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View Full Version : [3d uniti] Bambini psico-controllati con il farmaco "RITALIN"


Black Dawn
18-08-2007, 11:51
Non commento nemmeno, lascio a voi....

http://www.youtube.com/watch?v=ZWUQqo09NhM&NR=1

http://www.disinformazione.it/ritalin_arresta_la_crescita.htm

Lucrezio
18-08-2007, 12:03
Non commento nemmeno, lascio a voi....

http://www.youtube.com/watch?v=ZWUQqo09NhM&NR=1

http://www.disinformazione.it/ritalin_arresta_la_crescita.htm
E' un farmaco che si somministra ai bambini affetti da disturbo dell'attenzione...
se utilizzato in modo ragionevole e solo quando necessario funziona molto bene!
Altrimenti... si finisce come in una puntata di south park (tutti fatti di Ritalin) :asd:

gor
18-08-2007, 12:06
poco fa su rai3 vi e stato un servizio che parlava propio di questo,era assurdo ascoltare praticamente in contemporanea i pareri diametralmente opposti di un medico e di una psicologa,del resto un genitore che accetta di far curare il figlio solo perche un pò vivace si merita tutto quello che ne seguira dopo,solo mi spiace per i bimbi coinvolti,assurda l'affermazione del medico"fino ad ora il 70% dei bambini curati e guarita dalla sindrome ADHD,ma dico,e il restante 30%?continuate ad imbottirli di ritalin fino a rincoglionirli?pur di vendere calmanti e far uniformare tutti alla massa farebbero davvero qualunque cosa:muro:

Black Dawn
18-08-2007, 12:13
E' un farmaco che si somministra ai bambini affetti da disturbo dell'attenzione...
se utilizzato in modo ragionevole e solo quando necessario funziona molto bene!
Altrimenti... si finisce come in una puntata di south park (tutti fatti di Ritalin) :asd:


Balle colossali.

Black Dawn
18-08-2007, 12:55
poco fa su rai3 vi e stato un servizio che parlava propio di questo,era assurdo ascoltare praticamente in contemporanea i pareri diametralmente opposti di un medico e di una psicologa,del resto un genitore che accetta di far curare il figlio solo perche un pò vivace si merita tutto quello che ne seguira dopo,solo mi spiace per i bimbi coinvolti,assurda l'affermazione del medico"fino ad ora il 70% dei bambini curati e guarita dalla sindrome ADHD,ma dico,e il restante 30%?continuate ad imbottirli di ritalin fino a rincoglionirli?pur di vendere calmanti e far uniformare tutti alla massa farebbero davvero qualunque cosa:muro:

La sindrome ADHD non esiste, è stata inventata di sana pianta per far diventare i bambini cavie da sperimentazione...ne vedremo gli effetti nefasti tra una decina di anni.

luigiaratamigi
18-08-2007, 12:57
Ma non è che il Ritalin viene spesso usato come surrogato alla vecchia cara scuffia sul coppino?

Ziosilvio
18-08-2007, 13:04
E' un farmaco che si somministra ai bambini affetti da disturbo dell'attenzione...
se utilizzato in modo ragionevole e solo quando necessario funziona molto bene!
Altrimenti... si finisce come in una puntata di south park (tutti fatti di Ritalin) :asd:
Sono d'accordo.
Purtroppo sembra che la gente comune faccia molta fatica a rendersi conto che il cervello è un organo, e come tale può tranquillamente ammalarsi, nel qual caso va curato.
Ma non è che il Ritalin viene spesso usato come surrogato alla vecchia cara scuffia sul coppino?
Infatti il vero problema è distinguere i bambini che non riescono a concentrare l'attenzione, da quelli che non vogliono.

Black Dawn
18-08-2007, 13:04
Ma non è che il Ritalin viene spesso usato come surrogato alla vecchia cara scuffia sul coppino?

Vedo che qualcuno inizia ad aprire gli occhi.

La scuffia passa, un psico-farmaco dato a un bambino di 8 anni può solo che fare danni permanenti.

Black Dawn
18-08-2007, 13:33
Sono d'accordo.
Purtroppo sembra che la gente comune faccia molta fatica a rendersi conto che il cervello è un organo, e come tale può tranquillamente ammalarsi, nel qual caso va curato..

Eh già.:rolleyes:

Scusa tanto se noi poveri servi della gleba facciamo fatica ad accettare che un'anfetamina data a un essere umano di 8 anni sia una cosa "normale".

Qui se c'è qualcuno che deve essere curato è il neuro-psichiatra che prescrive stà merda...

Black Dawn
18-08-2007, 13:37
Infatti il vero problema è distinguere i bambini che non riescono a concentrare l'attenzione, da quelli che non vogliono.


In America non se la pongono nemmeno la questione...hai un problema?

Pasticca.:O

Ma se ancora non ti ho detto qual'è il problema???:doh:

Pasticca, pasticca!:O :O

Fil9998
18-08-2007, 13:40
il vero problema è:

siamo sei e passa miliardi.

Ho detto tutto.










poi le soluuzioni adottabili e adottate son le più varie e avariate.

Fides Brasier
18-08-2007, 13:47
La sindrome ADHD non esiste, è stata inventata di sana pianta Sono d'accordo con te.
Provo una tristezza infinita che vengano somministrati degli psicofarmaci a dei bambini solo perche' sono vivaci.
Tipico esempio di malattia finta da curare con pillole (e soldi) veri...

Fides Brasier
18-08-2007, 13:53
Sono d'accordo.
Purtroppo sembra che la gente comune faccia molta fatica a rendersi conto che il cervello è un organo, e come tale può tranquillamente ammalarsi, nel qual caso va curato.Ci sono studi che dimostrano, grazie alle risonanze magnetiche, che gli effetti delle psicoterapie sul cervello sono gli stessi di quelli degli psicofarmaci.
Cosa significa questo? Che l'ascolto, l'attenzione e la comprensione dei problemi servono a "guarire" il cervello (ho utilizzato le virgolette apposta perche' il cervello non e' malato ;) ) tanto quanto le pillole: ma senza effetti collaterali, senza dipendenze, senza nessuno strascico negativo tipico degli psicofarmaci.
Il punto e' questo: ascolto... attenzione... comprensione... come puo' un genitore nevrotico dare queste cose al figlio, se non li possiede di suo? Meglio la pillola! :O

Che tristezza... poveri bambini.

shambler1
18-08-2007, 13:53
la sindrome ADHD è verissima , per carità, mica un trucco per fare soldi sulla pelle dei bambini di ceto medio basso..

Fides Brasier
18-08-2007, 13:55
la sindrome ADHD è verissima , per carità, mica un trucco per fare soldi sulla pelle dei bambini di ceto medio basso..Gia': l'hanno scoperta in iraq insieme alle armi di distruzione di massa :asd:

Burrocotto
18-08-2007, 13:56
Sono d'accordo con te.
Provo una tristezza infinita che vengano somministrati degli psicofarmaci a dei bambini solo perche' sono vivaci.
Tipico esempio di malattia finta da curare con pillole (e soldi) veri...
* in pieno (tranne x il fatto di motivazione economica...penso sia più una questione di pigrizia...il bimbo rompe? Lo tieni a bada coi farmaci anzichè educarlo).

la sindrome ADHD è verissima , per carità, mica un trucco per fare soldi sulla pelle dei bambini di ceto medio basso..
Eh,strano che sta sindrome si proponga solo in America e non in Europa...molto molto strano,eh? :asd:

Fides Brasier
18-08-2007, 14:04
* in pieno (tranne x il fatto di motivazione economica...penso sia più una questione di pigrizia...il bimbo rompe? Lo tieni a bada coi farmaci anzichè educarlo).pigrizia o incapacita' per il genitore, certo: l'aspetto economico va visto nell'ottica dei produttori di farmaci ;)

Black Dawn
18-08-2007, 14:17
il vero problema è:

siamo sei e passa miliardi.

Ho detto tutto.

poi le soluuzioni adottabili e adottate son le più varie e avariate.



Non volevo arrivare ad affrontare un simile argomento...odio dire certe cose.

Però Fil9998 ha giustamente tirato il sasso...e io lo raccolgo:

Secondo me si stà cercando di sterilizzare le nuove generazioni con dei veleni cammuffati da medicinali legalizzati.

L'ho detto.:muro:

drakend
18-08-2007, 14:29
Non è possibile che tale sindrome in realtà esista, solo che riguarda una frazione dei bambini abitualmente trattati con il Ritalin? Tutti gli altri vengono trattati con tale medicinale per superficialità dei genitori e la casa produttrice di certo non li scoraggia dal farlo...

Black Dawn
18-08-2007, 14:44
Non è possibile che tale sindrome in realtà esista, solo che riguarda una frazione dei bambini abitualmente trattati con il Ritalin?

No.

La pischiatria è tutto tranne una scienza...

Ziosilvio
18-08-2007, 15:21
Ci sono studi che dimostrano, grazie alle risonanze magnetiche, che gli effetti delle psicoterapie sul cervello sono gli stessi di quelli degli psicofarmaci.
Puoi sicuramente darci dei riferimenti a due di questi studi.
l'ascolto, l'attenzione e la comprensione dei problemi servono a "guarire" il cervello
Cosa che nessuno ha mai messo in dubbio.
ho utilizzato le virgolette apposta perche' il cervello non e' malato
Perché tu naturalmente sei dentro la testa di tutte le persone e puoi dire con certezza che i loro cervelli sono tutti sani :rolleyes:
tanto quanto le pillole: ma senza effetti collaterali, senza dipendenze, senza nessuno strascico negativo tipico degli psicofarmaci.
Mica tanto: non si diventa dipendenti dalla pillola, ma lo si diventa dall'analista... e non dirmi che questo non succede mai.
Non è possibile che tale sindrome in realtà esista, solo che riguarda una frazione dei bambini abitualmente trattati con il Ritalin? Tutti gli altri vengono trattati con tale medicinale per superficialità dei genitori e la casa produttrice di certo non li scoraggia dal farlo...
Mi sembra sia più o meno quello che ho cercato di dire io prima.

rgart
18-08-2007, 15:27
No.

La pischiatria è tutto tranne una scienza...

Scusa,ma stai dicendo una cazzata enorme....

Prova ad andare in un istituto psichiatrico e poi mi sai dire se le persone li dentro sono ammalate o fanno finta...

Ho visto una persona che si è TOLTA gli occhi con le sue mani... Ma anche lei faceva parte del complotto?

Semmai la psicologia può sembrare qualcosa fuori dalla scienza,ma anche questo non è vero...

Infine è vero che negli USA se ne abusa in un modo osceno,ma andate a parlare con delle madri (e io ho visto delle testimonianze) con bambini affetti da ADHD e ve ne renderete conto di cosa si parla...

Bisogna sempre leggere entrabe le facce di una medaglia prima di sparare giudizi sennò sono insensati

_TeRmInEt_
18-08-2007, 16:38
Tutti fatti di Ritalin

South Park :asd:

Fides Brasier
18-08-2007, 16:52
Infine è vero che negli USA se ne abusa in un modo osceno,ma andate a parlare con delle madri (e io ho visto delle testimonianze) con bambini affetti da ADHD e ve ne renderete conto di cosa si parla...

Bisogna sempre leggere entrabe le facce di una medaglia prima di sparare giudizi sennò sono insensatiVerissimo che negli usa se ne abusa (e scusate il gioco di parole :asd: ) ma li' ci sono in gioco interessi economici enormi delle industrie farmaceutiche che spingono ad (ab)usare dei farmaci.
Personalmente non sono affatto contrario all'utilizzo dei farmaci: ma senza che si deleghi ad esso la totale soluzione del problema.
Bambino attivo che faccio fatica a tenere a bada (e magari non mi permette di andare a fare shopping o di vedere la telenovela in pace)? PAF!, farmaco per tenerlo a bada. E' questo che si deve evitare.

Fides Brasier
18-08-2007, 16:59
Mica tanto: non si diventa dipendenti dalla pillola, ma lo si diventa dall'analista... e non dirmi che questo non succede mai.Si diventa eccome dipendenti dalla pillola: perche' quando smetti di assumerla il problema torna.
Dall'analista il discorso e' differente: la terapia cognitivo comportamentale permette di acquisire consapevolezze che risolvono il problema, e dall'analista non ci vai piu'. Poi ci sono analisti e analisti: quelli il cui metodo e' funzionale alla risoluzione del problema del paziente specifico, e quelli che no. Ma questo vale per tutto, anche per il meccanico dell'auto, bisogna avere anche un po' di culo :D

stbarlet
18-08-2007, 16:59
Voglio proprio vedere in quanti casi sia corretto prescriverlo. Il cervello è un organo, e in quanto tale , se malato va curato. ma chi stabilisce quali siano i canoni per definire "malato" un bambino? Vengono applicati correttamente? Chi fornisce le informazioni riguardo al bambino, lo fa in modo oggettivo, o forse lo fa in modo distorto , per qualsivoglia motivo?

stbarlet
18-08-2007, 17:02
Mica tanto: non si diventa dipendenti dalla pillola, ma lo si diventa dall'analista... e non dirmi che questo non succede mai.





O non capisco :mbe: oppure non hai mai letto il foglio informativo di un qualsiasi psicofarmaco. dal più blando al più potente.

Fides Brasier
18-08-2007, 17:12
Puoi sicuramente darci dei riferimenti a due di questi studi.Tempo fa in questo stesso forum avevo postato un articolo tratto da tuttoscienze (settimanale di divulgazione scientifica della stampa) dove se ne parlava, purtroppo non riesco a ritrovarlo ma poiche' mi interessa lo cerco, ho solo bisogno di tempo.
Nel frattempo invece ho trovato questo:
http://www.zambellorenzo.it/news/faq.php?answer=326&cat_name=DEPRESSIONE&category_id=3#326
Curare la depressione. Inizio con oggi una serie di post sul
tema 'depressione'; con particolare riferimento all'efficacia
terapeutica ed al confronto tra farmaci antidepressivi e
psicoterapia...

Francesco Giubbolini, psichiatra, Siena


Come è noto, da 15 anni circa esiste una nuova classe di
antidepressivi, inibitori della ricaptazione della serotoniina
(SSRI), che hanno efficacia simile o comunque non superiore
ai precedenti farmaci antidepressivi i quali però avevano più
frequenti ed intensi effetti collaterali. Il PROZAC, capostipite
della categoria e definito al tempo ' la pillola della felicità ', è
stato il farmaco più venduto in tutta la storia della medicina.
Nonostante questo, e nonostante in questi anni i farmaci
antidepressivi si siano moltiplicati come pani e pesci,
l'incidenza della depressione è in aumento: quanto sono
efficaci questi farmaci? E' preferibile, qualora venga
diagnosticata una condizione depressiva, rivolgersi alla
terapia farmacologica o alla psicoterapia?

Per oggi, riporto alcune considerazioni e due riferimenti
bibliografici che mi sembrano particolarmente interessanti.

"...A proposito della terapia psicologica della depressione,
vorrei ricordare che una recente review meta-analitica della
terapia ambulatoriale della Depressione Maggiore (Wexler &
Nelson, 1993) ha dimostrato che la psicoterapia risulta essere
nettamente superiore ai farmaci: il 58% dei pazienti trattati
solo con psicoterapia mostra un risultato positivo, contro il
46% di quelli trattati solo con farmaci, e la percentuale dei
successi sale al 64% se la psicoterapia è combinata a
farmaci; non solo, ma la superiorità della psicoterapia
aumenta ulteriormente se si considera il numero dei drop-
outs, che nei pazienti trattati solo con farmaci è più alto, e
precisamente il 26%, mentre per i pazienti in psicoterapia i
drop-outs sono il 14% e per quelli in terapia combinata il
28%. La maggiore efficacia della psicoterapia della
depressione rispetto agli psicofarmaci è sottolineata anche
dalla autorevole review di Lambert & Bergin (1994, p. 145), i
quali ammettono una superiorità degli psicofarmaci solo nella
depressione endogena e nel breve periodo, ma non certo nel
medio-lungo periodo; vi è inoltre chi ha avanzato l'ipotesi che
i farmaci possano predisporre ad un aumento di recidive e
alla cronicità (Fava, 1994, 1995). Inutile ricordare che questi
dati vengono attentamente ignorati da molti autorevoli
esponenti della disciplina in un'epoca, come quella
contemporanea, nella quale viene attribuito molto rilievo alla
terapia farmacologica, e in cui vi sono potenti interessi a
questo riguardo. "

Tratto da: Fava, G. A., "La ricerca in psicoterapia: storia,
principali gruppi di lavoro, stato attuale degli studi sul risultato
e sul processo". Rivista Sperimentale di Freniatria, 1996,
CXX, 2: 182-238)

Vedi anche: Fava G.A. (1994). Do antidepressant and
antianxiety drugs increase chronicity in affective disorders?
Psychotherapy and Psychosomatics, 61: 125.
Fava G.A. (1995). Suscettibilità alle ricadute e cronicità nei
disturbi affettivi. Siamo sicuri che i farmaci antidepressivi ed
ansiolitici abbiano solo un affetto protettivo? Rivista
Sperimentale di Freniatria, CXIX, 2: 203-209.

e questo:
http://www.zambellorenzo.it/news/faq.php?answer=142&cat_name=DEPRESSIONE&category_id=3#142
Depressione, non solo pillole
di Chiara Palmerini

Non basta uno psicofarmaco contro la malattia. Anzi, si è
visto che funziona solo in sei persone su dieci. E una su due ci
ricade. Puntare di più sulle psicoterapie, secondo gli ultimi
studi, può essere invece l'arma vincente.

C'era un tempo in cui nessuno conosceva la parola
depressione. C'era semmai la melancholia, umore di
romantici ed elevati intelletti. O, in un tempo assai più vicino,
l'esaurimento nervoso. Poi è venuta la consapevolezza che la
depressione è una malattia seria, a volte cronica, che si può
presentare in varia gravità e forme, e che deriva da uno
squilibrio di «chimica» nel cervello. Sono arrivati gli
psicofarmaci, di prima, seconda, ultima generazione, e con
essi l'idea che il male oscuro possa essere guarito in poche e
semplici mosse.
Nessuno l'ha mai detto così, ma è stato il paradigma
dominante degli ultimi due decenni. Poi qualche crepa ha
intaccato questo edificio di ottimismo. Gli studi clinici hanno
iniziato a mostrare che l'effetto degli psicofarmaci, anche i più
moderni, è di poco superiore a quello di una pillola finta, un
placebo. Che non su tutti funzionano e che la depressione,
anche una volta superata, spesso ritorna.

Come una sorta di fotografia su possibilità e limiti degli
psicofarmaci è arrivata anche l'ultima ricerca, i cui risultati
sono stati pubblicati a novembre sull'American Journal of
Psychiatry. Lo studio Star*D, uno dei più ampi mai svolti sul
trattamento della depressione, ha seguito per sei anni oltre 4
mila pazienti che si erano rivolti per un aiuto a centri
americani.
Queste persone del mondo reale, che cioè spesso avevano
altri disturbi oltre alla depressione e potevano scegliere tra i
vari trattamenti (al contrario di quanto avviene nei normali
studi clinici), sono stati all'inizio curati con un farmaco classico
per la depressione, un inibitore del riassorbimento della
serotonina (Ssri).

Il male è passato a tre persone su dieci. Chi non è migliorato
ha ricevuto una dose più alta, oppure un altro medicinale
della stessa classe del primo, o uno di un'altra classe. Chi di
nuovo non migliorava ha ricevuto un altro trattamento
ancora. E avanti così per quattro volte. Alla fine, sei pazienti
su dieci sono usciti dall'episodio di depressione, quattro no.
Ma, nel corso del tempo, uno su due ci è ricaduto.
Come interpretare questi dati? È il fallimento dei farmaci nella
cura della depressione? Pochi sono disposti ad
ammetterlo. «Lo Star*D e altri studi ci mostrano che la
depressione è una malattia seria e difficile da trattare»
avverte Andrew Nierenberg, psichiatra a Harvard, uno dei
coordinatori.

Volendola vedere dal lato meno negativo «la ricerca indica
tuttavia che la remissione dell'episodio di depressione si può
avere anche se uno, due o tre precedenti interventi
farmacologici hanno fallito» dice Mario Maj, direttore del
dipartimento di psichiatria dell'Università di Napoli e
presidente della Società mondiale di psichiatria.
Lo studio ha riservato anche alcune sorprese. Per esempio
che, se un farmaco non è servito, un altro dello stesso tipo
può ancora funzionare quanto uno di una classe diversa, al
contrario di quanto gli psichiatri si aspettavano. Ma lo Star*D
conferma pure, dice Maj, «che il rischio di recidiva è elevato e
aumenta se sono stati necessari diversi trattamenti per
ottenere la remissione».

«Più se ne aggiungono, peggiore è la prognosi nel follow-up»
dichiara Guy Chouinard, psicofarmacologo della McGill
University in Canada, esperto di trattamenti farmacologici a
lungo termine. Per dirla in sintesi, secondo Giovanni Fava,
docente di psicologia clinica all'Università di Bologna e di
psichiatria alla State University di New York a Buffalo, «si è
visto che la risposta ai farmaci è molto più scarsa di quello
che si pensava e le ricadute più numerose».
Che la depressione sia una malattia complessa, di cui non
sono ancora state ben comprese le radici biologiche e le
cause precipitanti, e per cui non ci sono ancora trattamenti
pienamente efficaci, è qualcosa di cui gli esperti sono
consapevoli. Tanto che sta riguadagnando terreno
un'alternativa o un complemento alle medicine nella
vecchia «terapia della parola».

La ricerca clinica sull'efficacia delle psicoterapie è stata finora
scarsa, perché è più difficile da condurre di quella sui farmaci
e perché non ha industrie disposte a sponsorizzarla. Ma quelle
che fino a poco tempo fa venivano guardate con scetticismo e
sospetto, ora che stanno cominciando ad arrivare le prime
prove di una loro efficacia, sono rivalutate anche dai guru
della psichiatria farmacologica.
A insidiare il monopolio dei farmaci nel trattamento della
depressione non è tanto la psicoanalisi freudiana, che nel
tempo ha mantenuto le sue schiere di sostenitori, ma che
pochi si direbbero pronti a suggerire come terapia di massa,
vista la durata e i costi, bensì alcune forme di psicoterapia
breve.

CHI E PERCHÉ
Le caratteristiche della malattia

Dal 5 al 15 per cento delle persone può andare incontro a
depressione almeno una volta nella vita. Esistono varie
forme, nella cui genesi fattori biologici, psicologici e sociali
influiscono in diversa misura.

Oltre che dalla tristezza, fisiologica in tutte le situazioni di
lutto, perdita, insuccesso, a caratterizzare la depressione
patologica sono anche altri sintomi come il rallentamento
psichico e motorio, l’insonnia, la perdita di appetito, la
difficoltà di concentrazione, le idee di colpa
e di rovina, presenti per un periodo di almeno due settimane.

