PDA

View Full Version : Parassitismo e scuola


Froze
17-07-2007, 08:46
Da una scuola all'altra di Milano, manda certificati medici da una località a 1.110 chilometri. Ha un secondo mestiere: insegnare per me è un passatempo
Tutte le assenze del professor M.
Trasferito, si ammala di nuovo
Il docente che nessuno può licenziare. E arriva la terza (inutile?) ispezione


MILANO — I peccati, e non il peccatore. Storia breve e protetta dall'anonimato del professor M. Occorre prima riportare la laconica dichiarazione dell'interessato, molto compreso nel suo ruolo: «Un pubblico ufficiale come me ha il dovere di non intrattenere rapporti con la stampa».
Clic.
Il professor M. e le sue pratiche non sono rappresentativi dei docenti italiani. Fosse così, avremmo già chiuso baracca e burattini. La sua storia è importante di riflesso, offre la misura di come l'Amministrazione sia inerte ed inerme davanti a un caso di menefreghismo così smaccato da avere aspetti comici. Anche se gli studenti che si sono imbattuti in questo docente avrebbero da ridire sull'aggettivo «comico».
Sul Corriere della Sera di lunedì, l'editoriale di Pietro Ichino dava conto del cursus honorum
del professor M. Passato indenne attraverso due indagini interne che prendevano atto del suo assenteismo e della scarsa voglia di insegnare, è stato trasferito ad altro istituto, dove attualmente esercita, o dovrebbe. I suoi vecchi alunni, che lui ha lasciato nel febbraio 2007, pochi giorni fa hanno sostenuto la maturità, con esiti paragonabili a Caporetto. Pare di capire che ci saranno altri studenti caduti sul fronte del professor M. All'inizio di giugno, la sua nuova scuola ha chiesto con urgenza l'invio di un ispettore. L'arrivo del docente non è stato indolore. Il trasferimento era stato deciso al termine dell'anno scolastico 2005/2006. Ma un professore di ruolo non può essere scambiato con un suo simile. Per fargli spazio, viene rimosso un supplente con contratto annuale. Uno bravo, scrupoloso. I suoi studenti inscenano una manifestazione di protesta sotto le finestre dell'Ufficio scolastico provinciale. Non si cambia ad anno iniziato, è il loro ragionamento. Con grande abnegazione, il professor M. esordisce il 19 febbraio con una settimana consecutiva di lavoro, durante la quale fa domanda al preside per ottenere l'autorizzazione a svolgere una seconda attività. Visti i precedenti, permesso negato. Il professor M. comincia a non farsi più vedere. Il primo certificato di malattia è del 26 febbraio. Ne fioccano altri, tutti con la curiosa caratteristica di essere stilati in una località distante 1.110 chilometri da Milano, suo luogo di residenza. I periodi di malattia cominciano sempre di lunedì, come se vi fosse la volontà di non rientrare a scuola dopo il weekend.
Quando c'è, è peggio. Ai suoi studenti di quarta dice chiaramente che per lui la scuola è un passatempo, nella vita ha un altro lavoro. All' ennesimo certificato di malattia, fine aprile 2007, il preside nomina un supplente, nonostante la situazione economica non florida della scuola, per accontentare gli studenti e i loro genitori inferociti.
Il quale, va detto, ha una sua coerenza. Avendo capito dalle precedenti esperienze che nulla gli può capitare, applica alla nuova scuola i comportamenti tenuti in quella vecchia. La prima indagine alla quale venne sottoposto, maggio 2005, era stata chiamata a gran voce proprio da quegli studenti che pochi giorni fa sono stati infilzati alla maturità. L'ispettore scoprì che il professor M. era già stato segnalato nel 1996 dal preside di allora dopo i risultati disastrosi ottenuti dai suoi alunni all'esame finale.
Tre anni dopo era stata proposta una ispezione sul suo conto, mai avvenuta. Entrando nel merito, l'ispettore rileva «il numero elevatissimo di assenze e la loro collocazione strategica soprattutto in determinati periodi dell'anno scolastico e le gravi difficoltà e carenze di apprendimento lamentate dagli studenti». Nel 2002-2003 le assenze sono state pari al 72 per cento del suo orario di servizio; nel 2003-2004 si scende al 61%. Il sospetto di tutti è che il suo secondo lavoro si svolga tra Milano e la sua terra di origine, alquanto lontana. L'ispettore parla con gli alunni. «Quando non ha voglia di fare lezione si mette a parlare di cucina o dei suoi viaggi». «Quasi sempre dice che è stanco, e quindi si mette a leggere il giornale pretendendo silenzio». Gli studenti si dichiarano scoraggiati. Per l'atteggiamento dell'insegnante, che al ritorno dai suoi periodi di malattia gli rifila una media di 70-90 pagine al giorno da studiare con relativi esercizi, senza averle prima spiegate in classe. Assegna 30 problemi (la sua è una materia scientifica) alla volta e il giorno dopo, prima di aprire il giornale, fornisce solo i risultati senza motivarne logica e passaggi. Poi, ogni tanto, li interroga in massa e li bastona. Nel colloquio con l'ispettore non ritiene di dover fare di più, sostenendo che la colpa è dello scarso materiale umano che compone le classi in questione. Va notato che i suoi alunni avevano ottimi voti in ogni materia tranne una, la sua. Al termine dell'indagine, l'ispettore proponeva di assegnare il prof M. «ad incarico diverso da quello dell'insegnamento, che lo veda impegnato (sempre che di impegno egli sia capace) in attività che non comportino l'assunzione delle responsabilità connesse con l'esercizio della funzione docente, da lui del tutto negletta».
I pareri degli ispettori però non sono vincolanti. Se l'interessato fa ricorso, e lo fa quasi sempre, si riparte da capo. Nel 2005 la pratica finì a Roma, alla Sezione disciplinare del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione, organo anche di tutela sindacale e quindi per sua natura portato a sopire. Per il professor M. si decise di non decidere. Venne mandato un altro ispettore, che salomonicamente suggerì il trasferimento per incompatibilità ambientale. I nuovi studenti del professor M. ringraziano, commossi e preoccupati.
Marco Imarisio
17 luglio 2007


