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View Full Version : (3d uniti) Vallettopoli


gretas
16-03-2007, 16:07
MILANO - Il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia Franco Abruzzo ha comunicato di avere notificato al direttore del Giornale, Maurizio Belpietro, un avviso disciplinare in relazione alla pubblicazione sul suo quotidiano, mercoledì 14 marzo, di alcune intercettazioni telefoniche nell'ambito dell'indagine di Vallettopoli. Al direttore vengono contestate, tra le altre, le violazioni della carta dei doveri dei giornalisti e della legge sulla privacy.



LELE MORA INTERROGATO A POTENZA



A Potenza e' finito l'interrogatorio di Lele Mora, uno dei due principali indagati nell'inchiesta su foto e ricatti ai vip.

Il suo avvocato, Nadia Alecci, ha spiegato ai giornalisti che il colloquio con il gip, Alberto Iannuzzi, e' durato poco perche' Mora ha un ruolo non centrale nell'inchiesta.

Una perquisizione e' stata fatta stamani dalla Polizia nell'abitazione milanese di Mora. L'agente delle star ha detto di essere ''sereno e tranquillo''. ''Non ho niente di cui aver paura'', ha aggiunto Mora, rispondendo alle domande dei giornalisti. Ad una domanda che faceva riferimento a suoi rapporti con uomini politici, Mora ha risposto: ''Non ho a che fare con uomini politici, io rappresento soltanto artisti''. Ad un altro cronista, che gli chiedeva se la sua figura sia paragonabile a quella di Luciano Moggi nella cosiddetta ''calciopoli'' dell'estate 2006, Lele Mora ha replicato: ''Non mischiamo sacro e profano. Moggi e' il sacro, io il profano''.

A chi gli chiedeva dell'esistenza di un archivio con immagini di noti personaggi non ancora pubblicate Mora ha risposto: ''Qualche archivio segreto? Non c'e' nessun archivio segreto''.



VALLETTOPOLI: VIETATE NOTIZIE NON ESSENZIALI



E' vietata "con effetto immediato" la diffusione di notizie che non hanno interesse pubblico, che non sono essenziali, o che attengono a particolari della vita privata in merito alla sfera sessuale. Lo ha deciso, in relazione alla vicenda oggetto dell'inchiesta di Potenza, il Collegio dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali che ha adottando ieri un provvedimento.

Il Garante per la protezione dei dati personali nel provvedimento vieta ''con effetto immediato'' a ''tutti gli organi di informazione di diffondere notizie, in particolare quando:
1) si riferiscano a fatti e condotte private che non hanno interesse pubblico; 2) riguardino notizie, dettagli e circostanze eccedenti rispetto all'essenzialita' dell'informazione;
3) attengano a particolari della vita privata delle persone diffusi in violazione della tutela della loro sfera sessuale''.
Il Garante sottolinea inoltre che ''la violazione di tale provvedimento, che sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, costituisce reato punito con la reclusione da tre mesi a due anni ed e' fonte di responsabilita' per una eventuale richiesta di risarcimento danni.
Il Garante provvedera', infine, a denunciare alla autorita' giudiziaria competente ogni singola violazione che venisse rilevata''. ''Il provvedimento - spiega ancora l'Autorita' - si e' reso necessario perche' pur nel quadro di vicende per le quali e' configurabile un interesse pubblico alla conoscenza anche dettagliata di fatti, 'sono state diffuse alcune informazioni e notizie, anche non estratte da trascrizioni di intercettazioni, che hanno oltrepassato i limiti del diritto di cronaca e violato i diritti e la dignita' delle persone interessate, a prescindere dalla veridicita' di quanto diffuso'''.


http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_2112795050.html

gretas
16-03-2007, 16:08
ESCLUSIVO ! DA VALLETTOPOLI A "GIORNALISTOPOLI" .

I RETROSCENA ED I NOMI DEI GIORNALISTI CHE "FIANCHEGGIAVANO" MORA&CORONA !



Cari lettori, SVANITY è riuscito ad entrare in possesso di tutte le documentazioni che provano e smascherano la campagna di disinformazione messa in atto (inutilmente ! ) dalla "Banda Mora & Corona". E seguendo il buon esempio ..... di Maurizio Belpietro, oggi dalle ore 20:00 in poi (ora italiana) pubblicheremo e sveleremo tutte le manovre in corso per depistare e sventare le indagini della Procura della Repubblica di Potenza , i nomi dei giornalisti coinvolti, di quelli indagati, intercettati, e tutto quello che gli "illustri" giornalisti della stampa nazionale sinora non vi hanno raccontato !

Perche lo facciamo ? Benedetto Croce che sosteneva che "Ogni mattina il buon giornalista deve dare un dispiacere a qualcuno".



Vi aspettiamo, e ci raccomandiamo, passate parola ! E' internet l'unico vero luogo di democrazia e di libertà di stampa. Diffidate dai "paroloni" che ascoltate in televisione e sui giornali. I giornalisti che ascoltate e leggete, non sono corrotti o malvagi, hanno solo famiglia ! E senza stipendio a fine mese la vita è dura, molto dura !

E dopo domani , credeteci, per qualcuno non sarà più un bel giorno ! Un appuntamento quindi da non perdere!

FastFreddy
16-03-2007, 16:21
ESCLUSIVO ! DA VALLETTOPOLI A "GIORNALISTOPOLI" .

I RETROSCENA ED I NOMI DEI GIORNALISTI CHE "FIANCHEGGIAVANO" MORA&CORONA !



Cari lettori, SVANITY è riuscito ad entrare in possesso di tutte le documentazioni che provano e smascherano la campagna di disinformazione messa in atto (inutilmente ! ) dalla "Banda Mora & Corona". E seguendo il buon esempio ..... di Maurizio Belpietro, oggi dalle ore 20:00 in poi (ora italiana) pubblicheremo e sveleremo tutte le manovre in corso per depistare e sventare le indagini della Procura della Repubblica di Potenza , i nomi dei giornalisti coinvolti, di quelli indagati, intercettati, e tutto quello che gli "illustri" giornalisti della stampa nazionale sinora non vi hanno raccontato !

Perche lo facciamo ? Benedetto Croce che sosteneva che "Ogni mattina il buon giornalista deve dare un dispiacere a qualcuno".



Vi aspettiamo, e ci raccomandiamo, passate parola ! E' internet l'unico vero luogo di democrazia e di libertà di stampa. Diffidate dai "paroloni" che ascoltate in televisione e sui giornali. I giornalisti che ascoltate e leggete, non sono corrotti o malvagi, hanno solo famiglia ! E senza stipendio a fine mese la vita è dura, molto dura !

E dopo domani , credeteci, per qualcuno non sarà più un bel giorno ! Un appuntamento quindi da non perdere!

Naturalmente agli sciacalli qua sopra non arriverà nessun avviso disciplinare....

gretas
18-03-2007, 15:50
sciacalli?
perche' raccontano da giornalisti chi proteggeva Corona?
Perche' e' naturale che questo ometto palestrato avesse una rete molto potente dietro!

Se permetti la gente deve sapere.

Sciaccalli....sono la banda COrona,chi li proteggeva,tutti quelli che l'hanno legittimato.

Loro sono gli sciacalli,non i soliti furbetti.

gretas
18-03-2007, 15:52
“GIORNALISTI & "VALLETTOPOLI" : LE INTERCETTAZIONI ED I VERBALI - 1 parte


Nell'inchiesta su "Vallettopoli" compaiono diverse intercettazioni, ed interrogatori a giornalisti, e come sempre ci sono "i buoni" ed "i cattivi". Per non essere accusarti di giustizialismo chissà di che altro, LE PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE (CLICCA QUI) gli atti giudiziari del Tribunale di Potenza, secondo quanto risulta dall'ordinanza di applicazione di misure cautelari, personali e reali del Gip dr. Iannuzzi, emessa ai sensi degli artt. 272, 273, 274, 291 e 321 del Codice Procedura Penale



Ci preme innanzitutto porre alla vostra attenzione i nostri commenti a latere , che vi invitiamo a leggere, per poter meglio capire lo spirito e le ragioni che ci hanno indotto a rendere pubbliche le intercettazioni ed il contenuto degli interrogatori resi da alcuni giornalisti dinnanzi all' Autorità Giudiziaria nel corso delle indagini su "Vallettopoli" .




Eccovi quindi i documenti "esclusivi" dell'inchiesta condotta dal p.m. John Henry Woodcok (sopra nella foto) della Procura della Repubblica di Potenza che ha coordinato le indagini svolte dallo S.C.O. il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato presenti nella sezione SVANITY DOSSIER (clicca qui) di questo sito-blog , contenute nell'ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, dr. Alberto Iannuzzi.

Abbiamo diviso i giornalisti e gli episodi in categorie ed episodi (da noi commentati) per aiutarvi a capire meglio i fatti accaduti. In questa 1ma parte si parla di Pietro Calabrese (direttore di PANORAMA), Emilio Fede (direttore del Tg4) , Alfonso Signorini (direttore di CHI) , Umberto Brindani (ex-direttore di CHI ed ora direttore di SORRISI-CANZONI TV)

Buona lettura, e sopratutto ...buon divertimento !


http://www.svanity.org/

Lorekon
18-03-2007, 15:52
considerato com'è finito il caso Farina, a Belpietro daranno un buffetto sulla guancia...

gretas
18-03-2007, 15:54
Nell'inchiesta su Vallettopoli compaiono diverse intercettazioni, ed interrogatori a giornalisti, e come sempre ci sono "i buoni" ed "i cattivi". Per non essere accusarti di giustizialismo, ci preme innanzitutto porre alla vostra attenzione alcune premesse, che vi invitiamo a leggere, per poter meglio capire lo spirito e le ragioni che ci hanno indotto a rendere pubbliche le intercettazioni ed il contenuto degli interrogatori resi da alcuni giornalisti dinnanzi all' Autorità Giudiziaria nel corso delle indagini su "Vallettopoli"

LA CARTA DEI DOVERI DEL GIORNALISTA

(promulgata dal Consiglio Nazionale dell' Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa, l'8 luglio 1993)

Il lavoro del giornalista si ispira ai principi della libertà d'informazione e di opinione, sanciti dalla Costituzione italiana, ed è regolato dall'articolo 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963:

«E' diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d'informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e della buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori»

Il rapporto di fiducia tra gli organi d'informazione e i cittadini è la base del lavoro di ogni giornalista. Per promuovere e rendere più saldo tale rapporto i giornalisti italiani sottoscrivono la seguente Carta dei doveri.

Questi alcuni principi e doveri contenuti nella Carta:

Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile.

La responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra. Il giornalista non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli dell'editore, del governo o di altri organismi dello Stato.

Il giornalista non deve omettere fatti o dettagli essenziali alla completa ricostruzione dell'avvenimento.

La violazione di queste regole integranti lo spirito dell'art. 2 della legge 3.2.1963 n. 69 comporta l'applicazione delle norme contenute nel Titolo III della citata legge.



Bene, cari lettori, tutto ciò premesso, eccovi i documenti "esclusivi" dell'inchiesta condotta dal p.m. John Henry Woodcok della Procura della Repubblica di Potenza che ha coordinato le indagini svolte dallo S.C.O. il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, contenute nell'ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, dr. Alberto Iannuzzi. Abbiamo diviso i giornalisti e gli episodi in categorie ed episodi (da noi commentati) per aiutarvi a capire meglio i fatti accaduti. Buona lettura

gretas
18-03-2007, 15:56
PIETRO CALABRESE


Fra i buoni vogliamo innanzitutto segnalare Pietro Calabrese, (sopra nella foto) il Direttore del settimanale PANORAMA (edito dalla Mondadori), il quale pur avendo intrattenuto ottimi rapporti con Lele Mora, ed essersi avvalso in passato allorquando dirigeva il mensile Capital (editore RCS Periodici) della collaborazione giornalistica di Fabrizio Corona ( che firmava una rubrica con lo pseudonimo di "La Gina") , in quest vicenda giudiziaria ha dimostrato di essere una persona attenta e sopratutto un ottimo giornalista. Eccovi il testo del suo interrogatorio: (dall' ordinanza del GIP)

"Successivamente è stato lo stesso direttore della rivista “PANORAMA” Pietro CALABRESE ( sulla cui rivista, come già riferito in premessa, in data 13 giugno 2005, è stata pubblicata una intervista del Corona in ordine alla sua attività di paparazzo),- escusso a sommarie informazioni il 30 novembre 2006, che ha riferito di aver ricevuto, il 21 o il 22 novembre, presso il proprio studio Fabrizio CORONA. In tale frangente il CORONA gli aveva rappresentato che che la Magistratura stava indagando su di lui, manifestando, quindi, l’intenzione di rilasciare un’intervista. Nel caso specifico, il direttore CALABRESE ha precisato di aver fatto comunicare allo stesso CORONA che la sua testata non era disponibile a pubblicare interviste a “carattere difensivo” mentre era in corso un procedimento penale.

Calabrese – No. Possa aver rilasciato dichiarazioni, ma virgolettati… sa… Comunque: no, perché è venuto Corona da me personalmente, cosa che non aveva mai fatto. E’ venuto la settimana scorsa, non so se martedì o mercoledì, credo martedì. E’ venuto accompagnato da una persona che io non conosco. Io ho fatto entrare nella mia stanza il vice direttore, in modo che eravamo due e due.

Woodcock – Per suoi motivi precauzionali, diciamo.

Calabrese – Assolutamente, perché sono vecchio, faccio questo mestiere da tanti anni. Se viene lei, faccio uscire tutti. Se viene Fabrizio Corona faccio entrare un’altra persona, perché… così stiamo tutti più tranquilli. E si è offerto di rilasciare una lunga ed ampia intervista, ed ha spiegato che lui era disponibile a parlare con “Panorama”, oltre al fatto che “Panorama” è il giornale che è più venduto, bla, bla, bla, perché era convinto che la Magistratura stava indagando su di lui, stava indagando per una serie di reati, tra cui ha specificato l’estorsione. Lui ha sostenuto ovviamente che non aveva mai tentato di estorcere checchessia a chiunque, a nessuno, e lui voleva spiegare il meccanismo di come certe foto fatte poi non finivano sui giornali. Allora diciamo…

Woodcock – Voleva utilizzare “Panorama” come strumento difensivo?

Calabrese – Bravo. Esatto .

Fasano – (parola incomprensibile).

Calabrese – Esatto. Allora in questi casi…

Woodcock – Infatti, diciamo…

Calabrese – …”qua nessuno è fesso”, io ho fatto quello che ho fatto sempre in questo casi. Ormai faccio il Direttore da dodici anni. Quindi insomma diciamo che ne ho viste molte. Poi lui per carità sarà assolutamente specchiato...

Woodcock – Sì, per carità.

