View Full Version : [Repubblica delle banane] Università, errori in due quesiti
ROMA - Prova di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia del 4 settembre. Domanda 71: cinque risposte a disposizione, più di una soluzione possibile. Domanda 79: altre cinque opzioni disponibili, ma tutte sbagliate. Non lo dice qualche concorrente disperato all'uscita dall'aula, a certificarlo è il ministero dell'Università e della ricerca, che ha quindi deciso di stilare le graduatorie degli ammessi considerando solamente 78 delle 80 domande inserite nel test. Ma per placare gli studenti ci vuole ben altro: c'è chi grida allo scandalo, chi ha studiato per mesi e ora teme di essere scartato per un errore altrui e chi chiede l'annullamento e la ripetizione della prova.
Il test, che è stato sottoposto a circa 70mila studenti, conteneva due quesiti errati nella parte di fisica e matematica. Inesattezze nella formulazione che sono state segnalate dalla stessa commissione che l'ha redatto. Di conseguenza, come comunicato nelle soluzioni del test sul sito del Ministero, nel calcolo delle graduatorie si è deciso di non considerare le due domande in questione.
L'accaduto ha provocato l'immediata reazione dell'Unione degli universitari, un'associazione di studenti che da tempo si batte per l'abolizione del numero chiuso e che ha chiesto la ripetizione della prova. "La prova di Medicina va ripetuta, come accade per tutti i concorsi pubblici in cui ci sono irregolarità", dice Natale Di Cola dell'Udu. "Ci sono studenti che hanno perso anche 20 minuti cercando la risposta a quei due quesiti e in graduatoria di solito bastano 0,25 punti in più per scalare molte posizioni. Inoltre sulle prove di questi giorni abbiamo ricevuto almeno un centinaio di segnalazioni, che verificheremo al più presto. Se necessario, siamo pronti a fare ricorso".
Il ministero dell'Università invece dice che la prova è valida e sottolinea che "a differenza del passato tutto è stato fatto con la massima trasparenza" e che "i controlli per garantire la regolarità nello svolgimento dei test sono aumentati". "Si è trattato di un errore, in ogni caso siamo pronti ad uniformarci alle sentenze su eventuali ricorsi".
Sui forum di discussione, intanto, gli studenti appaiono divisi. Qualcuno chiede la ripetizione della prova: "Il punto - scrive 'prismadentale', un utente di studenti.it - è che, se ci viene chiesta la massima correttezza, serietà e disciplina nello svolgere il compito, adesso la chiediamo anche noi a chi ha sbagliato. Non basta annullare due domande e andare avanti. E' come se io dicessi: sai, ministero, oggi mi sono accorto che non volevo rispondere "a" al quiz 55, ma "b"... me lo correggete?". Altri, come Paola, che scrive su sullo stesso sito, la pensano invece diversamente: "Ribadisco lo sdegno. Cerchiamo però di non essere opportunisti. Perché è opportunismo aggrapparsi a quel quesito 79 per avere un'altra possibilità. E' scorretto nei confronti di chi, nonostante questo, ha ottenuto un punteggio ottimo".
I test d'ingresso, obbligatori solamente a Medicina, Veterinaria, Odontoiatria e Architettura, sono da tempo al centro di un vivace dibattito. La polemica riguarda sia le domande poste agli studenti, spesso discutibili, sia la presunta limitazione del diritto allo studio generata dal numero chiuso. Lo stesso ministro dell'Università e della ricerca Fabio Mussi ha chiesto agli atenei di ridurre gli sbarramenti, aumentati a dismisura negli ultimi anni, nelle facoltà dove sono opzionali. (6 settembre 2007)
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/polemica-medicina/polemica-medicina.html
Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......:rolleyes:).
Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione? :rolleyes:
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" :mbe: e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma :mbe:
francoisk
07-09-2007, 10:43
(6 settembre 2007)
[url]http://www.repubblica.it/2006/09/
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
e perchè mai dovrebbero essere a numero chiuso? perchè favorire alcuni a discapito di altri, tenendo conto solo di uno stupido test, se hai guardato anchje i tg, al test di architettura si chiedeva dove si fosse svolta lo scorso anno o si svolgerà questo, adesso non ricordo con esattezza, la finale di champions league, non mi pare propio il caso di selezionare in questo modo, per non parlare poi delle raccomandazioni, specie per i test di medicina..
Nevermind
07-09-2007, 10:46
Poi oltretutto all'uni uno ci va per imparare quindi non ha senso fare test d'ingresso per materie come medicina.
reptile9985
07-09-2007, 10:51
a mio avviso dovrebbero mettere degli sbarramenti seri nel corso degli anni e togliere quella presa per i fondelli che sono i test di ammissione
Nevermind
07-09-2007, 10:56
a mio avviso dovrebbero mettere degli sbarramenti seri nel corso degli anni e togliere quella presa per i fondelli che sono i test di ammissione
Esatto andrebbe anche evitato di poter ripetere n volte gli esami e creato un organo che vigili sul comportamento dei proff.
cloud125
07-09-2007, 10:57
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" :mbe: e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma :mbe:
Il Politecnico di Torino non ha numero chiuso. Eppure è un centro universitario di ottimo livello. Perchè? Perchè al posto di fare selezione al test di ingresso escludendo gente con un esame che ha davvero poco a che fare col successivo corso di studi la si fa durante gli esami, dando l'opportunità a tutti di provare. Si esclude poi alla fine del primo anno, nel caso non si siano superati alcuni esami fondamentali. (Geometria e Analisi I per quel che riguarda la terza facoltà credo).
I test d'ammissione ci DEVONO essere e dovrebbero essere molto più seri di quelli attuali (ovviamente).
IO non mi capacito di come abbia fatto a prendere più di 600 (minimo 300 e massimo circa 1000) altest di ingegneria facendolo 1 anno prima (ovvero tra la 4° e la 5° liceo) non sapendo quasi nulla di:
-matematica (per questioni di programma svolto)
-fisica (idem)
-chimica (qui sono io la capra)
E' ovvio (e palese) che queste siano delle prese in giro.
Ma è anche ovvio (e palese) che l'uni deve verificare se lo studente ha quel minimo di conoscenze base per poter frequentare.
E che non si possono accogliere migliaia di studenti indisciminatamente.
Già così in molti corsi siamo al limite del carro bestiame.
Figurarsise poi si aprono le porte a tutti. :mbe:
per alcuni corsi di laurea il test di ammissione ci può stare. ad esempio corsi dove sono previsti laboratori, altrimenti se arriva il doppio della gente dove la metti? l'alternativa sarebbe quella di riconsiderare il piano di studi in modo da mettere i primi anni tutte le materie più "generiche" e "tagliare" in quel periodo.
la selezione da altre parti si fa durante gil anni. ad esempio a informatica vecchio ordinamento c'era una moria di gente incredibile agli inizi. noi (intendo la mia compagnia di amici) iniziammo in 4 e 2 se ne andarono dopo il primo anno... in effetti le aule poi erano più vuote, e meno grandi!
quindi la selezione vera la si può fare agli inizi, senza mettere inutili sbarramenti.
per quanto riguarda il caso in oggetto direi che chi ha preparato i test combinando sto casino andrebbe passato ad altro incarico o addirittura silurato dall'università. pensate solo al costo di ripetere la prova se qualcuno vincesse il ricorso!
Nevermind
07-09-2007, 11:17
Le basi di infarinatura su queste materie dovrebbe essere l'università stessa a dartele non si può pretendere che N studenti derivanti da diverse scuole abbiano una base di nozioni comune.
Inoltre vorrei fare un test ai primari dei vari ospedali e vedere quanto sanno di matematica, fisica e chimica....scommetti che sarebbero pure loro tra il bestiame? eppure ciò non impedisce loro di svolgere bene il proprio lavoro.
Io sono un informatico, ho studiato molta matematica, fisica e chimica ma ora come ora ricordo solo una vaga parte di tutto ciò eppure il mio lavoro lo compio bene lo stesso...anzi a dire il vero mai avuto necessità di quelle nozioni.
Altrimenti si segano via le superiori e si crea un tutt'uno con l'università in modo da essere certi della preparazione degli studenti.
Il problema è un altro... altrimenti sono tutte chiacchiere... il test di ammissione ad una facoltà universitaria deve essere PERFETTO! e ripeto.... PERFETTO. Non ci si può permettere di sbagliare. Le risposte devono essere tutte o NO o SI... i "NI" non devono esistere. Il Ministero e chi di dovere dovrebbe controllare e ricontrollare 100 volte un quiz. Si tratta di un documento che decide del futuro di una marea di giovani italiani... la massima serietà è d'obbligo. La marea di ricorsi non è altro che il chiaro sintomo di come vengono stilati questi quiz. Purtroppo nel numero chiuso non c'è nulla di male (come molti vi vogliono far credere!), non è che perchè non funzionano i quiz allora bisogna fare una mega amnistia universitaria e togliere il numero chiuso. :cry:
Nevermind
07-09-2007, 11:33
Guarda secondo me i test di ammissione sono stati fatti per vendere i manualetti che ti preparano. :D
Un conto sarebbe limitare il numero in base alla richiesta di mercato qui potrei anche essere d'accordo. Ma spesso il numero chiuso è solo a scopo puramente d'immagine.
Guarda secondo me i test di ammissione sono stati fatti per vendere i manualetti che ti preparano. :D
Un conto sarebbe limitare il numero in base alla richiesta di mercato qui potrei anche essere d'accordo. Ma spesso il numero chiuso è solo a scopo puramente d'immagine.
non credo proprio. a medicina il numero chiuso è un requisito fondamentale per formare bene gli studenti. 800 studenti contro 4 docenti non permettono di fare didattica. nè tantomeno pratica.
il numero chiuso è necessario. certamente i test dovrebbero riguardare le basi necessarie ad affrontare lo studio della medicina, come la chimica, la fisica, la biologia, la statistica e in parte anche la matematica. molto meno i quiz di logica o di cultura generale:rolleyes:
generals
07-09-2007, 11:40
(6 settembre 2007)
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/polemica-medicina/polemica-medicina.html
Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......:rolleyes:).
Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione? :rolleyes:
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" :mbe: e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma :mbe:
Non capisco come fai a capovolgere le conclusioni di una notizia affermando l'esatto contrario:rolleyes: In pratica nella notizia che hai postato emerge che questi test sono anche errati oltre ad avere spesso un contenuto piuttosto discutibile e non attinente ai corsi che si dovranno frequentare e tu cosa concludi? Che il ministro ha sbagliato nel sostenere di ridurre gli sbarramenti "ove possibile" :muro:
Comuque concordo con gli altri interventi secondo cui la vera selezione la fa il cosrso di studio e limiti ci devono essere solo per le caratteristiche del corso che prevedono necessariamente l'utilizzo di attrezzature limitate.
Io posso anche fallire centinaia di questi stupidi test (magari non sono portato) ma poi superare tutti gli esami del mio corso di Laurea e conseguire il max dei voti, che facciamo escludiamo un tale soggetto? e questa sarebbe meritocrazia? :read:
LucaTortuga
07-09-2007, 11:41
I test d'ingresso sono un vero controsenso.
Se la scuola secondaria superiore certifica (con un diploma di maturità) che ho svolto con successo un determinato corso di studi, cosa c'è ancora da verificare? L'università non si fida? Le superiori distribuiscono diplomi facili?
Allora, piuttosto di introdurre questi ridicoli test, si eviti di regalare la maturità anche a chi non la merita.
Un sistema scolastico ben integrato, senza inutli verifiche ripetute, è forse un sogno irrealizabile?
Nevermind
07-09-2007, 11:44
non credo proprio. a medicina il numero chiuso è un requisito fondamentale per formare bene gli studenti. 800 studenti contro 4 docenti non permettono di fare didattica. nè tantomeno pratica.
il numero chiuso è necessario. certamente i test dovrebbero riguardare le basi necessarie ad affrontare lo studio della medicina, come la chimica, la fisica, la biologia, la statistica e in parte anche la matematica. molto meno i quiz di logica o di cultura generale:rolleyes:
Se la struttura è carente di docenti perchè devono rimetterci gli studenti?
I test d'ingresso sono un vero controsenso.
Se la scuola secondaria superiore certifica (con un diploma di maturità) che ho svolto con successo un determinato corso di studi, cosa c'è ancora da verificare? L'università non si fida? Le superiori distribuiscono diplomi facili?
Allora, piuttosto di introdurre questi ridicoli test, si eviti di regalare la maturità anche a chi non la merita.
Un sistema scolastico ben integrato, senza inutli verifiche ripetute, è forse un sogno irrealizabile?
ho come la sensazione che gira e rigira il problema della formazione in italia sta proprio nella scuola.
sono d'accordo, in un sistema virtuoso, la scuola dovrebbe formare persone consapevoli di ciò che voglio fare, con le basi necessarie per farlo. e allora la selezione avverrebbe naturalmente nei primi anni universitari.
purtroppo non è così e per evitare di mandare troppi medici ignoranti a curare le persone la soluzione è il numero chiuso.
sirbone72
07-09-2007, 11:47
Qualcuno sa in che cosa consistevano i due errori di cui tanto si parla?
Se la struttura è carente di docenti perchè devono rimetterci gli studenti?
la struttura non è carente di docenti, ma di aule, di strutture sanitarie per la formazione del giovane medico, e di tempo per far fare bene a tutti quanti quello che va fatto bene.
gli studenti ci rimettono molto di più se un giorno, laureandosi senza la minima esperienza e con una preparazione ridicola se ne vanno a fare la guardia medica e per una cazzata si beccano l'accusa di imperizia e negligenza.
blamecanada
07-09-2007, 11:50
Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione? :rolleyes:
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" :mbe: e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma :mbe:
Merito è impegnarsi, non essere intelligenti: quello è un dono di natura, non un merito a mio avviso. Questo concetto di meritocrazia deriva dalla cultura protestante, che vede nelle capacità individuali la dimostrazione della ricevuta grazia divina, ma se si crede che le capacità individuali siano un dono e basta non vedo per quale motivo si dovrebbero premiare i piú intelligenti solo perché piú fortunati. Meritocrazia dovrebbe essere quindi premiare l'impegno.
È ovvio che ci siano persone piú capaci di altre, l'importante è che tutte possano ottenere il massimo possibile comparabilmente alle proprie capacità: secondo me è possibile sia aiutare chi è meno fortunato che potenziare al massimo le qualità di chi è stato fortunato, una cosa non esclude affatto l'altra.
Il problema non sono le persone meno dotate, ma quelle che usano l'università come pretesto per farsi mantenere.
Comunque ovviamente delle conoscenze minime si devono avere per poter accedere all'università, ma se non si hanno ci si chiede se il problema non sia piuttosto la scuola superiore che fa uscire persone che non sanno neanche le basi...
I test d'ingresso sono un vero controsenso.
Se la scuola secondaria superiore certifica (con un diploma di maturità) che ho svolto con successo un determinato corso di studi, cosa c'è ancora da verificare? L'università non si fida? Le superiori distribuiscono diplomi facili?
Allora, piuttosto di introdurre questi ridicoli test, si eviti di regalare la maturità anche a chi non la merita.
Un sistema scolastico ben integrato, senza inutli verifiche ripetute, è forse un sogno irrealizabile?Le superiori possono preparare all'università, ma possono immettere anche nel mondo del lavoro senza passare per la laurea.
L'università è un livello più elevato di istruzione, è necessario qualcosa in più per accedervi. Altrimenti è meglio andare a lavorare.
Sono assolutamente favorevole ai test d'ammissione. Prima di tutto, per un motivo del tutto pragmatico: non ci sono le risorse per tutti, meglio previlegiare i migliori. In medicina è una scelta obbligata, per altre materie non è necessario (tipo matematica, fisica, chimica).
In secondo luogo, perché un parco studenti selezionato lavora meglio e consente una preparazione migliore, perché per quanto se ne dica i professori spesso si costringono a fare un programma che si adatti al pubblico.
Nevermind
07-09-2007, 11:51
la struttura non è carente di docenti, ma di aule, di strutture sanitarie per la formazione del giovane medico, e di tempo per far fare bene a tutti quanti quello che va fatto bene.
gli studenti ci rimettono molto di più se un giorno, laureandosi senza la minima esperienza e con una preparazione ridicola se ne vanno a fare la guardia medica e per una cazzata si beccano l'accusa di imperizia e negligenza.
Il discorso cambia?
Secondo te uno che non supera un stupido test di ingresso non è in grado di diventare un buon medico per dire? E in base a cosa se permetti?
Ripeto fai afre i test ai medici che lo fanno di mestiere e vediamo i risultati.i
francoisk
07-09-2007, 11:51
Qualcuno sa in che cosa consistevano i due errori di cui tanto si parla?
Questa la prima domanda resa nulla: 'Un aereo viaggia a 800 km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 km poi ritorna indietro. Il tempo impiegato per realizzare l'intero percorso è quindi un'ora. Quando lungo il tragitto soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 100 km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà: a) un'ora b) più di un'ora c) meno di un'ora d) più di un'ora se il vento spira da Ovest e) più di un'ora se il vento spira da Est'. «Il quesito è annullato in quanto sono possibili più risposte esatte tra le opzioni indicate», spiegano dal ministero.
Il secondo quesito reso nullo, il n. 79, ha invece riguardato una complessa equazione: la domanda chiedeva qual'era 'l'insieme di tutte le sue soluzioni realì. L'annullamento è stato reso necessario perché «è omessa - dice il ministero - l'indicazione della risposta esatta in quanto da un'ulteriore verifica operata dalla commissione istituita per la predisposizione dei quesiti, è risultato che nessuna delle opzioni indicate può essere considerata corretta: il quesito pertanto è annullato».
fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=68707
FastFreddy
07-09-2007, 11:56
Questa la prima domanda resa nulla: 'Un aereo viaggia a 800 km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 km poi ritorna indietro. Il tempo impiegato per realizzare l'intero percorso è quindi un'ora. Quando lungo il tragitto soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 100 km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà: a) un'ora b) più di un'ora c) meno di un'ora d) più di un'ora se il vento spira da Ovest e) più di un'ora se il vento spira da Est'. «Il quesito è annullato in quanto sono possibili più risposte esatte tra le opzioni indicate», spiegano dal ministero.
Come più risposte esatte?
La risposta è solo A, ci impiega sempre lo stesso, visto che è vero che all'andata andrà 100km/h più piano , ma è anche vero che al ritorno andrà 100Km/h più veloce (e viceversa)... :stordita:
francoisk
07-09-2007, 11:57
Come più risposte esatte?
La risposta è solo A, ci impiega sempre lo stesso, visto che è vero che all'andata andrà 100km/h più piano, ma è anche vero che al ritorno andrà 100Km/h più veloce... :stordita:
non lo so, mi sono solo limitato a postare la notizia, non entro nel merito:fagiano:
Nevermind
07-09-2007, 11:57
Questa la prima domanda resa nulla: 'Un aereo viaggia a 800 km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 km poi ritorna indietro. Il tempo impiegato per realizzare l'intero percorso è quindi un'ora. Quando lungo il tragitto soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 100 km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà: a) un'ora b) più di un'ora c) meno di un'ora d) più di un'ora se il vento spira da Ovest e) più di un'ora se il vento spira da Est'. «Il quesito è annullato in quanto sono possibili più risposte esatte tra le opzioni indicate», spiegano dal ministero.
Il secondo quesito reso nullo, il n. 79, ha invece riguardato una complessa equazione: la domanda chiedeva qual'era 'l'insieme di tutte le sue soluzioni realì. L'annullamento è stato reso necessario perché «è omessa - dice il ministero - l'indicazione della risposta esatta in quanto da un'ulteriore verifica operata dalla commissione istituita per la predisposizione dei quesiti, è risultato che nessuna delle opzioni indicate può essere considerata corretta: il quesito pertanto è annullato».
fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=68707
a questi di che facoltà sono ?
FastFreddy
07-09-2007, 11:59
non lo so, mi sono solo limitato a postare la notizia, non entro nel merito:fagiano:
Mi sa che è proprio al ministero che dovrebbero fare qualche test di ammissione... :D
Ripeto fai afre i test ai medici che lo fanno di mestiere e vediamo i risultati.iNon è la stessa cosa: il medico ha già le conoscenze necessarie per essere medico (poi esistono i medici ignoranti ed incompetenti... e questo la dice lunga su quanto servono i test d'ingresso!). Lo studente delle superiori invece deve dimostrare di essere in grado di apprendere le nozioni di medicina.
Ma il problema non è tanto quello, è che le strutture sono quelle che sono e non possono contenere tutti gli aspiranti medici. Allora si preferisce ammettere i migliori.
Il secondo quesito reso nullo, il n. 79, ha invece riguardato una complessa equazione: la domanda chiedeva qual'era 'l'insieme di tutte le sue soluzioni realì. L'annullamento è stato reso necessario perché «è omessa - dice il ministero - l'indicazione della risposta esatta in quanto da un'ulteriore verifica operata dalla commissione istituita per la predisposizione dei quesiti, è risultato che nessuna delle opzioni indicate può essere considerata corretta: il quesito pertanto è annullato». Beh, se uno è abbastanza sveglio questa domanda non gli porta via molto tempo... :rolleyes:
Per l'altra siamo d'accordo, è fatta male e non c'è da discutere.
AlexXxin
07-09-2007, 12:01
Art. 3 Costituzione Italiana.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Art. 34 Costituzione Italiana.
“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.
Chiusa la parentesi, non dovrebbero esserci test di ingresso, ma più posti ed in più città, giustamente se le strutture non possono soddisfare più di tot persone è giusto non saturarle, ma è vergognoso che non ci siano abbastanza risorse per tutti.
Nevermind
07-09-2007, 12:03
Come più risposte esatte?
La risposta è solo A, ci impiega sempre lo stesso, visto che è vero che all'andata andrà 100km/h più piano (o più veloce a seconda della direzione in cui soffia il vento), ma è anche vero che al ritorno andrà 100Km/h più veloce (o più lento a seconda della direzione in cui soffia il vento)... :stordita:
Dipende bisognerebbe capire se 800Km/h è la velocità massima a cui l'aereo può viaggiare vento o non vento favorevole.
Art. 3 Costituzione Italiana.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.Non fa menzione delle capacità personali :p
Art. 34 Costituzione Italiana.
“La scuola è aperta a tutti.Non credo che l'università la si possa paragonare ad una "scuola".
Chiusa la parentesi, non dovrebbero esserci test di ingresso, ma più posti ed in più città, giustamente se le strutture non possono soddisfare più di tot persone è giusto non saturarle, ma è vergognoso che non ci siano abbastanza risorse per tutti.Secondo me non è tanto male: i medici, ad esempio, non ci mancano ;)
:.Blizzard.:
07-09-2007, 12:04
Spero solo che lo facciano ripetere. Ma io mi domando ... non le faceva la mia professoressa di matematica alle superiori queste sviste, come cavolo si fà a farne in un test ministeriale? Mah.
Certo che la domanda 71 è incasinata forte!!!! con tutti sti Est ed Ovest mi gira la testa :confused:
Nevermind
07-09-2007, 12:05
Più che altro è imprecisa come spesso lo sono i test attitudinali. Questi test dovrebebro essere strutturati in modo che la comprensione del testo sia assolutamente priva di possibili fraintendimenti.
Spero solo che lo facciano ripetere. Ma io mi domando ... non le faceva la mia professoressa di matematica alle superiori queste sviste, come cavolo si fà a farne in un test ministeriale? Mah.
Blizzard è questo il problema... quoto alla GRANDE! :read:
gigio2005
07-09-2007, 12:10
Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione? :rolleyes:
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" :mbe: e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma :mbe:
i test di ammissione dovrebbero essere ABOLITI
la meritocrazia si puo' benissimo esercitare durante la carriera di studi
non puoi interdire l'universita' ad un aspirante medico solo perche' questi non sa se e' piu' estesa la spagna o la finlandia
detto questo e' fin troppo semplice osservare che anche tra i "the best" alle prove di ammissione c'e' gente che si e' ritirata al primo anno senza sostenere un solo esame
FastFreddy
07-09-2007, 12:12
Dipende bisognerebbe capire se 800Km/h è la velocità massima a cui l'aereo può viaggiare vento o non vento favorevole.
800km/h è la velocità a cui viaggia l'aereo nella massa d'aria in cui si trova, se poi questa si muove a sua volta è ovvio che rispetto al suolo tale velocità si aggiunga o si sottragga alla velocità dell'aereo.
gigio2005
07-09-2007, 12:14
Come più risposte esatte?
La risposta è solo A, ci impiega sempre lo stesso, visto che è vero che all'andata andrà 100km/h più piano , ma è anche vero che al ritorno andrà 100Km/h più veloce (e viceversa)... :stordita:
ce l'hai una calcolatrice in casa?
quindi secondo te se l'aereo all'andata viaggia con vento a favore di 400kmh quindi con una velocita' di 1200kmh, mentre al ritorno ovviamente con vento a sfavore di 400kmh, quindi a 400kmh...ci mettera' sempre 1 ora?
(ti faccio notare che ci mette 1 ora SOLO per compiere il tragitto di ritorno...)
Ziosilvio
07-09-2007, 12:15
Questa la prima domanda resa nulla: 'Un aereo viaggia a 800 km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 km poi ritorna indietro. Il tempo impiegato per realizzare l'intero percorso è quindi un'ora. Quando lungo il tragitto soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 100 km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà: a) un'ora b) più di un'ora c) meno di un'ora d) più di un'ora se il vento spira da Ovest e) più di un'ora se il vento spira da Est'. «Il quesito è annullato in quanto sono possibili più risposte esatte tra le opzioni indicate», spiegano dal ministero.
Se si percorrono 400 Km a 800 chilometri orari, si impiega mezz'ora; se li si percorre a 700 chilometri orari, si impiegano 34 minuti e 17 secondi; se li si percorre a 900 chilometri orari, si impiegano 26 minuti e 40 secondi.
Quindi, se c'è vento, l'aereo ci mette più tempo che se non c'è vento.
Le risposte ammissibili sono pertanto B, D, ed E.
Ed è evidente che chi aveva preparato il test, aveva pensato che l'unica risposta possibile fosse A.
La cosa veramente allucinante, quindi, è che uno che non conosce la differenza tra la media aritmetica e la media armonica sia stato messo a preparare le domande di matematica.
....come far divenntare l'Università un parcheggio a seduta stante...:asd:
Ma per favore, già l'hanno rovinata con l'introduzione dei tre + due (anni dico)...in cui fai materie (italiano annesso in letteratura) su dispense da 100 pagine e in meno di tre mesi parti dalla filologia e arrivi ai giorni nostri.....e le fai a c@@o di monaco...giusto per prender il bel numero all'esame...e poi???
Tutte le materie raggruppate come sono ora e striminzite NON SERVONO A NULLA!
l'UNIVERSITà è DEFUNTA;) o almeno così com'è adesso..ossia una valvola di sfogo per disoccupati... e il mercato del lavoro è strasaturo:muro:
A breve ci si potrà asciugare in toilette con la laurea...e con tutti i corsi farlocchi che ci sono...i gestori di toilette ringraziano...:asd:
Nevermind
07-09-2007, 12:16
800km/h è la velocità a cui viaggia l'aereo nella massa d'aria in cui si trova, se poi questa si muove a sua volta è ovvio che rispetto al suolo tale velocità si aggiunga o si sottragga alla velocità dell'aereo.
Non è detto secondo me perchè cmq alla fine viaggerebbe a velocità superiore agli 800Km/h ma se tale velocità è la velocità limite per la struttura del veivolo o per altri motivi non ci è dato saperlo.
Il discorso cambia?
Secondo te uno che non supera un stupido test di ingresso non è in grado di diventare un buon medico per dire? E in base a cosa se permetti?
Ripeto fai afre i test ai medici che lo fanno di mestiere e vediamo i risultati.i
questa è filosofia. all'atto pratico pochi studenti possono essere formati bene, innumerevoli studenti non possono essere formati. a medicina la cosa è ancora più importante perchè chi esce dalla facoltà avrà a che fare con le vite delle persone.
l'ho già detto, l'ideale sarebbe una scuola che forma e orienta. ma finchè questa non ci sarà il numero chiuso sarà l'unico modo di assicurare una formazione adeguata a chi si appresta a fer il medico.
il caso sporadico del genio che non passa i test può succedere, non lo metto in dubbio, ma è sicuramente meglio di avere intere generazioni di laureati in medicina perchè il paparino fa la telefonata al prof che era suo collega di corso.
l'italia in cui viviamo fa schifo in tutto e il problema sta alla radice, cioè alla formazione dell'individuo a scuola e in famiglia. la tv non si è dimostrata una brava mamma e quindi ci dobbiamo accollare uno stato di cose in cui chi ha talento potrebbe non avere successo, chi lavora da una vita può perdere tutto perchè decide di non pagare più il pizzo, chi si laurea con un curriculum da urlo può finire a fare il magazziniere per lidl senza garanzie e con uno stipendio da fame per 16 ore di lavoro al giorno.
gigio2005
07-09-2007, 12:17
Se si percorrono 400 Km a 800 chilometri orari, si impiega mezz'ora; se li si percorre a 700 chilometri orari, si impiegano 34 minuti e 17 secondi; se li si percorre a 900 chilometri orari, si impiegano 26 minuti e 40 secondi.
Quindi, se c'è vento, l'aereo ci mette più tempo che se non c'è vento.
Le risposte ammissibili sono pertanto B, D, ed E.
Ed è evidente che chi aveva preparato il test, aveva pensato che l'unica risposta possibile fosse A.
La cosa veramente allucinante, quindi, è che uno che non conosce la differenza tra la media aritmetica e la media armonica sia stato messo a preparare le domande di matematica.
si puo' chiudere il 3d ;)
ah no aspe'...mi e' venuto l'esempio piu' carino
ipotizziamo un vento di 800kmh.,.. all'andata l'aereo viaggera' a 1600kmh...ma al ritorno? :eek:
come potra' metterci sempre 1 ora???
TROPPO LOL
:.Blizzard.:
07-09-2007, 12:17
i test di ammissione dovrebbero essere ABOLITI
la meritocrazia si puo' benissimo esercitare durante la carriera di studi
non puoi interdire l'universita' ad un aspirante medico solo perche' questi non sa se e' piu' estesa la spagna o la finlandia
Ah ovviamente, concordo ...
FastFreddy
07-09-2007, 12:18
ce l'hai una calcolatrice in casa?
quindi secondo te se l'aereo all'andata viaggia con vento a favore di 400kmh quindi con una velocita' di 1200kmh, mentre al ritorno ovviamente con vento a sfavore di 400kmh, quindi a 400kmh...ci mettera' sempre 1 ora?
(ti faccio notare che ci mette 1 ora SOLO per compiere il tragitto di ritorno...)
Rileggi meglio:
Un aereo viaggia a 800 km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 km poi ritorna indietro. Il tempo impiegato per realizzare l'intero percorso è quindi un'ora. Quando lungo il tragitto soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 100 km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà:
Se all'andata ha un vento contrario di 100Km/h, viaggerà alla velocità di 700km/h (invece che 800), al ritorno però viaggerà a 900Km/h, ergo, il tempo totale di volo è sempre il medesimo.
Ziosilvio
07-09-2007, 12:19
Se la scuola secondaria superiore certifica (con un diploma di maturità) che ho svolto con successo un determinato corso di studi, cosa c'è ancora da verificare?
Che il candidato abbia i requisiti necessari a completare con successo quel corso di laurea.
Non mi dirai, spero, che le doti necessarie per essere un buon avvocato sono proprio le stesse che occorrono per essere un buon matematico...
Le superiori distribuiscono diplomi facili?
Questo, sicuramente; soprattutto i diplomifici privati.
Un sistema scolastico ben integrato, senza inutli verifiche ripetute, è forse un sogno irrealizabile?
In Italia?
blamecanada
07-09-2007, 12:21
In Italia?
E allora lasciamo tutto cosí e non lamentiamoci, visto che in Italia non si può cambiare niente... :rolleyes:
Ziosilvio
07-09-2007, 12:21
Se all'andata ha un vento contrario di 100Km/h, viaggerà alla velocità di 700km/h, al ritorno però viaggerà a 900Km/h, ergo, il tempo totale di volo è sempre il medesimo
http://it.wikipedia.org/wiki/Media_(statistica)#Media_aritmetica
http://it.wikipedia.org/wiki/Media_(statistica)#Media_armonica
e soprattutto:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18585823
gigio2005
07-09-2007, 12:23
Rileggi meglio:
Un aereo viaggia a 800 km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 km poi ritorna indietro. Il tempo impiegato per realizzare l'intero percorso è quindi un'ora. Quando lungo il tragitto soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 100 km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà:
Se all'andata ha un vento contrario di 100Km/h, viaggerà alla velocità di 700km/h (invece che 800), al ritorno però viaggerà a 900Km/h, ergo, il tempo totale di volo è sempre il medesimo.
mi costringi a farti lo schemino?
FastFreddy
07-09-2007, 12:24
mi costringi a farti lo schemino?
No, c'ha già pensato ziosilvio...
come non detto.
tdi150cv
07-09-2007, 12:41
non mi meraviglia affatto ... pensa che la risoluzione di analisi 1 passata dal prof. relativo al mio ultimo esame conteneva due soluzioni sbagliate su 8 esercizi ... e sai quanti ne avranno chiavati per quelle due soluzioni errate sulle quali avra' fatto sicuramente la correzione ?
Questo per dire che purtroppo essendo loro umani non ci puoi far nulla ...
Per contro devo pero' ammettere che almeno nei miei confronti ogni prof. incontrato fino ad ora della mia facolta' si e' dimostrato di una disponibilita' spaventosa ...
la meritocrazia si puo' benissimo esercitare durante la carriera di studi
Questa è utopia, sarebbe bello se fosse così ma purtroppo non è possibile. Una cosa del genere è giusta dove il numero di studenti (elevato) non inficia la didattica di nessuno. Noi però viviamo nel mondo reale, dove le aule non hanno posti infiti, dove i laboratori non sono grandi come palestre e le attrezzature sono limitate.
Nel mondo reale abolire il test d'ingresso a medicina vuol dire che al primo anno si presentano 1000 studenti in aule che ne possono contenere 300 (in realtà anche meno), 700 studenti si arrangiano per terra, sulle scale, sotto la cattedra, sul davanzale,... e tutti devono ascoltare (fattibile), leggere (un po' difficile per chi sta lontano, soprattutto ad es. con formule chimiche e nomi particolari, figuriamoci per chi sta praticamente fuori) e scrivere in fretta (decisamente meno fattibile quando non hai capito, non leggi e non hai neanche un superficie solida dove poggiarti).
Questi 1000 studenti devono andare in laboratorio, il pomeriggio, es. di Istologia in un auletta che contiene tavoli, sedie e 20 microscopi. Ci si organizza in gruppi da 10, totale: 100 gruppi. Ogni gruppo deve andare in laboratorio 6-7 volte in un semestre = 6-700 lezioni in laboratorio, da due ore. Non si può fare, quindi si dimezzano le lezioni (cioè si dimezzano i preparati, già pochini), si raddoppia il numero di persone per gruppo. Il risultato è prevedibile.
Basterebbe attivare 10 canali invece che 2 (come succede a Bari, dove vado io), moltiplicare per 5 i professori, costruire tantissime altre aule e laboratori, comprare valanghe di attrezzature come microscopi e roba del genere.
Magari fosse così semplice però, i fondi sono già pochi e mal gestiti per mantenere un minimo di qualità con 300 studenti.
Per ovviare al problema si fa il test d'ingresso, il metodo più semplice per tagliare il numero di studenti cercando di premiare i più dotati e quelli che un domani potranno diventare i medici migliori. Il test ci riesce in maniera molto dubbia, diciamo che vengono premiati i fortunati (in test del genere serve anche fortuna), quelli che nei 3-4 mesi prima hanno imparato a memoria l'alphatest, chi ha seguito attentamente i corsi preparatori e infine chi aveva una buona preparazione alle spalle per affrontare ciò che richiede il test e lo studio che lo precede.
Naturalmente è possibilissimo che un ragazzo arrivato tra i primi 30 al test, durante l'anno abbia serie difficoltà, mentre un altro che è stato ripescato non sbagli un colpo, ho visto diversa gente in queste condizioni. Quindi sul test si può lavorare molto per migliorarlo, renderlo non più difficile (già così non è semplicissimo) ma più discriminante nel determinare i ragazzi con le qualità che servono alla carriera accademica/medica.
Attualmente con il test abbiamo, in media, 200-300 elementi "bravini", senza il test avremmo 1000 capre.
gigio2005
07-09-2007, 12:55
Questa è utopia, sarebbe bello se fosse così ma purtroppo non è possibile. Una cosa del genere è giusta dove il numero di studenti (elevato) non inficia la didattica di nessuno. Noi però viviamo nel mondo reale, dove le aule non hanno posti infiti, dove i laboratori non sono grandi come palestre e le attrezzature sono limitate.
Nel mondo reale abolire il test d'ingresso a medicina vuol dire che al primo anno si presentano 1000 studenti in aule che ne possono contenere 300 (in realtà anche meno), 700 studenti si arrangiano per terra, sulle scale, sotto la cattedra, sul davanzale,... e tutti devono ascoltare (fattibile), leggere (un po' difficile per chi sta lontano, soprattutto ad es. con formule chimiche e nomi particolari, figuriamoci per chi sta praticamente fuori) e scrivere in fretta (decisamente meno fattibile quando non hai capito, non leggi e non hai neanche un superficie solida dove poggiarti).
Questi 1000 studenti devono andare in laboratorio, il pomeriggio, es. di Istologia in un auletta che contiene tavoli, sedie e 20 microscopi. Ci si organizza in gruppi da 10, totale: 100 gruppi. Ogni gruppo deve andare in laboratorio 6-7 volte in un semestre = 6-700 lezioni in laboratorio, da due ore. Non si può fare, quindi si dimezzano le lezioni (cioè si dimezzano i preparati, già pochini), si raddoppia il numero di persone per gruppo. Il risultato è prevedibile.
Basterebbe attivare 10 canali invece che 2 (come succede a Bari, dove vado io), moltiplicare per 5 i professori, costruire tantissime altre aule e laboratori, comprare valanghe di attrezzature come microscopi e roba del genere.
Magari fosse così semplice però, i fondi sono già pochi e mal gestiti per mantenere un minimo di qualità con 300 studenti.
Per ovviare al problema si fa il test d'ingresso, il metodo più semplice per tagliare il numero di studenti cercando di premiare i più dotati e quelli che un domani potranno diventare i medici migliori. Il test ci riesce in maniera molto dubbia, diciamo che vengono premiati i fortunati (in test del genere serve anche fortuna), quelli che nei 3-4 mesi prima hanno imparato a memoria l'alphatest, chi ha seguito attentamente i corsi preparatori e infine chi aveva una buona preparazione alle spalle per affrontare ciò che richiede il test e lo studio che lo precede.
Naturalmente è possibilissimo che un ragazzo arrivato tra i primi 30 al test, durante l'anno abbia serie difficoltà, mentre un altro che è stato ripescato non sbagli un colpo, ho visto diversa gente in queste condizioni. Quindi sul test si può lavorare molto per migliorarlo, renderlo non più difficile (già così non è semplicissimo) ma più discriminante nel determinare i ragazzi con le qualità che servono alla carriera accademica/medica.
Attualmente con il test abbiamo, in media, 200-300 elementi "bravini", senza il test avremmo 1000 capre.
sono quasi totalmente d'accordo con te...soprattutto nell'ultima parte dove affermi che appunto il test d'ingresso e' il modo piu' semplice per sfoltire...
secondo te perche' ci sarebbero 1000 persone all'inizio del nuovo anno?
e se queste 1000 persone diventassero 200 gia' al secondo anno?
cominciamo a impedire alle capre di superare gli esami e si comincera' a diffondere la notizia che l'universita' non e' poi quella pacchia che si diceva...
tempo 10 anni e a medicina si iscrivono in 3 (come + o - accade gia' a chimica industriale) ;)
secondo te perche' ci sarebbero 1000 persone all'inizio del nuovo anno?
e se queste 1000 persone diventassero 200 gia' al secondo anno?
questo avviene anche a medicina, ma il primo approccio all'università non può essere quello descritto da Dacchio (con cui sono d'accordo al 100%).
lui ha fatto l'esempio dell'istologia. il professore di istologia di palermo è stranoto per la sue crudeltà agli esami, ma anche per la sua straordinaria preparazione in materia. è giusto che questo si metta a fare la scanna gli esami per sfoltire o che si dedichi completamente a quello in cui è più bravo (e pagato) cioè la didattica?
io del corso di istologia non c'ho capito un cazzo, a parte il libro di testo. ed eravamo più di 800.:muro:
detto questo e' fin troppo semplice osservare che anche tra i "the best" alle prove di ammissione c'e' gente che si e' ritirata al primo anno senza sostenere un solo esameAppunto, immaginati se vengono ammessi anche quelli che non avrebbero passato il test :D
secondo te perche' ci sarebbero 1000 persone all'inizio del nuovo anno?
e se queste 1000 persone diventassero 200 gia' al secondo anno? Nel frattempo hai fatto fare un primo anno d'inferno a tutti, studenti e professori (perché anche questi devono preparare esami per una mole di studenti 5 volte maggiore). Il risultato è che studiano peggio tutti, non solo quelli "scarsi".
si puo' chiudere il 3d ;)
ah no aspe'...mi e' venuto l'esempio piu' carino
ipotizziamo un vento di 800kmh.,.. all'andata l'aereo viaggera' a 1600kmh...ma al ritorno? :eek:
come potra' metterci sempre 1 ora???
TROPPO LOL
al ritorno atterra e usa l'autostrada, però bisogna fare una stima del traffico, non è semplice... :asd:
ma chi li ha preparati sti quesiti???
trallallero
07-09-2007, 14:22
perche´ nessuno si lamenta del numero chiuso dell´accademia dove gli esami sono, lo erano ai tempi di mio padre ma suppongo lo siano ancora, severissimi ? e´ discriminante escludere uno che non ci vede bene ed ha i riflessi lenti ma si impegna tanto e vorrebbe pilotare un Tornado ? si. Ed e´ giusto che sia cosi´.
Quindi non vedo perche´ non dover selezionare chi avra´ un giorno in mano la salute della gente .. se non addirittura un bisturi.
Che poi i test di ammissione facciano cagare, vabbe´...
gigio2005
07-09-2007, 14:33
perche´ nessuno si lamenta del numero chiuso dell´accademia dove gli esami sono, lo erano ai tempi di mio padre ma suppongo lo siano ancora, severissimi ? e´ discriminante escludere uno che non ci vede bene ed ha i riflessi lenti ma si impegna tanto e vorrebbe pilotare un Tornado ? si. Ed e´ giusto che sia cosi´.
Quindi non vedo perche´ non dover selezionare chi avra´ un giorno in mano la salute della gente .. se non addirittura un bisturi.
Che poi i test di ammissione facciano cagare, vabbe´...
direi che ti sei risposto da solo...
uno che non ci vede bene potra' studiare quanto vuole, potra' sudare quanto vuole, potra' fare anni di esperienza...ma nn diventera' mai un buon pilota...
a differenza del medico...
ma sono convinto che tu preferisca farti curare da uno che 30 anni prima abbia saputo rispondere alla domanda di un test d'ingresso: quale paese ha una superficie maggiore tra spagna finlandia e italia?
trallallero
07-09-2007, 14:49
direi che ti sei risposto da solo...
uno che non ci vede bene potra' studiare quanto vuole, potra' sudare quanto vuole, potra' fare anni di esperienza...ma nn diventera' mai un buon pilota...
a differenza del medico...
ma sono convinto che tu preferisca farti curare da uno che 30 anni prima abbia saputo rispondere alla domanda di un test d'ingresso: quale paese ha una superficie maggiore tra spagna finlandia e italia?
non mi sono risposto da solo, mi sembra piu´ probabile l´ipotesi che tu abbia letto solo le righe pari o quelle dispari di cio´ che ho scritto :asd:
che gli esami facciano cagare e´ un dato di fatto. Che ci sia il numero chiuso in seguito ad una severa selezione, lo auspico. Avere entrambe le cose sarebbe perfetto, non averle entrambe peggio che mai.
Comunque non ho portato soluzioni ma ho fatto una domanda.
Dayadvham
07-09-2007, 15:22
Le risposte ammissibili sono pertanto B, D, ed E.
Ed è evidente che chi aveva preparato il test, aveva pensato che l'unica risposta possibile fosse A.
La cosa veramente allucinante, quindi, è che uno che non conosce la differenza tra la media aritmetica e la media armonica sia stato messo a preparare le domande di matematica.
Dubito che pensasse che la risposta giusta fosse la A.
E' molto più palusibile che chi ha scritto il quesito intendesse con la risposta D) ed E) esprimere condizioni ESCLUSIVE (ad esempio, ci mette più di un'ora SOLO se il vento spira da est). Ovviamente ad un più attento esame ci si accorge che il senso della risposta non è esattamente quello e quindi ci sono tre risposte giuste.
Tutto questo per dire che nel 99.9% dei casi in cui i test a risposte multiple contengono quesiti errati che vengono annullati è per imprecisioni nell'uso della lingua e non per la scarsa conoscenza della materia... quindi non ci andrei così pesante come ha fatto qui qualcuno. Il test ministeriale è importante e ci si aspetta la massima attenzione nello stilarlo, però è anche noto che l'Italiano non si presta molto bene a scrivere test a risposta chiusa di tipo matematico, dal momento che è molto facile introdurre ambiguità.
Per quanto riguarda l'utilità del test di ingresso, come è stato già detto ha uno scopo ben preciso: limitare il numero degli iscritti per motivi logistici (leggasi disponibilità di fondi e risorse dell'ateneo). Su quali basi dite che fanno schifo? Non potete fare queste affermazioni basandovi sul fatto che un vostro amico è arrivato primo e non ha fatto un esame o viceversa un genio è stato escluso... Il test viene verificato su base statistica e i risultati dicono che chi si arriva nei primi N posti ha STATISTICAMENTE maggiori probabilità di terminare gli studi di chi arriva in fondo. Quindi i test fanno il loro sporco lavoro. Poi possiamo metterci a discutere che non è bello escludere gli studenti in questo modo, ma non mi venite a raccontare che il problema è banale.
E comunque non capisco il titolo del Thread: siamo la Repubblica delle Banane perchè in un test di ingresso c'erano due domande con ambiguità nel testo e sono state annullate? Magari fossero questi i nostri problemi....
gigio2005
07-09-2007, 16:55
non mi sono risposto da solo, mi sembra piu´ probabile l´ipotesi che tu abbia letto solo le righe pari o quelle dispari di cio´ che ho scritto :asd:
che gli esami facciano cagare e´ un dato di fatto. Che ci sia il numero chiuso in seguito ad una severa selezione, lo auspico. Avere entrambe le cose sarebbe perfetto, non averle entrambe peggio che mai.
Comunque non ho portato soluzioni ma ho fatto una domanda.
purtroppo ho letto (e riletto) tutte le righe...
selezionare un aspirante pilota in base a caratteristiche fisico-patologiche e' giusto, hai ragione
selezionare un aspirante medico in base alle sue conoscenze delle estensioni delle nazioni europee no
E comunque non capisco il titolo del Thread: siamo la Repubblica delle Banane perchè in un test di ingresso c'erano due domande con ambiguità nel testo e sono state annullate? Magari fossero questi i nostri problemi....
E' solo uno dei tanti segnali.
In ogni caso, nei corsi difficili già la gente non c'è. Fisica/Matematica devono esonerare le persone dal pagare le tasse per poter avere gente (almeno qui a Bologna).
Nei corsi fuffa, nelle facoltà relativamente facili (dico relativamente perchè non esiste una facoltà più facile di un'altra, se prese seriamente, ci vogliono solo capacità differenti) invece c'è da scannarsi per fare lezione (uno dei motivi che mi hanno allontanata da Scienze Politiche e Giurisprudenza è proprio questo, la quasi impossibilità di seguire i corsi seriamente per via del n° di studenti).
Io per quest'anno non avrò problemi perchè nel mio corso non siamo più di 30 (siamo proprio pochi di nostro), ma altri dovranno fare più turni per poter usare i laboratori (elettrotecnica e varie altre) essendo più di 200 (Il secondo anno, con sbarramento già passato).
Sono d'accordo, se vivessimo in un mondo perfetto non ci sarebbero di questi problemi, ci sarebbe posto per tutti, ci sarebbero professori a sufficienza, etc. etc. etc.
Ma non è così (e difficilmente potrà mai esserlo). In quasi tutti i paesi del mondo esiste una selezione per accedere all'università, non vedo perchè da noi dovrebbe essere differente.
E no, Mussi proprio parlava di lasciare allo sbando quelli con voti alti, senza un minimo di progettualità per tali teste per concentrarsi solo ed esclusivamente su quelli che usano l'università come parcheggio per farsi mantenere, perchè poverini, evidentemente non ce la fanno -.-'
(Tutto ciò detto davanti al CNSU).
