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View Full Version : Caso Unipol-Bnl, così Visco cercò di fermare la Finanza


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EarendilSI
22-05-2007, 09:29
«Un avvicendamento unicamente riconducibile a esigenze di servizio». «Cambi del tutto ordinari». «Trasferimenti concordati, pianificati dal comando generale della Guardia di finanza, senza contare che per alcuni degli ufficiali in partenza è una promozione».
Non risparmiò le parole Vincenzo Visco quel 17 luglio di un anno fa. Sorpreso dalla bufera politica che stava montando dopo la decapitazione dell’intero vertice della Gdf in Lombardia, il viceministro dell’Economia si affrettò a gettare acqua sul fuoco, negando che quei trasferimenti fossero punitivi, smentendo d’esserne l’ispiratore, ma soprattutto respingendo qualsiasi relazione tra l’allontanamento di generali e colonnelli e l’inchiesta Unipol.
In una parola: mentiva, se è vero ciò che ha riferito ai magistrati il comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale. Il Giornale è in grado di riportare integralmente il verbale dell’interrogatorio. Se è vero ciò che racconta Speciale, l’azzeramento dell’intero vertice delle Fiamme gialle della Lombardia e di Milano non era frutto di promozioni, e non lo era nemmeno di ordinari avvicendamenti. Visco - come spiega il nostro Gianluigi Nuzzi - ordinò al comandante in capo di rimuovere senza indugi il generale Forchetti e i suoi collaboratori e indicò personalmente i nomi degli ufficiali che dovevano fare le valigie. Secondo Speciale, al viceministro non importava assolutamente nulla di ciò che avrebbero fatto in futuro i militari rimossi, bastava che fossero spediti il più in fretta possibile lontano da Milano. La colpa di cui si erano macchiati agli occhi di Visco non è conosciuta, ma certo si sa che gli alti ufficiali avevano svolto le indagini sui furbetti del quartierino e sugli ancor più furbetti uomini delle Coop rosse. Anzi, su questi ultimi stavano ancora indagando e, proprio prima dell’estate, in Procura a Milano c’era un certo attivismo. Visco ordinò un trasferimento in tutta fretta, intervenendo di persona, telefonando con insistenza. E, siccome il comandante generale tergiversava perché non trovava ragione alcuna per quella improvvisa rimozione, il viceministro diessino giunse a minacciarlo, facendogli intendere che se non avesse dato il via immediato ai trasferimenti ne avrebbe sopportato le conseguenze. In pratica, la sua carriera sarebbe stata irrimediabilmente compromessa.
Se dobbiamo dar retta alla testimonianza del numero uno della Guardia di finanza, lo scontro al vertice fu molto duro e inconsueto. Speciale, alla fine, fu costretto ad adeguarsi. Soltanto l’esplodere delle polemiche dopo la diffusione dei provvedimenti fermò la decapitazione delle Fiamme gialle. La presa di posizione della Procura di Milano e le interrogazioni parlamentari indussero Visco a indietreggiare, ma soprattutto a negare un suo intervento per bloccare l’inchiesta Unipol. Ma delle vaghe giustificazioni del viceministro non resta in piedi nulla dopo aver letto la testimonianza del generale Speciale, che meticolosamente ha annotato ogni passaggio dell’oscura vicenda e lo ha riferito ai giudici.
Restano due domande. La prima: perché Visco aveva così fretta di cacciare i vertici della Gdf della Lombardia? Cosa temeva? Perché quegli ufficiali non potevano restare ai loro posti un giorno di più? A questa domanda risponderà la Procura. La seconda domanda è più politica: può un viceministro restare al suo posto dopo aver tentato, con pressioni e minacce, di far trasferire ufficiali che indagavano sugli affari rossi? A questa so rispondere anch’io: no, non può.

EarendilSI
22-05-2007, 09:30
"Il viceministro minacciò conseguenze se non avessi agito"
Ecco il verbale dell'interrogatorio del comandante generale della Guardia di Finanza generale Roberto Speciale sulle ingerenze del viceministro Vincenzo Visco nella Guardia di Finanza, per azzerarne il vertice della Lombardia.

«L'anno 2006, addì 17 luglio 2006, alle ore 16.10 presso gli uffici del Comando Regionale Lombardia della Guardia di Finanza, viene redatto il presente verbale. Avanti all’Avvocato generale dottoressa Manuela Romei Pasetti è presente il Generale di Corpo d’Armata Roberto Speciale che dichiara.

«Via quei comandanti» «Il giorno 13 luglio alle ore 15.00 circa il mio Capo ufficio, Colonnello Michele Carbone, mi ha informato che ero stato convocato alle ore 17.30 dello stesso giorno dal vice ministro Visco. In un secondo tempo lo stesso ufficialemi ha riferito di aver appreso, solo in quel momento che Visco avrebbe ricevuto, prima di me, il Comandante in Seconda del Corpo, Generale Italo Pappa (ore 15.30) e l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione,Generale Sergio Favaro (ore 16.00). Recatomi all'appuntamento il Vice Ministro Visco mostrandomi un appunto dattiloscritto recante quanto segue: * Comando Regionale Lombardia Generale Forchetti
* Comando Nucleo Regionale Lombardia Colonnello Lorusso *ComandoNucleo Provinciale PT Milano Colonnello Pomponi
* Gruppo servizi Polizia Giudiziaria Tenente Colonnello Tomei
Mi ha impartito l’ordine di avvicendare i suddetti ufficiali e di avanzargli delle alternative proposte di impiego. Visco inoltreha disposto perentoriamente di concertare, da quel momento in poi, ogni decisione d’impiego con i generali Pappa e Favaro. Alla miaobiezione che prima di effettuare detti provvedimenti sarebbe stato opportuno informare l’Autorità Giudiziaria di Milano, Visco mi ha risposto categoricamente che non avrebbe costituito alcun problema il non avvertirla o informarla successivamente. Rientrato in ufficio ho ricevuto i Generali Pappae Favaro. Il Comandante in Seconda mi ha detto che il Vice Ministro gli aveva parlato della sua intenzione di avvicendare i comandanti dei reparti del Corpo alla sede di Milano senza indicarne le motivazioni alla base; ha inoltre aggiunto che sarebbe stato auspicabile arrivare ad un'ipotesi d'impiego condivisa all’unanimità, onde evitare che ognuno, così come richiesto da Visco in caso di disaccordo, avesse dovuto presentare la propria proposta. Dopo tali premesse il generale Pappa mi ha illustrato le ipotesi di avvicendamento, già da lui concordate con il generale Sergio Favaro. Su queste proposte sono intervenuto al fine di razionalizzare le ipotesi di impiegodel generale Mario Forchetti, proponendo di destinarlo a un comando regionale di pari livello, onde salvaguardarne il profilo di carriera e del colonnello Lorusso allo scopo di lasciarlo a Milano, per delicati problemi familiari a me noti, nell’incarico di capo di stato maggiore del Comando Interregionale di corso Sempione».
Giudici in allarme «Il 14 luglio tali proposte sono state oggetto della comunicazione che hoinviato alla persona del Vice Ministro. Alle 15 circa dello stesso giorno ho contattato il procuratore della Repubblica di Milano, dottor Manlio Minale, che mi aveva precedentemente chiamato in ufficio. Lo stesso mi ha riferito di essere quanto mai sorpreso ed allarmato da voci circa il presunto avvicendamento dell’attuale gerarchia della Guardia di Finanza di Milano, rappresentandomi che la stessa godeva della indiscussa fiducia della propria Procura e che tale improvviso avvicendamento avrebbe determinato serie problematiche alla prosecuzione delle delicate investigative in corso. Ho risposto che il piano impiego dei dirigenti era stato approvato e definito nel mesedimarzoe che in tale pianononc'era traccia di trasferimenti interessanti la sede milanese, in quanto non ve ne era alcuna necessità. Ho quindi aggiunto di essere stato convocato dall’Autorità Politica la quale, invece, mi ha dato precise indicazioni nominative sugli ufficiali che dovevano con immediatezza essere avvicendati da Milano. A conclusione il dottor Minale mi ha preannunciato l’invio di una sua missiva contenente richiesta di delucidazioni che allego in copia».

Le pressioni di Visco «Alle ore 15.20 dello stesso giorno, il generale Pappa mi ha informato di aver ricevuto, per il tramite del gen. Zanini (vice capo gabinetto Vice Ministro Visco, ndr), una busta chiusa a me indirizzata, da parte del Vice Ministro. Dopo averla aperta me ne riferiva il contenuto. Alle 17.42 circa, arrivato a Bari, - dove mi ero recato per prendere parte alle celebrazioni del centenario di istituzione della Legione Allievi della Guardia di Finanza -, il vice capo di gabinetto di Visco, generale Flavio Zanini,mi ha riferito di aver appreso da Giovanni Sernicola, caposegreteria particolare del vice ministro, che quest’ultimo si aspettava la diramazione degli ordini di trasferimento, di cui alla missiva del 14 luglio. In risposta ho riferito di trovarmi a Bari e di non poter essere a Roma, prima del pomeriggio del giorno successivo, nonché di aver già concordato con il Gen C.A. Italo Pappa la fissazione di una riunione di Stato Maggiore avente per oggetto la tempistica dei movimenti in questione, datenersi la settimana successiva. Alle 17.57 il Generale Zanini mi ha comunicato che Visco, a seguito della propria lettera indirizzatami nello stesso giorno, considerava i trasferimenti in parola esecutivi e che, quindi, doveva partire il messaggio. Al riguardo ho ribadito di essere alla sede di Bari e di non poter rientrare a Roma che il giorno dopo».
GdF commissariata «Alle 19.21 il gen. Zanini ha fatto sapere al maggior Cosentino che Visco voleva parlarmi. Alle ore 19.22 il vice ministro mi ha riferito che i trasferimenti dovevano essere eseguiti immediatamente. Alle 19.40, l'Aiutante di Campo del comandante in seconda, maggiore Mario Salerno ha rappresentato al maggiore Casentino che il generale Pappa desiderava parlarmi. Alle ore 20.06 Pappa mi ha proposto di diramare i trasferimenti degli ufficiali in questione, senza fissare nel relativo messaggio le rispettive decorrenze. In merito gli ho manifestato la necessità di rispettare le norme amministrative in materia che prescrivono la partecipazione dei destinatari di eventuali trasferimenti al processo decisionale. Alle ore 20.15hodato ordine al comandante in Seconda di diramare i messaggi di comunicazione di avvio del procedimento amministrativo di impiego. In data 15 luglio 2006, rientrato a Roma, alla presenza del generale Spaziante, ho incontrato nelmio ufficio il generale Pappa a cui ho mostrato la lettera (di richiesta di chiarimenti, ndr) ricevuta dal procuratore capo di Milano. Il generale Pappa ha minimizzato l'accaduto sostenendo che di lettere come quella di Minale ne arrivano tante. Ho chiesto a Spaziante di contattare Zanini al fine di incontrare il prima possibile il vice ministro Visco. Dopo aver sentito il predetto ufficiale generale, Spaziante mi ha riferito che l'incontro non sarebbe stato possibile prima del lunedì successivo, 17 luglio e che comunque Zanini insisteva nell'avere assicurazione della partenza del messaggio dei movimenti definitivi. Nella serata di domenica 16 luglio 2006, alle 22.50 circa ho ricevuto una telefonata da parte del generale Zanini che mi ha riferito della notizia Ansa, di cui allego copia e che in proposito Visco sollecitava da parte mia, una immediata smentita alla notizia, con riferimento alla sua connessione alla vicenda Unipol. Alle 23.20 sono stato ricontattato nuovamente da Zanini che mi ha chiesto di accelerare l’uscita della smentita alla notizia Ansa nei termini di cui sopra. Ho convocato di conseguenza il Capo di Stato Maggiore e il Sottocapo. A mezzanotte circa Zanini mi ha informato telefonicamente che Visco aveva provveduto personalmente alla smentita e che si aspettava altrettanto dal sottoscritto. Dopo una consultazione con il capo e il sottocapo di Stato Maggiore ho ordinato di provvedere alla diramazione di un comunicato stampa, nel quale si precisavano i reali termini del provvedimento da me adottato.
Pronte le dimissioni Alle ore 9.26 del 17 luglio 2006 sono stato informato dal colonnello Carbone che il colonnello Ortello lo aveva chiamatoriferendogli che avrei dovutochiamare subito il vice ministro Visco. Contattatolo immediatamente questi mi ha riferito di ritenermi responsabile di quanto accaduto, di non aver rispettato alcuna regola deontologica non avendo dato io esecuzione istantanea a quantomiera statoda lui ordinato, di riunirmi subito con i generali Pappa e Favaro per dare a quegli ordini esecuzione immediata e di concordare con loro una risposta da dare alla Procura di Milano. Il vice ministro Visco ha aggiunto che se non avessi ottemperato a queste direttive, erano chiare le conseguenze cui sarei andato incontro. Preso atto, ho risposto al vice ministro che l’osservanza delle regole è stata da sempre il faro della mia vita, di non poter, pertanto, assecondare queste sue ultime richieste e che, piuttosto, ero pronto a rassegnare il mandato. L’intera conversazione telefonica è avvenuta alla presenza del colonnello Carbone e del maggiore Cosentino. Alle ore 12.00 circa del 17 luglio 2006 il generale Spaziante mi ha informato che con due distinte telefonate sia Pappa sia Favaro gli hanno riferito che, su disposizione del vice ministro Visco, loro pervenuta per il tramite del generale Zanini, il contenuto della lettera di risposta, da inviare al procuratore di Milano, sarebbe dovuto essere preventivamente concertato con entrambi i suddetti generali di Corpo d’Armata. In conclusione non è mai emersa alcuna motivazione che potesse concretizzare addebiti per comportamenti tenuti dagli ufficiali di Milano. Anzi devo precisare che mi era stata comunicata verso la metà di giugno la nota n. 2094/06 datata 1 giugno 2006 a firma del procuratore capo della procura di Milano, Manlio Minale, indirizzata al Comandante Regionale Lombardia, generale Forchetti, il cui contenuto evidenzia la grandeprofessionalità degli ufficiali in questione nell’attività di servizio. Fatto, letto, chiuso alle ore 17.30 in data 17/07/2006 e nel luogo come sopra».

EarendilSI
22-05-2007, 09:32
Nel luglio del 2006 il viceministro dell’Economia Vincenzo Visco esercitò ripetute e pressoché quotidiane pressioni sul comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, e gli pose un perentorio aut aut affinché azzerasse senza motivazioni l’intero vertice della GdF della Lombardia. Ufficiali impegnati, tra l’altro, in delicate indagini come quelle sulla scalata a Bnl da parte di Unipol e coop rosse.
Visco aprì quindi una crisi istituzionale con il vertice del Corpo militare, arrivando a pronunciare un’oscura minaccia al comandante generale. La mette a verbale lo stesso Speciale: «Visco mi disse - ha dichiarato nell’interrogatorio reso all’avvocato generale Manuela Romei Pasetti - che se non avessi ottemperato a queste direttive erano chiare le conseguenze cui sarei andato incontro». Pubblicamente, invece, il vice ministro in quegli stessi giorni cercava di stemperare ogni polemica. Liquidando il caso come «avvicendamenti unicamente riconducibili ad esigenze di servizio».
Il Giornale ricostruisce invece, ora dopo ora, la storia di questa ingerenza, dell’intromissione del potere politico su un corpo militare. Con un vice ministro che prima ordina al capo della GdF di rimuovere ufficiali, quando per i trasferimenti c’è un apposito iter procedurale interno. Poi dispone di concordare le scelte con due sottoposti, facendo saltare lo stesso ordine gerarchico della Finanza. Fino al 17 luglio quando Speciale ventila le dimissioni: «Risposi al vice ministro che l’osservanza delle regole è stata da sempre il faro della mia vita. Di non poter pertanto assecondare queste sue ultime richieste e che pertanto ero pronto a rassegnare il mandato».
La storia inizia alle 17 di giovedì 13 luglio quando, durante un drammatico incontro, Visco sventola sotto il naso del comandante generale un foglietto indicante i nomi dei quattro ufficiali da mandare via da Milano. Senza nemmeno preavvisare, come avviene invece di rito chiedendo persino un parere, la procura che coordina le indagini degli ufficiali coinvolti. Non solo. Visco dispose anche «perentoriamente», a detta di Speciale, di concertare ogni decisione d’impiego futura direttamente con due sottoposti, i generali Italo Pappa e l’allora capo dei reparti d’istruzione Sergio Favaro. Che il Vice Ministro aveva appena incontrato. Insomma, una sorta di «commissariamento», pregiudicando le prerogative e l’autonomia del comandante generale.
Visco ordina quindi a Speciale di spostare i gradi vertice della Lombardia e di coinvolgere Favaro e Pappa. E così, sempre stando alla ricostruzione dello stesso Speciale, Pappa e Favaro prima si incontrano tra di loro, predisponendo le ipotesi di avvicendamenti. Poi Pappa va dal numero uno con il piano operativo.
Ma arriva l’intoppo non previsto. Scende in capo il procuratore capo di Milano, Manlio Minale che, allarmato, chiede ragione delle voci su azzeramenti della GdF in Lombardia. Teme «serie problematiche alla prosecuzione delle delicate indagini in corso». Ovvero, Unipol, Bnl, Antonveneta e Telecom. Speciale dice chiaro e tondo che è stato Visco a ordinare, aprendo così uno scontro tra diversi poteri. Minale è allibito, chiede a Speciale «delucidazioni scritte», coinvolge la Procura generale e l’Avvocato generale. Che apre un fascicolo e lunedì 17 interroga in gran segreto sia Speciale che il capo di Stato Maggiore Emilio Spaziante. Prima però, venerdì, Speciale ricorda di esser stato sottoposto a pressioni di ogni tipo. Visco telefona, manda lettere, cerca il numero uno, fa chiamare dal proprio staff. Quei trasferimenti s’hanno da fare. Basta leggere qui a fianco il verbale del comandante generale per capire la portata di questa ingerenza. Speciale prende tempo, sa benissimo che se dispone i trasferimenti, compie un abuso. Deve seguire le norme, coinvolgendo gli interessati. Alle 20.15 trova una mezza misura: ordina a Pappa di far partire gli avvisi di avvio dei procedimenti di trasferimento.
La situazione precipita domenica notte. Alle 22.50 l’Ansa dà notizia dell’azzeramento della Gdf mettendo in collegamento con le indagini Unipol. Visco s’infuria, chiede «immediata smentita» a Speciale. E intanto alle 24 ci pensa lui: normali avvicendamenti. In piena notte il comandante generale convoca d’urgenza i suoi collaboratori più stretti, Spaziante e il sottocapo Poletti. Più tardi la GdF esce con un imbarazzato comunicato. Ma ormai il vice ministro deve sentire che la vicenda sta sfuggendo di mano. L’indomani mattina si scontra con Speciale perché temporeggia, gli ordina ancora di trasferire gli ufficiali, pronuncia oscure minacce.
Alle 12 Pappa e Favaro si rifanno vivi con il numero uno dicendogli di concordare con loro quanto scrivere a Minale. Ordine di Visco. Ma ormai la vicenda ha assunto una dimensione pubblica e politica: le indiscrezioni sono già sui giornali. Ma gran parte della storia non viene riportata dai media. Speciale blocca i trasferimenti. L’avvocatura generale di Milano interroga Speciale, Spaziante, Pappa e Favaro. Senza risposta la domanda cruciale: Visco perché voleva azzerare a ogni costo la gerarchia militare a Milano?

Matuhw
22-05-2007, 18:31
Pur provenendo dal Giornale, che 'sto thread affondi senza repliche, non è corretto.
Ci sono smentite con riferimenti da parte di Visco?

Tenebra
22-05-2007, 18:55
Lasciamo perdere il solito teatrino sulle fonti anzichè sulla notizia, che in questo caso mi pare estremamente dettagliata e circostanziata (si vede che il comandante Speciale aveva capito subito che di inghippo si trattava... telefonate riportate al minuto esatto!): mi ricordo della faccenda, se ne parlò anche qui sul forum, non mi ricordo come andò a finire ma posso avanzare un'ipotesi: in vacca, come succede ogni volta che si tocca una parte politica cara a qualcuno dei supporter che qui dilagano :Prrr:

Presa visione di quello stralcio del verbale, direi che delle smentite di Visco non ce ne può fregare di meno - l'intero avvicendamento aveva causato scalpore già ai tempi e senza alcuna testimonianza, essendo altamente sospetto per tempistica, persone implicate, fretta immotivata ed inchieste in corso, figuriamoci adesso che c'è tanto di inchiesta in Procura e testimonianza di un comandante della Finanza (non il primo pirla che passa: questo si gioca, o più probabilmente si è già giocato con questa testimonianza, la carriera): come fa a smentire?
Erano risibili già allora le scuse addotte per un tale provvedimento, a fronte di questo verbale diventano indifendibili. Anche la Procura di Milano era insorta dichiarando il trasferimento coatto come immotivato e penalizzante per le inchieste coop-unipol...

L'unico dubbio è su cosa ne sia stato dell'inchiesta che stavano conducendo gli ufficiali "trasferiti d'ufficio", ma facendo due calcoli posso avanzare una prevedibilissima ipotesi...

Matuhw
22-05-2007, 19:05
La notizia slegata dalle fonti assume spesso un significato diverso. E il Giornale non è sia questo campione di imparzialità.
Ma comunque sono cose su cui fare chiarezza. Da qui il mio up.
A proposito fatti un giro anche qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1473177). Anche questa notizia non è male.

dantes76
22-05-2007, 19:06
Lasciamo perdere il solito teatrino sulle fonti anzichè sulla notizia, che in questo caso mi pare estremamente dettagliata e circostanziata (si vede che il comandante Speciale aveva capito subito che di inghippo si trattava... telefonate riportate al minuto esatto!): mi ricordo della faccenda, se ne parlò anche qui sul forum, non mi ricordo come andò a finire ma posso avanzare un'ipotesi: in vacca, come succede ogni volta che si tocca una parte politica cara a qualcuno dei supporter che qui dilagano :Prrr:

Presa visione di quello stralcio del verbale, direi che delle smentite di Visco non ce ne può fregare di meno - l'intero avvicendamento aveva causato scalpore già ai tempi e senza alcuna testimonianza, essendo altamente sospetto per tempistica, persone implicate, fretta immotivata ed inchieste in corso, figuriamoci adesso che c'è tanto di inchiesta in Procura e testimonianza di un comandante della Finanza (non il primo pirla che passa: questo si gioca, o più probabilmente si è già giocato con questa testimonianza, la carriera): come fa a smentire?
Erano risibili già allora le scuse addotte per un tale provvedimento, a fronte di questo verbale diventano indifendibili. Anche la Procura di Milano era insorta dichiarando il trasferimento coatto come immotivato e penalizzante per le inchieste coop-unipol...

L'unico dubbio è su cosa ne sia stato dell'inchiesta che stavano conducendo gli ufficiali "trasferiti d'ufficio", ma facendo due calcoli posso avanzare una prevedibilissima ipotesi...

quoto, come dissi la tempo al riguardo di fassino, che doveva dimmetersi, e dopo chiarire, lasua posizione sul caso unipol, lo stesso dico adesso, non e' pensabile, che in alcuni paesi dei ministri si dimettano, o perche non hanno pagato il canone televisivo, o i contributi alla colf..e qui, che si tratta di fatti ben piu pesanti rilevanti.. si vada avanti come se nulla fosse...

dantes76
22-05-2007, 19:07
La notizia slegata dalle fonti assume spesso un significato diverso. E il Giornale non è sia questo campione di imparzialità.
Ma comunque sono cose su cui fare chiarezza. Da qui il mio up.
A proposito fatti un giro anche qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1473177). Anche questa notizia non è male.

quello e' off limits..perche dopo si sentono i crani fare lo stesso rumore dei pop-corn..:asd:

Marlex
22-05-2007, 19:16
Lasciamo perdere il solito teatrino sulle fonti...

:asd:
se permetti, invece, io inizierei il "teatrino" proprio dalle "fonti"... ovvero il "giornale di partito" della famiglia berlusconi...

quello stesso giornale che ha tirato fuori lo "scandalo" Telekom Serbia... :asd:
sostenuto nientemeno che da Igor Marini :eek: ... per non parlare dello "scandalo" Mitrokin :asd: eccetera...

ma passiamo allo "scandalo" per cui si dovrebbe chiedere la "testa" di Visco...
la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF, PERALTRO MAI AVVENUTO...
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/economia/unipol-guardia-finanza/trasferimenti-bloccati/trasferimenti-bloccati.html
e con "conseguenze minacciate" ma che mai sarebbero state messe in atto...

quindi ?

stiamo parlando del nulla? quando ci sono fatti un "pelino" più gravi di cui discutere ???

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1473177

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1477301

:mbe:

Tenebra
22-05-2007, 20:02
Come previsto, la levata di scudi, con conseguente clichè del tentativo di dirottamento, dei pasdaran non si è fatta attendere :rolleyes:

Lasciamo perdere, se non siete in grado di commentare il fatto senza scendere nei "eh ma quelli là invece..." vuol dire che con voi ogni prosieguo è inutile. Come sempre.

Ileana
22-05-2007, 20:08
Come previsto, la levata di scudi, con conseguente clichè del tentativo di dirottamento, dei pasdaran non si è fatta attendere :rolleyes:

Lasciamo perdere, se non siete in grado di commentare il fatto senza scendere nei "eh ma quelli là invece..." vuol dire che con voi ogni prosieguo è inutile. Come sempre.
Scusa, stai per caso cercando di mettere in dubbio la superiorità morale, culturale, mentale,fisica, antropologica, culinaria, artistica, e via discorrendo, di certi personaggi?
ma. :mad:









In ogni caso bello schifo.

bluelake
22-05-2007, 20:10
Il Giornale è in grado di riportare integralmente il verbale dell’interrogatorio.
se serve anche inventandoselo, non sia mai lasciare le pagine vuote perché non si sa che scrivere! :D

Matuhw
22-05-2007, 20:10
Come previsto, la levata di scudi, con conseguente clichè del tentativo di dirottamento, dei pasdaran non si è fatta attendere :rolleyes:

Lasciamo perdere, se non siete in grado di commentare il fatto senza scendere nei "eh ma quelli là invece..." vuol dire che con voi ogni prosieguo è inutile. Come sempre.

Io ho uppato il thread che era in seconda pagina, Dantes76 dà ragione all'autore, Marlex ti riporta la smentita di Visco quindi non OT. La levata di scudi dei pasradan dov'è?

strat09
22-05-2007, 20:29
Come previsto, la levata di scudi, con conseguente clichè del tentativo di dirottamento, dei pasdaran non si è fatta attendere :rolleyes:

Lasciamo perdere, se non siete in grado di commentare il fatto senza scendere nei "eh ma quelli là invece..." vuol dire che con voi ogni prosieguo è inutile. Come sempre.

fammi capire, ti son bastate due risposte (di cui una concordante con il tuo pensiero) per avere questa reazione? sinceramente non riesco a capire la tendenza a separare con forza il NOI e il VOI. che puzziamo?

Scusa, stai per caso cercando di mettere in dubbio la superiorità morale, culturale, mentale,fisica, antropologica, culinaria, artistica, e via discorrendo, di certi personaggi?
ma. :mad:

come sopra.
peraltro a me basta la superiorità culinaria. forse un pochino quella artistica.


tornando in tema, sbaglio o Visco è uno di quei condannati che non avrebbe potuto nè essere eletto alla Camera nè ricoprire incarichi di governo?

Igor
22-05-2007, 20:33
Visco è uno di quei condannati che non avrebbe potuto nè essere eletto alla Camera nè ricoprire incarichi di governo?

Sì anche lui fa parte delle quote marron in quanto condannato per abusivismo edilizio.

DonaldDuck
22-05-2007, 20:33
Certo che la questione Unipol è abbastanza intrecciata...

Il 9 luglio c'è una telefonata tra Giovanni Consorte allora presidente di Unipol e Angelo Piazza, Sdi, ministro alla Funzione Pubblica del governo D'Alema.
Piazza: "Mi ha telefonato ora Piero Marrazzo (presidente della Regione Lazio, ndr)... dicendo che ha avuto una chiamata di Rutelli il quale gli ha detto: 'Hai visto la mia intervista (molto critica nei confronti dell'operazione Bnl, ndr) di oggi al Corriere?'... Veramente vergognosa".
Consorte: "Vergognosa. Lì Boselli deve intervenire adesso... Ho parlato anche con gli altri, eh".
P.: "Sì, sì adesso lo fa".
C.: "Sul piano politico, mica andrà nel merito di Bnl, eh?".
P.: "No, ma io... Guarda l'ho già avvertito, adesso poi quando torni ti do il numero, chiamalo, così... Eh, però glielo ho già detto stamattina, quindi hai tempo, adesso (...) No, questo stronzo di Rutelli ha chiesto a Marrazzo se faceva un intervento... Piero si è sentito con me e, ovviamente, ha detto no. Voglio dire: ma non ne parlare neanche... tu sei il presidente della Regione Lazio... Non c'ha la sede...".
C.: "La banca, c'è l'accordo, che rimarrà sempre su Roma".
"Marrazzo è con noi"
Prosegue la telefonata. Piazza: "No, ma guarda, ho detto a Piero di non, per il momento, di non dire niente, anche perché ha un ruolo istituzionale... anche perché se lo faccio parlare lo faccio parlare a favore nostro... ma può anche essere una cosa inopportuna (...) No, ma... questo l'ha chiamato per dirgli: prendi posizione, questa è una banca di Roma... è una banca sul territorio, poi chissà cosa succede..."
C.: "Non succede niente, Piero (Marrazzo, ndr) sa benissimo che noi rilanceremo la banca, che non si muoverà mai da Roma, perché fa parte degli accordi con la Banca d'Italia". Piazza: "Ah, ma guarda... no ma a parte che Piero, ovviamente, mi ha chiamato immediatamente, sa che siamo insomma in rapporti di amicizia...".
C.: "Poi (parola incomprensibile, ndr) può valutare chi gli ha dato una mano...".
P.: "No, ma stai scherzando... no, no ma lui è schieratissimo".
Ricucci: "Ti abbiamo servito la banca in un piatto d'argento"
Telefonata tra Stefano Ricucci e Stefano Bellaveglia (vicepresidente Monte dei Paschi di Siena, ndr). È l'8 luglio. Bellaveglia: "Allora che fate, avete venduto?" Ricucci: "Martedì noi consegniamo".
B.: "Ma avete chiuso l'operazione o no?".
R.: "Sì: io, Franco, Coppola e Statuto... ci manteniamo sotto l'uno per cento... il prezzo è intorno a 2,75... mi sembra giusto... rimane tutto in famiglia...". Pochi minuti dopo Ricucci chiama Consorte.
R.: "Gianni stai preparando i circolari?".
Consorte: "Sono qui come una bestia che firmo, firmo e firmo".
R.: "Ti abbiamo servito la banca su un piatto d'argento".
C.: "Non t'allargare che pure Fassino mi ha detto che voi, Ricucci siete troppo esosi...".
È il 5 luglio. Consorte chiama Roberto Giay, segretario del consiglio di amministrazione di Unipol.
Consorte: "Roberto, scrivi per favore... la prima, fatti la verifica. Mi dicono che c'è una proposta di direttiva Cee, per cui nel lancio dell'Opa una società non può fare un aumento di capitale superiore al 70-80% della capitalizzazione... bisogna fare una verifica puntuale... perché Abete è già andato da Fassino a porgli sto problema... Vedi a che punto è lo stato di avanzamento di questa direttiva".
"Se non chiamo Fassino si incazza"
Il 6 luglio, Consorte telefona al tesoriere DS Sposetti.
Consorte: "Gli immobiliaristi vanno fuori tutti. L'operazione la fanno Unipol, le banche e le cooperative! Lo dico a te perché sei l'unico di cui mi fido".
Sposetti : "Grande Gianni".
C.: "Se riesco a chiudere la parte finanziaria è la più bella operazione fatta in Italia negli ultimi 15 anni".
S.: "Incrocio le dita...".
C.: "Adesso poi chiamo Fassino perché questo mi chiama s'incazza che tutte le volte - dice - chiama lui. Vabbè, però ho paura persino a dirglielo".
S.: "Tu però devi essere, dice, stiamo tentando, la cosa può andare bene però...".
C.: "Esatto, senza andare nei dettagli".
S.: "Niente, Gianni, niente".
Sempre Consorte al telefono con Stefanini, numero uno di Holmo.
Consorte: "Bisogna tirarli fuori. Lo sai non sono uno snob né ho la puzza sotto il naso, ma a tutto c'è un limite. Sono lontani da noi come gennaio dalle pesche".
Stefanini: "Si può vivere anche senza di loro".
Consorte e i "Furbetti dei Quartierino"
Conversazione tra Consorte e Marcellino Gavio, interessato all'Opa Bnl.
Gavio: "Volevo chiedere una cosa... che prezzo ci fate lì".
Consorte: "Ah, lì purtroppo è fisso eh? perché stiamo comprando tutti dal contropatto è due virgola sette (...) le spiego... perché stiamo comprando tutte le azioni del contropatto, in modo da raggiungere con voi e noi il cinquantuno, per cui quando lanciamo l'Opa è già vinta".
G.: "E l'Opa quando andrà?".
C.: "Lunedì prossimo".
G.: "A che prezzo?".
C.: "Uhm... sarà tra i due e sei, penso... Sì, però mi raccomando, Cavaliere, non si faccia scappare una parola eh?".
G.: "No, e che scherziamo, dico!".
Prodi a Ricucci: "Ci vediamo presto"
Per la scalata a Rcs ("Corriere della Sera") Stefano Ricucci all'inizio di luglio contatta qualche esponente del "centro-sinistra". Il 5 luglio raggiunge Prodi, leader dell'Unione, al cellulare.
Prodi: "Uhe! Come va?".
Ricucci: "Professor Prodi, buongiorno, come sta?".
P.: "Come va lei?".
R.: "Bene, bene, eh andrei meglio se potessimo parlare un po' con lei...".
P.: "Facciamo due domande distinte. Come sta e come va...".
R.: "Molto molto bene, sabato mi sposo quindi sto ancora meglio".
P.: "Auguroni".
R.: "Sabato c'è il grande evento".
P.: "Poi ci vediamo presto".
R.: "Quando, quando?".
P.: "Le dico io, adesso so che lei è in qualche modo in giro. Io sono una trottola, appena mi sarò fermato a girare ci vediamo presto".

Tenebra
22-05-2007, 20:52
Io ho uppato il thread che era in seconda pagina, Dantes76 dà ragione all'autore, Marlex ti riporta la smentita di Visco quindi non OT. La levata di scudi dei pasradan dov'è?

:rolleyes:
Questa come me la chiami? Ah già, un link con la smentita di Visco non fa di 10 righe 10 più due link ad argomenti che non c'entrano una benemerita mazza per dire "eh ma quelli là invece..." OT, giusto? Quote per specificare (parte in topic in grassetto)

:asd:
se permetti, invece, io inizierei il "teatrino" proprio dalle "fonti"... ovvero il "giornale di partito" della famiglia berlusconi...

quello stesso giornale che ha tirato fuori lo "scandalo" Telekom Serbia... :asd:
sostenuto nientemeno che da Igor Marini :eek: ... per non parlare dello "scandalo" Mitrokin :asd: eccetera...

ma passiamo allo "scandalo" per cui si dovrebbe chiedere la "testa" di Visco...
la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF, PERALTRO MAI AVVENUTO...
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/economia/unipol-guardia-finanza/trasferimenti-bloccati/trasferimenti-bloccati.html
e con "conseguenze minacciate" ma che mai sarebbero state messe in atto...

quindi ?

stiamo parlando del nulla? quando ci sono fatti un "pelino" più gravi di cui discutere ???

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1473177

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1477301

:mbe:

Poi detto da te, che sebbene abbia avuto il merito di uppare un thread in modo imparziale, poi mi cadi per primo nel solito vizio del "eh ma quelli là invece...", forse perchè non riuscivi a resistere o forse perchè l'abitudine è dura a morire... anche in questo caso, non c'entrava NULLA con la questione in topic...

La notizia slegata dalle fonti assume spesso un significato diverso. E il Giornale non è sia questo campione di imparzialità.
Ma comunque sono cose su cui fare chiarezza. Da qui il mio up.
A proposito fatti un giro anche qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1473177). Anche questa notizia non è male.

Ti faccio il disegnino con la freccia al neon per farti vedere cosa c'è che non va in questo comportamento o ti basta il grassetto?

DonaldDuck
22-05-2007, 20:53
ma passiamo allo "scandalo" per cui si dovrebbe chiedere la "testa" di Visco...
la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF, PERALTRO MAI AVVENUTO...
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/economia/unipol-guardia-finanza/trasferimenti-bloccati/trasferimenti-bloccati.html
e con "conseguenze minacciate" ma che mai sarebbero state messe in atto...

http://www.osservatoriosullagiustizia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=28&Itemid=33
Caso Unipol: azzerati i vertici GdF Milanesi

Tuesday, 30 August 2005
Milano 16 Luglio 2006 - L'azzeramento dei vertici delle Fiamme Gialle Milanesi per il caso Unipol ha tutta l'aria di un colpo di mano politico. Il Ministero delle Finanze ha ordinato il trasferimento del Generale Mario Forchetti, comandante regionale della Lombardia; del Generale Leandro Minervini, Capo di Stato Maggiore per il Comando dell'Italia Nord Occidentale; del Colonnello Rosario Lorusso, Comandante del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria; del Tenente Colonnello Virgilio Pomponi, Comandante del Nucleo Provinciale e Capo operazioni Polizia Giudiziaria. Il Procuratore Capo della Repubblica del Trbunale di Milano dottor Manlio Minale ha inviato tempestivamente una nota al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale Roberto Speciale, affinché gli Ufficiali interessati dalle indagini sul caso Unipol conservino le deleghe per la prosecuzione dell'inchiesta. Il Procuratore avrebbe però potuto opporsi fin da subito al trasferimento del responsabile Polizia Giudiziaria delle Fiamme Gialle, ma non l'ha fatto. Gli alti Ufficiali delle Fiamme Gialle erano stati nominati dall'allora Ministrio dell'Economia Giulio Tremonti all'inizio delle inchieste sul crack Parmalat e Bancopoli.