Calabrese – E ho preso tempo, dicendogli: “Guarda è una cosa complessa. Io comunque bisogna che di questo ne parli con l’ufficio legale della Mondadori, perché non voglio correre rischi”, perché ovviamente… questo a lui non l’ho detto, ma lei capisce che quando qualcuno si offre per fare un’intervista…

Woodcock – Potrebbe essere quasi una forma di favoreggiamento…

Calabrese – No, ma non è neanche questo.

Woodcock – Vittima di una strumentalizzazione.

Calabrese – Normalmente serve a lanciare dei messaggi. Siccome io o il giornalista non sa né che tipo di messaggi sono, né a chi possono essere lanciati, visto che stiamo parlando dell’ipotesi di reato, visto che stiamo parlando di un’indagine della magistratura, gli ho detto: “Guarda, io ne devo parlare con il mio avvocato”. E lui ( Corona - n.d.r.) mi ha detto: “Va bene. Allora io ti lascio il numero di telefono del mio avvocato”. Mi ha dato il telefono e il numero, però io il nome onestamente non me lo ricordo. Mi ricordo solo che ha mi ha detto che è di Verona. Mi ha colpito infatti che questo avvocato è di Verona. Gli ho detto: “Guarda si parlano i due avvocati. Se l’avvocato della Mondadori ritiene che la cosa si possa fare, noi possiamo provare a fare un’intervista. Naturalmente, se nel corso dell’intervista ci sono cose che non ci convincono, amici come prima e la cosa finisce là”. Dopodiché io ho informato di questo il legale della Mondadori, che si è messo in contatto qualche giorno dopo, quindi parlo della fine della scorsa settimana. Sennonché, nel frattempo mi è arrivata la sua lettera di convocazione. Quindi ho chiamato il mio legale e ho detto: “Alt! Perché io devo essere sentito come testimone, come persona informata dei fatti, quindi con il cavolo che «Panorama» pubblica una riga da ora fino a quando l’inchiesta non è chiusa per motivi che non le so spiegare”. Quindi questo è il mio rapporto con Corona negli ultimi due–tre anni.


http://svanity.squarespace.com/svanity-dossier/

gretas
18-03-2007, 15:58
EMILIO FEDE


Il giornalista Emilio FEDE (sopra nella foto con Teodora Rutigliano) escusso a Milano in data 1 dicembre 2006, ha riferito alcune notizie circa un ulteriore probabile episodio di sfruttamento della prostituzione avvenuto in Francia, su uno yacht al largo di Saint Tropez. Nel dettaglio, lo stesso racconta di una dipendente del TG4, Teodora RUTIGLIANO, ospitata a bordo del suddetto battello insieme ad altre avvenenti donne e facoltosi uomini.

Stralcio dal verbale di sommarie informazioni rese dal giornalista Emilio FEDE in data 1 dicembre 2006 (l’episodio di Saint Tropez e le responsabilita’ di Paola Cossu), all’ A.G. ed alla P.G. delegata.

Woodcock – Che gestiscono e sfruttano delle ragazze, diciamo noi, magari approfittando della inesperienza di queste ragazze stesse, inducendo le stesse a prendere una via che probabilmente non è quella proprio che le ragazze intendevano.

Fede – Certo.

Woodcock – Ecco. Voglio dire, era un giro di parole, insomma, per edulcorare l’espressione più brutale di uno sfruttamento della prostituzione, seppure, diciamo, di alto bordo.

Fede – Termine che ho usato anch’io.

Woodcock – Eh?

Fede – Termine che ho usato anch’io.

Woodcock – Eh. E quindi voglio dire che questa è la domanda… questa è la premessa e questa è la domanda.

Fede – Allora, io sono molto serio e chiaro. Eh… forse nel mese di maggio–giugno, io…

Woodcock – Questo verbale è segretato, ovviamente. Io glielo devo dire perché… anche perché siccome…

Fede – No. Ma io, guardi, sono… è una cosa molto chiara questa.

Woodcock – No, io glielo dico per discrezione, perché le cose che diremo…

Fede – A parte, voglio dire, (parole incomprensibili), non so se avete (parole incomprensibili), comunque in questa vicenda io sono ben preciso. Sono uno che… lei sta facendo questa inchiesta, io l’ho fatta per conto mio, tentando di arrivare alla verità di questi personaggi e soprattutto di Anna Paola Cossu, che io conosco molto bene e con la quale ho interrotto i rapporti quando ho avuto il sospetto che ci fosse qualcosa di chiaro. Io ho chiamato il Questore di Milano, per telefono. Il Questore di Milano gentilmente mi ha mandato un vicequestore per ascoltare che cosa avevo da dire. Sono andato a cena e io ho detto: “Secondo me, qui c’è qualcosa che non funziona. Vengono fatti dei servizi fotografici e vengono spediti non si sa bene a chi, per poi vendere queste ragazze”. Chiaro?

Woodcock – Chiarissimo.

Fede – Io mi fermerei anche qui, nel senso che però aggiungo che in quei giorni, onde creare una preoccupazione a questi signori che io sospettavo… non sono un Magistrato, (parole incomprensibili), però cronista è uguale. Ho fatto… ho mandato in onda ben tre servizi (parole incomprensibili), dove ipotizzavo, in parte non era questa la realtà, che ci fossero indagini a livello anche di Polizia… di indagine di Polizia internazionale per stabilire se le ragazze da qui venivano vendute sui panfili dei ricchi proprietari.

Woodcock – Sui panfili?

Fede – Yes. Basta. E io mi fermo qui. Perché… con la signora… come si chiama lei…

Woodcock – Paola Cossu.

Fede – Eh… ci siamo lasciati con un messaggio, un SMS (parola incomprensibile), nel quale gli dicevo: “Non mi piacciono le persone che fanno traffico di donne”. E’ chiaro?

Woodcock – Ma l’oggetto di questo… tanto per essere… non più concreto, perché lei lo è stato già abbastanza. L’oggetto specifico di questa sua medianza, diciamo… ci sarà stata la scaturigine, no, la prima goccia…

Fede – Sì. Ecco, guardi, dottor…

Woodcock – Woodcock.

Fede – …Woodcock. No… sa, perché io l’ho fatta intervistare. (parole incomprensibili) il mio giornalista (parole incomprensibili) registrato. Ho detto: “Per favore, (parole incomprensibili) le cose”. Allora, perché… come ogni anno, io faccio realizzare dei servizi nei luoghi di vacanza, (parole incomprensibili), mai. (parola incomprensibile) i luoghi celebri.

Woodcock – Va bene, in Tailandia.

Fede – (parole incomprensibili). Allora…

Woodcock – (parole incomprensibili) sta nel sud dell’Inghilterra, però insomma ogni adozione...

Fede – Questa sì la so, la storia del (parole incomprensibili)… conosco quel che si dice. Comunque i miei sono di (parola incomprensibile), sono… i parenti di mia moglie sono napoletani (parole incomprensibili), comunque… mando una mia giornalista a Saint–Tropez per girare un servizio panfili, vacanze, (parole incomprensibili), insomma, balli… eccetera. Questa mia giornalista mi telefona e fa: “Direttore, qua è una cosa bellissima” – “Che cosa?” – “Un bellissimo panfilo che arrivava” – “Sì. E allora?” – “Eh, ma sopra c’erano delle ragazze, guardi, che… certamente si conoscono. Di persone… delle ragazze che conosciamo”.

Woodcock – Conosciute, diciamo, nell’ambiente dello spettacolo?

Fede – Più o meno.

Woodcock – Come, per esempio… facciamo qualche esempio.

Fede – No, perché non sono in grado in questo momento. Non per sottrarmi.

Woodcock – Perché… forse lo sa la sua giornalista.

Fede – Forse lo sa la mia giornalista.

Woodcock – E come si chiama la sua giornalista?

Fede – E forse lo so anch’io.

Woodcock – Eh. Però, voglio dire, lei se lo sa me lo dovrebbe dire.

Fede – Se non (parole incomprensibili).

Woodcock – Esattamente. Però voglio dire, insomma…

Fede – Allora, guardi, in mezzo c’è una ragazza che ha lavorato con me e che continua a lavorare con me. E’ noto che con questa ragazza io ho avuto un rapporto sentimentale. E’ lecito?

Woodcock – Lecitissimo.

Fede – Perfetto.

Woodcock – E ci mancherebbe, anzi!

Fede – A bordo che c’era anche lei.

Woodcock – Si chiama Dora, mi pare?

Fede – Ecco, appunto. Facciamo un gioco… o facciamo il gioco di quelli che sa, se no è inutile che mi tirate… io sono molto onesto, molto corretto…

Woodcock – Anch’io.

Fede – …e non ho nulla da… appunto. Non ho nulla da nascondere. Quindi visto che lei lo sa, quando io ho parla… cioè ha trovato lei con altre persone. Dora era legatissima a Paola Cossu. Quando mi hanno segnalato la presenza di questa ragazza…

Woodcock – Dora. Lei ovviamente si è arrabbiato.

Fede – No, ma io… la storia era finita. Qui dobbiamo… ed io faccio una domanda a lei. Se (parole incomprensibili)…

Woodcock – No, noi abbiamo…

Fede – Vada avanti.

Woodcock – Eh. Noi sappiamo… adesso, voglio dire, per giocare, tra virgolette, a carte scoperte.

Fede – (parole incomprensibili).

Woodcock – Noi sappiamo, appunto… quello che sappiamo noi è che c’è questo deprecabile mercato, come lei prima, direttore, l’ha giustamente definito.

Fede – Denunciato.

Woodcock – Mercato di donne.

Fede – Io l’ho denunciato. Io l’ho denunciato.

Woodcock – Che spesso vengono attratte con lo specchietto delle allodole.

Fede – Questo è un problema che (parole incomprensibili), perché io non lo so. Quando il vicequestore è venuto da me, dice: “Sì, direttore, va bene. Ma ci vuole la vittima e il (parola incomprensibile) se non c’è la denuncia scritta di un personaggio, noi…”. C’è a bordo questa Dora ed io mando il messaggio, dicendo: “E’ una vergogna. E’ finito tutto". La Cossu manda un messaggio, dicendo: “E’ sul panfilo di amici. Perché? Ti dispiace?”. La mia risposta: “No. Mi dispiacciono soltanto quelli che fanno mercato di donne”. Ho finito.

Woodcock – A lei Dora non le ha mai detto nulla… al riguardo non le ha mai detto…

Fede – No, no, no.

Woodcock – …“Mi hanno costretto”.

Fede – Dora… ancora in questi giorni le ho detto: “Tutto questo casino, ma non ti hanno ancora chiamata?”. Perché sapevo… so che la storia lega Fabrizio Corona (parole incomprensibili).

Woodcock – Lei… dico, lei, direttore, sa pure di essere intercettato, perché lo dice che è stato intercettato.

Fede – A questo punto sì. Ma tutto questo risulta dalle intercettazioni, no?

Woodcock – Sì, sì.

Fede – Non mi pare che ci siano dei misteri su questo.

Woodcock – No, non c’è nessun mistero.

Giobbi ( Vice Questore dello S.C.O. - n.d.r.) –Volevo sapere io se era possibile… insomma, che lei sappia, qual è il ruolo che svolge Paola Cossu, dove lavora, con chi lavora?

Fede – L’ho detto. Allora, Cossu, l’ho detto mille volte, fa l’assistente caposegreteria di… come si chiama? Di Corona, con… infatti io dicevo ancora a Dora: “Dora, ma che cazzo fai (parole incomprensibili) questa storia?". Dice: “No, lei non si occupa dell’estero”. E a quel punto le ho sempre detto: “Mah!”. E probabilmente saranno parecchie ragazze che (parole incomprensibili).

Giobbi – Infatti questa Cossu stava (parole incomprensibili), no?

Fede – Ma io sono andato avanti.

Woodcock – Questa sua giornalista come si chiama? Come si chiama questa che ha fatto…

Fede – Francesca Ambrosini.

Woodcock – Questa…

Fede – Non la terrorizzate.

Woodcock – No!

Fede – E’ la persona più dolce di questo mondo.

Woodcock – Ma io normalmente non terrorizzo nessuno, per carità.

Fede – No, no. Chi vede (parole incomprensibili). Allora… ma pensi che il mondo è piccolo, perché io qualche giorno dopo, andando in vacanza nella mia casa di Anacapri, passando al porto, rivedo il panfilo che avevo visto nelle immagini.

Woodcock – Che era arabo, mi pare? Cos’era?

Fede – Bella domanda. Batteva Chin… Chi…

Woodcock – King’s on Giamaika. Ma quelli battono… diciamo, io sono un appassionato di mare, quindi…

Fede – Lo so. (parole incomprensibili) mi sembra che si chiamasse Movida. Allora, mi sono avvicinato e… (parole incomprensibili) brutti personaggi (parole incomprensibili).

Woodcock – Da italiani oppure…

Fede – Aspetti, si lasci incuriosire. Mi avvicino, li guardavo con sospetto, faccio: “Ah… speak italian? This boat come from… from…”. Si guardavano tra di loro ed in pratica (parola incomprensibile) mi ha mandato a fare in culo. Allora, sono andato a chiedere al (parole incomprensibili) di porto: “Ma di chi è questa barca?” – “Lasci perdere” e lì si ferma tutta la mia vicenda. Potrei salutare e andarmene.

Woodcock – E non gliel’hanno detto di chi era?

Fede – No, no, no. Lei lo sa… lo sa la Cossu… lo sa la Cossu?

Woodcock – Perché l’ha mandato… dico, sopra al panfilo?

Fede – Non lo so che l’abbia mandata lei.

Woodcock – Però, insomma, questa si è trovata…

Fede – Dalle intercettazioni risulta che io dico a lei… “Non ce l’ho… se sono amici… o sono amici, perché, ti dispiace?” – “A me non dispiace affatto. Mi dispiace chi fa mercato delle donne”.

Woodcock – Invece dei rapporti che ci sono tra Corona e Mora?

Fede – Eh…

Woodcock – Eh? Perché, voglio dire… va bene, Mora è amico suo. Questo insomma… dico, amico…

Fede – Amico, che è il mio agente.

Woodcock – E’ il suo agente.

Fede – E’ un agente, come lo è la Ventura, di Cristian De Sica, (parola incomprensibile).

Woodcock – Perché là c’è un rapporto strano, non personale, che non ci interessa, tra Mora e Corona, quelli sono affari loro. Ma c’è un rapporto nella gestione di queste ragazze, diciamo… parlo anche di altre ragazze, parlo anche di ragazze… non so, Aida Yespica, per esempio, appunto.

Fede – L’ho vista una volta nella vita, purtroppo, e vestita anche.

Woodcock – Forse volevano fare… i signori volevano farle qualche domanda.

Giobbi – No, no. Quello che, appunto, le ha già anticipato il dottor Woodcock, cioè questo intreccio: Paola Cossu, Fabrizio Corona e Lele Mora, perché… voglio dire, le ragazze che vengono gestite dalla Cossu, perché qui si parla di gestione, visto che anche lei manda un messaggio: “Chi traffica in donne”.

Fede – Ma solo in questo caso, eh.