E comunque i miei migliori anni scolastici (come rendimento e apprendimento) sono stati gli ultimi 3 anni di liceo.
In una classe da 14 studenti.
Il paradiso dello studente che ha voglia di fare. (Non ho mai appreso tanto in vita mia, sono riuscita a sostenere l'esame di Analisi I ad Ingegneria senza praticamente aprire libro :), e a strappare pure un 28 )
Dayadvham
07-09-2007, 18:20
E' solo uno dei tanti segnali.
IMHO si tratta solo di errori che possono capitare per le motivazioni che ho espresso in precedenza. Lo dico solo perchè ho la sensazione che in Italia quando si parla di scuola/università le reazioni sono sempre esagerate e non c'è mai obiettività.
In ogni caso, nei corsi difficili già la gente non c'è. Fisica/Matematica devono esonerare le persone dal pagare le tasse per poter avere gente (almeno qui a Bologna).
Nei corsi fuffa, nelle facoltà relativamente facili (dico relativamente perchè non esiste una facoltà più facile di un'altra, se prese seriamente, ci vogliono solo capacità differenti) invece c'è da scannarsi per fare lezione (uno dei motivi che mi hanno allontanata da Scienze Politiche e Giurisprudenza è proprio questo, la quasi impossibilità di seguire i corsi seriamente per via del n° di studenti).
Io per quest'anno non avrò problemi perchè nel mio corso non siamo più di 30 (siamo proprio pochi di nostro), ma altri dovranno fare più turni per poter usare i laboratori (elettrotecnica e varie altre) essendo più di 200 (Il secondo anno, con sbarramento già passato).
Sono d'accordo, se vivessimo in un mondo perfetto non ci sarebbero di questi problemi, ci sarebbe posto per tutti, ci sarebbero professori a sufficienza, etc. etc. etc.
Ma non è così (e difficilmente potrà mai esserlo). In quasi tutti i paesi del mondo esiste una selezione per accedere all'università, non vedo perchè da noi dovrebbe essere differente.
E no, Mussi proprio parlava di lasciare allo sbando quelli con voti alti, senza un minimo di progettualità per tali teste per concentrarsi solo ed esclusivamente su quelli che usano l'università come parcheggio per farsi mantenere, perchè poverini, evidentemente non ce la fanno -.-'
(Tutto ciò detto davanti al CNSU).
Per quanto riguarda la selezione nei corsi universitari e l'assistenzialismo verso i "parcheggiati", rientra tutto nella virata che sta subendo la nostra università dal cambio di ordinamento in poi (il 3+2).
Le nostre università erano molto più selettive della media europea e proprio per questo si è deciso di adeguarsi al resto dell'Europa.
Se vuoi avere laureati a 23 anni in percentuali bulgare non puoi mica pensare di fare selezione.
Poi tieni presente che da 2-3 anni, i fondi e il numero di strutturati per facoltà (cioè il numero di docenti e ricercatori) è proporzionale al numero di studenti iscritti. Quindi gli studenti sono clienti dell'università che vanno trattati con riguardo e non puoi mica bocciarli tutti...
Infine come ciliegina sulla torta, qualcuno se ne esce ciclicamente con l'idea di fare un centro di ecellenza e si comincia dire che in Francia, che in Inghilterra, che in Germania... peccato che nessuno voglia tirare fuori i soldi...
Per fortuna che ci ha pensato lo scorso governo ed è nato l'IIT... invece che a Genova dovevano farlo a Cinecittà... così usavano un set e forse ci risparmiavano anche qualcosa... mah...
Ho letto il quesito incriminato e non capisco cosa centri con la facoltà di medicina, così come da quasi 15 anni non capisco quando mi dicono che nei test ci sono domande di geometria, analisi e soprattutto di probabilità che tanto si studia da zero nel corso di Statistica ed epidemiologia medica. Stranezze.
Io capisco chi è contro il numero chiuso poichè tutti hanno diritto all'istruzione, ma senza si amplificherebbero problemi esistenti e molto sentiti.
Innanzi tutto senza il test la facoltà si riempirebbe come negli anni '70 e '80 di una pletora il cui unico obiettivo è il posto fisso e una vita stile impiegato. Cosa non solo assolutamente assurda perchè si scambia la pratica medica per il lavoro del metalmeccanico dalle 8 alle 5, ma anche deleteria perchè il risultato è un rallentamento ed uno scadimento delle prestazioni come minimo.
Soprattutto il numero chiuso è necessario perchè in Italia ci sono troppi medici e troppe facoltà sono spuntate come funghi in particolare nel centro e sud Italia. Figuratevi che qui a Milano all'Ordine ogni tanto c'era chi proponeva di chiudere gli accessi a Medicina per qualche anno!
Quanto alla preparazione fornita non posso esprimermi per l'intera penisola, ma per Milano, Pavia e Parma, sì. Queste università hanno facoltà di Medicina dure, altamente formative e selettive.
Selettive? Vi starete certamente chiedendo.
Certo sono presenti sbarramenti di consequenzialità e mezzo corso ed in più vi sono esami, generalmente definiti epocali, che mettono alla prova il carattere dello studente e lo obbligano a riflettere se la strada che ha scelto sia davvero quella giusta.
Come ho scritto, posso esprimermi solo per queste tre Università.
Infine vorrei aggingere una cosa sulle prospettive future per chi si appresta a percorrere questa strada dura, piena di sacrifici, ma anche di tantissime soddisfazioni.
Attualmente, per via dei costi esosi del sistema sanitario e dei deficit di bilancio le assunzioni a tempo determinato sono bloccate, i contratti sono da precariato mediocre ed il fine non dichiarato, ma ben conosciuto, è quello di spingere verso la privatizzazione del sistema e lasciare che gli ospedali statali assumino a paghe da fame un esercito di medici proveniente dai nuovi acquisti della UE, Romania ...
Non fatevi illusioni, questi medici stranieri hanno una preparazione eccellente e sono ben disposti ad assumere incarichi con paga da noi ritenuta indecente.
Questo certo se il vostro fine fosse relegarvi in ambito statale, altrimenti per la pratica privata non vedo alcun problema, tutto dipenderà da quello che sarete in grado di fare.
Infine, a chi ha superato il test: congratulazioni, state per accedere al più bel corso di laurea che si possa desiderare di frequentare.
Andala
Scoperchiatore
07-09-2007, 20:02
(6 settembre 2007)
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/polemica-medicina/polemica-medicina.html
Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......:rolleyes:).
Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione? :rolleyes:
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" :mbe: e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma :mbe:
Sono d'accordo con te, però il caso specifico è proprio il meno adatto per dire che i test per limitare l'accesso sono giusti. Al test per odontoiatria c'erano almeno una dozzina di over-40 con figli a seguito, che ovviamente erano lì per aiutare i pargoli ad entrare agevolmente.
A Roma, quando lo feci qualche anno fa, fra i cognomi dei vincitori (all'epoca non c'erano problemi per la privacy, quindi la graduatoria era pubblica) ricorrevano molti cognomi dei componenti della commissione o di professori dell'ateneo.
I test, poi, è decisamente fuori luogo per un futuro dottore od odontoiatra; d'altronde, capisco pure che sia impossibile avere parametri "seri" di valutazione per l'entrata ad un corso di laurea...
Willyyyy
07-09-2007, 20:05
(6 settembre 2007)
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/polemica-medicina/polemica-medicina.html
Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......:rolleyes:).
Come può un ministro dire che ci dovrebbero essere meno test d'ammissione? :rolleyes:
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Va bene che da un ministro che sostiene la tesi "aiutiamo in ogni modo chi non ci arriva mentre gli intelligenti lasciamoli allo sbando, anzi mettiamogli i bastoni tra le ruote, perchè come dice anche Gesù: i primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi" :mbe: e che "la meritocrazia è il seme di tutti i mali" non c'è da aspettarsi un granchè, ma :mbe:
però magari su quelle 300 persone passate ce ne sono altre 200 che meritavano di passare...oppure un sacco che sono arrivate a pari punti.
I test di ammissione non sono una cosa pienamente giustificabile in fin dei conti...
Oppure tanti che in un modo o nell'altro hanno truccato il test. e ce ne sono...comunque non è un argomento che mi preme più di tanto.
Meritocrazia dovrebbe essere quindi premiare l'impegno.
Non sono d'accordo. Dovrebbe premiare i risultati, a prescindere dal fatto che questi derivino da impegno o da capacita' innate. Posso metterci tutto l'impegno che voglio, ma se sono una capra e non ci capisco una sega di medicina non devo laurearmi. A vantaggio dei miei futuri (non) pazienti.
Le basi di infarinatura su queste materie dovrebbe essere l'università stessa a dartele non si può pretendere che N studenti derivanti da diverse scuole abbiano una base di nozioni comune.
ci sono diverse scuole superiori con diversi programmi e diversi gradi di preparazione. Trovo giusto che l'universita' accerti che i suoi futuri studenti siano a conoscenza dei prerequisiti per apprendere le materie del primo anno. In caso contrario oltre rendere piu' problematico l'insegnamento di materie fondanti, si fa perdere un anno ad un sacco di studenti (con le relative tasse universitarie).
Questo non toglie che ci siano dei test fatti col sedere, ma il problema non e' del metodo.
Inoltre vorrei fare un test ai primari dei vari ospedali e vedere quanto sanno di matematica, fisica e chimica....scommetti che sarebbero pure loro tra il bestiame? eppure ciò non impedisce loro di svolgere bene il proprio lavoro.
Non e' detto che finiscano tutti in corsia, e la matematica in alcuni casi torna comoda (un po' di statistica ad esempio). Senza contare che strumenti sempre piu tecnologici e avanzati richiedono adeguate competenze, che si ottengono se si hanno anche le basi.
Io sono un informatico, ho studiato molta matematica, fisica e chimica ma ora come ora ricordo solo una vaga parte di tutto ciò eppure il mio lavoro lo compio bene lo stesso...anzi a dire il vero mai avuto necessità di quelle nozioni.
Non e' detto che tutte le nozioni serviranno a tutti... dipende da caso a caso, nel mio ad esempio si'.
In ogni caso, nei corsi difficili già la gente non c'è. Fisica/Matematica devono esonerare le persone dal pagare le tasse per poter avere gente (almeno qui a Bologna).
Quando cominciai matematica eravamo una settantina, dopo due anni circa la meta'.... se ci si aggiunge che il secondo biennio c'erano gli indirizzi e la gente si suddivideva nei corsi piu' disparati, ci si trovava di fronte a scene abbastanza surreali, del tipo che ci ritrovava in quattro a seguire un corso, e di questi uno era un dottorando e l'altro un altro professore :D. Oppure l'insegnante che arriva, da una occhiata all' aula e fa "vedo che Chiara non e' ancora arrivata, che dite, aspettiamo cinque minuti?".
Non a caso sono i corsi che mi sono rimasti piu' impressi e ho imparato meglio (per contro, impraticabile affrontarli senza frequentarli).
Ho letto il quesito incriminato e non capisco cosa centri con la facoltà di medicina, così come da quasi 15 anni non capisco quando mi dicono che nei test ci sono domande di geometria, analisi e soprattutto di probabilità che tanto si studia da zero nel corso di Statistica ed epidemiologia medica. Stranezze.
Io capisco chi è contro il numero chiuso poichè tutti hanno diritto all'istruzione, ma senza si amplificherebbero problemi esistenti e molto sentiti.
Innanzi tutto senza il test la facoltà si riempirebbe come negli anni '70 e '80 di una pletora il cui unico obiettivo è il posto fisso e una vita stile impiegato. Cosa non solo assolutamente assurda perchè si scambia la pratica medica per il lavoro del metalmeccanico dalle 8 alle 5, ma anche deleteria perchè il risultato è un rallentamento ed uno scadimento delle prestazioni come minimo.
Soprattutto il numero chiuso è necessario perchè in Italia ci sono troppi medici e troppe facoltà sono spuntate come funghi in particolare nel centro e sud Italia. Figuratevi che qui a Milano all'Ordine ogni tanto c'era chi proponeva di chiudere gli accessi a Medicina per qualche anno!
Quanto alla preparazione fornita non posso esprimermi per l'intera penisola, ma per Milano, Pavia e Parma, sì. Queste università hanno facoltà di Medicina dure, altamente formative e selettive.
Selettive? Vi starete certamente chiedendo.
Certo sono presenti sbarramenti di consequenzialità e mezzo corso ed in più vi sono esami, generalmente definiti epocali, che mettono alla prova il carattere dello studente e lo obbligano a riflettere se la strada che ha scelto sia davvero quella giusta.
Come ho scritto, posso esprimermi solo per queste tre Università.
Infine vorrei aggingere una cosa sulle prospettive future per chi si appresta a percorrere questa strada dura, piena di sacrifici, ma anche di tantissime soddisfazioni.
Attualmente, per via dei costi esosi del sistema sanitario e dei deficit di bilancio le assunzioni a tempo determinato sono bloccate, i contratti sono da precariato mediocre ed il fine non dichiarato, ma ben conosciuto, è quello di spingere verso la privatizzazione del sistema e lasciare che gli ospedali statali assumino a paghe da fame un esercito di medici proveniente dai nuovi acquisti della UE, Romania ...
Non fatevi illusioni, questi medici stranieri hanno una preparazione eccellente e sono ben disposti ad assumere incarichi con paga da noi ritenuta indecente.
Questo certo se il vostro fine fosse relegarvi in ambito statale, altrimenti per la pratica privata non vedo alcun problema, tutto dipenderà da quello che sarete in grado di fare.
Infine, a chi ha superato il test: congratulazioni, state per accedere al più bel corso di laurea che si possa desiderare di frequentare.
Andala
quoto totalmente...
soprattutto la parte in grassetto.. veramente un corso di laurea magnifico..
Ovviamente tralasciando ogni inutile commento sul test di medicina, che anche l'anno scorso conteneva almeno un paio di domande sospette (una poi, del tutto soggettiva, perchè chiedeva di concludere una frase scegliendo quale risposta la rendeva più ironica......:rolleyes:)
Beh.... non è una novità.....
10 anni fa quando ho fatto l'esame per il brevetto di pilota, il commissario ci disse: se vi capitano le domande x, y o z, sappiate che non c'è una risposta corretta, segnate questa qui.... ecc....
Demetrius
09-09-2007, 16:13
Il ministro: errori nei questionari, prove annullabili
Fuga di notizie sui test, pm all’università
Medicina, plichi aperti a Catanzaro. Mussi: voti sospetti al Sud
ROMA — Test di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, l’Italia corre a due velocità ma c’è il sospetto che al Sud le procedure per le selezioni siano state meno rigorose. A Messina, tanto per fare un esempio, i primi 44 candidati classificati sono risultati essere più bravi del migliore studente in corsa a Siena. Mentre a Bari ci sono sette «eccellenze» che superano il più preparato tra i concorrenti presentatisi alla «Sapienza» di Roma. A Catanzaro, invece, qualcuno ha esagerato aprendo addirittura i plichi inviati dal ministero: tanto da indurre il rettore dell’università «Magna Grecia», Saverio Costanzo, a chiamare il procuratore della Repubblica e il ministro Fabio Mussi che ha subito congelato la correzione degli elaborati svolti nel capoluogo calabrese.
Tutto questo, col carico da novanta degli errori nel questionario nazionale di 80 quiz sottoposto ai 70 mila esaminati lo scorso 4 settembre, ha dunque messo in allarme il ministro Mussi (Università e Ricerca) che, a questo punto, non esclude l’annullamento di alcune prove di esame. Col passare dei giorni, infatti aumentano le anomalie statistiche: «Voglio una relazione chiara per avere rapidamente gli elementi per poter intervenire. Quali garanzie abbiamo delle segretezza di questo quiz? Ho ricevuto un’informativa in cui mi si segnala che con il massimo dei voti a Medicina in Italia sono usciti sette studenti: ebbene quattro di questi sono dell’Università di una città del Sud con poche decine di migliaia di abitanti. Per ottenere una simile statistica bisognerebbe che questa città avesse 60 milioni di abitanti».
Ecco, la provocazione di Mussi che annuncia per la prossima settimana decisioni «giuridicamente ineccepibili e politicamente forti», non smuove di un millimetro i presidi delle facoltà meridionali potenzialmente sotto accusa. Tra quali, anzi, c’è chi si vanta dei risultati ottenuti dai candidati presentatisi nel Mezzogiorno: «Se queste eccellenze fossero tutte nella mia facoltà non mi meraviglierei», commenta il preside Emanuele Altomare della giovanissima facoltà di Medicina di Foggia. A Messina, il preside Emanuele Scribano ci scherza su: «No, non possiamo essere noi perché Messina ha più di 200 mila abitanti. E’ vero, i nostri candidati sono più preparati anche se poi, purtroppo, una volta laureati se ne vanno a lavorare al Nord».
Nando Dalla Chiesa, sottosegretario all’Università, non è così sereno e segnala che oltre a una valanga di richieste di raccomandazione giunte al ministero («Tutte respinte, perché è un reato») qualcosa di strano è successo a Bologna: qui, tra i candidati, c’erano decine di ultra quarantenni (forse genitori) che sono sospettati di aver dato un «aiutino» ai figli. Per questo, spiega Luigi Frati, preside di Medicina alla «Sapienza», «da anni noi sistemiamo i candidati in aula per ordine di data di nascita in modo che i "vecchietti" stiano tutti da una parte».
Ecco, insistono al ministero, ora bisogna verificare se questa disposizione sia stata rispettata in tutta Italia così come quella procedura che prevedeva, per ordine di Mussi, la distribuzione di questionari sfalsati nella numerazione dei quiz per i candidati seduti allo stesso banco. Ora toccherà al ministro tirare le somme sui risultati più che lusinghieri ottenuti nelle Università del Sud rispetto ai voti più contenuti concessi al Centro Nord. Di certo, conclude Mussi, «questo è l’ultimo anno che si procede con questo sistema troppo affidato all’arbitrio e alla manipolazione».
Dino Martirano
09 settembre 2007
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/09/test_universitari_errori_fuga_notizie.shtml
1- chi si lamenta delle risposte sbagliate ha ragione, ma chi con questo vuole rendere nullo l'esame fa una figura penosa.
2- Anche nel test d'ingresso che feci io c'era una risposta errata ( ingegneria ) ma nessuno parlò anche perché non essendoci il numero chiuso bastava solo far presenza .
3- Proporrei l'abolizione dei limiti in ingresso e far selezione agli esami .
blamecanada
09-09-2007, 17:31
Non sono d'accordo. Dovrebbe premiare i risultati, a prescindere dal fatto che questi derivino da impegno o da capacita' innate. Posso metterci tutto l'impegno che voglio, ma se sono una capra e non ci capisco una sega di medicina non devo laurearmi. A vantaggio dei miei futuri (non) pazienti.
Io parlavo a livello di merito personale.
È chiaro che per chi usufruisce del servizio ciò che conta sono i risultati, sicché si dovrebbero prendere i migliori medici e non quelli che s'impegnano di piú.
Io però ritengo che gl'incentivi personali devono essere dati (per quanto possibile) in base all'impegno, perché altrimenti chi non può competere con i migliori non sarà affatto stimolato ad impegnarsi.
In ogni caso non sono sicuro del fatto che chi esce con voti alti in medicina sia necessariamente piú bravo di chi esce con voti piú bassi, quello del medico è un mestiere pratico, per quanto si debbano conoscere le basi teoriche. Molti medici sanno la teoria perfettamente ma rimangono pessimi medici... evidentemente in università manca un giudizio su alcuni aspetti che sono importanti in un medico.
In ogni caso secondo me i test d'ammissione non devono essere basati sul numero chiuso, ma sulla preparazione di base. Chi ha una preparazione di base sufficiente deve poter accedere, e questo dev'essere valido per tutte le università.
Ovviamente in alcuni casi il numero chiuso è necessario, ma dovrebbe essere limitato il piú possibile.
L'università dovrebbe essere accessibile a tutti, ma anche una cosa seria.
In ogni caso non sono sicuro del fatto che chi esce con voti alti in medicina sia necessariamente piú bravo di chi esce con voti piú bassi, quello del medico è un mestiere pratico, per quanto si debbano conoscere le basi teoriche.Come si suole dire, si fa quel che si può. Non abbiamo niente di meglio per determinare chi potrebbe essere un medico migliore dell'altro.
Comunque i medici già nel corso di laurea fanno una certa dose di pratica. Se poi vogliono esercitare, si devono prendere una specializzazione, e lì è soprattutto pratica. Il primo stipendio lo vedono tardi, ma hanno già un po' di esperienza alle spalle. E' difficile fare di meglio senza prendergli altro tempo.
In ogni caso secondo me i test d'ammissione non devono essere basati sul numero chiuso, ma sulla preparazione di base. Chi ha una preparazione di base sufficiente deve poter accedere, e questo dev'essere valido per tutte le università.Sono d'accordo. Purtroppo ciò si scontra con la realtà, per cui si deve evitare di ammettere troppa gente anche se ha una buona preparazione di base. Il rischio è che si faccia una selezione troppo rigida, o al contrario una troppo semplice.
(Tutte le università dovrebbero essere a numero chiuso, e lo dice una che non è stata presa a medicina l'anno scorso)
Esiste una cosa chiamata diritto allo studio.
Spero che per individuare il merito esistando metodi e tempi più efficaci di un banale "test". Gli esami a che servono? :confused:
I test di ingresso saranno antipatici, ma proporre di abolirli e' pura follia... e poi dove li metti 1000 studenti in una facolta che ne tiene al massimo 300?
E' questo il punto del test d'ingresso. Nelle facolta' con laboratori purtroppo non e' fattibile togliere il numero chiuso...
Esiste una cosa chiamata diritto allo studio.
Spero che per individuare il merito esistando metodi e tempi più efficaci di un banale "test". Gli esami a che servono? :confused:Non ti è proprio così difficile leggere i messaggi vecchi, vero?
amigdala
10-09-2007, 12:24
FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/risultati/risultati.html
Atenei, ecco i primi risultati dei test
I medici più bravi? Quasi tutti a Messina
di SALVO INTRAVAIA
Superbravi nel test di Medicina solo a Messina e Bari. Lo rivela una classifica stilata da 'Repubblica.it' in base ai risultati pubblicati sul sito del ministero dell'Università. Mentre, tra errori (ammessi e denunciati) e irregolarità il test di Medicina finisce in tribunale. E' la procura di Catanzaro ad avere aperto un'inchiesta su presunte irregolarità durante lo svolgimento delle prove.
In base alla lista compilata da 'Repubblica' sono al Sud (Messina, Bari e Palermo), gli studenti più bravi d'Italia. Almeno, stando ai punteggi riportati dai ragazzi messi in linea sul sito del Miur. Atenei prestigiosi come quelli della Capitale, di Milano (Bicocca) e Napoli si piazzano nelle retrovie.
Per comprendere la distribuzione dei 'geni' è bastato fare la media dei punteggi dei primi dieci classificati. A sorpresa Messina, con la stratosferica media di 71,18 è l'ateneo che ha battezzato i più bravi in assoluto. Occorre ricordare che, essendo state cancellate due domande delle 80 poste ai candidati, il punteggio massimo che i ragazzi potevano agguantare era 78.
Fra l'ateneo siciliano e prestigiose università italiane c'è un abisso. La Federico II di Napoli e l'università Bicocca di Milano sono distaccate, sempre in base alla media dei primi, di quasi 10 punti. Per non parlare di università un po' più piccole dove il divario diventa imbarazzante. La media degli studenti di Sassari è quasi 20 punti inferiore a quella di Messina. Differenza che si accorcia ai 15 punti per l'università di Salerno e 14 per quella di Ferrara. Pur essendo analogo il questionario da risolvere in tutta Italia, in questi ultimi atenei, la vigilanza è stata forse più rigorosa che in altri contesti? O gli aspiranti camici bianchi hanno studiato meno?
Sta di fatto che l'università di Messina, una volta tanto, mette in fila atenei che nella pubblica opinione sono i migliori esistenti nel Paese. Basta fare qualche esempio. I primi 80 classificati nella città dello Stretto sono più bravi del primo classificato a Sassari. I primi della Bicocca di Milano e della Federico II di Napoli, a Messina, si sarebbero piazzati rispettivamente al 32° e al 17° posto.
Ma è il numero di coloro che sono riusciti a superare la barriera dei 70 punti l'indicatore che probabilmente dà l'idea migliore di quanto si siano scervellati in l'estate i candidati siciliani, per presentarsi superpreparati all'appuntamento con i test. Su oltre 42 mila candidati, non conteggiando quelli di Catanzaro, sono stati soltanto 18 i ragazzi che hanno riportato un punteggio superiore o uguale a 70 punti: quasi tutti tra Messina e Bari. L'ateneo siciliano può vantarne addirittura 9, mentre quello pugliese 4. Napoli (Federico II), Foggia, Reggio Emilia, Pavia e Udine soltanto uno. Nessuno in tutte le altre università sparse per lo Stivale.
Link classifica stilata da "Repubblica.it" sulla base dei punteggi dei primi dieci classificati pubblicati dal Ministero dell'Università :
http://www.repubblica.it/popup/servizi/2007/univ/classifica.html
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FONTE:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=60&ID_articolo=344&ID_sezione=255&sezione=News
Bufera sui quiz sbagliati
Mussi: cambio le regole
I test di ammissione a Medicina potrebbero essere annullati
FLAVIA AMABILE
ROMA
Due domande errate sulle 80 previste nei test di accesso di Medicina, e una serie di plichi non regolari a Catanzaro stanno scuotendo il moido dell’università italiana. An chiede le dimissioni di Fabio Mussi, ma il ministro promette: cambieremo le regole, dall’anno prossimo tutto andrà bene.
Mussi parla di errori «inammissibili», chiede una «relazione» e assicura che per quanto gli compete «sarà questo l’ultimo anno in cui le cose sono state gestite così: bisogna metterci mano e cambiarle. Nel decreto dei primi di agosto assieme al ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni abbiamo stabilito che 25 punti nei concorsi vengano assegnati sulla base dei risultati degli ultimi tre anni di liceo e del voto di maturità; saranno punti sottratti alla pura lotteria dei quiz».
Per ora non ci sono atti ufficiali, ma il ministro ha sottolineato che «ci sono casi» in cui «non esclude» che le «prove d’esame possano essere annullate». E il sito del Miur riporta i risultati delle prove nazionali (completate dappertutto tranne che a Catanzaro dove il rettore ha mandato un esposto al ministero sui plichi aperti) con l’esplicita segnalazione delle due domande errate dei test di medicina, una di fisica, l’altra di algebra. La domanda numero 71 (quesito sulla velocità di un aereo in rapporto al vento favorevole o contrario, annullato perché sarebbero state possibili più risposte, e non una sola, tra le opzioni indicate) e la numero 79, una equazione che soffriva del problema opposto in quanto nessuna delle cinque soluzioni proposte era esatta.
Studenti e associazioni hanno annunciato ricorsi per chiedere l’invalidazione dell’intera sessione di quiz e sui siti Internet hanno chiesto le dimissioni del ministro. L’Unione degli universitari, l’associazione di studenti più agguerrita nella lotta per l’abolizione del numero chiuso e dei test selettivi, ha detto espressamente che «la prova di Medicina va ripetuta, esattamente come accade per tutti i concorsi pubblici in cui ci sono irregolarità.
Ma alle proteste degli studenti si sono aggiunte le reazioni politiche. Due le interrogazioni parlamentari annunciate sulla vicenda. Il capogruppo dei Verdi nella Commissione Sanità e Affari sociali della Camera dei Deputati, Tommaso Pellegrino, presenterà un’interrogazione al ministro dell’Università Fabio Mussi per fare chiarezza. Per Pellegrino «è messa in dubbio la validità del test perché molti ragazzi hanno perso molto tempo per trovare la soluzione giusta, riducendo quindi i minuti a disposizione per dare le altre risposte».
La seconda interrogazione arriverà da Pasquale Giuditta, parlamentare dell’Udeur. «La scoperta degli errori nei quiz - ha spiegato - è uno scandalo».
Da An viene la richiesta di dimissioni. «Mussi si assuma le responsabilità sue e dei suoi collaboratori», ha detto Giuseppe Valditara (An). «Come per l’errore di Dante alla Maturità, emerge la superficialità di un governo che da una parte dovrebbe avere collaboratori più efficienti e dall’altra tenere in conto maggiormente la vita quotidiana dei cittadini». La richiesta di dimissioni viene ripetuta anche da Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale. «Normalmente chi sbaglia, si scusa e paga».
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FONTE:
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2506151.html?ref=hpsbdx2
Bari, 13:04
TEST INGRESSO MEDICINA: INCHIESTA BARI 2006, 7 INDAGATI
Al termine di indagini coordinate dalla Procura di Bari, durate oltre un anno, sui test di ingresso a Medicina a Bari, Ancona e Chieti, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno eseguito nei giorni scorsi perquisizioni e sequestri nei confronti di sette indagati e negli atenei in questione. L'ipotesi investigativa ipotizza i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Nelle indagini sono coinvolti una decina di studenti che nel corso della prova di ammissione alla facolta' avrebbero ricevuto aiuti esterni per superare la prova.
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=2050&sez=HOME_ERASMUS&npl=&desc_sez=
Università di Catanzaro, trovati aperti i plichi dei test
CATANZARO (8 settembre) - Il rettore dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo, e il preside della facoltà di Medicina e chirurgia, Giovambattista De Sarro, hanno segnalato al Ministero alcune irregolarità riguardanti i plichi concorsuali relativi alle prove di accesso ai corsi di laurea a numero programmato. Dagli accertamenti effettuati, infatti, è emerso che i plichi che contenevano i test di ammissione erano aperti. «Il rettore e il preside della facoltà di Medicina - è scritto in una nota dell'Università Magna Grecia - hanno inteso così garantire i candidati alle prove di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Medicina veterinaria, contro ogni ipotetico rischio di alterazione delle prove medesime. Tale decisione è nell'interesse e a tutela dei candidati impegnati nelle prove di ammissione, ed è a dimostrazione dell'attenzione con cui l'Ateneo, operando con estrema trasparenza, ha monitorato le varie fasi relative all'espletamento dei concorsi stessi».
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FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/indagine-catanzaro/indagine-catanzaro.html
La procura calabrese apre l'inchiesta sui plichi aperti all'Università Magna Grecia
Ancora molte segnalazioni di irregolarità. Il ministro: "Pronti a punire i colpevoli"
Test universitari, indagine a Catanzaro
Mussi: "In caso di illeciti, prove nulle"
ROMA - La procura di Catanzaro ha aperto un'indagine sui plichi dei test universitari risultati aperti ancor prima della prova di ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Veterinaria dell'Università Magna Grecia. A denunciare l'accaduto erano stati nei giorni scorsi il Rettore, Francesco Saverio Costanzo, e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Giovambattista De Sarro.
Sarà il sostituto procuratore della Repubblica Salvatore Curcio a prendere in carico l'indagine che dovrà anche verificare se all'interno dei plichi aperti mancavano anche dei moduli.
Dopo gli accertamenti, le autorità dell'università avevano deciso di segnalare le irregolarità "nell'interesse e a tutela dei candidati impegnati nelle prove di ammissione". Per un caso simile avvenuto nel 2000 all'università Palermo, il ministro Ortensio Zecchino, fece ripetere i quiz a 22 mila candidati.
Caos quiz. Quanto accaduto a Catanzaro si va ad aggiungere ai quiz sbagliati per Medicina, a cui hanno partecipato 70 mila studenti con una domanda con due risposte esatte e una domanda con nessuna risposta esatta, e all'interrogazione parlamentare dei Verdi sullo svolgimento dei test.
Molte sono comunque le segnalazioni di irregolarità che continuano ad arrivare al ministro dell'Università Fabio Mussi. Appartengono a una piccola università del sud 4 dei 7 studenti che in tutta Italia hanno risposto a tutte le domande: un dato statisticamente anomalo.A Messina i primi 44 candidati di medicina sono risultati più bravi del primo di Siena.
Prima di prendere decisioni, il ministro ha spiegato di volere analizzare nel dettaglio gli elementi di quanto accaduto e ha ribadito la volontà di fare chiarezza sulla fuga di notizie relativa ai quiz. "Voglio avere una relazione ed un quadro completo della situazione - ha precisato il ministro - ma se ci fossero casi di illecito, ci sarà l'annullamento delle prove". "Se gli errori derivano da sciatteria o trascuratezza, perché magari qualcuno non ha fatto i controlli che doveva - ha concluso Mussi - qualche testa salterà".
(9 settembre 2007)
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FONTE:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/09/test_universitari_errori_fuga_notizie.shtml
Il ministro: errori nei questionari, prove annullabili Fuga di notizie sui test, pm all’università Medicina, plichi aperti a Catanzaro. Mussi: voti sospetti al Sud
ROMA — Test di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, l’Italia corre a due velocità ma c’è il sospetto che al Sud le procedure per le selezioni siano state meno rigorose. A Messina, tanto per fare un esempio, i primi 44 candidati classificati sono risultati essere più bravi del migliore studente in corsa a Siena. Mentre a Bari ci sono sette «eccellenze» che superano il più preparato tra i concorrenti presentatisi alla «Sapienza» di Roma.A Catanzaro, invece, qualcuno ha esagerato aprendo addirittura i plichi inviati dal ministero: tanto da indurre il rettore dell’università «Magna Grecia», Saverio Costanzo, a chiamare il procuratore della Repubblica e il ministro Fabio Mussi che ha subito congelato la correzione degli elaborati svolti nel capoluogo calabrese.
Tutto questo, col carico da novanta degli errori nel questionario nazionale di 80 quiz sottoposto ai 70 mila esaminati lo scorso 4 settembre, ha dunque messo in allarme il ministro Mussi (Università e Ricerca) che, a questo punto, non esclude l’annullamento di alcune prove di esame. Col passare dei giorni, infatti aumentano le anomalie statistiche: «Voglio una relazione chiara per avere rapidamente gli elementi per poter intervenire. Quali garanzie abbiamo delle segretezza di questo quiz? Ho ricevuto un’informativa in cui mi si segnala che con il massimo dei voti a Medicina in Italia sono usciti sette studenti: ebbene quattro di questi sono dell’Università di una città del Sud con poche decine di migliaia di abitanti. Per ottenere una simile statistica bisognerebbe che questa città avesse 60 milioni di abitanti».
Ecco, la provocazione di Mussi che annuncia per la prossima settimana decisioni «giuridicamente ineccepibili e politicamente forti», non smuove di un millimetro i presidi delle facoltà meridionali potenzialmente sotto accusa. Tra quali, anzi, c’è chi si vanta dei risultati ottenuti dai candidati presentatisi nel Mezzogiorno: «Se queste eccellenze fossero tutte nella mia facoltà non mi meraviglierei», commenta il preside Emanuele Altomare della giovanissima facoltà di Medicina di Foggia. A Messina, il preside Emanuele Scribano ci scherza su: «No, non possiamo essere noi perché Messina ha più di 200 mila abitanti. E’ vero, i nostri candidati sono più preparati anche se poi, purtroppo, una volta laureati se ne vanno a lavorare al Nord».
Nando Dalla Chiesa, sottosegretario all’Università, non è così sereno e segnala che oltre a una valanga di richieste di raccomandazione giunte al ministero («Tutte respinte, perché è un reato») qualcosa di strano è successo a Bologna: qui, tra i candidati, c’erano decine di ultra quarantenni (forse genitori) che sono sospettati di aver dato un «aiutino» ai figli. Per questo, spiega Luigi Frati, preside di Medicina alla «Sapienza», «da anni noi sistemiamo i candidati in aula per ordine di data di nascita in modo che i "vecchietti" stiano tutti da una parte».
Ecco, insistono al ministero, ora bisogna verificare se questa disposizione sia stata rispettata in tutta Italia così come quella procedura che prevedeva, per ordine di Mussi, la distribuzione di questionari sfalsati nella numerazione dei quiz per i candidati seduti allo stesso banco. Ora toccherà al ministro tirare le somme sui risultati più che lusinghieri ottenuti nelle Università del Sud rispetto ai voti più contenuti concessi al Centro Nord. Di certo, conclude Mussi, «questo è l’ultimo anno che si procede con questo sistema troppo affidato all’arbitrio e alla manipolazione».
Dino Martirano
09 settembre 2007
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=8535&sez=HOME_ERASMUS
Quiz errati, Mussi: «Gli studenti hanno ragione, l'esame potrebbe essere annullato»
VENEZIA (8 settembre) - «Gli studenti che protestano hanno molteplici ragioni. Ci sono casi in cui non escludo che le prove d'esame possano essere annullate». Lo ha detto il ministro per l'Univerisità, Fabio Mussi, oggi a Marghera, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle crescenti proteste degli studenti che lamentano errori nei quiz dell'esame di ammissione al numero chiuso di Medicina.
«Questi errori sono inammissibili - ha detto Mussi - Uno o due errori su ottanta quiz rappresentano una percentuale inaccettabile». Mussi ha aggiunto che il ministero sta verificando tutto il quadro dei corsi. «Voglio una relazione chiara - ha detto - per avere rapidamente gli elementi per poter intervenire. Questo sistema è troppo affidato all'arbitrio e alla manipolazione. Quali garanzie abbiamo della segretezza di questi quiz? Ho ricevuto un'informativa in cui mi si segnala che con il massimo dei voti a Medicina, in Italia, sono usciti sette studenti: ebbene, quattro di questi sono dell'Università di una città del Sud con poche decine di migliaia di abitanti. Per ottenere una simile statistica bisognerebbe che questa città avesse 60 milioni di abitanti».
Mussi ha spiegato che, per quanto gli compete, «sarà questo l'ultimo anno in cui le cose sono state gestite così: bisogna metterci mano e cambiarle. Nel decreto dei primi di agosto assieme al ministro Fioroni abbiamo stabilito che 25 punti nei concorsi vengano assegnati sulla base dei risultati degli ultimi tre anni di liceo e del voto di maturità; sono punti sottratti alla pura lotteria dei quiz».
Pellegrino: Mussi trovi una soluzione rapida. «Individuare i responsabili e trovare una soluzione che tenga nella giusta considerazione gli interessi degli studenti che hanno sostenuto i test di ammissione a Medicina, convinti di avere tra le mani quiz in cui era sempre possibile trovare le risposte giuste». Lo ha chiesto il capogruppo dei Verdi nella commissione Sanità e affari sociali della Camera, Tommaso Pellegrino. Secondo Pellegrino «è chiaro che ammettere tutti porterebbe al caos in molte facoltà organizzate per il numero chiuso, ma è chiaro che non si possono danneggiare quegli studenti che hanno sostenuto i quiz e che hanno perso tempo prezioso per trovare la soluzione giusta che non c'era in quelle due domande. Il ministro Mussi deve fare chiarezza e trovare una soluzione al più presto per non creare ulteriori disagi agli studenti, anche perché se qualcuno di loro decidesse di rivolgersi al Tar avrebbe ottime possibilità di veder accolto il suo ricorso e creerebbe problemi ancor maggiori rispetto a un'ammissione generalizzata».
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FONTE:
http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=284248
Universita’
TRIASSI: E’ IL METODO MIGLIORE
Medicina, test d’ammissione: docenti divisi
Test di ammissione alla facoltà di medicina. Non si placano le polemiche sui quitz di sbarramento per l’accesso alle scuole universitarie per gli aspiranti medici. Una proposta di riforma è già stata presentata sette anni fa al Ministero rivela Giovanni Del Rio, preside della facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli che il 13 settembre sarà a Roma nell’ambito della conferenza permanente dei presidi anche per discutere della modifica delle prove di selezione che oggi disciplinano l’ingresso nelle scuole universitarie di Medicina. Quiz da modificare nei contenuti ma non nel metodo è invece il parere di Maria Triassi, ordinario di Igiene dell’Ateneo Federico II che nelle domande a risposta multipla vede l’unico sistema a prova di raccomandazione capace dunque di salvaguardare la trasparenza delle selezioni.
Maria Triassi, ordinario di igiene della Facoltà di medicina dell’Ateneo Federico II , direttore del corso master in management sanitario.
Domanda. I quiz di ammissione a medicina sono nel mirino. Pensa che vadano aboliti?
Risposta. No tutt’altro: a mio avviso i quiz a risposta multipla controllati elettronicamente sono l’unico sistema in grado di salvaguardare il presupposto della trasparenza delle prove.
Un sistema che finora ha garantito gli studenti senza santi in paradiso.
Si tratta dunque, a mio avviso, dell’unico strumento in grado di fronteggiare le raccomandazioni.
In una Facoltà, come quella di medicina, dove è tradizione il passaggio delle cattedre o almeno della professione, da padre in figlio, non credo che se ne possa fare a meno.
D: Ma sulla natura delle domande è un coro unanime di critiche. Nei test si trovano quesiti assurdi, come il colore della bandiera di un Paese o date di nascita…
R. Questo è u altro discorso. Cambiare i con tenuti dei quitz è sicuramente necessario. E non solo per verificare la conoscenza di base delle materie che si andranno ad approfondire durante gli anni ma anche per saggiare l’attitudine ad avere un rapporto umano sia con i colleghi sia soprattutto con i malati, gli utenti del servizio sanitario che i medici forniscono all’utenza.
D. Insomma test per selezionare i più preparati ma anche chi ha abilità nei rapporti umani…
R. Senza dubbio è necessario che il futuro medico abbia notevoli capacità di comunicazione, sia capace di interagire con la sofferenza e farsi carico dei problemi che gli si pongono con un atteggiamento rivolto alla soluzione. Ecco, credo che anche un saggio della capacità di problem solving sia forse più calzante di un test pensato solo per verificare la conoscenza di nozioni. E credo che tutto l’iter di studio del medico debba improntarsi a tali caratteristiche dove la conoscenza della fisiologia, della biologia, della patologia debba essere continuamente misurato sui problemi che i cittadini e gli utenti del Servizio sanitario presenteranno al futuro medico.
7-09-2007
generals
10-09-2007, 15:30
Le solite cose all'italiana, fatta la regola trovato l'inganno con la clientela, era prevedibile e alla faccia di chi parla di selezioni per favorire la meritocrazia :Prrr:
Nel mirino della Guardia di Finanza gli atenei di Bari, Chieti e Ancona
Università, sette indagati per i test agevolati
Gli studenti arrivavano a pagare fino a 40mila euro per avere la certezza di essere ammessi alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria
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BARI - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Secondo le indagini della guardia di Finanza alcuni studenti hanno pagato fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere «assistiti» durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti.
COINVOLTO ANCHE UN DOCENTE - I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.
TELEFONATE E SMS - Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.
Una volta si pagavano quelle cifre per avere un posto di lavoro a tempo indeterminato...ragazzi come è diventata cara la vita :D
amigdala
10-09-2007, 17:00
FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=8677&sez=HOME_INITALIA
Mussi: «Forse un nuovo caso di test manipolati»
Buste trafugate, aperte e rimesse al loro posto
Test d'ingresso, perquisizioni a Bari, Ancona e Chieti, sette indagati
BARI (10 settembre) - Mentre la Guardia di Finanza di Bari ha compiuto questa mattina perquisizioni e sequestri nelle indagini sui test d'ingresso a Medicina, il ministro Mussi denuncia l'esistenza di un nuovo possibile caso di manipolazione legato agli ultimi test effettuati. «Ci sarebbero buste aperte prima di un concorso in un'altra università e a segnalare che qualcosa non andava è stato, in questo caso, il rettore medesimo, cosa di cui lo ringrazio», ha detto il ministro, senza specificare di quale università si tratti.
«E' evidente - ha detto Mussi - che se si accerta il fatto che in un'università i quiz erano a qualcuno noti il giorno prima, perché qualcuno li aveva trafugati, lì il concorso sicuramente salta. Devo avere la certezza, ma se la certezza di questo fatto ci sarà, allora il concorso salta». Secondo quanto segnalato al ministro, le buste dei quiz sarebbero state state trafugate e aperte, per poi essere rimesse al proprio posto.
Ad ogni modo, ha proseguito Mussi, «i miei uffici stanno facendo una relazione completa su tutta la vicenda e al mio rientro si prenderanno le decisioni. Bisogna considerare partitamente i problemi, quali sono cioè i problemi di sistema, di errori e gli eventuali problemi di abuso, che sono cose diverse». Quanto al caso dell'università di Messina, dove si concentrerebbero i migliori risultati nei test per l'ammissione ai corsi di medicina, «quando ci sono delle anomalie statistiche - ha concluso il ministro - bisogno capirne il perché, poi naturalmente c'è anche il caso, ma bisogna interrogarsi».
Perquisizioni e sequestri a Bari. L'operazione della Finanza di Bari è legata alle indagini, avviate un anno fa, sui test d'ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Ancona e Chieti. Sono sette le persone indagate, nei cui confronti s'indaga per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Le perquisizioni e i sequestri sono stati compiuti sia nei confronti degli indagati sia negli atenei interessati. Gli studenti coinvolti, durante le prove di ammissione alle facoltà, sarebbero una cinquantina: secondo gli investigatori, hanno ricevuto aiuti esterni, anche attraverso l'uso di telefoni cellulari.
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FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/polemica-odontoiatria/polemica-odontoiatria.html
Nello stilare le graduatorie, la commissione non ha notato i quesiti sbagliati
Intanto si moltiplicano le polemiche su altre domande della prova di Medicina
Test universitari, ormai è caos
Due errori anche a Odontoiatria
Il ministero: "Stiamo verificando le segnalazioni. Il ministro deciderà tra pochi giorni"
Possibile la ripetizione parziale o totale degli esami
di ANDREA BETTINI
ROMA - Più passa il tempo, più emergono delle falle nei test di ammissione all'università ai quali la scorsa settimana si sono sottoposte decine di migliaia di studenti. Mentre le segnalazioni di irregolarità si moltiplicano, sono due i casi sui quali gli esperti interpellati da Repubblica.it non hanno dubbi: i quesiti 41 e 52 delle prove di Odontoiatria erano errati. In questo caso, le conseguenze sono state maggiori rispetto ai due errori scoperti nei test di Medicina: la commissione non si è accorta del problema e, poiché le domande non sono state annullate, le graduatorie degli ammessi sono state stilate considerando come valide anche quelle sbagliate.
Nel caso di Medicina, gli errori erano nella sezione di Fisica e Matematica. Ad Odontoiatria, gli scivoloni si sono invece verificati in quella di Biologia. La domanda 41 chiedeva di trovare l'affermazione errata tra le cinque presentate. Peccato che, oltre a quella indicata dalla commissione nelle correzioni, ce ne fosse una seconda: ad ogni tripletta di basi azotate corrisponde infatti un unico amminoacido e non "più amminoacidi" e non è questo il motivo per cui il codice genetico è detto ridondante, come riportato in un'altra risposta.
La domanda 52 chiedeva invece di individuare l'anticodone di un amminoacido, il triptofano, ma le opzioni a disposizione erano tutte sbagliate. "La risposta considerata corretta dalla commissione, la sequenza ACC, indica l'anticodone della glicina", spiega Vincenzo Nigro, docente di Patologia generale alla Seconda Università degli studi di Napoli. "Quella giusta è CCA e non era presente".
Nonostante le proteste e le segnalazioni degli studenti, questi problemi non sono stati notati dalla commissione che ha realizzato i test. Di conseguenza, nello stilare le graduatorie non se ne è tenuto conto. "Quando ho letto la domanda 41 - dice Luca Cecco, che ha sostenuto la prova di ammissione a Trieste - ho visto la risposta sulle triplette e l'ho selezionata senza nemmeno leggere le altre perché era chiaramente errata. Dopo la pubblicazione delle soluzioni ho sottoposto il test al mio professore di biologia delle superiori, che mi ha rilasciato una dichiarazione scritta in cui afferma che la domanda è sbagliata. Sono stato escluso, ma se riconoscessero che ho ragione avrei un punteggio più alto e buone possibilità di essere ripescato. Se sarà necessario, farò ricorso".
Nel frattempo non si placano le polemiche sulla prova di Medicina. Oltre alla due domande annullate perché contenevano errori, molti lettori contestano le domande 7 e 9, sul millenarismo e sul neoguelfismo. In entrambe, dicono, ci sarebbe più di una risposta corretta.
Diverse associazioni di studenti chiedono da giorni la ripetizione delle prove. Secondo fonti interne al ministero dell'Università e della ricerca, sono in corso dei controlli sulle numerose segnalazioni ricevute. Finché non saranno conclusi, saranno considerate come valide le risposte indicate dalla commissione che ha stilato le prove.
Il ministro Fabio Mussi, che ha promesso l'annullamento dei risultati in caso di illeciti, dovrebbe prendere una decisione tra un paio di giorni, dopo aver sentito il parere dell'Avvocatura di Stato. L'ipotesi di una ripetizione completa dei test, dicono dal ministero, appare comunque di difficile realizzazione. E' invece più probabile che si decida di effettuare delle ripetizioni mirate dove si sono verificati gli inconvenienti più gravi.
