View Full Version : Batterie a condensatore, un futuro possibile?
Redazione di Hardware Upg
05-09-2007, 15:27
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/sistemi/22429.html
Un'azienda texana afferma di poter realizzare un supercondensatore in grado di fungere da batteria. Ma nell'ambiente serpeggia una buona dose di scetticismo
Click sul link per visualizzare la notizia.
Feanortg
05-09-2007, 15:45
...Si alzano i valori delle azioni... Si fanno il dividendo...Bufala...Scendono le azioni...E garantita la villa ai pronipoti
:mbe: perplesso...
già me la vedo la macchina con la batteria a condensatori che dopo una settimana di garage non parte più e bisogna ricaricare da 0
Anche se mi sembra strano, non è del tutto impossibile: esistono già oggi gli ultracondensatori all'aerogel di carbonio, con capacità che arrivano al kiloFarad.
Quoto Hw-mlcr..
cmq la ricarica sarebbe quasi istantanea se fosse realizzabile.. il problema è la scarica di questi cosi.. sicuramente li caricano con tensioni spaventose e poi trasformano in basse tensioni e più alti amperaggi ma un contenitore di energia che può virtualmente rilasciarla in pochi attimi è davvero un pericolo IMHO..
vedremo :)
magilvia
05-09-2007, 16:14
Mah mi par troppo bello per essere vero, altrimenti lo avrebbero già fatto prima. I condensatori di adesso sono immensi per cariche relativamente piccole (ad esempio quelli che fanno da tampone ai subwoofer nelle auto), e all'improvviso arrivano questi e moltiplicano per 400 l'energia che è possibile immagazzinare, e comunque mi sembra poco per competere con le attuali batterie.
cmq è un gran condensatore..mica è tanto piccolo..
FlatEric
05-09-2007, 16:32
Mah...vedremo...anche l'erogazione della potenza stessa è un fattore non da poco...per ora son troppo vaghi. La tensione di lavoro dal brevetto viene data come 3.5 kV, ma le correnti? E la potenza specifica quindi? 33 litri sono un buon obiettivo di spazio occupato, sarebbe interessante però sapere anche il peso...
Troppo presto per valutarli efficacemente in un applicazione reale
ferro986
05-09-2007, 16:36
Problemi:
1)La tensione resa disponibile da un condensatore, cala in maniera esponenziale con la scarica, ma a questo problema si ptrebbe in parte sopperire facendoli scaricare tramite resistenze variabili o transistor
2)a parità di capacità con una pila sono moooolto + ingombranti e pesanti
E a questo han detto che han rimediato
3)I condensatori hanno forti correnti di perdita.
dopo pochi secondi o al massimo minuti (poi, dipende da molti fattori, potrebbero anche durare un pò di più) si scaricano da soli.
E a quest'ultimo, non vedo proprio come possano sopperire...
più carica ci immagazzini + aumenta la corrente di perdita
E poi, se non ricordo male dall'esame di fisica, un buon dielettrico è un buon isolante, ma all'aumentare della costante dielettrica, di solito aumenta un pò la conducibilità, quindi aumentando la capacità dei condensatori, si aumenterebbero anche le correnti di perdita
Di quest'ultima non sono sicurissimo, ma nel complesso, mi sembra un progetto moooolto difficilmente realizzabile
Mazzulatore
05-09-2007, 16:36
Quoto Hw-mlcr..
cmq la ricarica sarebbe quasi istantanea se fosse realizzabile.. il problema è la scarica di questi cosi.. sicuramente li caricano con tensioni spaventose e poi trasformano in basse tensioni e più alti amperaggi ma un contenitore di energia che può virtualmente rilasciarla in pochi attimi è davvero un pericolo IMHO..
vedremo :)
e perchè mai dovrebbe essere istantanea la ricarica? dovresti immaginarlo come una batteria, non come un condensatore. Idem per la scarica. Non sarà sicuramente un condensatore sciolto ma avrà dell'elettronica intorno per renderlo utilizzabile.