...aggiornamento del 26 luglio 2006: sembrerebbe che, dopo l'azione del Procuratore della Repubblica di Milano relativa all'iscrizione sul registro degli indagati per abuso d'ufficio del vice ministro alle finanze Visco, l'operazione di "decapitazione" dei vertici delle Fiamme Gialle a Milano si sia bloccata.

Matuhw
22-05-2007, 21:09
:rolleyes:
Questa come me la chiami? Ah già, un link con la smentita di Visco non fa di 10 righe 10 più due link ad argomenti che non c'entrano una benemerita mazza per dire "eh ma quelli là invece..." OT, giusto? Quote per specificare (parte in topic in grassetto)



Poi detto da te, che sebbene abbia avuto il merito di uppare un thread in modo imparziale, poi mi cadi per primo nel solito vizio del "eh ma quelli là invece...", forse perchè non riuscivi a resistere o forse perchè l'abitudine è dura a morire... anche in questo caso, non c'entrava NULLA con la questione in topic...



Ti faccio il disegnino con la freccia al neon per farti vedere cosa c'è che non va in questo comportamento o ti basta il grassetto?

Il link era per par condicio, visto che nel thread Dell'Utri, non si vedeva nessuno. Io son venuto qui e volevo rendessi la cortesia.:D

Comuque chiarezza va fatta visto che non sono un sostenitore di Visco, peraltro condannato pure lui per abusivismo edilizio a 10 giorni di arresto e 20 milioni di multa. La smentita su Repubblica è un'informazione in più. Vedremo se la Magistratura aprirà un'indagine per abuso d'ufficio.

DonaldDuck
22-05-2007, 21:52
ma passiamo allo "scandalo" per cui si dovrebbe chiedere la "testa" di Visco...
la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF, PERALTRO MAI AVVENUTO...
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/economia/unipol-guardia-finanza/trasferimenti-bloccati/trasferimenti-bloccati.html
e con "conseguenze minacciate" ma che mai sarebbero state messe in atto...

http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/economia/unipol-guardia-finanza/unipol-guardia-finanza/unipol-guardia-finanza.html

Avevano indagato sugli scandali Antonveneta e Parmalat
Le Fiamme Gialle: sia garantita la continuità investigativa

Milano, Gdf azzerata
Rimossi quattro ufficiali

Il viceministro all'economia: "Nessun legame col caso Unipol"
di LUCA FAZZO

MILANO - Via da Milano un generale, un colonnello, un tenente colonnello, probabilmente anche un maggiore: inizia così il nuovo corso della Guardia di Finanza sotto la guida di Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze, oggi viceministro all'Economia con delega sulle Fiamme Gialle.

La decisione non è ancora formalizzata dal comunicato ufficiale, ma tra i massimi livelli della Finanza circola già l'elenco definitivo dei nomi: i nomi di chi parte e i nomi di chi arriva, l'elenco completo della prima operazione di "spoil system", di avvicendamento totale, all'interno di una struttura tanto delicata. Che va a colpire i reparti che, con luci ed ombre, in questi anni sono stati il braccio operativo della procura della Repubblica di Milano sul fronte della criminalità economica, a partire dai casi Parmalat e Antonveneta.

L'azzeramento totale dei vertici della Finanza di Milano non poteva non destare attenzione all'interno della procura. I vertici della magistratura milanese si sono interrogati a lungo sull'atteggiamento da tenere di fronte a questo vistoso cambio di uomini e di scenario.

Da un lato c'era l'esigenza di non far sentire abbandonati a se stessi ufficiali che da anni collaborano con le inchieste milanesi, dall'altra la convinzione che non fosse legittima una ingerenza negli affari interni della Guardia di Finanza. E, negli equilibri interni alla procura milanese, avrebbero pesato anche le divisioni tra i pubblici ministeri che in questi anni hanno sviluppato un rapporto di fiducia con la Finanza e quelli più freddi con l'attuale gruppo dirigente delle Fiamme Gialle. Il tutto in un ambiente nel quale le fughe di notizie - in particolare quelle relative al caso Impregilo e al caso
Unipol-Antonveneta in cui fu coinvolto il segretario ds Piero Fassino - hanno segnato più di un'inchiesta.

Alla fine, il procuratore capo Manlio Minale ha deciso di prendere carta e penna e scrivere a Roberto Speciale, comandante generale della Finanza, limitandosi a sottolineare l'importanza della continuità dell'attività investigativa.

Da Milano se ne andranno uno dopo l'altro gli ufficiali che oggi occupano i posti chiave: il generale Mario Forchetti, comandante regionale, trasferito a Torino (al suo posto il generale Marcello Gentili); il colonnello Rosario Lorusso, comandante provinciale; il tenente colonnello Virgilio Pomponi anche lui trasferito a Roma (che verrà sostituito dal tenente colonnello Maccani, in arrivo da Bologna), comandante del Nucleo di polizia tributaria. Anche il generale Minervini, comandante interregionale Lombardia, è stato trasferito a Roma, ai reparti speciali. A rischio anche il posto del maggiore Vincenzo Tomei, che comanda il gruppo investigativo specializzato in polizia giudiziaria, quello a contatto più diretto con la Procura: Tomei, che è a Milano da poco, potrebbe rimanere nel capoluogo lombardo, ma con un incarico meno in vista.

La rivoluzione viene presentata come un normale avvicendamento dal viceministro Vincenzo Visco, che ieri in serata ha smentito l'ipotesi che gli avvicendamenti siano legati al caso Unipol: "Un falso costruito ad arte, è un normale avvicendamento". Ma tra gli addetti ai lavori molti pensano che la vera ragione del brusco turnover stia nel Dna dei quattro ufficiali: tutti, ma in particolare Forchetti e Pomponi, considerati troppo vicini al generale Emilio Spaziante, attuale capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza. Spaziante, che ha un passato nei servizi segreti e nell'intelligence interna delle Fiamme Gialle, è in rotta di collisione con Visco fin dal tempo dei governi dell'Ulivo. Oggi Visco lo accusa di essersi legato a doppio filo a Giulio Tremonti quando questi era ministro dell'Economia e di avere colonizzato Milano con ufficiali a lui fedeli in modo da monitorare le iniziative della Procura milanese.

(17 luglio 2006)

Onisem
22-05-2007, 22:29
Bel personaggio pure Visco...

flisi71
23-05-2007, 07:41
:asd:
se permetti, invece, io inizierei il "teatrino" proprio dalle "fonti"... ovvero il "giornale di partito" della famiglia berlusconi...

quello stesso giornale che ha tirato fuori lo "scandalo" Telekom Serbia... :asd:
sostenuto nientemeno che da Igor Marini :eek: ... per non parlare dello "scandalo" Mitrokin :asd: eccetera...



Siamo alla vigilia delle elezioni (amministrative), su cui la destra riveste molte speranze di riscossa, per cui tutti i sostenitori sono invitati a supportare la causa.
Ma poichè sono finite le utili marionette quali l'ineffabile Scaramella o lo scaricatore del mercato ortofrutticolo di Brescia (sedicente conte) non resta altro che...riesumare una vicenda della scorsa estate:D



ma passiamo allo "scandalo" per cui si dovrebbe chiedere la "testa" di Visco...
la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF, PERALTRO MAI AVVENUTO...
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/economia/unipol-guardia-finanza/trasferimenti-bloccati/trasferimenti-bloccati.html
e con "conseguenze minacciate" ma che mai sarebbero state messe in atto...

quindi ?
....


I fatti ci dicono che i 4 ufficiali che indagarono sul caso Unipol NON furono trasferiti.
Questo è già noto dal 28 luglio 2006 ....
Non serve molto acume per comprendere qual è lo scopo di riportare articoli ed ipotesi ANTECEDENTI A TALE DATA :rolleyes:
Quasi comico il tentativo di dare del padaran ad altri da parte di chi si tiene ben alla larga dal commentare vicende di ATTUALITA' più stretta ben più gravi e concrete che però riguardano i propri beniamini...:ciapet:



Ciao

Federico

flisi71
23-05-2007, 07:58
Una prima ricostruzione dei fatti.


http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/economia/unipol-visco-giornale/intrighi-e-guerre/intrighi-e-guerre.html

Dietro alla vicenda della Guardia di finanza lombarda
incroci con il Sismi dell'era Pollari
Intrighi e guerre di potere
la vera storia del caso Speciale
Gli ufficiali da trasferire non si erano mai occupati di Unipol
di CARLO BONINI


SEMBRA una storia limpida, "il caso Visco". Non lo è. Perché monca e sapientemente manipolata. E, come in tutte le storie manipolate, i fatti ne nascondono un'altra. Che racconta le mosse oblique del vertice della Guardia di Finanza e ne svela le ragioni velenose. È notizia di ieri. Il "Giornale", di proprietà della famiglia Berlusconi, "documenta" un brutto affare. In un verbale del 17 luglio 2006, il comandante generale della Finanza, Roberto Speciale, riferisce all'Avvocatura dello Stato di essere stato oggetto di indebite, insistite e minacciose pressioni da parte del viceministro per l'Economia Vincenzo Visco per trasferire quattro alti ufficiali in servizio a Milano.

Quattro ufficiali che, in quel momento "lavorano all'inchiesta" che ha tolto serenità ai Ds, "il caso Unipol". La richiesta di trasferimento non ha nessuna apparente motivazione se non quella, "inconfessabile" di punire servitori dello Stato considerati politicamente inaffidabili dai nuovi inquilini di Palazzo Chigi.
Il comandante Speciale resiste coraggiosamente all'arroganza del viceministro e la spunta. I quattro ufficiali restano al loro posto.
Il fatto non è nuovo (le cronache del luglio 2006 riferirono diffusamente del conflitto tra comandante generale e viceministro), ma il verbale di Speciale offre pathos, sollecita indignazione. Tra il 13 e il 17 luglio 2006, sembra di vederlo, il generale mentre, assediato nel suo ufficio di viale XXI aprile, prova a spiegare a Visco che non può dare corso immediato a trasferimenti imposti del ministro senza violare la legge. Che esistono delle procedure da rispettare e che a quelle lui starà. Sembra di vederlo ancora, ventilare stoicamente le dimissioni il 17 luglio 2006, quando dall'ufficio del viceministro arrivano arroganti minacce.

La cronaca del "Giornale" porta la firma di Gianluigi Nuzzi. E il dettaglio non è neutro. Serve a entrare nella storia del "caso Visco", a ricostruirne con esattezza i passaggi. A illuminarne i protagonisti. Nuzzi ha ottime fonti nella Guardia di Finanza. Ha tenuto dei corsi alla scuola della Guardia di Finanza. Nella Guardia di Finanza ha raccolto il brogliaccio di un'intercettazione mai trascritta che, nel gennaio 2006, documenta la ormai celebre conversazione telefonica tra Piero Fassino e Giovanni Consorte ("Abbiamo una banca...") che sprofonda i Ds in uno psicodramma. Ma, soprattutto, Gianluigi Nuzzi ha un amico importante nelle Fiamme Gialle: il generale Emilio Spaziante, che della Guardia di Finanza è stato capo di Stato Maggiore dal luglio 2005 al marzo scorso, quando viene nominato vicedirettore del Cesis (organo di coordinamento dei nosti servizi segreti). Nuzzi e Spaziante si conoscono da tempo e insieme, nel 2004, inciampano in una fuga di notizie per un'indagine sui bilanci dell'Impregilo. Vicenda che appare dimenticata, ma che, nel gennaio 2006, quando si consuma la fuga di notizie su Fassino e Consorte, a molti sembra utile ricordare.

Estate 2006, dunque. Visco è appena arrivato all'Economia, il generale Emilio Spaziante è a Roma ormai da un anno quale capo di Stato maggiore. Fino all'anno prima, ha comandato la Regione Lombardia. E la Lombardia e Milano sono da sempre il suo "collegio". Non c'è foglia che si muova nei comandi territoriali che lui non sappia. Quando dunque lascia per il comando a Roma, Spaziante impone quale suo successore un amico fraterno, un compagno di corso: il generale Mario Forchetti. Per Spaziante è una garanzia doppia. Non solo per l'amicizia, ma per il network che li lega. Entrambi sono stati ufficiali del "II Reparto", l'intelligence della Guardia di Finanza, l'occhio e l'orecchio che lavora in perfetta osmosi con il Sismi dell'ex generale di corpo d'armata della Fiamme Gialle Nicolò Pollari e da cui Pollari pesca decine e decine di suoi ex ufficiali.

Il Sismi di Pollari - la Guardia di Finanza della Lombardia - il capo di Stato Maggiore Emilio Spaziante. E' un triangolo d'acciaio che ha il suo baricentro a Milano dove, in quei mesi, molto bolle in pentola. Non solo le inchieste sulle scalate bancarie e sul caso Unipol, ma anche le vicende di Telecom, le singolari intrusioni nelle anagrafi tributarie alla ricerca di qualche buona notizia sullo stato dei patrimoni dei leader del centro-sinistra.

Epperò, ecco che nel luglio del 2006, il network sembra doversi improvvisamente spezzare.
In giugno, il comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, sollecita il viceministro Visco a dare corso a una cinquantina di avvicendamenti di alti ufficiali stilata nei mesi precedenti. Visco prende tempo e chiede di poter prima compiere un giro di orizzonte.
Riunisce i direttori generali delle amministrazioni civili dello Stato, i vertici della Guardia di Finanza, chiedendo che su quella lista di trasferimenti faccia le loro osservazioni non solo il generale Spaziante, ma anche l'allora comandante in seconda Italo Pappa e l'ufficiale che dovrà succedergli, il generale Sergio Favaro. Per quel che ne riferiscono oggi fonti qualificate al ministero dell'Economia, Visco raccoglie da Favaro e Pappa un'opinione condivisa che a Milano e nella Lombradia esista "una criticità". Nessuno aggiunge di più. Ma il network che fa capo a Spaziante non è un segreto per nessuno.

Visco chiede dunque al Comandante generale di integrare la lista di trasferimenti già pronta con quattro nomi: il comandante regionale della Lombardia, generale Forchetti; il comandante del Nucleo provinciale Regionale della Lombardia, colonnello Lorusso; il comandante del Nucleo provinciale della polizia tributaria di Milano, colonnello Pomponi; il gruppo dei servizi di polizia giudiziaria, Tomei.

I quattro ufficiali da trasferire diventano presto tre (Tomei scompare dall'orizzonte). E il 13 luglio 2006, a leggere il suo verbale pubblicato dal "Giornale", il comandante generale Speciale entra nel suo personale inferno. Curiosamente, però, lo stesso generale omette di riferire cosa accade il 14 di luglio. Con una nota al viceministro Visco, lo informa di aver predisposto l'avvio dei procedimenti di trasferimento. Indica anche a quali nuovi incarichi saranno destinati: Forchetti sarà il nuovo comandante generale della Regione Piemonte; Lorusso il nuovo capo di stato maggiore del comando interregionale di Milano; Pomponi andrà al comando generale a Roma.

Passano i giorni e al ministero monta l'irritazione perché non si ha alcun segno che quel che Speciale ha scritto nella sua nota avrà un seguito. Ma lo stallo ha una ragione. Consente di manovrare a chi deve impedire che il triangolo Sismi-Spaziante-Milano si spezzi. Viene costruito un primo falso. Che i tre ufficiali da trasferire paghino il loro coinvolgimento nell'indagine Unipol.
In realtà, nessuno di loro vi ha mai messo mano. All'inchiesta (e alle sue intercettazioni) hanno lavorato, a Milano, gli uomini del nucleo di polizia valutaria di Roma.
Piuttosto è vero che il brogliaccio dell'intercettazione Consorte (di cui si è avuta "fuga di notizie") è stato redatto nella caserma milanese di via Filzi, sede del nucleo di polizia tributaria (quello comandato da Pomponi). Il resto è un gioco da ragazzi. La notizia dei trasferimenti contesi obbliga l'Avvocatura generale dello Stato ad aprire un fascicolo per conoscere "eventuali addebiti disciplinari" sul conto degli ufficiali in predicato di trasferimento. E il caso viene affidato a Manuela Romei Pasetti, amica di famiglia del generale Spaziante. Che, insieme a Speciale, viene sentito ad horas negli uffici della caserma di via Filzi a Milano. I generali Pappa e Favaro, che pure avrebbero qualcosa da dire, e di diverso, dovranno aspettare settembre e saranno sentiti in Procura.

A fine luglio 2006, la partita è chiusa. Spaziante e Speciale hanno vinto. Gli ufficiali da trasferire restano al loro posto. Come i veleni di quella storia. Buoni per essere riproposti ora, che si ricomincia a parlare di un nuovo comandante generale della Guardia di Finanza.

(23 maggio 2007)
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EarendilSI
23-05-2007, 08:00
La notizia non è assolutamente vecchia visto che il verbale del comandante della GdF è stato reso pubblico solo ora...

LE CARTE IMBOSCATE
Il governo non ama le critiche. Men che meno che si disturbino i suoi affari. Così, nel tentativo di mettere il silenziatore alla vicenda Visco, il borbottante presidente del Consiglio Romano Prodi ci ha accusato di fare propaganda. Per lui la storia che vede coinvolto il viceministro dell’Economia è già chiarita, roba vecchia, e a tranquillizzarlo è bastata l’assicurazione che il sottosegretario adirà le vie legali. L’ipertiroideo segretario dei Ds Piero Fassino ci ha invece imputato d’organizzare aggressioni e linciaggi mediatici contro il centrosinistra. Banali anche nelle giustificazioni.
Le dichiarazioni del capo del governo e del capo del maggior partito di governo – giunte dopo una mattinata e un mezzo pomeriggio d’imbarazzato silenzio – non chiariscono e non spiegano assolutamente nulla dell’oscuro affare che vede coinvolto il signor Fisco. Il Giornale non ha aggredito nessuno e nemmeno ha pubblicato fatti già noti. Semmai ha riportato l’inedita e inquietante testimonianza resa dal comandante della Guardia di finanza. Di fronte all’avvocato dello Stato, l’alto ufficiale, ha denunciato le pressioni di Visco. Con meticolosità il generale Roberto Speciale ha ricostruito gli interventi insistenti che il viceministro dell’Economia aveva esercitato su di lui al fine di ottenere la decapitazione dell’intero vertice delle Fiamme Gialle in Lombardia, ossia dei militari impegnati nell’inchiesta Unipol-Bnl, e nelle indagini sul tesoretto di 50 milioni di euro depositato sui conti del presidente e del vicepresidente della compagnia di assicurazione delle coop rosse.
Nel verbale, il comandante della Gdf rivela con chiarezza alcuni fatti. Primo, la sostituzione dei vertici milanesi delle Fiamme Gialle non era né prevista né richiesta da esigenze di servizio. Secondo, il trasferimento non era una promozione, prova ne sia che per gli alti ufficiali non era pronto alcun altro incarico. Terzo, la decisione era stata richiesta, anzi ordinata, da Vincenzo Visco in persona. Quarto, il viceministro voleva che i militari in questione facessero le valigie in 24 ore e aveva una fretta dannata. Quinto, i tentennamenti del generale della Guardia di finanza avevano indotto il viceministro a passare alle minacce.
Di fronte a simili accuse, che ipotizzano reati gravi come l’abuso d’ufficio se non addirittura l’intralcio alle attività investigative o il tentato favoreggiamento, il governo non può ricorrere alle frasi scontate. Non può dire che si tratta di propaganda. Gli addebiti sono mossi dal comandante di uno dei più importanti corpi militari dello Stato, non dall’usciere del ministero dell’Economia. E allora Prodi ha il dovere di rispondere senza gorgoglii. Deve dire se sta mentendo il generale Roberto Speciale o se Vincenzo Visco ha tentato un colpo di mano contro degli ufficiali di polizia giudiziaria, intimidendo addirittura il loro superiore. Nel primo caso deve essere rimosso immediatamente il comandante della Gdf, nel secondo se ne deve andare, e in fretta, il viceministro. Terze vie non ne esistono.
Già che ci siamo, il capo del governo risponda a un’altra domanda: ci spieghi perché la testimonianza del generale Speciale contro il viceministro Visco, resa il 17 luglio del 2006 dinanzi all’avvocato dello Stato, è rimasta ferma per 10 mesi. Una dimenticanza? Oppure un tentativo di imboscamento? Se così fosse, sarebbe il secondo. E non vorremmo che quando si tratta di Palazzo Chigi e dintorni diventasse un’abitudine.

Ho visto in precedenza un utente che ha postato un link a una dichiarazione di Visco su repubblica...
Non vedo il motivo per cui le cose scritte da Il Giornale non devono essere nemmeno considerate e quelle di repubblica invece spesso vengono prese come oro colato...i due giornali sono ovviamente e chiaramente schierati politicamente.

-kurgan-
23-05-2007, 08:01
se è vero, visco per me può pure sparire dalla scena politica.
sempre se è vero, dopo telecom serbia e prodi agente del kgb sulle inchieste del giornale nutro qualche dubbio.
nel caso cmq, si levi dalle balle, nessun problema a sostenerlo: ci vuole un parlamento PULITO, da destra a sinistra (anche se ho il sospetto che così diventi vuoto :D ).

flisi71
23-05-2007, 08:02
Una parte di ricostruzione.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/23/visco_ferrarella.shtml

Il caso Visco-Guardia di Finanza
La ricostruzione
«Il generale Speciale raccontò: mi ordinò i trasferimenti senza spiegarmi i motivi»

MILANO — Una contesa lunga quasi un anno. Era il 28 luglio 2006 quando, nei comunicati del comandante generale della Guardia di Finanza, generale Roberto Speciale, le «ragioni di servizio» o di «normali avvicendamenti», evocate giorni prima da Visco e dalla stessa Gdf per cambiare l'intera attuale linea gerarchica delle Fiamme Gialle in Lombardia, scoloravano in «assoluta mancanza di motivazioni specifiche» per procedere ai trasferimenti: e il fatto che venissero tutti revocati era stato il risultato già di una prima polemica con il viceministro dell'Economia, accusato in quei giorni dalla Cdl di volersi liberare di ufficiali asseritamente "scomodi" per le indagini su Bnl-Unipol (quelle nelle quali si era verificata nel dicembre 2005 l'uscita sul Giornale dell'intercettazione Fassino- Consorte nè trascritta nè in mano ai magistrati, ma solo in file audio).
Erano così restati al loro posto il comandante regionale della Lombardia, generale Mario Forchetti; il capo di Stato maggiore presso il comando interregionale dell'Italia nordoccidentale, generale Leandro Minervini; il comandante del Nucleo regionale di Polizia tributaria, l'allora colonnello (e oggi generale) Rosario Lorusso; il comandante del Nucleo provinciale e referente della Procura di Milano per i servizi di polizia giudiziaria, il colonnello Virgilio Pomponi; il tenente colonnello Tomei.
Per la stabilità delle caselle, si erano spesi anche magistrati del pool reati economici come Francesco Greco; e non mettere a repentaglio la continuità delle indagini era stata l'unica preoccupazione che il procuratore della Repubblica Manlio Minale aveva rappresentato nella lettera scritta al Comandante generale, senza per il resto entrare nella sfera delle decisioni di competenza dei vertici Gdf. L'Avvocato generale Manuela Romei Pasetti, non convocando a Palazzo di Giustizia ma andando a trovare nella caserma milanese di via Melchiorre Gioia il comandante Speciale e il capo di Stato maggiore Emilio Spaziante aveva ascoltato questi e altri ufficiali. A Romei Pasetti, Speciale (ha riportato ieri Il Giornale) disse: «Visco mi ha impartito l'ordine di avvicendare gli ufficiali (...) senza indicarne le motivazioni (...). Visco mi disse che se non avessi ottemperato a queste direttive erano chiare le conseguenze cui sarei andato incontro. Alla mia obiezione che sarebbe stato opportuno informare l'autorità giudiziaria di Milano, Visco mi ha risposto categoricamente che non avrebbe costituito alcun problema il non avvertirla o farlo successivamente... Poi incontrai il procuratore Minale che mi disse di essere quanto mai sorpreso e allarmato... e mi annunciò l'invio di una sua missiva per chiedere delucidazioni. Il 17 luglio il vice ministro mi disse di non aver rispettato alcuna regola deontologica per non aver dato esecuzione istantanea a quanto mi era stato da lui ordinato».

Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
23 maggio 2007

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flisi71
23-05-2007, 08:11
La notizia non è assolutamente vecchia visto che il verbale del comandante della GdF è stato reso pubblico solo ora...
....


A fronte del fatto incontrovertibile che la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF NON E' MAI AVVENUTO (ma questo il bollettino del partito-azienda lo ha scritto ai propri lettori?)... la riesumazione di questi giorni quale altro scopo ha, se non fare propaganda politica alla vigilia delle elezioni amministrative?
Ribadisco, senza possibilità di smentita, che in un modo o nell'altro il fatto in oggetto non si è mai concretizzato....
Altro?


Ciao

Federico

strat09
23-05-2007, 08:11
Ho visto in precedenza un utente che ha postato un link a una dichiarazione di Visco su repubblica...
Non vedo il motivo per cui le cose scritte da Il Giornale non devono essere nemmeno considerate e quelle di repubblica invece spesso vengono prese come oro colato...i due giornali sono ovviamente e chiaramente schierati politicamente.

con una piccola differenza: il Giornale è un quotidiano di famiglia, o personale, per essere più chiari. i suoi precedenti d'altronde parlano chiaro, la fama che si è guadagnato navigando tra i casi telekom serbia e scaramella lo mette in cattive acque. la Repubblica ha una linea editoriale orientata certo su posizioni riformiste , ma non è vicina ad alcun partito o dirigente. ricordiamo che il proprietario non è il capo dell'attuale opposizione ma un imprenditore che si cimenta nell'editoria, sanità, forse anche alitalia.

in uno dei due casi c'è un conflitto di interessi. quale?

flisi71
23-05-2007, 08:19
Una analisi della situazione attuale. Si noti la ricorrenza dei soliti nomi: Speciale, Spaziante e Pappa.


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/23/stellette_rancori.shtml

Resa dei conti a ridosso del voto
Stellette, nomine e vecchi rancori
Il governo deve decidere, ora la sostituzione di Speciale appare più vicina. I rapporti difficili tra la Finanza e gli uomini di Visco

ROMA — È la resa dei conti. L'epilogo di uno scontro che va avanti ormai dall'estate scorsa e che adesso pone il governo di fronte alla decisione cruciale: decidere se confermare nel suo incarico il comandante della Guardia di Finanza Roberto Speciale. Il rapporto di fiducia con il referente politico, che è appunto il viceministro Vincenzo Visco, appare irrimediabilmente compromesso come ha spiegato lui stesso annunciando la volontà di «ricorrere alle vie legali» e sottolineando che «quegli avvicendamenti furono chiesti proprio dal generale». La scelta fatta ieri dal premier Romano Prodi di manifestare «piena fiducia» al numero due del Tesoro fornisce indicazioni chiare su quale sia l'intenzione di Palazzo Chigi. Ma la partita appare tutt'altro che chiusa.
Perché la sostituzione rischia adesso di innescare nuove polemiche con l'opposizione e il timore — come fanno intuire in via XX Settembre — è che questa vicenda possa pesare anche sulle elezioni amministrative previste per domenica prossima.

LA SCELTA DI CAMBIARE - In realtà un avvicendamento era previsto già da mesi.
Dopo il cambio dei direttori dei servizi segreti avvenuto nel novembre scorso, il ministro della Difesa Arturo Parisi aveva lasciato intendere che anche gli altri capi degli apparati di sicurezza sarebbero stati rinnovati.
Poiché il nuovo comandante dei carabinieri è arrivato lo scorso luglio, le ultime caselle da mettere a posto sono quella del capo della polizia e, appunto, quella del comandante della Finanza.
Proprio in quegli stessi giorni di autunno il ministro dell'Interno Giuliano Amato, a chi gli chiedeva quale fosse il destino del prefetto Gianni De Gennaro, aveva risposto: «Nessun alto dirigente dello Stato deve rimanere in carica più di sette anni, perché supererebbe il presidente della Repubblica», rinviando tutto a giugno.
Quella scadenza è arrivata e c'è chi ritiene che la decisione di rendere noti i verbali di Speciale di un anno fa possa avere l'obiettivo di farlo rimanere al suo posto.
«Con questa mossa — spiegano nell'entourage di Visco — chiunque potrà ora dire che la sua sostituzione è stata una vendetta, anche perché il generale andrà in pensione soltanto nel marzo 2008».
Ma c'è anche un'altra lettura della vicenda, secondo la quale la pubblicazione degli atti potrebbe essere stata agevolata da chi voleva mettere in difficoltà proprio il comandante e saldare così vecchi conti in sospeso.
Una lotta di potere che si è consumata in questi mesi con trasferimenti e avvicendamenti all'interno della stessa Finanza dove ognuno ha cercato di piazzare i suoi uomini nei posti migliori.
GLI SCONTRI INTERNI - Un ruolo certamente da protagonista l'ha giocato Emilio Spaziante, che — dopo aver trascorso parte della sua carriera proprio a Milano — di Speciale è diventato il vice e da qualche mese è stato nominato numero due del Cesis.
Un posto che, dicono le indiscrezioni, non avrebbe pienamente soddisfatto le sue aspettative.
Ma vecchi rancori ci sono anche tra l'attuale vertice delle Fiamme Gialle e alcuni collaboratori di Visco, primo fra tutti il generale Italo Pappa.
Al Tesoro l'alto ufficiale è stato chiamato dopo essersi dimesso da capo dell'Ufficio Indagini della Federcalcio. Una scelta resa obbligata dall'indagine sul calcio truccato: il suo vice Francesco Attardi era stato indagato perché accusato di aver passato notizie riservate a Luciano Moggi. Da allora i suoi rapporti con Speciale sono sempre stati pessimi e durante la sua audizione Pappa avrebbe fornito una versione sui trasferimenti dei quattro ufficiali in servizio a Milano opposta a quella offerta dal comandante generale.
A tutto questo, si aggiungono i malumori interni. Il primo luglio diventeranno operativi alcuni incarichi assegnati nelle ultime settimane. Un giro di poltrone che è stato vissuto da molti finanzieri come l'ultimo atto di una gestione che ha sempre mirato a riservare i posti più ambiti ai «fedelissimi», talvolta senza tenere conto dei meriti acquisiti sul campo da chi si occupa esclusivamente di attività investigativa.

LE PROTESTE DEL COCER - È la posizione presa dal Cocer ad esprimere quanto profondo sia il malessere della «base». I toni del comunicato diffuso nel pomeriggio sono espliciti e suonano come una presa di distanza forte dall'attuale vertice: «Se l'autorità giudiziaria ha ritenuto di indagare, è sua facoltà, e attendiamo gli esiti: ma utilizzare i fatti per fini di bassa speculazione politica e tentare di determinare una crisi nei rapporti tra la Guardia di Finanza e il vice ministro è inaccettabile. La pubblicazione di questo atto giudiziario in un momento nel quale la vicenda appariva superata, considerato che tali trasferimenti non sono avvenuti e, a quanto a conoscenza di questo organismo, nessuna formale imputazione è stata mossa dall'autorità giudiziaria a chicchessia, rischia di trascinare nuovamente l'istituzione e coloro che vi lavorano al centro di una polemica politica assolutamente inaccettabile».
Il generale Domenico Minervini, presidente della rappresentanza sindacale, lo dice chiaramente: «Rivendichiamo di non esserci mai schierati né con l'una, né con l'altra parte e dunque protestiamo di fronte a una vicenda che danneggia gravemente chi ha come unico obiettivo quello di combattere l'illegalità economica e l'evasione fiscale, chi chiede gli strumenti per poterlo fare nel migliore dei modi e vorrebbe che i politici non si occupassero della Finanza soltanto quando si tratta di risolvere beghe interne».

Fiorenza Sarzanini
23 maggio 2007

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matteo10
23-05-2007, 08:27
...la Repubblica ... non è vicina ad alcun partito o dirigente. ricordiamo che il proprietario non è il capo dell'attuale opposizione ma un imprenditore che si cimenta nell'editoria, sanità, forse anche alitalia...
Se tu ti affacciassi oggi al mondo della politica potrei accettare il tuo discorso ma che ancora si cerchi di far finta che il proprietario del gruppo Espresso non abbia niente a che fare con l'attuale governo mi sembra veramente volersi nascondere dietro ad un dito, molto magro per giunta... ;)

PS: Sul fatto di Alitalia fino a che c'è al Governo prodi non mi stupirei se gli desse anche casa mia. :D

EarendilSI
23-05-2007, 08:29
con una piccola differenza: il Giornale è un quotidiano di famiglia, o personale, per essere più chiari. i suoi precedenti d'altronde parlano chiaro, la fama che si è guadagnato navigando tra i casi telekom serbia e scaramella lo mette in cattive acque. la Repubblica ha una linea editoriale orientata certo su posizioni riformiste , ma non è vicina ad alcun partito o dirigente. ricordiamo che il proprietario non è il capo dell'attuale opposizione ma un imprenditore che si cimenta nell'editoria, sanità, forse anche alitalia.

in uno dei due casi c'è un conflitto di interessi. quale?

Ti dimentichi di dire che l'imprenditore proprietario non sarà capo dell'opposizione ma è grande amico prima di Prodi, sponsor e primo firmatario per il partito democratico e prima ancora dell'ulivo, quindi affermare che non è vicina a nessun partito o dirigente è palesemente falso...
la repubblica è da sempre ufficiosamente l'organo di stampa del partito del centrosinistra e per quanto riguarda a inchieste risoltesi in flop o addirittura false la repubblica non è seconda a nessuna...

matteo10
23-05-2007, 08:33
A fronte del fatto incontrovertibile che la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF NON E' MAI AVVENUTO (ma questo il bollettino del partito-azienda lo ha scritto ai propri lettori?)... la riesumazione di questi giorni quale altro scopo ha, se non fare propaganda politica alla vigilia delle elezioni amministrative?
Ribadisco, senza possibilità di smentita, che in un modo o nell'altro il fatto in oggetto non si è mai concretizzato....
Altro?


Ciao

Federico
No, nient'altro.
Mi fa veramente piacere notare come per la sinistra attuale il "tentato qualchecosa" non sia più un reato (anche solo morale). Spero la stessa magnanimità sia fin d'ora riservata in tutti i millemila topic invocanti la "pena di morte" per Berlusconi su processi per presunti tentato questo tentato quello...

PS: Se leggo il Giornale so che è di Berlusconi e quando leggo una notizia faccio le considerazioni del caso.
Almeno però ste schifezze saltano fuori.

Saluti.

Matuhw
23-05-2007, 09:02
No, nient'altro.
Mi fa veramente piacere notare come per la sinistra attuale il "tentato qualchecosa" non sia più un reato (anche solo morale). Spero la stessa magnanimità sia fin d'ora riservata in tutti i millemila topic invocanti la "pena di morte" per Berlusconi su processi per presunti tentato questo tentato quello...

PS: Se leggo il Giornale so che è di Berlusconi e quando leggo una notizia faccio le considerazioni del caso.
Almeno però ste schifezze saltano fuori.

Saluti.

Alt. Al momento si parla di una dichiarazione resa da Speciale che non ha portato ad alcuna indagine da parte della magistratura, almeno per quanto risulta. Quindi non è affatto dimostrato che Visco abbia tentato qualcosa.
Che la cosa poi vada chiarita e spiegata è un altro aspetto.
Mi sono imposto di NON replicare sulle vicende giudiziare di Berlusconi.

strat09
23-05-2007, 09:06
...che ancora si cerchi di far finta che il proprietario del gruppo Espresso non abbia niente a che fare con l'attuale governo... PS: Sul fatto di Alitalia fino a che c'è al Governo prodi non mi stupirei se gli desse anche casa mia. :D

quando gli venderanno alitalia a prezzo stracciato cambierò opinione, fino ad ora non mi sembra che abbia ricevuto alcun vantaggio dall'amicizia con Prodi

Ti dimentichi di dire che l'imprenditore proprietario non sarà capo dell'opposizione ma è grande amico prima di Prodi, sponsor e primo firmatario per il partito democratico e prima ancora dell'ulivo, quindi affermare che non è vicina a nessun partito o dirigente è palesemente falso...
la repubblica è da sempre ufficiosamente l'organo di stampa del partito del centrosinistra e per quanto riguarda a inchieste risoltesi in flop o addirittura false la repubblica non è seconda a nessuna...

come sopra, ha avuto vantaggi dal governo per qualche operazione finanziaria? a parte che il mio commento sulla vicinanza ai partiti era riferito non all'editore ma alla linea editoriale, quindi direttore, capo-redattore e via dicendo. la repubblica è faziosa? va bene, ma bufale in stile "Giornale" non ne ho ancora lette, per ora

flisi71
23-05-2007, 09:08
...
Mi fa veramente piacere notare come per la sinistra attuale il "tentato qualchecosa" non sia più un reato (anche solo morale).


Ti ripeto i punti:

1) i trasferimenti al centro della polemica non si sono mai concretizzati;

2) il presunto tentativo di Visco è testimoniato dal solo Speciale, mentre ad esempio Pappa fornì a suo tempo una versione diametralmente opposta;

3) l'Avvocatura generale dello Stato, sentite le testimonianze delle parti, NON ha mosso alcuna formale imputazione a chicchesia.

A fronte di questo cosa hai di concreto a sostegno del presunto reato morale?



... Spero la stessa magnanimità sia fin d'ora riservata in tutti i millemila topic invocanti la "pena di morte" per Berlusconi su processi per presunti tentato questo tentato quello...


