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View Full Version : [Legale e non]Avvocato disonesto?


Aku
19-02-2007, 17:12
Nel 2003 ho avuto un incidente d'auto e l'assicurazione tramite il suo avvocato mi ha fatto avere un indennizzo di 5200€ nel dicembre 2003. il compenso voluto dal avvocato è stato di € 1500+320 di spese mediche sostenute per la fisioterapia. Nello stesso periodo, trovandomi in necessità di recuperare il mio TFR dalla ditta per cui lavoravo mi sono trovato in necessità di un avvocato e chiesto a quello della assicurazione ha detto che non vi erano problemi; da qui in poi il calvario :p . Allo studio alla mia richiesta si sono subito offerti di aiutarmi e li sono cominciati i lunghi periodi di attesa. Nel luglio 2005 mi sono sposato e alla sera andando a ballare in discoteca vedo due miei ex colleghi e parlando del più o del meno mi dicono che loro il TFR lo hanno preso nel Gennaio 2005. Deciso a vedere a che punto era messo il "mio" avvocato ho chimato in studio dove mi ha risposto un ragazzo che non mi ha mai detto come si chiama che:
"Ah guardi adesso è tardi, ci richiami a Settembre che sicuramente sapremo qualcosa di più concreto"
Ho aspettato Settembre e a settembre mi hanno sempre rimbalzato con scuse varie e che lavoravano o che l' avvocato non era presente. da li fino al gennaio 2007 li ho chiamati almeno una volta al mese, mi è sempre stato risposto che l' avvocato non era presente. Che facevano qualcosa ma che non potevano dirmi di più se non che c'era da aspettare. Al che dopo l' ennesima negazione di avere informazioni concrete, al non poter parlare con l' avvocato al non sapere con chi parlavo mi sono un pò altereato e ho chiesto che mi venissero dati i miei documenti in modo che almeno potevo provare io a cercare di recuperare il mio TFR se vi fosse rimasto qualcosa.
La persono che mi rispondeva di solito era la Segretaria del avvocato che mi disse:
"Ah guardi che ho sollecitato la settimana scorsa ma non ci sono ancora notizie"
Io:"Ma come sucusi lo chiamata a Inizio Luglio e mi ha detto che la pratica era Al INPS e che andava a vedere visto che andava li anche per altre persone; Saprà qualcosa.!"
Lei:"Beh la pratica è stata cosegnata a Settembre 2006, sa ci vuole tempo..."
io:"come settembre 2006? se a Luglio mi diceva che era in INPS?"
Lei" Ma guardi che l' abbiamo rifatta..."
A questo punto le chiedo la pratica almeno mi posso informare presso l' INPS che succede e lei dice che se voglio provare è ok ma tanto aveva già sollecitato lei e quindi inutile.
Il giorno dopo contatto la persona preposta al Inps e mi rispondo che la pratica era stata Liquidata due mesi e mezzo fa :muro:
Quindi era palese che mi avevano mentito e che mi hanno preso per il culo in tutto questo tempo. In questi anni io li ho sempre lasciato il mio numero di cellulare e avevo sempre chiesto di essere ricontattato cosa che non è mai successa. Mai una chiamata o una lettera in cui si dica che cosa combinano. Mai saputo i loro nomi tranno quello del avvocato.
Reduce di questo mi armo di pazienza e cerco io il mio TFR e riesco dopo peripezzie a recuperare. Ora avendo il dubbio che abbiano fatto i furbi anche con il rimborso dell' assicurazione controllo la lettera della Assicurazione che mi risarcì i danni e ho trovato che Il compenso del avvocato era comprensivo nella liquidazione e ok ma che l' importo era di 650€ e non 1200€ e che tra l'altro scopro che non mi hanno mai neppure mandato la fattura e che anche ai miei genitori per una causa loro hanno consegnto niente ma la parcella di 1000€ netti li hanno presi in nero.
Dopo anni mi contatta l' avvocato in persona e dice che devo pagarli 700€ per le spese e anche un compenso minimo. E che è stato anche gentile e buono e che per andare a roma avevano preso un "collaboratore avvocato del posto" e questo vuole i suoi 300€ comprensivi di iva e così per tutto voleva i famosi 700€. Io li faccio presente della pessima assistenza e trattamento in questi anni, del fatto che non mi hanno mai richiamato ne informato su quello che facevano o che non facevano e quando gli ho detto del fatto che non mi avevano fatto la fattura per la sua parcella lui mi risponde:" Tanto lei è un dipendente e non ha partita iva cosa se ne fa? Poi io rilascio le fatture solo a chi lo chiede." Tralasciando il discorso lungo che è venuto fuori domani sera vado da lui a "discutere" della Vicenda per trovare un accorodo. Io so che devo pagare un "minimo" e penso che 500€ sono più che motivati ma sono anche sicuro che voglio sapere del perchè mi ha preso 650€ in più di parcella e perchè non mi ha fatto la fattura al epoca oltre al fatto che vorrei denuciarlo alla Guardia di Finanza e alla associazioni dei consumatori e al ordine dei Avvocati. Voi cosa ne pensate? Io sono incavolato come una iena e domani vedo cosa mi dirà, tanto è che ci vado accompagnato in modo da avere almeno un testimone della conversazione.
L'assegno della assicurazione è stato depositato sulla mia Banca e anche oggi ci devono essere i movimenti quindi una prova c'è che lui ha lavorato per me e che in parte gli ho dato soldi. Uff scusate ma dovevo dirlo.

