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View Full Version : Quale ingegneria per l'industria Oil&Gas?


robcir33
02-09-2007, 15:34
Mi ha sempre attizzato lavorare in una società d'ingegneria anche se l'ho capito troppo troppo tardi. Tra le società d'ingegneria mi sembra spicchino quelle del settore oil & gas.

Per farla breve, credo sia ormai un'utopia per me poterne far parte, ma mi rimane una curiosità di tipo culturale: secondo voi qual'è la laurea che converrebbe prendere per puntare a ruoli sistemici, a 360° in una società petrolifera, del tipo Progettista di nuovi siti produttivi e production manager di quelli esistenti?

Qual'è il ramo d'ingegneria più interdisciplinare, più eclettico, più globale, che offre in tal senso più opportunità? Ing Civile, Meccanica, Ing Chimica o Ing Gestionale?

sirbone72
03-09-2007, 14:02
Quelli che conosco sono generalmente ingegneri chimici; qualcuno, ingegere meccanico. (questo per le società di ingegneria che operano nel settore Oil & Gas).

fabio80
03-09-2007, 18:19
Mi ha sempre attizzato lavorare in una società d'ingegneria anche se l'ho capito troppo troppo tardi. Tra le società d'ingegneria mi sembra spicchino quelle del settore oil & gas.

Per farla breve, credo sia ormai un'utopia per me poterne far parte, ma mi rimane una curiosità di tipo culturale: secondo voi qual'è la laurea che converrebbe prendere per puntare a ruoli sistemici, a 360° in una società petrolifera, del tipo Progettista di nuovi siti produttivi e production manager di quelli esistenti?

Qual'è il ramo d'ingegneria più interdisciplinare, più eclettico, più globale, che offre in tal senso più opportunità? Ing Civile, Meccanica, Ing Chimica o Ing Gestionale?

ti parlo per esperienza personale. sono nel settore oil&gas di striscio, nel senso che sono nella filiera di fornitura macchine come project manager. da gest, oltre ovviamente non puoi fare. se miri quindi alla progettazione oa ruoli più tecnici direi meccanica, chimica o elettrica, fermorestando che anche con questi puoi svolgere ruoli più pregni di cartastraccia

Alzatan
04-09-2007, 09:31
io sn di firenze (dove c'è l'azienda leader al mondo nel settore O&G :sofico: la NUOVO PIGNONE) e mi sn laureato alla triennale di meccanica... fai conto che in 3 anni ho fatto 4 visite/seminari nello stabilimento, e praticamente all'università ci fanno fare corsi apposta per lavorare lì... Nella specialistica faccio Energetica (ancora più dedicata alla pignone :D )

In sintesi secondo me ti merita meccanica (se ti vuoi occupare della fase di estrazione/pompaggio degli idrocarburi o nella loro combustione in impianti di potenza) o ingegneria chimica (se ti interessa la raffinazione...)

robcir33
08-09-2007, 16:28
ti parlo per esperienza personale. sono nel settore oil&gas di striscio, nel senso che sono nella filiera di fornitura macchine come project manager. da gest, oltre ovviamente non puoi fare. se miri quindi alla progettazione oa ruoli più tecnici direi meccanica, chimica o elettrica, fermorestando che anche con questi puoi svolgere ruoli più pregni di cartastraccia

Il ruolo di production manager di uno o più siti produttivi è un ruolo sicuramente gestionale: chissà chi è più candidato a farlo, un ing gestionale o un ing chimico o meccanico?

Il ruolo di progettista di nuovi siti produttivi (in inglese credo sia manufacturing system engineer, ma questa nomenclatura non so se è presa in prestito all'industria manufatturiera più che a quella di processo...) è sicuramente un ruolo più tecnico ma anche gestionale perchè si tratta di dimensionare il layout, i macchinari, la produzione, ed anche qui sono curioso di capire quale laurea è più potenziale, sempre nel settore oil&gas intendiamoci

robcir33
08-09-2007, 16:37
A sirbone72

Quelli che conosco sono generalmente ingegneri chimici; qualcuno, ingegere meccanico. (questo per le società di ingegneria che operano nel settore Oil & Gas).