(10 settembre 2007)
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FONTE:
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/ancona/2007/09/10/35413-test_truccati_entrare_medicina.shtml
SCANDALO IN ATENEO
Test truccati per entrare a Medicina
Fino a 30mila euro per superarli
Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari per le prove di ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Ancona, Bari e Chieti. Alcuni finanzieri 'infiltrati' tra gli aspiranti studenti hanno filmato scambi di telefonate o sms durante l'ultimo esame del 4 e 5 settembre. Il rettore Marco Pacetti ipotizza la "denuncia di studenti delusi"
Ancona, 10 settembre 2007 - Vuoi iscriverti a Medicina? L'importante è avere la 'disponibilità economica', per pagare il test di ammissione. Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese, sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Ancona, Bari e Chieti.
Fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere 'assistiti' durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare, secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, la prova di ammissione. I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.
Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati.
L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule.
Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.
C'erano anche alcuni finanzieri tra gli aspiranti studenti in medicina ed odontoiatria che hanno effettuato i test di preselezione per l'ammissione: finanzieri 'infiltrati' per verificare quanto emerso dall'inchiesta.
Dei 7 indagati, 6 sarebbero baresi e uno di Ancona e nell'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli, ci sarebbe anche un docente che avrebbe svolto, previo compenso, 'lezioni propedeutiche' ad un gruppo di 50 aspiranti matricole.I partecipanti alle preselezioni, secondo la Procura, erano tutti vestiti con abiti degli stessi colori, bianco e nero, per potersi riconoscere durante i test di ammissione ed avrebbero comunicato con l'esterno, o con alcuni componenti del gruppo d'ascolto , anch'essi iscritti alle prove per fornire le risposte esatte a chi aveva pagato per partecipare al corso di formazione, organizzato ad hoc, a Polignano a Mare (Bari).
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FONTE
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=205167
Test Medicina: 30mila euro per passare
lunedì 10 settembre 2007
Bari - Fino ad 8mila euro per frequentare un corso di preparazione al test, e poi fino a 30mila se l’esame veniva effettivamente superato. Tanto poteva costare,la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti, dove alcuni finanzieri si sono "infiltrati" tra gli studenti per poter verificare di persona quanto emerso dall’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Bari sui test truccati. Il particolare è emerso nel corso di una conferenza stampa che il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, ha tenuto questa mattina con il nucleo di PT della Guardia di Finanza di Bari per illustrare l’operazione "Ippocrate" nell’ambito della quale risultano indagate 7 persone. Dei 7, 6 sarebbero baresi e uno di Ancona e nell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli, ci sarebbe anche un docente che avrebbe svolto, previo compenso, "lezioni propedeutiche" ad un gruppo di 50 aspiranti matricole.
L'organizzazione dei "gruppi di ascolto" In realtà, secondo la Procura, si tratterebbe di una vera e propria organizzazione dotata di cosiddetti "gruppi di ascolto" che avrebbero fornito le soluzioni ai test in tempo reale durante le stesse prove di preselezione universitaria, il 4 e 5 settembre, attraverso l’uso di telefonini ultrapiatti nascosti nelle zone intime o attraverso auricolari. I partecipanti alle preselezioni, secondo la Procura, erano tutti vestiti con abiti degli stessi colori, bianco e nero, per potersi riconoscere durante i test di ammissione ed avrebbero comunicato con l’esterno, o con alcuni componenti del "gruppo d’ascolto", anch’essi iscritti alle prove per fornire le risposte esatte a chi aveva pagato per partecipare al corso di formazione, organizzato ad hoc, a Polignano a Mare (Bari).
Implicato personale dell'ateneo pugliese Dalle indagini che hanno interessato il periodo 2002/2006, secondo la Finanza, è anche emerso una sorta di collegamento con il personale interno, amministrativo e docente ad eccezione dell’Ateneo di Bari, "dove - ha sottolineato con apprezzamento il procuratore Marzano - è stata posta in essere qualsiasi misura atta ad un corretto svolgimento dei test e per evitare questi imbrogli. L’unica cosa che mi tranquillizza e che l’Università non c’entra, ma bisognerà ripensare i test". "Tranquillo" si è detto anche il Rettore dell’Ateneo barese, Corrado Petrocelli, che questa mattina è stato ricevuto dal Procuratore di Bari prima dell’incontro con la stampa. "Avevamo blindato i test di preselezione in ogni modo e con ogni mezzo", ha detto uscendo dal Palazzo, ma non è bastato.
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FONTE:
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1293702676
La GdF ha eseguito perquisizioni e sequestri
Test Università Medicina, a Bari sette indagati
Indagini della Procura della Repubblica sulle ammissioni alle facoltà universitarie del capoluogo pugliese, Chieti e Ancona. Ipotizzati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Decine gli studenti coinvolti che avrebbero ricevuto 'aiuti esterni' per il superamento della prova
Bari, 10 set. (Adnkronos/Ign) - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese, sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona.
Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri presso gli Atenei delle tre città interessate ma anche nei confronti delle persone indagate. L'ipotesi investigativa ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Le indagini sono durate oltre un anno.
Decine gli studenti coinvolti che, nel corso della prova di ammissione alle Facoltà universitarie, avrebbero ricevuto 'aiuti esterni' per il superamento della prova, anche attraverso l'utilizzo di telefoni cellulari.
Le indagini sono iniziate nel mese di giugno del 2006 ed hanno avuto come oggetto i test di ingresso alle due Facoltà baresi svoltisi nel periodo 2002-2006. L'attenzione si è da subito soffermata su una persona che, tra l'altro, si dedicava alla preparazione degli studenti, in vista delle prove di ammissione, tenendo lezioni private a Polignano a Mare. Nel corso delle indagini sono emersi collegamenti con personale interno, amministrativo e docente, delle Università di Bari, Ancona e Chieti.
Dalle stesse è emerso che, in questi Atenei, si sarebbe verificato il tentativo di concordare la composizione delle aule, al fine di agevolare gli studenti che dovevano in qualsiasi modo superare la prove di ammissione. Tale tentativo, per l'Ateneo barese, non ha avuto seguito, in quanto il Rettore, avvicinandosi la data del concorso, ha provveduto a ricollocare gli studenti secondo l'età anagrafica, evitando così che persone non interessate al concorso, come genitori e accompagnatori, potessero essere di aiuto agli studenti all'interno della aule.
Come è emerso dalle indagini, l'organizzazione aveva provveduto a far sì che, per ogni studente, fosse iscritta almeno un'altra o più persone, incaricate di aiutare direttamente l'interessato o, in alternativa, di comunicare all'esterno il contenuto del questionario relativo ai test di ammissione. Dopo l'avvenuta comunicazione, l'organizzazione, dislocata in due differenti 'sale operative', provvedeva all'elaborazione delle domande e all'invio delle relative risposte agli studenti, attraverso l'utilizzazione di sms o di comunicazioni telefoniche dirette. Non era solo questo, però, il sistema utilizzato dall'organizzazione: esistevano anche altri metodi che integravano il principale. Alcuni 'accompagnatori', ad esempio, erano incaricati di portare all'esterno delle aule i fogli dei questionari, che venivano consegnati a 'staffette', munite di scooter, che avevano il compito di recapitarle presso le 'sale operative'.
Tutta l'attività illecita, svoltasi nei giorni 4 e 5 settembre, date delle prove di ammissione, è stata monitorata dalle Fiamme Gialle baresi, in tempo reale, sia attraverso l'ascolto delle conversazioni telefoniche, compresa la trasmissione e la ricezione degli sms, sia attraverso attività di pedinamento e appostamento e da riprese video e scatti fotografici. Al momento gli accertamenti, attraverso i quali sono stati constatati numerosi 'aiuti esterni', sono stati condotti nei confronti di 40-50 studenti e loro 'accompagnatori'. Sono in corso ulteriori accertamenti per l'identificazione di altri candidati che potrebbero aver beneficiato dello stesso aiuto.
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FONTE :
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-10T161644Z_01_ROS054647_RTRIDST_0_OITTP-TEST-INGRESSO.XML
Università, Gdf indaga su test di ingresso in tre regioni
lunedì, 10 settembre 2007
BARI (Reuters) - La Guardia di Finanza di Bari ha effettuato una serie di perquisizioni e sequestri nelle università del capoluogo pugliese, di Ancona e Chieti, nell'ambito di un'inchiesta -- che vede indagate sette persone -- su presunte agevolazioni a studenti impegnati nei test di ingresso per le facoltà di medicina e odontoiatria.
Lo ha riferito oggi il Nucleo di polizia tributaria di Bari in una nota, precisando che per i sette sono stati ipotizzati i reati di "associazione a delinquere finalizzata alla corruzione nonché alla truffa ai danni dello Stato" mentre sarebbero circa 50 gli studenti coinvolti.
In particolare, nel corso delle indagini -- iniziate nel giugno 2006 e concentratesi sui test di ingresso a partire dal 2002 -- la Guardia di Finanza di Bari ha monitorato conversazioni telefoniche e traffico di sms in occasione delle ultime prove di ingresso alle facoltà, svoltesi il 4 e 5 settembre scorsi.
Diversi i sistemi ideati dall'organizzazione per favorire il superamento del test da parte di quegli studenti che decidevano di pagare.
"Dalle indagini è emerso che l'organizzazione aveva provveduto a far sì che, per ogni studente, fosse iscritta (al test) almeno un'altra o più persone, incaricate di aiutare direttamente lo studente o, in alternativa, comunicare all'esterno il contenuto del questionario del test di ammissione", si legge nella nota diffusa dalle Fiamme gialle.
"POSTI CONCORDATI"
Negli atenei coinvolti inoltre, ci sarebbe stato un tentativo di concordare i posti a sedere nelle aule, per agevolare gli studenti che dovevano assolutamente superare la prove. A Bari, tuttavia, il tentativo è fallito perché alla vigilia del concorso, il rettore ha ricollocato gli studenti secondo l'età anagrafica, evitando così che persone non interessate alla prova, come genitori e accompagnatori, potessero essere di aiuto agli studenti.
Le comunicazioni tra l'"esterno" e i singoli studenti avvenivano via sms o con vere e proprie telefonate.
Inoltre, secondo la Guardia di finanza, alcune persone assoldate dall'organizzazione, avrebbero portato fuori delle aule i fogli dei questionari -- consegnati ad altre persone -- che in scooter, le recapitavano alle sedi dell'organizzazione dove il materiale veniva esaminato prima di fornire le risposte.
Le Fiamme gialle fanno sapere inoltre che sono in corso ulteriori accertamenti per l'identificazione di altri candidati che potrebbero aver beneficiato del medesimo aiuto.
Quest'anno i test di ingresso alle facoltà di medicina e odontoiatria sono stati oggetto di aspre critiche da parte degli studenti, dopo che il ministero dell'Università e della Ricerca ha annullato due degli 80 quesiti del test e ha detto che la valutazione degli elaborati degli oltre 70.000 ragazzi in tutta Italia, sarebbe avvenuta considerando 78 domande anziché 80.
© Reuters 2007
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FONTE:
http://www.rai.it/news/articolornews24/0,9219,4567376,00.html
Roma, 10 settembre 2007
Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini sui test di ingresso alle Facolta' di Medicina e Odontoiatria delle Universita' di Bari, Chieti e Ancona. L'ipotesi investigativa ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato.
Sono stati una ventina i militari della guardia di Finanza che si sono mescolati tra i veri studenti durante lo svolgimento della prova di ammissione alla facolta' di Medicina e Odontoiatria dell'Universita' di Bari che si e' svolta il 4 e il 5 settembre scorsi. Uno di loro, un maresciallo, per poco non ha superato il test, "e senza alcun aiuto", ha riferito un suo superiore.
Nel corso dello svolgimento della prova, malgrado gli accorgimenti presi dall'Universita' per blindare l'esame, studenti sarebbero riusciti a ricevere indicazioni sulle risposte grazie a persone che partecipavano alla prova solo per aiutarli e ai "gruppi di ascolto" che all'esterno ricevevano le domande e facevano arrivare le risposte per sms, o con una telefonata.
Per aggirare i controlli le nuove tecnologie sono state sfruttate appieno: gli studenti si erano presentati con due telefonini, uno lo consegnavano all'ingresso, l'altro nascosto nelle tasche o persino nella biancheria intima consentiva di comunicare con l'esterno attraverso auricolari.
"Sono sereno, perche' quello che potevamo fare per blindare l'esame lo abbiamo fatto e questo ci e' stato riconosciuto dal Ministero e dalla Procura di Bari, ma nello stesso tempo esprimo indignazione e amarezza per quanto rivelato dall'inchiesta, noi siamo davvero la parte lesa". Lo ha detto il rettore dell'Universita' di Bari, Corrado Petrocelli, in relazione all'inchiesta sul test per l' accesso alla facolta' di medicina e odontoiatria dell'universita' di Bari nel quale sono indagate sette persone.
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FONTE :
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/indagine-bari/indagine-bari.html
Perquisizioni delle Fiamme gialle a Bari, Ancona, Chieti e Catanzaro
Nel mirino le prove a Medicina e Odontoiatria: anche docenti nell'organizzazione
Università, truffa nei test di ammissione
Da 8000 a 30.000 euro per un "aiuto esterno"
BARI - Ci sono sette indagati, dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini (iniziate nel giugno del 2006) condotte dalla Guardia di finanza del capoluogo pugliese sui test di ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Nei giorni scorsi le Fiamme gialle hanno eseguito una serie di perquisizioni e sequestri presso gli atenei delle tre città e nei confronti degli indagati per i quali si ipotizzano i reati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Un'organizzazione collegata con personale interno, amministrativo e docente, che garantiva "aiuti esterni" ai candidati per superare il test. Una cinquantina gli studenti coinvolti.
I nomi degli indagati. Ad Ancona l'avviso di garanzia è stato notificato al professor Maurizio Procaccini, direttore dell'Istituto di Scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e protesi dentaria dell'università politecnica delle Marche; a Bari al ginecologo Giuseppe Varcaccio, che è anche consigliere comunale di An a Bari, che aveva un figlio che partecipava ai test; a Marcantonio Pollice, al figlio Giulio e a sua moglie Paola Favaretto, titolari della società di Polignano a Mare (Bari) che preparava gli studenti ai test; all'esperto di informatica Francesco Avellis, e ad Emanuele Valenzano, papà di una studentessa che partecipava ai test. Dalle indagini è emerso che i 'centri di ascolto', come li ha definiti il procuratore di Bari Emilio Marzano, che inviavano le risposte si trovavano nell'ufficio di Varcaccio, nel Policlinico di Bari, e nell'abitazione di Emanuele Valenzano.
Il prezzo dell'"assistenza". Agli studenti venivano chiesti fino a 8000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di "assistenza" durante la prova, e fino a 30.000 euro se poi l'esame veniva superato.
Mussi, "Un altro caso" a Catanzaro. Il ministro dell'Università Fabio Mussi aveva segnalato un altro caso di "buste aperte prima di un concorso". Si tratta dell'università Magna Grecia di Catanzaro, in cui ci sarebbe stata una sottrazione di modelli dai plichi inviati all'ateneo per i test di ammissione a Medicina. Sulla vicenda indaga il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio. Proprio nell'ateneo ci sarebbero stati quattro casi di massimo dei voti sui sette registrati in tutta Italia: una percentuale che fa ipotizzare presunte irregolarità. L'inchiesta è stata avviata sulla base di un esposto presentato dal rettore Francesco Saverio Costanzo, e dal preside di Medicina, Giovanbattista De Sarro. Dagli accertamenti è emerso che il numero di modelli sarebbe inferiore a quello previsto e dichiarato nel verbale di consegna.
La dinamica. L'organizzazione aveva provveduto a iscrivere, per ogni studente, almeno un'altra o più persone incaricate di aiutare direttamente l'interessato o di comunicare all'esterno il contenuto del questionario. A comunicazione avvenuta, l'organizzazione, dislocata in due "sale operative", provvedeva all'invio delle risposte agli studenti con sms o telefonate.
Le "staffette". In alternativa, c'erano degli "accompagnatori" incaricati di portare all'esterno delle aule i questionari e di consegnarli a "staffette" munite di scooter che a loro volta avrebbero recapitato i documenti presso le "sale operative".
La composizione delle aule. Negli atenei coinvolti ci sarebbe stato anche un tentativo di concordare la composizione delle aule, al fine di agevolare gli studenti che dovevano assolutamente superare la prove. Nell'ateneo di Bari, tuttavia, il tentativo è fallito: alla vigilia del concorso il rettore ha ricollocato gli studenti secondo l'età anagrafica evitando così che persone non interessate alla prova, come genitori e accompagnatori, potessero interferire.
L'inchiesta. L'attività illecita è stata monitorata dalle Fiamme gialle baresi sia attraverso intercettazioni telefoniche sia con pedinamenti, appostamenti, riprese video e foto.
Il rettore: "Sono sereno". "Sono sereno, quello che potevamo fare per blindare l'esame lo abbiamo fatto e questo ci è stato riconosciuto dal ministero e dalla Procura di Bari, ma allo stesso tempo esprimo indignazione e amarezza per quanto rivelato dall'inchiesta, noi siamo davvero la parte lesa". Così il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli. Che non si pronuncia sulla possibile invalidazione della prova: "La decisione - dice - spetterà al ministero".
(10 settembre 2007)
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FONTE:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/10/atenei_inchiesta_test.shtml
Nel mirino della Guardia di Finanza gli atenei di Bari, Chieti e Ancona Università, sette indagati per i test agevolati Gli studenti arrivavano a pagare fino a 40mila euro per avere la certezza di essere ammessi alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria
BARI - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Secondo le indagini della guardia di Finanza alcuni studenti hanno pagato fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere «assistiti» durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti.
COINVOLTO ANCHE UN DOCENTE - I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.
TELEFONATE E SMS - Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.
I SETTE INDAGATI - Ad Ancora l'avviso di garanzia è stato notificato al prof. Maurizio Procaccini, direttore dell'Istituto di Scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e protesi dentaria dell'università politecnica delle Marche; a Bari al ginecologo Giuseppe Varcaccio, che è anche consigliere comunale di An a Bari, che aveva un figlio che partecipava ai test; a Marcantonio Pollice, al figlio Giulio e a sua moglie Paola Favaretto, titolari della società di Polignano a Mare (Bari) che preparava gli studenti ai test; all'esperto di informatica Francesco Avellis, e ad Emanuele Valenzano, papà di una studentessa che partecipava ai test. Dalle indagini è emerso che i «Centri di ascolto», come li ha definiti il procuratore di Bari Emilio Marzano, che inviavano le risposte si trovavano nell'ufficio di Varcaccio, nel Policlinico di Bari, e nell'abitazione di Emanuele Valenzano.
10 settembre 2007
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FONTE :
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallabasilicata_NOTIZIA_01.asp?IDCategoria=273&IDNotizia=182980
Test universitari, indagato direttore di odontoiatria di Ancona
ANCONA – E' il prof. Maurizio Procaccini, direttore dell’Istituto di Scienze Odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e Protesi dentaria dell’Università Politecnica delle Marche, l’indagato di Ancona nell’inchiesta barese sugli esami di ammissione che ha coinvolto gli atenei di Bari, Chieti e Ancona.
Nato a Foggia, 55 anni, si è laureato in medicina all’Università La Sapienza di Roma, dove ha cominciato la carriera accademica. È diventato professore ordinario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università anconetana nel 1997. Autore di varie pubblicazioni (tra articoli per riviste scientifiche e atti di congressi), si occupa prevalentemente di ricerche nell’ambito dell’impiantoprotesi e di sperimentazione di nuove leghe per le protesi.
10/9/2007
Malachia[PS2]
10-09-2007, 21:54
io frequento un università con test d' ingresso, e la differenza principale che ho notato con un amico che invece ne frequenta una senza limite di immatricolazioni è la qualità dell' insegnamento e le persone con cui vai a condividere poi 5 anni di lavoro!
mi spiego meglio, il test "lascia fuori" le persone meno motivate... il fatto di chiedere titoli di film di kubrick o avvenimenti recenti ha il semplice obiettivo di eliminare quelle persone che non hanno sete di conoscenza...
io dopo un anno non ho trovato nemmeno una persona che non ci tenesse agli esami, tipo di persone di cui invece è pieno il cdl del mio amico!
altro esempio: la ragazza di un mio amico che fa pubbliche relazioni allo iulm in un discorso su auto a gpl si intromette dicendomi "ma che ti interessa della bombola se si rompe, tanto il gas è liquido e quindi è come avere la benzina... e poi non è butano, è un altro gas"
ecco io dico...questa fra quattro anni può essere laureata... LAUREATA, dico... cioè fare la professoressa ecc ecc...
;18636336']mi spiego meglio, il test "lascia fuori" le persone meno motivate... il fatto di chiedere titoli di film di kubrick o avvenimenti recenti ha il semplice obiettivo di eliminare quelle persone che non hanno sete di conoscenza...Quoto totalmente.
Avrei voluto dirlo io ma ho temuto di esagerare ;)
Quanto alla ragazza del tuo amico: purtroppo è in buona compagnia, anche tra i politici.
Nel decreto dei primi di agosto assieme al ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni abbiamo stabilito che 25 punti nei concorsi vengano assegnati sulla base dei risultati degli ultimi tre anni di liceo e del voto di maturità;
Ecco, questa e' una bella minchiata...
Malachia[PS2]
11-09-2007, 12:56
Ecco, questa e' una bella minchiata...
io al liceo facevo sega, ma all' uni vado benissimo... e non per magia, ma semplicemente perchè è una cosa che mi interessa e la studio volentieri..
;18636336']
ecco io dico...questa fra quattro anni può essere laureata... LAUREATA, dico... cioè fare la professoressa ecc ecc...
Laureata non vuol dire che puo' fare la professoressa.
I test di medicina sbagliati/truccati/facilitati/ecc. sono la punta dell'iceberg dei problemi che esistono nell'universita'.
Si svegliano ora ? e gli esami truccati ? e i concorsi truccati ? e i docenti ?
Spero che la meta' delle universita' in Italia chiuda e i parassiti che ci studiano (una buona percentuale di studenti) e ci lavorano (docenti e vario personale) vadano REALMENTE a lavorare.
P.S. (Sono laureato e ho lavorato dopo la laurea al mio dipartimento, quindi so di cosa parlo)
;18636336']io frequento un università con test d' ingresso, e la differenza principale che ho notato con un amico che invece ne frequenta una senza limite di immatricolazioni è la qualità dell' insegnamento e le persone con cui vai a condividere poi 5 anni di lavoro!
mi spiego meglio, il test "lascia fuori" le persone meno motivate... il fatto di chiedere titoli di film di kubrick o avvenimenti recenti ha il semplice obiettivo di eliminare quelle persone che non hanno sete di conoscenza...
io dopo un anno non ho trovato nemmeno una persona che non ci tenesse agli esami, tipo di persone di cui invece è pieno il cdl del mio amico!
altro esempio: la ragazza di un mio amico che fa pubbliche relazioni allo iulm in un discorso su auto a gpl si intromette dicendomi "ma che ti interessa della bombola se si rompe, tanto il gas è liquido e quindi è come avere la benzina... e poi non è butano, è un altro gas"
ecco io dico...questa fra quattro anni può essere laureata... LAUREATA, dico... cioè fare la professoressa ecc ecc...
Se e' brava nelle pubbliche relazioni, per me puo' anche credere che l'auto funzioni a succo di frutta... quella sara' sua cultura personale, se non incide sul suo lavoro per me e' irrilevante.
E' giusto che i test ci siano nelle facolta' con problemi di spazio, nella altre sarebbero inutili... e anzi farebbero entrare meno soldi alle universita', che dovrebbero alzare le rette a quelli che han passato il test... bella roba.
Se e' brava nelle pubbliche relazioni, per me puo' anche credere che l'auto funzioni a succo di frutta... quella sara' sua cultura personale, se non incide sul suo lavoro per me e' irrilevante.Ma se non è competente in un certo campo dovrebbe avere l'umiltà di stare zitta. Abbiamo già troppa gente che parla a sproposito senza essere competente, e poi si arriva al pressapochismo dilagante.
Ora, capisco che il lavoro delle pubbliche relazioni va proprio in questo senso... :asd:
io sto ancora aspettando che posti qua un utente che mi diede del matto quando dissi che a tutte le facoltà di medicina e chirurgia ci sono raccomandati a iosa :rolleyes: Sono curioso di sapere cosa ci si può inventare davanti all'evidenza.
Volevo segnalare che il maggior sito sui corsi di laurea a numero chiuso ammissione.it è fuori uso da parecchio.Stanno provando a tappare la bocca o è intasato dalle proteste?
Ad ogni modo è scandaloso che se ne accorgano ora,sono anni che va avanti questo schifo,che in giro ci siano medici,infermieri o fisioterapisti che non sanno fare il proprio mestiere non è una novità.E sono sicuro al 99% che questi giochi di prestigio li hanno fatti anche altrove.Poi Mussi ha anche il coraggio di chiedersi come mai l'istruzione in Italia è in declinio
amigdala
11-09-2007, 16:39
FONTE:
http://www.agi.it/ancona/notizie/200709111712-cro-r012548-art.html
Ancona
UNIVERSITA': RETTORE ANCONA, DUE FACOLTA' RISCHIANO BLOCCO
(AGI) Ancona, 11 set. - "Ad oggi non siamo nelle condizioni di poter formulare le graduatorie. Quindi, non sappiamo chi fare entrare".
Lo ha dichiarato il rettore dell'universita' Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, all'indomani dello scandalo dei quiz di ammissione che ha coinvolto anche l'ateneo dorico.
Sono circa mille gli studenti che hanno fatto richiesta di iscrizione al primo anno delle facolta' di medicina ed odontoiatria, entrambe nella bufera, che ora rischiano di essere bloccate per via dell'inchiesta della procura di Bari, che ha sequestrato gli elaborati relativi ai test di ammissione.
"Speriamo proprio che la questione si risolva rapidamente - ha detto ancora Pacetti - e speriamo che la procura di Bari, che ha sequestrato questi documenti, li restituisca, magari espellendo, come noi immaginiamo se ci sono le prove, quelli che hanno imbrogliato e lasciando via libera a tutti gli altri: noi degli altri, di quelli bravi ci preoccupiamo".
Il rettore di Ancona ha confermato che "la magistratura ha acquisito i documenti sia di odontoiatria che di medicina: non sappiamo, perche' non ne siamo informati, i motivi".
"Attendiamo rapidamente delle decisioni - ha concluso Marco Pacetti -, per non danneggiare le famiglie degli studenti bravi ed onesti". (AGI)
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FONTE :
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1277519
A Bari, Ancona e Chieti con 8.000 euro si potevano avere le soluzioni via sms
di NATALIA POGGI
C'È un altro caso di buste di test (nel concorso per l’ammissione a un corso universitario a numero chiuso) «manipolate» in un altro ateneo italiano. A denunciarlo è stato ieri lo stesso ministro dell'Università e della Ricerca Mussi: «Ci sarebbero buste aperte prima di un concorso in un'altra università e a segnalare che qualcosa non andava è stato, in questo caso, il rettore medesimo, cosa di cui lo ringrazio» ha detto il ministro, il quale non ha però indicato di quale università si tratti. La procura di Catanzaro sta poi indagando sui plichi dei test universitari risultati aperti prima della prova di ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Veterinaria dell'Università Magna Grecia. A denunciare l'accaduto erano stati nei giorni scorsi il Rettore, Francesco Saverio Costanzo, e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Giovambattista De Sarro. Perquisizioni e sequestri sono stati compiuti nelle ultime ore dai militari del nucleo di Bari di polizia tributaria della GdF nell'ambito di indagini, avviate un anno fa, sui test di ingresso alla Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Ancona e Chieti. Ad Ancora l'avviso di garanzia è stato notificato al prof. Maurizio Procaccini, direttore dell'Istituto di Scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e protesi dentaria dell'università politecnica delle Marche. Procaccini si è detto esterrefatto e sostiene la propria estraneità ai fatti. «Gli studenti vengono formati in maniera corretta: sono pronto a far pubblicare i miei conti» la sua difesa. A Bari avviso di garanzia al ginecologo Giuseppe Varcaccio, che è anche consigliere comunale di An a Bari, che aveva un figlio che partecipava ai test; a Marcantonio Pollice, al figlio Giulio e a sua moglie Paola Favaretto, titolari della società di Polignano a Mare (Bari) che preparava gli studenti ai test; all'esperto di informatica Francesco Avellis, e ad Emanuele Valenzano, papà di una studentessa che partecipava ai test. Dalle indagini è emerso che i «centri di ascolto», come li ha definiti il procuratore di Bari Emilio Marzano, che inviavano le risposte si trovavano nell'ufficio di Varcaccio, nel Policlinico di Bari, e nell'abitazione di Emanuele Valenzano. Nei confronti dei sette indagati l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. I finanzieri hanno documentato l'esistenza di un’organizzazione composta tra l'altro da docenti universitari e dipendente amministrativi che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso. Gli investigatori, mascherati da studenti, hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età. Un corso di preparazione con la garanzia di essere «assistiti» durante il test poteva costare fino ad 8.000 euro. E lievitare a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. È proprio seguendo le «tracce» di alcuni candidati baresi che avevano deciso di sostenere i test di ammissione in altri atenei che l'indagine partita da Bari si è estesa alle università di Chieti e Ancona. Così l'operazione delle Fiamme Gialle di Bari sono arrivate anche nelle Marche e Abruzzo. L'attività illecita è stata monitorata dalle Fiamme gialle baresi attraverso intercettazioni telefoniche e pedinamenti. Da lì poi l'inchiesta si è allargata a macchia d'olio consentendo di scoprire una vera e propria mega organizzazione ai danni dello Stato. L'associazione aveva provveduto a iscrivere, per ogni studente, almeno un'altra o più persone (genitori, fratelli, zii, fidanzati) incaricate di aiutare direttamente l'interessato o di comunicare all'esterno il contenuto del questionario. A comunicazione avvenuta, l'organizzazione, dislocata in due pool, provvedeva all'invio delle risposte agli studenti con sms o telefonate. «Sono sereno, perchè quello che potevamo fare per blindare l'esame lo abbiamo fatto e questo ci è stato riconosciuto dal Ministero e dalla Procura di Bari» ha detto il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli. L'Università Politecnica delle Marche è pronta ad adottare le iniziative legali necessarie a tutelare il buon nome dell'ateneo. Lo ha annunciato Marco Pacetti, rettore dell'ateneo marchigiano finito nell'inchiesta barese sugli esami di ammissione facili. Ad Ancona, le Fiamme gialle di Bari hanno sequestrato presso la segreteria della Facoltà di Medicina e Odontoiatria, gli elaborati dei test di ammissione sostenuti pochi giorni fa da circa 700 studenti. La procura di Bari ha in corso altre inchieste sull’ateneo cittadino che vedono sotto accusa professori, bidelli e impiegati della Facoltà di Economia che avrebbero venduto gli esami agli studenti. I carabinieri del Reparto operativo di Bari hanno anche stilato il tariffario a cui dovevano attenersi gli studenti: 500 euro per gli esami più facili, 2-3.000 per i più difficili e 15.000 euro per acquistare un pacchetto di esami compresa la tesi di laurea. Secondo i militari, il giro d'affari era vorticoso, circa 50.000 euro in otto mesi.
n.poggi@iltempo.it
martedì 11 settembre 2007
Che sciocchezza i test d'ingresso: l'università è un parcheggio e la costituzione italiana tutela la libertà di parcheggio.
E se c'è qualche maledetto secchione, arrivista aspirante capitalista che si lamenta della congestione delle aule, che sia giustamente denigrato ed espulso da un libero, democraticamente eletto, comitato di gestione universitaria.
Sawato Onizuka
11-09-2007, 20:14
:asd: é OT, ma vedo che finalmente si comincia a dare il giusto nome alle cose [v. titolo thread] peccato che manco siano Chiquita :sbonk: [/ot]
cosa eFFere università ? :huh: :stordita:
fsdfdsddijsdfsdfo
11-09-2007, 20:20
Se e' brava nelle pubbliche relazioni, per me puo' anche credere che l'auto funzioni a succo di frutta... quella sara' sua cultura personale, se non incide sul suo lavoro per me e' irrilevante.
E' giusto che i test ci siano nelle facolta' con problemi di spazio, nella altre sarebbero inutili... e anzi farebbero entrare meno soli alle universita', che dovrebbero alzare le rette a quelli che han passato il test... bella roba.
quoto
amigdala
12-09-2007, 06:56
FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/risposta-commissione/risposta-commissione.html
Gli autori delle prove hanno controllato le segnalazioni e non cambiano idea
"Gli errori erano solamente nelle domande 71 e 79, quelle già annullate"
Test di Medicina, parla la commissione
"I quesiti contestati sono corretti"
Domani la decisione del ministro Mussi dopo gli scandali. Improbabile l'annullamento totale
Intanto le associazioni studentesche annunciano manifestazioni di protesta
ROMA - Gli unici errori nel test di Medicina sono quelli indicati all'interno delle correzioni: tutte le segnalazioni arrivate in questi giorni non erano attendibili. Ad affermarlo è la commissione che ha elaborato le prove di accesso, secondo la quale erano sbagliati solamente i quesiti 71 e 79, già annullati e non conteggiati per stilare le graduatorie. Domani intanto il ministro dell'Università Mussi deciderà se fra ripetere gli esami dopo gli scandali esplosi in questi giorni. Nel frattempo le associazioni degli studenti preparano proteste in tutto il paese.
Il verdetto sui quesiti. L'attesa risposta degli autori dei test di Medicina è arrivata dopo alcuni giorni di forti polemiche, nei quali le denunce di errori si sono moltiplicate. Nel mirino di molti lettori di Repubblica.it, ad esempio, erano finite diverse domande, in particolare la 7 sul millenarismo, la 9 sul neoguelfismo e la 14 sul motto dell'Unione europea.
Moltissime e-mail di protesta sono state inviate al ministero dell'Università, che si era preso qualche giorno per valutare le molte segnalazioni. Alla fine, la commissione ha stabilito che "sono corrette le risposte individuate come tali nel sito del ministero". Nessun errore anche nelle risposte ai test di Architettura ed Ingegneria edile, sulle quali in questi giorni sono stati effettuati altri controlli.
Domani la decisione del ministro. Domani mattina, intanto, si svolgerà il super-vertice in cui il ministro dell'Università Fabio Mussi, insieme a vari collaboratori e funzionari del ministero, dovrà decidere le sorti dei test di Medicina dopo gli scandali scoppiati negli ultimi giorni. L'Avvocatura dello Stato ha già inviato i suoi pareri sulla vicenda dei test-truffa: secondo indiscrezioni, potrebbero essere annullate soltanto le prove di Catanzaro, ma per un caso analogo nel 2000 furono annullati i test in tutta Italia.
Le proteste degli studenti. Nel frattempo, le associazioni degli studenti si preparano a dare battaglia. Azione universitaria ha annunciato per domani proteste in tutti gli atenei. L'Unione degli universitari ha invece deciso di effettuare un sit-in davanti al ministero il 18 settembre alle 11 per chiedere l'annullamento dei test.
(11 settembre 2007)
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FONTE :
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-11T113313Z_01_ROS137869_RTRIDST_0_OITTP-UNIVERSITA-TEST-MUSSI.XML
Test universitari, attesa domani la decisione del ministro Mussi
martedì, 11 settembre 2007
ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi potrebbe rendere noto già domani come intende agire di fronte ai problemi verificatisi quest'anno per i test d'ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, nell'ambito dei quali sette persone in alcuni atenei sono state indagate con l'accusa di aver favorito degli studenti dietro compensi in denaro.
Lo ha riferito oggi una fonte del ministero, precisando che prima di pronunciarsi il ministro attende il parere dell'Avvocatura di Stato, interpellata su alcune questioni relative ai test.
Al momento però, secondo quanto detto dalla fonte, non è possibile sapere su quali temi è stato sollecitato l'intervento dell'Avvocatura di Stato.
Secondo quanto riferito dalla fonte, è improbabile che il ministero opti per un annullamento a livello nazionale di tutte le prove di ingresso a Medicina e Odontoiatria, a cui lo scorso 4 e 5 settembre hanno preso parte oltre 70.000 studenti, nonostante lo stesso ministero abbia ammesso sul proprio sito che due quesiti -- sugli 80 totali -- fossero formulati in modo errato.
"Episodi del genere si erano già verificati in passato, tra l'altro, nel 2000, nel 2003 e nel 2005 e in quei casi si decise di valutare i test sulla base dei soli quesiti formulati in modo corretto", ha spiegato la fonte.
Appare invece più probabile che il ministero scelga la via dell'annullamento dei test in quegli atenei in cui "ci saranno le prove del fatto che si sono verificati dei problemi veri e propri".
E' di ieri infatti la notizia che sette persone sono state indagate dalla procura di Bari per aver messo in atto un'organizzazione che si occupava di favorire in vario modo, dietro compenso in denaro, gli studenti che dovevano superare i test di ingresso universitario. La Guardia di finanza ha effettuato inoltre perquisizioni negli atenei di Bari, Chieti e Ancona.
Secondo quanto riferito dai media nei giorni scorsi, un'analoga irregolarità si sarebbe verificata all'Università di Catanzaro, dove sarebbero state aperte in anticipo le buste contenenti i questionari per i ragazzi che dovevano sottoporsi ai test di medicina e odontoiatria.
© Reuters 2007.
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=8743&sez=HOME_ERASMUS
Frati: «I test truccati non invalidano le prove»
Forse annullamento solo per le prove di Catanzaro, ma deciderà Mussi
Il direttore di Odontoiatria di Ancona: «Da noi nessuna irregolarità»
ROMA (11 settembre) – Ancora una giornata di caos intorno alla questione dei test di ingresso per le facoltà di Medicina e Odontoiatria. Mentre si attende il rientro in Italia del ministro Mussi, l'Avvocatura dello Stato ha inviato i suoi pareri, che però non sono vincolanti, dal momento che la decisione ultima spetta al ministro. Nell'incertezza che regna (si parla di annullamento solo per i test di Catanzaro, ma viene anche ricordato che per un caso analogo, nel 2000, i test furono ripetuti in tutta Italia), l'Unione degli Studenti ha indetto per martedì 18 una manifestazione davanti al ministero e Azione Universitaria inizierà domani una serie di proteste in tutti gli atenei. Ed è scesa in campo anche l'Anaao Assomed, il sindacato della dirigenza medica, chiedendo «rimedi radicali per cambiare un sistema divenuto fonte di inefficienza e corruzione».
Procaccini. Si dichiara assolutamente estraneo ai fatti il professor Maurizio Procaccini, direttore del corso di laurea in Odontoiatria dell'Università di Ancona, tra i sette indagati nell'inchiesta di Bari sulle manipolazioni dei test d'ammissione ai corsi di Medicina e Odontoiatria negli atenei di Bari, Chieti e Ancona. L'avvocato difensore di Procaccini, Nunzia Di Ceglia, ha sottolineato che il suo cliente non conosce gli altri sei indagati, tutti per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato, e ha proposto oggi riesame al Tribunale della Libertà pugliese rispetto al sequestro di documenti e conti bancari nel corso delle perquisizioni nello studio del suo assistito e all'Università. Gli atti sono secretati e pertanto gli addebiti contestati sono in gran parte sconosciuti alla stessa difesa. «Per questo - ha spiegato la Di Ceglia - ho proposto il riesame», per avere, con il dissequestro degli atti, «qualche modo per conoscere» le contestazioni fatte al prof. Procaccini. E anche per capire chi lo abbia chiamato in causa, dato che Procaccini «non conosce nessuno di loro».
L'autodifesa. Procaccini difende il suo corso di laurea, nel quale gli studenti «vengono formati in maniera corretta e il corpo docente è uno dei più apprezzati a livello nazionale». In quanto al direttore del corso, si difende il professore, l'esame viene effettuato con un procedimento molto rigoroso: il materiale dei quiz è imballato e viene aperto soltanto alla presenza dei candidati. La sorveglianza è assicurata dal personale amministrativo, con almeno un docente per aula. Il direttore non ha, però, nessun ruolo nella distribuzione dei candidati fra le varie aule, che di solito avviene casualmente, mentre spetta ai vigilanti l'assegnazione dei posti. Alla prova di ammissione della facoltà di Odontoiatria di Ancona secondo Procaccini hanno partecipato circa 330 candidati suddivisi in cinque aule e «non sono state notate irregolarità». «Se qualcuno aveva addosso un secondo cellulare nascosto, dopo aver consegnato il primo secondo regolamento - ha ribadito il direttore -, nessuno se n'è accorto o mi ha segnalato la cosa». Procaccini ha ribadito di non aver mai avuto rapporti con i responsabili di un corso di preparazione a Bari, iscritti anche loro nel registro degli indagati. «Quello che mi ferisce di più è che io, un dentista della struttura pubblica, venuto su dalla gavetta, non ho mai avuto un euro in più. Sono pronto a far pubblicare i miei conti».
Frati: fenomeno limitato Quanto accaduto «rappresenta un fenomeno limitato, che non deve invalidare le prove di tutti gli altri studenti che si sono preparati coscienziosamente». Lo sostiene Pierluigi Frati, preside della prima facoltà di
Medicina e chirurgia dell'università di Roma La Sapienza e presidente della Conferenza dei presidi di medicina. «Se sono 50 le prove da invalidare, si rimettano a concorso quegli unici posti, senza coinvolgere il resto d'Italia che ha eseguito le prove a rigor di legge. Il fenomeno riguarda poche persone tra le migliaia che ogni anno eseguono i test. Un po' come chi copia il compito in classe a scuola. Non possiamo per questo rimettere in discussione le procedure. Sia perché io credo
profondamente che i test a risposta multipla, anonimi, siano il migliore dei modi per selezionare i più meritevoli. Di certo meglio che gli esami ad personam che possono essere maggiormente truccati. Sia perché non è assolutamente possibile eliminare il numero chiuso in certe facoltà, che è regolato da norme europee. O si cambia la legge, o la discussione è puramente accademica».
Chieti. L'Università d'Annunzio di Chieti-Pescara si considera parte lesa nella vicenda sui test di selezione per l'accesso alla fcoltà di medicina e chirurgia e al corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria e afferma che «non risultano indagati» tra i suoi docenti. L'Ateneo di Chieti- Pescara - si legge in una nota -nell'offrire piena collaborazione alla magistratura per il buon esito dell'indagine in corso, intende tutelare la propria immagine con ogni mezzo consentito dalla Legge. L'università precisare poi che, al momento, non risulta alcun indagato fra il personale docente e tecnico-amministrativo.
Le domande 71 e 79. La Commissione per l'elaborazione dei test di accesso ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Veterinaria, fermo restando l'annullamento delle domande numero 71 e 79 del test di accesso ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, ha confermato, dopo verifiche, che sono corrette le risposte individuate come tali nel sito del Ministero. Lo rende noto lo stesso dicastero nella sua home page. Allo stesso modo la Commissione per l'elaborazione dei test di accesso ai corsi di laurea in Architettura e Ingegneria edile non ha riscontrato irregolarità nei test di accesso a questi corsi di laurea.
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=8774&sez=HOME_ERASMUS
Test d'ingresso, le vostre testimonianze
Raggruppiamo di seguito le e-mail di testimonianza che stanno giungendo in redazione sullo scandalo dei test d'ingresso a Medicina e Odontoiatria
Anche io come molte altre persone ho sostenuto il test per accedere alla facoltà di medicina e chirurgia alla Sapienza di Roma e purtroppo per la seconda volta non sono riuscita a passarlo nonostante abbia frequentato per un anno Medicina e avvalendomi dell'art.6, ho superato entrambi gli esami che mi è stato consentito sostenere. Nonostante tutto, quest'anno a causa delle due domande sbagliate che hanno sottratto parte di quel poco tempo che ti è concesso per decidere del tuo futuro, non ce l'ho fatta a superare questo test, che per me risulta più difficile degli esami stessi, per questo la rabbia continua a crescere soprattutto quando vedi persone che hanno brillantemente superato il test, non riuscire a passare neanche un esame durante un intero anno di studi. Se questo è un test meritocratico non lamentiamoci poi della mala sanità.
Laura
Gentile redazione, sono una ragazza che ha sostenuto il test di ammissione a Medicina e chirurgia e a Odontoiatria a Chieti. Volevo dire che oltre alle domande di Medicina sbagliate, anche nel test di Odontoiatria c'erano domande sbagliate come la domanda 41. Pur avendo inviato fax al ministero, la domanda non è stata annullata e ora esce anche fuori tutto questo scandalo. Cosa dobbiamo fare noi ragazzi che abbiamo studiato tutta l'estate con fatica? Dov'è lo Stato che ci tutela? I test vanno annullati, invece nella mia sede stanno già facendo immatricolare i candidati che hanno superato la prova. Cordiali saluti.
Valery
Sono uno dei pochi studenti che hanno avuto la possibilità di entrare a Medicina al secondo tentativo; ora, sapere che tutti i nostri sforzi potrebbero rivelarsi completamente vani mi preoccupa e mi rattrista; non è giusto che a pagare siano quelli che non c'entrano niente; chi è entrato onestamente non va assolutamente punito nella sua dignità e serietà che, come sempre, in Italia è cosa rara. Speriamo davvero che stavolta a pagare siano i veri responsabili. Per tutti quelli che sono rimasti delusi perché non sono entrati: non sputate veleno su di noi, non siate egoisti, non siate invidiosi. Grazie per l'attenzione.
Paolo
Buonasera, io mi chiamo Corinna ho 19 anni e quest'anno ho sostenuto il test per l'accesso a Medicina presso l'università "La Sapienza" di Roma. Io come molti altri ragazzi non sono entrata ma la cosa che mi fa più male è che dopo aver sostenuto l'esame di maturità non sono andata in vacanza nemmeno un giorno perché ho cominciato a seguire un corso di preparazione, tutto questo per cercare di realizzare il mio sogno; per me entrare a Medicina era la cosa più importante e bella che mi potesse mai accadere nella vita e ora mi chiedo, i ragazzi che sono entrati se lo meritavano davvero più di me o più di tanti altri onesti che per riuscire a entrare hanno studiato per tutta l'estate? Forse non troverò mai una risposta ma la cosa che ora so è che se essere persone adulte vuol dire operare per soldi. Beh, preferirei di gran lunga tornare bambina, ma soprattutto mi chiedo fortemente dov'è l'etica e la moralità di queste persone e perché devono continuamente realizzare i sogni solo coloro che hanno genitori così ricchi da poter comprare addirittura la "sede" del sapere? In conclusione vorrei soltanto dire stop al numero chiuso ma soprattutto stop alle ingiustizie. Se veramente l'Italia vuole recuperare un po' la sua immagine il Ministro deve annullare i test fatti e farli ripetere, almeno per rispetto di chi si è impegnato seriamente.
Corinna
Salve, sono uno studente di 20 anni; vi scrivo per esprimere ancora una volta quanto questi test siano falsati e marci: io ho sostenuto la prova di Medicina presso l'università di Foggia e nella mia aula, nel momento in cui si entrava per il riconoscimento, ad ognuno di noi era già assegnato un posto numerato, seguendo chiaramenta criteri di assegnazione tali da garantire che i candidati che si presentavano in successione venissero collocati in parti opposte dell'aula. Ebbene, tre ragazzi sono entrati tutti e tre assieme e, stranamente, hanno avuto tre posti numericamente successivi (728, 729, 730). A voi la risposta a questa vergogna. Oltre al fatto che, altra stranezza, i plichi prima ci sono stai consegnati e poi tolti per essere poi ridati dopo un quarto d'ora; perché questo movimento? Ccosa hanno fatto durante questo tempo? E' solo una vergogna! Grazie per la cortese attenzione.
Francesco
Anche io il 4 e il 5 settembre ero in aula per la seconda volta ai test di ammmissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria della Seconda Università di Napoli, tante sono le cose che si sono viste e come ogni anno si fa finta di nulla. Ragazzi portati in bagno, cellulari sotto il banco con le risposte già pronte prima dell'apertura delle buste, posti riservati... Ciò non toglie che quella mattina nonostante un ragazzo nella mia aula dopo la prova si sia fatto sentire, non sia stato fatto nulla, tutto viene messo a tacere, per quale motivo? Nessuno fa nulla e tutti gli anni si ripete la stessa cosa. Resta l'amaro in bocca perché' per quanto si possa studiare così tanto per realizzare un proprio sogno c'è sempre chi prevale solo perché è più "Grande di te"... Quale esempio può essere questo per noi ragazzi e per quelli che si ripresenteranno i prossimi anni se le cose vanno cosi? Non posso che dire grazie a chi già prima di iniziare un percorso universitario ci fa partire demoralizzati, che mi ha fatto apprendere da tutto questo che bisogna essere corrottiI... E con che coraggio poi si parla di fiducia nel futuro e di pari opportunità se c'è tutto questo? Ringrazio la redazione che ci ha dato modo di esprimere le nostre idee!