Secondo il rapporto Osmed, nel 2005 si sono spesi in Italia
539 milioni di euro per gli antidepressivi.
La prescrizione dei farmaci di ultima generazione
(antiserotoninergici o Ssri) è aumentata del 7,2 per cento
rispetto al 2004. I farmaci per il sistema nervoso centrale
occupano il quarto posto in ordine di spesa per il Servizio
sanitario nazionale

da http://www.panorama.it
Inserito il 16 dicembre 06

Fides Brasier
18-08-2007, 17:19
Puoi sicuramente darci dei riferimenti a due di questi studi.E soprattutto questo:
http://www.zambellorenzo.it/news/faq.php?answer=226&cat_name=DEPRESSIONE&category_id=3#226
(una spiegazione piu' esauriente la trovi su Mente e Cervello di febbraio 2007, articolo dal titolo L'interruttore della depressione)

Attacco diretto alla depressione
ROSALBA MICELI

Ricordate la nuvola grigia, foriera di cattivi presagi, che
seguiva Fantozzi alias Paolo Villaggio, come un’ombra? La
depressione, al pari di una nuvola interiore, spesso invisibile
agli altri, rallenta o cortocircuita i pensieri, le emozioni, la
volontà, rosicchiando giorno dopo giorno la voglia di vivere. Il
primo problema da affrontare è una corretta diagnosi,
complicata dai pregiudizi che ancora circondano chi soffre di
depressione e dal fatto che i disturbi dell’umore possono
manifestarsi in forme più o meno gravi o associarsi a malattie
di altra natura, mentali e non. Ad ogni modo, la disforia deve
essere riconosciuta e trattata subito, prima che diventi
cronica o peggio, evolva in comportamenti autodistruttivi.

Negli ultimi anni il dibattito su quale strategia terapeutica sia
più efficace ha portato prove a sostegno dell’uso di
antidepressivi e della psicoterapia, avvallate da risultati clinici
e dal riscontro, mediante tecniche di brain imaging, di
modificazioni nel cervello di pazienti dopo l’intervento
terapeutico. Immagini simili sono state presentate al recente
congresso della Società Italiana di Psichiatria. Ma c’è qualcosa
che può rivoluzionare completamente l’approccio alla cura
della depressione o far comprendere dove, come e perché
funzionano le cure tradizionali. L’anno scorso un gruppo di
ricerca guidato dal Helen Mayberg, docente di psichiatria e
neurologia alla Emory University di Atlanta, ha descritto gli
straordinari risultati di un esperimento: la “stimolazione
cerebrale profonda” mediante l’inserimento di elettrodi,
nell’”area 25”(BA25) situata sopra il palato superiore, aveva
risolto dei casi di depressione resistente a qualsiasi
trattamento. Studi precedenti avevano dimostrato che l’area
25 - via di comunicazione tra la corteccia frontale (sede delle
funzioni cognitive superiori) - e il sistema limbico (coinvolto
nella risposta emozionale e nella memoria) - è iperattiva nei
soggetti depressi, agisce “come un cancello lasciato aperto”,
dice Helen Mayberg nell’intervista pubblicata sull’ultimo
numero della rivista “Mente & Cervello”.

La metafora del cancello è efficace e ricorda il “filtro
cognitivo” degli psicologi cognitivi. Se il cancello non riesce a
chiudersi, gli stimoli negativi interni (pensieri, immagini,
sentimenti) ed esterni, possono disturbare o sopraffare il
pensiero e alterare l’umore. Ricalibrare l’attività dell’area 25
interrompe il circuito depressivo e i pazienti riferiscono di non
percepire più il “rumore”. Anche in questo caso i riferimenti
con la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) per la
depressione sono forti. La TCC agisce sui “pensieri
automatici” (del tipo: non riuscirò mai a farcela, non valgo
nulla, non merito di essere amato) che si presentano
spontaneamente alla mente del depresso, a detta dei
pazienti, come un “rumore” di fondo. Prima dell’esperimento
decisivo, la ricercatrice ha studiato con le tecniche di
neuroimmagine le dinamiche cerebrali di soggetti normali e di
depressi prima e dopo la cura con antidepressivi o con la
TCC. I pazienti che si erano ristabiliti dopo un trattamento
con antidepressivi mostravano una riduzione dell’attività
dell’area 25 e un incremento di quella della corteccia frontale.
Diversamente, in coloro che avevano imparato a controllare i
pensieri negativi mediante una TCC, all’iniziale aumento
dell’attività frontale seguiva una diminuzione dell’attività
frontale, che la Mayberg si spiega come una sorta di
rilassamento mentale, dopo gli sforzi richiesti dalla terapia.

Adesso che un interruttore nel circuito della depressione è
stato scoperto, si può cominciare a delineare un modello che
tenga anche conto di studi paralleli sugli effetti dello stress
cronico, di eventi traumatici o dei disturbi della sfera affettiva.
E comporre il puzzle.

da:http://www.lastampa.it
Inserito il 10 febbraio 07

Black Dawn
18-08-2007, 17:23
Mica tanto: non si diventa dipendenti dalla pillola, ma lo si diventa dall'analista... e non dirmi che questo non succede mai.



Falso!

Mio padre a forza di prendersi la pasticchetta di TAVOR ogni sera...adesso è tossico-dipendente e non ne può fare a meno.
L'unica volta che ha provato a stare in astinenza, ha avuto attacchi di panico con atteggiamenti suicidi.
Dopo quel giorno, il dottore gli ha cambiato il tavor con un farmaco più leggero.

Ribadisco il concetto, la psichiatria non è una scienza...e se la vogliamo proprio chiamare così, sicuramente non è una scienza affidabile.

Black Dawn
18-08-2007, 17:24
Voglio proprio vedere in quanti casi sia corretto prescriverlo. Il cervello è un organo, e in quanto tale , se malato va curato. ma chi stabilisce quali siano i canoni per definire "malato" un bambino? Vengono applicati correttamente? Chi fornisce le informazioni riguardo al bambino, lo fa in modo oggettivo, o forse lo fa in modo distorto , per qualsivoglia motivo?


*

rgart
18-08-2007, 18:47
Voglio proprio vedere in quanti casi sia corretto prescriverlo. Il cervello è un organo, e in quanto tale , se malato va curato. ma chi stabilisce quali siano i canoni per definire "malato" un bambino? Vengono applicati correttamente? Chi fornisce le informazioni riguardo al bambino, lo fa in modo oggettivo, o forse lo fa in modo distorto , per qualsivoglia motivo?

é semplice,quando questo va contro le normali abitudini socio-economiche...

Se ti molla la ragazza e sei "depresso" ma la sera esci con i tuoi amici, ti fai una doccia,mangi ecc. ma sei mogio ecc. bene non sei nel campo patologico

Se ti molla la ragazze e tu ti chiudi in casa,interrompi relazioni sociali,non curi + il tuo corpo ecc.ecc. bene, sei depresso...

Il DSM (http://it.wikipedia.org/wiki/Diagnostic_and_Statistical_Manual_of_Mental_Disorders)[/URL] è il manuale di riferimento è spiega scientificamente come riconoscere una patologia da uno stato non patologico...

Non credo si trovino,ma i video con bambini affetti da ADHD sono sconvolgenti... non si parla di "pesti" ma di veri e propri bambini che dopo 2 minuti distolgono l'attenzione da qualsiasi cosa gli si proponga, secondo voi bambini così che istruzione possono recepire?

stbarlet
18-08-2007, 19:14
é semplice,quando questo va contro le normali abitudini socio-economiche...

Se ti molla la ragazza e sei "depresso" ma la sera esci con i tuoi amici, ti fai una doccia,mangi ecc. ma sei mogio ecc. bene non sei nel campo patologico

Se ti molla la ragazze e tu ti chiudi in casa,interrompi relazioni sociali,non curi + il tuo corpo ecc.ecc. bene, sei depresso...

Il DSM (http://it.wikipedia.org/wiki/Diagnostic_and_Statistical_Manual_of_Mental_Disorders)[/URL] è il manuale di riferimento è spiega scientificamente come riconoscere una patologia da uno stato non patologico...

Non credo si trovino,ma i video con bambini affetti da ADHD sono sconvolgenti... non si parla di "pesti" ma di veri e propri bambini che dopo 2 minuti distolgono l'attenzione da qualsiasi cosa gli si proponga, secondo voi bambini così che istruzione possono recepire?


e fin qui siamo d'accordo. Non metto nemmeno in dubbio i canoni per i quali uno è giudicato affetto da adhd. Ma non di mentichiamoci che non sono macchine a decidere, ma persone.. I medici potrebbero essere unti per bene.. le madri essere troppo occupate..

Fides Brasier
18-08-2007, 19:18
Non credo si trovino,ma i video con bambini affetti da ADHD sono sconvolgenti... non si parla di "pesti" ma di veri e propri bambini che dopo 2 minuti distolgono l'attenzione da qualsiasi cosa gli si proponga, secondo voi bambini così che istruzione possono recepire?Per quello che ricordo io, un buon terzo della mia classe alle elementari era cosi'... me compreso ovviamente :D
Solo che un tempo gli adulti non davano le anfetamine ai bambini: davano la pazienza di seguirli... :fagiano:

Black Dawn
18-08-2007, 19:37
Solo che un tempo gli adulti non davano le anfetamine ai bambini: davano la pazienza di seguirli... :fagiano:

Bravissimo...;)

kagerou
18-08-2007, 20:56
E' un farmaco che si somministra ai bambini affetti da disturbo dell'attenzione...
se utilizzato in modo ragionevole e solo quando necessario funziona molto bene!
Altrimenti... si finisce come in una puntata di south park (tutti fatti di Ritalin) :asd:

in realtà si somministra farmaci ai bambini che presentano disturbi perchè è più facile "narcotizzarli" piuttosto che adoperarsi al fine di migliorare la situazione ed inserire il bambino attivamente all'interno del contesto-classe. Troppo facile ricorrere ai farmaci, equivale a girare attorno al problema invece di risolverlo.

rgart
18-08-2007, 23:35
e fin qui siamo d'accordo. Non metto nemmeno in dubbio i canoni per i quali uno è giudicato affetto da adhd. Ma non di mentichiamoci che non sono macchine a decidere, ma persone.. I medici potrebbero essere unti per bene.. le madri essere troppo occupate..

Infatti il problema è qui... stà tutto nello schifo di persone che siamo diventati...

Per quello che ricordo io, un buon terzo della mia classe alle elementari era cosi'... me compreso ovviamente :D
Solo che un tempo gli adulti non davano le anfetamine ai bambini: davano la pazienza di seguirli... :fagiano:

Non credo proprio che 1/3 fosse così... proprio non capite,sono bambini che OGNI 2 minuti perdono l'attenzione e combinano di tutto,sia che stiano guardando i cartoni animati che stiano mangiando e poi non parliamo di studiare... i genitori sono messi in croce perchè NULLA riesce a fermarli... e in questi casi un farmaco mi dispiace ma è d'obbligo...

Ziosilvio
19-08-2007, 10:42
Si diventa eccome dipendenti dalla pillola: perche' quando smetti di assumerla il problema torna.
Dall'analista il discorso e' differente: la terapia cognitivo comportamentale permette di acquisire consapevolezze che risolvono il problema, e dall'analista non ci vai piu'. Poi ci sono analisti e analisti: quelli il cui metodo e' funzionale alla risoluzione del problema del paziente specifico, e quelli che no. Ma questo vale per tutto, anche per il meccanico dell'auto, bisogna avere anche un po' di culo :D

O non capisco :mbe: oppure non hai mai letto il foglio informativo di un qualsiasi psicofarmaco. dal più blando al più potente.

Falso!

Mio padre a forza di prendersi la pasticchetta di TAVOR ogni sera...adesso è tossico-dipendente e non ne può fare a meno.
L'unica volta che ha provato a stare in astinenza, ha avuto attacchi di panico con atteggiamenti suicidi.
Dopo quel giorno, il dottore gli ha cambiato il tavor con un farmaco più leggero.

Ribadisco il concetto, la psichiatria non è una scienza...e se la vogliamo proprio chiamare così, sicuramente non è una scienza affidabile.
Dal post numero 21 nella sua interezza dovrebbe essere chiaro che sono coloro i quali vengono curati per mezzo della sola psicoterapia a non correre il rischio di diventare dipendenti dalla pillola.

Tra le possibili cause di un così clamoroso fraintendimento, riesco a pensare solo alla fatica dovuta al caldo, oppure a un livello molto elevato di malafede.

Voglio sperare che non sia la seconda che ho detto.

Ziosilvio
19-08-2007, 10:43
Tempo fa in questo stesso forum avevo postato un articolo tratto da tuttoscienze (settimanale di divulgazione scientifica della stampa) dove se ne parlava, purtroppo non riesco a ritrovarlo ma poiche' mi interessa lo cerco, ho solo bisogno di tempo.
Nel frattempo invece ho trovato questo:
http://www.zambellorenzo.it/news/faq.php?answer=326&cat_name=DEPRESSIONE&category_id=3#326
e questo:
http://www.zambellorenzo.it/news/faq.php?answer=142&cat_name=DEPRESSIONE&category_id=3#142
E soprattutto questo:
http://www.zambellorenzo.it/news/faq.php?answer=226&cat_name=DEPRESSIONE&category_id=3#226
(una spiegazione piu' esauriente la trovi su Mente e Cervello di febbraio 2007, articolo dal titolo L'interruttore della depressione)
Grazie.

lowenz
19-08-2007, 13:15
Ennesimo thread complottista? :D

Fides Brasier
19-08-2007, 13:51
Non credo proprio che 1/3 fosse così... proprio non capite,sono bambini che OGNI 2 minuti perdono l'attenzione e combinano di tutto,sia che stiano guardando i cartoni animati che stiano mangiando e poi non parliamo di studiare... i genitori sono messi in croce perchè NULLA riesce a fermarli... e in questi casi un farmaco mi dispiace ma è d'obbligo...Un terzo magari anche no, ma ti assicuro che almeno sei o sette bambini erano davvero molto vivaci di temperamento: ma la maestra, con la complicita' e l'aiuto della famiglia, riusci' col tempo a tenerci a bada.
Pero' forse ho compreso cio' che intendi dire. Ricordo che in seconda o terza elementare c'era un bambino che suppongo fosse come quelli che menzioni: assolutamente indisciplinato, impaziente, irrequieto, metteva in croce la maestra e tutta la scuola, bidelli e altre maestre comprese. Anche alle medie ho trovato ragazzini cosi'.
Ma, e soprattutto del primo, ricordo con certezza che questo dipendeva dalla sua famiglia: aveva una situazione familiare cosi' disastrata e particolare che, l'ho capito molto piu' tardi, sfogava la sua disperata ansia di essere ascoltato e seguito nell'unico modo che conosceva -forse nell'unico modo che gli era stato insegnato.
E cose simili capitano anche da adulti: ansie e nevrosi che si sviluppano per mancanza degli strumenti utili ad un approccio sereno del mondo.
Ma e' proprio l'approccio farmacologico alla soluzione del problema che trovo assurdo: perche' non si fa altro che curare il sintomo (ovvero l'irrequietezza) e non si fa nulla per andare a eliminare alla radice le cause del problema -che infatti si presenta nuovamente quando la terapia farmacologica si interrompe.
L'ho detto e lo ripeto, sono favorevole ai farmaci (anche se pure qui ce ne sarebbe molto da dire, molte riserve da avere) in una fase iniziale di una terapia psicoanalitica completa, quando magari senza farmaci un depresso (per esempio) rischia di non arrivarci nemmeno alle prime fasi della terapia, perche' s'ammazza prima o fa del male agli altri.
Ma ai bambini no diobbuono, piuttosto che bruciare il cervello di un bambino e' meglio toglierli alle famiglie che non sanno crescerli. Ma anche questo e' impossibile, il costo in termini sociali sarebbe insostenibile...

rgart
19-08-2007, 14:03
Anche il caso che fai tu è diverso,nel video che ho visto si parla di nuclei familiari normalissimi...

In quello che menzioni invece bisognerebbe intervenire a livello dei genitori (principali colpevoli sempre e comunque)...

Fides Brasier
19-08-2007, 15:13
Anche il caso che fai tu è diverso,nel video che ho visto si parla di nuclei familiari normalissimi...Quanti "genitori normalissimi" che scaricano le loro tensioni sui figli...
Poi boh, ovvio che non saro' certo io a cambiare lo stato delle cose, ma continuo a pensare a quel farmaco solo come a un colossale business sulla pelle dei bambini.

Il che se vuoi e' peggio: un adulto e' consapevole di se' stesso e puo' scegliere in liberta' se curarsi con una psicoterapia o alleviare i suoi sintomi con una pillola.
Un bambino invece questa scelta se la vede imposta dai suoi "genitori normalissimi" -ma permettimi di pensare che un genitore non e' proprio "normalissimo" se pensa di dare degli psicofarmaci a suo figlio.

stbarlet
19-08-2007, 17:32
Ennesimo thread complottista? :D




Non puoi liquidare una qiuestione così complessa con quella frase.

lowenz
19-08-2007, 17:35
Non puoi liquidare una qiuestione così complessa così..
Ma guardate che ai bambini vengono dati anche farmaci molto più potenti dei derivati dell'anfetamina come il Ritalin!

Presente i danni che fai il DEPAKIN?

http://www.torrinomedica.it/studio/SchedeFarmaci/DEPAKIN.htm

Però si continua a somministrarlo ai bambini che soffrono di epilessia da decine di anni senza che nessuno si sia inventato nessuna "teoria complottista".

stbarlet
19-08-2007, 17:45
Ma guardate che ai bambini vengono dati anche farmaci molto più potenti dei derivati dell'anfetamina come il Ritalin!

Presente i danni che fai il DEPAKIN?

http://www.torrinomedica.it/studio/SchedeFarmaci/DEPAKIN.htm

Però si continua a somministrarlo ai bambini che soffrono di epilessia da decine di anni senza che nessuno si sia inventato nessuna "teoria complottista".



Spero che il tuo sia uno sfortunato esempio.. Mi stai comparando bambini epilettici a bambini che POTREBBERO soffrire di adhd..

Andando oltre.. Mai avuto figli? Hai mai visto come si comportano alcuni bambini al giorno d'oggi? Sarà ADHD? Saranno i genitori che non li hanno educati?

Fides Brasier
19-08-2007, 17:49
Però si continua a somministrarlo ai bambini che soffrono di epilessiaMi sembra che il contesto sia leggermente differente.
Un conto e' somministrare un farmaco per la cura dell'epilessia, un altro conto non riuscire che con un'anfetamina a tenere a bada dei bambini vivaci.
E poi l'epilessia e' sempre esistita, l'adhd l'hanno inventata adesso :D

lowenz
19-08-2007, 17:56
Spero che il tuo sia uno sfortunato esempio.. Mi stai comparando bambini epilettici a bambini che POTREBBERO soffrire di adhd..
Sfortunato? :confused:

Guarda che l'epilessia non è nemmeno diagnosticabile come disturbo permanente dato che si presenta del tutto stocasticamente, e non si sa ancora nulla su cosa effettivamente la causi, e pure la si cura con farmaci molto pesanti.....e che non si sa ancora se facciano più bene o male.


Andando oltre.. Mai avuto figli? Hai mai visto come si comportano alcuni bambini al giorno d'oggi? Sarà ADHD? Saranno i genitori che non li hanno educati?
Il fattore educazione è essenziale, ma non escluderei una ripercussione sui bambini da eventuali psicofarmaci assunti durante la gravidanza dalla madri.....psicofarmaci che ora sono molto più popolari e diffusi di un tempo.

lowenz
19-08-2007, 17:59
Mi sembra che il contesto sia leggermente differente.
Un conto e' somministrare un farmaco per la cura dell'epilessia, un altro conto non riuscire che con un'anfetamina a tenere a bada dei bambini vivaci.
E poi l'epilessia e' sempre esistita, l'adhd l'hanno inventata adesso :D
A parte che il Ritalin è un derivato dell'anfetamina e non anfetamina propriamente detta, altrimenti l'effetto sarebbe ben diverso!

http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato

Il metilfenidato ha effetti collaterali inferiori a quelli prodotti da altre anfetamine analoghe. Una bassa dose di metilfenidato è generalmente ben tollerata.

->

Il metilfenidato è stato brevettato nel 1954 dalla Ciba Pharmaceutical Company (successivamente diventata Novartis) e inizialmente era utilizzato per il trattamento della depressione, sindrome da affaticamento cronico e narcolessia. A partire dagli anni '60, viene impiegato per il trattamento dei bambini affetti da ADHD, che a quel tempo era chiamata "disfunzione cerebrale minima"

Sono 40 anni eh.....non mi sembra "adesso".

stbarlet
19-08-2007, 18:01
Sfortunato? :confused:

Guarda che l'epilessia non è nemmeno diagnosticabile come disturbo permanente dato che si presenta del tutto stocasticamente, e non si sa ancora nulla su cosa effettivamente la causi, e pure la si cura con farmaci molto pesanti.....e che non si sa ancora se facciano più bene o male.


Non spendo altre parole sulla questione.. è piuttosto ovvio che ti stai arrampicando sugli specchi.





Il fattore educazione è essenziale, ma non escluderei una ripercussione sui bambini da eventuali psicofarmaci assunti durante la gravidanza dalla madri.....psicofarmaci che ora sono molto più popolari e diffusi di un tempo.







Si ma si parla di altro! Si sta parlando di bambini che potrebbero essere costretti ad assumere farmaci che non servono..

stbarlet
19-08-2007, 18:02
A parte che il Ritalin è un derivato dell'anfetamina e non un'anfetamina, altrimenti l'effetto sarebbe ben diverso!

http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato

Il metilfenidato ha effetti collaterali inferiori a quelli prodotti da altre anfetamine analoghe. Una bassa dose di metilfenidato è generalmente ben tollerata.

->

Il metilfenidato è stato brevettato nel 1954 dalla Ciba Pharmaceutical Company (successivamente diventata Novartis) e inizialmente era utilizzato per il trattamento della depressione, sindrome da affaticamento cronico e narcolessia. A partire dagli anni '60, viene impiegato per il trattamento dei bambini affetti da ADHD, che a quel tempo era chiamata "disfunzione cerebrale minima"

Sono 40 anni eh.....





Lol.. sarà il caldo.. vuoi negare che il problema sia diventato tale solo di recente?

lowenz
19-08-2007, 18:07
Cmq ecco una lettura esauriente a riguardo, con tanto di bibliografia.

http://www.psiconline.it/print.php?sid=2982

C'è parecchio materiale a riguardo dell'ADHD.

lowenz
19-08-2007, 18:08
Lol.. sarà il caldo.. vuoi negare che il problema sia diventato tale solo di recente?
Il caldo? Vuoi offendere?

Il problema al massimo è la prescrizione del farmaco troppo facile da parte dei dottori, non certo l'esistenza della sindrome.

lowenz
19-08-2007, 18:10
Non spendo altre parole sulla questione.. è piuttosto ovvio che ti stai arrampicando sugli specchi.
A me sembra che non ti vada di discutere ma ti piaccia usare toni un po' sopra le righe.


Si ma si parla di altro! Si sta parlando di bambini che potrebbero essere costretti ad assumere farmaci che non servono..
Come detto sopra allora il problema sono i medici che li prescrivono, non che ci sia o meno la sindrome.

stbarlet
19-08-2007, 18:12
Il caldo? Vuoi offendere?

Il problema al massimo è la prescrizione del farmaco troppo facile da parte dei dottori, non certo l'esistenza della sindrome.





:asd: WOW hai scritto esattamente la stessa cosa che abbiamo scritto una pagina fa.. visto che non serviva tirare fuori l'epilessia? :D



Ero ironico ? Ti senti offeso? Segnalami..

stbarlet
19-08-2007, 18:14
A me sembra che non ti vada di discutere ma ti piaccia usare toni un po' sopra le righe.


Come detto sopra allora il problema sono i medici che li prescrivono, non che ci sia o meno la sindrome.