:Puke: :Puke: :Puke: :Puke:
gente come questa e' la vergogna non solo del sistema scolastico, ma di tutta l'amministrazione pubblica.
senza contare il danno che porta agli studenti a cui dovrebbe insegnare (ma a questo punto mi sa che farebbe danni anche insegnando...) e che ci sono MIGLIAIA di docenti precari che sarebbero ben felici di fare, e bene, quello per cui sono pagati.

Paganetor
17-07-2007, 08:51
l'ho letto anche io poco fa sul corriere... cosa dire...

sono intoccabili, possono fare ciò che vogliono e nessuno può fare nulla!

è una vergogna, e altrettanto vergognoso è il fatto che le istituzioni se ne lavino le mani (vedi gli ispettori che non fanno un tubo, o il ministero dela pubblica istruzione che dovrebbe avere il potere di lasciare a casa quel soggetto mentre invece pensa solo a ribaltare esami, code degli insegnanti precari ecc. a ogni legislatura...)

Tefnut
17-07-2007, 09:01
la vergogna che non si possa fare nulla...

l'unica cosa da gfare sarebbe aspettarlo fuori davvero... .. il prob che non c'è mai :/

rip82
17-07-2007, 09:14
In Italia il lavoro viene considerato un diritto, quando dovrebbe essere un privilegio, se uno non lavora non merita di avere un impiego!
C'e' troppo garantismo per chi ruba lo stipendio.

polli079
17-07-2007, 09:21
Scandaloso vedere come la gente se ne approffitti, scandaloso vedere che le istituzioni non facciano niente per sistemare le cose.
Questo è un piccolo esempio dello "spreco pubblico" italiano. La cosa che più mi preoccupa è il timore di vedere i sindacati gridare alla scandolo per il licenziamento del suddetto personaggio.
E' anche per colpa di gente come lui che i contratti a tempo indeterminato sono sempre più rari.

tdi150cv
17-07-2007, 09:26
In Italia il lavoro viene considerato un diritto, quando dovrebbe essere un privilegio, se uno non lavora non merita di avere un impiego!
C'e' troppo garantismo per chi ruba lo stipendio.

quoto ! troppe pezze da piedi !

