... sicuramente più dei sistemi elettrici, più di teoria dei sistemi e di controlli automatici.... qualcosina invece di macchine elettriche è utile perchè stando a contatto anche con il reparto della manutenzione capita di gestire interventi sui motori elettrici.......
detto questo mi permetto di dire una cosa:
resto soddisfatto del tipo di laurea ma credo di essermi reso conto in tempo che se avessi voluto intraprendere una carriera attinente con gli studi fatti, allo stato attuale delle cose, non avrei concluso niente.......... ora non posso spiegare per bene la questione ma mi prometto di farlo fra qualche mese perchè ritengo sia un discorso interessante per tutti
ultimamente va anche di moda il "tirocinante" ... come al solito sottopagato (chi é fortunato ha un "rimborso spese")
...fortuna che faccio solo qualche mese in ufficio :asd: :banned: :doh:
eccomi: tirocinante semirimborsato
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