Sopra le righe? :mbe: A me va di discutere.. Ma permettimi di dire basta se uno per due volte mi compara due cose così diverse.

lowenz
19-08-2007, 18:17
Ero ironico ? Ti senti offeso? Segnalami..
Non perdo tempo a segnalare, ma conoscendo di persona (di cui uno MOLTO bene) individui epilettici curati per l'epilessia e altri NON curati vedo che in quelli in cui è scomparsa "naturalmente" per invecchiamento cerebrale (oltre una certa età scompare naturalmente perchè il cervello "rallenta" per conto suo) questi ultimi - a parte rari momenti di rabbia - sono perfettamente normali, chi invece ha assunto il depakin ha avuto grossissimi problemi di apprendimento nell'età scolare.....eppure non ho mai sentito NESSUNO schierarsi contro i danni possibili del Depakin (atteggiamento serio) né tantomeno inventarsi fantastiche teorie complottiste (atteggiamento non serio): in questo consisteva il mio paragone.

Presente i danni che fai il DEPAKIN?
Però si continua a somministrarlo ai bambini che soffrono di epilessia da decine di anni senza che nessuno si sia inventato nessuna "teoria complottista".

Fides Brasier
19-08-2007, 18:26
A parte che il Ritalin è un derivato dell'anfetamina e non anfetamina propriamente detta

Sono 40 anni eh.....non mi sembra "adesso".La precisazione che sia un derivato cosi' come il fatto che siano 40 anni piuttosto che quattro giorni non cambiano di una virgola la questione: il paragone dell'adhd con l'epilessia e' decisamente infelice e inappropriato perche' si tratta di due cose ben diverse.
Dal tuo stesso link leggo:
Non vi è stato un ampio consenso riguardo al confine tra questo disturbo e la distraibilità o l'iperattività adeguate all'età. Da un lato, alcuni clinici si preoccupano che stabilire una soglia eccessivamente bassa causi una prevalenza artificialmente alta, con bambini che hanno una diagnosi falsamente positiva che ricevono trattamenti non necessari e potenzialmente pericolosi (per es., stimolanti) e stigmatizzazione. In contrasto, altri si preoccupano che stabilire una soglia eccessivamente alta possa causare la perdita di casi, il loro mancato trattamento, e l'inadeguato etichettamento dei bambini come pigri, 'con la testa tra le nuvole', come affetti da 'problemi di comportamento', o poco intelligenti.
Mi sembra che prevalga la tentazionedi voler etichettare come "malato" (o "affetto da sindrome") bambini che in realta' a mio parere devono essere seguiti (come tutti i bambini) e che devono crescere con i loro tempi (come tutti i bambini).
Pero' la tentazione di poter "curare tutto" con una pillola e' forte...

stbarlet
19-08-2007, 18:27
Non perdo tempo a segnalare, ma conoscendo di persona (di cui uno MOLTO bene) individui epilettici curati per l'epilessia e altri NON curati vedo che in quelli in cui è scomparsa "naturalmente" per invecchiamento cerebrale (oltre una certa età scompare naturalmente perchè il cervello "rallenta" per conto suo) questi ultimi - a parte rari momenti di rabbia - sono perfettamente normali, chi invece ha assunto il depakin ha avuto grossissimi problemi di apprendimento nell'età scolare.....eppure non ho mai sentito NESSUNO schierarsi contro i danni possibili del Depakin (atteggiamento serio) né tantomeno inventarsi fantastiche teorie complottiste (atteggiamento non serio): in questo consisteva il mio paragone.



Facciamo così. Sono io che non ti capisco ok?

Nessuno qui dice che quando serve non debba essere dato.. il tuo paragone va a donnine.. qui si discute degli abusi.
Nessuno qui ha tirato fuori tesi complottistiche. Sarebbe bastato leggere i commenti per capirlo.

Fides Brasier
19-08-2007, 18:29
eppure non ho mai sentito NESSUNO schierarsi contro i danni possibili del Depakin (atteggiamento serio) né tantomeno inventarsi fantastiche teorie complottiste (atteggiamento non serio): in questo consisteva il mio paragone.ma che c'entra l'epilessia, proprio niente! :doh:
Dai per favore, sei una persona intelligente, non mettere insieme due cose che proprio insieme non ci possono stare, non hanno alcuna relazione tra di loro.

lowenz
19-08-2007, 18:37
Un conto e' somministrare un farmaco per la cura dell'epilessia, un altro conto non riuscire che con un'anfetamina a tenere a bada dei bambini vivaci.
Se fosse un problema di vivacità, dandogli un'anfetamina non li fermi più :D
Le anfetamine sono potenti stimolanti, dati ad un "esaltato" lo fanno diventare "esaltatissimo".
La "vivacità" di questi bambini infatti non è vivacità, è totale incapacità di fissare l'attenzione su qualcosa, che poi si traduce in comportamenti apparentemente vivaci ("confusamente caotici" sarebbe meglio), ma che in realtà di vivace non hanno nulla.
Quindi con i bambini vivaci nel senso "vero" della parola il Ritalin va assolutamente evitato e fa molto più bene uno schiaffone.

lowenz
19-08-2007, 18:38
Facciamo così. Sono io che non ti capisco ok?

Nessuno qui dice che quando serve non debba essere dato.. il tuo paragone va a donnine.. qui si discute degli abusi.
Nessuno qui ha tirato fuori tesi complottistiche. Sarebbe bastato leggere i commenti per capirlo.
A me sembra il thread sia partito con le solite tesi complottiste (vedi anche autore): io rispondevo in merito a quello.

stbarlet
19-08-2007, 18:42
A me sembra il thread sia partito con le solite tesi complottiste (vedi anche autore): io rispondevo in merito a quello.




Senti.. di un libro leggi solo la prima ? Se rispondevi in merito a quello, potevi quotare il post iniziale, perchè la discussione - fin dai primi commmenti - verteva su altro.


E comunque l'esempio che hai fatto è fuori luogo.

Fides Brasier
19-08-2007, 18:44
Se fosse un problema di vivacità, dandogli un'anfetamina non li fermi più :D
Le anfetamine sono potenti stimolanti, dati ad un "esaltato" lo fanno diventare "esaltatissimo".
La "vivacità" di questi bambini infatti non è vivacità, è totale incapacità di fissare l'attenzione su qualcosa, che poi si traduce in comportamenti apparentemente vivaci ("confusamente caotici" sarebbe meglio), ma che in realtà di vivace non hanno nulla.
Quindi con i bambini vivaci nel senso "vero" della parola il Ritalin va assolutamente evitato e fa molto più bene uno schiaffone.Ancora con 'sta cosa? :mbe:
Sono stato impreciso io, ti ho specificato prima che ho scritto anfetamina invece di "derivato da" per concisione eccetera, magari puoi anche smettere di ripetere la medesima cosa.
Se poi invece vuoi mandare in vacca il thread parlando di sciocchezze che non c'entrano niente, solo perche' "ti sembrava" che ci fossero cose complottiste, allora dillo chiaramente, cosi' ti lasciamo giocare per un po' qua dentro e quando ti sei stancato e te ne vai possiamo tornare noi a discutere seriamente.

lowenz
19-08-2007, 18:45
ma che c'entra l'epilessia, proprio niente! :doh:
Dai per favore, sei una persona intelligente, non mettere insieme due cose che proprio insieme non ci possono stare, non hanno alcuna relazione tra di loro.
Mi sa ma proprio non riesco a farmi capire.

Qui dentro c'è qualcuno che sostiene che l'ADHD non esiste ed è stata inventata ad hoc per fan vendere il Ritalin (questa è la tesi complottista); io allora ho lanciato "il sasso": dato che anche l'epilessia non è uno "stato patologico" ben definito (una persona può avere un SOLO attacco epilettico in tutta la vita, e in quei casi non è assolutamente possibile capire se è affetto o meno da epilessia) perchè nessuno ha mai sostenuto che chi vende il Depakin (che ha pericolosi e provati effetti negativi) sta congiurando - come chi vende il Ritalin - a far rimbambire i futuri adulti?

Se non si fosse capito la mia era domanda relativa a come ragiona il "complottista tipo".

Chiaro ora?

Fides Brasier
19-08-2007, 18:45
Casualmente io e stbarlet stiamo dicendo a lowenz praticamente le medesime cose :asd:

lowenz
19-08-2007, 18:46
E comunque l'esempio che hai fatto è fuori luogo.
Penso che non hai ancora capito perchè ho fatto quell'esempio.

lowenz
19-08-2007, 18:46
Casualmente io e stbarlet stiamo dicendo a lowenz praticamente le medesime cose :asd:
E mi sa ma casualmente non avete capito l'esempio :D

lowenz
19-08-2007, 18:47
Se poi invece vuoi mandare in vacca il thread parlando di sciocchezze che non c'entrano niente, solo perche' "ti sembrava" che ci fossero cose complottiste, allora dillo chiaramente, cosi' ti lasciamo giocare per un po' qua dentro e quando ti sei stancato e te ne vai possiamo tornare noi a discutere seriamente.
Ma hai presente chi è e come pensa l'autore di questo thread?

Fides Brasier
19-08-2007, 18:49
Mi sa ma proprio non riesco a farmi capire.

Qui dentro c'è qualcuno che sostiene che l'ADHD non esiste ed è stata inventata ad hoc per fan vendere il Ritalin (questa è la tesi complottista); io allora ho lanciato "il sasso": dato che anche l'epilessia non è uno "stato patologico" ben definito (una persona può avere un SOLO attacco epilettico in tutta la vita, e in quei casi non è assolutamente possibile capire se è affetto o meno da epilessia) perchè nessuno ha mai sostenuto che chi vende il Depakin (che ha pericolosi e provati effetti negativi) sta congiurando - come chi vende il Ritalin - a far rimbambire i futuri adulti?

Se non si fosse capito la mia era domanda relativa a come ragiona il "complottista tipo".

Chiaro ora?Forse perche' si tratta di due cose ben diverse (come gia' ti abbiamo ripetuto piu' volte):
http://www.neurologia.it/epilessia/epilessia_info.html
Il 5% di tutte le persone ha almeno una crisi epilettica durante la sua vita, ma non è considerato affetto da epilessia. La diagnosi di epilessia implica una tendenza a crisi epilettiche ripetute che si trova nello 0.5% della popolazione.

lowenz
19-08-2007, 18:50
Qui dentro c'è qualcuno che sostiene che l'ADHD non esiste ed è stata inventata ad hoc per fan vendere il Ritalin (questa è la tesi complottista)
La sindrome ADHD non esiste, è stata inventata di sana pianta per far diventare i bambini cavie da sperimentazione...ne vedremo gli effetti nefasti tra una decina di anni.
:read: :read: :read:

Fides Brasier
19-08-2007, 18:50
E mi sa ma casualmente non avete capito l'esempio :DMagari perche' stai portando un esempio sbagliato che non c'entra una mazza :Prrr:

lowenz
19-08-2007, 18:50
Forse perche' si tratta di due cose ben diverse (come gia' ti abbiamo ripetuto piu' volte):
http://www.neurologia.it/epilessia/epilessia_info.html
Ma nessuno sa stabilire con certezza a quanto ammonti il "ripetute" !

lowenz
19-08-2007, 18:51
Magari perche' stai portando un esempio sbagliato che non c'entra una mazza :Prrr:
Continuo a pensare che non avete afferrato il senso dell'esempio e a chi era rivolto (l'autore del thread).

stbarlet
19-08-2007, 18:51
Mi sa ma proprio non riesco a farmi capire.

Qui dentro c'è qualcuno che sostiene che l'ADHD non esiste ed è stata inventata ad hoc per fan vendere il Ritalin (questa è la tesi complottista); io allora ho lanciato "il sasso": dato che anche l'epilessia non è uno "stato patologico" ben definito (una persona può avere un SOLO attacco epilettico in tutta la vita, e in quei casi non è assolutamente possibile capire se è affetto o meno da epilessia) perchè nessuno ha mai sostenuto che chi vende il Depakin (che ha pericolosi e provati effetti negativi) sta congiurando - come chi vende il Ritalin - a far rimbambire i futuri adulti?

Se non si fosse capito la mia era domanda relativa a come ragiona il "complottista tipo".

Chiaro ora?



Chiaro come il petrolio! Capisco, che l'impianto logico matematico ti porti ad usare "qualcuno" al posto di "uno".. ma si parla di cose completamente diverse. Un attacco epilettico, per quanto possa verificarsi una sola volta, è discreto!

Fides Brasier
19-08-2007, 18:51
Ma hai presente chi è e come pensa l'autore di questo thread?Devo entrarci in intimita' per poter esprimere la mia opinione? :mbe:
Spero di no -almeno che non sia una bella gnocca :D

Fides Brasier
19-08-2007, 18:52
Ma nessuno sa stabilire con certezza a quanto ammonti il "ripetute" !Vabbuo' continua a parlare di cose che non c'entrano va.

stbarlet
19-08-2007, 18:54
E mi sa ma casualmente non avete capito l'esempio :D



Ah l'evidenza.. brutta bestia :asd:

lowenz
19-08-2007, 18:54
Andate a leggervi gli altri thread di Black Dawn, poi capirete perchè ho risposto in questo modo.....mi pare assurdo però che non abbiate mai visto altri suoi thread.

lowenz
19-08-2007, 18:55
Vabbuo' continua a parlare di cose che non c'entrano va.
Ah l'evidenza.. brutta bestia :asd:
Lasciamo giudicare a chi ha capito lo scopo dell'esempio, va bene?

stbarlet
19-08-2007, 18:58
Andate a leggervi gli altri thread di Black Dawn, poi capirete perchè ho risposto in questo modo.....mi pare assurdo però che non abbiate mai visto altri suoi thread.

Allora due cose.


Quota.

Oppure dillo subito.

lowenz
19-08-2007, 19:02
Ho letto la prima pagina e ho risposto, non mi pare ci sia il dovere di leggere tutto per rispondere!

Quando vedo post così:
Balle colossali.
La sindrome ADHD non esiste, è stata inventata di sana pianta per far diventare i bambini cavie da sperimentazione...ne vedremo gli effetti nefasti tra una decina di anni.
Vedo che qualcuno inizia ad aprire gli occhi.

La scuffia passa, un psico-farmaco dato a un bambino di 8 anni può solo che fare danni permanenti.
Eh già.:rolleyes:

Scusa tanto se noi poveri servi della gleba facciamo fatica ad accettare che un'anfetamina data a un essere umano di 8 anni sia una cosa "normale".

Qui se c'è qualcuno che deve essere curato è il neuro-psichiatra che prescrive stà merda...
In America non se la pongono nemmeno la questione...hai un problema?

Pasticca.:O

Ma se ancora non ti ho detto qual'è il problema???:doh:

Pasticca, pasticca!:O :O


non possono che cadermi le braccia.....se non è complottismo (disfattista per giunta) questo!

stbarlet
19-08-2007, 19:07
Abbiamo capito 6 post fa a chi hai diretto il tuo intervento. E ti abbiamo risposto 5 post fa.

lowenz
19-08-2007, 19:08
La cosa incredibile è vedere poi "cavie da sperimentazione".....ma per cosa?
Per una cosa che è stata già ampiamente sperimentata sui chi soffre di narcolessia?

:boh: :boh: :boh:

lowenz
19-08-2007, 19:16
Abbiamo capito 6 post fa a chi hai diretto il tuo intervento.
E spero anche il tanto deprecato esempio fatto da me era rivolto a chi pensa come lui, con questa domanda sottintesa:

"Perchè il Ritalin è oggetto di attacco dei complittisti e il Depakin no pur essendoci condizioni simili di incertezza di cause della malattia, incertezza sugli effetti positivi della cura e di base l'incertezza di considerare una patologia invalidante (se non altro più invalidante della cura) quello stato del cervello per il quale vengono usati come cura?"

La risposta è semplice semplice, perchè i complottisti sanno che c'è il primo - perchè è balzato agli onori della cronaca - ma non il secondo (anche se è più pericolo ed usato da molti più anni), altrimenti avrebbero scambiato tranquillamente i due farmaci come obiettivo del loro attacco!
Insomma il complottismo si nutre di sensazionalismo, FINE.

Speriamo che ora sia definitivamente più chiaro.....

Fides Brasier
19-08-2007, 19:49
Ho letto la prima pagina e ho risposto, non mi pare ci sia il dovere di leggere tutto per rispondere!Quindi praticamente hai dato una lettura affrettata senza nemmeno esserti reso conto di che cosa si parlava, e hai deciso di intervenire con una cosa che non c'entrava nulla.
No, in effetti il "dovere" di leggere tutto non c'e', ma da un interlocutore che vuole dialogare ci si aspetta che sussista l'onesta intellettuale di farlo.
non possono che cadermi le braccia.....se non è complottismo (disfattista per giunta) questo!Gia'. Quindi per la tua faida personale nei confronti dell'utente che citi sei venuto a piantare casino con argomenti sballati. Ottimo.
Ma non potevi piu' semplicemente litigare con lui in pvt? :D

Poi casualmente capita anche di scoprire che di una cosi' cieca fiducia nelle pillole, che black down condanna (e pure io ovviamente: stiamo parlando di cieca fiducia, non accorto impiego nelle condizioni necessarie ;) ) si trovi anche riscontro:

http://www.zambellorenzo.it/news/faq.php?answer=0&cat_name=DEPRESSIONE&category_id=3

Salute: Psicofarmaci;30.000 Bimbi Curati Ma Necessari Per 3%

(ANSA) - ROMA, 16 nov - Salviamo i 'bambini-Gianburrasca'
dalla moda degli psicofarmaci 'facili' . E' l'invito degli
psichiatri, che avvertono: i farmaci sono veramente necessari
in non piu' del 3% dei casi, quando la diagnosi accurata rivela
davvero situazioni gravi come depressione o iperattivita'. Ma
il piu' delle volte, si tratta semplicemente di bambini troppo
vivaci che ''non vanno assolutamente curati per via
farmacologica''.
Gli esperti non hanno dubbi e oggi, presentando l'appello al
ministro della salute Livia Turco affinche' si controlli il
fenomeno, lo hanno detto chiaramente: basta con le
ricette 'fast-food' per gli psicofarmaci, quelle adatte
a 'tamponare' l'emergenza senza risolvere il problema.
''Quando in un bambino il bioritmo e' caratterizzato da
eccessiva eccitabilita' tanto da diventare patologico - ha
spiegato lo psichiatra Massimo Di Giannantonio,
dell'Universita' di Chieti - si puo' andare incontro a fenomeni
come la sindrome da iperattivita' con deficit di attenzione;
quando invece il sistema nervoso centrale si orienta sulle
polarita' di funzionamento 'basso', si va incontro alle varie
sindromi depressive. In Italia, secondo i dati disponibili - ha
aggiunto - i piccoli che soffrono della sindrome di iperattivita'
sono il 2%, ovvero circa 170.000''. Il problema e' che, troppo
spesso, rileva l'esperto, vengono scambiati per 'patologici'
comportamenti all'insegna della vivacita' o della depressione
che, in realta', patologici non sono. Qual e', dunque, la 'linea
di confine'? ''Parliamo di situazioni patologiche - spiega lo
psichiatra - quando il bambino arriva a procurare, attraverso
il suo comportamento, danni e lesioni a se stesso o
all'ambiente e alle persone circostanti. Allora, si accende un
campanello d'allarme''. Solo in questi casi, insiste di
Giannantonio, ''i farmaci possono essere necessari e utili. Le
altre, sono situazioni di malessere che vanno affrontate in
modo diverso: magari, prevedendo un insegnante di sostegno
in classe e intensificando i rapporti sociali''. Ma soprattutto, e'
il consiglio dello specialisti alle famiglie, ''e' necessario che i
genitori non vivano il comportamento del bambino come una
sfida o un'aggressione, bensi' come una gigantesca richiesta
di aiuto che va letta, accolta e interpretata''.
Su 30.000 bambini curati con psicofarmaci in generale, hanno
sottolineato gli esperti citando gli ultimi dati disponibili (fonte
Istat e altre), 24.640 prescrizioni (2,36%) riguardano farmaci
antidepressivi, 7.100 (0,68%) antipsicotici e 522 (0,05%)
assunzioni di litio. Ma il fenomeno e' sottostimato: sono infatti
esclusi gli ansiolitici di cui, denunciano gli specialisti, si fa un
uso sempre piu' disinvolto, e va considerato l'acquisto degli
psicofarmaci su Internet, dove e' possibile reperire
pressoche' qualsiasi farmaco senza necessita' di alcuna
ricetta. (ANSA).

da:http://it.news.yahoo.com
Inserito il 18 novembre 06

Fides Brasier
19-08-2007, 19:57
E spero anche il tanto deprecato esempio fatto da me era rivolto a chi pensa come lui, con questa domanda sottintesa:

"Perchè il Ritalin è oggetto di attacco dei complittisti e il Depakin no pur essendoci condizioni simili di incertezza di cause della malattia, incertezza sugli effetti positivi della cura e di base l'incertezza di considerare una patologia invalidante (se non altro più invalidante della cura) quello stato del cervello per il quale vengono usati come cura?"

La risposta è semplice semplice, perchè i complottisti sanno che c'è il primo - perchè è balzato agli onori della cronaca - ma non il secondo (anche se è più pericolo ed usato da molti più anni), altrimenti avrebbero scambiato tranquillamente i due farmaci come obiettivo del loro attacco!
Insomma il complottismo si nutre di sensazionalismo, FINE.

Speriamo che ora sia definitivamente più chiaro.....Questo famigerati complottisti... :D
Come ho si e' cercato di farti comprendere, la diagnosi di epilessia oltre che complessa comprende per forza anche gli episodi epilettici. Quanti, lo sa il medico che valuta le analisi.

http://www.dica33.it/argomenti/neurologia/epilessia/epilessia2.asp

La diagnosi clinica

Può sembrare strano in tempi di tecnologizzazione spinta della medicina, ma la diagnosi dell'epilessia si basa ancora su criteri squisitamente clinici cioè, in pratica, sull'osservazione del paziente e sulla storia del paziente (anamnesi). In termini ancora più precisi, la diagnosi avviene in base a un criterio clinico, accertare la presenza di convulsioni, ed evolutivo, cioè accertare la tendenza delle crisi a ripetersi a intervalli. Quest'ultimo punto è fondamentale perché una persona su 20 sperimenta nella propria vita un singolo episodio convulsivo, senza per questo poter essere considerato colpito dalla malattia. Anche l'elettroencefalogramma (eeg), in un certo senso, è un supporto alla diagnosi, in quanto le alterazioni dei tracciati (che sono l'impronta dell'andamento delle correnti elettriche che accompagnano l'attività del cervello) possono essere presenti anche in persone che non soffrono di epilessia.