Attento a non cadere nel qualunquismo: servono accuse precise e circostanziate. Se ne hai su di me postale (...gli altri fanno così... non è accettabile: servono i nomi e i riferimenti).

Se invece si volesse rimanere nel qualunquismo, che secondo me non porta a niente, si potrebbe auspicare che anche i fans più sfegatati del partito-azienda dimostrino la stessa capacità critica adottata adesso su fatti presunti anche nelle numerosi altre discussioni dove invece difendono a spada tratta il loro beniamino, con il corredo di orologi e altra paccottiglia.



PS: Se leggo il Giornale so che è di Berlusconi e quando leggo una notizia faccio le considerazioni del caso.
Almeno però ste schifezze saltano fuori.

Saluti.

La vicenda, con relative polemiche, era nota sin dallo scorso anno. La riesumazione odierna ha tanto il sapore di altro.
Contraccambio i saluti.


Ciao

Federico

matteo10
23-05-2007, 09:34
Ti ripeto i punti:

1) i trasferimenti al centro della polemica non si sono mai concretizzati;

2) il presunto tentativo di Visco è testimoniato dal solo Speciale, mentre ad esempio Pappa fornì a suo tempo una versione diametralmente opposta;

3) l'Avvocatura generale dello Stato, sentite le testimonianze delle parti, NON ha mosso alcuna formale imputazione a chicchesia.

A fronte di questo cosa hai di concreto a sostegno del presunto reato morale?

1) Il fatto che non si siano concretizzati non giustifica il tentativo fatto da Visco
2) e 3) Speciale è il comandante della Guardia di Finanza e non sono testimonianze ma è una deposizione. Per accuse di una signora qualunque vi sono stati in Italia processi contro il Berlusca andati avanti anni e anni.
Sicuro che torni tutto?
Attento a non cadere nel qualunquismo: servono accuse precise e circostanziate. Se ne hai su di me postale (...gli altri fanno così... non è accettabile: servono i nomi e i riferimenti)...
Non stavo parlando di te in particolare, e ci mancherebbe, ma facendo un discorso in generale (non qualunquista) ;)
Guardati alcuni delle decine di topic sulle accuse a qualunque esponente della destra e trovami la stessa disponibilità a dubitare delle accuse dimostrata in questo, in tal caso mi rimangio quanto detto.
...La vicenda, con relative polemiche, era nota sin dallo scorso anno. La riesumazione odierna ha tanto il sapore di altro...
Su questo non posso che essere d'accordo. Del resto le news ad orologeria le abbiamo imparate a conoscere bene negli ultimi anni ;)

Onisem
23-05-2007, 09:47
Ok, mettiamo che sia la solita bufala confezionata a tavolino per sputtanare l'avversario politico e cambiamo leggermente tema: non fu Visco a trasferire l'uomo che ideò il software che permette di monitorare in tempo reale i movimenti dei terminali dell'Agenzia delle Entrate, riducendo così drasticamente la corruzione periferica o quantomeno le manipolazioni di cartelle sotto compenso, software che vengono a studiarci dall'estero? La stessa persona oltre che trasferita, non fu retrocessa da direttore a vice direttore? Il caso è stato anche citato da Report, se qualcuno recuperasse il nome di quel funzionario e qualche fonte farebbe un favore.

Igor
23-05-2007, 10:05
La stessa persona oltre che trasferita, non fu retrocessa da direttore a vice direttore? Il caso è stato anche citato da Report, se qualcuno recuperasse il nome di quel funzionario e qualche fonte farebbe un favore.

Si chiama LUIGI MAGISTRO, ex direttore Audit e sicurezza Agenzia Entrate


http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1072467,00.html
MILENA GABANELLI: Uno cerca, spera di trovare qualcosa che funziona, quando lo trova si accorge che il nostro sistema Audit quello creato da Luigi Magistro, addirittura ce lo invidiano in tutta Europa, e i francesi sono venuti a studiarcelo. Cosa fai con un dirigente così: te lo tieni stretto e lo esponi come un fiore all’occhiello. Invece scopri che è stato spostato, non promosso, perché da direttore è diventato vice, e la motivazione ufficiale, la nota che ci è stata mandata è la seguente: “Nella nostra struttura dopo un periodo di 4 anni trascorsi in una funzione di alta responsabilità è normale il passaggio ad altro incarico”. Come dire Signor Magistro che lei sia bravo o mediocre non importa, da noi dopo 4 anni si cambia. Siccome questo ufficio però non esisteva prima, è una regola nuova? E come mai al Contenzioso, al Contenzioso c’è lo stesso dirigente da dieci anni? Mi piacerebbe chiedere al Signor Visco: ma lei lo sa? Se è no provveda, se invece ne è al corrente dica almeno ai suoi collaboratori di inventare una motivazione più credibile, altrimenti viene il sospetto che chi ha creato un sistema per individuare la corruzione all’interno dell’agenzia delle entrate era da spostare. Punto. Allora però è inutile che stiamo qui a fare tante leggi e riforme.

Onisem
23-05-2007, 10:10
Sempre puntuale, grazie mille. ;)

LittleLux
23-05-2007, 10:22
Lasciamo perdere il solito teatrino sulle fonti anzichè sulla notizia, che in questo caso mi pare estremamente dettagliata e circostanziata (si vede che il comandante Speciale aveva capito subito che di inghippo si trattava... telefonate riportate al minuto esatto!): mi ricordo della faccenda, se ne parlò anche qui sul forum, non mi ricordo come andò a finire ma posso avanzare un'ipotesi: in vacca, come succede ogni volta che si tocca una parte politica cara a qualcuno dei supporter che qui dilagano :Prrr:

Presa visione di quello stralcio del verbale, direi che delle smentite di Visco non ce ne può fregare di meno - l'intero avvicendamento aveva causato scalpore già ai tempi e senza alcuna testimonianza, essendo altamente sospetto per tempistica, persone implicate, fretta immotivata ed inchieste in corso, figuriamoci adesso che c'è tanto di inchiesta in Procura e testimonianza di un comandante della Finanza (non il primo pirla che passa: questo si gioca, o più probabilmente si è già giocato con questa testimonianza, la carriera): come fa a smentire?
Erano risibili già allora le scuse addotte per un tale provvedimento, a fronte di questo verbale diventano indifendibili. Anche la Procura di Milano era insorta dichiarando il trasferimento coatto come immotivato e penalizzante per le inchieste coop-unipol...

L'unico dubbio è su cosa ne sia stato dell'inchiesta che stavano conducendo gli ufficiali "trasferiti d'ufficio", ma facendo due calcoli posso avanzare una prevedibilissima ipotesi...

a quanto pare, invece, la notizia "circostanziata" e "dettagliata" è un clamoroso falso...classico comportamento del Giornale, del resto...

Tenebra
23-05-2007, 10:36
Quasi comico il tentativo di dare del padaran ad altri da parte di chi si tiene ben alla larga dal commentare vicende di ATTUALITA' più stretta ben più gravi e concrete che però riguardano i propri beniamini...:ciapet:


Ma beniamini di chi? Cosa ti fa pensare che io sia un fan o sostenitore di personaggi estremamente loschi come Dell'Utri (e tra l'altro, come ti permetti?!?!) se è per me può anche marcire in galera... e non vedo perchè io debba rendere conto a te, un signor nessuno, di quali thread frequento. Tu invece non manchi mai quando c'è bisogno della difesa d'ufficio, che strano... :rolleyes:

Sul "concrete e gravi" poi, stendo un velo pietoso, e dovresti essermene grato, dato che il significato di "concrete e gravi" pare non esserti noto, o quantomeno variare a seconda che il "misfatto" sia stato compiuto da uno dei TUOI beniamini o da uno degli "altri"...

Igor
23-05-2007, 10:45
Sempre puntuale, grazie mille. ;)

Figurati :)

flisi71
23-05-2007, 10:45
In sintonia Aggiungo solo la puntualizzazione:

1) Il fatto che non si siano concretizzati non giustifica il tentativo fatto da Visco


leggi sotto


2) e 3) Speciale è il comandante della Guardia di Finanza e non sono testimonianze ma è una deposizione.
....
Sicuro che torni tutto?


Anche Pappa è un generale della GdF, e a suo tempo fornì una versione diametralmente opposta da quella di Speciale.
Visto che nella realtà i 4 ufficiali non furono trasferiti, siamo sul piano di una testimonianza contro un'altra.
Giova ricordare che tali deposizioni sono state fatte di fronte all'Avvocatura generale dello Stato, nella persona di Romei Pasetti, la quale poi (parliamo dello scorso anno) non ha mosso alcuna formale imputazione nei confronti di chicchessia.
Secondo Bonini di Repubblica, infine, all'inchiesta Su Consorte-Unipol (e alle intercettazioni) ha lavorato la polizia valutaria di Roma e NON i 4 ufficiali milanesi.


Torna tutto o no?
;)

Ciao

Federico

nrk985
23-05-2007, 10:56
Se quello che è stato scrittto è vero, allora visco si dimetta e si vergogni, non si deve tollerare che la democrazia e la giustizia vengano ostacolate in questo modo ancora nel 2007.
Anche se troppa democrazia allo stato puro può far male: io introdurrei sanzioni pesantissime e anche censura per i Giornali (:D) di parte politica che raccontano frottole unicamente a scopo elettorale

EarendilSI
23-05-2007, 11:27
A fronte del fatto incontrovertibile che la "presunta" richiesta di allontanamento di alcuni funzionari della GDF NON E' MAI AVVENUTO (ma questo il bollettino del partito-azienda lo ha scritto ai propri lettori?)... la riesumazione di questi giorni quale altro scopo ha, se non fare propaganda politica alla vigilia delle elezioni amministrative?
Ribadisco, senza possibilità di smentita, che in un modo o nell'altro il fatto in oggetto non si è mai concretizzato....
Altro?


Ciao

Federico

Se perdessi un attimo di tempo a leggere noterai che nella ricostruzione dei fatti Il Giornale ha specificato che i funzionari alla fine non furono rimossi dai loro incarichi...
Questa non è una riesumazione visto che il verbale non era stato mai reso pubblico in precedenza...
La gravità non è tanto se il fatto si sia concretizzato oppure no ma il fatto che un viceministro abbia tentato di fare pressioni con tanto di velate minacce a un comandante della GdF...

LucaTortuga
23-05-2007, 12:00
Ammazza..
E' questo il meglio che l'entourage diffamatorio della famiglia Berlusconi riesce a tirar fuori in prossimità di una tornata elettorale??
Un generalone che piagnucola perchè, un anno fa, il "ministro comunista, brutto e cattivo" lo ha trattato male??
Stan perdendo colpi, poverini.. :D :D :D

giannola
23-05-2007, 12:05
quoto, come dissi la tempo al riguardo di fassino, che doveva dimmetersi, e dopo chiarire, lasua posizione sul caso unipol, lo stesso dico adesso, non e' pensabile, che in alcuni paesi dei ministri si dimettano, o perche non hanno pagato il canone televisivo, o i contributi alla colf..e qui, che si tratta di fatti ben piu pesanti rilevanti.. si vada avanti come se nulla fosse...

purtroppo gli italiani sono gli inventori della faccia tosta per cui si fa finta di nulla e si continua per la propria strada.

spero che Di Pietro insista sul chiarimento.

flisi71
23-05-2007, 12:09
Non perdo tempo in sterili polemiche personali e rispondo solo ad alcuni punti:

....Tu invece non manchi mai quando c'è bisogno della difesa d'ufficio, che strano... :rolleyes:


Si chiama difesa d'ufficio portare articoli con fatti, nomi e date?
Perchè questo ho fatto.

O si può parlare di propaganda militante per interventi quali questo (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=17225330&postcount=5) da cui estraggo:

"....notizia, che in questo caso mi pare estremamente dettagliata e circostanziata (si vede che il comandante Speciale aveva capito subito che di inghippo si trattava... telefonate riportate al minuto esatto!)
....
Presa visione di quello stralcio del verbale, direi che delle smentite di Visco non ce ne può fregare di meno - l'intero avvicendamento aveva causato scalpore già ai tempi e senza alcuna testimonianza, essendo altamente sospetto per tempistica, persone implicate, fretta immotivata ed inchieste in corso, figuriamoci adesso che c'è tanto di inchiesta in Procura e testimonianza di un comandante della Finanza (non il primo pirla che passa: questo si gioca, o più probabilmente si è già giocato con questa testimonianza, la carriera): come fa a smentire?
Erano risibili già allora le scuse addotte per un tale provvedimento, a fronte di questo verbale diventano indifendibili. Anche la Procura di Milano era insorta dichiarando il trasferimento coatto come immotivato e penalizzante per le inchieste coop-unipol...
...."

Ho volutamente glissato sulle accuse dirette che lo scrivente lancia contro chi non è allineato alla sua opinione, per concentrarmi solo su alcuni fatti, non opinioni, evidentemente non note all'estensore dell'intervento sopra riportato:

1) il trasferimento dei 4 ufficiali non c'è stato;
2) della faccenda si è occupata l'avvocatura dello stato che, sentiti i testimoni, non ha formulato imputazione di nessun genere nei confronti di alcuno. Per cui NON vi è alcuna inchiesta in Procura.
3) la testimonianza di Speciale è diametralmente oposta a quella di un altro generale della GdF, Pappa
4) Il generale Speciale non si gioca alcuna carriera, visto che
andrà in pensione il prossimo marzo
5) da un articolo riportato da DonaldDuck, datato 17 luglio 2006, si può leggere:

"...Ma tra gli addetti ai lavori molti pensano che la vera ragione del brusco turnover stia nel Dna dei quattro ufficiali: tutti, ma in particolare Forchetti e Pomponi, considerati troppo vicini al generale Emilio Spaziante, attuale capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza. Spaziante, che ha un passato nei servizi segreti e nell'intelligence interna delle Fiamme Gialle, è in rotta di collisione con Visco fin dal tempo dei governi dell'Ulivo. Oggi Visco lo accusa di essersi legato a doppio filo a Giulio Tremonti quando questi era ministro dell'Economia e di avere colonizzato Milano con ufficiali a lui fedeli in modo da monitorare le iniziative della Procura milanese...
7) da un articolo che ho riportato sopra
"... Che i tre ufficiali da trasferire paghino il loro coinvolgimento nell'indagine Unipol.
In realtà, nessuno di loro vi ha mai messo mano. All'inchiesta (e alle sue intercettazioni) hanno lavorato, a Milano, gli uomini del nucleo di polizia valutaria di Roma.
Piuttosto è vero che il brogliaccio dell'intercettazione Consorte (di cui si è avuta "fuga di notizie") è stato redatto nella caserma milanese di via Filzi, sede del nucleo di polizia tributaria (quello comandato da Pomponi)..."

Nei restanti interventi in questa discussione #10 (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=17226207&postcount=10), #17 (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=17226953&postcount=17) solo altri sfottò, altri slogan; dati MAI.



Sul "concrete e gravi" poi, stendo un velo pietoso, e dovresti essermene grato, dato che il significato di "concrete e gravi" pare non esserti noto, o quantomeno variare a seconda che il "misfatto" sia stato compiuto da uno dei TUOI beniamini o da uno degli "altri"...

I link suggeriti da Marlex riguardano una condanna in appello per estorsione e delle indagini per concorso esterno in associazione mafiosa.
Per ogni persona normale sono probabilmente un tantino più gravi della riesumazione di una vicenda di un anno fa, basata esclusivamente sulla testimonianza di una sola persona....


Ciao
Ciao

Federico

flisi71
23-05-2007, 12:13
La gravità non è tanto se il fatto si sia concretizzato oppure no ma il fatto che un viceministro abbia tentato di fare pressioni con tanto di velate minacce a un comandante della GdF...

Se ti prendessi la briga di leggere anche gli altri articoli riportati, non solo quelli de il Giornale, forse converresti che tutta l'accusa di basa sulla testimonianza di una sola persona.


Ciao

Federico

P.S. ma sono proprio finiti gli Scaramella e i Marini, tanto che si deve riesumare una vicenda già finita lo scorso anno?

Maxmel
23-05-2007, 12:26
Uhmm, dunque, finito con Scaramella avanti con bnl-unipol? Cos'è telekom serbia 2: la vendetta?

DonaldDuck
23-05-2007, 12:50
I link suggeriti da Marlex riguardano una condanna in appello per estorsione e delle indagini per concorso esterno in associazione mafiosa.
Per ogni persona normale sono probabilmente un tantino più gravi della riesumazione di una vicenda di un anno fa, basata esclusivamente sulla testimonianza di una sola persona....

Della qual cosa in questa discussione non ce ne può importare di meno. Se non considerarlo spam. Compresa la tua citazione.

flisi71
23-05-2007, 12:54
Alcune riflessioni:

Chi ha dato quel verbale al giornale ?, era pubblicabile e non coperto da segreto istruttorio ?. Se si è legale l'averlo pubblicato, se no qualcuno ha violato la legge e va punito.


Nell'articolo di Bonini (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=17229824&postcount=23) per Repubblica, prima riportato, si parla di delle ottime amicizie in GdF da parte del giornalista Nuzzi.


Visco/finanza: Uno dei due mente, vanno sospesi subito entrambi, ovviamente senza stipendio, e poi si indaghi su chi dei due mente. Una volta individuato si reintegri l'altro addebitando tutti i danni al mentitore e si licenzi in tronco colui che ha mentito, quale sia dei due non importa, in affari di stato.
...


A parte sostituire "finanza" con "gen. Speciale", concordo.


ciao

Federico

flisi71
23-05-2007, 12:59
Della qual cosa in questa discussione non ce ne può importare di meno. Se non considerarlo spam. Compresa la tua citazione.


Se facevi un piccolo sforzo di leggere attentamente prima di premere "invia risposta" avresti compreso che era la risposta ad una accusa rivolta direttamente a me, e ti saresti risparmiato l'intervento.
:rolleyes:

Ciao

Federico

DonaldDuck
23-05-2007, 13:07
Se facevi un piccolo sforzo di leggere attentamente prima di premere "invia risposta" avresti compreso che era la risposta ad una accusa rivolta direttamente a me, e ti saresti risparmiato l'intervento.
:rolleyes:

Ciao

Federico
Lo sforzo l'avevo già fatto ieri sera leggendo i link che esortavano a dedicarsi ad altre discussioni. Ma scorrere la reiterazione del fatto oltrepassa ogni possibilità di comprensione e/o tolleranza. Correggimi se sbaglio.

Willy McBride
23-05-2007, 13:21
Ma guarda un po', mancano pochi giorni alle amministrative e il Giornale ricomincia a spalare merda sugli avversari politici del padrone.

Scommettiamo che finirà come con Telekom Serbia e la commissione Mithrokin, anni di calunnie, milioni di euro per le inchieste e alla fine nessun risultato, se non che, grazie alle bugie stampate a caratteri cubitali e alle smentite pubblicate in corpo 4 tra i necrologi, i destrorsi italiani e le mandrie di ignoranti che si informano guardando Studio Aperto avranno una vaccata in più da buttare là quando non sanno più come giustificare il porcile in cui grufolano i loro beniamini?

Nel frattempo, dopo essersi fatti due anni di carcere, sono stati assolti i quattro ucraini che secondo Scaramella e Guzzanti avrebbero progettato l'attentato contro il valente presidente della commissione Mithrokin per "impedirgli di scoprire la verità." E adesso chi li risarcisce quattro poveracci il cui unico torto è stato di finire travolti dalle vagonate di merda che sono l'unica arma della destra italiana?

EarendilSI
23-05-2007, 13:41
Ma guarda un po', mancano pochi giorni alle amministrative e il Giornale ricomincia a spalare merda sugli avversari politici del padrone.

Scommettiamo che finirà come con Telekom Serbia e la commissione Mithrokin, anni di calunnie, milioni di euro per le inchieste e alla fine nessun risultato, se non che, grazie alle bugie stampate a caratteri cubitali e alle smentite pubblicate in corpo 4 tra i necrologi, i destrorsi italiani e le mandrie di ignoranti che si informano guardando Studio Aperto avranno una vaccata in più da buttare là quando non sanno più come giustificare il porcile in cui grufolano i loro beniamini?

Nel frattempo, dopo essersi fatti due anni di carcere, sono stati assolti i quattro ucraini che secondo Scaramella e Guzzanti avrebbero progettato l'attentato contro il valente presidente della commissione Mithrokin per "impedirgli di scoprire la verità." E adesso chi li risarcisce quattro poveracci il cui unico torto è stato di finire travolti dalle vagonate di merda che sono l'unica arma della destra italiana?

Ti potevi risparmiare un post che è palesemente "off topic" rispetto all'argomento qui trattato...
Se devi scrivere qualcosa su Mithrokin, Scaramella, ecc... ci sono post apposta o ne apri uno.
Qui, visto che probabilmente non hai nemmeno letto la notizia riportata, si parla di un comandante della Guardia di Finanza che accusa un viceministro di pressioni, ingerenze e velate minacce per sostituire degli ufficiali della GdF...

(Scusate l'OT e le seguenti scritte ma visto la mancanza di rispetto dell'utente per delle persone che non la pensano come lui ho dovuto rispondere, per quanto riguarda al fatto di mandrie di ignoranti e destrose e al fatto di porcili e grufolare tu lo stai facendo già molto bene (a parte il destroso si intende)...

Saluti.

Ritornando IT:

Riporto un po' di dichiarazioni dei politici Italiani:

Cossiga: se il generale mente, Prodi lo deve radiare... "Se il governo della Repubblica ritiene che il generale Speciale abbia mentito formulando gravi e false accuse al suo superiore politico diretto, deve, in Consiglio dei ministri, non limitarsi a destituirlo ma radiarlo dalle Forze Armate per mendacio e fellonia". Lo afferma in una nota Francesco Cossiga. Secondo l’ex capo dello Stato, invece, "vogliamo risolvere il problema all’italiana, il governo si fa promettere dal generale Speciale che non solleverà mai più il problema e lo nomina consigliere di Stato o della Corte dei Conti". "Ho grande stima per Vincenzo Visco e ho grande stima per il generale Speciale, - osserva Cossiga - Per essere da molto tempo fuori dal giro del potere, non ho elementi per potere giudicare la grave situazione che si è venuta a creare. Non ho particolari rapporti con il Giornale, ma ritengo ingiusto accusarlo di scandalismo, perchè esso non ha fatto altro che pubblicare il verbale di una dichiarazione resa sotto la sua responsabilità dal generale Speciale all’autorità giudiziaria. Ho enorme stima della Guardia di Finanza, corpo antico e moderno che protegge interessi vitali e che non può essere lasciato nella incertezza e nel dubbio».

Capezzone: "Uno dei due se ne deve andare..." "Vedo, nella maggioranza, troppa omertà a proposito dell'affaire Visco". Sarebbe invece interesse di tutti fare massima chiarezza. Sono e resto garantista, naturalmente, ma occorrono spiegazioni convincenti, dinanzi a un problema tanto semplice quanto grave. La questione può essere riassunta così: come fanno a restare contemporaneamente al loro posto un vice-ministro e il comandante della Guardia di Finanza che lo accusa di avergli fatto delle pressioni per rimuovere degli ufficiali? Si chiarisca chi ha mentito. Uno dei due se ne deve andare. Intanto, vivissimi complimenti al Giornale per la coraggiosa inchiesta giornalistica di questi giorni". Lo afferma Daniele Capezzone dei radicali italiani.

Di Pietro: "Caso poco chiaro, non nobilita il governo" "E' una di quelle vicende poco chiare che non nobilitano le azioni del nostro governo", dice il ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro durante il dibattito di Omnibus su LA7. Sull’avvicendamento dei vertici della Guardia di Finanza in Lombardia, Di Pietro ha poi precisato che "mandare via chi conosce tutti gli atti di indagini delicatissime, come quelli della Unipol, della Bnl e dei furbetti del quartierino, equivale a decapitare l’intera testa investigativa e far ricominciare le indagini da capo. Se le preoccupazioni dei cittadini di un livellamento al ribasso del senso etico della politica - aggiunge di Pietro - non sono prese di petto e noi del centrosinistra stiamo a guardare, tergiversando invece di prendere posizioni e rispettare le promesse degli elettori, rischiamo di essere uguali agli altri».

Fini: "O Speciale dice il falso o Visco si dimetta" "O il viceministro Visco dimostra che il comandante generale della Guardia di Finanza dice il falso, oppure dovrebbe trarre le conseguenze" e quindi «rassegnare le dimissioni". Così il leader di An, Gianfranco Fini, commenta la vicenda definita "inquietante, perché o si contesta al generale Roberto Speciale di aver detto il falso, oppure la deposizione del comandante generale della Gdf è un atto di accusa nei confronti di Visco". Fini, impegnato a Rieti per la campagna elettorale per le amministrative, respinge le accuse di "propaganda" da parte del governo e del centrosinistra: "L’unica cosa che Prodi non può fare, è quella di parlare di propaganda, di mistificazione giornalistica o di linciaggio mediatico, perché se fa così allora si ha qualcosa da nascondere. Qui - spiega Fini - non c’è nè mistificazione nè propaganda, ma una deposizione di un ufficiale della guardia di finanza che dice cose che o vengono contestate in qualto false, oppure sono gravissime".

Lucrezio
23-05-2007, 13:41
Della qual cosa in questa discussione non ce ne può importare di meno. Se non considerarlo spam. Compresa la tua citazione.

Se facevi un piccolo sforzo di leggere attentamente prima di premere "invia risposta" avresti compreso che era la risposta ad una accusa rivolta direttamente a me, e ti saresti risparmiato l'intervento.
:rolleyes:

Ciao

Federico

Lo sforzo l'avevo già fatto ieri sera leggendo i link che esortavano a dedicarsi ad altre discussioni. Ma scorrere la reiterazione del fatto oltrepassa ogni possibilità di comprensione e/o tolleranza. Correggimi se sbaglio.

Stop!
Suvvia, fa un caldo pazzesco, dove la trovate l'energia per battibeccare?
:D

flisi71
23-05-2007, 14:25
Articolo di oggi:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/23/visco_pg_milano.shtml


La bufera sul viceministro per presunti ingerenze su Unipol
Caso Visco, «nessuna ipotesi di reato»
Il pg di Milano: «Non abbiamo insabbiato nulla. Non ci sono estremi per abuso d'ufficio».

MILANO - Il procuratore generale di Milano, Mario Blandini, ha escluso che ci sia stato un «insabbiamento» di un'eventuale notizia di reato, a carico di Vincenzo Visco, contenuta nella deposizione del comandante generale della guardia di finanza, Roberto Speciale, il quale aveva accusato il viceministro dell'economia di averlo «costretto» a trasferire quattro ufficiali della GdF di Milano.

NESSUN ABUSO - «Non abbiamo insabbiato niente - ha affermato Blandini - quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto. Volevamo solo sapere se quei quattro ufficiali erano stati trasferiti per violazione dei doveri disciplinari, se, nei loro confronti, c'era un intento punitivo o meno.
Quanto a un eventuale abuso d'ufficio di Visco, dalla nostra indagine, dalla deposizione di Speciale e dall'esame di altri finanzieri che abbiamo sentito, non sono emersi, in modo prepotente, gli estremi per una comunicazione di reato a carico di Visco».
D'altra parte, argomenta Blandini, se Speciale «avesse ritenuto di essere stato vittima di un abuso d'ufficio, non avrebbe dovuto dare seguito all'ordine di trasferimento dei quattro finanzieri perché questo sarebbe stato un ordine illegittimo».
«Il nostro compito era quello di effettuare - conclude Blandini - un'indagine preliminare per un eventuale procedimento disciplinare nei confronti dei finanzieri, non dovevamo invece 'studiarè le dichiarazioni di Speciale che, per noi, era solo un elemento di contorno».
L'indagine dell'avvocatura di stato sui quattro finanzieri, che ha accertato che non commisero violazioni dei loro doveri disciplinari, è stata chiusa a dicembre.

SCONTRO POLITICO - Martedì il presidente del Consiglio Romano Prodi ha riconfermato la sua fiducia a Visco, mentre il capo dell'opposizione Berlusconi ha accusato la sinistra di usare la Guardia di Finanza «per attaccare l'avversario o per coprire proprie operazioni finanziarie». Sulle dimissioni è tornato alla carica il leader di An Fini: «O il viceministro Visco dimostra che il comandante generale della Guardia di Finanza (Roberto Speciale, ndr) dice il falso, oppure dovrebbe trarre le conseguenze» e quindi «rassegnare le dimissioni».

23 maggio 2007
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flisi71
23-05-2007, 14:33
Analogo di Repubblica.

http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/economia/unipol-visco-giornale/unipol-nessun-reato/unipol-nessun-reato.html

Il procuratore generale di Milano sulla vicenda che coinvolgerebbe Visco
"Dalle carte non emergono gli estremi per un rapporto all'autorità giudiziaria"
Unipol, nessun reato sul caso Gdf
"Non cè stato alcun insabbiamento"

MILANO - Non ci sono reati sul caso che riguarda i provvedimenti nei confronti degli ufficiali della Guardia di finanza seguìti allo scandalo Unipol. Dopo l'offensiva lanciata dal quotidiano Il Giornale, che ha riacceso i riflettori sul mancato trasferimento di alcuni ufficiali delle Fiamme gialle che indagarono sulla vicenda Unipol, sottolineando il ruolo che Vincenzo Visco avrebbe avuto nell'orientare quel procedimento, il procuratore generale di Milano, Mario Blandini, chiarisce la questione: "Nel leggere le carte non sono emersi in modo prepotente gli estremi per fare un rapporto all'autorità giudiziaria competente che, nel caso di specie, era Roma".
Il riferimento è alle dichiarazioni messe a verbale da tutti gli alti ufficiali della Gdf, sentiti nell'ambito dell'inchiesta preliminare a un eventuale provvedimento disciplinare nei confronti dei vertici della Gdf della Lombardia, che nel luglio scorso avevano ricevuto una lettera di trasferimento.

Blandini ha escluso che ci sia stato un "insabbiamento" di un'eventuale notizia di reato a carico di Vincenzo Visco, contenuta nella deposizione del comandante generale della Gdf, Roberto Speciale: quest'ultimo aveva accusato il viceministro dell'Economia di averlo "costretto" a trasferire quattro ufficiali delle Fiamme gialle.
"Non abbiamo insabbiato niente - ha detto il procuratore generale di Milano - quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto. Volevamo solo sapere se quei quattro ufficiali erano stati trasferiti per violazione dei doveri disciplinari, se, nei loro confronti, c'era un intento punitivo o meno".

Quanto a un eventuale abuso d'ufficio di Visco, continua Blandini, "dalla nostra indagine, dalla deposizione di Speciale e dall'esame di altri finanzieri che abbiamo sentito non sono emersi, in modo prepotente, gli estremi per una comunicazione di reato a carico di Visco". D'altra parte, spiega ancora il pg, se Speciale "avesse ritenuto di essere stato vittima di un abuso d'ufficio, non avrebbe dovuto dare seguito all'ordine di trasferimento dei quattro finanzieri perché questo sarebbe stato un ordine illegittimo".

Quindi, continua Blandini, "il nostro compito era quello di effettuare un'indagine preliminare per un eventuale procedimento disciplinare nei confronti dei finanzieri, non dovevamo invece 'studiare' le dichiarazioni di Speciale che, per noi, era solo un elemento di contorno".
[ L'indagine dell'Avvocatura di Stato sui quattro finanzieri, che ha accertato che non commisero violazioni dei loro doveri disciplinari, è stata chiusa a dicembre.


(23 maggio 2007)
---------------------

Si delinea sempre meglio la vicenda......

Tenebra
23-05-2007, 15:15
Non perdo tempo in sterili polemiche personali e rispondo solo ad alcuni punti

:rolleyes:

Le polemiche personali le hai iniziate tu, e lo sai benissimo. Per il resto, non sei degno di risposta alcuna.

flisi71
23-05-2007, 15:38
EDIT: io invece una risposta l'avevo scritta, ma per il quieto vivere, in attesa di un riscontro, la edito.
E sarei pronto a riscriverla in un baleno.


Ciao
Ciao

Federico

giannola
23-05-2007, 15:51
picciò la finite ?:mbe:

pe' ccortesia.:D

Tenebra
23-05-2007, 16:54
picciò la finite ?:mbe:

pe' ccortesia.:D

Scusa, ci chiariremo in pvt, o non ci chiariremo affatto, ma sempre in pvt.

giannola
23-05-2007, 17:48
Scusa, ci chiariremo in pvt, o non ci chiariremo affatto, ma sempre in pvt.

bene perchè in atto c'è qualcosa di grave e molto importante che coinvolge il governo e mi piacerebbe che il 3d potesse continuare ad assolvere la sua funzione informativa e nn rischiare di venir chiuso per flame ;)

Maxmel
23-05-2007, 22:40
Anche la Procura di Milano era insorta dichiarando il trasferimento coatto come immotivato e penalizzante per le inchieste coop-unipol...


VISCO-GDF, PG MILANO: NESSUN REATO, NON ABBIAMO INSABBIATO NULLA
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Milano, 23 mag. (Apcom) - "Non abbiamo ravvisato di inviare gli atti dell'indagine preliminare per un eventuale procedimento disciplinare a nessun'altra autorità giudiziaria perché a nostro avviso dalle parole del generale Roberto Speciale e di altre persone sentite a verbale non emergevano elementi per contestare ipotesi di reato". Lo ha dichiarato ai giornalisti il procuratore generale di Milano, Mario Blandini, spiegando che l'indagine preliminare aperta per un'eventuale procedimento disciplinare per appartenenti alla Guardia di finanza è stata archiviata nei mesi scorsi.

Noi non abbiamo insabbiato nulla - aggiunge Blandini- il nostro compito era solo di verificare la possibilità di un eventuale procedimento disciplinare per militari della Gdf. Poi abbiamo anche fatto la valutazione su eventuali ipotesi di reato e questa valutazione è stata negativa per la semplice ragione che dalle parole del generale Speciale alla costruzione giuridica di un reato ce ne corre". Blandini inoltre ricordato che lo stesso Speciale non aveva ritenuto di presentare una denuncia specifica dopo gli ordini che avrebbe ricevuto dal viceministro Vincenzo Visco in relazione al trasferimento di ufficiali della Guardia di finanza.

Questi trasferimenti come sapete poi non erano neanche avvenuti - continua Blandini - e il generale Speciale non contestò gli ordini ricevuti ma aprì una pratica amministrativa". Replicando ancora ai giornalisti, Blandini conclude: "Non ci possiamo mettere a discutere se le nostre valutazioni sono state giuste o meno, e noi non siamo i tutori della Guardia di finanza".

LittleLux
24-05-2007, 04:27
il bollettino aziendal-nazional-popolare di casa Berlusconi, aka il Giornale, ha colpito nuovamente...:asd:

EarendilSI
24-05-2007, 08:16
il bollettino aziendal-nazional-popolare di casa Berlusconi, aka il Giornale, ha colpito nuovamente...:asd:

Ma vi hanno bloccato il disco...?
Ci sono leader del centrosinistra che dichiarano che i fatti riportati sono gravi, alcuni che fanno i complimenti al Giornale per l'inchiesta e voi ancora venite fuori con queste battute...? :rolleyes:

Cfranco
24-05-2007, 08:18
il bollettino aziendal-nazional-popolare di casa Berlusconi, aka il Giornale, ha colpito nuovamente...:asd:
Come al solito , mezze verità messe insieme a forza per avallare teorie e complotti di fantasia .
Comunque la mancanza di "betulla" si fa sentire , come inventava le palle lui non ci riesce nessun altro , questa non c' è neanche bisogno di smontarla , casca da sola .

flisi71
24-05-2007, 08:58
Ma vi hanno bloccato il disco...?
Ci sono leader del centrosinistra che dichiarano che i fatti riportati sono gravi, alcuni che fanno i complimenti al Giornale per l'inchiesta e voi ancora venite fuori con queste battute...? :rolleyes:

Hai letto le dichiarazioni del PG di Milano?
Cosa c'è ancora da dire, se non che si delineano sempre più i contorni di una operazione puramente propagandistica per riesumazione un caso dello scorso anno, peraltro già chiuso?
Le parole del Cicchitto di turno "la magistratura rossa corre in soccorso...", oltre ad essere pesantemente offensive rispetto ad uno dei poteri dello Stato (ormai prassi per quella fazione), cosa porta come nuovi elementi? LO ZERO ASSOLUTO.
E si sta ripetendo un teatrino già visto: il Giornale, così come nei casi "Telekom Serbia" e "Mitrokin", tenta di tener artificiosamente in vita l'agonizzante polemica con titoli a 9 colonne che promettono chissà quali rivelazioni inedite ....:rolleyes:



Ciao

Federico

LucaTortuga
24-05-2007, 09:13
Ma vi hanno bloccato il disco...?
Ci sono leader del centrosinistra che dichiarano che i fatti riportati sono gravi, alcuni che fanno i complimenti al Giornale per l'inchiesta e voi ancora venite fuori con queste battute...? :rolleyes:

I leader del centrosinistra, purtroppo, da un po' di tempo si sono dati all'inseguimento di un elettorato che esiste solo nei loro incubi (e che comunque non li voterebbe mai), finendo per fara a gara a chi è più amico del papa, più "anticomunista" di Berlusconi, più "tafazzista" di Tafazzi... :doh:

Onisem
24-05-2007, 09:51
Ma guarda un po', mancano pochi giorni alle amministrative e il Giornale ricomincia a spalare merda sugli avversari politici del padrone.

Scommettiamo che finirà come con Telekom Serbia e la commissione Mithrokin, anni di calunnie, milioni di euro per le inchieste e alla fine nessun risultato, se non che, grazie alle bugie stampate a caratteri cubitali e alle smentite pubblicate in corpo 4 tra i necrologi, i destrorsi italiani e le mandrie di ignoranti che si informano guardando Studio Aperto avranno una vaccata in più da buttare là quando non sanno più come giustificare il porcile in cui grufolano i loro beniamini?