GmG
17-07-2007, 09:30
Se ne parla anche su Report puntata INTOCCABILI (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1072467,00.html)

johannes
17-07-2007, 09:40
sono allibito dal leggere queste dichiarazioni. questo rovina i ragazzi. se ne vada e lasci il posto a chi ha voglia di lavorare!:muro:

sempreio
17-07-2007, 09:55
la replica di capezzone



L'ex segretario radicale: «Questa è una linea contro i figli, contro i giovani»
«Sono allibito per le parole di Angeletti»
Capezzone: «Ho visto le sue dichiarazioni sul Corriere della Sera. Mi domando se siamo a delle provocazioni e lo dico con rispetto»


ROMA - Orrore e disgusto. «Sono francamente allibito»: così il presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Daniele Capezzone, ha commentato le affermazioni del segretario generale della Uil Luigi Angeletti, in merito ai lavori usuranti pubblicate in un'intervista sul Corriere della Sera. «Avevo letto le dichiarazioni del segretario Angeletti nei giorni scorsi, poi - ha detto Capezzone - ho visto quelle sul Corriere della Sera. Mi domando se siamo a delle provocazioni, e lo dico con rispetto perchè Angeletti è un dirigente sindacale sperimentato ed esperto. È una persona avveduta che sa scegliere le parole e gli argomenti. Se sceglie di dire queste cose - secondo Capezzone - se anche una persona che tante volte è stata ragionevole sceglie oggi di fare il guastatore e il provocatore, vuol dire che l'unica riforma che il sindacato vuole fare è non fare niente».
Secondo Capezzone, «questa è una linea contro i figli, contro i più giovani, contro quelli che non possono protestare e scioperare. Devo constatare con dolore - ha concluso - che questa realtà che io chiamo degli outsider, dei non garantiti, al sindacato non importa nulla».

recoil
17-07-2007, 09:57
da notare anche la presenza di un medico compiacente che gli firma i certificati di malattia
non c'è un numero massimo di assenze oltre le quali può scattare il licenziamento?

Froze
17-07-2007, 10:02
da notare anche la presenza di un medico compiacente che gli firma i certificati di malattia
non c'è un numero massimo di assenze oltre le quali può scattare il licenziamento?

nel privato il licenziamento puo' avvenire dopo 180giorni di malattia in un anno. nel pubblico non so.

willywilly77
17-07-2007, 10:08
Comumque cercatevi nel articolo di report l'intervento di LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica, sui licenziamenti :mc: :muro:

sider
17-07-2007, 10:09
per fortuna è una mosca bianca, tanto da meritarsi un'articolo tutto per sè.
Certo che in questo caso siamo in piena "giusta causa" per cui non capisco come non possa essere licenziabile (o perlomeno sanzionabile)

willywilly77
17-07-2007, 10:12
per fortuna è una mosca bianca, tanto da meritarsi un'articolo tutto per sè.
Certo che in questo caso siamo in piena "giusta causa" per cui non capisco come non possa essere licenziabile (o perlomeno sanzionabile)
Emh come i 1300 le mosche bianche di Taranto???

recoil
17-07-2007, 10:12
nel privato il licenziamento puo' avvenire dopo 180giorni di malattia in un anno. nel pubblico non so.

appunto, nel privato ricordavo che c'era un limite
però 180 di malattia sono tanti, non so quanti giorni lavorativi hanno gli insegnanti ma sto qui faceva il 61% di malattia, "troppo pochi" temo :rolleyes:

Alexi@
17-07-2007, 10:25
da notare anche la presenza di un medico compiacente che gli firma i certificati di malattia
non c'è un numero massimo di assenze oltre le quali può scattare il licenziamento?

Assenza per malattia :il personale docente a tempo indeterminato, nel caso di malattia, conserva il posto per 18 mesi e l’assenza non interrompe la maturazione dell’anzianità di servizio. Il trattamento economico prevede l’intera retribuzione per i primi 9 mesi, il 90% per i successivi 3 mesi e il 50% per gli ultimi 6.

Edit: specificando meglio si tratta di 18 mesi nei 3 anni precedenti l’ultimo giorno del periodo di malattia in corso.

Dopo i 18 mesi di malattia

Il lavoratore che ha raggiunto il limite della conservazione del posto (18 mesi di malattia nel triennio) può, se non si tratta di gravi patologie :

1) non fare niente. In questo caso l’amministrazione scolastica risolve il rapporto di lavoro;

2) chiedere, di essere utilizzato in altre mansioni. In questo caso, a domanda, l’interessato, verrà sottoposto all’accertamento medico da parte della Asl;

c) chiedere, se la malattia è grave, un ulteriore periodo di assenza, fino a 18 mesi che non sono retribuiti e non sono utili come servizio.

