View Full Version : Campi elettromagnetici, un chip ci salverà?
Redazione di Hardware Upg
15-02-2007, 16:02
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/telefonia/20160.html
Uno degli argomenti che accendono maggiormente gli animi degli appassionati di tecnologia riguarda l'infulenza dei campi magnetici sulla salute. Un'azienda britannica annuncia in questi giorni un chip per ridurre l'inquinamento elettromagnetico prodotto dai telefoni cellulari
Click sul link per visualizzare la notizia.
Pancho Villa
15-02-2007, 16:25
Non confondiamo i campi magnetici con quelli elettromagnetici :doh:
E poi le radiazioni elettromagnetiche non fanno male, tutte chiacchiere. Non sono abbastanza energetiche.
cowboyit
15-02-2007, 16:30
e se tra 20-30 anni scoprissi di sbagliarti ?
Numerosi gli studi che Exradia cita a suo favore, fra i quali gli studi che vedono un calo del 25% degli spermatozoi negli uomini che nel periodo di test hanno passato circa quattro ore al giorno al cellulare, passando al 50% fra quelli per permanenze al telefono ancora superiori.
Con uno slogan giusto andrà a ruba. :asd:
non ho ben capito come funziona...ma non bastava diminuire la potenza di segnale? voglio dire...se io prendo una tacca al cell ci parlo benissimo...quindi bastava mettere un regolatore di potenza del segnale...cosi' se volevi abbassavi la potenza al limite no?
cmq se anche non facesse male, bene non fa di certo...quindi ottimo
danyroma80
15-02-2007, 16:46
dalle equazioni di maxwell:
rotore di E = - dB/dt dove B è il vettore induzione magnetica ed E il vettore campo elettrico.
Che significa cio'? che un campo magnetico variabile nel tempo genera anche un campo elettrico e quindi nell'insieme un campo elettromagnetico.
Questo significa che un campo elettrico e magnetico sono legati come uomo e donna, da soli non esistono almeno che non siano costanti nel tempo, ma un campo costante nel tempo non trasporta informazioni.
Pancho Villa
15-02-2007, 16:46
EDIT
Immortal
15-02-2007, 16:54
si...magari col Rocco nazionale che farà da testimonial :D
Immortal
15-02-2007, 16:56
.
Pancho Villa
15-02-2007, 16:59
dalle equazioni di maxwell:
rotore di E = - dB/dt dove B è il vettore induzione magnetica ed E il vettore campo elettrico.
Che significa cio'? che un campo magnetico variabile nel tempo genera anche un campo elettrico e quindi nell'insieme un campo elettromagnetico.Si certo, si chiamano radiazioni elettromagnetiche apposta, perché sono composte da campi elettrici e magnetici che si autoinducono. Ma le radiazioni elettromagnetiche hanno un comportamento completamente diverso dai campi magnetici, del resto hai mai sentito parlare dei danni del campo magnetico generato dalla luce visibile? E perché non è una radiazione elettromagnetica anche quella?
la questione è controversa,come detto io sono per quelli che i campi magnetici sono pericolosi se e solo se sono energeticamente alti.
quindi non consiglierei a nessuno di andare a vivere sotto i tralicci dell'alta tensione.
certo come non cosiglio a nessuno di passare 4 ore al giorno con l'orecchio attaccato al cellulare anche xè ci sono patologie + brevi a venire x questa situazione che non un possibile malanno da campo magnetico.
quindi questo chip nsomma se di facile implementazione e di poco costo ben venga se implementato nei telefoni,ma senza che se ne sentisse il bisogno.
poi se vogliono cavalcare l'hype degli ipocondriaci e allarmisti è un altra storia
Se male non fa (e da quanto ho capito nella peggiore delle ipotesi non fa "nulla") e costa poco.. tanto vale implementarlo, nel dubbio. ;)
Se non serve a niente.. amen, su 2/3/4/500€ di cellulare non sono quei 2€ in + che ti uccidono, se invece dovesse davvero ridurre i danni ... il guadagno sarebbe impagabile ^^
ekerazha
15-02-2007, 17:15
Numerosi gli studi che Exradia cita a suo favore, fra i quali gli studi che vedono un calo del 25% degli spermatozoi negli uomini che nel periodo di test hanno passato circa quattro ore al giorno al cellulare, passando al 50% fra quelli per permanenze al telefono ancora superiori.
Buono a sapersi... io è da anni che tengo il cellulare 8 ore al giorno nella tasca dei jeans :D
Gatto Isidoro
15-02-2007, 17:30
Io ho usato il "baracchino" per alcuni anni e ho "visto" morire parecchi "cb" di tumore............sarà solo un caso? NON credo proprio...Eppoi se le emissioni elettromagnetiche non facessero male perchè gli ideatori del 3G si sarebbero affrettati a dire in passato che la telefonia 3G non determina mutamenti nel D.N.A. ?E perchè si muore di tumore maggiormente vicino a linee dell'alta tenzione o a ripetitori o trasmettitori radio?
sirhaplo
15-02-2007, 17:40
non ho ben capito come funziona...ma non bastava diminuire la potenza di segnale? voglio dire...se io prendo una tacca al cell ci parlo benissimo...quindi bastava mettere un regolatore di potenza del segnale...cosi' se volevi abbassavi la potenza al limite no?
In realtà questo controllo c'è già.
Naturalmente non è fatto per la nostra salute, ma al contrario per aumentare la durata del cell (e quindi delle chiamate).
IN pratica. ... hai 5 tacche il cell spara pochissimo perchè è vicino alla stazione base. 1 tacca spara come un dannato per arrivare alla base.
Quindi se ci tenete, state vicino alle stazioni .... ma non proprio affianco eh ;)
non ho ben capito come funziona...ma non bastava diminuire la potenza di segnale? voglio dire...se io prendo una tacca al cell ci parlo benissimo...quindi bastava mettere un regolatore di potenza del segnale...cosi' se volevi abbassavi la potenza al limite no?
cmq se anche non facesse male, bene non fa di certo...quindi ottimo
è già come dici....nel protocollo di trasmissione GSM c'è un canale di servizio (vitale) che si chiama BCCH. Questo è un canale che permette al cell di dirti lo stato della rete...lo stato del segnale..il numero di cella, in caso di movimento su quale cella deve fare end-off. Quando fai una chiamata, su questo canale di servizio, vengono scambiati i dati relativi alla potenza di trasmissione che deve usare il cell + un buffer di cui ora non ricordo il nome che serve a sincronizzare l'audio a seconda se stai vicino ad un'antenna gsm o lontano.
Praticamente se stai vicino all'antenna il BCCH dirà al tuo cell di abbassare il tx....se invece stai lontano sparerà il TX al massimo. Tutto questo è stato creato non per ridurre la potenza di TX in quanto dannosa ma semplicemente x risparmiare batteria.
Spero di essermi spiegato bene.....è un argomento un pò complicato
p.s. senza BCCH i cell GSM non potrebbero funzionare
Io direi di spegnere il sole.... genera troppe radiazioni elettromagnetiche..
Non si può parlare delle radiazioni e campi magnetici che sia in modo così generico... dipende dalle frequenze e dalle energie.
se vi accendete una classica lampadina da 1 watt a 10 cm dal naso potete starla a guardare per ore , riprovate l'esperimento con una da 200 watt e mio dite... tutto è governato dal senso della logica .
Per fare i grezzi possiamo dire che le frequenze usate dai cellulari sono pericolose se emesse a 5 -50 o 200 watt , probabilmente moriresti nel giro di poco , ma a 5 milliwatt è lo stesso discorso della lampadina accesa a 10 cm dal naso da 1 watt... non vi fa la bua...
stessa cosa per il sole ,a 150 milioni di kilometri ce ne possiamo stare in pieno agosto sotto i suoi raggi senza morire , ma se la terra si trovasse a 50 non saremmo qua a ciacerare...
kikkobna
15-02-2007, 17:45
è già come dici....nel protocollo di trasmissione GSM c'è un canale di servizio (vitale) che si chiama BCCH. Questo è un canale che permette al cell di dirti lo stato della rete...lo stato del segnale..il numero di cella, in caso di movimento su quale cella deve fare end-off. Quando fai una chiamata, su questo canale di servizio, vengono scambiati i dati relativi alla potenza di trasmissione che deve usare il cell + un buffer di cui ora non ricordo il nome che serve a sincronizzare l'audio a seconda se stai vicino ad un'antenna gsm o lontano.
Praticamente se stai vicino all'antenna il BCCH dirà al tuo cell di abbassare il tx....se invece stai lontano sparerà il TX al massimo. Tutto questo è stato creato non per ridurre la potenza di TX in quanto dannosa ma semplicemente x risparmiare batteria.
Spero di essermi spiegato bene.....è un argomento un pò complicato
p.s. senza BCCH i cell GSM non potrebbero funzionare
esatto ed facilmente dimostrabile, credo che tutti abbiamo fatto caso alla durata scarsa delle batterie in zone poco coperte
Io direi di spegnere il sole.... genera troppe radiazioni elettromagnetiche..
Non si può parlare delle radiazioni e campi magnetici che sia in modo così generico... dipende dalle frequenze e dalle energie.
se vi accendete una classica lampadina da 1 watt a 10 cm dal naso potete starla a guardare per ore , riprovate l'esperimento con una da 200 watt e mio dite... tutto è governato dal senso della logica .
Per fare i grezzi possiamo dire che le frequenze usate dai cellulari sono pericolose se emesse a 5 -50 o 200 watt , probabilmente moriresti nel giro di poco , ma a 5 milliwatt è lo stesso discorso della lampadina accesa a 10 cm dal naso da 1 watt... non vi fa la bua...
stessa cosa per il sole ,a 150 milioni di kilometri ce ne possiamo stare in pieno agosto sotto i suoi raggi senza morire , ma se la terra si trovasse a 50 non saremmo qua a ciacerare...
TUTTO L'OPPOSTO :D:sofico:
ti assicuro che fa 10 volte + male il cell da 5 milliwat a dosso che un'antenna a 10 metri da casa
TUTTO L'OPPOSTO :D:sofico:
ti assicuro che fa 10 volte + male il cell da 5 milliwat a dosso che un'antenna a 10 metri da casa
ma hai letto almeno 1 riga ... no perchè non centra niente quello che hai scritto tu.... primo l'antenna tv da casa è un ricevitore , e poi le frequenze sono completamente diverse...:rolleyes: :confused:
Scusa MaleFX ma dimostramelo...sono curioso perchè lavoro nel campo e stai tranquillo che in primis (adesso) a 10 metri di distanza un'antenna non la fanno installare!
gabi.2437
15-02-2007, 17:54
Si insomma, articolo di terrorismo psicologico fatto per spaventare chi appena sente "radiazioni" si spaventa e per vender quell'affare?
