asic025
28-06-2007, 14:09
Ciao a tutti. Ho acquistato un impianto d'aria condizionata Daikin così
composto: Unità esterna : 3MXS52D - Unità interne (tre) : 2 FTXS20D e
1 FTXG25E.
Riscontro il seguente problema : mettiamo l'unità interna in modalità
"raffreddamento" e supponiamo di partire da una temperatura ambiente
di (ad es.) 28°C. Se imposto come temperatura di target 27°C, dall'unità
interna esce solo aria a temperatura ambiente. Se imposto 26°C la macchina
parte ma per la maggior parte del tempo è in condizione "off", ovvero
l'aria fresca esce per una percentuale di tempo sì e no pari al 10-20%.
Il risultato di questa situazione è che dopo due ore, a finestre e porta
chiusa, la temperatura ambiente del locale è praticamente pari a quella
di partenza, ovvero 28°C circa. E così via. La cosa è alquanto frustrante
in quanto da un impianto di climatizzazione mi attendo un comportamento
simile a quello che ho con il mio impianto di riscaldamento: io imposto
sul termostato una temperatura desiderata e dopo un tempo variabile
(lungo o corto dipende da diversi fattori) la temperatura ambiente viene
mantenuta pari (o molto prossima) a quella impostata. Una sgradita
conseguenza di questo funzionamento l'ho avuta tre giorni fa: mia figlia
(due anni), per addormentarsi ha bisogno di essere lasciata sola in
cameretta (ovvero se sente rumore o vede luce non si addormenta più).
Allora, per una mezz'oretta, noi la lasciamo nel suo lettino con la porta
chiusa e così facendo lei tranquillamente si addormenta. Tre giorni fa
nella sua cameretta faceva caldo (28°C circa) e c'era abbastanza umidità,
così ho acceso l'impianto, ho impostato 26°C come temperatura desiderata
e sono andato di là. Dopo un'oretta circa sono ritornato a controllare se
andava tutto bene: in camera sua c'erano ancora esattamente 28°C e ho
trovato mia figla accaldata e abbastanza sudata.
Ieri poi ho scoperto una novità: la quale, per poter essere ben compresa, si
rivolge o ai possessori di macchine Daikin, o perlomeno, a coloro che hanno
condizionatori che tra le impostazioni del modo di funzionamento hanno
qualcosa di simile a quello che la Daikin prevede per i propri condizionatori.
Mi riferisco alla modalità "automatica" (ove, preciso, l'automatismo non si
riferisce alla velocità della ventola, ma al "modo" di funzionamento vero e
proprio). Mi spiego meglio: la Daikin, per i propri condizionatori inverter a
pompa di calore, prevede queste modalità di funzionamento (impostabili
da telecomando): "raffreddamento", "riscaldamento", "deumidificazione",
"ventilazione", "automatico". Quest'ultima modalità, ovvero l'automatico,
per quel che ho letto funziona così: obiettivo del condizionatore è
raggiungere la temperatura impostata sul telecomando. Se questa è minore
della temperatura misurata dalla sonda, il condizionatore rinfrescherà. Nel
caso contrario, il condizionatore riscalderà. Bene, la "novità" è la seguente:
che in modalità "automatico" il condizionatore mi regola il singolo grado.
Ovvero, immaginando di partire da 28°C, se imposto 27°C, ho verificato
che dopo un tempo "accettabile" la temperatura della stanza (porta e
finestre chiuse) arriva effettivamente a 27°C. Se imposto a 25°C, arriva
effettivamente a 25°C. E così via (ovviamente non ho provato tutte le
temperature, ma solo quelle per cui nel modo "raffreddamento" avevo un
funzionamento "strano"). Problema risolto? Beh: innanzitutto continuo
a non capire perchè in modalità "raffreddamento" il condizionatore deve
avere una sorta di difficoltà a raggiungere la temperatura impostata.
Inoltre mi viene un altro dubbio (sostenuto dalla sensazione che ho
avuto quando ho messo la modalità "automatico"): che in modalità
"automatico" il condizionatore abbia come unico "obiettivo" quella di
raggiungere la temperatura impostata, mettendosi quindi in una specie
di "basic mode" e quindi non utilizzando più tutti quei modi o quei profili
di funzionamento che potrei chiamare "ergonomici" o "fisiologici" e che a
detta della Daikin fanno effettivamente la differenza tra un condizionatore
Daikin e uno "economico". Questa sensazione l'ho avuta in quanto mi
sembra che in modalità automatico il condizionatore faccia un effettivo
"on-off" senza cioè modulare la sua capacità di rinfrescamento. A parte
questo comunque mi sembra di capire che se in modalità "automatico"
la temperatura di target viene inseguita e raggiunta in un tempo accettabile,
allora la unità esterna non dovrebbe avere dei grossi problemi di
funzionamento. Ripeto: mi rimane il dubbio di quel comportamento "strano"
quando sono io che gli impongo la modalita "raffreddamento". A meno che
non abbia capito qualcosa che però per ora mi rimane oscura.
composto: Unità esterna : 3MXS52D - Unità interne (tre) : 2 FTXS20D e
1 FTXG25E.
Riscontro il seguente problema : mettiamo l'unità interna in modalità
"raffreddamento" e supponiamo di partire da una temperatura ambiente
di (ad es.) 28°C. Se imposto come temperatura di target 27°C, dall'unità
interna esce solo aria a temperatura ambiente. Se imposto 26°C la macchina
parte ma per la maggior parte del tempo è in condizione "off", ovvero
l'aria fresca esce per una percentuale di tempo sì e no pari al 10-20%.