Ma alla fine chi è più "quotato?" Chi è preso più in considerazione per ruoli a 360° in termini tecnici-gestionali (vedi figure che ti ho citato: production manager e manufacturing system engineer): l'ing meccanico o quello chimico? C'è una sudditanza dell'ing meccanico a quello chimico in questo settore? Voglio dire: è chiaro che la parte meccanica è implicata laddove si parli di macchinari, quindi la meccanica c'entra sempre, ma a pelle ho avuto impressione che l'ing chimico è la figura più prestigiosa per un'industria del genere, o no? Da quello che dici tu così sembra.


Questa domanda la pongo anche ad Alzatan

robcir33
08-09-2007, 16:41
Per quanto concerne poi una eventuale posizione di project maanger, chi la ricopre in genere? Ci sono diverse figure di project manager? Voglio dire per l'installazione d'impianti chimici c'è l'ing chimico, per le opere civili e l'apertura/conduzione del cantiere l'ing civile, per l'automazione mi sembra l'esperto di automazione industriale...o no?

fabio80
08-09-2007, 18:08
Il ruolo di production manager di uno o più siti produttivi è un ruolo sicuramente gestionale: chissà chi è più candidato a farlo, un ing gestionale o un ing chimico o meccanico?

Il ruolo di progettista di nuovi siti produttivi (in inglese credo sia manufacturing system engineer, ma questa nomenclatura non so se è presa in prestito all'industria manufatturiera più che a quella di processo...) è sicuramente un ruolo più tecnico ma anche gestionale perchè si tratta di dimensionare il layout, i macchinari, la produzione, ed anche qui sono curioso di capire quale laurea è più potenziale, sempre nel settore oil&gas intendiamoci

progettista in oil&gas solo ed esclusivamente ingegneri tradizionali, il gest si spinge nella progettazione al massimo per l'industria manifatturiera, non di processo

Alzatan
08-09-2007, 18:09
"production manager" e "manufacturing system manager"... sono due belle paroline, ma che cosa significano essenzialmente: la risposta dipende da che azienda vai a prendere in cosiderazione.
Io ti parlo di un'azienda leader nel settore O&G estrazione e distribuzione (la General electric Nuovo Pignone): loro prendono al 90% ingegneri meccanici, in quanto si occupano di produrre turbine e compressori, pompe ed ogni tipo di sistema che concerne le 2 fasi sopracitate del ciclo degli idrocarburi...
Se vai a lavorare alla Enichem, loro prenderanno (penso) piùingegneri chimici, perchè fanno la plastica, ecc
Il ruolo che vai a svolgere è lo stesso, magari vai a progettare linee di produzione (o a gestirle, perchè se parlano di turbine io le so anche far funzionare, non solo progettarle), ma il prodiotto è differente.

Ora nn voglio scatenare l'ira dei gestionali, ma a Firenze (ripeto SOLO a firenze per esperienza personale), la facoltà di gestionale è pacco: tutto quello che sa fare un gestionale di ingegneristico lo sa fare un meccanico (che ha studiato ovviamente) meglio, i gestionali fanno in + economia e logistica, ma riguardo alle basi non c'è paragone. ripeto esperienza personale.
ciao!!!

fabio80
08-09-2007, 18:14
"production manager" e "manufacturing system manager"... sono due belle paroline, ma che cosa significano essenzialmente: la risposta dipende da che azienda vai a prendere in cosiderazione.
Io ti parlo di un'azienda leader nel settore O&G estrazione e distribuzione (la General electric Nuovo Pignone): loro prendono al 90% ingegneri meccanici, in quanto si occupano di produrre turbine e compressori, pompe ed ogni tipo di sistema che concerne le 2 fasi sopracitate del ciclo degli idrocarburi...
Se vai a lavorare alla Enichem, loro prenderanno (penso) piùingegneri chimici, perchè fanno la plastica, ecc
Il ruolo che vai a svolgere è lo stesso, magari vai a progettare linee di produzione (o a gestirle, perchè se parlano di turbine io le so anche far funzionare, non solo progettarle), ma il prodiotto è differente.