Rosanna
A Messina in tutte le fasi che hanno riguardato sia preparazione che l’espletamento delle prove sono state constatate delle anomalie,
- Pubblicità della prova: perché non è stato consentito ad alcuno di assistere alle prove di esame
- Orario di inizio della prova: pare che in alcune aule sia stato consentito di iniziare la prova con ben 30 minuti di anticipo, pregasi verificare.
- La composizione delle aule: si è proceduto alla composizione delle aule con un sistema computerizzato, “dimenticando” di inserire alcuni nominativi. Questi successivamente sono stati aggiunti alle aule già formate con una estrazione a sorte, sul genere della riffa parrocchiale. E’ stata nominata una commissione per vigilare sulla sua regolarità? Tali operazione sono state verbalizzate? Perché si è preferito il computer (il cui programma può facilmente essere condizionato) e non si è proceduto con la composizione per data di nascita che non avrebbe consentito abbinamenti “strani”?
- Scelta del posto: perché è stato consentito ad ognuno di scegliersi il posto (e quindi chi gli stava accanto)?
-Risultati eccellenti, anche troppo: pare proprio che l’elite di coloro che aspirano a medicina, le menti eccellenti abbiano scelto Messina. E voglio azzardare una previsione: che questa sia una “crema di studenti molto concentrata” nel senso che non solo è concentrata a Messina, ma prevedo anche concentrata solo in alcune delle aule.
Marta
Sono Valerio, un ragazzo di 20 anni e vi scrivo per denunciare anch'io una delle tante irregolarità di questi test; ho provato i test di Medicina presso l'università di Foggia e per un solo punto (per la precisione ho totalizzato 44) non sono entrato. Ma come mai a Foggia,dove negli ultimi anni si sono riscontrati i più bassi punteggi di entrata(33, 37...40), quest'anno si è arrivati addirittura a 45? E' una pagliacciata! Questa volta era la terza che ci provavo perché davvero sentivo e sento il desiderio di diventare un medico, ma ora ho capito perché non ci riesco, perché non posso permettermi di comprarmi nessun aiuto! E poi io che da scuola sono uscito con 95 non riesco ad entrare, nonostante abbia studiato anche quest'estate come un pazzo sui test, mentre certi individui, diplomatisi con il minimo, riescono a passare, senza sapere nemmeno per definizione cos'è un libro... guarda caso sono tutti figli di medici! Allora fateli voi i dottori! La vera inclinazione non è l'amore del mestiere, ma solo un materialistico opportunismo dei propri mezzi sporchi. Complimenti ai medici di domani! Che le Istituzioni controllino l'età di tutti i partecipanti perché solo nella mia aula c'erano una decina di persone con i capelli bianchi, minimo cinquantenni, ma a chi vogliono prendere in giro? Sappiamo tutti che per fare Medicina occorrono almeno 10 anni... questa gente stava lì per aiutare e vendersi le prove. Spero leggiate questa mia denuncia, credo che almeno il diritto di essere ascoltato ce l'abbia, visto che nel mio paese democratico mi hanno privato del diritto più grande che un ragazzo possa avere: realizzare i propri sogni!
Valerio
Ho 20 anni, un curriculum scolastico ottimo, maturità 100 liceo classico, iscritta al 1° anno di Biologia, sono due volte che faccio il test a Medicina, risultato ovviamente nullo. Il test va rifatto, ho impiegato circa 15 minuti a dare quella risposta cercando la soluzione che era sbagliata, che scandalo. Ieri ho visto che alla Sapienza hanno superato il test ragazzi con votazione 60, e secondo voi questo è il modo per preparare i futuri medici? Non ci credo più.
Martina
Sono Stefano e come tanti ho partecipato anch'io ai test di ammissione a Medicina qui a Cagliari. Volevo segnalare anch'io delle irregolarità: innanzittutto all'ingresso dall'aula non c'era nessun controllo sulle persone che entravano nell'aula, chiacchericcio e cellulari accesi durante la prova, ma soprattutto un candidato che ha finito prima degli altri ed è scappato senza firmare l'uscita. Bisogna tener conto del fatto che tra le varie regole c'è anche quella per cui nessun candidato, anche se ha terminato la prova, può uscire prima delle due ore del test per evitare fughe di notizie... Questo candidato è scappato e la commissione non ha invalidato la prova né fatto l'appello per scoprire chi era... E' uno scandalo, dopo un'estate a studiare succedono queste cose. Speriamo che ripetano la prova e che sia più seria.
Stefano
Gentile Redazione, sono una studentessa palermitana che quest'anno ha partecipato per la seconda volta al test d'ammissione a Medicina e Chirurgia, purtroppo per la seconda volta i miei sogni sono stati infranti da un stupido test per niente inerente con la professione di Medico. Si dice che i test servano a ridurre la dispersione scolastica; in questo modo, secondo me, si aumenta perché uno studente, che ha voglia di studiare Medicina, è costretto a studare altro perdendo tempo in attesa di un po' di fortuna che a volte non è sufficiente, rinunciando così ad un sogno e abbandonado gli studi. Inoltre volevo segnalare alcune irregolarità avvenute durante la prova, come l'apertura delle scatole prima della chiusura delle porte oppure il continuo via vai di gente. Suggerisco di abolire il test di quest'anno sostituendolo con un esame di sbarramento al secondo anno; in questo modo tutti avremo uguali possibilità. "I controlli vanno eseguiti in tutta Italia". Spero che il ministro Mussi viste tutte le irregolarità e gli scandali non lasci correre, prendendo immediatamente dei provvedimenti.
Tiziana
Io ho svolto come tanti altri onestamente i test di Medicina e Odontoiatria a Catanzaro e quello che ho visto durante lo svolgimento della prova è a dir poco assurdo... vigilantes che suggerivano le risposte, gente che all'una e mezza stava ancora con il test in mano, quando si doveva consegnare all'una, e addirittura con il cellulare oppure altri aiutati dai soliti vigilantes. Secondo me andrebbero aboliti questi ridicoli test e prendere in esame per ogni alunno il curriculum scolastico dalla prima elementare. Così si vede che ha veramente voglia di studiare e che può
diventare un bravo medico perché è veramente interessato a svolgere la professione. Non che diventano medici sempre i soliti noti con i soliti cognomi...
Rocco
Mi chiamo Stefania, ho partecipato al test di ingresso di Medicina alla Sapienza il 4 settembre scorso (verso le nove, aula Economia e commercio cognomi dalla M alla Z). Beh, è successo di tutto li dentro. Innanzitutto c'è da dire che la commissione era ridicola, visto che era quasi impossibile concentrarsi per il semplice fatto che hanno chiacchierato tra di loro e al cellulare tutto il tempo. Una ragazza seduta accanto a me ha persino chiesto 3 volte di fare silenzio, la terza volta si è sentita rispondere di andarsi a sedere dietro se non poteva concentrarsi. Poi un ragazzo che era entrato all'inizio dell'appello ed al quale era stato consegnato il plico come a tutti gli altri, ha stranamente deciso di ritirarsi mezz'ora prima dall'inizio del test. Alle 10.55 (il test iniziava alle 11) una docente che faceva parte della commissione ha trovato un plico vuoto, aperto e vuoto proprio al posto di quello che se ne era andato mezz'ora prima. Ho pensato, annulleranno il test, e invece no. Io ero molto tesa come tutti gli altri, perché questo tipo di test è molto stressante sapendo che le domande più abbondanti sono quelle di cultura generale e alcune sono assurde. Ma ci è stato detto da un signore della commissione di stare tranquilli perché non era successo niente. Per finire in bellezza, moduli con le risposte del quiz che dovrebbero esserte inserite dallo studente stesso in una busta anonima e chiusa con cura e consegnata, in realtà ci è stato detto di consegnarli a loro perché li avrebbero imbustati per noi visto che poteva essere complicato. Per fare questo chiedevano agli studenti di presentarsi uno alla volta con il modulo "aperto" e gli altri dovevano aspettare dietro. Per quanto ne so io hanno avuto tutto il tempo e la privacy di annerire le caselle dei quiz al posto di quelli che hanno pagato. Ho passato tutta l'estate al corso di preparazione al test quando a Roma faceva 40 gradi, dalle 8:30 del mattino fino alle 14:30. E per cosa? Non si lamentassero i politici se i giovani se ne vanno via da questo paese (lo scrivo con la s minuscola...) che non ci può garantire un futuro. Un paese in cui l'unico a preoccuparsi delle ingiustizie è Beppe Grillo.
Stefania
Mi chiamo francesca e sono una delle 7000 persone che hanno passato il test e che in caso di annullamento nazionale pensa di fare ricorso. Oltre a tutto questo ho avuto la sfortuna di capitare in una delle città indagate, più precisamente Ancona. Il giorno del test eravamo tutti divisi in molte aule quindi naturalmente non posso dire cos'è successo in tutta l'università. Ma nella mia aula è stato tutto assolutamente impeccabile. L'aula era piccola quindi chiunque si sarebbe accorto se un professore avesse suggerito a qualcuno, inoltre prima di iniziare abbiamo spento tutti i nostri cellulari e li abbiamo messi sopra un banchetto con incollato un post it con scritto il nome del proprietario. Ho lavorato per potermi permettere di pagare la tassa universitaria in caso fossi passata, ho studiato per essere pronta e... ce l'ho fatta. Mi ero iscritta anche al test di Infermieristica ma sapendo di essere già passata a Medicina lunedi mattina non mi sono presentata al test. Se fosse tutto annullato e dovessi ripetere il test c'è l'eventualità che io non passi, soprattutto perché in questi giorni con tutto quello che è successo sono stata sottoposta a uno stress psicologico che pochi possono capire. Se non passassi avrei perso un anno di Medicina (che mi ero giustamente meritata) e non potrei fare nemmeno Infermieristica perché non sono andata al test. Oltretutto, le facoltà di Bari, Chieti e Ancona sono indagate, se la memoria non mi inganna è diverso da essere colpevole. Lo scandalo più grande sarebbe che per colpa di pochi chi si è impegnato giustamente e con successo venga danneggiato. E non prendiamoci in giro, sarà quello che succederà se annullano il test non solo a livello nazionale ma anche in quelle facoltà dove non ci sono prove certe di raccomandazioni. Che trovino i responsabili e che paghino loro. E' ingiusto che a pagare debbano essere anche le persone oneste.
Francesca
Salve, sono un ragazzo che ha superato l'ammissione presso l'ateneo di Novara, devo dire che a Novara si è svolto tutto con moltissima trasparenza e legalità, non concepisco perché il test debba essere annullato anche in sedi dove il tutto si è sviluppato in modo legittimo. E' impossibile che risultino danneggiati ragazzi che hanno superato meritatamente il test e che per colpa di pochi il test sia ripetuto... è del tutto inconcepibile. Spero che Mussi adotti la decisione migliore... ovvero di far ripetere il test nelle sedi incriminate e stop.
Francesco
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=2123&sez=HOME_ERASMUS&npl=N&desc_sez=Erasmus
«Lascio in bianco, poi ci pensa mio padre»
Si sta parlando tanto di questo test, delle irregolarità, dei plichi aperti, delle somme da capogiro pagate per avere le risposte esatte... fatto sta che chi, come me e migliaia di altri studenti, è rimasto escluso dall'elite degli ammessi e si è visto tarpare le ali per non sapere se il territorio spagnolo sia o meno maggiore rispetto a quello italiano, o per aver perso tempo nel cercare risposte inesistenti a domande formulate male, ora non sa più a chi e a cosa credere.
E' difficile, forse impossibile, capire che cosa provi quando senti che la tua strada è diventare medico; va bene che ci sia un test a valutarti (nonostante resti convinta che non è quello che può dare un giudizio obiettivo), altrimenti sarebbe realmente impossibile dare una corretta istruzione a tutti! E finché sai, ma non hai le prove tangibili, che perlomeno un terzo dei posti disponibili nel tuo ateneo siano già stati presi dai raccomandati dei "baroni di medicina" accetti anche questo, vai avanti, lotti speri.
Superi tutto, anche il sentirti dire poco prima della prova: "Io il test non lo compilo nemmeno, lo lascio in bianco, poi c'è mio padre che insegna nella facoltà che me lo riempe!", oppure "G.,ci pensi te allora?" "Sì, sì, tu lascia tutto in bianco che poi faccio tutto io!", o addirittura farti dare della stupida perché bastava una telefonata a tale primario che tu già eri dentro. Passi avanti, continui a credere e a sperare che veramente i tuoi ideali possano portarti a "vincere" questa prova che sbarra l'accesso al tuo sogno. E adesso? A cosa devo credere? Perché dovrei continuare a portare avanti il mio sogno?
No, mi dispiace, ma dopo tutto ciò che è successo, dopo tutti i fatti eclatanti che ci sono stati messi sotto gli occhi, io non ci sto. Chi mi ha rubato il posto, il figlio, l'amico, il parente di chi? E se lo meritava poi? E perché anche Pisa, città che vanta una delle migliori università di Italia, c'è cascata? Capisco pienamente i ragazzi che sono entrati con le loro forze, capisco la loro rabbia, la loro paura... ma che loro, Mussi o chi per lui capisca anche la rabbia degli esclusi e la loro paura di essere fuori per colpa di una mazzetta.
Forse è vero, forse non sono adatta a fare questa facoltà, forse ho "perso" perché le mie capacità non sono abbastanza. Forse, forse, forse, forse... è questo che non voglio più sentire: non è questo il caso di lasciare il beneficio del dubbio. Fateci rifare il test, aprite un'altra volta la porta del nostro sogno, e fate sì che siano realmente le nostre uniche forze a farci valutare.
Chiara
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=2118&sez=HOME_ERASMUS&npl=N&desc_sez=Erasmus
Voce agli ammessi onesti
Egregia redazione de Il Messaggero, sono uno studente in un importante Ateneo italiano e vi scrivo circa il caos creatosi sul test di ammissione di Medicina e Chirurgia. Ho letto con attenzione cioè che avete proposto in questi giorni riguardo la vicenda e sebbene credo che abbiate svolto con prontezza la vostra missione editoriale, mi sento di dirvi che sono abbastanza deluso dalla posizione che avete proposto riguardo tutta la faccenda.
Sono fidanzato con una ragazza che quest'anno ha sostenuto il test di ammissione a Medicina e Chirurgia in quel di Chieti dopo che nell'anno precedente non lo aveva superato, quella volta però presso l'Università di Modena. Questa ragazza coltiva da anni il sogno di poter diventare medico e nella sua esperienza liceale, condotta e portata a termine con il massimo dell'impegno e dei risultati, ha dimostrato di avere le carte in regola per poter accedere alla facoltà a numero chiuso di Medicina e Chirurgia.
L'anno passato spinta dalla motivazione e dall'impegno aveva tentato l'accesso a Modena, una delle migliori facoltà della penisola non riuscendo ad essere ammessa solo per pochi punti. Non vi nego che è stata una mazzata tremenda, una delusione inaspettata e sofferta per chi vede i suoi coetanei poter realizzare i propri sogni universitari, mentre lei aveva trovato una porta sbarrata.
Era consapevole però delle sue responsabilità. Sapeva che avrebbe potuto fare di più e che se si tratta del sogno della propria vita va inseguito ed affrontato con tutto l'impegno e la dedizione possibile, anche facendo enormi sacrifici. Sapeva inoltre, come tutti quelli che si accingono ad affrontare la prova, delle voci su imbrogli e raccomandazioni, più o meno comfermati da esperienze personali e classificate da altri come dicerie popolari. Il sospetto certo resta in tutti ma ci si rimbocca le maniche e si prova a passare con le proprie forze, col proprio merito senza pensare se ciò che si sente sia vero o meno.
E allora per seguirmi si è trasferita a Milano, ha frequentato un anno di Scienze Biologiche per superare qualche esame che le sarebbe stato riconosciuto eventualmente in futuro a Medicina e si è concentrata com meglio poteva studiando tanto e con determinazione, comprando libri su libri e facendo migliaia di quiz con il mio appoggio.
Il 4 Settembre si è presentata all'Università di Chieti, vicina a dove risediamo e ha sostenuto la prova superandola brillantemente con le sue forze e con onestà, riportando un risultato brillante. Ora sono venute fuori queste polemiche sulle risposte annullate e sui presunti scandali che fanno rabbia e indignano anche me, ma che stanno rischiando di screditare tanti ragazzi, come la mia fidanzata, che quel posto a Medicina l'hanno conquistato con merito e con onestà.
Sono un po' deluso dalla posizione parziale che avete assunto in questa vicenda che sta facendo passare gli ammessi come un insieme totalitario di truffaldini, mentre credo che la grande maggioranza di questi siano ragazzi onesti e meritevoli di quel posto. Ora si profila l'annullamento del test. E se quei ragazzi che l'avevano superato onestamente e con le loro forze a causa della tensione e dello sconforto per la ripetizione non dovessero superarlo la seconda volta? Sarebbe questa giustizia? Avremmo così compiuto il gesto che da a Cesare quel che è di Cesare?
Non mi piace questa cultura tutta italiana del "le provo tutte". Vedo famiglie i cui figli hanno fatto pessimi risultati al test e che non sarebbero mai e poi mai rientrati per loro demeriti, accanirsi contro gli ammessi con la scusa delle 2 domande annullate e con altre invenzioni che gli abili trovano sempre quando servono a concedersi un'altra possibilità. Mi spiace constatare che non avete permesso il contraddittorio, avete riportato solo la voce degli esclusi che essendo ovviamente una maggioranza hanno fatto più rumore.
Avete per nulla pensato a quali danni causerebbe l'annullamento della prova sugli onesti ammessi? Se la giustizia ha in mano delle prove contro chi ha pagato per essere ammesso agisca contro questi individui nello specifico, ma non posso accettare le lamentele sulle 2 domande annullate o sul tempo che avrebbero perso nel risolverle i non ammessi, visto che quel tempo l'avrebbero perso anche gli stessi ammessi. La mia ragazza ha dimostrato che se si vuole, a Medicina si può entrare onestamente ed in un ottima posizione.
L'annullamento del test è un sopruso verso chi da un anno si preparava per questa prova del 4 Settembre a delle condizioni note da tempo a tutti e che l'ha superata con assoluto merito. In questi giorni ho letto sul vostro quotidiano solo la voce degli esclusi e quel fantomatico sondaggio di Universitanet che riportava come la maggioranza volesse ripetere la prova. Come si può riportare quel dato? Quel sondaggio non ha valore statistico e i non ammessi, essendo in maggioranza ovviamente si battono per farsi sentire e per la ripetizione della prova.
Mi spiace constatare come il Ministro Mussi, nell'anno in cui il suo collega Fioroni parla di ritorno al merito, dia voce ai meno meritevoli, perché sappiate che la maggioranza di coloro che hanno fatto ricorso sono studenti che non sarebbero rientrati nemmeno senza i 2 questiti annullati o quelle raccomandazioni. Chi ha subito un torto merita giustizia, ma il Ministro Mussi non può dimenticare i meritevoli che quel posto a Medicina l'hanno conquistato con le proprie forze e finora vedo che non li ha tutelati in alcun modo.
Spero che l'assenza di pareri pro-ammessi in questi giorni sul vostro giornale sia da addebitarsi alla mancanza di pareri di questa parte giunti alla vostra redazione. Per interromepere questo osceno silenzio ecco la mia mail. Mi aspetto domani di vedere pubblicata la voce degli ammessi, che sia la mia o quella di altri. Conosco alcuni giornalisti e mi hanno garantito che a loro parere non ignorerete questa mia mail. Mi aspetto domani di leggere qualcosa riguardo alle informazioni che vi ho fornito altrimenti perdereste la stima di quotidiano di qualità che nutro da tempo verso il vostro giornale. Cordialmente
Luca
(11 settembre 2007)
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=2120&sez=HOME_ERASMUS&npl=N&desc_sez=Erasmus
Partire dalla Sicilia per fare il test a Modena
Gentile Redazione del Messaggero, sono veramente contenta degli articoli da voi pubblicati circa la truffa dei test per l'ammissione a Medicina. Mia figlia ha partecipato alla selezione tenutasi a Modena e purtroppo anche lì si sono verificati dei casi molto sconcertanti di persone che sedute accanto a dei candidati lavoravano insieme per rispondere ai Quiz, ma la cosa che per noi è ancora più grave è che noi siamo partiti dalla Sicilia il giorno 2, sostenendo spese di iscrizione, viaggio, hotel, nella speranza di trovare una situazione un po' più pulita di quella che ci si presentava a Catania.
Inoltre abbiamo anche sostenuto la spesa di preparazione presso dei centri privati. Aquesto punto ci chiediamo che senso ha ancora avere fiducia in queste selezioni se già da tempo si sa che una percentuale entra solo con metodi illegali; dove sta la tutela per quei poveri imbecilli che come noi stringono la cinghia per fare studiare i figli e attraversano l'Italia alla ricerca della Correttezza?
Io penso di inviare questo articolo a coloro che ci rappresentano e che adesso governano perché voglio delle risposte, voglio sapere perché una famiglia con un solo stipendio deve ancora garantire una situazione del genere e perché i miei figli non possono avere il diritto di poter sognare, anche loro con i propri sacrifici, di avere una vita lavorativa che ad altri viene assicurata in modo così vergognoso.
Angela Costanzo
Regalbuto
amigdala
12-09-2007, 12:25
FONTE :
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/09/test-medicina.shtml?uuid=fb1b9276-5f93-11dc-b5d3-00000e251029
10 settembre 2007
Test per l'ammissione a Medicina: tra errori e sospetti di irregolarità
Le due domande sbagliate nel test per entrare a medicina sono solo la punta dell'iceberg. A Catanzaro sembra che i plichi contenenti i test fossero già aperti al momento della prova, tanto da indurre il rettore Saverio Costanzo a far aprire un'inchiesta della Procura sulla possibile fuga di notizie e il ministro dell'Università Fabio Mussi a congelare la correzione dei test. Ora strane concentrazioni di bravissimi a Sud fanno emergere nuovi dubbi sul corretto svolgimento dell'esame. A Bari lo studente più bravo, con 76 punti, il primo classificato di Messina è invece a quota 73 e quello di Foggia a 71. A Milano il primo è arrivato a 69,50 punti. A Padova il più preparato non è andato oltre quota 68,75 (quasi come il quattordicesimo a Messina: 68,50) , a Bologna il massimo è stato 67,50, a Roma «La sapienza» il primo ha totalizzato 67 punti.
Sulla possibile fuga di notizie prima dei test Fabio Mussi pretende chiarezza: «Voglio avere una relazione ed un quadro completo della situazione» e laddove «ci fossero casi di illecito, ci sarà l'annullamento delle prove». Riguardo agli errori presenti nei compiti ha invece spiegato: «uno è la ripetizione di un quesito del 2005 per il quale nessuno si accorse che esistevano due risposte possibili; l'altro quesito è invece un'equazione in cui pare ci sia un errore materiale». Ad ogni modo, ha sottolineato «due errori su 80 quesiti sono una esagerazione e non si giustificano». Sembra ha aggiunto, che «ci siano anche segnalazioni di errori in quiz elaborati localmente dagli atenei e per questo - ha concluso - ho chiesto una relazione completa, perchè voglio sapere dove e chi ha sbagliato».
Intanto nell'ambito di indagini avviate un anno fa sui test di ingresso alla facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Ancona e Chieti, polizia tributaria e guardia di finanza hanno eseguito nei giorni scorsi perquisizioni e sequestri nei confronti di sette indagati e all'interno degli atenei. L'ipotesi investigativa ipotizza i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Nelle indagini sono coinvolti una decina di studenti che nel corso della prova di ammissione alla facoltà avrebbero ricevuto aiuti esterni per superare la prova.
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FONTE :
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/09/ricorsi-test-medicina.shtml?uuid=e011995a-608b-11dc-8742-00000e251029
11 settembre 2007
Test di Medicina: gli studenti preparano i ricorsi
Studenti in piazza martedì 18 settembre a Roma davanti al ministero dell'Università, per annullare i risultati dei test di ammissione a Medicina. La manifestazione è promossa dall'Unione degli Universitari (Udu) che sta preparando un ricorso collettivo contro la validità degli esami di ammissione.
«Il caos scoppiato in questi giorni sullo svolgimento dei test d'ingresso a Medicina e Chirurgia - afferma l'Udu - testimonia come il sistema dei quiz per selezionare l'ingresso all'Università sia fallimentare e vada superato. Stiamo promuovendo un ricorso collettivo nazionale, rivolto a tutti i ragazzi che hanno partecipato al test di ammissione nelle varie facoltà di Medicina, con lo scopo di far dichiarare nulla la prova del 4 settembre scorso». L'Udu ne chiede pertanto la ripetizione, dopo le due domande errate trovate nella prova e le graduatorie sbilanciate verso l'alto di alcuni atenei.
Come in un meccanismo a catena, si teme anche la valanga di ricorsi provenienti dagli studenti che hanno svolto regolarmente i test nelle università non coivolte dai sospetti.
Intanto continua l'intervento della magistratura per capire se ci siano state o meno irregolarità durante i test. L'11 settembre a Catanzaro è stato depositato dal rettore un esposto alla procura per fare chiarezza sui plichi aperti prima dello svolgimento della prova. Le schede dei test arrivati in ateneo sarebbero infatti tre in meno rispetto a quanto affermato nel verbale di consegna, per cui quelli mancanti sarebbero stati sottratti. A Bari l'inchiesta aperta dalla procura ha scoperto un'associazione per delinquere che metteva in vendita il superamento dell'esame d'ingresso, e ora emergono prove anche per la compravendita illecita degli esami di Economia per un giro di 50mila euro. A Messina invece il 10 settembre la guardia di finanza ha sequestrato la documentazione relativa ai test svolti nel 2005.
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FONTE :
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/09/universita-test-medicina-ricorsi.shtml?uuid=763ca35c-60ff-11dc-a5ad-00000e251029&DocRulesView=Libero
12 settembre 2007
Per i test di Medicina l'epilogo dei ricorsi in massa
di Valentina Melis
C'erano anche studenti di Venezia e di Ascoli Piceno, tra i "clienti" dell'organizzazione messa in piedi a Bari per facilitare l'ingresso ai corsi di laurea in medicina e odontoiatria. «Per ora, però – spiega Gianluigi D'Alfonso, comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari, che ha condotto l'indagine sui test truccati, partita nel 2006 – abbiamo individuato una cinquantina di studenti che, essendosi "preparati", per così dire, alla scuola del dentista in pensione Marcantonio Pollice, versando compensi che dobbiamo ancora quantificare complessivamente, hanno sostenuto le prove d'accesso a Bari, Ancona e Chieti». Le persone indagate restano sette, tra Bari e Ancona, ma «il loro numero – aggiunge il colonnello della Gdf – potrebbe aumentare».
Potrebbe durare più di qualche giorno, intanto, l'esame degli oltre tremila test d'ingresso ai corsi di laurea in medicina e odontoiatria sequestrati dalle Fiamme gialle nelle tre città: «Abbiamo sequestrato – continua il colonello D'Alfonso – 1.821 test a Bari, circa 900 ad Ancona e circa 700 a Chieti. Penso che per analizzarli ci vorrà un mese». La Gdf sta anche monitorando i conti correnti delle persone indagate per stabilire il giro d'affari legato ai test d'ammissione, poiché gli studenti, ovviamente, pagavano in nero l'assistenza via telefonino durante le prove.
Nessun indagato, per il momento, a Chieti e a Catanzaro: nel capoluogo calabrese il sostituto procuratore Salvatore Curcio cerca di accertare dove, quando e con quali modalità siano stati sottratti dai plichi delle prove d'esame inviati dal ministero all'Università tre modelli di test.
Mentre prosegue il lavoro degli inquirenti, gli Atenei interessati dalle indagini attendono indicazioni dal ministero dell'Università su come procedere per l'ammissione degli studenti ai corsi. «A oggi non siamo nelle condizioni di formulare le graduatorie, quindi non sappiamo chi far entrare», dichiara il rettore dell'Università Politecnica delle Marche, Marco Pacetti.
Il ministro è tornato ieri sera dalla sua missione in Sudafrica (dove ha inaugurato, a Città del Capo, la nuova sede del Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia): per le 10,30 di questa mattina è convocata una riunione tecnica con i sottosegretari Nando dalla Chiesa e Luciano Modica e con gli alti funzionari del ministero per analizzare il parere dell'Avvocatura dello Stato sui possibili interventi da mettere in campo dopo i test truffa, nonché le relazioni tecniche inviate dai presidi delle facoltà interessate sull'andamento delle prove.
In assenza del ministro, il suo entourage ha rispettato ieri uno stretto riserbo. Ma l'ipotesi più probabile appare quella di una serie di interventi "mirati" per annullare le prove d'esame esclusivamente nelle città dove sono state accertate irregolarità nello svolgimento delle prove d'accesso (quindi Bari, Ancona, Chieti e Catanzaro). Più complessa la strada dell'annullamento nazionale, anche se c'è un precedente che risale al 2000.
In ogni caso, resta il rischio dei ricorsi: l'Unione degli Universitari ha organizzato una manifestazione di protesta, per martedì 18 settembre, davanti alla sede del ministero, a Roma, e sta preparando un ricorso collettivo per ottenere l'annullamento degli esami di ammissione svolti il 4 settembre per i corsi di laurea in medicina e chirurgia.
L'unica presa di posizione ufficiale del ministero, ieri, è stata sulle due domande sbagliate inserite nei test d'ingresso: «La commissione per l'elaborazione dei test di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, veterinaria – si legge in una nota – fermo restando l'annullamento delle domande numero 71 e 79 del test di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, ha confermato, dopo aver effettuato opportune verifiche, che sono corrette le risposte individuate come tali nel sito del ministero». Smentite, quindi, le voci che parlavano di altri errori nelle soluzioni fornite.
Il presidente della commissione cultura della Camera, Pietro Folena, invoca intanto «una seria riforma che miri alla graduale abolizione» dei test d'ingresso all'università. Queste prove, secondo l'esponente di Rifondazione comunista, dovrebbero essere consentite «soltanto nei casi estremi, in cui ragioni oggettive e documentate rendano impraticabili altre soluzioni».
La regolamentazione
La legittimità
Con la sentenza n. 383/98, la Corte costituzionale ha stabilito la legittimità della pratica di limitare il numero delle iscrizioni ai corsi universitari
La legge
La legge che regola il numero programmato è la n. 264 del 2 agosto 1999. Il numero chiuso a livello nazionale è previsto per i corsi di laurea in medicina, veterinaria, odontoiatria, professioni sanitarie, architettura, scienze della formazione, e per i corsi di nuova istituzione o attivazione per un numero di anni corrispondente alla durata legale del corso
Il decreto ministeriale
Il contenuto delle prove di accesso è stabilito secondo quanto disposto dal decreto ministeriale 11 maggio 2001. I test per l'accesso ai corsi di laurea in medicina, veterinaria, professioni sanitarie e odontoiatria consistono nella soluzione di ottanta quesiti a risposta multipla, di cui una sola risposta esatta tra le cinque indicate, su argomenti di: logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica. I test si svolgono in tutte le sedi universitarie nello stesso giorno
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FONTE:
http://www.unionesarda.it/DettaglioSardegna/?contentId=13429
Test di ammissione in Medicina, arriva la polizia
E' stato il preside a volersi prendere il sicuro dopo i test truccati a Bari, Ancona e Chieti. Durante i test di ammissione in Medicina, controlli della polizia.
di MATTEO VERCELLI
Meglio all'ultimo posto che imbroglioni. Se davvero, come sta emergendo in questi giorni dalle inchieste che coinvolgono atenei come quelli di Messina, Catanzaro, Bari, Ancona e Chieti, i test d'ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria in molte Università erano una farsa, gli studenti di Cagliari escono a testa alta, nonostante il quintultimo posto nei quiz di Medicina e il penultimo in Odontoiatria. Perché trasparenza e correttezza sono le regole principali per il preside di Medicina, Gavino Faa, che ammette: «Anche io ho subito delle pressioni nei primi anni di presidenza. Nei vari passaggi che subiscono i plichi con i test ci sono dei momenti dove è possibile far scattare l'imbroglio».
LA CASSAFORTE. Così, per evitare dubbi e fugare sospetti, a Cagliari i quesiti sono stati conservati nella cassaforte della Questura, le fotocopie sono state fatte sotto lo sguardo vigile di due poliziotti e, dopo lo svolgimento dei quiz, i compiti sono stati imbarcati sull'aereo per Roma scortati da altri due agenti. Eccessivo? «Assolutamente no» risponde Faa, «anche perché nei giorni che hanno preceduto lo svolgimento dei test circolavano voci antipatiche. Dicevano che qualcuno avrebbe avuto le domande in anticipo. Io ho seguito la mia strada: ho avvisato la Questura e richiesto l'invio di due agenti che hanno osservato tutte le operazioni. Dal loro arrivo alla partenza i quiz sono stati sempre sorvegliati. Almeno qui a Cagliari». Trasparenza e molta severità («Alcuni ragazzi sono stati allontanati perché sorpresi a usare il telefonino», ricorda il preside) per fugare ogni dubbio su possibili truffe: «I primi anni di presidenza» spiega Faa, «ho subito numerose pressioni. Posso dire fiero che non c'è mai stato un favoritismo e che i posti sono sempre finiti agli studenti che durante l'estate si sono sacrificati studiando molto. Così in questi ultimi anni le richieste di favori si sono praticamente azzerate».
MEGLIO ONESTI. Se a Messina gli studenti super bravi sono tantissimi (i primi 32 hanno battuto il migliore di Cagliari, e la media punti dei primi dieci è stata di 71,18 contro i 58,40 dei cagliaritani, finiti al quintultimo posto davanti a Molise, Ferrara, Salerno e il fanalino di coda Sassari) a Cagliari si può dire che siano onesti: «Esistono delle lacune» sottolinea il preside, «ma penso che siano le stesse che hanno i ragazzi delle altre regioni». Da altre parti, come a Catanzaro, Ancona, Bari e Chieti, le carenze di preparazione venivano colmate con altri mezzi. Ora finiti sotto inchiesta. Con il rischio che il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, decida di annullare le prove irregolari.
12/09/2007
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FONTE :
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_99334573.html
2007-09-12
TEST UNIVERSITARI: RISCHIO ANNULLAMENTO, SI ATTENDE MUSSI
ROMA - L'Avvocatura dello Stato ha già inviato al Ministero i suoi pareri sullo scandalo dei test-truffa per i corsi universitari a numero chiuso: secondo indiscrezioni, potrebbero essere annullate soltanto le prove di Catanzaro, ma per una vicenda analoga nel 2000 furono rinviati i test in tutta Italia.
Tuttavia, poiché quella dell'Avvocatura é una posizione non vincolante, l'ultima parola su un eventuale annullamento delle prove spetta al ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, che in queste ore sta rientrando da una missione di lavoro in Sud Africa. Intanto, oggi la vicenda - tra chiarimenti, autodifese e polemiche - ha continuato a tener banco.
Non ci sono indagati, almeno per il momento, nell'inchiesta avviata dalla Procura di Catanzaro per accertare se siano stati commessi illeciti nello svolgimento dei test di ammissione ai corsi a numero chiuso gestiti dalla facoltà di Medicina. Il sostituto procuratore Salvatore Curcio, titolare dell'inchiesta, sta proseguendo l'esame degli atti per accertare dove, quando e con quali modalità sono stati sottratti dai plichi inviati all'Università i tre modelli di test mancanti rispetto al totale che avrebbe dovuto essere consegnato. Il rettore dell'Università di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo, attende "con serenità" la decisione del Ministro Mussi.
Al Tribunale della Libertà pugliese si è, invece, rivolto l'avvocato che tutela il direttore del corso di laurea in odontoiatria dell'Università di Ancona Maurizio Procaccini, indagato nell'ambito dell'inchiesta di Bari sui test di ammissione, chiedendo il riesame rispetto al provvedimento del sequestro di documenti e conti bancari acquisiti nel corso delle perquisizioni nello studio del suo assistito e all'Università. L'Università "d'Annunzio" di Chieti-Pescara si considera parte lesa nella vicenda sui test di selezione per l'accesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e al Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria, e afferma che "non risultano indagati" tra i suoi docenti.
Sul futuro dei test le prese di posizione sono di segno diverso. Se il rettore dell'università di Bologna, Pier Ugo Calzolari, si dice contrario all'abolizione dei test, l'Anaao Assomed, il sindacato maggiormente rappresentativo della dirigenza medica, chiede "rimedi radicali per cambiare un sistema divenuto fonte di inefficienza e corruzione". E gli studenti non intendono stare a guardare.
L' Unione degli universitari (Udu) ha già annunciato per martedì 18 settembre, una manifestazione davanti al ministero dell'Università per sollecitare un intervento del ministro e Azione universitaria intende promuovere proteste tutti gli atenei per il caos in cui è stato gettato il settore "dall'incapacità del Ministero di gestire i test di ingresso".
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FONTE :
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-12T082709Z_01_ROS228066_RTRIDST_0_OITTP-MUSSI-VERTICE.XML
Test universitari:stamani vertice al ministero, attesa decisione
mercoledì, 12 settembre 2007
ROMA (Reuters) - E' previsto per questa mattina un vertice tra il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, sottosegretari ed esperti del ministero, per i problemi verificatisi quest'anno ai test di ingresso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria, che hanno visto, tra l'altro, sette indagati a Bari con l'accusa di aver favorito degli studenti dietro compensi in denaro.
Lo ha riferito oggi una fonte del ministero precisando che il vertice dovrebbe iniziare a breve.
Dopo essersi consultato con gli esperti del ministero, il ministro dovrebbe prendere una decisione per affrontare il problema.
Al momento appare improbabile che il ministero opti per l'annullamento a livello nazionale di tutte le prove di ingresso a Medicina e Odontoiatria -- nonostante lo stesso dicastero abbia ammesso sul proprio sito di aver annullato due degli 80 quesiti per la prova di Medicina, perché formulati in modo scorretto --.
Sembra invece più probabile che si scelga la via dell'annullamento dei test in quegli atenei in cui "ci saranno le prove del fatto che si sono verificati dei problemi veri e propri".
Nei giorni scorsi la Guardia di finanza ha effettuato perquisizioni negli atenei di Bari, Chieti e Ancona.
Secondo quanto riferito dai media, un'analoga irregolarità si sarebbe verificata all'Università di Catanzaro, dove sarebbero state aperte in anticipo le buste contenenti i questionari per i ragazzi che dovevano sottoporsi ai test di Medicina e Odontoiatria.
© Reuters 2007.
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FONTE:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=205484
Università, test a rischio : il Governo vuole annullarli
di B. Castellaneta
da Bari
L’ombra di manipolazioni illecite sui test d’ammissione all’università è diventata una certezza, almeno secondo gli investigatori di Bari, che hanno documentato i trucchi messi in atto nelle prove compiute nei giorni scorsi nel capoluogo pugliese, ad Ancona e a Chieti. Un’altra tegola, insieme ai sospetti su altre facoltà (Catanzaro e Messina) e agli errori contenuti nei quiz stilati dal ministero, che ora mettono in forte dubbio la regolarità dell’intera prova di ammissione a Medicina. Per oggi è previsto un vertice al termine del quale il ministro Fabio Mussi deciderà se annullare del tutto le prove. Molto probabile sarebbe, in ogni caso, l’annullamento a Catanzaro, dove i plichi con i quiz sono stati aperti prima degli esami.
Intanto a Bari l’inchiesta sui test truccati per l’ammissione alla facoltà di Medicina e Odontoiatria di Bari si allarga: la centrale che sfornava le soluzioni è stata smantellata, ma le indagini sono tutt’altro che concluse. Ora i riflettori degli investigatori sono puntati su numerosi studenti, e i maggiori sospetti per il momento sono concentrati su sedici persone che avrebbero effettivamente utilizzato le risposte fornite dai cosiddetti «gruppi di ascolto»: a breve potrebbero ritrovarsi nel registro degli indagati, che fino a ieri erano sette. Ma non è tutto, perché oltre a loro sono coinvolti anche i genitori di alcuni ragazzi che hanno partecipato alle prove: diversi infatti avrebbero spalleggiato i figli nel disegno criminale per aggirare il numero chiuso: un corso a pagamento che forniva anche le soluzioni ai quiz. «Non vi preoccupate, state tranquilli», ripetevano i genitori anche dopo i sequestri della guardia di finanza. I dettagli dei trucchi venivano messi a punto dai giovani aspiranti universitari, tra cui i figli di alcuni medici, al tavolino di qualche bar pensando così di evitare le intercettazioni telefoniche. Ma i sei investigatori guidati dal sostituto procuratore di Bari Francesca Romana Pirrelli hanno captato le conversazioni grazie a microspie piazzate nei luoghi giusti.
Le indagini, che riguardano anche le prove sostenute ad Ancona e Chieti, sono partite dopo un esposto anonimo arrivato dopo i test dell’anno scorso. Un anno di indagini per individuare gli organizzatori della manipolazione. Tra loro c’era una specie di coordinatore ma anche gli addetti ad acquistare schede telefoniche poi intestate a padri, madri, nonne e nonni, amici, conoscenti, oppure a cittadini extracomunitari. Per non correre rischi era stata fatta anche una simulazione, in particolare erano state provate le comunicazioni e studiati i sistemi per portare in aula cellulari ultrapiatti e minuscoli auricolari. Uno dei concorrenti aveva il compito di dettare le domande alle «centrali operative» allestite nel pronto soccorso ginecologico del Policlinico di Bari e nell’appartamento di una studentessa. I quesiti venivano forniti da uno studente incollato al telefono per circa due ore: parlava a voce bassa, tanto che dall’altra parte a volte gli dicevano di ripetere, come è emerso dalle intercettazioni degli investigatori. Le risposte arrivavano via sms. Euforici alla fine gli studenti: «È andata alla grande», dicevano.
generals
12-09-2007, 14:32
Test a Medicina, la decisione di Mussi
"Chiederò di ripetere la prova a Catanzaro"
ROMA - "Chiederò al rettore dell'Università di Catanzaro di ripetere i test. Non annulleremo però i test nazionali, ma individueremo e allontaneremo corrotti e corruttori". Il ministro dell'Università, Fabio Mussi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha reso pubbliche le decisioni prese sulla questione dei test d'ingresso alle professioni mediche. Mussi aveva annunciato che avrebbe tirato le somme subito dopo avere sentito il parere dell'Avvocatura dello Stato e così ha fatto.
Annullati i test di ammissione ai
corsi a numero chiuso dell'ateneo di Catanzaro. E' quanto ha deciso il ministro dell'Università e Ricerca, Fabio Mussi, che in una conferenza stampa a Palazzo Chigi ha fatto il punto sul caos quiz. A Bari, invece, esclusi dai test gli studenti coinvolti nell'inchiesta giudiziaria.
Gli errori commessi nell'elaborazione dei testi di ammissione universitari "non provocano l'annullamento nazionale dei test", ha proseguito il ministro. "Ho chiesto il parere dell'avvocatura dello Stato: non esistono presupposti giuridici per l'annullamento in tutte le sedi, sarebbe un'ingiustizia verso chi si è comportato onestamente".
Il ministro ha ringraziato la Finanza. Questa mattina il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, questa mattina nel corso di un colloquio telefonico con il Comandante Generale della Guardia di Finanza generale Cosimo D'Arrigo, aveva voluto esprimere "l'apprezzamento e il ringraziamento per l'impegno profuso e i risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza nel corso dell'inchiesta sui test di accesso a corsi universitari". Sempre questa mattina Mussi ha parlato al telefono anche con l'Alto Commissario per la Prevenzione e il contrasto della Corruzione nella pubblica amministrazione, Achille Serra. Mussi e Serra, che si incontreranno la settimana prossima, hanno stabilito di agire con la "massima collaborazione e il massimo impegno per predisporre un'iniziativa di prevenzione culturale e di contrasto operativo dei fenomeni illeciti".
(12 settembre 2007)
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amigdala
12-09-2007, 14:39
FONTE :
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/ringraziamenti-mussi/ringraziamenti-mussi.html
Il ministro dell'Univesità non annullerà le selezioni nazionali
ma farà piazza pulita di corrotti e corruttori negli atenei
Test a Medicina, la decisione di Mussi
Chiesta e ottenuta ripetizione a Catanzaro
Sollecitata alla Procura l'apertura di un'inchiesta sull'"l'anomalia statistica" alla facoltà di Messina
ROMA - A Catanzaro i test di ammissione alla facoltà di Medicina saranno ripetuti, lo ha deciso il rettore dell'ateneo calabrese, Francesco Saverio Costanzo, dopo l'invito ricevuto dal ministro dell'Università, Fabio Mussi. "Chiederò al rettore di Catanzaro di ripetere le selezioni", ha dichiarato stamattina Mussi in coferenza stampa a palzzo Chigi. "Non annulleremo i test nazionali, ma individueremo e allontaneremo corrotti e corruttori". Il ministro ha anche deciso che "a Bari saranno esclusi dalle graduatorie gli studenti coinvolti nell'inchiesta giudiziaria". Mussi dichiara guerra alle mele marce tra i docneti: "Non mi darò pace fino a quando i professori corrotti delll'aeteneo pugliese non saranno cacciati dall'università".
Chiesta apertura inchiesta anche a Messina. "Ho chiesto alla Procura di Messina di fare luce sull'anomalia statistica che si è verificata a Messina - il caso è stato segnalato da Repubblica.it - dove è stato registrato un alto numero di studenti che hanno superato le selezioni con il massimo del punteggio". Con questa sale a tre il numero delle inchieste in corso. A Catanzaro, si sta indagando sull'apertura anticipata delle buste che contenevano i quiz, e a Bari, si sta cercando di appurare se dipendenti dell'università abbiano aiutato alcuni studenti a superare la prova.
Non è giusto penalizzare gli onesti. Gli errori commessi nell'elaborazione dei testi di ammissione universitari "non provocano l'annullamento nazionale dei test", ha voluto precisare Mussi. "Ho chiesto il parere dell'avvocatura dello Stato: non esistono presupposti giuridici per l'annullamento in tutte le sedi, sarebbe un'ingiustizia verso chi si è comportato onestamente". Invece Mussi se la prende con la commissione che ha redatto il testo dei quiz. "E' molto grave che dieci illustri professori abbiano commesso errori in due test su 80, è una percentuale intollerabile.
Il ministro ha ringraziato la Finanza. Il ministro dell'Università e della Ricerca ha chiamato il Comandante Generale della Guardia di Finanza generale Cosimo D'Arrigo per esprimere "l'apprezzamento e il ringraziamento per l'impegno profuso e i risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza nel corso dell'inchiesta sui test di accesso a corsi universitari". Sempre questa mattina Mussi ha parlato al telefono anche con l'Alto Commissario per la Prevenzione e il contrasto della Corruzione nella pubblica amministrazione, Achille Serra. Mussi e Serra, che si incontreranno la settimana prossima, hanno stabilito di agire con la "massima collaborazione e il massimo impegno per predisporre un'iniziativa di prevenzione culturale e di contrasto operativo dei fenomeni illeciti".
L'Udu contesta la decisone di Mussi. "La prova del 4 settembre andava annullata in tutta Italia", scrive l'Unione degli universitari in una nota. "Non è cercando di circoscrivere i problemi in alcuni atenei 'capri espiatori' che si risolve un problema ormai patologico come quello del numero programmato".
(12 settembre 2007)
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FONTE :
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/12/mussi_universita_test.shtml
Il rettore: «Dopo questo invito non possiamo che agire di conseguenza»
Mussi: «Annullare i test di Catanzaro»
Il ministro ai rettori dopo il caos quiz: «A Bari escludere gli studenti favoriti.
Ma l'annullamento non sarà nazionale»
ROMA - Ripetere i test a Catanzaro, escludere gli studenti favoriti a Bari. È l'esortazione del ministro dell'Università, Fabio Mussi, ai rettori dei rispettivi atenei coinvolti nello scandalo dei 'quiz di accesso truccati'. «Mi rimprometto - dice Mussi in conferenza stampa a Palazzo Chigi - di inviare due lettere: una al rettore di Catanzaro in cui lo invito ad effettuare i test con i quiz di riserva aprendo un'altra procedura rapidamente. E invierò un'altra lettera al rettore di Bari perché vengano esclusi dalle graduatorie quegli studenti che si sa siano stati favoriti dall'associazione criminale che ha organizzato il traffico» di quiz e aiuti. Mussi chiederà inoltre alla Procura di verificare la congruità dei risultati di Messina.