Consigli o insulti sono graditi :D

orestino74
19-02-2007, 17:23
Beh, lui non è obbligato a chiederti come parcella solo quello che gli ha liquidato l' assicurazione, ma è' altrettanto evidente che, sopratutto nel caso ti chieda di più, deve farti la fattura, anche se non gliela chiedi.....comunque, alla fine vai lì e chiudila senza fattura, se no gli dici che la vuoi...tieni presente che su una fattura all inclusive di, diciamo 2000 euro, lui si mette in tasca si e no 800 euro puliti, non di più.... (IVA 20%, aliquota non meno del 40%, 10% alla Cassa Forense, più varie ed eventuali)...

Fai una cosa, 1200 se li è presi....se ne vuole altri gli dici allora fammi la fattura dei 1200, se no gli paghi i 300 del domiciliatario e te ne vai....fidati che accetta....

Cmq ma dove li trovate avvocati così briganti lo sapete solo voi.....:D

Hall999
19-02-2007, 17:29
Io non gli darei propio niente, visto che ti ha rubato 650 euro se fosse veramente cosi, fatti spiegare bene e rivolgiti ad un'altro avvocato (:asd:) in caso non vi mettiate daccordo

d@vid
19-02-2007, 18:05
Io non gli darei propio niente, visto che ti ha rubato 650 euro se fosse veramente cosi, fatti spiegare bene e rivolgiti ad un'altro avvocato (:asd:) in caso non vi mettiate daccordo

:sbonk:

Aku
19-02-2007, 18:37
Il discorso che è veramente così. :mad:

4lekos
19-02-2007, 19:45
Beh, lui non è obbligato a chiederti come parcella solo quello che gli ha liquidato l' assicurazione


è una cosa che fanno in molti e mi pare cmq assolutamente disonesta...significa prendere gli onorari due volte.

se poi è fatto anche senza trasparenza allora è un furto bello è buono.

10% alla Cassa Forense


la C.P.A. (cassa previdenza) è del 2%


se no gli paghi i 300 del domiciliatario e te ne vai....fidati che accetta....



ma perchè ha avuto bisogno di un domiciliatario? hai preso un avvocato di fuori zona oppure era fuori zona il tribunale di competenza?

in ogni caso, considera che - da tariffario forense - ai domiciliatari sono dovuti solo i diritti per le attività strettamente svolte e non anche gli onorari.

