View Full Version : Russo Spena:Amnistia per Battisti e per tutti gli eversori
BATTISTI/ RUSSO SPENA: SI VARI AMNISTIA,CHIUDERE CON ANNI PIOMBO
Capogruppo Prc a Repubblica: per ex terrorista misure alternative
Roma, 19 mar. (APCom) - "Compito della politica è chiudere definitivamente gli anni di piombo con un'amnistia mirata ai reati commessi dall'eversione di destra e di sinistra". Lo afferma in un'intervista a 'Repubblica' il capogruppo del Prc al Senato Giovanni Russo Spena, prendendo spunto dalla cattura dell'ex terrorista Cesare Battisti.
Russo Spena definisce Battisti "un attempato eversore di un tempo" e si dice contrario alla sua estradizione: "La sua personalità è molto cambiata nel corso di questi anni" e per lui "sarebbe meglio applicare delle misure alternative alla detenzione".
http://notizie.alice.it/notizie/search/index.html?filter=foglia&nsid=12466616&mod=foglia
ma si,chi se ne fotte se hanno ammazzato e poi se ne sono andati in vacanza:O
fracarro
21-03-2007, 18:37
Troppa droga in parlamento.:asd:
Dream_River
21-03-2007, 18:45
ritengo sia la classica posizione "pro domo sua", la stessa proposta oscena.
Naturalmente, come nella vita quotidiana la maggior parte delle persone f ail proprio interesse
Cmq, Concordo con la Proposta di Russo Spena, il cercare non è uno strumento di vendetta, la stessa vendetta che troppo spesso viene confusa con la giustizia (fino ad arrivare a quel omicidio legalizzato che è la pena di morte), peccato che troopo spesso, la gente preferisca uno scenografica vendetta e una più efficace rieducazione.
E per favore, risparmiativi gli insulti e il sarcasmo che tanto lo so gia che il 95% degli utenti non è d'accordo con me, ma poco me ne importa
Che di sodali ai terroristi il parlamento sia pieno non è una novità...
Non posso fare altro che esprimere e rinnovare il massimo disprezzo per i criminali che come battisti l'hanno fatta franca e per chi ora, magari, da rappresentante del popolo si ostina a difenderli in maniera vergognosa.
:rolleyes:
Io posso comprenderlo.
Le menti migliori le hanno perse in quegli anni. In galera o costrette all'esilio.
Han bisogno, di nuovo, di persone ccn un certo spessore, e le hanno solo in quegli ambienti.
DonaldDuck
21-03-2007, 20:35
Russo Spena definisce Battisti "un attempato eversore di un tempo" e si dice contrario alla sua estradizione: "La sua personalità è molto cambiata nel corso di questi anni" e per lui "sarebbe meglio applicare delle misure alternative alla detenzione".
Ma si, una conferenza sul lavoro precario o un impiego in qualche commissione e passa la paura :O
dantes76
21-03-2007, 21:10
http://www.ens-lyon.fr/Planet-Terre/Infosciences/Planetologie/Images/art-meteorite-small.jpg
Ma si, una conferenza sul lavoro precario o un impiego in qualche commissione e passa la paura :O
Eh già, d'altronde è così che stanno tentando di sdoganare quelli già presenti sul suolo italico, no?
E poi Battisti, cosa vuoi che sia... pluriomicida, condannato in contumacia perchè scappato all'estero (eh, la rivoluzione la si fa solo quando sei tu ad avere l'arma in mano e gli altri no, in tribunale no eh, non vale!), la stessa Corte europea ha giudicato irricevibile la sua istanza per un nuovo processo... Battisti, quello che appena prima di scappare per la seconda volta (coraggio e responsabilità, chi sono costoro?) rilasciava interviste in cui sputava sull'Italia e irrideva le sue vittime, come quel ragazzo che ha lasciato in carrozzina a vita...
Ma lasciamolo libero, no? Che poi sia in vacanza da una vita e non abbia fatto un giorno uno di carcere, poco importa...
...sia mai che salti fuori chi sono, gli appartenenti a quei fantomatici "comitati per la resistenza" o baggianate simili che gli passavano i soldi, e seguendo i quali l'abbiamo beccato sulla spiaggia a Copacabana... sia mai che salti fuori da dove li prendevano i soldi, e che a qualcuno salti in mente di buttare in galera anche i foraggiatori di terroristi ed assassini che sono alla macchia. Meglio l'amnistia, và, così stanno zitti e non c'è pericolo.
Anche perchè, vatti a fidare di uno come Battisti... non è mica come l'altro esule francese, coraggiosissimo combattente per la libertà che non appena ha avuto il pepe al culo è scappato in Francia, per poi tornare grazie all'indulto, e se la mena pure da "perseguitato"... assassini, terroristi e pure codardi.
JackTheReaper
21-03-2007, 22:49
Eh già, d'altronde è così che stanno tentando di sdoganare quelli già presenti sul suolo italico, no?
E poi Battisti, cosa vuoi che sia... pluriomicida, condannato in contumacia perchè scappato all'estero (eh, la rivoluzione la si fa solo quando sei tu ad avere l'arma in mano e gli altri no, in tribunale no eh, non vale!), la stessa Corte europea ha giudicato irricevibile la sua istanza per un nuovo processo... Battisti, quello che appena prima di scappare per la seconda volta (coraggio e responsabilità, chi sono costoro?) rilasciava interviste in cui sputava sull'Italia e irrideva le sue vittime, come quel ragazzo che ha lasciato in carrozzina a vita...
Ma lasciamolo libero, no? Che poi sia in vacanza da una vita e non abbia fatto un giorno uno di carcere, poco importa...
...sia mai che salti fuori chi sono, gli appartenenti a quei fantomatici "comitati per la resistenza" o baggianate simili che gli passavano i soldi, e seguendo i quali l'abbiamo beccato sulla spiaggia a Copacabana... sia mai che salti fuori da dove li prendevano i soldi, e che a qualcuno salti in mente di buttare in galera anche i foraggiatori di terroristi ed assassini che sono alla macchia. Meglio l'amnistia, và, così stanno zitti e non c'è pericolo.
Anche perchè, vatti a fidare di uno come Battisti... non è mica come l'altro esule francese, coraggiosissimo combattente per la libertà che non appena ha avuto il pepe al culo è scappato in Francia, per poi tornare grazie all'indulto, e se la mena pure da "perseguitato"... assassini, terroristi e pure codardi.
*
uno dei migliori interventi
un impegno concreto: amnistia per tutti!
giusto così, si dovrebbe anche integrare una pensione addizzionale per gli anni perduti
DonaldDuck
22-03-2007, 05:38
Io propongo anche di fargli seguire (gratis, ovviamente) qualche corso accelerato di diploma. Altrimenti potrebbe sfigurare se affiancato o paragonato con l'attività altamente profiqua dal punto di vista culturale di Curcio :O
trallallero
22-03-2007, 07:46
e una bella statua non gliela vogliamo fare ? :O
e una bella statua non gliela vogliamo fare ? :O
purtroppo le vie Battisti in Italia ci sono già, quindi sarà difficile dedicargliene una
il monumento non è male come idea...
trallallero
22-03-2007, 08:26
purtroppo le vie Battisti in Italia ci sono già, quindi sarà difficile dedicargliene una
il monumento non è male come idea...
beh si possono sempre eliminare quelle inutili, tipo quella di Cavour, Garibaldi, Volta ... :O
FabioGreggio
22-03-2007, 08:34
Io posso comprenderlo.
Le menti migliori le hanno perse in quegli anni. In galera o costrette all'esilio.
Han bisogno, di nuovo, di persone ccn un certo spessore, e le hanno solo in quegli ambienti.
Non hai detto lo stesso quando Fioravanti e la moglie, passati in giudicato per essere stati gli esecutori materiale della strage di Bologna dove persero la vita circa 80 persone, oltre ad altri piccoli omicidi di carabinieri, sono stati recentementi messi in libertà provvisoria, scrivono libri, fanno dibattiti.
Qui ti ritrovo con larghe fette di bresaola negli okki.
C'è terrorista e terrorista evidentemente.
Eppure voi di dx siete molto per i concetti "tutti colpevoli, tutti innocenti".
Ma solo quando c'è in giro qualche mutanda sporca di qualche ceffo di dx.
E' il garantismo ad intermittenza, come le luci di Natale, darling
Non per Sofri però.
Lui la pena, anche in coma, la deve fare proprio tutta.
Del pirla neofascista del Circeo, scarcerato anche lui e dopo poche ore aveva già stuprato e ucciso altre due donne ne parliamo in un secondo momento. Non mettiamo troppa carne la fuoco: andiamo step by step.
fg
Naturalmente, come nella vita quotidiana la maggior parte delle persone f ail proprio interesse
Cmq, Concordo con la Proposta di Russo Spena, il cercare non è uno strumento di vendetta, la stessa vendetta che troppo spesso viene confusa con la giustizia (fino ad arrivare a quel omicidio legalizzato che è la pena di morte), peccato che troopo spesso, la gente preferisca uno scenografica vendetta e una più efficace rieducazione.
E per favore, risparmiativi gli insulti e il sarcasmo che tanto lo so gia che il 95% degli utenti non è d'accordo con me, ma poco me ne importa
Già, 95% ... pochi, purtroppo ... ma estremamente realistico. Siamo così poveri di valori da partorire pure messaggi del genere.
Vendetta? Chi ha parlato di vendetta? Le leggi sono scritte basta rispettarle, così come si perseguitano ancora i nazisti, anche Battisti prima o poi dovrà scontare le sue giuste pene.
FabioGreggio
22-03-2007, 09:01
Già, 95% ... pochi, purtroppo ... ma estremamente realistico. Siamo così poveri di valori da partorire pure messaggi del genere.
Vendetta? Chi ha parlato di vendetta? Le leggi sono scritte basta rispettarle, così come si perseguitano ancora i nazisti, anche Battisti prima o poi dovrà scontare le sue giuste pene.
Intendi Priebke?:D :D :D :D
Allora ok.
fg
Premesso che sulla questione sono senz'altro contrario alla proposta avanzata da Russo Spena
Non hai detto lo stesso quando [/b]Fioravanti e la moglie*, passati in giudicato per essere stati gli esecutori materiale della strage di Bologna dove persero la vita circa 80 persone, oltre ad altri piccoli omicidi di carabinieri, sono stati recentementi messi in libertà provvisoria, scrivono libri, fanno dibattiti.[/b]
Qui ti ritrovo con larghe fette di bresaola negli okki.
.....
Assolutamente vero.
Già varie volte ho dovuto ricordare io ai professionisti della propaganda che non si è sentita volare mosca da dx al momento della concessione della semilibertà ai primi due.:rolleyes:
Perchè solo adesso sentono l'impellente esigenza di lanciare strali a manca evitando accuratamente di lanciarli anche a dx? Non sarà che prendono spunto al solo scopo di fare propaganda politica?:rolleyes:
Ciao
Federico
*tal Francesca Mambro
DonaldDuck
22-03-2007, 09:20
Non hai detto lo stesso quando Fioravanti e la moglie, passati in giudicato per essere stati gli esecutori materiale della strage di Bologna dove persero la vita circa 80 persone, oltre ad altri piccoli omicidi di carabinieri, sono stati recentementi messi in libertà provvisoria, scrivono libri, fanno dibattiti.
Qui ti ritrovo con larghe fette di bresaola negli okki.
C'è terrorista e terrorista evidentemente.
Eppure voi di dx siete molto per i concetti "tutti colpevoli, tutti innocenti".
Ma solo quando c'è in giro qualche mutanda sporca di qualche ceffo di dx.
E' il garantismo ad intermittenza, come le luci di Natale, darling
Non per Sofri però.
Lui la pena, anche in coma, la deve fare proprio tutta.
Del pirla neofascista del Circeo, scarcerato anche lui e dopo poche ore aveva già stuprato e ucciso altre due donne ne parliamo in un secondo momento. Non mettiamo troppa carne la fuoco: andiamo step by step.
fg
Di cosa si parlava in questa discussione :what: ?
P.S.
Volendo ci sarebbe un elenco di "impiegati" :D
FastFreddy
22-03-2007, 09:45
E poi si lamentano se qualcuno li accusa di dar adito a sospetti di connubio tra sinistra parlamentare e terrorismo rosso...
Di cosa si parlava in questa discussione :what: ?
In effetti la discussione doveva prendere spunto dalla proposta di Russo Spena
"Compito della politica è chiudere definitivamente gli anni di piombo con un'amnistia mirata ai reati commessi dall'eversione di destra e di sinistra.."
ma ben presto alcuni, stranamente, piuttosto di discutere sul merito della proposta, hanno tentato di strumentalizzarla per fare propaganda politica contro alla parte avversa; chi facendo velate allusioni, chi scrivendo banali filippiche (strano davvero, non me lo aspettavo da certi personaggi :D ).
Ciao
Federico
P.S. solo per puntualizzare, la coppia Mambro & Fioravanti è stata condannata a 17 ergastoli complessivi per svariati omicidi e non solo per la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna (per la quale sono stati condannati comunque in via definitiva). Non si ha notizia che si siano mai dichiarati pentiti o dissociati.
P.S.2 spero che l'elenco di chi a suo tempo ha avuto condanne derivanti dalla partecipazione ad avvenimenti legati alla lotta politica negli anni di piombo sia comunque completo, e che non ometta - per qualche fortuita dimenticanza - qualcuno fra gli "impiegati" ( ma anche fra gli onorevoli e perfino fra chi è stato ministro in precedenti governi ;) )
FastFreddy
22-03-2007, 10:13
In effetti la discussione doveva prendere spunto dalla proposta di Russo Spena
"Compito della politica è chiudere definitivamente gli anni di piombo con un'amnistia mirata ai reati commessi dall'eversione di destra e di sinistra.."
ma ben alcuni, stranamente, invece di discutere sul merito della proposta, hanno tentato di buttarla subito in politica, per dar contro alla parte avversa, chi facendo allusioni, chi scrivendo banali filippiche (strano davvero, non me lo aspettavo da certi personaggi :D ).
Scusa, ma il fatto che uno di RC se ne esca con questo argomento guardacaso proprio in concomitanza dell'imminente estradizione di un terrorista rosso fa venire ben più di un sospetto.
Immagino cosa si sarebbe detto se un esponente di AN avesse fatto la stessa proposta in occasione dell'estradizione di un terrorista nero.... ;)
Gli anni di piombo non si chiudono con un: "Scusate, abbiamo scherzato, tutti liberi." E' come se per chiudere con la mafia ti metti a scarcerare Riina e Provenzano...
Non hai detto lo stesso quando Fioravanti e la moglie, passati in giudicato per essere stati gli esecutori materiale della strage di Bologna dove persero la vita circa 80 persone, oltre ad altri piccoli omicidi di carabinieri, sono stati recentementi messi in libertà provvisoria, scrivono libri, fanno dibattiti.
Qui ti ritrovo con larghe fette di bresaola negli okki.
C'è terrorista e terrorista evidentemente.
Eppure voi di dx siete molto per i concetti "tutti colpevoli, tutti innocenti".
Ma solo quando c'è in giro qualche mutanda sporca di qualche ceffo di dx.
E' il garantismo ad intermittenza, come le luci di Natale, darling
Non per Sofri però.
Lui la pena, anche in coma, la deve fare proprio tutta.
Del pirla neofascista del Circeo, scarcerato anche lui e dopo poche ore aveva già stuprato e ucciso altre due donne ne parliamo in un secondo momento. Non mettiamo troppa carne la fuoco: andiamo step by step.
fg
Stavolta devo quotare Greggio.
E' garantismo/giustizialismo ad intermittenza.
I terroristi rossi in carcere fino alla morte.
I criminali in colletto bianco, anche se diventano premier, i terroristi neri, a quelli si applica un altro metro di giudizio.
Aggiungo che per me in carcere ci deve andare CHIUNQUE delinqua, senza fare distinguo in base al suo "colore" o al suo "colletto" (ovvero poveraccio o potente), e se si è garantisti o forcaioli sarebbe bene esserlo con tutti.
FastFreddy
22-03-2007, 10:23
Bisognerebbe farlo presente a Russo Spena...
Scusa, ma il fatto che uno di RC se ne esca con questo argomento guardacaso proprio in concomitanza dell'imminente estradizione di un terrorista rosso fa venire ben più di un sospetto.
E' vero.
Immagino cosa si sarebbe detto se un esponente di AN avesse fatto la stessa proposta in occasione dell'estradizione di un terrorista nero.... ;)
Questo rimane nel campo delle ipotesi, rimanendo alla realtà è stato fatto notare il silenzio assordante della dx al momento della concessione della semilibertà alla coppia di terroristi neri sopra citata.
Per concludere, permettimi di dar maggiore risalto alla tua chiosa finale
Gli anni di piombo non si chiudono con un: "Scusate, abbiamo scherzato, tutti liberi."
...
Ciao
Federico
In effetti la discussione doveva prendere spunto dalla proposta di Russo Spena
"Compito della politica è chiudere definitivamente gli anni di piombo con un'amnistia mirata ai reati commessi dall'eversione di destra e di sinistra.."
ma ben presto alcuni, stranamente, piuttosto di discutere sul merito della proposta,
Non c'è nulla da discutere nel merito della proposta, perchè non ha alcun merito.
Per me, terrorista rosso o terrorista nero, pari sono. Ed in galera dovrebbero stare, non a Copacabana.
Ma stranamente, il numero di terroristi rossi che riceverebbero agio dalla "proposta" (il virgolettato è d'obbligo, un po' come quando metti i guanti per portar fuori la spazzatura) è molto superiore a quello dei terroristi neofascisti.
E stranamente, la proposta arriva dopo che il Battisti è stato beccato mentre prendeva i soldi da un componente di uno strano comitato che si è subito volatilizzato.
E stranamente, la proposta arriva da un partito dell'estrema sinistra, da sempre accusato di essere troppo vicino a certi elementi.
Ma no, è tutta una strumentalizzazione degli avversari politici, vero?
Non è che Spena ha sparato l'ennesima cazzata, quello mai...
Mi sono rotto le palle di indulti ed amnistie: che vuol dire "chiudere definitivamente i conti con il terrorismo di destra e di sinistra"?!?
I conti si chiudono facendo espiare a tutti i condannati le loro pene, non mettendoli fuori anche perché quelli che hanno messo sotto terra non hanno possibilità di indulti ed amnistie. I parlamentari sono tutti inutili: che cacchio fanno in quel Parlamento? Mi sa che come occupazione vanno ai festini e nel tempo libero si invetano queste cazzate per smalitire i fumi dell'alcool e/o della maria. :rolleyes:
Dico io ma non mi bastano i problemi della vita reale? salute, lavoro, famiglia ecc... no ci si devono mettere anche loro con le loro cazzate indegne anche di uno spettacolo comico. :mad:
deprimente avere al governo gente di quella statura:rolleyes:
Tranquillo perché anche Berlusconi and friends non hanno una statura superiore eh...
Tranquillo perché anche Berlusconi and friends non hanno una statura superiore eh...
seriamente? lo sto rimpiangendo, vedi te. preferisco una costituzione ad personam che sta gente al potere. si levassero dalle palle la sinistra dura e pura e potrei pure iniziare a vedere l'unione sotto un'altra luce. fino quando ci saran dentro rossi e verdi, per me nessun dialogo.
.....
Ma no, è tutta una strumentalizzazione degli avversari politici, vero?
Non è che Spena ha sparato l'ennesima cazzata, quello mai...
Forse ti è sfuggito qualcosa:
nel mio primo intervento (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16447377&postcount=21), prima del quote all'intervento di FabioGreggio, ho inserito l'incipit
"Premesso che sulla questione sono senz'altro contrario alla proposta avanzata da Russo Spena"
Poco sotto (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16448760&postcount=29), rispondendo a FastFreddy, ho messo in evidenza un suo commento in cui mi ritrovo pienamente:
Gli anni di piombo non si chiudono con un: "Scusate, abbiamo scherzato, tutti liberi."
Una lettura più attenta ti avrebbe risparmiato l'intervento che ti sto quotando adesso, non è vero?
Ciao
Federico
DonaldDuck
22-03-2007, 12:04
Bisognerebbe farlo presente a Russo Spena...
...con la lista completa ;)
seriamente? lo sto rimpiangendo, vedi te. preferisco una costituzione ad personam che sta gente al potere. si levassero dalle palle la sinistra dura e pura e potrei pure iniziare a vedere l'unione sotto un'altra luce. fino quando ci saran dentro rossi e verdi, per me nessun dialogo.
Beh l'alternativa è fra gente che fa uscire di carcere terroristi ed assassini a gente che si fa le leggi per non andare in galera perché sospettata e/o condannata di essere, sotto varie forme, in collusione con i soggetti di cui sopra. Wow che bell'alternativa... se poi ci aggiungiamo i preti mettiamo la ciliegina sulla torta!
Beh l'alternativa è fra gente che fa uscire di carcere terroristi ed assassini a gente che si fa le leggi per non andare in galera perché sospettata e/o condannata di essere, sotto varie forme, in collusione con i soggetti di cui sopra. Wow che bell'alternativa... se poi ci aggiungiamo i preti mettiamo la ciliegina sulla torta!
concordo che ci sia poco di che gioire, ma da uomo della strada mi sento sicuro anche se berlusconi non sta al gabbio, cosa che non posso dire di indultati e terroristi. dovendo scegliere, non avrei dubbi. poi i preti cadono sempre in piedi, quindi fattene una ragione che la pattuglia vaticana resiste alle elezioni in ogni caso
spena può andare a zappare ora....
concordo che ci sia poco di che gioire, ma da uomo della strada mi sento sicuro anche se berlusconi non sta al gabbio, cosa che non posso dire di indultati e terroristi. dovendo scegliere, non avrei dubbi. poi i preti cadono sempre in piedi, quindi fattene una ragione che la pattuglia vaticana resiste alle elezioni in ogni caso
Io volevo votare Di Pietro, ma dopo la sua uscita che si vuole mettere nello stesso letto con Casini e Mastella con me ha chiuso. Ha perso ogni credibilità. Andrò a votare scheda bianca, giusto per rispetto ai nostri antenati che morirono per darci questo diritto.
Una lettura più attenta ti avrebbe risparmiato l'intervento che ti sto quotando adesso, non è vero?
Ed un po' meno mania di protagonismo ti avrebbe risparmiato il credere che ogni singola frase di quell'intervento fosse dedicata a flisi71, non è vero? O sei l'unico che posta qui dentro? Ho quotato te perchè la tua frase andava bene per l'incipit, niente altro.
Dream_River
22-03-2007, 14:14
Esattamente come al 95% che non è d'accordo con il tuo "punto di vista", vai a domandarlo ai parenti delle vittime ed a chi vive in carrozzella da anni se è d'accordo con te, nulla importa del tuo parere ma ne prende atto rendendosi conto che esiste una fetta di persone che non hanno la minima idea di cosa sia la vergogna.
La base della stabilità di una comunità è il fondamentale rispetto delle regole stabilite per viverci ed in caso di loro violazione la certezza della punizione da scontare.
P.S. Paragonare chi fa i propri interessi senza nuocere ad alcuno con chi fa i propri interessi proteggendo chi ha assassinato diverse persone è semplicemente terrificante, mostra una abbondanza di disvalori innanzi ai quali si può solo rimanere attoniti, dovresti vergognarti per ciò che hai espresso come lo dovrebbe chiunque, a prescindere dalle convinzioni politiche, chiunque altro indulga in simili elucubrazioni. L'unica scusa possibile è che non sai cosa stai dicendo ma non è certo un complimento..
Finita la predica? no, perchè nel caso non te ne fossi accorto, o solo valori devirsi dai tuoi, forse talmente diversi che non puoi concepirli, tante che ti senti in dovere di venirmi a fare lezioni di moralismo quando non ne ho bisogno e non mi interessano
Lo scopo del carcere non dovrebbe essere quello di punire, pratica che insegna unicamente a essere più furbi a commettere i reati di fronte al rischio di tornare in carcere, ma a rieducare l'individuo alla vita sociale, a fargli comprendere la stupidità dei suoi atti
Non me ne frega niente di cosa possono pensare i parenti delle vittime, solo perchè sono vittime, non vedo da dove gli derivi il diritti di vedere una persona condannata solo per il gursto di far perdere anni di vita a un omicida, punire serve solo a soddisfare un bisogno di vendetta delle vittime, la rieducazione permette il reintegro di individui nel tessuto sociale, al quale ritorneranno a essere un contributo
Poi, come ho gia detto, non mi servono insulti da parte tua a da chiunque altro, quindi puoi tenerteli per te, non voglio spendere nemmeno la fatica di cliccare su "Segnala" per te
Ed un po' meno mania di protagonismo ti avrebbe risparmiato il credere che ogni singola frase di quell'intervento fosse dedicata a flisi71, non è vero? O sei l'unico che posta qui dentro?
Se quoti me e termini l'intervento con una domanda (a sproposito) presumibilmente rivolta a me, pensi che non ti risponda a tono?
Suvvia..... :sofico:
Ho quotato te perchè la tua frase andava bene per l'incipit, niente altro.
Ok
Ciao
Federico
FastFreddy
22-03-2007, 14:20
Che valenza politica c'è in una persona che ha ammazzato 4 persone e ha compiuto svariate rapine a mano armata?
Una persona così merita che si sprechino tutti questi giri di parole? Un tipo del genere lo accomuno ad un Felice Maniero...
Lo scopo del carcere non dovrebbe essere quello di punire, pratica che insegna unicamente a essere più furbi a commettere i reati di fronte al rischio di tornare in carcere, ma a rieducare l'individuo alla vita sociale, a fargli comprendere la stupidità dei suoi atti
mh... ok
ma molti di questi soggetti il carcere non l'hanno visto neanche di striscio visto che hanno pensato bene di andare a passare un "periodo di riflessione" in brasile piuttosto che in francia. Conseguentemente non e' stato possibile "rieducarli alla vita sociale". E dato che questa rieducazione e' rimasta in sospeso (in attesa del loro rientro, che a meno di favoritismi non avverra' mai), esonerarli (tramite indulto o quel che e') equivale a formare un bel gruppetto di "raccomandati" (pratica molto diffusa nel nostro paese tra l'altro). Opportunita' negata al poveraccio che magari ha commesso qualche reato minore e di per contro si e' dovuto sorbire tutta la rieducazione... :rolleyes:
Dream_River
22-03-2007, 14:44
mh... ok
ma molti di questi soggetti il carcere non l'hanno visto neanche di striscio visto che hanno pensato bene di andare a passare un "periodo di riflessione" in brasile piuttosto che in francia. Conseguentemente non e' stato possibile "rieducarli alla vita sociale". E dato che questa rieducazione e' rimasta in sospeso (in attesa del loro rientro, che a meno di favoritismi non avverra' mai), esonerarli (tramite indulto o quel che e') equivale a formare un bel gruppetto di "raccomandati" (pratica molto diffusa nel nostro paese tra l'altro). Opportunita' negata al poveraccio che magari ha commesso qualche reato minore e di per contro si e' dovuto sorbire tutta la rieducazione... :rolleyes:
Ma infatti Russo Spena non ha parlato di lasciarlo andare come se niente fosse, ma che "sarebbe meglio applicare delle misure alternative alla detenzione"
Poi non sono io a poter giudicare se quella persona sia meritevole di un amnistia, come nessuno qui sul forum
Ma infatti Russo Spena non ha parlato di lasciarlo andare come se niente fosse, ma che "sarebbe meglio applicare delle misure alternative alla detenzione"
e personalmente e' proprio questo che contesto.
il signor battisti, non ha fatto neanche un giorno di carcere, preferendo fuggire (leggasi: sottrarsi alle sue responsabilita'). ora torna in italia e dovrebbe ricevere un trattamento di favore? scusa, cos'ha in piu' lui rispetto al signor pincopallino per meritare questo?
Poi non sono io a poter giudicare se quella persona sia meritevole di un amnistia, come nessuno qui sul forumquesto e' fuori dubbio. ma anche qui (sempre imho) non darei mai favoritismi a chi e' fuggito per non scontare la detenzione... prima torni, ti fai in carcere gli anni che hai fatto all'estero e poi usufruisci dell'amnistia.