Nel frattempo, dopo essersi fatti due anni di carcere, sono stati assolti i quattro ucraini che secondo Scaramella e Guzzanti avrebbero progettato l'attentato contro il valente presidente della commissione Mithrokin per "impedirgli di scoprire la verità." E adesso chi li risarcisce quattro poveracci il cui unico torto è stato di finire travolti dalle vagonate di merda che sono l'unica arma della destra italiana?

Beh, in effetti... :asd: Si facciano comunque tutti gli accertamenti del caso, perchè come ho detto prima riportando a memoria quell'episodio (provato e documentato), nemmeno Visco è uno stinco di santo, anzi.

flisi71
24-05-2007, 10:15
Beh, in effetti... :asd: Si facciano comunque tutti gli accertamenti del caso, perchè come ho detto prima riportando a memoria quell'episodio (provato e documentato), nemmeno Visco è uno stinco di santo, anzi.


Concordo.


Ciao

Federico

P.S. mi era sfuggita la prosa corrosiva di Will McBride:D

Maxmel
24-05-2007, 10:21
P.S. mi era sfuggita la prosa corrosiva di Will McBride:D

anche a me :D si potrebbe tranquillamente liquidarla la cosi la cosidetta "inchiesta" de "Il Giornale".

matteo10
25-05-2007, 14:54
anche a me :D si potrebbe tranquillamente liquidarla la cosi la cosidetta "inchiesta" de "Il Giornale".
Non sembra:

http://www.antoniodipietro.it/

"...A proposito di giustizia, permettetemi di raccontare qualcosa che non c'entra col Consiglio dei Ministri ma che indubbiamente sta provocando una certa tensione all'interno della maggioranza.
Io non intendo adeguarmi alle difese d'ufficio preconcette e per partito preso. Mi riferisco ai rapporti tra Visco e la Guardia di Finanza, su un fatto accaduto l'anno scorso e che suscita polemica oggi, a ridosso delle elezioni, il che dimostra la strumentalizzazione ad opera del centrodestra.
Preso atto di questo, però, il problema è un altro: il fatto di cui si discute è vero o falso? L'anno scorso a pochi giorni dall'insediamento del Governo, il viceministro Visco, con un appunto manoscritto, dice al Comando Generale della Guardia di Finanza, al Comandante Speciale, "devi trasferire immediatamente il Comandante del Nucleo Regionale della GdF di Milano, il Comandante del Nucleo Regionale della Polizia Tributaria della GdF, il Comandante della Compagnia della GdF, il Comandante del Nucleo di Polizia Giudiziaria della GdF". La testa pensante dell'organizzazione investigativa della Finanza a Milano.
Cosa stavano facendo, queste persone? Stavano collaborando così a fondo con la Procura di Milano su delicate indagini da aver ricevuto, quindici giorni prima, un encomio. Stavano facendo indagini sull'Unipol, su Banca Antonveneta, sulla scalata al Corriere e così via: le indagini più delicate in materia finanziaria e bancaria.
Perchè vengono richiesti questi trasferimenti? "La richiesta è immotivata", così dice il Comando Generale al Procuratore Generale della Repubblica di Milano, a verbale.
Rispetto a questo fatto, bisogna capire perchè è stato mandato il Presidente del Consiglio in Parlamento a dire che era un normale avvicendamento. Non lo era. Il normale avvicendamento avviene col consenso delle parti, eventualmente dopo una serie di proposte tra gli amministratori e gli interessati. Questi si voleva fossero mandati via dalla sera alla mattina. Il Comando Generale, però, dimostrando la sua autonomia dalla politica aveva risposto: "spiegami perchè, altrimenti non lo faccio" e così è avvenuto. E' intervenuto il Procuratore Generale della Repubblica di Milano e non se n'è fatto niente.
Dopo un anno, sotto elezioni, la vicenda è stata tirata fuori in maniera strumentale, ma il problema che si pone è del tutto politico: al Presidente del Consiglio è stata passata l'informazione che quello era un normale avvicendamento. Quanto meno è stato un errore di valutazione ma certamente normale non è.
Rispetto a tutto questo mi sono permesso di dire che la strumentalizzazione c'è e la conosciamo, ma bisogna capire perchè si volevano spostare quelle persone. Questo è il quesito che ho sottoposto e per questo sono stato messo sotto processo ancora una volta. Questa è l'Italia."

http://www.youtube.com/watch?v=5rxULRVs69Q

Presentata la mozione di sfiducia e a detta del governo: ci sarà da ballare... Si vede che non è poi tutta sta montatura...
:D

flisi71
26-05-2007, 07:54
Tanto per ribadire il fine esclusivamente strumentale delle proteste della sedicente "casa delle libertà"....

Ieri
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/economia/unipol-visco-giornale/procura-roma/procura-roma.html


L'iniziativa dopo le rivelazione del comandante generale Roberto Speciale
Il fascicolo è privo di reato e di indagati e si basa su notizie di stampa
Roma, caso Visco-Fiamme Gialle
La Procura apre un'inchiesta
Martedì il Senato decide se portare in aula la mozione di sfiducia della Cdl
Russo Spena: "Non temiamo il dibattito". Berlusconi: "Se ha mentito se ne vada"


ROMA - La procura di Roma ha aperto un fascicolo per fare luce sul caso delle presunte pressioni che sarebbero state esercitate dal viceministro dell'economia Vincenzo Visco nei confronti del comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale.
Il fascicolo, privo di ipotesi di reato e di indagati, è la conseguenza degli accertamenti che sono stati avviati oggi sulla base delle notizie di stampa riguardanti le rivelazioni fatte da Speciale.
Nel verbale di interrogatorio Speciale sosteneva di avere subito pressioni da Visco per azzerare il vertice della Gdf in Lombardia.

Il procuratore Ferrara ha già avuto contatti con il collega della procura militare Antonino Intelisano, titolare di un procedimento partito tempo fa in seguito ad una denuncia di ambienti della Gdf. Allo stesso tempo la procura di Roma chiederà alla procura generale di Milano l'invio di carte in loro possesso sulla vicenda.

Nei giorni scorsi il procuratore generale Mario Blandini aveva detto che "nel leggere le carte non sono emersi gli estremi per fare un rapporto all'autorità giudiziaria competente che nel caso di specie era Roma".

Intanto monta la polemica politica. Martedì prossimo la conferenza dei capigruppo del Senato deciderà se e quando mettere in votazione la mozione di sfiducia presentata ieri sera nei confronti del viceministro dell'Economia accusato di aver chiesto il trasferimento di alti ufficiali della Guardia di Finanza di Milano per le indagini sul tentativo di scalata della Bnl da parte di Unipol. Pressioni che il viceministro ha negato.

"Confido - ha detto in mattinata il capogruppo di Forza Italia Renato Schifani - nella saggezza del presidente Marini, che fino ad oggi non ha mai impedito all'opposizione di svolgere il proprio ruolo". Schifani si dice certo che la conferenza dei capigruppo accoglierà la richiesta dell'opposizione e "al più presto" la prossima settimana i senatori saranno chiamati a votare la mozione che impegna il governo a revocare le deleghe al viceministro che si occupa delle finanze.

Da sottolineare che la stessa opposizione che al Senato presenta la mozione, alla Camera chiede "solo" la discussione. Tutta e sola tattica politica, lontana mille miglia dalla questione delle pressioni: al Senato, infatti, con la maggioranza sempre in bilico, un voto crea sempre il panico nella maggioranza. Alla Camera, invece, basta e avanza il dibattito.

In questi giorni il governo non ha mai messo in discussione la fiducia al suo viceministro definendo un agguato politico tutta la vicenda. "Affrontiamo senza alcun timore il dibattito in aula sul caso Visco. Siamo convinti che le accuse si basino su elementi vecchi e già chiariti" assicura Giovanni Russo Spena, capogruppo prc al Senato. Nel mirino, conclude, "c'è un viceministro individuato come simbolo della lotta all'evasione fiscale e per questo particolarmente detestato dagli esponenti della Cdl".
Ma dall'opposizione Berlusconi spara a zero: "I casi sono due: o hanno mentito i generali della Guardia di Finanza, e allora andrebbero rimossi, oppure si deve dimettere Visco. Non è accettabile che chi ha responsabilità di governo mentisca".

(25 maggio 2007)
-----------------------

Con l'apertura ufficiale di un fascicolo (privo di ipotesi di reato e di indagati) la procura di Roma intende chiarire una volta per tutte la vicenda.
Dopo le dichiarazioni del PG di Milano dei giorni scorsi, e quelle immediatamente successive dell'avvocato generale Romei Pasetti* (colei che raccolse le deposizioni di Speciale e degli altri ufficiali coinvolti nella vicenda), non è difficile immaginare la prevedibile conclusione.
Ma questo non preoccupa affatto l'opposizione il cui fine unico nella vicenda**, viste le mosse annunciate (presentazione della mozione solo al Senato ma non alla Camera), è palesemente di mera lotta politica e non di interesse alla presunta vicenda.


Ciao

Federico


* che ha testualmente definito la vicenda
"una faida preelettorale", visto che la sua inchiesta è archiviata poichè:
- non erano emerse condotte illecite nel comportamento degli ufficiali
- non aveva senso trasmettere gli atti alla procura ordinaria per ulteriori valutazioni su altre ipotesi di reato perchè "avevo già il quadro completo"


** assistita come sempre dai fedeli bollettini di propaganda (nell'intento di mantenere un minimo di interesse sulla vicenda, il Giornale con prassi consolidata continua quotidianamente ad aprire la prima pagina con titoli a 9 colonne sulla vicenda, ieri addirittura facendo spuntare 2 nuovi testimoni che "avrebbero assistito alla conversazione tra Speciale e Visco" -
..... come se io, conscio di fare qualcosa di sporco, non mi premuro nemmeno di prendere un minimo di precauzioni e magari di parlare a quattr'occhi con il destinatario della mia richiesta :rolleyes: )

roverello
26-05-2007, 09:18
Trattasi del solito polverone pre elettorale.
Se andate a leggere i giornali dell'epoca, gli ufficiali in questione erano stati individuati come i maggiori responsabili delle gravi fughe di notizie delle intercettazioni, alcune delle quali passate direttamente alla stampa in audio, ancora prima che alla magistratura.

Lorekon
26-05-2007, 11:23
l'ipotesi di reato è naturlmente una minchiata...

credo però che dietro ci sia un nodo politico...
inevitabilmente riemerge la questione morale, anche se ai congressi si finge di ignorarla... Unipol, Visco che fa pressioni... uhm...

NON è questa la sinistra che vorrei.

Freeride
31-05-2007, 14:19
Roma, 14:11
VISCO,BRIVIDO IN SENATO UNIONE SPACCATA
I dissidenti nell'Unione aumentano e il rischio di un voto brivido in Senato che mandi a gambe all'aria il governo Prodi, pure. A meno di una settimana dal voto del 6 giugno sulle mozioni anti-Visco la febbre sale. Il premier Romano Prodi sara' quasi certamente presente nell'emiciclo di Palazzo Madama data l'importanza del dibattito sul Viceministro dell'Economia e sulle presunte pressioni sul Comandante della Gdf Roberto Speciale per trasferire gli ufficiali che indagavano su Unipol-Bnl. Al momento sono gia' cinque i documenti che andranno al voto: mozione della Cdl, dell'IdV, di tre senatori della Margherita scontenti del Pd, della Lega Nord e del senatore a vita Francesco Cossiga. Il documento della CdL sul quale, secondo il senatore forzista Andrea Pastore, convergeranno molti voti, chiede il ritiro della supervisione sulle Fiamme Gialle. La maggioranza e' assalita da notevoli mal di pancia in quanto dovra' difendersi con solo due voti in piu', 158 a 156, nel drammatico conteggio dove, sempre secondo Pastore, "i senatori a vita non credo prestino soccorso". Il diellino Roberto Manzione fa sapere che in giornata gli ultraulivisti della Margherita, Willer Bordon, Natale D'Amico, lo stesso Roberto Manzione, e forse un quarto senatore, da trasformare il tris in poker, presenteranno un loro documento

IdV, Bordon, Margherita ...qui invece c'è ancora chi sull'isoletta del pacifico combatte la seconda guerra mondiale!

Freeride
01-06-2007, 17:28
In corso il CdM convocato d'urgenza per far fronte al caso Visco.
Federico, ma da quando si fanno consigli dei ministri per discutere di "propaganda e faida preelettorale"?

marlin
01-06-2007, 17:33
(ANSA) - ROMA, 1 GIU - Il viceministro Visco ha rimesso la delega sulla parte relativa alla Gdf. Il generale D'Arrigo e' il nuovo comandante delle Fiamme Gialle. La decisione di Visco e' stata comunicata dal premier Prodi durante il Consiglio dei ministri. La delega e' stata avocata dal ministro dell'Economia. Il Consiglio dei ministri ha poi disposto l'avvicendamento del comandante della Gdf, Speciale, con D'Arrigo, avviando la procedura per la nomina dello stesso Speciale a componente della Corte dei conti.

Lorekon
01-06-2007, 18:00
ottimo.

un atto dovuto IMHO, che ha salvato il salvabile.

gtrin
01-06-2007, 18:36
Per sdrammatizzare riporto una battutona:

Maurizio Gasparri, An, grida al golpe. "Siamo di fronte al colpo di Stato, il presidente della Repubblica non ha nulla da dire? La Festa della Repubblica è oscurata da un attentato alla Costituzione attuato da un Consiglio dei ministri delegittimato. Va riunito subito il Parlamento a tutela della legalità repubblicana minacciata da un vero golpe".

:D :D :D

lukeskywalker
01-06-2007, 18:39
era ora hanno aspettato anche troppo.
soprattutto speciale che avrebbe dovuto dimmettersi all'epoca dei fatti.

naitsirhC
01-06-2007, 18:42
ottimo.

un atto dovuto IMHO, che ha salvato il salvabile.

:eek:

:nono:

OTTIMO?!!! :mbe:

:muro:

L'hai letta questa parte?!!! :

(ANSA)
...
Il Consiglio dei ministri ha poi disposto l'avvicendamento del comandante della Gdf, Speciale, con D'Arrigo, avviando la procedura per la nomina dello stesso Speciale a componente della Corte dei conti.

Hai capito chi alla fine hanno punito?! :doh:

Spectrum7glr
01-06-2007, 18:46
bah, a tutti quelli che cercano di minimizzare: ok, è giusto aspettare che la vicenda sia chiarita prima di esprimere giudizi...solo sarei curioso di vedere i commenti se la vicenda fosse stata a parti invertite...chessò un "Tremonti avrebbe minacciato il generale che stava coordinando le indagini per conto della procura di Milano su Mediaset"...non so perchè ma credo che non avremmo assistito ad una parata di garantisti :stordita:

(=leggi: se per una vicenda simile il sospetto fosse caduto su qualcuno vicino Berlusconi avremmo avuto l'Italia paralizzata da manifestazioni di piazza ed i giornali inondati di lettere di "intellettuali" indignati)

naitsirhC
01-06-2007, 18:46
se serve anche inventandoselo, non sia mai lasciare le pagine vuote perché non si sa che scrivere! :D

Capita a tutti... a quanto vedo da quello che ho appena letto.

naitsirhC
01-06-2007, 18:54
bah, a tutti quelli che cercano di minimizzare: ok, è giusto aspettare che la vicenda sia chiarita prima di esprimere giudizi...solo sarei curioso di vedere i commenti se la vicenda fosse stata a parti invertite...chessò un "Tremonti avrebbe minacciato il generale che stava coordinando le indagini per conto della procura di Milano su Mediaset"...non so perchè ma credo che non avremmo assistito ad una parata di garantisti :stordita:

(=leggi: se per una vicenda simile il sospetto fosse caduto su qualcuno vicino Berlusconi avremmo avuto l'Italia paralizzata da manifestazioni di piazza ed i giornali inondati di lettere di "intellettuali" indignati)


Personalmente avrei scritto le stesse identiche cose.

Ah si, ma io non sono tra quelli che cercano di minimizzare...

Lorekon
01-06-2007, 19:00
bah, a tutti quelli che cercano di minimizzare: ok, è giusto aspettare che la vicenda sia chiarita prima di esprimere giudizi...solo sarei curioso di vedere i commenti se la vicenda fosse stata a parti invertite...chessò un "Tremonti avrebbe minacciato il generale che stava coordinando le indagini per conto della procura di Milano su Mediaset"...non so perchè ma credo che non avremmo assistito ad una parata di garantisti :stordita:

(=leggi: se per una vicenda simile il sospetto fosse caduto su qualcuno vicino Berlusconi avremmo avuto l'Italia paralizzata da manifestazioni di piazza ed i giornali inondati di lettere di "intellettuali" indignati)

semplicemente, Tremonti non avrebbe MAI rinunciato alla delega per un fatto così.
Per farlo dimettere lo dovette cacciare Fini in persona...

Spectrum7glr
01-06-2007, 19:03
semplicemente, Tremonti non avrebbe MAI rinunciato alla delega per un fatto così.
Per farlo dimettere lo dovette cacciare Fini in persona...


non mi sembra proprio che Tremonti sia stato cacciato in conseguenza di un fatto assimilabile a quello che AVREBBE (notare il condizionale garantista :fagiano: ) compiuto Visco...direi che è stato più un "regolamento di conti" interno alla maggioranza di allora (un "valzer di poltrone" in conseguenza di mutati equilibri interni)... mi spieghi cosa c'entra? :confused:

cioè qui se la cosa risultasse vera sarebbe una faccenda da regime...un "chi tocca tizio muore" che in democrazia non dovrebbe avere diritto di cittadinanza...e allora altro che dimissioni del singolo.

marco.r
01-06-2007, 19:06
ottimo.

un atto dovuto IMHO, che ha salvato il salvabile.
Nel senso che ha salvato il culo al governo ? :D

naitsirhC
01-06-2007, 19:08
semplicemente, Tremonti non avrebbe MAI rinunciato alla delega per un fatto così.
Per farlo dimettere lo dovette cacciare Fini in persona...

Ti risulta che Visco sia stato cacciato?!

E' stata SOLO sospesa temporaneamente la sua delega sulla G.d.F.

Capisco che sia lo sport nazionale quello di guardare l'erbetta del vicino...
ma un pò di buon senso non guasterebbe.

Spectrum7glr
01-06-2007, 19:11
Nel senso che ha salvato il culo al governo ? :D


bè se la cosa risultasse vera...altro che dimissioni di Visco....direi che nemmeno delle mutande di tungsteno salverebbero il culo al governo.

naitsirhC
01-06-2007, 19:18
bè se la cosa risultasse vera...altro che dimissioni di Visco....direi che nemmeno delle mutande di tungsteno salverebbero il culo al governo.

Mi chiedo che interesse potrebbe avere una persona nella posizione del (ex) Comandante della G.d.F. di rischiare un'incriminazione per falsa testimonianza...

Spectrum7glr
01-06-2007, 19:24
Mi chiedo che interesse potrebbe avere una persona nella posizione del (ex) Comandante della G.d.F. di rischiare un'incriminazione per falsa testimonianza...


tu sei malizioso...:D (e attento che qualcuno potrebbe definirti un "pericoloso reazionario nemico del popolo" ;) )

Onisem
01-06-2007, 19:27
Mi chiedo che interesse potrebbe avere una persona nella posizione del (ex) Comandante della G.d.F. di rischiare un'incriminazione per falsa testimonianza...

Beh, interessi potrebbe averne eccome: ora è passato alla corte dei conti (se ha mentito dovrebbe essere congedato con disonore e senza pensione e buonuscita milionaria), oppure il solito leader dell'opposizione che gioca molto sporco avrebbe potuto dargli o promettergli chissà cosa, non lo sapremo mai. Detto questo Visco non mi piace affatto nè avrei così tante difficoltà a credere che abbia fatto simili pressioni. L'unica cosa che mi fa incazzare è che come al solito per noi cittadini e contribuenti normali sarà impossibile vederci chiaro.

gtrin
01-06-2007, 19:29
Mi chiedo che interesse potrebbe avere una persona nella posizione del (ex) Comandante della G.d.F. di rischiare un'incriminazione per falsa testimonianza...

veramente è stato promosso alla Corte dei Conti...

ma il fatto relativo a più di un anno fa è già stato archiviato dalla magistratura poichè non costituisce reato...

ma poi con quale faccia si rimprovera Visco quando si difendono per esempio Previti e Dell'Utri, già condannati con sentenze passate in giudicato per cose leggerissimamente (concorso in associazione mafiosa e corruzione di giudici) più impegnative?

Questa è l'italia: il paese di pulcinella.

Spectrum7glr
01-06-2007, 19:30
veramente è stato promosso alla Corte dei Conti...



cioè come dire che è stato spostato come Visco aveva minacciato...

gtrin
01-06-2007, 19:36
cioè come dire che è stato spostato come Visco aveva minacciato...

ti ricordo che il generale avrebbe esaurito a giugno il suo compito. hanno anticipato l'avvicendamento di circa un mese. inoltre, visto che siamo garantisti, non si caisce perchè Visco avrebbe dovuto fare un passo in dietro e il generale, accusato da Visco di dire una montagna di bugie, restare al suo posto.

se devono essere sospesi, che lo siano entrambi.

marcox10
01-06-2007, 19:36
con quello che è successo possiamo dire che siamo sotto regime , non ho parole.

Onisem
01-06-2007, 19:37
ti ricordo che il generale avrebbe esaurito a giugno il suo compito. hanno anticipato l'avvicendamento di circa un mese. inoltre, visto che siamo garantisti, non si caisce perchè Visco avrebbe dovuto fare un passo in dietro e il generale, accusato da Visco di dire una montagna di bugie, restare al suo posto.

se devono essere sospesi, che lo siano entrambi.

No perchè poi i fanboys avrebbero urlato all'imbavagliamento e alla punizione politica, è toccato sistemarlo per non farlo diventare martire.

naitsirhC
01-06-2007, 19:41
veramente è stato promosso alla Corte dei Conti...

ma il fatto relativo a più di un anno fa è già stato archiviato dalla magistratura poichè non costituisce reato...

ma poi con quale faccia si rimprovera Visco quando si difendono per esempio Previti e Dell'Utri, già condannati con sentenze passate in giudicato per cose leggerissimamente (concorso in associazione mafiosa e corruzione di giudici) più impegnative?

Questa è l'italia: il paese di pulcinella.


Ti faccio la traduzione del "destinato ad altro incarico?"
Vuol dire: Che non deve più rompere i coglioni.

No, questo è il Paese di chi si arrampica sugli :mc:

Ti sembra che io abbia mai difeso i "personaggi" da te citati?
Dimmi come la pensi tu sul fatto specifico.

naitsirhC
01-06-2007, 19:43
No perchè poi i fanboys avrebbero urlato all'imbavagliamento e alla punizione politica, è toccato sistemarlo per non farlo diventare martire.

Tu si che hai capito tutto... :nono:

Contiuna pure a guardare il colore della bandiera, invece di capire da che parte soffia il vento... :rolleyes:

gtrin
01-06-2007, 19:49
Ti faccio la traduzione del "destinato ad altro incarico?"
Vuol dire: Che non deve più rompere i coglioni.

No, questo è il Paese di chi si arrampica sugli :mc:

Ti sembra che io abbia mai difeso i "personaggi" da te citati?
Dimmi come la pensi tu sul fatto specifico.

non mi riferivo a te, e ti chiedo scusa se ti ho dato questa impressione.

mi riferisco ai comportamenti dei politici che oggi gridano da cialtroni all'emergenza democratica.

sul fatto specifico io credo che sia un grande polverone, come le defunte commissioni telecom serbia e mitrokin, costruite ad arte e senza uno straccio di verità come bastone da mostrare al'opposizione.

e, per dirla all Gasparri, con enorme spreco di denaro pubblico di cui qualcuno dovrà rispondere!

a Visco, infatti, nessuno rimprovera un reato ma il presunto comportamento poco "morale".

estendiamo il criterio a tutto il parlamento e vediamo che viene fuori?

Spectrum7glr
01-06-2007, 19:51
Ti faccio la traduzione del "destinato ad altro incarico?"
Vuol dire: Che non deve più rompere i coglioni.

No, questo è il Paese di chi si arrampica sugli :mc:

Ti sembra che io abbia mai difeso i "personaggi" da te citati?
Dimmi come la pensi tu sul fatto specifico.

lascia stare, certi ragionamenti sono sprecati...qui si ragiona in termini di "fanboys" (cito Onisem)...quindi la vedono come una gara del tipo "mbe? siamo 1 a 1" (un po' come PS3 vs XBOX360).

Garantisti dell'ultima ora...:stordita:

gtrin
01-06-2007, 19:55
lascia stare, certi ragionamenti sono sprecati...qui si ragiona in termini di "fanboys" (cito Onisem)...quindi la vedono come una gara del tipo "mbe? siamo 1 a 1" (un po' come PS3 vs XBOX360).

Garantisti dell'ultima ora...:stordita:

Premetto che non mi riferisco a te :)

ma se fossi in Visco la cosa che mi darebbe più fastidio è il pulpito da cui viene la predica.

Tutto qui.

Poi se Visco ha sbagliato e lo sbaglio costituisce un reato o un vulnus nel rapporto fiduciario col parlamento, che paghi.

Ma il garantismo a intermittenza è ugualmente inutile come quello dell'ultima ora.

naitsirhC
01-06-2007, 19:56
non mi riferivo a te, e ti chiedo scusa se ti ho dato questa impressione.

mi riferisco ai comportamenti dei politici che oggi gridano da cialtroni all'emergenza democratica.

sul fatto specifico io credo che sia un grande polverone, come le defunte commissioni telecom serbia e mitrokin, costruite ad arte e senza uno straccio di verità come bastone da mostrare al'opposizione.

e, per dirla all Gasparri, con enorme spreco di denaro pubblico di cui qualcuno dovrà rispondere!

a Visco, infatti, nessuno rimprovera un reato ma il presunto comportamento poco "morale".

estendiamo il criterio a tutto il parlamento e vediamo che viene fuori?


Non hai idea quanto fastidio mi dia vedere Berlusconi che adesso si indigna per la destinazione ad altro incarico del Comandante Speciale quando per anni ha spalato merda sulla G.d.F.

generals
01-06-2007, 19:57
ottimo.

un atto dovuto IMHO, che ha salvato il salvabile.


ottima soluzione, decisa e severa ma equa in attesa dell'accertamento della verità :read:

johannes
01-06-2007, 20:01
mamma che figuracce che stiamo facendo mamma mia. ma che si dimettano:(

naitsirhC
01-06-2007, 20:10
ottima soluzione, decisa e severa ma equa in attesa dell'accertamento della verità :read:

Severa per chi?

DonaldDuck
01-06-2007, 21:23
ottima soluzione, decisa e severa ma equa in attesa dell'accertamento della verità :read:
Quale verità verrà accertata? Visco insulta fuori onda Mastella in prossimità del voto al Senato e dopo un giorno gli fanno fare mignolino mannaggia il diavoletto che ci fece litigà, pace pace pace. Bordon si dichiara soddisfatto per la remissione temporanea della delega, anche quella gran persona seria di Di Pietro...e vissero felici e contenti. Ciò che non è riuscito all'epoca è stato realizzato ora con una "promozione". Viva l'Italia, domani è la festa della "Repubblica".

P.S.
Confido in un furioso ricorso

marcox10
01-06-2007, 21:49
strano che non dilaga sto topic come quando si parla di berlusca forse i comunisti del forum (90% della gente da pc) non sa veramente che dire davanti a questo vero e proprio atto dittatoriale

johannes
01-06-2007, 21:56
strano che non dilaga sto topic come quando si parla di berlusca forse i comunisti del forum (90% della gente da pc) non sa veramente che dire davanti a questo vero e proprio atto dittatoriale

presente.:D

FabioGreggio
01-06-2007, 22:31
questo topic non è corretto.
Il titolo è un'accusa infondata su un Ministro e proviene da un supporto cartaceo di proprietà della famiglia dell'ex Premier.
Nessuna delle accuse spiattellate dal supporto cartaceo della famiglia Berlusconi è stato nè inoltrato alla magistratura, nè provato nei fatti.

Chiedo pertanto, in rispetto del Ministro, di cambiare il titolo e di mettere le fonti di quanto pubblicato in questo topic.

Altrimenti pubblico le accuse a molti della casa delle Libertà, copiaincollandole dal sito del PMLI e senza citarne la fonte.

Bisogna smetterla di copiaincollare i supporti cartacei della famiglia berlusconi che contengono deliri che poi diventano querele, che poi si perdono e sulle quali si pagano candanne monetarie ingenti, ma irrilevanti per chi esborsa, il tutto dopo molto tempo e all'insaputa del popolo italiano.

Vedi casi Ferrara, Di Pietro, Veltri ecc...

fg

youremailaddress
01-06-2007, 22:47
Ecco come si fermano le inchieste sui rossi.
Ecco come sono naufragate Unipol e tante altre inchieste, insabbiate ora sappiamo come e con che metodi.
Ecco qua gli "onesti":rolleyes:
Vergogna!

FabioGreggio
01-06-2007, 23:27
Ecco come si fermano le inchieste sui rossi.
Ecco come sono naufragate Unipol e tante altre inchieste, insabbiate ora sappiamo come e con che metodi.
Ecco qua gli "onesti":rolleyes:
Vergogna!


Lo stato di diritto esige prove e verdetti.
Come quelle di Previti.
meglio se non si va alla prescrizione.

Detto dai neri che ci hanno insegnato come, attraverso le leggi, si salva il culo a mezzo parlamento.

fg

Ileana
02-06-2007, 06:43
Mi risparmio ogni commento.
Anche perchè sarebbe una citazione pari pari di Gasparri fresca di ieri, e qui ci starebbe la sospensione :cry:

giannola
02-06-2007, 07:36
male, malissimo che a pagare per tutto questo sia un generale della guardia di finanza.

Il salto è stato fatto, adesso siamo in Russia.

gtrin
02-06-2007, 07:46
Lo stato di diritto esige prove e verdetti.
Come quelle di Previti.
meglio se non si va alla prescrizione.

Detto dai neri che ci hanno insegnato come, attraverso le leggi, si salva il culo a mezzo parlamento.

fg

Ormai è arcinoto che in Italia la magistrature che indaga su B. non ha prove, è una cellula del pcus, ha istinti persecutori.
Quando invece si indaga su qualcuno a sinistra, beh, fa ottimamente il suo lavoro.
Non solo. Non importa come andrà a finire il processo: già solo il fatto di essere stati indagati costituisce (per molti politici dell'attuale opposizione) la prova provata della colpevolezza.

Ammesso e non concesso che Visco fosse colpevole di un reato, perchè gli chiedono di dimettersi per accertare meglio la verità quando nella scorsa legislatura gli inquisiti dell'allora maggioranza gridavano al complotto delle toghe rosse e di dimettersi non ne volevano nemmeno sentir parlare?

Per non parlare della famosa barzelletta di B. sulla GDF in cui si racconta che rispondendo a chi bussava alla sua porta, un cittadino si sente dire: siamo i ladri! e lui esclama: ah, meno male, pensavo fossero i finanzieri.:D

Lieve come una piuma.

DonaldDuck
02-06-2007, 08:14
questo topic non è corretto.
Il titolo è un'accusa infondata su un Ministro e proviene da un supporto cartaceo di proprietà della famiglia dell'ex Premier.
Nessuna delle accuse spiattellate dal supporto cartaceo della famiglia Berlusconi è stato nè inoltrato alla magistratura, nè provato nei fatti.

Chiedo pertanto, in rispetto del Ministro, di cambiare il titolo e di mettere le fonti di quanto pubblicato in questo topic.

Altrimenti pubblico le accuse a molti della casa delle Libertà, copiaincollandole dal sito del PMLI e senza citarne la fonte.

Bisogna smetterla di copiaincollare i supporti cartacei della famiglia berlusconi che contengono deliri che poi diventano querele, che poi si perdono e sulle quali si pagano candanne monetarie ingenti, ma irrilevanti per chi esborsa, il tutto dopo molto tempo e all'insaputa del popolo italiano.

Vedi casi Ferrara, Di Pietro, Veltri ecc...

fg

http://img293.imageshack.us/img293/7324/lolnn7.gif

Ma cosa ti stai inventando...minacciare ritorsioni ed invocare censure... La maschera è finalmente gettata. Il segnale c'è stato alle amministrative. Ed il Senato non esiste più. Viva la Repubblica ItaGLiana.

lukeskywalker
02-06-2007, 08:24
male, malissimo che a pagare per tutto questo sia un generale della guardia di finanza.

Il salto è stato fatto, adesso siamo in Russia.

pagare? alla corte dei conti con altri 20.000 euro mensili? che devo fare per essere punito così?
ricordo che il generale ormai ormai non parlava più con il governo.
ricordo che il suo incarico era ormai incompatibile con le dichiarazioni fatte e con la tempistica con la quale sono state rese pubbliche.
inoltre se avesse rinunciato lui al mandato avrebbe perso un bel po' di soldi.

mi chiedo solo perchè non lo hanno cacciato un anno fà, d'altronde era un uomo del berlusca....

DonaldDuck
02-06-2007, 08:37
mi chiedo solo perchè non lo hanno cacciato un anno fà, d'altronde era un uomo del berlusca....
Giusto, almeno si sarebbero smascherate subito le "colpe" di indagare sull'affare Unipol. Compreso Fassino & co.

generals
02-06-2007, 08:41
pagare? alla corte dei conti con altri 20.000 euro mensili? che devo fare per essere punito così?
ricordo che il generale ormai ormai non parlava più con il governo.
ricordo che il suo incarico era ormai incompatibile con le dichiarazioni fatte e con la tempistica con la quale sono state rese pubbliche.
inoltre se avesse rinunciato lui al mandato avrebbe perso un bel po' di soldi.

mi chiedo solo perchè non lo hanno cacciato un anno fà, d'altronde era un uomo del berlusca....

infatti, ma poi la Corte dei conti ha dei compiti tecnici di controllo e verifica contabile e leggitimità giuridica, ci vogliono delle competenze giuridico-amministrative e mi chiedo che competenze abbia un generale della Gdf che professionalmente non fa questo tipo di attività :confused: ma SOPRATTUTTO i militari in genere hanno a stento la terza media :muro:
Era meglio un calcio in culo, considerato che un generale che fa dichiarazioni al Giornale di Bel Pietro anzichè rivolgersi con atti formali ai superiori gerarchici o agli organi di vigilanza non merita NESSUN altro incarico di responsabilità:O

generals
02-06-2007, 08:45
Mi risparmio ogni commento.
Anche perchè sarebbe una citazione pari pari di Gasparri fresca di ieri, e qui ci starebbe la sospensione :cry:

soprattutto perchè citare Gasparri farebbe venir meno qualsiasi elemento di credibilità alle tue argomentazioni :asd:

generals
02-06-2007, 09:07
"Salutamme" Ciccio il Comandante :O

http://img244.imageshack.us/img244/1860/ciccioilcomandanteve9.th.jpg (http://img244.imageshack.us/my.php?image=ciccioilcomandanteve9.jpg)

giannola
02-06-2007, 09:14
pagare? alla corte dei conti con altri 20.000 euro mensili? che devo fare per essere punito così?
ricordo che il generale ormai ormai non parlava più con il governo.
ricordo che il suo incarico era ormai incompatibile con le dichiarazioni fatte e con la tempistica con la quale sono state rese pubbliche.
inoltre se avesse rinunciato lui al mandato avrebbe perso un bel po' di soldi.

mi chiedo solo perchè non lo hanno cacciato un anno fà, d'altronde era un uomo del berlusca....

era un uomo dello stato.
il fatto che gli abbiano dato un incarico meglio pagato è per non fare apparire davanti all'opinione pubblica come una palese punizione, di certo se lo avessero mandato a fare lo spazzino l'impressione suscitata sarebbe stata diversa e questo chi aveva intenzione di rimuoverlo senza nemmeno l'ombra di un regolare processo lo sapeva.
Dai non mi dire che ancora credi a tutto quello che ti viene mostrato.
In ogni caso questa persona aveva la possibilità di scegliere di restare al suo posto (non stiamo parlando mica di un soldato, ma di un ruolo apicale) ?
Domanda in giro negli ambienti militari se un trasferimento del genere non viene visto più come una punizione, come un tentativo di non far compiere il proprio dovere e poi mi sai dire.

giannola
02-06-2007, 09:16
infatti, ma poi la Corte dei conti ha dei compiti tecnici di controllo e verifica contabile e leggitimità giuridica, ci vogliono delle competenze giuridico-amministrative e mi chiedo che competenze abbia un generale della Gdf che professionalmente non fa questo tipo di attività :confused: ma SOPRATTUTTO i militari in genere hanno a stento la terza media :muro:


sticazzi ma come sei ben informato: un generale della guardia di finanza senza una laurea.:doh:

Oggi non ti prendono nemmeno come tenente dei carabinieri se non hai la laurea...