Froze
17-07-2007, 10:31
Assenza per malattia :il personale docente a tempo indeterminato, nel caso di malattia, conserva il posto per 18 mesi e l’assenza non interrompe la maturazione dell’anzianità di servizio. Il trattamento economico prevede l’intera retribuzione per i primi 9 mesi, il 90% per i successivi 3 mesi e il 50% per gli ultimi 6.

iniziare ad applicare cio' che avviene nel privato (quindi max 6 mesi) sarebbe gia' qualcosa....

blamecanada
17-07-2007, 10:37
Ribadisco: il problema non è dare il licenziamento libero, il problema è che questa È UNA GIUSTA CAUSA.

rip82
17-07-2007, 10:54
Ribadisco: il problema non è dare il licenziamento libero, il problema è che questa È UNA GIUSTA CAUSA.

Concordo, non deve essere facile licenziare, pero' deve diventarlo alla luce di gravi motivazioni, e queste sono ben oltre la gravita'.

johannes
17-07-2007, 10:56
si facciano i controlli e lo si mandi via così almeno si assumono un pò di precari, cavoli!!:muro:

zuper
17-07-2007, 10:59
si facciano i controlli e lo si mandi via così almeno si assumono un pò di precari, cavoli!!:muro:
sono casi come questo che aumentano la voglia degli imprenditori di assumere in maniera precaria...

nessuno ha voglia di tenersi queste piattole sul groppone...

johannes
17-07-2007, 11:01
sono casi come questo che aumentano la voglia degli imprenditori di assumere in maniera precaria...

nessuno ha voglia di tenersi queste piattole sul groppone...

certo, sono d'accordo. però bisogna stare attenti a non cadere nel senso opposto.
io sono precario, becco 300 al mese e quando finisce l'anno scolastico scade il contratto.
compro giornali, DVD, tutto a spese mie e mi faccio il mazzo.
si facciano i controlli.

rip82
17-07-2007, 11:03
si facciano i controlli e lo si mandi via così almeno si assumono un pò di precari, cavoli!!:muro:

Io al liceo ho toccato con mano un paio di casi di insegnanti inadeguati al proprio ruolo, una di matematica, l'altro di fisica: la prima non sapeva quasi nulla, se non con un libro di fianco; in un'occasione, interrogato, ho dimostrato un teorema (credo Lagrange) facendo reverse engineering dalla formula enunciata da un mio compagno e passaggi a casaccio, non si e' accorta di nulla :eek:
L'altro era un ottimo insegnante di fisica, pero' a seguito di un incidente e' finito in coma ed al risveglio non era piu' in grado di insegnare neanche alle medie; mi dispiace molto per quest'uomo, ma non ritengo giusto che le sue disgrazie vengano pagate dagli studenti.

johannes
17-07-2007, 11:06
Io al liceo ho toccato con mano un paio di casi di insegnanti inadeguati al proprio ruolo, una di matematica, l'altro di fisica: la prima non sapeva quasi nulla, se non con un libro di fianco; in un'occasione, interrogato, ho dimostrato un teorema (credo Lagrange) facendo reverse engineering dalla formula enunciata da un mio compagno e passaggi a casaccio, non si e' accorta di nulla :eek:
L'altro era un ottimo insegnante di fisica, pero' a seguito di un incidente e' finito in coma ed al risveglio non era piu' in grado di insegnare neanche alle medie; mi dispiace molto per quest'uomo, ma non ritengo giusto che le sue disgrazie vengano pagate dagli studenti.

ma certo, dappertutto c'è gente che non sa niente. bisognerebbe fare controlli annui dei risultati, mandare ispettori, però il tutto deve avvenire in maniera ONESTA.

Leron
17-07-2007, 11:14
Mio padre fa l'insegnante alle scuole elementari

da sempre si è impegnato non solo come maestro, ma anche come educatore, proponendo ai bambini attività che oltre a essere istruttive dal punto di vista del programma li facessero anche formare sotto aspetti differenti

creava attività creative, organizzando dei cortometraggi fatti dai bambini dove erano loro che spiegavano la loro materia, organizzando uscite, spiegando insomma materie come scienze, matematica, storia, in modo che piacessero e rendessero veramente partecipi i bambini

qualche anno fa nella scuola dove insegnava è arrivata un'insegnante che è diventata la referente: non voleva fare niente, un'imboscata che tira avanti a schede fotocopiate assegnate a casa (e lo fa tutt'ora, testimone io che il pomeriggio mi dedico all'aiuto compiti di quei bambini: mi ritrovo con dei bambini che in quinta elementare non sanno fare le moltiplicazioni, e che in compenso mi arrivano con 10 schede fotocopiate con esercizi ripetitivi alla nausea come compiti.)

