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View Full Version : Devo pregare che mio padre muoia?


majin mixxi
13-04-2007, 10:10
Che schifo aprire un thread così,non so neanche da che parte cominciare...

Il 20 marzo mi telefona mia sorella dicendomi che mio padre è caduto e si è fatto male-forse rotta-una gamba,allora corro al pronto soccorso del niguarda con mia madre.Lui è ancora lì sulla barella e appena ci vede scoppia a piangere,dice che non riesce piu a muovere la gamba,completamente paralizzata,per quello è caduto.
Aspettiamo il medico con la TAC e il verdetto è ictus,emoraggia cerebrale,il neurochirurgo dice che la macchia di sangue non è molto grande e lo metteranno in osservazione sperando che si assorba da sola,ma ci fa presente che potrebbe anche aumentare...
Il giorno dopo torniamo in ospedale,a mio padre hanno appena fatto un'altra TAC e quando lo riportano in camera il flash è brutto,lo avevamo lasciato la sera che bene o male scherzava e faceva le sue solite battute e lo ritroviamo completamente andato,praticamente in coma,i medici ci dicono che la seciìonda TAC ha evidenziato che durante la notte l'emoraggia è aumentata e adesso è a pericolo di vita,prendedomi la parte la dottoressa mi dice che sarebbe forse la cosa migliore per lui...

Nei giorni seguenti è un calvario,nella stroke unit viene constantemente monitorato ma la situazione non cambia,sembra che dorma e lo definiscono come leggero o superficiale,il sangue intanto dicono che sia uscito dal cervello mettendosi tra questo e la scatola cranica avvolgendolo.

Adesso sono passate tre settimane e sembra che ogni tanto apra leggermente gli occhi,lo sguardo è perso e i medici dicono che ci sono poche speranze di un qualche recupero,intanto ci hanno comunicato che dobbiamo portarlo via in qualche cerntro riabilitativo,a spese nostre,e sono sui 2000 euro al mese,una cifra assurda per una famiglia normale.Ma per quello forse c'è la Regione che aiuta.

Se gli va bene resta una specie di vegetale,allora mi sono ritrovato a pregare che muoia,so che è una cosa tremenda ma non riesco a mentire a me stesso su questo,quando vedo dei minimi miglioramenti non sono felice perchè so che non portano a nulla,è solo una tortura quotidiana,vedo mia madre sotto pressione in un modo assurdo.
Che situazione di merda

Murakami
13-04-2007, 10:12
Non ho capito perchè non provano a rimuovere chirurgicamente l'ematoma cerebrale.

Buffus
13-04-2007, 10:26
Che schifo aprire un thread così,non so neanche da che parte cominciare...

Il 20 marzo mi telefona mia sorella dicendomi che mio padre è caduto e si è fatto male-forse rotta-una gamba,allora corro al pronto soccorso del niguarda con mia madre.Lui è ancora lì sulla barella e appena ci vede scoppia a piangere,dice che non riesce piu a muovere la gamba,completamente paralizzata,per quello è caduto.
Aspettiamo il medico con la TAC e il verdetto è ictus,emoraggia cerebrale,il neurochirurgo dice che la macchia di sangue non è molto grande e lo metteranno in osservazione sperando che si assorba da sola,ma ci fa presente che potrebbe anche aumentare...
Il giorno dopo torniamo in ospedale,a mio padre hanno appena fatto un'altra TAC e quando lo riportano in camera il flash è brutto,lo avevamo lasciato la sera che bene o male scherzava e faceva le sue solite battute e lo ritroviamo completamente andato,praticamente in coma,i medici ci dicono che la seciìonda TAC ha evidenziato che durante la notte l'emoraggia è aumentata e adesso è a pericolo di vita,prendedomi la parte la dottoressa mi dice che sarebbe forse la cosa migliore per lui...

Nei giorni seguenti è un calvario,nella stroke unit viene constantemente monitorato ma la situazione non cambia,sembra che dorma e lo definiscono come leggero o superficiale,il sangue intanto dicono che sia uscito dal cervello mettendosi tra questo e la scatola cranica avvolgendolo.

Adesso sono passate tre settimane e sembra che ogni tanto apra leggermente gli occhi,lo sguardo è perso e i medici dicono che ci sono poche speranze di un qualche recupero,intanto ci hanno comunicato che dobbiamo portarlo via in qualche cerntro riabilitativo,a spese nostre,e sono sui 2000 euro al mese,una cifra assurda per una famiglia normale.Ma per quello forse c'è la Regione che aiuta.

Se gli va bene resta una specie di vegetale,allora mi sono ritrovato a pregare che muoia,so che è una cosa tremenda ma non riesco a mentire a me stesso su questo,quando vedo dei minimi miglioramenti non sono felice perchè so che non portano a nulla,è solo una tortura quotidiana,vedo mia madre sotto pressione in un modo assurdo.
Che situazione di merda

oddio che situazione! :eek:
mi spiace veramente!!! :(

sai...cinicamente parlando credo che il tuo desiderare la sua morte sia una specie di volergli bene....
io la vedo così, molto dal lato umano

-cloe-
13-04-2007, 10:28
So che non servirà a molto, ma posso raccontarti l'esperienza che abbiamo vissuto in famiglia l'anno scorso con mia nonna.
Dopo la rottura del femore, era in un centro di riabilitazione a qualche km dalla mia città. I miei quella sera andarono a trovarla, stava bene.. Era vispa e lucida come sempre.
Poi qualche ora dopo telefonano a casa per dirci che aveva avuto un ictus.
La portano di corsa all'ospedale, la ricoverano..
Non ha mai più riaperto gli occhi. Dicono fosse in coma, ma io sono convinta che lei potesse sentire tutto quello che si diceva intorno e che per questo soffrisse terribilmente.
Una sera, mentre tutti intorno a lei facevano salotto, io le stetti vicina e cominciai a parlarle di me, dell'esame che stavo preparando, di cosa stesse succedendo nel mondo, di cosa avessimo mangiato a pranzo quel giorno.. E a un certo punto lei, che per tutto il giorno non aveva dato segni, cominciò a muoversi, sembrava cercasse di aprire gli occhi, sembrava agitarsi.. Per un attimo ho avuto la speranza che potesse riprendersi..
E invece non è andata così, e se ne è andata via il giorno in cui ho fatto l'esame di scienza delle costruzioni.

Ho provato sentimenti contrastanti: a volte pensavo che mi sarebbe piaciuto averla anche così, addormentata.. altre volte invece, ho pensato che sarebbe stato meglio se se ne fosse andata subito via, senza soffrire..

Un abbraccio.

Gemma
13-04-2007, 10:29
Non ho capito perchè non provano a rimuovere chirurgicamente l'ematoma cerebrale.

probabilmente è troppo esteso.

Mi dispiace molto, sono situazioni molto dolorose da vivere.
Come spesso mi sono trovata a dire in questo forum, dobbiamo accettare l'idea della morte, e l'idea che semplicemente faccia parte della vita e non sia un demone da combattere con ostinata cecità.

Probabilmente, analizzando la cosa a mente fredda, la sua sopravvivenza potrebbe addirittura intaccare la vostra.

Di fatto tu non avresti un padre nè tua madre un marito: avreste solo un corpo inerte di cui dovervi prendere cura con mezzi costosissimi.