TEST NAZIONALI - Tre richieste precise, dunque. Con la precisazione che gli errori commessi nell'elaborazione dei testi di ammissione universitari «non provocano l'annullamento nazionale dei test». «Ho chiesto il parere dell'avvocatura dello Stato - spiega Mussi - e non esistono presupposti giuridici per l'annullamento in tutte le sedi, sarebbe un'ingiustizia verso chi si è comportato onestamente».
RETTORE - Poco dopo la conferenza stampa di Mussi, il rettore dell'università di Catanzaro, Francesco Saverio Costanzo, accoglie l'appello del ministro: «Di fronte all'invito che ci è stato rivolto dal ministro, non possiamo che agire di conseguenza». «Quando abbiamo segnalato al ministro ed all'autorità giudiziaria le irregolarità che abbiamo riscontrato - aggiunge Costanzo - lo abbiamo fatto nel segno della trasparenza e della legalità. Ed è su questa linea che intendiamo proseguire».
12 settembre 2007
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FONTE :
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200709articoli/25673girata.asp
Caos-quiz all'Università, Mussi: "Rivedere i test di Catanzaro e Bari"
Il Ministro: «Errori nell'elaborazione ma niente annullamento nazionale»
ROMA - Rifare i test per l’ingresso alla facoltà di medicina a Catanzaro. «Invierò oggi stesso al rettore dell’univerità di Catanzaro una lettera per chiedergli di usare i quiz di riserva per i test di ingresso alla facoltà di medicina». Lo ha detto il ministro dell’Università e della ricerca, Fabio Mussi, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo gli scandali che hanno riguardato gli esami di ingresso alle facoltà di medicina a Catanzaro, Bari, Ancona e Chieti. A Catanzaro le buste con i quiz sono state aperte e sottratte prima dell’inizio delle prove.
«A Bari via gli studenti favoriti»
Il ministro è poi intervenuto sulla situazione di Bari con un invito ad escludere dalle graduatorie gli aspiranti studenti di medicina che sono stati aiutati da un’organizzazione criminosa per superare le prove di ammissione alla facoltà. «Chiederò - sottolinea Mussi - che siano esclusi dalle graduatorie tutti gli studenti per i quali è stato documentato un coinvolgimento con l’attività criminosa». A Bari, però, l’inchiesta della magistratura ha messo in luce anche il coinvolgimento di alcuni professori. «Chiederò al rettore -spiega Mussi- che, nei confronti di questi docenti sia usata la massima severità. In gioco -dice Mussi- c’è il bene prezioso del prestigio dell’università. Se lo si incrina, si dà un duro colpo al Paese. Dobbiamo -incalza- liberare l’università dai corrotti e dai corruttori».
«Gli errori nei test? Nessun annullamento a livello nazionale»
Tuttavia Mussi ha bocciato un possibile annullamento, a livello nazionale, dei test di ammissione a medicina a causa degli errori rilevati in due dei quiz. «Ho chiesto il parere all’Avvocatura dello Stato, che mi ha confermato che non è necessario alcun annullamento. Che - commenta il ministro - tra l’altro sarebbe una ingiustizia nei confronti dei tanti studenti che si sono preparati a dovere. L’avvocatura -prosegue Mussi- mi ha assicurato che è legittimo un concorso con 78 test formulati in modo giusto su 80». Il ministro ricorda che ci sono precedenti analoghi. «Nel 2000 è stato annullato un test e dunque la graduatoria è stata formata sulla base di 79 prove. Nel 2005, con una decisione opinabile - aggiunge - è stata considerata valida una domanda con due risposte entrambe giuste». Meno generoso il ministro si dimostra con la commissione che ha formulato i quiz. «È grave - accusa - che una commissione di 10 professori chiamati a elaborare 80 quiz, cioè circa 10 a testa, ne sbagli due, uno con una doppia risposta giusta, l’altro con tutte sbagliate. Si tratta - incalza - di un errore intollerabile, ma per fortuna questa commissione ha esaurito i suoi compiti e verrà sostituita».
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FONTE :
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=68849
Mussi, annullare le prove di ammissione di Catanzaro
Dopo le indagini della Guardia di Finanza che ha scoperto numerose irregolarità nei test di ammissione all’università, il ministro dell’Università Fabio Mussi ha deciso di chiedere l’annullamento delle prove all'ateneo di Catanzaro, dove qualcuno secondo la ricostruzione del ministro «ha aperto le buste con i test prima delle prove». Mussi ha chiarito: «Non ho il potere di cancellare queste prove ma ho inviato una lettera con cui invito il rettore di Catanzaro a effettuare i test con i quiz di riserva». La risposta del rettore dell’ateneo calabrese è arrivata a giro di posta. Il professor Francesco Saverio Costanzo ha disposto l’invalidazione del test, che dunque dovrà essere ripetuto.
A Bari, invece, dove avrebbe agito una vera organizzazione, il ministro dell’Università ha chiesto che sino esclusi dal test gli studenti coinvolti nell'inchiesta giudiziaria.
Diverso il caso di Messina, dove Mussi ha chiesto alla Procura la verifica della congruità dei risultati: «Qui siamo di fronte a una sospetta anomalia statistica. Quando c'è una sola università in cui il punteggio di 70 o 60 supera la metà di tutti i 60/70 ottenuti su scala nazionale sospetto che qualcosa non sia andato per il verso giusto». Quanto alle conseguenze che potrebbero derivare per coloro che sono coinvolti nelle indagini, Mussi ha commentato: «Se i professori hanno organizzato una truffa non avrò pace finché non li vedrò cacciati dall' università. Chiederò ai rettori e alla corte di disciplina del Consiglio universitario nazionale (Cun) il massimo di severità, perché il bene più prezioso dell'università è il prestigio e quando si incrina il prestigio si dà un colpo a tutto il sistema. Occorre agire tempestivamente per liberare l'università da corrotti e corruttori». Comunque ha rassicurato il Ministro «l'anno accademico partirà regolarmente».
Il ministro è tornato poi sulla polemica che riguarda la formulazione dei test: «Bisogna alzare il livello delle garanzie di riservatezza» ma dare anche applicazione ha proseguito Mussi «ai meccanismi di selezione contenuti nel decreto delegato approvato il 27 luglio dal Consiglio». Per accedere alle facoltà a numero chiuso è stato messo a punto meccanismo per cui su 105 punti disponibili 80 derivino dai test di ammissione e 25 dal risultato medio degli ultimi 3 anni di scuola superiore e dal voto di maturità.
Mussi ha infine criticato il ricorso eccessivo al numero chiuso. L' Italia, ha ricordato, «è vincolata agli obblighi comunitari che prevedono il numero chiuso per 5 profili professionali, medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e una branca di ingegneria». Eppure, ha sottolineato Mussi, i numeri delle ammissioni in Italia a queste facoltà «sembrano a protezione di certe corporazioni». Oggi sembra «che abbia sortito un certo effetto la lettera che ho inviato ai rettori con la quale invitavo a non esagerare: c'è una riduzione pari al 15%» del numero chiuso.
Pubblicato il: 12.09.07
Modificato il: 12.09.07 alle ore 16.03
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FONTE :
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=125&ID_articolo=47&ID_sezione=276&sezione=Lavagna%20interattiva#
Errori nei test di Medicina, ma l'esame non sarà ripetuto
A CURA DI GIULIANO ADAGLIO
La comunicazione del ministro Fabio Mussi ha fugato ogni dubbio: il test d'ingresso a Medicina, nonostante i due errori presenti nei quiz, non sarà ripetuto. Ancora da definire, invece, le situazioni legate ai presunti brogli verificatisi in alcune facoltà, come Catanzaro, Bari e Messina.
La decisione del Ministero, giunta per altro con un certo ritardo, chiude di fatto le polemiche di questi giorni, ma difficilmente cancellerà la delusione di coloro che, per pochi punti, non potranno frequentare la facoltà desiderata. Delusione che non potrà essere mitigata nemmeno con la destituizione della commissione che ha formulato i quiz: una scelta obbligata che non servirà a lavare l'onta di un errore gravissimo.
La ripetizione dell'esame, d'altra parte, avrebbe rappresentato un'ingiustizia nei confronti degli studenti che avevano superato il test: questi ultimi, infatti, ritengono di aver conquistato legittimamente il diritto di ammissione alla facoltà con un quiz selettivo, seppure composto di 78 domande invece che delle iniziali 80.
Nel frattempo, in rete non si placa la polemica fra le aspiranti matricole, più che mai divise dalla grottesca situazione creatasi. E non mancano gli insulti reciproci fra le parti: chi ha passato il test accusa coloro che si accingono al ricorso di "scarso impegno" quando non di "disonestà". Chi invece ha visto sfumare il proprio futuro da medico, oltre ad inveire contro il Ministero, bolla come "raccomandato" chi ha superato l'esame.
Una situazione delicata, che non fa che inasprire le polemiche su un test d'ingresso giudicato dai più non idoneo a stabilire il futuro dei giovani studenti. In attesa di eventuali modifiche (promesse in queste ore dallo stesso Mussi), come giudicate la situazione? A voi la parola.
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FONTE :
http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7B820F4475-2E81-485A-BE7A-363D80E43C31%7D
Universita': Anestesisti, "Bocciare sistema di test d'ingresso a Medicina"
ROMA - Deve essere assolutamente bocciato e mandato in archivio il sistema di selezione attraverso test degli studenti da accettare nella Facolta' di Medicina. E' un sistema da bocciare". Sono le parole di Vincenzo Carpino, presidente dell'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (Aaroi). Che ha aggiunto: "Non vengono premiati certamente i migliori, ma solo i piu' fortunati". Ha concluso Carpino: "La migliore selezione e' quella di consentire a tutti i giovani che sognano di diventare medici di iscriversi alla Facolta' di Medicina ma di permettere di andare avanti solo a quelli che hanno superato tutti gli esami del primo biennio". (Agr)
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FONTE :
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-12T135223Z_01_ROS246858_RTRIDST_0_OITTP-BARI-ALTRI-INDAGATI.XML&archived=False
Test università, procura Bari indaga altre 21 persone
mercoledì, 12 settembre 2007
BARI (Reuters) - La procura di Bari ha emesso altri 21 avvisi di garanzia, che verranno notificati a breve, nell'ambito dell'indagine condotta su presunte agevolazioni a studenti impegnati nei test di ingresso alle facoltà di medicina e odontoiatria negli atenei di Ancona, Bari e Chieti, per cui sono state indagate altre sette persone nei giorni scorsi.
Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie, precisando che gli oltre 20 avvisi di garanzia -- destinati a studenti e membri dell'organizzazione -- verranno notificati in due diverse tranche, perché in alcuni casi sono ancora in corso gli accertamenti sugli studenti coinvolti.
Le ipotesi di reato per i 21 sono quelle di truffa e corruzione.
Secondo quanto riferito, tra i destinatari degli avvisi di garanzia ci sarebbero anche alcune persone che avrebbero preso parte alle staffette per portare i questionari e altre informazioni dalle sedi universitarie ai cosiddetti "centri di ascolto" e altre che si sarebbero invece occupate delle varie fasi dell'organizzazione della struttura.
Intanto oggi il ministro per l'Università e la Ricerca, Fabio Mussi, ha detto che saranno da rifare i test d'ammissione alle facoltà di medicina e odontoiatria nell'università di Catanzaro, mentre gli studenti che risulteranno coinvolti in truffe presso l'ateneo di Ancona, Bari e Chieti dovranno essere cancellati dalle graduatorie.
Lunedì scorso, la procura di Bari aveva indagato sette persone nell'ambito della stessa inchiesta, dopo aver condotto diverse perquisizioni e sequestri nei tre atenei di Puglia, Marche e Abruzzo.
I primi sette indagati sono Maurizio Procaccini, presidente del corso di laurea di Odontoiatria e protesi dentaria dell'Università politecnica delle Marche, Giuseppe Varcaccio, ginecologo barese e consigliere comunale di An a Bari, il cui figlio partecipava ai test di medicina, ma anche Francesco Avellis, esperto di informatica ed Emanuele Valenzano, padre di una studentessa che partecipava ai test.
Oltre a questi anche Marcantonio Pollice, medico in pensione, suo figlio Giulio e sua moglie Paola Favaretto, titolari di una società di Polignano a Mare, in provincia di Bari.
Per questi sette le ipotesi di reato sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato.
© Reuters 2007.
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FONTE :
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-12T124106Z_01_LAN238855_RTRIDST_0_OITTP-TEST-UNIVERSITARI-12SETTEMBRE.XML&archived=False
Test università da rifare a Catanzaro
mercoledì, 12 settembre 2007
ROMA (Reuters) - I test d'ammissione alle facoltà di medicina e odontoiatria saranno da rifare all'università di Catanzaro, mentre gli studenti coinvolti nella truffa all'università di Bari dovranno essere cancellati dalle graduatorie. Lo ha detto oggi il ministro per la Ricerca scientifica Fabio Mussi, dopo un vertice a palazzo Chigi.
Mussi ha detto anche che i due quiz sbagliati dalla commissione di esperti che ha preparato i test a livello nazionale non possono invalidare le prove in tutta Italia, nonostante l'annunciata ondata di ricorsi amministrativi da parte di studenti esclusi.
"Il ministro non ha il potere di cancellare questi quiz, ma mi riprometto entro oggi di inviare una lettera al rettore di Catanzaro per chiedergli di effettuare il test con i quiz di riserva, annullando la prima procedura", ha detto il ministro in conferenza stampa. A Catanzaro i contenitori delle buste con i quiz erano stati aperti diverso tempo prima della prova, come accertato dalla magistratura.
Diverso il caso di Bari, per il quale al rettore sarà chiesto "di escludere dalle graduatorie quelli studenti che in modo documentato si sa che siano stati favoriti dall'associazione criminale che ha organizzato il traffico", ha detto Mussi.
Nel capoluogo pugliese "c'era una vera e propria organizzazione in grado di comunicare i risultati a prova aperta ... che ha avvantaggiato alcuni studenti che erano organizzati per la truffa e il raggiro".
Per quanto riguarda invece gli errori della commissione nella formulazione di due quiz, Mussi ha detto che, pur trattandosi di errori intollerabili, non esistono i presupposti giudirici per l'annullamento in tutte le sedi dei test d'ammmissione.
PRESTO DECRETO SU NUMERO CHIUSO
Nel più lungo periodo, il ministro intende però dare un giro di vite alla proliferazione delle barriere per entrare alle università -- "spesso poste a difesa di certe corporazioni" -- annunciando che presenterà un decreto per riportare sotto la potestà del ministero l'autorizzazione del numero chiuso.
L'Unione europea vincola i paesi membri a instaurare il numero chiuso in cinque facoltà -- medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e una branca di ingegneria.
"Ma per le altre si deve iniziare un percorso inverso, verso la rapida riduzione", ha detto Mussi, che ha annunciato la presentazione di un decreto sui requisiti minimi per l'utilizzo da parte dei rettori del numero programmato.
Intanto è all'esame della Camera un decreto legislativo, varato nel luglio scorso da Mussi e dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, che prevede un meccanismo diverso per decidere le ammissioni alle facoltà con sbarramento.
Se ora la valutazione poggia al 100% sul test, il decreto prevede l'introduzione di un sistema di 105 punti, di cui 80 attribuibili con il test e 25 da ricondurre al risultato scolastico medio degli ultimi tre anni delle superiori e al risultato della maturità.
© Reuters 2007.
amigdala
13-09-2007, 08:09
FONTE :
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsID=73687
Test universitari, Mussi: no all'annullamento nazionale
Fabio Mussi, ha detto che non ci sono i presupposti per l'annullamento dei test universitari in tutte le sedi.
Sarebbe, ha spiegato il ministro, "ingiusto verso chi si e' comportato correttamente. L'Avvocatura di Stato ritiene, e io convengo, che sia legittimo anche un concorso svolto su 78 test anziche' 80, perche' e' comunque rispettato il principio di uguaglianza".
Mussi ha inviato due lettere ai rettori delle universita' di Bari e Catanzaro nelle quali chiede di rivedere i test di accesso alle facolta' di medicina. Lo ha reso noto lo stesso ministro confermando che il suo dicastero non ha il potere di far annullare questi test.
Annullare i test di ammissione ai corsi a numero chiuso dell'ateneo di Catanzaro. E' quanto ha chiesto il ministro dell'Universita' e Ricerca. A Bari, invece, verrebbero esclusi dai test gli studenti coinvolti nell'inchiesta giudiziaria. A Messina ha chiesto alla procura di verificare la congruita' dei risultati.
"Allo stato attuale dei fatti, l'anno accademico parte regolarmente", ha detto il ministro dell'Universita' e Ricerca.
Mussi, che e' appena tornato da un viaggio di lavoro in Sud Africa, aveva annunciato che avrebbe preso subito le sue decisioni, sulla base dei pareri chiesti all'Avvocatura dello Stato.
Nella bufera gli atenei di Ancona, Chieti, Bari, Catanzaro, ma l'inchiesta potrebbe allargarsi. Secondo gli inquirenti, sarebbero una cinquantina gli elaborati "truccati". Intanto gli studenti delle universita' coinvolte preannunciano un ricorso collettivo e una manifestazione a Roma per il 18 settembre, davanti al Ministero dell'Università.
Alleanza nazionale chiede l'annullamento delle prove
Alleanza nazionale ha presentato una mozione, primi firmatari il capogruppo al Senato, Altero Matteoli, il vice Oreste Tofani, il responsabile dell'Ufficio Universita' del partito, Beppe Valditara, Cesare Cursi e tutto il gruppo, nella quale si chiede al ministro dell'Universita' ed al governo di "annullare le prove di accesso ai vari corsi a numero programmato, svoltesi nei giorni scorsi".
Nella mozione il gruppo di An espone, inoltre, altre proposte e nuovi criteri per la selezione degli studenti che aspirano a frequentare i corsi di laurea a numero chiuso. Le proposte saranno presentate oggi pomeriggio, alle 16, nella sala delle conferenze stampa di Palazzo Madama.
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FONTE :
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=205702
Critiche bipartisan «Bisognava azzerare tutto»
di Redazione - giovedì 13 settembre 2007
da Roma
«Spetta al ministro garantire la serietà nello svolgimento dei test: quanto è accaduto è prova di superficialità e malgoverno e il responsabile è proprio Fabio Mussi». Il senatore di An, Giuseppe Valditara con il presidente dei senatori, Altero Matteoli, annuncia la messa a punto di una mozione in cui si chiede al governo di assumere «urgenti iniziative volte a disciplinare la questione relativa all’iscrizione negli atenei italiani, con criteri e metodi di selezione diversi da quelli vigenti». Per Matteoli, il ministro Mussi con la decisione di annullare le prove di Catanzaro e Bari «ha dimostrato soltanto una grandissima superficialità».
Per il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè, «l’annullamento dei test di medicina errati era solo il primo logico passo per restituire credibilità al sistema universitario. Ora il ministro Mussi è chiamato a scovare e perseguire immediatamente coloro che hanno prodotto lo scempio nei test truccati, senza permettere che il tempo e i soliti scaricabarile diano un colpo di spugna alle responsabilità».
Andrea Morbelli, responsabile nazionale del settore università di Forza Italia Giovani, invece chiede le dimissioni di Mussi che, dice, deve assumersi «le sue responsabilità sul disastro dei quiz». Morbelli sostiene che «le indagini giudiziarie hanno dato il colpo finale a una prova già nata male, a causa degli errori riscontrati nelle domande».
Ma non c’è soltanto l’opposizione a far piovere pietre sulle decisioni del ministro. Pesanti critiche al governo arrivano pure dai suoi alleati.«Da Mussi arrivano solo soluzioni tampone», dice Pasquale Giuditta dell’Udeur. «Il ministro avrebbe fatto molto meglio ad annullare tutte le sessioni di test d’ingresso in ogni università italiana».
E anche Tommaso Pellegrino, capogruppo dei verdi nella commissione Sanità e Affari sociali, definisce un errore «la decisione del ministro Mussi di considerare validi i test di ammissione alle facoltà di medicina». Secondo Pellegrino «il ministro avrebbe dovuto riconoscere che l’errore commesso nella preparazione dei test è grave e ne ha condizionato l’esito».
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FONTE :
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=205700
Università, test annullati solo a Catanzaro
di Francesca Angeli - giovedì 13 settembre 2007
da Roma
Test di ammissione annullati per tutti a Catanzaro; invalidati soltanto per gli studenti coinvolti nei favoritismi a Bari; apertura di una nuova inchiesta per i risultati troppo brillanti degli studenti di Messina. E gli errori contenuti nei quiz formulati dalla commissione ministeriale? Il ministro dell’Università, Fabio Mussi, parla di svista grave e annuncia che «questa commissione ha esaurito il suo compito», però spiega che «non ci sono i presupposti per annullare le prove a livello nazionale», come sostiene nel suo parere anche l’avvocatura di Stato. «Inoltre - aggiunge Mussi - questa ipotesi avrebbe voluto dire violare il diritto di chi aveva fatto gli esami regolarmente. Bisogna colpire gli abusi non colpire tutti».
Il mondo dell’università è nel caos e mostra come nell’ultimo anno le crepe si siano ulteriormente allargate. Allora il ministro fa la voce grossa e annuncia che il governo si costituirà parte civile nel procedimento contro i docenti coinvolti nello scandalo. «Se i professori hanno organizzato una truffa non avrò pace finché non li vedrò cacciati dall’università», minaccia Mussi. Ma poi di fatto prende un provvedimento minimalista in una situazione dove la truffa si sovrappone alla grave negligenza degli accademici e sicuramente chi ci rimette sono gli studenti onesti e preparati.
E visto che di università si parla soltanto per scandali ed errori Mussi appena rientrato dall’Africa si presenta insieme con il ministro del Tesoro, Tommaso Padoa -Schioppa, all’annuale Conferenza dei rettori per annunciare la prossima firma di un protocollo di intesa sui reciproci impegni del governo e degli atenei. La speranza dei rettori era quella di strappare almeno una promessa di aumento della quota del Pil da destinare agli atenei. L’Italia è attualmente allo 0,8, abbondantemente al di sotto della media europea. Padoa-Schioppa ammette che il sistema universitario italiano ha bisogno di più soldi. Ma precisa pure che deve saper spendere meglio quelli che già ha. E soprattutto non prende impegni, precisando che anche nel protocollo non si faranno cifre. Insomma l’università può attendere.
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FONTE :
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/inte-studente/inte-studente.html
L'INTERVISTA.
Parla uno dei giovani baresi coinvolti nell'inchiesta: "Solo un aiutino"
"Ho pagato e non mi pento questo è il paese dei furbi"
di GIULIANO FOSCHINI
Un'aula della facoltà di medicina di Bari
BARI - Lui ha pagato. "Non so quanto, questo chiedetelo a mio padre. Ma vi assicuro che ho studiato. Quell'esame l'ho superato per merito soprattutto. Certo un aiutino...".
I messaggini sul telefono con le risposte giuste le sembrano un aiutino?
"Chi nella sua vita agli esami, ai compiti in classe, non ha copiato una volta o almeno ci ha provato? Avanti, provate a dirmelo. Rispetto a prima sono cambiati soltanto i metodi: prima c'erano le fisarmoniche, i libri piccolini, le fotocopie. E ora ci sono i telefonini. Non capisco perché la gente si scandalizza".
Antonio (non si chiama così) è uno dei cinquanta sospettati dalla procura di Bari nell'inchiesta sui test d'ingresso all'Università di Bari. L'esame lo ha superato. Ma la sua prova dovrebbe essere annullata.
"Non esiste".
Come, scusi?
"Io non ho fatto niente di male e quindi io mi sento a tutti gli effetti uno studente dell'Università di Bari".
Lei ha barato.
"Ho fatto quello che si è sempre fatto durante un esame. Niente di più, niente di meno".
Ma come: le centrali operative, gli auricolari bluetooth, le staffette...
"Quelle sono le esagerazioni dei giornali. Semplicemente i tempi avanzano e noi ci adeguiamo con le tecnologie. Ma ripeto, non mi va di passare come un analfabeta. Mi sono diplomato con un ottimo voto, ho studiato come un pazzo per cinque anni e quest'estate con il professor Pollice anche. Nessuno mi ha regalato nulla".
Perché se era così bravo ha pagato?
"Io ho pagato le lezioni private, non per superare l'esame. Nessuno mi ha garantito di essere promosso, se fossi stato bocciato nessuno avrebbe restituito a mio padre quel denaro: certo, le percentuali erano alte. Si sa che chi segue i corsi di Pollice ce la fa quasi sempre. Ma perché è preparato. Non per altro".
Quando ha cominciato a studiare per il test?
"A fine aprile, i primi di maggio. Dovevo preparare anche gli esami di maturità e la chimica, la fisica, servono sempre. Non erano lezioni individuali ma di gruppo. Ci vedevamo una, io anche due volte alla settimana".
Che facevate?
"Seguivamo le lezioni. Preparavamo i test con le simulazioni. Studiavamo molto anche a casa, non sono mai stato così tanto sui libri in vita mia. Sono bianco: se bastava pagare avrei passato l'estate a Corfù con i miei amici, e non in un villaggio a Polignano".
Un secchione.
"No, ma nemmeno un delinquente".
Lei ora potrebbe essere indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Cosa dirà agli investigatore quando sarà interrogato?
"Che non ho fatto niente. E se insistono mi avvarrò della facoltà di non rispondere, si dice così, no?".
Lei aveva il telefonino?
"Sì".
Non si può, è vietato.
"Non hanno le prove. Nessuno mi ha scoperto".
Potrebbe essere stato intercettato.
"Forse no".
Aveva cambiato la scheda e anche il telefonino?
"Questo non lo posso dire".
Ma non si sente in colpa nei confronti dei suoi colleghi? Avete giocato la stessa partita ad armi impari: che gusto c'è a vincere così?
"Ho vinto perché ero più preparato. E forse perché sono stato più furbo. Questo è il paese dei furbi".
(13 settembre 2007)
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=8846&sez=HOME_ERASMUS
Mussi: «Test annullati a Catanzaro, validi gli altri
Gli studenti coinvolti a Bari saranno esclusi»
«Intollerabile l'errore della commissione ministeriale, sarà sostituita»
Il rettore di Bari: «I miei colleghi mi accusano di voler fare lo sceriffo»
ROMA (12 settembre) - Il ministro dell'Università, Fabio Mussi, ha annunciato a Palazzo Chigi che i test d'ingresso per le facoltà di Medicina e Odontoiatria non saranno annullati, eccezion fatta per quelli di Catanzaro, ma che sarà perseguita la corruzione nell'ambiente universitario. A tal fine, saranno esclusi dalle graduatorie gli studenti che risulteranno coinvolti nell'inchiesta di Bari, mentre il ministro ha chiesto alla procura di Messina di verificare la congruità dei risultati dei test svolti in quella università.
Catanzaro, da rifare anche Odontoiatria e Veterinaria. «Invierò oggi stesso al rettore dell'università di Catanzaro una lettera per chiedergli di usare i quiz di riserva per i test di ingresso alla facoltà di Medicina», ha detto il ministro. Pronta la risposta del rettore: «Di fronte all'invito che ci è stato rivolto dal ministro, non possiamo che agire di conseguenza - dice Francesco Saverio Costanzo - Quando abbiamo segnalato al ministro ed all'autorità giudiziaria le irregolarità che abbiamo riscontrato lo abbiamo fatto nel segno della trasparenza e della legalità. Ed è su questa linea che intendiamo proseguire». Fonti ministeriali hanno poi comunicato che a Catanzaro saranno ripetuti anche i test di Odontoiatria e Veterinaria. In totale nell'ateneo erano state presentate alcune migliaia di domande per 70 posti di Medicina, 10 di odontoiatria e 22 di Veterinaria.
Bari. «Chiederò che siano esclusi dalle graduatorie tutti gli studenti per i quali è stato documentato un coinvolgimento con l'attività criminosa. Chiederò al rettore che, nei confronti dei docenti coinvolti nell'inchiesta della magistratura sia usata la massima severità. In gioco c'è il bene prezioso del prestigio dell'università. Se lo si incrina, si dà un duro colpo al Paese. Dobbiamo liberare l'università dai corrotti e dai corruttori». Nell'ateneo barese, per i 324 posti, si sono presentati 1.819 candidati: molto alti i voti dei primi classificati, con due 76, unici in Italia, e altri due sopra il 70 (73,25 e 71).
Messina. «Quando in una sola università il numero di prove corrette, con circa 70-60 risposte corrette su 80, supera la metà dei risultati analoghi su scala nazionale, c'è qualcosa che non va. Invierò gli atti alla Procura perché indaghi». Mussi assicura «in caso di irregolarità saranno presi provvedimenti». In questo caso il ministro sa che le indagini dovranno essere svolte con velocità: «gli accertamenti devono essere rapidi, lo so che c'è un problema di tempestività», conclude. A Messina hanno concorso 1.159 candidati per 200 posti. Ben otto classificati nei primi posti hanno superato il 70 come punteggio, risultato raggiunto soltanto in singoli casi a Foggia, Modena, Napoli, Pavia e Udine, oltre ai quattro di Bari.
Le motivazioni di Mussi. «Ho chiesto il parere all'Avvocatura dello Stato, che mi ha confermato che non è necessario alcun annullamento. Che tra l'altro sarebbe una ingiustizia nei confronti dei tanti studenti che si sono preparati a dovere. L'avvocatura mi ha assicurato che è legittimo un concorso con 78 test formulati in
modo giusto su 80». Il ministro ricorda che ci sono precedenti analoghi. «Nel 2000 è stato annullato un test e dunque la graduatoria è stata formata sulla base di 79 prove. Nel 2005, con una decisione opinabile è stata considerata valida una domanda con due risposte entrambe giuste». Meno generoso il ministro si dimostra con la commissione che ha formulato i quiz. «È grave - accusa - che una commissione di 10 professori chiamati a elaborare 80 quiz, cioè circa 10 a testa, ne sbagli due, uno con una doppia risposta giusta, l'altro con tutte sbagliate. Si tratta di un errore intollerabile, ma per fortuna questa commissione ha esaurito i suoi compiti e verrà sostituita».
Cambiamenti in vista. «Ho messo allo studio un sistema di garanzie della riservatezza dei dati prima dell'apertura delle prove - dice ancora Fabio Mussi - Bisogna alzare il livello delle garanzie di riservatezza». Il ministro ricorda a proposito dei meccanismi di selezione che nel decreto delegato approvato il 27 luglio dal consiglio dei ministri si prevede che per l'accesso alle facoltà a numero chiuso ci sia un meccanismo per cui su 105 punti disponibili 80 derivino dai test di ammissione e 25 dal risultato medio degli ultimi 3 anni di scuola superiore e dal voto di maturità. Il ministro ha, inoltre, sottolineato che nel decreto sulle classi di laurea si stabilisce un pacchetto formativo base di cui è necessario disporre per poter accedere all'università. Il ministro ha anche annunciato la volontà di rivedere alcune facoltà a numero chiuso, sottolineando che se per alcuni profili (medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e alcune branche di ingegneria) ci sono obblighi comunitari che vincolano agli ingressi programmati, in altri casi si è deciso di istituirli a prescindere dalle norme europee. «Certi numeri - ha osservato - voglio rivederli. A volte ho l'impressione che siano destinati più a proteggere corporazioni che a soddisfare i fabbisogni professionali». Mussi ha comunque ricordato che già da quest'anno si registrano 160 corsi a numero chiuso (il 15%) in meno.
D'Arrigo e Serra. Mussi, questa mattina nel corso di un colloquio telefonico con il Comandante generale della Guardia di Finanza Cosimo D'Arrigo, ha voluto esprimere, riferisce una nota del ministero, «l'apprezzamento e il ringraziamento per l'impegno profuso e i risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza nel corso della recente inchiesta relativa ai test di accesso a corsi universitari». Sempre questa mattina Mussi ha avuto un colloquio telefonico con l'Alto commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione nella Pubblica amministrazione, Achille Serra: «È stata fatta - riferisce ancora il Ministero - una valutazione sulla situazione venutasi a creare dopo le recenti inchieste sui test di accesso a corsi universitari. Il ministro Mussi e il Prefetto Serra, che già la prossima settimana si incontreranno, hanno stabilito la massima collaborazione e il massimo impegno del mondo universitario e delle Istituzioni per predisporre un'iniziativa di prevenzione culturale e di contrasto operativo dei fenomeni illeciti».
Catanzaro: avanza l'inchiesta. Avanza l'inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Salvatore Curcio, sui presunti illeciti ai test di ammissione ai corsi a numero chiuso della facoltà di Medicina. Il magistrato ha cominciato a sentire i testimoni, a partire dalla professoressa Maria Pavia, presidente di una delle tre Commissioni nominate per lo svolgimento delle prove. Pavia, insieme all'altro docente che presiede le altre due commissioni, aveva segnalato al rettore, Francesco Saverio Costanzo, le anomalie rilevate nei plichi per lo svolgimento dei test. In particolare, la docente aveva riferito che da tre dei plichi, che erano stati trovati aperti, erano stati sottratti i modelli contenenti i quiz. Sulla base della segnalazione della docente, il rettore Costanzo ha poi deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. La professoressa, nel corso della deposizione, ha confermato l'esistenza delle anomalie, affermando però di non essere in possesso di alcun elemento per stabilire dove e quando i plichi sono stati sottratti. La deposizione di Pavia ha consentito, comunque, di raccogliere elementi utili per l'inchiesta. Le indagini di polizia giudiziaria sono state delegate ai carabinieri del Reparto operativo di Catanzaro, che stanno attuando ulteriori acquisizioni di documenti ed accertamenti.
Minacce e critiche al rettore di Bari. Dopo l'ennesima giornata di caos vissuta ieri intorno alla questione dei test di ingresso per le facoltà di Medicina e Odontoiatria, Corrado Petrocelli, il rettore dell'università di Bari che con le sue accuse ha sollevato il velo sullo scandalo dei test truffa, ha raccontato di aver ricevuto critiche dai colleghi e minacce di denuncia da parte di studenti che sarebbero pronti ad accusarlo di sequestro di persona. «Tanti colleghi mi hanno detto di voler fare lo sceriffo - racconta durante l'incontro tra la Conferenza dei rettori e i ministri dell'Università e dell'Economia - Ovviamente non è così. Questa è gente che operava da anni, sono contento di aver scoperto il raggiro. Ho voluto assicurare rigore proibendo ai candidati di lasciare l'aula prima di un'ora, ma alcuni hanno ventilato nei miei confronti una denuncia per sequestro di persona».
Mozione di An: annullare le prove. Tra le reazioni alle decisioni prese oggi, si segnala quella di An, che ha presentato al Senato una mozione in cui si chiede al governo di assumere iniziative urgenti per disciplinare la questione iscrizioni negli atenei italiani e, in particolare, di annullare le prove di accesso dei giorni scorsi viste le irregolarità emerse. Questo per evitare che ricorsi al Tar blocchino l'accesso degli studenti all'anno accademico in tutta Italia, come spiegato dal capogruppo di An Altero Matteoli, dal vicepresidente Oreste Tofani e dal responsabile scuola Giuseppe Valditara. Dal canto loro i giovani di An promettono un autunno caldissimo di contestazioni a Mussi e quelli di Forza Italia chiedono le dimissioni del ministro. L'Unione universitari definisce "insufficiente e sbagliata" la risposta di Mussi al caos di questi giorni e promuove un ricorso collettivo nazionale. L'Udeur definisce "un palliativo" le decisioni odierne, mentre l'Udc chiede che vengano trovati i colpevoli.
I medici: tornare al numero aperto. Cosimo de Matteis, presidente nazionale della Federazione medici invoca il ritorno al numero aperto nelle facoltà universitarie.«Altri esponenti di rilievo della classe medica - ha sostenuto in una dichiarazione - non ieri ma molto tempo addietro, proprio per i possibili inquinamenti che potrebbero verificarsi, avevano già messo in discussione i test e il numero chiuso d'ammissione alla Facoltà di Medicina. Ebbene, a seguito delle vicende in corso in questo momento, anche se gli illeciti sono ancora tutti da verificare, ritengo sia doveroso almeno ritornare al numero aperto, perchè a monte della vicenda ci sono criteri di selezione ingiusti, che perlomeno andrebbero cambiati come contenuto. Nel clima sociale in cui viviamo, anche i più rigidi criteri di garanzia, possono diventare un far west, o merce di scambio. Fino a sette, o otto anni fa, il numero aperto ha funzionato, anche se ci siamo trovati davanti a realtà come quella in cui oltre duemila medici erano senza lavoro. Ma con il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, facendo una proiezione degli ultimi dati statistici, sta emergendo che, tra circa otto anni, ci saranno delle grosse carenze nell'organico nazionale dei medici di famiglia. Tutti i medici, o finiscono negli ospedali, o diventano degli specializzati. E l'importante struttura nazionale dei medici di famiglia, una rete sanitaria così capillare, che ci viene invidiata dal mondo intero, la dovremo mettere in un cassetto?».
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=2145&sez=HOME_ERASMUS&npl=N&desc_sez=Erasmus
Bari indagati 21 studenti. All'apertura delle buste 160 telefonini in funzione
BARI (12 settembre) - Dieci studenti coinvolti nell'inchiesta sui test di ammissione a Bari, Ancona e Chieti saranno iscritti oggi nel registro degli indagati. Altri undici lo saranno domani. Sono infatti 21, al momento, gli studenti che secondo gli investigatori hanno ricevuto aiuti esterni, anche attraverso l'uso di telefoni cellulari. Sono già stati identificati e denunciati dalla Guardia di Finanza al pm Francesca Romana Pirrelli: nei loro confronti dovrebbero essere ipotizzati i reati di concorso in corruzione con pubblico ufficiale, truffa ai danni dello Stato, concorso in abuso di ufficio.
Oltre agli studenti, nelle indagini dirette dalla procura barese sono indagate sette persone che avrebbero messo in piedi la truffa. Sono il prof. Maurizio Procaccini, direttore dell'Istituto di Scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria e protesi dentaria dell'Università politecnica delle Marche; il ginecologo Giuseppe Varcaccio, consigliere comunale di An a Bari, che aveva un figlio che partecipava ai test; Marcantonio Pollice, il figlio Giulio e sua moglie Paola Favaretto, titolari di una società di Polignano a Mare (Bari) che preparava gli studenti ai test; l'esperto di informatica Francesco Avellis, ed Emanuele Valenzano, papà di una studentessa che partecipava ai test. Nei loro confronti s'indaga per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato.
Mente della truffa sarebbe Pollice, medico in pensione che organizzava un corso di preparazione al test pagato dagli studenti sino a 7.000-8.000 euro: essi sapevano però di potere contare, durante la prova, su un aiuto organizzato. In caso di ammissione alla facoltà scelta, il candidato doveva versare una quota che poteva essere fino a quattro volte quella iniziale. Il giorno dell'esame, i candidati dovevano essere vestiti con camicia bianca e pantaloni neri per essere riconoscibili. Arrivavano con due telefonini, uno lo consegnavano all'ingresso, l'altro era nascosto anche nella biancheria intima e serviva a ricevere i dati grazie a tecnologia bluetooth.
Alberi di Natale. «I militari della Guardia di Finanza - scrive oggi la Gazzetta del Mezzogiorno - si erano attrezzati con apparecchiature di ultimissima generazione, per intercettare le telefonate di chi da dentro chiedeva aiuto fuori. Bene, nel momento esatto dell'apertura delle buste del Cineco (il centro delegato dal ministero per la preparazione dei test), ben 160 telefoni si collegano con l'esterno. Il display alla postazione delle Fiamme Gialle, si illumina come un albero di Natale. Il sottufficiale, sbalordito, telefona al collega imboscato fra i candidati "Che cosa è successo?" - chiede -. Risposta chiarificatrice "Hanno aperto le buste"».
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Il partito del no all'annullamento
Mi chiamo Eva Tirelli e parlo a nome di tutti coloro che, come me, hanno superato il test di ammissione alla facoltà di Medicina e chirurgia (nel mio caso all'Università degli studi di Brescia) senza ricorrere ai vergognosi trucchi e favoreggiamenti che sono recentemente venuti alla luce. Ritengo non sia corretto nei nostri confronti annullare il test a livello nazionale vedendo vanificati i nostri sforzi e servendo su un piatto d'argento la possibilità di ripetere il test a coloro che non si sono impegnati a sufficienza nella preparazione dello stesso e che ora possono approfittare della situazione che si è venuta a creare a nostro discapito. Tutto questo senza contare che nella sfortunata eventualità in cui coloro che sono risultati idonei nella prova del 04/09 non superassero un ipotetico secondo test (situazione non del tutto improbabile dal momento che i primi 33 quesiti sono “indipendenti” dalla preparazione del candidato) rischierebbero di non trovare posto in altre università a causa del termine delle iscrizioni. Più ragionevole sarebbe invece annullare i test nelle sedi in cui sono state provate irregolarità insindacabili; solo in quei casi si può comprendere l'indignazione di coloro che non hanno superato il test. Nella speranza che venga garantita la correttezza non solo nei riguardi di chi è stato vittima di queste truffe ma anche di coloro che hanno superato lealmente questa ardua prova, porgo cordiali saluti.
Eva Tirelli
Onorevole Ministro Fabio Mussi, Le scrivo per accodarmi a tutti gli altri ragazzi che, come me, sono riusciti con studio ed impegno di grande mole, a superare il test di ammissione a Medicina e Chirurgia per l'anno accademico ormai prossimo. L'anno scorso, dopo la maturità classica, ho tentato il test di ammissione per Medicina, classificandomi bene, ma non abbastanza per entrare in quella che a mio, e di molti, parere, è la più prestigiosa ed umanamente edificante facoltà. Ho preso atto del mio fallimento, ho imparato dal mio errore (lo studio non sufficiente) e ho frequentato il primo anno di un'altra facoltà (Farmacia), impegnandomi tutta l'estate (il colorito della mia pelle ne è testimone: abbronzatura nulla) per studiare con l'obiettivo fisso e la costante preoccupazione di passare questo benedetto test di ammissione. Ebbene, dopo tutta questa gavetta, sono riuscita ad essere entro i primi 200 tra i 1000 e oltre candidati della mia città, Genova, con un gran pianto di gioia quando ho scorso la graduatoria e mi sono letta tra i vincitori. Come me tanti, molti altri. Ci sono stati errori inammissibili, è vero, e si devono prendere provvedimenti affinché questo non succeda una seconda volta. Non solo per evitare i ricorsi che sono ovvi in questi casi, ma anche per poter svolgere le cose in modo limpido e corretto. Come me e tutti gli altri ammessi, c'è stato chi è riuscito a fare comunque un ottimo punteggio nonostante l'annullamento delle due domande. Nella fattispecie a me sono stati sottratti due punti per quelle domande annullate, perché ero in grado di rispondere. Siamo stati tutti penalizzati, non soltanto coloro che non sono stati ammessi. E' giusto che chi è riuscito a passare venga premiato con il posto che ha giustamente e con diritto vinto, per frequentare il corso di studi che desiderava. Chi non è passato per pochi decimi di punteggio farà ricorso (come del resto succede ogni anno), perché giustamente per una frazione di punteggio sarebbe potuto essere tra gli ammessi, ma per via di quelle due domande annullate, non vi è riuscito. Le proteste di tutti gli altri non sono fondate su basi ragionevoli. Su forum di discussione su internet (cito ad esempio www.futurimedici.com) noi "ammessi" siamo stati addirittura insultati ed additati con termini che non Le ripropongo in questa email e come persone raccomandate, o peggio. Io e tanti tanti altri ci siamo impegnati per raggiungere il nostro obiettivo. Adesso che lo abbiamo raggiunto nessuno ce lo può portare via, perché è un sogno in cui crediamo. Medicina è un cammino lungo e difficile, certamente pieno di ostacoli. Le sembra giusto ammettervi persone che, di fronte ad un unico fallimento (come lo è il non passare un test di ammissione), cominciano ad incrementare polemiche su polemiche, senza ammettere il loro probabile aver sottovalutato la preparazione necessaria alla prova? Che cosa faranno queste persone nel giorno in cui, ad un loro esame, un professore assegnerà un voto che non reputano aderente alla loro preparazione? Avvieranno un ricorso? Denunceranno il professore appellandosi a chissà quale articolo costituzionale? Non è certamente esemplare il comportamento di una persona che, come tante in questi giorni, si aggrappa all'annullamento di due domande della prova ministeriale per avere la possibilità di tentare il test una seconda volta nello stesso mese. Perché è questo che sta succedendo, signor Ministro. Alcuni no, (coloro che per pochi decimi si ritrovano scartati e che protestano con ragione di farlo), ma molte persone stanno aprofittando della polemica insorta per incrementarla e avere una seconda chance al test.A mio modesto parere, un futuro medico, come comunque qualsiasi persona che si possa ritenere matura ed adulta, deve essere in grado di riconoscere i propri errori e imparare da questi. Per me lo scorso anno è stato così: ho sbagliato, non ho studiato a sufficienza e ho fallito. Quest'anno ho dato il massimo e ho raggiunto il mio obiettivo. Come me tanti altri. E siamo tutti intenzionati a non permettere che il nostro posto, ottenuto tra l'altro con i criteri stabiliti dal Ministero, ci venga sottratto o sia sottoposto ad un'ulteriore verifica con una assurda ripetizione del test di ammissione. Siamo disposti a fare qualsiasi cosa perché questo non succeda, purché noi possiamo essere in aula il primo di Ottobre ad iniziare il corso di laurea che siamo riusciti faticosamente ad aggiudicarci. Fiduciosi nella sua senza dubbio ragionevole soluzione, Le porgo i miei più cordiali saluti a nome mio e di tutti gli ammessi a questo nuovo anno accademico.
Clarissa V. (Genova)
Salve sono una studentessa neodiplomata e che dopo tanto studio e sacrifici ha raggiunto un traguardo difficile onestamente: eh, sì, sono arrivata sedicesima a Campobasso dove vi erano solo 50 posti per più di 500 persone. Dovrei rifare il test? E se non entrassi la seconda volta? Sarebbe stata fatta giustizia? Un concorso prevede l'ammissione di un numero predefinito di iscritti l'inevitabile esclusione di altri. Delusioni da parte dei non ammessi ci saranno, ma è ciò che prevede un concorso a numero chiuso. Ma non è accettabile che anche gli ammessi vengano esclusi per colpa di persone disoneste. Chiedo umilmente che vengano presi provvedimenti nei confronti dei soli rei e che vengano presi provvedimenti per possibili concorsi futuri.
Guenda
Buongiorno, come tanti che vi stanno scrivendo in questi giorni ho sostenuto il test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia lo scorso 4 settembre; a Pavia, dove si è svolta la prova alla quale ho partecipato, non sono stati riscontrate irregolarità di alcun tipo, per quanto ho potuto vedere; dopo un paio di giorni di attesa sono state pubblicati gli esiti del test sul sito del MIUR e poi sono state stilate le graduatorie dall'Università. Tutto come da copione, insomma. Io ho superato il test ed ora potrei essere al mare a godermi qualche giorno di vacanza, dato che quest'anno ho passato l'estate in città a studiare per il test di ammissione. Invece no, da una settimana passo le giornate davanti al PC o alla televisione nella speranza di carpire qualche informazione attendibile sull'intricata vicenda che si è sviluppata; già, perché qualcuno ha deciso di mettere in giro voci, alimentate dai media, che quest'anno il test deve essere annullato. E perché mai? Perché due domande sono state annullate perché errate? Perché per colpa di quelle due domande e del tempo sprecato nel cercare di risolverle qualcuno si sarebbe giocato l'opportunità di superare il test? Suvvia, siamo seri: certamente è scandaloso che chi prepara i test non si degni di controllarli, ma è altrettanto certo che le due domande errate sono state un ostacolo in più per tutti, non solo per chi non ha superato il test. O no? Anche io mi sono imbattuto in quei due quesiti, ma il test l'ho superato. Tutti ora gridano allo scandalo per quelle due domande; ma ditemi: ha diritto di lamentarsi anche chi ha totalizzato 20 punti? Poi sono arrivati i plichi aperti a Catanzaro e le indagini a Bari, Chieti, Ancona, insieme agli strani punteggi totalizzati a Messina. Situazione certamente riprovevole, sulla quale è giusto che chi di dovere faccia luce; che razza di medico potrà diventare colui che paga (o, meglio, i cui genitori pagano) migliaia di euro per avere un assistente durante il concorso? Bene, dico io, che si indaghi e che chi ha pagato paghi, paghi salato. E se è vero che il test in alcuni atenei è stato falsato da questi presunti imbrogli, ebbene, che lì, in quegli atenei nei quali la prova si è svolta in modo irregolare, che lì e solo lì il test venga ripetuto. Perché io dovrei sostenere nuovamente la prova dopo che l'ho superata regolarmente? Anche qui, tutti sono pronti a gridare allo scandalo (media compresi) e a chiedere la ripetizione del test in tutti gli atenei, come se tutti fossimo dei delinquenti che hanno pagato per essere ammessi. Molti, nei vari forum di discussione presenti sul web, fanno del sarcasmo sulla possibilità che il test venga rifatto: "Se hai studiato tanto come dici, allora perché hai paura di rifarlo? Lo passerai ancora, ma così sarà fatta Giustizia". Giustizia? Quale senso di Giustizia mi deve portare ad essere d'accordo nell'affrontare di nuovo una partita che ho giocato e che ho vinto? Chi mi dice che nella ripetizione della partita io sarò capace di vincere ancora? Superare il test non significa solo aver studiato: significa gestire bene le situazioni di stress, significa misurare bene le energie, significa programmare bene i tempi. Io ho lavorato per sei mesi al fine di essere pronto ad un appuntamento che era fissato per il 4 settembre; ora sono qui, ad una settimana dal test svolto, che anzichè riposare e scaricare lo stress accumulato, mi trovo ad incamerarne di nuovo. A tutto questo si aggiunge l'inspiegabile silenzio del Ministero, che non si è degnato nemmeno di emettere un comunicato stampa sulla vicenda. Sul sito del MIUR non si dice nulla, come se nulla fosse successo. Io non voglio che, come spesso accade in Italia, si faccia finta che nulla è successo; voglio che chi ha sbagliato paghi, ma non voglio che per questo paghi anche chi non ha sbagliato. Grazie per l'opportunità che mi concederete con la pubblicazione della mia opinione.