Cioè, quando leggi "campi magnetici" e poi "telefonini", si capisce subito la qualità dell'articolo.......
ma hai letto almeno 1 riga ... no perchè non centra niente quello che hai scritto tu.... primo l'antenna tv da casa è un ricevitore , e poi le frequenze sono completamente diverse...:rolleyes: :confused:
scusa...dove ho parlato di antenna TV? :D
...per antenna intendevo quella GSM...se vuoi poi che te la chiamo con il suo nome specifico ma poi la maggior parte degli altri non ferrati in gsm non avrebbero capito
Scusa MaleFX ma dimostramelo...sono curioso perchè lavoro nel campo e stai tranquillo che in primis (adesso) a 10 metri di distanza un'antenna non la fanno installare!
mi domando...ma sai di cosa parli?
le antenne BTS non possono stare a 10 metri dai palazzi? MA SE LE INSTALLANO SOPRA I PALAZZI x CREARE LE MICROCELLE IN CITTA'!!!......vabbè
l'unica cosa che guardano quando la installano sono i volt/metro.
In presenza di scuole il max per poter installare una BTS è 3 volt/metro mentre se non ci sono scuole sale al doppio.
Dimostrazione che fa male...secondo te xchè i tecnici RAI quando vanno in giro sui trasmettitori si mettono le mutande di piombo??
MEDITATE GENTE...nessuno vi verrà mai a dire che la radiofrequenza dei cell fa male xchè ci sono troppi interessi economici!
CommaderP5
15-02-2007, 18:00
Dico solo una cosa: il campo SOLO magnetico NON ESISTE..
Se c'è un campo magnetico, allore DEVE esserci anche un corrispondente campo elettrico sfasato di 90° rispetto alla portante dello STESSO segnale..
Tutti i tipi di campo (elettrico e magnetico) fanno parte delle radiazioni elettromagnetiche, come la luce, non c'è assolutamente differenza..
L'unico "fattore di rischio" è dato dalla potenza alla quale viene sparata la ferquenza in esame (esattamente come ha detto Dox): 5 mW NON SONO NIENTE, a meno che tu non abbia l'antenna del cellulare infilata direttamente nel cervello, E SENZA ISOLAMENTO (ed anche in questo caso il solo contatto con le cellule smorzerebbe di molto il seganle...)..
Dico solo una cosa: il campo SOLO magnetico NON ESISTE..
Se c'è un campo magnetico, allore DEVE esserci anche un corrispondente campo elettrico sfasato di 90° rispetto alla portante dello STESSO segnale..
Tutti i tipi di campo (elettrico e magnetico) fanno parte delle radiazioni elettromagnetiche, come la luce, non c'è assolutamente differenza..
L'unico "fattore di rischio" è dato dalla potenza alla quale viene sparata la ferquenza in esame (esattamente come ha detto Dox): 5 mW NON SONO NIENTE, a meno che tu non abbia l'antenna del cellulare infilata direttamente nel cervello, E SENZA ISOLAMENTO (ed anche in questo caso il solo contatto con le cellule smorzerebbe di molto il seganle...)..
vedo che non sai che stando al cell soli 3 minuti la temperatura della parte del cervello rivolta verso il cell sale di 1°-1,5°
vabbè.....io ho cercato di spiegarvi....poi pensatela come vi pare
Pancho Villa
15-02-2007, 18:11
vedo che non sai che stando al cell soli 3 minuti la temperatura della parte del cervello rivolta verso il cell sale di 1°-1,5°
vabbè.....io ho cercato di spiegarvi....poi pensatela come vi pareDa quello che sapevo io l'incremento è molto più modesto, al MAX 0,5 C° dopo decine di minuti di conversazione. E comunque il punto non è il riscaldamento, ma i danni al DNA.
gabi.2437
15-02-2007, 18:13
Ma solo le radiazioni ionizzanti lo danneggiano no? Altrimenti ogni lampadina sarebbe pericolosa :D
Da quello che sapevo io l'incremento è molto più modesto, al MAX 0,5 C° dopo decine di minuti di conversazione. E comunque il punto non è il riscaldamento, ma i danni al DNA.
a me hanno detto valori diversi....cmq....lo so che influisce sul DNA...ma ho parlato di temperatura xchè è un dato che esiste
Pancho Villa
15-02-2007, 18:20
a me hanno detto valori diversi....cmq....lo so che influisce sul DNA...ma ho parlato di temperatura xchè è un dato che esisteSecono me le onde delle frequenze incriminate non sono assolutamente in grado in danneggiare il DNA di un qualunque essere vivente in quanto l'energia traportata dai singoli fotoni (che è direttamente proporzionale alla frequenza) è MIGLIAIA di volte inferiore a quella dei quanti della luce visibile, per non parlare delle radiazioni la cui pericolosità è accertata (raggi X, gamma ecc.).
Secono me le onde delle frequenze incriminate non sono assolutamente in grado in danneggiare il DNA di un qualunque essere vivente in quanto l'energia traportata dai singoli fotoni (che è direttamente proporzionale alla frequenza) è MIGLIAIA di volte inferiore a quella dei quanti della luce visibile, per non parlare delle radiazioni la cui pericolosità è accertata (raggi X, gamma ecc.).
ok...non lo chiamiamo DNA...ma...un qualcosa di indefinito che provoca tumori
CommaderP5
15-02-2007, 18:32
La temperatura è il tuo problema?
Fai un piccolo esperimento: siediti comodo, in tranquillità, e appoggia la tua mano, con le dita unite, all'orecchio, quello che vuoi, e rimani così per i famosi 3 minuti..
Se non ti si scalda la parte di testa coperta dalla mano in quel periodo fatti vedere perchè hai seri problemi di circolazione alle mani!!
In più, il cellulare è caldo perchè è stato a contatto con la tua testa, avvolto dalla tua mano, e non per colpa del segnale...
Prova ad avviare una chiamata e lascia il telefonino appoggiato sul tavolo, sempre per 'sti benedetti 3 minuti: ti assicuro che non si riscaldato (a meno che il tavolo non sia più caldo del telefonino..).
Si potrebbe andare avanti all'infinito con questi esempi..
Altrettanto semplice è eliminare il temuto riscaldamento del tuo cervello: usa l'auricolare!
Tanto, anche se il segnale del telefonino fosse nocivo, la distanza dall'antenna sarebbe sempre piccola, anche con l'utilizzo dell'auricolare..
CommaderP5
15-02-2007, 18:36
E comunque, ottima spiegazione scientifica del rapporto tra onde elettromagnetiche e percentuale di incidenza tumorale negli individui, MALEFX!
La temperatura è il tuo problema?
Fai un piccolo esperimento: siediti comodo, in tranquillità, e appoggia la tua mano, con le dita unite, all'orecchio, quello che vuoi, e rimani così per i famosi 3 minuti..
Se non ti si scalda la parte di testa coperta dalla mano in quel periodo fatti vedere perchè hai seri problemi di circolazione alle mani!!
In più, il cellulare è caldo perchè è stato a contatto con la tua testa, avvolto dalla tua mano, e non per colpa del segnale...
Prova ad avviare una chiamata e lascia il telefonino appoggiato sul tavolo, sempre per 'sti benedetti 3 minuti: ti assicuro che non si riscaldato (a meno che il tavolo non sia più caldo del telefonino..).
Si potrebbe andare avanti all'infinito con questi esempi..
Altrettanto semplice è eliminare il temuto riscaldamento del tuo cervello: usa l'auricolare!
Tanto, anche se il segnale del telefonino fosse nocivo, la distanza dall'antenna sarebbe sempre piccola, anche con l'utilizzo dell'auricolare..
:sofico: :sofico:
lascia il cell sulla scrivania.....usalo x collegarti a internet e stacci una 30ina di minuti.....
poi fammi sapere quanto è caldo :D
parlate senza sapere.....
E comunque, ottima spiegazione scientifica del rapporto tra onde elettromagnetiche e percentuale di incidenza tumorale negli individui, MALEFX!
io non ho dato nessuna spiegazione...ho solo portato degli esempi...
in + è inutile che te la prendi....nessuno ti ha detto di non stare al cell 24 ore su 24. quindi evita inutili flame
CommaderP5
15-02-2007, 19:10
Peccato ceh gsm e gprs sono su due bande di frequenza ben indifferenti, senza contare che io ho scritto 3 minuti, non 30..
In mezzora, ma anche in 20 minuti, è normale che l'apparecchio si riscaldi, ma per l'uso continuo della batteria (che è quello che si scalda veramente) e non, ripeto, per lo scambio di segnale con la centrale...
p.s. E chi flamma? era un'osservazione come tante altre.. Neanche ti conosco, perchè dovrei litigare? Cerco solo di spiegare molte cose che certa gentaglia (che tiene solo ad allarmare il pubblico) tralascia o, peggio, piega ai propri duscorsi..
Purtroppo non esistono prove scientifiche attendibili ed assolutamente inconfutabili che le onde elettromagnetiche facciano male (anche la luce del sole fa male, ma non quella visibile, bensì quella ultravioletta, con un'energia sufficiente a rompere le catene di dna o, comunque, innescare un episodio tumorale).
Questo fatto porta ad una conclusione logica: tutte le "ricerche" contro l'elettrosmog (o almeno la maggioranza) non sono state fatte in modo imparziale e completamente trasparente, cosa che di sicuro non può che svilire un eventuale "valore scientifico" di quento affermano..
CommaderP5
15-02-2007, 19:14
Scusate per gli errori di battitura ;)
gentaglia??
datti una calmata
è l'ultima volta che te lo dico
1 lavoro sulle bts tutti i giorni
2 parlo con cognizione di causa.....SO DI COSA PARLO a differnza tua.