Giobbi – Solo in questo caso. Quindi, ad esempio, lei non sa se altre ragazze sono dalla Cossu inviate e perché uno deve cedere all’invito della Cossu, cioè è quello che mi manca. Come mai la signorina…

Fede – Posso essere sincero? Mi piacerebbe… sarei stato molto più contento di lei di saperlo.

Giobbi – Cioè ci sarà sotto…

Woodcock – Cioè il dottore vuole sapere se praticamente ci sono alcune di queste ragazze, parliamo ovviamente delle ragazze meno note, perché è chiaro…

Fede – Ma ci saranno, ci saranno! Però il problema è che… ad esempio, quando io chiedo: “Come mai?”, dice: “No, mi hanno offerto una vacanza”.

Woodcock – Perché lei sa, lo voglio dire a lei, che è sfruttamento della prostituzione.

Fede – Ma sì. Ma guardi che so tutto, eh. Ho fatto il cronista per trent’anni, quindi…

Woodcock – Certo, ma io glielo devo dire per forza, perché se no, diciamo, la mia presenza qua è proprio inutile. Glielo devo dire…

Fede – Scusi, Magistrato, io le sto fornendo (parole incomprensibili) per quello che le interessa più di tutte le altre, ma perché? Perché ne sono…

Woodcock – Più indignato?

Fede – No, indignato, perché sono (parola incomprensibile) protagonista, la cosa, tra virgolette, mi divertiva e… tant’è che io, ripeto, e glielo ripeto, per tre giorni di seguito ho mandato in onda il servizio, dicendo: “Si sta indagando su traffico… possibile traffico di droga… – non di droga – di ragazze e, chissà, anche…”.

Woodcock – Questo qualche mese fa. E’ stata quindi… è una cosa quasi… Cassandra.

Fede – L’ho anticipato.

Woodcock – Cassandra…

Fede – Non si offenda, l’ho anticipato.

Woodcock – No, per carità.

Fede – O giugno o luglio. (parole incomprensibili) che si sa, no? (parole incomprensibili) intercettazione…

Giobbi – Scusi, però… scusi, lei dice: “Mora è soggetto”, però sapendo dei legami che ha con Fabrizio Corona e Paola Cossu… questo messaggino che lei, ad esempio, ha mandato alla Cossu… cioè poteva anche essere mandato a Corona o a Mora.

Fede – A Corona è andato… come risulta dalle intercettazioni, è andata una telefonata, dicendo: “(parole incomprensibili)”. Ma lì… guardi che questa Cossu è una mascalzona, (parola incomprensibile) per questo, questo e questo. Io non posso né metterle le manette, né denunciare, né fare altro, perché poi oltretutto non è che io abbia avuto confidenza da qualcuno. Se avessi avuto delle confidenze, sarei tornato qui in Questura… sarei tornato in Questura, dicendo: “Ho delle…”. (parole incomprensibili).

Giobbi – Lei ha incontrato Fabrizio Corona ultimamente?

Fede – No.

Giobbi – Nell’ultimo periodo non l’ha mai incontrato?

Fede – No, ma io Fabrizio Corona l’avrò visto di persona… l’avrò incrociato una volta. Con Fabrizio Corona ci ho parlato per delle foto che sono andate su “Chi”. Io con Fabrizio Corona non ho mai avuto nessun rapporto, tranne che per dire: “Per favore, se hai delle mie foto…”. Non parlo di foto…

Giobbi – Queste di “Chi” sono...

Fede – No, una…

Giobbi – …recenti?

Fede – No, una è di Fabrizio Corona. Un paparazzo di… le altre le abbiamo scattate noi con (parole incomprensibili).

Giobbi – Dove?

Fede – (parole incomprensibili) al Cairo. Al Cairo.

Giobbi – Però… noi abbiamo, insomma, questo discorso intercettazioni, no. Corona nel corso di una telefonata parla con Paola Cossu e gli dice: “Sono stato da Emilio Fede. Poi domani ti dico, perché mi ha chiamato lui”. E poi parla: “Ma è anche colpa mia – dice la Paola – quella roba lì”. E Fabrizio Corona: “No, perché c’è di mezzo anche il Presidente, hai capito? Perché sapevano tutto dove sei stata, quello che hai fatto, Parigi, tutti gli appuntamenti che hai fatto, con chi ti sei vista, cosa hai fatto”. Paola Cossu: “E quindi anche su di me?” – “No, no, ti dico, sanno che sei andata a Parigi. Chiedi al tuo ufficio (parola incomprensibile) andata a Parigi, cosa sei andata a fare, sei andata a degli appuntamenti ed hai il telefono sotto controllo anche tu”. Poi la conversazione va avanti e Corona dice: “Perché ho venduto le fotografie a lui. Quelle che ha fatto alla figlia, le ho vendute… ho emesso la fattura…”.

Fede – Ah, questo è un altro discorso.

Woodcock – Questa è un’altra cosa.

Fede – Fabrizio Corona non è mai venuto da me. Io con la Cossu non parlo da sei mesi, né al telefono, né con… (parola incomprensibili). Assolutamente no. Questo è falso, non esiste. L’unica cosa: Fabrizio Corona mi ha mandato il coso dei CD per scegliere… siccome non ho più vent’anni, mi risulta… e allora (parole incomprensibili) sui giornale… lui è carino, (parole incomprensibili) sul giornale va benissimo, anche in televisione. Io no. Allora, ho detto: “Per cortesia, le fotografie che devi dare me le fai prima… cioè mi scelgo…”.


http://svanity.squarespace.com/svanity-dossier/

gretas
18-03-2007, 16:01
LE CONTRASTANTI VERSIONI DEL SETTIMANALE "CHI"




NOTA PER IL LETTORE: Il giornalista Alfonso Signorini, interrogato dal dr. Woodcock fornisce ula sua na versione sull'intervista fatta al "trans" Donato Brocco in arte "Patrizia", che è colui che ha salvato la vita a Lapo Elkann (erede della famiglia Agnelli) , il quale fi rinvenuto giaceva moribondo nel suo letto all'arrivo dell'autombulanza. Un particolare strano è che all'incontro per l'intervista era presente Lele Mora, ed un altro particolare è che la sua versione non coioncide molto con quella proveniente dagli "ambienti" FIAT. Come mai...?



(dall' ordinanza del GIP) - Ancora anche il direttore della rivista “CHI” Alfonso SIGNORINI, escusso in data 18 dicembre 2006, ha fornito ulteriori elementi sempre sui rapporti esistenti tra CORONA e MORA. La testimonianza appare più che qualificata, in considerazione della posizione rivestita dal SIGNORINI, direttore di una delle testate giornalistiche più in contatto con l’agenzia “CORONA’S”. Nel corso della deposizione in argomento, il SIGNORINI, oltre a riferire sui fatti a sua conoscenza con riferimento al caso di Lapo ELKANN, riferendo della presenza congiunta di Dario MORA e di Fabrizio CORONA nel momento dell’intervista di BROCCO Donato, ha sottolineato che, ogni qualvolta occorreva far scendere di prezzo il costo dei servizi offerti da Fabrizio CORONA, bastava chiamare Dario MORA e puntualmente il prezzo richiesto si abbassava, a conferma del forte legame personale esistente tra i due. Ad ogni modo non è un caso che proprio l’intervista al BROCCO, utilizzata poi per l’estorsione alla FIAT, sia stata fatta dal CORONA alla presenza del solito MORA.

gretas
18-03-2007, 16:05
ALFONSO SIGNORINI


Stralcio dal verbale di sommarie informazioni rese da Alfonso SIGNORINI in data 18 dicembre 2006, all’ A.G. e alla P.G. delegata:

Woodcock – E poi in particolare poi su un’intervista fatta a tale signor… diciamo, signor Brocco.

Signorini – Il…?

Woodcock – Signor Brocco.

Signorini – Ah, sì, Patrizia B.

Woodcock – Patrizia B., insomma. Sì, certo, voglio dire...

Signorini – Sì, sì, certo.

Woodcock – Identificarla non è facile, però insomma… un’intervista fatta a questo signore. E questo le dovevamo chiedere.

Signorini – Sì.

Woodcock – Va bene, Fabrizio CORONA lo conosce. Come l’ha cono…

Signorini – Fabrizio CORONA lo conosco, sì, perché è uno dei nostri… diciamo, tra i principali fornitori degli scoop, alcuni buoni, altri meno, che comunque arrivano al nostro giornale. Ecco, questo sì.

Woodcock – Uh. E questa intervista a Brocco com’è andata? Chi l’ha proposta?

Signorini – Questa intervista ci fu proposta da CORONA e…

Woodcock – E da Mora forse? Perché poi c’era Mora in a… Brocco ci ha detto che poi quando arrivaste in albergo…

Signorini – Sì, al Plaza, mi ricordo.

Woodcock – Al Plaza c’era lei… e c’era anche Mora.

Signorini – Ero io, accompagnato da… sì, dopo è arrivato Mora. Io ero accompagnato dal vicedire… no, dall’allora fotoeditor Paola Bernia, che praticamente è tra i… adesso è il mio attuale vicedirettore. Perché praticamente i rapporti con CORONA funzionavano così, almeno fino a quando io non ero direttore. Praticamente o CORONA chiamava me o il direttore Brindani, proponendoci gli scoop… i servizi fotografici. Dopo di che l’aspetto economico della cifra veniva trattato direttamente o dal direttore o da Paola Bernia che era praticamente addetta proprio a questo scopo.

Woodcock – Commerciale, insomma.

Signorini – Esatto. Mentre adesso, da quando io invece sono direttore sono chiaramente a conoscenza anche dell’aspetto economico, questo sì. Allora, io mi ricordo che mi presentai per l’intervista al Plaza di Milano, a Patrizia… al signor Brocco, accompagnato dalla Bernia, dopo di che arrivarono Brocco, CORONA e Lele Mora, sì.

Woodcock – Ma avevate un appuntamento, chiaramente?

Signorini – Avevamo un appuntamento. Sì, sì, era un servizio fotografico, per altro concordato…

Woodcock – Cioè eravate già d’accordo che loro sarebbero andati a prenderlo a Torino e che voi l’avreste aspettato al Plaza, insomma.

Signorini – Io avevo appuntamento al Plaza.

Woodcock – Comunque eravate già d’accordo prima.

Signorini – Sì, sì, assolutamente. Infatti c’era la nostra fotografa, Priscilla Benedetti, che doveva fare il servizio posato a questo signore.

Woodcock – Ed eravate già d’accordo anche sulla cifra che doveva…

Signorini – Sicuramente sì. Quello sì, certo.

Woodcock – Che ovviamente voi avevate pattuito con CORONA, non con Brocco. Cioè è CORONA che…

Signorini – Con CORONA, sì.

Woodcock – E quanto avete pagato voi?

Signorini – Guardi, io questo all’inizio non lo sapevo, perché non trattavo io la cifra, però poi adesso mi sono andato a spulciare, chiaramente sapendo di venire da lei, tutto quanto, per un ammontare di 50 mila euro. Sì.

Woodcock – A Brocco quanto gli ha dato, 15 mila mi pare?

Signorini – 15 mila.

Giobbi – O 12. 12 o 15.

Signorini – No, assolutamente. Infatti io avrei voluto fare anche delle domande scabrose, perché era l’unica cosa che mi interessava, però non ho potuto fargliele, praticamente.

Giobbi – Però (parola incomprensibile) chiese anche parecchi soldi, eh, per toglie… per ritirare l’intervista dal mercato.

Woodcock – Credo che lui chiese…

Giobbi – 150 mila…

Woodcock – Adesso non me lo ricordo.

Signorini – 150 mila?

Woodcock – Più di 100 mila… sì, lui ad un certo punto contatto i vertici della FIAT e cioè l’Ufficio Relazioni della FIAT.

Signorini – Sì.

Woodcock – E praticamente, appunto, proposte a questi signori l’acquisto praticamente di un servizio per non… chiedendo soldi…

Signorini – Per non farlo uscire sui giornali.

Woodcock – …per non farlo uscire.

Signorini – Certo.

Woodcock – Ovvero, dicendo: “Compratelo voi, perché sa, voglio dire…”.

Signorini – Sì, sì, sì.

Woodcock – Le cose si possono dire in diversi modi. Quindi lei non sapeva appunto che lui aveva già fatto…

Signorini – No, no, nel modo più assoluto. Anche perché se no non avremmo collaborato con lui, cioè… no, nel modo più assoluto. Cioè lui non ci aveva mai messo al corrente di questi suoi… diciamo, di queste sue iniziative personali, né ci aveva chiaramente messo al corrente che prima si era rivolto… aveva cercato di piazzare la cosa a livello, tra virgolette, istituzionale, perché altrimenti noi avremmo assunto delle posizioni, direi, diverse.

Woodcock – Livello istituzionale, come lei stesso ha detto, significa attraverso un ricatto, insomma?

Signorini – E certo, assolutamente.

Woodcock – Perché questo è un ricatto.

Signorini – Questo è un ricatto, è ovvio.

Woodcock – Senta, ma lei, a parte di quello che è successo con Brocco, è a conoscenza del fatto… perché io penso che poi nel campo… insomma, nell’ambiente credo che poi non sia difficile apprendere alcune cose, che praticamente, diciamo, questa è una prassi abituale appunto di Fabrizio CORONA. Cioè che Fabrizio CORONA appunto lo fa, diciamo, di abitudine.

Signorini – Guardi, a me da quando sono direttore, che conosco le cose in modo…

Woodcock – Cioè che a voi a volte i servizi arrivano in modo residuale, non so se mi spiego.

Signorini – Sì.

Woodcock – Cioè che magari sono servizi che lui ha tentato prima di propinare ad altri.

Signorini – Assolutamente. Però non ne abbiamo mai cono… cioè per dire… io adesso le faccio questo esempio, che è la cosa di cui io sono a conoscenza in modo personale. Il servizio di Adriano, le foto di Adriano.

Woodcock – Quelle che sono arrivate dalla Svezia?

Signorini – Ecco, esatto. Quelle foto lì, io mi ricordo che CORONA… io sono diventato direttore di “Chi”, faccia conto, la prima settimana di ottobre.

Woodcock – Di questo ottobre?

Signorini – Questo ottobre. Mi ha chiamato CORONA, dicendomi: “Alfonso, guarda che ho un servizio della Madonna. Uno scoop pazzesco su Adriano”. Gli ho detto: “Ah, benissimo! Fammelo vedere. Vieni a casa mia, mi fai vedere le fotografie”. Venne a casa mia, mi fece vedere le foto e io appena ho visto le foto, ho detto: “Guarda che questa non è roba che può finire sul giornale come il mio, non mi interessa”. Poi ho detto… cioè non… per cui… e lì mi ricordo che mi propose qualcosa come 80-90 mila euro per un servizio del genere, che io ho rifiutato seduta stante.

Woodcock – Senta, ma che ci faceva… poi i suoi rapporti con Mora quali sono, tra CORONA e Mora?