Amedeo
Egregia redazione de Il Messaggero, sono una studentessa che ha sostenuto lo scorso 4 settembre il test di medicina e chirurgia e che è rientrata nei posti prestabiliti. Sono entrata onestamente e voglio essere trattata in un modo altrettanto uguale. Mi chiedo, infatti, come si possa pensare di annullare un test anche a delle persone che sono entrate senza ingannare, con le proprie forze; questa sarebbe un’altra ingiustizia. Ho letto nel vostro sito internet di ragazzi amareggiati per le domande sbagliate e per gli imbrogli: premettendo che tutti ne siamo indignati, c’è anche da dire, però, che tutti avevamo le stesse domande e che quindi anche io, che sono rientrata, le avevo. Dunque siamo stati tutti “svantaggiati” in un certo senso, non solo chi non è rientrato. Sostenere un altro test, per me, non vorrebbe dire avere la certezza di rientrare solo perché una volta mi è andata bene, come mi è stato detto; sarebbe come ripeterlo da capo, anzi, meno motivata e psicologicamente meno forte… e, sinceramente, dopo aver sostenuto un test onestamente non credo sia giusto. Come vi ha già scritto Luca in una precedente e-mail, si sta offuscando chi ha saputo compilare al meglio quel test con i propri sforzi, senza badare a nulla,
concentrandosi e credendoci. Così ho fatto anche io, e adesso rischio di dover ripetere una prova che ho già sostenuto senza imbrogli. Inoltre vorrei chiarire, in risposta ad una e-mail che ho letto nel vostro sito, che non si possono giudicare le persone dal voto di esame di licenza superiore: chi ha ottenuto 60 non è detto che sia meno intelligente di una che, come me, ha ottenuto 98. L’intelligenza non può essere inquadrata con un numero. In questi test influisce non solo la preparazione e lo studio, ma anche l’intelligenza e un pizzico di fortuna. Io ho avuto anche quest’ultimo fattore a mio favore, e per questo dovrei essere condannata a ripetere il test? È davvero questa la giustizia che si sta cercando? Togliere la possibilità di entrare a chi ha sostenuto il test onestamente? Devono essere esclusi coloro che
hanno imbrogliato, che hanno avuto raccomandazioni, identificando nomi e cognomi, senza ledere tutti gli altri. Sono molti i ragazzi onesti. Non diamo solo voce a chi non è passato. Tra questi ci sono anche persone che, pur con due o tre punti in più, non solo non sarebbero rientrate comunque, ma che nemmeno vi si sarebbero avvicinate. Attenzione. Prego la gentile redazione di pubblicare la mia e-mail per dar voce anche agli onesti, a coloro che sono terrorizzati all’idea di dover ripetere un test che, finalmente, hanno passato dopo tanti sacrifici e tante attese. Ascoltateci. Mi rivolgo anche alle autorità che, magari, leggeranno questa e-mail: è giusto escludere chi ha ingannato, chi è stato raccomandato, ma non è giusto che ne vadano di mezzo anche gli altri. Che giustizia sia fatta, ma bene. Vi prego di riflettere. Chi è entrato onestamente, non può perdere quel posto tanto sperato e tanto desiderato. Ci sono tanti sacrifici dietro che non posso essere cancellati con una semplice decisione ministeriale. Sicuramente bisogna essere a favore degli studenti che sono stati esclusi a causa degli imbrogli, ma bisogna essere anche vicini a chi l’ha passato con i propri sforzi: anche noi abbiamo dei diritti. Vi prego di rifletterci. Grazie per l’attenzione. Cordialmente.
Giulia
Sono una delle 7000 voci che si vogliono far sentire in difesa dei propri diritti conquistati onestamente. Ho fatto il test a Parma e sono entrato a Medicina senza imbrogli e senza aiuti di sorta, solo con le mie forze. A Parma eravamo tutti giovani, vecchi infiltrati padri o parenti non ce n'erano e non volava una mosca! Anch'io sono del parere che questo metodo di accesso all'università venga cambiato, rivisto, migliorato. Quest'anno però ormai le cose sono fatte, si puniscano i colpevoli, si invalidino le prove dove sono riconosciute le irregolarità e i brogli, ma non in tutti gli atenei dove c'è stata la stragrande maggioranza di gente onesta alla quale non sarebbe mai passato neanche per l'anticamera del cervello di mettere in atto le strategie studiate da questi corrotti. (O meglio, dalle loro famiglie, perché mi rifiuto di pensare che dei ragazzi come me arrivino a tanto). Sinceramente penso di essere una persona dotata di intelligenza ma mai e poi mai avrei potuto escogitare di far entre con me in aula mio padre, mia madre o mia sorella o men che meno di pagare per assicurarmi la promozione. Ho seguito i pretest a Parma dove non ho speso una lira, interamente gratuiti a carico dell'università, tenuti da studenti più grandi volenterosi e da alcuni docenti della facoltà. Ci hanno dato persino il libro con gli esercizi e un condensato delle materie per un ripasso generale, tutto senza sborsare una lira! Chi ha potuto spendere tutti quei soldi per assicurarsi la promozione, naturalmente, sono i soliti ricchi figli di papà, le famigli dei normali lavoratori italiani non avrebbero mai potuto mettere in atto "tattiche" di questa specie, anche se avessero avuto un animo disonesto. Che dire allora di tutti quelli che sono entrati gli anni scorsi, 2006, 2005, 2004? La situazione era la medesima. Il "bubbone" è scoppiato adesso ma il sistema era malato già da tempo. Da adesso in poi si trovi il rimedio ma non si punisca tutti indiscriminatamente, sarebbe l'ennesima ingiustizia!Purtroppo mi sento anche di affermare, pur essendo il mio animo disposto alla solidarietà verso I miei compagni ad ogni costo, come in genere si fa tra noi giovani, che tra i molti che non sono riusciti ad ottenere la promozione chissà in quanti ora ci "sguazzano" cercando di strumentalizzare l'accaduto a loro favore pur sapendo nel profondo di se stessi che non sarebbero riusciti in ogni caso a superare quel test. Basta scorrere le tabelle pubblicate dal Miur per vedere come tra le migliaia di partecipanti ci sia una componente veramente cospicua di persone dai punteggi realmente irrisori, addirittura votazioni negative. Magari adesso quegli stessi si inventano brogli di tutti i tipi per cercare di salvare se stessi. Ma per denunciare ci vogliono le prove! Dove le prove esistono, la giustizia faccia il suo corso! Certo, la voce dei 63.000 non ammessi sale più alta! Cercate però di giudicare le cose con obbiettività mettendovi anche dalla parte delle persone per bene. Porgo I miei saluti.
Jacopo
P.S. Riguardo alle due domande invalidate, tutti abbiamo speso del tempo prezioso nel tentativo di rispondere! E' importante però anche sapersi gestire: è noto a tutti che quando ad una domanda non si riesce a rispondere conviene passare oltre e lasciarla in bianco piuttosto che accanirsi.
Mi chiamo Rossella ho 20 anni e finalmente quest'anno dopo 2 estati passate sui libri e tanti sacrifici sono riuscita ad entrare alla facoltà di Medicina e realizzare il sogno in cui ho sempre creduto. Vorrei dire alle persone che non ce l'hanno fatta e che sollecitano con le loro e-mail l'annullamento della prova che capisco la loro delusione amarezza ed invidia ma il loro è solo un ridicolo tentativo di aggrapparsi all'unica speraza che gli rimane, spero che il ministro Mussi non deluderà la stima di tanti studenti meritevoli e decida di effettuare la scelta giusta e non invalidare i test. In caso contrario presenterò' ricorso e con me tutte quelle persone che invece di andare in Grecia in Spagna e qualsiasi altro posto come normale a 20 anni sono rimasti a casa a sacrificare la loro estate.E per gli esclusi di continuare a studiare se è questo il loro vero sogno perché non è impossibile superare i test.
Rossella
Rifare il test d’ammissione? Ma stiamo scherzando? Non si ripara ad un’ingiustizia commettendone un’altra. Se è vero che in alcune università italiane (e sottolineo alcune) le prove di ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Chirurgia non sono state svolte correttamente, se è vero che alcune persone hanno fatto uso di radioline o cellulari per comunicare con l’esterno, questo non deve ripercuotersi in alcun modo su tutti gli studenti onesti che hanno svolto regolarmente la prova. Ciascuno si prenda le proprie responsabilità e non trascini nel baratro chi, dopo rinunce, fatica ed impegno, si è guadagnato l’ammissione alla facoltà scelta con assoluta onestà. A chi chiede a gran voce l’annullamento su scala nazionale delle prove di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia minacciando ricorsi su ricorsi faccio notare che se una cosa del genere dovesse verificarsi certamente i 7000 e passa che si sono guadagnati onestamente il loro posto nei vari atenei non resteranno con le mani in mano! Faranno 7000 ricorsi! Far rifare la prova a tutti è una scorrettezza pari a quella di chi si è comportato in modo disonesto, e se è vero che il diritto allo studio deve essere tutelato, di certo non lo si deve tutelare commettendo ulteriori ingiustizie. Che vengano individuati ed esclusi dalla graduatoria coloro che hanno imbrogliato e confermati gli aventi diritto.
Gianuca Pedone
So che potrebbe sembrare assurdo, visto le notizie che corrono in questi momenti su telegiornali, quotidiani e siti internet, ma chi scrive è una ragazza che ha passato in modo retto e onesto il test di Medicina e Chirurgia all'Ateneo di Chieti. Pochi giorni fa, non appena saputa la notizia, sono stata al colmo della felicità; dopo le ingiustizie viste al liceo e agli Esami di Stato, sembrava che fosse davvero valsa la pena di studiare tante ore, di fare simulazioni su simulazioni, di sacrificare il mese di Agosto tra libri e precorsi all'Università: avevo passato un test che, a detta dei più, era insuperabile. L'avevo passato, solo con le mie forze, senza l'aiuto e l'appoggio di nessuno. E invece no. Nemmeno questa soddisfazione può essermi concessa. Perché ora il test dev'essere annullato. Ma stiamo scherzando? Io c'ero, e posso testimoniare con assoluta certezza che la prova si è svolta con legalità e rigore, anzi, sono rimasta sorpresa in positivo per questa totale trasparenza, perché non posso nascondere che dicerie e sospetti su raccomandazioni le ho sentite da tempo anch'io. Ora, però, mi sento a terra. Perché, alla fine, sono sempre le persone leali e corrette che devono rimetterci? Perché, mi chiedo, coloro che imbrogliano e cercano
di infinocchiare gli altri riescono a passarla liscia? Credo che, se per una volta si vuole agire nella moralità, allora i test non vadano rifatti, ma è giusto e necessario escludere dalla graduatoria unicamente le persone coinvolte in questo indecente scandalo. Non solo, poniamo il malaugurato caso che il test d'ammissione venga
annullato; è inutile dire che causerebbe un'enormità di problemi. Io, per esempio, nell'evenienza di un fallimento a Medicina, avevo fatto il test di ammissione anche per la Facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, che ho superato con successo, sebbene avessi deciso di ritirarmi da quest'ultimo (la cui iscrizione scade il 18 Settembre), visto l'esito positivo di Medicina. Ma se non riuscissi di nuovo a superare questo secondo test di Medicina, che cosa dovrò fare? Di certo mi sarebbe stata preclusa la possibilità di iscrivermi a Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, perché per il 18 Settembre ormai è impossibile che si faccia in tempo a rifare il test
e saperne i risultati. Da due Facoltà in cui ero rientrata, ora forse non sarò più iscritta nemmeno ad una. Questa è la mia situazione, ma ce ne sono tante altre più o meno simili. Insomma, si sta mettendo a rischio il futuro di moltissimi ragazzi. La cosa che più mi fa rabbia è che negli articoli e servizi proposti c'è spazio solo per le persone che, purtroppo per loro, il test non l'hanno superato; mi sembra chiaro che queste facciano di tutto pur di avere un'altra possibilità, ma qui si stanno confondendo un po' di cose. Perché la maggioranza dei reclami e delle lamentele viene da coloro che sono contrari alle Facoltà a numero chiuso, che mi sembra abbiano preso la palla al balzo per cercare di portare avanti la loro causa, nonostante sia una questione ben diversa dallo scandalo che ha coinvolto diversi Atenei italiani. Chi ha più diritto di protestare e di far sentire la propria voce è la gente integerrima come me, che nelle cose che fa mette tutta sé stessa e che non ha bisogno, ma soprattutto non vuole, la "raccomandazione" di nessuno per raggiungere i propri obiettivi.
Serena
Cara redazione de Il Messaggero, sono uno dei 300 ragazzi che ha superato il test di ingresso della facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna. Ho superato brillantemente il quiz grazie soprattutto allo studio estivo di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica. Ho affrontato il test serenamente, consapevole del fatto che avevo studiato tutto quello che avevo potuto, consapevole del fatto che avrei avuto la coscienza pulita sia che fossi entrato sia che non fossi risultato idoneo. Quando sono usciti i risultati sul sito ero così felice e così incredulo che ho ricontrollato la graduatoria più e più volte per accertarmi di non aver sbagliato a digitare i miei dati. Quando ho sentito che 2 domande erano state annullate ho pensato che in un test di ingresso statale questo non dovrebbe succedere ma ci sono rimasto male quando ho letto dei primi ricorsi per quelle domande: persone che davano la colpa di non essere passate ai 2 quesiti che hanno fatto perdere troppo tempo ai ragazzi. Beh, i 2 quesiti non erano difficili solo per chi è rimasto fuori, anche io li ho trovati strani e ci ho perso molto tempo ma poi ho lasciato perdere perchè non convinto della risposta da dare. Tutti i partecipanti hanno perso tempo su quelle due risposte impossibili per questo è inaccettabile riversare la presunta colpa del fallito tentativo di ingresso su quelle 2 domande ed esigere che il test venga ripetuto su scala nazionale. Si parla tanto di Giustizia ma dove sarebbe la Giustizia nel far ripetere un test così emotivamente stressante a chi ce l'ha fatta al primo colpo solo con i suoi mezzi e con il suo impegno? Che Giustizia sarebbe quella che dice a un ragazzo che si è sudato quel posto: "Ripetiamo tutto, il tuo sforzo è stato inutile, il tuo successo non è legittimo."? Con che stato d'animo pensate che quel ragazzo ripeterebbe il test? In 7000 siamo passati, rifare il test per noi sarebbe emotivamente troppo, noi abbiamo tutto da perdere, chi è fuori solo da guadagnare e questo non è giusto. Il test era quello del 4 settembre ed era uguale per tutti, non si può fare di tutta l'erba un fascio perché la stragrande maggioranza di chi è entrato non era raccomandato e non si può invalidare tutto solo perchè chi non è entrato vuole una seconda possibilità. E' ovvio che l'80% dei ragazzi voglia far ripetere tutto, l'80% dei ragazzi non è entrato... Che statistica è? Il risultato era scontato! Mi dispiace tanto per chi non ce l'ha fatta anche se il suo sogno è quello di diventare medico un giorno; in questo siamo uguali. Anche io non trovo giusto superare un test che poco ha a che fare con Medicina per poter coronare il nostro sogno ma le cose stanno così e bisogna superare quel test. Io, come altri 6999, l'ho superato e ora sto vivendo questi giorni con una certa tensione. Non possono annullare tutto, dove sarebbe la Giustizia? Che il test si ripeta in quegli Atenei dove le irregolarità sono state provate come plichi aperti prima del tempo o professori pagati per un posto certo, ma perchè ripeterlo in tutta Italia? Io non ho sentito nulla di illegittimo per quanto riguarda Milano, Torino, Bologna, Trieste, Roma e molte altre. So che c'è sempre chi prova suggerire o chi usa cellulari ma questo succederà sempre, anche se si dovesse ripetere tutto. In conclusione, mi auguro che chi è entrato si faccia sentire e che chi non è entrato si metta nei nostri panni e capisca che moltissimi di noi hanno superato il test onestamente. Spero per loro che possano riuscire in futuro a diventare quello che hanno sempre sognato. Ringrazio la redazione per lo spazio che mi ha concesso e mi auguro vivamente che questa mail venga pubblicata nel vostro sito, quanto meno per avere le stesse opportunità di farsi sentire di chi vorrebbe ripetere tutto. Cordialmente
Alessandro
FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=2142&sez=HOME_ERASMUS&npl=N&desc_sez=Erasmus
Il partito del sì all'annullamento
Se il Ministro Mussi non annulla il test d'ingresso a Medicina si aspetti in tutta Italia una dura lotta contro di lui e contro l'intera istituzione. E' un vero scandalo leggere tutti i giorni sui giornali, su internet quello che scrivono i ragazzi che sono riusciti
ad entrare, sappiamo tutti come sono entrati... Perché non vengono fatti controlli a tappeto in ogni ateneo? Perché si scoprirebbero tutti gli inganni a cui dobbiamo sottostare e l'italia dimostrerebbe per l'ennesima volta la sua mediocrità di paese fallimentare...
Maria
A prescindere dal fatto che il test d'accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria vada definitivamente abolito, essendo queste facoltà già selettive di per sé, credo che l'annullamento dei test per quest'anno sia la cosa più logica da poter fare. Credo che ogni singolo ragazzo debba avere l'opportunità di studiare ciò che crede, chi sono gli altri per decidere quale dovrà essere il nostro futuro? E soprattutto, su quale base? Un buon medico non è colui in grado di risolvere 80 quesiti proposti dal ministero, è colui che veramente sente il bisogno di mettere la sua vita a disposizione degli altri. Non dico queste cose solo perché possano sembrare belle parole ma perché questo è ciò che provo io fin da quando sono piccola, e so di parlare anche a nome di tanti altri ragazzi. Coloro che hanno passato il test non dicano che chi non ce l'ha fatta stia cercando di approfittarsene perché se la loro è stata veramente meritocrazia sono certa che saranno in grado nuovamente di fronteggiare l'esecuzione di un nuovo test con gli stessi brillanti risultati. Sono davvero molto amareggiata e delusa per tutto ciò, per questo spero nel buon senso delle autorità.
Erica
Salve mi chiamo Isa, anch'io ho sostenuto la prova d'accesso per Medicina e Chirurgia, all'università La Sapienza. Purtroppo non sono passata, eppure in tutte le simulazioni fatte durante quest'anno il responso era sempre lo stesso: ammessa. Alla luce di quanto è accaduto in vari atenei, io ritengo che nessuno possa più essere tranquillo e certo del proprio risultato, perché chi è corrotto può fare davvero di tutto. Capisco le preoccupazioni di chi è stato ammesso, ma noi esclusi non possiamo esser certi della vostra onestà. Allora, se proprio si vogliono salvaguardare i diritti di tutti, dovremmo avere la possibilità d'iscriverci tutti e poi ridurre il numero adottando il metodo dello sbarramento. E questo deve avvenire da subito, non a rilento, come ogni cosa in Italia!
Isa
Buon giorno a tutti, non ho potuto fare a meno di leggere le ridicole prove a sfondo psico-filosofico che alcuni ragazzi, avendo superato il test, offrono a sostegno della seguente tesi: non annullare il test. Vi pare, cari ragazzi, che soltanto voi abbiate accumulato stress e insonnia, vi pare che soltanto voi siate stati a studiare per un'estate intera e che soltanto voi ora non vogliate rivivere tutto questo, soltanto perché siete rientrati in un'assurda graduatoria che non si sa se non sia stata manomessa? Ma dove siamo finiti? Fate appello alla vostra incolumità psicologica, e poi non pensate al vostro futuro? E' assurdo! Ecco qui l'incoerenza che magari sotto altre forme più gravi ha rovinato (e dico non solo da quest'anno, ma chissà da quanto tempo noi poveri mortali viviamo senza capire) il test. Se fate appello a degli ideali, dovrete portarli avanti fino alla fine, credendo che rifare il test possa migliorare qualcosa nel nostro sistema dell'istruzione! E poi, se avete studiato tanto, e studiare non significa imparare una successione di dati mnemonicamente (molti di voi lo sapranno sicuramente, visto che sono stati dei liceali!), che problema avete a ripetere il test? Veramente non capisco! Bisogna andare in fondo alle cose, non rimanervi in superficie, bisogna avere il coraggio! Veramente tutto questo è davvero preoccupante, noi saremo i futuri medici, i futuri senatori, ma non abbiamo il coraggio di ripetere un test, di rimetterci in gioco per non so quante volte! È ora di svegliarci, basta avere tutto pronto, basta rimanere sotto la gonnella della mamma, cari ragazzi è bene che tutti ci assumiamo le nostre responsabilità, e qui faccio appello alla clemenza del nostro Ministro Mussi, che possa dare a tutti nuovamente la possibilità di ripetere questo test, e magari così si vedrà chi davvero merita. Chi vorrebbe farsi visitare da un medico che sia entrato con la raccomandazione, sia andato avanti con la raccomandazione, si sia laureato nello stesso modo e ora esercita beato nello studio del genitore? È ora di guardare in faccia alla realtà, miei cari coetanei.
Mary
Buongiorno, faccio parte anche io della schiera di studenti non ammessi a Medicina. Lo scorso 4 settembre ho svolto il test a Perugia dove anche lì si sono riscontrate irregolarità: ragazzi con cellulari e palmari, partecipanti "over 50", studenti che si sono classificati tra i primi posti nonostante un pessimo voto alla maturità (61) e inoltre la maggior parte dei "geni" che hanno spiazzato più di 800 studenti sono della zona di Perugia e dintorni. Sono pienamente d'accordo sull'annullamento nazionale del test, in quanto il bando si rifaceva ad 80 quiz e non a 78 come invece è avvenuto: il test è dunque da considerarsi non valido. Inoltre è da prendere in considerazione anche il tempo impiegato e quindi sprecato nella risoluzione dei 2 quiz errati che hanno tolto tempo prezioso per il completamento del test. Non credo, poi sia giusto annullare i quiz solo nelle università indagate perché se i quiz sono stati portati fuori dalla sede di svolgimento della prova anche in una sola città, con la tecnologia di oggi possono essere stati divulgati a parenti e amici in tutta italia. E chi ci garantisce che la stessa cosa non sia successa anche in altre città?
Rosangela
Salve, sono una studentessa che quest'anno ha affrontato il test a Bari x l'ammissione a Medicina, ho fatto tanti sacrifici per cercare di superare questo test-lotteria che pregiudica il nostro fututo. Ahimè non ho superato il test per pochi punti e ora vedo cambiare rotta ai sogni seguiti da bambina per colpa di un test che mi chiede di sapere il motto dell'Unione Europea o se so che due scienziati han vissuto nello stesso periodo. Mah, non so se questo è normale. Ora il ministro ha deciso di annullare i soli test a Catanzaro. E Bari? Il centro della corruzione! Chi mi dice che sono stati solo quelle 50 persone a fare brogli? Ascoltate ragazzi non molliamo uniamoci insieme al sindacato UDU per fare ricorso. Collegatevi al sito www.udu.it, cerchiamo di essere uniti perché non possiamo affidare la nostra vita un domani a qualcuno che non sa neanche cio che fa. A chi dovrà chiedere suggerimento per avere una risposta esatta per la diagnosi? Ha ragione il docente di Foggia più volte intervistato questi giorni nel dire "bisogna valutare durante il corso di studi! No un test-lotteria". Ragazzi non abbandonate il vostro sogno. Uniamoci per annullare il test, non solo a Catanzaro come ha deciso Mussi ma ovunque ci sia stato broglio che non credo sia solo a Bari! Aboliamo il numero chiuso e annulliamo il test del 04/09. Siamo uniti colleghi.
Maria
gigio2005
13-09-2007, 08:22
[Ma non si sente in colpa nei confronti dei suoi colleghi? Avete giocato la stessa partita ad armi impari: che gusto c'è a vincere così?
"Ho vinto perché ero più preparato. E forse perché sono stato più furbo. Questo è il paese dei furbi".
risponderei a quest'imbecille:
VERGOGNATI brutto S*****.... dovresti inginocchiarti davanti a quelli che l'hanno passato onestamente e chiedere....anzi no... implorare perdono
V
risponderei a quest'imbecille:
VERGOGNATI brutto S*****.... dovresti inginocchiarti davanti a quelli che l'hanno passato onestamente e chiedere....anzi no... implorare perdono
V
ma come,non eri tu che sostenevi che i raccomandati a medicina non ci sono,che avevi assistito a tante sessioni d'esame senza che ti fosse mai sorto il dubbio,addirittura arrivando a dire che io non ci sono mai stato a medicina e chirurgia?Cambiato radicalmente idea ora?O forse alla federico II sono tutti onesti? :rolleyes:
"Intanto è all'esame della Camera un decreto legislativo, varato nel luglio scorso da Mussi e dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, che prevede un meccanismo diverso per decidere le ammissioni alle facoltà con sbarramento.
Se ora la valutazione poggia al 100% sul test, il decreto prevede l'introduzione di un sistema di 105 punti, di cui 80 attribuibili con il test e 25 da ricondurre al risultato scolastico medio degli ultimi tre anni delle superiori e al risultato della maturità."
Invece di migliorare il test d'ingresso diminuendo l'incidenza di domande a volte assurde come quelle di "cultura generale" (se non ricordo male sono in maggior numero rispetto ad es. a quelle di biologia, no?), si va a fare sì che una buona fetta della valutazione dipenda da un voto conferito da 10000 commissioni differenti. Io sarei contrario a questo anche se la scuola superiore italiana funzionasse a dovere, figuriamoci con la scuola attuale.
Ci si allontana sempre più dal valutare semplicemente la singola performance, prendendo in considerazione fattori assurdi: valutare domande da settimana enigmistica, aggiungere il voto del liceo, moltiplicare per un coefficiente ottenuto dal numero di scarpa, dividere per l'età del primo rapporto, moltimplicare per l'isee, ...
Ora lo scopo della scuola superiore non sarà più la preparazione, ma il regalare medie altissime.:muro:
Invece di migliorare il test d'ingresso diminuendo l'incidenza di domande a volte assurde come quelle di "cultura generale" (se non ricordo male sono in maggior numero rispetto ad es. a quelle di biologia, no?), si va a fare sì che una buona fetta della valutazione dipenda da un voto conferito da 10000 commissioni differenti. Io sarei contrario a questo anche se la scuola superiore italiana funzionasse a dovere, figuriamoci con la scuola attuale.
Ci si allontana sempre più dal valutare semplicemente la singola performance, prendendo in considerazione fattori assurdi
Concordo su tutto.
Ora lo scopo della scuola superiore non sarà più la preparazione, ma il regalare medie altissime.:muro:
Qualcuno troverà il modo di comprare anche quelle.
gigio2005
13-09-2007, 10:03
ma come,non eri tu che sostenevi che i raccomandati a medicina non ci sono,che avevi assistito a tante sessioni d'esame senza che ti fosse mai sorto il dubbio,addirittura arrivando a dire che io non ci sono mai stato a medicina e chirurgia?Cambiato radicalmente idea ora?O forse alla federico II sono tutti onesti? :rolleyes:
io sostenevo che non ci fossero raccomandati?????
dev'essere passato un clone da queste parti ;)
ora non ricordo la discussione precisamente...ma al massimo avro' sostenuto che se uno "studia" passa sia esami di ammissione che esami di profitto....nonostante ci siano ovviamente raccomandati
certo!...se studia...........
gigio2005
13-09-2007, 10:06
Invece di migliorare il test d'ingresso diminuendo l'incidenza di domande a volte assurde come quelle di "cultura generale" (se non ricordo male sono in maggior numero rispetto ad es. a quelle di biologia, no?), si va a fare sì che una buona fetta della valutazione dipenda da un voto conferito da 10000 commissioni differenti. Io sarei contrario a questo anche se la scuola superiore italiana funzionasse a dovere, figuriamoci con la scuola attuale.
Ci si allontana sempre più dal valutare semplicemente la singola performance, prendendo in considerazione fattori assurdi: valutare domande da settimana enigmistica, aggiungere il voto del liceo, moltiplicare per un coefficiente ottenuto dal numero di scarpa, dividere per l'età del primo rapporto, moltimplicare per l'isee, ...
Ora lo scopo della scuola superiore non sarà più la preparazione, ma il regalare medie altissime.:muro:
premesso che per me bisognerebbe abolire i test d'ingresso
trovo piu' giusto che vi siano PIU' domande di cultura generale (e logica) (cultura generale nel senso di cultura generale...non "qual e' la superficie della svezia?") che domande di biologia sulla riproduzione dell'alga abissale dell'antartide
queste cose si impareranno poi durante gli anni di universita'
ps: (che poi oggi come oggi si impara piu' durante il mese di tirocinio dal medico di base che in 6 anni di medicina)
premesso che per me bisognerebbe abolire i test d'ingresso
trovo piu' giusto che vi siano PIU' domande di cultura generale (e logica) (cultura generale nel senso di cultura generale...non "qual e' la superficie della svezia?") che domande di biologia sulla riproduzione dell'alga abissale dell'antartide
queste cose si impareranno poi durante gli anni di universita'
ps: (che poi oggi come oggi si impara piu' durante il mese di tirocinio dal medico di base che in 6 anni di medicina)
Il punto è che spesso le domande di cultura generale/logica/comprensione vorrebbero misurare in qualche modo l'attitudine al ragionamento, alle capacità logiche e roba del genere. Ma spesso non credo ci riescano, non mi sembra siano metodi scientifici che poggino su qualche base. Io di psicologia non me ne intendo, ma nutro profonda avversione per quei tipi di test stile "misurazione del QI" il cui campo di valutazione mi sembra terribilmente limitato (altro che misurazione dell'intelligenza) e che richiedono logica e ragionamento, ma limitati alla risoluzione di un certo tipo di esercizi che non so quanto siano collegati con quello che si farà dopo. Anche se non tutti i test di logica sono così, in generale mi piacerebbe che (in qualche modo più serio) misurassero la capacità di applicare il ragionamento scientifico.
Sono favorevole alla valutazione della cultura generale scientifica e non scientifica, per misurare in qualche modo l'interesse verso un certo tipo di notizie storiche e di attualità, la voglia di informarsi (quindi, come giustamente dicevi tu, niente domande da "chi vuol essere miliardario").
Mi sembra però giusto che la cultura generale non debba avere più peso di biologia o di chimica.
Per quanto riguarda le domande di biologia a me sembravano abbastanza normali e fattibili, se non ricordo male riguardano più che altro la biologia della cellula, qualche cavolata di anatomia, qualche concetto elementare di genetica e cose del genere.
Io mi chiedo: che senso ha rendere molte facoltà a numero chiuso (giusto, se il tutto viene gestito in modo corretto) se poi alla fine crei mini-facoltà ovunque, anche in paesi di 10,000 abitanti? :rolleyes:
amigdala
13-09-2007, 16:43
FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=2158&sez=HOME_ERASMUS&npl=N&desc_sez=
Medicina: ritarda bando per specializzazione
ROMA (13 settembre) – Dallo scorso luglio, 400 medici apettano il bando di concorso per entrare nelle scuole di specializzazione post laurea. Il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, aveva, infatti, promesso che il concorso si sarebbe tenuto entro novembre. Da quando è entrato in vigore il decreto Moratti, è necessario aver ottenuto già l'abilitazione alla professione prima di fare il test d'ammissione alle scuole di specializzazione. Prima, invece, bastava abilitarsi entro la data d'iscrizione.
La polemica risale alla passata primavera, perché il ministero dell'Università aveva pubblicato il bando di concorso lo scorso 3 maggio, con otto mesi di ritardo, mentre aveva fissato l'esame di Stato per il 17 luglio 2007. I neomedici, laureati tra dicembre 2006 e marzo 2007, non hanno quindi potuto partecipare alla selezione perché non ancora abilitati. Gli interessati hanno fatto ricorso al Tar del Lazio per ottenere la sospensione del decreto Moratti e l'ammissione al concorso. Il ricorso l'hanno vinto e hanno potuto così partecipare al test d'ingresso per le scuole di specializzazione. A fine agosto, però, il ministero dell'Università ha annullato le prove di coloro che non avevano l'abilitazione alla professione. Ora si aspetta il nuovo bando
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FONTE :
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1278974
Le critiche da Alleanza nazionale
«Mussi ha dimostrato una grande superficialità Che succede se gli esclusi fanno ricorso in massa?»
IL gruppo di An ha presentato una mozione per chiedere al governo di assumere «urgenti iniziative volte a disciplinare la questione relativa all'iscrizione negli atenei italiani». Si chiede inoltre «di valutare la possibilità di un sistema che attribuisca maggior valore ai curricula dei candidati e che preveda temi a risposta breve in luogo dei test a risposta multipla attualmente in vigore». Secondo An Mussi con l’annullamento delle prove di Catanzaro e Bari «ha dimostrato una grandissima superficialità». «Cosa succederebbe - si è chiesto il sen. Tofani- in caso di un ricorso al Tar?» Il sen. Giuseppe Valditara ha chiesto «quali provvedimenti abbia intrapreso il ministro contro quei consulenti, di nomina peraltro ministeriale, che hanno compilato i test con gli errori».
giovedì 13 settembre 2007
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FONTE :
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1278966
La scure di Mussi s’abbatte solo in Calabria: «Via gli studenti coinvolti nell’inchiesta pugliese»
di NATALIA POGGI «NON avrò pace finchè non vedrò cacciati dall’Università quei professori che hanno organizzato la truffa»: è furibondo il ministro Fabio Mussi dopo gli scandali scoperti sui test d’ammissione per le facoltà a numero chiuso che fanno traballare la già precaria credibilità del sistema universitario italiano. Mussi ha deciso di annullare i test di ammissione dell’ateneo di Catanzaro dopo le irregolarità emerse (e confermate) nei giorni scorsi. A Bari, per ora, sono stati esclusi dai test gli studenti coinvolti nell'inchiesta giudiziaria. Ma l’anatema del ministro promette battaglia. Alla vigilia i diretti interessati temevano che venissero annullati gli esami a livello nazionale. Mussi non era d’accordo: «Il ministro non ha questo potere che invece è dei rettori». Inoltre questa ipotesi avrebbe voluto dire «violare il diritto di chi aveva fatto gli esami regolarmente». Invece l’intento di Mussi è un altro: colpire gli abusi. Il rettore di Catanzaro Francesco Saverio Costanzo prende atto: «A questo punto non possiamo che agire di conseguenza. Del resto quando abbiamo segnalato al ministro ed all'autorità giudiziaria le irregolarità che abbiamo riscontrato (furono trovati aperti e manomessi dei plichi dei test per Medicina e Veterinaria) lo abbiamo fatto nel segno della trasparenza e della legalità». Tutto da rifare per migliaia di studenti: a disposizione ci sono ancora: 70 posti per medicina, 10 per odontoiatria e 22 per veterinaria. Per quanto riguarda l’inchiesta sui test-beffa per accedere al numero chiuso all’università di Bari oltre agli studenti, nelle indagini dirette dalla procura barese sono indagate sette persone che avrebbero messo in piedi la truffa. Sono il prof. Maurizio Procaccini, direttore dell'Istituto di Scienze odontostomatologiche, il ginecologo Giuseppe Varcaccio, consigliere comunale di An a Bari, che aveva un figlio che partecipava ai test; Marcantonio Pollice, il figlio Giulio e sua moglie Paola Favaretto, titolari di una società che preparava gli studenti ai test; l'esperto di informatica Francesco Avellis, ed Emanuele Valenzano, papà di una studentessa che partecipava ai test. Mente della truffa sarebbe Pollice, medico in pensione che organizzava un corso di preparazione al test pagato dagli studenti sino a 7.000-8.000 euro: essi sapevano però di potere contare, durante la prova, su un aiuto organizzato. In caso di ammissione alla facoltà scelta, il candidato doveva versare una quota quattro volte più grande dell’iniziale. Il giorno dell'esame, i candidati dovevano essere in camicia bianca e pantaloni neri per essere riconoscibili. Arrivavano con due telefonini, uno lo consegnavano, l'altro era nascosto in tasca e serviva a ricevere i dati con il bluetooth. Per quanto riguarda l’università di Messina, Mussi ha parlato di una «sospetta anomalia statistica. Quando c'è una sola università in cui il punteggio di 70 o 60 supera la metà di tutti i 60/70 ottenuti su scala nazionale sospetto qualcosa. Per questo invierò gli atti alla Procura di Messina affinchè verifichi». Il ministro Mussi ha pure annunciato anche che ha in mente di ridurre «ulteriormente i corsi di laurea a numero chiuso. In futuro le università che vorranno disporre l'accesso programmato dovranno richiedere l'autorizzazione». In cantiere anche «lo studio per un sistema di garanzie della riservatezza dei dati prima dell'apertura delle prove». n.poggi@iltempo.it
giovedì 13 settembre 2007
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/ANSAviewnews2.php?file=newsANSA/2007-09-13_113142253.txt
13-09-2007 20:56
Universita': test, Gdf acquisisce documentazione Messina
(ANSA) - ROMA, 13 SET - La Gdf ha acquisito dall'Universita' di Messina tutta la documentazione del concorso, comprese le generalita' degli addetti alla sicurezza. Lo confermano fonti della polizia tributaria delle Fiamme Gialle a Messina all'ANSA, precisando pero' che i test non sono ancora stati sequestrati. L'indagine e' stata aperta dopo la denuncia di un candidato escluso che avrebbe segnalato qualcosa di anomalo nello svolgimento dei test. Al momento non ci sarebbero indagati, ne' ipotesi di reato.
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=8933&sez=HOME_INITALIA
Messina, la Finanza acquisisce i documenti dei test
Il preside: fughe di notizie? Solo dal ministero
ROMA (13 settembre) - La Guardia di Finanza ha acquisito negli uffici della presidenza dell'Università di Messina tutta la documentazione del concorso, comprese le generalità degli addetti alle prove svolte nell'ateneo. L'acquisizione non vuol dire ancora sequestro, ma l'atto potrebbe arrivare nel giro di poche ore, soprattutto per quanto riguarda i test svolti. L'operazione giunge in seguito alla lettera scritta dal ministro Mussi al Procuratore della Repubblica di Messina che segnala le stranezze nei risultati di Messina. La Guardia di Finanza sottolinea che da parte dell'università c'è la massima collaborazione. Ai test hanno partecipato 1.459 studenti per 200 posti. Nei giorni scorsi, dopo la denuncia di uno studente, erano stati acquisiti i documenti relativi ai test del 2004-2005 anche se sembra che per questo periodo l'inchiesta riguardi le procedure d'accesso all'esame e non eventuali brogli.
Il preside di Medicina. Emanuele Scribano, preside della facoltà di Medicina di Messina ha scritto alla conferenza dei presidi ribadendo che «probabilmente il ministro non è stato ben informato dai suoi collaboratori sulle procedure che vengono effettuate e che sono affidate esclusivamente al ministero. Le sedi universitarie non sviluppano alcun ruolo attivo nella selezione. La sola sede dove, in astratto, può avvenire la fuga di notizie è il ministero e, sempre in astratto, la sola sede in cui si possono effettuare manipolazioni è il Cineca. Ovviamente tutto ciò è impensabile»
Lettera di Mussi. I dubbi sono condivisi anche dal ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi che oggi ha inviato una lettera al procuratore della Repubblica di Messina per segnalare le anomalie statistiche dei risultati dei test di ammissione nell'ateneo siciliano. «Confrontando a livello nazionale i dati delle prove svolte per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia nei vari atenei - si legge nella lettera -, si è visto che: su 17 studenti che in tutta Italia hanno conseguito un punteggio superiore a 70, ben 8 hanno svolto le prove nell'Università degli studi di Messina. Su 487 studenti che hanno conseguito un punteggio superiore a 60, ce ne sono stati 50 nell'ateneo siciliano».
Per il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria, «su 12 studenti con punteggio superiore a 70, uno ha svolto la prova a Messina - ha continuato il ministro - mentre su 332 studenti che hanno conseguito un punteggio superiore a 60, ben 46 provengono dall'università messinese». Messina presenta senza dubbio le prestazioni migliori in Italia, sia per la facoltà di Medicina e Chirurgia sia per quella di Odontoiatria. «Il numero di partecipanti alle prove - ha aggiunto nella lettera Mussi - non è stato certamente superiore a quello di altre università che hanno conseguito risultati molto meno brillanti». Mussi ha, infine, sottolineato che si tratta di considerazioni «statistico-comparative» che non hanno nessuna valenza giuridica anche se ha ritenuto opportuno sottoporre all'attenzione del procuratore la «singolarità dei dati evidenziati».
L'ipotesi di annullamento generale dei test d'ammissione alle università era stato preso in considerazione, ma non avrebbe retto sul piano giuridico. Lo ha affermato il sottosegretario al ministero dell'Università e della Ricerca, Nando Dalla Chiesa, a Radio 24. Dalla Chiesa ha assicurato che i responsabili delle manipolazioni e i loro aiutanti non rimarranno impuniti: «I beneficiari delle truffe di tutta Italia saranno defalcati dagli ammessi. E in ogni processo che nascerà da queste truffe ci costituiremo parte civile come ministero e non resteremo inerti di fronte alle eventuali responsabilità delle commissioni che hanno tollerato la mescolanza di candidati di età molto diverse o hanno assistito senza intervenire all'uso di cellulari».
La vicenda delle truffe come quella degli errori nei quiz hanno messo in evidenza la necessità di modificare tutto l'impianto degli esami d'ammissione. «Dall'anno prossimo il test dovrà essere fatto in modo diverso - ha spiegato Dalla Chiesa -. Certi errori nei quiz sono stati strafalcioni elementari. Se li avesse preparati una commissione permanente l'avremmo già sciolta ma era stata creata ad hoc. Ma sicuramente non sarà più la stessa l'anno prossimo. Ma anche i test vanno ripensati perché non è una supermaturità ma è una prova che deve valutare la vocazione e la predisposizione dello studente a intraprendere la strada del medico. La cultura generale è stata già giudicata alla maturità».
A insospettire Dalla Chiesa sono anche i risultati molto altri ottenuti da gruppi di studenti in alcune università, come ad esempio a Messina. «Abbiamo presentato un esposto alla Procura - ha commentato il sottosegretario - . Non abbiamo prove, ma dai dati sembra che i migliori studenti d'Italia siano concentrati in un paio di sedi universitarie. Questo non è statisticamente pensabile».
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=8983&sez=HOME_MAIL
Esclusi a Messina, in altre sedi saremmo entrati
Siamo tre studenti che hanno sostenuto quest'anno i test di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Messina; abbiamo ottenuto un punteggio abbastanza alto che ci avrebbe consentito di entrare in molte università italiane, mentre a Messina siamo rimasti fuori in virtù degli alti voti conseguiti dagli studenti e che sono stati giudicati anomali da numerose testate giornalistiche e perfino dal Ministro dell'Università.
Il nostro rammarico è stato amplificato dalle notizie, provenienti da altre sedi universitarie che dimostravano irregolarità nell'espletamento delle prove (Catanzaro, Bari, Ancona, Chieti). Dopo tutti i disordini provocati da questo vero e proprio scandalo, ci sembra opportuno far valere anche la nostra opinione. Non troviamo giusto che dopo un anno di studio, di impegno e di sacrifici, i frutti sperati non siano stati raccolti da una parte a causa della superficialità della Commissione addetta alla formulazione dei quesiti e, dall'altra, per irregolarità nello svolgimento della prova.
Per quanto riguarda la questione sui due quesiti che sono stati annullati solo dopo aver effettuato la prova, riteniamo che non sia stata data la dovuta attenzione ad un inconveniente che avrebbe potuto stravolgere i punteggi. Quest'anno i quesiti 71 e 79, oltre ad aver sconvolto le graduatorie nelle varie città italiane dopo essere stati annullati, hanno costretto i candidati a perdere tempo inutilmente, sottraendolo là dove avrebbe potuto essere realmente necessario; infatti in queste prove diventa protagonista proprio il tempo, in quanto fattore determinante nel superamento del test.
Questo solo fatto basterebbe a giustificare l'annullamento dei test, dal momento che troviamo ingiusto che ci sia stata negata la possibilità di fare due quesiti in più, e che ci sia stato tolto tempo prezioso per la realizzazione degli altri. Pertanto, non siamo d'accordo con la decisione presa dal Ministro Fabio Mussi, che, per placare il caos creatosi, ha cercato soluzioni solo là dove vi erano prove schiaccianti. Questo è il caso della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Catanzaro, dove lo stesso Rettore Francesco Saverio Costanzo ha denunciato l'apertura dei plichi prima dell'esame. Ma chi assicura che, una volta scoperti i quesiti, la notizia non si sia diffusa in altre parti di Italia? Chi può dimostrare che solo gli studenti di Catanzaro abbiano potuto usufruire di queste informazioni?
Questo è il motivo per cui noi non accettiamo che l'annullamento del test si faccia solo a Catanzaro; sarebbe giusto, piuttosto, ripartire tutti da zero, con le stesse opportunità, avendo tutti gli stessi diritti. Certo l'annullamento dei test potrebbe apparire come un'ingiustizia per coloro che sono stati ammessi e che davvero ci sono riusciti onestamente; tuttavia se davvero ne sono stati capaci perché preparati, non dovrebbero avere problemi a rifare il test, ma dovrebbero considerarlo come un'ulteriore occasione per dimostrare nuovamente che davvero lo meritavano.
Proponiamo, inoltre, che termini l'era delle Facoltà a numero chiuso e che si adotti un metodo che permetta l'accesso ad un numero maggiore di studenti che per poter proseguire i loro studi debbano dare un tot di esami l'anno. Un' altra proposta è di inserire la Facoltà di Medicina e Chirurgia tra quelle su scala nazionale. Speriamo, infine, che questo articolo non passi inosservato e che contribuisca a far sentire la voce di chi come noi vuole far valere i proprio diritti.
Marta Manganaro
Stefania Bello
Massimiliano Cucè
(13 settembre 2007)
Non ti è proprio così difficile leggere i messaggi vecchi, vero?
Infatti. E' che non ho trovato discorsi convincenti.
amigdala
14-09-2007, 07:27
FONTE :
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/gdf-a-messina/gdf-a-messina.html
Repubblica.it aveva notato anomalie nelle selezioni per Medicina dell'ateneo siciliano
Il ministro dell'Università invia una lettera al procuratore della città
Messina, blitz all'Università
La Finanza sequestra i test
Mussi convocato a breve come testimone dai magistrati romani per la vicenda delle "lauree facili"
MESSINA - Repubblica.it aveva notato qualcosa di strano nei test di ammissione alla facoltà di Medicina dell'Università di Messina. Troppo bravi i partecipanti alle selezioni nell'ateneo siciliano. Dei geni, se si paragonano i loro risultati a quelli degli altri studenti italiani. Il ministro dell'Università, Fabio Mussi, aveva sollecitato un'inchiesta. Oggi l'indagine ha mosso un ulteriore passo in avanti. La Guardia di Finanza ha acquisito negli uffici di presidenza tutti gli atti del concorso. Intanto l'ateneo ha deciso di istituire un'autonoma commissione per verificare se durante le prove ci siano state irregolarità.
In una lettera inviata al procuratore della Repubblica di Messina Mussi ha elencato alcuni dati piuttosto significativi: riguardo ai test di ammissione a Medicina, su 17 studenti che, in tutta Italia, hanno conseguito un punteggio superiore a 70, 8 hanno svolto le prove a Messina; su 487 partecipanti che hanno raggiunto una votazione superiore a 60, 50 provengono dal capoluogo siciliano. Anche per i test di odontoiatria i numeri sono simili. Uno studente su 12 con punteggio superiore a 70 e 46 su 332 con votazione sopra i 60 punti hanno tentato l'ammissione in riva allo Stretto.
