View Full Version : come pubblicare un manga
razzoman
07-09-2007, 09:27
ciao a tutti,vorrei pubblicare un manga,ma cosa dovrei fare?La storia è gia pronta,i personaggi sono gia realizzati,mi manca solo pubblicarlo:D ,cosa devo fare? a chi devo inviarlo?
Giant Lizard
07-09-2007, 09:52
interessa anche a me :p up!
Il_Grigio
07-09-2007, 11:35
innazitutto accendi un cero alla madonna :D
sarò sincero, è molto dura. :help:
pubblicare un fumetto in italia è difficile già di per sè. i manga italiani poi, hanno pochissime possiblità di farsi notare...
curiosità: perchè proprio un "manga" e non un fumetto nostrano? :stordita:
l'unica cosa che puoi fare, comunque, è farti il giro di tutti gli editori che riesci a tovare. presentati di persona e porta alcuni tuoi lavori già realizzati.
non aspettarti che pubblichino un lavoro ricevuto per posta da uno sconosciuto.
devi mostrare loro che hai talento e che sei una persona su cui fare affidamento, che non abbandonerà a metà quello che sta facendo.
altrimenti non rishieranno un euro per te.
se sei bravo possono commissionarti qualcosa o darti qualche incarico.
se vuoi che pubblichino un lavoro che hai già realizzato per conto tuo allora devono considerarti un dio in terra. :sofico:
hai più possibilità se accetti di pubblicare la tua opera in brevi episodi su una qualche rivista locale.
se vuoi un volume o una serie tutta tua allora dovrai davvero fare i miracoli :stordita:
potresti anche rivolgerti a qualche rivista dedicata agli esordienti (tipo "scuola di fumetto"). non ti pubblicheranno più di poche tavole (e solo hai capacità), ma almeno avrai l'occasione di farti notare. :)
ultima possibilità è autofinanziarsi la pubblicazione :sofico:
buona fortuna!
razzoman
07-09-2007, 13:12
innazitutto accendi un cero alla madonna :D
sarò sincero, è molto dura. :help:
pubblicare un fumetto in italia è difficile già di per sè. i manga italiani poi, hanno pochissime possiblità di farsi notare...
curiosità: perchè proprio un "manga" e non un fumetto nostrano? :stordita:
l'unica cosa che puoi fare, comunque, è farti il giro di tutti gli editori che riesci a tovare. presentati di persona e porta alcuni tuoi lavori già realizzati.
non aspettarti che pubblichino un lavoro ricevuto per posta da uno sconosciuto.
devi mostrare loro che hai talento e che sei una persona su cui fare affidamento, che non abbandonerà a metà quello che sta facendo.
altrimenti non rishieranno un euro per te.
se sei bravo possono commissionarti qualcosa o darti qualche incarico.
se vuoi che pubblichino un lavoro che hai già realizzato per conto tuo allora devono considerarti un dio in terra. :sofico:
hai più possibilità se accetti di pubblicare la tua opera in brevi episodi su una qualche rivista locale.
se vuoi un volume o una serie tutta tua allora dovrai davvero fare i miracoli :stordita:
potresti anche rivolgerti a qualche rivista dedicata agli esordienti (tipo "scuola di fumetto"). non ti pubblicheranno più di poche tavole (e solo hai capacità), ma almeno avrai l'occasione di farti notare. :)
ultima possibilità è autofinanziarsi la pubblicazione :sofico:
buona fortuna!
vuol dire che farò un fumetto:D , avrei preferito fare un manga,ma se è più facile fare un fumetto non importa.Cmq oggi posterò qualche schizzo che ho fatto,così mi dite obbiettivamente se ho talento o è meglio darmi all'ippica (per gli amici e parenti dovrei gia essere famoso:D ,ma non credo che mi posso fidare del loro giudizio )
io mi interessai alla cosa a suo tempo
conosco u ragazzo che ha fatto la scula del fumetto a firenze (bravo sui personaggi disney) ma non fa quel lavoro
un altro delle mie parti anni fà pubblico un fumetto fantasy :Dedalus uscito in due numeri di cui io ho solo il primo
era carino abbastanza, e meritava qualche numero in più ma....