Il risultato di questa situazione è che dopo due ore, a finestre e porta
chiusa, la temperatura ambiente del locale è praticamente pari a quella
di partenza, ovvero 28°C circa. E così via. La cosa è alquanto frustrante
in quanto da un impianto di climatizzazione mi attendo un comportamento
simile a quello che ho con il mio impianto di riscaldamento: io imposto
sul termostato una temperatura desiderata e dopo un tempo variabile
(lungo o corto dipende da diversi fattori) la temperatura ambiente viene
mantenuta pari (o molto prossima) a quella impostata. Una sgradita
conseguenza di questo funzionamento l'ho avuta tre giorni fa: mia figlia
(due anni), per addormentarsi ha bisogno di essere lasciata sola in
cameretta (ovvero se sente rumore o vede luce non si addormenta più).
Allora, per una mezz'oretta, noi la lasciamo nel suo lettino con la porta
chiusa e così facendo lei tranquillamente si addormenta. Tre giorni fa
nella sua cameretta faceva caldo (28°C circa) e c'era abbastanza umidità,
così ho acceso l'impianto, ho impostato 26°C come temperatura desiderata
e sono andato di là. Dopo un'oretta circa sono ritornato a controllare se
andava tutto bene: in camera sua c'erano ancora esattamente 28°C e ho
trovato mia figla accaldata e abbastanza sudata.
Ieri poi ho scoperto una novità: la quale, per poter essere ben compresa, si
rivolge o ai possessori di macchine Daikin, o perlomeno, a coloro che hanno
condizionatori che tra le impostazioni del modo di funzionamento hanno
qualcosa di simile a quello che la Daikin prevede per i propri condizionatori.
Mi riferisco alla modalità "automatica" (ove, preciso, l'automatismo non si
riferisce alla velocità della ventola, ma al "modo" di funzionamento vero e
proprio). Mi spiego meglio: la Daikin, per i propri condizionatori inverter a
pompa di calore, prevede queste modalità di funzionamento (impostabili
da telecomando): "raffreddamento", "riscaldamento", "deumidificazione",
"ventilazione", "automatico". Quest'ultima modalità, ovvero l'automatico,
per quel che ho letto funziona così: obiettivo del condizionatore è
raggiungere la temperatura impostata sul telecomando. Se questa è minore
della temperatura misurata dalla sonda, il condizionatore rinfrescherà. Nel
caso contrario, il condizionatore riscalderà. Bene, la "novità" è la seguente:
che in modalità "automatico" il condizionatore mi regola il singolo grado.
Ovvero, immaginando di partire da 28°C, se imposto 27°C, ho verificato
che dopo un tempo "accettabile" la temperatura della stanza (porta e
finestre chiuse) arriva effettivamente a 27°C. Se imposto a 25°C, arriva
effettivamente a 25°C. E così via (ovviamente non ho provato tutte le
temperature, ma solo quelle per cui nel modo "raffreddamento" avevo un
funzionamento "strano"). Problema risolto? Beh: innanzitutto continuo
a non capire perchè in modalità "raffreddamento" il condizionatore deve
avere una sorta di difficoltà a raggiungere la temperatura impostata.
Inoltre mi viene un altro dubbio (sostenuto dalla sensazione che ho
avuto quando ho messo la modalità "automatico"): che in modalità
"automatico" il condizionatore abbia come unico "obiettivo" quella di
raggiungere la temperatura impostata, mettendosi quindi in una specie
di "basic mode" e quindi non utilizzando più tutti quei modi o quei profili
di funzionamento che potrei chiamare "ergonomici" o "fisiologici" e che a
detta della Daikin fanno effettivamente la differenza tra un condizionatore
Daikin e uno "economico". Questa sensazione l'ho avuta in quanto mi
sembra che in modalità automatico il condizionatore faccia un effettivo
"on-off" senza cioè modulare la sua capacità di rinfrescamento. A parte
questo comunque mi sembra di capire che se in modalità "automatico"
la temperatura di target viene inseguita e raggiunta in un tempo accettabile,
allora la unità esterna non dovrebbe avere dei grossi problemi di
funzionamento. Ripeto: mi rimane il dubbio di quel comportamento "strano"
quando sono io che gli impongo la modalita "raffreddamento". A meno che
non abbia capito qualcosa che però per ora mi rimane oscura.