Allora mi permetto di suggerire, seppur ovviamente col cuore in pezzi, di "lasciarlo andare". Dentro di voi, nella parte più profonda, salutatelo: ringraziatelo per i momenti passati insieme, comunicategli il vostro amore, e lasciate che vi lasci.
Siamo noi a tenere qui le persone che non vogliamo lasciar andare.

Purtroppo neppure in situazioni estreme lo stato concede la "grazia" di poter morire. Anche questa è una cosa con cui fare i conti...

Un abbraccio.

ceccoos
13-04-2007, 10:30
Mi dispiace un casino.

ma è successo tutto così all'improvviso?

Murakami
13-04-2007, 10:32
probabilmente è troppo esteso.

Mi dispiace molto, sono situazioni molto dolorose da vivere.
Come spesso mi sono trovata a dire in questo forum, dobbiamo accettare l'idea della morte, e l'idea che semplicemente faccia parte della vita e non sia un demone da combattere con ostinata cecità.

Probabilmente, analizzando la cosa a mente fredda, la sua sopravvivenza potrebbe addirittura intaccare la vostra.

Di fatto tu non avresti un padre nè tua madre un marito: avreste solo un corpo inerte di cui dovervi prendere cura con mezzi costosissimi.

Allora mi permetto di suggerire, seppur ovviamente col cuore in pezzi, di "lasciarlo andare". Dentro di voi, nella parte più profonda, salutatelo: ringraziatelo per i momenti passati insieme, comunicategli il vostro amore, e lasciate che vi lasci.
Siamo noi a tenere qui le persone che non vogliamo lasciar andare.

Purtroppo neppure in situazioni estreme lo stato concede la "grazia" di poter morire. Anche questa è una cosa con cui fare i conti...

Un abbraccio.
Quoto dalla prima all'ultima parola.

Alexi@
13-04-2007, 10:36
probabilmente è troppo esteso.

Mi dispiace molto, sono situazioni molto dolorose da vivere.
Come spesso mi sono trovata a dire in questo forum, dobbiamo accettare l'idea della morte, e l'idea che semplicemente faccia parte della vita e non sia un demone da combattere con ostinata cecità.

Probabilmente, analizzando la cosa a mente fredda, la sua sopravvivenza potrebbe addirittura intaccare la vostra.

Di fatto tu non avresti un padre nè tua madre un marito: avreste solo un corpo inerte di cui dovervi prendere cura con mezzi costosissimi.

Allora mi permetto di suggerire, seppur ovviamente col cuore in pezzi, di "lasciarlo andare". Dentro di voi, nella parte più profonda, salutatelo: ringraziatelo per i momenti passati insieme, comunicategli il vostro amore, e lasciate che vi lasci.
Siamo noi a tenere qui le persone che non vogliamo lasciar andare.

Purtroppo neppure in situazioni estreme lo stato concede la "grazia" di poter morire. Anche questa è una cosa con cui fare i conti...

Un abbraccio.

condivido ogni parola

majin mixxi
13-04-2007, 10:39
Mi dispiace un casino.

ma è successo tutto così all'improvviso?

sì,era tranquillamente all'inps con un suo amico seduto quando è caduto dalla sedia

Dj Ruck
13-04-2007, 10:39
majin mixxi per quanto tu mi possa stare sulle palle politicamente parlando,

sappi che ti sono vicino;) !!!:vicini: :vicini:

buona fortuna!!!

majin mixxi
13-04-2007, 10:41
probabilmente è troppo esteso.

Mi dispiace molto, sono situazioni molto dolorose da vivere.
Come spesso mi sono trovata a dire in questo forum, dobbiamo accettare l'idea della morte, e l'idea che semplicemente faccia parte della vita e non sia un demone da combattere con ostinata cecità.

Probabilmente, analizzando la cosa a mente fredda, la sua sopravvivenza potrebbe addirittura intaccare la vostra.

Di fatto tu non avresti un padre nè tua madre un marito: avreste solo un corpo inerte di cui dovervi prendere cura con mezzi costosissimi.

Allora mi permetto di suggerire, seppur ovviamente col cuore in pezzi, di "lasciarlo andare". Dentro di voi, nella parte più profonda, salutatelo: ringraziatelo per i momenti passati insieme, comunicategli il vostro amore, e lasciate che vi lasci.
Siamo noi a tenere qui le persone che non vogliamo lasciar andare.

Purtroppo neppure in situazioni estreme lo stato concede la "grazia" di poter morire. Anche questa è una cosa con cui fare i conti...

Un abbraccio.

quando ci avevano detto che non c'erano speranza ce ne siamo fatti una ragione,è stato molto peggio quando ci hanno detto che no,forse non sarebbe morto ma rimasto come adesso,questo è stato molto peggio e ho scoperto che esiste qualcosa di peggio della morte

caosss
13-04-2007, 10:42
Devo pregare che mio padre muoia?

si

Murakami
13-04-2007, 10:42
...esiste qualcosa di peggio della morte
Già: la crudeltà del nostro sistema.

ShadowThrone
13-04-2007, 10:43
queste cose mi fanno pensare...
se vedessi mio padre in quelle condizioni sperei anche io nella sua morte.

majin mixxi
13-04-2007, 10:44
Non ho capito perchè non provano a rimuovere chirurgicamente l'ematoma cerebrale.

guarda questa è una cosa su cui io andro' a fondo,la prima sera il neurochirurgo ha detto che non voleva operare perchè l'ematoma era troppo piccolo ed era troppo rischioso aprire,il giorno dopo ci ha detto che non voleva operare perchè era troppo grosso,ci sarà stato un momento in cui era giusto farlo.

e poi,la prima sera lo hanno messo in medicina generale e solo alla fine del secondo giorno nella stroke unit,la stessa stroke unit piena di manifesti in cui c'è scritto che la velocità è tutto e che ci sono cose che si possono fare solo nelle prime 48 ore,quando sei una persona comune ti senti completamente impotente e in balia delle situazioni,decidono loro per te

lordkain84
13-04-2007, 10:45
non so che dire,se non farti sapere che mi spiace veramente tanto :(
è triste leggere certe cose :(

un abbraccio e buona fortuna

caosss
13-04-2007, 10:52
guarda questa è una cosa su cui io andro' a fondo,la prima sera il neurochirurgo ha detto .... decidono loro per te

ho come l'impressione che se fosse stato un vip lo avrebbero salvato

Gemma
13-04-2007, 10:54
quando ci avevano detto che non c'erano speranza ce ne siamo fatti una ragione,è stato molto peggio quando ci hanno detto che no,forse non sarebbe morto ma rimasto come adesso,questo è stato molto peggio e ho scoperto che esiste qualcosa di peggio della morte

*

Murakami
13-04-2007, 10:55
guarda questa è una cosa su cui io andro' a fondo,la prima sera il neurochirurgo ha detto che non voleva operare perchè l'ematoma era troppo piccolo ed era troppo rischioso aprire,il giorno dopo ci ha detto che non voleva operare perchè era troppo grosso,ci sarà stato un momento in cui era giusto farlo.