il mondo del fumetto in italia è inflazionato e c'è poco spazio per nuove opere
se sei bravo potresti chiedere di lavorare a testate già esistenti come dylan dog nathan never e via di seguito... (mi pare di ricordare che anni fa prendessero 200 mila lire a tavola * circa 95 pagine 19.000.000 di lire se mi ricordo bne potrei sbagliare clamorosamente)
è dura poi senza scuola ancor di più
Il_Grigio
07-09-2007, 16:25
non sapevo che la bonelli pagasse tanto... :eek:
di sicuro, però, dentro quella casa editrice ci sono tanti esordienti ridotti a fare da semplici inchiostratori, con la scusa che "devono farsi le ossa"... in pratica sono schiavi :asd:
e prima che qualcuno di loro venga annoverato tra i fumettisti ce ne vuole... :(
comunque, bando alle tristezze dell'editoria italiana!
razzoman, hai promesso di farci vedere dei disegni :O :oink: :D
e magari dicci quale genere preferisci e come te la cavi con la sceneggiatura. tutto è utile :)
ora che ci penso, le grosse difficoltà nel farsi pubblicare hanno spinto molti artisti a diffondere le loro opere nel web. non si hanno guadagni, è ovvio, ma è un modo come un altro per farsi conoscere.
considerati anche i futuri sviluppi della rete, pensate che sia una strada praticabile? :stordita:
solo per farsi un nome prima di approdare alle pubblicazioni su carta...
Breve analisi, senza polemica, di quelle che sono prospettive realistiche di lavoro.
Ho detto "realistiche"... gli amanti delle utopie artistiche girino al largo (e avevo detto che non facevo polemica...).
Precisiamo una cosa da subito:
io non sono "azienda" ma "fumettaro".
Scrivo e disegno e lo faccio prevalentemente in un ambito che mi lascia la quasi totale libertà creativa (il final cut, direbbero nel cinema) a scapito di un pagamento più alto.
Non lo faccio perchè non ho altra scelta (tanto è vero che collaboro con una delle due major del fumetto italiano, quando riesco a trovare voglia e tempo) ma perchè sono "abituato male".
Ovvero mi sono abituato a non avete troppe teste sopra la mia (sì, sono doppiamente privileggiato sotto questo aspetto).
Mettiamo subito da parte una questione:
siete Moebius? Barbucci & Canepa? Tezuka? Go Nagai? Robin Wood? Breccia?
Se non lo siete, o non avete una dote di talento e genialità similare, non potete pretendere che gli editori stendano un tappeto rosso al vostro passaggio.
Mettiamo caso che siate disegntori e sceneggiatori medi.
Anzi, mettiamo che siate disegnatori come me: di livello medio-basso (nel qual caso vi avverto, serve più furbizia nel gestire una tavola e più velocità nel farle).
Qual è la vostra situazione?
Ci sono tre strade:
- le grandi Major italiane
- le altre case editrici di fumetti italiane
- l'estero
Partiamo dall'estero e dividiamolo, sostanzialmente in due grosse aree geografiche:
Francia e America.
Ci sarebbe anche il Giappone ma possiamo raccontarcela in mille maniere... il Giappone ci è precluso (se non si sono tenuti stretti Palumbo... perchè dovrebbero tenersi stretti voi o me???).
Francia:
il millantato paradiso del fumetto.
E' vero, in Francia c'è una cultura del fumetto diversa.
E' vero, i volumi sono prestigiosi.
E' vero, pagano meglio le tavole e danno interessanti opzioni sulle royalties.
Ma... prima di tutto il mercato francense non assorbe più di un volume all'anno dello stesso autore.
Ovvero non più di un massimo di 64 tavole in un anno.
Posso garantirvelo.
Qualche tempo fa parlavo con Marini (il disegnatore di Lo Scorpione, Rapaci e via dicendo) e lui si lamentava del fatto che i suoi ritmi di lavoro erano più alti dei ritmi di pubblicazione e che lui si vedeva costretto a colorare il lavoro di altri per "arrotondare".
Marini, non pizza e fichi.
Certo, saranno 64 pagine ben pagate ma rispetto alla Bonelli l'aumento non è poi così consistente e un disegntore medio riesce a fare due albi all'anno (di 94 pagine).
Fatevi voi i conti.
Però i francesi ti danno libertà creativa.
Relativamente falso.
Se non hai un nome per i francesi (e voi non ce lo avete come non ce l'ho io), siete solo dei meri esecutori al servizio degli sceneggiatori e dei supervisori.
Più o meno come lavorare in Italia per il fumetto popolare.
Aggiungeteci poi che i francesi vogliono (in genere) ancora più sfondi di un albo popolare italiano (e un albo popolare italiano, specie Bonelli, di sfondi ne vuole tanti e li vuole fatti bene) e che le tavole sono quasi il doppio per numero di vignette e forse capirete che la tanto agognata meta della pubblicazione in Francia non basta assolutamente per portarsi la pagnotta a casa ogni mese.