Rimango scettico anch'io e straquoto Feanortg.
Pancho Villa
05-09-2007, 16:37
Lol, mi sto sbattendo sui condensatori proprio in questi giorni :D.
Se avete voglia mi potete anche dare una mano (date un'occhiata in Scienza&Tecnica (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?p=18555847#post18555847)). :spam:
+Benito+
05-09-2007, 16:43
sono anni che ne parlo con i miei colleghi e amici che servono dei condensatori nelle auto elettriche, soprattutto per recuperare energia in frenata, e mi son sempre preso del pirla...forse così pirla non ero....
Più che usarli per stoccare molta energia (è molto pericoloso perchè in caso di incidente o di perdita di tenuta dell'isolante avere un migliaio di kWh (non poi tanto, una vettura a benzina ha carburante per alcune decine di migliaia di kWh) stoccati in un condensatore che scarica di botta non è bello......
Invece in tutti i transitori in cui si frena, costruendo appositi freni elettromagnetici che sfruttano l'energia da togliere all'auto per caricare i condensatori, questi poi possono o essere scaricati in accelerazione o essere usati per aliemntare il cicruito di carica delle batterie, che è a basso amperaggio e non può quindi ricevere altro che una minima parte dell'energia recuperabile in frenata coi metodi tradizionali.
sono anni che ne parlo con i miei colleghi e amici che servono dei condensatori nelle auto elettriche, soprattutto per recuperare energia in frenata, e mi son sempre preso del pirla...forse così pirla non ero....
ro sicuro che l'avessero già fatta un'auto così... non so con quale efficienza: comunque in frenata ricaricava la batteria, l'auto era elettrica, ma se volevi riscaldamento e altre cose dovevi comunque accndere un motore a benzina. una specie di ibrido... lo vidi in un documentario.... secondo me il fatto di recuperare l'energia in frenata dovrebbe garantire un'efficienza maggiore, anche se i motori elettrici sono quello che sono rispetto a quelli a benzina... sembra incredibile che dopo così tanti anni ancora ci siano dei problemi gravi con le batterie
magilvia
05-09-2007, 17:04
e perchè mai dovrebbe essere istantanea la ricarica? dovresti immaginarlo come una batteria, non come un condensatore. Idem per la scarica. Non sarà sicuramente un condensatore sciolto ma avrà dell'elettronica intorno per renderlo utilizzabile.
Rimango scettico anch'io e straquoto Feanortg.
Veramente questa è l'unica cosa certa. I condensatori non hanno il problema delle batterie che maggiore è la corrente di ricarica e più si scaldano con il rischio di esplodere. Ovviamente la carica non sarà mai istantanea perchè limitata dalla potenza dell'alimentatore, ma comunque può essere fatta a 10, 20 o forse più ampere, senza grossi problemi.
Per la redazione:
non è che i condensatori si scaricano in breve o lungo tempo.
Immagazzinano una certa quantità di energia, il tempo che ci mettono a scaricarsi è direttamente proporzionale al flusso di energia che gli viene richiesto. Esattamente come qualsiasi altro tipo di accumulatore/batteria.
La nozione comune di "breve durata" deriva dalla realmente piccola capacità elettrica che i condensatori per uso elettronico hanno.
Ma esistono condensatori ad altissima capacità per usi particolari che attaccati ad una lampadina potrebbero durare ore e giorni.
A volte sarebbe il caso di documentarsi bene su ciò di cui si scrive.
Inoltre a parità di volume e di corrente già le batterie al litio immagizzano il triplo di quelle al nickel.
E quelle al piombo gel anche di più mi pare.
Inoltre all'interno dello stesso articolo prima riportate una densità superiore di un fattore 10 e poi di un fattore 400 ma parlando della stessa cosa...
LoneRunner
05-09-2007, 18:03
E se si inverte la polarità?? :asd:
FlatEric
05-09-2007, 18:14
sono anni che ne parlo con i miei colleghi e amici che servono dei condensatori nelle auto elettriche, soprattutto per recuperare energia in frenata, e mi son sempre preso del pirla...forse così pirla non ero....