Signorini – I miei rapporti, dunque, sono stati…

Woodcock – Tra CORONA e Mora, nel senso, appunto che per esempio, diciamo, se Mora era presente in albergo con Brocco, significa che…

Signorini – Mora con CORONA noi tutti sapevamo, nelle direzioni dei giornali, che erano insieme, cioè che comunque lavoravano insieme, nel senso che se, per esempio, CORONA aveva un servizio di 80 mila euro, il direttore, mi ricordo, Brindani, che allora era direttore di “Chi”, chiamava Mora per dire: “Senti, convinci CORONA a scendere un po’ di prezzo” e di fatto il prezzo scendeva.

Woodcock – Ho capito. Quindi... il prezzo scendeva?

Signorini – Sì, sì.

Woodcock – Quindi esisteva, voglio dire, questa sinergia, questa assoluta…

Signorini – Anche perché, guarda caso, su dieci servizi che CORONA produceva, otto erano fatti con gli artisti della scuderia di Lele Mora, quindi è ovvio che…

Woodcock – Che, voglio dire, mutatis mutandi è una cosa ancor più grave non per i servizi che ovviamente vengono destinati ai giornali.

Signorini – Sì.

Woodcock – Ma se questi servizi sono oggetto di un ricatto, il fatto diventa ancora più grave.

Signorini – E beh, no… quello sì. Questo sì.

Woodcock – Cioè appunto che il ricatto di CORONA e, eventualmente, anche di Mora, sia consumato ai danni degli stessi artisti della scuderia di Mora...

Signorini – Beh,, sì.

Woodcock – …è una cosa, appunto, più grave.

Signorini – Assolutamente, sì.

Woodcock – E’ meno, ovviamente, se i servizi di CORONA su ragazze della scuderia di Mora vengono poi date ai giornali, perché quella è poi anche una forma di pubblicità.

Signorini – E’ ovvio, sì, sì.

gretas
18-03-2007, 16:08
UMBERTO BRINDANI


Vi sono però delle deposizioni abbastanza imbarazzanti sul comportamento deontologico dell'ex-Direttore del settimanale CHI Umberto Brindani (sopra nella foto). che non coincidono con quelle rese dal suo sosotituto Alfonso Signorini, esclusivamente dal punto di vista professionale.

Stralcio dal verbale di sommarie informazioni rese da Marco DURANTE , titolare dell’Agenzia “PRESS”, che lavora per conto del gruppo “FIAT”, in data 1 giugno 2006 (dall' ordinanza del GIP)

Durante – Allora, il signor Luciano Regolo, Direttore di “Novella 2000”, mi ha contattato, chiedendomi se potevo dichiarare quello che era successo nei giorni immediatamente successivi al fatto accaduto a Torino di Lapo Elkann. Preciso che la “Press” è un’agenzia fotografica, che è a Torino, Milano, Roma e Maranello e lavora per il gruppo FIAT.

Di Tolla – E lei chi è di questa Agenzia?

Durante – Io sono il Presidente e l’Amministratore Unico. Io, a questo punto, in occasione dell’evento di Lapo Elkann, sono stato contattato una sera, alle undici di sera, dal signor Franco Sodano, dipendente della FIAT, dell’Ufficio Stampa FIAT, chiedendomi se ero a conoscenza di chi fosse l’agenzia fotografica “Corona”. Tra le altre cose, conosco l’agenzia “Corona”, perché è un’agenzia di paparazzi e che, spesso, nell’ultimo periodo è stata agli onori della cronaca per il problema di Parodi, Giorgio Gori e via di seguito. Sono arrivato in FIAT intorno alle dieci e mezza di sera e ho spiegato loro, sia al signor Franco Sodano che al signor Simone Migliarino, Capo Ufficio della Comunicazione di tutto il gruppo, chi era “Corona”. A quel punto mi hanno chiesto di intervenire per capire cosa aveva esattamente in possesso il signor Corona, in quanto la FIAT era venuta a conoscenza che aveva del materiale che voleva dare alla Rai, ma che la Rai, credo, perché le parole sono state così, ma credo, nella persona di Del Noce aveva evitato di far uscire qualsiasi intervista, qualsiasi dichiarazione di quello che ci fosse. Io ho chiamato… mi sono fatto dare il numero di telefono…

Di Tolla – Stiamo parlando del fatto di Lapo Elkann…

Durante – Di Lapo Elkann…

Di Tolla – …che abbiamo visto un po’ tutti in televisione…

Durante – Tutti… Esatto.

Di Tolla – Il fatto del transessuale…

Durante – Sì, del transessuale.

Di Tolla – Quindi…

Durante – Adesso le dico che cosa loro avevano…

Di Tolla – No, giusto per chi leggerà questo verbale, che inquadra la situazione.

Durante – Assolutamente. Assolutamente. Io mi sono fatto dare il numero telefonico del nostro ufficio di Milano dal Capo dei Venditori, il signor Massimo Zanotti, del signor Corona, il quale ho contattato intorno alle undici di sera. L’ho contattato, lui era impegnato in una discoteca, mi ha richiamato dopo dieci minuti. Mi ha detto… che cosa volevo, gli ho detto che ero venuto a conoscenza che lui era… aveva del materiale riguardante Lapo Elkann e volevo capire che cosa aveva. Lui mi ha detto che il transessuale che era quella notte con Lapo Elkann era un transessuale che era sotto loro contratto, in quanto loro agenti di questo transessuale, e che aveva dato l’esclusiva all’agenzia “Corona” di qualsiasi cosa, video, fotografico ed interviste.

Di Tolla – Quindi questo transessuale che faceva? Attirava i clienti per poter dare del materiale?

Durante – No. Era… in quel momento lì questo transessuale…

Di Tolla – Se era sotto contratto…

Durante – Questo transessuale, quando è successo…

Di Tolla – Era sotto contratto perché?

Durante – No, no, dopo. Probabilmente è successo questo.

Di Tolla – Ah, cioè dopo il fatto?

Durante – Esatto. Quando è successo… quando questo transessuale, credo io, adesso mi sta dicendo una cosa che pensandoci… non lo so…

Di Tolla – No, io le ho fatto una domanda.

Durante – Certo. Non so rispondere a questo. Io so rispondere dicendo che questo transessuale…

Di Tolla – Lui gli ha detto al telefono: “E’ un nostro…”.

Durante – Questo signore qua… questo signore qua, questo transessuale qua, chiaramente è andato per un tot di giorni agli onori della cronaca italiana, no? Perfetto.

Di Tolla – Certo. Però l’hanno messo sotto contratto prima o dopo?

Durante – Non lo so questo.

Di Tolla – Perché se è stato messo sotto contratto…

Durante – Lui non mi ha mai… E sarebbe molto più grave

Di Tolla – …sotto contratto prima potrebbe essere…

Durante – Molto più grave.

Di Tolla – …successo che…

Durante – Io questo non lo so, perché io questa domanda non l’ho mai fatta e non ho mai avuto risposta.

Di Tolla – Però lei quando ha telefonato a Corona, Corona…

Durante – Corona mi ha detto…

Di Tolla – La sera del fatto ha telefonato lei?

Durante – No, è successo il giorno dopo.

Di Tolla – Il giorno dopo.

Durante – Il giorno dopo.

Di Tolla – Ha detto…

Durante – Dal mio cellulare, dal mio cellulare personale.

Di Tolla – Ci dà il suo numero?

Durante – 3356289696.

Di Tolla – Perfetto.

Durante – Eh… io ho chiamato direttamente dal mio cellulare mentre ero in sede FIAT, in sede FIAT, al Lingotto, proprio la sede centrale, agli Uffici Direzionali. A quel punto io ho detto a lui: “Bene, tu hai l’esclusiva…”, continuavo a dargli del lei e lui mi dava del tu, gli ho detto che volevo sapere cosa aveva lui di video, di fotografico e di intervista, perché se uno mi parla di cose… per capirci…

Di Tolla – Scusi se l’interrompo.

Durante – Ci mancherebbe.

Di Tolla – Perché se no poi lei salta questo fatto qua. Corona è titolare di un’agenzia propria?

Durante – Agenzia… dell’agenzia “Corona”…

Di Tolla – Sì.

Durante – Che ha sede a Milano, in Viale Monza.

Di Tolla – Perfetto.

Durante – Ed è il marito di Nina Morich, la…

Di Tolla – E lei l’ha contattato sul suo cellulare privato?

Durante – Esattamente sì, perché io l’ho… mi ha…

Di Tolla – Ha il numero di…

Durante – No. Non ce l’ho più…

Di Tolla – Non se lo ricorda?

Durante – No, no, assolutamente. Me lo sono fatto dare dal Capo dei nostri venditori, che è un dipendente della “Press”, l’ho chiamato alle dieci di sera, dicendo: “Io ho un problema con Corona, ho bisogno di contattarlo urgentemente”. Il signor Massimo Zanotti ha contattato il Capo dei venditori della “Corona” e si è fatto dare il numero di telefono. Perfetto. Il signor Corona a me ha detto, a questo punto mi dice: “Noi abbiamo una intervista di questa… di questo transessuale”, che in questo momento non mi ricordo neanche come si chiamava, “abbiamo l’intervista di questo transessuale, dove dichiara tutto quello che è successo quella notte” e a quel punto dichiara una serie di porcherie incredibili, che preferirei neanche…

Durante – Che Lapo Elkann faceva i pompini a questo transessuale, che Lapo Elkann gli piaceva prenderselo nel culo, che… che quella sera lì… che non era la prima volta che andava lì… A questo punto, guardi, questo glielo dico perché… a questo punto gli ho detto al signor Corona, molto seccato: “Lei sta parlando con il migliore amico di Lapo Elkann, quindi le chiederei gentilmente di questi aneddoti neanche di raccontarmeli, non mi interessano, perché sono le parole di una persona contro le parole di qualcun altro”. Quindi per ben due volte mi sono fermato, ho detto: “Guardi, interrompiamo qua la telefonata se continuiamo su questi toni”. Dopo di che lui mi ha detto… io gli ho detto che… va be’, a questo punto… se aveva già contattato altri giornali, mi ha detto che sarebbero usciti sulle televisioni. Però, se io volevo, lui poteva fermare tutto e darci tutto in mano, se avessimo pagato una cifra che si aggira sui 200 mila euro. Questa è la cifra che lui ha chiesto e io ho detto che è una cifra fuori da ogni logica, fuori dal mercato…

Durante – Io… in quel momento ero davanti a dei dirigenti della FIAT e… ero davanti ad un dirigente della FIAT, al quale la FIAT mi ha ribadito in quel momento: “Cerchiamo di capire meglio che cosa c’è”, no. E io gli ho detto: “Ma lei ha già della roba in mano?”. E lui mi disse che aveva già una intervista video, ma che non c’era nessun problema perché questo personaggio era sotto contratto loro e che quindi qualsiasi cosa avrebbe fatto tutto… tutto quello che c’era da fare. Dopo di che io ho abbassato il telefono perché dovevamo parlarci. La FIAT ha deciso di non comprare nulla. La FIAT ha deciso di non pagare nulla perché non ritenevamo che ci fosse… anche perché la parola… non era una persona proprio… e poi si aspettava in FIAT il responso di sentire Lapo se… in quel momento mi ricordo che Lapo era più di là che di qua, quindi per noi era un momento più preoccupante della situazione di Lapo quale fosse piuttosto che questo. Dopo di che ci siamo… il signor Corona da quel momento ha cominciato a telefonarmi in continuazione dicendomi che mi dava il tempo fino all’una di notte, fino alle due di notte, perché se no lui aveva già venduto questo servizio, fino a che l’ultima telefonata, credo intorno alle due di notte, credo intorno alle due di notte, se non fossero le tre, qualcosa del genere, io gli ho detto: “Io fino a domani mattina non posso darti una risposta”. Al mattino, alle otto, mi ha chiamato e gli ho dato la risposta che non ci interessava prendere questo servizio. Questo è quanto… Posso anche dirvi come è andata poi dopo.

Di Tolla – Quindi il Corona ogni volta che vi telefonava aumentava sempre la cifra…

Durante – No, no, no, non ha mai… anzi quando io ho detto che la cifra era troppo alta, lui mi ha detto: “Io sono disponibile a trattarla”, quindi era disponibile a scendere. Ma la FIAT, nella persona di Simone Migliarino, Capo della Comunicazione, mi ha detto: “Ho parlato con la dirigenza, non c’è interesse nostro a comprare nulla”, perché se c’era un servizio fotografico… la paura di tutti era che ci fossero delle foto di quella sera, perché noi non sapevamo che cosa c’era quella sera. Poi c’è stato il Magistrato che è andato da Lapo Elkann in ospedale, quando si è svegliato, e Lapo ha fatto la sua dichiarazione di che cosa è successo quella sera. Ma noi in quel momento non sapevamo nulla, quindi la nostra preoccupazione è che ci fosse chissà… qualcosa e quindi volevamo capire che cosa c’era. In quel contesto lui ci ha chiesto dei soldi… ha chiesto a me dei soldi, direttamente a me. Dopo di che… vi racconto com’è andato a finire per il servizio fotografico. Il servizio fotografico è stato dato… ai giornali no, è stata data l’intervista, il signor Corona a quel punto…

Di Tolla – Un attimo. Corona vi ha chiesto più volte, dice: “La FIAT ha acconsentito a questo?” e voi avete detto di no. E lui vi diceva sempre: “Se non mi date i soldi, io pubblico l’intervista”?

Durante – Assolutamente sì. Mi ha sempre detto: “Voi non volete, io…”, no, mi diceva sempre la frase: “Io ho già il servizio venduto ad una televisione – parlava sempre di televisione – se non mi date… se non vi interessa questa cosa, io automaticamente la do a chi me l’ha già chiesta”.