Poi, ovviamente, se siete un novello Moebius il discorso è diverso. ma noi stiamo parlando di disegnatori normali.
America
Era la moda della mia generazione ma cmq tiene ancora il passo.
L'America è una figata perchè ha i supereroi della Marvel e della DC e, se non vi piacciono i supereroi della Marvel della DC, ha la Vertigo.
E basta.
Sì perchè la Dark Horse e la stragrande maggioranza dlle cade editrici indipendenti... non paga.
Oppure paga in royalties.
Che ci volete fare? Sono tempi duri per tutti.
Però ci sono la Marvel e la DC (o la Vertgo).
Un disegnatore dello staff di JD ha appena firmato con la Vertigo un contratto per una serie (oltre al fatto che Carnevale realizza le copertine di "Y"... alla Vertigo John Doe deve piacere).
Lo pagano 200 dollari a pagina per le matite e 130 per gli inchiostri.
330 dollari in tutto.
Con il cambio sfavorevole non prende molto meno di un Bonelli medio alto... un buon pagamente.
E poi ha le royalties sul venduto.
E poi gli americani degli sfondi se ne fregano molto di più di francesi e italiani.
Non male.
Però, a conti fatti, quanti sono i disenatori a cui viene data la possibilità di matitarsi e inchiostrarsi?
Pochi. Praticamente nessuno in ambito supereroistico.
Cmq sia c'è poco da dire: 200 dollari per delle matite non è male.
Non è neanche lo "Zio d'America" che ci piace credere ma non è male.
Se riuscite a superare la fila di aspiranti disgenatori americani, se trovate un editor interessato a sbattersi per lavorare con qualcuno che è a miglia e miglia di distanza (o se siete disposti a trasferirvi)... fiondatevici.
Passiamo alle Major del fumetto italiano.
Sono due: Bonelli e Disney.
A livello medio, la Bonelli paga meglio della Disney e lascia un maggior controllo rispetto alla casa editrice del topo (che però, nelle testate recenti, stratifica il lavoro in tanti passaggi: c'è che fa i bozzetti, chi le matite, chi i clean-up, chi gli inchiostri e via dicendo).
La Bonelli paga molto, pretende molto e se non sei uno di quei geni di cui sopra ( e certe volte nemmeno in quel caso), pretende che tu aderisca a certi standard editoriali per il disegno.
Qeusto non significa che cancelli necessariamente il tuo stile ma ci sono cose che non puoi fare.
Oltre a questo la supervisione (specie su alcune testate) è fortissima e capita spesso (a qualsiasi livello) di dover ridisegnare tavole o intere sequenze.
Questo che significa?
Significa che di disegnatori Bonelli che consegnano più di 15 tavole al mese, non ce ne sono tanti e che certi riescono a consegnarne a stento 8.
Saranno pure ben pagate ma sono sempre e solo 8 tavole.
Però la Bonelli ha gli aumenti di merito e quelli collegati all'inflazione.
Ha le royalties.
Paga le ristampe.
Fatti due conti, per il disegnatore dal livello medio, la Bonelli è forse la casa editrice che paga meglio e garantisce di più.
E pretende anche molto.
La Disney, rispetto alla Bonelli, ha paghe meno buone per i disegnatori medio-bassi e paritarie per quelli medio-alti, ma la suddivisione del lavoro in molte fasi (specie sulle testate più recenti) sgrava di parecchio l'impegno e permette una produzione mensile più alta.
Ma non paga le ristampe.
E si tiene gli originali (cosa che la Bonelli non fa).
E non da royalties (anche se questa situazione è cambiata con i nuovi contratti... se il personaggio lo avete creato voi).
Infine c'è "l'inferno" degli altri editori italiani.
Dividiamo in due categorie: i bonellidi e tuto il resto.
Io della categoria "tutto il resto" so poco o nulla.
Di solito sono pubblicazioni come "Monica o Bea" oppure le cose per bambini tipo "gioca e colora".
Per quello che ho sentito dire ci sono anche buone occasioni di pagamento ma non
mi sono mai avvicinato al settore.
Evito di parlare delle testate che non pagano e basta.
Gli editori di Bonellidi sono sostanzialmente due (a breve tre).
Pagano tutti più o meno la stessa cifra all'entry level (tre i 30 e i 40 euro) e hanno un tetto massimo di pagamento che può variare tra i 50 e gli 80 euro.