3 mi viene da ridere....il cell si scalda x l'utilizzo della BATTERIA? ma sai cosa è un finale di potenza? sai che riscalda? ma conosci l'elettronica? hai mai visto una bts? sai cosa è un rilevatore di campi elettromagnetici?...il GSM E IL GPRS SONO 2 BANDE DI FREQUENZA BEN DIFFERENTI?
mi sa che ti sei registrato in questi giorni su questo forum solo x sparare minkiate
bye
Jumbalaya
15-02-2007, 19:43
alla fine, ognuno scelga di proteggersi da quello che preferisce, io più che limitare le chiamate al cellulare preferisco non fumare, mettermi la crema solare quando vado in spiaggia, evitare il più possibile le zone cittadine trafficate e non mangiare schifezze... non sarà certo il 0,00001% di possibilità in più di beccarmi un tumore causato dai pochi watt delle trasmissioni gsm a limitarmi
MenageZero
15-02-2007, 20:29
Non confondiamo i campi magnetici con quelli elettromagnetici :doh:
E poi le radiazioni elettromagnetiche non fanno male, tutte chiacchiere. Non sono abbastanza energetiche.
no eh ? :mbe:
azz... peccato che nessuno sia sia distrurbato a farlo sapere al sig. James Clerk Maxwell, ai tempi ... :sofico:
e soprattutto, cmq, tu come fai ad essere sicuro che anche quei campi elettromagnetici con energia associata comunemente considerata "bassa", non siano per nulla dannosi quando questo è ancora argomento di studio e discussione aperto in tutta la comnità scientifica internazionale ? :wtf:
Pancho Villa
15-02-2007, 20:31
no eh ? :mbe:
azz... peccato che nessuno sia sia distrurbato a farlo sapere al sig. James Clerk Maxwell, ai tempi ... :sofico:Intendevo dire che i cellulari generano un campo elettromagnetico, non magnetico, mentre nell'articolo si fa confusione tra i due.
JohnPetrucci
15-02-2007, 20:52
Di sicuro vista la delicatezza dell'argomento e forse un pò di esagerazione che se ne fa da anni, un chip del genere sarà un successone.
Speriamo che serva allo scopo e non si tratti di fumo negli occhi.
danyroma80
15-02-2007, 21:33
comunque un cellulare emette potenza in relazione alla distanza con la bts.
In parole povere a seconda delle scelte fatte dai produttori di cellulari ed in particolare alla capacità della batteria, i cellulari tipicamente possono emettere sino a 6 watt. Per fare un paragone, gli access point wifi per norma di legge possono emettere sino a 100 milli watt ed infatti il loro raggio di azione supera raramente i 50 metri contro le decine di km di un cellulare in campo aperto (come ad esempio in barca a pochi chilometri dalla costa) .
metallus84
15-02-2007, 22:44
da quel che so, spero di non sparare boiate :P il massimo che un cel spara intorno a te appena pigi il tasto verde per dare l'inizio della comunicazione è 1 watt (sempre se il mio prof d antenne nn ha detto boiate). Infatti una cosa di buona abitudine è quella di selezionare il numero, dare l'ok e aspettare 2 o 3 secondi prima di avvicinarlo alla testa (sempre secondo lui).
Io so che l'unico legame tra campi elettromagnetici e il riscaldamento della testa (calcolato in SAR) è la presenza di acqua. è' normale che un cel non si scalda (a meno della batteria) su un tavolo se lasciato a parlare da solo, perche è fatto di plastica, non ci sono molecole d'acqua :)
La presenza di campo elettromagnetico è dato dal passaggio di corrente, di ampere. Infatti una linea ad altissimo voltaggio e basso amperaggio come gli immensi tralicci sono meno dannose di una linea a stessa frequenza (50 hz) ad amperaggio maggiore. Io non credo che le frequenze usate a livello civile come le w-lan (2.4 o 5 ghz) o cellulari che mi pare sta attorno ai 800mhz ve? umts è + alto (qua chiedo aiuto perchè non ricordo), siano dannose, proprio per i bassisimi amperaggi che girano. Questo chip però comunque, a beneficio del dubbio, mi sembra una buona idea basta che non ci speculano troppo sopra!
Avete sentito di quell'affare americano che spara un campo em a 95 ghz, che penetra per 1 mm dentro la pelle e ti fa sentire una "scottatura" di 50° C ma che comunque non brucia davvero i tessuti?
Non so la potenza usata, ma 95 ghz so tanti! poi se penetrano solo in 1 mm della pelle, cosa fanno 2.4 giga? non so io poi abito a 200 mt d'aria da una torre telecom :\ ke devo fà :P
da quel che so, spero di non sparare boiate :P il massimo che un cel spara intorno a te appena pigi il tasto verde per dare l'inizio della comunicazione è 1 watt (sempre se il mio prof d antenne nn ha detto boiate). Infatti una cosa di buona abitudine è quella di selezionare il numero, dare l'ok e aspettare 2 o 3 secondi prima di avvicinarlo alla testa (sempre secondo lui).
Io so che l'unico legame tra campi elettromagnetici e il riscaldamento della testa (calcolato in SAR) è la presenza di acqua. è' normale che un cel non si scalda (a meno della batteria) su un tavolo se lasciato a parlare da solo, perche è fatto di plastica, non ci sono molecole d'acqua :)
La presenza di campo elettromagnetico è dato dal passaggio di corrente, di ampere. Infatti una linea ad altissimo voltaggio e basso amperaggio come gli immensi tralicci sono meno dannose di una linea a stessa frequenza (50 hz) ad amperaggio maggiore. Io non credo che le frequenze usate a livello civile come le w-lan (2.4 o 5 ghz) o cellulari che mi pare sta attorno ai 800mhz ve? umts è + alto (qua chiedo aiuto perchè non ricordo), siano dannose, proprio per i bassisimi amperaggi che girano. Questo chip però comunque, a beneficio del dubbio, mi sembra una buona idea basta che non ci speculano troppo sopra!
Avete sentito di quell'affare americano che spara un campo em a 95 ghz, che penetra per 1 mm dentro la pelle e ti fa sentire una "scottatura" di 50° C ma che comunque non brucia davvero i tessuti?
Non so la potenza usata, ma 95 ghz so tanti! poi se penetrano solo in 1 mm della pelle, cosa fanno 2.4 giga? non so io poi abito a 200 mt d'aria da una torre telecom :\ ke devo fà :P
finalmente qualcuno che inizia a dire cose un po' più profonde... innanzitutto la questione acqua è fondamentale: il cellulare è come un piccolo microonde, ma il tutto dipende dalla distanza! tutti i cervelloni che hanno tirato in ballo maxwell possono dire con quale andamento si riduce l'intensità del campo allontanandosi dalla sorgente? bene: se il cellulare sta a distanza di auricolare lo spazio è sufficiente per poter fregarsene di tutto; se sta attaccato all'orecchio, le cellule in tempi non così lunghi, si scaldano e se la termodinamica e la biologia non sono un'opinione, l'innalzamento relativamente rapido della temperatura della cellula può anche danneggiarla: a questo proposito riporto un pezzo di una relazione che ho effettuato 3 anni fa.
Riguarda i campi ad alte frequenze (da 100kHz):
"Gli studi hanno dimostrato che l’esposizione umana a 30 minuti di campi elettromagnetici in questa gamma di frequenze, che producono un SAR dell’intero corpo compreso tra 1 e 4 W/kg, provocano un aumento della temperatura corporea di meno di un grado centigrado.
L’esposizione a campi più intensi, generanti valori di SAR eccedenti i 4 W/kg, può provocare un superamento delle capacità termoregolatorie del corpo e raggiungere livelli di riscaldamento dei tessuti estremamente pericolosi."
quindi...
"I telefoni cellulari emettono una potenza tale che, alla distanza a cui lavorano dalla testa, producono nei tessuti interni un SAR inferiore a 4 W/Kg, che rappresenta il limite imposto dal ICNIRP (International Commission on Non Ionizing Radiation Protection) per evitare il manifestarsi di effetti acuti di tipo termico, senza tener però conto di potenziali effetti di altra natura sulla salute".
pertanto le radiazioni fanno innanzitutto danni termici (e a causa di questo i cellulari devono rispettare quel valore massimo di 4 W/Kg) e poi siccome non si sa i danni a lungo termine giustamente non si fasciano la testa prima di essersela rotta (se nn facessero così, non farebbero affari).
Se il chip riesce a diminuire il tempo di innalzamento della temperatura, direi che è un ottimo risultato.
ragazzi ma quindi ora come ora...con un cellulare normale come si fa a limitare un po?
coi nokia per caso c'e' qualche menu da comando nascosto per diminuire la potenza dell'antenna? e altre metodologie?
quelle piastrine da mettere dietro alla batteria per aumentare la potenza dell'antenna (che funziona perche' l'ho visto) quindi aiuta a diminuire il campo o lo aumenta?
che bello vedere tutti questi esperti in queste discussioni... :O
by the way, non solo la potenza del segnale (2W max) è importante ma anche la frequenza... il nostro corpo è in grado di assorbire meglio onde di alcune frequenze e peggio altre... in particolare ci sono parti del cervello che entrano in risonanza con frequenze vicine a quelle dei 1.8GHz... draw your conclusions...
inoltre anche riguardo l'uso dell'auricolare ci sono studi controversi: alcuni sostengono diminuisca l'esposizione ai campi RF altri sostengono che, poiché difatto è un antenna, veicoli il campo direttamente all'orecchio...
Se volete informarvi un po', qua ci sono un paio di link:
http://www.rsc.ca//files/publications/expert_panels/RF//expert_panel_radiofrequency_update2.pdf
http://www.cqs.com/cell.htm
http://www.mcw.edu/gcrc/cop/cell-phone-health-FAQ/toc.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Mobile_phone_radiation_and_health
infine per chi vuole sapere i valori SAR dei vari cellulari qua c'è una bella lista:
http://www.bfs.de/elektro/oekolabel.html/
Dunque, mi piacerebbe fare un paio di precisazioni, visto che c'è un po' di confusione, naturalmente entro i limiti di quello che so e senza la pretesa di essere un "cervellone", anche perchè i "cervelloni" veri, ad oggi, non sanno dare una risposta definitiva su alcune questioni (al di la di quanto non può e non potrà mai esserci una risposta scientifica veramente "definitiva" su niente, altrimenti non si farebbe scienza ma metafisica e ripiomberemmo negli anni bui dell'oscurantismo e dell'aristotelismo medievale).
1) Innanzi tutto, non si fa nessuna confusione su "campi magnetici" e campi "elettromagnetici" nell'articolo, poichè non vi è la benchè minima differenza tra i due concetti. Sono la stessa identica cosa, sempre e comunque, poichè dove c'è un campo elettrico ce n'è anche uno magnetico ad esso ortogonale, e viceversa; non c'entra niente poi la costanza o variablilità dei campi, sono sempre associati, e laddove si rilevi solo il campo elettrico, o solo quello magnetico, basta fare un cambio di coordinate per vedere anche l'altro fenomeno (c'è una bella dimostrazione di Einstein al riguardo).