JackTheReaper
22-03-2007, 16:34
Esattamente come al 95% che non è d'accordo con il tuo "punto di vista", vai a domandarlo ai parenti delle vittime ed a chi vive in carrozzella da anni se è d'accordo con te, nulla importa del tuo parere ma ne prende atto rendendosi conto che esiste una fetta di persone che non hanno la minima idea di cosa sia la vergogna.
La base della stabilità di una comunità è il fondamentale rispetto delle regole stabilite per viverci ed in caso di loro violazione la certezza della punizione da scontare.
P.S. Paragonare chi fa i propri interessi senza nuocere ad alcuno con chi fa i propri interessi proteggendo chi ha assassinato diverse persone è semplicemente terrificante, mostra una abbondanza di disvalori innanzi ai quali si può solo rimanere attoniti, dovresti vergognarti per ciò che hai espresso come lo dovrebbe chiunque, a prescindere dalle convinzioni politiche, chiunque altro indulga in simili elucubrazioni. L'unica scusa possibile è che non sai cosa stai dicendo ma non è certo un complimento..
proteus rassegnamoci, se il tizio in questione fosse stato un neonazista adesso tutti starebbero inneggiando alla crocefissione sulla pubblica piazza...
come al solito è l'ideologia a fare da padrona....
DonaldDuck
22-03-2007, 17:36
proteus rassegnamoci, se il tizio in questione fosse stato un neonazista adesso tutti starebbero inneggiando alla crocefissione sulla pubblica piazza...
come al solito è l'ideologia a fare da padrona....
Sai che c'è? E' difficile rassegnarsi ad una realtà che appare così immateriale ed innaturale, quasi impossibile da immaginare. Una realtà che riesci solo sussurrare per lo stupore che ti pervade.
Visto che ormai sono in tanti ad essere al di sopra della legge, perchè non inserire anche i brigatisti nella lista?
proteus rassegnamoci, se il tizio in questione fosse stato un neonazista adesso tutti starebbero inneggiando alla crocefissione sulla pubblica piazza...
:muro:
Forse ti sei perso qualche intervento, ad esempio quello in prima pagina di FabioGreggio #18 (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16447010&postcount=18) dove si ricordava agli smemorati di turno che non sono pervenuti i cori di indignazione da dx per condannare la concessione della semilibertà a due pluriomicidi con 17 ergastoli complessivamente sulle spalle.
E aggiungo, fra i tanti altri episodi: non mi pare di aver visto nessuno stracciamento di vesti per i vari neofascisti che hanno riparato all'estero.
Di fronte all'evidenza di questi fatti concreti, ce ne vuole di faccia tosta per indignarsi a comando solo quando fa comodo, recitando la parte di chi si stupisce scoprendo l'acqua calda :rolleyes:
come al solito è l'ideologia a fare da padrona....
Vero, lo stai dimostrando benissimo.:mc:
Ciao
Ciao
Federico
tatrat4d
22-03-2007, 18:15
Al netto del colore politico, Zorzi non è stato condannato (per Piazza Fontana persino assolto), Battisti sì, e con sentenza passata in giudicato.
Al netto del colore politico, Zorzi non è stato condannato (per Piazza Fontana persino assolto), Battisti sì, e con sentenza passata in giudicato.
E' un ricercato dalla giustizia italiana e imputato nel processo per la strage di Brescia, non proprio un'anima pia.
Ciao
Federico
tatrat4d
22-03-2007, 18:21
E' un ricercato dalla giustizia italiana, tanto per ricordare, non un'anima pia.
Ciao
Federico
un attimo, e sperando per non passare da fan di Zorzi. Finchè non lo si condanna per qualcosa di concreto, pur ricercato, aspetterei a trarre giudizi trancianti.
Al massimo non sarà "anima pia" in quanto ordinenovista, non perchè indagato. Altrimenti si darebbe davvero qualche potere eccessivo alle pubbliche accuse.
Ho tolto dalla citazione precedente il nome di Zorzi, lasciando in evidenza il solo caso della coppia di pluri-assassini di dx per i quali non si è mai assistito ad alcuna condanna da dx.
Il succo del discorso non cambia di una virgola: chi si indigna a comando adesso mentre prima se ne stava zitto non stracciandosi alcuna veste per casi altrettanto gravi, ha una credibilità pari a zero nel dare giudizi morali sugli altri :rolleyes:
Ciao
Federico
è importante che l'estradizione arrivi in fretta, almeno prima che caschi il governo altrimenti niente indulto e/o amnistia!!
Su certi interventi non ci rimane che riderci sopra.. che belpaese..
Ps
per chi sostiene che il carcere deve SOLO rieducare
Funzione della pena
La pena può svolgere varie funzioni: una funzione meramente retributiva (o assoluta), una funzione di prevenzione generale e una funzione di prevenzione speciale.
Secondo la teoria meramente retributiva, la sanzione penale deve servire a compensare il male provocato dall'azione illecita. L'idea retributiva implica il concetto della personalità della pena, di determinatezza e di proporzionalità della pena e l'inderogabilità della pena medesima.
Secondo la teoria della prevenzione generale, la pena consiste in una minaccia che serve a distogliere la generalità dei consociati dal compiere fatti socialmente dannosi.
Secondo la teoria della prevenzione speciale, la pena svolge un compito intimidatorio volto alla dissuasione del singolo (condannato) dal commettere nuovi reati e, contemporaneamente, compiti rieducativi e correttivi che le varie modalità di esecuzione (misure alternative, sostitutive, sanzionatorie) dispiegano sui condannati.
Le tre teorie convivono in dottrina: la funzione della pena è infatti considerata triplice dalla dottrina maggioritaria.
Dream_River
22-03-2007, 18:41
Tu non sei diverso", sei semplicemente in un'altra dimensione, quella dei sogni ndr, e non riesci a vedere il mondo come è ma solo come ti piacerebbe fosse.
Io non ti faccio lezioni di moralismo ma di educazione civica, lo vedi che non ci sei neppure arrivato scambiando fischi per fiaschi ?.
Sui "valori" lasciamo perdere per carità, se i tuoi valori si basano sull'impunità dopo aver assasinato qualcuno non li valuto valori ma altro cui sai benissimo dar nome da solo.
I miei valori si basano sull'utilità per la società, la punizione serve solo a soddisfare un ipotetico sadismo delle vittime, la rieducazione reintegra il tessuto sociale di vecchi elementi
Educazione Civica? Ma dove l'hai tirata fuori questa? tu mi stai solo insegnando a condividere i tuoi valori, lezione che proprio non mi serve, grazie
Lo scopo del carcere è prima di punire e nel contempo rieducare ma tu, come molti altri, dimentichi la punizione perchè così puoi sentirti "tanto tanto buono", peccato che il prezzo della tua "bontà" lo paghino altri ed a caro prezzo.
Sempre più rimarchi la tua totale mancanza dell'ambito dell'educazione civica.
Anche questa poi, non si capisci da dove la tiri fuori, chi ti ha detto che mi interessa apparire buono? se volevo apparire buono al massimo mi adeguavo al coro di voci, semplicemente non credo nell'utilità della punizione per la società
Piantala di inventarti le cose, capisco che ti stai lasciando prendere dalla frenesia tipica dei paladini delle giustizia, ma almeno contieniti
Se ti senti insultato affari tuoi, la verità, per quante sfaccettature abbia in serbo, a volte è difficile ed indigesta e sarebbe buona cosa tu imparassi ad accettarla senza cercare di sfuggire.
In quanto alla "fatica di segnalare" puoi sempre farla in quanto non costa molto, solo un click di mouse, ma prima di rompere gli zebedei ai moderatori rifletti se tu sia stato veramente offeso oppure tu sia ansioso di sentirti tale come invece sembrerebbe leggendo i tuoi post.
Ma poverino, proprio tu mi dovresti far fuggire quanto 3 cose che scrivi su 4 sono insulti o attacchi di magalomania! hai scritto 7 paragrafi di cui solo uno era un argomentazione, gli altri o insulti o richiami al tuo cosiddetto "senso civico"
Ma per favore, e gia tanto se mi degno di rispondere a un maleducato come te, e poi sarei io quello che non vuole ragionare, MA IMPARA UN PO DI RETORICA OLTRE ALLE VOLGARITà, poi magari mi metterò a discutere con te
Trovati qualcun'altro a cui dare la tue lezioni!
Dream_River
22-03-2007, 18:44
è importante che l'estradizione arrivi in fretta, almeno prima che caschi il governo altrimenti niente indulto e/o amnistia!!
Su certi interventi non ci rimane che riderci sopra.. che belpaese..
Ps
per chi sostiene che il carcere deve SOLO rieducare
Oneschy, ma io non parlo di come è ora, parlo di come secondo me dovrebbe essere, perchè l'intimidazione e la punizione non insegnano un bel niente, al massimo posso istigare a ripetere il crimine con più furbizia, genera solo rabbia e odio verso la società e criminali più attenti a non farsi beccare
Oneschy, ma io non parlo di come è ora, parlo di come secondo me dovrebbe essere, perchè l'intimidazione e la punizione non insegnano un bel niente, al massimo posso istigare a ripetere il crimine con più furbizia, genera solo rabbia e odio verso la società e criminali più attenti a non farsi beccare
a bhè questa sarebbe la quarta dottrina in materia. Pero' mi pare che la sositeni solo tu senza citare ne dati scientifici/statistici/epidemiologici; insomma piu' che una teoria un dogma, mentre la dottrina generale e maggioritaria (fondata sulla letteratura in materia) che ho riportato è un mix di compensazione, deterrente e rieducante.
Dream_River
22-03-2007, 19:13
a bhè questa sarebbe la quarta dottrina in materia. Pero' mi pare che la sositeni solo tu senza citare ne dati scientifici/statistici/epidemiologici;
Basta guardare come gli indici di criminalità nei paesi dove è adottata la pena di morte non siano diminuiti in valori degni di nota, quindi se la stessa pena di morte non insegna a essere civili nella cosietà, ma anzi, a dimostrato che serve unicamente a stimolare i criminali a una maggiore attenzione nel eseguire i crimini, che utilità può avere anche solo la prospettiva di fare una vita da mantenuto?
Cmq, mi potresti dire la fonte del testo che hai citato? Non e capito se si tratta di Psicologia, scienze politiche o cosa
FastFreddy
22-03-2007, 19:16
Invece far trasparire una situazione di sostanziale impunità in che modo può aiutare a contrastare crimini e delitti?
Dream_River
22-03-2007, 19:24
Invece far trasparire una situazione di sostanziale impunità in che modo può aiutare a contrastare crimini e delitti?
I crimini e i delitti vanno prevenuti con una forte EDUCAZIONE al senso sociale, a una forte simbiosi con in tessuto sociale, che con i crimini, viene danneggiato interamente, incluso il criminale, e in caso avvengano comunque, attraverso attività rieducative, mostrando al criminale i risultati del suo crimine, e facendogli notare l'effetto negativo che il crimine a avuto su di se e sulla popolazione, ed in seguito impegnarlo a riparare in base alle sua possibilità il danno arrecato!
I crimini si possono combattere solo mostrando la stupidità e la falsa convenienza che ne deriva, non intimidendo un criminale con SE TI BECCO SONO CAZZI AMARI (SE ti becco)
Spectrum7glr
22-03-2007, 19:24
a quando un premio ed una laurea ad honorem per tutti gli ex brigatisti? ...dai, Russo Spena fai un altro passo...:rolleyes:
I crimini e i delitti vanno prevenuti con una forte EDUCAZIONE al senso sociale, a una forte simbiosi con in tessuto sociale, che con i crimini, viene danneggiato interamente, incluso il criminale, e in caso avvengano comunque, attraverso attività rieducative, mostrando al criminale i risultati del suo crimine, e facendogli notare l'effetto negativo che il crimine a avuto su di se e sulla popolazione, ed in seguito impegnarlo a riparare in base alle sua possibilità il danno arrecato!
I crimini si possono combattere solo mostrando la stupidità e la falsa convenienza che ne deriva, non intimidendo un criminale con SE TI BECCO SONO CAZZI AMARI (SE ti becco)
direi che hai scelto un nick azzeccatissimo.
I crimini e i delitti vanno prevenuti con una forte EDUCAZIONE al senso sociale, a una forte simbiosi con in tessuto sociale, che con i crimini, viene danneggiato interamente, incluso il criminale, e in caso avvengano comunque, attraverso attività rieducative, mostrando al criminale i risultati del suo crimine, e facendogli notare l'effetto negativo che il crimine a avuto su di se e sulla popolazione, ed in seguito impegnarlo a riparare in base alle sua possibilità il danno arrecato!
I crimini si possono combattere solo mostrando la stupidità e la falsa convenienza che ne deriva, non intimidendo un criminale con SE TI BECCO SONO CAZZI AMARI (SE ti becco)
questo nel mondo dei sogni,in quello reale invece?
Basta guardare come gli indici di criminalità nei paesi dove è adottata la pena di morte non siano diminuiti in valori degni di nota, quindi se la stessa pena di morte non insegna a essere civili nella cosietà, ma anzi, a dimostrato che serve unicamente a stimolare i criminali a una maggiore attenzione nel eseguire i crimini, che utilità può avere anche solo la prospettiva di fare una vita da mantenuto?
un solido e analitico fondamento per la tua teoria!! sarà ma non mi convince...
Cmq, mi potresti dire la fonte del testo che hai citato? Non e capito se si tratta di Psicologia, scienze politiche o cosa
basta aprire un libro che tratta la materia (giuridica) e troverai tutte e tre le dottrine, quello che ho citato è solo un riassunto da wikipedia. Insomma sono dottrine storiche e la teoria retributiva è quella che resta centrale negli ordinamenti occidentali.
ti consiglio la parte generale (quella che non tratta dei minori) di questo volume
http://www.altrodiritto.unifi.it/minori/basilio/nav.htm?cap1.htm
Dream_River
22-03-2007, 19:53
un solido e analitico fondamento per la tua teoria!! sarà ma non mi convince...
Va bhe, tanto si parlava per parlare, non penso che nessuno volesse convincere nessuno (al massimo c'era altri che volevano dimostrare il loro umorismo da 4 elementare) :)
Cmq, ironicamente subito all'inizio della pagina che mi hai linkato c'è la frase che rappresenta la base delle mie idee su questo argomento :asd:
Perché malvagio nessuno è di sua volontà, ma il malvagio diviene malvagio per qualche prava disposizione del corpo e per un allevamento senza educazione, e queste cose sono odiose a ciascuno e gli capitano contro sua voglia.
Platone
Perché malvagio nessuno è di sua volontà, ma il malvagio diviene malvagio per qualche prava disposizione del corpo e per un allevamento senza educazione, e queste cose sono odiose a ciascuno e gli capitano contro sua voglia.
Platone
ed ecco la teoria che idealizzano quelli come te.
Ora vorrei capire chi è che plagia quest'uomo concentrato di bonta,dimmelo,chi?
l'aria?un virus?gli alieni?o piuttosto altri uomini esattamente come lui???
l'uomo perfetto non esiste,è buono tanto quanto cattivo anzi visto come va il mondo direi piu la seconda.Quando te e quelli come te lo capiranno magari la finiranno di stracciarci i coglioni dall'alto del loro mondo dei sogni e scenderanno nel mondo reale a fare i conti con i problemi reali.
DonaldDuck
22-03-2007, 20:01
questo nel mondo dei sogni,in quello reale invece?
In quello reale c'è questo
http://www.rifondazione-cinecitta.org/curcio-guerrigliero.html
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/debi/debi/debi.html
http://home.rifondazione.it/dettaglio_02.php?s=332
http://www.lastudenteria.com/showNews.cfm?new=1597
http://www.sambenedettoggi.it/2007/01/31/sit-in-del-centrodestra-contro-renato-curcio/
http://www.lisistrata.com/lavoce/terroristiriciclati.htm
ROBERTO ADAMOLI, Esponente BR lavora oggi nella comunità di don Mazzi
Corrado «Federico» Alunni. Fondatore Br, 58 anni, le lascerà per dare vita alle Formazioni Comuniste Combattenti, in seguito nel 1978 viene arrestato. Nel 1980 tenta la fuga da San Vittore insieme a Vallanzasca, nel 2003 scrive un libro con altri autori («La rapina in banca, storia, teoria, pratica»), da anni è fuori di galera e lavora in una coop informatica.
Vittorio «Alvaro» Antonini. Già responsabile della colonna romana Br, coinvolto sequestro Dozier, arrestato nel 1985, è in semilibertà dal 2000. Ogni giorno entra ed esce di prigione per lavorare all'esterno. Presiede l'associazione culturale Papillon-Rebibbia promotrice della protesta che nel 2004 si è allargata a tutte le carceri Ha avuto l'onore di essere convocato a Montecitorio dalla commissione-giustizia per discutere dei problemi delle galere. Smentì di esser stato perquisito in cella dopo l'omicidio D'Antona.
Vittorio Assieri. Capo della "Walter Alasia" di Milano, lavora alla "Bottega creativa" della Caritas.
Lauro Azzolini. Membro esecutivo delle Br nel processo Moro, 62 anni, tre ergastoli, l'uomo che sparò a Montanelli, è libero. Da semilibero ha iniziato a lavorare in una coop che si occupa di non-profit, settore disabili, per la Compagnia delle Opere.
Barbara Balzerani. Svariati ergastoli, ai vertici delle prime Br-Pcc, autrice del libro «Compagna Luna» per Feltrinelli, ha lavorato con la coop Blow Up di Trastevere specializzata nell'informatica musicale. Arrestata nel 1985 ottiene i primi permessi agli inizi degli anni Novanta. Ora è libera, con la condizionale di 5 anni, anche se aveva accumulato 4 ergastoli e ha partecipato ai delitti più efferati: dalla scorta di Moro a Moro, al gen. Dozier.
Silvia Baraldini. Condannata dalla giustizia americana a 43 anni di galera per associazione sovversiva, è uscita per motivi di salute ottenendo, il 27 dicembre 2002, una collaborazione con la giunta Veltroni. A caldeggiare il rinnovo del contratto di consulenza sul lavoro femminile, nel 2003, fu l'assessore Luigi Nieri di Rifondazione comunista. L'associazione delle vittime ha presentato denuncia in procura.
Marco Barbone. L'assassino del giornalista Walter Tobagi si è pentito ed è tornato libero. Lavora in una tipografia a Milano.
Cecco Bellosi. Ex componente della colonna Walter Alasia, in manette nel 1980, condannato a 12 anni, libero nel 1989. Presiede un centro di recupero di tossicodipendenti a Nesso e collabora con l'associazione Lila.
Paola Besuschio. Il suo nome venne fatto dalle Br durante il sequestro Moro, era detenuta, ne volevano la liberazione in cambio del leader dc, Lavora in una cooperativa statistica.
Vittorio Bolognese. Colonnello delle Br-Partito Guerriglia, è in semilibertà dal settembre 2000. Ha lavorato come operatore informatico alla coop romana Parsec dove ha trovato Pancelli, Piccinino e altri ex irriducibili.
Franco Bonisoli. Brigatista del commando di via Fani, ergastolano, 13 anni di carcere, dissociato, è libero. Ha fatto il grafico in una Coop di Sesto San Giovanni, lavora in una società di servizi ambientali.
Anna Laura Braghetti. Ex compagna di Prospero Gallinari, è coinvolta nell'omicidio del giudice Vittorio Bachelet, è la carceriera di Aldo Moro in via Montalcini, nota come «signora Altobelli»: condannata al carcere a vita. Ha scritto alcuni libri, dal 1994 lavora tutti i giorni all'organizzazione di volontariato vicina ai Ds, «Ora d'Aria» che si interessa alle problematiche dei detenuti. Nel 2002 ottiene la condizionale.
Roberto Carcano. Esponente della Formazione Comunisti combattenti. lavora presso la "Comunità nuova" di don Gino Riboldi
Paolo Cassetta. Esponente tra i più duri del partito armato, raffica di condanne alle spalle, è semilibero da un bel pezzo. Lavora stabilmente alla coop 32 dicembre, collegata al Centro Polivalente circoscrizionale intorno a cui gravitano vecchie conoscenze degli anni di piombo, come Bruno Seghetti e Cecilia Massara.
Geraldina Colotti. Militante delle Ucc, ex insegnante di filosofia, ferita in un conflitto a fuoco nel gennaio del 1987, è in semilibertà e dal 1999 ha lavorato alla coop romana 32 dicembre, oggi è impiegata al quotidiano Il Manifesto.
Anna Cotone. Ex bierre del feroce Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell'ex assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavora dal 2002 nella segreteria politica dell'europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini.
Renato Curcio. Fondatore e ideologo delle Br, gira l'Italia facendo conferenze in scuole, università, consigli comunali, presenta i suoi libri ai festival dei partiti. In tv, sulla berlusconiana Canale 5, è arrivato a dire che le vittime degli anni 70 sono i suoi compagni di lotta morti sul campo. Da dieci anni è a capo della coop editoriale «Sensibili alle foglie» che si occupa di studi sulla lotta armata, carcere e droga, tema quest'ultimo cavalcato da don Gallo, il parroco antagonista di Genova, che ha presentato il libro edito da Curcio insieme a Dario Fo. Condannato a 30 anni, ne ha scontati 24, è semilibero dal 1993.
Roberto Del Bello. Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda armata, oggi lavora al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario agli Interni per Rifondazione comunista.
Sergio D'Elia. Dirigente di Prima linea, sconta 12 anni di carcere. Liberato e ottenuta la riabilitazione, entra nel partito radicale. Nel 2006 viene eletto alla Camera nella lista della Rosa nel Pugno e diventa segretario d'aula di Montecitorio. Fra polemiche e proteste.
Alessandra De Luca. Anche lei brigatista nel processo Moro, è in semilibertà da tempo. È stata candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non ce l'ha fatta.
Adriana Faranda. Fa parte della direzione strategica delle Br, aderisce presto alla «dissociazione» guadagnando la libertà. Viene rilasciata nel 1990 e affidata all'opera di don Calabria dove lavora al computer. Scrive libri, ha fatto la fotografa. Finisce al Costanzo Show, e sono polemiche infinite.
Enzo Fontana. Militante del GAP, oggi scrittore di successo e studioso di Dante Alighieri, ha lavorato alla "Bottega Creativa" della Caritas.
Diego Forastieri. Insieme ad altri ex detenuti è attivo nel non-profit attraverso la cooperativa sociale di prodotti biologici «Arete». Guerrigliero di Prima linea, incassa una condanna a 30 anni nel 1983, dopo 3 anni di latitanza, ora è libero.
Alberto Franceschini. Fondatore con Curcio delle Brigate rosse, nel 1983 si dissocia. Oggi lavora a Roma con la Braghetti all'associazione per detenuti «Ora d'Aria». Condannato a più di 50 anni di galera, esce dal penitenziario dopo soli 17 anni di reclusione. Scrive libri, partecipa a conferenze.
Prospero Gallinari. Membro del commando che sparò alla scorta di Moro in via Fani, responsabile della «prigione del popolo», è libero da tantissimi anni per problemi di cuore.
Claudia Gioia. Primula rossa delle Unità Comuniste Combattenti subisce una sentenza a 28 anni di prigione per il delitto del generale Giorgieri e per il ferimento dell'economista Da Empoli. È in libertà condizionale dal gennaio 2005. Nel 1991 finisce intercettata mentre parla, in cella, col br Melorio di un tentativo di ricostituzione delle Ucc.
Eugenio Pio Ghignoni. Brigatista coinvolto e condannato nel processo Moro, è il responsabile della Direzione Affari Generali dell'Università Roma Tre, cura la sicurezza...
Maurizio Jannelli. Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito «Il mestiere di vivere», «Diario Italiano», «Residence Bastogi», fa parte dello staff della trasmissione sportiva «Sfide». Ha scritto «Princesa», libro su un transessuale suicida. Dal 2003 è in condizionale.
Paolo Klun. Esponente di Prima linea, ha fondato a Bologna il giornale di strada " Piazza Grande", che dà voce agli emarginati e ai senza fissa dimora.
Natalia Ligas. Nome di battaglia «Angela», la dura delle Br-Partito Guerriglia che partecipò al massacro di piazza Nicosia a Roma, ergastolana, permessi premio a partire dal 1998, dal 2000 è semi-libera nonostante non si sia mai dissociata.
Maurizio Locusta. Partecipa al delitto Giorgieri (24 anni di pena), viene estradato dalla Francia nel marzo 1988, dopo qualche anno esce ed è assunto alla fondazione Lelio Basso-Issoco come «assistente di sala consultazione».
Francesco Maietta. Ex militante delle Ucc, condanne pesantissime, lavora part time in un ente importante dal 1990. Si è sposato nel 1998 a Ostia con una ragazza della Caritas. Tra gli invitati, il presidente emerito Francesco Cossiga.
Nadia Mantovani. Dissociata, condannata a 20 anni per appartenenza alle Br, ottiene la condizionale a gennaio '93 quando sconta due terzi della pena. Ex fidanzata di Renato Curcio, è tra le fondatrici dell'associazione per il reinserimento dei detenuti «Verso Casa». Il 23 agosto 2004 la sua performance sugli anni di piombo al meeting di Rimini ha riscosso molto successo tra il pubblico di Cl.
Corrado Marcetti. Ex di Prima linea, oggi è direttore della Fondazione Michelucci a Fiesole.
GIUSEPPE MEMEO Esponente di "Autonomia operaia", condannato per l’omicidio del poliziotto Antonino Custrà, oggi lavora a "Poiesis" il centro per la cura dell’AIDS.
Mario Moretti. Il numero uno delle Br, leader della direzione strategica, partecipa al sequestro Moro, dopo 17 anni di carcere, 9 di clandestinità e 6 ergastoli, nel 1994 ottiene il permesso di andare alla Scala. Una volta fuori, in lavoro esterno, si occupa di volontariato. Esperto di informatica partecipa alla fondazione della Cooperativa Spes composta da ex irriducibili dissociati. La coop ottiene vari contributi, anche dalla Regione Lombardia, insieme all'associazione «Geometrie variabili» cerca «forme di lavoro non alienanti per i detenuti». Scrive libri.
Valerio Morucci. L'ex postino delle Br durante i 55 giorni del caso Moro, scontati 17 anni di prigione, dissociato, è libero. Autore di libri di successo (l'ultimo, «La peggio gioventù») vincitori di premi letterari con «Il collezionista» (la VI edizione di «Esperienze in giallo») lavora come consulente informatico.
Roberto Ognibene. Gode dei benefici dovuti alla legge sui dissociati e lavora come impiegato al Comune di Bologna.
Ave Maria Petricola. Quest'anno la Provincia di Roma ha assunto quest'ex pentita brigatista, nome ricorrente al processo Moro, come responsabile del centro di Torre Angela, VII municipio della Capitale, che trova lavoro ai disoccupati. Amnistiata nel 1987, nel 2004 la ritroviamo nella lista degli assistenti sociali regionali.
Remo Pancelli. Killer dell'ala militarista delle Br «Colonna 28 marzo», l'ex dipendente delle Poste del sequestro D'Urso, viene bloccato dai carabinieri il 7 giugno del 1982. Pluricondannato, è inserito in una coop sociale (che ha ospitato altri ex terroristi rossi).
Francesco Piccioni. ex BR è impiegato al quotidiano Il Manifesto.
Marco Pinna. Soldato della colonna sarda delle Br, è vicepresidente della coop ambientale «Ecotopia».
Susanna Ronconi. Storica figura del troncone toscano di Prima Linea, lavora al Gruppo Abele di Torino dove ha la responsabilità delle cosiddette «Unità di strada». Nel 1987 guadagna il primo permesso-premio per la sua dissociazione. È stata consulente di Asl e Comuni del nord Italia, collabora alla pubblicazione del «Rapporto sui diritti globali» a cura dell'associazione Informazione&Società per la Cgil Nazionale. Un'interrogazione di Gasparri (An) e Giovanardi (Ccd) la segnalano come beneficiaria di una consulenza da parte dell'allora ministro Livia Turco. *
Sergio Segio. Comandante militare di "Prima linea" e ideologo della dissociazione, oggi lavora nel gruppo Abele di don Luigi Ciotti.
Giorgio Semeria. Membro del nucleo storico delle Brigate Rosse, è stato a lungo volontario presso il carcere di San Vittore a Milano.