e poi,la prima sera lo hanno messo in medicina generale e solo alla fine del secondo giorno nella stroke unit,la stessa stroke unit piena di manifesti in cui c'è scritto che la velocità è tutto e che ci sono cose che si possono fare solo nelle prime 48 ore,quando sei una persona comune ti senti completamente impotente e in balia delle situazioni,decidono loro per te
Cosa vuoi che ti dica: non sanno tutto nemmeno loro, non sempre riescono a prevedere l'evolversi della situazione... certo, ci sono molti casi di incuria e/o di incompetenza, ma spesso non si tratta di errori, quanto piuttosto di limitatezza degli strumenti di indagine.

maxime
13-04-2007, 10:55
Caro Majin, ci sono poche parole in queste situazioni... soprattutto non colpevolizzarti per il fatto di sperare che le sooferenze di una persona amata cessino. Ognuno ha il sacrosoanto diritto di prendere queste terribili esperienze come si sente di prenderle...
Io stesso ho detto diverse volte alle persone che mi vogliono bene che preferirei di granlunga morire che rimanere ad uno stato vegetativo, quindi credo che sarebbe lo stesso pensiero che avrei se capitasse una cosa del genere alle persone che amo...
Credo che una persona sia il connubio tra quello che è il suo corpo e tutto quello che la persona pensa, fa, esprime... a mio parere una persona allo stato vegetativo non è più la stessa persona che abbiamo sempre amato, ma semplicimente il suo corpo...

Un forte abbraccio, e cerca di stare vicino alla tua mamma e a tua sorella, come loro faranno sicuramente con te.

Gemma
13-04-2007, 10:56
Cosa vuoi che ti dica: non sanno tutto nemmeno loro, non sempre riescono a prevedere l'evolversi della situazione... certo, ci sono molti casi di incuria e/o di incompetenza, ma spesso non si tratta di errori, quanto piuttosto di limitatezza degli strumenti di indagine.

di certo non sono House...

Murakami
13-04-2007, 10:58
di certo non sono House...
Certo, ma credo non sia neppure sensato pretendere di avere a che fare ogni volta con un medico geniale: purtroppo, queste cose vanno anche a fortuna.

Special
13-04-2007, 11:08
Mi spiace molto, un abbraccio..

Ja]{|e
13-04-2007, 11:10
Mi dispiace molto per te e la tua famiglia, posso solo immaginare lontanamente quello che state provando perché nella mia famiglia abbiamo avuto solo due casi di ictus (la madre di mio padre, che è rimasta dieci anni a dire "pippi'! pippii'" quando parlava con mio nonno, il quale passava le sue giornate ad alzarla dal letto, metterla sulla sedia, aiutarla a lavarsi, prepararle da mangiare e imboccarla... ma era alla fine il suo unico scopo di vita, avendo i figli ormai grandi ed essendo in pensione, tant'è che quando è morta dopo pochi mesi ci ha lasciati anche lui... Poi qualche mese fa mia zia, ma per fortuna chirurgi e anestesisti sono stati bravissimi e tempestivi e adesso sta benissimo, ma che paura!)... Secondo me ogni caso è a se stante, ognuno dovrebbe essere libero di decidere se morire o vivere come un vegetale, per questo esiste il testamento biologico... Tuo padre cosa avrebbe preferito? L'ha mei detto cosa avrebbe voluto fare in questo caso? Io dal mio canto non vorrei sopravvivere attaccata alle macchine, vorrei che mi staccassero se le speranze di ripresa si riducessero a vivere su un letto come un vegetale, ma ognuno la pensa in maniera diversa, non è detto che tuo padre la pensi come me o come te :(

elipiti
13-04-2007, 11:12
è banale, ma sentito... mi accodo anche io a tutti i "mi dispiace" della discussione... Mi spiace, mi spiace davvero... lucidamente al di fuori della situazione ti dico solo che anche io spererei ciò che speri tu... non so se all'iterno di essa ne sarei capace, ma credo di sì... più che altro perchè so che mio padre non vorrebbe mai essere un vegetale... credo sia difficile, ma la forza della tua speranza la vedo anche come una sorta di giustizia per tuo padre che non può sperarlo per sè... e tu, con tutto l'amore che hai per lui, stai facendo sia la parte di figlio che le sue veci... un abbraccio sincero...

Ja]{|e
13-04-2007, 11:27
Cosa vuoi che ti dica: non sanno tutto nemmeno loro, non sempre riescono a prevedere l'evolversi della situazione... certo, ci sono molti casi di incuria e/o di incompetenza, ma spesso non si tratta di errori, quanto piuttosto di limitatezza degli strumenti di indagine.

a parte la limitatezza di mezzi negli ospedali italiani (no comment... capisco che debbano rubare su tutto, ma sulla sanità pure....), c'è il fatto che i medici non sono mica delle divinità onniscienti che possono prevedere tutto... però se falliscono è colpa loro e prendono denunce, se invece riescono nel loro scopo di salvare il malato allora è merito di cristo e i santi... :muro:

mi ripeto nella domanda del post precedente, ma un testamento biologico non l'ha mai fatto? Anche se non è firmato da notai o cose del genere il medico, se non obiettore di coscienza, dovrebbe comunque seguirlo, e se obiettore allora dovrebbe passare il caso ad un collega non obiettore

sumit
13-04-2007, 11:31
Ho le lacrime agli occhi pensando alla tua situazione.

Penso a mio nonno quando ebbe un ictus e lo trovammo per terra vicino al letto. Lui non si riprese più però dagli occhi si vedeva che capiva quello che gli dicevamo.

Ora con il senno di poi mi pento di non essere andato più spesso a trovarlo e a tenergli compagnia. Non fare lo stesso errore mio.

Ti consiglio un libro molto bello. si chiama "Si No Miami" di Lisa Festa. é una autobiografia di una ragazza che a vent'anni subisce un ictus.

un abbraccio.

NEOS
13-04-2007, 11:39
Che schifo aprire un thread così,non so neanche da che parte cominciare...

Il 20 marzo mi telefona mia sorella dicendomi che mio padre è caduto e si è fatto male-forse rotta-una gamba,allora corro al pronto soccorso del niguarda con mia madre.Lui è ancora lì sulla barella e appena ci vede scoppia a piangere,dice che non riesce piu a muovere la gamba,completamente paralizzata,per quello è caduto.
Aspettiamo il medico con la TAC e il verdetto è ictus,emoraggia cerebrale,il neurochirurgo dice che la macchia di sangue non è molto grande e lo metteranno in osservazione sperando che si assorba da sola,ma ci fa presente che potrebbe anche aumentare...
Il giorno dopo torniamo in ospedale,a mio padre hanno appena fatto un'altra TAC e quando lo riportano in camera il flash è brutto,lo avevamo lasciato la sera che bene o male scherzava e faceva le sue solite battute e lo ritroviamo completamente andato,praticamente in coma,i medici ci dicono che la seciìonda TAC ha evidenziato che durante la notte l'emoraggia è aumentata e adesso è a pericolo di vita,prendedomi la parte la dottoressa mi dice che sarebbe forse la cosa migliore per lui...

Nei giorni seguenti è un calvario,nella stroke unit viene constantemente monitorato ma la situazione non cambia,sembra che dorma e lo definiscono come leggero o superficiale,il sangue intanto dicono che sia uscito dal cervello mettendosi tra questo e la scatola cranica avvolgendolo.