Il ruolo dell'elettroencefalogramma
L'eeg è in grado di registrare le deboli correnti che accompagnano il funzionamento delle cellule cerebrali. Nel corso delle crisi epilettiche queste correnti (onde) subiscono alterazioni caratteristiche che possono essere riconosciute dall'operatore. Sfortunatamente, a poco tempo dalla fine della convuslione l'attività elettrica del cervello ritorna normale. Per questo, quando si tratta di stabilire la presenza di epilessia, il test viene eseguito facendo osservare al paziente uno luce intermittente, che è uno degli stimoli che più comunemente scatenano una crisi. Di norma questo test non richiede più di un'ora, e quindi non è necessario un ricovero.
Questo diviene necessario se invece il paziente deve essere sottoposto a un monitoraggio prolungato, o al test in privazione del sonno. Tuttavia, sistemi portatili più recenti consentono di condurre l'esame anche a domicilio, in quanto i tracciati vengono registrati in formato digitale ed esaminati in seguito. Sempre a proposito di informatizzazione dell'eeg, esistono oggi sistemi automatici di riconoscimento dei tracciati, che consentono di risparmiare tempo e di avere un'analisi più precisa: secondo uno studio condotto su 83 pazienti, il 22% delle crisi è stato individuato solo dal sistema computerizzato e non dall'operatore

Diagnosi e ricerca delle cause
Gli altri esami che pure vengono praticati su chi soffre di epilessia non servono tanto a rispondere alla domanda se si soffre o meno della malattia, quanto a stabilire quale possa esserne la causa. In altre parole, con le indagini radiologiche si può stabilire se l'epilessia abbia origine da un tumore cerebrale o da un vecchio trauma cranico mai diagnosticato prima, oppure, di converso, se si tratti di una di quelle forme benigne che si risolvono spontaneamente con la crescita come l'epilessia rolandica tipica dei bambini. Oppure per stabilire in quale area del cervello – chiamata focus - si verifica la "scarica" dei neuroni responsabile della crisi. Anche studi recenti, e revisioni critiche, hanno confermato che ha poco senso sottoporre subito il paziente che si presenta con una prima convulsione, soprattutto se in età pediatrica, a indagini per immagini, a meno che non ci siano indizi gravi di un evento traumatico oppure il paziente mostri dei deficit neurologici o cognitivi dopo che la crisi convulsiva è passata. Secondo gli esperti, eseguire indagini diagnostiche per immagini subito, ha condotto alla scoperta di circostanze che hanno modificato la gestione del paziente solo nell'1-2% dei casi. In definitiva, non esiste oggi un test che consenta di fare a meno del giudizio del medico in prima battuta.

Gli esami utili alla ricerca delle cause (diagnosi eziologica) sono:

* La TAC cerebrale
* La risonanza magnetica nucleare (RMN)
* La PET (tomografia a emissione di positroni)
* La SPECT (tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone)

Nei bambini in particolare, si dà la preferenza alla RMN non soltanto perché non sono in gioco radiazioni, ma anche perché ultimamente la metodica è stata affinata al punto da consentire l'individuazione di una particolare malattia cerebrale, la sclerosi mesiale temporale, spesso all'origine di forme di epilessia resistenti al farmaco. PET e SPECT, per ora, non sono proprio esami di routine e il loro impiego è riservato a casi particolarmente difficili o a scopi di ricerca.

Come aiutare il medico
Proprio perché non c'è un singolo esame critico, la diagnosi dell'epilessia è piuttosto complessa, e spesso il paziente che ne soffre viene frainteso. Per esempio può accadere che le persone in cui le crisi cominciano con un'aura epigastrica, sensazione di fastidio allo stomaco, siano rinviati al gastroenterologo.

Per rendere più semplice il lavoro del medico, chi ha sperimentato convulsioni deve fare "mente locale" ad alcuni punti fondamentali per il medico:

* Come ci si sentiva prima della crisi (per esempio, accaldati, infreddoliti, affamati, stanchi…)
* Presentazione di sintomi quali dolore al torace, nausea, vertigini (per stabilire se non possano esserci altre condizioni quali emicrania o problemi cardiovascolari)
* Se si ricorda qualcosa della crisi e, se no, che cosa è successo quando è terminata
* Se prima della crisi ci sono stati altri segnali d'allarme e quali
* Se si è caduti e/o feriti in qualche modo
* Se prima della crisi si è bevuto alcol o si sono assunti farmaci di qualsiasi genere
* Se dopo la crisi si sono avuti altri sintomi come confusione o debolezza
* Quante crisi si sono già avute
* Se ci sono altri elementi che possono suggerire la presenza di epilessia: precedenti traumi cranici, casi di epilessia in famiglia

Anche i famigliari possono essere d'aiuto raccontando al medico che cosa stava facendo il paziente al momento della crisi, che cosa è successo esattamente all'inizio della crisi, quanto è durata e se al termine il paziente appariva confuso.

Discorso diverso dal genitore apprensivo e ansioso che vede nel figlio problemi in cui vede "la pillola" come soluzione. In questo caso non ci sono attacchi cosi' evidenti che suffraghino la diagnosi, ma va tutto nelle mani dello specialista e del genitore.
E tu davvero credi che ci si ponga tanti problemi dal prescrivere una pillola? Contento il genitore che crede di avere fatto il bene del figlio (quando magari sarebbe stato meglio rimanere piu' vicino al bambino); contento il medico che crede di fare il suo dovere (e intanto si becca i regali della casa farmaceutica); contenta la casa farmaceutica che vede aumentare il suo fatturato.
Contenti tutti, in fondo che ci frega del bimbo? :D

Fides Brasier
19-08-2007, 20:30
Poi casualmente capita anche di scoprire che di una cosi' cieca fiducia nelle pillole, che black down condanna (e pure io ovviamente: stiamo parlando di cieca fiducia, non accorto impiego nelle condizioni necessarie ;) ) si trovi anche riscontro:Ancora un altro riscontro, visto che melius abundare quam deficere:
http://vitadicoppia.blogosfere.it/2007/05/depressione-e-rapporto-medicopaziente.html
Una pratica psichiatrica basata esclusivamente sull'uso dei farmaci psicoattivi non è altro se non un aspetto di una più vasta cultura medica altrettanto basata su una concezione antiscientifica della malattia, che ignora la psicodinamica dell'insorgenza della malattia e le importantissime implicazioni del rapporto interpersonale medico-paziente.

Purtoppo tutta la medicina subisce l'influenza di questa cultura, basata sull'ottimismo esagerato circa l'effetto dei farmaci e su di un paradigma scientifico che, se mostra tutte le sue carenze in ogni branca medica, trova massima espressione di inadeguatezza nel sapere e nella pratica psichiatrica e psicoterapica.

Ciò è determinato fondamentalmente da tre fattori: la formazione 'strettamente medico-biologica' che si riceve, da studenti, all'università; l'informazione serrata che proviene, per ovvie ragioni, dall'industria farmaceutica; le 'pressioni' che si ricevono direttamente dai pazienti, che cercano un rimedio efficace, immediato e poco 'faticoso' per risolvere le proprie difficoltà: e non importa se l'efficacia è spesso scarsamente dimostrata e dimostrabile, specie a medio e lungo termine.

In uno dei prossimi post riferirò di studi tendenti ad evidenziare la scarsa efficacia a lungo termine delle terapie farmacologiche antidepressive e di studi che ipotizzano, basandosi su riscontri biochimici e neurotrasmettitoriali, una sorta di 'facilitazione alla cronicità' che sarebbe favorita dall'uso della farmacoterapia antidepressiva per lunghi periodi.

Per oggi mi limto a consigliare la lettura di questo articolo, che tratta della evoluzione del rapporto medico paziente in psichiatria.E ti ricordo che questo thread verte sulla pratica psichiatrica, ovvero l'epilessia non c'entra nulla, visto che mi risulta di pertinenza neurologica. :read:

Black Dawn
19-08-2007, 21:09
E ti ricordo che questo thread verte sulla pratica psichiatrica, ovvero l'epilessia non c'entra nulla, visto che mi risulta di pertinenza neurologica. :read:


Cavolo, lo scacco matto lo volevo fare io...sono arrivato troppo tardi!!! :stordita: :asd:

Black Dawn
19-08-2007, 21:10
Ennesimo thread complottista? :D


YES

plut0ne
19-08-2007, 21:41
quante stronzate in questo thread :asd: :asd:
la sindrome adhd non esiste...eh si eh si :asd: :asd:

vabbè dai...complottate quanto volete tanto non cambierete di sicuro la situazione :asd:
sembra di essere al barrino con le anziane ciarlone :rolleyes:

stbarlet
19-08-2007, 21:43
quante stronzate in questo thread :asd: :asd:
la sindrome adhd non esiste...eh si eh si :asd: :asd:

vabbè dai...complottate quanto volete tanto non cambierete di sicuro la situazione :asd:
sembra di essere al barrino con le anziane ciarlone :rolleyes:




LOL

Fides Brasier
19-08-2007, 22:09
quante stronzate in questo thread :asd: :asd:
la sindrome adhd non esiste...eh si eh si :asd: :asd:

vabbè dai...complottate quanto volete tanto non cambierete di sicuro la situazione :asd:
sembra di essere al barrino con le anziane ciarlone :rolleyes:Sono stati citati articoli, studi e pareri di esperti, dati (il 30mila bambini curati quando le terapie sarebbero state necessarie per solo il 3%) e tu te ne esci con il complotto.
Magari invece di asdare un commento meno inutile di quello che hai fatto sarebbe stato gradito.
Me ne rendo conto che non saro' io a cambiare la situazione, ma anche solo avere la consapevolezza che siamo (si, siamo, tu compreso) nelle mani di chi ci giudica "carne da medicine" invece che persone da curare se e' il caso aiuta a prendere la decisione migliore.
In bocca al lupo caro ;)

P.S.: 'azz, ho pure inventato il verbo "asdare" :asd:
:D

lowenz
19-08-2007, 22:21
Quindi praticamente hai dato una lettura affrettata senza nemmeno esserti reso conto di che cosa si parlava, e hai deciso di intervenire con una cosa che non c'entrava nulla.
No, in effetti il "dovere" di leggere tutto non c'e', ma da un interlocutore che vuole dialogare ci si aspetta che sussista l'onesta intellettuale di farlo.
Gia'. Quindi per la tua faida personale nei confronti dell'utente che citi sei venuto a piantare casino con argomenti sballati. Ottimo.
Ma non potevi piu' semplicemente litigare con lui in pvt? :D
Ma quale faida personale con l'utente! Quali argomenti sballati!
E' che non se ne può più di complottisti, non di UN complottista.


Poi casualmente capita anche di scoprire che di una cosi' cieca fiducia nelle pillole, che black down condanna (e pure io ovviamente: stiamo parlando di cieca fiducia, non accorto impiego nelle condizioni necessarie ;) ) si trovi anche riscontro
Mi pare abbastanza scontato che solo uno sciocco abbia piena fiducia nelle pillole, pensi che tutti per le persone siano tali?

lowenz
19-08-2007, 22:23
Discorso diverso dal genitore apprensivo e ansioso che vede nel figlio problemi in cui vede "la pillola" come soluzione. In questo caso non ci sono attacchi cosi' evidenti che suffraghino la diagnosi, ma va tutto nelle mani dello specialista e del genitore.
E tu davvero credi che ci si ponga tanti problemi dal prescrivere una pillola? Contento il genitore che crede di avere fatto il bene del figlio (quando magari sarebbe stato meglio rimanere piu' vicino al bambino); contento il medico che crede di fare il suo dovere (e intanto si becca i regali della casa farmaceutica); contenta la casa farmaceutica che vede aumentare il suo fatturato.
Contenti tutti, in fondo che ci frega del bimbo? :D
Sul fatto che il medico sia contento non ci piove, sul fatto che sia contento il genitore, significa che è abbastanza irresponsabile se prende queste cose così alla leggera ;)

lowenz
19-08-2007, 22:25
l'epilessia non c'entra nulla, visto che mi risulta di pertinenza neurologica. :read:
Ho forse parlato di ambito? No, ho parlato di condizioni assimilabili (sulle quali vertono sempre le teorie complottiste) e sono sopra esposte.

lowenz
19-08-2007, 22:25
YES
Bene! :D

lowenz
19-08-2007, 22:27
Cavolo, lo scacco matto lo volevo fare io...sono arrivato troppo tardi!!! :stordita: :asd:
Cosa non è chiaro in queste parole?
incertezza di cause della malattia, incertezza sugli effetti positivi della cura e di base l'incertezza di considerare una patologia invalidante

Fides Brasier
19-08-2007, 22:30
Ma quale faida personale con l'utente! Quali argomenti sballati!
E' che non se ne può più di complottisti, non di UN complottista.Ohu, ma si potra' parlare tranquillamente di un argomento anche se a te non va o lo consideri un complotto :D
Se non ti piace o ti sembra un complotto, invece di apparire seccato puoi anche non intervenire... senza considerare che invece che complotto puo' anche essere argomento di discussione interessante per molti.
E l'argomento sballato che hai tirato fuori e' l'accenno all'epilessia che qua dentro, in un thread di carattere psichiatrico, c'azzecca piu' o meno come i cavoli a merenda.

lowenz
19-08-2007, 22:32
E l'argomento sballato che hai tirato fuori e' l'accenno all'epilessia che qua dentro, in un thread di carattere psichiatrico, c'azzecca piu' o meno come i cavoli a merenda.
Vedi replica di sopra, lo so anche io che è un problema neurologico, la mia replica verteva sulle condizioni relative ad un approccio complottista!

Ma è così difficile da capire? :cry: :cry: :cry:

Fides Brasier
19-08-2007, 22:32
Ho forse parlato di ambito? No, ho parlato di condizioni assimilabili (sulle quali vertono sempre le teorie complottiste) e sono sopra esposte.Assimilabili una ceppa, visto che la diagnosi di epilessia (come ti ho scritto prima) benche' difficile e' comunque circoscrivibile alla presenza certa di piu' episodi di carattere neurologico.
E' la certezza clinica che fa la differenza: incontrovertibile.

L'adhd invece non c'azzecca niente, non e' circoscrivibile a nulla se non al desiderio da parte dei genitori di tenere a bada il bambino e da parte della casa farmaceutica di vendere le pillole.

Krammer
19-08-2007, 22:36
cmq (scusate se intervengo in questa diatriba) Lowenz e Fides Brasier/stbarlet: vi state scannando eppure sostenete in sostanza esattamente le stesse cose, eh! tutti e tre accettate l'effettiva esistenza della sindrome, ed allo stesso tempo tutti e tre siete consapevoli che la diagnosi deve essere in ogni caso molto ben approfondita prima di dover somministrare il farmaco ;)

state litigando per nulla :D

Fides Brasier
19-08-2007, 22:38
Sul fatto che il medico sia contento non ci piove, sul fatto che sia contento il genitore, significa che è abbastanza irresponsabile se prende queste cose così alla leggera ;)Naturalmente il genitore non e' un'irresponsabile che da' pillole al bimbo per ogni sciocchezza; cosi' come non e' nemmeno una persona assennata e sapiente di tutto da poter scegliere con precisa cognizione di causa sempre tutto cio' che e' il meglio per il bambino.
Come sempre, le cose sono sfumate.

E pero' poco fa ho postato un dato: di 30mila bambini, solo il 3% aveva davvero necessita' di cure.
Quindi forse, e sottolineo il forse, il genitore (che non e' un medicopsicologoespertotuttologo) si mette anche con fiducia nelle mani di chi ritiene ne sappia piu' di lui.
Da qui, a una diagnosi di una terapia che preveda l'uso di pillole, il passo e' breve. Troppo breve. Gli interessi economici in ballo sono enormi -e non mi venire a dire che non e' vero altrimenti mi tocca darti la triste notizia che babbo natale non esiste.

lowenz
19-08-2007, 22:40
Assimilabili una ceppa, visto che la diagnosi di epilessia (come ti ho scritto prima) benche' difficile e' comunque circoscrivibile alla presenza certa di piu' episodi di carattere neurologico.
L'adhd invece non c'azzecca niente, non e' circoscrivibile a nulla se non al desiderio da parte dei genitori di tenere a bada il bambino e da parte della casa farmaceutica di vendere le pillole.
Provo un'ultima volta e poi mi arrendo:

Quali sono gli argomenti medici sui quali nascono teorie complottiste?

Guarda caso sempre quelli che soddisfano queste 3 condizioni:

*incertezza di cause della malattia
*incertezza sugli effetti positivi della cura
*incertezza di considerare una patologia invalidante

Perchè allora si attacca complottisticamente (=c'è la grande congiura delle case farmaceutiche dietro volta a zombizzare i futuri adulti) il Ritalin e non il Depakin? Perchè il primo fa male e il secondo no?

NO, perchè fa più scalpore, PUNTO.

Ed è l'ultima volta che lo spiego, se lo capite bene, sennò amen :D

lowenz
19-08-2007, 22:43
cmq (scusate se intervengo in questa diatriba) Lowenz e Fides Brasier/stbarlet: vi state scannando eppure sostenete in sostanza esattamente le stesse cose, eh! tutti e tre accettate l'effettiva esistenza della sindrome, ed allo stesso tempo tutti e tre siete consapevoli che la diagnosi deve essere in ogni caso molto ben approfondita prima di dover somministrare il farmaco ;)

state litigando per nulla :D
Non mi pare:

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18310969&postcount=12ù


La sindrome ADHD non esiste, è stata inventata di sana pianta

Sono d'accordo con te.
Provo una tristezza infinita che vengano somministrati degli psicofarmaci a dei bambini solo perche' sono vivaci.
Tipico esempio di malattia finta da curare con pillole (e soldi) veri...

lowenz
19-08-2007, 22:44
Assimilabili una ceppa, visto che la diagnosi di epilessia (come ti ho scritto prima) benche' difficile e' comunque circoscrivibile alla presenza certa di piu' episodi di carattere neurologico.
E' la certezza clinica che fa la differenza: incontrovertibile.
E' così incontrovertibile che può scomparire da un momento all'altro e senza nessuna ragione precisa, pensa un po'.

Fides Brasier
19-08-2007, 22:45
cmq (scusate se intervengo in questa diatriba) Lowenz e Fides Brasier/stbarlet: vi state scannando eppure sostenete in sostanza esattamente le stesse cose, eh! tutti e tre accettate l'effettiva esistenza della sindrome, ed allo stesso tempo tutti e tre siete consapevoli che la diagnosi deve essere in ogni caso molto ben approfondita prima di dover somministrare il farmaco ;)

state litigando per nulla :DVuoi entrare anche tu nel tritacarne? :asd:

In realta', come ho descritto parecchi post fa (qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18319251&postcount=41) e qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18320114&postcount=43)), io sono scettico anche sulla effettiva esistenza della sindrome adhd, che potrebbe tranquillamente essere una nevrosi indotta nei piu' piccoli. A quel punto il farmaco allevierebbe il sintomo, ma non curerebbe alcunche' allo stesso modo degli psicofarmaci per gli adulti.

Fides Brasier
19-08-2007, 22:46
Non mi pare:

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18310969&postcount=12ù'azz, mi hai preceduto di poco giusto mentre lo stavo scrivendo :D
Grazie lo stesso, anche se comunque so spiegarmi da solo :)

Fides Brasier
19-08-2007, 22:47
E' così incontrovertibile che può scomparire da un momento all'altro e senza nessuna ragione precisa, pensa un po'.Cosi' incontrovertibile che gli attacchi epilettici sono manifesti e facilmente identificabili come tali ;)

Krammer
19-08-2007, 22:48
allora come non detto :D
visti gli ultimi articoli quotati da Fides Brasier, mi era sembrato che accettasse l'esistenza della sindrome, ma che il problema vertesse nella superficialità di troppe diagnosi. alla fin fine, imho, il punto da chiarire è soprattutto questo, accantonando l'epilessia :p

lowenz
19-08-2007, 22:52
Cosi' incontrovertibile che gli attacchi epilettici sono manifesti e facilmente identificabili come tali ;)
Gli attacchi, non l'epilessia.

Non bastano gli attacchi epilettici per una diagnosi di epilessia, devono essere ripetuti nel tempo: ma la diagnosi di epilessia è un conto (e si basa su quello da te riportato), l'essere epilettico un altro: una persona può avere attacchi epilettici perchè usa di continuo droghe come l'MDMA ( http://virmap.unipi.it/cgi-bin/virmap/vmibo?doc_pubbl:16825885;main;proc ) e apparire un "epilettico a tutti gli effetti", così come una persona può essere epilettica (nato epilettico) ma l'ambiente non tale da indurre attacchi epilettici (eppure resta epilettico).

Fides Brasier
19-08-2007, 22:55
Provo un'ultima volta e poi mi arrendo:

Quali sono gli argomenti medici sui quali nascono teorie complottiste?

Guarda caso sempre quelli che soddisfano queste 3 condizioni:

*incertezza di cause della malattia
*incertezza sugli effetti positivi della cura
*incertezza di considerare una patologia invalidante

Perchè allora si attacca complottisticamente (=c'è la grande congiura delle case farmaceutiche dietro volta a zombizzare i futuri adulti) il Ritalin e non il Depakin? Perchè il primo fa male e il secondo no?

NO, perchè fa più scalpore, PUNTO.

Ed è l'ultima volta che lo spiego, se lo capite bene, sennò amen :DAridaje, un altro che pensa che se non convince l'interlocutore a pensare come lui, ritiene che l'interlocutore non capisca :D
Magari semplicemente ci sono punti di vista differenti... ;)

E il mio punto di vista e' il ritalin e' un farmaco che serve a "curare" dei sintomi che altro non sono che l'espressione di un disagio che vive il bambino (ma non curano certo il disagio stesso); oppure semplicemente una vivacita' fuori della norma, superiore alla media.
E' tutto il thread che sostengo che un tempo queste cose si "curavano" con la pazienza e la collaborazione tra scuola e famiglia.Ora pero' e' piu' semplice: c'e' la pillola...

lowenz
19-08-2007, 22:55
il punto da chiarire è soprattutto questo, accantonando l'epilessia :p
Il punto è chiarire chi pensa veramente che siamo in mano al classico governo ombra alla X-Files e chi no :D

Krammer
19-08-2007, 22:55
anzi visto che ci sono, da totale ignorante sulla questione, vi pongo la semplice domanda: esiste l'ADHD? se si, perchè; se no, perchè.
istruitemi :fagiano: :D

lowenz
19-08-2007, 22:57
oppure semplicemente una vivacita' fuori della norma, superiore alla media.
E io ripeto che il medico che prescrive il Ritalin a chi è vivace non ha capito nulla o fa il furbo: il Ritalin va prescritto a chi è caoticamente vivace (cioè non sa fissare l'attenzione su nulla e in definitiva ha una vivacità NULLA nell'affrontare le cose).

lowenz
19-08-2007, 23:00
anzi visto che ci sono, da totale ignorante sulla questione, vi pongo la semplice domanda: esiste l'ADHD? se si, perchè; se no, perchè.
istruitemi :fagiano: :D
Che ci siano bambini con un deficit dell'attenzione è assodato.

Io veramente non capisco perchè si continui a puntare il dito sulla "vivacità" che non c'entra una ceppa: l'ADHD ha come conseguenza uno stato "caotico" della mente della persona (che non sa porre attenzione in niente) per questo risulta "vivace", ma non c'entra un tubo con la vivacità propriamente detta, piuttosto con una perenne distrazione.

Fides Brasier
19-08-2007, 23:01
allora come non detto :D
visti gli ultimi articoli quotati da Fides Brasier, mi era sembrato che accettasse l'esistenza della sindrome, ma che il problema vertesse nella superficialità di troppe diagnosi. alla fin fine, imho, il punto da chiarire è soprattutto questo, accantonando l'epilessia :pGuarda, non sono un esperto nel settore specifico (come nessuno qui credo) quindi di certezze non ve n'e'. Non posso certo escludere una cosa che non conosco, posso solo esprimere un parere, un punto di vista, che e' quello che ho scritto giusto un attimo fa.
Naturalmente anche i bambini si ammalano, schizofrenia, dissociazione, e tutto il resto, sono problematiche sicuramente anche loro e che prevedono terapie importanti con psicofarmaci e tutto.
Ma l'iperattivita' nei bambini.... quella mi sembra tutto fuorche' malattia. Espressione di un disagio si, a volte puo' essere anche questo -cosi' come altri bambini invece nel disagio si rinchiudono in mutismo. Ma non e' certo con una pillola che si risolve il problema, a mio parere.