GmG
02-06-2007, 09:45
infatti, ma poi la Corte dei conti ha dei compiti tecnici di controllo e verifica contabile e leggitimità giuridica, ci vogliono delle competenze giuridico-amministrative e mi chiedo che competenze abbia un generale della Gdf che professionalmente non fa questo tipo di attività :confused: ma SOPRATTUTTO i militari in genere hanno a stento la terza media :muro:
Era meglio un calcio in culo, considerato che un generale che fa dichiarazioni al Giornale di Bel Pietro anzichè rivolgersi con atti formali ai superiori gerarchici o agli organi di vigilanza non merita NESSUN altro incarico di responsabilità:O

:what:


[...]
Non risparmiò le parole Vincenzo Visco quel 17 luglio di un anno fa. Sorpreso dalla bufera politica che stava montando dopo la decapitazione dell’intero vertice della Gdf in Lombardia, il viceministro dell’Economia si affrettò a gettare acqua sul fuoco, negando che quei trasferimenti fossero punitivi, smentendo d’esserne l’ispiratore, ma soprattutto respingendo qualsiasi relazione tra l’allontanamento di generali e colonnelli e l’inchiesta Unipol.
In una parola: mentiva, se è vero ciò che ha riferito ai magistrati il comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale. Il Giornale è in grado di riportare integralmente il verbale dell’interrogatorio. Se è vero ciò che racconta Speciale, l’azzeramento dell’intero vertice delle Fiamme gialle della Lombardia e di Milano non [...]

generals
02-06-2007, 09:46
sticazzi ma come sei ben informato: un generale della guardia di finanza senza una laurea.:doh:

Oggi non ti prendono nemmeno come tenente dei carabinieri se non hai la laurea...

oggi, ma parliamo di persone assunte 40-50 anni fa, io il militare l'ho fatto e le so queste cose poichè ci ho lavorato con diversi generali ai comandi militari e tu?;)

naitsirhC
02-06-2007, 09:49
ti ricordo che il generale avrebbe esaurito a giugno il suo compito. hanno anticipato l'avvicendamento di circa un mese. inoltre, visto che siamo garantisti, non si caisce perchè Visco avrebbe dovuto fare un passo in dietro e il generale, accusato da Visco di dire una montagna di bugie, restare al suo posto.

se devono essere sospesi, che lo siano entrambi.

Quale fretta c'era?
Ti ricordo, che se non hanno atteso un misero mese.... probabilmente dava fastidio a qualcuno. ;)
La "promozione" alla Corte dei conti sembra un: "Adesso farai meglio i conti prima di dire certe cose..." :stordita:

naitsirhC
02-06-2007, 09:54
mi chiedo solo perchè non lo hanno cacciato un anno fà, d'altronde era un uomo del berlusca....

Bravoooooo... :rolleyes:

:asd:

Certo che trovare delle giustificazioni simili, è proprio da persone che non riescono a guardare oltre... :nono:

Dimmi come mai fu richiesto "l'avvicendamento" praticamente di tutto il vertice della G.d.f. della Lombardia...

naitsirhC
02-06-2007, 09:55
infatti, ma poi la Corte dei conti ha dei compiti tecnici di controllo e verifica contabile e leggitimità giuridica, ci vogliono delle competenze giuridico-amministrative e mi chiedo che competenze abbia un generale della Gdf che professionalmente non fa questo tipo di attività :confused: ma SOPRATTUTTO i militari in genere hanno a stento la terza media :muro:
Era meglio un calcio in culo, considerato che un generale che fa dichiarazioni al Giornale di Bel Pietro anzichè rivolgersi con atti formali ai superiori gerarchici o agli organi di vigilanza non merita NESSUN altro incarico di responsabilità:O

Che quelli della G.d.F. abbiano solo la terza media... non lo penso proprio. ;)

lukeskywalker
02-06-2007, 09:59
era un uomo dello stato.
il fatto che gli abbiano dato un incarico meglio pagato è per non fare apparire davanti all'opinione pubblica come una palese punizione, di certo se lo avessero mandato a fare lo spazzino l'impressione suscitata sarebbe stata diversa e questo chi aveva intenzione di rimuoverlo senza nemmeno l'ombra di un regolare processo lo sapeva.
Dai non mi dire che ancora credi a tutto quello che ti viene mostrato.
In ogni caso questa persona aveva la possibilità di scegliere di restare al suo posto (non stiamo parlando mica di un soldato, ma di un ruolo apicale) ?
Domanda in giro negli ambienti militari se un trasferimento del genere non viene visto più come una punizione, come un tentativo di non far compiere il proprio dovere e poi mi sai dire.

era un uomo del governo, quello vecchio.:)
non aveva possibilità di scelta: il mandato è stato revocato dal l'esecutivo un atto forzato, se avesse voluto scegliere si sarebbe dimesso perdendo un po' di soldi.
l'ambiente lo consoco talmente bene che non ho bisogno affatto di domandare :asd:

Sursit
02-06-2007, 10:00
La GDF, come è stato mostrato anche a Report, e come ho avuto modo di vedere di persona, agisce in modo molto poco consono al ruolo di istituzione dello Stato, chiedendo bustarelle a go-go. Tra l'altro, un finanziere mi ha anche confessato che quando sequestrano droga il 10% se lo tengono per loro a titolo personale, quindi, per quanto mi riguarda, ci ho messo una pietra sopra. Certo li prenderei a calci nei gioielli dalla mattina alla sera, e i generali ovviamente per primi.
Per quanto riguarda Visco, se è vero il tutto, come penso sia probabile, penso si dovrebbe dimettere.
Quindi, la mia opinione, da sinistro, ma direi più che altro da onesto cittadino che paga regolarmente le tasse a cui gli girano i cossiddetti vedere gli organi dello Stato agire nell'illegalità ( ah, no, scusate, loro sono lo Stato e noi i sudditi ), è che preferirei vedere i generali della GDF ( e non solo loro, ma anche tutti i sottoposti che vanno in giro a chidere le bustarelle per chiudere un occhio ) in prigione e Visco a casa a fare la calzetta.

lukeskywalker
02-06-2007, 10:05
Bravoooooo... :rolleyes:

:asd:

Certo che trovare delle giustificazioni simili, è proprio da persone che non riescono a guardare oltre... :nono:

Dimmi come mai fu richiesto "l'avvicendamento" praticamente di tutto il vertice della G.d.f. della Lombardia...

ah, no. aspetta visco non lo giustifico affatto!
deve essere fatta luce sulla faccenda e i colpevoli paghino seriamente.
magari che bella favola.
finisce tutto a pizza e fichi vedrai: a speciale fanno fare i soldi alla corte dei conti a visco daranno un altro contentino.
per l'avvicendamento i motivi potrebbero - e il condizionale è d'obbligo - essere più ampi.

lukeskywalker
02-06-2007, 10:06
La GDF, come è stato mostrato anche a Report, e come ho avuto modo di vedere di persona, agisce in modo molto poco consono al ruolo di istituzione dello Stato, chiedendo bustarelle a go-go. Tra l'altro, un finanziere mi ha anche confessato che quando sequestrano droga il 10% se lo tengono per loro a titolo personale, quindi, per quanto mi riguarda, ci ho messo una pietra sopra. Certo li prenderei a calci nei gioielli dalla mattina alla sera, e i generali ovviamente per primi.
Per quanto riguarda Visco, se è vero il tutto, come penso sia probabile, penso si dovrebbe dimettere.
Quindi, la mia opinione, da sinistro, ma direi più che altro da onesto cittadino che paga regolarmente le tasse a cui gli girano i cossiddetti vedere gli organi dello Stato agire nell'illegalità ( ah, no, scusate, loro sono lo Stato e noi i sudditi ), è che preferirei vedere i generali della GDF ( e non solo loro, ma anche tutti i sottoposti che vanno in giro a chidere le bustarelle per chiudere un occhio ) in prigione e Visco a casa a fare la calzetta.

è sbagliato generalizzare così per rispetto di migliaia di persone che fanno il proprio dovere.:rolleyes:

naitsirhC
02-06-2007, 10:10
La GDF, come è stato mostrato anche a Report, e come ho avuto modo di vedere di persona, agisce in modo molto poco consono al ruolo di istituzione dello Stato, chiedendo bustarelle a go-go. Tra l'altro, un finanziere mi ha anche confessato che quando sequestrano droga il 10% se lo tengono per loro a titolo personale, quindi, per quanto mi riguarda, ci ho messo una pietra sopra. Certo li prenderei a calci nei gioielli dalla mattina alla sera, e i generali ovviamente per primi.
Per quanto riguarda Visco, se è vero il tutto, come penso sia probabile, penso si dovrebbe dimettere.
Quindi, la mia opinione, da sinistro, ma direi più che altro da onesto cittadino che paga regolarmente le tasse a cui gli girano i cossiddetti vedere gli organi dello Stato agire nell'illegalità ( ah, no, scusate, loro sono lo Stato e noi i sudditi ), è che preferirei vedere i generali della GDF ( e non solo loro, ma anche tutti i sottoposti che vanno in giro a chidere le bustarelle per chiudere un occhio ) in prigione e Visco a casa a fare la calzetta.

Concordo con te che le "mele marce" all'interno della G.d.F. devono essere tolte e devono pagare per i crimini commessi.
Ma non generalizzare...

naitsirhC
02-06-2007, 10:11
ah, no. aspetta visco non lo giustifico affatto!
deve essere fatta luce sulla faccenda e i colpevoli paghino seriamente.
magari che bella favola.
finisce tutto a pizza e fichi vedrai: a speciale fanno fare i soldi alla corte dei conti a visco daranno un altro contentino.
per l'avvicendamento i motivi potrebbero - e il condizionale è d'obbligo - essere più ampi.

Okappa. Adesso ho capito meglio il tuo punto di vista.
E sul tuo post che ho qui sopra quotato, mi trovi completamente d'accordo.

lukeskywalker
02-06-2007, 10:21
Che quelli della G.d.F. abbiano solo la terza media... non lo penso proprio. ;)
ormai la maggiorparte è laureata, gli ufficiali tutti laureati, il (ex) comandante generale 2 lauree (pochine ma viene dall'esercito)
http://www.gdf.it/Chi_siamo/Organi_di_vertice/Il_Comandante_Generale/index.html

Okappa. Adesso ho capito meglio il tuo punto di vista.
E sul tuo post che ho qui sopra quotato, mi trovi completamente d'accordo.

;)

ennys
02-06-2007, 10:55
oggi, ma parliamo di persone assunte 40-50 anni fa, io il militare l'ho fatto e le so queste cose poichè ci ho lavorato con diversi generali ai comandi militari e tu?;)

Il generale Speciale appartiene ad una generazione posteriore a quelle che dici tu.

Ma anche tra i generali delle generazione di quelli che si arruolarono durante l'ultima guerra mondiale quasi tutti, se non tutti, si sono laureati nel corso della carriera.








Pur non rimpiangendo particolarmente Speciale dovendo scegliere tra lui e Visco non ho dubbi, avrei salvato il primo.

Per il merito della questione, per come sono andate le cose e per le posizioni occupate.

Il comandante della GdF può fare senz'altro meno danni di un viceministro artefice della politica fiscale più deleteria e scellerata mai attuata da un governo della Repubblica. Personaggio animato esclusivamente dal desiderio di esercitare il proprio potere e di fare "bella figura" presso i propri sodali governativi e a cui il concetto di res publica è completamente ignoto.

Incapace e pessimo ma veramente pessimo da tutti i punti di vista anche da quello caratteriale e della comunicazione personale.

Mio parere.

Sursit
02-06-2007, 11:00
è sbagliato generalizzare così per rispetto di migliaia di persone che fanno il proprio dovere.:rolleyes:
Mi spiace generalizzare, ma è quello che ho visto e toccato di persona: finanzieri che taglieggiano imprenditori, impiegati all'Agenzia delle Entrate che arrivano da fuori, timbrano l'uscita e tornano fuori, e quando stanno in ufficio se ne stanno ore in pausa caffè a chiaccherare negli archivi imbucati.
Verissimo che ci sono le persone che fanno il loro dovere ( francamente ne ho visto poche, molto poche, anche se ne ho viste e conosciute anch'io ) però quando sai che ci sono le mele marce ( e lo sanno tutti lì dentro questo, non nascondiamoci dietro un dito ) anche se sei onesto sei complice anche tu.
E vedere rovinate ditte e famiglie con esse da funzionari corrotti e impiegati nullafacenti mi fa venire una rabbia enorme.
Poi salta fuori la faccenda Visco............
Piccolo sillogismo: se Visco vuole fare pressioni all'interno della GDF->vuol dire che possono fare a loro volta pressioni su altri poteri -> si lasciano corrompere volentieri -> non sono persone oneste. Tutti i coinvolti, in questo caso.
Posso anche sbagliare, ma il sospetto è forte e molto.

rootshooter
02-06-2007, 11:10
Se non sbaglio Mercoledì Visco riferità in senato con un "corposo dossier" preparato per spiegare la vicenda. Consiglio di tenere viva la discussione fino a quel giorno perchè la replica penso che sarà interessante. Riguardo a Speciale, sono cariche che dipendono dal governo, e fino a quando è così, non mi sembra "un attentato alla democrazia" quello di cambiare uomini ai vertici. Del resto il centrodestra ci aveva messo i suoi, come Speciale, Pollari, etc... Per essere limpido, il centrosinistra deve mettere uomini di chiara e riconosciuta capacità e autorevolezza, e non uomini ricondubili a catene ed intrecci di potere (vedi di nuovo Speciale). Se farà così allora la cosa sarà stata gestita bene.

sander4
02-06-2007, 11:24
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/economia/visco-gdf/gran-rifiuto/gran-rifiuto.html

lukeskywalker
02-06-2007, 12:21
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/economia/visco-gdf/gran-rifiuto/gran-rifiuto.html

ci è andato giù pesantissimo:eek:

ennys
02-06-2007, 12:48
ci è andato giù pesantissimo:eek:

Essere Carlo Bonini pseudonimo di Vincenzo Visco ???

Magari no, ma pare il classico articolo scritto su commissione.

Comunque Repubblica, non dimentichiamolo, essere obiettivo e autorevole no come Libero et/aut Ilgiornale...

:rolleyes: :muro:

youremailaddress
02-06-2007, 14:07
ma guarda guarda come sono scatenati i prodi-boys a difesa della loro cosca di governanti da strapazzo! Ma non avete una faccia?
Pensiamo solo se una cosa del genere l'avesse fatta il precedente Governo... possiamo solo immaginare questi strenui difensori di oggi, cosa sarebbero stati allora..
per tornare a questa ridicola ex-maggioranza, ormai sono senza vergogna!
A casa! Avete ricevuto lunedi l'avviso di sfratto, dilettanti allo sbaraglio..

johannes
02-06-2007, 14:09
non c'entra la maggioranza. anche l'opposizione fece la stessa cosa. pensiamo all'editto bulgaro, ai tanti processi di Silvio Berlusconi, non è che l'opposizione non l'abbia difeso, scusa.
sono tutti uguali.

rootshooter
02-06-2007, 14:59
anonimo "youremailaddress" io non etichetto quelli con cui discuto con "berlusconi-boys" o altre locuzioni, se scrivi per scatenare flame, ti consiglio di impiegare il tuo tempo in qualcosa di più utile.
Detto questo, riguardo la vicenda, la situazione è quella della parola di uno contro quella di un altro, in quanto fino ad ora nessuno ha aperto procedimenti o inchiesti od altro per accertare i fatti. Quindi, sentita la parola di Speciale, io mi riservo di sentire la parola di Visco quando riferirà, se riferirà, per farmi un giudizio personale sulla vicenda. Certo che se è vero, come dice Visco, che quei dirigenti della Gdf che dovevano subire un avvicendamento non avevano niente a che fare con il caso Unipol, la faccenda è una delle tante montature che ultimamente vanno di moda...

sander4
02-06-2007, 15:04
Se non sbaglio Mercoledì Visco riferità in senato con un "corposo dossier" preparato per spiegare la vicenda. Consiglio di tenere viva la discussione fino a quel giorno perchè la replica penso che sarà interessante. Riguardo a Speciale, sono cariche che dipendono dal governo, e fino a quando è così, non mi sembra "un attentato alla democrazia" quello di cambiare uomini ai vertici. Del resto il centrodestra ci aveva messo i suoi, come Speciale, Pollari, etc... Per essere limpido, il centrosinistra deve mettere uomini di chiara e riconosciuta capacità e autorevolezza, e non uomini ricondubili a catene ed intrecci di potere (vedi di nuovo Speciale). Se farà così allora la cosa sarà stata gestita bene.

quoto

Ominobianco
02-06-2007, 16:18
Se uno ha voglia di cercare di ricapitolare tutta la storia e vedere bene come è andata,si legga gli articoli di Carlo Bonini che ricostruiscono la storia fin dal suo inizio.

Carlo Bonini per La Repubblica
(2 giugno 2007)
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/economia/visco-gdf/gran-rifiuto/gran-rifiuto.html

Nell'epilogo, dunque, il generale di fanteria Roberto Speciale da Petraperzia (Enna), "Ciccio il comandante", come ama farsi vezzeggiare dai suoi amici forzisti e di Alleanza nazionale, non batte i tacchi. Nella sua uscita non c'è traccia di uno di quei suoi "Ossequiosamente obbedisco", "Subordinatamente La saluto", con cui per dodici mesi ha omaggiato un nuovo padrone politico cui scavava la fossa. In trenta minuti di colloquio in via XX Settembre, comunica al ministro dell'Economia Padoa-Schioppa, che gliele chiede, che lui alle dimissioni "non ci pensa nemmeno". Si fa mettere alla porta e destituire dal comando con effetto immediato lasciandosi offrire un posticino alla Corte dei conti (che forse accetterà, o forse no).

Perché questo contemplava il format che il centro-destra aveva scritto e che con diligenza lui ha interpretato in queste due settimane. L'uscita di scena doveva essere rumorosa. E rumorosa è stata. Perché, da oggi, in un'ultima operazione di "spin", rumore possa chiamare altro rumore ("La destituzione è un golpe". "Un attentato alla Costituzione". "Un'esecuzione gappista") convincendo il Paese di essere rimasto orfano di un generale "spezzaferro", di un "civil servant", che non si è piegato all'arroganza della politica.

Roberto Speciale non è stato né l'uno, né l'altro. Roberto Speciale è un fungo cresciuto nel sottobosco in cui, per cinque anni, il centro-destra ha coltivato un disegno di controllo degli apparati che doveva avere nell'intelligence politico-militare, il Sismi di Nicolò Pollari, e nelle Fiamme Gialle, un nuovo potente e pervasivo strumento di controllo e intervento a uso politico. Un grumo di potere non più misterioso almeno da quattro anni.

Di cui il governo di centro-sinistra conosceva e conosce uomini e coordinate. Di cui ha fatto le spese (la campagna sul caso Unipol, le intrusioni abusive nelle anagrafi tributarie, il sistema di spionaggio illegale in Telecom). Ma a cui sin qui non ha voluto (o potuto) mettere mano. Per insipienza, per miopia, per divisioni interne. E a cui oggi sacrifica, non a caso, il viceministro Vincenzo Visco (l'unico, a quanto pare, ad aver avvistato per tempo "criticità" che altri non hanno voluto vedere).

Eppure, non era necessario un indovino per intuire come sarebbe andata a finire. Per comprendere quale fosse la posta in gioco. Nell'autunno scorso, con l'uscita di Pollari dal Sismi, Speciale perde il suo mentore e rimane unico custode della potente macchina che, nel luglio 2003, gli era stata consegnata con ben altre e per lui più consone mansioni. E' un Carneade, "Ciccio il comandante". E, in quell'estate, quando decidono di nominarlo comandante generale della Finanza, Berlusconi e Tremonti ne ignorano persino l'esistenza. E' Nicolò Pollari, siciliano come Speciale, che garantisce per lui. Che ne sollecita e impone la nomina.

E' l'uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto, ragiona l'allora direttore del Sismi. E' una muffa degli Stati Maggiori della Difesa che a fatica ha superato l'Accademia militare di Modena. Un burocrate furbissimo con un debole per le belle cose (arredi e orologi), la bella gente, i bei luoghi (Capri). Che in dieci anni (dal 1993 al 2003), da poltrone di nessuna visibilità, ha coltivato una fitta rete di benevolenze. Ha comandato infatti il primo Reparto dello Stato maggiore Esercito e quindi il primo Reparto dello Stato maggiore Difesa, da dove ha controllato "il personale" (avanzamenti e stato giuridico della truppa e dei quadri ufficiali. Per un periodo anche la leva).

Nell'estate 2003, Pollari ha bisogno di una testa di legno che governi per conto terzi (per suo conto) la Guardia di Finanza. Il tempo necessario al governo di centro-destra per varare la riforma che (come per l'Arma dei carabinieri) dovrebbe consentire di nominare al comando del corpo un proprio generale. Che prepari cioè a Pollari, generale di corpo d'armata delle Fiamme Gialle, il suo grande rientro quando si tratterà di lasciare il Sismi. E' un piano di cui Pollari si compiace e che Speciale racconta in giro, vantandosene.

Pollari dispone. "Ciccio" esegue. Il Sismi si gonfia di ufficiali della Finanza e, va da sé, anche del figlio di Speciale, cui per qualche tempo viene affidato (con esiti disastrosi) il centro di Abu Dhabi. Speciale ridisegna i vertici del Corpo con organigrammi dettati da Pollari e dal suo delfino, il generale Emilio Spaziante, che dalla Lombardia (di cui controlla ogni ufficiale) viene portato a Roma, come capo di Stato Maggiore. Speciale fa e disfa, ritenendo di non dover neppure informare il suo comandante in seconda.

Poi, il piano Pollari va a farsi benedire. E con lui la direzione del Sismi e l'osmosi tra la nostra intelligence militare e le Fiamme Gialle. Speciale resta il solo garante, con pieni poteri di comando, di una ragnatela pazientemente tessuta per quattro anni. Di un apparato che è stato il braccio operativo dell'esecutivo di ieri, oggi opposizione. Il tentativo di Visco di cominciare a intaccarne i gangli (Milano) è troppo. Ma è anche una magnifica occasione.

L'operazione può cominciare. E Speciale ne conosce l'epilogo. Si aggiusterà la fascia in vita e si farà saltare come un martire nel governo di centro-sinistra. Forse, farà qualcosa di più. Se è vero, come dicono quando ormai è notte, che oggi, da destituito, sederà ai Fori imperiali nel palco autorità della Festa della Repubblica. Se è vero che in queste ore lo accende l'idea di mummificarsi in Viale XXI Aprile ricorrendo a qualche tribunale amministrativo contro la decisione del governo.

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Carlo Bonini per La Repubblica
(23 maggio 2007)
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/economia/unipol-visco-giornale/intrighi-e-guerre/intrighi-e-guerre.html

Sembra una storia limpida, "il caso Visco". Non lo è. Perché monca e sapientemente manipolata. E, come in tutte le storie manipolate, i fatti ne nascondono un'altra. Che racconta le mosse oblique del vertice della Guardia di Finanza e ne svela le ragioni velenose. È notizia di ieri. Il "Giornale", di proprietà della famiglia Berlusconi, "documenta" un brutto affare. In un verbale del 17 luglio 2006, il comandante generale della Finanza, Roberto Speciale, riferisce all'Avvocatura dello Stato di essere stato oggetto di indebite, insistite e minacciose pressioni da parte del viceministro per l'Economia Vincenzo Visco per trasferire quattro alti ufficiali in servizio a Milano.

Quattro ufficiali che, in quel momento "lavorano all'inchiesta" che ha tolto serenità ai Ds, "il caso Unipol". La richiesta di trasferimento non ha nessuna apparente motivazione se non quella, "inconfessabile" di punire servitori dello Stato considerati politicamente inaffidabili dai nuovi inquilini di Palazzo Chigi. Il comandante Speciale resiste coraggiosamente all'arroganza del viceministro e la spunta. I quattro ufficiali restano al loro posto. Il fatto non è nuovo (le cronache del luglio 2006 riferirono diffusamente del conflitto tra comandante generale e viceministro), ma il verbale di Speciale offre pathos, sollecita indignazione. Tra il 13 e il 17 luglio 2006, sembra di vederlo, il generale mentre, assediato nel suo ufficio di viale XXI aprile, prova a spiegare a Visco che non può dare corso immediato a trasferimenti imposti del ministro senza violare la legge. Che esistono delle procedure da rispettare e che a quelle lui starà. Sembra di vederlo ancora, ventilare stoicamente le dimissioni il 17 luglio 2006, quando dall'ufficio del viceministro arrivano arroganti minacce.

La cronaca del "Giornale" porta la firma di Gianluigi Nuzzi. E il dettaglio non è neutro. Serve a entrare nella storia del "caso Visco", a ricostruirne con esattezza i passaggi. A illuminarne i protagonisti. Nuzzi ha ottime fonti nella Guardia di Finanza. Ha tenuto dei corsi alla scuola della Guardia di Finanza. Nella Guardia di Finanza ha raccolto il brogliaccio di un'intercettazione mai trascritta che, nel gennaio 2006, documenta la ormai celebre conversazione telefonica tra Piero Fassino e Giovanni Consorte ("Abbiamo una banca...") che sprofonda i Ds in uno psicodramma. Ma, soprattutto, Gianluigi Nuzzi ha un amico importante nelle Fiamme Gialle: il generale Emilio Spaziante, che della Guardia di Finanza è stato capo di Stato Maggiore dal luglio 2005 al marzo scorso, quando viene nominato vicedirettore del Cesis (organo di coordinamento dei nosti servizi segreti). Nuzzi e Spaziante si conoscono da tempo e insieme, nel 2004, inciampano in una fuga di notizie per un'indagine sui bilanci dell'Impregilo. Vicenda che appare dimenticata, ma che, nel gennaio 2006, quando si consuma la fuga di notizie su Fassino e Consorte, a molti sembra utile ricordare.

Estate 2006, dunque. Visco è appena arrivato all'Economia, il generale Emilio Spaziante è a Roma ormai da un anno quale capo di Stato maggiore. Fino all'anno prima, ha comandato la Regione Lombardia. E la Lombardia e Milano sono da sempre il suo "collegio". Non c'è foglia che si muova nei comandi territoriali che lui non sappia. Quando dunque lascia per il comando a Roma, Spaziante impone quale suo successore un amico fraterno, un compagno di corso: il generale Mario Forchetti. Per Spaziante è una garanzia doppia. Non solo per l'amicizia, ma per il network che li lega. Entrambi sono stati ufficiali del "II Reparto", l'intelligence della Guardia di Finanza, l'occhio e l'orecchio che lavora in perfetta osmosi con il Sismi dell'ex generale di corpo d'armata della Fiamme Gialle Nicolò Pollari e da cui Pollari pesca decine e decine di suoi ex ufficiali.

Il Sismi di Pollari - la Guardia di Finanza della Lombardia - il capo di Stato Maggiore Emilio Spaziante. E' un triangolo d'acciaio che ha il suo baricentro a Milano dove, in quei mesi, molto bolle in pentola. Non solo le inchieste sulle scalate bancarie e sul caso Unipol, ma anche le vicende di Telecom, le singolari intrusioni nelle anagrafi tributarie alla ricerca di qualche buona notizia sullo stato dei patrimoni dei leader del centro-sinistra.

Epperò, ecco che nel luglio del 2006, il network sembra doversi improvvisamente spezzare. In giugno, il comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, sollecita il viceministro Visco a dare corso a una cinquantina di avvicendamenti di alti ufficiali stilata nei mesi precedenti. Visco prende tempo e chiede di poter prima compiere un giro di orizzonte. Riunisce i direttori generali delle amministrazioni civili dello Stato, i vertici della Guardia di Finanza, chiedendo che su quella lista di trasferimenti faccia le loro osservazioni non solo il generale Spaziante, ma anche l'allora comandante in seconda Italo Pappa e l'ufficiale che dovrà succedergli, il generale Sergio Favaro. Per quel che ne riferiscono oggi fonti qualificate al ministero dell'Economia, Visco raccoglie da Favaro e Pappa un'opinione condivisa che a Milano e nella Lombradia esista "una criticità". Nessuno aggiunge di più. Ma il network che fa capo a Spaziante non è un segreto per nessuno.

Visco chiede dunque al Comandante generale di integrare la lista di trasferimenti già pronta con quattro nomi: il comandante regionale della Lombardia, generale Forchetti; il comandante del Nucleo provinciale Regionale della Lombardia, colonnello Lorusso; il comandante del Nucleo provinciale della polizia tributaria di Milano, colonnello Pomponi; il gruppo dei servizi di polizia giudiziaria, Tomei.

I quattro ufficiali da trasferire diventano presto tre (Tomei scompare dall'orizzonte). E il 13 luglio 2006, a leggere il suo verbale pubblicato dal "Giornale", il comandante generale Speciale entra nel suo personale inferno. Curiosamente, però, lo stesso generale omette di riferire cosa accade il 14 di luglio. Con una nota al viceministro Visco, lo informa di aver predisposto l'avvio dei procedimenti di trasferimento. Indica anche a quali nuovi incarichi saranno destinati: Forchetti sarà il nuovo comandante generale della Regione Piemonte; Lorusso il nuovo capo di stato maggiore del comando interregionale di Milano; Pomponi andrà al comando generale a Roma.

Passano i giorni e al ministero monta l'irritazione perché non si ha alcun segno che quel che Speciale ha scritto nella sua nota avrà un seguito. Ma lo stallo ha una ragione. Consente di manovrare a chi deve impedire che il triangolo Sismi-Spaziante-Milano si spezzi. Viene costruito un primo falso. Che i tre ufficiali da trasferire paghino il loro coinvolgimento nell'indagine Unipol. In realtà, nessuno di loro vi ha mai messo mano. All'inchiesta (e alle sue intercettazioni) hanno lavorato, a Milano, gli uomini del nucleo di polizia valutaria di Roma. Piuttosto è vero che il brogliaccio dell'intercettazione Consorte (di cui si è avuta "fuga di notizie") è stato redatto nella caserma milanese di via Filzi, sede del nucleo di polizia tributaria (quello comandato da Pomponi). Il resto è un gioco da ragazzi. La notizia dei trasferimenti contesi obbliga l'Avvocatura generale dello Stato ad aprire un fascicolo per conoscere "eventuali addebiti disciplinari" sul conto degli ufficiali in predicato di trasferimento. E il caso viene affidato a Manuela Romei Pasetti, amica di famiglia del generale Spaziante. Che, insieme a Speciale, viene sentito ad horas negli uffici della caserma di via Filzi a Milano. I generali Pappa e Favaro, che pure avrebbero qualcosa da dire, e di diverso, dovranno aspettare settembre e saranno sentiti in Procura.

A fine luglio 2006, la partita è chiusa. Spaziante e Speciale hanno vinto. Gli ufficiali da trasferire restano al loro posto. Come i veleni di quella storia. Buoni per essere riproposti ora, che si ricomincia a parlare di un nuovo comandante generale della Guardia di Finanza.

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Carlo Bonini per La Repubblica
(28 ottobre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/retata-spie-3/sismi-dietro-fiame-gialle/sismi-dietro-fiame-gialle.html

In fondo, sono trascorse solo quarantotto ore. Eppure, se si cerca qualche prima risposta su responsabilità e mandanti degli accessi abusivi alla Anagrafe tributaria, al ministero dell'Economia rispondono con la certezza dell'indicativo. Dice una fonte molto qualificata: "Delle 128 intrusioni nella posizione patrimoniale del Presidente del Consiglio e di sua moglie, abbiamo accertato che le più invasive hanno origine lungo l'asse Novara-Milano. Siamo convinti che non sia un caso. Perché in questa, come in altre vicende recenti di spionaggio politico, è proprio tra Novara e Milano che abbiamo visto dietro il lavoro di militari infedeli della Guardia di Finanza la mano o quantomeno l'ombra del Sismi".

Il riferimento della fonte di via XX Settembre, così come lo scenario che accredita, non è poi tanto misterioso. A Milano, a quattro mesi dalle elezioni politiche, è in una caserma della Guardia di Finanza che mani ancora ignote sottraggono il brogliaccio della conversazione telefonica intercettata e mai depositata agli atti dell'inchiesta Unipol tra il segretario dei Ds Piero Fassino e Giovanni Consorte perché finisca sulla prima pagina del "Giornale". A Milano, viene mandato a dirigere il centro Sismi Giuseppe Gerli, ex comandante della Guardia di Finanza di Novara, città in cui hanno lavorato fino al giorno del loro arresto (il marzo scorso) due marescialli addetti alla sezione "I" (l'intelligence delle Fiamme Gialle) coinvolti nell'operazione di spionaggio politico ai danni di Piero Marrazzo, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali del Lazio. A Milano, il centro Sismi di Gerli lavora con la struttura Telecom di Giuliano Tavaroli e la sua corona di agenzie di investigazione nera in outsourcing (la "Polis" di Cipriani su tutte). Dai terminali degli uffici dell'Agenzia delle entrate di Milano e della tenenza della Guardia di Finanza di Borgomanero (Novara), sono stati abusivamente violati i dati patrimoniali di Romano Prodi e di sua moglie. E dunque: Guardia di Finanza; Sismi; traffico di informazioni riservate da spendere nel mercato del ricatto e dell'intimidazione politica. La sequenza oggi accreditata in via XX settembre è chiara. Così come il dato di fatto che ne è il presupposto: la piena integrazione, in questi ultimi cinque anni, delle reti di informazione e degli uomini dei due apparati (nel Sismi di Pollari sono transitati tra l'ottobre 2001 e oggi, 800 finanzieri).

Tra Milano e Novara, le certezze di via XX settembre sulle intrusioni abusive nell'Anagrafe tributaria, incrociano, al momento, il nome e la storia di un finanziere semplice in servizio come piantone all'Intendenza di Borgomanero dal 1998, nonché il lavoro infedele di alcuni impiegati dell'agenzia delle entrate di Milano. Raccontano fonti qualificate della Guardia di Finanza di Novara che il militare, giovedì mattina, abbia manifestato un rumoroso stupore nel leggere l'avviso di garanzia consegnatogli al momento della perquisizione. Parlano di giustificazioni fragili o, quantomeno, non troppo credibili. "Semplice curiosità", avrebbe detto il ragazzo, aggiungendo di "non ricordarla neppure" quell'interrogazione al terminale fatta sul conto di Romano Prodi il 30 settembre 2005.

A Milano, le tracce delle violazioni delle banche dati non portano in caserme, ma all'Agenzia delle entrate. A impiegati civili. Per trovare gli altri nove finanzieri indagati in questo affare bisogna bussare ai comandi di Roma, Pisa, Torino, Sassari, alle Intendenze di Castrovillari, Sapri, Asti, Frascati, Larino. Dunque? Una fonte investigativa impegnata in queste ore nel venire a capo della montagna di carte sequestrate nelle oltre 250 perquisizioni di giovedì taglia corto: "Comprendiamo perfettamente la necessità di sapere e di sapere presto. Ma per dare conto dei nessi di questa indagine, dell'esistenza di una rete e della sua ampiezza ci vorrà ancora del tempo".

Una circostanza resta fuori di dubbio. Il nesso Sismi-Guardia di Finanza è in queste ore ago della bussola che orienta le mosse del ministero dell'Economia. Nel marzo scorso, quando per la prima volta "Repubblica" lo illuminò nella vicenda dell'arresto dei due marescialli di Novara coinvolti nello spionaggio di Piero Marrazzo, il direttore del Sismi, Nicolò Pollari, presentò le sue dimissioni (respinte) a Palazzo Chigi. Oggi, in forza di quel nesso, si annuncia una resa dei conti dell'autorità politica con il Comando Generale. Per dirne una, il ministero vuole venire a capo dell'opaco meccanismo che, negli ultimi mesi di vita del governo Berlusconi, ha consentito al Comandante generale Roberto Speciale di "mettere in sicurezza" alcuni degli ufficiali chiave che, in questi cinque anni, hanno assicurato piena continuità di lavoro, ascolto e scambio tra le strutture della Finanza e quelle del Sismi. La maggior parte dei generali promossi nelle ultime due valutazioni hanno infatti salito il gradino più alto della loro carriera in forza di una pioggia di "encomi solenni" di cui il ministero non ha trovato traccia pubblica. A cominciare da uno degli ufficiali più vicini al direttore del controspionaggio militare, Walter Cretella Lombardo. Speciale e Pollari lo avevano voluto al comando del II Reparto, il più potente e temuto, perché interfaccia informativo del Sismi e perché collettore delle informazioni raccolte dai comandi territoriali attraverso le "sezioni I". Ebbene, nel 2005, Walter Cretella Lombardo raccoglie ben 10 encomi solenni. Tolte le ferie, più o meno uno ogni trenta giorni. L'1 gennaio di quest'anno viene promosso generale di divisione. Oggi, comanda la scuola di polizia tributaria di Ostia. La struttura attraverso cui tutti i giovani ufficiali devono passare se aspirano a un avanzamento di carriera. La chiusa che governa e seleziona i quadri della Finanza di domani.

T3d
02-06-2007, 16:24
ma guarda guarda come sono scatenati i prodi-boys a difesa della loro cosca di governanti da strapazzo! Ma non avete una faccia?
Pensiamo solo se una cosa del genere l'avesse fatta il precedente Governo... possiamo solo immaginare questi strenui difensori di oggi, cosa sarebbero stati allora..
per tornare a questa ridicola ex-maggioranza, ormai sono senza vergogna!
A casa! Avete ricevuto lunedi l'avviso di sfratto, dilettanti allo sbaraglio..

clone di chi? :D

youremailaddress
02-06-2007, 17:18
Se uno ha voglia di cercare di ricapitolare tutta la storia e vedere bene come è andata,si legga gli articoli di Carlo Bonini che ricostruiscono la storia fin dal suo inizio.


eh ma certo, la repubblica è la nuova Bibbia, fonte di Verità.. mica schierata, no no muah muah muah muah :rotfl:
ma per piacere...
:asd: :asd:

gtrin
02-06-2007, 17:42
eh ma certo, la repubblica è la nuova Bibbia, fonte di Verità.. mica schierata, no no muah muah muah muah :rotfl:
ma per piacere...
:asd: :asd:

non ha importanza il giornale che pubblica ma è importante se ciò che si pubblica corrisponde a verità.

Maxmel
02-06-2007, 18:01
eh ma certo, la repubblica è la nuova Bibbia, fonte di Verità.. mica schierata, no no muah muah muah muah :rotfl:
ma per piacere...
:asd: :asd:

avresti dovuto leggere oltre le due righe hai quotato.