Ora nn voglio scatenare l'ira dei gestionali, ma a Firenze (ripeto SOLO a firenze per esperienza personale), la facoltà di gestionale è pacco: tutto quello che sa fare un gestionale di ingegneristico lo sa fare un meccanico (che ha studiato ovviamente) meglio, i gestionali fanno in + economia e logistica, ma riguardo alle basi non c'è paragone. ripeto esperienza personale.
ciao!!!

ti dirò, quelli della ge fiorentina tempo fa li ho incontrati al politecnico, e dopo una chiaccherata mi han proposto uno stage semestrale da ben 500 € al mese. motivo per cui li ho mandati dove stanno, visto che già lo stage mi sta sulle scatole, in trasferta poi....

per il resto, non vedo che senso abbia paragonare la preparazione tecnica di un gestionale con quella di un meccanico. per ruoli di gestione tuttavia la preparazione di un meccanico molto spesso è sovrabbondante, almeno a livello teorico. a livello pratico, entrambi sono impreparati visto certe cose le impari solo in ambiente lavorativo.

poi ovviamente i "veri ingegneri" devono fare i figaccioni e raccontare quante volte han dato analisi uno vecchio ordinamento, salvo poi magari finire a fare i buyers o darsi all'expediting :asd:

Alzatan
08-09-2007, 18:26
si, ma dipende da cosa devi gestire: un'impianto di estrazione di idrocarburi nn è una cosa semplice, e far mandare una turbina ad un gestionale che nn ha fatto l'esame di turbomacchine mi pare una cosa un pelino avventata...
Il thread chiedeva qual'è la facolta che più ti indirizza ad un lavoro nell' O&G, ed io ho risposto che per il settore dell'estrazione è ingegneria meccanica, che poi agli inizi la pignone sfrutti i neolaureati nn è una novità, basta avere voglia e dopo 3 anni guadagni più di molti altri tuoi amici che si sono laureati con te (es. una laureata con master alla bocconi dopo 5 anni piglia >4000€, se ti pare poco...:sofico: )
Poi per il vecchio ordinamento nn so, io sono dell'84 e mi sono laureato ad aprile in meccanica nuovo ordinamento con 110 e lode, quindi nn è un mio problema spammare su quante volte ho dato analisi (1). ciao!

fabio80
08-09-2007, 18:34
si, ma dipende da cosa devi gestire: un'impianto di estrazione di idrocarburi nn è una cosa semplice, e far mandare una turbina ad un gestionale che nn ha fatto l'esame di turbomacchine mi pare una cosa un pelino avventata...
Il thread chiedeva qual'è la facolta che più ti indirizza ad un lavoro nell' O&G, ed io ho risposto che per il settore dell'estrazione è ingegneria meccanica, che poi agli inizi la pignone sfrutti i neolaureati nn è una novità, basta avere voglia e dopo 3 anni guadagni più di molti altri tuoi amici che si sono laureati con te (es. una laureata con master alla bocconi dopo 5 anni piglia >4000€, se ti pare poco...:sofico: )
Poi per il vecchio ordinamento nn so, io sono dell'84 e mi sono laureato ad aprile in meccanica nuovo ordinamento con 110 e lode, quindi nn è un mio problema spammare su quante volte ho dato analisi (1). ciao!

ti svelo un segreto: il project manager non ti manda turbine e nulla. gira la patata bollente allo specialista di prodotto, che sarà giocoforza un meccanico. quindi un pm dell'esame di turbomacchine riciclerà il, facciamo, 5%?

le competenze tecniche richieste a un pm sono quelle necessarie per comprendere i problemi e cosa maneggia, per il resto ci sta lo staff dietro.


ps: sulle laureate bocconiane che prendono millemila euro al mese ci andrei cauto, che manco a milano arrivano a 4000 netti al mese dopo 5 anni e parlo di banche di affari, non della nuovo pignone :D