Giovanni Senzani. Il «criminologo» delle Br-Partito Guerriglia, irriducibile fino al midollo, già sospettato di essere il Grande Vecchio del sequestro Moro, ergastolano per l'omicidio del fratello del pentito Patrizio Peci, esce nel 1999 in semilibertà ma un anno dopo è dietro la scrivania di un centro di documentazione della Regione Toscana denominato «Cultura della legalità democratica» e inserito nel progetto Informa carcere. Nel 2001 si è scoperto che il centro poteva clonare tutti gli atti, anche quelli segreti, della commissione parlamentare sulle stragi. È coordinatore della casa editrice di sinistra Edizioni Battaglia.
Marco Solimano. Ex di Prima linea, oggi è consigliere dei Ds al Comune di Livorno. Da circa dieci anni è assistente volontario al carcere di Livorno come responsabile Arci.
Nicola Solimano. Ex di Prima linea, condannato a 22 anni lavora alla Fondazione Michelucci di Fiesole, costituita nel 1982 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Pistoia e Fiesole. È stato consulente della Regione Toscana per la nuova legge a tutela dei popoli Rom e Sinti e fra i coordinatori di un campus internazionale nell'ambito dell'iniziativa regionale Porto Franco, per conto dell'Assessorato alla cultura della Regione Toscana.
ETTORINA ZACCHEO. Esponente della Formazione Comunisti combattenti lavora presso la "Comunità nuova" di don Gino Riboldi.
E come ultima entrée ecco: Fabio Matteini, brigatista rosso accusato di banda armata e associazione con finalità di terrorismo, noto con il nome di battaglia “compagno Antonio” che avrebbe avuto il compito di reclutare nuove leve da avviare alla lotta armata, ma per lui sono bastati 20 giorni di carcere perché un giudice decidesse che non c’erano elementi sufficienti per tenerlo dietro le sbarre, l’importante è che sia stato obbligato a restare in Italia… vuoi mai che mano d’opera preziosa sfugga a questa maggioranza? Ora stiamo a vedere a quale incarico verrà destinato.
N.D.R. quest’elenco è per la gran parte stato tratto da Il Giornale DEL 4/11/2006 a firma Gian Marco Chiocci e Stefano Zurlo - con un articolo dal titolo: Liberi e pagati dallo Stato: la dura vita degli ex brigatisti. Lavorano in associazioni finanziate dagli enti locali, collaborano con deputati. Alcuni si sono anche candidati alle elezioni e D’Elia è ai vertici della Camera.
Un’altra parte è stata tratta dal sito Informagiovani
Sul sito “Cosacchi a San Pietro” è possibile leggere questo pungente articolo: Offresi lavoro prestigioso, astenersi privi di esperienza terroristica
Adriana Bolchini Gaigher
O.D.D.I.I.
*
Gli sviluppi recenti su Susanna Ronconi spero si conoscano.
Cmq, ironicamente subito all'inizio della pagina che mi hai linkato c'è la frase che rappresenta la base delle mie idee su questo argomento :asd:
Perché malvagio nessuno è di sua volontà, ma il malvagio diviene malvagio per qualche prava disposizione del corpo e per un allevamento senza educazione, e queste cose sono odiose a ciascuno e gli capitano contro sua voglia.
Platone e per questo che il carcere serve ANCHE come deterrente, perchè l'uomo perfetto non esiste.
In quello reale c'è questo
http://www.rifondazione-cinecitta.org/curcio-guerrigliero.html
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/debi/debi/debi.html
http://home.rifondazione.it/dettaglio_02.php?s=332
http://www.lastudenteria.com/showNews.cfm?new=1597
http://www.sambenedettoggi.it/2007/01/31/sit-in-del-centrodestra-contro-renato-curcio/
http://www.lisistrata.com/lavoce/terroristiriciclati.htm
*
Gli sviluppi recenti su Susanna Ronconi spero si conoscano.
una dimostrazione che il carcere serve anche come deterrente per non delinquere oltre.
teoria della prevenzione speciale, la pena svolge un compito intimidatorio volto alla dissuasione del singolo (condannato) dal commettere nuovi reati e, contemporaneamente, compiti rieducativi e correttivi che le varie modalità di esecuzione (misure alternative, sostitutive, sanzionatorie) dispiegano sui condannati.
Dream_River
22-03-2007, 20:24
ed ecco la teoria che idealizzano quelli come te.
Ora vorrei capire chi è che plagia quest'uomo concentrato di bonta,dimmelo,chi?
[/U]
l'uomo perfetto non esiste,è buono tanto quanto cattivo anzi visto come va il mondo direi piu la seconda.
Il Bene e il male come o gai detto, IMHO, non esistono, sono solo concetti che l'uomo a creato per nascondere il motore delle azioni umani l'egoismo.
L'uomo compie i crimini, per il fatto che i suoi bisogni non sono concialiabili con quelli della società, e spingere ad un crimine non c'è "il male", ma solo un bisogno che non si riesce a soddisfare
Ora invece, motiva tu la tua affermazione, prima di criticare la mia, la filosofia etica è un bel gioco, ma si gioca almeno in 2:D
Fabiaccio
22-03-2007, 20:27
che poi perchè è stato arrestato Battisti?
per aver fatto "con il nastro rosa"?
c'è di peggio in giro :stordita:
Il Bene e il male come o gai detto, IMHO, non esistono, sono solo concetti che l'uomo a creato per nascondere il motore delle azioni umani l'egoismo.
L'uomo compie i crimini, per il fatto che i suoi bisogni non sono concialiabili con quelli della società, e spingere ad un crimine non c'è "il male", ma solo un bisogno che non si riesce a soddisfare
Ora invece, motiva tu la tua affermazione, prima di criticare la mia, la filosofia etica è un bel gioco, ma si gioca almeno in 2:D
che dovrei motivare?che l'uomo fa del male?basta accendere la tv e sentire un tg.
a spingere l'uomo è l'egoismo,mi pare ovvio.
Ora te mi dirai,eh ma no è egoista perche gli hanno insegnato ad essere cosi.
che facciamo il gioco se è nato prima l'uovo o la gallina?
e al primo uomo che come diceva la mia vecchia prof di italiano ha messo un recinto e ha detto "questo è mio" chi l'ha insegnato ad essere egoista?non è che magari gli si è accesa una lampadina dentro?
che dovrei motivare?che l'uomo fa del male?basta accendere la tv e sentire un tg.
a spingere l'uomo è l'egoismo,mi pare ovvio.
Ora te mi dirai,eh ma no è egoista perche gli hanno insegnato ad essere cosi.
che facciamo il gioco se è nato prima l'uovo o la gallina?
e al primo uomo che come diceva la mia vecchia prof di italiano ha messo un recinto e ha detto "questo è mio" chi l'ha insegnato ad essere egoista?non è che magari gli si è accesa una lampadina dentro?
Grande la tua prof, quella è una citazione dai Discorsi sulla disuguaglianza di Rousseau, me la sono stampata e attaccata in ufficio..
«Il primo che,avendo recinto un terreno si affrettò a dire questo è mio e trovo gente abbastanza semplice per credergli fu il vero fondatore della società civile».
trallallero
22-03-2007, 20:39
In quello reale c'è questo
http://www.rifondazione-cinecitta.org/curcio-guerrigliero.html
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/debi/debi/debi.html
http://home.rifondazione.it/dettaglio_02.php?s=332
http://www.lastudenteria.com/showNews.cfm?new=1597
http://www.sambenedettoggi.it/2007/01/31/sit-in-del-centrodestra-contro-renato-curcio/
http://www.lisistrata.com/lavoce/terroristiriciclati.htm
*
Gli sviluppi recenti su Susanna Ronconi spero si conoscano.
:eek:
Dream_River
22-03-2007, 20:43
che dovrei motivare?che l'uomo fa del male?basta accendere la tv e sentire un tg.
a spingere l'uomo è l'egoismo,mi pare ovvio.
Ora te mi dirai,eh ma no è egoista perche gli hanno insegnato ad essere cosi.
che facciamo il gioco se è nato prima l'uovo o la gallina?
e al primo uomo che come diceva la mia vecchia prof di italiano ha messo un recinto e ha detto "questo è mio" chi l'ha insegnato ad essere egoista?non è che magari gli si è accesa una lampadina dentro?
No hai malinteso quello che volevo dirti
Come puoi dimostrarmi che alla base della volontà di commettere il crimine ci sia la volontà di fare il male fine a se stesso?
Io non la penso così, io penso che alla base di un crimine ci sia sempre un bisogno che non si riesce a soddisfare
E allora la domanda da porse non è più "come posso fare per evitare che quel tizio faccia del male" ma "Cosa a spinto quel uomo a fare del male"?
No hai malinteso quello che volevo dirti
Come puoi dimostrarmi che alla base della volontà di commettere il crimine ci sia la volontà di fare il male fine a se stesso?
Io non la penso così, io penso che alla base di un crimine ci sia sempre un bisogno che non si riesce a soddisfare
beh questo è ovvio.Nel bene e nel male c'è sempre il desiderio di soddisfare un bisogno,sfortunatamente la la via che conduce al lato oscuro è spesso piu veloce e piu semplice:D
E allora la domanda da porse non è più "come posso fare per evitare che quel tizio faccia del male" ma "Cosa a spinto quel uomo a fare del male"?
la seconda domanda pressupone gia l'atto compiuto,il compito di una societa civile è prima di tutto cercare di prevenire,aiutare a capire il perche delle cose puo sicuramente aiutare in questo ma la complessita della societa umana e del cervello umano è talmente grande che una soluzione definitiva mi pare impossibile.Forse saremo tutti bravi se un giorno potremo come fare come in Demolition Man:sofico:
E allora la domanda da porse non è più "come posso fare per evitare che quel tizio faccia del male" ma "Cosa a spinto quel uomo a fare del male"?risposta: L'egoismo innato dell'uomo.
E siccome l'egoismo è un male incurabile quanto il cancro devi cercare una risposta piuttosta alla prima domanda.
Dream_River
22-03-2007, 20:57
risposta: L'egoismo innato dell'uomo.
E siccome l'egoismo è un male incurabile quanto il cancro devi cercare una risposta piuttosta alla prima domanda.
Diresti la stessa cosa per una madre che ruba per dare da mangiare ai suoi figli?
Piuttosto preoccuparsi di arginare le cause scatenanti del comportamento criminale? L'egoismo non puoi eliminarlo, le cause che impedisco di allineare egoismo e bisogni della società e non permettono la perfetta fusione di bene sociale e bene individuale Si
Diresti la stessa cosa per una madre che ruba per dare da mangiare ai suoi figli?
Piuttosto preoccuparsi di arginare le cause scatenanti del comportamento criminale? L'egoismo non puoi eliminarlo, le cause che impedisco di allineare egoismo e bisogni della società e non permettono la perfetta fusione di bene sociale e bene individuale SiDirei di si per via indiretta, l'egoismo la costringe a fare cio'. Ed esisteranno sempre le cause, anche se allinei tutti in un fantastico mondo alla comunista. E' utopico perchè l'uomo è imperfetto e degenererà sempre e ineluttabilmente nel mondo malvagio nel quale viviamo. Insomma è una cane che si morde la coda e non esci con queste teorie.
Fattene una ragione. Non staro' qui a citare la famosa frase di Einstein...
FabioGreggio
22-03-2007, 21:31
In quello reale c'è questo
http://www.rifondazione-cinecitta.org/curcio-guerrigliero.html
http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/debi/debi/debi.html
http://home.rifondazione.it/dettaglio_02.php?s=332
http://www.lastudenteria.com/showNews.cfm?new=1597
http://www.sambenedettoggi.it/2007/01/31/sit-in-del-centrodestra-contro-renato-curcio/
http://www.lisistrata.com/lavoce/terroristiriciclati.htm
*
Gli sviluppi recenti su Susanna Ronconi spero si conoscano.
Molti questi terroristi.
Invertendo le cose invece sono bastati due criminali di destra per fare quasi 100 morti.
A destra si guarda la qualità, e la quantità:
Le vittime della Strage di Bologna causata dal terrorismo di destra:
ANTONELLA CECI anni 19
ANGELA MARINO "23
LEO LUCA MARINO " 24
DOMENICA MARINO " 26
ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA " 57
VITO DIOMEDE FRESA " 62
CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA " 14
ANNA MARIA BOSIO IN MAURI " 28
CARLO MAURI " 32
LUCA MAURI " 6
ECKHARDT MADER " 14
MARGRET ROHRS IN MADER " 39
KAI MADER " 8
SONIA BURRI " 7
PATRIZIA MESSINEO " 18
SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA " 34
MANUELA GALLON " 11
NATALIA AGOSTINI IN GALLON " 40
MARINA ANTONELLA TROLESE " 16
ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE " 51
ROBERTO DE MARCHI " 21
ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI " 60
ELEONORA GERACI IN VACCARO " 46
VITTORIO VACCARO " 24
VELIA CARLI IN LAURO " 50
SALVATORE LAURO " 57
PAOLO ZECCHI " 23
VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI " 23
CATHERINE HELEN MITCHELL " 22
JOHN ANDREW KOLPINSKI " 22
ANGELA FRESU " 3
MARIA FRESU " 24
LOREDANA MOLINA IN SACRATI " 44
ANGELICA TARSI " 72
KATIA BERTASI " 34
MIRELLA FORNASARI " 36
EURIDIA BERGIANTI " 49
NILLA NATALI " 25
FRANCA DALL'OLIO " 20
RITA VERDE " 23
FLAVIA CASADEI " 18
GIUSEPPE PATRUNO " 18
ROSSELLA MARCEDDU " 19
DAVIDE CAPRIOLI " 20
VITO ALES " 20
IWAO SEKIGUCHI " 20
BRIGITTE DROUHARD " 21
ROBERTO PROCELLI " 21
MAURO ALGANON " 22
MARIA ANGELA MARANGON " 22
VERDIANA BIVONA " 22
FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ " 23
MAURO DI VITTORIO " 24
SERGIO SECCI " 24
ROBERTO GAIOLA " 25
ANGELO PRIORE " 26
ONOFRIO ZAPPALA' " 27
PIO CARMINE REMOLLINO " 31
GAETANO RODA " 31
ANTONINO DI PAOLA " 32
MIRCO CASTELLARO " 33
NAZZARENO BASSO " 33
VINCENZO PETTENI " 34
SALVATORE SEMINARA " 34
CARLA GOZZI " 36
UMBERTO LUGLI " 38
FAUSTO VENTURI " 38
ARGEO BONORA " 42
FRANCESCO BETTI " 44
MARIO SICA " 44
PIER FRANCESCO LAURENTI " 44
PAOLINO BIANCHI " 50
VINCENZINA SALA IN ZANETTI " 50
BERTA EBNER " 50
VINCENZO LANCONELLI " 51
LINA FERRETTI IN MANNOCCI " 53
ROMEO RUOZI " 54
AMORVENO MARZAGALLI " 54
ANTONIO FRANCESCO LASCALA " 56
ROSINA BARBARO IN MONTANI " 58
LIDIA OLLA IN CARDILLO " 67
MARIA IDRIA AVATI " 80
ANTONIO MONTANARI " 86
Chi è stato?
Ecco un bel quadretto di chi oggi è a spasso e scrive libri.
chi sono Giusva Fioravanti e Francesca Mambro
mercoledì 30 marzo 2005 - 19:39:31, in Materiali Resistenti,
Scrive Mario Adinolfi...
"Proprio questa mattina mi è capitato di incrociare nella via parallela alla mia Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, che giocavano con la loro figliola di poco più di tre anni. Sono rimasto a fissarli e credo d'avere avuto lo sguardo non privo di rancore. Poi torno a casa e leggo, guarda un po', che domani proprio i due sposini ex Nar saranno celebrati dal
movimento Onda Azzurra del crocerossino Maurizio Scelli. Ci sarà anche Silvio Berlusconi. Nel frattempo il ministro Maurizio Gasparri non dà il via libera all'emissione di un francobollo che ricordi il venticinquesimo anniversario, il prossimo 2 agosto, della strage di Bologna. Strage per la quale Mambro e Fioravanti sono stati condannati in via definitiva.
Per lo Stato italiano sono i responsabili del più grave eccidio di uomini, donne, anziani e bambini inermi che sia mai avvenuto nella storia repubblicana."
Mambro e Fioravanti sono stati condannati complessivamente a 17 ergastoli e la sentenza sulla strage di Bologna è passata in giudicato. Però, visto che oggi c'è chi santifica i due sposini che-sono-tanto-cambiati, mi va di ricordare quello che Giusva Fioravanti e Francesca Mambro hanno fatto. Pur lasciando da parte la strage di Bologna. Strage
fascista, non dimentichiamolo mai.
28 febbraio 1978. Giusva Fioravanti ed altri notano due ragazzi seduti su una panchina che dall'aspetto (capelli lunghi e giornali) identificano come appartenenti alla sinistra. Fioravanti scende dall'auto, si dirige verso il gruppetto e fa fuoco: Roberto Scialabba, 24 anni, cade a terra ferito e Fioravanti lo finisce con un colpo alla testa. Poi, si gira verso una ragazza che sta fuggendo urlando e le spara senza colpirla.
9 gennaio 1979. Fioravanti ed altre tre persone assaltano la sede romana di Radio città futura dove è in corso una trasmissione gestita da un gruppo femminista. I terroristi fanno stendere le donne presenti sul pavimento e danno fuoco ai locali.
L'incendio divampa e le impiegate tentano di fuggire. Sono raggiunte da colpi di mitra e pistola. Quattro rimangono ferite, di cui due gravemente.
16 giugno 1979. Fioravanti guida l'assalto alla sezione comunista dell'Esquilino, a Roma. All'interno si stanno svolgendo due assemblee congiunte. Sono presenti più di 50 persone. La squadra terrorista lancia due bombe a mano, poi scarica alla cieca un caricatore di revolver. Si contano 25 feriti. Dario Pedretti, componente del commando, verrà redarguito da Fioravanti perché, nonostante il ricco armamentario "non c'era scappato il morto". Che Fioravanti fosse colui che ha guidato il commando è accertato dalle testimonianze dei feriti e degli altri partecipanti all'azione, e da una sentenza passata in giudicato.
Ciononostante, Fioravanti ha sempre negato questo suo pesante precedente stragista.
17 dicembre 1979. Fioravanti assieme ad altri vuole uccidere l'avvocato Giorgio Arcangeli, ritenuto responsabile della cattura di Pierluigi Concutelli, leader carismatico dell'eversione neofascista. Fioravanti non ha mai visto la vittima designata, ne conosce solo una sommaria descrizione. L'agguato viene teso sotto lo studio dell'avvocato, ma a perdere la
vita è un inconsapevole geometra di 24 anni, Antonio Leandri, vittima di uno scambio di persona e colpevole di essersi voltato al grido "avvocato!" lanciato da Fioravanti.
6 febbraio 1980. Fioravanti uccide il poliziotto Maurizio Arnesano che ha solo 19 anni. Scopo dell'omicidio, impadronirsi del suo mitra M.12. Al sostituto procuratore di Roma, il 13 aprile 1981, Cristiano Fioravanti - fratello di Valerio - dichiarerà: "La mattina dell'omicidio Arnesano, Valerio mi disse che un poliziotto gli avrebbe dato un mitra; io, incredulo, chiesi a che prezzo ed egli mi rispose: "gratuitamente"; fece un sorriso ed io
capii".
23 giugno 1980. Fioravanti e Francesca Mambro uccidono a Roma il sostituto procuratore Mario Amato. Il magistrato, 36 anni, è appena uscito di casa; da due anni conduce le principali inchiesta sui movimenti eversivi di destra. Amato aveva annunciato che le sue
indagini lo stavano portando "alla visione di una verità d'assieme, coinvolgente responsabilità ben più gravi di quelle stesse degli esecutori degli atti criminosi".
9 settembre 1980. Mambro e Fioravanti con Soderini e Cristiano Fioravanti, uccidono Francesco Mangiameli, dirigente di Terza Posizione in Sicilia e testimone scomodo in merito alla strage di Bologna.
5 febbraio 1981. Mambro e Fioravanti tendono un agguato a due carabinieri: Enea Codotto, 25 anni e Luigi Maronese, 23 anni. Dagli atti del processo è emerso che durante l'imboscata Fioravanti ha fatto finta di arrendersi. Poi ha gridato alla Mambro, nascosta dietro un'auto, "Spara, spara!".
30 settembre 1981. Viene ucciso il ventitreenne Marco Pizzari, estremista di destra e intimo amico di Luigi Ciavardini, poiché ritenuto un "infame delatore". Del commando omicida fa parte Mambro.
21 ottobre 1981. Alcuni Nar, tra cui Mambro, tendono un agguato, a Roma, al capitano della Digos Francesco Straullu e all'agente Ciriaco Di Roma. I due vengono massacrati. L'efferatezza del crimine è racchiusa nelle parole del medico legale: "La morte di Straullu
è stata causata dallo sfracellamento del capo e del massiccio facciale con spappolamento dell'encefalo; quello di Di Roma per la ferita a carico del capo con frattura del cranio e lesioni al cervello". Il capitano Straullu, 26 anni, aveva lavorato con grande impegno per smascherare i soldati dell'eversione nera.
Nel 1981 ne aveva fatti arrestare 56. La mattina dell'agguato non aveva la solita auto blindata, in riparazione da due giorni.
5 marzo 1982. Durante una rapina a Roma, Mambro uccide Alessandro Caravillani, 17 anni. Il ragazzo stava recandosi a scuola e passava di lì per caso. La sua morte suscita scalpore anche perché il giovane viene colpito alla testa con un colpo di pistola sparatogli
a bruciapelo.
Fioravanti e Mambro sono oggi in semilibertà, le loro vittime, 100 circa, sotto terra.
Di questo non si parla quasi mai.
fg
DonaldDuck
22-03-2007, 21:36
Molti questi terroristi.
Invertendo le cose invece sono bastati due criminali di destra per fare quasi 100 morti.
A destra si guarda la qualità, e la quantità:
A sinistra si pensa alle amnistie, al recupero e al "sostegno" della cucciolata. Le pecorelle smarrite...
zerothehero
22-03-2007, 21:47
BATTISTI/ RUSSO SPENA: SI VARI AMNISTIA,CHIUDERE CON ANNI PIOMBO
Capogruppo Prc a Repubblica: per ex terrorista misure alternative
Con uno che ha ammazzato 4 persone e non ha scontato un solo giorno in carcere?
E' serio il ministro? :asd:
FabioGreggio
22-03-2007, 21:47
A sinistra si pensa alle amnistie, al recupero e al "sostegno" della cucciolata. Le pecorelle smarrite...
A destra sono oltre.
Si fanno leggi depenalizzanti.
Come sempre le destre vanno subito alla radice del problema.
Non lo risolvono.
Lo eliminano.
fg
Dream_River
22-03-2007, 21:49
A destra sono oltre.
Si fanno leggi depenalizzanti.
Come sempre le destre vanno subito alla radice del problema.
Non lo risolvono.
Lo eliminano.
fg
Quotone :)
DonaldDuck
22-03-2007, 21:54
A destra sono oltre.
Si fanno leggi depenalizzanti.
Come sempre le destre vanno subito alla radice del problema.
Non lo risolvono.
Lo eliminano.
fg
Si si, hai ragione. Assolutamente ragione. Ti do proprio ragione. Ragione su tutti i fronti.
FabioGreggio
22-03-2007, 21:55
Il Pariolino criminale
Il massacro del Circeo
Il massacro del Circeo, per l'atrocità delle sevizie inferte a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, che ne morì, è destinato a restare una delle pagine criminali più allucinanti del dopoguerra.
Oltre mille pagine di istruttoria furono scritte per ricostruire nei dettagli questo delitto avvenuto il primo ottobre del 1975. Dopo 36 ore di torture morali, fisiche e sessuali, tre giovani Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira, tutti gravitanti negli ambienti neofascisti della capitale, uccidono Rosaria Lopez, 17 anni, che assieme alla sua coetanea, Donatella Colasanti, li aveva seguiti nella villa al Circeo di Ghira, convinte di andare ad una festa.
Dopo una notte di bestiale violenza, all'alba, i tre - pensando che le due ragazze siano morte - le avvolgono in sacchi di plastica, le caricano nel bagagliaio della 127 di Guido e fanno ritorno a Roma. Prima di sbarazzarsi dei corpi delle due ragazze, parcheggiano tranquillamente l'auto sotto l'abitazione dello stesso Guido e si allontanano. Ma Donatella Colasanti, tramortita e ferita, è era ancora viva, e accortasi che l'auto è stata abbandonata, comincia a gemere, richiamando così l'attenzione di un vigile notturno che apre il bagagliaio dell'auto e la salva. Gianni Guido viene subito arrestato, in apparente stato di confusione mentale.
Angelo Izzo poco dopo, Andrea Ghira riesce invece a fuggire. Non sarà mai catturato. Il processo si svolge nel luglio del 1976 e i giudici non concedono alcuna attenuante ai tre imputati, che vengono condannati in prima istanza al carcere a vita per omicidio pluriaggravato. Nel gennaio del 1977 Gianni Guido e Angelo Izzo cercano di evadere dal carcere di Latina, dove erano detenuti, prendendo in ostaggio una guardia carceraria. Il tentativo fallisce. Al processo d'appello, il 28 ottobre 1980, i familiari della giovane uccisa, accettano il risarcimento offerto dalla famiglia Guido e questo - insieme al presunto pentimento dell'omicida - induce la Corte a ridurgli la pena a 30 anni di reclusione.
Successivamente Guido viene trasferito nel carcere di San Gimignano dove, grazie ad una condotta modello, riesce a godere di un trattamento tanto privilegiato da avere accesso alla portineria del penitenziario da dove fugge, senza particolari difficoltà, il 25 gennaio 1981. Il 28 gennaio 1983 Guido viene arrestato a Buenos Aires: sotto falso nome, vendeva automobili. Ricoverato in ospedale, in attesa di estradizione, perché feritosi durante un tentativo di evasione, il 15 aprile 1985, Guido riesce nuovamente a fuggire. Sarà nuovamente intercettato nel giugno 1994 a Panama e trasferito in Italia.
Tentativi di evasione hanno caratterizzato anche la vita carceraria di Angelo Izzo, nel frattempo divenuto una sorta di "pentito" buono per tutte le stagioni (dall’eversione di destra fino alla mafia). Izzo riesce ad evadere dal carcere di Alessandria il 25 agosto 1994 per essere poi arrestato in Francia il 15 settembre successivo. Di Andrea Ghira, invece, non si sono mai avute notizie.
Evaso dal carcere.....ma dai:
Angelo Izzo si trovava in semilibertà da circa sei mesi: usciva la mattina dal carcere di Campobasso e ritornava in cella la sera. Lavorava per la comunità di padre Dario Saccomani, un pastore evangelico conosciuto in carcere. Ed è stato proprio nella comunità per il recupero dei tossicodipendenti che i tre si sono conosciuti: Palladino faceva il segretario della cooperativa; Pedicino era ospite in qualità di ex rapinatore.
Izzo era stato condannato all'ergastolo per il delitto del Circeo, che risale al primo ottobre del 1975: Rosaria Lopez, 17 anni, venne uccisa, mentre l'amica e coetanea, Donatella Colasanti, riuscì a salvarsi dopo 36 ore di sevizie.
Izzo, noto estremista di destra, venne arrestato e, nel processo celebrato nel luglio del 1976, condannato in prima istanza al carcere a vita per omicidio pluriaggravato, insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira che però, a differenza dei primi due, non venne mai catturato e fece per sempre perdere le sue tracce.
Nel gennaio del 1977, Angelo Izzo insieme al complice Gianni Guido tentarono l'evasione dal carcere di Latina prendendo in ostaggio una guardia carceraria. Il tentativo di fuga fallì, ma dopo 17 anni Izzo ci riprovò ancora. Il 25 agosto 1994 riuscì ad evadere dal penitenziario di Alessandria, ma venne fermato in Francia, il 15 settembre successivo. E ora, proprio quando aveva ottenuto la libertà vigilata, arriva il nuovo arresto.
Angelo Izzo poi avrebbe ucciso ancora. E' stato arrestato questa mattina a Campobasso per una pistola non denunciata, ma poche ore più tardi gli agenti, perlustrando le campagne di Mirabello Sannitico, alla periferia del capoluogo molisano, hanno dissotterrato i cadaveri di due donne, una donna di 57 anni e sua figlia di 14 anni: sul corpo dela ragazzina ci sarebbero segni di violenza sessuale.