DonaldDuck
02-06-2007, 20:07
Ma quando mai uscirà la verità...

http://www.libertaegiustizia.it/speciali/speciali_leggi.php?id=70&id_sezione=5

Le telefonate di Consorte a Fassino
Ferruccio Sansa, la Repubblica, 03-01-2006

MILANO - Gli omissis sono scomparsi. E sulle intercettazioni di Giovanni Consorte - l´ex numero uno di Unipol accusato di aggiotaggio - adesso compaiono i nomi dei parlamentari: Piero Fassino e con lui, tra gli altri, Nicola Latorre, senatore ds assistente di Massimo D´Alema. E poi il tesoriere ds, Ugo Sposetti.
Fassino viene citato anche in altre intercettazioni telefoniche di Consorte. Una in particolare, con il vice-direttore dell´Unità, Rinaldo Gianola: «Gianni - annotano i finanzieri - dice che lui ha la maggioranza di Bnl, dice di non aver fatto una mossa senza preavvertire la Consob. Rinaldo chiede se Abete ha fatto "delle porcate" a favore di Della Valle e degli altri... Rinaldo chiede se sul fronte politico, Fassino e gli altri, lui sia coperto. Gianni dice di sì».
Brogliacci finora rimasti coperti da omissis proprio perché vi comparivano parlamentari, ma pubblicati ieri da Il Giornale. Il segretario ds compare cinque volte nelle intercettazioni, per circa venti minuti di colloqui con Consorte. Alcuni nei giorni cruciali della scalata di Unipol a Bnl. Le telefonate più delicate sono proprio quelle del 18 luglio: Unipol a mezzogiorno ha comunicato al mercato che lancerà un´Opa obbligatoria su Bnl. In contanti. E subito dopo Consorte comincia un giro di telefonate. Tra le prime quella con il senatore Latorre (7 minuti e 24 secondi, secondo la Finanza) e poi un´altra con Fassino (2 minuti e 36 secondi). «E allora siamo padroni di una banca?», chiede Fassino. E Consorte: «È chiusa, sì, è fatta». Poi Fassino: «Siete voi i padroni della banca, io non c´entro niente». Consorte: «Sì, è fatta. È stata una vicenda durissima...». E Fassino: «Già, ormai è proprio fatta», esclama il segretario ds. Che chiede chiarimenti. Consorte risponde: «Alla fine emerge che abbiamo diciamo quattro coop». E Fassino: «Quanto prendono?». Consorte: «Il 4%, ognuna l´1%. Poi ci sono quattro istituti di credito italiani che sono al 12%. Infine banche estere come Nomura, Credit Suisse e Deutsche Bank.... Poi c´è anche Gnutti e Hopa... il 4,99%. Marcellino Gavio e Pascotto sono all´uno e mezzo». Fassino: «Insieme?». Consorte: «Certo, e poi Unipol chiude al 15%». Fassino chiede a Consorte maggiori dettagli su un´operazione che in quei giorni sembrava conclusa: «Gli immobiliaristi sono fuori», annuncia Consorte. Ma Fassino vuole sapere di più: «Tu ora che operazioni fai dopo questa?». Consorte annuncia il lancio dell´Opa. E il segretario ds: «Hai già lanciato l´Opa obbligatoria?». Consorte: «Già, proprio al medesimo prezzo delle cessioni delle azioni degli immobiliaristi». Fassino: «2,7 euro?». Consorte: «Via ogni speculazione, sono stati trattati tutti uguali. Per legge potevamo fare 2,55». Fassino: «Bbva cosa offre?». Consorte: «2,52 in azioni. Noi offriamo instant cash». Fassino: «Cazzo». Consorte: «Noi in realtà abbiamo già in mano il 51%... quelle aziende ci hanno rilasciato un diritto a comprare i loro titoli se dall´Opa non dovessero arrivare azioni». Ma il segretario ds nelle telefonate vuole anche avere rassicurazioni su eventuali ostacoli: «Sono possibili ricorsi in sede giudiziaria?», chiede. Consorte: «Noi non ne vediamo neanche uno». Fassino: «Cioè il fatto che contestualmente siano avvenute tutte queste cessioni...». Consorte: «Questo è il concerto fra gli alleati con le quote già in mano. Poi l´Opa senza penalizzare nessuno». Fassino: «Bene, bene».
Consorte è convinto di aver vinto e intende denunciare quelli che nei mesi scorsi lo hanno calunniato. Fassino, però, lo frena: «Prima di denunciare aspetta. Prima portiamo a casa tutto». Poi il segretario ds tiene a sottolineare: «Voi avete fatto un´operazione di mercato, quello che ho sempre sostenuto io. Industriale». Consorte: «Industriale e di mercato». Fassino: «Esatto. Ora dovete comportarvi bene. Preoccupatevi bene di come comunicate in positivo il piano industriale. Perché il problema adesso è dimostrare che noi abbiamo... che voi avete un piano industriale».



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All'anima dell' errore in buona fede...

http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/economia/banche30/ansiads/ansiads.html

I Ds condannano con forza la pubblicazione illegale
delle intercettazioni. Ma c'è chi chiede anche un'autocritica
Telefonate Fassino-Consorte
E la Quercia si interroga
Tacciono il segretario e D'Alema, in fermento la sinistra interna

ROMA - Lo stato maggiore della Quercia tace, ma nel partito si discute: la telefonata tra il segretario Piero Fassino e il presidente della Unipol Giovanni Consorte, pubblicata ieri dal Giornale, ha aperto un difficile e complicato dibattito.

In silenzio Fassino, e così Massimo D'Alema. La linea dei Ds è nelle parole del coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca: una sorta di "non ci stiamo", una denuncia della "campagna scandalistica e strumentale" che colpisce il partito, la sottolineatura che le intercettazioni "non mettono in discussione il comportamento morale e politico dei ds e dei suoi dirigenti".

Ma la fibrillazione cresce, e nel partito non sono pochi quelli che chiedono un qualche stappo, un'autocritica, una "nuova rotta". Tutti gli occhi sono puntati verso la direzione nazionale convocata per mercoledì 11 gennaio. Si doveva discutere di candidature, e invece la bufera Unipol ha stravolto l'ordine del giorno.

Nel frattempo, la linea ufficiale della Quercia è quella di protestare per la diffusione e pubblicazione "illegale" della telefonata tra Fassino e Consorte. Dal colloquio, ripetono a via Nazionale, viene fuori che il segretario Ds non ha commesso alcun reato e che si limitava a chiedere informazioni a cose fatte, quando l'opa per l'acquisto di Bnl era stata già lanciata.

Quello che però viene rimproverato ai Ds è il "tifo" del loro segretario per la scalata di Unipol alla Bnl. Quel tifo che il coordinatore della segreteria Vannino Chiti ieri ha detto di considerare un "errore" e che ora è diventato il principale capo d'accusa contro la dirigenza di via Nazionale.

Ci sarà un'autocritica in direzione? A sentire Peppino Caldarola, ex direttore dell'Unità con l'etichetta di dalemiano, potrebbe anche succedere. Caldarola si dice d'accordo con Chiti e auspica un "gesto di coraggio" da parte dei vertici Ds. Quale? "Occorre riconoscere l'errore fatto in buona fede". Anche per recuperare il rapporto con la base, tanto disorientata dalla vicenda da far temere a qualcuno una perdita del 2-3% di voti alle prossime elezioni politiche.

In queste ore Fassino viene incalzato dalla sinistra e dalla destra del partito, unite nello stigmatizzare la copertura data a Unipol. L'assalto al partito, sostiene Fabio Mussi, leader della sinistra diessina, "è stato reso possibile dal grave errore politico di Fassino e D'Alema". Per questo, aggiunge, serve "una vera correzione di rotta": la sinistra deve stare "sopra il mercato, non dentro". Se Cesare Salvi chiede a Fassino di "riconoscere gli errori con umiltà", Lanfranco Turci, uno che di cooperative se ne intende perchè è stato presidente della Legacoop, dice che per i Ds ci sono già ora danni dovuti alla "sovraesposizione" di Fassino e D'Alema. E aggiunge lapidario: "C'è molto malessere nel partito, chi ha sostenuto che non c'è niente da discutere ha sbagliato".

Ormai fuori dai Ds, l'ex segretario della svolta Achille Occhetto auspica un cambio della guardia. A suo giudizio i Ds hanno sbagliato ad appoggiare una cordata nella quale c'erano "i furbetti del quartierino", in nome del principio che "il denaro non olet".

Insomma, i Ds devono correre ai ripari se non vogliono perdere consensi. Anche perchè è diffuso il timore che la Margherita voglia approfittare della situazione per presentarsi all'appuntamento con la nascita del partito democratico in condizioni di forza. Come spiega il deputato della sinistra Ds Carlo Leoni, "a non pochi sorge il dubbio che la precondizione per un partito democratico sia lo sfiancamento dei Ds".

(3 gennaio 2006)



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http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/01_Gennaio/06/dellaloggia.shtml

Consorte e l’«associazione per delinquere»

Ds, l’errore da correggere

di Ernesto Galli Della Loggi

Forse stupefatti dal trovarsi per la prima volta coinvolti in qualcosa che comunque ricorda la «questione morale», i vertici dei Ds mostrano di non riuscire ancora a mettere a fuoco il punto vero della questione di cui sono chiamati a dare conto. Finora si sono divisi tra chi pensa che l'errore sia consistito in un eccesso di collateralismo tra partito e Unipol, e dunque nel tifo eccessivo a favore della scalata alla Bnl, chi invece crede che tutto nasca dall'essersi fidati troppo di un personaggio come Consorte, o chi ancora insiste a immaginare che l'intera faccenda si spieghi essenzialmente con una sorta di complotto mediatico per favorire questo o quel disegno politico, si spieghi cioè con la «canea» dei giornali, per usare l'elegante espressione usata a suo tempo dall'onorevole Bersani a proposito delle critiche all'ex governatore Fazio.

È ormai chiaro però che nessuna di queste spiegazioni è adeguata alla realtà delle cose: tanto meno quella, ascoltata fino a qualche giorno fa, che chiedeva con finta ingenuità perché mai Unipol non potesse muoversi sul mercato come una qualunque altra azienda. Il problema, infatti, non è né il carattere di Unipol né il tifo né il collateralismo o quant'altro. E non è neppure Consorte. Il vero problema è la consorteria, ed è con tale problema che i Ds devono fare i conti. Quella consorteria che già il l5 aprile dell'anno scorso, con accorta lungimiranza, il direttore del Sole-24 Ore, Ferruccio de Bortoli, vedeva all'opera nelle congiunte scalate ad Antonveneta, alla Bnl e al Corriere della Sera, «in un' atmosfera ricca di ambiguità e silenzi e tristemente povera di trasparenza ». È in un'atmosfera del genere, adeguatamente tratteggiata poco tempo dopo anche da Enrico Deaglio in un intero numero del Diario, che per mesi si sono mossi uomini del centrodestra: i vari Brancher, Grillo, Livolsi (quest'ultimo vicinissimo al presidente del Consiglio, il quale anche perciò appare oggi decisamente grottesco negli improbabilissimi panni di fustigatore dei rapporti tra affari e politica), ma non solo del centrodestra. Notava, infatti, già ad aprile sempre de Bortoli: «Colpisce una certa simpatia che alcuni di loro suscitano nell'opposizione, a conferma che il centrosinistra, quando sceglie compagni di viaggio nell'economia e nella finanza, spesso sbaglia. E di grosso».

Questo è il punto decisivo, che dunque era già ben visibile (e visto) la primavera passata, ma sul quale, invece, i Ds hanno per tutto questo tempo chiuso gli occhi, e cioè, come ha scritto ieri il direttore di Repubblica Ezio Mauro, «il legame contro natura tra Unipol e i furbetti del quartierino, la complicità tra Consorte e Fiorani, i metodi disinvolti e illegali usati per arricchimenti personali (...) le alleanze, l'illegalità, la contiguità con un mondo che con la sinistra non c'entra nulla». In effetti, non si capisce niente delle manovre che hanno messo a soqquadro la finanza italiana, se non si vede al loro centro, per l'appunto, il collegamento decisivo che in quelle manovre ha tenuto insieme, con la benedizione della Banca d'Italia, uomini e ambienti della destra e della sinistra. «L'allenatore è Gianni (Consorte, ndr), il coach è Gianni, è lui che decide i ruoli e decide anche i tempi», afferma esplicitamente Fiorani in un'intercettazione telefonica di questa estate.

E pochi giorni dopo, ad operazioni apparentemente concluse, lo stesso Fiorani rivolgendosi a Consorte gli dice di sentirsi «sangue del suo sangue» mentre l'altro gli risponde: «Credo che abbiamo fatto un buon lavoro (...) abbiamo dato la risposta a tutte le teste di c..., trovati gli alleati, delle banche italiane e mondiali, abbiamo fatto l'Opa che nessuno ha niente da ridire ». Non si contano ormai le prove del rapporto strettissimo tra il capo di Unipol e quello della Popolare italiana, così come del rapporto tra Consorte e il finanziere bresciano Gnutti (non a caso entrambi indagati per associazione a delinquere) e di questi ultimi due, a loro volta, con Stefano Ricucci, che l'8 luglio si spingerà a dire all'amministratore di Unipol: «Ti abbiamo servito la banca su un piatto d'argento». Chissà se su quello stesso piatto c'erano anche i 50 milioni di euro versati a Consorte e Sacchetti per consulenze, inverosimilmente eguali ed egualmente inverosimili, fornite dai due non si è ancora capito a chi e per che cosa. Come ha potuto non avere sentore di nulla chi tra i Ds è stato fin dall'inizio vicino a Consorte e all'Opa sulla Bnl? Nel porre questa e altre domande non ci condiziona in nulla il fatto che proprio dal connubio sopra detto sia partito il tentativo di impadronirsi del Corriere della Sera.

Ma è un fatto che, proprio mentre questo e ben altro stava accadendo, c'era tra iDs— lo ha ricordato qualche giorno fa Miriam Mafai in un bell'articolo su Repubblica— chi, evidentemente ancora era convinto di avere a che fare con dei «capitani coraggiosi», chiedeva polemicamente: «Cos'ha Ricucci che non va?», «Cos'ha Gnutti che non va?». Per fortuna che altri esponenti di quel partito, da Napolitano ad Epifani, si sono affrettati nei giorni scorsi ad esprimere sentimenti e punti di vista ben diversi e molto verosimilmente covati da tempo. È proprio questa molteplicità di opinioni, questa non monoliticità del principale partito della sinistra, che oggi impedisce processi sommari al gruppo dirigente dei Ds. In particolare al segretario Fassino, di cui anche le intercettazioni pubblicate dalla stampa indicano la sostanziale estraneità rispetto alla regia delle scalate e dunque la sostanziale buona fede.

Proprio la buona fede, però, richiede come corollario indispensabile la franca ammissione da parte dei Ds e dello stesso Fassino dell'errore commesso: che si spieghi come mai in tanti mesi non si è colta neppure un'occasione per cercare di capire, e dunque per prender le distanze, dal viluppo affaristico che stava montando, dall'associazione a delinquere. Non si chiede nulla più di questo. Ma anche nulla di meno.

07 gennaio 2006



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E' colpa del giornalista o della talpa che ha fatto trapelare le intercettazioni?


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/01_Gennaio/03/giornale.shtml

Il caso: la divulgazione delle telefonate tra Consorte e Fassino

Intercettazioni, indagato cronista «Giornale» Aperta un'inchiesta per rivelazione di segreti d'ufficio contro Nuzzi che replica: «Avevo una notizia e l'ho data».

MILANO - La procura di Milano ha aperto un fascicolo per rivelazione di atti coperti dal segreto d'ufficio in relazione all'articolo comparso martedì sul quotidiano «Il Giornale» in cui si riportavano le intercettazioni, a quanto si è appreso mai utilizzate ai fini dell'inchiesta sulla scalata ad Antonveneta, tra Giovanni Consorte e il segretario dei Ds Piero Fassino in particolare.

In base all'articolo 326 del codice di procedura penale si deduce quindi che sia stato iscritto nel registro degli indagati l'autore dell'articolo, Gianluigi Nuzzi, in concorso con pubblici ufficiali per ora ignoti.

In merito allo scoop di Nuzzi che ha spinto la Procura di Milano ad aprire un fascicolo e mettere sotto inchiesta il cronista di punta del quotidiano di via Negri, il direttore del quotidiano Belpietro replica categorico: «Il nostro dovere è dare notizie. L'abbiamo fatto e continuereno a farlo». Lo stesso Nuzzi ha aggiunto: «quelle intercettazioni non sono né illegali né abusive perchè sono state delegate dall' Autorità Giudiziaria di Milano».
04 gennaio 2006

ennys
03-06-2007, 00:27
Se uno ha voglia di cercare di ricapitolare tutta la storia e vedere bene come è andata,si legga gli articoli di Carlo Bonini che ricostruiscono la storia fin dal suo inizio.


:rolleyes:

Vedere bene COME E' ANDATA SECONDO CARLO BONINI E "LA REPUBBLICA".

Magari ciò che è scritto è pure vero ma non spacciamo per cronaca quella che cronaca non è, dai...

:nonsifa:

Lucrezio
03-06-2007, 01:24
clone di chi? :D

Di Ness1dorma.
Clone bannato, in ogni caso non è consentito dare del clone ad un altro utente.
Nel dubbio si segnala ;)

Ominobianco
03-06-2007, 01:50
Magari ciò che è scritto è pure vero ma non spacciamo per cronaca quella che cronaca non è, dai...

Carlo Bonini è un cronista giudiziario che lavora per il Corriere della Sera e la Repubblica e avendo seguito la vicenda fin dal suo inizio non ha fatto altro che raccontarla.

ennys
03-06-2007, 03:47
Carlo Bonini è un cronista giudiziario che lavora per il Corriere della Sera e la Repubblica e avendo seguito la vicenda fin dal suo inizio non ha fatto altro che raccontarla.

L'ha raccontata, permettimi, mettendoci un pacco di sue valutazioni e giudizi.

Cronaca e commenti sono due cose che il giornalismo italiano non è mai in grado o non vuole mai separare.

marlin
03-06-2007, 10:06
IL COMMENTO
La destra giacobina
a passo di carica
di EUGENIO SCALFARI

cut(troppo lungo)

http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/economia/visco-gdf/scalfari-destra-giacobina/scalfari-destra-giacobina.html
...
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Ma ora risaliamo a quanto è accaduto tra il vice ministro delle Finanze e il generale Speciale. Ecco i fatti nella loro crudezza.

1. Speciale presenta a Visco qualche mese fa un piano di avvicendamenti comprendenti l'intero quadro di comando della G. d. F. Motivazione: è prassi che ogni tre anni gli incarichi siano avvicendati per ragioni di funzionalità.

2. Visco esamina il piano e vede che l'avvicendamento riguarda tutti i comandi salvo quelli di Milano e della Lombardia. Ne chiede ragione. Speciale, in ottemperanza, si impegna a riformulare il piano includendovi i comandi della Lombardia.

3. Visco sa benissimo il motivo dell'esclusione dei generali e dei colonnelli che hanno incarichi dirigenti a Milano: si è formato da anni in quella provincia un gruppo di potere collegato con il comando generale di Roma. Risulta a Visco che quegli ufficiali abbiano "chiuso gli occhi" su gravissime irregolarità verificatesi nel sistema delle intercettazioni telefoniche, avvenute nel corso di scalate finanziarie a banche e a giornali.

Alcuni di quei documenti sono stati trafugati e consegnati a giornali di parte per la pubblicazione. In alcuni casi le intercettazioni non sono neppure arrivate all'ufficio del Pubblico Ministero ma trafugate prima e consegnate ai giornali senza che la magistratura inquirente ne avesse preso visione.

4. Passano i giorni e le settimane ma Speciale non consegna il nuovo piano di avvicendamento.

5. Nel frattempo lo stesso Speciale avvisa, all'insaputa di Visco, il procuratore della Repubblica di Milano che i comandi della G. d. F. milanese stanno per essere sostituiti. Il procuratore si preoccupa per i nuclei di polizia giudiziaria che operano ai suoi ordini effettuando inchieste delicate e importanti. Speciale lo invita a mettere per iscritto quelle preoccupazioni. Arriva la lettera del procuratore. Speciale la mostra a Visco.

6. Visco, dopo aver riesaminato la pratica, telefona a Speciale per manifestare la sua sorpresa e il suo malcontento. Speciale mette in vivavoce la telefonata alla presenza di due alti ufficiali che ascoltano la conversazione.

7. Il tribunale di Milano, richiesto di verificare lo stato dei fatti in via di accertamento, esclude che esista alcuna indebita interferenza da parte di Visco.

8. Speciale rende pubblico il conflitto in atto presentandolo come un'interferenza di Visco sull'autonomia della G. d. F.
Di qui i seguiti politici che conosciamo e che portano all'autosospensione di Visco dalla delega sulla G. d. F. e alla rimozione di Speciale dal comando generale per rottura del rapporto fiduciario tra lui e il governo.

Dove sia in questa arruffata vicenda l'attentato alla Costituzione e alla democrazia denunciato con voce stentorea da Berlusconi e da tutti i suoi alleati, Casini compreso, è un mistero.

Il vice ministro delle Finanze aveva - ed ha - il fondato sospetto di gravi irregolarità compiute da alcuni comandi collegati con il comando generale. Rientra pienamente nei suoi poteri stimolare il comando generale ad avvicendare i generali non affidabili. Alla fine, accogliendo le preoccupazioni del procuratore di Milano, lo stesso Visco consente ad escludere i comandi milanesi dall'avvicendamento dei quadri nel resto d'Italia.

Tra i dettagli (dettagli?) incredibili c'è quella telefonata messa in vivavoce all'insaputa dell'interlocutore ed ascoltata da due ufficiali di piena fiducia dello Speciale. Basterebbe questo dettaglio a rimuoverlo dal comando.
Del resto - e purtroppo - non è la prima volta che il comando generale della G. d. F. dà luogo a gravissimi scandali. Almeno in altre due occasioni dovette intervenire la magistratura penale e fioccarono pesanti condanne di reclusione.

Ovviamente ciò non lede il valore e l'affidabilità di quel corpo militare, così come i tanti casi di pedofilia dei preti non vulnerano l'essenza della Chiesa quando predica il Vangelo. Certo ne sporca l'immagine e quindi danneggia fortemente la Chiesa. Così le malefatte di alcuni generali e perfino del comandante generale pro-tempore non inficiano l'essenza d'un corpo chiamato a tutelare le finanze dello Stato ma certamente ne sporcano l'immagine.

Quanto a Visco, quando il conflitto si è fatto rovente tracimando nella politica e in Parlamento, ha restituito la delega in attesa che si pronunci la magistratura di Roma che nel frattempo ha aperto un'inchiesta contro ignoti su quel tema.

C'è un'orchestrazione sapiente in tutto questo. La ricerca della spallata che tarda a venire. L'uso delle proteste provenienti dai tanti interessi corporativi. I danni gravi dell'eterno litigio all'interno del governo e della coalizione che lo sostiene. Il voto elettorale certamente sfavorevole al centrosinistra specie nel Nord. Il riemergere del massimalismo della Lega e dei falchi berlusconiani. Le rivalità fra i riformisti del centrosinistra per la leadership del Partito democratico. La sinistra radicale imbizzarrita.

C'è un paese che non ha più una classe dirigente ma solo veline e velini disposti a tutto pur d'avere due minuti su un telegiornale e un titolo di prima pagina su un quotidiano.

Possiamo esser tranquilli in mezzo a questo "tsunami"?
Due punti fermi negli ultimi tre giorni ci sono stati. Il primo è la correttezza e la forza di Giorgio Napolitano di fronte agli sguaiati tentativi di coinvolgerlo e il richiamo del Capo dello Stato al principio della divisione dei poteri che rappresenta il cardine dello Stato di diritto e che, in verità, Berlusconi ha calpestato e calpesta da dieci anni a questa parte. Le leggi "ad personam" e la sua prassi di governo lo provano a sufficienza, quale che sia in proposito l'opinione della nuova borghesia sponsorizzata e immaginata da Montezemolo e dal giovane Colaninno.

Il secondo punto di tranquillità è venuto dalle Considerazioni finali esposte il 31 maggio dal governatore della Banca d'Italia. Draghi, con una prosa secca quanto lucida e documentata, ha segnalato le luci e le ombre dell'economia italiana distribuendole equamente tra la classe politica, le parti sociali, gli operatori economici. Ha dato a ciascuno il suo, nessuno è stato privato dei riconoscimenti meritati e del fardello di critiche altrettanto dovute.

Personalmente temevo che il tecnocrate Draghi si mettesse sulla scia della protesta confindustriale legittima ma sciupata dalla salsa demagogica servita a piene mani nell'Auditorium di Roma e in quello di Santa Margherita. Non è stato così e ne sono ben lieto. Draghi ha reso un servizio al paese, come ha fatto Mario Monti in altre occasioni. Come fece Ciampi nelle varie tappe della sua vita al servizio delle istituzioni.

Queste persone ci danno calma e recuperano la morale e la ragione. Seguendo questa traccia si potrà forse costruire uno specchio nuovo e recuperare un'immagine decente di noi stessi e d'un paese deviato dai cattivi esempi a ingrandire il fuscello che sta nell'occhio altrui senza occuparsi della trave che acceca il proprio.

(3 giugno 2007)

T3d
03-06-2007, 10:27
questo è quanto.

un'altra telekom serbia.

berlusconi è un maestro nel minare un governo, la talebanizzazione della politica la chiamerei

Lorekon
03-06-2007, 11:49
chissà se, quando la biologia avrà fatto il suo corso (diciamolo così) l'Italia avrà una destra normale, o se sarà così per sempre, come se ce l'avessimo nel sangue .

T3d
03-06-2007, 12:03
chissà se, quando la biologia avrà fatto il suo corso (diciamolo così) l'Italia avrà una destra normale, o se sarà così per sempre, come se ce l'avessimo nel sangue .

chi c'è dietro a berlusconi?
Fini, Tremonti e Bossi.
l'unico che salverei è Casini.

:rolleyes:

naitsirhC
03-06-2007, 12:23
Ho letto tutto.
Mi son fatto l'idea che le colpe ci siano state da tutte e due le parti (Speciale Vs Visco). Certo che di cose ce ne sono da cambiare... sia all'interno degli apparati dello stato, che nel mondo politico.

majino
03-06-2007, 12:33
scusatemi, non ho tempo di leggermi tutta la vicenda. era una bufala del giornale oppure no?

T3d
03-06-2007, 12:34
scusatemi, non ho tempo di leggermi tutta la vicenda. era una bufala del giornale oppure no?

mezza bufala, interpretata ad arte per creare problemi al governo.

majino
03-06-2007, 12:36
mezza bufala, interpretata ad arte per creare problemi al governo.

allora m'informerò meglio... :) grazie...

ennys
03-06-2007, 12:59
Oddio, le prese di posizione di Di Pietro e il suo subitaneo e successivo eclissarsi fanno tanto pensare che di bufala non si tratti...


E' una vicenda complessa ed intricata, questo è certo invece.

Ileana
03-06-2007, 13:01
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_2124710244.html



BOLOGNA - Una delegazione di Azione Giovani, il movimento degli universitari di An, questa mattina a Bologna é riuscita a portare uno striscione di protesta sulla vicenda Visco con la scritta 'Una Vergogna Speciale' davanti all' abitazione del presidente del Consiglio Romano Prodi, in via Gerusalemme. Il premier però non c'era, perché impegnato a Trento nella giornata conclusiva del Festival dell' Economia. La manifestazione di Azione Giovani è cominciata attorno alle 11 in Piazza Santo Stefano, a poche decine di metri dalla casa di Prodi.

In piazza, una ottantina di giovani hanno esposto lo striscione e bandiere e gridato slogan come, tra gli altri, 'Silurato speciale vergogna nazionale'. Poi, attorno alle 11.30, mentre il sit in continuava senza incidenti, una decina di ragazze di AG sono entrate in via Gerusalemme, sono arrivate fino all' abitazione del premier e hanno srotolato lo striscione davanti alla porta, dove è rimasto per una decina di minuti, fino a quando sono intervenute le forze dell' ordine e lo hanno rimosso.


:fiufiu:

Okkei, io no ho fatto nulla ( :O )

Lorekon
03-06-2007, 13:05
:fiufiu:

Okkei, io no ho fatto nulla ( :O )


okkei.

e su tutto il resto non hai niente da dire?

Ileana
03-06-2007, 13:15
okkei.

e su tutto il resto non hai niente da dire?

Mai sentito un colpevole (non reo confesso) dirsi colpevole (ripeto: non reo confesso)?
Mai sentito un avvocato di un colpevole (non reo confesso) dire che il proprio assistito è colpevole?
Ecco, la differenza è che Visco, di avvocati ne ha più di uno.

Ora, io non sto dicendo che Visco sia perseguibile penalmente, non sono in grado di dire ciò causa lacune in materia legale. Ma sicuramente una questione morale sussiste.
E se non sussiste, allora abbiamo una concezione di problema morale un tantino differente.
E non mi si vengano a tirare fuori tutti i condannati dalla mia parte, lo so, non ho bisogno di chi, carente in argomentazioni, mi ripete la solita manfrina imparata a memoria per ovviare ai sempre più frequenti casi di "nonsoosadirealloradicoquestotantoècomeunproverbiovasemprebene", lo so benissimo, e mi si trovi un post dove io dico che ciò è buono è giusto. Anzi, sarei io la prima a volerli fuori dal parlamento.
Solo che ahimè, anche io sono stata contaminata dal gioioso virus "votoilmenopeggio" e per me il menopeggio non si trova dove le questioni morali sono sempre in casa d'altri. Non è dove sussiste ancora la convinzione della superiorità morale, spirituale, culturale, antropologica, culinaria, artistica, etc. mentre poi il migliore è peggiore del peggiore di quello dell'altra parte (quello brutto cattivo,nero,mafioso,colpevole di reati inesistenti, per intenderci).

Personalmente, noi abbiamo mandato via una persona con l'unica colpa d'essere brutto ed essere andato con una donnina non propriamente di costumi tradizionali, ma che in molti, ci scommetterei la testa, in Parlamento se la sarebbero voluti ripassare molto volentieri.
(e per me è stato giustissimo mandarlo via, proprio per una questione morale).
Visco dovrebbe chiudersi in casa e non farsi vedere mai più, a confronto.

Ominobianco
03-06-2007, 13:27
Il punto è che Visco non ha fatto nulla.
Per altro i i 3 tanto discussi finazieri cioè il comandante regionale della Lombardia, generale Forchetti; il comandante del Nucleo provinciale Regionale della Lombardia, colonnello Lorusso; il comandante del Nucleo provinciale della polizia tributaria di Milano, colonnello Pomponi manco si sono poi occupati del caso Unipol infatti all'inchiesta (e alle sue intercettazioni) hanno lavorato, a Milano, gli uomini del nucleo di polizia valutaria di Roma quindi è vero che è avvenuto a Milano ma ci hanno lavorato gli uomini di Roma quindi quelli non c'azzeccavano nulla.
Per altro quei nomi rientravano in un piano più grande di spostamenti che era stato concordato dal viceministro con alti dirigenti amministrativi e della guardia di finanza come fa notare Bonini nei suoi articoli.

Infatti la magistratura non ha trovato nulla contro Visco tant'è che lo stesso pg di Milano ha spiegato che non c'è nulla di penalmente rilevante a carico di Visco:«Quanto a un eventuale abuso d'ufficio di Visco, dalla nostra indagine, dalla deposizione di Speciale e dall'esame di altri finanzieri che abbiamo sentito, non sono emersi, in modo prepotente, gli estremi per una comunicazione di reato a carico di Visco».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/23/visco_pg_milano.shtml

Dezseven
03-06-2007, 13:38
Questa vicenda dimostra che l'informazione che viene passata sulla televisione è ben lontana da quella che dovrebbe essere per un paese veramente libero e democratico....Vicende raccontate senza spiegare la cronologia effettiva dei fatti ma solo facendo valere una serie infinita di opinioni dei politici che dei fatti non sanno nemmeno dove siano di casa. Veramente una televisione e telegiornali pagati con i soldi pubblici(quelli RAI) che quelli assoggettati schifosamente al Padrone(vedi Mediaset!!!) rendono tutto una vera schifezza squisitamente italiana.
Che VERGOGNA!!! GIORNALISTI ITALIANI DA CACCIARE A CALCI NEL SEDERE!!!

T3d
03-06-2007, 13:49
x Ileana:

ma l'hai letta la ricostruzione dei fatti riportata prima o credi solo a quello che dice il secolo d'italia?

:mc:

Lorekon
03-06-2007, 13:59
Mai sentito un colpevole (non reo confesso) dirsi colpevole (ripeto: non reo confesso)?
Mai sentito un avvocato di un colpevole (non reo confesso) dire che il proprio assistito è colpevole?
Ecco, la differenza è che Visco, di avvocati ne ha più di uno.

Ora, io non sto dicendo che Visco sia perseguibile penalmente, non sono in grado di dire ciò causa lacune in materia legale. Ma sicuramente una questione morale sussiste.
E se non sussiste, allora abbiamo una concezione di problema morale un tantino differente.
E non mi si vengano a tirare fuori tutti i condannati dalla mia parte, lo so, non ho bisogno di chi, carente in argomentazioni, mi ripete la solita manfrina imparata a memoria per ovviare ai sempre più frequenti casi di "nonsoosadirealloradicoquestotantoècomeunproverbiovasemprebene", lo so benissimo, e mi si trovi un post dove io dico che ciò è buono è giusto. Anzi, sarei io la prima a volerli fuori dal parlamento.
Solo che ahimè, anche io sono stata contaminata dal gioioso virus "votoilmenopeggio" e per me il menopeggio non si trova dove le questioni morali sono sempre in casa d'altri. Non è dove sussiste ancora la convinzione della superiorità morale, spirituale, culturale, antropologica, culinaria, artistica, etc. mentre poi il migliore è peggiore del peggiore di quello dell'altra parte (quello brutto cattivo,nero,mafioso,colpevole di reati inesistenti, per intenderci).

Personalmente, noi abbiamo mandato via una persona con l'unica colpa d'essere brutto ed essere andato con una donnina non propriamente di costumi tradizionali, ma che in molti, ci scommetterei la testa, in Parlamento se la sarebbero voluti ripassare molto volentieri.
(e per me è stato giustissimo mandarlo via, proprio per una questione morale).
Visco dovrebbe chiudersi in casa e non farsi vedere mai più, a confronto.

ma stai scherzando?

Sottile mandava a prendere l'amante con l'auto del ministero, l'aveva sistemata in RAI... decisamente un malcostume, ma non un nodo politico, una questione da ladro di polli, alla Billè per capirci.

Visco ha esercitato le sue prerogative nei modi e nei tempi usuali per un sottosegretario con la sua Delega e le sue competenze.
Qui il nodo è squisitamente politico, è opinabile che abbia provveduto alla sostituzione, può dare adito al sospetto che fosse un forma di pressione e/o punizione er il generale "infedele" (cosa senza presupposti perchè in realtà NON furono i suoi uomini a lavorare su Unipol ma un altro nucleo, quello di Roma).

MA

è pur vero che Speciale ha fatto la sua parte, è agli atti che ha tardato a proporre un avvicendamento usuale. Avvicendamento proposto precedentemente in modo INCOMPLETO, ovvero senza "toccare" la Lombardia, ovvero dove stavano uomini "fedeli" al CDX che si erano macchiati di gravi irregolarità.

allora io chiedo: perchè speciale non aveva proposto un avvicendamento anche per Milano?


a me sembra un caso montato ad arte, più mi informo più emerge che Speciale è un uomo del CDX, organico al CDX e che ha usato la sua posizione per danneggiare lo schieramento avvserario.

Davvero uno scarso senso dello Stato.

Ileana
03-06-2007, 14:01
x Ileana:

ma l'hai letta la ricostruzione dei fatti riportata prima o credi solo a quello che dice il secolo d'italia?

:mc:

Fatta da un avvocato di un non reo confesso? :confused:
Ha più credibilità di quella fatta da altri?


Ripeto, io non sto mettendo in dubbio che di penale non ci sia nulla. Non sono studentessa di giurisprudenza e mi "fido" di quello che dice la magistratura (gioco forza vuole, appunto).
Ma la questione morale c'è tutta.
Ripeto, se la questione morale sussisteva (giustamente) per un uomo (mandato via anche piuttosto celermente) le cui uniche colpe sono quelle d'essere non propriamente esteticamente perfetto e d'essersi fatto una donnina, diciamo tendente ai facili costumi, ma che in Parlamento tutti avrebbero voluto ripassare almeno una volta, e con piacere (e mi ci gioco la testa, ma non perchè sono in malafede, o meglio, semplicemente perchè di donne in parlamento ce ne sono pochine, e gli uomini sono tutti di una certa pasta:read: ), non oso pensare cosa possa sussistere in questo caso.
Ripeto, con un minimo di autocritica si sarebbe già automandatovia, quantomeno per permettere di fare chiarezza più facilmente (per poi magari scoprire che il tutto non è vero, e riprendere il posto, è indiscutibile, questo).

T3d
03-06-2007, 14:03
ileana.

una domandina semplice.

sai chi era speciale e cosa ha fatto in questo anno di governo?

Ileana
03-06-2007, 14:17
ileana.

una domandina semplice.

sai chi era speciale e cosa ha fatto in questo anno di governo?

Potrei anche risponderti di si con tanto di spiegazione, ma chi ti dice che non sono andata a cercare tutto ciò che mi serviva su google facendo un copia incolla dei pezzi a me graditi? :stordita:


Piuttosto, sai che in Italia indagare su certe cose e certe persone è impossibile, perchè lì tutto è lecito?