Più che usarli per stoccare molta energia (è molto pericoloso perchè in caso di incidente o di perdita di tenuta dell'isolante avere un migliaio di kWh (non poi tanto, una vettura a benzina ha carburante per alcune decine di migliaia di kWh) stoccati in un condensatore che scarica di botta non è bello......
Invece in tutti i transitori in cui si frena, costruendo appositi freni elettromagnetici che sfruttano l'energia da togliere all'auto per caricare i condensatori, questi poi possono o essere scaricati in accelerazione o essere usati per aliemntare il cicruito di carica delle batterie, che è a basso amperaggio e non può quindi ricevere altro che una minima parte dell'energia recuperabile in frenata coi metodi tradizionali.
Lo fanno già da tempo :) C'è un prototipo di veicolo ibrido che ha già dei bei anni della Honda, integrava un piccolo motore elettrico (mi pare da 10 kW) calettato all'albero del motore, forse una piccola batteria mi pare, e poi un pacco di supercondensatori da usare per immagazzinare l'energia in frenata e rilasciarla in partenza. Il problema dei supercondensatori è che han grandissime potenze specifiche (vado un attimo a memoria, ma mi pare si parli tranquillamente di 5 kW/kg) ma energie specifiche infime (ben che vada 10-20 Wh/kg contro le batterie al litio che arrivano attorno ai 1000 Wh/kg) che quindi ti permettono partenze a razzo ma per pochissimi secondi. Sono solo un supporto a motori termici o veicoli pesantemente ibridizzati.
CarloR1t
05-09-2007, 19:17
E se si inverte la polarità?? :asd:
E se si mettono in corto i due poli per vedere la scintilla? :asd:
http://greenlighton.files.wordpress.com/2007/03/wile-e.jpg
Fai il botto...
Soprattutto se parliamo di Joule/ms :P
AnonimoVeneziano
05-09-2007, 21:23
Più che il fatto dell'isolante vorrei capire come fanno a mantenere la carica sulle piastre del condensatore.
I condensatori se non sono esposti a differenza di potenziale di mantenimento perdono col tempo la carica, con le batterie chimiche questo non accade perchè non c'è nessuna carica fino a che non vengono collegati i due poli della batteria (a quel punto partono le reazioni chimiche che sviluppano la carica)
Ciao
DevilsAdvocate
06-09-2007, 01:56
Controllate pure sul link qua sopra,il brevetto è stato depositato nel 2001,
ed accettato nel 2006. Ed a tutt'ora nessuna applicazione pratica.
Tutta la faccenda puzza più di uno stoccafisso marcito, che Arstechnica si
sentisse in vena di scherzi? Speriamo di no :sperem: ...
green abishai
06-09-2007, 09:18
Certo che di auto ne capite poco :)
La macchina di cui parlate esiste già da tempo. Non so se sfrutti i condensatori, ma il principo di funzionamento è esattamente quello da voi descritto. Si chiama Toyota Prius ed è in commercio nel mondo da 10 anni. Attualmente è in listino anche in Italia. Anche le Lexus (marchio di proprietà Toyota) hanno 3 modelli che funzionano allo stesso modo.
DevilsAdvocate
06-09-2007, 10:09
Certo che di auto ne capite poco :)
La macchina di cui parlate esiste già da tempo. Non so se sfrutti i condensatori, ma il principo di funzionamento è esattamente quello da voi descritto. Si chiama Toyota Prius ed è in commercio nel mondo da 10 anni. Attualmente è in listino anche in Italia. Anche le Lexus (marchio di proprietà Toyota) hanno 3 modelli che funzionano allo stesso modo.