2) Il fatto che la radiazione luminosa visibile non sia considerata pericolosa dovrebbe far riflettere sulla pericolosità presunta di una qualsiasi radiazione dalla frequenza inferiore, considerando che esiste una relazione tra la capacità di una radiazione di penetrare un corpo (e riscaldarlo) e la sua frequenza.
3) Come giustamente detto, le radiazioni in gioco sono nel campo delle microonde, e producono essenzialmente un riscaldamento superficiale (naturalmente il calore si trasmette per conduzione, ma la penetrazione della radiazione resta superficiale, non può superare, in particolare, la barriera costituita dalle ossa del cranio, per quanto io ne sappia). Come sottolineato, l'accoppiamento tra frequenza e potenza di un cellulare sono tali che il riscaldamento prodotto risulta inferiore ad una soglia di pericolosità ben precisa, per cui, almeno da questo punto di vista, non possiamo considerarli particolarmente pericolosi, in particolare quando sono in stand-by (per cui non vedo come possa essere pericoloso tenerli in tasca).
4) Non ho capito bene il riferimento all'intensità del campo, anche perchè non ricordo la definizione esatta (:p), se intendiamo l'energia associata complessivamente, essa è costante, ma allontanandosi dalla sorgente l'energia si distribuisce su una sfera di raggio via via maggiore (naturalmente parlando di un campo omnidirezionale che si propaga radialmente nello spazio), quindi l'energia per unità di superficie diminuisce con legge quadratica rispetto al raggio della sfera (così come quadraticamente aumenta la superficie su cui l'energia totale si distribuisce) :p
5) Poichè le frequenze in gioco producono riscaldamento (ora non ricordo le frequenze delle trasmissioni televisive) che è proporzionale alla potenza della radiazione, potrebbe essere da intendersi in questo senso l'uso di uno schermo al piombo per i... gioielli di famiglia dei tecnici della rai (non ne avevo mai sentito parlare, ma non voglio metterlo in dubbio): come molti sapranno già (ma temo molti altri non sappiano) i genitali maschili "vivono" ad una temperatura inferiore rispetto al corpo (intorno ai 35° mi pare), al di sopra della quale smettono di produrre spermatozoi (ecco perchè organi così delicati si trovano all'esterno del corpo, dove sarebbero sicuamente meglio protetti, rendendo anche l'inguine maschile meno soggetto ad ernie, come quello femminile, ma dove non funzionerebbero). In ogni caso non può assolutamente avere a che fare con un presunto rischio di tumori, altrimenti adotterebbero ben altre protezioni estese a tutto il corpo!
Quindi è bene evitare la vicinanza di fonti di calore (e un'antenna che trasmette un segnale a decine o centinaia di chilometri di distanza, nello spettro delle microonde, è una fonte di calore a tutti gli effetti, per il corpo umano e non solo). In particolare, è sicuramente un'abitudine malsana quella di tenere un portatile sulle gambe (non certo per la frequenza del processore, ma per il calore dissipato) e mi chiedo quante delle persone interessate dallo studio non commettessero errori di questo tipo (insomma, non mi fido troppo di quella ricerca: ci sono fonti di calore ben più potenti e meno "tenute d'occhio" rispetto a un cellulare appoggiato ad un orecchio che possono interferire con le funzioni riproduttive).
6) Esistono studi statistici che sembrano associare l'incidenza di fenomeni cancerogeni alla presenza di campi elettromagnetici; tuttavia tali studi non possono essere che controversi e approssimativi, perchè, come giustamente sottolineato nell'articolo, si tratta di studi che hanno come oggetto effetti per così dire a lungo termine, non certo conseguenze immediate, ragion per cui non è possibile affermare con certezza che ci sia una qualche relazione oggettiva, escludendo con una qualche sicurezza tutte le altre cause, anche perchè non mi pare che tutte le altre cause, ma proprio tutte, siano ben note, compresa una possibile predisposizione genetica a sviluppare tumori in conseguenza all'esposizione ad agenti anche poco pericolosi: non mi pare ci siano ancora delle certezze su queste ipotesi, e in tal caso, bisognerebbe fare uno screening diverso dei vari casi (e bisognerebbe tener conto a maggior raggione di altre cause potenzialmente più probabili, come certe forme di alimentazione o l'uso di tabacco, o il fumo passivo, o gli agenti inquinanti).
Naturalmente, potrebbero essere in gioco dei fenomeni che non conosciamo ancora, quindi essere prudenti per quanto possibile non è certo un errore; lo sarebbe invece fasciarsi la testa in anticipo. Non guasterebbe, ad esempio, interrare i cavi dell'alta tensione in appositi elettrodotti, anche perchè un traliccio che cade fa un po' di danni; non so se questo "aggeggio" serva a qualcosa, dato che non interviene sulla potenza o sulla frequenza della trasmissione, o forse genera delle piccolissime variazioni che non interferiscono con la chiamata (se interferissero sarebbe certamente dannoso...). Quel che è certo è che le radiazioni ionizzanti possono danneggiare la catena del dna, mentre non vi è alcuna certezza sulle radiazioni oggi considerate non ionizzanti, quindi chiunque affermi il contrario, prima che una tale scoperta venga comprovata e accettata dalla comunità scientifica, mente sapendo di mentire.
7) Eviterei assolutamente di tirare in ballo la questione della risonanza degli organi interni e, in generale, di un corpo, alle frequenze di certi ultrasuoni/infrasuoni, che ricordo essere onde di pressione, ovvero di natura meccanica (come lo è la natura di un pugno che frattura il setto nasale o fa un occhio nero), e niente anno a che fare con le onde elettromagnetiche, se non per il "numerino" che quantifica la frequenza, per l'unità di misura della frequenza temporale (l'Hertz) e per il fatto che si verifica in entrambi i casi (essendo delle onde) il fenomeno della risonanza, che nel caso delle onde di pressione può produrre il crollo di un ponte, mentre nel caso delle onde elettromagnetiche consente di sintonizzare una stazione televisiva, ma non sono "convertibili" l'una nell'altra (in realtà un campo elettromagnetico produce una pressione di radiazione di natura meccanica su di un corpo, ma è comunque relativamente debole e soprattutto non produce un'onda di pressione con la stessa frequenza dell'onda elettromagnetica generatrice! ).
8) A questo punto mi concedo una divagazione non scientifica e un po'/molto maliziosa. E' vero che ci sono dei forti interessi economici dietro le tecnologie basate sui campi elettromagnetici, però talvolta sono opposti a quel che si potrebbe immaginare: in questo caso c'è un innegabile interesse a cavalcare l'onda delle preoccupazioni generali per vendere un prodotto di dubbia utilità; anni fa ricordo che andavano di moda le "coccinelle" e amenità simili da attaccare al cellulare per ridurre le raziazioni, naturalmente non funzionavano, ma se avessero funzionato avrebbero avuto l'effetto opposto, ovvero avrebbero danneggiato la chiamata, spingendo il cellulare ad aumentare la potenza emessa; chissà perchè, poi, tante volte è capitato che le teorie più catastrofiche siano state tirate in ballo quando, da qualche parte nel mondo, stava per entrare un nuovo competitor nel mercato delle telecomunicazioni, con il conseguente aumento di antenne nello stato interessato, ma soprattutto la conseguente (potenziale) diminuzione dei clienti per gli altri opreatori (con inevitabile risonanza da parte dei media a livello mondiale, al di là degli interessi locali)... Direi che ce n'è a sufficienza per dire, quantomeno, che non vale proprio la pena di fasciarsi la testa...
vcereghi
16-02-2007, 08:09
Esatto, non confondiamo magnetico da elettromagnetico!!!
Inoltre...domanda: è meglio una breve esposizione ad un campo elettromagnetico intenso...oppure essere bombardati quotidianamente da campi elettromagnetici deboli??!?
Questo lo dico perchè c'è gente che si lamenta in seguito alle installazioni delle antenne dei cellulari: per "sparare" il segnali dei telefoni le antenne hanno bisogno di potenza. Lo spazio è diviso in celle e ogni cella deve essere coperta dal segnale.
Quindi...secondo me (..ma non solo!!), meglio avere + antenne che funzionino a minor potenza, piuttosto che avere poche antenne ma che ci "cuociano" da capo a piedi a tutti i giorni!!!!!!!!!!!!!!
Inoltre....rispondo a chi dice della "sola tacca del telefono": è una cavolata...quella situazione è proprio l'opposto di quanto dici: è la situazione in cui il telefono emette la maggior potenza!!!!!!
Ad ogni modo ci sono malattie che si sconfiggono per esempio grazie al nucleare ma purtroppo c'è gente che non lo sa e lo reputa una cosa brutta da abolire perchè inquinante....ma...andate a dirlo a chi è guarito!!!!
danyroma80
16-02-2007, 08:30
quoto vcerechi e aggiungo, comunque: avete mai pensato alle radiazioni che uno si becca quando è in autobus dove ci sono almeno 30 cellulari dei quali almeneno due stanno parlando contemporaneamente? i cellulari emettono sempre, specialmente in situazioni di mobilità quando in modo completamente trasparente all'utente (almeno che non sta ascoltando la radio con auricolari non schermati) gestiscono l'handover (il passaggio) tra una bts e l'altra.
In poche parole il cellulare si mette in ascolto delle portanti delle celle/settori circostanti, si aggancia alla bts dalla quale riceve meglio e comunica alla rete GSM tale scelta (da qui il classico tata tata tata ... nelle cuffie anche se non si sta telefonando o non stanno per arrivare chiamate entranti) .
Don Johnson
16-02-2007, 09:01
Quante sciocchezze come si fa a credere che un chip possa ridurre i campi elettromagnetici? un altra c****** per arricchirsi sulle paure della gente!
danyroma80
16-02-2007, 09:29
sono molto scettico come te: é un po' come se avessero ricoperto il reattore numero 4 con una tenda da sole.