Espinado
08-09-2007, 18:40
io sn di firenze (dove c'è l'azienda leader al mondo nel settore O&G :sofico: la NUOVO PIGNONE) e mi sn laureato alla triennale di meccanica... fai conto che in 3 anni ho fatto 4 visite/seminari nello stabilimento, e praticamente all'università ci fanno fare corsi apposta per lavorare lì... Nella specialistica faccio Energetica (ancora più dedicata alla pignone :D )

In sintesi secondo me ti merita meccanica (se ti vuoi occupare della fase di estrazione/pompaggio degli idrocarburi o nella loro combustione in impianti di potenza) o ingegneria chimica (se ti interessa la raffinazione...)

sei uno di ampie vedute eh? :Prrr:

mark41176
09-09-2007, 00:06
pur non avendo un'esperienza diretta nel settore O&G ti dico che quella dell'ingegnere chimico nel nostro paese (e non solo) è una figura davvero molto importante sia a livello manageriale che più prettamente tecnico....

l'industria chimica dove sto io è diversa, manifatturiera settore ceramico, ma in comune c'è la solita caratteristica: se stai (e resti) in progettazione la carriera è tenzialmente "lenta", a differenza della produzione e qualità dove le mansioni più gestionali ti permettono sin dall'inizio di avere a che fare con ruoli di un gradino sopra..... ;) non so se intendete....
ah.... il nuovo direttore è un ingegnere chimico :), il responsabile prodotto/qualità idem.....:)

sia chiaro che questo concetto che ripeto da un pò di tempo è dettato dalla mia personale esperienza che certamente è limitata ad un certo tipo di settore lavorativo!
per intenderci.... chiaro che in una società di progettazione il ruolo fondamentale è quello del progettista, oppure in una società di programmazione è del programmatore............. questo per dire che ogni carriera prevede un certo iter dipendentemente dalla tipologia del settore in cui si lavora..........
personalmente mi piace la parte manageriale, all'università avevo il pallino fisso di imbottirmi di nozioni tecniche ma poi nella realtà lavorativa mi sono accorto subito che per arrivare su ci vogliono anche altre qualità

robcir33
09-09-2007, 00:13
Originariamente inviato da Fabio80
progettista in oil&gas solo ed esclusivamente ingegneri tradizionali, il gest si spinge nella progettazione al massimo per l'industria manifatturiera, non di processo

d'accordo, questo per la progettazione, ma per la gestione della produzione in un industria oil&gas chi è favorito? Meccanico, chimico, gestionale?

robcir33
09-09-2007, 00:23
Originariamente inviato da sirbone 72
Quelli che conosco sono generalmente ingegneri chimici; qualcuno, ingegere meccanico. (questo per le società di ingegneria che operano nel settore Oil & Gas).

Sei del settore?

mark41176
09-09-2007, 00:24
d'accordo, questo per la progettazione, ma per la gestione della produzione in un industria oil&gas chi è favorito? Meccanico, chimico, gestionale?

ah dimenticavo........ ci sono dei responsabili di produzione che non sono ingegneri ma geologi o laureati in chimica.......

cmq credimi robcir33: l'indirizzo (per fortuna) non preclude l'eventuale carriera... e soprattutto: un anno di esperienza lavorativa vale molto più di qualche annodi studi teorici di università al fine di acquisire competenze che davvero contano ;)

robcir33
09-09-2007, 02:14
Originariamente inviato da mark41176
cmq credimi robcir33: l'indirizzo (per fortuna) non preclude l'eventuale carriera... e soprattutto: un anno di esperienza lavorativa vale molto più di qualche annodi studi teorici di università al fine di acquisire competenze che davvero contano

Ciao mark, credo che ciò che dici sia vero solo in parte: un laureato in ing informatica difficilmente verrà preso per la progettazione meccanica, e se non è preso all'inizio, difficilmente potrà fare esperienza iniziale in quest'ambito, a meno di fortunose e fortuite combinazioni.