Adesso sono passate tre settimane e sembra che ogni tanto apra leggermente gli occhi,lo sguardo è perso e i medici dicono che ci sono poche speranze di un qualche recupero,intanto ci hanno comunicato che dobbiamo portarlo via in qualche cerntro riabilitativo,a spese nostre,e sono sui 2000 euro al mese,una cifra assurda per una famiglia normale.Ma per quello forse c'è la Regione che aiuta.

Se gli va bene resta una specie di vegetale,allora mi sono ritrovato a pregare che muoia,so che è una cosa tremenda ma non riesco a mentire a me stesso su questo,quando vedo dei minimi miglioramenti non sono felice perchè so che non portano a nulla,è solo una tortura quotidiana,vedo mia madre sotto pressione in un modo assurdo.
Che situazione di merda

Mi sembra di rivivere i giorni in cui mio padre fu ricoverato dopo un'incidente d'auto...
Non è facile, non so come spiegarmi
Mio padre fu ricoverato dopo un'incidente d'auto, lui era il passeggero e mancavano 5 minuti per arrivare a casa da lavoro.
Non ce la faccio a raccontare il tutto, ma dopo l'ultima tac il risultato è stato che una vertebra cervicale era spezzata in due, e l'unica cosa che lo teneva in vita era un'ematoma che manteneva schiacciata la vertebra.
La sera prima, dopo quasi un mese di ospedale, mio padre stava "benone" per le sue condizioni, mia madre gli diede anche da mangiare un pò di brodo... il giorno dopo all'ora di pranzo il telefono squilla... mio padre non c'era più.
Anche per lui la prospettiva era di vivere da vegetale, nel caso la vertebra avesse retto

Siddhartha
13-04-2007, 11:46
mi dispiace davvero!!! posso immaginare come tu ti senta perchè successe 3 anni fa ad un mio caro!!! :(
quoto gemma e ti chiedo di considerare anche la donazione degli organi come ultimo atto d'amore nel caso non ci fosse più nulla da fare!

un consiglio: quando ti sarà possibile, chiedi di fotocopiare la cartella clinica, potrebbe tornati utile! ;)

beppegrillo
13-04-2007, 11:49
Sono daccordo, qunado l'unica prospettiva è quella di una sofferenza continua, anche la morte sembra la migliore strada possibile.
un abbraccio.

pandyno
13-04-2007, 11:52
un abbraccio forte.

Pitonti
13-04-2007, 12:02
io non posso leggere certe cose, mi fanno stare malissimo, ti sono vicinissimo anche se non ci conosciamo penserò a te e alla tua famiglia.

vogliadivolare
13-04-2007, 12:46
Non starò a dire cosa tu debba fare o sperare, ti racconto solo la mia esperienza.
Mio padre se ne è andato 9 giorni fa, dopo qualche anno di malattia, con notevoli sofferenze negli ultimi mesi dovute al precipitare delle sue condizioni cliniche.
Negli ultimi tempi, di fronte a ripetute crisi ed emergenze, mi sono trovato a condividere il tuo stesso interrogativo, nutrendo soltanto la speranza che le sue sofferenze non dovessero essere destinate ad aumentare a dismisura.
All'ultima crisi respiratoria, fallito il protocollo farmacologico attuabile nel reparto di medicina, dove era ricoverato, è arrivato l'anestesista dalla rianimazione a spiegarmi che avrebbe potuto intubarlo e tentare di offrirgli qualche giorno di sopravvivenza tenendolo "attaccato alle macchine". Mi ha spiegato anche, senza mezzi termini, che altro non sarebbe stata che una forma di accanimento: sapevo anche io benissimo che le condizioni di mio padre fossero definitivamente compromesse. Ho quindi chiesto di attuare soltanto le cure necessarie a far si che in quegli istanti estremi lui avesse le minori sofferenze possibili.
E' una storia come ne saranno successe a milioni...io ti racconto la nostra esperienza e le nostre scelte...di più, lo ripeto, non sentirei di poter dire.
Ti sono vicino
Fabrizio

giovane acero
13-04-2007, 12:49
un abbraccio, per quel che vale.

*sasha ITALIA*
13-04-2007, 13:05
mi dispiace veramente tantissimo, so come ci si sente.

11 agosto 2003, mio zio viene ricoverato d'urgenza per aneurisma cerebrale... 5 operazioni, 3 sanguinamenti, 3 volte in coma.. ora è seduto su una sedia da più di 3 anni, non parla e si comporta come un bambino.

Ti sono vicino

P.S. rischi opure di farlo anch'io dato che è una cosa ereditaria e mia nonna l'aveva al cuore.. è morta 2 mesi fa

Ja]{|e
13-04-2007, 13:24
mi dispiace veramente tantissimo, so come ci si sente.

11 agosto 2003, mio zio viene ricoverato d'urgenza per aneurisma cerebrale... 5 operazioni, 3 sanguinamenti, 3 volte in coma.. ora è seduto su una sedia da più di 3 anni, non parla e si comporta come un bambino.

Ti sono vicino

P.S. rischi opure di farlo anch'io dato che è una cosa ereditaria e mia nonna l'aveva al cuore.. è morta 2 mesi fa

i parenti di primo grado (figli sicuramente, fratelli in maniera più limitata, se non c'è necessità è inutile prendersi radiazioni) devono fare periodicamente controlli

majin mixxi
13-04-2007, 13:26
una delle cose che mi ha colpito di questa vicenda è stata l'esperienza nella stroke unit,un reparto speciale sub itensivo dove vengono portati i colpiti da ictus,c'è gente giovane,un ragazzo che sembra un toro,una ragazza di neanche 30 anni che stava tranquillamente guardando la tv sul divano...ti fa pensare che veramente bisognerebbe pensare di piu' a godersi la vita

GiacoXp
13-04-2007, 13:42
ciao la tua stessa situazione l'ho passata anche io con mia zia ...

GiacoXp
13-04-2007, 13:43
una delle cose che mi ha colpito di questa vicenda è stata l'esperienza nella stroke unit,un reparto speciale sub itensivo dove vengono portati i colpiti da ictus,c'è gente giovane,un ragazzo che sembra un toro,una ragazza di neanche 30 anni che stava tranquillamente guardando la tv sul divano...ti fa pensare che veramente bisognerebbe pensare di piu' a godersi la vita

è proprio vero forse quella è una di quelle cose che veramente fa riflettere su quanto la vita puo cambiare da un momento all'altro ...

Redux
13-04-2007, 14:02
Mi dispiace molto, sono situazioni molto dolorose da vivere.
Come spesso mi sono trovata a dire in questo forum, dobbiamo accettare l'idea della morte, e l'idea che semplicemente faccia parte della vita e non sia un demone da combattere con ostinata cecità.