Il medico legale intervenuto sul posto ha riferito che la loro morte sarebbe recente, forse risalirebbe a giovedì scorso. Erano sotterrate nel giardino della loro villetta, i loro corpi chiusi in un sacco di plastica. La ragazzina era nuda, ammanettata e aveva la bocca chiusa da una striscia di nastro adesivo: probabilmente è stata violentata prima di essere uccisa. Sua madre, invece, era vestita. Sono la moglie e la figlia di un pentito della criminalità organizzata pugliese, Giovanni Maiorano, 49 anni, condannato all'ergastolo per un omicidio compiuto nell' ambito della guerra tra clan contrapposti della "Sacra corona unita", attualmente detenuto nel carcere di Palermo, lo stesso istituto di pena dove era stato rinchiuso Izzo per cinque anni. Secondo gli investigatori dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia, la morte delle due donne potrebbe trattarsi di una vendetta trasversale: Izzo avrebbe ucciso la moglie e la figlia del pentito pugliese per lavare un rancore maturato durante la permenanza nel carcere siciliano.
Quindi Izzo psicopatico e stupratore è uguale a Battisti idealista estremista e lottatore per il popolo?
bene bene,questo conferma quello che penso di questi pseudorivoluzionari:D
DonaldDuck
22-03-2007, 21:59
Renato Curcio (profilo)
-La vita-
È figlio di una giovane ragazza-madre pugliese emigrata a Roma, Jolanda Curcio e di Renato Zampa (fratello del più noto regista cinematografico, Luigi Zampa). Curcio prese il nome della madre, dal momento che nacque da una relazione extraconiugale. I primi anni della sua vita furono molto difficili sia per le difficoltà scolastiche di Curcio che per la precarietà dei lavori della madre. La morte dello zio Armando, lavoratore della FIAT, a causa d'una rappresaglia delle milizie della RSI, nei primi mesi del 1945, segnarono profondamente Curcio. Trascorse la sua adolescenza tra Milano ed Albenga, dove si diplomò all'Istituto Galileo Galilei di Campochiesa Albenga.
In quegli anni Curcio frequentava la militanza cattolica. Nel 1962 si iscrisse all'Istituto Superiore di Scienze Sociali (poi Università) di Trento, al corso di laurea in sociologia. Subito fu coinvolto dalla mobilitazione studentesca, che a Trento iniziò prima di altrove con l'occupazione dell'università. A Trento incontrò la sua futura compagna, anch'essa di estrazione cattolica, Margherita Cagol, detta "Mara". Maturò il proprio credo ideologico all'interno delle lotte universitarie e aderì ad alcuni piccoli gruppi d'estrema sinistra. Curcio, che per un lungo periodo condivide l'abitazione con un personaggio colto e carismatico qual era Mauro Rostagno (poi soprannominato il "Che" di Trento), nel '67 formò un gruppo di studio denominato Università Negativa, in cui veniva svolto un lavoro di formazione teorica con una rilettura di testi ignorati dai corsi universitari tra i quali Mao-Tze-Tung, Marcuse, Guevara, Panzieri, Cabral. Entrò a far parte della redazione della rivista "Lavoro Politico" di ispirazione marxista-leninista, dai suoi articoli traspariva però una critica verso il "filocastrismo" e verso l'avventurismo di chi arrivava a proporre azioni armate in Italia; come si legge testualmente << è solo un piccolo borghese in cerca di emozioni e non un vero rivoluzionario >> chi queste azioni proponeva, poiché la presa del potere da parte del proletariato era un processo lungo che non poteva essere ridotto alla sola parola d'ordine della guerriglia. I fatti di Avola del 2 Dicembre '68, quando la polizia sparò sui braccianti uccidendone due ma continuando a sparare ininterrottamente per 25 minuti, furono l'episodio che probabilmente causò il ripensamento di Curcio sul tema della violenza Pur avendo completato tutti gli esami, non si laureò, per scelta politica.
-La nascita della lotta armata-
Siamo in piena contestazione studentesca, quando Curcio, sposatosi con Mara, partecipò al famoso convegno di Chiavari. Stando a quanto riportato da Giorgio Galli nel suo libro "Storia del Partito Armato" (Edizioni CDE, Milano, 1986), ai primi di novembre del 1969, all'Hotel Stella Maris di Chiavari, di proprietà di un istituto religioso, si riunirono una settantina di appartenenti al Collettivo politico metropolitano di Milano, nel quale figurava il nucleo che - nell'anno successivo - fondò le Brigate Rosse.
La relazione di Curcio a Chiavari citava un noto rivoluzionario brasiliano, Marcelo de Andrade, il quale asseriva che "Ogni alternativa proletaria al potere è - fin dall'inizio - politico-militare, nel senso che la lotta armata cittadina costituisce la via principale alla lotta di classe"). Dunque, fin da subito, Curcio si mostrò favorevole alla presa delle armi da parte dell'avanguardia proletaria. Ma la sua posizione e quella di qualche altro oratore rimase, al momento minoritaria. Ma, già un mese dopo il convegno di Chiavari, con la bomba di Piazza Fontana a Milano, la sinistra extraparlamentare cominciò a sentirsi minacciata dai settori deviati dello stato.
Dopo il Covegno di Pecorile, furono fondate le Brigate Rosse. Nel maggio 1970, nel quartiere di Lorenteggio a Milano apparvero i primi volantini con la firma delle neocostituite BR. Solo il 17 settembre 1970 si ebbe la prima azione sovversiva: nel tardo pomeriggio saltò in aria il garage di un dirigente della SIT Siemens, Giuseppe Leoni. Sui volantini distribuiti si legge che quello era l'esempio da dare ai crumiri ed ai "dirigenti - bastardi". SIT Siemens, Pirelli, Alfa Romeo: queste sono le prime industrie ove si insedia il partito armato. Questi primi momenti furono scanditi da attentati incendiari ai danni di dirigenti e di avversari politici. La vicenda delle BR continuò, poi, per la strada ben nota (vedasi la voce relativa, "Brigate Rosse").
-L'arresto e la carcerazione-
Curcio fu, per un quadriennio, assieme a Mara ed ad Alberto Franceschini nel direttorio delle BR. Fu arrestato nel settembre 1974. Come conseguenza di un'azione diretta e guidata da Mara, Curcio evase dal carcere già nel febbraio 1975, per esser poi ripreso e definitivamente incarcerato all'inizio del 1976. Nel frattempo, in un conflitto a fuoco coi carabinieri, Mara era morta nel giugno del '75.
Con la morte di Mara e con la carcerazione di Curcio e di Franceschini, la direzione del movimento passò ai "duri e puri", con a capo Mario Moretti. La stagione degli omicidi e dei ferimenti, ufficialmente, si aprì nel giugno del 1976, con l'omicidio del magistrato Coco. Curcio non aveva teorizzato lo spargimento di sangue e mai si è pentito delle sue scelte. Era ed è rimasto uno dei cosiddetti "irriducibili". Curcio è rimasto in carcere dal 1976 al 7 aprile del 1993. Oggi lavora come direttore editoriale nella cooperativa Sensibili alle foglie; ha scritto libri sul precariato.
FabioGreggio
22-03-2007, 21:59
Omicidio Varalli da parte dei neofascisti a Milano
http://www.sciroccorosso.org/Varalli.jpg30 anni fa...
...Il 16 aprile era in programma una manifestazione per il diritto alla casa, cui partecipano migliaia di persone aderenti ai sindacati degli inquilini, ai gruppi di base cresciuti in quegli anni sulla parola d'ordine della casa come diritto sociale e ai gruppi giovanili della sinistra rivoluzionaria. Al termine del corteo, alcuni militanti del Movimento dei lavoratori per il socialismo si avviarono verso l'Università statale, passando per piazza Cavour. In quella piazza un gruppo di neofascisti stava effettuando un volantinaggio: in realtà, come sempre in quegli anni, quel tipo di presenza non era che un pretesto per conquistare una zona, imponendovi una sorta di coprifuoco per qualsiasi manifestazione di antifascismo e aggredendo chiunque fosse, anche solo per l'aspetto, definibile di sinistra. Era quanto avveniva stabilmente alla fine degli anni Sessanta in piazza San Babila, con decine di persone aggredite e talvolta accoltellate gravemente, prima che lo sdegno popolare vi ristabilisse la convivenza civile. La tattica degli squadristi era sempre la stessa: affermare una presenza, intimidire chiunque non simpatizzasse per il neofascismo e cercare di colpire i militanti di sinistra.
In piazza Cavour scattò la trappola: i giovani di ritorno dal corteo vennero aggrediti da un gruppo di squadristi. Reagirono, ma uno dei fascisti, Antonio Braggion, non esitò a sparare ripetutamente, colpendo mortalmente Claudio Varalli. Le indagini accertarono rapidamente che il proiettile aveva colto Claudio alla nuca mentre cercava di mettersi in salvo, smentendo la tesi dei fascisti che avevano sostenuto di essere stati vittime di un'aggressione. Alla tragedia si aggiunse la provocazione: vennero infatti fermati una decina di compagni di Claudio alcuni dei quali furono imputati di rissa.
In pochi minuti la notizia fece il giro di Milano e piazza Cavour divenne il punto di raccolta spontaneo di tutti gli antifascisti della città, sgomenti e carichi di rabbia per l'ennesimo crimine fascista lasciato impunito. Braggion infatti si era immediatamente reso irreperibile e tale rimase fino quasi al termine del processo, (si veda in documenti) che si tenne soltanto nel 1978.
La partecipazione al presidio fu enorme e appassionata. Nel Palazzo dei Giornali, nella stessa piazza, avevano (e hanno tuttora) sede la redazione e la tipografia de Il Giornale, allora diretto da Indro Montanelli. A tarda sera si sparse la voce che il numero in uscita dalle rotative conteneva una ricostruzione dei fatti che accreditava la versione fascista di un'aggressione da parte dei giovani di sinistra.
Questo affronto alla memoria di Varalli sembrò veramente troppo. Così un gruppo consistente di manifestanti entrò nella sede del quotidiano e ne impedì la distribuzione. Contemporaneamente, venne indetta per l'indomani una manifestazione che affermasse con forza che Milano era una città chiusa alla reazione e al neofascismo...
DonaldDuck
22-03-2007, 22:00
Renato Curcio. Io guerrigliero
In questa intervista del 1990 a Lina Coletti , il fondatore delle Brigate rosse afferma di non essersi mai sentito un terrorista e pensa che dovrà convivere con la storia di una << esperienza politica sconfitta>>. Poi ricorda, senza intenti giustificatori, il problema di una violenza di destra di impareggiabile ferocia, e spesso impunita.
Il capo storico delle Brigate rosse, il simbolo degli anni di piombo…Uno che non s’è mai macchiato di atti di sangue, e però ti chiedi se ha minori responsabilità. E te lo chiedi guardandolo negli occhi che pur sono così vivi, ancora. Dopo quasi tre lustri di galera. Dov’ha scritto tre libri. E con due compagni ne sta finendo un quarto. Lui che s’è scoperto gran slancio per la semiotica , il mondo onirico, le capacità medianiche…Lui che tre anni addietro, assieme a Mario Moretti, dichiarò esaurita la lotta armata. E ormai pareva pronto a un’evenienza di libertà. Con pronto già un convegno, anche, su questo. A Rebibbia. Ex terroristi, giuristi, parlamentari, giornalisti : tutti insieme a discutere. Ma poi il convegno è saltato per ordine di Giuliano Vassalli, ministro della giustizia.
Come mai Curcio?
Difficile capire le ragioni, visto che nessuno le ha date. Certo avrebbe potuto essere un momento per conoscerci meglio, per guardarci. Per distruggere alcuni fantasmi, anche.. Sa è dacchè s’è aperta un’idea di discontinuità e rottura con tutto ciò che è successo negli anni settanta che diciamo che siccome il mondo è cambiato occorre essere determinati. La sequenza d’eventi di cui siamo stati protagonisti è finita, diciamo. E’ dunque è finita la storia legata a quei tempi, a quei morti, a quelle certezze.. E lo diciamo non partendo da un’ipotesi di dissociazione o di abiura. Nessuno di noi ha voluto automutilarsi, siamo stati quel che siamo stati.
E ora occorre mettere un punto fermo tra le due epoche, dite
Già. Il punto fermo. Perché tutto è mutato così grandiosamente, ripeto così totalmente…..E’ mutata la faccia della terra, ormai. E difatti ci ritroviamo a guardare i cadaveri di noi stessi, mentre il sistema politico tiene in galera non il fenomeno, ma i testimoni del fenomeno….Vede, la legislazione d’emergenza ha insistito sui provvedimenti premiali : se ti penti e collabori ti riduco la pena. Ciò a mandato in frantumi il nesso tra pena e reato, peraltro già intaccato dagli aggravi previsti dalle leggi speciali e dal clima in cui si svolgevano i processi. Contro questa tendenza si leva l’esigenza di un atto legislativo oggettivo per tutti: atto dovuto, se non si vuole restare prigionieri del passato.
Atto dovuto…Ne parliamo più avanti, Curcio. Ma intanto…intanto s’è arenato in parlamento anche il disegno di legge sull’indulto, firmato dai socialisti e comunisti, democristiani, oltre alla sinistra indipendente… E Franco Russo, Dp, uno dei sottoscrittori: “ Chi teme che si possa concedere legittimazione politica al terrorismo dovrebbe considerare che, ormai, questi ex terroristi detenuti, o almeno quelli che fanno capo a Curcio, non pretendono più di porsi come soggetto collettivo, ma solo come un gruppo di individui che alle spalle ha una sua storia comune”…
E’ così. Che, ripeto, un’esperienza politica sconfitta non si riconverte. Tenere in vita le sue vestigia sarebbe soltanto un esercizio nostalgico.
Già << La storia è finita>>, dite. Ma lo mettevate in conto che forse l’avrebbero scritta i vincitori ?
No. Non ci siamo mai posti il problema. Io. Perlomeno. Che pure non sarò mai libero, della mia storia. Che devo convivere oggi e ci dovrò convivere domani.
Ma il suo orgoglio, Curcio. A volte la sua alterigia. A volte la sua imprudenza… C’è chi ha scritto che lei, in fondo, resta schiavo del suo mito. Il mito d’un uomo che dev’essere “l’ultimo a lasciare la nave che affonda “….
Purtroppo questo mi perseguita. In qualche modo siamo diventati due amici un po’ bizzosi, io e il mio mito…. Per il resto…Non voglio essere l’ultimo. Io uscirei anche subito, ma c’è un sistema di leggi che per una bizzarra serie di circostanze lo rende impossibile, a uno come me. E difatti godo di un’attenzione esagerata, e i miei processi non finiscono mai.
Forse è così. Curcio. Ma se si pensa a ciò che è stato, a ciò che ha rappresentato… E a ogni modo: una volta Franceschini, parlando di sé e delle Br “prima generazione”, disse :<< Non ci siamo mai sentiti dei terroristi>>. << Ciò vale anche per lei?>>, le chiesero. E lei : << Si . Le Br operavano una scelta guerrigliera che nei suoi fondamenti politici e culturali non aveva nulla a che spartire con il terrorismo>>. Guerriglia, terrorismo… La differenza davvero è così eclatante?.
Direi di si. Se nei primi anni settanta, insieme a operai della Pirelli o della Fiat, ci orientammo verso scelte di lotta piuttosto radicali, ciò è successo perché, nel ’69 , qualcuno aveva inaugurato, a piazza Fontana , la stagione delle stragi. E dico”qualcuno” in quanto, a oltre 20 anni da allora, né la magistratura né il parlamento sanno cosa dirci, a chi si debbano ufficialmente attribuire. E forse non è un caso. Le stragi terroristiche a che puntavano, difatti? A creare nel paese un riflusso d’ordine su cui far leva per una svolta autoritaria. E noi, sia pur ricorrendo a pratiche di guerriglia intendevamo opporci anche a questo tentativo. Bisogna sistemare le cose nel loro contesto, sa, per cercare di capire gli anni settanta.
Gli anni del Vietnam, della tensione tra Est ed Ovest, del movimento comunista internazionale da una parte e i popoli oppressi dall’altra….
S’era sempre pensato che della seconda guerra mondiale in poi non si potessero fare rivoluzioni. E invece certi paesi, come la Bolivia, davano l’idea che un eventuale sviluppo rivoluzionario poteva esserci anche in Europa. E in Italia. L’Italia che era stata del dopoguerra. E della ricostruzione. E delle grandi migrazioni dal Sud al Nord.. L’Italia di tutto un coacervo di tensioni che portarono al biennio 68-69 , è cioè non ancora al problema della rivoluzione ma della democrazia. << Che significa democrazia , visto che sono costretto a lavorare a salari da sfruttamento e in posti disagevoli ?
Le tensioni , d’accordo. E tuttavia…
Si, c’erano tensioni. E fermento, E per contro, c’erano risposte di grandissima chiusura al tempo in cui cominciarono a maturare le strategie : le strategie delle bombe. Così, in questo quadro, alcuni si chiesero se non fosse opportuno ragionare in termini di trasformazione che non trascurasse il problema della guerriglia.
Noi discutevamo. E non clandestinamente, mentre la stragrande maggioranza delle azioni sanguinarie venivano dalla destra reazionaria. E… Si, gli anni settanta furono in fondo lo sviluppo di queste promesse. Anzi nei quali nessuno seppe trarre insegnamento da ciò che avveniva per far scelte diverse. Né noi, né tantomeno le forze politiche.
Lei ancora distingue tra guerriglia e terrorismo. E io penso a ciò che, sempre, tutti e due si portano dietro. Morti. Rovine.Tormenti. Strazi. Tormenti anche di chi sopravvive e non dimentica.
Guardi: nel mio modo di concepire l’azione politica, l’azione rivoluzionaria, devo dire che non mi sono mai sentito come un attore terrorista. Mi sono sentito parte di un processo di trasformazione in atto, e ho fatto ciò che con quei compagni, con quegli amici, in quelle circostanze, insieme venivamo maturando.
Ma ricorda? Vi chiamavano “ miserabili “ ; “ mostri “ “ belve assetate di sangue “ ….. E…Ha dichiarato Carol Tarantelli, che negli anni dell’odio perse il marito:<< All’inizio anch’io li vedevo come mostri. Del resto come puoi immaginarti una persona che decide di importi brutalmente la sua volontà >>….
Qualcuno ci ha chiamato come dice lei. Qualcuno con minor ferocia. Altri ancora con aggettivazioni lusinghieri. L’idea che noi volessimo far valere brutalmente la nostra mi sembra però piuttosto unilaterale. Altri l’avevano in animo. E che fossero male intenzionati lo dimostrano alcune cifre: nel periodo ’69-75, su 2344 episodi di violenza politica , 2158 sono attribuibili alla destra , e solo 186 alla sinistra. E , su un totale 442 morti e feriti a causa di episodi di violenza e attentati, ben 413 sono originati dalle stragi e dall’eversione fascista.
Che orrore questa freddezza di numeri, Curcio. E tuttavia…Ecco ho come l’impressione che lei sia stato “ diverso “ non solo perché non ha ammazzato nessuno. Diverso perché forse ciò che è successo non le apparteneva fino in fondo, piuttosto. Diverso perché sperava in cose diverse..
In realtà ciò che succede non appartiene mai a chi attraversa gli eventi. C’è questo essere attraversati che è più forte della nostra volontà di mettere le braghe alla storia. Certo, ho sperato in cose diverse…. Io che ho attraversato gli anni settanta in compagnia di molti altri e di un sogno rivoluzionario….
Il sogno è finito , ma gli altri sono ancora qui : in carcere, in esilio, oppure in semilibertà tra mille vincoli. Io mi impegno per una soluzione collettiva.
Lei che, presumo , ha creduto fino in fondo in una società che potesse mutare. In un’utopia che potesse realizzarsi… E adesso se la ritrova ben diversa, questa società. Ben degradata, quest’utopia… Una società politicamente assente. Preda soffocata tra capitalismo e oligarchia. E..Dev’essere terribile se uno si domanda: << In fondo perché l’ho fatto, quel che ho fatto ?>>…
Bhe: non mi sento certo responsabile degli esiti attuali della società. Non la conosco. Mi giunge come un’eco lontana. Filtrata da troppi cancelli, da troppe sbarre….
Lei è ancora giovane Curcio. E….insomma le importa della sua giovinezza ?
Certo che m’importa. E non credo proprio d’averla sprecata. Negli anni sessanta sono stato a Trento, e , per dirla come Sanatano,<< è stato un modo splendido di vivere la giovinezza>>. Poi, nei primi anni settanta, sono stato a Milano e Torino: con gli operai delle grandi fabbriche , e i ragazzi delle periferie, nel cuore di una convulsione tragica e profonda. Infine , nella seconda metà degli anni settanta , e finora, ho guardato il cielo dal fondo di un pozzo. Non che abbia visto molto del cielo, ma , in compenso, ho esplorato a lungo il pozzo.
Cosa sono i ricordi per lei , Curcio ?
Con le parole di Sartre: << i ricordi sono le rughe dell’anima>>
Le i che a Scialoja dell’Espresso ha detto :<< Credo di dover andare incontro alla generazione del Duemila aperto all’esplorazione dei nuovi passaggi e tenendo aperta la memoria di quelli già affrontati >>..
All’incontro di cui sopra io porto la memoria personale e generazionale di una sconfitta, ma , anche una volontà di comunicazione e di trasformazione non battuta.
Pensa di essere stato punito abbastanza?
Dal mio punto di vista anche un giorno sarebbe già troppo. Ma qui siamo ormai alla soglia dei 15 anni, e se tento paragoni non trovo equivalenti. Le stragi hanno fatto 138 morti : quanti anni di carcere hanno fatto i loro autori?
Noi lottiamo per la rottura storica.
Intervista rilasciata a Mario Scialoja il 5 gennaio 1975 nel carcere di Casale Monferrato, dove Curcio era detenuto da pochi mesi.
Casale Monferrato - Renato Curcio, leader delle Brigate rosse, parla dal carcere in cui è rinchiuso dal 9 settembre scorso sotto l’accusa di “costituzione di banda armata”. L’intervista che segue è un documento importante. Le domande sono quelle che l’opinione pubblica italiana, testimone delle imprese delle Brigate rosse, si pone da tempo. Le risposte sono state trasmesse da Curcio al suo avvocato difensore Eduardo di Giovanni .<< Rispondendo a queste domande>> dice Curcio come premessa, << non parlo a nome di una organizzazione, ma in quanto militante della sinistra rivoluzionaria>>
Domanda : Parliamo de suo arresto. Come mai è cascato nel tranello teso da un personaggio già palesemente ambiguo quale padre Girotto ( frate mitra)? Perché l’operazione è scattata proprio in settembre?
Risposta: << Gli uomini dell’antiguerriglia del Gen Dalla Chiesa, servendosi di un giuda e sfruttando un mio difetto di informazione ed un mio errore di valutazione hanno portato a termine proprio in quel periodo una manovra di agganciamento che ha consentito la trappola e l’arresto, ma dietro alla semplice operazione di polizia c’era dell’altro: ventilare il pericolo di una azione di forza delle sinistre per giustificare un controgolpe preventivo nero, e, in via subalterna , proporre un contraltare all’attacco delle trame nere che si faceva via più consistente>>
Domanda: Il suo arresto e la catena di altri arresti di “sospetti” brigatisti fino a che punto ha intaccato il gruppo? Cosa resta delle Brigate rosse?
Risposta: <<L’arresto di alcuni compagni non significa non significa la sconfitta della nostra guerra di classe né della necessità della sua organizzazione da parte proletaria. Ciò è dimostrato dalla continuazione delle offensive; ad esempio le due recenti incursioni armate nelle centrali spionistiche del Sida ( Sindacato Italiano dell’automobile) di Mirafiori e Rivalta. La guerriglia è ormai un dato oggettivo della situazione politica italiana ed europea, un bisogno politico delle avanguardie proletarie; il suo sviluppo può essere ritardato, momentaneamente sospeso, ma non certo impedito>>.
Domanda: Negli ultimi mesi si sono verificati una serie di “ episodi” firmati con altre sigle, che riecheggiano l’esperienza delle Brigate rosse; si tratta davvero di emanazioni delle Br o di proliferazioni spontanee che raccolgono le vostre indicazioni?
Risposta: << In tutti i poli di classe esistono avanguardie che, superata la fase della protesta, hanno fatta propria la tesi delle Br che nell’Europa occidentale l’improponibilità attuale dell’ipotesi insurrezionale vera e propria non deve significare rinuncia alla guerra di classe, ma sviluppo di questa nella forma di guerriglia urbana.
I “gruppi”, le varie forze della sinistra, devono capire, pur facendo salve le differenze di valutazione, che l’indebolimento dell’esperienza Br non è nell’interesse del movimento di sinistra>>.
Domanda: A Firenze, a Bologna, si sono verificati episodi di criminalità che alcuni definiscono “comune” ed altri “politica”. Secondo lei qual è, e dove sta, il confine?
Risposta: << La definizione corrente è “aberrante follia provocatoria”. A mio avviso non vi è nulla di aberrante, di follia e di provocatorio in ciò che hanno fatto quei compagni, vi sono invece degli errori di impianto politico e di tecnica militare. Dagli errori si deve trarre una lezione, che è una conferma di una tesi sempre sostenuta dalle Br, guerra di classe non vuol dire “imbracciare il fucile”, ma interpretare in termini organizzativi e politico-militari la protesta ribollente nei grandi centri industriali e metropolitani sotto la crosta nastratrice e legalitaria della sinistra ufficiale.
Domanda: Sicchè gli “espropri “ , le rapine a fini politici, secondo le non sono “atti di delinquenza” ?
Risposta : << Evidentemente no. Mi ritengo anche inesatto definire l’espropriazione una “rapina per fini politici” Per quanto ciò possa apparire paradossale l’espropriazione non deve essere calibrata sulle esigenze di sussistenza dell’organizzazione di guerriglia che la pratica, bensì sull’effettiva capacità offensiva che ha raggiunto. Per questo si dice che l’espropriazione è una componente strategica ( non tattica) di ogni guerriglia.
Anche in una fase iniziale essa è praticata come tassazione che il movimento rivoluzionario impone alla borghesia, mentre alla fine del processo assumerà la forma di espropriazione generale di ogni priorità sulla quale possono essere costruiti rapporti di sfruttamento ed oppressione. Nell’espropriazione dunque si oggettivano dei valori di legalità e moralità rivoluzionaria>>.
Domanda: E’ stato scritto che le Br hanno”teorizzato l’azione armata in odio e in lotta contro i comunisti”. E’ vero?
Risposta : E’ un giudizio privo di senso. Intanto stabilisce una identità impropria tra comunisti e Pci. Il comunismo, prima che un partito è una concezione del mondo: in questo senso anche in Italia vi sono molti comunisti non iscritti al Pci. Una parte dei comunisti rivoluzionari italiani non condivide la linea del partito, il compromesso storico, ed ha scelto di battersi per una diversa prospettiva di svolta storica per il socialismo.
Ciò non presuppone odio,ma una lotta politica tra due strategie divergenti. La crisi dello Stato, del partito di maggioranza e del modello di sviluppo è ormai tale da esigere una “rottura storica”, e non un compromesso>>
Domanda : Ma rimane il fatto che anche all’interno della classe operaia la grande maggioranza non condivide la scelta della lotta armata.
Risposta: << La classe operaia non va mitizzata. Il giudizio del proletariato condizionato, la cui coscienza è manipolata ed “ espropriata”, non deve far testo. E’ un proletario telediretto. Oggi il messaggio che lanciano le avanguardie armate si rivolge alle fasce proletarie che per la definizione dei loro interessi reali non hanno bisogno di suggerimenti premasticati.
L’approfondimento della crisi e lo sviluppo della guerra di classe potranno poi anche i proletari condizionati di fronte alla realtà dei loro interessi di classe. E il loro giudizio sarà libero e genuino>>.