Fides Brasier
19-08-2007, 23:03
Il punto è chiarire chi pensa veramente che siamo in mano al classico governo ombra alla X-Files e chi no :DMi sembra che esageri; ma mi sembra anche che sottovaluti l'influenza dei grandi gruppi di potere. Per i soldi in ballo si puo' fare tutto.
Compreso dire che ci sono armi di distruzione di massa laggiu' nel deserto :fagiano:

Fides Brasier
19-08-2007, 23:06
Che ci siano bambini con un deficit dell'attenzione è assodatoche fino a pochi anni fa erano seguiti con pazienza e attenzione e che poi crescendo vivevano una vita normale, senza avere il cervello pieno di sostanze chimiche inutili :D

lowenz
19-08-2007, 23:06
Mi sembra che esageri; ma mi sembra anche che sottovaluti l'influenza dei grandi gruppi di potere. Per i soldi in ballo si puo' fare tutto.
Compreso dire che ci sono armi di distruzione di massa laggiu' nel deserto :fagiano:
Ma il petrolio fa gola a tutti!

ZOMBIZZARE LE PERSONE COL RITALIN NO!

Krammer
19-08-2007, 23:07
Che ci siano bambini con un deficit dell'attenzione è assodato.

Io veramente non capisco perchè si continui a puntare il dito sulla "vivacità" che non c'entra una ceppa: l'ADHD ha come conseguenza uno stato "caotico" della mente della persona (che non sa porre attenzione in niente) per questo risulta "vivace", ma non c'entra un tubo con la vivacità propriamente detta, piuttosto con una perenne distrazione.

ok, grazie.
secondo te è una problema che può essere risolto (almeno parzialmente) solo con farmaci oppure può risolversi anche naturalmente con adeguate terapie non farmacologiche (con santa pazienza degli educatori :D )?
si può soffrire di ADHD anche da adulti?
il ritalin in particolare, guarisce dalla sindrome dopo tot tempo, oppure deve continuare ad essere somministrato ad interim?
ultima domanda: se si tratta del secondo caso, quali effetti indesiderati può causare nel tempo sul bambino/ragazzo/adulto?

Fides Brasier
19-08-2007, 23:08
Ma il petrolio fa gola a tutti!

ZOMBIZZARE LE PERSONE COL RITALIN NO!No no, certo che no, due miliardi di dollari non fanno gola a nessuno, sono solo spiccioli :D
http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato
La vendita di metilfenidato è approvata in alcuni stati europei, come il Regno Unito e la Germania, ma il numero di prescrizioni è nettamente inferiore al dato statunitense. Il giro d'affari di questa molecola, per i soli Stati Uniti, ammonta ad oltre 2 miliardi di dollari l'anno

lowenz
19-08-2007, 23:15
Ma perchè con un farmaco che è così "palesemente attaccabile" dalla doxa come questi thread dimostrano? Sarebbe un suicidio mediatico.

Sono molti più furbi quelli che vendono il nimesulide come antinfiammatorio generico eh :D

Fides Brasier
19-08-2007, 23:16
Ma perchè con un farmaco che è così "palesemente attaccabile" dalla doxa come questi thread dimostrano? Sarebbe un suicidio mediatico.

Sono molti più furbi quelli che vendono il nimesulide come antinfiammatorio generico eh :DVabuo' ma con il nimesulide ci si e' arrivati solo dopo una paccata di anni; con il ritalin succedera' la stessa cosa tra un altra paccata di anni.
Io mi porto solo avanti con le proteste :asd:

Fides Brasier
19-08-2007, 23:18
No no, certo che no, due miliardi di dollari non fanno gola a nessuno, sono solo spiccioli :DPorc', fattura piu' del viagra :eek:
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/viaceci/viaceci/viaceci.html
Il Viagra, introdotto sul mercato nel 1998, ha avuto nel 2004 1,68 miliardi di dollari di fatturato.

lowenz
19-08-2007, 23:21
ok, grazie.
secondo te è una problema che può essere risolto (almeno parzialmente) solo con farmaci oppure può risolversi anche naturalmente con adeguate terapie non farmacologiche (con santa pazienza degli educatori :D )?
si può soffrire di ADHD anche da adulti?
il ritalin in particolare, guarisce dalla sindrome dopo tot tempo, oppure deve continuare ad essere somministrato ad interim?
ultima domanda: se si tratta del secondo caso, quali effetti indesiderati può causare nel tempo sul bambino/ragazzo/adulto?
Come sempre per i casi critici i farmaci servono, per quelli non critici sono da evitare finchè si può: il farmaco - qualsiasi farmaco, anche l'aspirina o il moment di turno - va sempre usato il MENO possibile, ma questa è una regola medica universale!
Sicuramente una persona che soffre di ADHD da piccola può avere problemi anche da adulta, ma non credo possa sorgere in età adulta senza prodromi nell'infanzia (del resto è il periodo in cui l'attenzione è più usata, per apprendere, e pertanto è il periodo in cui si nota di più questa tendenza ETERNA alla distrazione, un'incapacità di fondo a fissare la propria attenzione su qualsiasi cosa).
Per la guarigione: personalmente non ritengo si possa guarire da malattie psichiatriche (da NESSUNA), solo arginarle bloccandone le condizioni di attivazione. Il residuo della malattia causa cmq un problema.

http://www.dica33.it/argomenti/pediatria/adhd/adhd4.asp

Come spesso nella maggior parte delle malattie, che colpiscano il corpo o la mente, la diagnosi precoce rimane la strategia migliore per arrivare a una guarigione con meno conseguenze possibili sulla vita futura del paziente. La regola vale anche per l’Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD), che si manifesta molto presto in età infantile, di solito in coincidenza con l’inizio della scuola, cioè attorno ai sei anni. Interessa il 3-5% di questa fascia di età

Male scolastico
Secondo lo studio ADORE, in Italia il 35% dei bambini ADHD viene considerato gestibile in ambito scolastico, ma nel 42% dei casi viene gradualmente allontanato dalla scuola, perché considerato elemento di disturbo. E se nel 9% dei casi sono soggetti che assumono atteggiamenti di bullismo rispetto ai compagni, il 13%, invece, lo subisce. Uno bimbo su cinque rimane regolarmente emarginato dalle attività sociali della classe, ma sembra che poi ci sia un recupero (43%) nelle attività extra-scolastiche.
Ma le difficoltà incidono anche sull’apprendimento. Il bambino ADHD ha una percezione del tempo accelerata, vale a dire che pochi minuti ne valgono molti di più, da qui la facilità alla distrazione durante le lezioni. Paradossalmente per ottenere la sua attenzione l’insegnante dovrebbe essere molto più veloce nelle spiegazioni.

Collezione di insuccessi
Se la diagnosi e la terapia (psico-educativa) sono tempestive, già a sette anni, almeno nelle forme più lievi, il bambino può fare a meno di assumere farmaci. Purtroppo ciò non accade sempre e se l’età media di comparsa dei sintomi è a 5,2 anni, si intraprende il trattamento non prima dei 7,6 anni. Un ritardo che sembra minimo ma che sulla crescita del bambino può avere effetti compromettenti. Se questa condizione permane per un tempo troppo prolungato, il bambino inizia a collezionare una serie di insuccessi sociali, scolastici e familiari che gettano la basi per un potenziale adolescente o adulto con problemi con la giustizia, di abuso di alcol e droga. Si registrano anche difficoltà nel raggiungimento di risultati accademici e professionali soddisfacenti. Lo stress si accumula anche in ambito familiare e si traduce in relazioni sociali povere o sporadiche.

Senza recupero
Tuttavia anche quelli che guariscono hanno accumulato un certo ritardo nella maturazione che lascia il segno, che insieme ai fallimenti genera una sorta di frustrazione e pur non essendoci più i sintomi, il bambino arrivato alla soglia dell’adolescenza è comunque diverso dai suoi coetanei.
In effetti oltre al trattamento terapeutico vero e proprio bisognerebbe intervenire anche sul contesto educativo rendendolo più adatto alle esigenze contingenti, e prevenire l’emarginazione da parte dei compagni di scuola, la bassa autostima e le difficoltà nei rapporti con i genitori. In generale, tutto la strategia terapeutica va intesa come una prevenzione di ciò che può compromettere il futuro del bambino, ed essendo il bambino molto plastico e permeabile al contesto, tale intervento non dovrebbe avere difficoltà a essere efficace. Con una premessa fondamentale: agire quanto prima possibile.

Notare che il sito è abbastanza affidabile (è quello della RAI, non il classico sito complottista).

lowenz
19-08-2007, 23:24
edit: doppio :D

StefAno Giammarco
20-08-2007, 00:17
A Lore' mi hai riportato alla mente un lontano ricordo. Io il Depakin l'ho preso per 5 anni, ecco perché sono scemo. Per fortuna però almeno il fegato l'ho salvato :D

lowenz
20-08-2007, 00:22
A Lore' mi hai riportato alla mente un lontano ricordo. Io il Depakin l'ho preso per 5 anni, ecco perché sono scemo. Per fortuna però almeno il fegato l'ho salvato :D
:eek: :asd:

StefAno Giammarco
20-08-2007, 00:29
:eek: :asd:

Davvero, non sto inventando. Mi pare dai 12 ai 17 anni.

Krammer
20-08-2007, 03:26
Guarda, non sono un esperto nel settore specifico (come nessuno qui credo) quindi di certezze non ve n'e'. Non posso certo escludere una cosa che non conosco, posso solo esprimere un parere, un punto di vista, che e' quello che ho scritto giusto un attimo fa.
Naturalmente anche i bambini si ammalano, schizofrenia, dissociazione, e tutto il resto, sono problematiche sicuramente anche loro e che prevedono terapie importanti con psicofarmaci e tutto.
Ma l'iperattivita' nei bambini.... quella mi sembra tutto fuorche' malattia. Espressione di un disagio si, a volte puo' essere anche questo -cosi' come altri bambini invece nel disagio si rinchiudono in mutismo. Ma non e' certo con una pillola che si risolve il problema, a mio parere.

anch'io credo, generalizzando, che problemi di questo tipo in forme non troppo accentuate siano da curare, per quando possibile, solo con terapie psicologico-educative (e tanta tanta pazienza) piuttosto che ricorrere a rimedi farmacologici.
ma a tutto c'è eccezione: se il disturbo è veramente grave tale da compromettere una normale esistenza per il bambino e il farmaco è stato sufficientemente testato (anche a lungo termine) e non comporta troppe controindicazioni, ben venga la medicina. alla fine si deve optare per il male minore....
certo è che questo ritalin viene somministrato un po' troppo facilmente. da wiki: "in alcune zone degli Stati Uniti, il 10-12% dei bambini tra i 6 e i 12 anni è in terapia con Ritalin" praticamente un bambino su 10 :eek:
e si sa ancora ben poco sugli effetti a lungo termine.... considerando che si tratta di psicofarmaco, c'è da starci più che attenti!

Come sempre per i casi critici... [CUT]
gentilissimo!

però alcune cose non mi sono molto chiare....
innanzitutto: pare che la percentuale di bambini affetti da ADHD sia intorno al 4% :eek: presupposto che sia vero (mi pare incredibile!), possibile che sia da somministrare ritalin ad una percentuale così enorme di soggetti?? oppure ho capito male, e solo nei casi più gravi di ADHD è consigliabile l'uso del farmaco (come spero sia)? cosa dicono "gli esperti", che da quello che ho letto non è chiarissimo?
correggetemi se sbaglio, parlando terra-terra: si vuole sostenere che una persona su 20 abbia bisogno di assumere stimolanti per condurre una vita normale, soddisfacente? spero vivamente di aver detto una ca**ata, perchè se la medicina accademica sostiene questo c'è da rabbrividire a dir poco, non è una tesi accettabile a mio avviso! e le persone italiane affette da ADHD, che non hanno mai preso il ritalin, come hanno fatto a campare finora, sono tutti affetti da problemi socio/psicologici, tutti "cresciuti male"? rimango estremamente perplesso...

altra cosa che non ho ben capito, a livello esclusivamente scientifico: come fa uno stimolante simile alle anfetamine ad avere un effetto calmante? :mbe: non è un controsenso?


sulle controindicazione del ritalin: si dice che sia ben tollerato dall'organismo, a dosaggi farmacologici. ma che non si conosce ancora bene cosa possa comportare a lungo termine... anche ammesso che non dia alcun tipo di problema a livello fisico, sempre di un psicofarmaco si parla, giusto? non credo che una sostanza del genere che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale non abbia alcuna conseguenza profonda sulla psiche di una persona, sempre nel lungo periodo intendo. e nel migliore dei casi, se si tratta della "droga perfetta" che non comporta disturbi psico-fisici ma solo benefici, come ci si deve comportare con la dipendenza che ovviamente deriverebbe? i ragazzo cresciuto col ritalin non sarà man mano invogliato ad abusarne, per migliorare le sue prestazioni?


ultima cosa che non mi è chiara, lowenz. dici che:
"personalmente non ritengo si possa guarire da malattie psichiatriche (da NESSUNA), solo arginarle bloccandone le condizioni di attivazione. Il residuo della malattia causa cmq un problema."

quindi, fammi capire: se dal ADHD non si guarisce, le cose sono 2: o si continua ad assumere ritalin fin da adulto (ma mi sembra di intendere che non sia questa la prassi, la terapia dura solo tot anni), oppure ad un certo punto si smette e, correggimi se sbaglio, la malattia è in parte guarita ma con dei "residui".
probabilmente, faccio un ipotesi, il bambino/ragazzo cresciuto col ritalin si è sviluppato di pari passo ai suoi coetanei, ha appreso "quanto serve" ponendo le basi per un adeguato inserimento sociale. però poi di punto in bianco (o più realisticamente a piccoli passi, diminuendo via via il dosaggio) non assume più il farmaco e deve farcela con le proprie forze. non è in un certo senso un modo per procrastinare il problema, che riemergerebbe da grande, magari solo in parte (però, rispetto alla persona cresciuta senza ritalin, non è abituato a conviverci con i disturbi)?
a questo punto, se le cose stanno così, non vale la pena affrontare i problema fin da piccolo solo con un corretto percorso educatico, psicologico e sociale? se tanto dal ADHD non si può guarire.... tanto vale tentare di "domarlo", conviverci fin da subito, senza "scavalcarlo" con delle droghe, no?

"Se la diagnosi e la terapia (psico-educativa) sono tempestive, già a sette anni, almeno nelle forme più lievi, il bambino può fare a meno di assumere farmaci. Purtroppo ciò non accade sempre e se l’età media di comparsa dei sintomi è a 5,2 anni, si intraprende il trattamento non prima dei 7,6 anni. Un ritardo che sembra minimo ma che sulla crescita del bambino può avere effetti compromettenti."

se non si parte immediatamente con la terapia, sostanzialmente la situazione si aggrava ed è più difficile farci fronte. ma se nel primo caso, agendo tempestivamente, il farmaco è sufficiente somministrarlo solo per un paio di anni in media (ma si è guariti poi?), nel secondo caso per quanto deve continuare la terapia farmacologica? e ci si riaggancia alle questioni che mi ponevo prima....


"Tuttavia anche quelli che guariscono hanno accumulato un certo ritardo nella maturazione che lascia il segno, che insieme ai fallimenti genera una sorta di frustrazione e pur non essendoci più i sintomi, il bambino arrivato alla soglia dell’adolescenza è comunque diverso dai suoi coetanei."
quindi in sostanza si può guarire (ma esclusivamente previo aiuto farmacologico? o si può guarire anche senza?) però nel periodo in cui il disturbo era presente lascia un gap psicologico e sociale difficilmente risolvibile, in special modo se si interviene tardi....


facendo il punto: dal ADHD si può guarire completamente o solo in parte? è necessario l'utilizzo di farmaci o si può farne a meno? :boh:


ultima cosa, ho letto altri articoli di quello stesso sito, e lo stesso ritalin (così come altri rimedi farmacologici) non è che ne esca proprio benissimo...
http://www.dica33.it/argomenti/pediatria/adhd/adhd18.asp

un piccolo ot: leggendo sulle controindicazioni del ritalin (anche dal link riportato qui sopra) ho notato molte convergenze con gli effetti del THC (te lo dico visto che in passato abbiamo avuto modo di parlarne più di una volta :D ). certo, con la differenza che il ritalin similmente alle anfetamine riduce l'appetito (al contrario della cannabis) e pare che faciliti l'insorgere di comportamenti aggressivi (d'altronde, sempre di stimolante si tratta...). da wiki, anche il THC è stato usato per curare la sindrome ADHD, ma non è altrettanto efficace considerate le conseguenze sulla memoria a breve termine e l'effetto di "disordine mentale" che induce. poi non me lo vedo lo specialista che prescrive uno spinello ad un bambino di 7 anni :asd:

ps: concedetemi una battuta: senza alcun ombra di dubbio Homer Simpson è affetto da ADHD :D :D :D

Black Dawn
20-08-2007, 08:23
facendo il punto: dal ADHD si può guarire completamente o solo in parte? è necessario l'utilizzo di farmaci o si può farne a meno? :boh:


Ti rispondo con un'altra domanda:

Quale genitore sano di mente, consapevole di tutti gli effetti collaterali del farmaco, somministrerebbe con tranquillità una cosa dele genere al proprio bambino?

lowenz
20-08-2007, 08:54
Ti rispondo con un'altra domanda:

Quale genitore sano di mente, consapevole di tutti gli effetti collaterali del farmaco, somministrerebbe con tranquillità una cosa dele genere al proprio bambino?
Sigh, ma lo vuoi capire che ci sono farmaci più pericolosi che vengono normalmente somministrati?

Perchè contro di quelli i complottisti non dicono nulla ma si sono fissati col Ritalin? Semplice, perchè è quello che fa notizia perchè è """un'anfetamina""".

:muro: :muro: :muro:

Black Dawn
20-08-2007, 08:56
Sigh, ma lo vuoi capire che ci sono farmaci più pericolosi che vengono normalmente somministrati?

Ma lo vuoi capire che questo topic parla in particolare di uno solo?

Lo so bene che ce ne sono altri, non avevo alcun dubbio al riguardo.

lowenz
20-08-2007, 09:22
però alcune cose non mi sono molto chiare....
innanzitutto: pare che la percentuale di bambini affetti da ADHD sia intorno al 4% :eek: presupposto che sia vero (mi pare incredibile!), possibile che sia da somministrare ritalin ad una percentuale così enorme di soggetti?? oppure ho capito male, e solo nei casi più gravi di ADHD è consigliabile l'uso del farmaco (come spero sia)? cosa dicono "gli esperti", che da quello che ho letto non è chiarissimo?
C'è scritto sotto che i farmaci sono da usare solo nei casi in cui c'è necessità di usarli :mbe:
Se la diagnosi e la terapia (psico-educativa) sono tempestive, già a sette anni, almeno nelle forme più lievi, il bambino può fare a meno di assumere farmaci


correggetemi se sbaglio, parlando terra-terra: si vuole sostenere che una persona su 20 abbia bisogno di assumere stimolanti per condurre una vita normale, soddisfacente? spero vivamente di aver detto una ca**ata, perchè se la medicina accademica sostiene questo c'è da rabbrividire a dir poco, non è una tesi accettabile a mio avviso! e le persone italiane affette da ADHD, che non hanno mai preso il ritalin, come hanno fatto a campare finora, sono tutti affetti da problemi socio/psicologici, tutti "cresciuti male"? rimango estremamente perplesso...
20 anni? La cura ha senso darla prima, dopo è del tutto inutile!
Dopo l'adolescenza la situazione è praticamente irreversibile, non ha neppure senso "curare" l'ADHD, ma quello che essa ha comportato nell'individuo piuttosto.


altra cosa che non ho ben capito, a livello esclusivamente scientifico: come fa uno stimolante simile alle anfetamine ad avere un effetto calmante? :mbe: non è un controsenso?
Allora proprio non si è capito che questa malattia NON E' LA VIVACITA' :p
Questo derivato dell'anfetamina funge da "coadiuvante per la concentrazione", la sindrome è legata all'incapacità di fissare l'attenzione, la vivacità (apparente) è solo una conseguenza di tale incapacità di concentrarsi, ma non è "vivacità" nel senso proprio della parola.
Ma è così difficile da capire, l'ho scritto in chiaro anche prima!


sulle controindicazione del ritalin: si dice che sia ben tollerato dall'organismo, a dosaggi farmacologici. ma che non si conosce ancora bene cosa possa comportare a lungo termine... anche ammesso che non dia alcun tipo di problema a livello fisico, sempre di un psicofarmaco si parla, giusto? non credo che una sostanza del genere che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale non abbia alcuna conseguenza profonda sulla psiche di una persona, sempre nel lungo periodo intendo. e nel migliore dei casi, se si tratta della "droga perfetta" che non comporta disturbi psico-fisici ma solo benefici, come ci si deve comportare con la dipendenza che ovviamente deriverebbe? i ragazzo cresciuto col ritalin non sarà man mano invogliato ad abusarne, per migliorare le sue prestazioni?
Ma scusa, pensi che il bambino non venga seguito più dal medico e sia lasciato in "balia" del farmaco? La persona deve sempre essere seguita, e la somministrazione va terminata con l'infanzia, altrimenti è ovvio che nella persona si instauri una dipendenza anche solo psicologica!
Insomma, si fa quel che si può fino a dove si può.


ultima cosa che non mi è chiara, lowenz. dici che:
"personalmente non ritengo si possa guarire da malattie psichiatriche (da NESSUNA), solo arginarle bloccandone le condizioni di attivazione. Il residuo della malattia causa cmq un problema."

quindi, fammi capire: se dal ADHD non si guarisce, le cose sono 2: o si continua ad assumere ritalin fin da adulto (ma mi sembra di intendere che non sia questa la prassi, la terapia dura solo tot anni), oppure ad un certo punto si smette e, correggimi se sbaglio, la malattia è in parte guarita ma con dei "residui".
probabilmente, faccio un ipotesi, il bambino/ragazzo cresciuto col ritalin si è sviluppato di pari passo ai suoi coetanei, ha appreso "quanto serve" ponendo le basi per un adeguato inserimento sociale. però poi di punto in bianco (o più realisticamente a piccoli passi, diminuendo via via il dosaggio) non assume più il farmaco e deve farcela con le proprie forze. non è in un certo senso un modo per procrastinare il problema, che riemergerebbe da grande, magari solo in parte (però, rispetto alla persona cresciuta senza ritalin, non è abituato a conviverci con i disturbi)?
a questo punto, se le cose stanno così, non vale la pena affrontare i problema fin da piccolo solo con un corretto percorso educatico, psicologico e sociale? se tanto dal ADHD non si può guarire.... tanto vale tentare di "domarlo", conviverci fin da subito, senza "scavalcarlo" con delle droghe, no?
facendo il punto: dal ADHD si può guarire completamente o solo in parte? è necessario l'utilizzo di farmaci o si può farne a meno? :boh:
Mi pare di parlare a vanvera :D: il farmaco è un COADIUVANTE, non è il deus ex machina che risolve tutto da solo!
Da solo non fa proprio nulla, ma perchè continuate a dipingerlo/vederlo come una presunta bacchetta magica farmacologica? :muro:
NON è una bacchetta magica, è un supporto farmacologico che in alcuni casi ha senso e in altri no e sempre cum grano salis!


ultima cosa, ho letto altri articoli di quello stesso sito, e lo stesso ritalin (così come altri rimedi farmacologici) non è che ne esca proprio benissimo...
http://www.dica33.it/argomenti/pediatria/adhd/adhd18.asp
E allora?
Mi pare ovvio che un farmaco vada usato dove si può usare!
Tu daresti un antibiotico a chi ha gravi insufficienze renali/epatiche? E' ovvio che lo metti a rischio, allora togliamo dal commercio tutti gli antibiotici? :boh:


un piccolo ot: leggendo sulle controindicazioni del ritalin (anche dal link riportato qui sopra) ho notato molte convergenze con gli effetti del THC (te lo dico visto che in passato abbiamo avuto modo di parlarne più di una volta :D ). certo, con la differenza che il ritalin similmente alle anfetamine riduce l'appetito (al contrario della cannabis) e pare che faciliti l'insorgere di comportamenti aggressivi (d'altronde, sempre di stimolante si tratta...). da wiki, anche il THC è stato usato per curare la sindrome ADHD, ma non è altrettanto efficace considerate le conseguenze sulla memoria a breve termine e l'effetto di "disordine mentale" che induce. poi non me lo vedo lo specialista che prescrive uno spinello ad un bambino di 7 anni :asd:
LOL, se è per quello di terapie bislacche è piena l'aria, c'è chi pensa di curare il cancro col bicarbonato di sodio (Simoncini & Co), vedi tu.....

lowenz
20-08-2007, 09:24
Ma lo vuoi capire che questo topic parla in particolare di uno solo?