Taddei – E l’ultima la mattina…

Durante – La mattina alle otto… adesso le sto dicendo, non so se sono le sette o alle otto del mattino. Comunque al mattino arriva la telefonata ed io gli ho dato la certezza… io ho fatto una telefonata sola a lui, o una o due, tutto il resto le ha fatte lui a me e al mattino gli ho detto: “Non siamo interessati”. E lui detto: “Benissimo. Grazie, arrivederci” – “Arrivederci”. Finito. A questo punto, per correttezza di chiudere il cerchio, il signor Corona è andato a proporre ai vari giornali l’intervista in esclusiva, cioè diceva: “Il signor Pinco Pallino…”, non mi ricordo neanche come si chiama questo qua in questo momento… uh… Patrizia, ecco, Patrizia si chiamava questa qua… questo qua… questo transessuale, Patrizia… “Io ho…” andava dai giornali e diceva: “Io ho Patrizia, che se voi mi mandate un giornalista, vi rilascia l’intervista di quella sera”. Quindi è nata un’asta su questa cosa. Il Direttore del giornale “Chi”, Umberto Brindani, persona assolutamente corretta, estremamente corretta, ha chiamato la FIAT e, non trovando nessuno, ha chiamato me e mi ha detto: “Guarda che mi hanno offerto questo servizio”. Allora io ho informato Simone Migliarino di questa ennesima situazione, dicendo: “Occhio! Perché se questo transessuale Patrizia si mette ad inventare delle vere puttanate – scusatemi il termine – che figura ci facciamo? Mica quello là può andare sul Corriere della Sera a dire tutte bugie? Facciamo attenzione su questa… cosa viene fuori, perché abbiamo a che fare con un transessuale che oggi è al centro… magari questo per farsi soldi e la stessa «Corona» che lo rappresenta…”, perché lui ha sempre detto che rappresentava Patrizia e che nessun altro, se non Patrizia, poteva parla… se non “Corona” poteva parlare con Patrizia, tramite Corona. Ed era il capo di “Corona” che parlava sempre, il proprietario, Corona in persona, sempre lui, mai un intermediario. A questo punto abbiamo… io ho parlato con Umberto Brindani e Umberto Brindani si è reso disponibile a mandare un suo giornalista ad intervistarla, a fargli fare un servizio fotografico, ma prima che tutto questo uscisse sul giornale “Chi”, lo davano alla FIAT per la visione del testo e per vedere se c’era qualcosa che non andava. Vi posso anche dire che mi pare, perché questo, ricordo bene, non so se 70 o 80 mila euro, ma questo bisognerebbe chiederlo alla Mondadori, al giornale “Chi”, sono quasi sicuro che la cifra fosse questa, non ricordo con certezza, è quella cifra che Umberto Brindani, direttore di “Chi”, mi ha detto che avevano pagato a “Corona” per l’esclusiva di questa intervista.

Quindi, con questa maniera noi ci siamo tolti il problema che il servizio è uscito, l’intervista, è uscita una intervista comunque a tutti gli effetti controllati, in realtà non c’era niente di più, non è che abbiamo dato dei grandi tagli, raccontava del più e del meno… che conosceva Lapo da tanto tempo… queste cose qua, ma dopo di che il servizio fotografico, abbiamo chiesto che il servizio fotografico fosse non… lei… volevano farlo lei mezza nuda, in biancheria intima, l’ha fatta in… pubblicato su “Chi” in esclusiva, quindi si dovrebbe andare nel mese di novembre–ottobre per vedere questo servizio, era lei in dolce vita, con i pantaloni, fotografata all’Hotel Gaia, in una suite dell’Hotel Gaia. Tutto questo è quello che so di questa situazione.

Di Tolla – Senta, quando il signor Corona le diceva: “Se non mi date 200 mila euro, io pubblico queste cose”, le ha fatto anche altre minacce?

Durante – No, lui continuava soltanto a sostenermi che quello che era successo quella notte era gravissimo, in quanto Lapo Elkann…

Di Tolla – Ma lui diceva pure: “Se non mi date i soldi, faccio uscire pure queste…” queste cose sconce che lei prima ha detto su Lapo Elkann?

Durante – Lui ha detto… quello che… l’intervista… la sostanza di quello che mi diceva allora erano queste dichiarazioni. Io di particolare…

Di Tolla – Dobbiamo essere precisi, dottore Durante.

Durante – Ho capito.

Di Tolla – Dice: “Se voi non mi date 200 mila euro, io faccio uscire questa intervista e, in questa intervista, questo transessuale dirà che Lapo Elkann…” come lei…

Durante – Assolutamente corretto così.

Di Tolla – Perfetto, ho capito così.

gretas
18-03-2007, 16:11
LA VERSIONE FIAT

Stralcio dal verbale di sommarie informazioni rese da MIGLIARINO Simone, dipendente del gruppo “FIAT”, in data 7 luglio 2006 (MANCATO PAGAMENTO), a ll’ A.G.

Woodcock – …per curiosità, alla fine la decisione di pagare o non pagare chi l’ha presa? Cioè…

Migliarino – Io. Io con la… con… con gli avvocati.

Woodcock – Con gli avvocati. Cioè quindi non c’è stato un coinvolgimento della famiglia…

Migliarino – Assolutamente no.



Quindi come si evince dalle dichiarazioni testimoniali, il giornalista Umberto Brindani (all'epoca dei fatti Direttore del settimanale CHI edito dalla Mondadori) di fatto ha fatto comprare l'intervista per conto della FIAT, lascendogliela leggere, modificare, scegliere le fotografie da far pubblicare. Ma questo è giornalismo ? Brindani avrebbe fatto lo stesso se si fosse trattato di qualcuno che non aveva alle spalle la famiglia Agnelli ed il Gruppo FIAT ? O forse certe attenzioni le meritano solo gli appartenenti alle famiglie ricche ? Povero giornalismo....



Chissà cosa ne pensa ....Franco Abruzzo, Presidente dell' Ordine dei Giornalisti della Lombardia, se non è troppo preso dal preparasi alle prossime elezioni per il rinnovo della sua carica....!

gretas
18-03-2007, 16:13
GIORNALISTI & "VALLETTOPOLI" : LE INTERCETTAZIONI ED I VERBALI - 2 parte



Continuiamo la pubblicazione integrale degli atti giudiziari del Tribunale di Potenza, secondo quanto risulta dall'ordinanza di applicazione di misure cautelari, personali e reali del Gip dr. Alberto Iannuzzi, emessa ai sensi degli artt. 272, 273, 274, 291 e 321 del Codice Procedura Penale, facendo una piccola premessa necessaria ai nostri lettori



Come ben noto, il settimanale LIBERO diretto da Vittorio Feltri (ma il cui Direttore Responsabile è Alessandro Sallusti) , cavalcando il caso "Vallettopoli" , ha pubblicato "L'ACCHIAPPAVIP" un instant-book (vedi sopra nella foto) firmato dalla giornalista Valeria Braghieri, con la collaborazione di Alessandra Menzani, redattore del quotidiano, quest'ultima fidanzata con il giornalista Gabriele Parpiglia , redattore del settimanale STAR+TV edito dalla Mondadori , il quale risulta essere stato iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Potenza, a seguito della sua stretta "vicinanza" alle attività di Fabrizio Corona.


Da http://svanity.squarespace.com/svanity-dossier/

gretas
18-03-2007, 16:18
Scrive il Gip, nell'ordinanza : " Nelle seguenti conversazioni, il CORONA manifesta al giornale "LIBERO", per mezzo dei suoi dipendenti, di non aver apprezzato le "virgolette" comparse sul giornale " . Infatti la prima lamentela, Corona la fa proprio con la sua "biografa ufficiale e cioè la giornalista Valeria Braghieri :


9 dicembre 2006, ore 17:03 , a mezzo SMS , Corona scrive:


- " Non mi e' piaciuto tanto quello che hanno scritto su LIBERO oggi...!"


9 dicembre 2006, ore 17:06 , a mezzo SMS la giornalista Valeria Braghieri risponde a Corona :


- " Chiama Cristiana (Lodi, che aveva intervistato Corona su LIBERO - n.d.r. ) e diglielo tesoro. Io non sto scrivendo una riga su di te..."

(dall' ordinanza del GIP) : " Fabrizio Corona confessa al suo avvocato Marcello D' Onofrio (attualmente incriminato e sospeso dalla professione - n.d.r. ) di essere stato a pranzo con una giornalista di LIBERO ( cioè la sopracitata Cristiana Lodi - n.d.r.) , e di aver fatto dichiarazioni, anche se non a mezzo di un'intervista"






" 9 dicembre 2006, ore 17:27, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama l'Avv. Marcello D'Onofrio sulla sua utenza 339-27XXXX .



Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre M è l' Avv. Marcello D'Onofrio:

M: Fabri..

F: Marci?

M: Eh!

F: Compra Libero

M: Libero di oggi?

F: Si.. che mi hanno attribuito delle cose .. ho dichiarato .. che Coco.. ho venduto delle foto fatte con un travestito.. robe varie.. beccato con un travestito.. lui mi può querelare e fare un bel casino..!

M: Ma .. l'hai detto tu?

F: No! Non c'è un'intervista registrata, robe varie ..

M: ma tu l'hai detto a.. fammi capire.. spiegami bene.

F: Marcello, non ho rilasciato nessuna intervista o dichiarazione.

M: E.. E su Libero invece riporta che tu hai detto queste cose?

F. Fa un virgolettato.

M: E tu non l'hai mai detto?

F: Non ho rilasciato nessuna intervista, nessuna dichiarazione.. ufficiale.. Capito cosa ti voglio dire?

M: Eh.. ho capito cosa mi vuoi dire.. però... Fabri.. quelle .. è tutto registrato capito ?

F: Eh? Devono essere registrate? No.. non al telefono, no, no, eravamo a pranzo.. capito.. ieri?

M: E che ne sai quella come stava? Ma perchè fai ste robe.. Fabri perchè fai ste robe ?

F: Dai bisogna comunque scrivergli, mandargli una querela al giornale.

M: Ho capito ma se quella viene a dire che quel giorno.

F: No, Non lo viene a dire.. fidati!

M: Quella se no c'ha la responsabilità sua.. lo viene a dire..

F: Noi la mandiamo avanti la querela, facciamogli la querela, però domani la dobbiamo..

M: O dobbiamo fare un lettera semplice di smentita..

F: Ma la devo fare subito!

M: EH.. la devi fare subito, però Fabri.. se tu ti complichi la vita.

F: Eh,,. lo so da adesso son tranquillo, non lo faccio più, però devo mandare un' ANSA adesso.

M: Mi hai detto così anche ieri.. Fabrizio..

F: No, no..

M: E' difficile..

F: Era.. hai fatto una roba relativa all'altro ieri..

M: ma vuoi che la faccio io.. mi dici come farla e la faccio io?

M: No. bisogna scrivere Fabri, bisogna scrivere.. parlar bene.. non è che si fa così..

F: Non vuoi che chiamo io la giornal.. ma non devo mandarla a Libero devo mandarla a tutti!

M: No.. la devi mandare.. la devi.. bisogna fare l' ANSA , mandarla all' ANSA .

F: Eh, ma riesci a farla entro stasera? Devi farla per forza Marci.

M: Si mo vado.. mo vado allo studio eh..

F: Dai grazie mille, per favore è importante questo può essere un bel casino.

M: Fa'.. guarda.. cioè.. non so che dirti.. Fabri io non so che cosa dirti.. perchè uno che si complica la vita da solo è avvilente anche per uno che ti deve seguire..

F: Ho capito Marci, adesso ti ho detto che sto tranquillo.. eh?..

M:Ciao

F: Ciao.




(dall' ordinanza del GIP) : "Subito dopo, CORONA chiama Cristiana LODI, la giornalista che ha scritto il pezzo su COCO e TOTTI, "virgolettando" alcune frasi dette da CORONA in proposito. La giornalista riferisce di aver anche chiamato Dario (cioè Lele - n.d.r.) MORA per sapere i motivi per cui lo stesso CORONA se la fosse presa per il “virgolettato”. Si richiama, a tal proposito, il capitolo relativo ai delitti fine di estorsione, ove il CORONA, per vendere le foto a COCO, faceva presente a quest’ultimo che la persona ritratta con lui nelle foto oggetto di ricatto poteva essere confusa per un travestito. Ovviamente, il fatto che venisse virgolettato sull’articolo di “LIBERO” quest’ultima particolarità, preoccupa molto CORONA in quanto solo lui aveva avuto, all’epoca dell’estorsione, l’idea di incassare molto di più paventando allo stesso COCO una possibile manipolazione degli scatti nel senso sopra descritto. "




9 dicembre 2006, ore 17:35:55, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama la giornalista Cristiana Lodi sulla sua utenza 347-26XXXX .


Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre C è la giornalista Cristiana Lodi:

F: Cristiana?

C: Fabrizio!

F: Io sto collaborando con voi, però se tu mi pubblichi delle dichiarazioni del genere io vengo querelato e rischio di finire in prigione.. allora siccome sto.. sto collaborando con voi per fare determinate cose che penso che tu sai.. allora io o domani ho una smentita se no tutte le cose che devo fare o gli appuntamenti che (..inc..) li posso fare, perchè ho.. ho.. il virgolettato..questo domani mi querela e mi può denunciare per altre cose..

C: Mi dispiace tantissimo per questa cosa..tant'è che io (..inc)

F: Il problema è il virgolettato "amore", però domani te l'ho detto, io ho parlato con Valeria (Braghieri n.d.r) adesso, ho parlato col Direttore (Feltri - n.d.r ) io ho in ballo delle robe con voi, se volete che le faccio, allora domani io ora manderò un' ANSA dove non ho dichiarato queste dichiarazioni, però mi dovete smentire sta roba .. se no vado nei casini eh?.. A me interessa solo il virgoletttato, il resto non me ne frega niente.

C: Si, tant'è che guarda ... ieri ne abbiamo proprio parlato fra noi tre ( ??? - n.d.r. ) di questa cosa e ho detto ma dici che succede qualcosa? Ma no ha detto, senti glielo chiedo ti ho chiamato due o tre volte..

F: Eh.. ieri ero incasinato.. però è un problema perchè se no va .. va.. va.. a put.. per il virgolettato.. si

C : E' stata assolutamente una cosa che non voleva.

F : Dai, non è , non è, un problema, basta però io adesso manderò un' ANSA basta che..

C : Adesso Alessandro ( forse Alessandro Sallusti il Direttore di LIBERO, ? - n.d.r.) mi ha detto guarda che.. credo che Fabrizio sia arrabbiato allora ho chiamato subito da Lele e ho detto, ma perchè è arrabbiato ? Eh.. dice per la cosa di Coco (..inc) è uscita su tutti i giornali.. (si sente un telefono che squilla)

C: "scusa Fabrizio rispondo al telefono"

F : Un conto è andare su tutti i giornali e la notizia c'è, un conto dire Corona gli ha detto che ha venduto le foto con un travestito dichiara questo.. ciò è un problema.. anche perchè chi dice che è un travestito quello la? Non è che c'aveva il pisello di fuori.. è una roba gravissima! Non è che io l'ho fotografato mentre gli faceva una pompa cioè.. per dire.. se fosse così

C: Ma non abbiamo scritto questo..è stata una cosa molto più..

F: No però se dici di averlo paparazzato con un travestito.. cioè una roba da querelare e chiedere milioni e milioni di danni.. io non l'ho mai detta una roba del genere allora mi interessa questo. Io farò un' ANSA ma l'importante è la smentita.

C: Va bene, va bene Fabrizio.

F: Dai, Ciao ci sentiamo dopo.

C: Ciao.

gretas
18-03-2007, 16:22
Successivamente a questa telefonata Fabrizio Corona invia un SMS alla sua "biografa" ufficiale del quotidiano LIBERO, e cioè Valeria Braghieri:




- 9 dicembre 2006, ore 17:41:46, , a mezzo SMS , Corona dalla sua utenza 335- 60XXXX, scrive alla Braghieri sulla sua utenza 335- 57XXXX:

- " Il virgolettato ! Rischio penale, civile e querele. Cazzo. Lavoriamo insieme o no ? Dai !"