Davvero? Strano che la Prius sia un'auto elettrica fin dal 1997 (http://it.wikipedia.org/wiki/Toyota_Prius),
ancora prima che questo brevetto fosse depositato, (e se guardi i
modelli successivi sono graduali evoluzioni, non c'e' alcun "salto" nelle
caratteristiche delle batterie).Si vede che in Toyota sono così "avanti"
da licenziare delle tecnologie prima ancora che siano inventate :sofico:
Tra parentesi, sul sito toyota, caratteristiche della Prius:
BATTERIE HV
Tipo Idruro al Ni-Mh
Tensione nominale (V) 202
Capacità (Ah) 6,5 (3h)
Quindi si direbbe proprio che queste siano le classiche batterie di sempre introdotte
anche nelle altre auto elettriche (con tutti i difetti conosciuti a partire dall'autonomia,
che a motore elettrico è di soli 55-60 km ad essere ottimisti (http://www.allaguida.it/articolo/toyota-prius-sempre-piu-ibrida-sempre-piu-elettrica/651/) , con una carica che dura da 1 a 9 ore,
visto anche che il recupero energie di frenata e simili aggiunge non più del 15% di autonomia (http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=1419417&st=90))....
P.S.:Le auto elettriche le conoscon già tutti, solo che non sono affatto comode ed usabili
come quelle a benzina (tempi di caricamento lunghi, durata esigua delle batterie, costo
elevato delle batterie, ingombro delle batterie, etc.etc.), questa invenzione, se funzionante ed applicabile,
ovvierebbe a qualcuno (molti) di questi grossi problemi, e per questo :sperem: .
P.P.S.: prima di dire agli altri che ne capiscon poco, informati magari, assicurati di non esser tu
quello che ne sa poco o nulla, se vuoi maggiori informazioni sui problemi connessi puoi ad esempio
leggere i commenti qui (http://www.ecoblog.it/post/3699/toyota-prius-ad-energia-solare) :D .
l'auto elettrica che sfrutta un pacco di supercondensatori e' un prototipo autocostruito da un australiano;
e' su base di un'Honda Civic, e l'intenzione non era quella di dotarla del pacco di supercondensatori, ma di sole litio.
il tizio pero' ha riscontrato la piccola difficolta' della potenza specifica delle normali litio, ossia la possibilita' d'immagazinare una gran quantita' di energia, ma di erogare ben poca in uno stretto lasso di tempo (per avere una durata nel tempo una litio normale non puo' scaricarsi ad oltre 1C); fu' costretto percio' ad adottare questo pacco tampone che lo metteva in grado di accellerare in maniera decente i 1500Kg della vettura.
La Prius e' un ibrido; ha motore sia elettrico che endotermico.
si stanno studiando gli ultracondensatori anche per le quasi normali automobili a propulsione endotermica (pseudo ibridi), che con un piccolo motore elettrico consente di recuperare energia in frenata per renderla disponibile nella successiva accellerazione;
piccoli pacchi e piccoli motori che garantiscono un surplus di potenza solo in poche occasioni.
una casa che sta' studiando questo sistema e' la BMW, che gia' ora usa l'alternatore dell'auto principalmente in fase di decellerazione, staccandolo nelle accellerazioni e a velocita' costante.
con un sistema del genere potrebbe recuperare moltissima energia nelle frenate spinte, immagazzinarla negli ultracondensatori, per poi ricaricare la batteria con calma.
in questo modo i 2-8 cv che si prende l'alternatore potrebbero essere eliminati.
DevilsAdvocate
06-09-2007, 11:06
si stanno studiando gli ultracondensatori anche per le quasi normali automobili a propulsione endotermica (pseudo ibridi), che con un piccolo motore elettrico consente di recuperare energia in frenata per renderla disponibile nella successiva accellerazione;
Ok, però se vai a guardare i vari test ed i commenti degli utenti
(ad esempio qui (http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=1419417&st=90)) ti accorgi che lo stop and go (recupero energie di
frenata) influisce in maniera non esagerata sul tutto (cioè la Prius ha ottimi
consumi per la sua categoria anche in autostrada o in extraurbano dove
si frena pochissimo, mentre in ciclo urbano consuma più che in extraurbano),
quindi benchè come ovvio "tutto fa brodo", non è
il caso di mettersi a pensare a moto perpetuo o sciocchezze simili,
il vantaggio sull'autonomia di un tipico motore elettrico non sarà elevato
(come invece potrebbe esserlo attraverso queste batterie a condensatori:
carica in genere più veloce,
autonomia migliorata parecchio e quindi anche peso ed ingombri minori,
-probabilmente a lungo termine anche costi minori-
nonchè una maggior durata teorica delle batterie (virtualmente infinita, poi dipende dal punto qui sotto)
e forse anche niente acidi dentro, visto che si parla di un dielettrico e non di condensatori elettrolitici)
green abishai
06-09-2007, 11:09
calma calma. il capire poco era un scherzo (vedi faccina).