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1432429
:read: :read:
DonaldDuck
22-03-2007, 22:01
Una serata con il fondatore delle Br:
"La mia una vicenda politico rivol... tosa"
Curcio, trent'anni dopo
"Così ho pagato il debito"
di SILVANA MAZZOCCHI
MILANO - Una tranquilla serata di ordinario lavoro. Trent'anni dopo Renato Curcio è un manager che si dedica "a raccontare il mondo con sguardo diverso". E' il direttore editoriale di Sensibiliallefoglie, casa editrice lanciata nel '90 quando lui era ancora in carcere e poi in semilibertà. Da anni, del tutto libero, gira l'Italia con i soci-amici della coperativa e con i libri del catalogo. Vanno dove li chiamano e dove ritengono necessario andare; nelle città, ma anche nei paesini piccoli e isolati dove una libreria non l'ha mai vista nessuno. Per far "nascere i nostri libri tra i nostri potenziali lettori".
E interviene nelle sale affollate, in genere per ultimo, dopo autori e presentatori. Defilato, rispettoso delle collaborazioni e dei contatti che hanno reso solida l'attività di Sensibiliallefoglie e che la fanno prosperare. Tanto che ora la cooperativa va puntuale al Salone del libro di Torino e si prepara ad essere presente anche a Roma, alla manifestazione annuale delle piccole case editrici.
Curcio non parla del suo passato di ex capo delle Brigate rosse di prima generazione. E quando gli tocca citare il motivo che lo portò in carcere tanto tempo fa, lo definisce con qualche esitazione "una vicenda politico rivol... tosa" e si ha l'impressione che gli sia rimasta in gola la parola "rivoluzionaria. Il suo presente, invece, lo rivendica. "Ho pagato il mio debito con la società, tutto e fino in fondo. Eravamo ancora in carcere quando pensammo alla cooperativa, e allora volevamo soprattutto costruirci un lavoro. Ma adesso funziona, mi piace, ci piace e facciamo finalmente quello che ho sempre voluto fare". Trent'anni dopo quello che Curcio fa è dare visibilità a "quelli che sono considerati esuberi, alle persone senza voce".
Detenuti, immigrati, internati nei manicomi giudiziari, portatori di handicap. E vecchi. "Sì, vecchi che nessuno vuole, esuberi appunto che non servono e che devono restare invisibili". Annuncia il prossimo libro, "si chiamerà "Pannoloni verdi", abbiamo già un cantiere di lavoro che analizza la situazione degli anziani a Bologna". Usa volentieri il "noi": facciamo scegliamo progettiamo. E tiene alla coralità del lavoro, ai ricercatori e agli ex detenuti che, in squadra, hanno ormai fatto della coperativa la loro impresa e il loro futuro. "Facciamo analisi socionarrativa, vogliamo offrire un altro sguardo sul mondo raccontando storie".
Rifiuta l'enfasi e non gli piace la parola controcultura. Spiega i motivi con attenzione senza partire da sé; ha impiegato troppo tempo e fatica, dice, per uscire dalla "sovraesposizione" che il personaggio Curcio attirava su Sensibiliallefoglie, quando centinaia di persone si presentavano nelle sale soltanto per la curiosità d'incontrare il fontatore delle Brigate rosse. Tutt'altra cosa rispetto "al vero pubblico della casa editrice". Quello che permette alla cooperativa di sfornare almeno dieci titoli l'anno e di arrivare a vendere, con il sistema del porta a porta, anche settemila copie di un volume. Senza filtri, senza distribuzione, con i banchetti aperti nei luoghi dove si tengono le presentazioni, le mostre e i seminari promossi dal marchio. Oppure per posta e via internet. E, in seguito, attraverso la rete. "Il progetto è quello di abbandonare del tutto le librerie e creare una rete con i centri culturali, le biblioteche, i centro studi".
Ha 65 anni ormai, Curcio. E li porta bene; è persino più asciutto rispetto all'uomo delle foto storiche di trent'anni fa, l'eterno maglione scuro girocollo e i capelli corti e brizzolati che mettono in mostra il naso pronunciato.
Foto di un passato remoto, quando era il capo carismatico delle Brigate rosse, quelle delle azioni dimostrative e degli agguati ai funzionari della Fiat, ma anche dei primi rapimenti come il sequestro del magistrato genovese Mario Sossi. Veniva dai sogni ribelli del '68, Curcio; dal movimento studentesco di Trento dove aveva frequentato la facoltà di sociologia. All'inizio dei Settanta aveva fondato la stella a cinque punte insieme con Alberto Franceschini e con sua moglie, Mara Cagol, uccisa il 5 giugno del '75 alla cascina Spiotta, sulle colline di Acqui Terme durante un conflitto a fuoco tra brigatisti, che avevano rapito l'industriale Vallarino Gancia, e i carabinieri. Infine, il 18 gennaio del '76, esattamente trenta anni fa, era stato arrestato la seconda volta (nel febbraio dell'anno precedente era evaso dal carcere di Casale Monferrato grazie a un'azione guidata proprio da sua moglie Mara). Quel giorno venne intercettato a Milano, in un appartamento di Porta Ticinese. Lo condannarono all'ergastolo. Anche se non aveva mai ucciso nessuno, si portava addosso un fardello enorme di responsabilità per quella lotta armata che aveva già compiuto azioni e rapimenti e che presto avrebbe messo a ferro e fuoco il paese. Certo è che, dopo il suo arresto, le Br di seconda generazione alzarono il tiro e prese il via una massiccia escalation di attentati, ferimenti e omicidi. Fino alla strage di via Fani e all'uccisione di Aldo Moro, fino al feroce sbando successivo.
Il passato che non passa Curcio non l'affronta personalmente (dentro Sensibiliallefoglie lui si occupa di lavoro e di globalizzazione), ma lo fa tramite "il progetto memoria, una serie di ricerche che copre il periodo 1969-1989". La storia di tutte le sigle della lotta armata, i nomi di chi è rimasto sul selciato e quelli delle vittime uccise. "Adesso è in preparazione un libro sulle carceri speciali, sempre in quegli anni", informa. Un modo per non rimuovere il passato? Non raccoglie: "Ci sono molte tesi di laurea sull'argomento, sono ricerche importanti, utili. E del resto ciascuno di noi è tutto quello che ha vissuto".
Ore 21, sala Guicciardini, Milano. Sono presenti un centinaio di persone, operatori penitenziari soprattutto. Al tavolo un'avvocata, un criminologo, un rappresentante di Antigone, l'associazione che da anni si occupa di carcere e detenuti. Un paio di fotografi sparano raffiche di flash in faccia a Curcio. Viene presentato un volume fresco di stampa: "Mai. L'ergastolo nella vita quotidiana" di Annino Mele, ancora recluso. La cooperativa si batte da tempo contro l'ergastolo, "la pena delle pene". Curcio prende la parola per ultimo e dice di aver conosciuto Mele nel '77 nel carcere di Termini Imerese. "Con Annino abbiamo subito trovato un territorio comune; io venivo dall'Asinara e dalla mia vicenda politico rivol.. tosa. E lui da tutt'altro contesto, da Mamoiada. Era un pastore poverissimo". Sta in piedi Curcio mentre interviene. Ma conserva un tono dimesso, privo di enfasi. Riassume i motivi per cui Sensibiliallefoglie ha pubblicato il libro di Mele ed un po' la filosofia della casa editrice: "Cercare un'altra strada per contribuire ad abolire le istituzioni totali che tolgono la vita". Le elenca: "Il carcere, il manicomio giudiziario, sopravvissuto alla riforma Basaglia degli anni Settanta e 'atroci', i centri di permanenza temporanea, campi di concentramento per immigrati".
Curcio termina il suo intervento e gli applausi ci sono, ma misurati. Pari a quelli ricevuti dagli altri interlocutori. Solo i flash dei fotografi continuano a preferirlo. Lui si raccomanda di non trasformare tutto in intervista. "A 65 anni voglio affrontare la sfida di essere giudicato soltanto per quello che faccio ora. Per il resto ci sarà un'altra sede, quella del dibattito storico che potrà ricostruire quanto è successo". E lei, Curcio, a questo dibattito parteciperebbe? Sorride, "No".
(18 gennaio 2006)
è diventata una gara?:mbe:
DonaldDuck
22-03-2007, 22:01
Curcio ospite: è polemica a Lecce
LECCE - Polemiche all'università di Lecce per la partecipazione di Renato Curcio, ex leade delle Brigate Rosse a cavallo degli anni settanta a due manifestazioni organizate dall'ateneo salentino.
In una lettera lettera inviata al rettore Oronzo Limone, il senatore di Allenaza Nazionale, Alfredo Mantovano ha espresso tutto il suo rammarico per una decisione che non ha esitato a definire come "assurda".
"Quanto sta per accadere non qualifica Renato Curcio: a ciò hanno già provveduto i tribunali e la storia. Qualifica l'Università di Lecce - ha tuonato il senatore nella lettera indirizzata al magnifico - Trovo l'iniziativa assurda; ma trovo ancora più sorprendente che non un solo docente dell'Università di cui Ella è Rettore abbia levato la propria voce per dissociarsi. Sembra quasi più semplice dissociarsi dal terrorismo che dalla vergogna. Se, come non mi illudo che accada, Ella ne ha ancora qualche residuo (di vergogna), risparmi all'ateneo l'umiliazione che sta per subire".
Immediata la replica del rettore Limone, che in una lettera inviata alla stampa ha sottolineato come l'iniziativa dell'università leccese non deve essere connotata sotto nessuna bandiera ideologica. "Il signor Renato Curcio - ha scritto il rettore - non sarà ospite in qualità di docente, bensì semplicemente per presentare un libro della casa editrice di cui è direttore editoriale. Pertanto - conclude - non credo che alcunchè di cui vergognarsi in merito alla libertà d'espressione e dell'indipendenza del sapare universitario dal pensiero politico, garantita ampiamente dalla Costituzione Italiana".
(9 gennaio 2007)
DonaldDuck
22-03-2007, 22:02
Sit-in del centrodestra contro Renato Curcio
I consiglieri dell'opposizione Raffaele Rossi, Maria Grazia Concetti e Roberto Marconi protesteranno contro la presenza dell'ex leader delle Br, che sarà venerdì prossimo al Kursaal. E chiamano a raccolti i "moderati" del centrosinistra grottammaese.
GROTTAMMARE - Continua a dividere la presenza di Roberto Curcio, ex leader delle Brigate Rosse, al Kursaal, venerdì prossimo, nell'ambito della rassegna "Immaginazioni al potere" dell'associazione Blow Up.
I consiglieri comunali del centrodestra, Raffaele Rossi, Maria Grazia Concetti e Roberto Marconi, infatti, invitano alla partecipazione al sit-in di protesta, idea lanciata dal consigliere regionale di An Guido Castelli, che si terrà in piazza Kursaal venerdì dalle ore 21.
«La partecipazione di Renato Curcio in un convegno sostenuto da enti pubblici è inaccettabile» scrivono in una nota i consiglieri, precisando che «non si tratta di una bagarre politica, ma di una affermazione di principio sacrosanta di cittadini che si riconoscono nelle istituzioni e nella Costituzione della Repubblica Italiana, e che vivono in modo democratico e civile».
«Indigna che un uomo che in passato ha cercato di sovvertire le istituzioni, dopo aver scontato la pena, senza dissociarsi tanto meno pentirsi oggi sia patrocinato dal Comune di Grottammare per esporre le sue idee» continuano i rappresentanti dell'opposizione. «Inopportuno il tentativo del Presidente della Provincia e del Sindaco il tentativo di far passare la questione in sordina invece che prenderne doverosamente le distanze. Ironia della sorte è che questo signore, esponente di spicco delle Brigate Rosse, che in passato ha tentato di sovvertire lo stato anche con la lotta armata, ed oggi senza nemmeno chiedere perdono per le sue malefatte, propina le sue idee con nelle medesime istituzioni».
Riguardo le affermazioni dell'associazione Blow Up, l'opposizione scrive: «Inutile che l’associazione che promuove la serata giustifichi in qualche modo il clamoroso errore, il signor Renato Curcio senza disconoscere il proprio passato ed ammetterne gli errori, non può propinare le sue idee in manifestazioni patrocinate dalle istituzioni, lui ha combattuto, in modo non democratico».
Infine un riferimento alla politica comunale: «Ci scandalizza il clamoroso silenzio dei consiglieri della Margherita, ormai del tutto succubi della politica della sinistra estrema. Non occorre molto coraggio per prendere le distanza da tali eventi, seguendo il buon esempio del Presidente Spacca. Poco conta che vengano fatte manifestazioni suoi movimenti della destra negli anni 70, il terrorismo resta terrorismo sempre lontano da chi confronta le proprie idee in modo democratico e civile, soprattutto rispettando la vita di tutti ed in particolare degli innocenti».
Molti questi terroristi.
Invertendo le cose invece sono bastati due criminali di destra per fare quasi 100 morti.
A destra si guarda la qualità, e la quantità:
Le vittime della Strage di Bologna causata dal terrorismo di destra:
ANTONELLA CECI anni 19
ANGELA MARINO "23
LEO LUCA MARINO " 24
DOMENICA MARINO " 26
ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA " 57
VITO DIOMEDE FRESA " 62
CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA " 14
ANNA MARIA BOSIO IN MAURI " 28
CARLO MAURI " 32
LUCA MAURI " 6
ECKHARDT MADER " 14
MARGRET ROHRS IN MADER " 39
KAI MADER " 8
SONIA BURRI " 7
PATRIZIA MESSINEO " 18
SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA " 34
MANUELA GALLON " 11
NATALIA AGOSTINI IN GALLON " 40
MARINA ANTONELLA TROLESE " 16
ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE " 51
ROBERTO DE MARCHI " 21
ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI " 60
ELEONORA GERACI IN VACCARO " 46
VITTORIO VACCARO " 24
VELIA CARLI IN LAURO " 50
SALVATORE LAURO " 57
PAOLO ZECCHI " 23
VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI " 23
CATHERINE HELEN MITCHELL " 22
JOHN ANDREW KOLPINSKI " 22
ANGELA FRESU " 3
MARIA FRESU " 24
LOREDANA MOLINA IN SACRATI " 44
ANGELICA TARSI " 72
KATIA BERTASI " 34
MIRELLA FORNASARI " 36
EURIDIA BERGIANTI " 49
NILLA NATALI " 25
FRANCA DALL'OLIO " 20
RITA VERDE " 23
FLAVIA CASADEI " 18
GIUSEPPE PATRUNO " 18
ROSSELLA MARCEDDU " 19
DAVIDE CAPRIOLI " 20
VITO ALES " 20
IWAO SEKIGUCHI " 20
BRIGITTE DROUHARD " 21
ROBERTO PROCELLI " 21
MAURO ALGANON " 22
MARIA ANGELA MARANGON " 22
VERDIANA BIVONA " 22
FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ " 23
MAURO DI VITTORIO " 24
SERGIO SECCI " 24
ROBERTO GAIOLA " 25
ANGELO PRIORE " 26
ONOFRIO ZAPPALA' " 27
PIO CARMINE REMOLLINO " 31
GAETANO RODA " 31
ANTONINO DI PAOLA " 32
MIRCO CASTELLARO " 33
NAZZARENO BASSO " 33
VINCENZO PETTENI " 34
SALVATORE SEMINARA " 34
CARLA GOZZI " 36
UMBERTO LUGLI " 38
FAUSTO VENTURI " 38
ARGEO BONORA " 42
FRANCESCO BETTI " 44
MARIO SICA " 44
PIER FRANCESCO LAURENTI " 44
PAOLINO BIANCHI " 50
VINCENZINA SALA IN ZANETTI " 50
BERTA EBNER " 50
VINCENZO LANCONELLI " 51
LINA FERRETTI IN MANNOCCI " 53
ROMEO RUOZI " 54
AMORVENO MARZAGALLI " 54
ANTONIO FRANCESCO LASCALA " 56
ROSINA BARBARO IN MONTANI " 58
LIDIA OLLA IN CARDILLO " 67
MARIA IDRIA AVATI " 80
ANTONIO MONTANARI " 86
Chi è stato?
Ecco un bel quadretto di chi oggi è a spasso e scrive libri.
chi sono Giusva Fioravanti e Francesca Mambro
mercoledì 30 marzo 2005 - 19:39:31, in Materiali Resistenti,
Scrive Mario Adinolfi...
"Proprio questa mattina mi è capitato di incrociare nella via parallela alla mia Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, che giocavano con la loro figliola di poco più di tre anni. Sono rimasto a fissarli e credo d'avere avuto lo sguardo non privo di rancore. Poi torno a casa e leggo, guarda un po', che domani proprio i due sposini ex Nar saranno celebrati dal
movimento Onda Azzurra del crocerossino Maurizio Scelli. Ci sarà anche Silvio Berlusconi. Nel frattempo il ministro Maurizio Gasparri non dà il via libera all'emissione di un francobollo che ricordi il venticinquesimo anniversario, il prossimo 2 agosto, della strage di Bologna. Strage per la quale Mambro e Fioravanti sono stati condannati in via definitiva.
Per lo Stato italiano sono i responsabili del più grave eccidio di uomini, donne, anziani e bambini inermi che sia mai avvenuto nella storia repubblicana."
Mambro e Fioravanti sono stati condannati complessivamente a 17 ergastoli e la sentenza sulla strage di Bologna è passata in giudicato. Però, visto che oggi c'è chi santifica i due sposini che-sono-tanto-cambiati, mi va di ricordare quello che Giusva Fioravanti e Francesca Mambro hanno fatto. Pur lasciando da parte la strage di Bologna. Strage
fascista, non dimentichiamolo mai.
28 febbraio 1978. Giusva Fioravanti ed altri notano due ragazzi seduti su una panchina che dall'aspetto (capelli lunghi e giornali) identificano come appartenenti alla sinistra. Fioravanti scende dall'auto, si dirige verso il gruppetto e fa fuoco: Roberto Scialabba, 24 anni, cade a terra ferito e Fioravanti lo finisce con un colpo alla testa. Poi, si gira verso una ragazza che sta fuggendo urlando e le spara senza colpirla.
9 gennaio 1979. Fioravanti ed altre tre persone assaltano la sede romana di Radio città futura dove è in corso una trasmissione gestita da un gruppo femminista. I terroristi fanno stendere le donne presenti sul pavimento e danno fuoco ai locali.
L'incendio divampa e le impiegate tentano di fuggire. Sono raggiunte da colpi di mitra e pistola. Quattro rimangono ferite, di cui due gravemente.
16 giugno 1979. Fioravanti guida l'assalto alla sezione comunista dell'Esquilino, a Roma. All'interno si stanno svolgendo due assemblee congiunte. Sono presenti più di 50 persone. La squadra terrorista lancia due bombe a mano, poi scarica alla cieca un caricatore di revolver. Si contano 25 feriti. Dario Pedretti, componente del commando, verrà redarguito da Fioravanti perché, nonostante il ricco armamentario "non c'era scappato il morto". Che Fioravanti fosse colui che ha guidato il commando è accertato dalle testimonianze dei feriti e degli altri partecipanti all'azione, e da una sentenza passata in giudicato.
Ciononostante, Fioravanti ha sempre negato questo suo pesante precedente stragista.
17 dicembre 1979. Fioravanti assieme ad altri vuole uccidere l'avvocato Giorgio Arcangeli, ritenuto responsabile della cattura di Pierluigi Concutelli, leader carismatico dell'eversione neofascista. Fioravanti non ha mai visto la vittima designata, ne conosce solo una sommaria descrizione. L'agguato viene teso sotto lo studio dell'avvocato, ma a perdere la
vita è un inconsapevole geometra di 24 anni, Antonio Leandri, vittima di uno scambio di persona e colpevole di essersi voltato al grido "avvocato!" lanciato da Fioravanti.
6 febbraio 1980. Fioravanti uccide il poliziotto Maurizio Arnesano che ha solo 19 anni. Scopo dell'omicidio, impadronirsi del suo mitra M.12. Al sostituto procuratore di Roma, il 13 aprile 1981, Cristiano Fioravanti - fratello di Valerio - dichiarerà: "La mattina dell'omicidio Arnesano, Valerio mi disse che un poliziotto gli avrebbe dato un mitra; io, incredulo, chiesi a che prezzo ed egli mi rispose: "gratuitamente"; fece un sorriso ed io
capii".
23 giugno 1980. Fioravanti e Francesca Mambro uccidono a Roma il sostituto procuratore Mario Amato. Il magistrato, 36 anni, è appena uscito di casa; da due anni conduce le principali inchiesta sui movimenti eversivi di destra. Amato aveva annunciato che le sue
indagini lo stavano portando "alla visione di una verità d'assieme, coinvolgente responsabilità ben più gravi di quelle stesse degli esecutori degli atti criminosi".
9 settembre 1980. Mambro e Fioravanti con Soderini e Cristiano Fioravanti, uccidono Francesco Mangiameli, dirigente di Terza Posizione in Sicilia e testimone scomodo in merito alla strage di Bologna.
5 febbraio 1981. Mambro e Fioravanti tendono un agguato a due carabinieri: Enea Codotto, 25 anni e Luigi Maronese, 23 anni. Dagli atti del processo è emerso che durante l'imboscata Fioravanti ha fatto finta di arrendersi. Poi ha gridato alla Mambro, nascosta dietro un'auto, "Spara, spara!".
30 settembre 1981. Viene ucciso il ventitreenne Marco Pizzari, estremista di destra e intimo amico di Luigi Ciavardini, poiché ritenuto un "infame delatore". Del commando omicida fa parte Mambro.
21 ottobre 1981. Alcuni Nar, tra cui Mambro, tendono un agguato, a Roma, al capitano della Digos Francesco Straullu e all'agente Ciriaco Di Roma. I due vengono massacrati. L'efferatezza del crimine è racchiusa nelle parole del medico legale: "La morte di Straullu
è stata causata dallo sfracellamento del capo e del massiccio facciale con spappolamento dell'encefalo; quello di Di Roma per la ferita a carico del capo con frattura del cranio e lesioni al cervello". Il capitano Straullu, 26 anni, aveva lavorato con grande impegno per smascherare i soldati dell'eversione nera.
Nel 1981 ne aveva fatti arrestare 56. La mattina dell'agguato non aveva la solita auto blindata, in riparazione da due giorni.
5 marzo 1982. Durante una rapina a Roma, Mambro uccide Alessandro Caravillani, 17 anni. Il ragazzo stava recandosi a scuola e passava di lì per caso. La sua morte suscita scalpore anche perché il giovane viene colpito alla testa con un colpo di pistola sparatogli
a bruciapelo.
Fioravanti e Mambro sono oggi in semilibertà, le loro vittime, 100 circa, sotto terra.
Di questo non si parla quasi mai.
fg
Pensa, di sinistra c'e ne voluto solo uno, che ha fatto circa 28.000 morti.
«Se un buon numero di prigionieri morirà in conseguenza delle dure condizioni di fatto non ci trovo assolutamente nulla da dire. Anzi, il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini e soprattutto la spedizione contro la Russia si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, il più efficace degli antidoti. Io non sostengo che i prigionieri si debbano sopprimere, ma nelle durezze oggettive che possono provocare la fine di molti di loro, non riesco a vedere altro che la concreta espressione di quella giustizia che il vecchio Hegel diceva essere immanente in tutta la storia». (risposta di Palmiro TOGLIATTI alle sollecitazioni di quanti gli chiedevano di intercedere presso Stalin, a favore dei reduci di guerra italiani prigionieri in Unione Sovietica)
Lettera pubblicata su quotidiano a tiratura nazionale.
è diventata una gara?:mbe:
:doh:
DonaldDuck
22-03-2007, 22:04
ROMA: SCALZONE TORNA A MANIFESTARE A 'LA SAPIENZA' CON PIFANO E MILIUCCI
Roma, 16 feb. (Adnkronos) - Porte chiuse della facolta' di Lettere dell'universita' 'La Sapienza' per i ragazzi del collettivo universitario, che avevano organizzato per questa mattina un'incontro sulla 'cacciata' di Luciano Lama, ex segretario della Cgil, durante gli scontri del '77. Fuori la facolta', a manifestare verso la sede del rettore della Sapienza, sono arrivati Oreste Scalzone, appena tornato da quasi 30 anni di esilio in Francia, l'ex capo di 'Via dei Volsci' Daniele Pifano e Vincenzo Miliucci.
DonaldDuck
22-03-2007, 22:04
Ferma per un'ora l'università dove era previsto un incontro fra gli studenti e l'x leader di Potere Operaio
L'incontro per ricordare la contestazione all'ex leader Cgil Lama esattamente trent'anni fa
Assemblea con Scalzone nel giorno di Lama
Roma, il preside chiude la Facoltà di Lettere
La manifestazione non era autorizzata. Si è poi spostata nel piazzale
ROMA - Chiusa per un'ora la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma dove era prevista un'assemblea non autorizzata con l'ex leader di Potere Operaio Oreste Scalzone nell'anniversario della contestazione del 1977 contro l'ex capo della Cgil Luciano Lama. Sulla porta principale della facoltà un cartello indica che verrà riaperta alle ore 11. L'ingresso è però consentito a chi deve sostenere gli esami. La decisione è stata presa dal preside della Facoltà di Lettere Guido Pescosolido "ma comunque è stata una scelta collegiale perché si tratta di una manifestazione non autorizzata", aggiunge il preside spiegando "che non è stata dettata dal timore per la presenza di Scalzone".
E subito la reazione: non potendosi svolgere nella facoltà, l'assemblea con Scalzone si è spostata davanti al rettorato, proprio davanti alla scalinata ed alla statua di Minerva che trent'anni fa sono stati scenario della famosa, durissima, contestazione al leader della Cgil. Gli studenti hanno attaccato sulla scalinata due grandi striscioni che ricalcano quello storico del '77: "Col futuro alle spalle per scacciare i fantasmi" e "Chi ha paura del '77?"
Scalzone, per anni esule in Francia, solo recentemente è rientrato in Italia. "Spero che questa vicenda spinga la Cgil a ragionare al proprio interno anziché scaricare le responsabilità su una presunta pista parigina" dice commentando gli arresti legati all'indagine sulle Brigate Rosse. "Dobbiamo ricordare che anche per questi arresti c'è la presunzione di innocenza giudiziaria". E su Alfredo Davanzo, come lui esule a Parigi, dice di averlo incontrato una volta, quando aveva l'obbligo di firma, e di averlo visto in manifestazioni sindacali: "Davanzo lavorava come operaio - racconta - io facevo il professore e questo non era molto gradito. Un giorno, infatti, mi fece una battuta proprio sui professori. Una battuta che non apprezzai"
(16 febbraio 2007)
DonaldDuck
22-03-2007, 22:05
Scalzone: Sognavo di fare il rivoltoso
16 febbraio 2007 alle 11:37 —
Repubblica
È un fiume in piena Oreste Scalzone.
Arriva sul piazzale della Minerva all’università La Sapienza di Roma con il consueto cappotto nero, la sciarpa rossa e il cappello a larghe tese, anche quello nero, e il suo popolo lo acclama. Quando tocca un argomento lo sviscera nelle molteplici sfaccettature intramezzando ogni discorso con citazioni di Camus, Canetti, Shakespeare e naturalmente Marx. Detesta, e non ne fa mistero, il poeta Sanguineti e lo attacca ripetutamente. A chi gli chiede di ricordare quel 16 marzo di 30 anni fa, il 1977, giorno in cui alla Sapienza di Roma venne contestato il leader della Cgil Luciano Lama che fu costretto ad abbandonare la piazza sorride lasciandosi andare a quelli che definisce amarcord.
Avverte però che potrebbe diventare “sentimentale e stucchevole”. Inizia raccontando che da bambino voleva fare il rivoltoso e a chi gli chiede se nella sua vita ha avuto dei ripensamenti dice chiaramente di no anche se ammette di avere “rimorsi e rimpianti”. Precisa che tutto quello che ha fatto è stato affinché altri “ottenessero qualche cosa, una vita migliore, una società più giusta. E se gli si domanda se in questo modo sia stata bruciata una generazione risponde: ”Le generazioni non si bruciano perché c’è un cattivo maestro“. Poi ci si ripensa e aggiunge: ”E poi, quali sono le generazioni che non si bruciano? “.
DonaldDuck
22-03-2007, 22:06
Oreste Scalzone
Nel 1968 conosce Franco Piperno, ed il 1 marzo partecipa agli scontri di Valle Giulia, che segneranno una svolta nella contestazione italiana del sessantotto. Nel 1969 fonda con Franco Piperno e Toni Negri il gruppo di Potere Operaio.