9 dicembre 2006, ore 17:43:24 , a mezzo SMS la giornalista Valeria Braghieri dalla sua utenza 335- 57XXXX risponde a Corona sulla sua utenza 335- 60XXXX :

- " CAZZO ! MI DISPIACE !"

- 9 dicembre 2006, ore 17:47:09, , a mezzo SMS , Corona dalla sua utenza 335- 60XXXX, scrive alla Braghieri sulla sua utenza 335- 57XXXX:

- " Fammi fare la smentita del virgolettato e comunque farò un' ANSA"

9 dicembre 2006, ore 18:29:32, a mezzo SMS la giornalista Valeria Braghieri dalla sua utenza 335- 57XXXX risponde a Corona sulla sua utenza 335- 60XXXX :

- " Ci provo ma sono al giornale. Ma tu fai l' ANSA" .

Subito dopo questo scambio di SMS fra la Braghieri (che non aveva intervistato Corona, ma si prodiga molto lo stesso, chissà come mai ...?!!!) e Corona, quest'ultimo chiama il suo collaboratore Marco Bonato, ed anche questa telefonata viene intercettata.

9 dicembre 2006, ore 20:12:21, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama Marco Bonato sulla sua utenza 392-27XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre M è il suo collaboratore Marco Bonato :

F: Si?

M: Ehi.. l'ho mandata la e-mail all'avvocato eh?

F: Me la leggi per favore?

M: Ok si. OH

M: Allora.. con riferimento all'articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano Libero a firma Cristina Lodi nel quale si fa rifermento all'esistenza di fotografie del calciatore Francesco Coco in compagnia di un travestito, sono con la presente a smentire categoricamente quanto ivi riportato. Nessuna correlazione è mai stata da me indicata tra il menzionato calciatore e le foto di un travestito, del resto la circostanza si smentisce da sola visto che tutti i servizi di gossip sul calciatore Coco in verità erano sempre in compagnia di belle donne, darò mandato ai miei legali affinchè accertino tutte le responsabilità per l'inesattezza di quanto pubblicato.

F: Oh, chiama Coco, e mandala anche a Coco. OK?

M: Ok. Ciao

F: Fatti dare l'e-mail. Ciao

M: Ciao.






Da questi scambi di SMS e conversazioni telefoniche si evincere senz'alcun dubbio, e sopratutto senza malignare, che la smentita preparata dal Corona ed inviata tramite l' avvocato all' Agenzia ANSA ed al quotidiano LIBERO, era in realtà soltanto una falsificazione di quanto accaduto, al fine esclusivo di evitare al Corona delle ulteriori delle ripercussioni legali . Non a caso sono le stesse giornaliste (in particolare la Braghieri) di LIBERO a sollecitare più volte Corona a mandare una smentita all' ANSA, in maniera tale da pubblicarla più facilmente....La procedura è un pò strana, inq aunto come ben noto a tutti coloro che si occupano d'informazione, dai magistrati, ai giornalisti, agli operatori dell'informazione, la Legge sulla Stampa non prevede l'invio della rettifica e/o smentita all' Agenzia ANSA, ma bensì al Direttore Responsabile. Come mai a LIBERO si applicano tali procedure ? Chissà se Feltri ed i suoi giornalisti vorranno spiegarcelo ? Noi siamo qui a disposizione di ogni loro chiarimento !!!

Un'altra giornalista del quotidiano LIBERO presente negli atti giudiziari e nell'ordinanza (dove non viene però identificata) , è Alessandra Menzani, che ha collaborato con Valeria Braghieri nella stesura dell' istant-book dedicato a Fabrizio Corona edito e commercialista dalla casa editrice del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. La Menzani nella vita è fidanzata con il giornalista Gabriele Parpiglia, iscritto nel registro degli indagati, con cui al di fuori del lavoro entrambi frequentano spesso gli arrestati Fabrizio Corona e Francesco Chiesa Soprani . Proprio in compagnia del Chiesa Soprani, i "fidanzatini" Menzani e Parpiglia sono stati avvistati la notte di Capodanno 2006 insiema ad alcuni onnipresenti collaboratori di Lele Mora , ed alcuni dipendenti della casa produttrice televisiva Endemol, dagli uomini dello S.C.O. (il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato) che li hanno seguiti persino presso la discoteca "PINETA" di Milano Marittima, locale che viene spesso citato nell'ordinanza del GIP e nelle indagini della Procura della Repubblica di Potenza !

gretas
18-03-2007, 16:26
Ma fra i giornalisti contattati dal Corona, nel tentativo di mettere in piedi una campagna di stampa difensiva, vi è anche qualche presenza inaspettata come il giornalista Pino Belleri, direttore del settimanale OGGI, edito dalla RCS, le cui conversazioni vengono intercettate e contenute nell'ordinanza cautelare del GIP di Potenza.

6 dicembre 2006, ore 21:00:05 , - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama Pino Belleri sulla sua utenza 335-74XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre P è il giornalista Pino Belleri :

P: si

F: Pino..

P: ciao...

F: Allora ho parlato con la Cristina ( la Rogledi è l'unica giornalista che si chiama Cristina che lavora ad OGGI. Sara lei ? - n.d.r.) ...adesso io sto finendo tutto con gli avvocati ci mettiamo d'accordo questa sera...facciamo tutto domani..e poi ti do un colpo di telefono domani con calma..domanimattina..va bene?

P: ascoltami...ma...io...sinceramente...perchè siccome... lei mi parlava di copertina piena garantita io devo anche valutare un attimo perché par

F: allora prima facciamo le foto con l'intervista...ti dico la cosa oggi sono stato un pò da tutte le persone un po più famose...in tutto...già la roba è girata perchè perchè comunque Lele Mora l'hanno già tirato via...

P: eh lo so par

F: stan parlando solo di me...la cosa in settimana prossima sarà importante..inc..una robba così non la faccio...quindi magari..noi facciamo le foto passiamo all'intervista se la reputi in un certo modo che ha un'importanza relativamente anche ai fatti che verranno detti, che verrano fatti, io sono convinto che io se devo fare una cosa devo fare una cosa fatta bene, perchè so come si rivolgerà questa cosa durante tutta la settimana e sarà al centro dell'attenzione...soltanto io

P: ma che cosa vuoi dire tu..."io sono stato da tutte le persone famose"?

F: no nel senso...inc...è venuto a trovarmi Feltri (il direttore del quotidiano LIBERO n.d.r. ) oggi è venuta a trovarmi gente del Corriere pesante...perchè comunqe il caso Lele Mora...già sta scemando perchè lui con i servizi fotografici non c'entra assolutamente niente oggi già stasera i telegiornali hanno scaricato su di me determinate cose che poi sono false la Hunzinger..ha pagato 30 milioni...ma quando mai...Vieri ha dichiarato che mi ha messo le meani addosso, ma quando mai...Totti che ha pagato sono tutte robe...stanno scaricando su intercettazioni che non corrispondono al realtà..tutta una serie di cose per puntare il caso su Fabrizio Corona e basta...quindi Lele Mora verrà anche tirato fuori di conseguenze buttano il nome di Nina (Moric, la moglie di Corona - n.d.r.) che è in copertina che farà, me l'hanno chiesta un po’ tutti, c'è il telegiornale sotto casa...se gli devo far fare una roba gli faccio fare una roba fatta bene .

gretas
18-03-2007, 16:28
A seguito della telefonata con Pino Belleri , il direttore di OGGI, Corona contatta la giornalista Cristina (Rogledi ?) , e viene puntualmente intercettato.

10 dicembre 2006, ore 18:26:16, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama la giornalista Cristina sulla sua utenza 335-14XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre C è la giornalista Cristina Rogledi (?)

F: Oggi ho fatto delle foto molto belle che vi porto, ...paparazzate

C: Si?

F: Eh.. Fatemi sapere cosa avete deciso di fare.

C: Si, io penso che, non so, io ne parlerò un pochino perchè anche lui diceva che cioè ..non pubblicare l'intervista sarebbe veramente un peccato.

F: Ma non posso pubblicarla.. cioè .. non è un peccato cioè..

C: LA RETRODATIAMO! Cioè..

F: NO. no. Ma come fai a retrodatarla amore, succede un casino..

C: e no ti dico che ci siamo fatti una chiacchierata per caso prima che tu.. scegliessi il tuo avvocato.. perchè effettivamente lui dice non è che possiamo uscire per ultimi e senza neanche l'intervista.

F: Ma per ultimi in che senso? Non esce nessuno, guarda che oggi mi han chiamato tutti gli altri giornali..

C: No, sono usciti tutti i quotidiani con ...

F: Ma non ho parlato di quelle robe là.. dai..

C: Non lo so... eh.. questo era l'orientamento.. Fabrizio..

F: Fammi chiamare da Pino.. perchè se no non va bene! Diventa un problema per me penale, non..

C: Ma noo..

F: MA TE LO STO DICENDO IO, NON MA NO!!! Il problema è per i miei avvocati.. Te lo dico..

gretas
18-03-2007, 16:32
10 dicembre 2006, ore 18:29:05 , - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama Pino Belleri sulla sua utenza 335-74XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre P è il giornalista Pino Belleri :

P: Si?

F: Pino?

P: Si

F: Sono Fabrizio

P: ciao

F: Come va?

P: Bene e tu?

F: Bene, bene, bene. Allora cosa avete deciso di fare?

P: Eh.. Facciamo sti pezzi.. adesso io

F: Ma io gliel'ho detto anche alla Cristina, adesso lei è cambiata per me diventa un problema innanzi tutto gli avevo detto quando.. di non mettermi il virgolettato che è fondamentale io rischio il penale Pino eh?

P: Ma Fabrizio scusa una cosa, a questo proposito..

F: questo te lo avevo detto sia prima che dopo eh? Te l'ho sempre detto e quando è venuta lei a chiedermi le cose.. Pino ma te lo sto dicendo in amicizia, le ho detto guarda "non mi mettere il virgolettato..."

P: Aspetta, aspetta un minuto perch è allora, le foto tue ci sono o non ci sono perch è se no..

F: Ci sono, le abbiamo fatte oggi e sono molto belle, ti ho detto che per chè non posso rilasciare l'intervista siccome ho fatto una cosa per amicizia.. mi interessa sapere anche cosa scrivete lo vorrei vedere prima..

P: Fabrizio, lei mi ha chiamato ieri perch è doveva scrivere, chiaramente lei ha fatto un'intervista, girarla in forma di non intervista.. è difficile, è abbastanza ..

F: Ho capito.. ma io non posso farlo Pino perch è rischio cose penali gravi.. non posso io rischiare cose penali gravi per un pezzo sull' OGGI sinceramente.. ..

P: Per chè l'unica cosa.. l'unica cosa.. era.. poteva essere un escamotage.. cio è senza presentarla come intervista, diciamo, adesso dico in copertina piuttosto che nel testo, scrivere che era stata fatta quando, siccome gira da un mese o due sta voce, quando giravano queste voci e noi diciamo che ti avevamo contattato per sapere che cosa ..

F: Prima di fare questa cosa, prima di tutto ho bisogno di vedere com' è l'intervista e me la mandi via e-mai l. Senti io sono in ufficio fino alle dieci di sera tanto stasera.

P: Eh tu chiama la Cristina adesso..

F: Eh ma lei mi ha detto che se non parla con te non mi manda niente.. gli ho detto guarda che...

P: Le parlo per chè adesso cos ì

F: Se no io domani sono costretto a svegliarmi e mandare una lettera all'avvocato che non dovete pubblicar niente.

P: nooo, ma nooo..

F: Se facciamo una cosa facciamola fatta bene se no.. non l'avrei..

P: Fabrizio scusami, scusa, scusa Fabrizio io non ho il mano il testo non posso dirti.. funziona..

F: Allora tu dici se mi mandi.. di chiamarmi.. che mi manda l'e-mail che me la guardo?

P: Si, ascolta un attimo per chè , per chè il tema è anche.. uno: sono uscite dichiarazioni e delle robe

F: Sono uscite delle robe..

P: Fammi finire, fammi finire, dopo, dopo decidiamo il da farsi, per chè .. allora: sono uscite dichiarazioni di onix spacciate come interviste vere, chiacchierate volanti quant'altro.. tu poi puoi smentire, per chè mi insegni che tutti ormai han capito che qualcosa hai detto, secondo me la concorrenza per dire CHI piuttosto che GENTE piuttosto che DIVA E DONNA ricicciano delle tue frasi non ci sono dubbi.. non è che staranno l à a dire non ha parlato..

F: Non ho parlato con nessuno .. han chiamato anche oggi,

P: No ma sto dicendo quello che è uscito nei giorni scorsi su tutti i giornali , verr ò utilizzato da tutti sotto forma di chiacchierata.. ha detto .. non ha detto.. dice.. non dice..

F: Per chè a te con la promessa di non mettere il virgolettato, ho detto delle altre cose..

P: Fabrizi o, quello che ti sto dicendo io bisogna trovare ma non è facile perch è è un fatto tecnico di scrittura il modo di presentare questa cosa come una - non intervista - senza perdere il contenuto.

F: Intanto fammi vedere quello che ha scritto lei.. nella .. nella sua intervista..

P: Va b è , adesso io .. per chè se lei l'ha scritta come .. sottoforma di domande e risposta perch è ha sbobbinato ..

F: (..inc..) la sbobbinatura..

P: Si, per chè non è che comincia dire: questo no, questo no, perch è se no non ci capiamo pi ù .. Fabrizio.

F: Eh, intanto fammela mandare.

P: Cazzo.. non so .. io voglio dire non è che stiam prendendo le tue difese, uno scrive quello che è per chè .. non.. non.. non credo che ti tratteremo male, quindi.. eh.. ascoltami, adesso le dico di .. la chiamo e le dico di mandartela .. Ha la tua mail?

F: Adesso la chi le mando un messaggio io con la mia e-mail. Ok?

P: Va b è .. per chè ci sono ste foto o no?

F: Le foto ci sono per chè prima fammi vedere l'intervista per favore

P: Ok. Ciao

F: Grazie.

A pagina 1303 dell'ordinanza del GIP si legge:

" Al riguardo si rinvia in particolare alla lettura dei verbali riguardanti le suddette dichiarazioni rese, tra le quali particolare valenza assume la deposizione resa dal direttore di “Oggi”, Giuseppe BELLERI, che ha dichiarato di aver appreso dal CORONA, dopo il 20 dicembre 2006 – data di uscita dell’intervista dello stesso CORONA sulla suddetta rivista - del coinvolgimento nella vicenda giudiziaria di Dora RUTIGLIANO; in particolare, la notizia riferita dal CORONA aveva ad oggetto la vicenda riguardante i rapporti esistenti tra Emilio FEDE e Dora RUTIGLIANO.


La circostanza riferita dal CORONA a Giuseppe BELLERI trova conferma sia nelle dichiarazioni rese dallo stesso Emilio FEDE e dalla RUTIGLIANO.