Io volevo semplicemente puntare sul fatto che esiste già un'auto in grado di recuperare l'energia altrimenti persa, al di la delle scelte tecnologiche utilizzate (condensatori, batterie tradizionali o altro).
In questo Toyota è 10 anni avanti a tutti e Prius sfrutta la tecnologia ibrida semplicemente per avere un rendimento generale migliore a parità di consumi. L'autonomia di Prius è tra virgolette, totale: nel senso che non andrà mai caricata, come un'auto eletrrica. Ma come avete detto giustamente voi, è un'auto ibrida. È un'altra cosa.
il discorso di BMW è ben diverso. Non si tratta di un ibrido, ma semplicemnte di un modo per ricare la batteria in maniera diversa (al momento).
FlatEric
06-09-2007, 12:58
Wow tutti informatissimi sulla Prius....fossero corrette almeno le vostre informazioni. Qua e là qualche brandello lo avete imbroccato, ma avete le idee un pò confuse sulla Prius (e in generale sui veicoli ibridi). L'unico è locusta che sò bene che ne sà :)
Cominciamo a parlare dell'automobile che ho accennato prima. Purtroppo mi sono confuso, mixando la Honda Insight e la Honda FCX. La prima è un veicolo ibrido "classico", cioè endotermico+elettrico, con il motore elettrico calettato sull'albero motore, capace di assistere il motore elettrico con i suoi 10 kW ed un pacco batterie Ni-Mh (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Honda_Insight ) e la seconda che ho citato è la Honda FCX, un ibrido Fuel Cell+elettrico, che utilizza i supercondensatori (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Honda_FCX ). Ecco dove sono già stati usati gli ultracapacitori (sebbene siano di tipo misto elettrostatico-elettrochimico, cercate per approfondire ;) ).
Sulla Toyota Prius:
E' un veicolo ibrido, cioè utilizza due fonti energetiche diverse per sviluppare il moto del veicolo (definizione di veicolo ibrido). Non utilizza supercondensatori, quindi la macchina ipotizzata da benito non esiste da anni, ed esiste solo in prototipo per ora (e non soltanto con supercondensatori).
La Prius con diversi modi di funzionamento permette la ricarica delle batterie interne (utilizzate solo per ripartenze e piccoli tratti in solo elettrico - qualche minuto -) attraverso due meccanismi:
- Frenata rigenerativa: i motori elettrici (ce ne sono due, configurati in modo particolare per permettere che entrambe possano funzionare da generatore o da motore, più altre funzioni) attraverso la forza elettromotrice generata da essi riescono a frenare il veicolo recuperando l'energia di frenata (si comportano da generatori). Ora mi sfugge (perché dovrei riguardarlo) se tutti e due si comportano in modo tale o soltanto uno, mentre l'altro è in idle,
- Ibrido in serie/parallelo (power split): il motore endotermico viene fatto girare a regimi e coppie maggiori a quelle necessarie al movimento dell'automobile (e in genere in punti di migliore efficienza del motore stesso), la parte in eccesso di coppia serve a fare girare un motore che funge da generatore, per ricaricare le batterie o fornire direttamente all'altro motore (che funziona in effetti da motore) l'energia necessaria per adempiere a certe funzioni.