Se male non fa (e da quanto ho capito nella peggiore delle ipotesi non fa "nulla") e costa poco.. tanto vale implementarlo, nel dubbio. ;)
Se non serve a niente.. amen, su 2/3/4/500€ di cellulare non sono quei 2€ in + che ti uccidono, se invece dovesse davvero ridurre i danni ... il guadagno sarebbe impagabile ^^
avete letto come funziona?
da qui:
http://www.exradia.com/products.aspx
si capisce che emette un campo elettromagnetico AGGIUNTIVO (quindi SPARA PIU? POTENZA rispetto a quando non c'è).
Solo che, a loro dire, è un campo "rumoroso" (rumore aleatorio a banda limitata) che "negando la regolarità del campo elettromagnetico evita che questo provochi danni all'organismo"...
Stanno fuori come un balcone.
E mi delude Nokia che lo ha implementato in un suo dispositivo.
IMHO alla nokia sanno benissimo che non serve a una cippa se non a consumare più batteria a causa del fatto che EMETTE.
Però sono altrettanto a conoscenza del fatto che mediamente le persone hanno scarse conoscenze in materia e sono attente al problema in generale percui...
poi se vogliono cavalcare l'hype degli ipocondriaci e allarmisti è un altra storia
temo sia questa l'ipotesi più plausibile...
:rolleyes:
1) Innanzi tutto, non si fa nessuna confusione su "campi magnetici" e campi "elettromagnetici" nell'articolo, poichè non vi è la benchè minima differenza tra i due concetti. Sono la stessa identica cosa, sempre e comunque, poichè dove c'è un campo elettrico ce n'è anche uno magnetico ad esso ortogonale, e viceversa; non c'entra niente poi la costanza o variablilità dei campi, sono sempre associati, e laddove si rilevi solo il campo elettrico, o solo quello magnetico, basta fare un cambio di coordinate per vedere anche l'altro fenomeno (c'è una bella dimostrazione di Einstein al riguardo).
hai qualche link o mi puoi dare maggiori dettagli al riguardo?
Sono abbastanza interessato all'argomento.
Anche perchè io pensavo che un campo magnetico costante (ad esempio generato da un magnete, o perchè no, il campo magnetico terrestre) non potesse in alcun modo essere "visto" come un campo elettrostatico, pur ccambiando il sistema di riferimeto.
PS: siamo chiaramente OT....nei casi in questione appare evidente che ci si può in alcun modo esimere da parlare di campi elettromagnetici.
hai qualche link o mi puoi dare maggiori dettagli al riguardo?
Sono abbastanza interessato all'argomento.
Anche perchè io pensavo che un campo magnetico costante (ad esempio generato da un magnete, o perchè no, il campo magnetico terrestre) non potesse in alcun modo essere "visto" come un campo elettrostatico, pur ccambiando il sistema di riferimeto.
PS: siamo chiaramente OT....nei casi in questione appare evidente che ci si può in alcun modo esimere da parlare di campi elettromagnetici.
Sì vabe': solo i campi magnetici costanti non hanno un campo elettrico associato. Ma essi non si possono usare per trasmettere informazioni, logicamente.
... "campi magnetici" e campi "elettromagnetici" nell'articolo, poichè non vi è la benchè minima differenza tra i due concetti. Sono la stessa identica cosa, sempre e comunque, poichè dove c'è un campo elettrico ce n'è anche uno magnetico ad esso ortogonale, e viceversa; non c'entra niente poi la costanza o variablilità dei campi, sono sempre associati, e laddove si rilevi solo il campo elettrico, o solo quello magnetico, basta fare un cambio di coordinate per vedere anche l'altro fenomeno (c'è una bella dimostrazione di Einstein al riguardo).
Sì vabe': solo i campi magnetici costanti non hanno un campo elettrico associato. Ma essi non si possono usare per trasmettere informazioni, logicamente.
mi sembra che xeal affermi qualcosa di un pò differente da te.
Infatti ho quotato lui!
Data la dualità tra elettricità e magnetismo non sarei sopreso se effettivamente in seguito a un cambio di riferimento fosse possibile reintrepretare E con H....
stiamo a vedere che ci dice xeal a riguardo!
Stargazer
16-02-2007, 11:10
Si insomma, articolo di terrorismo psicologico fatto per spaventare chi appena sente "radiazioni" si spaventa e per vender quell'affare?
Cioè, quando leggi "campi magnetici" e poi "telefonini", si capisce subito la qualità dell'articolo.......
A me suona così
noi abbiamo inventato il chip che elimina le emissioni nocive nei cell di prossima generazione... è fondamentale
riguardo alla tecnica psicologica è vero
moltissimi usano la strategia del terrore per i propri profitti
pure cosanostra
gabi.2437
16-02-2007, 13:18
no eh ? :mbe:
azz... peccato che nessuno sia sia distrurbato a farlo sapere al sig. James Clerk Maxwell, ai tempi ... :sofico:
e soprattutto, cmq, tu come fai ad essere sicuro che anche quei campi elettromagnetici con energia associata comunemente considerata "bassa", non siano per nulla dannosi quando questo è ancora argomento di studio e discussione aperto in tutta la comnità scientifica internazionale ? :wtf:
Perchè la luce è "campo elettromagnetico" e dannosa non è?
Perchè tutti a preoccuparsi del telefonino e dell'antenna e nessuno dice di vivere al buio? :rolleyes:
^TiGeRShArK^
16-02-2007, 13:42
non ho ben capito come funziona...ma non bastava diminuire la potenza di segnale? voglio dire...se io prendo una tacca al cell ci parlo benissimo...quindi bastava mettere un regolatore di potenza del segnale...cosi' se volevi abbassavi la potenza al limite no?
cmq se anche non facesse male, bene non fa di certo...quindi ottimo
quando il cellulare prende ad una tacca in realtà la potenza emessa è + elevata.
La minore emissione si ha quando la ricezione è al massimo.
7) Eviterei assolutamente di tirare in ballo la questione della risonanza degli organi interni e, in generale, di un corpo, alle frequenze di certi ultrasuoni/infrasuoni, che ricordo essere onde di pressione, ovvero di natura meccanica (come lo è la natura di un pugno che frattura il setto nasale o fa un occhio nero), e niente anno a che fare con le onde elettromagnetiche, se non per il "numerino" che quantifica la frequenza, per l'unità di misura della frequenza temporale (l'Hertz) e per il fatto che si verifica in entrambi i casi (essendo delle onde) il fenomeno della risonanza, che nel caso delle onde di pressione può produrre il crollo di un ponte, mentre nel caso delle onde elettromagnetiche consente di sintonizzare una stazione televisiva, ma non sono "convertibili" l'una nell'altra (in realtà un campo elettromagnetico produce una pressione di radiazione di natura meccanica su di un corpo, ma è comunque relativamente debole e soprattutto non produce un'onda di pressione con la stessa frequenza dell'onda elettromagnetica generatrice! ).
bullshit... quindi secondo te, come funziona ad esempio un RMI?
^TiGeRShArK^
16-02-2007, 15:58
bullshit... quindi secondo te, come funziona ad esempio un RMI?
E che vuol dire?:mbe:
xkè una bussola come funziona? :mbe:
Le radiazioni elettromagnetiche hanno effetti assolutamente trscurabili sulla materia (a parte un lievissimo riscaldamento alle frequenze delle microonde dipendente dalla frequenza).
Certamente non possono mandare in risonanza il cervello :mbe:
:rolleyes:
http://www.pa.msu.edu/~duxbury/courses/phy294H/lectures/lecture29/lecture29.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Magnetic_Resonance_Imaging
e ancora più interessante questo:
http://www.optometry.co.uk/files/6733d3157dd2bb9631ab6febea128b89_Silk19990423.pdf
gabi.2437
16-02-2007, 17:06
Mi ero perso la chicca sul funzionamento :eek: :eek: Emette altre onde per render meno pericoloso il primo? :eek: Mah....mah... :sofico:
Cmq è vero, c'è differenza tra suono e onda elettromagnetica
Mi ero perso la chicca sul funzionamento :eek: :eek: Emette altre onde per render meno pericoloso il primo? :eek: Mah....mah... :sofico:
Cmq è vero, c'è differenza tra suono e onda elettromagneticaOra, dalla mia profonda ignoranza, la natura ondulatoria delle, appunto, onde elettromagnetiche fa sì che siano possibile fenomeni di interferenza più o meno marcata tra onde generate da campi differenti. In linea di principio, e correggetemi se sbaglio, sarebbe quindi possibile annullare un campo con un secondo campo opposto. A questo punto, però, non ci sarebbe più la possibilità di trasmettere informazioni, data l'assenza di un qualunque campo variabile nel tempo. Mi sfugge quindi come il chip lavori, ma ripeto, sono assolutamente profano del campo.
^TiGeRShArK^
16-02-2007, 21:09
:rolleyes:
http://www.pa.msu.edu/~duxbury/courses/phy294H/lectures/lecture29/lecture29.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Magnetic_Resonance_Imaging
e ancora più interessante questo:
http://www.optometry.co.uk/files/6733d3157dd2bb9631ab6febea128b89_Silk19990423.pdf
The magnetic moment of a proton or a neutron is about 2000 times smaller than the magnetic moment of an electron.
e dunque? :mbe:
cosa dicono di diverso da quello ke ho detto io? :mbe:
Le radiazioni elettromagnetiche hanno effetti assolutamente trascurabili sulla materia (a parte un lievissimo riscaldamento alle frequenze delle microonde dipendente dalla frequenza).
immaginavo non ci fosse bisogno di spiegare che un forno a microonde si basa proprio sul principio della risonanza delle molecole d'acqua per produrre calore, ma evidentemente mi sbagliavo visto che hai riportato link che dicono esattamente quello che ho detto io:
ovvero gli effetti delle onde elettromagnetiche sono trascurabili a quelle frequenze e a quelle potenze.
Discorso diverso è se spari microonde ad un migliaio di watt proprio come fanno i forni a microonde, ma immagino che siamo d'accordo tutti su quanto sia nocivo in quel caso.
E cmq tu parlavi di interazioni con la materia citando gli RMI come esempio.
Ebbene non c'entrano assolutamente nulla dato che essi si basano sulla rilevazione della componente magnetica del campo elettromagnetico...se vogliamo in maniera piuttosto simile a quanto fanno le bussole.
Per le conoscenze che abbiamo oggi i cellulari sono del tutto innocui a meno di fenomeni che ancora non conosciamo (ma che mi sembrano piuttosto improbabili dato che ormai i cellulari sono in giro da un bel pò di anni).
e dunque? :mbe:
cosa dicono di diverso da quello ke ho detto io? :mbe:
[...]
E cmq tu parlavi di interazioni con la materia citando gli RMI come esempio.