L'Eura paga 36,18 per i nuovi, 46 e rotti per i medi, 55 per quelli con almeno tre-quattro albi alle spalle.
Al netto delle tasse.
Non tiene gli originali.
Paga eventuali royalties.
Non paga le ristampe.
Lascia una libertà creativa quasi totasle (una volta che siete stati presi a lavorare con loro).
l'Ultimo punto per me ha un grosso valore ma direi che è piuttosto soggettivo.
Non so come stiano le cose in casa Star o Freeboock (anzi, diaciamola meglio: so come sanno le cose in casa Star e Freebock ma non mi pare corretto dirlo, visto che sono sostanzialmete concorrenti).
Che cosa offre l'Eura oltre a questi pagamenti?
La possibilità di farsi le ossa e di confrontarsi con profesisonisti che possono aiutare nella crescita (non è supponenza: dieci anni di lavoro qualcosa ti insegnano per forza).
La possibilità di venire stampati (e guardate che è un passo fondamentale) e di farsi vedere su un palcoscenico di un certo rilievo (se pubblicate su Skorpio non è difficile che le vostre opere finiscano accanto a quello di un Bernet o di un Sejas).
Anche questa è una cosa importante.
Dei nostri disegnatori ne conto almeno tre che sono andati in Bonelli, due che sono approdati alla Disney e altri due che sono al lavoro per gli americani.
Perchè l'Eura e le altre pagano così poco?
Perchè non sono la Bonelli e non hanno Tex e Dylan Dog (che bastano a sanare i conti di ogni altra testata).
Il punto di pareggio per una testata con il nostro venduto e i nostri costi vivi è tot.
Se sfori il pareggio, chiudi.
Se ci stai sotto guadagni e magari investi su un'altra testata e aumenti il lavoro da offire, aumenti i guadagni (se anche la nuova testata sta sotto il punto di pareggio) e via dicendo.
JD sta ampiamente sotto il punto di pareggio e guadagna bene.
Ma non così bene da poter pagare più di 50-55 euri netti a tavola i disegnatori.
A forza di fare così, presto o tardi forse ci capiterà di azzeccare il nuovo Dago e di poter offrire paghe migliori.
O forse non ci capiterà mai, ma nel frattempo avremo dato modo a un sacco di gente di iniziare a lavorare, pubblicare, farsi vedere e perlomeno pagare l'affitto.
Ci si campa con l'Eura?
Sì. Io ho campato anche quando prendevo i famigerati 36 quro (70.000 lire, all'epoca).
E per camparci intendo dire che ci pagavo un affitto e via dicendo.
Come?
Lavorando tanto e non ritenendosi meglio di un impiegato, di un barista o di un qualsiasi altro professionista al mondo.
Voi questo discorso lo tollerate poco l'ho capito, ma fare fumetti non è solo arte e non è solo un mestiere.
E' un privilegio.
E' il privilegio di venire pagati per fare quello che ci piace, è il privilegio di potersi svegliare a mezzogiorno e andare a dormire alle tre del mattino, è il privilegio di decidere di non lavorare per due giorni per poi recuperare a fine mese.
Certo, è ancora meglio quando oltre a essere dei privilegiati siamo anche ben pagati... ma io non ci vedo nulla di male se un esordiente prende lo stipendio di un barista e non deve fare il lavoro d'inferno che fa un barista.
Se siete bravi le paghe migliori arriveranno.
Altrimenti la selezione naturale farà il suo lavoro.
Comunque sia... la situazione per chi con questo lavoro ci vuole campare, è più o meno questa.
Ci sono anche altre realtà ma non garantiscono la continuità (o i pagamenti) e quindi non ne ho tenuto conto.
Non vi sto dicendo che è giusto o sbagliato vi sto solo dicendo che le cose stanno così.
Come si suol dire... "se ti da fastidio il caldo, non stare in cucina".
Io me la giro a mio uso e consumo e vi dico: se non siete dei geni, non sperate che sia facile. Perchè bisogna sudarselo il posto al sole su questa spiaggia.
Edited by RRobe - 18/3/2005, 03:20
preso da qui http://graphite.forumfree.net/?t=3116593&p=34156734
non ho tempo di spulciare altro sul sito fate vobis
ecco appunto fai un salto su questo forum che pare ancora attivo
e dove scrive o scriveva il mitico matteo resinanti (nathan never)" anche se si occupa di altro eh eh :oink: "
potresti chiedere aiuto e consigli li
ciao
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