Lo so bene che ce ne sono altri, non avevo alcun dubbio al riguardo.
E perchè allora non apri un thread sui danni della chemioterapia infantile e i metodi alternativi dell'amato (dai complottisti) Simoncini a base di naturalissimo bicarbonato di sodio?

Ah già, perchè Simoncini è stato condannato per omicidio colposo.....:asd: :asd: :asd:

lowenz
20-08-2007, 09:27
http://web4health.info/it/answers/adhd-myth-dope.htm

È vero che il Ritalin è soltanto un tentativo di drogare dei bambini problematici? Dovremmo ascoltare i reclami di organizzazioni come "Parents Against Ritalin"? È vero che i genitori stanno drogando i loro bambini?
Risposta:

Mito: I GENITORI CHE SOMMINISTRANO FARMACI ANTI-ADHD AI LORO FIGLI SI LIMITANO A DROGARE DEI BAMBINI PROBLEMATICI.

Alcune persone sostengono che che trattare farmacologicamente i bambini con ADHD è soltanto un tentativo frustrato di spiegare gli errori genitoriali e di spiegare la disattenzione, l'incompetenza e l'incapacità degli adulti (o degli insegnanti) preposti a controllare questi bambini. Queste persone sostengono che i genitori provano così a mascherare i loro fallimenti ed usano una medicina per calmare i bambini.

Ciò è molto ingiusto perché la maggior parte delle persone che sostengono questa tesi non hanno mai avuto contatti prolungati con bambini affetti da ADHD o i loro genitori. Chiunque non sia un genitore di uno di questi bambini non ha idea di che cosa è o come sia vivere con l' ADHD.

Queste persone, che sostengono tali tesi, si basano molto spesso sulle informazioni errate che sono state trasmesse da autori come Breggin o persino dalle informazioni sbagliate diffuse dalla chiesa di Scientology. Vi sono grandi interessi dietro tali informazioni errate e discussioni impressionanti riguardo all' ADHD e alle medicine psico-stimolanti usate per curarlo. Non stanno parlando, in questi casi, serie organizzazioni selfhelp o genitori ma soltanto autori di pamphlet senza alcuna esperienza nel campo dell' ADHD che provano ad ottenere pubblicità e vendite per i loro propri libri o istituti.

Studi randomizzati e controllati eseguiti sia in USA che in Svezia hanno provato ad associare il farmaco con interventi di terapia del comportamento dimostrando a coloro che provano a trattare l'ADHD senza medicine che gli interventi sul comportamento non hanno nessuna efficacia da soli. Soltanto la combinazione di farmacoterapia con intervento psicosociale ed interventi sul comportamento può raggiungere i risultati migliori nella terapia dell'ADHD. La terapia del comportamento poi, è di speciale importanza se sono presenti in associazione all'ADHD dei disordini del comportamento o sintomi di depressione o di ansia secondaria.

stbarlet
20-08-2007, 12:58
Bene Lowenz..

Posso scriverti l'opinione di un medico (in med generale) ?
Dice che sicuramente il ritalin non è il più grosso dei problemi della società americana ( ben peggio sono gli antidepressivi ) ma la mancanza di attenzione ( a parte nei veri casi ) va curata con la terapia di uno psicologo.


Oltretutto, è scritto anche sul foglio informativo del ritalin ( e dei suoi affini ) che l'adhd non si cura con questo farmaco, ma con una terapia.

stbarlet
20-08-2007, 13:01
http://web4health.info/it/answers/adhd-myth-dope.htm

È vero che il Ritalin è soltanto un tentativo di drogare dei bambini problematici? Dovremmo ascoltare i reclami di organizzazioni come "Parents Against Ritalin"? È vero che i genitori stanno drogando i loro bambini?
Risposta:

Mito: I GENITORI CHE SOMMINISTRANO FARMACI ANTI-ADHD AI LORO FIGLI SI LIMITANO A DROGARE DEI BAMBINI PROBLEMATICI.

Alcune persone sostengono che che trattare farmacologicamente i bambini con ADHD è soltanto un tentativo frustrato di spiegare gli errori genitoriali e di spiegare la disattenzione, l'incompetenza e l'incapacità degli adulti (o degli insegnanti) preposti a controllare questi bambini. Queste persone sostengono che i genitori provano così a mascherare i loro fallimenti ed usano una medicina per calmare i bambini.

Ciò è molto ingiusto perché la maggior parte delle persone che sostengono questa tesi non hanno mai avuto contatti prolungati con bambini affetti da ADHD o i loro genitori. Chiunque non sia un genitore di uno di questi bambini non ha idea di che cosa è o come sia vivere con l' ADHD.

Queste persone, che sostengono tali tesi, si basano molto spesso sulle informazioni errate che sono state trasmesse da autori come Breggin o persino dalle informazioni sbagliate diffuse dalla chiesa di Scientology. Vi sono grandi interessi dietro tali informazioni errate e discussioni impressionanti riguardo all' ADHD e alle medicine psico-stimolanti usate per curarlo. Non stanno parlando, in questi casi, serie organizzazioni selfhelp o genitori ma soltanto autori di pamphlet senza alcuna esperienza nel campo dell' ADHD che provano ad ottenere pubblicità e vendite per i loro propri libri o istituti.

Studi randomizzati e controllati eseguiti sia in USA che in Svezia hanno provato ad associare il farmaco con interventi di terapia del comportamento dimostrando a coloro che provano a trattare l'ADHD senza medicine che gli interventi sul comportamento non hanno nessuna efficacia da soli. Soltanto la combinazione di farmacoterapia con intervento psicosociale ed interventi sul comportamento può raggiungere i risultati migliori nella terapia dell'ADHD. La terapia del comportamento poi, è di speciale importanza se sono presenti in associazione all'ADHD dei disordini del comportamento o sintomi di depressione o di ansia secondaria.



Senti lowenz.. non prendiamoci in giro. l'utilità del farmaco è indiscussa. Pianatala di postare articoli, su quanto sia difficile vivere con un adhd in casa. il problema è un altro. e penso che tu lo abbia capito benissimo. non perdere tempo.

lowenz
20-08-2007, 13:07
Ah ora sono io a compartarmi male? Ma siamo impazziti?

Continuo a ripetere che è solo un coadiuvante e che è indipensabile la terapia!

MA LEGGERE NO EH?

Mi pare di parlare a vanvera : il farmaco è un COADIUVANTE, non è il deus ex machina che risolve tutto da solo!
Da solo non fa proprio nulla, ma perchè continuate a dipingerlo/vederlo come una presunta bacchetta magica farmacologica?

Facciamo che continuate a parlare voi allora.

stbarlet
20-08-2007, 13:53
Ah ora sono io a compartarmi male? Ma siamo impazziti?

Continuo a ripetere che è solo un coadiuvante e che è indipensabile la terapia!

MA LEGGERE NO EH?



Facciamo che continuate a parlare voi allora.




ma leggi tu! i tuoi interventi sono completamente fuori luogo ! Abbiamo capito che sai.. Sono 5 pagine che ripeti cheil farmaco serve, che eve essere dato quando serve etc.. ma diamine.. stiamo discutendo di quando il farmaco non serve! E viene dato per curare qualcosa che ha alcune similitudini con l'adhd ma che non lo è!
Poi se vuoi continuare a ribadire quanto sia giusta e buona la medicina fai pure, siamo tutti complottisti e tu il faro che ci illumina.:rolleyes:

Krammer
20-08-2007, 13:56
C'è scritto sotto che i farmaci sono da usare solo nei casi in cui c'è necessità di usarli :mbe:
mhhh io quella frase l'ho letta 3-4 volte, non mi era chiarissima. inizialmente l'avevo interpretata anch'io come tu intendi, ovvero che se diagnosticata immediatamente i farmaci non sono necessari. rileggendo però alla fine avevo capito questo: dato che l'insorgere dei sintomi della malattia avviene in media sui 5,2 anni, in tal caso, se si comincia immediatamente la terapia (subito, dai 5-6 anni, ipotizzo) allora già a 7 anni il bimbo può fare a meno di assumere farmaci, se la sindrome è in forma lieve (nel senso che li aveva presi in precedenza, solo uno o due cicli dai 6 ai 7 anni, compresa la terapia psico-educativa). al contrario se non si è tempestivi, e di solito non lo si è perchè il trattamento inizia in media a 7 anni e mezzo (invece che sui 6 anni, come sarebbe auspicabile), allora già la situazione si complica particolarmente, ed implicitamente deducevo che i farmaci in quel caso sono consigliabili (pure con ADHD in forma lieve) ma non c'era scritto quanto durasse la somministrazione.

Se la diagnosi e la terapia (psico-educativa) sono tempestive, già a sette anni, almeno nelle forme più lievi, il bambino può fare a meno di assumere farmaci. Purtroppo ciò non accade sempre e se l’età media di comparsa dei sintomi è a 5,2 anni, si intraprende il trattamento non prima dei 7,6 anni.

sicuro che mi sono sbagliato a leggere?


od ogni modo il punto rimane, anche se ho interpretato male io. fai attenzione e non prendere ciò che scrivo alla leggera.
SE la terapia è tempestiva, SE il problema è lieve, allora dei farmaci si POTREBBE fare a meno. questo c'è scritto.
in tutti gli altri casi, mi pare chiaro da come è stato scritto il testo, i farmaci sono consigliati. e tutti gli altri casi mi sembra siano la maggioranza.
dunque, se il 4% dei bambini è affetto da ADHD, a quanti di questi, mediamente, è consigliabile la somministrazione di farmaci? se fosse anche solo il 2%, resta un numero enorme, a mio avviso.

tu scrivi: i farmaci vanno usati solo quando c'è necessità. grazie! :D e quando c'è questa necessità? a leggere sopra, pare che questa necessità sia molto diffusa. o sbaglio ancora?


20 anni? La cura ha senso darla prima, dopo è del tutto inutile!
Dopo l'adolescenza la situazione è praticamente irreversibile, non ha neppure senso "curare" l'ADHD, ma quello che essa ha comportato nell'individuo piuttosto.
questo lo presupponevo già :p
non ho capito da dove hai letto 20 anni. forse hai confuso con una persona su 20 (riferendomi comunque solo ai bambini/ragazzini) :)


Allora proprio non si è capito che questa malattia NON E' LA VIVACITA' :p
Questo derivato dell'anfetamina funge da "coadiuvante per la concentrazione", la sindrome è legata all'incapacità di fissare l'attenzione, la vivacità (apparente) è solo una conseguenza di tale incapacità di concentrarsi, ma non è "vivacità" nel senso proprio della parola.
Ma è così difficile da capire, l'ho scritto in chiaro anche prima!
guarda che io questo l'avevo capito, l'hai scritto talmente tante volte ehehe
e infatti ho specificato che si trattava di una pura curiosità scientifica.
da wiki: "Il metilfenidato è uno stimolante del sistema nervoso centrale. Ha un effetto calmante, e riduce il comportamento impulsivo nei bambini affetti da ADHD; medesimi effetti negli adulti."


Ma scusa, pensi che il bambino non venga seguito più dal medico e sia lasciato in "balia" del farmaco? La persona deve sempre essere seguita, e la somministrazione va terminata con l'infanzia, altrimenti è ovvio che nella persona si instauri una dipendenza anche solo psicologica!
Insomma, si fa quel che si può fino a dove si può.
la somministrazione va terminata con l'infanzia, bene. questa è la prima volta che lo leggo, non era scontato visto che in precedenza avevo apposta chiesto se il farmaco andasse preso per un tot oppure ad interim (oltre all'aver letto di adolescenti che abusavano della sostanza in età liceale, come se fossero ancora sotto trattamento) :)
in tal caso, per i casi gravi, potrei essere d'accordo con la somministrazione di farmaci. sperando che le conseguenze dell'astinenza, una volta terminati i cicli, siano facilmente gestibili (se si smette che sono ancora bambini, è probabile)


Da solo non fa proprio nulla, ma perchè continuate a dipingerlo/vederlo come una presunta bacchetta magica farmacologica? :muro:
NON è una bacchetta magica, è un supporto farmacologico che in alcuni casi ha senso e in altri no e sempre cum grano salis!
lo abbiamo capito questo, resta da capire in media, statisticamente, in quanti casi ha senso usarlo, o meglio in quanti casi è consigliato usarlo, e in quanti no, in quel 4% di bimbi affetti dalla sindrome ;)


E allora?
Mi pare ovvio che un farmaco vada usato dove si può usare!
Tu daresti un antibiotico a chi ha gravi insufficienze renali/epatiche? E' ovvio che lo metti a rischio, allora togliamo dal commercio tutti gli antibiotici? :boh:
e allora niente.
si parla di ritalin e ne ho postato gli effetti collaterali :boh:


ps: siamo un poco acidi oggi, lowenz? :D

shambler1
20-08-2007, 22:15
Ma quale malattia...il 4% dei bambini ha disturbi dell'attenzione e bisogna dargli il ritalin?! Ma se lo pigliesse chi lo smercia piuttosto (lui , i politici compiacenti e tutti quelli che ci mangiano) e giù le mani dai bambini

Onisem
21-08-2007, 08:58
Ma quale malattia...il 4% dei bambini ha disturbi dell'attenzione e bisogna dargli il ritalin?! Ma se lo pigliesse chi lo smercia piuttosto (lui , i politici compiacenti e tutti quelli che ci mangiano) e giù le mani dai bambini

L'ADHD è una sindrome invalidante e difficilmente gestibile, se non attraverso terapia farmacologica. Il problema possono essere le prescrizioni "allegre", semmai, non quelle appropriate. Interessante notare anche la linea di Wikipedia sull'argomento, che ricalca la moda del momento: http://it.wikipedia.org/wiki/ADHD

Qui invece qualcosa di più "freddo": http://www.nimh.nih.gov/publicat/adhd.cfm#intro

Fil9998
21-08-2007, 10:30
quale genitore -sano di mente- richierebbe di bruciare il cervello al proprio figlio chimicamente?

me lo chiedo.


se mio figlio fosse ritardato, o cronicamente incapace di fare ed apprendere alcunchè lo potrei accettare.

avere anche solo il minimo dubbio di avergli somministrato cure che lo abbiano in qualche modo leso ...

non credo mi lascerebbe dormire di notte.




certo per insegnanti e medici è più facile rischiare con figli non loro.

Fil9998
21-08-2007, 10:38
Ma quale malattia...il 4% dei bambini ha disturbi dell'attenzione e bisogna dargli il ritalin?! Ma se lo pigliesse chi lo smercia piuttosto (lui , i politici compiacenti e tutti quelli che ci mangiano) e giù le mani dai bambini





ora non hoi voglia di scovare i link, ma in buona sostanza questa azzo di sindrome è stata praticamente inventata a tavolino per creare un mercato su cui smerciare sti farmaci.




ricordo una intervista alla rai di questa primavera in cui il presidenti dei psichiatri italiani diceva che non c'era metodo sicuro al 100% per riconoscere tale patologia in un bambino.

ho detto tutto.




imho chi vuol rischiare sulla pelle dei propri fgli lo faccia pure.

mi preoccupa il metodo "nazista" con cui sempre più spesso le scelte sulla salute delle persone vengono calate forzosamente da autorità e medici anche contro una libera scelta INFORMATA dei cittadini.


...

Onisem
21-08-2007, 10:41
o cronicamente incapace di fare ed apprendere alcunchè lo potrei accettare.
Beh, sostanzialmente la sindrome comporta questo.

Onisem
21-08-2007, 10:46
ora non hoi voglia di scovare i link, ma in buona sostanza questa azzo di sindrome è stata praticamente inventata a tavolino per creare un mercato su cui smerciare sti farmaci.




ricordo una intervista alla rai di questa primavera in cui il presidenti dei psichiatri italiani diceva che non c'era metodo sicuro al 100% per riconoscere tale patologia in un bambino.

ho detto tutto.




imho chi vuol rischiare sulla pelle dei propri fgli lo faccia pure.

mi preoccupa il metodo "nazista" con cui sempre più spesso le scelte sulla salute delle persone vengono calate forzosamente da autorità e medici anche contro una libera scelta INFORMATA dei cittadini.


...

Se leggi il link in inglese che ho postato, la sindrome ha inziato ad essere descritta agli inizi del 900, pur venendo codificata ben più tardi. Per la questione "nazismo": nessuno può costringere nessuno a sottoporsi ad un dato regime terapeutico. Vuoi tenerti un figlio socialmente invalido, violento, ingestibile, incapace di fare o prestare attenzione a qualunque cosa? Nessuno te lo vieta.

shambler1
06-09-2007, 14:31
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3711

momo-racing
06-09-2007, 15:08
dire che la fonte citata sia generalmente poco attendibile mi sembra un eufemismo ma aldilà di questo l'idea che mi ero già fatto è che in america le case farmaceutiche si siano di fatto inventate una sindrome ( questa fantomatica ADHD ) per poter rendere difatto drogati e dipendenti da psicofarmaci un intera generazioni di bambini indifesi loro malgrado e questa cosa mi fa semplicemente venire i brividi specialmente considerando il tipo di farmaco in questione e le numerose controindicazioni dello stesso. un atto semplicemente criminale.

the_joe
06-09-2007, 15:12
dire che la fonte citata sia generalmente poco attendibile mi sembra un eufemismo ma aldilà di questo l'idea che mi ero già fatto è che in america le case farmaceutiche si siano di fatto inventate una sindrome ( questa fantomatica ADHD ) per poter rendere difatto drogati e dipendenti da psicofarmaci un intera generazioni di bambini indifesi loro malgrado e questa cosa mi fa semplicemente venire i brividi specialmente considerando il tipo di farmaco in questione e le numerose controindicazioni dello stesso. un atto semplicemente criminale.

E soprattutto bisognerebbe interrogarsi del PERCHE' i bambini arrivino a soffrire di questa fantomatica sindrome, se in USA ed anche in ITALIA ai bambini mancano le cure e le attenzioni dei genitori è perchè questi SONO TROPPO IMPEGNATI sia dal lavoro che dalle altre attività quotidiane per poter badare adeguatamente ai loro figli che ad un certo punto diventano solo dei pacchi da sballottare fra un asilo e una baby sitter..........

RIPRENDIAMOCI UNA QUALITA' DI VITA MIGLIORE !!!!

sirbone72
06-09-2007, 15:16
Il fatto che colpisca solo i maschietti dovrebbe farti riflettere: evidentemente, non c'è alcun legame con l'atteggiamento dei genitori...

Fides Brasier
06-09-2007, 15:19
aldilà di questo l'idea che mi ero già fatto è che in america le case farmaceutiche si siano di fatto inventate una sindrome ( questa fantomatica ADHD ) per poter rendere difatto drogati e dipendenti da psicofarmaci un intera generazioni di bambini indifesi loro malgradocomplottista :O

elmoro
06-09-2007, 15:59
per motivi di lavoro ho visto alcuni bambini a cui hanno diagnosticato questa "sindrome", i cui genitori non avevano cominciato nessuna cura farmacologica: probabilmente l'ADHD è inventata, ma allora erano comunque malati mentalmente di qualcos'altro....

probabilmente i medici ormai tendono a prescrivere un po'troppe pillole, ma quelli non erano bambini un po'vivaci, avevano oggettivamente dei problemi!

shambler1
06-09-2007, 15:59
Il fatto che colpisca solo i maschietti dovrebbe farti riflettere: evidentemente, non c'è alcun legame con l'atteggiamento dei genitori...

Tu dai per scontato che questa "sindrome" sia reale e non ci sia un lucroso business dietro..del tipo :" patologizziamo un comportamento normale e poi vendiamo un farmaco".
Sarebbe da scoprire , in percentuale, a quanti bambimi delle classe alte (reddito > 1 milione all'anno, è stata diagnosticata questa sindrome.

CYRANO
06-09-2007, 16:15
cioe' spetta..se un bimbo e' iperattivo e' malato ? :D :D
no go paroe.
anche io da bimbo ero tutto un fermento :D


cpa[z[za

Fides Brasier
06-09-2007, 16:19
per motivi di lavoro ho visto alcuni bambini a cui hanno diagnosticato questa "sindrome", i cui genitori non avevano cominciato nessuna cura farmacologica: probabilmente l'ADHD è inventata, ma allora erano comunque malati mentalmente di qualcos'altro....

probabilmente i medici ormai tendono a prescrivere un po'troppe pillole, ma quelli non erano bambini un po'vivaci, avevano oggettivamente dei problemi!che tipo di problemi, qual era il loro comportamento?

Ziosilvio
06-09-2007, 16:20
cioe' spetta..se un bimbo e' iperattivo e' malato ? :D :D
no go paroe.
anche io da bimbo ero tutto un fermento :D
Con l'ADHD non si tratta solo di essere vivaci: si tratta di essere materialmente incapaci di concentrarsi su qualcosa.
Mi pare ci sia già un thread aperto; quando lo recupero, posto il link.
EDIT: trovato: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1532504

Nevermind
06-09-2007, 16:22
Ai bimbi non servono psicofarmaci, servono genitori che oggigiorno sono sempre meno. Si è egoisti si vuole un bimbo ma non si fa mai un esame di coscienza per capire se si hanno le potenzialità per essere dei buoni genitori.

Conosco gente che mi ha detto "non ho tempo per stare dietro ad un cane sono troppo impegnata/o" che poi si son fatti un bimbo.....e che ovviamente non cresceranno ma delegheranno la cosa a babysitter, nonni, zii e parentado vario.

E poi se il bimbo è iperattivo o semplicemente fa casino perchè desideroso di affetto....lo si imbottisce di farmaci.

Che società di merda.

Nevermind
06-09-2007, 16:23
Con l'ADHD non si tratta solo di essere vivaci: si tratta di essere materialmente incapaci di concentrarsi su qualcosa.
Mi pare ci sia già un thread aperto; quando lo recupero, posto il link.

Secondo i canoni del ADHD praticamente il 99% dei bimbi che ho visto/conosciuto in vita mia sarebbe da guarire....il sottoscritto compreso ovviamente.

shambler1
06-09-2007, 16:24
E poi se il bimbo è iperattivo o semplicemente fa casino perchè desideroso di affetto....lo si imbottisce di farmaci.