Ebbene non c'entrano assolutamente nulla dato che essi si basano sulla rilevazione della componente magnetica del campo elettromagnetico...se vogliamo in maniera piuttosto simile a quanto fanno le bussole.
xeal dice: risonanza e onde elettromagnetiche non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro.
io rispondo: guarda che ti sbagli, l'MRI si basa appunto sulla risonanza delle molecole d'idrogeno
tu continui: E che vuol dire? xkè una bussola come funziona?
e io controbatto: guarda che bussola e frequenza di risonanza sono cose diverse... la risonanza elettromagnetica e una bussola funzionano in maniere decisamente diverse...
e tu mi rispondi: cosa dicono di diverso da quello ke ho detto io?
:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
inoltre per chiarire:
- non ho mai citato non meglio definite "interazioni con la materia", ma ho semplicemente sostenuto che non solo la potenza è un fattore determinante ma molto importante è anche la frequenza (again, perché diversi tessuti con diverse composizioni chimiche hanno diverse frequenze di risonanza). La retina, ad esempio, ha dei picchi sulle frequenze 1.36 GHz, 5.3 GHz e 9.6 GHz
- non sto sostenendo né che i cellulari siano dannosi né che non lo siano, sto solo portando informazioni alla discussione con link ad articoli scientifici, piuttosto di fare affermazioni basate sul nulla :muro:
MenageZero
17-02-2007, 11:35
Intendevo dire che i cellulari generano un campo elettromagnetico, non magnetico, mentre nell'articolo si fa confusione tra i due.
un campo "elettromagnetico" significa semplicemente avere sia campo elettrico sia campo magnetico (nella maggior parte dei casi correlati in modo cmq deducibile dalle eq. del suddetto Maxwell, a meno di avre una sorgente magentica ed una elettrica indipendenti, ma anche in quel caso se c'è varaibilità nel tempo ogni campo elettrico ne genera uno magnetico e viceversa, e quindi ci saranno cmq pure delle sovrapposizioni da considerare nella "parte" e. e m.)
e se come nel caso della news si paral di segnali "pulsanti" quindi tempo-varianti, c'è sicuramente anche un campo magnetico anche se la sorgente è di c.e. ...
quindi non riesco a cogliere la netta e apparentemente fondamentale distinzione che vouoi fare, almeno nel caso specifico :boh:
cmq io in biologia molecolare sono a zero, quindi non so se poi la presenza di c.e. + c.m. sia a priori "salutare" mentre se fosse solo c.m. sarebbe pericoloso
(anche se da profani nel campo ( :D ) degli effetti em sulla salute sembrerebbe strano e apparentemente non molto logico)
MenageZero
17-02-2007, 11:43
Perchè la luce è "campo elettromagnetico" e dannosa non è?
Perchè tutti a preoccuparsi del telefonino e dell'antenna e nessuno dice di vivere al buio? :rolleyes:
forse xché il campo corrispondente allo spettro luminoso con la relativa intensità energetica tipica nella "biosfera" terrestre (e idem per la parte non visibile della radiazione solare) c'era prima della vita la quale ci si è orginata ed evoluta "dentro" ? ;)
(e cmq una eccessiva esposizione prolungata e diretta anche alla luce solare fa ben male alla salute, come per ovvie ragioni tutti sanno, quindi non vedo xché dovrebbe essere automatico considerare a priori altre sorgenti em innoque o meno dannose, o al max ugualmente dannose in una sorta di "parità di condizioni al contorno")
kikkobna
17-02-2007, 12:24
Perchè la luce è "campo elettromagnetico" e dannosa non è?
Perchè tutti a preoccuparsi del telefonino e dell'antenna e nessuno dice di vivere al buio? :rolleyes:
beh dire che la luce non è dannosa è un eresia, i tumori della pelle sono casati in gran parte appunto da sovraesposizione alla luce ... le lampade uva usate nei centri estetici ad esempio, per normativa devono emettere entro un certo w/m2 e si parla appunto di radiazione efficace che prende i valori di tutto lo spetro con coeficenti di efficenza variabili in base alla lunghezza d'onda .. quindi mi chiedo se in questo caso i vari valori vengono "sommati" perchè nel caso di questo chip che aggiunge "rumore" quindi potenza a varie frequenze\lunghezze d'onda dovrebbe essere una miglioria?
gabi.2437
17-02-2007, 12:40
Nota: i forni a microonde non usan frequenze che entrano in risonanza con le molecole dell'acqua eh :rolleyes:
Le lampade uva non sono ultravioletti? Lì si entra nel campo delle radiazioni ionizzanti (e li SI che sono problemi seri)
kikkobna
17-02-2007, 13:10
Nota: i forni a microonde non usan frequenze che entrano in risonanza con le molecole dell'acqua eh :rolleyes:
Le lampade uva non sono ultravioletti? Lì si entra nel campo delle radiazioni ionizzanti (e li SI che sono problemi seri)
la luce solare ha componenti uva uvb ed anche uvc in minima parte che poi non siano visibili ma non vuol dire che non siano presenti .... :rolleyes:
gabi.2437
17-02-2007, 13:20
La luce solare si, ma non la luce della lampadina :D
Pancho Villa
17-02-2007, 13:23
un campo "elettromagnetico" significa semplicemente avere sia campo elettrico sia campo magnetico (nella maggior parte dei casi correlati
CUT...
quindi non riesco a cogliere la netta e apparentemente fondamentale distinzione che vouoi fare, almeno nel caso specifico :boh:Sul fatto che un campo em sia composto contemporaneamente da campi elettrici e magnetici siamo tutti d'accordo, il punto è che non possono essere considerati alla stessa maniera un campo em e uno magnetico (quindi non variabile nel tempo), vanno studiati diversamente e paragonare gli effetti che un campo em può avere sulla salute basandosi sulle conoscenze note riguardanti gli effetti del campo magnetico (vedi appunto risonanza magnetica) perché un campo em è costituito anche da un campo magnetico mi sembra una semplificazione.
L'unico aspetto su cui siamo tutti d'accordo è l'effetto termico di una qualunque onda radio o microonda su un corpo contente acqua, e tale effetto è proporzionale all'intensità di questo campo che nel caso di cellulari, access point, antenne, tralicci, cordless e chi più ne ha più ne metta, è assolutamente insufficiente per riscaldare in maniera pericolosa il corpo umano.
Pancho Villa
17-02-2007, 13:24
La luce solare si, ma non la luce della lampadina :DInfatti secondo me dovremmo parlare di luce visibile, così non facciamo confusione.
EDIT: Vorrei anche aggiungere che l'occhio umano è una vera e propria antenna per onde elettromagnetiche che è in grado di percepire le onde nello spettro di quella che noi chiamiamo appunto luce visibile. Lo possiamo assimilare a un circuito RLC accordato in modo da entrare in risonanza solo con determinate frequenze, in presenza delle quali vi è passaggio di corrente che arriva poi al cervello attraverso i nervi; per cui la risonanza con le onde elettromagnetiche è una cosa assolutamente normale, almeno negli occhi. Adesso mi leggo quell'articolo postato da Soalle, che sembra ipotizzare altre frequenze di risonanza nell'ordine delle onde radio.
MenageZero
17-02-2007, 15:06
Sul fatto che un campo em sia composto contemporaneamente da campi elettrici e magnetici siamo tutti d'accordo, il punto è che non possono essere considerati alla stessa maniera un campo em e uno magnetico (quindi non variabile nel tempo), vanno studiati diversamente e paragonare gli effetti che un campo em può avere sulla salute basandosi sulle conoscenze note riguardanti gli effetti del campo magnetico (vedi appunto risonanza magnetica) perché un campo em è costituito anche da un campo magnetico mi sembra una semplificazione.
L'unico aspetto su cui siamo tutti d'accordo è l'effetto termico di una qualunque onda radio o microonda su un corpo contente acqua, e tale effetto è proporzionale all'intensità di questo campo che nel caso di cellulari, access point, antenne, tralicci, cordless e chi più ne ha più ne metta, è assolutamente insufficiente per riscaldare in maniera pericolosa il corpo umano.
come già dicevo, io a biologia molecolare sono a zero... mi sembra di capire quindi che intendi: la differenza sostanziale dovrebbe allora essere che il campo m. in uno em è tempo-variante vs quello m. costante(unica condizione per cui pò esistere da solo), cioè è la tempo-invarianza del c. m. che costituirebbe l'unica situazione (apparte quella ovvia di effetto termico eccessivo) pericolosa per la salute, ho inteso ?
Pancho Villa
17-02-2007, 19:00
come già dicevo, io a biologia molecolare sono a zero... mi sembra di capire quindi che intendi: la differenza sostanziale dovrebbe allora essere che il campo m. in uno em è tempo-variante vs quello m. costante(unica condizione per cui pò esistere da solo), cioè è la tempo-invarianza del c. m. che costituirebbe l'unica situazione (apparte quella ovvia di effetto termico eccessivo) pericolosa per la salute, ho inteso ?Non esattamente, più che altro credo che non si possano attribuire gli effetti noti del campo magnetico al campo elettromagnetico (visto che questo è composto anche di un campo magnetico), nè che ci si riferisca agli effetti sugli organismi biologici nè, del resto, nello studio fisico stesso.
Insomma, un paragone uno a uno tra i due secondo me è fuori luogo.
Sajiuuk Kaar
18-02-2007, 16:39
[sboron_mode:on]Beh vorrà dire allora che fra 20 anni produrrò il 175% degli spermatozoi invece che 200% come attualmente faccio :D[sboron_mode:off]
Cioè il mio computer non per dire è acceso in camera MIA 24 su 24 e 7g su 7. Gli HD generano un campo che curva le onde di calore che escono da sotto causa ventole... Sarei in pericolo? XD
^TiGeRShArK^
19-02-2007, 10:38
xeal dice: risonanza e onde elettromagnetiche non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro.
io rispondo: guarda che ti sbagli, l'MRI si basa appunto sulla risonanza delle molecole d'idrogeno
tu continui: E che vuol dire? xkè una bussola come funziona?
e io controbatto: guarda che bussola e frequenza di risonanza sono cose diverse... la risonanza elettromagnetica e una bussola funzionano in maniere decisamente diverse...
e tu mi rispondi: cosa dicono di diverso da quello ke ho detto io?
:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
inoltre per chiarire:
- non ho mai citato non meglio definite "interazioni con la materia", ma ho semplicemente sostenuto che non solo la potenza è un fattore determinante ma molto importante è anche la frequenza (again, perché diversi tessuti con diverse composizioni chimiche hanno diverse frequenze di risonanza). La retina, ad esempio, ha dei picchi sulle frequenze 1.36 GHz, 5.3 GHz e 9.6 GHz
- non sto sostenendo né che i cellulari siano dannosi né che non lo siano, sto solo portando informazioni alla discussione con link ad articoli scientifici, piuttosto di fare affermazioni basate sul nulla :muro:
Intanto xeal a quanto ho capito io parlava di risonanza "fisica" non elettromagnetica.
Poi io non ho detto che la bussola e la risonanza sono simili, ho detto che la bussola e gli RMI (Radio Magnetic Indicator)che tu hai citato hanno un funzionamento simile.
Se poi tu intendevi MRI, ovvero Magetic Resonance Imaging, quella è tutt'altra cosa rispetto alla bussola.
Ma non puoi pretendere di scrivere RMI al posto di MRI e di aspettarti una risposta a quella che TU intendevi erroneamente la sigla corretta visto che sono due cose TOTALMENTE diverse :rolleyes:
MenageZero
19-02-2007, 10:49
:nonsifa:
RMI = Remote Method Invocation (java), c'ho ragione io e basta :O
:D
@ dins
Si tratta di una trasformazione del sistema di riferimento (parlare di cambio di coordinate non è proprio corretto, mi sono espresso male - in questi termini si potrebbe pensare al passaggio dalle coordinate sferiche a quelle cilindriche, o roba del genere, ma non è così). Purtroppo non ricordo con esattezza la dimostrazione, e non riesco a trovare i miei (vecchi) appunti di Fisica II :(. Grossomodo si considerano due sistemi di riferimento, uno solidale con la sorgente ed uno rispetto alla quale la sorgente è in movimento, si effettua una trasformazione relativistica e fondamentalmente il gioco è fatto: con pochi passaggi si ottiene che quello che prima veniva visto come un semplice campo elettrico adesso viene visto come campo magnetico, e viceversa - la dimostrazione, per quel che ricordo, è un po' diversa nei due casi, ma molto simile.
In questo modo si dimostra che, fondamentalmente, campo elettrico e campo magnetico sono la stessa cosa (questo dovrebbe chiudere la questione sulla presunta diversa pericolosità di campi elettrici, campi magnetici e campi elettromagnetici). Quindi, se da un lato non ha senso complicarsi la vita per trovare una trasformazione che mi faccia vedere l'altro campo (o entrambi), dall'altro non è propriamente corretto affermare che un campo costante non generi il "duale", o che il campo associato non esiste, sarebbe più giusto concludere che il duale è nullo e quindi non se ne tiene conto nei calcoli.
La differenza è sottile (ma non insignificante! ); penso si possa fare un'analogia (da prendere moooooooooooolto alla larga), per capire un po' meglio il concetto, con la questione delle "forze apparenti", cioè quelle forze (come la forza centrifuga, opposta a quella centripeta) che si "avvertono" nei sistemi "non inerziali", ma scompaiono in quelli "inerziali". Il concetto di forza "apparente", contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non corrisponde all'idea di qualcosa di "finto, inesistente", in modo analogo (sempre prendendo i due concetti con le pinze) a quello in cui un campo magnetico/elettrico nullo non è propriamente un campo che non c'è (infatti, se cambio sistema di riferimento in modo opportuno lo vedo eccome): se sono "costretto" per vari motivi di opportunità a studiare un sistema non inerziale "dall'interno" (nel senso che il mio sistema di riferimento dev'essere solidale ad esso, non posso o non mi conviene effettuare una trasformazione per vedere il sistema "globalmente" come inerziale), allora devo dare importanza alle forze apparenti, che si manifestano e vanno calcolate, altrimenti i conti non tornano!
Magari, se riesco a ripescare i miei benedetti appunti aggiungo qualche dettaglio (non mi va di spremermi troppo le meningi per "inventarmi" le parti che non ricordo e ricostruire la dimostrazione per intero :p quindi chiedo venia).
xeal dice: risonanza e onde elettromagnetiche non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro.
NO!!!!
Io dico che onde elettromagnetiche e onde meccaniche sono cose diverse, quindi la risonanza delle une e delle altre non può che produrre effetti diversi che nulla hanno a che vedere gli uni con gli altri, ragion per cui, mi pare evidente che non si possa paragonare la pericolosità di fenomeni * diversi *. Evidentemente non mi sono espresso in maniera sufficientemente chiara (ma non sono il solo: il pdf che hai "linkato" fa una confusione a dir poco terrificante...).
In particolare, la risonanza di onde meccaniche (che chiamavo onde di pressione, ma potremmo anche chiamarle onde acustiche) in un sistema fisico che non presenti, tra le sue caratteristiche peculiari, un adeguato smorzamento, può produrre effetti anche disastrosi, come la compromissione dell'integrità strutturale di un ponte fino al suo crollo: è il motivo per cui, ad esempio, i soldati non marciano su di un ponte, poichè, se "beccasssero" la frequenza di risonanza (quella meccanica, lo ribadisco onde evitare confusione), detta anche frequenza naturale, rischierebbero di fare un bel tuffo...
Tuttavia, sottoporre la struttura ad una radiazione elettromagnetica, per quanto intensa, alla stessa identica frequenza non produrrebbe alcun effetto ondulatorio: al di la del "numerino" e dell'unità di misura (Hertz) che quantificano la frequenza, onde meccaniche e onde elettromagnetiche sono cose diverse, e il loro effetto sulla stessa materia è inevitabilmente diverso. Prova ne sia che una relazione tra effetti elettromagnetici ed effetti meccanici esiste, ma non produce fenomeni (meccanici) di tipo ondulatorio: è la cosiddetta "pressione di radiazione", conseguenza della forza di Lorentz, che però, ai fini pratici va calcolata non tenendo conto della frequenza della radiazione, bensì della sua intensità media (un po' di formule le trovi qui (http://www.g6.unimore.it/aa_2005_2006/Fisica%20B/Vettore%20poynting.pdf)).
Inoltre, eventuali danni prodotti dalla risonanza di un'onda elettromagnetica sarebbero noti, evidenti e, soprattutto immediati, poichè il concetto di risonanza è quello della massimizzazione di qualcosa, in particolare dell'ampiezza delle oscillazioni di un fenomeno ondulatorio e, di conseguenza, degli effetti ad esso connessi, ragion per cui eventuali effetti "negativi", o soltanto notevoli, si manifesterebbero molto, molto rapidamente. Pertanto ritengo l'attribuzione * diretta * di qualsiasi fenomeno nocivo a lungo termine, sull'uomo, della radiazione elettromagnetica, al fenomeno della risonanza, fondamentalmente sbagliata e frutto di un fraintendimento o di una distorsione del concetto di risonanza.
Ma vediamo un po' cosa succede nell'acquisizione di immagini mediante risonanza magnetica, visto che l'abbiamo tirata in ballo. Lasciando perdere i dettagli (sfruttamento di un campo statico e uno variabile per creare una perturbazione e vedere meglio gli effetti ad una certa frequenza, uso di liquidi di contrasto, ricorso alla trasformata di Fourier per ottenere le immagini dai dati sulla frequenza di risonanza rilevate e i tempi di rilassamento - l'articolo che hai citato da wikipedia è abbastanza dettagliato al riguardo), fondamentalmente si sfrutta un particolare fenomeno di risonanza che interessa esclusivamente i nuclei degli atomi (in particolare gli atomi di idrogeno) e produce un'alterazione dello spin di protoni e neutroni, con il risultato di generare una precessione del momento magnetico quantistico (quindi, in definitiva, un'oscillazione di natura prettamente magnetica), la quale è massima se la frequenza del campo esterno è pari alla frequenza detta di Larmour, cioè la frequenza di risonanza per questo particolare fenomeno, la quale, lo ribadisco, non è la "frequenza naturale" della sostanza in esame (che per definizione è la frequenza di risonanza meccanica).
Ma cosa succede al nucleo dell'atomo in seguito a questa risonanza? Protoni e neutroni cominciano a vibrare come pazzi scatenati e ad allontanarsi gli uni dagli altri? si verifica un decadimento radioattivo? il nucleo dell'atomo diventa instabile? C'è il rischio che esploda provocando una fissione termonucleare? Il corpo umano diventa una bomba atomica? ASSOLUTAMENTE NO! Semplicemente viene indotta una polarizzazione delle particelle elementari che, una volta elimintata la perturbazione, tornano "alla normalità", si ha il fenomeno del rilassamento, che impiega un certo tempo, ed è proprio questo tempo che viene misurato per ricavare informazioni utili sulla struttura fisica del corpo analizzato (non necessariamente un essere vivente).
Ma le microonde non producono un riscaldamento? VERO... PERO'... si tratta di un fenomeno completamente diverso, che produce risonanze a frequenze generalmente diverse (e mi pare ovvio: fenomeni fisici diversi producono effetti diversi). Nella fattispecie, il riscaldamento prodotto dalle microonde è un fenomeno * elettrico *, cioè non è prodotto dalla componente magnetica del campo, bensì da quella elettrica, e non riguarda le particelle degli atomi, bensì la molecola intera e solo se ha caratteristiche elettriche "adeguate", ovvero un momento di dipolo sufficiente. Di conseguenza, mentre la risonanza magnetica nucleare avviene in tutti gli atomi (ma solo in alcuni è facile da rilevare/interpretare correttamente), la risonanza "dielettrica" che produce il riscaldamento può anche non avvenire (la molecola dev'essere un dipolo, con differenza di carica sufficiente).