FiSHBoNE
03-06-2007, 14:17
Questa vicenda dimostra che l'informazione che viene passata sulla televisione è ben lontana da quella che dovrebbe essere per un paese veramente libero e democratico....Vicende raccontate senza spiegare la cronologia effettiva dei fatti ma solo facendo valere una serie infinita di opinioni dei politici che dei fatti non sanno nemmeno dove siano di casa. Veramente una televisione e telegiornali pagati con i soldi pubblici(quelli RAI) che quelli assoggettati schifosamente al Padrone(vedi Mediaset!!!) rendono tutto una vera schifezza squisitamente italiana.
Che VERGOGNA!!! GIORNALISTI ITALIANI DA CACCIARE A CALCI NEL SEDERE!!!


i telegiornali italiani sono noti per dare uno spazio alle opinioni (a scapito dei fatti e degli approfondimenti seri) che è 2 - 3 volte maggiore di quello di altri paesi Europei come Francia, Germania etc..

il segreto come confessò qualcuno è di mettere a proprio agio l'interlocutore. Dei fatti non siamo degni, le nostre menti sono troppo graciline per sostenerli, molto meglio un bell'omogeneizzato a base di scambio di battute iper-prevedibili. A qualcuno come a me dopo queste pappate più che il ruttino viene da vomitare.

viva i giornalisti che fanno paura ai politici.

T3d
03-06-2007, 14:27
Potrei anche risponderti di si con tanto di spiegazione, ma chi ti dice che non sono andata a cercare tutto ciò che mi serviva su google facendo un copia incolla dei pezzi a me graditi? :stordita:


Piuttosto, sai che in Italia indagare su certe cose e certe persone è impossibile, perchè lì tutto è lecito?

brava! hai garbatamente evitato di rispondermi.

non è difficile sai, credo piuttosto che ti metta a disagio raccontare la verità su quel personaggio.

DonaldDuck
03-06-2007, 14:40
Ma qualcuno riflette sull'immediato cambio di rotta di Di Pietro e Bordon nel ritirare l'ordine del giorno al Senato? Come mai l'incidente del fuori onda con Mastella è stato immediatamente ricomposto? Possibile che stè robe si vedano solo a destra? POLTRONE DA MANTENERE...Il precedente da "vendicare" con la GDF c'era eccome. Il problema semmai è nella volontà di andare a fondo perchè il governo si mantiene in equilibrio su un filo di lana. Fortuna che i fanboy sono solo a destra. E l'autocritica si pretende solo dalla controparte politica. LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE DI FASSINO....

T3d
03-06-2007, 14:45
non si è andato in fondo alla questione di speciale?

doveva essere una uscita rumorosa, lo è stata
doveva creare problemi al governo, lo ha fatto

sul perchè è stato rimosso e sulle responsabilità del soggetto sulla vicenda di milano invece voi ci passate sopra come se niente fosse.

Maxmel
03-06-2007, 16:05
ma chi ti dice che non sono andata a cercare tutto ciò che mi serviva su google facendo un copia incolla dei pezzi a me graditi? :stordita:




Non hai fatto neanche quello secondo me altrimenti avresti capito che quello striscione poteva essere tranquillamente frainteso nel senso che la vergogna fosse proprio Speciale e che l'avvicendamento forse non era tanto fuoriluogo. :rolleyes:

Ominobianco
03-06-2007, 16:17
Speciale è stato nominato nel 2003 da Tremonti ed era l'uomo di Pollari alla Guardi di Finaza.
In Lombardia Speciale e l'amico Speziante hanno lottizzato tutto il possibile per questo non volevano che il ministro mettesse il bastone tra le ruote della loro rete di amicizie che si erano creati in anni di gestione.

Speciale presenta a Visco qualche mese fa un piano di avvicendamenti comprendenti l'intero quadro di comando della Guardia di Finza visto che è prassi che ogni tre anni gli incarichi siano avvicendati per ragioni di funzionalità.

Visco esamina il piano e vede che l'avvicendamento riguarda tutti i comandi salvo quelli di Milano e della Lombardia. Ne chiede ragione. Speciale, in ottemperanza, si impegna a riformulare il piano includendovi i comandi della Lombardia.

Infatti come fa notare Bonini Visco riunisce i direttori generali delle amministrazioni civili dello Stato, i vertici della Guardia di Finanza, chiedendo che su quella lista di trasferimenti faccia le loro osservazioni non solo il generale Spaziante, ma anche l'allora comandante in seconda Italo Pappa e l'ufficiale che dovrà succedergli, il generale Sergio Favaro.
Visco raccoglie da Favaro e Pappa un'opinione condivisa che a Milano e nella Lombradia esista "una criticità". Nessuno aggiunge di più. Ma il network che fa capo a Spaziante non è un segreto per nessuno.

Speciale allora prende tempo e iniza a tessere la sua tela montando il caso di Visco che vorrebbe far allontanare finanzieri che si occupano di Unipol(ben sapendo che era una bufala) e con questa scusa riesce a bloccare gli avvecendamenti in Lombardia che avrebbero rotto la sua rete di potere creata in Lombardia in anni di gestione.
Infatti Bonini fa notare che in realtà, nessuno di quei 3 comandanti della guardia di finanza ha mai messo mano al caso Unipol,all'inchiesta (e alle sue intercettazioni) hanno lavorato, a Milano, gli uomini del nucleo di polizia valutaria di Roma.
Tant'è che la magistratura non ha trovato nulla su Visco.

Ecco quindi che Speciale passa per eroe della patria,riesce a salvaguardare la sua rete di amicizie e poteri creata in Lombardia e scredita Visco mettendo in difficoltà il governo.

Tenebra
03-06-2007, 16:39
nel senso che la vergogna fosse proprio Speciale e che l'avvicendamento forse non era tanto fuoriluogo. :rolleyes:

Secondo chi?

Secondo Bonini, ex giornalista del Manifesto (noto giornale superpartes) e le cui più grosse opere giornalistiche (passatemi il termine non appropriato al personaggio) sono tutte "inchieste" i cui bersagli e la cui stesura farebbero impallidire quelle del Giornale, tanto vituperato da voi?

Secondo la Repubblica, l'organo non ufficiale prodiano, il cui proprietario è amico personale del premier, nonchè primo firmatario e tessera numero uno del nascente Partito Democratico?

Fa quasi tenerezza questa crociata per diffamare (spesso giustamente, notiamo, perchè in Italia non si salva nessun quotidiano) gli altri giornali ed elevare a Verità Immacolata ciò che viene riportato da un altro giornale, peraltro apertamente schierato a sinistra e che da sempre si prodiga in costruzioni del tutto simili a quelle che fanno gli avversari, così vituperati...

...l'importante è che ci crediate voi :asd:

Ominobianco
03-06-2007, 16:43
Bonini è un cronista giudiziario che ha scritto per tanti giornali dal Corriere della Sera a Repubblica al Manifesto.
Ha seguito le vicende giudiziarie fin dal suo inizio e non ha fatto altro che riportare i fatti ricostruendo quanto accadato fin dal suo inizio.

ennys
03-06-2007, 16:48
Bonini è un cronista giudiziario che ha scritto per tanti giornali dal Corriere della Sera a Repubblica al Manifesto.
Ha seguito le vicende giudiziarie fin dal suo inizio e non ha fatto altro che riportare i fatti ricostruendo quanto accadato fin dal suo inizio.


L'ha raccontata, permettimi, mettendoci un pacco di sue valutazioni e giudizi.

Cronaca e commenti sono due cose che il giornalismo italiano non è mai in grado o non vuole mai separare.

Mi riquoto perchè vedo che il messaggio non passa...

T3d
03-06-2007, 16:48
questo speciale? :rolleyes:

SALUTO A BERLUSCONI: “SEMPRE AGLI ORDINI”
Dal Corriere della Sera - La presenza del generale Roberto Speciale ha suscitato reazioni contrapposte nei politici presenti alla parata del 2 giugno: malumori e imbarazzi a sinistra, volti più distesi, se non contenti, a destra. Come racconta lo stesso generale destituito dal governo, il presidente del Consiglio Romano Prodi, volto scurissimo, ha preferito evitare il contatto e ha cambiato strada pur di non salutarlo.

Nelle foto si nota l'imbarazzo degli altri rappresentanti del centrosinistra, a cominciare dal sindaco di Roma Walter Veltroni. Chi invece era piuttosto felice di incontrare l'ormai ex comandante della Guardia di Finanza era Silvio Berlusconi, che ha dapprima salutato il suo successore, Cosimo D'Arrigo.

Poi si è avvicinato a Speciale. Che ha salutato con una stretta di mano il leader di Forza Italia e che, guardandolo negli occhi, ad alta voce, ha dichiarato: «Sempre agli ordini».

cronaca o valutazioni personali?

FiSHBoNE
03-06-2007, 16:50
Il Giornale è un esempio irraggiungibile di giornalismo marcio. Il Giornale ha fatto partire inchieste fasulle con titoloni in prima pagina. Lasciamo stare vah... Repubblica non è nemmeno paragonabile. Un conto è una maggiore simpatia verso uno o l'altro schieramento, un conto è la non veridicità dei fatti di cui si parla. Su Repubblica ho letto spessissimo critiche al centro sinistra, anche con un sarcasmo veramente sprezzante, e soprattutto non ho letto di fantomatici dossier. Su Il Giornale come siamo messi ad autocritica?

rootshooter
03-06-2007, 16:52
Certo che qui siamo davanti a 2 ipotesi di scenari opposti e davvero precoccupanti:

1. Quello sostenuto dalla CDL che dice che il governo interferisce nel lavoro della guardia di finanza per ragioni di uso e consumo personali (ipotesi alla quale non credo per il motivo che questo governo e specialmente Visco sono impopolari per l'inasprirsi della lotta all'evasione fiscale e un rapporto fiduciaro con i dirigenti della guardia di finanza è essenziale per tale scopo. Le ingerenze inappropriate porterebbero solo ad una situazione di stallo per lo scopo di tale lotta. Inoltre un governo così debole difficilmente può permettersi comportamenti del genere).

2. L'altro scenario è quello di una serie di uomini e di intrecci di potere in posizione chiave nell'amministrazione dello stato che hanno il potere di mettere sotto scacco ed in difficoltà il governo quando le azioni di quest'ultimo minano il loro potere. Una situazione del genere, in cui il governo non può prendere decisioni nei settori che gli competono, crea un governo occulto del paese, non soggetto ad elezioni e decisioni popolari, e dà lo stato nelle mani di un'oligarchia di potenti, con il popolo che deve subire le eventuali lotte intestine tra centri di potere. (non propendo neanche per queste ipotesi "complottistiche" generalmente, ma quando un "generale", un servitore dello stato che sa bene, in quanto facente parte di un'organizzazione fortemente gerarchica, cosa vuol dire la gerarchia e a quali istituzioni deve obbedire, si mette muro contro muro contro il governo ed il ministero dal quale dipende ci sono solo due ipotesi: o è un eroe che si immola per una causa giusta, oppure fa parte di un altro centro di potere non dipendente da quello a cui è soggetto ufficialmente).

Io rimango ancora col beneficio del dubbio, voglio proprio sentire Visco riferire in senato. Sbaglia Prodi, per me, a dire che adesso non c'è più bisogno di riferire dato che Visco ha rimesso le deleghe, perchè così, insabbiando, finisce per fare rafforzare la tesi che Visco e il centrosinistra hanno qualcosa da nascondere.

Maxmel
03-06-2007, 16:52
Secondo chi?

Secondo Bonini, ex giornalista del Manifesto (noto giornale superpartes) e le cui più grosse opere giornalistiche (passatemi il termine non appropriato al personaggio) sono tutte "inchieste" i cui bersagli e la cui stesura farebbero impallidire quelle del Giornale, tanto vituperato da voi?

Secondo la Repubblica, l'organo non ufficiale prodiano, il cui proprietario è amico personale del premier, nonchè primo firmatario e tessera numero uno del nascente Partito Democratico?

Fa quasi tenerezza questa crociata per diffamare (spesso giustamente, notiamo, perchè in Italia non si salva nessun quotidiano) gli altri giornali ed elevare a Verità Immacolata ciò che viene riportato da un altro giornale, peraltro apertamente schierato a sinistra e che da sempre si prodiga in costruzioni del tutto simili a quelle che fanno gli avversari, così vituperati...

...l'importante è che ci crediate voi :asd:
Il giornale si vitupera da solo se tu vuoi continuare a crederci fai pure. Altrimenti puoi sempre passare a Libero è tornato pure a scriverci Farina se non mi sbaglio... :rolleyes:

FiSHBoNE
03-06-2007, 16:56
che avrà detto? :what:

http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2007/06_Giugno/02/BER/23.JPG

T3d
03-06-2007, 16:59
questo speciale :rolleyes:


http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=6992
02 Giugno, 2007
Il Generale è molto Speciale: la guerra a Visco
Lo scontro tra il Vceministro e le Fiamme Gialle (di Marco Lillo su L'Espresso)

Contesta Visco. Ma il capo della Finanza fece trasferire un investigatore contro la volontà della Procura. Per uno scherzo del destino, a occuparsi del caso Visco-Speciale saranno due magistrati che conoscono bene il comandante generale della Guardia di Finanza. Il procuratore di Roma, Giovanni Ferrara, e il sostituto Angelo Racanelli dovranno accertare se Visco abbia fatto pressioni indebite sul comandante Roberto Speciale per trasferire quattro ufficiali da Milano, nonostante il parere contrario del capo della Procura Manlio Minale. Speciale ha raccontato ai magistrati milanesi di essersi opposto a Visco dopo avere sentito Minale. Ora il viceministro dovrà rendere conto del suo comportamento davanti alle Camere e ai pm romani.

Eppure l'autoritratto del comandante pronto a sfidare la politica per accontentare i magistrati stride un po' con l'esperienza diretta di Racanelli e Ferrara. Tre anni fa Speciale, in una vicenda simile, non ha tenuto in gran conto le proteste della Procura di Roma. Quello stesso Speciale che oggi racconta: "Obiettai a Visco che sarebbe stato opportuno informare (dei trasferimenti) l'autorità giudiziaria di Milano e lui mi ha risposto categoricamente che non avrebbe costituito alcun problema il non avvertirla... poi incontrai il procuratore Minale che mi disse di essere allarmato", tre anni fa si comportò in modo diverso.

Alla fine del 2003, la Procura di Roma ereditò un'indagine del pm potentino Henry Woodcock che riguardava, tra gli altri, l'ambasciatore Umberto Vattani e l'ex patron del Perugia Luciano Gaucci. L'unico investigatore che padroneggiava la materia era il capitano del Gico Gianluca Trezza, che da un paio di anni si occupava a tempo pieno dell'inchiesta. All'improvviso, il primo aprile 2004, fu trasferito alla commissione parlamentare Ilaria Alpi, presieduta da Carlo Taormina. Una scelta singolare, anche perché Taormina non aveva chiesto lui, ma 'un capitano della finanza'. Il comandante del nucleo, Paolo Poletti, fu convocato in Procura e i magistrati invocarono il potere di veto previsto dalla legge. Senza esito. Il procuratore Ferrara arrivò a scrivere una lettera a Speciale, ma il comandante quella volta non mosse un dito. I tempi delle indagini si allungarono e ancora oggi la Finanza deve chiudere l'inchiesta sulla presunta corruzione di Gaucci. Intanto l'ex patron del Perugia è latitante a Santo Domingo e nessuno ricorda i bei tempi in cui Speciale era tra gli ospiti della festa nel castello dell'imprenditore sotto inchiesta.

Speciale è un garantista. Il suo aiutante di campo, il maggiore Giovanni Cosentino, che presto sarà chiamato a testimoniare sul caso Visco, è indagato a Salerno per falso e altri reati in una storia che ha portato all'arresto di quattro finanzieri. È stato coperto di encomi e promosso maggiore superando molti colleghi. Un altro fedelissimo di Speciale, il generale Walter Cretella, coinvolto in un paio di indagini, è stato promosso capo della Scuola tributaria. Il generale Raffaele Romano, incappato nelle telefonate di Luciano Moggi (chiedeva due posti per la trasferta di Madrid), è diventato capo del Reparto intelligence. È un po' la versione moderna della trave nell'occhio: Moggi gli diceva che aveva problemi a dargli i biglietti perché il suo comandante aveva 'invaso l'aereo' con quattro posti, anche per il figlio.

E proprio un figlio di Speciale, Massimiliano, potrebbe essere chiamato dalla Procura di Roma per chiarire una vicenda del 2004. A 'L'espresso' risulta che durante una perquisizione ordinata dal pm di Roma Cristina Palaia negli uffici di un grande mobiliere, Alberto Adinolfi, i carabinieri si sono imbattuti per caso in una cartellina con su scritto: 'Speciale-riservato'. Dentro c'erano gli ordini per i mobili e i conteggi della ristrutturazione della casa del figlio del generale. L'ordinativo intestato a Speciale junior riporta un totale di 18 mila euro, fra tavoli di marmo, armadi, letti e divani. Ci sono poi altri conteggi a penna per 42 mila euro e alcune carte sui lavori eseguiti da un'altra ditta, tutto relativo al figlio di Speciale. I carabinieri però notano alcune stranezze e sottolineano il precedente ruolo dell'alto ufficiale al vertice delle Forze Armate, dalle quali Adinolfi aveva ottenuto diverse commesse. Nello stesso faldone l'imprenditore conservava biglietti autografi e una foto del comandante. Secondo gli investigatori però manca un dato: "Il riscontro certo" dell'avvenuto pagamento dei mobili.

Ominobianco
03-06-2007, 17:04
Altrimenti puoi sempre passare a Libero è tornato pure a scriverci Farina se non mi sbaglio... :rolleyes:

Già Farina è stato radiato dall'ordine dei giornalisti e Libero ha aggirato tale provvedimento continuando a far scrivere Farina nelle vesti di opinionista.
Un bel tipo che ha patteggiato 6 mesi di reclusione poi commutata in una multa di 6.800 euro per favoreggiamento sul rapimento dell'ex imam di Milano, Abu Omar.

Un tipo così in altri paese un quotidiano farebbe di tutto per tenerselo il più lontano possibile mentre da noi Libero fa di tutto per poterlo far cmq scrivere...
Davvero un bel quotidiano Libero.

ennys
03-06-2007, 17:04
Il Giornale è un esempio irraggiungibile di giornalismo marcio. Il Giornale ha fatto partire inchieste fasulle con titoloni in prima pagina. Lasciamo stare vah... Repubblica non è nemmeno paragonabile. Un conto è una maggiore simpatia verso uno o l'altro schieramento, un conto è la non veridicità dei fatti di cui si parla. Su Repubblica ho letto spessissimo critiche al centro sinistra, anche con un sarcasmo veramente sprezzante, e soprattutto non ho letto di fantomatici dossier. Su Il Giornale come siamo messi ad autocritica?


Ti assicuro, tanto per tranquillizzarti, che l'opinione che molti di noi che non sono di sx hanno su organi tipo La Repubblica o L'Unità è molto più bassa e severa di quella che tu hai de Il Giornale.

Solo che non lo andiamo a dire ad ogni piè sospinto dipingendo le nostre testate preferite come portatrici di verità rivelata.




Almeno io non lo faccio mai.



La questione oggetto della discussione, come ho già detto, è complessa ed intricata, per cui si fa fatica a farsi un'idea di come siano andate veramente le cose.

Vista però la strenua e veemente difesa del vicemin che ne fanno i vostri house-organ, comincio a pensare che le cose possano essere andate in modo diametralmente opposto a quanto descritto da Bonini e compagni...

T3d
03-06-2007, 17:11
scusa ennys... ma cosa c'è di fazioso in questo elenco di fatti di cronoca?

1. Speciale presenta a Visco qualche mese fa un piano di avvicendamenti comprendenti l'intero quadro di comando della G. d. F. Motivazione: è prassi che ogni tre anni gli incarichi siano avvicendati per ragioni di funzionalità.

2. Visco esamina il piano e vede che l'avvicendamento riguarda tutti i comandi salvo quelli di Milano e della Lombardia. Ne chiede ragione. Speciale, in ottemperanza, si impegna a riformulare il piano includendovi i comandi della Lombardia.

3. Visco sa benissimo il motivo dell'esclusione dei generali e dei colonnelli che hanno incarichi dirigenti a Milano: si è formato da anni in quella provincia un gruppo di potere collegato con il comando generale di Roma. Risulta a Visco che quegli ufficiali abbiano "chiuso gli occhi" su gravissime irregolarità verificatesi nel sistema delle intercettazioni telefoniche, avvenute nel corso di scalate finanziarie a banche e a giornali.

Alcuni di quei documenti sono stati trafugati e consegnati a giornali di parte per la pubblicazione. In alcuni casi le intercettazioni non sono neppure arrivate all'ufficio del Pubblico Ministero ma trafugate prima e consegnate ai giornali senza che la magistratura inquirente ne avesse preso visione.

4. Passano i giorni e le settimane ma Speciale non consegna il nuovo piano di avvicendamento.

5. Nel frattempo lo stesso Speciale avvisa, all'insaputa di Visco, il procuratore della Repubblica di Milano che i comandi della G. d. F. milanese stanno per essere sostituiti. Il procuratore si preoccupa per i nuclei di polizia giudiziaria che operano ai suoi ordini effettuando inchieste delicate e importanti. Speciale lo invita a mettere per iscritto quelle preoccupazioni. Arriva la lettera del procuratore. Speciale la mostra a Visco.

6. Visco, dopo aver riesaminato la pratica, telefona a Speciale per manifestare la sua sorpresa e il suo malcontento. Speciale mette in vivavoce la telefonata alla presenza di due alti ufficiali che ascoltano la conversazione.

7. Il tribunale di Milano, richiesto di verificare lo stato dei fatti in via di accertamento, esclude che esista alcuna indebita interferenza da parte di Visco.

8. Speciale rende pubblico il conflitto in atto presentandolo come un'interferenza di Visco sull'autonomia della G. d. F.
Di qui i seguiti politici che conosciamo e che portano all'autosospensione di Visco dalla delega sulla G. d. F. e alla rimozione di Speciale dal comando generale per rottura del rapporto fiduciario tra lui e il governo.

Maxmel
03-06-2007, 17:12
Ti assicuro, tanto per tranquillizzarti, che l'opinione che molti di noi che non sono di sx hanno su organi tipo La Repubblica o L'Unità è molto più bassa e severa di quella che tu hai de Il Giornale.

Solo che non lo andiamo a dire ad ogni piè sospinto dipingendo le nostre testate preferite come portatrici di verità rivelata.




Almeno io non lo faccio mai.



La questione oggetto della discussione, come ho già detto, è complessa ed intricata, per cui si fa fatica a farsi un'idea di come siano andate veramente le cose.

Vista però la strenua e veemente difesa del vicemin che ne fanno i vostri house-organ, comincio a pensare che le cose possano essere andate in modo diametralmente opposto a quanto descritto da Bonini e compagni...

Fammi il favore niente e nessuno è arrivato ai livelli de Il Giornale anche in questo caso fatti zero, si è tirata in ballo la procura di milano (anche in questo td) che ha prontamente smontato tutto.
Quindi visti i legami di Speciale con Pollari ( :rolleyes: ) e con la cdl e considerato come e quando è saltata fuori questa vicenda io, invece, non faccio fatica a pensare che i fatti siano andati proprio come raccontato sopra.

Tenebra
03-06-2007, 17:12
Il giornale si vitupera da solo se tu vuoi continuare a crederci fai pure. Altrimenti puoi sempre passare a Libero è tornato pure a scriverci Farina se non mi sbaglio... :rolleyes:

Quello che io leggo non sono affari tuoi, nè ti permetto illazioni.
Se sai di non poter difendere l'indifendibile (la pretesa "verginità politica" di Repubblica) evita di postare, perchè dire "gnegnegne tu leggi di peggio" si commenta da solo.
Oltretutto, se proprio lo vuoi sapere - così ti risparmi elucubrazioni mentali la prossima volta - personalmente considero Repubblica, Il Giornale e Libero sullo stesso piano, ovvero prendendo a prestito le parole di un mio ex docente di lingua "fogliacci: ogni quotidiano in cui puoi trovare filippiche contro o pro questo o quell'operato di questo o quel personaggio/partito politico non è un giornale, è un fogliaccio".
Le basi del giornalismo, queste sconosciute.

gretas
03-06-2007, 17:12
Consiglio:


http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=6992

DonaldDuck
03-06-2007, 17:14
Quando insisto che la situazione mi puzza...
http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.992931353

GDF: DI PIETRO, ANCHE IL GENERALE SPECIALE VA CREDUTO

AVVICENDAMENTO NON SIA ATTO DI RITORSIONE PERSONALE

Roma, 1 giu. - (Adnkronos) - "Prendiamo atto che e' venuto a mancare il rapporto di fiducia tra la Guardia di Finanza e il vertice politico da cui dipende il Corpo". E' quanto sottolinea in una nota il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro. "Ci auguriamo - prosegue- che l'avvicendamento disposto dal Consiglio dei ministri non sia ne' visto, ne' risulti, essere un atto di ritorsione personale giacche', fino a prova contraria, cosi' come deve essere creduto il vice ministro Visco -conclude Di Pietro- va creduto anche il Generale della Guardia di Finanza".


Questo personaggio ha ritirato l'ODG al Senato senza preoccuparsi minimamente della credibilità del Generale. Ed ora con questa dichiarazione cerca di salvare la propria immagine. A che pro chiedere il ritiro della delega e non la verifica della posizione di Visco?

DonaldDuck
03-06-2007, 17:15
Consiglio:


http://www.welfarecremona.it/wmview.php?ArtID=6992
Già abbiamo letto. Forse qualcuno ha già postato il link prima di te. Grazie.

T3d
03-06-2007, 17:20
Quello che io leggo non sono affari tuoi, nè ti permetto illazioni.
Se sai di non poter difendere l'indifendibile (la pretesa "verginità politica" di Repubblica) evita di postare, perchè dire "gnegnegne tu leggi di peggio" si commenta da solo.
Oltretutto, se proprio lo vuoi sapere - così ti risparmi elucubrazioni mentali la prossima volta - personalmente considero Repubblica, Il Giornale e Libero sullo stesso piano, ovvero prendendo a prestito le parole di un mio ex docente di lingua "fogliacci: ogni quotidiano in cui puoi trovare filippiche contro o pro questo o quell'operato di questo o quel personaggio/partito politico non è un giornale, è un fogliaccio".
Le basi del giornalismo, queste sconosciute.
certo che paragonare repubblica al giornale e a libero....

posso capire l'unità... MA REPUBBLICA!!! con lo stesso acume politico si può definire il Corriere di destra!

ma per piacere!

Maxmel
03-06-2007, 17:26
Quello che io leggo non sono affari tuoi, nè ti permetto illazioni.
Se sai di non poter difendere l'indifendibile (la pretesa "verginità politica" di Repubblica) evita di postare, perchè dire "gnegnegne tu leggi di peggio" si commenta da solo.
Oltretutto, se proprio lo vuoi sapere - così ti risparmi elucubrazioni mentali la prossima volta - personalmente considero Repubblica, Il Giornale e Libero sullo stesso piano, ovvero prendendo a prestito le parole di un mio ex docente di lingua "fogliacci: ogni quotidiano in cui puoi trovare filippiche contro o pro questo o quell'operato di questo o quel personaggio/partito politico non è un giornale, è un fogliaccio".
Le basi del giornalismo, queste sconosciute.

A me di cosa leggi importa niente, infatti ti invitavo a fare come ti pareva quindi stai tranquillo ed evita pure certe premure, semplicemente noto che anche se ritieni il giornale un "fogliaccio" ti butti a capofitto su certe "inchieste" quindi evita le prediche e le illazioni sulla credulità altrui anche perchè le diffese d'ufficio le hai lette solo tu.

Ps. il :rolleyes: era per Libero non per te

DonaldDuck
03-06-2007, 17:53
EDIT

Tanto è inutile.

T3d
03-06-2007, 17:57
EDIT

Tanto è inutile.

hhahahahhaha ma hai editato!

avevi inserito un articolo del 27 di maggio. molte cose sono state chiarite da allora.

DonaldDuck
03-06-2007, 18:09
hhahahahhaha ma hai editato!

avevi inserito un articolo del 27 di maggio. molte cose sono state chiarite da allora.
E' vero, però il 27 maggio del 2007. In 7 giorni chissà quante cose sono state chiarite. Continua a ridere e proseguite a dissertare sui quotidiani senza focalizzare il problema. Poi si afferma che nessuno si adopera in difese d'ufficio. Interessante la dichiarazione di Di Pietro, vero? Scommetto che nessuno l'ha letta.

T3d
03-06-2007, 18:16
E' vero, però il 27 maggio del 2007. In 7 giorni chissà quante cose sono state chiarite. Continua a ridere e proseguite a dissertare sui quotidiani senza focalizzare il problema. Poi si afferma che nessuno si adopera in difese d'ufficio. Interessante la dichiarazione di Di Pietro, vero? Scommetto che nessuno l'ha letta.

certo le ho lette. sono anche condivisibili.

dov'è lo scoop?

tu invece ti dovresti focalizzare sul tipo di persona quale era speciale, invece di attaccarti a giornaletti come il giornale.

lukeskywalker
03-06-2007, 18:17
speciale doveva essere rimosso in ogni caso.
cadendo la fiducia tra lui e l'istituzione da cui dipendeva funzionalmente (l'esecutivo) non poteva rimanere a ricoprire quel ruolo, mi pare ovvio, a prescindere che avesse ragione o meno.
poi c'è chi vuole vedere per forza in questa destituzione una punizone.
certo che si poteva attendere la scadenza naturale del suo mandato, ormai prossima.

mi chiedo ancora come abbia potuto esercitare il comando serenamente essendo sottoposto a tutte queste "pressioni politiche" e, soprattutto, perchè non abbia rassegnato le dimissioni all'epoca dei fatti contestati: se non aveva libertà decisionale e si sentiva manipolato e costretto da un potere che non aveva diritto ad esercitare tali pressioni ne aveva l'obbligo.

indelebile
03-06-2007, 18:18
posso dire sobriamente che vi incantate su questioni che ai comuni mortali non fregano un c.... ?

Si dovrebber parlare di altro...le spese della politica, la casta, una legge ellettorale decente, di economia, della giustizia

:(

lukeskywalker
03-06-2007, 18:18
certo le ho lette. sono anche condivisibili.

dov'è lo scoop?

tu invece ti dovresti focalizzare sul tipo di persona quale era speciale, invece di attaccarti a giornaletti come il giornale.

posso chiederti secondo la tua opinione che persona era (è)?

Tenebra
03-06-2007, 18:24
certo che paragonare repubblica al giornale e a libero....

posso capire l'unità... MA REPUBBLICA!!! con lo stesso acume politico si può definire il Corriere di destra!

ma per piacere!

Ma per piacere tu :rolleyes:
Repubblica è considerata intoccabile ed equilibrata solo da chi è di sinistra: mai chiesto perchè? Ma hai almeno letto il mio post della pagina precedente? Lo sai di chi è Repubblica, a chi fa capo, quali interessi ci sono dietro, che "trafila" hanno fatto i giornalisti che vi scrivono?
No, non lo sai o te ne freghi, quindi ribalto: ma per piacere, quale acume politico... un bel paraocchi e via, giusto? :rolleyes:

OT: scusa Donald, lo so che dissertare sui quotidiani fa solo il gioco di chi preferisce giocare alle tre scimmiette, ma è ora di finirla con le baggianate della "Repubblica Verbo Divino e tutto il resto fuffa", si è caduti da tempo nel ridicolo. Posso capire i propagandisti, ma gli altri... :rolleyes:

DonaldDuck
03-06-2007, 18:25
posso dire sobriamente che vi incantate su questioni che ai comuni mortali non fregano un c.... ?

Si dovrebber parlare di altro...le spese della politica, la casta, una legge ellettorale decente, di economia, della giustizia

:(
Potrei anche essere d'accordo con te, ma se ciò mi fa sorgere dubbi sulle azioni di governo che senso ha discutere di tutto il resto? Anche la posizione assunta in merito dallo stesso Napolitano che afferma di non potersi intromettere pur lasciando la porta aperta ad ascoltare tutti...
http://www.difesa.it/Presidente+della+Repubblica

Il Capo dello Stato
La Costituzione (art. 87), per quanto attiene alla Difesa, attribuisce al Presidente della Repubblica le seguenti competenze:

- il Comando delle Forze Armate;
- la presidenza del Consiglio Supremo di Difesa;
- la dichiarazione dello stato di guerra deliberato dalle Camere.

Sull'effettivo comando delle Forze Armate, ancorchè la dottrina sembri propendere che esso spetti al Governo, secondo gli indirizzi e sotto il controllo del Parlamento, riconosce comunque come il comando costituzionalmente conferito al Presidente della Repubblica non possa avere un carattere puramente cerimoniale e simbolico, anche in funzione del fondamentale ruolo di controllo e garanzia, riconosciuto al Capo dello Stato, dell'impiego delle Forze Armate.
Tale ruolo di garanzia dell'equilibrio costituzionale in materia di indirizzo politico di difesa e di sicurezza, in particolare, risulta chiaramente rafforzato dalla legge n. 25/1997 recante "Attribuzioni del Ministro della Difesa, e ristrutturazione dei vertici delle Forze Armate e dell'Amministrazione della Difesa" che, comportando l'aumento e la rilevanza dei compiti del Consiglio Supremo di Difesa in materia di sicurezza e di difesa, accresce anche la rilevanza politica delle attribuzioni del Capo dello Stato, quale Presidente dell'organo istituzionale.

T3d
03-06-2007, 18:28
posso chiederti secondo la tua opinione che persona era (è)?

un uomo di pollari, capo del sismi silurato dopo la vincenda abu omar.
faceva parte di una cerchia di persone nominate direttamente dal governo berlusconi.... il famoso stato nello stato
dopo che cambiò il governo, perse naturalmente il riferimento principale a palazzo chigi e avendo preventivato un avvicendamento di tutta la cricca, si è guardato bene dal farlo nella maniera più eclatante possibile.
il giornale è solo un'altra pedina dello scacchiera.

di fatto non c'è nulla di rilevante nella vicenda.

lukeskywalker
03-06-2007, 18:32
posso dire sobriamente che vi incantate su questioni che ai comuni mortali non fregano un c.... ?

Si dovrebber parlare di altro...le spese della politica, la casta, una legge ellettorale decente, di economia, della giustizia

:(

apri un altro topic allora :rolleyes:

DonaldDuck
03-06-2007, 18:40
certo le ho lette. sono anche condivisibili.

dov'è lo scoop?

Non è questione di scoop ma di malafede. Ma se non sai leggere tra le righe...E' da un pezzo che batto su Di Pietro, Bordon e Mastella. Le poltrone...le preghiere...rimangiarsi tutto anche a scapito della propria dignità politica...evitare il confronto in Senato...poi è facile rilasciare una dichiarazione di circostanza all'agenzia di turno.
tu invece ti dovresti focalizzare sul tipo di persona quale era speciale, invece di attaccarti a giornaletti come il giornale.
Ora sei tu che mi fai sorridere :D. Se non si va a fondo della faccenda al massimo mi posso attaccare al tram. Poi detta da te che avevi toppato sghignazzando sull'articolo del 27 Maggio... :D

T3d
03-06-2007, 18:43
Non è questione di scoop ma di malafede. Ma se non sai leggere tra le righe...E' da un pezzo che batto su Di Pietro, Bordon e Mastella. Le poltrone...le preghiere...rimangiarsi tutto anche a scapito della propria dignità politica...evitare il confronto in Senato...poi è facile rilasciare una dichiarazione di circostanza all'agenzia di turno.
appunto... che c'è di nuovo?
Ora sei tu che mi fai sorridere :D. Se non si va a fondo della faccenda al massimo mi posso attaccare al tram. Poi detta da te che avevi toppato sghignazzando sul 27 Maggio... :D
io non "toppato" un bel niente
hai citato un articolo del 27 e nella settimana trascorsa si sono venuti a sapere molte cose sul grandissimo e emerito generale speciale.
per questo motivo ti sottolineavo il fatto che la vicenda è complessa, quindi vanno riportati tutti i fatti, non solo quelli che fanno comodo.

DonaldDuck
03-06-2007, 19:03
appunto... che c'è di nuovo?

Che gettano ulteriori ombre di dubbi.

io non "toppato" un bel niente
hai citato un articolo del 27 e nella settimana trascorsa si sono venuti a sapere molte cose sul grandissimo e emerito generale speciale.
per questo motivo ti sottolineavo il fatto che la vicenda è complessa, quindi vanno riportati tutti i fatti, non solo quelli che fanno comodo.

Appunto, ho anche rapportato le dichiarazioni di Napolitano con il suo ruolo istituzionale. Non mi sono attaccato alle valutazioni su un giornale. E come novità, nella settimana trascorsa, ho scoperto che il Generale aveva fatto anche l'uomo proiettile per il circo Togni :D

DonaldDuck
03-06-2007, 19:07
OT: scusa Donald, lo so che dissertare sui quotidiani fa solo il gioco di chi preferisce giocare alle tre scimmiette, ma è ora di finirla con le baggianate della "Repubblica Verbo Divino e tutto il resto fuffa", si è caduti da tempo nel ridicolo. Posso capire i propagandisti, ma gli altri... :rolleyes:
No problem ;)

T3d
03-06-2007, 19:10
Che gettano ulteriori ombre di dubbi.

Appunto, ho anche rapportato le dichiarazioni di Napolitano con il suo ruolo istituzionale. Non mi sono attaccato alle valutazioni su un giornale. E come novità, nella settimana trascorsa, ho scoperto che il Generale aveva fatto anche l'uomo proiettile per il circo Togni :D

nono... ha fatto di peggio.

l'errore madornale del governo è stato di non averlo silurato prima.
si doveva preventivare una azione di destabilizzazione da parte di questo individuo.

Maxmel
03-06-2007, 19:16
ma se hanno revocato la delega a Visco e avvicendato Speciale che odg ci doveva essere?
E cosa avrebbe detto Napolitano di diverso dal fatto che non è suo compito entrare nel merito?