Da ultimo non è di scarso rilievo il fatto che il CORONA abbia addirittura scritto un libro – distribuito con il quotidiano LIBERO in edicola il 24.1.2007 – dedicando un apposito capitolo alla presente vicenda giudiziaria. Infine, pur avendo sia il CORONA che il MORA richiesto (con nota sottoscritta dall’avv. AVANZI) al P.M. di presentarsi, per rendere spontanee dichiarazioni, una volta convocati, non si sono presentati.

gretas
18-03-2007, 16:34
Un' altro giornalista , Silvestro Serra, direttore del settimanale di gossip EVA3000 (edito da Hachette) compare molto spesso nelle intercettazioni, ed in un'occasione raccontata dal Corona a Lele Mora , che vengono intercettati, rischia anche le botte da Costantino Vitagliano !

9 otobre 2006, ore 19:42:24, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama Lele Mora sulla sua utenza 335-74XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre L è Lele Mora:





L: Dimmi tutto.
F: Come va?
L: Io bene tu?
F: (ndt tono della voce molto basso)
L: Ti sento male.
F: Molto incazzato e molto nervoso.
L: Questa roba qua che ti è successo?
F: Si.. ho fatto una gran figura di merda più che altro...e che mi conoscono li all'Inter con mio padre. Conoscono mio padre. C'ho lavorato io. Una figura di merda proprio. Ho sbagliato... (incomp).. Ho sbagliato a fidarmi anche. Non tanto per i soldi che penso a recuperarli ma più che altro per la figura di merda. Sai questa è gente importante. Non è gente del cazzo.
L: Io ho provato a richiamarlo ma non mi ha risposto.
F: Ma tu vedrai che non ci risponde. C'è gente che per 5000 euro ..bha.
L: Ma quanto gli hai dato?
F: 15
L: Te li daranno indietro.
F: Speriamo. A che ora ti vengo a prendere?
L: Quello che mi hai detto. Alle 10.30 No?
F: Ma dove, al ristorante?
L: Al Sanbuco.
F: Vado a prendere SERRA che viene anche lui poi andiamo là.
L: Serra voleva fare l'intervista a Costantino. (incomp) Lui ha sbagliato l'altra volta. Voleva picchiarlo Costantino.
F: Oggi?
L: No. La settimana scorsa. Quando è uscito il giornale.
F: Perchè?
L: perchè gli ho fatto fare l'intervista che non voleva fare. Ti ricordi?
F: Diglielo stasera. Ma vuole picchiare il giornalista.
L: Voleva picchiare lui perchè come direttore mi aveva garantito una cosa... ne ha fatta un'altra.
F: Ma perchè, cosa hanno scritto?
L: Ricordatelo. Adesso non me lo ricordo.
F: Non me lo ricordo.
L: A parte che non ha scritto niente di quello che doveva scrivere. Ha scritto solo della cagate... che lui è l'uomo della Pirelli non è la Pirelli che diventata famosa con la sua...e in più hanno dato 4 pagine alla Pirelli e una a lui.
F: A Chiara lo diciamo. Dai.
L: Non le fa più niente.
F: E va bene basta glielo dice che ha sbagliato, non è che può fare sempre tutto. Senti chiamerò la Lodo (incomp) magari fanno un passaggio di consegne.
L: Va bene.
F: La posso chiamare?
L: Certo che la puoi chiamare.. tesoro.
F: Va bene?
L: Dici che ci sono anche io.
F: Si. Dovevamo fare quelle robe per CHI poi mi hai detto. Ne parliamo stasera?
L: Ne parliamo. Si.
F: Alle 10.30 dove è il Sanbuco? all'Hermitage?
L: All'Hermitage. OK.
F: Dai.. alle 10.30 vengo li. Ciao.
L: Ciao amore.

gretas
18-03-2007, 16:36
1 dicembre 2006, ore 18:09:44, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama il giornalista Silvestro Serra sulla sua utenza 335-XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre S è il giornalista Silvestro Serra

F: Silve?

S: Ue...

F: Allora?

S: Continuano ad arrivarmi segnali che si addensa la nube sul tuo capo eh? F: Si .. ma lo so, ma mica sono segnali eh?

S: Fra non molto espolode la bolla...

F: E io sono il capro espiatorio, lo sai?

S: Ma dai.. no.. Oh Dio Santo..

F: No ma son molto tranquillo eh? La zona esplosa.. ha detto esplode il 15....

S: Il 15 dicembre?

F: Si .. prima di Natale

S: Bene e che fine fai? La vedi tranquilla..?

F: No.. molto tranquilla.. perchè purtroppo.. non.. puntano delle cose che fanno parte di questo mondo cioè.. pensano magari ascoltando le telefonate di avere a che fare con un delinquente ma tutto al di fuori che un delinquente.. un conto son le telefonate che io c'ho il telefono e posso dire una roba.. dal vero mica faccio le robe che dico al telefono..? o no? Son molto tranquillo.
S: Dipende cosa dici al telefono..

F: Ma no.. il mondo lo sai, quello.. poi questa sera te lo ..ti spiego tutto quanto. Comunque sono molto molto tranquillo. Per me scoppiera...

S: ieri sera appunto ho visto Umberto che dice " Ah.. sta per esplodere GIORNALISTOPOLI", poi oggi mi telefona Tiziana e mi dice guarda che qui stanno per incastrare Lele..

F: Siamo di mezzo.. io... di più di Lele, più io che Lele.

S: Ah.. si?

F: Si, si.

S: Ah.. Proprio così.. tu?

F: Si, Si io .. io.. io.. in prima persona , bè poi ti concederò..

S: Ti vedo così sereno..

F: Ti concederò l'intervista esclusiva.. o no?

S: Farò l'esclusiva con EVA3000

S: Tienimi fuori perchè non c'entro niente nei tuoi giri..

F: Eh? Non ho capito!

S: Non fare il mio nome che non c'entro..

F: Ma va .. ma no.. ma ti dico io chi c'è di mezzo.. mica ci sei tu..? Se no ti avrebbero già chiamato anche no? Ci sono degli altri giornalisti.. ma non tu.

S: A sono stati già chiamati?

F: Si, si tutti.

S: Fantastico!

F: Ma te l'ho detto, tu fai parte Silver di un'altra categoria.

S: Ah.. menomale.. se questi qua son banditi .. si.

F: NO, non è che son banditi.. nel senso che.. il giornalismo funziona .. cioè purtroppo oggi è così no? La gente ti viene a chieder favori.. delle cose.. cioè .. è normale no?

S: Mah.. Si può anche lavorare.. si può anche lavorare..

F: Be' non è vero.. tu sei uno dei pochissimi e te l'ho sempre detto.

S: Ma lavoriamo bene.. non è che non lavoriamo..

F: Eh.. si che lavoriamo bene ma .. molte volte

S: Se io non c'ho i soldi per pagare...

F: No perchè molte volte.. Che ti posso dire molte volte sono cose che si sanno cioè tu (..inc..) la gente comunque ti garantisce dei rapporti e pretende delle robe.. capito? E tu e tel'ho detto l'altra sera .. quella sera l’ho ..te l'ho detto tu sei l'unico..

S: Pensavo fosse una cosa così.. invece c'era un motivo perchè me lo dicevi

F: Eh certo..

S: Avevi dei riferimenti.

F: Ovviamente.. tu sei l'unico in otto anni di lavoro, cioè tu sei l'unico che oggi allo scoppiare, ti faccio un esempio, nonostante il rapporto che hai con me penso di amicizia anche, con il centro diciamo di tutto questo, tu sei l'unico di tutti questi qua, che veramente nello scoppiare della bolla, perchè comunque non è perchè io, io sono l'agenzia più forte che c'è ed ora .. chiunque, non è perchè sono io perchè ho rapporti con tutti quanti, tu sei l'unico di tutti questi che veramente sarà forse una cosa sottolinearlo, non verrai ..ma neanche alla lontana.... proprio... puoi dormire sonni tranquilli tutti gli altri.

S: Ma .. speriamo..

F: No, no speriamo. E' così!

S: Ma ci sono molti innocenti in galera.. voglio dire.. speriamo che sia anche..

F: No.. ma gli altri li han già chiamati.

S: Ah.. ok

F: TUTTI.

S: Va bè.. staremo a vedere..

F: Se ti dico che han chiamato tutti.. Fammi un nome..

S: Carlo

F: Si.

S: Carlo il rosso..

F: Si! Tutti, tutti, tutti.

S: Il direttore di New Magazine

F: Tutti quelli.. tutti, tutti.

S: Anche Fede

F: Fede, Parpiglia Gabriele.. tutti.

S: Pure lui? Pure Gabriele s'è già dato da fa? Mmazza oh!!

F: Tutti, tutti, tutti.

S: Be si saran difesi immagino no?

F: No, per quello è il problema non è che c'è di mezzo solo quello .. stasera se vuoi te lo spiego.

S: Va be..

F: Cose grosse. grosse grosse grosse.

S: A limite possiamo farne qualcosa sul giornale .. voglio dire..

F: No, biso.. bisogna aspettare

S: Se uno è innocente, voglio dire,.. possiamo anche così dare la critica..

F: No quello che faremo, quando so che siamo verso la fine e magari mi vogliono far qualcosa, glielo dico perchè tanto .. magari rilascerò un'intervista a priori che userai a posteriori..

S: A posteriori .. addirittura?

F: E avrai, e avrai e avrai un'esclusiva clamorosa, e avrai un'esclusiva clamorosa

S: Va be ma ci sarà.. ci sarà di.. se tutti quanti diciamo al gabbio.. c'è poco da..

F: Dai .. dieci giorni ..diec.. dieci giorni poi.. no... Dai ci vediamo stasera Sive..

S: Ah Ah. Ok ciao.

gretas
18-03-2007, 16:37
A pagina 1303 dell'ordinanza del GIP vi è un capitolo abbastanza imbarazzante, per chi come noi ama il giornalismo, quello vero, pulito, esente dalle "markette" di ogni genere. Un giornalismo che l' Ordine dei Giornalisti della Lombardia dovrebbe tutelare (altrimenti cosa esiste a fare ?!!!) . Il capitolo in questione ha un titolo che è un vero mattone. Eccolo.

14. L'AVVIO DI UNA CAMPAGNA STAMPA PILOTATA E DIRETTA AD EVITARE I TEMUTI PROVVEDIMENTI CAUTELARI.

"Dopo aver appreso dal calciatore Alberto GILARDINO – e successivamente molto probabilmente anche da qualche appartenente alle forze di polizia, cui peraltro in particolare il MORA fa riferimento - dell’esistenza dell’inchiesta, l’associazione per delinquere in esame e i suoi membri, con una precisa e diabolica strategia, operano – avendo la possibilità di farlo, o meglio potendo contare su qualcuno che tale possibilità gli ha offerto – una precisa scelta di campo, attivando e pilotando, in modo deviato e distorto, tutti gli organismi di informazione televisivi e di stampa, e ciò al solo fine, evidentemente, di scongiurare la temuta applicazione di misure cautelari personali, di cui, peraltro, lo stesso CORONA parla pubblicamente ed apertamente. Dunque, gli indagati in esame – come vedremo – cominciano a dar vita ad una sorta di “tam – tam” incontrollato, non solo rilasciando interviste in ogni dove e perfino scrivendo libri, ma anche e soprattutto passando ai media, sotto banco, una serie di notizie spesso imprecise e fasulle, al solo scopo di confondere le acque, creando una situazione di pubblicità e di “discovery” del tutto apparente ed irreale, nella prospettiva di evitare conseguenze pregiudizievoli. Invero la lettura dell’imponente incartamento processuale e l’esame delle relative risultanze, confrontato con le notizie di volta in volta pubblicate, consente di riscontrare la fondatezza della insidiosa operazione imbastita dal sodalizio criminoso, che, tra l’altro, non è valsa neppure a scoraggiare momentaneamente le iniziative illecite del CORONA, il quale, non più tardi di pochi giorni fa, ha tentato di consumare un’ulteriore estorsione ai danni del calciatore COCO.

Tale fasulla e pilotata “discovery”, pur rispondendo ad una logica di alleggerimento del quadro cautelare, in realtà finisce per aggravare il quadro – già fin troppo delineato – delle esigenze probatorie, palesando la forza dell’associazione che, attraverso la sua fitta e potente rete di relazioni, è riuscita a pilotare una campagna mediatica devastante e soprattutto fuorviante.

Tale perverso disegno è stato portato avanti, peraltro, travolgendo la dignità delle vittime delle estorsioni, che hanno visto riportare, dalle varie testate, le loro storie personali, spesso rappresentate in modo non corrispondente alla realtà.

Fabrizio Corona non contento della figura di merda (sua stessa definizione !) che ha fatto con l' INTER nel tentativo di piazzare le foto imbarazzanti del calciatore Adriano , contattato il suo "compare" Adriano Rigante, venendo intercettato.

gretas
18-03-2007, 16:40
20 ottobre 2006, ore 09:23:07, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama Andrea Rigante sulla sua utenza 393-90XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre A è Andrea Rigante , in cui parlano di una conversazione telefonica avuta con il giornalista Silvestro Serra (direttore di EVA3000 - n.d.r. )
A: Si..?

F: C'ho parlato ieri con Serra eh? Tu hai guardato i quotidiani Eh?
A: Eh..

F: Li hai guardati?

A: No, non ancora eh.. perchè?

F: Guarda i quotidiani e vedi se ci sono le foto..
A: Mh..E Serra cosa ti ha detto?

F: No.. io ho un'idea per lanciare meglio la cosa.. quindi quando sei lì chiamami.

A: Perchè io c'ho pensato.. Fabri.. cioè ho visto anche il televideo.. tutto.. parlano di estorsione .. tutto.. se escono quelle foto risalgono a noi eh? Te lo dico eh? Perchè.

F: Noi ..

A: Non han fatto nomi no niente.

F: Non abbiamo fatto nessuna estorsione dai.. so io quello che ho detto! Ok?

A: Va bè..

F: Appena sei da Serra chiamami!

A: Va bene, ciao










(dall' ordinanza del GIP ) Corona parla direttamente con Silvestro SERRA di “EVA 3000” per concordare un’intervista.

20 ottobre 2006, ore 09:23:07, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama Silvestro Serra sulla sua utenza 334-66XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre S è Silvestro Serra .

F: Silve?
S: Oh?
F: Ehi?
S: Bisogna parlarci perchè questi stanno a rimandà un po' troppo.. bisogna prendere una decisione.
F: Eh lo so, lo so, lo so.. eh ma.. tu dove sei?
S: Io sono a Rimini.. ma non puoi parlare neanche adesso?
F: Ma rientri tu? o stai a Rimini tutto il giorno?
S: Tutto il giorno , alla fiera.
F: Allora fai così, perché siamo .. se ti chiamo io all'una in punto?
S: All'una? Ok. Anche perchè io ho lasciato lo spazio perchè dobbiamo capire bene cosa succede perchè... cosa è successo.. perchè se no..
F: Ok..
S: Perchè lo vuole sapere l'azienda non per me.
F: Ok.