Che società di merda.

Bè per qualcuno può essere un lucroso affare

nomeutente
06-09-2007, 16:28
Con l'ADHD non si tratta solo di essere vivaci: si tratta di essere materialmente incapaci di concentrarsi su qualcosa.
Mi pare ci sia già un thread aperto; quando lo recupero, posto il link.
EDIT: trovato: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1532504

Ecco, grazie: cercavo giusto questo :D

Continuate lì ;)


Edit: su richiesta, ho unito le due discussioni.

Sp4rr0W
06-09-2007, 16:37
L'ADHD esiste... che poi in america la diano anche a bambini soltanto "vivaci" e non con l'ADHD è un altro discorso.

Certi bambini con questa disfunzione non riescono nemmeno a vivere normalmente

Ziosilvio
06-09-2007, 16:41
Secondo i canoni del ADHD praticamente il 99% dei bimbi che ho visto/conosciuto in vita mia sarebbe da guarire....il sottoscritto compreso ovviamente.
La diagnosi di ADHD --- che, lo ricordiamo, è presente nel DSM-IV --- prevede la verifica di sei sintomi su nove, ciascuno dei quali deve essere presente da almeno sei mesi, e che non riguardano la semplice vivacità ma l'effettiva incapacità a concentrarsi su qualcosa e portare a termine un lavoro.

Fides Brasier
06-09-2007, 16:42
L'ADHD esiste... che poi in america la diano anche a bambini soltanto "vivaci" e non con l'ADHD è un altro discorso.

Certi bambini con questa disfunzione non riescono nemmeno a vivere normalmentepersino gli psichiatri (quindi non gli psicologi, che potrebbero avere qualche interesse al riguardo) concordano che solo il 3% del totale dei bambini curati con farmaci avrebbero bisogno della terapia farmacologica. Quindi evidentemente qualcosa di sbagliato c'e'...

Sp4rr0W
06-09-2007, 16:48
persino gli psichiatri (quindi non gli psicologi, che potrebbero avere qualche interesse al riguardo) concordano che solo il 3% del totale dei bambini curati con farmaci avrebbero bisogno della terapia farmacologica. Quindi evidentemente qualcosa di sbagliato c'e'...

ciò non toglie che l'ADHD esiste

shambler1
06-09-2007, 17:19
Il DSM talora giunge a conclusioni controintuive..il semplice buon senso in questo caso fa capire a tutti , immediatamente , cosa c'è dietro la storia del ritalin.

Secondo il DSM ( primo esempio che mi viene in mente ) iv la zoorastia non sarebbe una patologia.. il semplice buon senso dice il contrario: uno che si sceglie una pecora anzichè una donna , ha qualche rotella fuori posto.

http://vitadicoppia.blogosfere.it/2007/01/zoofilia-o-zooerastia.html
Definita come affinità o attrazione sessuale di un essere umano nei confronti di un animale, si distingue dalla mera attività zoosessuale che può essere praticata anche da individui non zoofili, per ragioni di assenza di partner umani o per lucro di fonte pornografica.
Quella che mi interessa qui è la zoofilia vera e propria, ossia l'orientamento psicosessuale autentico nei confronti di un animale.
La discussione sull’eticità di tale comportamento prende avvio dalla considerazione che la pratica zoosessuale può configurarsi in ogni caso come abuso sull’animale. Da un punto di vista penale le giurisdizioni adottano strategie di criminalizzazione o depenalizzazione molto differenti da un paese all’altro.
Da un punto di vista squisitamente psicologico si tende a non giudicarla come una psicopatologia, a meno che non abbia il connotato della compulsività e danneggi seriamente altre aree di funzionamento dell’individuo.
L’attività e il desiderio in sé stesso non sono più catalogati da tempo come disturbo mentale nel DSM IV, che ne sancisce così la natura di "variante", benchè estrema, dell’orientamento e comportamento sessuale.

La diagnosi di ADHD --- che, lo ricordiamo, è presente nel DSM-IV --- prevede la verifica di sei sintomi su nove, ciascuno dei quali deve essere presente da almeno sei mesi, e che non riguardano la semplice vivacità ma l'effettiva incapacità a concentrarsi su qualcosa e portare a termine un lavoro.


Il bambino in questione può benissime essere cresciuto in una famiglia del cazzo o essere caratteriale.

sirbone72
06-09-2007, 17:39
Le considerazioni "sociologiche" possono essere anche valide, lo ammetto, ma continua a stupirmi questo vistoso sbilanciamento nell'incidenza tra maschi e femmine!
Forse ha ragione mia moglie, quando sostiene che le mamme dedicano molte più attenzioni ed affetto alle figlie femmine :confused:

lowenz
06-09-2007, 18:10
Il DSM talora giunge a conclusioni controintuive..il semplice buon senso in questo caso fa capire a tutti , immediatamente , cosa c'è dietro la storia del ritalin.

Secondo il DSM ( primo esempio che mi viene in mente ) iv la zoorastia non sarebbe una patologia.. il semplice buon senso dice il contrario: uno che si sceglie una pecora anzichè una donna , ha qualche rotella fuori posto.

http://vitadicoppia.blogosfere.it/2007/01/zoofilia-o-zooerastia.html

Ma perchè tirare sempre SEMPRE SEMPRE in ballo le parafilie per fare analogie assurde volte a screditare chi non la pensa conformemente? (In questo caso il DSM) :boh:

Fides Brasier
06-09-2007, 18:15
ciò non toglie che l'ADHD esisteesistono anche ansie e nevrosi e depressioni e compagnia bella che possono essere curate senza far ricorso alla farmacologia, visto che la psicoterapia ottiene i medesimi effetti -anzi meglio, perche' sono senza effetti collaterali e piu' duraturi.
pero' vuoi mettere la praticita' del farmaco? e per giunta c'e' tutta un'industria che ci vive :D
ma fino a che un farmaco viene assunto da un adulto sono fatti suoi, ma proprio non capisco quale genitore possa acconsentire a dare un farmaco del genere al proprio figlio sapendo che ci sono le alternative.

shambler1
06-09-2007, 18:15
Ma perchè tirare sempre SEMPRE SEMPRE in ballo le parafilie per fare analogie assurde volte a screditare chi non la pensa conformemente? (In questo caso il DSM) :boh:

Per spiegare che il criterio di inclusione nel dsm non è , di per sè, un valore assoluto e indiscutibile. In questo
caso è ovvio a tutti come la diffusione del ritalin sia dettato da esigenze di business, dms o no.
analogie assurde volte a screditare chi non la pensa conformemente? (In questo caso il DSM) hai specificato...leggendo la frase stavo per capire che il soggetto che la pensava in modo non conforme era lo zoorasta.

Comunque tra uno zoorasta e chi prescrive l'anfetamina ad un ragazzino che fa casino, non avrei dubbi a chi dare la mia simpatia.

Ziosilvio
06-09-2007, 18:29
il criterio di inclusione nel dsm non è , di per sè, un valore assoluto e indiscutibile.
Ma è il criterio migliore che abbiamo adesso.

Nevermind
07-09-2007, 08:01
La diagnosi di ADHD --- che, lo ricordiamo, è presente nel DSM-IV --- prevede la verifica di sei sintomi su nove, ciascuno dei quali deve essere presente da almeno sei mesi, e che non riguardano la semplice vivacità ma l'effettiva incapacità a concentrarsi su qualcosa e portare a termine un lavoro.

Esatto, e (ok 99% era per dire) di bambini così ne ho conosciuti diversi.

Il discorso è semplice quando ero piccolo io si veniva seguiti dai genitori e le maestre/i avevano ancora un potere sui bimbi e quindi riuscivano a dare un freno a costoro.

Oggigiorno se una maestra si trova un ragazzo iperattivo che può fare? Nulla quindi per convenienza si consiglia di farlo curare.

Il ritalin non è nato per aiutare il bimbo ma per aiutare i genitori & co.

Oltretutto erano praticamente solo i maschi ad essere così, fatalità pure sta sindrome è quasi esclusivamente appannaggio dei bambini di sesso maschile.

Obiettivamente ragazzi voi da piccoli eravate tutti dei bimbi modello? Se io studiavo era solo perchè i miei mi facevano un culo tanto....altrimenti dopo 1 minuto che avevo il libro aperto avevo già voglia di mettermi a giocare, se a scuola seguivo era solo perchè il maestro era in gamba e sapeva farsi rispettare e rendere le lezioni interessanti.

A scuola mia esistevano vere e proprie pesti, bambini che sembravano il demonio incarnato in terra....poi ovviamente se guardavi dietro vedevi o la tipica famiglia di gente poco raccomandabile o la tipica famiglia per bene con dei genitori però che erano troppo impegnati a pensare ai cazzi loro per seguire il figlio....

Mi basta vedere il mio nipotino di 2 anni appena non gli dai attenzione per 5 minuti comincia subito a fare il demonio....è palese come il sole che lo fa solo per farsi notare.

Ho conosciuto pure bambini (di parenti o amici) che avevano problemi seri di apprendimento che facevano fatica pure a parlare (anche a diversi anni di età), ovviamente erano pure delle pesti.....eppure standoli dietro hanno superato tali problemi senza droghe.

L'iperattività, la depressione, ecc,, sono tutte malattie studiate a tavolino...se uno è depresso non è certo drogandolo che lo si salva lo si rende "normale" idem per un bambino iperattivo... non essendo vere malattie sono solo sintomi beh questo comporta il fatto che ti dovresti fidare di un'analisi che non può essere oggettiva....tenendo conto che colui che dovrebbe decidere ha tutti gli interessi a trovarti "malato" . E' un po' come chiedere ad un meccanico.....ma secondo lei la macchina va bene? o è meglio farci qualche messa a punto?

Nevermind
07-09-2007, 08:05
Le considerazioni "sociologiche" possono essere anche valide, lo ammetto, ma continua a stupirmi questo vistoso sbilanciamento nell'incidenza tra maschi e femmine!
Forse ha ragione mia moglie, quando sostiene che le mamme dedicano molte più attenzioni ed affetto alle figlie femmine :confused:

Secondo me è intrinseco nel carattere dei maschi essere "delle potenziali pesti" forse sono caratteri ereditati dagli istinti primordiali non saprei. Di certo è un dato di fatto che la maggior parte dei "bimbi demonio" sono maschi.

sirbone72
07-09-2007, 09:48
...
L'iperattività, la depressione, ecc,, sono tutte malattie studiate a tavolino...se uno è depresso non è certo drogandolo che lo si salva lo si rende "normale" idem per un bambino iperattivo... non essendo vere malattie sono solo sintomi beh questo comporta il fatto che ti dovresti fidare di un'analisi che non può essere oggettiva....tenendo conto che colui che dovrebbe decidere ha tutti gli interessi a trovarti "malato" . E' un po' come chiedere ad un meccanico.....ma secondo lei la macchina va bene? o è meglio farci qualche messa a punto?

E chi lo ha detto? La depressione è una malattia con precise basi organiche. Il paragone del meccanico vale acnhe ribaltato: a dire che si cura la depressione con la psicoterapia sono gli psicoterapeuti . . .
Le depressioni post-partum non hanno alcuna origine psicologica, ma sempre organica.

Fides Brasier
07-09-2007, 10:41
Il paragone del meccanico vale acnhe ribaltato: a dire che si cura la depressione con la psicoterapia sono gli psicoterapeuti . . .nono, ci sono le prove con le rmn ;)

Nevermind
07-09-2007, 10:54
E chi lo ha detto? La depressione è una malattia con precise basi organiche. Il paragone del meccanico vale acnhe ribaltato: a dire che si cura la depressione con la psicoterapia sono gli psicoterapeuti . . .
Le depressioni post-partum non hanno alcuna origine psicologica, ma sempre organica.

La depressione può avere riscontri fisici, ma non è che è una malattia che "si prende" è uno stato mentale che può derivare da N motivi ma non è una disfunzione organica... non è che il malato di depressione ha qualcosa che non funziona correttamente a livello fisico e va "sistemato" .

Mica per niente non sono ancora riusciti a spiegare i meccanismi che causano la depressione....esistono solo i sintomi. E' come se io venissi a dirti che se quando guidi corri molto e fai sorpassi azzardati hai la "sindrome di shumacher" e che per guarire devi pigliare il "cazzopuff" uno psicofarmaco che inibisci il desiderio di correre. Capisci che così facendo si possono inventare tutte le malattie di questo mondo....tanto di persone strane e con comportamenti particolari ce ne sono a iosa il limite è solo la fantasia.

shambler1
07-09-2007, 11:10
Il ritalin non è nato per aiutare il bimbo ma per aiutare i genitori & co. direi per aiutare i produttori del farmaco stesso

sirbone72
07-09-2007, 11:15
La depressione può avere riscontri fisici, ma non è che è una malattia che "si prende" è uno stato mentale che può derivare da N motivi ma non è una disfunzione organica... non è che il malato di depressione ha qualcosa che non funziona correttamente a livello fisico e va "sistemato" .

Mica per niente non sono ancora riusciti a spiegare i meccanismi che causano la depressione....esistono solo i sintomi. E' come se io venissi a dirti che se quando guidi corri molto e fai sorpassi azzardati hai la "sindrome di shumacher" e che per guarire devi pigliare il "cazzopuff" uno psicofarmaco che inibisci il desiderio di correre. Capisci che così facendo si possono inventare tutte le malattie di questo mondo....tanto di persone strane e con comportamenti particolari ce ne sono a iosa il limite è solo la fantasia.
Ciò che ti sfugge è che, una volta innescati gl iscompensi biochimici nel cervallo, qualunque sia la causa che li ha originati, non guarisci senza farmaci. Nessuno psichiatra serio può affermare di guarire una depressione esclusivamente con la psicoterapia: il supporto farmacologico è indispensabile.
E' come se mi rompessi una gamba scivolando su un pavimento sporco d'olio. Puoi anche dire "è inutile ingessare la gamba, devi lavare il pavimento, altrimenti te la rompi di nuovo". E' vero, ma se prima non curo la gamba, non mi serve a nulla eliminare la causa primaria.
Nel caso delle turbe psichiche, il problema è aggravato dal fatto che non è così facile individuare le presunte cause.

Fides Brasier
07-09-2007, 11:25
Ciò che ti sfugge è che, una volta innescati gl iscompensi biochimici nel cervallo, qualunque sia la causa che li ha originati, non guarisci senza farmaci. Nessuno psichiatra serio può affermare di guarire una depressione esclusivamente con la psicoterapia: il supporto farmacologico è indispensabile.
E' come se mi rompessi una gamba scivolando su un pavimento sporco d'olio. Puoi anche dire "è inutile ingessare la gamba, devi lavare il pavimento, altrimenti te la rompi di nuovo". E' vero, ma se prima non curo la gamba, non mi serve a nulla eliminare la causa primaria.
Nel caso delle turbe psichiche, il problema è aggravato dal fatto che non è così facile individuare le presunte cause.Non e' vero!! :muro:
Il farmaco non cura la depressione, il farmaco lenisce il sintomo!
Il paragone che fai tu con la gamba rotta va bene, ma il farmaco e' l'antidolorifico, e questo mica ti cura la frattura :D

Nevermind
07-09-2007, 11:29
I psicofarmaci non curano perchè non vi è nulla di fisico da curare, è la mente che va aiutata. Al massimo possono essere un aiuto nel caso in cui il problema psichico sia estremamente problematico e possono consentire quindi una efficacia migliore delle terapie.

In ogni caso sono casi limite, invece si tende a prescrivere psicofarmaci per cazzate allucinanti (a me volevano darne uno solo perchè ho un po' d'ansia quando mi prelevano il sangue) quasi come fossero caramelle.
Hanno praticamente tutti controindicazioni che fanno rabbrividire.

Ora io prescrivere un psicofarmaco ad un bimbo è una cosa che mi lascia esterefatto mai e poi mai lo farei a mio figlio.

In passato non esistevano i psicofarmaci, e si pure + duramente non vi erano più casi di suicidi ne i bimbi impazzivano....però vi era disciplina e si sapere dare il giusto valore alle cose.

momo-racing
07-09-2007, 11:33
dire che uno psicofarmaco cura la depressione è un po' come dire che una corda può curare l'iperattività: basta legare la persona ad una sedia e smette di correre.

FastFreddy
07-09-2007, 11:37
A proposito di psicofarmaci e bambini: http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/esteri/madeleine-rapita/madre-sospetta/madre-sospetta.html

Ora si tratta solo di un'ipotesi speculativa, però...

sirbone72
07-09-2007, 11:39
Dire che uno psicofarmaco non cura la depressione è come dire che l'Ecstasy non fa male...
Uno scompenso chimico nel cervello NON è un sintomo E' un male organico. Ma qui entriamo nella disputa tra chi ritiene che la mente risieda nel cervello e chi ritiene che la mente sia spirito.
Personalmente, credo molto di più nella neurologia che nella psicologia, ma ammetto che è una opinione, e rispetto chi la pensa diversamente.
Però non condivido il vostro equiparare la malattia mentale ad un semplice "sintomo": io sto male perché ho quei sintomi, non viceversa.

P.S. Comunque, neppure io farei prendere degli psicofarmaci a mia figlia, proprio perché credo nel fortissimo effetto che essi hanno sula personalità.

Nevermind
07-09-2007, 11:49
Dire che uno psicofarmaco non cura la depressione è come dire che l'Ecstasy non fa male...
..

Leggi qualunque fonte che vuoi mai nessuno manco il più demente dei medici ha mai detto che lo psicofarmaco cura. Semmai che lo psicofarmaco fa parte della cura ma come diceva qualcuno è come tornare a mettere la camicia di forza ai matti...solo che è più umanamente concepibile una pillola anche se a controindicazioni ben peggiori.

sirbone72
07-09-2007, 11:55
Potrei ribattere che nessun depresso guarisce con la psicoterapia da sola: nessun medico serio affermerebbe il contrario.

Nevermind
07-09-2007, 12:09
Potrei ribattere che nessun depresso guarisce con la psicoterapia da sola: nessun medico serio affermerebbe il contrario.

Ed invece si, poi ci sono casi in cui anche con pillole varie non si riesce a far nulla... addirittura ci sono casi in cui gli psicofarmaci hanno contribuito alla morte del malcapitato.

Fides Brasier
07-09-2007, 12:46
Dire che uno psicofarmaco non cura la depressione è come dire che l'Ecstasy non fa male...
Uno scompenso chimico nel cervello NON è un sintomo E' un male organico. Ma qui entriamo nella disputa tra chi ritiene che la mente risieda nel cervello e chi ritiene che la mente sia spirito.
Personalmente, credo molto di più nella neurologia che nella psicologia, ma ammetto che è una opinione, e rispetto chi la pensa diversamente.
Però non condivido il vostro equiparare la malattia mentale ad un semplice "sintomo": io sto male perché ho quei sintomi, non viceversa.

P.S. Comunque, neppure io farei prendere degli psicofarmaci a mia figlia, proprio perché credo nel fortissimo effetto che essi hanno sula personalità.La mente e' una espressione della funzione del cervello, spero che su questo siamo d'accordo. Le ansie, le nevrosi, la depressione, si possono "misurare" neurologicamente (rmn e quant'altro) e tramite farmaci si puo' ricondurre la funzionalita' del cervello nella "norma". Pero' concluso l'effetto del farmaco, l'ansia la nevrosi la depressione ritorna: ecco perche' non cura, allo stesso modo che l'antidolorifico non ti cura la gamba rotta e rimarginata male.
Il medesimo scompenso chimico invece si puo' curare e guarire tramite la psicoterapia, anche senza bisogno di farmaci.
Magari il depresso grave qualche farmaco e' meglio che lo prende, senno' rischia di suicidarsi prima di ottenere qualche risultato dalla psicoterapia; ma tu puoi prendere antidepressivi per anni o decenni, e sempre depresso rimarrai.
Ti sembra una cura questa? :D

momo-racing
07-09-2007, 13:55
Ti sembra una cura questa? :D

a me sembra che presenti tutte le caratteristiche di una droga:
- è psicoattiva
- determina stati di percezione alterata
- provoca dipendenza
- è altamente dannosa per il fisico.

solo che se la chiami cocaina fa male, se lo chiami prozac te lo prescrivono i dottori.

Ziosilvio
07-09-2007, 14:04
Ed invece si, poi ci sono casi in cui anche con pillole varie non si riesce a far nulla
E fin qui niente da dire.
ci sono casi in cui gli psicofarmaci hanno contribuito alla morte del malcapitato.
Sì, quella volta che li ha presi mio cuggino. Me lo ha detto lui!

Tornando seri: detta così, senza un riferimento, sembra un po' una leggenda urbana.
E la faccenda, invece, mi interessa.
A quali farmaci ti riferisci? E a quali casi?

Ziosilvio
07-09-2007, 14:05
Le ansie, le nevrosi, la depressione, si possono "misurare" neurologicamente (rmn e quant'altro) e tramite farmaci si puo' ricondurre la funzionalita' del cervello nella "norma". Pero' concluso l'effetto del farmaco, l'ansia la nevrosi la depressione ritorna: ecco perche' non cura, allo stesso modo che l'antidolorifico non ti cura la gamba rotta e rimarginata male.
Quindi l'interruzione della terapia farmacologica sarebbe la causa del ripresentarsi della patologia? :confused:

CYRANO
07-09-2007, 14:05
Bimbi agitati,colpa delle merendine
Studio Gb: coloranti rendono iperattivi
Merendine e caramelle peggio degli eccitanti per i bambini. Uno studio inglese dimostrerebbe che lo stato di agitazione ed aggressività di molti bimbi sarebbe causato da alcuni tipi di coloranti contenuti in cibi e bevande. La Commissione europea ha immediatamente deciso di incaricare l'autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) di valutare i risultati contenuti nello studio inglese.


Lo studio è stato pubblicato sulle pagine della rivista medica "Lancet" e mette in guardia i genitori del Regno Unito sugli effetti collaterali di merendine, caramelle e bibite che contengono un'alta percentuale di coloranti e conservanti. La ricerca - condotta dall'Università di Southampton per conto dell'autorità britannica sulla sicurezza alimentare (FSA) - dimostra che gli additivi alimentari contenuti in molti cibi consumati dai bambini sono alla base di un peggioramento del loro comportamento.

Tra le principali conseguenze, cali di attenzione e impulsività che influenzano in maniera negativa anche la capacità di apprendimento dei più piccoli. Dall'analisi dei dati raccolti su un campione di 300 bambini, i ricercatori hanno potuto constatare, inoltre, che l'iperattivita' si associa spesso a un aumento dell'aggressivita' e a comportamenti anti-sociali.

l professor Jim Stevenson, responsabile dello studio, ha detto che gli effetti causati dagli additivi alimentari possono essere riscontrati già a un'età tra i tre e otto anni. Secondo le statistiche ufficali, il 2,5 per cento dei bambini britannici soffre del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adha). Stime internazionali parlano, invece, di una cifra ben piu' alta, compresa tra il 5 e il 10 per cento.

appero'... prima provocano la patologia con il cibo ,e poi la curano coi farmaci...
a pensar male... :D :D :D

:O

cpapzpaza

Fides Brasier
07-09-2007, 14:16
Quindi l'interruzione della terapia farmacologica sarebbe la causa del ripresentarsi della patologia? :confused:Guarda che quando smetti di prendere un ansiolitico o un antidepressivo, la tua ansia o la tua depressione si presenta di nuovo eh :D
Perche', ti risulta forse il contrario, ovvero di gente che prendendo ansiolitici o antidepressivi sia guarita del tutto e per sempre?