Stop. La Toyota Prius v2 non permette la ricarica delle batterie al Ni-Mh attraverso la rete elettrica. Forse in un futuro Toyota può pensare di creare un Plug-In Hybrid, cioè un veicolo ibrido che permette percorrenze cittadine in puro elettrico, e che la sera si può collegare alla rete elettrica per ricaricare le batterie (dato che la frenata rigenerativa -seppur sempre applicata- non è sufficiente al sostentamento della carica). Questo sarà possibile sopratutto dalle nuove batterie agli ioni o polimeri di litio, che promettono densità di carica anche dell'ordine del kWh/kg.
Ma Toyota non è l'unica, anzi, ha avuto solo il coraggio di commercializzare la Prius e investirci un pò di più di altre grandi case in tempi meno maturi. GM fino a qualche anno fa, quando decise di non commercializzare la sua Ford Escape per il momento, forse era molto più avanti di Toyota, grazie ad alcune scelte. Ultimamente GM, con l'evoluzione del mercato americano, sempre più attento alle problematiche ambientali (le ibride in america hanno uno share del 5% del mercato, enorme rispetto a tutt'europa), sta riproponendo i suoi veicoli ibridi con tali scelte, e vi assicuro che in confronto a quelli di Toyota non sono 10 anni indietro ;)
Ok, però se vai a guardare i vari test ed i commenti degli utenti
(ad esempio qui) ti accorgi che lo stop and go (recupero energie di
frenata) influisce in maniera non esagerata sul tutto (cioè la Prius ha ottimi
consumi per la sua categoria anche in autostrada o in extraurbano dove
si frena pochissimo, mentre in ciclo urbano consuma più che in extraurbano)
Allora, prima di tutto la Prius non è un ibrido start&stop, dato che utilizza anche svariati metodi per portare sempre alla massima efficienza il suo motore 1.5 a ciclo Atkinson (cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Atkinson_cycle ): insomma, lo scopo della Prius è ottenere sempre la massima efficienza possibile dall'accoppiata motore IC+motore elettrico. Questo comporta grossi vantaggi in cicli urbani (spero il tuo sia un typo), moderati in cicli extraurbani, mentre in autostrada a velocità massima (non i canonici 120-130) consuma addirittura di più di un motore 1.5 equivalente. Il paragone di consumo non deve però essere fatto tra la Prius 1.5 ed un altro veicolo di pari cilindrata, perché di fatto la Prius accelera e riprende come un 1.8-2.0 benzina, grazie al supporto dei motori elettrici (uno da 50 kW - che funziona principalmente da motore - e l'altro da 12 kW mi pare - che funziona principalmente da generatore-), che fanno lievitare i kW totali dell'automobile (in condizioni di massima carica) a 82 (107 CV). Anche in condizioni di carica minore ad ogni modo i cavalli sono superiori a quelli del semplice motore termico. Da questo nasce un pò il sentore generale che dice "eh, ma non consuma tanto meno di una C2 1.5"..beh, grazie, però ha un bel tot di cavalli in più ;) E poi và assolutamente ricordato che i veicoli ibridi si avvantaggiano sopratutto della frenata rigenerativa, e quindi come ho già detto il loro utilizzo "naturale" è in città, dove i risparmi rispetto ad un veicolo di pari peso/potenza possono arrivare a ben oltre il 20%. In extraurbano e autostradale normae è meno marcata (mi pare stia attorno al 10%, ma la memoria è scarsa), ma tutto dipene dal percorso e dal piede (ciclo di guida).
Parlando invece di ibridi stop&go, c'è la Citroen che mi pare già in Francia venda una C3 Stop&Go, con l'alternatore modificato in modo tale da permettere di riavviare il motore termico dopo che viene spento al semaforo e dare un piccolo spunto iniziale. Non sò se utilizzi ultracapacitori, ma penso di sì, se no avrebbero degli ingegneri davvero poco furbi :) Questi sono gli ibridi start-stop, che implementano solo la strategia di controllo della fermata al semaforo, ma non strategie di ottimizzazione dei consumi. Locusta quella della BMW mi sembra una pacchianata, potevano sbattersi di più ;) Ma loro puntano sull'idrogeno (combusto)...mah :O
I materiali particolari utilizzati nel progetto servono appunto per far resistere il condensatore a quei voltaggi mostruosi (tenendo conto che se erogati escono come corrente continua)..