Ma anche no.
A me sembra un po' presto per rassegnarsi.
La morte non è un demone da combattere a tutti i costi, ma quando si parla di persone care bisogna trovarcisi (ed è meglio non trovarcisi mai), prima di poter dire quando è il momento di accettare l'idea della morte.
Questo a mio modesto modo di vedere.

mt_iceman
13-04-2007, 14:02
una delle cose che mi ha colpito di questa vicenda è stata l'esperienza nella stroke unit,un reparto speciale sub itensivo dove vengono portati i colpiti da ictus,c'è gente giovane,un ragazzo che sembra un toro,una ragazza di neanche 30 anni che stava tranquillamente guardando la tv sul divano...ti fa pensare che veramente bisognerebbe pensare di piu' a godersi la vita

il cugino di mio babbo, nemmeno 50 anni, mai fumato, mai bevuto, mai alcun eccesso, ci è rimasto sempre per un ictus mentre era in giro con suo figlio. gli è morto lì sui suoi piedi.

che situazione tremenda.
giuro che mi spiace davvero tanto per te e la tua famiglia. per quanto possibile ti sono vicino.

darktosky
13-04-2007, 14:18
è una cosa orribile pensare che a volte dio porta via sempre le persone che non hanno mai fatto nulla di male nella vita....in questo caso penso che parole di conforto non ti servirebbero poichè sarebbero false e non sarei mai capace di provare il dolore che provi tu adesso pensando a tuo padre. Sappi che comunque la vita è un filo che si spezza con poco quindi lascia che ti dia un consiglio: vivi....

icoborg
13-04-2007, 14:35
io nn ho capito una cosa perke dopo la caduta e la prima tac nn hanno tentato di ridurre lematoma?

Nevermind
13-04-2007, 14:43
Mi dispiace so cosa si prova a perdere un padre ma penso che una situazione simile sia ancora peggiore.

La cosa che più mi fa rabbia è che tuo padre, come il mio a suo tempo, se fosse stato qualcuno invece che uno dei tanti si sarebbe salvato di sicuro.

Symbolic
13-04-2007, 14:46
cazzo majin, che storia di merda.
mi dispiace un sacco!

radiovoice
13-04-2007, 14:47
guarda questa è una cosa su cui io andro' a fondo,la prima sera il neurochirurgo ha detto che non voleva operare perchè l'ematoma era troppo piccolo ed era troppo rischioso aprire,il giorno dopo ci ha detto che non voleva operare perchè era troppo grosso,ci sarà stato un momento in cui era giusto farlo.

e poi,la prima sera lo hanno messo in medicina generale e solo alla fine del secondo giorno nella stroke unit,la stessa stroke unit piena di manifesti in cui c'è scritto che la velocità è tutto e che ci sono cose che si possono fare solo nelle prime 48 ore,quando sei una persona comune ti senti completamente impotente e in balia delle situazioni,decidono loro per te


Sono veramente dispiaciuto, dev' essere un situazione tremenda.

Credo che al posto tuo non mi rassegnerei e insisterei per altri pareri.. se proprio deve morire che lo faccia con una speranza, se c'è, magari grazie ad un intervento.

Quanto al comportamento del medico che ha avuto questi tentennamenti nutro serie perplessità. Il problema è che dentro l'ospedale i vari colleghi lo proteggeranno, se mai avesse davvero fatto un errore, fino alla fine.

Farei così: fatti dare copia di TUTTA la documentazione medica TUTTA! e cerca un altro neurochirurgo famoso in un'altra città vicina e chiedi un parere...
Avrai una risposta in più sia per quanto riguarda tua padre che la responsabilit, eventuale, del medico.

Un abbraccio.

Nevermind
13-04-2007, 14:50
A sentire certe storie viene veramente la voglia di urlare...

Secondo me non bisogna avere paura della morte.....c'è di peggio della morte finire in uno stato semi-vegetativo e continuare a vivere.

Questo si che mi fa paura.

D4rkAng3l
13-04-2007, 15:26
mi dispiace tanto veramente non sò cos'altro dire :(

Xalexalex
13-04-2007, 15:48
Ti sono vicino... Capitata la stessa cosa con mia nonna un mesetto fa...

majin mixxi
13-04-2007, 15:50
io nn ho capito una cosa perke dopo la caduta e la prima tac nn hanno tentato di ridurre lematoma?


oggi ho parlato con due neurochirurghi gentilissimi che mi hanno spiegato bene come stavano le cose,hanno detto che non neanche ipotizzabile un intervento chirurgico per vari motivi:

L'età,mio padre ha piu' di 78 anni e quasi sicuramente non avrebbe superato un intervento al cervello,intervento che sarebbe stato poi molto difficile e distruttivo dato che la perdita di sangue era posizionata in profondità,in pratica avrebbero dovuto scavare mezzo cervello per arrivarci,la loro speranza era che si riassorbisse da sola,invece è accaduto il contrario.

icoborg
13-04-2007, 15:53
capito.

giannola
13-04-2007, 16:02
Che schifo aprire un thread così,non so neanche da che parte cominciare...

Il 20 marzo mi telefona mia sorella dicendomi che mio padre è caduto e si è fatto male-forse rotta-una gamba,allora corro al pronto soccorso del niguarda con mia madre.Lui è ancora lì sulla barella e appena ci vede scoppia a piangere,dice che non riesce piu a muovere la gamba,completamente paralizzata,per quello è caduto.
Aspettiamo il medico con la TAC e il verdetto è ictus,emoraggia cerebrale,il neurochirurgo dice che la macchia di sangue non è molto grande e lo metteranno in osservazione sperando che si assorba da sola,ma ci fa presente che potrebbe anche aumentare...
Il giorno dopo torniamo in ospedale,a mio padre hanno appena fatto un'altra TAC e quando lo riportano in camera il flash è brutto,lo avevamo lasciato la sera che bene o male scherzava e faceva le sue solite battute e lo ritroviamo completamente andato,praticamente in coma,i medici ci dicono che la seciìonda TAC ha evidenziato che durante la notte l'emoraggia è aumentata e adesso è a pericolo di vita,prendedomi la parte la dottoressa mi dice che sarebbe forse la cosa migliore per lui...

Nei giorni seguenti è un calvario,nella stroke unit viene constantemente monitorato ma la situazione non cambia,sembra che dorma e lo definiscono come leggero o superficiale,il sangue intanto dicono che sia uscito dal cervello mettendosi tra questo e la scatola cranica avvolgendolo.

Adesso sono passate tre settimane e sembra che ogni tanto apra leggermente gli occhi,lo sguardo è perso e i medici dicono che ci sono poche speranze di un qualche recupero,intanto ci hanno comunicato che dobbiamo portarlo via in qualche cerntro riabilitativo,a spese nostre,e sono sui 2000 euro al mese,una cifra assurda per una famiglia normale.Ma per quello forse c'è la Regione che aiuta.

Se gli va bene resta una specie di vegetale,allora mi sono ritrovato a pregare che muoia,so che è una cosa tremenda ma non riesco a mentire a me stesso su questo,quando vedo dei minimi miglioramenti non sono felice perchè so che non portano a nulla,è solo una tortura quotidiana,vedo mia madre sotto pressione in un modo assurdo.
Che situazione di merda

Spero che il signore esaudisca le tue preghiere.

Coraggio, nn sei solo.