Nel 1973 un gruppo di Potere Operaio attuò un attentato noto come Rogo di Primavalle.
Successivamente aderì a Autonomia Operaia. Nel 1977 venne arrestato, il 7 aprile assieme a Toni Negri e Emilio Vesce e nel 1978 fu condannato. Nel 1981 fuggì in Francia, dove rimase fino al Febbraio 2007, quando in seguito alla prescrizione dei reati pote' tornare in Italia, senza scontare condanne. Il 17 gennaio 2007, i giudici della prima Corte d'assise di Milano hanno deliberato che nei confronti di Oreste Scalzone non si possa più procedere per «intervenuta prescrizione in relazione ai reati di partecipazione ad associazione sovversiva, banda armata e rapine».
Oggi scrive saggi sulla situazione italiana.
Recentemente ha rilasciato una intervista sul Rogo di Primavalle.
Recenti sono le affermazioni al quotidiano Il Giornale [citazione necessaria] nelle quali Scalzone afferma di provare nostalgia per la rivoluzione e si reputa in grado di sparare contro il nemico. Nella stessa intervista afferma anche di disprezzare i parenti delle vittime del terrorismo di sinistra, per la maggior parte agenti di polizia uccisi mentre difendevano il cittadino e lo Stato.
E' apparso in un 'intervista televisiva durante la trasmissione "Le Iene" su Italiauno il 12 Febbraio 2007.
FabioGreggio
22-03-2007, 22:08
http://www.osservatoriodemocratico.org/public/foto2.jpg
Il 28 maggio di trentun anni fa a Brescia, in una mattinata piovosa, alle 10 e 12 minuti, nel corso di uno sciopero generale cittadino indetto da CGIL, CISL e UIL, in risposta alle ripetute violenze fasciste, mentre in Piazza della Loggia da pochi minuti stava parlando il sindacalista Franco Castrezzati, scoppiò una bomba posta in un cestino portarifiuti, sul lato est, sotto i portici: i morti furono 8 e 103 i feriti. La piazza era già colma di gente, più di 2.500 persone, ancora in attesa dell'arrivo di due dei quattro cortei previsti.
La strage fu preceduta da una lunga serie di attentati: alle linee ferroviarie, il 29 gennaio a Silvi Marina in Liguria e il 22 aprile a Prato, fortunatamente senza vittime; a Varese, dove il 28 marzo, in Piazza Maspero, lo scoppio di un ordigno aveva ucciso un ignaro fiorista; nella stessa Brescia, il 19 maggio, quando un neofascista, Silvio Ferrari, era saltato in aria con il suo scooter mentre trasportava una bomba ad alto potenziale. Solo qualche giorno prima, il 9 maggio, erano stati arrestati i capi del MAR (il Movimento d’Azione Rivoluzionaria) alla vigilia di un piano di attentati a tralicci, porti e aeroporti, previsto in diverse città, tra le altre, Roma, Genova e Firenze. Sullo sfondo l’intreccio tra l’anticomunismo “bianco” animato da Edgardo Sogno, con l’appoggio di settori delle Forze Armate, e l’eversione neofascista coagulatasi attorno ad Ordine Nero, la nuova sigla, dopo lo scioglimento di Ordine Nuovo, nella quale erano confluite le principali organizzazioni terroristiche, da Avanguardia Nazionale alle SAM. Mesi prima il giudice padovano Giovanni Tamburino aveva scoperto le trame della cosiddetta “Rosa dei Venti”, dal simbolo utilizzato da una costellazione articolata di gruppi neofascisti identico a quello della NATO. Ma la “strategia della tensione” non concluse il suo cammino a Piazza della Loggia. Il 4 agosto a San Benedetto Val di Sambro seguì un’altra strage: quella sul treno Italicus con 12 morti e 44 feriti.
Ora la Procura di Brescia, dopo otto anni di indagini, dovrà decidere se chiedere l’apertura di un nuovo processo. Il terzo dopo quelli già inutilmente celebrati tra il 1979 e il 1989, conclusisi con un nulla di fatto. Un nuovo procedimento giudiziario certamente difficile, tanto più dopo la sentenza di assoluzione della Corte di Cassazione sulla strage di Piazza Fontana.
Alla sbarra comparirebbero, in questo caso, nomi ormai divenuti noti negli ultimi anni grazie alle diverse inchieste giudiziarie sulle “stragi nere”: Delfo Zorzi, oggi cittadino giapponese con il nome di Roi Hagen, originario di Mestre, condannato in primo grado all’ergastolo per la strage di Piazza Fontana e poi assolto; Carlo Maria Maggi, dirigente massimo di Ordine Nuovo nel Triveneto, già processato per la strage del 12 dicembre 1969 alla Banca Nazionale dell’Agricoltura e davanti la Questura di Milano (17 maggio 1973), sempre assolto per insufficienza di prove; Maurizio Tramonte, anch’egli di Ordine Nuovo ma anche confidente del SID con il nome in codice di “fonte Tritone”. Un’altra quindicina erano stati, in questa nuova inchiesta, gli indagati. Fra loro nomi eccellenti: Pino Rauti, il fondatore di Ordine Nuovo; Guerin Sèrac, ex-agente dell’organizzazione terroristica francese OAS, poi al servizio della CIA, attraverso la finta agenzia di stampa Aginter Press, con sede a Lisbona; l’ex-generale dei carabinieri Francesco Delfino, capitano del nucleo operativo di Brescia nel 1974.
Due sono state le testimonianze che hanno accompagnato il lavoro di indagine dei sostituti procuratori di Brescia Roberto Di Martino e Francesco Piantoni: quella di Carlo Digilio, l’ex-artificiere di Ordine Nuovo, già alla base con i suoi racconti del procedimento su Piazza Fontana, e quella di Maurizio Tramonte. A fornire l’esplosivo sarebbe stato Delfo Zorzi, Marcello Soffiati, capocellula di Verona, deceduto anni fa, lo avrebbe trasportato. Lo stesso Digilio, in una tappa del percorso lo avrebbe invece “messo in sicurezza”, impedendo che deflagrasse inavvertitamente lungo il tragitto. A Milano fu consegnato alle SAM (le Squadre d’Azione Mussolini) di Giancarlo Esposti, che si sarebbero materialmente incaricate di compiere la strage. Secondo Maurizio Tramonte fu invece Giovanni Melioli, il capo degli ordinovisti di Rovigo a collocare l’esplosivo. Per la cronaca Melioli fu rinvenuto morto nel suo letto, nel gennaio del 1991, con mezzo chilo di cocaina sul comodino. Un racconto che se si discosta da quello di Carlo Digilio, si sofferma con dovizia di particolare sulle riunioni preparatorie del gruppo stragista, elencando fra i partecipanti, Carlo Maria Maggi, esponenti del MAR di Carlo Fumagalli, agenti dei servizi segreti, oltre che Ermanno Buzzi, il neofascista bresciano condannato all’ergastolo nel primo processo ed assassinato nell’aprile del 1981 nel carcere di Novara da Pierluigi Concutelli e Mario Tuti, affinché non parlasse.
Ma di gran lunga l'elemento più interessante è un altro. Da tempo, infatti, è a disposizione dei magistrati una fotografia scattata in Piazza della Loggia qualche istante prima lo scoppio della bomba. Confuso tra la folla, con un'attendibilità di riconoscimento, secondo i tecnici, molto alta, attorno al 92 per cento, lo stesso Maurizio Tramonte, la “fonte Tritone” del SID. Quasi una firma della strage. Un nuovo processo potrebbe chiarire circostanze così rilevanti. Un'ultima possibilità che sarebbe bene non venisse lasciata cadere.
zerothehero
22-03-2007, 22:09
Non sarai un tantinello off-topic?
:D
DonaldDuck
22-03-2007, 22:09
«Ferite non si sanano cancellando memoria» D'Antona: «Sofri ospite dei Ds è vulnus» La vedova del giuslavorista ucciso dalle Br, deputata della Quercia, critica la presenza dell'ex leader Lc all'incontro congressuale STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Olga D'Antona, parlamentare dei Ds (Ansa)
ROMA - «Nella giornata di ieri, in occasione della presentazione della mozione di maggioranza dei Ds, tra gli interlocutori chiamati a discutere con Piero Fassino, Massimo D'Alema e Walter Veltroni, c'era anche Adriano Sofri». A richiamare l'attenzione sulla presenza dell'ex leader di Lotta continua è la deputata diesse Olga D'Antona che, in una nota, puntualizza: «Premetto che a volte ho avuto modo di apprezzare le cose che Sofri ha scritto e che, in considerazione del suo stato di salute, non ho mai manifestato contrarietà alla concessione della grazia nei suoi confronti per motivi umanitari». Detto questo, la vedova del giuslavorista ucciso dalle Br scandisce: «Mai ho mostrato un particolare accanimento né spirito di vendetta verso chi, pur essendo stato autore di gravi atti di terrorismo, ha scontato la propria pena e ha mostrato segni di ravvedimento». E tuttavia aggiunge: «Non posso altresì fare a meno di rilevare che Adriano Sofri è stato condannato -con sentenza passata in giudicato- per l'omicidio di un servitore dello Stato e che non ha finito di scontare la sua pena».
D'Antona spiega: «A questo punto mi chiedo perché il gruppo dirigente del mio partito, che è partito di governo, lo sceglie come interlocutore privilegiato, in un passaggio che indubbiamente è un passaggio epocale nel nostro partito e nella storia della politica italiana». Insiste la deputata della Quercia: «Qual è il messaggio simbolico di questa scelta? Se si ritiene che Sofri sia vittima di un errore giudiziario, in base ad elementi concreti, perché non chiedere la revisione del processo per scagionarlo e cercare i veri colpevoli»? D'Antona aggiunge: «Ma se invece è colpevole, come la magistratura ha ritenuto, chiedo ai dirigenti del mio partito - che hanno ricoperto e ricoprono importanti incarichi di governo (presidente e vicepresidente del Consiglio, ministro della Giustizia, ministro degli Esteri) se, in un Paese democratico, questo non rappresenti un vulnus nei rapporti con una delle più importanti istituzioni dello Stato -cioè nei confronti della Magistratura- che ha emesso una sentenza definitiva, infliggendo una pena non ancora completamente scontata». Questo perché «è mia convinzione che si debbano fare i conti con la storia e che il modo peggiore sia comportarsi come se non fosse successo niente».
Conclude la parlamentare diesse: «Ci tengo a dichiarare che auspico e opero per una soluzione politica al fine di superare il clima di odio e di strumentalizzazione che troppo spesso riapre ferite mai completamente rimarginate; ferite che comunque non si potranno sanare cancellando la memoria e dimenticando la responsabilità di ognuno nella ricerca della verità».
07 febbraio 2007
:doh:
Vinco io
«Se un buon numero di prigionieri morirà in conseguenza delle dure condizioni di fatto non ci trovo assolutamente nulla da dire. Anzi, il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini e soprattutto la spedizione contro la Russia si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, il più efficace degli antidoti. Io non sostengo che i prigionieri si debbano sopprimere, ma nelle durezze oggettive che possono provocare la fine di molti di loro, non riesco a vedere altro che la concreta espressione di quella giustizia che il vecchio Hegel diceva essere immanente in tutta la storia». (risposta di Palmiro TOGLIATTI alle sollecitazioni di quanti gli chiedevano di intercedere presso Stalin, a favore dei reduci di guerra italiani prigionieri in Unione Sovietica)
Lettera pubblicata su quotidiano a tiratura nazionale.
circa 28.000 non tornarono finita la guerra.
DonaldDuck
22-03-2007, 22:11
Ex br in tv, chiedo rispetto per le vittime del terrorismo
LA LETTERA. Una lettera del presidente della Repubblica al nostro giornale
Il capo dello Stato chiede più attenzione nell'informazione televisiva
Ex br in tv, chiedo rispetto
per le vittime del terrorismo
di GIORGIO NAPOLITANO
Caro Augias, la lettera indirizzatale dai famigliari dei carabinieri e degli agenti della Polizia di Stato barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse a via Fani, nel corso del brutale rapimento dell'on. Moro, mi trova pienamente concorde. Anche nel mio messaggio di fine anno volli esprimere un chiaro richiamo al rispetto della memoria delle vittime del terrorismo e dunque al rispetto - in tutte le sedi - del dolore dei loro famigliari. Rinnovo perciò il mio fermo appello perché di ciò si tenga conto anche sul piano dell'informazione e della comunicazione televisiva. Il legittimo reinserimento nella società di quei colpevoli di atti di terrorismo che abbiano regolato i loro conti con la giustizia dovrebbe tradursi in esplicito riconoscimento della ingiustificabile natura criminale dell'attacco terroristico allo Stato e ai suoi rappresentanti e servitori e dovrebbe essere accompagnato da comportamenti pubblici ispirati alla massima discrezione e misura.
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Questa lettera del Presidente Napolitano, che ringrazio, riprende una richiesta avanzata dai familiari degli agenti e dei carabinieri assassinati in via Fani a Roma quando, nel 1978, l'onorevole Aldo Moro venne rapito dalle Br. I congiunti delle vittime chiedevano che si usasse maggior riguardo nell'intervistare ex brigatisti tenendo in considerazione le ferite riaperte ad ogni loro apparizione in Tv, magari in un'atmosfera distesamente colloquiale, dimentica delle tragedie di allora.
Credo che il punto di vista espresso dal presidente della Repubblica rispecchi i sentimenti della stragrande maggioranza degli italiani e mi pare di poterlo racchiudere nelle ultime parole del suo messaggio sulle quali tra poco tornerò. La lettera dei congiunti delle vittime, pubblicata nella mia rubrica venerdì scorso, denunciava in particolare l'insensibilità di una testata telegiornalistica che aveva intervistato l'ex brigatista Alberto Franceschini (fondatore nel 1970 con Renato Curcio del gruppo terroristico) nel luogo stesso dell'eccidio, luogo di "memoria storica" per la Nazione. A quella lettera hanno fatto seguito varie reazioni.
Mi ha colpito l'autocritica del direttore di Studio Aperto, Mario Giordano, che ha ammesso di non aver pensato alle conseguenze emotive che l'intervista avrebbe potuto provocare. Sbagliamo tutti, ammetterlo è segno di onesto coraggio. A meno che non mi sia sfuggito non mi pare invece che Claudio Martelli, conduttore del programma, abbia commentato. Il Tg1 diretto da Gianni Riotta ha intervistato Maria Ricci, vedova dell'appuntato Domenico. Da altre parti le reazioni sono state diverse, alcuni hanno obiettato che anche a chi si è macchiato di un delitto non si può continuare a chiedere continui atti di pentimento, una volta che abbia scontato la pena. È un'obiezione che risponde più che alle critiche alla loro caricatura. Nessuno chiede di continuare a battersi il petto per tutta la vita. Le pene comminate sono state severe e solo l'età dei colpevoli all'epoca dei fatti rende possibile che alcuni di loro dopo decenni di carcere escano in età ancora relativamente giovane. Stiamo parlando di persone che hanno militato nelle Brigate Rosse, o in altri gruppi terroristi che predicavano e praticavano la lotta armata, seminando dolore e provocando lutti, accecati dai loro inutili fantasmi, e non sempre hanno espresso rammarico o hanno condannato quegli atti nefandi. Certo, anche loro hanno diritto a reinserirsi nella società, anzi è doveroso che vengano aiutati, se davvero crediamo, in senso religioso o civile, alla redenzione. Tra il reinserimento e il salire in cattedra a fare lezione, o a diventare piccole star, o esperti da dibattito televisivo però ce ne corre. Tanto più che alla asimmetria di allora, assassini contro vittime, fa da specchio la asimmetria di oggi: piccoli divi contro familiari dimenticati nel loro oscuro dolore. Qui vengono le parole del Presidente che raccomanda. "Comportamenti pubblici ispirati alla massima discrezione e misura". Questo davvero sembra di poterlo esigere da tutti.
(Corrado Augias)
(13 marzo 2007)
DonaldDuck
22-03-2007, 22:13
Era stata interdetta dai pubblici uffici
Ferrero e la ex br Ronconi, indaga la Procura di Roma
«NON abbiamo alcun motivo per dire di no». Con queste parole il ministro della Solidarietà, Paolo Ferrero, aveva difeso la scelta di nominare Susanna Ronconi - l'ex brigatista che da molti anni studia i problemi legati all'uso delle droghe - tra i settanta componenti della nuova Consulta sulle tossicodipendenze, presentata a Palazzo Chigi il 5 dicembre scorso. E invece il motivo sembra che sia stato trovato: l'interdizione dai pubblici uffici dell'ex br. Ed è lo stesso Ferrero a dover tornare sui propri passi. Ronconi, già dimessasi dall'incarico dopo l'annuncio di avvio del procedimento a suo carico, non farà parte della struttura perchè la sua nomina è stata annullata per illegittimità dal ministro della Solidarietà sociale. «Tale nomina - spiega una nota del dicastero - risulta illegittima in quanto Susanna Ronconi è interdetta dai pubblici uffici e la Consulta, pur non dando luogo ad alcuna forma di remunerazione dei propri membri, partecipa all'iter formativo della decisione della Pubblica amministrazione». Sull'illegittimità della nomina peraltro è stata anche aperta un'inchiesta dalla Procura di Roma. Per Ferrero comunque le dimissioni della consulente rappresentano una «sconfitta». Il mondo politico questa volta si divide sul caso. Maurizio Gasparri, deputato di An chiede le dimissioni di Ferrero e rivendica con orgoglio di aver «denunciato per primo l'inopportunità della presenza in un organismo che dovrebbe occuparsi di solidarietà e lotta alla droga di una esponente di primo piano delle Brigate rosse». Per l'esponente di An «rappresenta un'onta e una vergogna che ci sarà risparmiata grazie alla sua lettera di dimissioni». Analoga la critica mossa da Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, secondo la quale la revoca dall'incarico «non deve far dimenticare quali siano i reali confini del problema. Reazioni disomogenee nel centrosinistra. Per Silvana Mura, dell'Italia dei valori, è «una buona notizia che apprendiamo con grande soddisfazione». All'opposto Giovanni Russo Spena, di Rifondazione parla di «una concezione della giustizia barbara».
venerdì 2 marzo 2007
DonaldDuck
22-03-2007, 22:13
DROGA, ANNULLATA NOMINA DI EX BR IN CONSULTA
ROMA - Il ministro della solidarieta' Paolo Ferrero ha annullato la nomina dell'ex brigatista Susanna Ronconi nella consulta degli esperti e degli operatori sociali sulle tossicodipendenze, perche' tale nomina 'e' illegittima' poiche' la Ronconi risulta interdetta dai pubblici uffici.Sull'illegittimita' della nomina di Ronconi e' stata anche aperta un'inchiesta dalla Procura di Roma.
Lo rende noto un comunicato del ministero. 'Il ministro Ferrero - spiega la nota - dopo aver comunicato all'interessata l'avvio di procedimento di annullamento della nomina nella consulta degli esperti e degli operatori sociali sulle tossicodipendenze e preso atto delle dimissioni di Susanna Ronconi dalla consulta stessa, ha decretato l'annullamento della nomina medesima perche' illegittima'. 'La nomina - prosegue infatti il comunicato - risulta illegittima in quanto Susanna Ronconi e' interdetta dai pubblici uffici e la consulta, pur non dando luogo ad alcuna forma di remunerazione dei propri membri, partecipa all'iter formativo della decisione della Pubblica Amministrazione'.
FERRERO, PER ME E' UNA SCONFITTA -'Per quanto mi riguarda e' una sconfitta'. E' il commento del ministro della Solidariera' Sociale Paolo Ferrero sulla vicenda dell'ex membro della Consulta per le tossicodipendenze, Susanna Ronconi, con un passato da brigatista. 'Abbiamo un problema politico ed uno amministrativo. Sul piano politico - ha detto Ferrero - dopo le accuse ricevute, Susanna Ronconi si e' dimessa. Dimissioni che ho accettato. Sul piano amministrativo c'era una questione relativa alla legittimita' dell'atto, questione che ieri abbiamo chiuso'. 'Spero - ha aggiunto il ministro - che questa situazione non impedisca la prosecuzione di una discussione su come si possano chiudere gli anni di piombo e su come si possa far si' che chi ha sbagliato nella propria vita possa invece oggi essere testimone di un cambiamento e della possibilita' di impegno sociale. Il paese ha la maturita' per chiudere' la vicenda degli anni di piombo.
DonaldDuck
22-03-2007, 22:15
E' nata a Venezia nel 1951, vive a Torino.
Dopo un'esperienza decennale come operatrice sociale, ha svolto attività come formatore presso l'Università della strada del Gruppo Abele di Torino, e ha poi diretto per tre anni il Centro studi e ricerche della stessa associazione.
Da alcuni anni si occupa come libera professionista di formazione e supervisione metodologica nel campo del lavoro sociale, in particolare nei campi delle marginalità urbane e delle tossicodipendenze.
E' consulente di Asl e Comuni del centro-nord Italia per la progettazione e la valutazione di interventi e progetti nell'ambito delle politiche sociali e di sviluppo locale.
Ha competenze nell'ambito delle metodologie della peer education, dell'autoiauto e del peer support, soprattutto nella promozione della salute, nonché nel lavoro di comunità sociale e nella pratiche partecipative a livello locale.
Nel 2000 ha concluso il biennio con la Libera Università, ed ha iniziato a svolgere attività con l'approccio autobiografico nell'ambito della formazione professionale e della valutazione.
Nell'ultimo biennio ha coniugato l'esperienza nel campo del lavoro di comunità locale con il metodo autobiografico attivando percorsi di formazione di cittadini al metodo autobiografico e di raccolta di memorie del territorio.
Nel 1995 è stata tra i fondatori di "Fuoriluogo", mensile dedicato alle politiche sociali in tema di droghe, dipendenze e welfare (edito dall'associazione Forum droghe e da Il Manifesto), cui tuttora collabora con articoli e inchieste e del cui comitato editoriale è membro.
E' tra gli autori della pubblicazione annuale "Rapporto sui diritti globali", curato dall'Associazione Informazione&Società per la CGIL Nazionale, per cui cura la parte dedicata a welfare e politiche sociali.
Oltre a queste collaborazioni editoriali, tra le sue pubblicazioni:
"La limitazione del danno correlato al consumo di droghe illegali", a cura di P. O'Hare, Edizioni Ega, Torino, gennaio 1994 (curatrice della versione italiana)
"Unità di strada e limitazione del danno. Alcune suggestioni di metodo", in Animazione sociale, n. 2 del 1995, edito Gruppo Abele
"La legge sulla droga tra criminalizzazione e medicalizzazione" (S.Ronconi, G.Zuffa) in Democrazia e Diritto n. 1 del 1996
"Contro il rischio della strada", in Primo non nuocere, politiche e pratiche per la riduzione del danno di L. Pepino e C. Sorgi, EGA 2000
"Quando il sociale è strategico" in Animazione sociale, n. 4/2001
"Carcere, tossicodipendenza e riduzione del danno", in Medicina delle Tossicodipendenze n.33/2001
"Il peer support interroga il lavoro sociale", in Animazione Sociale, n.12/2002
"Visto da vicino: il lavoro di strada nelle autobiografie degli operatori" (con L.Portis), II Conferenza dei paesi latini sulla riduzione del danno (CLAT) Barcellona, 2002 (paper)
"Peer support e servizi a bassa soglia" (curatrice), EGA, Torino 2003
FabioGreggio
22-03-2007, 22:15
Non sarai un tantinello off-topic?
:D
Non direi.
magari preterintenzionalmente si, di fatto no: sono tutte stragi con i mandanti ed esecutori mai catturati.
Tutti di destra.
Per questo la destra non è interessata ad un'amnistia sul terrorismo.
La destra i suoi terroriti non li ha mai mandati in carcere.
Sono tutti in Argentina, Giappone, evasi, prescritti, in semilibertà.
Assolutamente It quindi.
fg
DonaldDuck
22-03-2007, 22:17
Ministro Ferrero indagato per incarico ex br in consulta droghe
venerdì, 2 marzo 2007 10.32
Versione per stampa
ROMA (Reuters) - Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero (Prc) è indagato per abuso d'ufficio per l'incarico nella consulta nazionale sulle droghe affidato a Susanna Ronconi, ex brigatista rossa ed ora esperta di tossicodipendenze.
Lo riferiscono fonti giudiziarie. Un portavoce del ministro ha confermato l'iniziativa in corso presso la procura di Roma, affermando che Ferrero non intende commentarla dopo aver osservato, come riferito dalla stampa, che a suo giudizio la vicenda ha carattere giuridico e non politico.
Secondo quanto riferito oggi dal Corriere della Sera, Ferrero ha già annullato la nomina della Ronconi, riscontrando che per la condanna subita per reati di terrorismo la donna era interdetta dai pubblici uffici. A giudizio di Ferrero è appunto una questione giuridica stabilire se la Consulta sia da ritenere un pubblico ufficio.
La procura romana invierà gli atti al Tribunale dei ministri che dovrà esaminare la posizione di Ferrero ed eventualmente chiedere alla Giunta delle autorizzazioni di procedere.
La vicenda era stata sollevata per primo lo scorso dicembre da esponenti di Alleanza Nazionale di Padova.
Susanna Ronconi, ricorda il sito www.vittimeterrorismo.it, era stata condannata a 12 anni in appello per concorso in omicidio per aver partecipato all'incursione il 17 giugno 1974 nella sede padovana dell'Msi-Dn, in un commando delle Brigate Rosse composto da cinque persone. L'incursione costò la vita a Giuseppe Mazzola carabiniere in congedo impiegato nella sede e a Graziano Giralucci, agente di commercio.
DonaldDuck
22-03-2007, 22:17
Non sarai un tantinello off-topic?
:D
Lui si :D
Pensa, di sinistra c'e ne voluto solo uno, che ha fatto circa 28.000 morti.
«Se un buon numero di prigionieri morirà in conseguenza delle dure condizioni di fatto non ci trovo assolutamente nulla da dire. Anzi, il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini e soprattutto la spedizione contro la Russia si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, il più efficace degli antidoti. Io non sostengo che i prigionieri si debbano sopprimere, ma nelle durezze oggettive che possono provocare la fine di molti di loro, non riesco a vedere altro che la concreta espressione di quella giustizia che il vecchio Hegel diceva essere immanente in tutta la storia». (risposta di Palmiro TOGLIATTI alle sollecitazioni di quanti gli chiedevano di intercedere presso Stalin, a favore dei reduci di guerra italiani prigionieri in Unione Sovietica)
Lettera pubblicata su quotidiano a tiratura nazionale.
nonostante sia inorridito nel leggere questa frase, direi che si puotrebbe finirla qui; come già detto da qualcuno, sembra facciate a chi ce l'ha più grosso.
FabioGreggio
22-03-2007, 22:22
http://www.cedost.it/news/img/ital5.jpg
Strage Italicus:
LE VITTIME
Elena Donatini
Nicola Buffi
Herbert Kotriner
Nunzio Russo
Maria Santina Carraro
Marco Russo
Tsugufumi Fukada
Antidio Medaglia
Elena Celli
Raffaella Garosi
Wìlbelmus Jacobus Hanema
Silver Sirotti
I terroristi neri hanno dimostrato, negli anni, una predilezione nel compiere stragi nei primi week end d'agosto. Treni e stazioni sono ovviamente affollati e a loro sembrava la condizione ideale per collocare bombe. E' successo sabato due agosto 1980 e, sei anni prima, una domenica appena iniziata, quella del 4 agosto 1974.
Erano le 1.30 quando una bomba esplose nel secondo scompartimento della quinta carrozza del treno ‘Italicus' partito da Roma e diretto a Monaco di Baviera. L'esplosione fece dodici vittime. Tre erano membri della famiglia Russo di Merano. Si stavano recando a Ferrara per le cure del figlio Marco che aveva bisogno di trasfusioni.