si è messa a ostacolare in tutte le maniere qualunque cosa che non fosse "lezione in classe col libro" al punto che mio padre si è quasi beccato un esaurimento nervoso: ogni attività ostacolata in favore del fancazzismo più totale. addirittura si è arrivati a far SPARIRE le richieste per l'approvazione delle attività al preside! trovandosi in condizioni dove il preside non sapeva niente e quindi non approvava le iniziative

al punto che mio padre si è licenziato e schifato dalla situazione della scuola (dato che questo andazzo non è singolare) si è preso tre anni di pausa dedicandosi a un altro lavoro

ora gli è tornata la voglia di mettersi contro questo sistema e rientrerà l'anno prossimo, ma ormai è vicino alla pensione

quello che mi chiedo è: come si fa ad andare avanti ANCHE essendo volenterosi se il sistema di imboscati ti ostacola sempre?

johannes
17-07-2007, 11:20
Mio padre fa l'insegnante alle scuole elementari

da sempre si è impegnato non solo come maestro, ma anche come educatore, proponendo ai bambini attività che oltre a essere istruttive dal punto di vista del programma li facessero anche formare sotto aspetti differenti

creava attività creative, organizzando dei cortometraggi fatti dai bambini dove erano loro che spiegavano la loro materia, organizzando uscite, spiegando insomma materie come scienze, matematica, storia, in modo che piacessero e rendessero veramente partecipi i bambini

qualche anno fa nella scuola dove insegnava è arrivata un'insegnante che è diventata la referente: non voleva fare niente, un'imboscata che tira avanti a schede fotocopiate assegnate a casa (e lo fa tutt'ora, testimone io che il pomeriggio mi dedico all'aiuto compiti di quei bambini: mi ritrovo con dei bambini che in quinta elementare non sanno fare le moltiplicazioni, e che in compenso mi arrivano con 10 schede fotocopiate con esercizi ripetitivi alla nausea come compiti.)

si è messa a ostacolare in tutte le maniere qualunque cosa che non fosse "lezione in classe col libro" al punto che mio padre si è quasi beccato un esaurimento nervoso: ogni attività ostacolata in favore del fancazzismo più totale. addirittura si è arrivati a far SPARIRE le richieste per l'approvazione delle attività al preside! trovandosi in condizioni dove il preside non sapeva niente e quindi non approvava le iniziative

al punto che mio padre si è licenziato e schifato dalla situazione della scuola (dato che questo andazzo non è singolare) si è preso tre anni di pausa dedicandosi a un altro lavoro

ora gli è tornata la voglia di mettersi contro questo sistema e rientrerà l'anno prossimo, ma ormai è vicino alla pensione

quello che mi chiedo è: come si fa ad andare avanti ANCHE essendo volenterosi se il sistema di imboscati ti ostacola sempre?
eh, lo sappiamo. in Italia troppo spesso è così. ci sono delle connivenze e pochi controlli.
arrivare a essere insegnanti è una strada lunga per cui chi lo fa deve essere motivato.
non capisco queste persone.
ricordo la mia insegnante delle elementari: maltrattava i bambini, ci metteva lo scotch sulla bocca e trattava male gli handicappati.
si è beccata querele e lavora ancora oggi.
quando la incontro le spaccherei la faccia perchè mi ha rovinato l'infanzia, sono cose che ti rimangono per sempre, ma gliel'ho quando l'ho incontrata.
mi chiede:"cosa stai facendo"?
e io:"insegno, cerco di riparare a tutte le ingiustizie commesse da Lei e da gente come Lei" e questa rimane di sasso.
mi dispiace molto Leron. un enorme in bocca al lupo per tuo papà.:)