;)

johannes
13-04-2007, 16:04
mi dispiace moltissimo.
coraggio!!:(

ASIA81
13-04-2007, 16:07
quando ci avevano detto che non c'erano speranza ce ne siamo fatti una ragione,è stato molto peggio quando ci hanno detto che no,forse non sarebbe morto ma rimasto come adesso,questo è stato molto peggio e ho scoperto che esiste qualcosa di peggio della morte

Ho letto il post iniziale e mi si è chiuso lo stomaco. Ho provato esattamente le stesse cose 10 anni fa, quando, in seguito ad un incidente stradale, mio fratello da sveglio e cosciente (tant'è che ha chiesto scusa a mio padre per aver distrutto la macchina) è passato in coma farmacologico, poi in coma profondo. E ti assicuro che mi odiavo perchè la notte pregavo che morisse : i medici ci avevano detto che se mai si fosse ripreso non sarebbe più stato lui. Anche lui era inoperabile. Dopo una settimana di calvario ci ha lasciati, e dopo 10 anni da quei giorni ti posso assicurare che malgrado il dolore e il vuoto siano ancora presenti, sono più felice così. Posso ricordare mio fratello come un giovane ventunenne pieno di amici e di vita e non un vegetale.

Non farti schifo se pensi che preferiresti che vi lasciasse, penso sarebbe più giusto per tutti, a partire dal tuo caro papà.

In bocca al lupo per tutto.
Ti sono vicina.

Redux
13-04-2007, 16:40
Ho letto il post iniziale e mi si è chiuso lo stomaco. Ho provato esattamente le stesse cose 10 anni fa, quando, in seguito ad un incidente stradale, mio fratello da sveglio e cosciente (tant'è che ha chiesto scusa a mio padre per aver distrutto la macchina) è passato in coma farmacologico, poi in coma profondo. E ti assicuro che mi odiavo perchè la notte pregavo che morisse : i medici ci avevano detto che se mai si fosse ripreso non sarebbe più stato lui. Anche lui era inoperabile. Dopo una settimana di calvario ci ha lasciati, e dopo 10 anni da quei giorni ti posso assicurare che malgrado il dolore e il vuoto siano ancora presenti, sono più felice così. Posso ricordare mio fratello come un giovane ventunenne pieno di amici e di vita e non un vegetale.

Non farti schifo se pensi che preferiresti che vi lasciasse, penso sarebbe più giusto per tutti, a partire dal tuo caro papà.

In bocca al lupo per tutto.
Ti sono vicina.

In un forum così grande capita spesso di incontrare veri maestri di vita, da ogni dove e di ogni età: a tali dignitose testimonianze di vita mi inchino con rispetto. Davvero.

GRANDE_ERODE
13-04-2007, 17:23
io nn ho capito una cosa perke dopo la caduta e la prima tac nn hanno tentato di ridurre lematoma?
Questo si chiama lavarsene le mani xchè tanto il dottore pensa :
1 - Non è colpa mia, quindi i parenti non mi possono dire nulla.
2 - Non rischio di fare un' operazione che potrebbe andare male
e se và male, sicuramente i parenti mi danno tutta la colpa.
3 - Non ho voglia di fare operazioni lunghe e compesse alle 2 di notte,
ma se proprio le devo fare, allora vado nella clinica privata...

Cmq. se capitasse a mè, mi terrei mio padre, anche da vegetale ! :fagiano:

NEOS
13-04-2007, 17:32
Cmq. se capitasse a mè, mi terrei mio padre, anche da vegetale ! :fagiano:
Spero tu ti renda conto di cosa stai dicendo... anche a me capitava di pensarci, ma vedendo che uomo era mio padre, operaio e contadino instancabile credo che si sarebbe lasciato morire

majin mixxi
13-04-2007, 17:44
Cmq. se capitasse a mè, mi terrei mio padre, anche da vegetale ! :fagiano:

credo che siano tantissimi che la pensano come te,anche tanti miei parenti e la stessa mia ragazza (che pero' quando suo padre in un incidente era in come irreversibile dopo 14 ore di operazione al cervello disse ai medici di staccare il respiratore)

ovviamente sono pensieri che ognuno fa con se stesso e sono il primo a dire che ho una parte di me che si vergogna immensamente a desiderare che se ne vada in pace,ma è piu forte di me,è questo il mio pensiero

dantes76
13-04-2007, 18:12
che vita di merda... uno a 70/80 anni dovrebbi godersi un minimo di tranquillita'...dopo una vita a sbattersi..mha..

mio papa' ha superto l'80ina, ha una sola paura, quella di una morte lenta..
ha/ho visto tanti parenti,amici in quella situazione, non si ammala solo la persona che sta nel letto, piano piano, muore anche chi gli sta accanto..
non vergognarti per quello che pensi, solamenti chi ci sta dentro puo' capire cosa si passa e cosa si vede

un abraccio forte majin:)

†blood lover†
13-04-2007, 18:47
mah io c avro 18 anni e della vita non capiro' proprio un bel niente pero' io non vorrei mai "vivere" come un vegetale preferirei morire, a me piace vivere giocare con gli amici e scherzare e bermi una bella birra in compagnia e ti posso dire che se una cosa del genere fosse successa a mio padre io anche avrei sperato che morisse, perke mio padre come me ha la voglia di fare e di vivere e spero che anche tuo padre l'aveva, sopra si è parlato che a volte sembra che le persone in questi stati capiscano e io credo che sia una sofferenza atroce pensare e non potersi esprimere, percio ti dico non ti mettere vergogna quando speri la fine delle sofferenze per tuo padre.
per il resto lo ripeto a 18 anni cosa mai voglio caire della vita pero questa è la mia opinione e ci tenevo a dirla..

coraggio e anche se non ti conosco un abraccio;)

---edited---
13-04-2007, 19:02
Cavolo se ci penso mio padre mi manca sempre più, ormai sono anni che se ne andato:(, ma il tempo non ha sistemato le cose, mi manca sempre. Mio padre era una persona molto attiva, gran lavoratore ed è venuto a mancare per un incidente stradale morendo sul colpo. Penso che avrei voluto mai vederlo in un lettino come un vegetale se per caso sarebbe rimasto "vivo" con lesioni celebrali gravi:( .
Cmq maxxin ti sono vicino.
Ciao

anonimizzato
13-04-2007, 19:20
Che schifo aprire un thread così,non so neanche da che parte cominciare...

Il 20 marzo mi telefona mia sorella dicendomi che mio padre è caduto e si è fatto male-forse rotta-una gamba,allora corro al pronto soccorso del niguarda con mia madre.Lui è ancora lì sulla barella e appena ci vede scoppia a piangere,dice che non riesce piu a muovere la gamba,completamente paralizzata,per quello è caduto.
Aspettiamo il medico con la TAC e il verdetto è ictus,emoraggia cerebrale,il neurochirurgo dice che la macchia di sangue non è molto grande e lo metteranno in osservazione sperando che si assorba da sola,ma ci fa presente che potrebbe anche aumentare...
Il giorno dopo torniamo in ospedale,a mio padre hanno appena fatto un'altra TAC e quando lo riportano in camera il flash è brutto,lo avevamo lasciato la sera che bene o male scherzava e faceva le sue solite battute e lo ritroviamo completamente andato,praticamente in coma,i medici ci dicono che la seciìonda TAC ha evidenziato che durante la notte l'emoraggia è aumentata e adesso è a pericolo di vita,prendedomi la parte la dottoressa mi dice che sarebbe forse la cosa migliore per lui...