Ci sono poi lauree più simili che consentono un certo grado di interscambiabilità: ad esempio ing elettrica si avvicina in parte ad ing meccanica, difatti sono entrambe lauree del settore industriale, così un ing aeronautico che non trova lavoro nel suo settore potrebbe riciclarsi come meccanico...

credo che il titolo in qualche modo ti "marchia" questo almeno per ruoli strettamente tecnici; forse per ruoli gestionali la cosa cambia un pò, ma preferibilmente le aziende scelgono per ruoli gestionali ingegneri specializzati in un ramo attinente al settore in cui operano, o per lo meno in un ramo più compatibile con quel settore.

Questo ragionamento vale sicuramente in buona parte anche per le multinazionali più serie, per quanto flessibili siano. Sono flessibili nel senso che esse guardano alla potenzialità del soggetto che hanno davanti, e sono disposte a formarlo, indipendentemente dalla sua estrazione, in ruoli anche leggermente diversi dalla sua estrazione, ma fino ad un certo punto...

El Barto
09-09-2007, 11:36
Io lavoro in una società di progettazione del gruppo della più grossa società Oil & Gas italiana. Se si parla di progettazione di nuovi impianti quasi tutte le facoltà ingegneristiche sono coinvolte.
L'ingegneria di processo (quindi la progettazione del ciclo produttivo) è principalmente affidata agli ing.chimici, poi c'è chi progetta i macchinari necessari al processo (meccanici e altro), poi ci sono i civili che tirano in piedi le strutture, gli elettrici che fanno la progettazione degli impianti elettrici...insomma c'è un po di tutto, qualcuno con un ruolo più preponderante e qualcuno meno. Forse, per quello che vedo io e con cui mi interfaccio, le facoltà del ramo dell'informazione (elettronici, info, tele) non sono poi così tanto impiegate.

fabio80
09-09-2007, 12:07
Io lavoro in una società di progettazione del gruppo della più grossa società Oil & Gas italiana. Se si parla di progettazione di nuovi impianti quasi tutte le facoltà ingegneristiche sono coinvolte.
L'ingegneria di processo (quindi la progettazione del ciclo produttivo) è principalmente affidata agli ing.chimici, poi c'è chi progetta i macchinari necessari al processo (meccanici e altro), poi ci sono i civili che tirano in piedi le strutture, gli elettrici che fanno la progettazione degli impianti elettrici...insomma c'è un po di tutto, qualcuno con un ruolo più preponderante e qualcuno meno. Forse, per quello che vedo io e con cui mi interfaccio, le facoltà del ramo dell'informazione (elettronici, info, tele) non sono poi così tanto impiegate.


cioè?:fagiano:

robcir33
09-09-2007, 12:11
Originariamente inviato da El Barto

Io lavoro in una società di progettazione del gruppo della più grossa società Oil & Gas italiana. Se si parla di progettazione di nuovi impianti quasi tutte le facoltà ingegneristiche sono coinvolte.
L'ingegneria di processo (quindi la progettazione del ciclo produttivo) è principalmente affidata agli ing.chimici, poi c'è chi progetta i macchinari necessari al processo (meccanici e altro), poi ci sono i civili che tirano in piedi le strutture, gli elettrici che fanno la progettazione degli impianti elettrici...insomma c'è un po di tutto, qualcuno con un ruolo più preponderante e qualcuno meno. .

Per certi versi sei stato molto chiaro. Chi è che su tutti ha un ruolo preponderante: l'ing chimico? D'accordo progetta il processo, ma chi lo gestisce?