Insomma, secondo il ministro, a Messina ci sono delle anomalie, anche perché il numero effettivo dei partecipanti non era superiore a quello di altre università in cui i risultati sono stati molto meno brillanti. Mussi ha precisato che "il risultato, valutato in sé, non costituisce prova di irregolarità". Ma l'ultima parola, comunque, spetterà alla Procura.
Intanto, il ministro dell'Università dovrebbe essere convocato a breve dalla Procura di Roma come testimone. La vicenda, sulla quale i magistrati hanno aperto un fascicolo contro ignoti per abuso d'ufficio, è quella delle cosiddette "lauree facili" in due atenei non statali della capitale. Dopo la denuncia del Tg1, era stato lo stesso Mussi a chiedere alla Procura di intervenire. Il pm Sergio Colaiocco, titolare degli accertamenti, sta aspettando una prima informativa dalla Guardia di Finanza, a cui ha delegato l'acquisizione dei documenti.
Nelle due università molte matricole sarebbero diventate dottori nel giro di un anno e mezzo, superando senza problemi esami molto difficili. Il tutto grazie al sistema dei crediti, che permette di trasformare in voti attività extra universitarie di vario genere. Un sistema di scorciatoie e di sconti piuttosto generosi, insomma.
(13 settembre 2007)
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FONTE :
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=205943
La Finanza sequestra i test di Messina
di B. Castellaneta - venerdì 14 settembre 2007, 07:00
da Bari
Dopo Bari anche Messina e Catanzaro. Altre procure si muovono a caccia di possibili brogli nei test d’ammissione alle facoltà di Medicina.
Il ministro Fabio Mussi, come annunciato, ha scritto al procuratore capo di Messina segnalando che nella città siciliana ci sono stati risultati molto maggiori della media, tali, secondo il ministro, da destare sospetti. E la guardia di finanza ieri si è presentata presso gli uffici della presidenza della Facoltà e ha acquisito tutto il materiale relativo alle prove e le generalità del personale addetto a sorvegliare le prove. Qui però l’unica traccia di possibili manipolazioni è legata alla statistica. Più concreta l’indagine avviata dalla procura di Catanzaro, che sarebbe in procinto di spedire i primi avvisi di garanzia. Ma qui c’è di mezzo un fatto concreto: i plichi sigillati con i quiz sono arrivati in aula già aperti. Circostanza che, tra l’altro, potrebbe indurre sospetti sullo svolgimento delle prove non solo a Catanzaro, visto che i test erano uguali in tutta Italia. Intanto a Catanzaro, dove le prove d’esame sono state annullate su sollecitazione del ministro, è partita la corsa gli studi legali. Si parla di decine di ricorsi che saranno presentati da chi sostiene di aver superato onestamente i test e ora si vede costretto ad affrontare ancora una volta la prova.
Il caso più clamoroso resta comunque quello di Bari. Dove, dopo aver messo nel mirino alcune decine di studenti, quasi tutti figli di medici, ora l’inchiesta della Procura di Bari punta sul secondo livello. Dopo aver smascherato il sistema organizzato per ottenere in tempo reale le risposte ai quiz e dopo aver individuato gli studenti che pagavano per ottenere la scorciatoia che garantiva il via libera, gli inquirenti adesso intendono verificare se vi siano state complicità eccellenti. Se nel sistema cioè, sia coinvolto qualche «barone», che in cambio del proprio supporto avrebbe puntato a ottenere favori per parenti e amici. Insomma, l’obiettivo è chiarire se dai dipartimenti delle facoltà qualcuno si sia attivato per agevolare i concorrenti, in particolare sistemandoli in un certo modo nelle aule al momento delle prove visto che nulla veniva lasciato al caso. Il sospetto è che fosse stata preparata un’autentica scacchiera, con gli aspiranti universitari vicino ai cosiddetti accompagnatori, vale a dire quelli che agivano da «postini» recapitando le domande alle centrali operative. Il piano è stato comunque sventato dall’intervento del rettore di Bari, Corrado Petrocelli, che pochi giorni prima dei test ha deciso di utilizzare il criterio della data di nascita per comporre le aule: ecco perché alla fine i concorrenti che si erano rivolti all’organizzazione sono stati costretti a vestirsi tutti di bianco e nero per riconoscersi tra di loro.
amigdala
15-09-2007, 09:47
FONTE :
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1279686
Test facili a Messina, Mussi scrive al procuratore
Il ministro ha segnalato le anomalie nelle ammissioni in tre facoltà della città
E i magistrati romani vogliono ascoltare il responsabile dell’Università e i suoi collaboratori
CARO procuratore ti scrivo. Mittente: Fabio Mussi.
Il ministro dell'Università e della Ricerca ha inviato ieri una lettera al Procuratore della Repubblica di Messina per segnalare le anomalie statistiche dei risultati dei test di ammissione all'ateneo siciliano, richiesta di intervento già annunciata mercoledì nella conferenza stampa di Palazzo Chigi. Mussi ha ricordato le regole di accesso ai corsi a numero chiuso di laurea in medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria che si svolgono su base nazionale. «Orbene, confrontati a livello nazionale i dati delle prove svolte nelle singole sedi, con riferimento alla Università degli studi di Messina si rileva che: per il corso di laurea in medicina e chirurgia, su 17 studenti che, in tutta Italia, hanno conseguito un punteggio superiore a 70, otto hanno svolto le prove a Messina; su 487 studenti che hanno conseguito un punteggio superiore a 60, cinquanta hanno svolto la prova a Messina». Inoltre, ha aggiunto il ministro, «per il corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria, su 12 studenti con punteggio superiore a 70, uno ha svolto la prova a Messina, mentre su 332 studenti che hanno conseguito un punteggio superiore a 60, quarantasei sono a Messina. In definitiva - prosegue al lettera - la sede di Messina presenta il dato più alto in Italia con riferimento all'accesso al corso di laurea in medicina e chirurgia (calcolato considerando sia gli studenti con punteggio superiore a 70, sia gli studenti con punteggio superiore a 60), nonchè il dato più alto in Italia con riferimento all'accesso al corso di laurea in odontoiatria (calcolato considerando gli studenti con punteggio superiore a 60)». «E ciò - continua Mussi - in presenza di un numero effettivo di partecipanti alle prove certamente non superiore a quello di altre università che hanno conseguito risultati molto meno brillanti. Pur considerando che il risultato, valutato in sè, non costituisce prova di irregolarità, e che ogni considerazione statistico-comparativa non assume di per sé alcuna rilevanza giuridica, mi corre l'obbligo», scrive il ministro, di sottoporre alla valutazione del Procuratore, «per quanto di eventuale competenza, la singolarità dei dati evidenziati». E per fare luce sul fenomeno delle cosiddette «lauree facili» in due atenei non statali della capitale, la procura di Roma, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo contro ignoti per abuso d'ufficio, ha disposto l'acquisizione di documenti nelle due università e dovrebbe convocare a breve come testimone Mussi (che ha chiesto alle procure di intervenire) e i tecnici del suo dicastero. Il pm Colaiocco attende una prima informativa dalla Gdf, cui ha delegato di acquisire la documentazione e di esaminarla, ma per delineare la dimensione del fenomeno e i meccanismi che la alimentano sembra intenzionato a sentire il ministro e i suoi più stretti collaboratori. Secondo il Tg1, nelle due università (ma anche negli atenei non statali di altre città), molte matricole sarebbero diventate dottori nel giro di un anno e mezzo, grazie al sistema dei crediti, che permette di «commutare» in voti attività extrauniversitarie. politico@iltempo.it
venerdì 14 settembre 2007
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FONTE :
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=3527&ID_sezione=&sezione=
Le università della mala vita
ALFIO CARUSO
Non stupisce che la famiglia e la scuola producano virgulti pronti a incominciare con un ributtante imbroglio il lungo percorso verso una professione delicata. Non stupisce che l’università e la presunta società civile innalzino a ruoli di responsabilità, dove la figura di medico s’intreccia addirittura a quella di docente, altezzosi mestieranti disposti a vendersi per qualche migliaia di euro. Non stupisce che lo scandalo degli esami di ammissione alla facoltà di medicina induca i soliti cultori dello sfascio a chiedere l’abolizione di queste prove anziché la loro correttezza. Stupisce, viceversa, lo stupore del ministro Mussi e dei suoi collaboranti nel rilevare che a Messina, a Catanzaro, a Bari abbiano abusato nella truffa.
Eppure dalle parti del ministero dovrebbero sapere che l’unica azienda florida di Messina è il Policlinico universitario, che il business principale è rappresentato dai suoi fondi, gestiti da un variopinto conglomerato in grado da quarant’anni di dettare legge. Nel nome dei piccioli si sono alleati uomini di Cosa Nostra e uomini della 'ndrangheta, assieme a loro dinastie di cattedratici di gran fama: un’agape doviziosa, cementata - inutile dirlo - dalla comune appartenenza alle logge massoniche. E quando si parla di compassi e di grembiulini a Messina bisogna ricordarsi che dopo le stragi mafiose del ‘92, il gran maestro Orazio Catarsini, presidente del collegio dei Maestri Venerabili, sottopose ai «fratelli siciliani» un documento di condanna, ma il documento venne respinto. Non è dunque casuale che per decenni sia stato direttore sanitario del Policlinico il professor Salvatore Navarra. Ma sì, un fratello del dottor Michele, detto «u Patri Nostru» il riverito boss di Corleone, il grande capo di Leggio, di Riina, di Provenzano prima che questi gli si ribellassero. Furono il suo assassinio e lo sterminio della cosca a indurre il professore Navarra a cambiare aria spostandosi prima a Catania e poi a Messina.
La confraternita è così spessa e impermeabile da aver inghiottito l’omicidio di un medico notissimo, il professor Matteo Bottari, imparentato con gli Stagno D’Alcontres, crocevia fondamentale del potere sulle due sponde dello Stretto. D’altronde rientrava nella normalità messinese che Dino e Aldo Cuzzocrea, fratelli di Diego, il rettore del tempo, fossero i principali fornitori della farmacia del Policlinico. Ed era anche inutile protestare essendo la procura retta dal cognato, Antonino Zumbo. Cambiati il rettore e il procuratore, l’ateneo è rimasto nel centro del mirino per la vendita di esami, di tesi di laurea, di dottorati, l’ultima inchiesta è dell’agosto scorso. Nelle pieghe di un’indagine capita che ci scappi qualche pistolettata alle gambe quale promemoria. E ci si meraviglia se a Messina fioriscono nei test d’ammissione gli studenti più preparati d’Italia?
Catanzaro non può vantare eguale pedigree, tuttavia ci sarà stato un motivo se per anni è stata la sede più affollata negli esami da procuratore legale. Arrivavano da tutt’Italia, specialmente dalle località dove coltivavano l’antipatica abitudine di bocciarne uno su tre. Di conseguenza, da Bressanone ad Aosta erano ben felici di scendere nel Meridione generoso e ospitale per antonomasia. E tanta fiducia degli aspiranti avvocati riceveva il premio d’una media promozione altissima, senza confronti con il resto del Paese. All’università di Bari hanno creato i corridoi dedicati alla stessa famiglia, cioè con le targhette dei professori dove si ripete dall’inizio alla fine lo stesso cognome: professore il padre, professore il figlio, professore il nipote, professore il cugino, professoressa la nuora. Una forma di familismo cattedratico, che nella presunta culla del diritto viene ritenuto una sorta di benefit dovuto al capostipite assurto al rango di barone.
Le testimonianze in accumulo sui blog ci raccontano che le porcate sono avvenute in ogni ateneo. Quindi, ammesso e non concesso che l’università italiana lo meriti ancora, meravigliamoci per Parma e Milano, per Roma e Genova, per Torino e Padova. Ma per Messina, Catanzaro e Bari proprio no. Caso mai, ci avrebbe dovuto meravigliare il contrario.
Le testimonianze in accumulo sui blog ci raccontano che le porcate sono avvenute in ogni ateneo. Quindi, ammesso e non concesso che l’università italiana lo meriti ancora, meravigliamoci per Parma e Milano, per Roma e Genova, per Torino e Padova. Ma per Messina, Catanzaro e Bari proprio no. Caso mai, ci avrebbe dovuto meravigliare il contrario.
:muro:
Giustissimo, i baroni sono tipici di Bari, la radice del termine è la stessa, credo ci si possa fermare anche qui. Ma anche a le truffe sono prodotti tipici.
Temevo si sarebbe arrivati (o tornati, sarebbe il caso) a questo punto: l'università italiana è malata, ma solo un po' e solo in pochissime (3) sedi a quanto pare. Pensavo che la situazione fosse peggiore, basta chiudere questi tre atenei, qual è il problema? Così facendo l'università italiana risorgerà.
Sciocchino anche io che mi sono stupito di Roma, Milano, Torino e altri grandi centri, com'è mai possibile o addirittura pensabile che lì si possa imbrogliare (come, meno o più) che a Bari? Altrove i figli dei primari o dei professori si iscrivono al test sotto mentite spoglie proprio per non ricevere aiuti non richiesti.
:rolleyes:
Parlo per la mia realtà: fango a caso.
amigdala
15-09-2007, 10:20
FONTE :
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=60&ID_articolo=354&ID_sezione=255&sezione=News
Mussi: "E’ vero, nell’Università c’è una questione morale"
La novità «è che gli aspetti truffaldini di questa vicenda hanno finalmente cominciato a venire alla luce»
LUIGI LA SPINA
TORINO
Ministro Mussi, una bufera si è abbattuta sul suo dicastero, quello dell’Università. Da una parte, durante i test d’ammissione, soprattutto a Medicina, sono avvenuti casi clamorosi e gravi di corruzione e di truffa in cui sono coinvolti anche professori e personale amministrativo. Dall’altra, due inammissibili errori nelle domande hanno sollevato proteste e la richiesta di annullamento di tutte le prove, in tutti gli atenei. Infine, è stato messo sotto processo il sistema del numero chiuso, dichiarandolo incompatibile con il diritto alla studio garantito dalla Costituzione.
«Le questioni vanno separate: proprio quando si alza il polverone, occorre mantenere lucidità di giudizio e distinguere i problemi che dobbiamo fronteggiare. Intanto, bisogna dire che questo non è l’anno delle truffe, questo è l’anno in cui si è cominciato a scoprire le truffe. A Bari c’era un sistema di “mercato dei test” probabilmente funzionante da tempo e, ora, è arrivata una denuncia che ha innestato la verifica. Se si proveranno responsabilità di professori, io non avrò pace finchè questi non saranno cacciati dall’università, a parte le conseguenze penali».
Non crede che esista «una questione morale» nell’Università italiana?
«Certo che esiste. Quest’anno si è potuto cominciare a scoperchiare alcune pentole, perchè i rettori, a Bari come a Catanzaro, hanno sentito di poter contare sul sostegno di un ministro che, dall’inizio, ha posto la questione morale, la questione della trasparenza, della legalità come la questione centrale per il governo del sistema. La novità è che gli aspetti truffaldini hanno iniziato a venir fuori».
Perché non ha deciso di annullare tutti i test, ma ha solo chiesto ai rettori di intervenire là dove sono emerse irregolarità e truffe?
«Guardi che, per me, sarebbe stato più comodo annullare tutte le prove. Ma così avrei colpito anche coloro che hanno faticato, che hanno svolto con regolarità e con merito il loro test. Perchè questi tanti giovani bravi, corretti, studiosi dovrebbero essere le vittime dei raggiri altrui?».
Ministro, perché uno studente non può iscriversi al corso di laurea che preferisce? Il numero chiuso non si scontra con il diritto alla studio garantito a tutti dalla nostra Costituzione?
«C’è, innanzi tutto, l’Unione europea che lo impone, per 5 discipline: medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e ingegneria civile. Sono professioni che richiedono una parte pratica, che è ineliminabile dal percorso di studio. Per medicina, ad esempio, ci vogliono malati, ospedali, la possibilità di fare praticantato. Si capisce perchè, per certe professioni, la Ue raccomandi che si programmino i numeri. Negli anni, però, c’è stata una estensione del numero chiuso in tante altre discipline. Vedo che, ora, la destra si è fatta paladina dell’abolizione, ma è proprio durante il loro passato governo che questa tendenza è cresciuta in modo assurdo. Io, lo scorso aprile, ho mandato una lettera ai rettori, invitandoli a ridurre il più possibile il numero chiuso. Così, da quest’anno, sono 160 in meno, cioè il 15% in meno».
Ma questi test, così come sono fatti, servono davvero a selezionare le vocazioni più adatte a quel tipo di laurea?
«Dobbiamo, in effetti, migliorare i sistemi di selezione in modo che l’accesso non sia una lotteria. Già con il decreto del 27 luglio abbiamo modificato sensibilmente i criteri di giudizio, cosicché i risultati degli ultimi tre anni di scuola e quello della maturità divengano quasi determinanti per l’ingresso all’università. Poi, anche i test vanno meglio calibrati sulle materie di effettiva importanza per quella laurea...».
Almeno basterebbe non proporre quesiti sbagliati. Non trova che siano intollerabili due errori su 80 domande?
«Io sono molto, molto arrabbiato per questo. Naturalmente la commissione, una volta insediata, lavora in assoluta riservatezza. Nessuno vede i test prima, nè il ministro, nè i direttori generali. Può scappare la svista, ma due su 80 lo trovo sconcertante. In questo caso, cascano davvero le braccia».
Non sarebbe meglio pubblicare i nomi di questi commissari, invece di lasciarli nell’anonimato, naturalmente a prove concluse? Forse, se sapessero di dover rispondere all’opinione pubblica del loro comportamento, sarebbero meno superficiali nel loro compito.
«Io penso che il principio di responsabilità debba valere e chi fa le cose debba avere il coraggio di ammettere i propri errori e, almeno, di scusarsi. Dal prossimo anno deve cambiare tutto, a partire dalla responsabilità personale di quello che i commissari fanno: ci staranno più attenti e si ridurrà a probabilità frazionali la possibilità di errori. E, poi, bisogna usare sistemi più sofisticati e radicali per la garanzia della segretezza e correttezza delle prove».
amigdala
19-09-2007, 07:08
FONTE:
http://www.rai.it/news/articolornews24/0,9219,4570891,00.html
Mussi:"Liberare universita' da corrotti e corruttori".
Bari, al rettore nomi coinvolti
Roma, 18 settembre 2007
"Liberare le università da corrotti e corruttori". E' l'impegno ribadito dal ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, in un incontro con Achille Serra, alto commissario per la lotta alla corruzione. All'ordine del giorno, naturalmente, lo scandalo dei test di ammissione che ha coinvolto alcuni atenei.
"Ho chiesto la collaborazione di Serra - ha spiegato Mussi - perché di fronte a certi casi di truffa e di manipolazione abbiamo bisogno di colpire, e duramente, i responsabili ma anche di identificare esattamente le dimensioni del problema. E' evidente che non si può sparare nel mucchio: c'è chi ha copiato e c'è chi, invece, ha faticato, bisogna tendere le mani a chi studia e segue le procedure, sia tra i docenti sia tra gli studenti, e liberare invece gli atenei da corrotti e corruttori".
"Personalmente, mi sono fatto l'idea - ha ammesso Serra - che il fenomeno sia più ampio di quel che traspare, ma va dato atto al ministro che sta facendo di tutto perché questa forma di corruzione emerga nella sua interezza".
Per il ministro dell'Università, questo "è il momento di fare delle scelte che aiutino a prevenire il ripetersi di casi simili negli anni a venire: il fenomeno non è esploso all'improvviso, questo non è l'anno della corruzione, semmai l'anno in cui certi fatti vengono alla luce e si cominciano a scoperchiare le pentole".
"Ma il fenomeno è più ampio di quel che appare?", chiedono i cronisti. "Quanto emerso sin qui non è uno scherzo - ha risposto Mussi -, è già sufficientemente ampio per fare scandalo, ma voglio essere sicuro che non lo sia ancora di più e che non ci siano profondità inesplorate: riceviamo molte segnalazioni di irregolarità, anche anonime (al ministero ne sono arrivate via e-mail almeno un migliaio, tutte successive all'esplodere dello scandalo, ndr), saranno verificate, ci saranno delle inchieste. Ai docenti coinvolti dico che non avrò pace finchè non li vedrò cacciati dagli atenei, agli studenti che denunciano brogli consiglio di non aspettare che la prova sia finita per farlo, ma di farlo a prova aperta".
"A Catanzaro - ha ricordato ancora Mussi - la prova verrà ripetuta, a Bari, ho chiesto al rettore di escludere gli studenti coinvolti, a Messina ci sono state anomalie statistiche clamorose: non solo lì si sono concentrati i migliori risultati d'Italia, ma le prove si sono svolte in quattro stanze e tutti i migliori si sono concentrati in una stanza sola, la 3D, quando si dicono i miracoli...".
Dal ministro dell'Università viene rilanciato anche un appello a governo e parlamento, quello a "ripensare il sistema del numero chiuso. Io personalmente sono contrario, ma abbiamo vincoli europei su cinque professioni e poi dobbiamo imporre alle università dei requisiti minimi per aprire i corsi e garantire la didattica. Certo, i corsi a numero chiuso negli ultimi anni erano cresciuti esponenzialmente: quest'anno, dopo che ho scritto ai rettori, per la prima volta sono diminuiti del 15%". Per l'alto commissario anti corruzione, Achille Serra, "gli obiettivi da perseguire sono due: valutare quella che è l'entità del fenomeno, se si tratta di un fatto locale limitato ad alcuni atenei o molto più esteso; prevenire eventuali, futuri illeciti dettando regole e proposte che non creino le premesse per certi comportamenti. Il ministro Mussi lo ha ribadito oggi: i professori corrotti vanno allontanati dagli atenei".
Domani a Bari consegna dei nomi coinvolti
Verrà consegnato domani dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Bari al rettore dell'Ateneo Corrado Petrocelli l'elenco dei nominativi degli aspiranti medici e odontoiatri che sono coinvolti nell'inchiesta della magistratura sui test di ammissione alle due facoltà a numero chiuso nelle Università non solo del capoluogo pugliese ma anche di Chieti e Ancona.
Sui numeri gli inquirenti mantengono un certo riserbo, facendo notare anzi "che se ne stanno dando molti".
Secondo quanto accertato dal Gico della Guardia di Finanza, diversi studenti avrebbero ricevuto un aiuto dall'esterno mediante telefonate e messaggini sui cellulari, portati abusivamente in aula il 4 e 5 settembre scorso, in occasione delle prove. Nei giorni scorsi 7 persone, di cui docenti universitari e a un ginecologo e consigliere comunale barese di An, sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Subito dopo il ministro dell'Università Fabio Mussi ha chiesto al rettore l'esclusione degli studenti coinvolti nell'inchiesta dalla prova. Si è aperto, infatti, un dibattito sulla scelta da compiere: invalidare tutta la prova, con il rischio di ricorsi da parte di chi vi ha partecipato regolarmente, oppure escludere solo gli studenti scorretti.
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FONTE:
http://www.barilive.it/News/news.aspx?idnews=6500
18 settembre 2007
Test di Medicina truccati, rinviata la decisione del Rettore
Dall'incontro di ieri mattina con il procuratore Marzano e il pm Pirrelli sono "emersi ulteriori elementi d'informazione".
Ma Petrocelli rimanda ogni scelta
di Antonio Scotti
L’incontro di ieri mattina con il pubblico ministero Francesca Romana Pirrelli e il procuratore della Repubblica Emilio Marzano non è servito a schiarire gli ultimi dubbi del Rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, circa l’annullamento o meno dei test d’ingresso nella Facoltà di Medicina e Odontoiatria svolti il 4 e il 5 settembre scorsi.
Con un comunicato stampa, ieri pomeriggio, Corrado Petrocelli “riserva con urgenza e d'intesa con il Ministro dell'Università ogni determinazione definitiva in ordine all'eventuale diniego di approvazione degli atti concorsuali”.
Le associazioni studentesche e le future matricole sono in attesa di ulteriori novità. Al momento non è ancora esclusa la possibilità che le prove siano annullate. Secondo l’indicazione della scorsa settimana del ministro dell’Università Fabio Mussi , l’ateneo barese dovrà escludere solo quei studenti che la Procura della Repubblica riterrà colpevoli di aver commesso brogli durante la compilazione della prova d’ingresso.
Il Rettore Petrocelli , nei giorni scorsi, si è augurato di poter ricevere, nel più breve tempo possibile, i nominativi degli studenti da eliminare dalle graduatorie per decidere il da farsi. Dall’incontro di stamattina con il procuratore Emilio Marzano e il pm Francesca Romana Pirrelli sono emersi, si legge nel comunicato, "ulteriori elementi d’informazione" anche se per il momento c’è il più totale riserbo rispetto l’eventuale consegna al Rettore della lista di studenti coinvolti nello scandalo dei test di Medicina e Odontoiatria.
Insomma tutto sembra essere appeso un filo. Forse saranno necessarie altre 36 ore per capire quale sarà il destino degli aspiranti studenti di Medicina e Odontoiatria. Di certo c’è soltanto che saranno centinaia i ricorsi che studenti e associazioni presenteranno al Tribunale Amministrativo Regionale. Intanto oggi studenti in piazza con l'Udu, che ha organizzato una manifestazione di protesta, a partire dalle 10, davanti all’ingresso di via Crisanzio dell’Ateneo.
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FONTE :
http://www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=17684
18.09.2007
Test truccati, a breve i nomi dei colpevoli
Bari
Una lotta contro il tempo per sapere i nomi degli studenti che avrebbero “barato” ai test di medicina e odontoiatria nell’Università di Bari. Sullo sfondo una scelta difficile per il rettore Corrado Petrocelli: escludere chi ha imbrogliato, oppure invalidare la prova per tutti con una prevedibile raffica di ricorsi al Tar. Di qui la richiesta di conoscere lo stato delle indagini. Ovvero un modo elegante per sapere i nomi degli studenti “colpevoli”. Il rettore Corrado Petrocelli, rappresentante della parte offesa, l’Università di Bari, ha incontrato ieri il procuratore Emilio Marzano, inoltrando la formale richiesta. «Una volta ottenuti dati e notizie certe in merito alla vicenda e dopo aver sentito il Ministro Fabio Mussi – ha spiegato Petrocelli prima di lasciare gli uffici della Procura – assumeremo le decisioni del caso in merito alla graduatoria. Ho avuto rassicurazioni dal procuratore che tutto avverrà a breve». Se però i tempi dovessero slittare in considerazione della delicatezza dell’indagine (occorre avere assoluta certezza sulla identità degli studenti coinvolti) Petrocelli apre un nuovo scenario rispetto alla esclusione di alcuni candidati: «La possibilità che l’intera prova possa essere invalidata ad oggi esiste». Del resto, per il procuratore Emilio Marzano: «La richiesta di conoscere i nomi è legittima in quanto l’Università è parte offesa - ha detto dopo l’incontro - ma la Procura potrebbe anche non darli. Dipende dalle esigenze delle indagini». «C’è volontà – ha concluso Petrocelli – che tutto si svolga nella regolarità e nella trasparenza. Questo ci è stato riconosciuto sin dall’inizio e deve continuare ad esserci riconosciuto».
Intanto, sul fronte delle indagini, il pm Francesca Romana Pirrelli, che coordina le indagini, conta per domani, di avere a disposizione i primi 10 nomi che fanno parte di una lista di 43 studenti, in gran parte figli di medici e di età compresa tra i 18 (uno è minorenne) e i 21 anni, allievi del professor Marcantonio Pollice. Nei prossimi giorni saranno disponibili altri 11 nomi. Per coloro che hanno utilizzato la scheda nominativa del proprio cellulare, l’identificazione è quasi immediata. Per coloro che si sono avvalsi di “schede di comodo” l’operazione è più complessa. Alcuni operatori telefonici hanno bisogno di qualche giorno per fornire informazioni. I militari stanno ascoltando tutte le intercettazioni. Video, fotografie e documenti non sono ancora stati esaminati. Per ora, infatti, la Guardia di Finanza sta concentrando gli sforzi su chi ha partecipato al test, proprio per venire incontro alle esigenze dell’Università. In un secondo momento l’attenzione sarà concentrata su genitori (a volte dei “piccioni viaggiatori” in soccorso dei figli), docenti, personale amministrativo. E il professor Pollice, tramite i suoi legali, ha dato la sua disponibilità a farsi ascoltare dalla Procura.
Sergio Benvenuti
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FONTE:
http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2007/09_settembre/18/universita_rettore_bari_i_nostri_controlli_hanno_funzionato,13153588.html?pmk=nothpcro
UNIVERSITA'/ RETTORE BARI: I NOSTRI CONTROLLI HANNO FUNZIONATO
Possibile annullamento prove,incontro in Ateneo con studenti
Bari, 18 set. (Apcom) -
Oggi il Rettore Corrado Petrocelli Incontra gli studenti di Bari molto arrabbiati per le palesi irregolarità e i tentativi di truffa emersi durante i test di ammissione a Medicina e Odontoiatria. Una delegazione di giovani, per lo più aderenti all'Unione degli Studenti UDU, che chiede in modo pacato ma fermo non solo l'annullamento delle prove effettuate nelle scorse settimane ma anche la definitiva abrogazione del cosidetto "numero chiuso" per l'accesso ad alcune Facoltà. Petrocelli ha dichiarato di condividere in parte i suggerimenti degli studenti ma ha confermato che una decisione definitiva la prenderà quando la Procura gli consegnerà tutte le notizie certe sull'indagine che, pare, riguarda irregolarità per almeno 41 candidati.
"Hanno usato ricetrasmittenti microscopiche - ha raccontato Petrocelli agli studenti - oppure il doppio telefonino: uno lo consegnavano alla commisione, l'altro, ultrapiatto era tenuto nascosto addosso.Non avevamo potere di perquisire ma direi che, nei limiti del possibile, i nostri controlli hanno funzionato. Ho trascorso i tre giorni precedenti la prova a studiare ogni strategia adeguata insieme a Prefetto e Questore di Bari. Ora il problema è capire con maggiore certezza quanti hanno fatto ricorso alla truffa". Tuttavia il Rettore non eclude un provvedimento di annullamento tolale delle prove effettuate: "Se non avremo in tepi brevissimi tali garanzie non sarò nella condizione di approvare i test effettuati.
In ogni caso, il Rettore si attende di essere oggetto di ricorsi legali al TAR. Se si annulla la prova, ne avranno facoltà coloro i quali hanno regolarmente superato i test; se si depennano i soli accusati - ma non ancora condannati in via definitiva - avranno essi stessi margini legali di ricorso; così come potrebbero ricorrere i concorrenti che non hanno superato la prova. Insomma accanto all'inchiesta giudiziaria, che prosegue, sull'Università di Bari pende un vero e proprio rompicapo legale
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FONTE:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Test-Medicina-pioggia-di-ricorsi/1768733/6
Contattati i principali studi amministrativisti di tutta la Puglia.
Le associazioni mettono a disposizione un numero verde
Test Medicina, pioggia di ricorsi
Giuliano Foschini
Gli studenti protestano con Mussi: decine di esposti al Tar
L´inizio delle lezioni è a forte rischio.
Ma gli inquirenti fanno sapere che gli accertamenti hanno bisogno di tempo Le associazioni degli studenti hanno messo a disposizione un numero telefonico: consigli utili per presentare il ricorso. Gli avvocati amministrativisti di tutta la regione sono già subissati di richieste di genitori inferociti e speranzosi. Sono passate appena 24 ore dalla decisione del ministro Fabio Mussi, ma gli studenti trombati al test di ingresso di Medicina e Odontoiatria sono già in fila dietro le porte dei legali: tutti pronti a presentare ricorso al Tar. «Io sono stato escluso per il secondo anno consecutivo - spiegava ieri mattina nei viali del Policlinico, Marco, 19 anni - ma quest´anno mi sento davvero derubato: ho svolto un esame con gente che aveva i telefonini ovunque, che utilizzava metodi avanzatissimi per fregarmi. Chi me lo assicura che erano soltanto quei cinquanta? E soprattutto chi mi dice che tutti i 50 vengano scoperti? La prova si è svolta in maniera irregolare, non ci sono dubbi. Bisogna rifarla». Alessia, da Barletta, non ne è convinta: «Io l´ho superato e non ho truccato assolutamente nulla. Perché dovrei rifare la prova? Perché devo pagare anch´io per chi ha barato?».
La situazione è complessa. L´Ateneo ha dato mandato all´Avvocatura di verificare la situazione, anche se a far star tranquilli gli avvocati dell´Ateneo c´è il parere dei giuristi del ministero che hanno indicato al ministro Mussi la strada più giusta da seguire. «Da parte nostra siamo assolutamente tranquilli» spiega il Rettore, Corrado Petrocelli. «Annullare la prova significherebbe dire che noi non siamo stati in grado di farla svolgere in un modo corretto. E questo non è assolutamente vero: i controlli ci sono stati, tant´è che i responsabili sono stati scoperti. Un concorso salta quando le anomalie sono imputabili a chi li gestisce e non a chi vi partecipa». Molti - non tutti - tra gli avvocati contattati dagli studenti non sono però dello stesso parere. Tant´è che in queste ore stanno studiando le carte e a partire da lunedì cominceranno a presentare ricorsi al Tar di Bari. L´inizio delle lezioni è a forte rischio. Dai corridoi della Procura fanno notare, infatti, come un´azione penale di questo livello necessiti di un lungo lavoro di analisi e incrocio di carte, dati, numeri di telefono. «Dovremo costruire già a questo livello - dicono - una struttura probatoria come se fossimo già a dibattimento». Non sarà una questione di giorni, insomma. «Io però sono fiducioso» dice Petrocelli. «Un primo contatto con la Procura c´è già stato. La prossima settimana chiederemo l´elenco degli studenti indagati e, così come disposto dal ministero, li elimineremo dalla graduatoria. E al loro posto entreranno i primi dei non ammessi». La Finanza sta procedendo a verificare i dati: al momento tutti gli studenti controllati avevano passato il test. E anche con punteggi molto alti: i primi due classificati a Bari sono risultati i più bravi in Italia. Per questo la Finanza ha sequestrato gli atti di tutto il concorso e non soltanto gli elaborati delle persone sottoposte all´indagine. «Non ci sarà bisogno di fare ammissioni con riserva - assicura il Rettore - in questo momento ho ragionevoli elementi per poterlo affermare. Detto questo, aspettiamo i prossimi giorni e vediamo un po´ cosa succede».
La tesi dell´Università non è condivisa dagli studenti. «Le irregolarità - spiegano le associazioni studentesche - sono state così gravi da avere ripercussioni non su un gruppo ma su tutti i ragazzi che hanno sostenuto gli esami». I più arrabbiati sono quelli di Azione Universitaria che, nel chiedere anche le dimissioni di Mussi, hanno messo a disposizione di tutti gli studenti un numero telefonico (347.4173623) per «valutare insieme le iniziative da intraprendere». A spingere verso il ricorso al Tar ci sono poi altri due particolari: uno, barese, riguarda la relazione della commissione d´esame di Odontoiatria che ha segnalato al Ministero e alla Procura la presenza di un plico disigillato e poi sigillato nuovamente (seppur con il timbro del Miur). E soprattutto ha allontanato quattro ragazzi scoperti o perché con i telefonini in tasca (e le risposte al quiz sul display) o perché copiavano. Il secondo elemento è invece nazionale e riguarda i due quiz sbagliati, dei quali non si è però tenuto conto nella correzione.
In attesa di verificare quello che succederà nei prossimi giorni ai tribunali amministrativi, la Guardia di Finanza sta proseguendo le indagini sul fronte penale. Si stanno cercando di individuare la posizione degli indagati e dei ragazzi che frequentavano le lezioni del professor Marcantonio Pollice. Ma soprattutto stanno cercando di capire cosa è accaduto negli anni scorsi. L´obiettivo è capire se esiste un secondo livello, se c´è come si sussurra quella lobby potente e interna alle facoltà (a Odontoiatria soprattutto) in grado di garantire ai figli d´arte un posto a numero programmato.
(14 settembre 2007)
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FONTE:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Test-truccati-scatta-la-linea-dura/1775690/6
LO SCANDALO A MEDICINA
Corrado Petrocelli dopo l´incontro con Marzano e i contatti col ministero annuncia interventi radicali entro pochi giorni
Test truccati, scatta la linea dura
Gabriella De Matteis
Il rettore: pronto ad annullare le prove. Vertice in procura
La prima lista di nomi sarà consegnata domani: sono 43 le posizioni sospette Alla fine della giornata è un breve comunicato a riassumere la posizione dell´università. Dopo un incontro con il procuratore capo ed una riunione con uno staff di legali, il rettore Corrado Petrocelli si affida ad una nota per spiegare che ogni decisione «in ordine all´eventuale diniego di approvazione degli atti concorsuali» sarà adottata d´intesa con il ministro Mussi. L´esclusione dalla graduatoria degli studenti, coinvolti nell´inchiesta sui test di ammissione alla facoltà di medicina, quindi, non è più l´unica ipotesi. Anzi è l´ultima, la meno percorribile. Più semplice e corretto, ragionano all´ateneo, sarebbe procedere con una nuova selezione, ripartire da zero. E di questo Corrado Petrocelli parlerà mercoledì in un incontro a Roma con il ministro. Un colloquio decisivo perché, spiegano dall´università, «la scelta di annullare i test non può essere fatta autonomamente a Bari, ma deve essere condivisa anche da Mussi». Rifare la prova, istruire una nuova selezione: a questo pensa il rettore che del caso, ieri, ha voluto parlare nuovamente con il procuratore Emilio Marzano. Mercoledì scorso il ministro dell´università, parlando dello scandalo dei test, per Bari ha indicato una possibile soluzione: l´esclusione dalla graduatoria degli studenti, coinvolti nelle indagini. Un´ipotesi, accolta con scetticismo negli ambienti giudiziari baresi. La lista dei giovani che hanno partecipato ai corsi privati, organizzati da Marcantonio Pollice e famiglia e che hanno beneficiato degli aiuti illegali, non è stata ancora redatta. Le procedure di identificazione degli studenti che hanno usato telefonini e schede criptate non sono semplici. E soprattutto richiedono tempo. Domani la guardia di finanza depositerà l´elenco dei primi dieci nomi degli aspiranti medici coinvolti, ma l´inchiesta, come ha spiegato il procuratore Emilio Marzano, è destinata ad estendersi. Altri studenti potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati dopo l´avvio dell´anno accademico. Si tratta, del resto, di una situazione non comune. Per la prima volta, i tempi di un´inchiesta penale sarebbero accelerati da ragioni di carattere amministrativo. L´ateneo, nel procedimento, si è costituita come parte offesa, può chiedere di conoscere gli atti, ma la decisione finale spetta al magistrato. In questo caso la procura potrebbe consegnare l´elenco dei nomi, tacendo sugli elementi di prova, decisivi per l´università, invece, in un eventuale contenzioso davanti ai giudici amministrativi. Di queste difficoltà il capo degli uffici giudiziari ha parlato con il rettore. E Corrado Petrocelli, alla fine dell´incontro, ha spiegato: «Non escludiamo neanche la possibilità di annullare la prova». In questo caso, però, il parere del ministro è vincolante. «Stiamo conducendo un lavoro certosino di ricostruzione degli elementi necessari per supportare il provvedimento del rettore» dice Vito Mormando, il delegato dell´università per gli affati penali. E in attesa di una decisione romana, in procura è scattata una corsa contro il tempo. Sono 43 gli studenti che hanno frequentato le lezioni di Marcantonio Pollice e che ora sono «sotto osservazione», al centro dei controlli della guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli. Dieci dei giovani aspiranti medici già mercoledì potranno essere iscritti nel registro degli indagati, per altri, più di undici, sono necessari ulteriori accertamenti. Il numero dei giovanissimi aspiranti medici, coinvolti nello scandalo, potrebbe crescere. E l´accusa di aver contribuito a truccare la prova, facendo da staffetta tra l´aula delle selezioni e le centrali operative dell´organizzazione, saranno contestate a molti genitori.
(18 settembre 2007)
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FONTE:
http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-17T172735Z_01_CIN759205_RTRIDST_0_OITTP-TEST-UNIVERSITA-BARI.XML
Test università, per rettore rischio annullamento a Bari
lunedì, 17 settembre 2007
BARI (Reuters) - Il rettore dell'università di Bari Corrado Petrocelli ha detto oggi che non esclude la possibilità che vengano annullati tutti i test dell'ateneo pugliese, nell'ambito dell'inchiesta sui presunti aiuti dietro compensi in denaro che hanno coinvolto alcuni studenti impegnati ai test d'accesso a medicina e odontoiatria in tre università.
Lo hanno riferito oggi fonti giudiziarie, aggiungendo che il rettore ha ventilato questa ipotesi qualora i tempi dell'indagine dovessero allungarsi tanto da non mettere l'ateneo nelle condizioni di rendere pubblica la graduatoria degli ammessi ai test.
"L'Università (...) informa che il Magnifico Rettore riserva con urgenza e d'intesa con il Ministro dell'Università ogni determinazione definitiva in ordine all'eventuale diniego di approvazione degli atti concorsuali", si legge in una nota dell'università di Bari che fa riferimento alla vicenda.
Petrocelli, rappresentante della parte lesa, ha chiesto ai magistrati di Bari la lista degli studenti indagati dopo un breve colloquio con il capo della Procura barese Emilio Marzano.
Tuttavia le fonti hanno precisato che "sebbene la richiesta da parte dell'università è legittima in base alle esigenze delle indagini, la procura potrebbe anche non fornire la lista degli indagati al rettore".
La settimana scorsa, il ministro dell'Università Fabio Mussi aveva detto che nell'ateneo di Bari sarebbero stati cancellati dalle graduatorie soltanto quegli studenti che risultavano coinvolti nella truffa e che soltanto all'università di Catanzaro sarebbe stato necessario rifare i test di tutti i partecipanti.
Nell'inchiesta condotta dalla procura di Bari, che indaga anche su fatti avvenuti negli atenei di Ancona e Chieti, gli indagati sono 28 -- anche se a 21 di questi non sono ancora stati notificati gli avvisi di garanzia.
Secondo quanto riferito dalle fonti, il numero degli indagati tra gli studenti potrebbe raddoppiare.
Si tratta, per lo più, dell'identificazione "certa" di quegli studenti che "non hanno utilizzato la propria scheda sim per ricevere le risposte esatte da parte del 'comitato di ascolto' ai test, ma nuove schede per i cellulari intestate a parenti, amici o persino ad extracomunitari'", hanno spiegato le fonti.
© Reuters 2007.
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FONTE :
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_98409164.html
2007-09-18
UNIVERSITA': INCHIESTE AVANTI, PUGNO DURO DI MUSSI
ROMA - Lo scandalo dei test d'accesso al corso di laurea in Medicina continua a tenere banco. Mentre a Bari domani verranno comunicati i nomi degli studenti indagati, e da Catanzaro sono stati trasmessi a Roma gli atti di annullamento, il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi, ha lanciato un appello affinché "gli atenei siano liberati da corrotti e corruttori".
La procura del tribunale di Bari, dopo l'iscrizione nei giorni scorsi di sette persone nel registro degli indagati, trasmetterà al rettorato dell'università del capoluogo pugliese l'elenco con i nomi degli studenti che hanno tentato in maniera irregolare di superare la prova di ammissione. Studenti a quali sarà annullata la prova sostenuta. L'elenco dovrebbe contenere "tra i 20 e i 30 nominativi" delle matricole che avrebbero ricevuto dall'esterno (con telefonate e messaggi giunti sui loro telefoni cellulari) le risposte ai quiz della prova di accesso. Intanto l'università Magna Grecia di Catanzaro, altro ateneo coinvolto nello scandalo, ha trasmesso al ministero gli atti di annullamento in via di autotutela delle prove di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, e medicina veterinaria.
Sarà adesso lo stesso Ministero a comunicare le date di svolgimento delle nuove prove presso la sede di Catanzaro. L'annullamento è stato deciso dal rettore, Francesco Saverio Costanzo, accogliendo l'invito del ministro Mussi, dopo che i plichi contenenti i test erano stati aperti prima della prova ed erano stati sottratti i quiz. Da parte sua, il ministro Mussi, durante l'incontro di stamani con l'Alto Commissario Anticorruzione nella Pubblica amministrazione Achille Serra, ha ribadito il suo impegno "affinché non ci siano profondità inesplorate: i responsabili siano puniti e gli studenti denuncino le irregolarità durante le prove". Nel pomeriggio Mussi ha, poi, ricevuto una delegazione dell'Unione degli universitari che ha organizzato un sit-in di protesta davanti al ministero dell'Università. I circa 500 studenti provenienti da tutta Italia hanno chiesto l'annullamento della prova e l'abolizione della legge 264/99 istitutiva del numero chiuso.
Mussi, sottolineando che "le irregolarità esistono da anni e che quest'anno, grazie alle denunce degli studenti, si è potuto cominciare ad intervenire", al termine dell'incontro è convenuto sulla necessità "di rivedere ex novo la legge 264 del 199 e il sistema dei test d'ingresso". E mentre a Napoli i rappresentanti della Confederazione degli studenti hanno preparato una serie di quiz da consegnare al rettore della Università Federico II "per valutare la preparazione degli esperti che hanno preparato i test di ammissione sbagliati", la consulta degli studenti dell'ateneo di Catanzaro protesta: "L'annullamento dei test nella sola sede di Catanzaro - si legge in una nota - è un lampante esempio di come si cerchi di circoscrivere ipocritamente un problema a livello endemico nel sistema nazionale dei test di ammissione, vessando una università in particolare e utilizzandola come capro espiatorio".
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FONTE:
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1316798857
Sui numeri gli inquirenti mantengono un certo riserbo
Università, domani a rettore Bari nomi studenti indagati
L'elenco riguarda gli aspiranti medici e odontoiatri che avrebbero ricevuto un aiuto dall'esterno mediante telefonate e messaggini sui cellulari durante i test di ammissione. Fioroni fischiato a Napoli da studenti disabili
Bari, 18 set. - (Adnkronos) -
Verrà consegnato domani dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Bari al rettore dell'Ateneo Corrado Petrocelli l'elenco dei nominativi degli aspiranti medici e odontoiatri che sono coinvolti nell'inchiesta della magistratura sui test di ammissione alle due facoltà a numero chiuso nelle Università, non solo del capoluogo pugliese, ma anche di Chieti e Ancona.
Sui numeri gli inquirenti mantengono un certo riserbo, facendo notare anzi ''che se ne stanno dando molti''. Secondo quanto accertato dal Gico della Guardia di Finanza, diversi studenti avrebbero ricevuto un aiuto dall'esterno mediante telefonate e messaggini sui cellulari, portati abusivamente in aula il 4 e 5 settembre scorso, in occasione delle prove.
Nei giorni scorsi 7 persone, di cui docenti universitari e a un ginecologo e consigliere comunale barese di An, sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Subito dopo il ministro dell'Università Fabio Mussi ha chiesto al rettore l'esclusione degli studenti coinvolti nell'inchiesta dalla prova. Si è aperto, infatti, un dibattito sulla scelta da compiere: invalidare tutte la prove, con il rischio di ricorsi da parte di chi vi ha partecipato regolarmente, oppure escludere solo gli studenti scorretti.
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FONTE:
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-09-18T172723Z_01_ROS858091_RTRIDST_0_OITTP-TEST-LISTA-NOMI.XML&ImageID=
Test università, domani al rettore lista studenti coinvolti
martedì, 18 settembre 2007
BARI (Reuters) - La procura di Bari consegnerà domani al rettore dell'università della città, Corrado Petrocelli, un elenco seppur parziale con i nomi degli studenti accusati di essere stati favoriti, dietro compensi in denaro, durante i test di ingresso alle facoltà di medicina ed odontoiatra nelle università di Bari, Chieti e Ancona.
Lo hanno riferito oggi fonti investigative precisando che l'elenco dovrebbe contenere i nominativi di una trentina di studenti coinvolti nell'inchiesta -- in cui finora sono state indagate complessivamente 28 persone -- ma che altri potrebbero successivamente essere identificati.
Secondo quanto riferito, gli studenti coinvolti potrebbero essere oltre 40.
Nell'elenco che sarà disponibile domani, oltre agli studenti intercettati e che avrebbero ricevuto via sms le risposte esatte durante i test di ammissione da parte dell'organizzazione, ci sarebbero anche quelli che in aula avevano il cellulare, indipendentemente dal fatto che sia stato usato o meno.
Un dato utile al rettore ai fini della stesura della graduatoria, perché "da un punto di vista amministrativo per l'università il solo possesso in aula del cellulare è motivo di esclusione dalla prova", spiegano le fonti.
Secondo quanto riferito, inoltre, "al rettore sarà fornito solo l'elenco degli studenti finiti sotto inchiesta, come da lui richiesto, ma non le fonti di prova a loro carico, perché coperti dal segreto istruttorio".