Morirono il padre Nunzio, tornitore delle ferrovie, la moglie Maria Santina Carraro e Marco, il figlio quattordicenne che stava viaggiando in cerca di cure. Il fratello Mauro, 13 anni, e la sorelle Marisa di 20 rimasero gravemente ustionati. Viaggiavano insieme anche Nicola Buffi, 51 anni, segretario della Dc di San Gervaso(Fi) ed Elena Donatini rappresentante Cisl dell'Istituto Biochimico di Firenze. Si stavano recando in Val Gardena per una vacanza. L'esplosione che glielo impedì pose fine anche alle vite di tre cittadini stranieri: il tedesco Herbert Kontriner, 35 anni, il giapponese Fukada Tsugufumi 31 anni, che dopo aver visitato Firenze stava andando a trovare il fratello a Innsbruck e l'olandese Jacobus Wilhelmus Haneman, 19 anni, stava viaggiavando con un amico. Fu quest'ultimo a riconoscere il cadavere.
La bomba uccise anche Elena Celli, 67 anni, salita a Roma, sedeva nello scompartimento di fianco a quello della bomba, e Raffaella Garosi, di Grosseto, 22 anni. Si era appena laureata e si stava recando ad Innsbruck per un corso di perfezionamento. Silver Sirotti, invece, non era stato coinvolto nell'esplosione.
Aveva 24 anni ed era stato assunto in ferrovia da soli dieci mesi. Stava svolgendo servizio sul treno quella notte e, quando vide diffondersi le fiamme in galleria, impugnò un estintore e incominciò a estrarre i feriti. Rimase anche lui bloccato tra le fiamme. Fu decorato con la medaglia d'oro al valor civile. Alla memoria.
L'incendio che uccise Sirotti rese irriconoscibili molti corpi, tra cui quello di Antidio Medaglia, 70 anni. Venne riconosciuto dalla fede che riportava la data di matrimonio: 26 aprile 1948.
L'inchiesta si indirizza verso gli ambienti della destra parlamentare aretina. Vengono rinviati a giudizio, quali esecutori materiali della strage, Marco Tuti, Luciano Franci e Piero Malentacchi sulla base delle dichiarazioni rese da un teste, Aurelio Fianchini, compagno di detenzione e di evasione dal carcere di Arezzo, il quale aveva confidato di aver eseguito la strage unicamente al Tuti, che aveva fornito l'esplosivo, ed al Malentacchi, che aveva predisposto l'ordigno. Margherita Luddi è imputata del reato dì detenzione di esplosivo, Emanuele Bartoli, Maurizio Barbieri e Rodolfo Poli di ricostituzione del disciolto partito fascista. Il processo si concluderà per Tuti e Franci con l'assoluzione per non aver commesso il fatto; per Luddi e Malentacchi con pronuncia di non doversi procedere perché il reato contestato si è estinto per amnistia.
DonaldDuck
22-03-2007, 22:23
Giuseppe Mazzola
(cognome, nome e professione) Giuseppe Mazzola, appuntato in congedo dell’arma dei Carabinieri, impiegato presso la sede dell’ MSI-DN di Padova, si occupa di segreteria e contabilità.
(luogo e date di nascita) Nato a Telgate (Bg) il 21/04/1914
(luogo e date dell'attentato) Padova, 17 giugno 1974, ucciso insieme a Graziano Giralucci
(luogo e date di morte) Padova, 17 giugno 1974
(descrizione attentato) Nella sede di Padova dell’MSI-DN in via Zabarella 24, tra le 9.30 e le 10 del mattino, è assassinato a sangue freddo insieme a Graziano Giralucci da un commando delle Brigate Rosse composto da 5 persone. La confessione della brigatista Ronconi ricostruisce così l’assassinio: Serafini avrebbe fatto il 'palo', Semeria guidava l’auto, la Ronconi in attesa sulle scale con la borsa per prelevare i documenti dalla sede dell’MSI-DN, Ognibene e Pelli sarebbero entrati negli uffici e, dei due, solo il Pelli avrebbe sparato a fronte di un tentativo di reazione di Mazzola e Giralucci. Nel 1988, durante il processo in Corte d’Assise di Padova, la disposizione di una nuova perizia balistica in ordine alla ricostruzione attendibile della dinamica degli eventi darà l’unanime conclusione che si è trattato di una spietata esecuzione. Giuseppe Mazzola lascia la moglie Giuditta e 4 figli.
(biografia) Bergamasco, appuntato dell’arma dei Carabinieri. Partecipa alla guerra in Nord-Africa, fatto prigioniero, riesce a fuggire. Partecipa come carabiniere alla guerra di liberazione in Calabria e, dopo la guerra, svolge servizio in Italia meridionale. Riceve encomi, decorazioni e attestati. Ha la cittadinanza onoraria di Montebello Ionico.
(rivendicazione, autori) Le Brigate Rosse rivendicano la paternità dell’ assassinio il giorno dopo, con due volantini fatti ritrovare a Milano e Padova in una cabina telefonica, e a seguito di una telefonata alla redazione padovana de “Il Gazzettino”.
(stato processuale) 11 maggio 1990 (sono passati sedici anni dalla tragedia) i giudici della Corte d’Assise di Padova dichiarano gli imputati tutti colpevoli: dodici anni e otto mesi a Renato Curcio, Mario Moretti ed Alberto Franceschini per concorso morale in duplice omicidio; diciotto anni a Roberto Ognibene per omicidio volontario.
Susanna Ronconi e Giorgio Semeria sono condannati a nove anni e sei mesi, Martino Serafini a sei anni, un mese e dieci giorni perché dichiarati colpevoli di concorso anomalo cioè di fatto diverso da quello voluto.
Propongono appello contro la sentenza sia il PM perché nei confronti di Curcio, Moretti e Franceschini venga riconosciuta la responsabilità per concorso pieno,sia la difesa che sostiene che la cosiddetta direzione operativa delle Brigate Rosse all’epoca non era ancora stata costituita e che l’ operazione fu ideata e gestita autonomamente dalla colonna veneta.
Il processo di appello nel giugno 1991 viene rinviato per vizio di forma , ad agosto dello stesso anno Francesco Cossiga, Presidente della Repubblica, propone di concedere la grazia a Renato Curcio. Il 20 novembre 1991 si apre il processo di appello di fronte alla e il 9 dicembre dello stesso anno la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Venezia condanna sul presupposto che già nel 1974 esisteva un nucleo centrale operativo delle B.R. Renato Curcio e Mario Moretti a 16 anni e due di carcere, Alberto Franceschini a 18 anni, due mesi e sette giorni. Susanna Ronconi, Giorgio Semeria e Martino Serafini si vedono convertire la condanna in concorso pieno in duplice omicidio rispetto al concorso anomalo del primo grado. Semeria e Ronconi 12 anni di carcere, Serafini 7 anni e sei mesi, ad Ognibene viene confermata la pena a 18 anni: tutte le pene vengono inasprite rispetto al primo grado.
La sentenza è accolta con soddisfazione dal Prof. Mazzola, figlio di Giuseppe, che alla proposta di grazia a Curcio ha reagito con la richiesta di sospensione dello status di cittadinanza italiana suo, dei fratelli e della madre fino allo scadere del mandato del Presidente della Repubblica Cossiga.
Serafini nel luglio 1992 chiede la grazia. Ronconi e Semeria usufruiscono della semilibertà e anche Ognibene gode dei benefici dovuti alla legge sui dissociati. Il primo agosto 1992 Serafini viene arrestato per scontare due anni e mezzo di pena residui.
(status famigliari) -
(note) La Giunta Comunale di Padova con deliberazione n.3427 del 12 novembre1992 ha deciso di onorare la memoria di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola con la denominazione di due vie contigue nella zona di Altichiero.
Vinco io
«Se un buon numero di prigionieri morirà in conseguenza delle dure condizioni di fatto non ci trovo assolutamente nulla da dire. Anzi, il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini e soprattutto la spedizione contro la Russia si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, il più efficace degli antidoti. Io non sostengo che i prigionieri si debbano sopprimere, ma nelle durezze oggettive che possono provocare la fine di molti di loro, non riesco a vedere altro che la concreta espressione di quella giustizia che il vecchio Hegel diceva essere immanente in tutta la storia». (risposta di Palmiro TOGLIATTI alle sollecitazioni di quanti gli chiedevano di intercedere presso Stalin, a favore dei reduci di guerra italiani prigionieri in Unione Sovietica)
Lettera pubblicata su quotidiano a tiratura nazionale.
circa 28.000 non tornarono finita la guerra.
vinci facile :D
ma fa sempre bene rinfrescare a memoria su sta spazzatura, visto che si predica tanto l'antifascismo dimenticandosi del resto per comodità
Giuseppe Mazzola
(cognome, nome e professione) Giuseppe Mazzola, appuntato in congedo dell’arma dei Carabinieri, impiegato presso la sede dell’ MSI-DN di Padova, si occupa di segreteria e contabilità.
(luogo e date di nascita) Nato a Telgate (Bg) il 21/04/1914
(luogo e date dell'attentato) Padova, 17 giugno 1974, ucciso insieme a Graziano Giralucci
(luogo e date di morte) Padova, 17 giugno 1974
(descrizione attentato) Nella sede di Padova dell’MSI-DN in via Zabarella 24, tra le 9.3....................................
...............................de dei benefici dovuti alla legge sui dissociati. Il primo agosto 1992 Serafini viene arrestato per scontare due anni e mezzo di pena residui.
(status famigliari) -
(note) La Giunta Comunale di Padova con deliberazione n.3427 del 12 novembre1992 ha deciso di onorare la memoria di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola con la denominazione di due vie contigue nella zona di Altichiero.
Se cominci con i cuori neri, non la finisci più, sono più di 21.
E comunque, danno una chiara idea di come in queste cose, non ci si possa fidare delle notizie riportate dai media o dalla propaganda in genere.
Demetrius
22-03-2007, 22:41
avete finito di fare a gara a chi ce l'ha più lungo?
poi mi dice chi sta vincendo :rolleyes:
Ma cos'è sto topic, una partita di calcio?!
Per quanto mi riguarda rossi o neri i terroristi devono marcire tutti in carcere, che abbiano ammazzato una persona o cento, non vedo il senso di questa gara a chi è più impunito, chi provoca l'impunità di feccia di quel genere è feccia anche lui, anzi, forse peggio...
Ho letto anche le solite teorie psico-buoniste sull'inutilità della punizione, sul solo scopo rieducativo, ora, lo scopo rieducativo ci deve essere, ci mancherebbe altro, ma la punizione prima di tutto, per tutte le cose c'è un prezzo, io se voglio comprarmi qualche cosa devo impiegare un tot della mia vita a lavorare per quello scopo, non vedo perchè per un crimine non debba essere applicato questo principio, hai commesso un crimine? Ne paghi il prezzo, senza tante seg*e mentali!
Evidentemente chi propone queste teorie buoniste o non conosce i criminali personalmente o pensa di conoscerli (sbagliando), quando i criminali sentono queste cose si masturbano a due mani dalla contentezza, del tipo "applicate queste teorie così faccio quello che voglio e anche se mi beccano in galera ci sto ben poco", e infatti queste teorie funzionano così bene che questo paese è diventato da una parte il paese dei balocchi dei delinquenti, e dall'altra i cittadini onesti sono praticamente senza protezione contro gli stessi delinquenti! ...com'era? Avanti così... :rolleyes:
DonaldDuck
23-03-2007, 05:54
Non direi.
magari preterintenzionalmente si, di fatto no: sono tutte stragi con i mandanti ed esecutori mai catturati.
Tutti di destra.
Per questo la destra non è interessata ad un'amnistia sul terrorismo.
La destra i suoi terroriti non li ha mai mandati in carcere.
Sono tutti in Argentina, Giappone, evasi, prescritti, in semilibertà.
Assolutamente It quindi.
fg
Invece sei completamente OT perchè si discuteva in altri termini. In oltre è una contraddizione colossale affermare
La destra i suoi terroriti non li ha mai mandati in carcere.
Sono tutti in Argentina, Giappone, evasi, prescritti, in semilibertà.
ed allo stesso tempo
Tutti di destra.
Per questo la destra non è interessata ad un'amnistia sul terrorismo.
Ti sei incartato con le tue stesse mani. Oltre ad essere in malafede, insinuando che io fossi fascista, hai rivelato il tuo vero pensiero. Russo Spena parla di amnistia per Cesare Battisti, ex BR.
P.S.
Quando non si arriva a confutare gli argomenti necessita deleggittimare l'interlocutore. E questo hai tentato di fare.
Ma cos'è sto topic, una partita di calcio?!
Per quanto mi riguarda rossi o neri i terroristi devono marcire tutti in carcere, che abbiano ammazzato una persona o cento, non vedo il senso di questa gara a chi è più impunito, chi provoca l'impunità di feccia di quel genere è feccia anche lui, anzi, forse peggio...
Ho letto anche le solite teorie psico-buoniste sull'inutilità della punizione, sul solo scopo rieducativo, ora, lo scopo rieducativo ci deve essere, ci mancherebbe altro, ma la punizione prima di tutto, per tutte le cose c'è un prezzo, io se voglio comprarmi qualche cosa devo impiegare un tot della mia vita a lavorare per quello scopo, non vedo perchè per un crimine non debba essere applicato questo principio, hai commesso un crimine? Ne paghi il prezzo, senza tante seg*e mentali!
Evidentemente chi propone queste teorie buoniste o non conosce i criminali personalmente o pensa di conoscerli (sbagliando), quando i criminali sentono queste cose si masturbano a due mani dalla contentezza, del tipo "applicate queste teorie così faccio quello che voglio e anche se mi beccano in galera ci sto ben poco", e infatti queste teorie funzionano così bene che questo paese è diventato da una parte il paese dei balocchi dei delinquenti, e dall'altra i cittadini onesti sono praticamente senza protezione contro gli stessi delinquenti! ...com'era? Avanti così... :rolleyes:
Quoto Gigi.
Ciao
Federico
DonaldDuck
23-03-2007, 07:34
Quoto Gigi.
Ciao
Federico
Fermo restando che non approvo e neanche giustifico i gruppi eversivi di destra.
trallallero
23-03-2007, 07:42
Fermo restando che non approvo e neanche giustifico i gruppi eversivi di destra.
penso che non ci sia neanche bisogno di specificarlo ;)
(anche se, in effetti, se non parli male della destra da alcuni vieni definito fascista)
Fermo restando che non approvo e neanche giustifico i gruppi eversivi di destra.
Non avevo dubbi di questo ;)
Come detto sopra, condivido in pieno le affermazioni di Gigi/Wolf64 e magari aggiungo: potrebbe anche essere giusto, a tanti anni da quegli avvenimenti, trovare una soluzione politica agli anni di piombo, magari facendo una amnistia MA deve valere solo ed esclusivamente per chi ha già scontato una congrua parte della pena, non di certo per chi, uccel di bosco, ha sempre evitato di pagare il proprio conto con la giustizia.
Altrimenti, come sovente accade nel nostro paese, (Gigi in questo ha visto benissimo) è l'ennesima presa di giro per chi si comporta correttamente.
Ciao
Federico
AtenaPartenos
23-03-2007, 08:02
penso che non ci sia neanche bisogno di specificarlo ;)
(anche se, in effetti, se non parli male della destra da alcuni vieni definito fascista)
Spesso nel dialogo si finisce per mantenere posizioni non giuste solo per "orgoglio" e per "entusiasmo".
Comunque sottovalutare certe cose (come fa Spena) porta ha far passare come giuste o poco "sbagliate" personalità e azioni assolutamente condannabili.
Non è un problema se uno di noi magari con leggerezza non esplicita propri pensieri ma quando un politico da adito a comportamenti ambigui è "criminale", come la proposta al centro di questo tread.
Ma la credibilità della politica italiana da anni ormai è a terra.
FabioGreggio
23-03-2007, 08:20
penso che non ci sia neanche bisogno di specificarlo ;)
(anche se, in effetti, se non parli male della destra da alcuni vieni definito fascista)
Non è vero.
fascista è chi difende o giustifica. Che non condanna esplicitamente.
Io, di sinistra, condanno il Comunismo e i suoi crimini, li ho denunciati, condanno gli estremismi in Italia e i loro crimini e sono assolutamente contrario a rivalutazioni di figure come Curcio, che è sullo stesso piano di Fioravanti.
Altri qui, di destra, non li ho mai sentiti prendere posizione. Se la prendono lo fanno sempre arrivando in termini paragonativi con la sinistra, partendo poi da li in fantastici OT che terminano in partite di calcio.
Personalmente non solo ho criticato questo Governo, ma sono anche stato bannato per aver ingiuriato certa sinistra.
Qui c'è gente di destra che invece con il fascismo vive un'eterna melina.
fg
DonaldDuck
23-03-2007, 08:31
Non è vero.
fascista è chi difende o giustifica. Che non condanna esplicitamente.
Io, di sinistra, condanno il Comunismo e i suoi crimini, li ho denunciati, condanno gli estremismi in Italia e i loro crimini e sono assolutamente contrario a rivalutazioni di figure come Curcio, che è sullo stesso piano di Fioravanti.
Altri qui, di destra, non li ho mai sentiti prendere posizione. Se la prendono lo fanno sempre arrivando in termini paragonativi con la sinistra, partendo poi da li in fantastici OT che terminano in partite di calcio.
Personalmente non solo ho criticato questo Governo, ma sono anche stato bannato per aver ingiuriato certa sinistra.
Qui c'è gente di destra che invece con il fascismo vive un'eterna melina.
fg
Non direi.
magari preterintenzionalmente si, di fatto no: sono tutte stragi con i mandanti ed esecutori mai catturati.
Tutti di destra.
Per questo la destra non è interessata ad un'amnistia sul terrorismo.
La destra i suoi terroriti non li ha mai mandati in carcere.
Sono tutti in Argentina, Giappone, evasi, prescritti, in semilibertà.
Assolutamente It quindi.
fg
Invece sei completamente OT perchè si discuteva in altri termini. In oltre è una contraddizione colossale affermare
La destra i suoi terroriti non li ha mai mandati in carcere.
Sono tutti in Argentina, Giappone, evasi, prescritti, in semilibertà.
ed allo stesso tempo
Tutti di destra.
Per questo la destra non è interessata ad un'amnistia sul terrorismo.
Ti sei incartato con le tue stesse mani. Oltre ad essere in malafede, insinuando che io fossi fascista, hai rivelato il tuo vero pensiero. Russo Spena parla di amnistia per Cesare Battisti, ex BR.
P.S.
Quando non si arriva a confutare gli argomenti necessita deleggittimare l'interlocutore. E questo hai tentato di fare.
Come detto sopra, condivido in pieno le affermazioni di Gigi/Wolf64 e magari aggiungo: potrebbe anche essere giusto, a tanti anni da quegli avvenimenti, trovare una soluzione politica agli anni di piombo, magari facendo una amnistia MA deve valere solo ed esclusivamente per chi ha già scontato una congrua parte della pena, non di certo per chi, uccel di bosco, ha sempre evitato di pagare il proprio conto con la giustizia.
D'accordo, ma all'atto pratico un provvedimento del genere, mirato solo a chi ha già scontato una parte di pena, non interesserebbe praticamente nessuno: sono già tutti fuori!!!
Mettiamo le carte in tavola e guardiamo alla lista che ha postato DonaldDuck qualche pagina fa: è una lista IMPRESSIONANTE di gente che dovrebbe essere ancora in galera ed invece è uscita come acqua da un colino.
Ci sono individui con QUATTRO ERGASTOLI che sono fuori in libertà condizionata. Pluriomicidi che lavorano in una coop (e non farò alcun commento sarcastico sul fatto che il 90% dei nominativi in quella lista lavora in coop o associazioni vicini alla sinistra, giuro :D )... ma scherziamo?
Sarebbe interessante fare il confronto tra la percentuale di ergastolani imputati di delinquenza comune che godono di trattamenti simili, e la stessa percentuale di ergastolani (ma anche "solo" condannati a dieci/vent'anni, eh) imputati di delinquenza di matrice politica.
Destra e sinistra, eh, nessuna distinzione: qui se ammazzi qualcuno e gridi che l'hai fatto per l'Ideologia, alzando il pugno chiuso o il saluto romano, sei praticamente sicuro di uscire in tempi brevissimi.
Ammazza il vicino o il fruttivendolo, senza Epiche Giustificazioni Politiche, e te la fai tutta, tranquillo.
Nessuna amnistia per gente del genere, anzi: fosse per me proporrei un'aggravante ad hoc: hai compiuto reati e/o ammazzato nel nome di un'ideologia? Allora sei ancora più coglione, dentro dieci anni in più, perchè non solo hai ammazzato, ma ti sei permesso di pensare che le tue IDEE valevano più della VITA degli altri.
matteo10
23-03-2007, 09:18
Non ho letto un solo post ma spero che chi propone certe cose riesca, prima o poi, a provare anche solo un minimo di VERGOGNA.
D'accordo, ma all'atto pratico un provvedimento del genere, mirato solo a chi ha già scontato una parte di pena, non interesserebbe praticamente nessuno: sono già tutti fuori!!!
Mettiamo le carte in tavola e guardiamo alla lista che ha postato DonaldDuck qualche pagina fa: è una lista IMPRESSIONANTE di gente che dovrebbe essere ancora in galera ed invece è uscita come acqua da un colino.
Ci sono individui con QUATTRO ERGASTOLI che sono fuori in libertà condizionata. Pluriomicidi che lavorano in una coop (e non farò alcun commento sarcastico sul fatto che il 90% dei nominativi in quella lista lavora in coop o associazioni vicini alla sinistra, giuro :D )... ma scherziamo?
Sarebbe interessante fare il confronto tra la percentuale di ergastolani imputati di delinquenza comune che godono di trattamenti simili, e la stessa percentuale di ergastolani (ma anche "solo" condannati a dieci/vent'anni, eh) imputati di delinquenza di matrice politica.
Destra e sinistra, eh, nessuna distinzione: qui se ammazzi qualcuno e gridi che l'hai fatto per l'Ideologia, alzando il pugno chiuso o il saluto romano, sei praticamente sicuro di uscire in tempi brevissimi.
Ammazza il vicino o il fruttivendolo, senza Epiche Giustificazioni Politiche, e te la fai tutta, tranquillo.
Permettimi di quotarti al 100%
Nessuna amnistia per gente del genere, anzi: fosse per me proporrei un'aggravante ad hoc: hai compiuto reati e/o ammazzato nel nome di un'ideologia? Allora sei ancora più coglione, dentro dieci anni in più, perchè non solo hai ammazzato, ma ti sei permesso di pensare che le tue IDEE valevano più della VITA degli altri.
Però i due provvedimenti potrebbero coesistere: in fase di condanna si deve tener conto - come aggravante - delle motivazioni ideologiche che hanno spinto l'individuo a compiere il delitto; cambiato periodo storico, se si decide politicamente di porre la parola fine agli anni di piombo, si può avanzare la proposta di una "amnistia" o qualcosa del genere di cui possano beneficiare tutti color che hanno già scontato gran parte della pena; in pratica non una aministia che dica "da questo momento: liberi tutti", ma un provvedimento che si applichi nel tempo ai vari rei in base al raggiungimento di una certa soglia di detenzione scontata.
Spero di essere stato chiaro e che si capisca la mia opinione.
Ciao
Federico
JackTheReaper
23-03-2007, 09:42
:muro:
Forse ti sei perso qualche intervento, ad esempio quello in prima pagina di FabioGreggio #18 (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=16447010&postcount=18) dove si ricordava agli smemorati di turno che non sono pervenuti i cori di indignazione da dx per condannare la concessione della semilibertà a due pluriomicidi con 17 ergastoli complessivamente sulle spalle.
E aggiungo, fra i tanti altri episodi: non mi pare di aver visto nessuno stracciamento di vesti per i vari neofascisti che hanno riparato all'estero.
Di fronte all'evidenza di questi fatti concreti, ce ne vuole di faccia tosta per indignarsi a comando solo quando fa comodo, recitando la parte di chi si stupisce scoprendo l'acqua calda :rolleyes:
Vero, lo stai dimostrando benissimo.:mc:
Ciao
Ciao
Federico
poverino, ti dispiace che tanti compagni siano stai ingiustamente incarcerati mentre lottavano per il proletariato.... ma che ci vuoi fare, in questo mondo di massoni filoamericanazisti
scherzi a parte, io come al solito vedo che quando si parla di brigate rosse, terroristi rossi ecc ecc si parla sempre di come il carcere sia sbagliato, di come occorra una rieducazione oppure si sentono spesso espressioni del tipo "eh! ma che ci vuoi fare, erano anni così...."
ma per favore, terroristi, rossi e neri che siano vanno perseguiti come è giusto che sia perchè non rappresentano nessuno, solo loro stessi.
poverino, ti dispiace che tanti compagni siano stai ingiustamente incarcerati mentre lottavano per il proletariato.... ma che ci vuoi fare, in questo mondo di massoni filoamericanazisti
:muro:
Mi sa che hai ampiamente frainteso il senso del mio appunto
...
ma per favore, terroristi, rossi e neri che siano vanno perseguiti come è giusto che sia perchè non rappresentano nessuno, solo loro stessi.
Senz'altro, l'ho detto e ripetuto anche io in vari interventi.
Ciao
Federico
JackTheReaper
23-03-2007, 09:59
:muro:
Mi sa che hai ampiamente frainteso il senso del mio appunto
Senz'altro, l'ho detto e ripetuto anche io in vari interventi.
Ciao
Federico
non lo metto in dubbio che tu lo abbia detto, ma infatti io mi ero incavolato per i soliti interventi (non tuoi eh! :D ) a favore di una nuova visone di carcere, di un necessità di chiudere con il passato (magari gli stessi che quando si parla di resistenza e nazisti dicono l'esatto contrario) ecc ecc
per questo ho scritto, "ancora una volta è l'ideologia a fare da padrona"
non lo metto in dubbio che tu lo abbia detto, ma infatti io mi ero incavolato per i soliti interventi (non tuoi eh! :D ) a favore di una nuova visone di carcere, di un necessità di chiudere con il passato (magari gli stessi che quando si parla di resistenza e nazisti dicono l'esatto contrario) ecc ecc
per questo ho scritto, "ancora una volta è l'ideologia a fare da padrona"
E' infatti questo che mi fa imbestialire.
Gente disposta (per comodità politica) a dimenticare quello che è successo 30 anni fa, ma che rivanga come se fosse ieri quello che è successo 60 anni fa.
Memoria a singhiozzo.
non lo metto in dubbio che tu lo abbia detto, ma infatti io mi ero incavolato per i soliti interventi (non tuoi eh! :D ) a favore di una nuova visone di carcere, di un necessità di chiudere con il passato (magari gli stessi che quando si parla di resistenza e nazisti dicono l'esatto contrario) ecc ecc
per questo ho scritto, "ancora una volta è l'ideologia a fare da padrona"
Allora anche io ti avevo in parte frainteso
Ciao
Federico
E' infatti questo che mi fa imbestialire.
Gente disposta (per comodità politica) a dimenticare quello che è successo 30 anni fa, ma che rivanga come se fosse ieri quello che è successo 60 anni fa.
Memoria a singhiozzo.
No, dicesi ipocrisia.
P.S. Non ti bacio perchè sospetto tu non sia di sesso femminile ma se dovessi essermi sbagliato considerati baciata.:D :D ;) ;)
:eek: :Puke:
E sospetti bene :D
Lascia stare và, mi basta l'apprezzamento intellettuale :D
Dream_River
23-03-2007, 18:51
Poverino, mi solleciti solo pietà e te lo dico sinceramente, saresti tu che non conosci neppure su cosa si fonda il sistema sociale in cui vivi e non aggiungo altro perchè mi pare basti ed avanzi.
In quanto alle retorica ti consiglio di rileggerti, la tua uscita ne costituisce una lode mentre, come ben risaputo, risulta cosa vuota ed inutile.
In conclusione le mie "lezioni" non sono rivolte a gente come te non in grado di recepirle ma per coloro i quali sono dotati del sufficiente raziocinio per comprenderle, arricchirle e modificarle in meglio evolvendole rispetto il contesto, azione evidentemente, come ampiamente confermato da tono e tenore delle tue "confuse" risposte, fuori dalla tua portata.
In quanto alla "volgarità" ti rendo noto che hai confuso il tuo monitor con uno specchio, sai cosa significa vero ?.