Forse, per quello che vedo io e con cui mi interfaccio, le facoltà del ramo dell'informazione (elettronici, info, tele) non sono poi così tanto impiegate
Sono d'accordo

In particolare tu di cosa ti occupi?
Qual'è il ruolo/i ruoli più prestigioso/i tecnico gestionale/i per una società del genere (tralasciando ovviamente amministratore delegato e similari)
Cosa sai dirmi delle figure di project manager?
Se vuoi puoi rispondermi anche in privato. Ti ringrazio.

fabio80
09-09-2007, 12:12
d'accordo, questo per la progettazione, ma per la gestione della produzione in un industria oil&gas chi è favorito? Meccanico, chimico, gestionale?

gestione della produzione intesa come?

pianificazione: qua i gest spaccano, i meccanici possono dire quel che vogliono ma non è il loro ramo. ricerca operativa, algoritmi, sistemi informativi... anche se si sentono un pò tuttologi e quindi si ritengono validi anche per questo

conduzione di impianto: direi che la parte tecnica nell'industra di processo è prepotentemente appannaggio di ing chimici o meccanici. non prediligerei una figura piuttosto che un'alra, sono impianti complessi e trovi posto per entrambi, ma anche per energetici... o nucleari: in fondo, sono le competenze richieste, non il bollino come il proscutto

miglioramento: tecniche di DOE le studiano alcuni meccanici e alcuni gestionali (io le ho studiate e assicuro che il prof fa vomitare sangue...). in questo caso, il know how del processo è appartenente alla categoria precedente, è un lavro spiccatamente di teamwork.

controllo qualità: gestionali, senza dubbio. almeno per la parte di controllo statistico. poi per la diagnosi, ci si interfaccia con chi conduce l'impianto.

poi c'è sicurezza, manutenzione....

se qualcuno ha da correggere corregga pure :fagiano:

El Barto
09-09-2007, 12:35
cioè?:fagiano:

C'hai del pvt :stordita:

robcir33
09-09-2007, 12:39
Originariamente inviato da fabio80
gestione della produzione intesa come?

Bè in verità sono stato un pò generico anche per ignoranza; intanto la dicitura "gestione della produzione" che io ho citato si addice più ad un'industria manifatturiera, però la si potrebbe sostituire con "gestione del processo" credo.
Originariamente inviato da fabio80

pianificazione: qua i gest spaccano, i meccanici possono dire quel che vogliono ma non è il loro ramo. ricerca operativa, algoritmi, sistemi informativi... anche se si sentono un pò tuttologi e quindi si ritengono validi anche per questo

conduzione di impianto: direi che la parte tecnica nell'industra di processo è prepotentemente appannaggio di ing chimici o meccanici. non prediligerei una figura piuttosto che un'alra, sono impianti complessi e trovi posto per entrambi, ma anche per energetici... o nucleari: in fondo, sono le competenze richieste, non il bollino come il proscutto

Bè si mi hai ricordato che effettivamente ci debbono essere almeno 2 figure nella gestione degli impainti, una più gestionale, che si occupa di pianificazione (di lungio termine, di breve termine) ed un'altra più tecnica, complementari tra di loro; quest'altra più tecnica è il responsabile impianti/ingegnere di processo e di certo sarà un ing chimico,...o anche un ing meccanico??

Quando dici che per la pianificazione i gestionali prevalgono parli per diretta deduzione della preparazione specifica dei gestionali, o perchè conosci realtà concrete in cui effettivamente si verifica ciò?


miglioramento: tecniche di DOE le studiano alcuni meccanici e alcuni gestionali (io le ho studiate e assicuro che il prof fa vomitare sangue...). in questo caso, il know how del processo è appartenente alla categoria precedente, è un lavro spiccatamente di teamwork.

controllo qualità: gestionali, senza dubbio. almeno per la parte di controllo statistico. poi per la diagnosi, ci si interfaccia con chi conduce l'impianto.

poi c'è sicurezza, manutenzione....

Se poi lo stabilimento è abbastanza grande vi sarà un responsabile manutenzione, se è piccolo magari è lo stesso responsabile impianti che si occupa di manutenzione. Idem per la sicurezza.

El Barto
09-09-2007, 17:48
Cerco di risponderti per la breve esperienza che ho.
Per certi versi sei stato molto chiaro. Chi è che su tutti ha un ruolo preponderante: l'ing chimico? D'accordo progetta il processo, ma chi lo gestisce?
La mia è una società che fa solo progettazione, non si occupa della gestione del processo produttivo o perlomeno se ne occupa quando sia necessario l'intervento di chi ha progettato l'impianto. In sostanza fornisce impianti chiavi in mano e ne fa assistenza a livello ingegneristico. Credo comunque che quanto dice fabio80 sia corretto.