T3d
03-06-2007, 19:21
ma se hanno revocato la delega a Visco e avvicendato il speciale che odg ci doveva essere?
E cosa avrebbe detto Napolitano di diverso dal fatto che non è suo compito entrare nel merito?

avrebbero voluto che avesse sciolto le camere e dato tutti i seggi all'opposizione... non è così? :fagiano:

:asd:

Maxmel
03-06-2007, 19:26
avrebbero voluto che avesse sciolto le camere e dato tutti i seggi all'opposizione... non è così? :fagiano:

:asd: Penso che il personaggio in questione non abbia bene in mente la funzione del PdR in Italia: una volta disse che Ciampi avrebbe potuto non far passare la Gasparri, in occasione della fiducia al governo Prodi disse che bisognava vedere cosa avrebbe fatto Napolitano perchè c'era stata la maggioranza con i senatori a vita e adesso questa... mah...

T3d
03-06-2007, 19:30
Penso che il personaggio in questione non abbia bene in mente la funzione del PdR in Italia: una volta disse che Ciampi avrebbe potuto non far passare la Gasparri, in occasione della fiducia al governo Prodi disse che bisognava vedere cosa avrebbe fatto Napolitano perchè c'era stata la maggioranza con i senatori a vita e adesso questa... mah...

guarda io di questi individui non mi stupisce più nulla.

sono l'antipolitica per eccellenza... una talebanizzazione dello scontro che ha pochi precedenti in italia e completamente assente in qualsiasi nazione democratica del mondo.

naturalmente vengono votati in massa... tant'è...

DonaldDuck
03-06-2007, 19:33
nono... ha fatto di peggio.

l'errore madornale del governo è stato di non averlo silurato prima.
si doveva preventivare una azione di destabilizzazione da parte di questo individuo.
Sisi. Hai proprio ragione. Ottima ed imparziale difesa d'ufficio :D. Qualcuno ci stà sulle palle? Lo togliamo di mezzo. Ma sul balcone a Piazza Venezia non usciva qualcun'altro? Magari qualche decina d'anni fa. Dici che il nuovo uomo ha cambiato posto? Basta saperlo...

T3d
03-06-2007, 19:36
Sisi. Hai proprio ragione. Ottima ed imparziale difesa d'ufficio :D. Qualcuno ci stà sulle palle? Lo togliamo di mezzo. Ma sul balcone a Piazza Venezia non usciva qualcun'altro? Magari qualche decina d'anni fa. Dici che il nuovo uomo ha cambiato posto? Basta saperlo...

deduco che non conosci quello che il caro speciale ha fatto con l'inchiesta su visco!
o sei in malafede e lo fai apposta, oppure veramente leggi solo quello che vuoi tu

la cosa divertente è che ha te viene il dubbio sull'operato del governo, ma il dubbio che sorge soffermandosi sulla provenienza e la nomina di speciale non ti passa neanche per l'anticamera del cervello!

ottimo senso politico.

DonaldDuck
03-06-2007, 19:43
ma se hanno revocato la delega a Visco e avvicendato Speciale che odg ci doveva essere?
E cosa avrebbe detto Napolitano di diverso dal fatto che non è suo compito entrare nel merito?
Certo che è compito suo occuparsene, a maggior ragione se non è garantita l'imparzialità di giudizio. Vedi citazione
http://www.difesa.it/Presidente+della+Repubblica
A proposito, cosa avevi scritto poco fa?

CUT

...anche perchè le diffese d'ufficio le hai lette solo tu.

Beh ora siamo in due ad averle lette :D

DonaldDuck
03-06-2007, 19:46
deduco che non conosci quello che il caro speciale ha fatto con l'inchiesta su visco!
o sei in malafede e lo fai apposta, oppure veramente leggi solo quello che vuoi tu

la cosa divertente è che ha te viene il dubbio sull'operato del governo, ma il dubbio che sorge soffermandosi sulla provenienza e la nomina di speciale non ti passa neanche per l'anticamera del cervello!

ottimo senso politico.
E che ci posso fare. Io ragiono con il mio cervello e tu leggi Repubblica. E ti confondi con le date :D

T3d
03-06-2007, 19:48
E che ci posso fare. Io ragiono con il mio cervello e tu leggi Repubblica. E ti confondi con le date :D

ragioni solo con il tuo cervello? ho i miei dubbi a riguardo
sul fatto delle date non so di cosa parli :confused:

Maxmel
03-06-2007, 19:48
Certo che è compito suo occuparsene, a maggior ragione se non è garantita l'imparzialità di giudizio. Vedi citazione
http://www.difesa.it/Presidente+della+Repubblica
A proposito, cosa avevi scritto poco fa?

Beh ora siamo in due ad averle lette :D

Si certo vedi quanto avvicendamenti sono stati ordinati dal PdR ad oggi :muro:
Cosa avrei scritto quando?
ma difesa di che, di un quotidiano di che?

T3d
03-06-2007, 19:50
Si certo vedi quanto avvicendamenti sono stati ordinati dal PdR ad oggi :muro:
Cosa avrei scritto quando?
ma difesa di che, di un quotidiano di che?

boh sembra che parli con se stesso... non si capisce nulla :boh:

DonaldDuck
03-06-2007, 20:00
Si certo vedi quanto avvicendamenti sono stati ordinati dal PdR ad oggi :muro:

Ed ora che serve si è chiamato fuori. Comodo vero?
Cosa avrei scritto quando?
ma difesa di che, di un quotidiano di che?
Avevi risposto a Tenebra...
A me di cosa leggi importa niente, infatti ti invitavo a fare come ti pareva quindi stai tranquillo ed evita pure certe premure, semplicemente noto che anche se ritieni il giornale un "fogliaccio" ti butti a capofitto su certe "inchieste" quindi evita le prediche e le illazioni sulla credulità altrui anche perchè le diffese d'ufficio le hai lette solo tu.

A cosa ti riferivi? Mi sono sbagliato sulle "difese d'ufficio"?

DonaldDuck
03-06-2007, 20:06
ragioni solo con il tuo cervello? ho i miei dubbi a riguardo
sul fatto delle date non so di cosa parli :confused:
Già dimenticato?
hhahahahhaha ma hai editato!

avevi inserito un articolo del 27 di maggio. molte cose sono state chiarite da allora.

E' vero, però il 27 maggio del 2007. In 7 giorni chissà quante cose sono state chiarite.
Poi se vogliamo parlare seriamente sono sempre disponibile ma far prendere aria alla lingua non mi va.

T3d
03-06-2007, 20:07
Già dimenticato?

no, infatti mi riferivo al 2007... era sottinteso :confused:

ma che hai capito?

FiSHBoNE
03-06-2007, 20:12
io non mi preoccuperei del NON intervento di Napolitano, ma di come per chi la vuol vedere abbia,col suo intervento,fatto fare una figura meschina a chi gridava all'attentato democratico con la magistratura che si era già pronunciata, con un protagonista la cui cronologia di operato è ambigua (sull'ambiguità di Visco aspetto a sentire come parlerà), e con uno scoop che cade in un momento particolare ed + stato sfoderato da un giornale poco attendibile.

creare paura attorno a qualsiasi cosa purchè riguardi gli altri: nella migliore delle ipotesi si infonderanno falsi timori, nella peggiore non si riusciranno più a distinguere i veri pericoli e basterà alzare la voce per mietere consensi. In ogni caso, un successo.


faccio presente a tutti i "pro-specialisti" (senza offesa) che se non si fosse alzato dall'opposizione tutto questo sbraitare e metter su le folle amplificato all'esasperazione dal megafono giornalistico semi-aziendale, avrei atteso l'epilogo della vicenda con interesse per capire meglio la psicologìa e l'integrità dei 2 coinvolti, ma visto il clima non è facile soprassedere.

Maxmel
03-06-2007, 20:15
Ed ora che serve si è chiamato fuori. Comodo vero?



e insisti? Non ti è ancora chiaro il rapporto tra PdR e Parlamento e governo? O cosa? hai capito il suo ruolo istituzionale o no?

La Guardia di Finanza è uno speciale Corpo di Polizia che dipende direttamente dal ministro dell'Economia e delle Finanze (D.L.vo 300/99), è organizzato secondo un assetto militare e fa parte integrante delle Forze Armate dello Stato oltre che della Forza Pubblica.

CAPO II
RIFORMA DEL MINISTERO DELLE FINANZE E DELL'AMMINISTRAZIONE FISCALE

Sezione I
(Ministero delle finanze)

Articolo 56
(Attribuzioni del ministero delle finanze)

1. Il ministero delle finanze svolge le seguenti funzioni statali:
a) analisi, indagini e studi sulle politiche fiscali e sulla loro attuazione, ai fini della valutazione dei sistema tributario e delle scelte di settore in sede nazionale, comunitaria e internazionale;
b) predisposizione dei relativi atti normativi, di programmazione e di indirizzo e cura dei rapporti interni ed internazionali per il conseguimento degli obiettivi fissati;
c) indirizzo, vigilanza e controllo sui risultati di gestione delle agenzie fiscali, nel rispetto dell'autonomia gestionale ad esse attribuita; esercizio dei poteri di coordinamento e vigilanza attribuiti dalla legge su altri enti o organi che comunque esercitano funzioni in settori della fiscalita' di competenza dello Stato;
d) coordinamento, secondo le modalita' previste dal presente decreto e salva la possibilita' di definire autonomamente forme di diretta collaborazione tra loro, delle attivita' e dei rapporti tra le agenzie fiscali e con gli altri enti e organi di cui alla lettera c);
e) coordinamento, monitoraggio e controllo, anche attraverso apposite strutture per l'attuazione di strategie di integrazione tra i sistemi del ministero, delle agenzie e della guardia di finanza, del sistema informativo della fiscalita' e della rete unitaria di settore;
f) comunicazione istituzionale con i contribuenti e con l'opinione pubblica per favorire la corretta applicazione della legislazione tributaria;
g) amministrazione del personale e delle risorse necessarie allo svolgimento dei compiti del ministero e all'attivita' giurisdizionale delle commissioni tributarie.

2. Fermi restando l'articolo 1 della legge 23 aprile 1959, n. 189, l'autonomia organizzativa ed i compiti di polizia economica e finanziaria attribuiti al corpo della guardia di finanza, il coordinamento fra la guardia di finanza e le agenzie fiscali nelle attivita' operative inerenti alle funzioni trasferite alle agenzie stesse e' curato sulla base delle direttive impartite dal ministro delle finanze per realizzare la migliore collaborazione nella lotta all'evasione fiscale.

3. Nell'esercizio delle proprio funzioni il ministero favorisce ed attua la cooperazione con le regioni e gli enti locali ed il coordinamento con le loro attivita'.




per il resto: e quindi?

DonaldDuck
03-06-2007, 20:37
e insisti? Non ti è ancora chiaro il rapporto tra PdR e Parlamento e governo? O cosa? hai capito il suo ruolo istituzionale o no?

Io si, e tu?

http://www.difesa.it/Presidente+della+Repubblica

Il Consiglio Supremo di Difesa é presieduto dal Presidente della Repubblica ed ha la seguente composizione:

- Presidente del Consiglio dei Ministri, con funzioni di Vice Presidente;
- Ministro degli Affari Esteri;
- Ministro dell'Interno;
- Ministro del Tesoro;
- Ministro della Difesa;
- Ministro delle Attività Produttive;
- Capo di Stato Maggiore della Difesa.


http://www.tesoro.it/web/ilministro.asp

Ministero dell'Economia e delle Finanze
Home page > Ministro

Tommaso Padoa-Schioppa

Tommaso Padoa-Schioppa, nato a Belluno il 23 luglio 1940, si è laureato all’Università Luigi Bocconi di Milano nel 1966 e ha ottenuto il Master of Science dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) nel 1970. E’ stato sottotenente di Artiglieria. Ha ricevuto sei lauree honoris causa.


http://www.gdf.it/Chi_siamo/Organi_di_vertice/Ministro_dell'Economia_e_delle_Finanze/index.html

Organi di vertice Ministro dell'Economia e delle Finanze Ministro dell'Economia e delle Finanze
Prof. Tommaso Padoa Schioppa

Maxmel
03-06-2007, 20:45
Io si, e tu?

l:confused: ma cosa posti? padoa schioppa? Dopo quello che ti ho postato io?
No dai,dimmi cosa avrebbe dovuto fare Napolitano e vediamo se glissi come l'ultima volta che andavi dicendo vediamo qui e vediamo la perchè era, secondo te, passata la fiducia con i voti dei senatori a vita. :rolleyes:

zerothehero
03-06-2007, 20:50
Da parte di Speciale mi aspetto una sola cosa: RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE.

Si rivolga in tribunale.

Onisem
03-06-2007, 21:05
Da parte di Speciale mi aspetto una sola cosa: RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE.

Si rivolga in tribunale.
Io non ho ancora capito chi dei due menta, o chi menta di più. Ma tu perchè parti dal presupposto che Speciale abbia ragione?

zerothehero
03-06-2007, 21:39
Io non ho ancora capito chi dei due menta, o chi menta di più. Ma tu perchè parti dal presupposto che Speciale abbia ragione?

Perchè conosco l'arroganza della Politica e Speciale mi da più fiducia di Visco..imho gli basterebbe appellarsi al TAr per mettere in grossi guai Visco...già ha fatto fare una figuraccia a PDS nell'intervista di oggi al corsera. :)
Il problema è di opportunità...sai che c'è un'indagine in cui vi è della vischiosità tra i DS e una cooperativa assicurativa?
Astieniti dal trasferire delle fiamme gialle, anche solo per fugare ogni dubbio.
Di Pietro infatti quando fu prospettato il trasferimento si oppose fermamente, anche per questo motivo.

Vedremo che avrà da dire Visco in parlamento a breve, cmq.

Non è finita qui, anche perchè Speciale ha rifiutato il posto alla Corte dei Conti, non dimettendosi dalla carica...è un tantinello, incazzato...forse se lo può anche permettere visto che è a fine carriera..un altro avrebbe ingoiato il rospo e accettato il nuovo posto.

DonaldDuck
03-06-2007, 21:39
:confused: ma cosa posti? padoa schioppa? Dopo quello che ti ho postato io?

Certo, ho postato la gerarchia completa. Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal Presidente della Repubblica => Ministero dell'Economia e delle Finanze => Guardia di Finanza ( Organi di vertice Ministro dell'Economia e delle Finanze). PROBABILMENTE Napolitano ha QUALCHE voce in capitolo. No dai,dimmi cosa avrebbe dovuto fare Napolitano e vediamo se glissi come l'ultima volta che andavi dicendo vediamo qui e vediamo la perchè era, secondo te, passata la fiducia con i voti dei senatori a vita. :rolleyes:
Ricordi male, non avevo affatto glissato. Ed avevo ragione, la finanziaria passò con il sostegno dei Senatori a Vita. Infatti quando ci fu la crisi di governo Napolitano pose i paletti ad ottenere una maggioranza autonoma che venne raggiunta con il sostegno dell'UDC. Tornando nel caso specifico dovrebbe prendere il pallino in mano come giudice super partes per evitare i vari giochini di Prodi che vuole eludere il dibattito al Senato e degli altri "personaggi" che chi in un modo (ambiguo) o nell'altro sono rientrati nei ranghi. Dopo aver sbraitato per vari motivi. Il paese è ingovernabile, è impensabile trascorrere altri 4 anni facendo finta che il Senato non esista più. Questa storia non è emersa l'altro ieri, nasce con le indagini sull'Unipol.

naitsirhC
03-06-2007, 21:51
nono... ha fatto di peggio.

l'errore madornale del governo è stato di non averlo silurato prima.
si doveva preventivare una azione di destabilizzazione da parte di questo individuo.

E se invece il governo aspettava fino al 21 giugno?
Non mi sembra che mancasse poi tanto tempo...

Maxmel
03-06-2007, 21:56
Certo, ho postato la gerarchia completa. Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal Presidente della Repubblica => Ministero dell'Economia e delle Finanze => Guardia di Finanza ( Organi di vertice Ministro dell'Economia e delle Finanze). PROBABILMENTE Napolitano ha QUALCHE voce in capitolo.
Ricordi male, non avevo affatto glissato. Ed avevo ragione, la finanziaria passò con il sostegno dei Senatori a Vita. Infatti quando ci fu la crisi di governo Napolitano pose i paletti ad ottenere una maggioranza autonoma che venne raggiunta con il sostegno dell'UDC. Tornando nel caso specifico dovrebbe prendere il pallino in mano come giudice super partes per evitare i vari giochini di Prodi che vuole eludere il dibattito al Senato e degli altri "personaggi" che chi in un modo (ambiguo) o nell'altro sono rientrati nei ranghi. Dopo aver sbraitato per vari motivi. Il paese è ingovernabile, è impensabile trascorrere altri 4 anni facendo finta che il Senato non esista più. Questa storia non è emersa l'altro ieri, nasce con le indagini sull'Unipol.
no no tu aspettavi l'intervento di Napolitano DOPO il voto sulla fiducia... Non ho voglia di andare a pescare il td sulla crisi di governo :rolleyes:
Per il resto cosa stai dicendo? Napolitano avrebbe dovuto convocare il consiglio sipremo della difesa? Mi stai prendendo in giro?


Consiglio Supremo della Difesa
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

CSD è l'acronimo del Consiglio Supremo di Difesa, l'organismo supremo delle Forze Armate Italiane.

Il Consiglio Supremo di Difesa è un organo consultivo del Governo, presieduto dal Presidente della Repubblica (87 cost.), che, secondo il dettato della legge ordinaria 28 luglio 1950 n. 624 ("Istituzione del Consiglio Supremo di Difesa" pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 28 agosto 1950, n. 196), "esamina i problemi generali politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale e determina i criteri e fissa le direttive per l'organizzazione e il coordinamento delle attività che comunque la riguardano" (Art. 1). Non si tratta quindi di un organo costituzionale, ma di un organo costituzionalmente previsto in quanto la sua presidenza è attribuita dalla costituzione al Presidente della Repubblica.

[modifica]
Composizione e convocazione

Il CSD è presieduto dal Presidente della Repubblica ed è composto da:
Presidente del Consiglio dei Ministri, con funzioni di vice-presidente;
Ministro per gli Affari Esteri;
Ministro per l'Interno;
Ministro per il Tesoro;
Ministro per la Difesa;
Ministro per l'Industria ed il Commercio;
Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Alle sue riunioni possono essere convocati i Capi di Stato Maggiore delle tre Forze Armate (Esercito, Marina e Aeronautica e il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri), il presidente del Consiglio di Stato su invito del Presidente della Repubblica, nonché persone di particolare competenza nel campo scientifico, industriale ed economico ed esperti in problemi militari.

Il Consiglio Supremo di Difesa si riunisce almeno due volte all'anno, ma può essere convocato, tutte le volte che il Presidente della Repubblica o il Presidente del Consiglio dei Ministri ne ravvisino la necessità ( formalmente la convocazione spetta sempre al Presidente della Repubblica).

[modifica]
Funzioni

Il CSD esamina i problemi generali relativi alla difesa nazionale, sulla base delle direttive generali determinate dal Governo e dal Parlamento; da questa analisi scaturiscono delle direttive vincolanti per il Presidente della Repubblica, il Consiglio dei Ministri ( e di conseguenza i singoli Ministeri) e il Comandante delle Forze Armate, secondo le diverse aree di competenza.

cosa vuole dire prendere il pallino in mano?

Maxmel
03-06-2007, 21:57
Non è finita qui, anche perchè Speciale ha rifiutato il posto alla Corte dei Conti, non dimettendosi dalla carica...è un tantinello, incazzato...forse se lo può anche permettere visto che è a fine carriera..un altro avrebbe ingoiato il rospo e accettato il nuovo posto.
O forse ha altri appoggi:rolleyes:

DonaldDuck
03-06-2007, 22:07
no no tu aspettavi l'intervento di Napolitano DOPO il voto sulla fiducia... Non ho voglia di andare a pescare il td sulla crisi di governo :rolleyes:

Allora fatti venire la voglia.
Per il resto cosa stai dicendo? Napolitano avrebbe dovuto convocare il consiglio sipremo della difesa? Mi stai prendendo in giro?
No, ti stai prendendo in giro da solo. O fai finta di non capire. E' del tutto inutile continuare a dialogare su questa base.

Maxmel
03-06-2007, 22:29
Allora fatti venire la voglia.

No, ti stai prendendo in giro da solo. O fai finta di non capire. E' del tutto inutile continuare a dialogare su questa base.

ti va di culo che arrivano solo ad un mese fa :rolleyes:
Sei tu che hai parlato di CSD, leggiti quello che ti ho postato e dimmi cosa c'entra il tuo post. E la "gerarchia" di cui parlavi :rolleyes:

T3d
03-06-2007, 22:42
E se invece il governo aspettava fino al 21 giugno?
Non mi sembra che mancasse poi tanto tempo...

il governo stava aspettando quella data.
il dato che emerge è che speciale ha acciuffato l'ultima finestra politica per mettere nei casini il governo montando un caso che è palesemente falso.
già la procura ha detto che non ci sono state pressioni sulla vicenda unipol.

gran senso dello stato il Generale Illustrissimo Emerito Speciale.

di speciale non ha nulla, tranne la connivenza col cdx.

lukeskywalker
04-06-2007, 06:43
Perchè conosco l'arroganza della Politica e Speciale mi da più fiducia di Visco..imho gli basterebbe appellarsi al TAr per mettere in grossi guai Visco...già ha fatto fare una figuraccia a PDS nell'intervista di oggi al corsera. :)
Il problema è di opportunità...sai che c'è un'indagine in cui vi è della vischiosità tra i DS e una cooperativa assicurativa?
Astieniti dal trasferire delle fiamme gialle, anche solo per fugare ogni dubbio.
Di Pietro infatti quando fu prospettato il trasferimento si oppose fermamente, anche per questo motivo.

Vedremo che avrà da dire Visco in parlamento a breve, cmq.

Non è finita qui, anche perchè Speciale ha rifiutato il posto alla Corte dei Conti, non dimettendosi dalla carica...è un tantinello, incazzato...forse se lo può anche permettere visto che è a fine carriera..un altro avrebbe ingoiato il rospo e accettato il nuovo posto.
speciale non è un pubblico ministero, anzi non è nemmeno ufficiale di polizia giudiziaria. la magistratura a suo dire l'ha già informata un anno fà.
ed è stato ribadito più volte, anche dallo stesso di pietro, che i fatti non hanno rilevanza penale.
per il trasferimento di speciale secondo me di pietro aveva ragione si poteva attendere la naturale scadenza del mandato ormai prossima.
per chi richiede l'intervento del pdr ricordo che il comandante generale della Gdf è nominato sì con decreto del pdr ma su proposta e previa deliberazione del ministro delle finanze. il cambio del vertice gdf operato dall'esecutivo "formalmente" è un atto ineccepibile, anche se della sua opportunità si può discutere.

marlin
04-06-2007, 07:54
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/economia/visco-gdf/nuova-p2/nuova-p2.html

Dietro l'affare Visco-Speciale c'è il prepotente riemergere di un ramificato potere occulto
L'errore del viceministro: non rendere pubbliche le ragioni dei cambi voluti a Milano
Una nuova P2 ricatta
la politica debole
di GIUSEPPE D'AVANZO

Non è una buona cosa maneggiare l'affare Visco/Speciale come una baruffa tra due caratteri autoritari e spicciativi, e non come un conflitto tra istituzioni che annuncia un ben altro sismo, più violento e dagli esiti imprevedibili. Un'analisi senza profondità, tempo e memoria di questo "pasticciaccio" impedisce di scorgere l'autentico focus della crisi che sta incubando: il ritorno sul "mercato della politica" degli interessi di quell'"agglomerato oscuro" che si è andato costituendo all'ombra del governo Berlusconi e nella spensierata indifferenza o sottovalutazione dei leader del centro-sinistra, Prodi, D'Alema, Rutelli in testa.

Si può dire che quel che fa capolino con l'offensiva del generale è una varietà modernizzata della loggia P2. La si può definire così, una P2, soltanto per semplificazione evocativa anche se il segno caratteristico di questa consorteria non è l'affiliazione alla massoneria (anche se massoni vi abitano), ma la pervasività - sotterranea, irresponsabile, incontrollata, trasversale - del suo potere di pressione, di condizionamento, di ricatto.

E' necessario cominciare da Visco. I passi stortissimi del comandante generale della Guardia di Finanza non possono lasciare in ombra gli errori del viceministro, che sono gravi. Non è in discussione la limpidezza morale di Vincenzo Visco, ma l'efficacia delle sue mosse e soprattutto la coerenza delle sue iniziative con la strategia del governo di cui è parte. Il primo errore del viceministro è di non rendere trasparenti le ragioni dell'urgenza di cambiare aria nelle stanze del comando della Guardia di Finanza in Lombardia, di non farne una questione pubblica.

Visco cede alla tentazione di avviare, come si legge in una lucida analisi del Sole-24 Ore, "un rozzo spoils system nei confronti di personale militare ritenuto troppo vicino alla gestione politica precedente". Che in Lombardia, la Guardia di Finanza sia stata molto prossima e a volte subalterna alle volontà del ministro dell'Economia uscente, Giulio Tremonti - e che ancora oggi possa esserlo - è fatto noto dentro la Guardia di Finanza e nella magistratura, ma Visco tira per la sua strada in silenzio e al coperto, con un altro passo falso. "Anziché stare alla larga da diatribe annose e poco misurabili", pensa "di utilizzare un gruppo contro un altro, senza calcolare modi, conseguenze e nemmeno la forza di chi gli sarebbe potuto rivoltare contro" (ancora il Sole-24 Ore).

Tatticamente difettosa, l'iniziativa di Visco ha un altro deficit. Non è politicamente omogenea alle scelte del governo che ha deciso di stringere, contrariamente a quel che crede Visco, un patto di compromissione, un'intesa, un patto di non-aggressione, chiamatelo come volete, proprio con quel network di potere, di cui il generale Roberto Speciale è soltanto uno degli attori, e nemmeno il maggiore.

Di quel network di potere occulto e trasversale, ormai si sa o si dovrebbe sapere. E' un "apparato" legale/clandestino deforme, scandaloso, ma del tutto "visibile". Nasce con la connessione abusiva dello spionaggio militare con diverse branche dell'investigazione, soprattutto l'intelligence business, della Guardia di Finanza; con agenzie di investigazione che lavorano in outsourcing; con la Security privata di grandi aziende come Telecom, dove esiste una "control room" e una "struttura S2OC" "capace di fare qualsiasi cosa, anche intercettazioni vocali: può entrare in tutti i sistemi, gestirli, eventualmente dirottare le conversazioni su utenze in uso, con la possibilità di cancellarne la traccia senza essere specificatamente autorizzato".

Quel che combina questo "mostro", che dovrebbe preoccupare chi ha a cuore la qualità della democrazia italiana, si sa. Qualche esempio. Dopo la vittoria elettorale di Silvio Berlusconi, pianifica operazioni - "anche cruente" - contro i presunti "nemici" del neopresidente del Consiglio. Durante la legislatura 2001/2006 raccoglie, "con cadenza semestrale", informazioni in Europa su presunti finanziamenti dei Democratici di Sinistra. E' il "dossier Oak" (Quercia), alto una spanna, denso di conti correnti, bonifici, addirittura con i nomi e i cognomi di presunti "riciclatori" e "teste di legno" dei finanziamenti occulti dei Ds che fanno capo ai leader del partito. Prima della campagna elettorale del 2006, l'apparato legale/clandestino programma e realizza una campagna di discredito contro Romano Prodi.

Sarebbe un errore, però, considerare il network "al servizio" del centrodestra. Quell'apparato legale/clandestino, a cavallo tra due legislature, si è "autonomizzato", si è "privatizzato", è autoreferenziale. Raccoglie e gestisce informazioni in proprio. Vere, false non importa: sono qualifiche fluide - il vero e il falso - nella "mediatizzazione della politica dove ogni azione politica si svolge all'interno dello spazio mediale e dipende in larga misura dalla voce dei media". A questa variante moderna di P2 è sufficiente amministrare, saggiamente, la cecità e le nevrosi delle power élite, angosciate dalle mosse degli alleati; spaventate dai complotti possibili, probabili, prossimi.

Con accorta disciplina, il network spionistico sa essere il virus e il terapeuta della malattia del sistema politico italiano che impedisce, all'uno come all'altro schieramento, di riconoscersi la legittimità (morale prima che politica) di governare. Alimenta così la sindrome di Berlusconi consegnandogli dossier sul complotto mediatico-giudiziario. La cura con una pianificazione di annientamento dei presunti complottardi. Eccita il "complesso berlusconiano" della sinistra e lenisce quello stato psicoemotivo, prima che politico, con informazioni sulle mosse vere o presunte del temuto spauracchio.

marlin
04-06-2007, 07:54
continua...

Quanto più il conflitto pubblico precipita oscurandosi in un sottosuolo, dove poteri frantumati, deboli, nevrotici tentano di rafforzarsi o difendersi; tanto più il network è in grado di essere il custode dell'opaca natura del potere italiano o il giocatore in più che può favorire la vittoria nella contesa.

La minaccia di questa presenza abusiva e minacciosa nel "mercato della politica", alla vigilia delle elezioni del 2006, sembra chiara al centrosinistra. C'è chi esplicitamente, con grande scandalo e dopo anni di distratto silenzio, avverte che "sono tornati i tempi della P2" e chi, più lucidamente, ragiona sul quel che è accaduto e sul da farsi. Preoccupato da una realtà che ha consentito di "sviluppare un agglomerato oscuro fatto di agenzie di investigazione e polizie private in combutta con infedeli servitori dello Stato che si muove in una logica di ricatto", trova "lo spettacolo spaventoso" e promette che "il nuovo governo solleciterà il Parlamento a indagare, accertare, comprendere cosa è accaduto". (Marco Minniti, oggi viceministro agli Interni).

In realtà, il governo Prodi appena insediato muove in tutt'altra direzione. Preferisce guardare altrove, incapace di prendere atto dell'infezione, in apparenza impotente a comprenderne il pericolo, addirittura impedito a programmare il necessario lavoro di bonifica. Quel che appare al vertice del network, il direttore del Sismi Nicolò Pollari, incappa nelle indagini della procura di Milano per il sequestro di un cittadino egiziano.

L'inchiesta mostra le connessioni del network e dimostra la sua attività di dossieraggio illegale. Incrociata con i risultati dell'istruttoria Telecom, offre una scena così inquietante per la qualità della nostra democrazia che dovrebbe convincere il governo a darsi da fare in fretta, a rimuovere, rinnovare, risanare; a chiedere al Parlamento - appunto - di "accertare e comprendere". Accade il contrario. Il sequestro del cittadino egiziano è protetto da un segreto di Stato che nemmeno Berlusconi e Gianni Letta hanno mai proposto alla magistratura milanese. Di più, per dare un minimo di credibilità alla sorprendente iniziativa, l'esecutivo non esita ad accusare dinanzi alla Corte Costituzionale di illegalismo la procura di Milano. Un altro segreto di Stato va a coprire gli avvenimenti che hanno accompagnato la missione in Iraq di Nicola Calipari, salvo poi chiedere a Washington "verità e giustizia".

Che si voglia tutelare, anche nella nuova stagione politica, il passato, i traffici e la fortuna dei protagonisti di quel network è ancora più chiaro quando si procede alla sostituzione dei vertici dell'intelligence. L'ammiraglio Bruno Branciforte va al Sismi senza alcuna delega in bianco o margini operativi e decisionali. Viene consegnato a un imbarazzante stato di impotenza. In sei mesi, per vincoli politici, non ha avuto la possibilità di rimuovere nemmeno un dirigente. Lo staff, i direttori centrali e periferici, il potentissimo capo del personale sono gli stessi dell'éra Pollari.

Ad alcuni degli uomini più fidati del generale uscente è stato consigliato di fare un accorto passo laterale diventando gli uomini forti e ascoltati del ministero della Difesa. Al Sisde il nuovo capo, Franco Gabrielli, ammette addirittura davanti al Parlamento che "così com'è, il servizio interno non può svolgere appieno un efficace compito di prevenzione". E tuttavia non riesce a incuriosire il ministro dell'Interno che, in sei mesi, non ha ancora trovato il tempo e il modo di riceverlo.

Se i "nuovi" hanno difficoltà a fare il loro lavoro, i "vecchi" possono ampliare - al contrario - il loro margine di manovra e i "punti di appoggio". Pollari è oggi consulente di Palazzo Chigi; il suo fidatissimo braccio destro, che con spavalderia minacciosa si è detto dinanzi al Parlamento "di sinistra" e prodiano, è addirittura al "Personale" della Difesa mentre il generale Emilio Spaziante, l'operativo di Pollari nella Guardia di Finanza di Roberto Speciale, è il numero due al Cesis, la struttura che fa da link tra la presidenza del Consiglio e l'intelligence militare e civile, una poltrona che, nel 2001, già fu di buon auspicio per Nicolò Pollari che da lì partì alla conquista della direzione del Sismi.

Il governo di centro-sinistra ha preferito chiudere un accordo di non-aggressione con quel network che, soltanto alla vigilia delle elezioni, appariva all'opposizione di ieri "spaventoso", "oscuro". Un'intesa cinica, realista che avrebbe anche potuto resistere se la parabola dell'esecutivo avesse dimostrato di poter durare a lungo; se la forza del governo avesse dimostrato, in questo suo primo anno, di essere adeguatamente salda e autosufficiente per poter affrontare l'intero ciclo quinquennale della legislatura.

Ai primi scricchiolii di popolarità e consenso, ai primi segnali di debolezza politica interna, il network è ritornato a muoversi con tutta la sua pericolosità. Le minacce del generale Roberto Speciale ne sono una eloquente testimonianza. "So io che fare", ha detto ieri al Corriere della Sera. La congiuntura politica, la debolezza e le divisioni della maggioranza, qualche appuntamento di carattere giudiziario non inducono all'ottimismo e lasciano pensare che il peggio debba ancora venire, altro che il match Visco/Speciale.

Dunque. Ancora poche settimane e nel frullatore politico-mediatico entreranno le migliaia di intercettazioni telefoniche raccolte nell'inchiesta Antoveneta/Bnl. Un breve saggio di quanto possano essere esplosive lo si è già avuto nel 2006 con la pubblicazione della conversazione tra Gianni Consorte (Unipol) e il segretario dei Ds, Piero Fassino. Ma in quelle intercettazioni si sa, per dirne una, che si ascolta la voce dei maggiori leader del centro-sinistra, a cominciare da Massimo D'Alema e del suo collaboratore più affidabile, il senatore Nicola Latorre.

A incupire la scena, la preoccupazione che le intercettazioni legali possano incrociarsi con gli ascolti abusivi e le indagini illegali della Security Telecom. Per quel che se ne sa, è stato trovato soltanto un dvd con migliaia di dossier, nella disponibilità di un investigatore privato che lavorava per la società di telecomunicazioni (o per lo meno per gli uomini della sua sicurezza). Nessuno è in grado di escludere, a Milano come a Roma, che quel dvd sia soltanto una parte dell'archivio segreto. Mentre non c'è dubbio che anche la più irrilevante briciola di quelle informazioni, raccolte illegalmente, sia oggi nella disponibilità dell'"agglomerato oscuro". Che avrà il modo e l'occasione di giocare una nuova partita e qualche asso.

I tempi sono favorevoli. Le anomalie, i vizi, gli sprechi della politica italiana hanno scavato un solco tra il Paese e il Palazzo mettendo in moto, per dirla con le parole di Massimo D'Alema, "una crisi di credibilità della politica che tornerà a stravolgere l'Italia con sentimenti come quelli che, negli anni novanta, segnarono la fine della Prima Repubblica". La storia ci insegna che una democrazia fragile e largamente screditata può sopravvivere anche molto a lungo, grazie ai sui meccanismi di autotutela, soltanto però "in assenza di eventi traumatici "esterni" che la facciano crollare".

Ora tutta la questione è in questa eventualità. Non c'è dubbio che il network oscuro sia in grado di creare, anche artificialmente, un evento "traumatico" esterno. I dossier - veri o falsi, non importa - raccolti negli anni del governo Berlusconi dall'apparato legale/clandestino di spionaggio possono di certo esserlo. Se si guarda a come si è mosso, contro Vincenzo Visco, il generale Roberto Speciale, sembra di poter dire che in giro ci sia anche la volontà di farlo, la determinazione senza tentennamenti.

Il comandante della Guardia di Finanza ha tentato, infatti, di "giudiziarizzare" il braccio di ferro con il viceministro, di alimentare con la sua testimonianza (aggiustata per l'occasione) un'indagine penale e, sotto l'ombrello dell'inchiesta, mettere in circolo veleni, notizie mezze vere e mezze false o del tutto manipolate, capaci di "travolgere il Paese con i sentimenti degli anni novanta". Può essere stato soltanto un piccolo accenno di quanto accadrà di qui a dieci giorni. Sapremo presto quali iniziative intende muovere, quest'altra P2 - simile, ma non uguale a quella che abbiamo conosciuta - e quale forza di dissuasione o di compromesso è in grado di opporre il sistema politico.

(4 giugno 2007)

flisi71
04-06-2007, 08:13
In corso il CdM convocato d'urgenza per far fronte al caso Visco.
Federico, ma da quando si fanno consigli dei ministri per discutere di "propaganda e faida preelettorale"?

Ti posso rispondere solo adesso perchè, avrai notato, non mi ricollegavo da venerdì mattina.
Nel frattempo è stato scritto molto, molti documenti sono stati riportati,e molte ricostruzione della vicenda.
Direi che c'è poco altro da aggiungere.

Il CdM convocato d'urgenza aveva l'esigenza di porre un freno al polverone costruito a tavolino dall'opposizione.


IdV, Bordon, Margherita ...qui invece c'è ancora chi sull'isoletta del pacifico combatte la seconda guerra mondiale!


Se attendevi, riflettevi un attimo e soppesavi meglio le parole prima di scrivere avresti potuto notare il ritiro degli OdG di DiPietro e degli altri esponenti della Margherita..
Se conosci un pò di storia militare, converrai con me che l'esempio che più si addice alla vicenda è la carica del reggimento di Lord Cardigan a Balaklava.
:sofico:


Ciao

Federico