S: Capito? Ok. All'una eh? Ciao




23 ottobre 2006, ore 11:12:07, - l'utenza 335-606XXXX in uso a Fabrizio Corona chiama Silvestro Serra sulla sua utenza 334-66XXXX . Nella successiva trascrizione dell' A.G., della conversazione intercettata F è Fabrizio Corona mentre S è Silvestro Serra .
S: Pronto?


F: Silve?
S: Si.
F: Così è troppo.. no.. cioè non va così.. eh.. secondo me non.. cioè per me non ne vale la pena, cioè mi tiro addosso una zappa sui piedi da solo e finora non ha parlato nessuno.
S: E se si inizia mettendo solo le foto e raccontando un po' ..la storia
F: Si, la storia si, perchè senza fare il nome.. se no con il nome mi tiro una zappa sui piedi da solo è come se mi autodenuncio al mondo che ero quello che ha fatto l'estorsione.. cioè veramente una roba che poi mi tiro dietro mesi e mesi di indagini per estorsione.
S: Va bene, noi possiamo anche soltanto riassumere quello che è successo
F: Io infatti quello che potevo dire.. si mette tutto quello che è successo senza fare i nomi.. poi se ci sono delle problematiche tirate in mezzo il mio nome che c'avete il nastro registrato, ti autorizzo assolutamente.
S: No a questo punto, voglio dire.. prezzi normali perchè.. cioè non possiamo investire su una cosa che non ci porta niente..
F: Assolutamente! Facciamo un prezzo normale vediamo di arrivare almeno .. almeno ai tremila euro dai..
S: Va bene adesso vediamo come fare.. d'accordo.

F: Ciao.




Da http://svanity.squarespace.com/svanity-dossier/

sander4
18-03-2007, 16:48
Questo Corona... Delinquere, ricattare, senza nemmeno un pò di vergogna, senza nemmeno cercare di trovare una giustificazione, ma sfacciatamente... proprio :muro:

gretas
18-03-2007, 16:53
Questo Corona... Delinquere, ricattare, senza nemmeno un pò di vergogna, senza nemmeno cercare di trovare una giustificazione, ma sfacciatamente... proprio :muro:



Oddio,che sia un animale senza morale e' dichiarato da lui stesso,c'e' da condannare chi l'ha legittimato e aiutato,come i giornali citati sopra,la famiglia Costanzo che lavora con lui da anni,i politici che l'hanno tutelato.(diversi e variegati).

Io "apprezzo" piu' lui che e' cosciente di cio' che e' rispetto a chi fa a gara ora per dire che non conosce Mora (la Santanche' si dice turbata,peccato che era in affari con il suo miglior amico Briatore! Mastella nega una cena con lui. ) e si fa passare per chi non e'.

E' un palazzo intero da buttare giu'!

Bodhisatva
18-03-2007, 19:10
Non per difendere Corona... però una persona ricattata può benissimo denunciare il fatto, se non lo fa è perchè qualcosa da nascondere c'è l'ha.
E' significativo che la bufera sia nata quando ad essere coinvolto è un politico. Tanto per dire perchè Berlusconi non ha tirato su questo ambaradan per le foto della figlia?

subvertigo
18-03-2007, 22:27
Raga... un sunto?

Cioè io non ci ho capito ancora nulla... nel senso che non ho trovato sto granchè...

Che cavolo vuol dire sta inchiesta? Mi sembra una baggianata per far parlare un po di più i giornali di gossip... insomma a me ne frega un fico secco se un personaggio noto si è comprato qualche foto anche se ricattato (t'ho poteva anche denunciare se voleva...).

E francamente dei "vips" me ne frega un emerito XXXX come penso alla stragrande maggioranza delle persone con un briciolo di cervello (praticamente tutti quelli che evitano i giornali di gossip e i programmi di maria de filippi).

Cioè si stan facendo trasmissioni su trasmissioni, articoli su articoli su sta baggianata che sembra un racconto da cortigiani medievali...

Pericolosissimo semmai mi sembra l'intervento del garante della privacy teso a imbavagliare i giornali e le iniziative mastelliane sulla questione...

sider
19-03-2007, 07:53
GRETAS, ma sei ossessionato da questa marea di stronzate!

gretas
06-04-2007, 10:30
Un giro d'affari che fa paura.
Una rete di potere mediatica e politica.
E una via di fuga in Svizzera.
Chi è veramente il re di Vallettopoli









In camera da letto ha una madonnina di Lourdes. Lo proteggerà? L'inchiesta di Potenza rischia di ridimensionarlo, eppure fino a ieri Lele Mora, Dario all'anagrafe, 52 anni, agente di spettacolo, Ariete, è stato una macchina da soldi. Carlo Freccero, dirigente Rai e docente universitario, tra i protagonisti della tv italiana dell'ultimo ventennio, ne parla come del "signore occulto di un nuovo genere, la reality soap, ovvero la tv di oggi". Reality soap? "Il proseguimento, la moltiplicazione per i canali multimediali del reality fuori del teleschermo. Secondo un sistema preciso che Mora è stato il primo in Italia ad applicare". E come funziona? "È semplice. Ogni anno è come se Mora mettesse in circolo dei bond, dei titoli. Quindici-venti ragazze e ragazzi, collocati a valore zero. Già dopo la prima apparizione televisiva il loro valore sale. Si arriva presto al raddoppio, e si continua. Serate in discoteca, foto sulle riviste di gossip, flirt col calciatore, passaggi su altri programmi, telepromozioni: l'indotto. Questo meccanismo, se anche a fine anno hanno sfondato solo in quattro, è redditizio in misura esponenziale. Alla fine, è il modo in cui, ai livelli più alti, si è creato il fenomeno Paris Hilton. Chi non capisce questo sistema, nato dopo l'avvento del reality, non capisce perché Lele Mora è diventato un uomo di potere".

Già, il potere. Finora si è raccontato più il lato sottovento, la scuderia, le belle ragazze, dai primi colpi con Giannina Facio (poi compagna del regista Ridley Scott) e Nancy Brilli, allo psicodramma dell'abbandono, dopo dodici anni, di Simona Ventura, primadonna della sua Lm Management, rottura di cui non si seppe il motivo se non il fastidio per gli scoop fotografici di Fabrizio Corona. E l'ingrato Corona è l'altro protagonista dell'inchiesta del pm Woodcock che indaga su diverse ipotesi di reato: estorsione, evasione fiscale, ma anche prostituzione e spaccio di stupefacenti. Quale sia il ruolo di Mora nel complicato impianto dell'inchiesta lo stabiliranno i giudici. Lui, intanto, mentre da Potenza si avvicinavano i nuvoloni neri, si è trovato una residenza all'estero. In Svizzera l'hanno accolto a braccia aperte. Nel giro di poche settimane, ai primi di gennaio, le autorità del Canton Ticino hanno sfornato un permesso di dimora, categoria B, da rinnovare ogni cinque anni. A Vico Morcote, un paesino affacciato sul lago di Lugano a pochi chilometri da Chiasso, Lele ha trovato un rifugio in linea con il personaggio. A sua disposizione c'è una suite del lussuoso Swiss Diamond Hotel, di proprietà del costruttore kossovaro Behgjet Pacolli, noto anche per la sua love story con la cantante Anna Oxa. Niente male, ma la sistemazione è provvisoria. In Ticino Mora cerca una casa all'altezza della sua fama da nababbo. Nei mesi scorsi si è favoleggiato di ville e castelli sulle colline intorno a Lugano. Fatica sprecata, forse. Perché la Svizzera sta pensando di fare marcia indietro. Colpa dell'inchiesta di Woodcock, del polverone di accuse e sospetti attorno a quell'italiano ricco a cui avevano spalancato le porte a tempo di record. E così, adesso, le autorità cantonali hanno riaperto la pratica per valutare se è il caso di revocare il permesso di dimora appena concesso.


Per Mora la grana svizzera è solo l'ultima di una lunga serie. Prima il divorzio professionale da Simona Ventura. Poi, la scorsa estate, il calo d'immagine e di fatturato del gran circo del Billionaire in Costa Smeralda. E infine, nel pieno della stagione del gossip da ombrellone, è apparso all'orizzonte l'uragano Woodcock. Ovvero l'inchiesta su Vittorio Emanuele di Savoia e i presunti giri di prostitute intorno al Casin di Campione. Parte da lì l'indagine che ha portato al terremoto di questi giorni. Ce n'è abbastanza per stroncare una carriera altrimenti fantasmagorica. Si, perché oggi l'agente veneto intrattiene uno stile di vita da sultano. Un jet privato Cessna Citation 500, due Bentley, due Porsche, altre auto minori. A Milano in zona Loreto un appartamento smisurato e sovraccarico (sedie rococ, specchiere veneziane, bicchieri decorati in oro). A Porto Cervo due ville con piscina nel complesso Le Pleiadi verso Cala Granu, dove tra luglio e agosto ospita centinaia di persone in un turbine di cene, feste, champagne, incontri di pi-erre. Lo yacht? No, lo yacht no. Il pingue Mora non ha il piede marino.

gretas
06-04-2007, 10:34
L'uomo, in realtà, viene su dal nulla. È cresciuto in una casa colonica di Bagnolo Po, provincia di Rovigo, in compagnia di quattro fratelli. Si diploma alla scuola alberghiera di Adria e si mette in proprio con una pizzeria in società con l'allora moglie Giovanna Bologna, che gli dà due figli e da cui si separa nel 1980. A Verona gestisce un salone di parrucchiere, organizza feste, è autista-tuttofare di Loredana Berté, frequenta calciatori e finisce nell'inchiesta sullo spaccio di cocaina del pm Guido Papalia che coinvolge l'attaccante Claudio Caniggia e la cantante Patty Pravo (Mora si farà tre mesi di custodia cautelare).

Oggi l'ex pettinatore del bluesman Zucchero (lo ha raccontato al 'Giornale') vanta relazioni di tutto rispetto, se è vero che parla allegramente con il ministro della Giustizia Clemente Mastella.




Mora ha molto peso nelle direzioni di Rai e Mediaset, di cui è fornitore cruciale di materia prima. Interi programmi dipendono da lui per il casting, da 'L'Isola dei Famosi' alle veline di 'Striscia la notizia', dalle schedine di Simona Ventura a 'La pupa e il secchione'.






La potente Maria De Filippi, che è in società con Maurizio Costanzo, per rifornirsi di facce nuove nel suo 'Uomini e donne' si rivolge a lui.



Gli sono molto vicini Emilio Fede, direttore di Rete 4 e gaio pretoriano di Silvio Berlusconi, e Antonio Marano direttore di Raidue, entrambi finiti nell'album 'Le figurine dei vip' prodotto da Mora insieme a Radio 105 di Alberto Hazan.


Fa affari con lui il produttore Giorgio Gori di Magnolia, la cui 'Isola' non esisterebbe senza i cast fatti da Mora, e per la prossima stagione appare a rischio.




L'agente veneto è amico di Flavio Briatore.

Il rapporto tra Mora e Berlusconi è stato poco raccontato (e non entusiasma la moglie Veronica). L'ex capo del governo fece facilmente amicizia con la venezuelana Aida Yespica, bellezza tra le più esplosive della scuderia di Lele, tanto che la present telefonicamente al presidente Chavez ai margini di un meeting ufficiale. E sugli incontri ravvicinati con l'aspirante attrice Francesca Lodo 'L'espresso' pubblica in queste pagine una curiosa indiscrezione




Ma Berlusconi, per Mora, non è solo il bon vivant; è una sponda politica. L'ex cuoco nelle interviste si dice "apolitico", ma i fatti dicono destra sin dalla casa paterna di Bagnolo, dove campeggiava l'effigie di Mussolini perché i genitori erano estimatori del fascio.

Mora ha dichiarato simpatia per Ignazio La Russa e Daniela Santanché, per Marcello Del'Utri e Cesare Previti ("Sono due grandi menti", così al 'Corriere Magazine' nel 2005, dove non neg segnali di stima a Craxi in passato, e oggi a Fini e D'Alema).


Nel mondo editoriale ha contratti per la cura dell'immagine con Silvana Giacobini, a lungo direttore di 'Chi', e Fabrizio Del Noce di Raiuno.


I programmi Rai 'L'Italia sul Due' e 'La vita in diretta' sono palcoscenico per le sue ragazze, 'Sorrisi e canzoni' è cresciuto con lui, 'Di più' vive di reality gossip. Mora si è occupato dei calciatori Paolo Maldini e Christian Vieri, perfino di Giovanni Trapattoni.

Tra vallette e tronisti, la frenetica giostra di Lele (che incasssa dal 15 al 20 per cento su ogni contratto) ha infine preso le forme di una vera galassia finanziaria. Con tanto di holding lussemburghese, la Feva investments, a monte di un gruppo di aziende quasi tutte targate Lm, le iniziali del titolare. La più importante è la Lm management, per gestire contratti e scritture degli artisti. Poi c'è la Lm entertainment, che organizza eventi e spettacoli, la Lm record, discografia, e la Lm iniziative speciali.

Gli affari marciano a gonfie vele, almeno a giudicare dagli ultimi dati di bilancio disponibili. I ricavi della Lm management nel 2005 hanno raggiunto gli 11 milioni di euro, quasi il doppio rispetto a due anni prima. E la Lm entertainment, nata solo alla fine del 2004, è riuscita a incassare quasi 2,5 milioni nei dodici mesi successivi. A conti fatti, la galassia Mora vale un giro d'affari di poco inferiore ai 20 milioni. è una stima largamente approssimata per difetto, perché i bilanci ufficiali non possono tener conto dei ricchi proventi supplementari legati alla girandola di iniziative collaterali: comparsate in tv e alle feste, sponsorizzazioni, servizi fotografici, promozioni varie. Tutto comunque resta in famiglia. Come socio di minoranza di gran parte delle aziende del gruppo compare Mirko Mora, 27 anni, figlio del gran patron. A volte invece la rotta degli affari porta ad incrociare amici vecchi e nuovi.

La Feva investment si è comprata una quota del 10 per cento della Billionaire srl, che gestisce il locale della Costa Smeralda fondato e controllato da Briatore, altro marchio di fabbrica della vita esagerata. In banca invece il frenetico Lele ha finito per bussare alla porta della Bpl, nel senso di Popolare di Lodi, quella di Gianpiero Fiorani e compagnia. Col senno di poi non sembra una scelta fortunata, quantomeno sul piano dell'immagine. E ora che Fiorani è uscito di scena, si scopre che Fabrizio Corona aveva un conto in Svizzera, più tre cassette di sicurezza, proprio alla filiale di Lugano della Bpl. Questione d'amicizia, forse. Alla fine i due compagni di gossip e paparazzate approdavano alla stessa banca. Quella dei furbetti del quartierino. Un caso?



DALL' ESPRESSO