In particolare tu di cosa ti occupi?
Qual'è il ruolo/i ruoli più prestigioso/i tecnico gestionale/i per una società del genere (tralasciando ovviamente amministratore delegato e similari)
Cosa sai dirmi delle figure di project manager?
Se vuoi puoi rispondermi anche in privato. Ti ringrazio.
Dirti un ruolo più prestigioso mi risulta difficile, sia per inesperienza sia perchè non ho ben capito cosa intendi con "più prestigioso". Un progetto di un impianto ha i suoi costi...è molto propbabile che una buona percentuale di questi siano dovuti alla progettazione del processo (quindi chimici ecc.) e ai macchinari, una parte minore sarà invece ricoperta dagli impianti elettrici, per fare un esempio. Ciò non vuol dire però che sia più o meno prestigioso, ognuno ha il suo ruolo fondamentale alla fine di tutto.
La figura del project manager, da quanto ho capito, sta tra il tecnico e il gestionale. Fissa i tempi di consegna, gli avanzamenti dei lavori, le ore di progettazione ecc...segue insomma il progetto e fa si che si rispettino gli accordi presi col cliente. Inutile dire che più il lavoro è grosso più la figura del pm è distinta da quella di chi fa di conto.

robcir33
10-09-2007, 16:51
Originariamente inviato da El Barto

La figura del project manager, da quanto ho capito, sta tra il tecnico e il gestionale. Fissa i tempi di consegna, gli avanzamenti dei lavori, le ore di progettazione ecc...segue insomma il progetto e fa si che si rispettino gli accordi presi col cliente. Inutile dire che più il lavoro è grosso più la figura del pm è distinta da quella di chi fa di conto.

Intendevo: ci sono diverse tipologie di project manager? Cioè per il processo di progettazione del processo (scusa il gioco di parole) ed è magari ricoperta da un ing chimico? Poi c'è la fase d'installazione macchinari ed il project manager è un ing meccanico (faccio per dire), poi c'è l'installazione delle apparecchiature/software d'automazione ed il project manager è un esperto d'automaz? Insomma questo...

mark41176
10-09-2007, 22:24
ciò che faccio io adesso, 2 anni fa l'ha fatto un ing informatico che poi è stato assunto............. qualsiasi azienda che si rispetti non può fare a meno di qualche ingegnere informatico visto che i sistemi informatici sono di rilevante importanza!!!

solitamente un'azienda fa una scelta sulle metodologie da adottare in una determinata area........
esempio: da me la qualità si affronta con la metodologia Kaizen........ punto.......... non è necessario che io sappia le altre migliaia di metodologie esistenti sulla faccia del pianeta, quindi non è necessario aver fatto 20 esami di gestione della qualità e simili gestionali.....

quando si va a lavorare non significa che si smette di apprendere.......... anzi.... il contrario: si comincia a far sul serio...............
resto di questo parere: a meno che non si tratti di "progettare" ritengo che 3-5 anni di lavoro (con continuità del tipo di mansioni) permettano di adattarsi a tutto, considerando che cmq una laurea in ingegneria già ce l'hai e che quindi una certa base generale la si possiede già..........

dove sto io un ingegnere nucleare fa anche l'elettrico (e qui posso confermare che lo fa pure bene), un geologo fa il responsabile di produzione....
diciamo pure che il nuovo ordinamento ha stravolto i canoni di una volta e quindi i ruoli dei nuovi ingegneri sono più specifici secondo le nuov necessità del mercato del lavoro: è giustissimo, ma non deve trarre in inganno anche chi si è laureato alla vecchia "maniera"............ senza nulla togliere a nessuno!

P.S. Era giusto da parte mia chiarire che in effetti stavo considerando lauree in ingegneria di stampo industriale, lo sottolineo ora e son d'accordo che me l0abbiate fatto notare