Ti ricordi che sei stato tu a iniziare a insultarmi perchè avevo idee diverse dalla tue? Se vuoi io sono disposto anche a moderare termini, ma non sono stato io a iniziare una predica di senso civico ricordatelo
Il Sistema sociale so bene come funziona, ma al contrario di te non lo apprezzo e esprimo lo sconforto e la tristizza che mi mette questa società e tutto il suo sistema, non è che non capisco come conformarmi, semplicemente NON VOGLIO CONFORMARMI, preferisco dimostrare l'inutilità, la falsità e la pericolosità del sistema per raggiungere il mio aboittivo, l'eliminazione (pacifica) di qualsiasi forma di gerarchia
Ora, se vuoi discuterne in modo educato, io sono ben disposto e ho fatto volentieri il primo passo, posso meritarmi una discussione fra pari invece di qualcuno che mi guardi dall'alto in basso?
Dream_River
23-03-2007, 18:53
Ma cos'è sto topic, una partita di calcio?!
Evidentemente chi propone queste teorie buoniste o non conosce i criminali personalmente o pensa di conoscerli (sbagliando), quando i criminali sentono queste cose si masturbano a due mani dalla contentezza, del tipo "applicate queste teorie così faccio quello che voglio e anche se mi beccano in galera ci sto ben poco", e infatti queste teorie funzionano così bene che questo paese è diventato da una parte il paese dei balocchi dei delinquenti, e dall'altra i cittadini onesti sono praticamente senza protezione contro gli stessi delinquenti! ...com'era? Avanti così... :rolleyes:
Permettimi una domanda
Cosa pensi che spinga una persona a commettere un crimine? Il puro desiderio di "fare del male"?
Dream_River
23-03-2007, 18:58
Pluriomicidi che lavorano in una coop (e non farò alcun commento sarcastico sul fatto che il 90% dei nominativi in quella lista lavora in coop o associazioni vicini alla sinistra, giuro :D )... ma scherziamo?
Se un Pluriomicida dopo essere uscito anticipatamente di galera passa la sua vita e lavorare in una coop ci sarebbe solo di esserne felici, chiaro esempio di un processo rieducativo riuscito alla perfezione, esattamente come più del 95% dei carcerati che hanno beneficiato dell'indulto
Se un Pluriomicida dopo essere uscito anticipatamente di galera passa la sua vita e lavorare in una coop ci sarebbe solo di esserne felici, chiaro esempio di un processo rieducativo riuscito alla perfezione, esattamente come più del 95% dei carcerati che hanno beneficiato dell'indulto
non ho capito,il 95 % degli indultati lavora alla coop?:mbe:
Dream_River
23-03-2007, 19:13
non ho capito,il 95 % degli indultati lavora alla coop?:mbe:
Ma nooo :asd: (cioè, almeno non penso :stordita: ) più del 95% degli indultati non è poi stato recidivo, quindi un ottimo esempio di processo rieducativo riuscito, e dell'inutilità della pena in funzione della società
Ma nooo :asd: (cioè, almeno non penso :stordita: ) più del 95% degli indultati non è poi stato recidivo, quindi un ottimo esempio di processo rieducativo riuscito, e dell'inutilità della pena in funzione della società
Scusa,da un lato dici che sono stati rieducati,dall'altro che la pena è stata inutile.Ma non sono stati rieducati con la pena?:mbe:
Dream_River
23-03-2007, 20:37
Scusa,da un lato dici che sono stati rieducati,dall'altro che la pena è stata inutile.Ma non sono stati rieducati con la pena?:mbe:
Ma è da quando è iniziata la discussione ad affermare l'inutilità di qualsiasi pena :cry:
Semplicemente non sono stati recidivi perchè non erano motivati a esserli, o quelli che lo sarebbero stati, hanno subito precedentemente un buon processo rieducativo
Ma è da quando è iniziata la discussione ad affermare l'inutilità di qualsiasi pena :cry:
Semplicemente non sono stati recidivi perchè non erano motivati a esserli, o quelli che lo sarebbero stati, hanno subito precedentemente un buon processo rieducativo
e chi gliela ha fatto questo processo rieducativo se non il carcere?:mbe:
Dream_River
23-03-2007, 20:51
e chi gliela ha fatto questo processo rieducativo se non il carcere?:mbe:
Ma infatti, ma non sto parlando di abbattere i carceri, ma di smetterla con questa moda "V per Vendetta...dei parenti delle vittime", lo scopo del carcere dovrebbe proprio alla luce di fatti del genere, avere una funzione unicamente rieducativa, e non punitiva
In alcuni stati, il carcere assomiglia abbastanza a questo modello che ammiro (Il Canada, l'Australia e penso addirittura alcuni carceri U.S.A.), in Italia purtroppo no, ma fintanto che viviamo in un Italia composta da piccoli "paladini vendicatori"
In alcuni stati, il carcere assomiglia abbastanza a questo modello che ammiro (Il Canada, l'Australia e penso addirittura alcuni carceri U.S.A.), in Italia purtroppo no, ma fintanto che viviamo in un Italia composta da piccoli "paladini vendicatori"
hai detto che il 95% degli indultati è riabilitato,se è vero(io non lo so) non mi pare una brutta media.
Ma infatti, ma non sto parlando di abbattere i carceri, ma di smetterla con questa moda "V per Vendetta...dei parenti delle vittime",
Non puoi chiedere a una persona di non odiare come non gli puoi chiedere di non amare,sono sentimenti che fanno parte degli essere umani.
Che poi la parte offesa non si debba vendicare mi pare che ci siamo arrivati altrimenti non ci sarebbe una parte terza cioe lo stato a giudicare i fatti e prendere i provvidementi ritenuti necessari.
Dream_River
23-03-2007, 21:11
hai detto che il 95% degli indultati è riabilitato,se è vero(io non lo so) non mi pare una brutta media.
Ma infatti lo dico pure io, ma come puoi vedere anche su questo forum, l'italia e piena di gente che si opponeva all'indulto gridando "NON é GIUSTO!!! DEVONO PAGARE PER I CRIMINI COMMESSI!!!, e non solo, dopo i risultati eccezzionali di questo provvedimento, continuavano a lamentarsi di una mancata vendetta!!!
Non puoi chiedere a una persona di non odiare come non gli puoi chiedere di non amare,sono sentimenti che fanno parte degli essere umani.
Che poi la parte offesa non si debba vendicare mi pare che ci siamo arrivati altrimenti non ci sarebbe una parte terza cioe lo stato a giudicare i fatti e prendere i provvidementi ritenuti necessari.
Non me ne frega se una persona odia o meno, non credo nel bene e nel male, quindi mi astengo dal giudicare la leggitimità dai sentimenti
Ma infatti lo stato dovrebbe spendere ulteriori risorse e attenzione all'abolizione di politiche punitive, cercando di sviluppare una politica carceraria di rieducazione, magari che in futuro crei le condizioni che permettano un amnistia generale
(Inoltre non credo nell'autorità dello stato e della sua utilità, in quanto una struttura gerarchica può portare solo alla corruzione, ma questo e un altro discorso OT)
Ma infatti lo dico pure io, ma come puoi vedere anche su questo forum, l'italia e piena di gente che si opponeva all'indulto gridando "NON é GIUSTO!!! DEVONO PAGARE PER I CRIMINI COMMESSI!!!, e non solo, dopo i risultati eccezzionali di questo provvedimento, continuavano a lamentarsi di una mancata vendetta!!!
Forse perche non ci crediamo che il 95% di quelli usciti ora siano tutti perfetti gentleman?
Fabiaccio
23-03-2007, 21:18
(anche se, in effetti, se non parli male della destra da alcuni vieni definito fascista)
ma sei davvero tu o ti hanno clonato il nick?
Perchè se sei davvero tu è impossibile ti sia abbassato a un livello di interventi così puerile... :stordita:
zerothehero
23-03-2007, 21:23
Non direi.
magari preterintenzionalmente si, di fatto no: sono tutte stragi con i mandanti ed esecutori mai catturati.
Tutti di destra.
Per questo la destra non è interessata ad un'amnistia sul terrorismo.
La destra i suoi terroriti non li ha mai mandati in carcere.
Sono tutti in Argentina, Giappone, evasi, prescritti, in semilibertà.
Assolutamente It quindi.
fg
Non è colpa mia se qui in Italia ci si scandalizza quando dei "veri" servizi segreti come il Mossad riescono, pur in maniera illegale, a rapire dei criminali per giudicarli in patria. :D
L' Argentina e il Giappone per svariati motivi difficilmente concedono l'estradizione (il Giappone non concede estradizione per i propi cittadini ad es.), quindi..quale è il problema?.
Quando però, a quanto pare, si dovrebbe riuscire a riportare in Italia un criminale scappato in Brasile, secondo te, è meglio sbatterlo in gattabuia o concedergli l'amnistia?
Che fa Ferrero..lo libera?
Apparte poi che Ferrero non è ministro di grazia e giustizia..meglio che stia zitto, quindi.
Senza neanche voler ricordare i centinaia di brigatisti scappati in Francia e protetti dalla sinistra francese..chissà come avrebbero reagito se in Italia avessimo ospitato i salafiti del GIA algerino.
Dream_River
23-03-2007, 21:45
Forse perche non ci crediamo che il 95% di quelli usciti ora siano tutti perfetti gentleman?
Sinceramente non me ne prò fregare meno di convincerti
Cmq, giusto per fare informazione...
Indulto e recidiva
Uno studio dopo i primi mesi dall’approvazione del provvedimento
Abstract del rapporto di ricerca
Gli “indultati“ delinquono assai meno di coloro che scontano interamente la pena.
I primi sei mesi dall’approvazione del provvedimento mostrano come il tasso di recidiva fra gli ex-detenuti beneficiari dell’indulto corrisponda a una percentuale pari all’ 11.11%. Allo stato attuale non è possibile presentare proiezioni attendibili, ma è evidente – tuttavia - come tale dato sia assai più basso rispetto al tasso di recidiva ordinario.
Recenti studi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria mostrano un tasso di recidiva pari al 68.45%. Parallelamente, i dati ISTAT degli ultimi anni mostrano che una percentuale superiore al 60% dei condannati ha precedenti penali.
Tale dato conferma l’infondatezza dell’ allarme sulla “criminalità degli indultati”, lanciato ed enfatizzato in questi mesi. Va rilevato, poi, come il numero di denunce all’autorità giudiziaria nel periodo luglio-dicembre 2006, confrontato con il medesimo periodo del 2005 non mostra un sostanziale aumento dei reati (1.308.113 nel 2005, 1.310.888 nel 2006).
I dati relativi alle caratteristiche di coloro che hanno fatto reingresso in carcere non corrispondono in alcun modo alle rappresentazioni prevalenti. In primo luogo, va rilevato come i dati mostrino una minore tendenza alla recidiva da parte degli stranieri. I dati del periodo agosto-gennaio ci dicono, infatti, come gli italiani abbiano un tasso di recidiva superiore di più di un punto rispetto agli stranieri (12,28% rispetto a 10,59%). Gli stranieri rientrati in carcere in sei mesi sono 1.033 in tutto il territorio nazionale.
Se consideriamo le tipologie di reato tra le persone rientrate, è possibile osservare come la maggioranza di esse abbiano commesso reati contro il patrimonio (46.38%) o violato la legge sulla droga (14.48%). Se si confrontano tali reati con quelli per i quali erano detenuti i soggetti scarcerati, si ha un sensibile aumento dei reati contro il patrimonio (+ 8,23%), mentre vi è un lieve calo percentuale dei reati contro la persona (-1,89%) e rimane sostanzialmente inalterata la percentuale di reati connessi con il consumo e la cessione di sostanze stupefacenti. Tali dati mostrano chiaramente come la tipologia prevalente di recidivi sia composta da soggetti marginali, autori di reati di non eccessiva gravità. Al tempo stesso, è evidente come gli episodi criminali di maggiore gravità siano numericamente limitatissimi.
Infine, merita soffermarsi sull’andamento della popolazione penitenziaria. L’incremento di sole 980 unità al 31 gennaio rispetto ad agosto (da 38.847 a 39.827) sembra in grado di garantire per un periodo di media durata condizioni di maggior vivibilità all’interno degli istituti. I risultati appaiono incoraggianti soprattutto se confrontati all’indulto del 1990, a seguito del quale furono scarcerate circa 10.000 persone e, a distanza di un solo anno, la popolazione penitenziaria era aumentata di altrettante unità.
L’analisi del tasso di recidiva dei soggetti scarcerati a seguito del provvedimento è condizionata dal fatto che i dati statistici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si riferiscono soltanto ad un campione pari a circa un terzo dei beneficiari del provvedimento provenienti dalla misura alternativa. È importante sottolineare come tale dato, di fatto, tenda a sovradimensionare il tasso di recidiva delle persone che hanno usufruito dell’indulto. Esso infatti considera solo una percentuale ridotta dei soggetti che provengono dalla misura alternativa i quali presentano un tasso di recidiva che è pari alla metà di quello delle persone provenienti dal carcere. È lecito quindi ipotizzare che un calcolo della recidiva che consideri l’universo dei soggetti che hanno beneficiato del provvedimento presenti un tasso di recidiva più basso rispetto a quello che emerge dalla lettura dei dati disponibili.
http://notizie.parma.it/allegato.asp?ID=297214
"Allo stato attuale non è possibile presentare proiezioni attendibili"
Direi di non prenderlo come oro colato.
Permettimi una domanda
Cosa pensi che spinga una persona a commettere un crimine? Il puro desiderio di "fare del male"?
(risposta lunga)
Ti rispondo, e scusa se estendo la risposta non solo nei confronti di coloro che commettono omicidi ma dei criminali in generale.
Allora, parliamo di un ladro, generalmente viene spinto a rubare dopo la constatazione che lavorare la maggior parte delle volte è fatica.
Calcola che se io voglio comprarmi una MTB da 1000 euro perchè mi piace quello sport (è un esempio, e sappiamo che ne puoi spendere ben di più per quel tipo di mezzo), con il lavoro che ho attualmente devo dedicare circa un mese del mio tempo-lavoro, un mese in cui devo fare magari un lavoro che non mi piace, dove mi faccio il cu*o, dove ti assicuro che quelle otto ore giornaliere non passano mai, e ce ne sono tante di otto ore in un mese, ma io considero comunque giusto fare così, perchè sono una persona onesta e a meno di entrate derivanti da eventuali beni di famiglia o da proventi comunque onesti, vedo come modo di comprarmi ciò che mi occorre e ciò che mi piace attraverso un lavoro onesto, anche se duro e anche se non mi piace, ora, il nostro caro ladro sa tutto questo, e proprio per questo preferisce non faticare, sa che può avere quella cosa a mie spese in 5 minuti, e sa benissimo che è protetto dalla legge (italiana!!!), perchè voglio vedere cosa farebbero oggi ad un ladro di biciclette, ma se io lo prendo e gli do (giustamente) tante di quelle botte che le bici per un po non se le potrà sicuramente gustare, io vado in galera, vengo additato come il cattivo, il giustiziere della notte (o del giorno!), colui che non comprende lo stato psico-socio-economico del "poverino" che voleva "soltanto" rubarmi una bici, dimenticando che quel bastardo non mi portava via soltanto una bici, ma 176 ore della mia vita (8 ore per 22 giorni lavorativi di un mese), alias 7 giorni e 8 ore della mia vita, perciò ritengo giusto che al signorino venga sotratta una parte della sua vita facendo in modo che passi quella parte in carcere (diciamo per un crimine di quel genere almeno alcuni mesi, non pretendo di certo la pena di morte!!!), questo è il mio concetto di punizione e questa è giustizia, un prezzo da pagare.
Ovviamente la cosa la puoi rapportare a crimini sempre più grandi proporzionando il prezzo da pagare, sino ad arrivare all'omicidio premeditato dove avendo consapevolmente tolto la vita ad una persona il prezzo che paghi è la tua vita, non morendo, ma passando quanto ti rimane da vivere in carcere.
In quanto alla psicologia di molti delinquenti, ti assicuro che il loro atteggiamento è quello di un lupo o un branco di lupi in mezzo a greggi di pecore, è gente che capisce solo il linguaggio della violenza, atteggiamenti di comprensione come il tuo vengono derisi e sfruttati per cercare di ridurre le loro già scarse pene nel caso vengano presi, questo se ovviamente il tuo atteggiamento viene applicato dal giudice del caso o da colui che è preposto a valutare un eventuale pentimento o rieducazione e relativo accorciamento della pena.
Con questo la rieducazione è importantissima, lo rimarco, ma non deve sostituire o prendere la precedenza della giusta punizione.
Tu citi i parenti delle vittime (nel caso ovviamente di omicidi), mi sembra che tu te ne freghi altamente di loro, e questa se permetti è una cosa decisamente deprecabile, un'offesa nei loro confronti!
Secondo te quello che è stato è stato e... scurdamoci 'o passato (spero di averlo scritto giusto, chiedo agli amici napoletani! :D ), mentre applicando i metodi che un paese civile dovrebbe avere, non di certo una lapidazione o sistemi di quel genere, mi sembra giusto che abbiano almeno un risarcimento morale vedendo colui che ha tolto la vita ad un loro caro pagare un giusto prezzo, questo per me è più importante della rieducazione del tuo "povero" delinquente, caro Dream_River!
Citando paesi dove viene data molta importanza alla rieducazione del carcerato, c'è da tenere presente che inanzi tutto è realmente dura dimostrare il proprio ravvedimento, non come da noi che per l'abbondare di legislatori, giudici e addetti alla valutazione che vengono spesso presi per i fondelli da delinquenti che sanno che basta dire "non lo farò più, farò il bravo, promessa di boy scout!" vengono messi in libertà a danno dei cittadini onesti, comunque, in quei paesi una volta che hai dimostrato il tuo ravvedimento, inanzi tutto le riduzioni sono meno consistenti che da noi, poi, se per caso viene valutato che ti meriti di riavere la libertà, devi rigare diritto come una il proiettile di un fucile in una giornata senza vento, perchè se per sbaglio metti giù il piede dal marciapiede dove non dovresti farlo, torni dentro e ti fai quello che ti manca con gli interessi, non come da noi, specifichiamo queste cose! ;)
Io non so se tu conosci qualche delinquente personalmente, ma se non è così ti do un consiglio visto che io ne conosco più di uno e con alcuni sono anche cresciuto assieme, ricordati che lui è da una parte della barricata e tu dall'altra, se pensi di essere suo amico perchè lui si dimostra amichevole nei puoi confronti sei un povero illuso, lui considera degno di essere suo amico soltanto colui che si dimostra duro come lui o peggio di lui, le persone oneste, noi, vengono considerate soltanto dei mezzi, ricordati che non esiterebbe un secondo a metterti in mezzo nel momento in cui la cosa gli farebbe comodo, il rovinarti per i suoi interessi a lui importerebbe meno di uccidere una zanzara, e il momento in cui ti accorgeresti di tutto questo potrebbe essere quando ti ritrovi dalla parte sbagliata di una pistola o di un coltello mentre te la faresti nelle mutande dalla paura di quanto ti sta facendo il tuo (ex)amico.
Se ti chiedi come so queste cose, ti rispondo dicendoti che sono esperienze personali dirette e non mie supposizioni.
Chiudo la mia lunga risposta alla tua domanda con delle domande a te, tu parli tanto dei delinquenti, allora dimmi, hai mai avuto contatti diretti con loro? Sei mai stato danneggiato da un delinquente? Quanti ne conosci? Vorrei capire se le tue sono solo teorie o hai avuto esperienze, anche pesanti, con delinquenti o parli solo per supposizioni supportate da tue convinzioni personali...
Un ringraziamento e un grosso saluto a coloro che hanno quotato e espresso parole di approvazione al mio post precedente, Federico (Flisi71) e Proteus. :)
PS: mi sembra di aver visto solo loro, mi scuso se c'è stato qualcun altro e non l'ho notato, ma stasera sono un po cotto dalla stanchezza... :fagiano: :)
trallallero
24-03-2007, 06:48
ma sei davvero tu o ti hanno clonato il nick?
Perchè se sei davvero tu è impossibile ti sia abbassato a un livello di interventi così puerile... :stordita:
si hai ragione e mi scuso, ho generalizzato un pò troppo :doh:
Ma non si può essere sempre perfetti :O
:D
nomeutente
24-03-2007, 12:18
Dream_River e Proteus, non mi piace lo scambio di complimenti che avete avuto nelle ultime pagine.
Non ci saranno ulteriori richiami: alla prossima si sanziona.
Dream_River
24-03-2007, 14:06
P.S. Discutere tra pari sarà possibile solo quando saprai cosa è l'educazione civica e ne conoscerai i fondamenti.
Cioè quando ti darò ragione si vogliamo dirla tutta :asd:
Wolf64, Tutto quello che hai scritto e perfettamente logico e razionale, e non mi trovo in disaccordo con te su i punti che hai evidenziato, ma ciò che a quanto pare non sono riuscito a trasmetterti e che non sto facendo tutti i discorsi che ho fatto precedentemente per "buonismo", ma perchè l'obiettivo a cui lo stato dovrebbe puntare, non è attuare la vendetta dei parenti delle vittime che tanto vorrebbero (e come tutte le vendette, illegittime, inutili e irrazionali per quanto comprensibili), ma piuttosto ricercare la causa del problema alla radice stessa e eliminarlo.
L'uomo è indubbiamente un essere razionale e Egoista (cosa che non direi se fossi un vero buonista), ma proprio perchè non farebbe mai ciò che gli procurerebbe danno e fatica inutile, non commetterebbe mai un crimine per il semplice gusto di farlo, ma per soddisfare un bisogno impellente e che non ha la possibilità di soddisfare.
Di consequenza per prevenire future motivazioni alla criminalità, bisogna ricercare la causa dell'impossibilita di soddisfare i bisogni primari, e curare i criminali da tutti quei bisogni indotti che la nostra attuale società ci trasmette e ai quali ci condiziona
Se una persona ruba per fame, e inutile punirla, fino a quando non avrà i mezzi per procurarsi da mangiare, continuera a rubare, fregandosene se rischia anche la vita, tanto la sta gia rischiando per la fame.
Se una persona ruba per avere una Porche, bisogna mostrargli la superficialità di questa risorsa, e fargli capire che non ne ha necessariamente bisogno
Varie attività rieducative atuate in altri stati, come per esempio la possibilità di essere assunti con contratti speciali in prova in aziende e industrie, hanno dato risultati incredibilmente positivi.
Dietro a un crimine c'è sempre un bisogno (e non il puro desiderio di infrangere la legge come fine a se stesso, ipotesi assurda e che nega la razionalità e la dignità umana), e bisogna trovare le situazioni sociali che portano allo sviluppo di comportamenti criminali, e risolverle
Il Criminale e sempre stato in precedenza vittima (Delle ingiustizie sociali o del sistema stesso, del influenza mediatica ecc ecc), non esistono persone "Malvagie"
Comunque, non conosco ex-detenuti, raramente mi affido all'esperienza che essendo per sua natura soggettiva non recluto valida come fonte di sapere, ma solo di pregiudizi e consuetudini, tutto ciò che penso e frutto di ragionamento filosofico e discussione
Dream_River e Proteus, non mi piace lo scambio di complimenti che avete avuto nelle ultime pagine.
Non ci saranno ulteriori richiami: alla prossima si sanziona.
Cari moderatori, se esistesse gente che conosce l'educazione e le regole di una discussione civile, non si arriverebbe a queste situazioni
Io non sono legittimato a rispondergli, ma non sono stato io a voler iniziare a insultare chi la pensa differentemente da me
Dream_River
24-03-2007, 14:17
In quanto alle retorica ti consiglio di rileggerti, la tua uscita ne costituisce una lode mentre, come ben risaputo, risulta cosa vuota ed inutile.
Veramente la retorica e considerata vuota e futile dalla scuola di pensiero anti-relativiste e spesso anche da quelle dogmatiche
Personalmente avendo un pensiero affine al nichilismo (e in conseguenza anche allo scetticismo e al relativismo), la retorica e l'arte del sapere discutere civilmente, quindi meritevole di considerazione e capace di mostrare la debolezza e le varie contraddizione del discorso altrui
Dream_River
24-03-2007, 14:33
"Allo stato attuale non è possibile presentare proiezioni attendibili"
Direi di non prenderlo come oro colato.
Oro colato no, ma per quanto fosse ancora presto per quando sono stati fatti questi studi, dubito che la percentuale reale possa variare più di tanto (magari 15%, forse anche 20% ma non di sicuro 50%)
Oro colato no, ma per quanto fosse ancora presto per quando sono stati fatti questi studi, dubito che la percentuale reale possa variare più di tanto (magari 15%, forse anche 20% ma non di sicuro 50%)
Questo è preso dal tuo articolo
"Recenti studi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria mostrano un tasso di recidiva pari al 68.45%. Parallelamente, i dati ISTAT degli ultimi anni mostrano che una percentuale superiore al 60% dei condannati ha precedenti penali"
Gli studi che vanno al di la di soli 6 mesi parlano di una recidiva pari al 60 quasi 70%,se vuoi credere che l'indulto abbia fatto chissa quale miracolo cambiando non si sa bene come le persone sei libero di credirci,a me sembra un po ingenuo.
Dream_River
24-03-2007, 17:25
P.S. Se io non conosco un argomento sono ben lieto che qualcuno mi informi al riguardo e non mi offendo per questo, lo considero, invece, un servizio prezioso per il quale devo esser grato a chi me lo presta.
Allora guarda, spiegami come funzionano le cose se pensi di saperlo :rolleyes: magari evidenzia le argomentazioni "basate sulle regole che stanno alla base della struttura civile"
NeSs1dorma
25-03-2007, 00:05
Interessante prospettiva, vorrei vedere se nel caso che i terroristi fossero tutti, invece di un'infima minoranza, dell'opposta fazione avanzerebbe, non lo credo affatto perchè ritengo sia la classica posizione "pro domo sua", la stessa proposta oscena.
ma chissà perchè non mi stupisco per nulla. Compagnucci che sbagliano, su, perdoniamoli
Dream_River
25-03-2007, 10:54
Spiegare l'educazione civica a qualcuno che ammette di non saper nemmeno cosa sia è compito arduo e faticoso, potresti dirmi per quale motivo dovrei sobbarcarmi tale ingrato compito premettendo che io non ho mai chiesto a nessuno di erudirmi ma dopo aver ricevuto un input ho sempre provveduto da solo ?.:D :D :D
P.S. Se mi paghi potrei anche prendere in considerazione di assumermi tale incombenza ma bada, ti costerebbe caro.:D :D
Solo per dimostrare che hai una più pallida argomentazione per infierire con così tanta determinazione contro chi non la pensa come te.
Insomma, dare degli idioti (Tu stesso mi hai scritto "non ci arrivi") e dei pazzi a chi non la pensa come te, per poi non portare una tesi e delle argomentazioni per confutare, non è un gran indice di credibilità
Ma siccome hai parlato fino ad ora di "Senso civico" e della mia mancanza di questo senso, non penso avrai problemi e darcene una dimostrazione, altrimenti i lettori potrebbero farsi strane idee sulla tua credibilità e interpretare questa tua determinazione con qualcos'altro
DonaldDuck
25-03-2007, 11:18
Solo per dimostrare che hai una più pallida argomentazione per infierire con così tanta determinazione contro chi non la pensa come te.
Insomma, dare degli idioti (Tu stesso mi hai scritto "non ci arrivi") e dei pazzi a chi non la pensa come te, per poi non portare una tesi e delle argomentazioni per confutare, non è un gran indice di credibilità
Ma siccome hai parlato fino ad ora di "Senso civico" e della mia mancanza di questo senso, non penso avrai problemi e darcene una dimostrazione, altrimenti i lettori potrebbero farsi strane idee sulla tua credibilità e interpretare questa tua determinazione con qualcos'altro
Ma i lettori non si fanno alcuna idea strana riguardo proteus. Anche senza "dimostrazioni di forza".
Dream_River
25-03-2007, 11:58
Ma i lettori non si fanno alcuna idea strana riguardo proteus. Anche senza "dimostrazioni di forza".
Infatti ho scritto "Potrebbero"
Personalmente, se una persona critica con fervore una tesi altrui, mi aspetto che anche lei porti delle argomentazione per confutare, altrimenti e solo un pallone gonfiato IMHO (E sia messo in chiaro sto parlando per ipotesi, non sto accusando nessuno di esserlo)
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