Leron
17-07-2007, 11:24
mi dispiace molto Leron. un enorme in bocca al lupo per tuo papà.:)

grazie :)

almeno posso dire di aver preso da lui: lascio volentieri stare l'insegnamento scolastico vista la situazione ma mi dedico alle attività per i giovani, dall'aiuto compiti alla promozione di iniziative per i giovani che possano essere utili e divertenti: oltre all'animazione di attività ricreative (che comunque è educativa anche quella) e all'aiuto compiti, produciamo un magazine televisivo creato e realizzato interamente dai bambini e dai ragazzi dai 9 ai 20 anni che va in onda su una rete regionale, dove loro ideano interamente interviste, riprese e montaggio di servizi sugli argomenti più vari e interessanti di tutto quello che può interessare ai giovani e che si trova in trentino, compresi personaggi famosi e lo scoprire come funzionano determinati lavori o servizi

imparano quasi di più nel tempo che passano da noi che nella giornata scolastica con quella maestra

johannes
17-07-2007, 11:28
grazie :)

almeno posso dire di aver preso da lui: lascio volentieri stare l'insegnamento scolastico vista la situazione ma mi dedico alle attività per i giovani, dall'aiuto compiti alla promozione di iniziative per i giovani che possano essere utili e divertenti: a parte l'animazione di attività ricreative (che comunque è educativa anche quella) produciamo un magazine televisivo creato e realizzato interamente dai bambini e dai ragazzi dai 9 ai 20 anni che va in onda su una rete regionale

imparano quasi di più nel tempo che passano da noi che nella giornata scolastica con quella maestra

che bello!! :D
peccato però che vista la tua vocazione tu non ti voglia dedicare all'insegnamento.
guarda che non dappertutto è così. io sto benissimo, mi lamento solo dello stipendio però non farei altro nella vita.
l'unica cosa è che oggi c'è una trafila assurda, tra specializzazioni varie e graduatorie. solo in Italia è così.
complimentissimi ancora!!;)

Leron
17-07-2007, 11:52
che bello!! :D
peccato però che vista la tua vocazione tu non ti voglia dedicare all'insegnamento.
guarda che non dappertutto è così. io sto benissimo, mi lamento solo dello stipendio però non farei altro nella vita.
l'unica cosa è che oggi c'è una trafila assurda, tra specializzazioni varie e graduatorie. solo in Italia è così.
complimentissimi ancora!!;)

mah, se rifacessi alcune scelte forse lo farei, ma non lo ho mai preso in considerazione come lavoro

forse perchè ho sempre odiato gli insegnanti :D

i miei (insegnano entrambi) non li ho mai avuti come insegnanti...

tra il resto son pecora nera della famiglia, praticamente tutti i miei parenti sono stati o sono insegnanti :asd:

ma ormai è tardi: se scegliessi l'insegnamento sarebbe un casino: ho 24 anni

una cosa positiva è che ho una pazienza infinita con i bambini: a volte mi chiedono se sono umano :D

ma io ho un trucco: mi sfogo qua sul forum :asd: :Perfido:

gioy
17-07-2007, 11:52
Credo che il problema sia piu grande di quello che sembra, io ho avuto un professor fancazzista e sono sicuro che tutti ne hanno avuto uno. Ce n è almeno uno per classe.

Voi ne avete avuti?

blamecanada
17-07-2007, 12:14
Concordo, non deve essere facile licenziare, pero' deve diventarlo alla luce di gravi motivazioni, e queste sono ben oltre la gravita'.
Ed è questa la soluzione a TUTTI i problemi, che tutela l'imprenditore e il lavoratore.

johannes
17-07-2007, 12:16
Ed è questa la soluzione a TUTTI i problemi, che tutela l'imprenditore e il lavoratore.

certo perchè guardate che la precarietà abbassa anche la qualità perchè uno perde la motivazione.
cioè il lavoro ti può piacere in maniera viscerale ma se non riesci ad arrivare a fine mese, mentre la struttura per cui lavori potrebbe tranquillamente pagarti di più, ti scoccia.

Jammed_Death
17-07-2007, 12:24
ma non ho capito: prende per il culo? cioè va sul giornale a vantarsi di non fare un cazzo? fossi un insegnante precario lo gonfierei di botte...

johannes
17-07-2007, 12:25
ma non ho capito: prende per il culo? cioè va sul giornale a vantarsi di non fare un cazzo? fossi un insegnante precario lo gonfierei di botte...

non sono violento...:D

Jammed_Death
17-07-2007, 12:27
non sono violento...:D

bè manda 2 picchiatori...insomma è assurdo, ormai si è arrivato al limite, è come se rientrando dal lavoro i vigili che lavorano qui (fissi) mi fanno "ahahaha sfigato, noi ci siamo tutto l'anno"...