Chi ha nozioni almeno di base sull'elettronica, concorderà con me che l'idea è buona anche con i suoi limiti... es. se il condensatore perde carica non è un problema poichè comunque avremo un trasformatore elettronico per usare da esso voltaggi mooolto più bassi di quelli ancora immagazzinati nel condensatore.. l'autoscarica non è il primo dei problemi...
il problema sarebbe se un coso del genere andasse in cortocircuito... altro che bomba SHRAPNEL :stordita:
Stargazer
06-09-2007, 14:29
Mah mi par troppo bello per essere vero, altrimenti lo avrebbero già fatto prima. I condensatori di adesso sono immensi per cariche relativamente piccole (ad esempio quelli che fanno da tampone ai subwoofer nelle auto), e all'improvviso arrivano questi e moltiplicano per 400 l'energia che è possibile immagazzinare, e comunque mi sembra poco per competere con le attuali batterie.
Se è per questo li trovi anche nelle lavatrici e tanti altri
i condensatori sono ottimi per scandire il tempo della vita di qualsiasi elettrodomestico e non
si rompe prima --> butti e ricompri --> ingrassi le aziende €_€
FlatEric
06-09-2007, 14:35
Le tensioni sono enormi, ma bisognerebbe vedere anche quanta corrente possono erogare in scarica...immagino sia elevata, ma bisogna vedere quanto elevata, perché se per fare dei condensatori molto densi in energia han dovuto rinunciare alla tipica densità di potenza dei condensatori (alte correnti di scarica senza danni), allora questi condensatori si avvicinano più alle batterie...mancano ancora dati, e non si può speculare troppo su quelli in nostro possesso
non vedo l'ora che escano, immaginate che botti?
stratosferici :P
SoleNeve
06-09-2007, 17:25
non vedo l'ora che escano, immaginate che botti?
stratosferici :P
Per chi è interessato ai botti con i condensatori... questo dovrebbe essere veramente il massimo (sulla terra, non so su altri pianeti...)
http://zpinch.sandia.gov/Z/Images/z_30.jpg
http://zpinch.sandia.gov/
Z Machine :D
Beh, se ci riuscissero, appena i prezzi dinetano abbordabili, scatta il programma sniper-coilgun portatile :)
rockroll
03-10-2007, 23:22
Anche io da almeno un paio di anni ne sto parlando con colleghi e su altri forum, e tutti si accaniscono a darmi del pirla...
Il principale problema dei condensatori, secondo me e contrariamente al parere di alcuni di voi, è la scarica attraverso il dielettrico. lmmaginiamo per un momento un dielettrico pressochè ideale, che permetta di separare le armature di una spazio infinitesimo: il condensatore risultante, pur di dimensioni ancora accettabili, avrebbe una capacità enorme (inversamente proporzionale, mi pare, al quadrato dello spessore del dielettrico), ma per contro potrebbe sopportare tensioni ridotte, vista l'esiguità del "film" del dielettrico stesso, per quanto "quasi ideale" possa essere...
Beh, non stiamo forse avvicinandoci alle caratteristiche di utilizzo di un accumulatore?
La mia speranza di individuare il dielettrico pressochè ideale la riponevo nelle meraviglie più o meno future delle nanotecnologie, in grado di produrre questo "film" sottilissimo e superisolante, magari funzionante sotto vuoto e/o sotto campi magnetici intensi e/o in condizioni di temperatura, pressione o altro particolari...
Ovviamente la regolarità di scarica (ed aventualmente di carica) sarebbe poi da affidare ad adeguate componenti elettroniche che dovrebbe "vesstire" il nudo condensatore.
Ma se un dielettrico del genetre venisse tirato fuori?????
E se lo tireranno mai fuori, direte ancora che farnetico????
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