Ziosilvio
07-09-2007, 14:18
Guarda che quando smetti di prendere un ansiolitico o un antidepressivo, la tua ansia o la tua depressione si presenta di nuovo eh :D
Perche', ti risulta forse il contrario, ovvero di gente che prendendo ansiolitici o antidepressivi sia guarita del tutto e per sempre?
Guarda che quando smetti di prendere un'aspirina, il tuo raffreddore prima o poi si presenta di nuovo eh :D
Perché, ti risulta forse il contrario, ovvero di gente che prendendo aspirine sia guarita del tutto e per sempre?

Nevermind
07-09-2007, 14:20
E fin qui niente da dire.

Sì, quella volta che li ha presi mio cuggino. Me lo ha detto lui!

Tornando seri: detta così, senza un riferimento, sembra un po' una leggenda urbana.
E la faccenda, invece, mi interessa.
A quali farmaci ti riferisci? E a quali casi?

Ah beh nello specifico chi si ricorda ho visto e letto diverse fonti che riportavano casi in cui la morte era imputabile addirittura agli psicofarmaci stessi....in fin dei conti gli effetti collaterali pesanti son ben noti.

Il problema fondamentale della medicina è che essendo oramai un business è diventata in contrapposizione con se stessa, alle case farmaceutiche servono malati.... malati che comperino le loro cure.....e quindi il ragionevole dubbio viene che sia possibile che delle malattie vengano create a tavolino o anche peggio....che si creino malati solo per vendere.

Io da piccolo al bencheminimo accenno di tosse mia madre correva a pigliare lo sciroppo & co. bene col risultato che andavo avanti settimane.....da quando in pratica smisi di prendere medicine non sono mai stato male per + di un giorno....può essere il caso? certo....ma un ragionevole dubbio a me viene....che ste medicine più che bene a noi facciano bene alle tasche di chi le vende.

Ziosilvio
07-09-2007, 14:22
Io da piccolo al bencheminimo accenno di tosse mia madre correva a pigliare lo sciroppo & co. bene col risultato che andavo avanti settimane.....da quando in pratica smisi di prendere medicine non sono mai stato male per + di un giorno....può essere il caso? certo....ma un ragionevole dubbio a me viene....che ste medicine più che bene a noi facciano bene alle tasche di chi le vende.
O, più semplicemente: quando eri piccolo, e ti davano lo sciroppo, non avevi bisogno di costruirti da solo delle difese immunitarie tue.
Adesso, che non prendi niente, il tuo sistema immunitario si è dovuto adattare.

Nevermind
07-09-2007, 14:25
O, più semplicemente: quando eri piccolo, e ti davano lo sciroppo, non avevi bisogno di costruirti da solo delle difese immunitarie tue.
Adesso, che non prendi niente, il tuo sistema immunitario si è dovuto adattare.

Esatto. Vedo gente che al minimo accenno di mal di testa ingurgita aulin come fosse mentine....ma che ci vuoi fare.

Bisognerebbe fare una campagna informativa sulla moderazione dei farmaci.....non abbassarne il prezzo in modo da aumentarne il consumo. Il ministro salutista (non ricordo il nome) aveva provato a fare una cosa simile...ed è stato infatti silurato....guarda caso.

Fides Brasier
07-09-2007, 14:26
Guarda che quando smetti di prendere un'aspirina, il tuo raffreddore prima o poi si presenta di nuovo eh :D
Perché, ti risulta forse il contrario, ovvero di gente che prendendo aspirine sia guarita del tutto e per sempre?Ma che c'entra, quella e' una malattia infettiva :D
Ansie nevrosi e compagnia bella sono causate da eventi vissuti traumaticamente dalla psiche del soggetto. La terapia farmacologica tiene sotto controllo il sintomo della malattia, allo stesso modo dell'antidolorifico eccetera -l'ho gia' detto, non voglio ripeterlo :D
La psicoterapia invece e' in grado di "riparare" il trauma all'origine, riparando quello il sintomo (l'ansia o la depressione) svanisce di conseguenza.

Fides Brasier
07-09-2007, 14:31
Ma che c'entra, quella e' una malattia infettiva :D
Ansie nevrosi e compagnia bella sono causate da eventi vissuti traumaticamente dalla psiche del soggetto. La terapia farmacologica tiene sotto controllo il sintomo della malattia, allo stesso modo dell'antidolorifico eccetera -l'ho gia' detto, non voglio ripeterlo :D
La psicoterapia invece e' in grado di "riparare" il trauma all'origine, riparando quello il sintomo (l'ansia o la depressione) svanisce di conseguenza.Analogamente: non e' che dopo che ti e' guarita la gamba che si e' rotta, prima o poi si rompe di nuovo :D
Oddio puo' capitare ma si tratta di una bella dose di sfiga ;)

Se invece non vai dal dottore (psicoterapeuta) a farti mettere a posto la gamba (a fare psicoterapia), puoi prendere tutti gli antidolorifici che vuoi (o ansiolitici), ma finito l'effetto del farmaco la gamba ti fara' di nuovo male (sarai di nuovo ansioso) :)

sirbone72
07-09-2007, 14:32
La mente e' una espressione della funzione del cervello, spero che su questo siamo d'accordo. Le ansie, le nevrosi, la depressione, si possono "misurare" neurologicamente (rmn e quant'altro) e tramite farmaci si puo' ricondurre la funzionalita' del cervello nella "norma". Pero' concluso l'effetto del farmaco, l'ansia la nevrosi la depressione ritorna: ecco perche' non cura, allo stesso modo che l'antidolorifico non ti cura la gamba rotta e rimarginata male.
Il medesimo scompenso chimico invece si puo' curare e guarire tramite la psicoterapia, anche senza bisogno di farmaci.
Magari il depresso grave qualche farmaco e' meglio che lo prende, senno' rischia di suicidarsi prima di ottenere qualche risultato dalla psicoterapia; ma tu puoi prendere antidepressivi per anni o decenni, e sempre depresso rimarrai.
Ti sembra una cura questa? :D

Generalmente, chi inizia la psicoterapia, continua per anni: è una cura questa?
Il problema della psicoterapia è che non è possibile sapere con certezza se lo psicoterapeuta ha davvero individuato la "causa" del male.
Ma a questo punto mi viene da chiedere se la psicoterapia è in grado di curare gli effetti sul carattere di disfunzoni tiroidee.
Puretroppo, si continua nel preconcetto che i sintomi comportamentali non siano mai di origine organica!

Bimbi agitati,colpa delle merendine
Studio Gb: coloranti rendono iperattivi
Merendine e caramelle peggio degli eccitanti per i bambini. Uno studio inglese dimostrerebbe che lo stato di agitazione ed aggressività di molti bimbi sarebbe causato da alcuni tipi di coloranti contenuti in cibi e bevande. La Commissione europea ha immediatamente deciso di incaricare l'autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) di valutare i risultati contenuti nello studio inglese.


Lo studio è stato pubblicato sulle pagine della rivista medica "Lancet" e mette in guardia i genitori del Regno Unito sugli effetti collaterali di merendine, caramelle e bibite che contengono un'alta percentuale di coloranti e conservanti. La ricerca - condotta dall'Università di Southampton per conto dell'autorità britannica sulla sicurezza alimentare (FSA) - dimostra che gli additivi alimentari contenuti in molti cibi consumati dai bambini sono alla base di un peggioramento del loro comportamento.

Tra le principali conseguenze, cali di attenzione e impulsività che influenzano in maniera negativa anche la capacità di apprendimento dei più piccoli. Dall'analisi dei dati raccolti su un campione di 300 bambini, i ricercatori hanno potuto constatare, inoltre, che l'iperattivita' si associa spesso a un aumento dell'aggressivita' e a comportamenti anti-sociali.

l professor Jim Stevenson, responsabile dello studio, ha detto che gli effetti causati dagli additivi alimentari possono essere riscontrati già a un'età tra i tre e otto anni. Secondo le statistiche ufficali, il 2,5 per cento dei bambini britannici soffre del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adha). Stime internazionali parlano, invece, di una cifra ben piu' alta, compresa tra il 5 e il 10 per cento.

appero'... prima provocano la patologia con il cibo ,e poi la curano coi farmaci...
a pensar male... :D :D :D

:O

cpapzpaza
Dall'articolo non si capisce se si tratta di una pura inferenza statistica o se è stato individuato un preciso meccanismo di azione delle sostanze indicate genericamente come coloranti.

sirbone72
07-09-2007, 14:33
Analogamente: non e' che dopo che ti e' guarita la gamba che si e' rotta, prima o poi si rompe di nuovo :D
Oddio puo' capitare ma si tratta di una bella dose di sfiga ;)

Se invece non vai dal dottore (psicoterapeuta) a farti mettere a posto la gamba (a fare psicoterapia), puoi prendere tutti gli antidolorifici che vuoi (o ansiolitici), ma finito l'effetto del farmaco la gamba ti fara' di nuovo male (sarai di nuovo ansioso) :)

Nell'esempio che avevo fatto, io intendevo la psicoterapia come "pulire in terra". Ricorda che la causa originaria della rottura della gamba era la macchia d'olio su cui scivolo.

Nevermind
07-09-2007, 14:34
Per quanto concerne le morti cmq puoi dare un occhio anche al video che è stato postato su questo 3d mi sembra già abbastanza agghiacciante solo quello.

Fides Brasier
07-09-2007, 14:44
Generalmente, chi inizia la psicoterapia, continua per anni: è una cura questa?
Il problema della psicoterapia è che non è possibile sapere con certezza se lo psicoterapeuta ha davvero individuato la "causa" del male.
Be', chi inizia una cura farmacologica deve continuarla tutta la vita... ;)
Per la durata della psicoterapia poi dipende dalla psicoterapia stessa, non ne esiste mica solo una. Che poi ci sia la difficolta' di riuscire a trovarne uno che sia in grado di risolvere il problema e' un conto; ma ancora piu' difficile e' che una persona sia convinta di affrontare un percorso difficile come la psicoterapia. E' molto piu' facile ingollare una pillola e illudersi che questa risolva i problemi ;)
Ma a questo punto mi viene da chiedere se la psicoterapia è in grado di curare gli effetti sul carattere di disfunzoni tiroidee.
Puretroppo, si continua nel preconcetto che i sintomi comportamentali non siano mai di origine organica!Questo delle disfunzioni tiroidee e' tutt'altro discorso; pero' mi sembra che hai saltato a pie' pari dove dicevo che la psicoterapia produce i medesimi effetti, riscontrabili dalla rmn, dei farmaci: quindi vuol dire che la psicoterapia agisce a livello organico ;)

Fides Brasier
07-09-2007, 14:47
Nell'esempio che avevo fatto, io intendevo la psicoterapia come "pulire in terra". Ricorda che la causa originaria della rottura della gamba era la macchia d'olio su cui scivolo.La macchia d'olio e' l'origine del trauma. Non e' necessario pulire in terra, perche' magari non si passa piu' da quelle parti -ovvero, il trauma e' vissuto da bambino... o magari in guerra... e non si torna nel passato. Ma gli effetti del passato sul nostro presente ci sono: la gamba rotta, oppure l'ansia o la depressione.

Ziosilvio
07-09-2007, 14:58
quella e' una malattia infettiva
Vero ma irrilevante.
La psicoterapia invece e' in grado di "riparare" il trauma all'origine, riparando quello il sintomo (l'ansia o la depressione) svanisce di conseguenza.
Nulla esclude, però, che l'ansia, nevrosi, depressione o quel che è, possa ripresentarsi per un'altra causa insorta successivamente.
Se invece non vai dal dottore (psicoterapeuta) a farti mettere a posto la gamba (a fare psicoterapia), puoi prendere tutti gli antidolorifici che vuoi (o ansiolitici), ma finito l'effetto del farmaco la gamba ti fara' di nuovo male (sarai di nuovo ansioso) :)
Che la terapia farmacologica e quella psicanalitica diano i risultati migliori quando sono adoperate insieme, mi sembra fosse stato detto fin dai primi post.
chi inizia una cura farmacologica deve continuarla tutta la vita
Questa affermazione potrebbe forse essere vera se riferita ad una terapia esclusivamente farmacologica.

Fides Brasier
07-09-2007, 15:13
Vero ma irrilevante.ma irrilevante un paio di palle :D
ma come fai a paragonare l'infettivita' di un raffreddore con l'ansia o la nevrosi, dai per favore cerca di rimanere sul concreto evitandoti 'ste sparate senza senso.


Nulla esclude, però, che l'ansia, nevrosi, depressione o quel che è, possa ripresentarsi per un'altra causa insorta successivamente.si, nulla esclude anche di essere colpiti da un meteorite :D
il fatto e' che le ansie le nevrosi sono i risultati dei traumi subiti quando siamo bambini, ovvero quando non abbiamo ancora costruito i nostri meccanismi di difesa.
e tra l'altro la psicoterapia fornisce anche degli strumenti di difesa che consentono di proteggerci. nessun farmaco invece fara' mai cio' ;)
Che la terapia farmacologica e quella psicanalitica diano i risultati migliori quando sono adoperate insieme, mi sembra fosse stato detto fin dai primi post.

Questa affermazione potrebbe forse essere vera se riferita ad una terapia esclusivamente farmacologica.e io invece continuo a sostenere che la psicoterapia e' sufficiente da sola a risolvere i problemi quasi sempre; e nel caso del ritalin, se ne puo' fare tranquillamente a meno.

Ziosilvio
07-09-2007, 15:21
le ansie le nevrosi sono i risultati dei traumi subiti quando siamo bambini
Perché per forza "quando siamo bambini"?
Forse che l'età adulta costituisce un ostacolo impenetrabile all'insorgenza di traumi?
la psicoterapia fornisce anche degli strumenti di difesa che consentono di proteggerci. nessun farmaco invece fara' mai cio'
Il primo punto è vero; il secondo, però, presuppone la conoscenza dell'intero futuro...
io invece continuo a sostenere che la psicoterapia e' sufficiente da sola a risolvere i problemi quasi sempre
Il cinquantotto per cento dei casi (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18313005) mi sembra un bel po' meno di "quasi sempre".
Oltretutto, l'efficacia sale di sei punti percentuali quando alla psicoterapia si affianca la farmacoterapia, e questa mi sembra una prova a sfavore della tesi per cui "basta quasi sempre la sola psicoterapia".

Fides Brasier
07-09-2007, 17:45
Perché per forza "quando siamo bambini"?
Forse che l'età adulta costituisce un ostacolo impenetrabile all'insorgenza di traumi?Non necessariamente "solo" quando siamo bambini, ma e' piu' facile che avvenga a quell'eta' perche' un trauma ci condiziona quando supera le nostre barriere difensive per intensita' e/o durata, e da bimbi siamo praticamente indifesi. Pero' anche da adulti puo' capitare, certo che si e' vero, per esempio se non si sono sviluppate difese a sufficienza nella crescita e si e' coinvolti in eventi traumatici (quanti crolli come conseguenza di separazioni, o licenziamenti...), oppure in caso di eventi particolarmente intensi, mi viene in mente il disturbo post traumatico da stress (http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_post_traumatico_da_stress) per esempio.
Il primo punto è vero; il secondo, però, presuppone la conoscenza dell'intero futuro...
Bah, di farmaci che aumentino l'autostima o che attuino un rinforzo dell'Io, non ne ho mai sentito parlare, ma non essendo un esperto del ramo puo' essere che esistano, o chissa' che in futuro non vengano inventati. Io non riesco a immaginarmi cosa mangero' per cena stasera, figurati se riesco a immaginarmi i farmaci del futuro :D
Il cinquantotto per cento dei casi (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=18313005) mi sembra un bel po' meno di "quasi sempre".
Oltretutto, l'efficacia sale di sei punti percentuali quando alla psicoterapia si affianca la farmacoterapia, e questa mi sembra una prova a sfavore della tesi per cui "basta quasi sempre la sola psicoterapia".be', considerando che in presenza di farmaci i dropout aumentano cosi' come aumentano i rischi di recidive e la tossicita', l'uso del farmaco e' davvero da ponderare bene. Ma obiettivamente, ti sembra che venga ben ponderato l'uso degli psicofarmaci, quando e' tanto comodo e facile assumerli? Non dimentichiamo poi che stiamo parlando di bambini...
Sulla Stampa di oggi e' riportato un articolo inerente gi additivi nelle merendine per bambini, con uno studio che evidenzia che tali additivi rendono i bambini iperattivi :eek:
Oggi non c'e' ancora sul sito, domani lo riporto, ma e' meraviglioso tutto cio': avveleniamo i bambini con gli additivi chimici, e poi pretendiamo di curarli con gli psicofarmaci :asd:
Date un pennello a Magritte e vi creera' un capolavoro, meta' lavoro glielo abbiamo gia' fatto :asd:

Fides Brasier
08-09-2007, 20:38
Ecco l'articolo:
http://www.lastampa.it/search/articolo.asp?IDarticolo=1646589&sezione=Cronache%20italiane
il caso
Il sospetto
La rivista scientifica «Lancet»
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
Tartrazina E102, giallo per alimenti, fuorilegge in Norvegia e Austria. Azorubina E122, rosso per alimenti, vietato in Svezia, Stati Uniti e Giappone. Giallo di Chinolina, E104, bandito in America e Australia, grosso modo come l'E110 e l'E124. Fra tutti i coloranti che affollano dolci, gelati, marmellate industriali, tortine alla frutta e merendine varie, si salva apparentemente solo il sodio benzoto, in arte E211, che fa frizzare alcune bibite gassate. Gli altri, legali dalle nostre parti, sono tutti sotto inchiesta dopo una denuncia dell'Agenzia per la sicurezza alimentare britannica (Fsa) che li giudica pericolosi tanto che l'omologa Authority Ue ha avviato i suoi accertamenti. Il sospetto è grave: certi additivi artificiali potrebbero favorire l'iperattività dei bambini. A riaprire una polemica vecchia di oltre trent'anni è la rivista scientifica inglese «Lancet», che nel numero in edicola ieri ha pubblicato uno studio sugli additivi alimentari effettuato dall'Università di Southampton per conto della Fsa. Gli esperti hanno studiato per diverse settimane il comportamento di alcuni ragazzi a cui è stato somministrata una soluzione contenente acido benzoico, uno dei principali agenti anti-microbiotici usato in cibi e bevande. Ne hanno tratto la convinzione che il consumo di questa sostanza genera una più intensa iperattività del minore, con la conseguenza di cali di attenzione e impulsività che influenzano in maniera negativa anche la capacità di apprendimento dei più piccini. Questa sindrome particolare, è il parere degli scienziati, si accompagna con frequenza ad un aumento dell'aggressività e a comportamenti antisociali. Secondo il professor Jim Stevenson, che ha condotto il progetto a Southampton, gli effetti causati dagli additivi alimentari possono essere riscontrati già a un'età tra i tre e otto anni. «Lancet» scrive che, stando alle statistiche ufficiali, il 2,5% cento dei bambini britannici soffre di quello che i medici definiscono disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adha). Le stime internazionali rivelano una situazione più allarmante con un riscontro tra il 5 e il 10%, a cui si arriva per colpa del consumo di merendine, caramelle e bibite. L'argomento è dibattuto dagli Anni Settanta e alcune multinazionali alimentari si sono autoregolate. La Nestlè, ad esempio, ha eliminato ogni additivo artificiale dagli Smarties. La catena britannica Sainsbury's sta invece rivedendo la composizione di oltre 12 mila articoli della linea per bambini, per assicurare che succhi e tortine non facciano male a chi li ingerisce. Due casi virtuosi in un'industria che fa un uso smodato dei vari «classe E» con benefici evidenti: i derivati dell'acido benzoico consentono di tenere una bibita sugli scaffali dei supermercati per un periodo sino a due anni. Per questo l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare sta conducendo una nuova valutazione su tutti gli additivi autorizzati per assicurarsi che i livelli di sicurezza siano ancora validi, alla luce delle nuove scoperte scientifiche. Alla fine di questo lavoro, che richiederà parecchi mesi, spetterà all'esecutivo comunitario decidere se intervenire a modificare le regole della colorazione alimentare. Nell'attesa conviene ascoltare gli esperti che invitano i consumatori a fare leva sul buon senso e ricordano tutto ciò che ha un colore innaturale o troppo luminoso è candidato ad essere zuppo di additivi di classe E, in particolare se si tratta di prodotti a basso costo. Come dire «chi li conosce li evita».

ania
29-11-2007, 09:07
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=12


Psicofarmaci ai bambini
nuova emergenza sanitaria
Campagna dei farmacisti a difesa dei bambini
in quattro regioni d'Italia

In Italia la percentuale di bambini iperattivi e con disturbi dell’attenzione curati con psicofarmaci è tripla rispetto all’America, quadrupla in confronto all’Inghilterra. Fra tutti i piccoli pazienti, nel nostro Paese, 83 su cento vengono trattati con pillole sintomatiche, che si limitano cioè a sedare i sintomi della loro iper-attività.

Giù le Mani dai Bambini lancia una nuova campagna contro l’uso di psicofarmaci. Lo ha fatto ieri durante l’annuale concention dei farmacisti in programma a Torino, perché nelle 2500 «Farmacie Amiche» di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, oltre a quelle nelle province di Pisa e Massa sarà distribuito gratis da dicembre materiale informativo destinato ai genitori.

I numeri disegnano un allarme reale: «Negli ultimi 15 anni la produzione del celebre Ritalil, l’anfetamina che viene data ai bambini troppo agitati, è aumentata di ben diciassette volte». Negli Usa, solo per l’inattività - fa da eco a Poma il professor William Carey, pediatra all’Università della Pennsylvania - «vengono somministrati psicofarmaci ad oltre quattro milioni di bambini e ragazzi». I criteri diagnostici utilizzati in Italia sono gli stessi di quelli seguiti negli Usa.

«Lo psicofarmaco - denuncia Luca Poma, portavoce della campagna Giù le Mani dai Bambini - doveva essere l’ultima risorsa terapeutica, nel nostro Paese. Invece i dati forniti dal ministero sono spaventosi: questi bimbi irrequieti e distratti devono essere supportati e valorizzati, non si può pensare di risolvere il disagio di un figlio di 6 anni somministrandogli una metanfetamina, o nel migliore dei casi garantendo un po’ di psicoterapia, ma sempre aiutata da psicofarmaci».

28/11/2007

lowenz
29-11-2007, 09:34
Che articoli da 4 soldi :muro:: prima dicono "anfetamina", poi "metanfetamina".
«Negli ultimi 15 anni la produzione del celebre Ritalil, l’anfetamina che viene data ai bambini troppo agitati
non si può pensare di risolvere il disagio di un figlio di 6 anni somministrandogli una metanfetamina

Il Ritalin NON E' NESSUNA DELLE 2 (che poi sono cose BEN diverse tra loro), è un DERIVATO delle anfetamine.

Ma perchè continuate a leggere articoli scientifici sui giornali NON scientifici? E' come darsi una badilata in faccia.

ania
29-11-2007, 10:25
Ma perchè continuate a leggere articoli scientifici sui giornali NON scientifici? E' come darsi una badilata in faccia.

Se nella tua domanda posso sostituire "leggere" con il termine "postare", allora , la risposta al quesito diviene:
per vedere come quegli articoli possono -talora- essere "smontati parola per parola" da chi ha le competenze per farlo. ;)


Ania