Nei giorni seguenti è un calvario,nella stroke unit viene constantemente monitorato ma la situazione non cambia,sembra che dorma e lo definiscono come leggero o superficiale,il sangue intanto dicono che sia uscito dal cervello mettendosi tra questo e la scatola cranica avvolgendolo.

Adesso sono passate tre settimane e sembra che ogni tanto apra leggermente gli occhi,lo sguardo è perso e i medici dicono che ci sono poche speranze di un qualche recupero,intanto ci hanno comunicato che dobbiamo portarlo via in qualche cerntro riabilitativo,a spese nostre,e sono sui 2000 euro al mese,una cifra assurda per una famiglia normale.Ma per quello forse c'è la Regione che aiuta.

Se gli va bene resta una specie di vegetale,allora mi sono ritrovato a pregare che muoia,so che è una cosa tremenda ma non riesco a mentire a me stesso su questo,quando vedo dei minimi miglioramenti non sono felice perchè so che non portano a nulla,è solo una tortura quotidiana,vedo mia madre sotto pressione in un modo assurdo.
Che situazione di merda

Mi dispiace tanto, veramente! :(

GRANDE_ERODE
13-04-2007, 19:33
Spero tu ti renda conto di cosa stai dicendo... anche a me capitava di pensarci, ma vedendo che uomo era mio padre, operaio e contadino instancabile credo che si sarebbe lasciato morire

credo che siano tantissimi che la pensano come te,anche tanti miei parenti e la stessa mia ragazza (che pero' quando suo padre in un incidente era in come irreversibile dopo 14 ore di operazione al cervello disse ai medici di staccare il respiratore)
ovviamente sono pensieri che ognuno fa con se stesso e sono il primo a dire che ho una parte di me che si vergogna immensamente a desiderare che se ne vada in pace,ma è piu forte di me,è questo il mio pensiero
Dopo un' incidente, mi immaggino le condizioni.. a quel punto non ha più
senso vivere 5..10 gg in più, ma a parte questi casi molto particolari,
Preferisco avere un genitore in più, anche come un vegetale,
piuttosto che sepolto in un cimitero.. :)

MichellePayne
13-04-2007, 19:38
:eek:
oddio mi dispiace tanto!
Posso darti un consiglio???
Credici, non smettere mai di sperare e di pregare....
Mio padre ha avuto 2 aneurisma,ovvero ictus...
la prima volta è stato 5 mesi in coma, la seconda due....
è tornato come prima....certo ha dei problemi di riflessi, se lancio una cosa al volo non è che la prende , ma sta bene....
PREGA PER LUI, NON CONTRO DI LUI!
Ti sono vicina.....:vicini:
sarà nelle mie preghiere da oggi!:)

Misterius
13-04-2007, 20:00
In parte ricordo quanto è successo a me qualche anno fa.
Stavo lavorando quando mi hanno chiamato per dirmi che mio padre aveva avuto un malore, di non preoccuparmi, ma di cercare di venire a Trento dove era ricoverato. Milano casello di Agrate - ospedale di Trento in 1 ora e 5 minuti!
Arrivo e trovo mia madre in lacrime. Mio papà ha avuto un infarto, e gli stanno aprendo la vena con il palloncino. Dopo un'ora esce, coscente ed euforico. Tutto ok.
Lo salutiamo mentre lo portano via. Sembrava tutto ok, poi mezz'ora dopo viene colpito da un ictus. Coma profondo. Gli fanno una Tac, poi decidono di trasportarlo a Bolzano, visto che sono specializzati. Lo operano, poi capito che il danno era grave lo rispediscono a Trento, sempre in elicottero.
Io come un pirla correvo su e giù a 200 all'ora rincorrendo un elicottero.
Arriviamo a Trento e parliamo con il medico. Ci dice subito che la situazione è grave, che i danni sono estesi. Di sìcuro paralisi degli arti inferiori, forse perdita della parola, incapacità di gestirsi in ogni modo. Insomma, un vegetale!
Il dramma. Poche ore dopo ero anche io, come stai facendo tu, seduto su una sedia a pregare perchè se ne andasse. Lo amavo troppo per vederlo in quella situazione. La sera stessa, 36 ore dopo l'infarto, mio papà si spegneva, senza aver più ripreso conoscenza.
Anche se aveva solo 59 anni, l'aver pregato perchè si spegnesse non mi fa venire nessun senso di colpa. Credo che nel suo piccolo mio papà avrebbe preferito andarsene piuttosto che sentirsi un peso.
Capisco benissimo il tuo stato d'animo. Leggere il tuo post mi ha fatto tornare in mente quei tristi momenti, ma nello stesso tempo la gioia d'aver avuto un papà così.
Coraggio e ciao.

naitsirhC
13-04-2007, 20:45
guarda questa è una cosa su cui io andro' a fondo,la prima sera il neurochirurgo ha detto che non voleva operare perchè l'ematoma era troppo piccolo ed era troppo rischioso aprire,il giorno dopo ci ha detto che non voleva operare perchè era troppo grosso,ci sarà stato un momento in cui era giusto farlo.

e poi,la prima sera lo hanno messo in medicina generale e solo alla fine del secondo giorno nella stroke unit,la stessa stroke unit piena di manifesti in cui c'è scritto che la velocità è tutto e che ci sono cose che si possono fare solo nelle prime 48 ore,quando sei una persona comune ti senti completamente impotente e in balia delle situazioni,decidono loro per te

Assurdo!

Senti un'associazione per i diritti del malato.
Manda anche un'esposto/reclamo all'ufficio per i rapporti con il pubblico dell' U.l.s.s. (o As.l.) competente, visto che è una forma di tutela prevista dalla legge (mi sembra sia entro 30 giorni dall'evento).
Se ci sono i fondamenti, tieni conto che puoi presentare querela entro 90 giorni.

Mi dispiace veramente tanto, per quello che sta passando tuo padre, per quello che stai vivendo tu e la tua famiglia.
E' proprio vero che quando si ha la salute, si è i più grandi signori.

naitsirhC
13-04-2007, 20:49
In parte ricordo quanto è successo a me qualche anno fa.
Stavo lavorando quando mi hanno chiamato per dirmi che mio padre aveva avuto un malore, di non preoccuparmi, ma di cercare di venire a Trento dove era ricoverato. Milano casello di Agrate - ospedale di Trento in 1 ora e 5 minuti!
Arrivo e trovo mia madre in lacrime. Mio papà ha avuto un infarto, e gli stanno aprendo la vena con il palloncino. Dopo un'ora esce, coscente ed euforico. Tutto ok.
Lo salutiamo mentre lo portano via. Sembrava tutto ok, poi mezz'ora dopo viene colpito da un ictus. Coma profondo. Gli fanno una Tac, poi decidono di trasportarlo a Bolzano, visto che sono specializzati. Lo operano, poi capito che il danno era grave lo rispediscono a Trento, sempre in elicottero.
Io come un pirla correvo su e giù a 200 all'ora rincorrendo un elicottero.
Arriviamo a Trento e parliamo con il medico. Ci dice subito che la situazione è grave, che i danni sono estesi. Di sìcuro paralisi degli arti inferiori, forse perdita della parola, incapacità di gestirsi in ogni modo. Insomma, un vegetale!
Il dramma. Poche ore dopo ero anche io, come stai facendo tu, seduto su una sedia a pregare perchè se ne andasse. Lo amavo troppo per vederlo in quella situazione. La sera stessa, 36 ore dopo l'infarto, mio papà si spegneva, senza aver più ripreso conoscenza.
Anche se aveva solo 59 anni, l'aver pregato perchè si spegnesse non mi fa venire nessun senso di colpa. Credo che nel suo piccolo mio papà avrebbe preferito andarsene piuttosto che sentirsi un peso.
Capisco benissimo il tuo stato d'animo. Leggere il tuo post mi ha fatto tornare in mente quei tristi momenti, ma nello stesso tempo la gioia d'aver avuto un papà così.
Coraggio e ciao.