© Reuters 2007.
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FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/mussi-corruzione/mussi-corruzione.html
Sarebbero una trentina quelli che avrebbero ricevuto sui loro cellulari le risposte ai quiz di ammissione
Bari, al rettore i nomi degli studenti indagati per i test truccati
Il ministro Mussi al prefetto Serra: "Liberare le università da corrotti e corruttori"
Appello ai ragazzi: "Non aspettate, denunciate le irregolarità a prova aperta"
BARI - Sono un trentina gli studenti che hanno tentato di barare ai test di ammissione alle facoltà a numero chiuso di medicina e odontoiatria di Bari, Ancona e Chieti il 4 e 5 settembre scorso. La procura presso il tribunale di Bari trasmetterà domani al rettore dell'università del capoluogo pugliese, Corrado Petrocelli, l'elenco con i nomi. La decisione è stata presa oggi dal procuratore, Emilio Marzano, e dal pm inquirente, Francesca Romana Pirrelli.
L'elenco. Secondo fonti inquirenti, l'elenco dovrebbe contenere "tra i 20 e i 30 nominativi" di studenti che avrebbero ricevuto dall'esterno (con telefonate e messaggi giunti sui loro cellulari) le risposte ai quiz della prova di ammissione. Risposte che provenivano da due 'centri di ascolto' allestiti a poca distanza dall'aula in cui si svolgevano le prove.
Perquisizioni e sequestri. Nell'ambito delle indagini nei giorni scorsi il pm Pirrelli ha fatto compiere alla Guardia di finanza di Bari perquisizioni e sequestri a carico di sette persone - tra cui due docenti universitari di Bari e Ancona - iscritte nel registro degli indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla corruzione. Nel registro degli indagati finiranno presto anche gli studenti che hanno barato durante i test.
Dalla procura, però, dovrebbe solo partire l'elenco dei nomi degli studenti sotto indagine e che sarebbero stati intercettati anche durante i test, ma non le fonti di prova a loro carico, essendo gli atti coperti dal segreto istruttorio. L'elenco dei nomi sarà fornito anche perché, è il ragionamento degli investigatori, dal punto di vista amministrativo il solo possesso del telefonino da parte di un candidato alla prova è causa di esclusione.
La decisione di inviare al rettore l'elenco dei nomi degli studenti indagati, fa seguito alla richiesta che il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, ha rivolto il 12 settembre scorso al rettore di Bari di escludere dalle prove gli studenti coinvolti nell'inchiesta.
"Liberare le università da corrotti e corruttori". Il ministro oggi ha incontrato Achille Serra, Alto commissario per la lotta alla corruzione, all'ordine del giorno, naturalmente, lo scandalo dei test di ammissione. "Ho chiesto la collaborazione di Serra - ha spiegato Mussi - perché di fronte a certi casi di truffa e di manipolazione abbiamo bisogno di colpire, e duramente, i responsabili ma anche di identificare esattamente le dimensioni del problema. E' evidente che non si può sparare nel mucchio: c'è chi ha copiato e c'è chi, invece, ha faticato, bisogna tendere le mani a chi studia e segue le procedure, sia tra i docenti sia tra gli studenti, e liberare invece gli atenei da corrotti e corruttori".
"Personalmente, mi sono fatto l'idea - ha ammesso Serra - che il fenomeno sia più ampio di quel che traspare, ma va dato atto al ministro che sta facendo di tutto perché questa forma di corruzione emerga nella sua interezza".
"Riformare il numero chiuso". Il ministro ha ribadito l'opportunità di una riforma complessiva del sistema del numero chiuso, delle prove e anche della trasparenza delle procedure. "Io sono contrario al numero chiuso, ma ci sono vincoli europei per cinque professioni. E' evidente - ha osservato - che la riduzione dei corsi a numero chiuso deve andare di pari passo con i mezzi forniti alle università per fornire percorsi didattici adeguati. Non basta emettere gride ma si devono creare le condizioni perché possano realizzarsi".
L'appello agli studenti. "Denunciate subito, a prova aperta": è l'appello rivolto dal ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, agli studenti. "Da una parte - ha dichiarato Mussi - voglio dire con chiarezza ai docenti coinvolti nelle truffe che non avrò pace finché non li vedrò cacciati. Dall'altra agli studenti che denunciano le malversazioni chiedo di non aspettare che la prova sia finita per farlo. Fatelo con la prova in corso. Alzatevi e denunciate. Bisogna contestare a prova aperta".
Mussi, che ha ricevuto un migliaio di segnalazioni di irregolarità, anche in forma anonima, ha quindi ricordato gli interventi già decisi per gli atenei di Catanzaro, Bari e Messina ("curioso che qui i voti più alti siano tutti concentrati nella stanza 3D") e ha confermato che saranno avviate inchieste, coinvolgendo la magistratura, per chiarire qualsiasi punto oscuro.
(18 settembre 2007)
amigdala
20-09-2007, 08:24
FONTE:
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/Medicina-irregolarita-ai-test-Mussi:-Presto-la-decisione/1369353
Medicina, irregolarità ai test
Mussi: "Presto la decisione"
La Procura chiede i verbali all´ateneo.
Il ministro: in ritardo le denunce degli studenti
di Ilaria Venturi
Pioggia di denunce sul test d´ingresso a Medicina. Mentre gli esposti in Procura salgono a due, almeno a ieri, e si moltiplicano le testimonianze su presunte irregolarità, interviene il ministro all´Università. «Prima di prendere decisioni attendo di vedere le carte», dichiara Fabio Mussi da Roma. «Ma bisogna fare presto, perché incombono le iscrizioni. Per fortuna la magistratura ci sta aiutando molto».
Il ministro bacchetta gli studenti che hanno sostenuto le prove nella aule della facoltà medica: «Sarebbe stata una cosa straordinaria - puntualizza Mussi - se i nostri giovani avessero denunciato le anomalie subito, durante la prova, e non aspettando di vedere se avevano vinto o perso».
Il clima a Medicina si sta surriscaldando. E ieri la Procura ha chiesto alla facoltà tutti gli atti e i verbali in merito al test. «Abbiamo scritto una lettera molto specifica - dice il procuratore Di Nicola - ma allo stato non abbiamo elementi per configurare reati a carico di persone specifiche». Le indagini sono avviate. Soprattutto su alcune aule, dove sarebbero avvenuti gli illeciti secondo quanto denunciato dalle cinque studentesse che hanno presentato il primo esposto. La preside di Medicina Maria Paola Landini ieri ha incontrato i commissari, poco più di una trentina, che hanno presieduto alle prove.
E oggi saranno riuniti i vigilanti. «Dopo il rapporto già inviato al ministero e a seguito dei nuovi eventi segnalati sulla stampa, e soprattutto di una precisa richiesta di informazioni avanzata dalla Procura, ho chiesto alla preside di integrare il rapporto in relazione ai nuovi elementi di informazione richiesti - interviene il rettore - Sulla base delle informazioni raccolte verrà compilato in tempi rapidi il rapporto definitivo che provvederò a inoltrare alla Procura. L´Ateneo si sta adoperando con alacrità per accertare la realtà dei fatti, in modo da assicurare la massima trasparenza e per rispondere con chiarezza ai magistrati». Ora c´è una nuova denuncia, mandata direttamente via-mail al sito della Procura da un ragazzo che ha partecipato al test.
E almeno una decina di altri studenti ha contatto l´avvocato delle studentesse, Andrea Fornasari: «Denunciano le stesse irregolarità segnalate dalle ragazze, ma anche qualcosa di più» spiega. I commissari si dicono tranquilli. «Nessuna irregolarità», dice il presidente della commissione Francesco Broccoli. «L´unica cosa che è saltata fuori dalla riunione è che in un´aula all´inizio della prova, a buste ancora chiuse, è squillato un cellulare. Il commissario si è arrabbiato e una studentessa, rossa in volto, l´ha consegnato. Poi altri venti candidati si sono fatti avanti consegnando il telefono».
(18 settembre 2007)
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FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/rettore-esami/rettore-esami.html
La prova per l'ammissione a Medicina e Odontoiatria sarà ripetuta
Potranno partecipare anche gli studenti che sono indagati
Bari, il rettore annulla tutti i test
Il ministero: "Decisione autonoma"
BARI - Il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli, ha annunciato che è stato annullato il test di ingresso sostenuto il 4-5 settembre scorso per l'accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria. Secondo le indagini sono un trentina gli studenti che in quei giorni hanno tentato di barare ai test di ammissione alle facoltà a numero chiuso di medicina e odontoiatria di Bari, Ancona e Chieti.
Petrocelli ha annunciato di aver già comunicato e inviato al ministero il decreto di annullamento della prova e ha chiesto che venga fissata una nuova data per lo svolgimento del test nel più breve tempo possibile.
La prova sarà quindi ripetuta con un test di riserva che è già pronto. Potranno partecipare tutti coloro che si erano iscritti all'esame sostenuto il 4 e il 5 settembre scorso, compresi gli studenti che sono indagati.
"Siamo consapevoli che questa è una scelta dolorosa che potrà creare sconcerto tra coloro che hanno superato la prova onestamente - ha detto Petrocelli - ma questa decisione è volta a garantire a tutti pari opportunità per l'accesso a una carriera universitaria".
E dal ministero arriva una immediata reazione. che suona per certi versi come una presa di distanza. L'annullamento viene definito "una autonoma valutazione del rettore di Bari". Mentre il dicastero rilancia il parere dell'Avvocatura dello Stato che considera non valide solo le prove di coloro "sono stati scoperti e che hanno violato le regole concorsuali, senza che sia necessario procedere all'annullamento dell'intera procedura selettiva".
(19 settembre 2007)
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=9380&sez=HOME_SCUOLA
Test Medicina, il rettore annulla la prova di Bari
Il Ministero: la nostra posizione resta invariata
Potranno ripetere il test di ingresso anche gli studenti indagati
I pm pugliesi scrivono a Mussi: «Ad Ancona accertati fatti gravi»
ROMA (19 settembre) - Il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli, ha annullato il test di ingresso sostenuto il 4-5 settembre scorso per l'accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria dell'Università di Bari. Il decreto di annullamento è già stato inviato al ministero, con la richiesta di fissare al più presto la data del nuovo test. «Siamo consapevoli che questa è una scelta dolorosa che potrà creare sconcerto tra coloro che hanno superato la prova onestamente - ha detto Petrocelli - ma questa decisione è volta a garantire a tutti pari opportunità per l'accesso a una carriera universitaria». Il rettore ha precisato che la prova sarà ripetuta con un test di riserva che è già pronto e che ad essa potranno partecipare tutti coloro che si erano iscritti il 4 e il 5 settembre scorso, compresi gli studenti indagati. Probabilmente il test sarà ripetuto nella stessa data di Catanzaro.
Determinante la relazione della Procura. Per assumere la decisione di annullare il test «è stato essenziale un documento che ci ha inviato la procura della Repubblica da cui emerge con chiarezza la complessità di una indagine legata alle modalità operative con cui ha agito dall'esterno verso l'interno questa organizzazione», ha detto il rettore Petrocelli. L'inchiesta - ha aggiunto - «richiede varie tappe e tempi non brevi per la sua conclusione e questo è stato un dato fondamentale nella nostra decisione. Dal documento emerge un fenomeno tendenzialmente diffusivo che sembra portare perciò nel tempo ad una allargamento del numero degli attuali soggetti indagati». Sul numero degli indagati Petrocelli ha solo detto che all'università è arrivata la «segnalazione di un numero congruo. Non ho letto nomi per non esserne influenzato. Quelle carte sono adesso chiuse nella cassaforte del rettorato e ne emerge una grave compromissione del procedimento».
Decisione sofferta. «Si è trattato di una decisione molto sofferta, difficile e lungamente meditata - ha aggiunto il rettore - che l'università di Bari ha assunto in quanto parte lesa da questa vicenda, poiché ha fatto di tutto perché le prove si svolgessero in modo legittimo e regolare così come è stato riconosciuto dalla procura e dal ministro Mussi. Non era possibile che anche un'ombra di dubbio continuasse ad aleggiare su questa prova. Chiamiamo tutte le forze sane ad essere al nostro fianco in questa battaglia».
Il Ministero: decisione autonoma. Dopo l'annuncio del rettore di Bari il Ministero dell Università e della Ricerca precisa che «si tratta di una autonoma valutazione del Rettore di Bari, unico titolare del potere di annullamento». Il Ministero precisa inoltre che sugli episodi di Bari e sui conseguenti atti da adottarsi «ha richiesto il parere dell'Avvocatura Generale dello Stato che ha chiarito che "'le prove devono considerarsi invalide limitatamente ai soggetti specificatamente individuati che hanno violato le regole concorsuali senza che sia necessario procedere all'annullamento dell'intera procedura selettiva". Questa quindi resta la posizione del
Ministero».
Fatti gravi ad Ancona. Intanto "fatti gravi che denotano un certo malcostume" sarebbero stati accertati dalla procura di Bari nell'università di Ancona nell'ambito delle indagini su presunte irregolarità compiute dalle matricole e da loro complici per superare i test di ammissione alle facoltà a numero chiuso di medicina e odontoiatria svoltisi il 5 settembre scorso nella città marchigiana. È quanto denunciano in una lettera inviata oggi al ministro dell'università e della ricerca, Fabio Mussi, il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, e il pm inquirente, Francesca Romana Pirrelli. I due magistrati informerebbero il ministro su alcuni elementi raccolti sia nel corso delle intercettazioni compiute durante le prove di accesso nelle due facoltà sia nel corso delle perquisizioni fatte dopo le prove, durante le quali sono stati sequestrati documenti ritenuti assai utili alle indagini.
La risposta del rettore Lettere a cui replica il rettore di Ancona, Marco Pacetti: «Mi pare che per ora i prigionieri siano gli onesti, quelle centinaia di studenti che hanno superato onestamente i test di accesso a Medicina e Odontoiatria e aspettano ancora di conoscere le graduatorie di ammissione. Quanto ai "presunti fatti gravi" che la procura di Bari avrebbe riscontrato nel nostro ateneo, mi limito a dire che non ne so niente, e che forse ai magistrati spetta fare le indagini, piuttosto che ramanzine o scrivere lettere riservate dandole prima ai giornali».
L'inchiesta Dalla documentazione raccolta dai militari della Guardia di Finanza di Bari emergerebbero nuovi spunti investigativi che farebbero pensare ad altre irregolarità compiute per accedere anche a altri corsi di laurea (come fisioterapia) sia nella città marchigiana sia in altre facoltà italiane. È salito intanto da sette a 33 - e salirà a 52 - il numero degli indagati. Nel registro degli indagati erano già finiti i nomi di sette persone - tra cui due docenti universitari - che hanno subito nei giorni scorsi perquisizioni e sequestri; a questi si sono aggiunti, con le ipotesi di reato corruzione e truffa, i nomi di una vigilante che a Chieti non avrebbe affatto controllato sul corretto svolgimento delle prove, e di un uomo che ha inviato via sms le risposte ai quiz sul telefonino di almeno una matricola che sosteneva i test a Bari.
Nel registro degli indagati sono stati iscritti inoltre nomi di 24 studenti che - secondo l'accusa - hanno ottenuto dall'esterno sui propri telefonini cellulari le risposte ai quesiti. A questi nomi si aggiungeranno presto quelli di altri 19 studenti che hanno frequentato i corsi tenuti dal principale indagato, Marcantonio Pollice, che in cambio di soldi, avrebbe assicurato ai ragazzi il superamento dei test. I nomi di questi 24 studenti sono stati comunicati al ministero dell'Università e al rettore di Bari.
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FONTE:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/19/bari_universita_prova_annullata.shtml
Il ministero: iniziativa autonoma.
Sono 33 (ma saliranno a 59) gli indagati Bari, annullato il test per Medicina
La decisione del rettore dell'Università del capoluogo pugliese.
La prova dello scorso 4-5 settembre presentava anomalie
BARI - Il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli, ha annunciato che è stato annullato il test di ingresso sostenuto il 4-5 settembre scorso per l'accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria dell'Università di Bari.
IL DECRETO - Petrocelli ha annunciato di aver già comunicato e inviato al ministero il decreto di annullamento della prova. Ha anche chiesto che il ministero fissi la data dello svolgimento del nuovo test nel più breve tempo possibile. «Siamo consapevoli che questa è una scelta dolorosa che potrà creare sconcerto tra coloro che hanno superato la prova onestamente - ha detto - ma questa decisione è volta a garantire a tutti pari opportunità per l'accesso a una carriera universitaria». Il rettore ha precisato che la prova sarà ripetuta con un test di riserva che è già pronto e che ad essa potranno partecipare tutti coloro che si erano iscritti all'esame sostenuto il 4 e il 5 settembre scorso, compreso gli studenti che sono indagati. Petrocelli ha annunciato inoltre che probabilmente il test sarà ripetuto nelle stesse date a Bari e Catanzaro.
IL MINISTERO - Dopo la diffusione della notizia dell'annullamento, il ministero dell Università e della Ricerca ha precisato che «si tratta di una autonoma valutazione del Rettore di Bari, unico titolare del potere di annullamento». Sugli episodi di Bari e sui conseguenti atti da adottarsi il governo «ha richiesto il parere dell'Avvocatura Generale dello Stato che ha chiarito che "le prove devono considerarsi invalide limitatamente ai soggetti specificatamente individuati che hanno violato le regole concorsuali senza che sia necessario procedere all'annullamento dell'intera procedura selettiva". Questa quindi resta la posizione del Ministero».
GLI INDAGATI - Intanto è salito da sette a 33 - e salirà a 52 - il numero degli indagati nell'inchiesta della procura sui presunti test agevolati sostenuti scorsi da diverse matricole per entrare nelle facoltà a numero chiuso di medicina e odontoiatria non solo di Bari, ma anche di Ancona e Chieti. Nel registro degli indagati erano già finiti i nomi di sette persone - tra cui due docenti universitari - che hanno subito nei giorni scorsi perquisizioni e sequestri; a questi si sono aggiunti (con le ipotesi di corruzione e truffa) i nomi di una vigilante che a Chieti non avrebbe affatto controllato sul corretto svolgimento delle prove, e di un uomo che ha inviato via sms le risposte ai quiz sul telefonino di almeno una matricola che sosteneva i test a Bari.
GLI STUDENTI - Inoltre, da mercoledì nel registro degli indagati sono stati iscritti i nomi di 24 studenti che - secondo l'accusa - hanno ottenuto dall'esterno sui propri telefonini cellulari le risposte ai quesiti. A questi nomi prossimamente si aggiungeranno quelli di altri 19 studenti che hanno frequentato i corsi tenuti dal principale indagato, Marcantonio Pollice, che previo pagamento di una cospicua somma in denaro avrebbe assicurato ai ragazzi il superamento dei test. I nomi di questi 24 studenti sono stati comunicati al ministero dell'Università e al rettore di Bari. Quest'ultimo - a quanto si è saputo - entro sabato prossimo dovrà decidere se annullare i test svoltisi a Bari (ipotesi ritenuta più probabile) o se escludere dalle prove i concorrenti che hanno barato.
20 settembre 2007
amigdala
24-09-2007, 09:10
FONTE :
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1285063
Bari, studenti di Medicina e Odontoiatria sul piede di guerra
Test universitari, ricorso al Tar per l’annullamento delle prove
BARI — Le famiglie delle matricole pugliesi che hanno superato i test di preselezione per l'ingresso ai corsi della facoltà di Medicina e Odontoiatria dell'Università di Bari stanno formalizzando il ricorso al Tar - già annunciato - contro la decisione del rettore dell'Università che ha annullato le prove del 4 e del 5 settembre dopo l'intervento della Procura che ha denunciato presunti brogli. Il ricorso dovrà prevedere, in linea di massima, la richiesta dell'annullamento del decreto del rettore, Corrado Petrocelli, e, in subordine, l’ammissione, anche in soprannumero degli studenti che hanno superato le prove sostenute i primi di settembre. All'incontro erano presenti tecento persone. Il Rettorato dell'Università di Bari ha predisposto una bozza di decreto che consenta agli studenti che hanno ottenuto un punteggio valido nel test di preselezione per l'ingresso ai corsi a numero programmato delle facoltà di Medicina e Odontoiatria di iscriversi come sovra numerari in altri corsi analoghi dello stesso ateneo (in tutto sono 19). La prova già svolta per Medicina e Odontoiatria è stata annullata dopo l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Bari per presunti casi di corruzione («Abbiamo preso questa deliberazione - ha spiegato al riguardo il prorettore Augusto Garruccio - perché inevitabili, e abbiamo il conforto di molti giuristi» ). Sarà poi lo studente, se supererà di nuovo la prova di medicina, a scegliere per quale corso optare e l'università provvederà a eliminare il nominativo dal corso scartato per evitare che lo studente si trovi a pagare due volte la tassa di immatricolazione. La bozza di decreto, che dovrebbe essere firmato e pubblicato entro lunedì, è stata illustrata dal prorettore Augusto Garuccio a una delegazione di genitori e studenti; soprattutto da parte di questi ultimi sono state avanzate perplessità. La bozza, prima di essere firmata, verrà esaminata con i presidi delle facoltà interessate. interni@iltempo.it
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FONTE :
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1285763
Inchiesta sulla truffa durante i test per le facoltà a numero chiuso
Il rettore di Ancona vuole i nomi degli indagati
BARI — Il rettore dell'Università di Ancona, Marco Pacetti, ha chiesto alla Procura di Bari l'elenco degli studenti che con, modalità truffaldine, il 4 e 5 settembre hanno sostenuto ad Ancona i test per l'accesso alle facoltà di Medicina e Odontoiatria. Pacetti ha chiesto inoltre - a quanto si è saputo a Bari - di estrarre copia dei documenti sequestrati ad Ancona per stilare le graduatorie degli ammessi e per valutare l'espulsione degli studenti che hanno barato. La richiesta del Rettore marchigiano sarà vagliata dal pm inquirente del tribunale di Bari, Francesca Romana Pirrelli, che indaga su un'associazione per delinquere composta da sette persone che avrebbe suggerito dall'esterno a 43 studenti - 24 dei quali sono già indagati - le risposte per superare i test di preselezione per accedere alle facoltà a numero chiuso di Medicina, Odontoiatria e specialità mediche a Bari, Foggia, Ancona e Chieti. Le risposte - secondo le indagini della Guardia di Finanza - sono giunte sui telefonini cellulari degli studenti che sostenevano le prove. Nell'indagine sono indagate 33 persone, tra cui due docenti universitari - il ginecologo barese Giuseppe Varcaccio Garofalo, e il presidente della commissione d'esame di odontoiatria ad Ancona, Maurizio Procaccini - e il presunto organizzatore della truffa, Marcantonio Pollice, che con moglie e figlio preparava gli studenti ai test e li aiutava a superare le prove. In caso di successo avrebbe ricevuto fino a 30-40.000 euro da ciascun candidato. Intanto l’ateneo barese è nella bufera. Gli studenti che hanno sostenuto le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso a medicina e odontoiatria del 4 e 5 settemre, dopo aver annunciato ricorso al Tar, hanno, pure, promesso che chiederanno un risarcimento per i danni che stanno subendo da quando il rettore dell'ateneo di Bari, Corrado Petrocelli, ha annullato le prove. Da giovedì le aspiranti matricole protestano nei corridoi dell'ateneo chiedendo invano la revoca del decreto di annullamento. E mentre le indagini vanno avanti a ritmo sostenuto, ad odontoiatria è spuntato il «giallo» su un plico contenente i test delle prove d'esame con una sigillatura anomala. Il plico non è stato usato per le prove, ma la sigillatura apparentemente non a regola d'arte ha suscitato perplessità nei commissari d'esame.
domenica 23 settembre 2007
amigdala
26-09-2007, 10:46
FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=9706&sez=HOME_SCUOLA
Ancona non annullerà i test d'ammissione:
presto le graduatorie di Medicina e Odontoiatria
ANCONA (24 settembre) - L'Università Politecnica delle Marche presto pubblicherà la graduatoria dei test d'ammissione alla facoltà di Medicina. «Non abbiamo nessuna tentazione di annullarle» ha ribadito il rettore, Marco Pacetti, come invece è stato fatto a Bari. L'ateneo di Ancona, coinvolto con le università di Bari e di Chieti nell'inchiesta sulle irregolarità ai quiz di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, ha ottenuto le copie del materiale sequestrato dalla Guardia di finanza. «Si tratta di documenti che permettono di abbinare le schede dei quiz, anonime, ai nomi dei partecipanti alla prova e quindi di stilare le graduatorie di ingresso» ha spiegato il rettore Pacetti. Inoltre è stato chiesto alla procura di Bari l'elenco degli indagati nella parte dell'inchiesta riguardante l'università marchigiana, per escludere queste persone dalla graduatoria.
Proseguono, intanto, le indagini a Bari su un'associazione per delinquere composta da sette persone, responsabili di aver suggerito dall'esterno le soluzioni a 43 studenti, 24 dei quali sono già indagati. Le risposte corrette per superare i test sono state fornite attraverso i telefonini, anche tramite sms. Finora i “suggeritori” indagati sono 33, tra i quali anche due docenti universitari, il ginecologo barese Giuseppe Varcaccio Garofalo e il presidente della commissione d'esame di Odontoiatria di Ancona Maurizio Procaccini, e Marcantonio Pollice considerato l'organizzatore della truffa in quanto con la moglie e il figlio preparava gli studenti ad affrontare i test d'ammissione.
Per la parte dell'inchiesta che riguarda l'ateneo marchigiano, i documenti sequestrati dalla Guardia di finanza relativi alla facoltà di Medicina si trovano ad Ancona, mentre per Odontoiatria dovranno essere forniti dalla procura di Bari. I 755 studenti che sperano di cominciare a frequentare i corsi di medicina e i 315 candidati di odontoiatria potranno a breve conoscere l'esito del loro esame d'ammissione. Pacetti prevede di riuscire a completare le liste entro questo fine settimana, in modo da far cominciare le lezioni all'inizio di ottobre.
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FONTE :
http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=1765
Test Medicina: l'Udu si raccoglie a sostegno degi universtari
L’UDU, (Unione degli Universitari), ha dichiarato chiusa la raccolta delle adesioni al “ricorso collettivo” per l’annullamento dei test di medicina, che ha invitato a una raccolta firme gli studenti che hanno partecipato ai test di ingresso nelle facoltà di medicina e chirurgia in data 4settembre. Sono state raccolte circa 1800 sottoscrizioni, che verranno presentate giovedi’ 27 alla conferenza stampa che si terrà a Roma, in cui verranno inoltre esposte le altre denunce ricevute da ragazzi presenti ai test.
Abbiamo contattato la rappresentante dell’UDU, Giulia Savoja, che si è interessata allo scandalo raccogliendo testimonianze delle “stranezze avvenute nelle aule” per l’annullamento dei test in tutta Italia e che ci ha illustrato le ragioni della campagna alla contrarietà al numero chiuso. Non si può adattare il numero degli studenti alle strutture esistenti, scrivono l’Unione degli Universitari, nella lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si tratta appunto, di - “un sistema anticostituzionale”- riferisce l’intervistata, -“che impedisce l’accesso al diritto al libero studio e il libero sviluppo della personalità dello studente.”
Adesso l’UDU si è impegnata nel porre un decreto legge per superare la norma 264/99, che impone il test di ingresso a Medicina, affinché venga garantito il libero accesso ai corsi universitari. La proposta deve ancora essere discussa dai gruppi parlamentari di Camera e Senato.
Letizia Salvo
25/09/2007
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=9798&sez=HOME_SCUOLA
Test Medicina, 3000 ricorsi "pro annullamento"
ROMA (25 settembre) - Hanno toccato quota tremila gli studenti intenzionati a presentare ricorso al Tar per la confusa vicenda dei test d'ingresso alle facoltà a numero chiuso, segnatamente quelle di Medicina e chirurgia e Odontoiatria. L''Unione degli Universitari ha raccolto duemila segnalazioni, annunciando che a questo punto sarà presentato un ricorso collettivo al Tar del Lazio. Si aggiungono anche i circa mille ricorsi raccolti dalla Consulcesi. Nella nota dell'Udu si dice che «giovedì mattina sarà presentato il ricorso a nome di duemila studenti che hanno partecipato ai test d'ammissione a medicina e chirurgia del 4 settembre, avente lo scopo di far dichiarare l'annullamento della prova». «Abbiamo già consegnato al ministro Mussi e al Prefetto Serra un libro bianco - dicono i ragazzi dell'Udu - nel quale abbiamo raccolto le principali segnalazioni, provenienti da tutta Italia, di anomalie e trucchi verificatesi durante lo svolgimento dei vari test dei corsi a numero programmato. Per evitare il ripetersi di questi episodi la legge 264/99 va cambiata, insieme con gli studenti, uniformandola a quelle degli altri paesi europei».
Il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella ha assicurato: «Stiamo predisponendo i ricorsi per un migliaio di studenti di diverse università italiane. Ogni nostra azione verrà valutata facoltà per facoltà, in ogni città italiana, al fine di offrire un servizio mirato in base alle diverse irregolarità». Tortorella ha aggiunto che è necessario attuare «misure di legge adeguate a risolvere una situazione che in Italia si ripete ormai da anni», per evitare di avere ancora episodi di irregolarità.
Commenti. Il deputato dell'Udc, Domenico Zinzi, ha sottolineato che tali ricorsi meritano «atti di responsabilità urgenti» e ha aggiunto che ministro dell'Università Fabio Mussi «non può più arginare questa slavina». Il deputato Udc ha ricordato che i test erano «viziati già in partenza da quattro errori, ma se fino a ieri il ministro dell'Università era riuscito a evitare i paletti, ora l'impatto di questa deriva è una realtà». Secondo Zinzi va eliminato tutto il sistema dei test d'ingresso, altrimenti «l'anno prossimo rischiamo una versione copia-incolla di quanto avvenuto in questi giorni, trasformando definitivamente il sistema Università in una farsa tecnologica: non passano i più preparati, ma i più bravi a usare il cellulare». La differenza, ha concluso il deputato centrista, dev'essere fatta tra gli studenti «non dal numero chiuso, ma dalla capacità che riusciranno a dimostrare sul campo esame dopo esame».
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FONTE:
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2539895.html?ref=hpsbdx1
Catanzaro,
UNIVERSITA': CATANZARO, AD OTTOBRE NUOVI TEST AMMISSIONE
"I test di ammissione alle facolta' di medicina, odontoiatria e medicina veterinaria dell'universita' "Magna Graecia" di Catanzaro si terrano nei primi quindici giorni di ottobre".
Lo ha detto il rettore Francesco Saverio Costanzo, intervistato dal Tg3 Calabria.
I test erano stati annullati su richiesta del ministro dell'Universita', Fabio Mussi, dopo che lo stesso rettore Costanzo aveva denunciato l'apertura ad opera di ignoti dei plichi contenenti i test.
Sulla vicenda e' incorso una inchiesta, contro ignoti, da parte della procura della Repubblica di Catanzaro.
"C'e' la piena assicurazione da parte dell'ateneo, e parlo anche a nome dei presidi interessati - ha aggiunto il rettore Costanzo - che tutta la vicenda non influira' assolutamente per i candidati vincitori sulla loro normale iscrizione e sul normale andamento dell'anno accademico".
Invece di migliorare il test d'ingresso diminuendo l'incidenza di domande a volte assurde come quelle di "cultura generale" (se non ricordo male sono in maggior numero rispetto ad es. a quelle di biologia, no?), si va a fare sì che una buona fetta della valutazione dipenda da un voto conferito da 10000 commissioni differenti. Io sarei contrario a questo anche se la scuola superiore italiana funzionasse a dovere, figuriamoci con la scuola attuale.
Ci si allontana sempre più dal valutare semplicemente la singola performance, prendendo in considerazione fattori assurdi: valutare domande da settimana enigmistica, aggiungere il voto del liceo, moltiplicare per un coefficiente ottenuto dal numero di scarpa, dividere per l'età del primo rapporto, moltimplicare per l'isee, ...
Ora lo scopo della scuola superiore non sarà più la preparazione, ma il regalare medie altissime.:muro:
Sono d'accordissimo, è questo uno dei tanti problemi dei quiz e una delle più grandi cause di frustrazione per i giovani che si avvicinano a questi test di ammissione.
Poi basta con questi test fatti in università piccole e sconosciute. Proporrei di farli in sedi apposite che riuniscano più atenei insieme per una maggior trasparenza. Ognuno poi mette la sua preferenza per l'università che poi vorrà in seguito frequentare. Il controllo sarebbe maggiore e si avrebbe più serietà. Una volta trovate le sedi appropriate bisognerebbe avere commissioni di controllo e assistenza miste... ad esempio per i test in lombardia vengono professori sia interni che esterni alle università di quella regione (ovvero del centro e del sud Italia). Poi basta omertà... se si vede qualcuno che ha il cell durante il quiz... si fà presente alla commissione che lo sbatte fuori... senza appello. Io non so come si faccia ad utilizzare un cell per tutta la durata della prova senza che i tuoi vicini di banco se ne accorgano. E' inutile che ci scandalizziamo... i primi garanti che tutto fili liscio siamo TUTTI NOI PARTECIPANTI al concorso e non i prof o i controllori a vario titolo. Basterebbero poche regole ma chiare per evitare trucchi da scuola elementare. Poi se si sanno già le risposte... qui il discorso cambia. Licenziamento in tronco per chi è responsabile... senza vedere in faccia a nessuno... "barone" o usciere che sia!
amigdala
28-09-2007, 12:34
FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=9798&sez=HOME_SCUOLA
Test Medicina, 3000 ricorsi "pro annullamento"
ROMA (25 settembre) - Hanno toccato quota tremila gli studenti intenzionati a presentare ricorso al Tar per la confusa vicenda dei test d'ingresso alle facoltà a numero chiuso, segnatamente quelle di Medicina e chirurgia e Odontoiatria. L''Unione degli Universitari ha raccolto duemila segnalazioni, annunciando che a questo punto sarà presentato un ricorso collettivo al Tar del Lazio. Si aggiungono anche i circa mille ricorsi raccolti dalla Consulcesi. Nella nota dell'Udu si dice che «giovedì mattina sarà presentato il ricorso a nome di duemila studenti che hanno partecipato ai test d'ammissione a medicina e chirurgia del 4 settembre, avente lo scopo di far dichiarare l'annullamento della prova». «Abbiamo già consegnato al ministro Mussi e al Prefetto Serra un libro bianco - dicono i ragazzi dell'Udu - nel quale abbiamo raccolto le principali segnalazioni, provenienti da tutta Italia, di anomalie e trucchi verificatesi durante lo svolgimento dei vari test dei corsi a numero programmato. Per evitare il ripetersi di questi episodi la legge 264/99 va cambiata, insieme con gli studenti, uniformandola a quelle degli altri paesi europei».
Il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella ha assicurato: «Stiamo predisponendo i ricorsi per un migliaio di studenti di diverse università italiane. Ogni nostra azione verrà valutata facoltà per facoltà, in ogni città italiana, al fine di offrire un servizio mirato in base alle diverse irregolarità». Tortorella ha aggiunto che è necessario attuare «misure di legge adeguate a risolvere una situazione che in Italia si ripete ormai da anni», per evitare di avere ancora episodi di irregolarità.
Commenti. Il deputato dell'Udc, Domenico Zinzi, ha sottolineato che tali ricorsi meritano «atti di responsabilità urgenti» e ha aggiunto che ministro dell'Università Fabio Mussi «non può più arginare questa slavina». Il deputato Udc ha ricordato che i test erano «viziati già in partenza da quattro errori, ma se fino a ieri il ministro dell'Università era riuscito a evitare i paletti, ora l'impatto di questa deriva è una realtà». Secondo Zinzi va eliminato tutto il sistema dei test d'ingresso, altrimenti «l'anno prossimo rischiamo una versione copia-incolla di quanto avvenuto in questi giorni, trasformando definitivamente il sistema Università in una farsa tecnologica: non passano i più preparati, ma i più bravi a usare il cellulare». La differenza, ha concluso il deputato centrista, dev'essere fatta tra gli studenti «non dal numero chiuso, ma dalla capacità che riusciranno a dimostrare sul campo esame dopo esame».
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FONTE :
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=9887&sez=HOME_SCUOLA
Mussi: «Pochi 800 posti a Odontoiatria,
in quel settore serve più concorrenza»
ROMA (26 settembre) - Gli 800 candidati ammessi ai corsi di Odontoiatria sono troppo pochi se si considera la scarsa concorrenza che c'è in questo settore in Italia. A far notare questa incongruenza è stato il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, durante un'audizione in commissione Cultura alla Camera. «In un Paese come il nostro dove c'è una così scarsa concorrenza e dei costi così alti per le cure odontoiatriche - ha sottolineato Mussi - il fatto di avere soltanto 800 posti disponibili sembra più consono all'esigenza di tutelare una categoria che non di far fronte alla domanda effettiva dei cittadini». È, perciò, necessario, ha aggiunto il ministro, rivedere «i numeri e gli accessi ai corsi a numero chiuso» e arrivare a una rapida diminuzione di queste facoltà a sbarramento. «Sono contrario al numero chiuso e credo - ha aggiunto Mussi - che una discussione parlamentare su tale materia sia opportuna e che si possa preparare una revisione della legge 264 sull'accesso limitato».
Irregolarità. A proposito delle irregolarità che si sono verificate durante i test d'ammissione, il ministro dell'Università ha voluto rassicurare i membri della commissione che «le truffe identificate e le denunce riguardano soltanto i corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria». Sono salve, perciò, le altre discipline per le quali è previsto il numero chiuso secondo le normative europee, come Veterinaria, Architettura e Ingegneria. Oltre alle indagini che sono in corso negli atenei di Bari, Ancona e Chieti, Mussi ha fatto sapere di aver chiesto «alla polizia e alla magistratura accertamenti anche nell'Università di Messina, dove risulta una concentrazione dei voti più alti». Quanto all'idea avanzata da alcuni rettori di annullare tutte le prove d'ammissione per lo scandalo delle soluzioni suggerite, il ministro ha sottolineato che la questione non è di sua competenza, ma «bisogna stare attenti a non sanare un'ingiustizia con un'altra ingiustizia: gran parte di questi giovani si è comportata correttamente e non sarebbe stato giusti punirli invalidando tutti i test».
Soluzioni. Si spera di non ricadere anche l'anno prossimo negli stessi errori e tra i rimedi c'è senz'altro il miglioramento dei sistemi di protezione dei dati e di controllo dello svolgimento delle prove. «Non è semplice attrezzarsi con le nuove tecnologie - ha detto Mussi - ma si può fare. Sarà una battaglia senza tregua per garantire trasparenza e legalità nell'università. Oggi ci sono cadute di coscienza tali che in molti casi non si sente neppure più il bisogno della dissimulazione».
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FONTE :
http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=4293
Atenei, test di medicina: studenti in Procura
27 settembre 2007
ROMA - La lotta continua. Prosegue, infatti,la battaglia politica e legale dell'Unione degli studenti universitari (Udu) per chiedere l'annullamento della legge che regola l'accesso programmato agli atenei (la 264 del 1999) e per fare chiarezza sulle irregolarità riscontrate durante i test d'ingresso alle facoltà di Medicina dello scorso 4 settembre. Questa mattina, infatti, l'Udu, nella persona del legale Michele Bonetti, ha presentato alla Procura della Repubblica di Roma un esposto con più di 300 testimonianze, al fine di spiegare tutti gli illeciti segnalati all'associazione dagli studenti e commessi nei singoli atenei durante le prove d'ingresso.
"Abbiamo raggruppato le segnalazioni - dice il coordinatore nazionale dell'Udu, Daniele Giordano - per dimostrare che l'illegalità è diffusa. Il nostro dossier dimostra che i ragazzi che hanno provato a fare il test hanno visto qualcosa di strano in 30 atenei di 25 città". Buste aperte, ritardi o anticipi nell'inizo della prova, forzature nell'assegnazione dei posti, presenza di persone laureate in aula e poca trasparenza nel calcolo dei punteggi sono alcune delle irregolarità riscontrate più di frequente. "Nell'esposto - sottolinea Bonetti - abbiamo anche specificato le modalità da seguire nelle indagini. La nostra non vuole essere solo una denuncia, ma ci proponiamo anche di dare agli inquirenti un criterio da seguire all'interno dei singoli atenei".
Il dossier degli studenti di oggi arriva dopo varie azioni legali poste in essere dall'Unione degli universitari già nei giorni scorsi, tra cui il ricorso collettivo nazionale al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento dei test d'ingresso, varie azioni collettive dirette all'annullamento delle prove negli atenei in cui si sono verificati i maggiori illeciti (Bari, Messina, Pescara, Chieti, Ancona e Catanzaro) e una serie di azioni individuali presso i singoli Tar di appartenenza dirette a ottenere l'ingresso in graduatoria dei candidati esclusi in seguito all'errata formulazione di due quesiti.
"La nostra - ribadisce Giordano - è una battaglia legale, ma anche politica. Chiediamo infatti al ministro Mussi di costruire insieme un patto sulla regolarità e sull'accesso, chiediamo fatti concreti rispetto alla disponibilità al dialogo che ci ha mostrato nei giorni scorsi". Per l'Udu, infatti, è prioritario non solo che quanto accaduto quest'anno non si verifichi di nuovo l'anno prossimo, ma che tutti gli studenti possano avere il diritto di fare la facoltà che più gli piace. "La legge 264 - spiega Bonetti - prevede tassativamente il numero chiuso in cinque facoltà del ramo medico-scientifico, ma la sua applicazione è spesso errata, tanto che l'accesso programmato è stato istituito anche in alcune facoltà di carattere umanistico. Se il Tar del Lazio non accetterà la nostra richiesta di annullamento della prova, solleveremo la questione di costituzionalità della legge di fronte alla Corte Costituzionale".
Per risolvere il problema c'è chi come Francesco, che per il secondo anno consecutivo non è riuscito a entrare nella facoltà dei camici bianchi, dopo avere sostenuto vari esami di medicina grazie all'articolo 6 del regolamento degli studenti, sta pensando di andare all'estero. "L'Italia - racconta - e' l'unico Paese della Unione europea in cui la selezione si fa a priori". E lancia la sua proposta: "Facciamo entrare tutti. Poi, dopo il primo anno, chi non ha superato un numero minimo di esami non potrà andare avanti". Per il 12 ottobre l'Udu ha annunciato una possibile nuova mobilitazione nazionale degli studenti.
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FONTE:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=9934&sez=HOME_SCUOLA
Test d'ingresso, dall'Unione universitari
un esposto alla procura di Roma
ROMA (27 settembre) -Trecento testimonianze di ragazzi sulle irregolarità notate durante i test d'ingresso alle università: è il contenuto dell'esposto presentato alla procura di Roma. Il ricorso nazionale per l'annullamento dei test a Medicina e il libro bianco sulle irregolarità è stato presentato dall'Unione dgli universitari e dal legale Michele Bonetti.« Il dossier è diviso per città ed atenei. Bari, Catanzaro, e Messina sono solo i casi più eclatanti, ma i ragazzi hanno segnalato irregolarità in altri 30 atenei di 25 città».
Un unico ricorso nazionale e tanti individuali per chiedere l'annullamento dei test. Sono 2.000 quelli già presentati al Tar del Lazio e se non saranno accolti, l'Udu minaccia il ricorso alla Corte Costituzionale. «Abbiamo ricevuto quasi 8.000 mail di segnalazioni in poche settimane - afferma Daniele Giordano, coordinatore nazionale dell'Unione -. Buste aperte, assegnazione dei posti dove sedersi per svolgere il test, errori di calcolo del punteggio: sono solo alcune delle irregolarità che ci hanno segnalato».
Dieci giorni fa, l'Udu aveva manifestato davanti al ministero dell'Università e ricerca. «Non abbiamo ancora saputo niente dal ministro Fabio Mussi, nonostante - conclude Giordano - lui abbia affermato di essere contrario al numero chiuso». L'Unione, inoltre, sta organizzando una manifestazione nazionale, prevista il 12 ottobre prossimo, per porre all'attenzione del governo le difficoltà di tutte le università italiane.
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FONTE :
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Test-alla-Sapienza-e-a-Tor-Vergata-dossier-in-Procura-al-via-l%C2%B4inchiesta/1794754/6
L´esposto sulle presunte irregolarità delle prove è stato presentato dall´Unione degli universitari al procuratore Giovanni Ferrara
Test alla Sapienza e a Tor Vergata dossier in Procura, al via l´inchiesta
Marino Bisso
Carlo Picozza
Ora indagherà anche la procura della Capitale sui test di ammissione alle facoltà a numero chiuso degli atenei della Sapienza e di Tor Vergata. Un fascicolo che sarà aperto, nelle prossime ore, a seguito dell´esposto presentato dall´Udu, l´Unione degli universitari che nelle settimane scorse ha segnalato gravi irregolarità durante le prove. L´apertura dell´inchiesta è un atto dovuto: si dovrà verificare l´attendibilità degli illeciti descritti dagli studenti nell´esposto.
Il dossier inviato al procuratore capo Giovanni Ferrara raccoglie oltre trecento testimonianze di aspiranti matricole, soprattutto delle facoltà di Medicina, che avevano denunciato varie irregolarità nello svolgimento delle prove. I reati ipotizzabili potrebbero essere abuso d´ufficio ma anche falso e truffa.
«L´esposto non interessa solo le due università romane», spiega l´avvocato Michele Bonetti. «Il dossier riguarda 30 università di 25 città. Bari, Catanzaro e Messina sono solo una punta dell´iceberg».
L´Unione degli universitari ha preparato anche un ricorso collettivo nazionale da presentare al Tar e ha fornito assistenza a tanti ricorrenti che singolarmente chiedono l´annullamento dei test. Sono duemila quelli presentati al Tar del Lazio e se non saranno accolti, l´Udu annuncia il ricorso alla Corte Costituzionale mentre sta organizzando una manifestazione nazionale (il 12 ottobre) per il diritto di accesso in tutte le università italiane.
«Abbiamo ricevuto migliaia di e-mail di denuncia in poche settimane», spiega Daniele Giordano, coordinatore nazionale dell´Udu. Ed elenca: «Buste trovate aperte, assegnazione arbitraria dei posti, "errori" nel calcolo del punteggio, manomissione degli elaborati, presenza di strani "candidati" agli esami».
(28 settembre 2007)
amigdala
28-09-2007, 20:35
FONTE:
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/test-universit-/inchiesta-abuso-ufficio/inchiesta-abuso-ufficio.html
Lettera aperta dell'assessore al Diritto allo Studio della Regione Puglia al ministro Mussi
"Perché non affidarsi alla normale selezione meritocratica del corso di studi, degli esami?"
Test universitari, la procura di Roma apre un'inchiesta per abuso d'ufficio
L'Unione degli Universitari ha preparato anche un ricorso collettivo al Tar
ROMA - La procura di Roma ha aperto un'inchiesta per abuso d'ufficio, per il momento contro ignoti, dopo l'esposto presentato dall'Unione degli Universitari in relazione a presunte irregolarità che si sono verificate durante i test di ammissione alle facoltà di Medicina in vari atenei italiani, compresi quelli della capitale.
Il fascicolo è stato aperto dal procuratore Giovanni Ferrara ed à al momento contro ignoti. L'esposto è stato redatto sulla base di un dossier, che raccoglie oltre 300 testimonianze di ragazzi che hanno notato irregolarità durante i test d'ingresso alle università a numero programmato.
Il dossier, spiega l'avvocato dell'Udu, Michele Bonetti, "riguarda 30 università di 25 città. Bari, Catanzaro e Messina sono solo una punta dell'iceberg". L'Unione degli Universitari ha preparato anche un ricorso collettivo nazionale da presenare al Tar e ha fornito assistenza a tanti ricorrenti che singolarmente chiedono l'annullamento dei test.
E dalla Puglia, dove sono state riscontrate altre gravi irregolarità, l'assessore al Diritto allo Studio della Regione, Domenico Lomelo, ha inviato una lettera aperta al ministro dell'Università Mussi sulla questione dei test all'Università di Bari. "Il grave episodio di corruzione avvenuto alla prova di selezione dei test d'ingresso per la Facoltà di medicina a Bari rischia insieme ad altri episodi spiacevoli, vedi nepotismo universitario del passato, di dare un ulteriore colpo di credibilità al sistema universitario pugliese".
"Il futuro e le scelte dei giovani - scrive l'assessore regionale al Diritto allo Studio - non possono essere legati solo ed esclusivamente ad alcuni test di ingresso. Può accadere con i quiz che i meritevoli restino fuori e che la "programmazione" sbatta contro i dati; e cioè non tutti i "selezionati" arrivino a termine il corso degli studi. Perché invece non affidarsi alla normale selezione meritocratica del corso di studi, degli esami ? Perché non tenere in debito conto il voto finale del diploma di scuola superiore?".
(28 settembre 2007)
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