IBYZA
19-02-2007, 20:12
bastava che nn ti recavi dall'avvocato , per questi casi bastava che andavi dal sindacato nn spendevi niente e il tutto piu veloce ( va bhe veloce x modo di dire ma sempre di piu di un avvocato qualsiasi ) e sei quasi sicuro che il tfr lo prendi , cmq se sei di milano contattami in pvt che ti do una mano.

orestino74
19-02-2007, 20:21
è una cosa che fanno in molti e mi pare cmq assolutamente disonesta...significa prendere gli onorari due volte.

se poi è fatto anche senza trasparenza allora è un furto bello è buono.




la C.P.A. (cassa previdenza) è del 2%



ma perchè ha avuto bisogno di un domiciliatario? hai preso un avvocato di fuori zona oppure era fuori zona il tribunale di competenza?

in ogni caso, considera che - da tariffario forense - ai domiciliatari sono dovuti solo i diritti per le attività strettamente svolte e non anche gli onorari.

Non significa prendere gli onorari 2 volte. Premesso che sono d'accordo sulla disonestà, tuttavia la somma percentuale che liquida l' assicurazione all' avvocato rappresenta un rimborso alla parte e non necessariamente coincide con il valore del lavoro svolto.....se l' avvocato ha lavorato di più, fa la sua parcella dettagliata e amen...(anzi, ho avuto modo di scoprire che molti "parafangari" chiedono il 30% del liquidato (l' assicurazione riserva un 10% per rimborso spese legali).


La CPA è il 2%, ma ti ricordo che ogni anno si versa il 10% di tasca propria più il 2% recuperato dal cliente....quindi il 12%, mica penserai che la cassa si accontenti del 2%?


Contributo soggettivo
( art. 10 della legge n. 576/80)


E' dovuto da ogni iscritto alla Cassa (praticanti abilitati al patrocinio e avvocati) nella misura del:


10% sul reddito professionale netto dichiarato ai fini IRPEF al Fisco fino al tetto massimo (cfr. TABELLA CONTRIBUTI/REDDITI)
3% limitatamente alla parte di reddito professionale eccedente il tetto, di cui sopra. E' comunque dovuto il contributo minimo che, a decorrere dal 1° gennaio 2004 , viene riscosso tramite avvisi di pagamento MAV (bancari o postali).
I praticanti con abilitazione al patrocinio e gli avvocati che si iscrivono alla Cassa, per la prima volta, rispettivamente da data anteriore al compimento del 30° e del 35° anno di età, hanno diritto di fruire della riduzione a metà del contributo soggettivo minimo per i primi tre anni di iscrizione alla Cassa.






CONTRIBUTO INTEGRATIVO
( art. 11 della legge n. 576/80)


E' dovuto dagli avvocati iscritti agli albi e dai praticanti abilitati al patrocinio iscritti alla Cassa nella misura del 2% sull'effettivo volume di affari IVA (calcolato detraendo l'importo del contributo integrativo già assoggettato ad IVA - legge 22 marzo 1995 n. 85) a prescindere dall'effettivo pagamento eseguito dal debitore.
Un contributo integrativo minimo e' comunque dovuto da tutti gli iscritti alla Cassa, ad eccezione dei pensionati di vecchiaia, dall'anno solare successivo al pensionamento e dai praticanti per il periodo di iscrizione corrispondente al praticantato. Tale contributo minimo, a decorrere dal 1° gennaio 2004, viene riscosso tramite avvisi di pagamento MAV (bancari o postali).




CONTRIBUTO DI MATERNITA'
(d.lgs.n. 151/2001)


E' dovuto da tutti gli iscritti alla Cassa secondo le stesse modalitá previste per la riscossione dei contributi minimi (soggettivo ed integrativo). Detto contributo, applicato per la prima volta nel 1993, è finalizzato alla copertura dell'indennitá di maternitá erogata in favore delle professioniste iscritte alla Cassa (d. lgs. n. 151/2001, come modificato dalla legge n. 289/2003).




Sul discorso del domiciliatario mi trovi d' accordo sulla tua perplessità, ma, data la disonestà di base, magari se lo è inventato di sana pianta....

Aku
19-02-2007, 20:44
Se avessi potuto contattare i sindacati... solo che al epoca il fallimento era venuto così di punto in bianco e c'era da correre. I sindacati sarebbero arrivati lunghi purtroppo.

IBYZA
19-02-2007, 22:15
cmq in qulunque caso il tuo tfr lo rivedrai , prova ad andare a chiedere ai sindacati.
i tempi saranno lunghi ma nn ci smeni niente