Quello che colpisce è come in quegli istanti, certi dottori ti diano certe notizie in un modo che oserei dire privo di una qualsiasi umanità...

Siddhartha
13-04-2007, 21:11
Quello che colpisce è come in quegli istanti, certi dottori ti diano certe notizie in un modo che oserei dire privo di una qualsiasi umanità...


non voglio giustificare la poca umanità di alcuni medici, ma far notare che anche per il clinico è davvero difficile dare certe comunicazioni e spesso ci si "nasconde" dietro un'apperente freddezza e distacco! :(
non sai mai chi si troverà di guardia in quei momenti in reparto: può capitare che l'ingrato e triste compito di comunicare brutte notizie alla famiglia capiti ad un giovane medico, magari specializzando, alle prima armi e senza la necessaria esperienza perchè non vi è nessuno più anziano disponibile (benchè ciò non debba MAI accadere)!!! :(

akuma
13-04-2007, 21:15
Che schifo aprire un thread così,non so neanche da che parte cominciare...

Il 20 marzo mi telefona mia sorella dicendomi che mio padre è caduto e si è fatto male-forse rotta-una gamba,allora corro al pronto soccorso del niguarda con mia madre.Lui è ancora lì sulla barella e appena ci vede scoppia a piangere,dice che non riesce piu a muovere la gamba,completamente paralizzata,per quello è caduto.
Aspettiamo il medico con la TAC e il verdetto è ictus,emoraggia cerebrale,il neurochirurgo dice che la macchia di sangue non è molto grande e lo metteranno in osservazione sperando che si assorba da sola,ma ci fa presente che potrebbe anche aumentare...
Il giorno dopo torniamo in ospedale,a mio padre hanno appena fatto un'altra TAC e quando lo riportano in camera il flash è brutto,lo avevamo lasciato la sera che bene o male scherzava e faceva le sue solite battute e lo ritroviamo completamente andato,praticamente in coma,i medici ci dicono che la seciìonda TAC ha evidenziato che durante la notte l'emoraggia è aumentata e adesso è a pericolo di vita,prendedomi la parte la dottoressa mi dice che sarebbe forse la cosa migliore per lui...

Nei giorni seguenti è un calvario,nella stroke unit viene constantemente monitorato ma la situazione non cambia,sembra che dorma e lo definiscono come leggero o superficiale,il sangue intanto dicono che sia uscito dal cervello mettendosi tra questo e la scatola cranica avvolgendolo.

Adesso sono passate tre settimane e sembra che ogni tanto apra leggermente gli occhi,lo sguardo è perso e i medici dicono che ci sono poche speranze di un qualche recupero,intanto ci hanno comunicato che dobbiamo portarlo via in qualche cerntro riabilitativo,a spese nostre,e sono sui 2000 euro al mese,una cifra assurda per una famiglia normale.Ma per quello forse c'è la Regione che aiuta.

Se gli va bene resta una specie di vegetale,allora mi sono ritrovato a pregare che muoia,so che è una cosa tremenda ma non riesco a mentire a me stesso su questo,quando vedo dei minimi miglioramenti non sono felice perchè so che non portano a nulla,è solo una tortura quotidiana,vedo mia madre sotto pressione in un modo assurdo.
Che situazione di merda



Guiarda ti capisco benissimo,è capitato a Gennaio di quest'anno la stessa identica cosa a mio padre.

Il consiglio che ti posso dare è di non darti per vinto.

A distanza di 3 mesi dall'evento,che sembrava di drastica conclusione (è stato 8 giorni in terapia intensiva unità ictus) ora parla quasi normalmente (anche se molto spesso si "incespica" su alcune parole)e,anche se è sempre paralizzato nel braccio destro ha cominciato a muovere la gamba destra,anche essa prima paralizzata completamente anche se non riesce a poggiarla in terra è pur sempre un'inizio....

Ti posso dire che la situaizione era identica alla tua,anche lui non è stato possibile operarlo e,a differenza di cio' che dissero i medici la situziione sta migliorando notevolmente ,infatti non è possibile fare una diagnosi precisa per queste faccende dopo pochi giorni dall'evento.

Ti assicuro che anche mio padre per molti giorni almeno non diceva una parola,non riusciva a parlare e il poco che diceva non si capiva nulla.... :( :(

Sono cose lunghe,infatti è stato quasi 3 mesi all'ospedale,ma non darti per vinto,a riassorbirsi il sangue ci mette circa un paio di mesi e dopo la situazione migliora giorno dopo giorno...

Auguri :)

mark41176
14-04-2007, 00:04
anche da parte mia un grandissimo abbraccio a majin mixxi e famiglia....
sto ascoltando "Goccie di memoria" e te la dedico

DvL^Nemo
14-04-2007, 11:11
Se gli va bene resta una specie di vegetale,allora mi sono ritrovato a pregare che muoia,so che è una cosa tremenda ma non riesco a mentire a me stesso su questo,quando vedo dei minimi miglioramenti non sono felice perchè so che non portano a nulla,è solo una tortura quotidiana,vedo mia madre sotto pressione in un modo assurdo.
Che situazione di merda

Posso solo augurarti che migliorino le cose, anche se dal "quadro generale" non sembra cosi'.. Anche mio nonna e' stata colpita da ictus qualche anno fa, non si e' mai ripresa ( era immobile con gli occhi aperti ) e dopo mesi di calvario e' morta, capisco quindi la "sofferenza" che provate in famiglia..

NEOS
14-04-2007, 11:30
Dopo un' incidente, mi immaggino le condizioni.. a quel punto non ha più
senso vivere 5..10 gg in più, ma a parte questi casi molto particolari,
Preferisco avere un genitore in più, anche come un vegetale,
piuttosto che sepolto in un cimitero.. :)
Se mio padre si fosse salvato... e avesse ripreso conoscenza... sarebbe rimasto paralizzato dal collo in giù...
Scusami se sono stato brusco.

vaio-man
14-04-2007, 13:13
mi dispiace majjiin, spero che tutto si concluda per il meglio, ti sono vicino ;)

Thunderfox
14-04-2007, 18:54
Mi dispiace veramente per te, purtroppo mi rendo conto in che situazione ti trovi adesso.

Mio padre se n'è andato a 47 anni mentre era a lavoro (turno di notte), l'ha trovato il giorno dopo il collega che doveva dargli il cambio e a noi la "telefonata" è arrivata la mattina poco prima del pranzo.

All'epoca avevo 14 anni...



Ti posso solo dire di farti forza e andare avanti... purtroppo più di così non puoi fare :(