Ma c'è di più: il riscaldamento non avviene necessariamente per "risonanza"! SFATIAMO UN MITO: un forno a microonde non produce una vera e propria risonanza nell'acqua! Il campo elettrico pulsante induce un movimento rotatorio nelle molecole d'acqua, le quali tentano di allineare i propri poli al campo, e in questo modo assorbono una parte della sua energia sotto forma di energia cinetica (ovvero, di calore), che cedono alle altre molecole per "attrito" negli urti. Chiaramente la rotazione dei dipoli è un fenomeno oscillatorio (diverso comunque dalla vibrazione prodotta da un'onda meccanica), per cui si potrebbe parlare di una "risonanza rotazionale" e di una relativa frequenza di risonanza, tuttavia, il concetto di risonanza vuole che l'effetto sia il massimo possibile, quindi questa "influenza" del campo elettromagnetico sull'acqua produrrà risonanza alla frequenza per cui è massimo l'assorbimento di energia da parte dell'acqua (e, di conseguenza, l'attenuazione del campo). In generale, questa forma di risonanza è influenzata dalla conduttività della sostanza, dalla temperatura (all'aumentare della temperatura, per una data frequenza della radiazione, l'assorbimento di calore può aumentare o diminuire, quindi quella frequenza può diventare o smettere di essere "di risonanza") e dalla presenza di altre molecole, come sali disciolti nell'acqua, che aumentano il riscaldamento a causa degli urti. In definitiva si ottiene che per l'acqua al di sopra dei 20° (con e senza sali) la frequenza che il campo elettromagnetico deve avere per produrre risonanza, e, quindi, massimizzare l'assorbimento della potenza del campo stesso sotto forma di calore, è superiore ai 10GHz; per il vapore contenuto nell'atmosfera e di circa 22GHz (come in tutti i fenomeni di risonanza, c'è la possibilità che questa si manifesti anche ad altre frequenze, ma a parità di condizioni queste sono ben superiori.
Adesso un po' di link: su wikipedia, qui (http://en.wikipedia.org/wiki/Microwave_oven) per il forno a microonde e qui (http://en.wikipedia.org/wiki/Microwave_transmission) un'occhiata al grafico sull'andamento della risonanza rotazionale del vapore acqueo con la frequenza (sono i "picchi" discendenti, come spiegato nella didascalia; cliccando sull'immagine si scopre che la fonte è il California Institute of Technologies); qui (http://www.lsbu.ac.uk/water/microwave.html) qui un po' di formule e grafici sull'andamento della costante dielettrica e del coefficiente di assorbimento di calore dell'acqua per effetto delle microonde (quando l'assorbimento è massimo per una certa temperatura, sia può affermare che la frequenza relativa al massimo è quella di risonanza); qui (http://www.colorado.edu/physics/2000/applets/h2o.html) una simulazione, in java, della rotazione di una molecola d'acqua in un campo di microonde; infine qui (http://www.ofcom.org.uk/static/archive/ra/topics/research/topics/archive/proj226/admn_sub.doc) un documento sulla risonanza rotazionale dell'acqua nell'atmosfera (e conseguente attenuazione di segnali nello spettro delle microonde) e sulla sensibilità che alcune strumentazioni devono avere in corrispondenza di quelle frequenze (qui (http://209.85.135.104/search?q=cache:0U8qJm_qiPIJ:www.ofcom.org.uk/static/archive/ra/topics/research/topics/archive/proj226/admn_sub.doc+rotational+resonance+water&hl=it&ct=clnk&cd=23&client=opera) lo stesso documento in versione html, preso da google, con evidenziate le parole "acqua" e "risonanza" per andare subito al dunque).
again, perché diversi tessuti con diverse composizioni chimiche hanno diverse frequenze di risonanza
Again, tessuti con diverse composizioni chimiche hanno un diverso indice di assorbimento a certe frequenze, per ottenere uno stesso riscaldamento, a parità di frequenza, bisogna ricorrere a potenze diverse per ciascun tessuto. Per poter parlare correttamente di risonanza, per un tessuto e a una data frequenza, però, è necessario che l'assorbimento di energia a quella frequenza sia il massimo possibile (al più eguagliabile ad altre frequenze, ma non superabile).
La retina, ad esempio, ha dei picchi sulle frequenze 1.36 GHz, 5.3 GHz e 9.6 GHz
Aggiungerei che si tratta della retina dell'occhio di un maiale (per quanto simile alla nostra, potrebbe essere sufficientemente diverso) inserito in un teschio umano (e non ne vedo molto l'utilità, ma questo lo dico dopo). E comunque non si possono automaticamente considerare queste come frequenze di risonanza (per il fenomeno del riscaldamento dielettrico - la risonanza meccanica, again, è un fenomeno diverso e avviene alla frequenza di circa 19Hz), perchè, a rigore, bisognerebbe ripetere l'esperimento con frequenze sia inferiori, sia (molto) superiori, esaminando l'intero spettro delle microonde per costruire una legge adeguata (come quelle per l'acqua nel link che ho postato), al fine di evidenziare tutti i picchi ed in particolare quello/i massimo/i.
Poi, può darsi che questo esperimento sia stato condotto in maniera migliore di quanto non sembri, ed è solo riferito in maniera approssimativa; del resto l'intero articolo è abbastanza confuso, o poco rigoroso, su alcune questioni, con una parziale giustificazione per l'intento divulgativo-riassuntivo più che rigorosamente scientifico, ma nel complesso non mi piace troppo.
Ad esempio non mi piace assolutamente la descrizione fatta del fenomeno della risonanza, nè all'inizio, nè nel glossario alla fine, perchè si accomunano in maniera inammissibile tutti i tipi di risonanza (in particolare, la "frequenza naturale" è più propriamente la frequenza di risonanza meccanica, che niente, niente e ancora niente ha a che fare con gli altri tipi di risonanza), facendo di tutta l'erba un fascio in una maniera che, a mio avviso, può solo creare confusione nel lettore poco avvezzo a masticare nozioni avanzate di fisica.
Ancora, nella tabella n.3 mancano alcuni valori relativi alle potenze impiegate per ottenere quei danni agli occhi degli animali sottoposti all'esperimento (e comunque negli altri casi si parla di decine e centinaia di W/m^2, ben oltre la potenza impiegata nei cellulari), così come mancano quelli dell'esperimento sulla retina del maiale, cosa fondamentale, perchè se per ottenere un riscaldamento significativo è necessario impiegare una potenza rilevante, non mi pare possibile concludere che un eventuale impiego di tali frequenze ai fini delle telecomunicazioni MA con potenze decisamente inferiori possa comunque essere pericoloso per la sola frequenza impiegata (la frequenza fa sì che la potenza impiegata venga assorbita in misura maggiore o minore, ma alla fine bisogna irradiare una potenza sufficiente per poter riscaldare il tessuto in maniera tale da danneggiarlo).
Ancora, da qualche parte nell'articolo è suggerita l'ipotesi che le cavità corporee (scatola cranica, seni nasali, cavità oculari) possano agire come cassa di risonanza per le onde elettromagnetiche, per cui bisognerebbe investigare in questa direzione; tuttavia, c'è ben poco da investigare: si tratta di un fenomeno ben noto, comune sia alle onde di pressione (aucstiche, meccaniche o comunque vogliamo chiamarle), sia a quelle elettromagnetiche (è un fenomeno sfruttato, ad esempio, nei laser e nei maser), e che si verifica in concomitanza a particolari caratteristiche fisiche del mezzo in relazione alla lunghezza d'onda. Se la relazione non è rispettata alla perfezione, l'onda non viene amplificata, bensì si ottiene un fenomeno di interferenza noto come battimenti. Inoltre, in un essere umano "vivo", dette cavità sono piene di materiale biologico (cervello, occhi), che, essendo passibile di riscaldamento, non fa altro che attenuare l'onda: ora, a meno che non si dimostri la possibilità di infrangere le leggi della fisica relative a questo fenomeno, ovvero si riesca nello stesso tempo e nello stesso mezzo ad attenuare e ad amplificare un'onda, una tale ipotesi rappresenta mera assurdità (come lo sarebbe affermare che la forza di attrito possa aumentare la velocità di un corpo in movimento).
Per lo stesso motivo (ovvero la presenza di altri tessuti soggetti a riscaldamento), ritengo l'esperimento condotto sull'occhio di un maiale nel teschio di un uomo, per quanto possa essere valido in senso assoluto, meno significativo ai fini pratici di uno del tutto analogo condotto su dei cadaveri umani (naturalmente quelli usati per le dissezioni).
Ancora, si giustifica la possibilità di danni a lungo termine dovoti all'esposizione prolungata nel tempo a campi elettromagnetici di bassa intensità, paragontati agli effetti immediati di campi molto intesi, con un qualche effetto cumulativo. Concettualmente può essere interessante, però un simile effetto non tiene conto delle capacità di omeostasi degli organismi viventi: un eventuale danno sarebbe grave se irreparabile, ma in generale un danno è irreparabile se è rapido ed esteso (chiaramente, per il tessuto neurale, incapace di riprodursi, qualsiasi danno è potenzialmente irreparabile, ma un riscaldamento di pochi decimi di grado non è certo un danno, nè tanto meno un danno irreparabile). Cioè, in altri termini, un effetto cumulativo del genere si può giustificare solo ipotizzando il comportamento del corpo umano come una sorta di sistema termodinamico in grado di assorbire calore dall'esterno, a mezzo delle radiazioni elettromagnetiche, ma incapace di cederlo all'esterno e di mantenere un certo equilibrio termico (francamente, non so voi, ma io non credo di poter assorbire calore come una specie di corpo nero...). E mi fermo qui.
Naturalmente, non voglio dire che certe ricerche sugli effetti a lungo termine non andrebbero condotte, anzi, benchè io sia un po' scettico, non trovo del tutto assurda l'ipotesi che l'irradiazione a bassa potenza possa divenire una sorta di fattore di stress che, in concomitanza ad altri fattori di stress (e non come unica causa), influisca negativamente sulle capacità di omeostasi del corpo umano (sarebbe, insomma, la classica goccia che fa traboccare il vaso, però, da questo punto di vista, per evitare problemi è sicuramente più saggio agire non sull'ultima goccia = radiazione a bassa potenza per molto tempo, ma sull'intero vaso, svuotandolo ed evitando che si riempia - fermo restando la necessità di limitare la potenza delle emissioni EM in relazione a specifiche frequenze, ma questo per evitare gli effetti immediati di un riscaldamento eccessivo).
@ dins
Si tratta di una trasformazione del sistema di riferimento (parlare di cambio di coordinate non è proprio corretto, mi sono espresso male - in questi termini si potrebbe pensare al passaggio dalle coordinate sferiche a quelle cilindriche, o roba del genere, ma non è così). Purtroppo non ricordo con esattezza la dimostrazione, e non riesco a trovare i miei (vecchi) appunti di Fisica II :(. Grossomodo si considerano due sistemi di riferimento, uno solidale con la sorgente ed uno rispetto alla quale la sorgente è in movimento
AH!!!
Fermi tutti!!!!
Se stai considerando una sorgente in movimento già non stai considerando più un problema nè di elettrostatica ne di magnetismo!
Movimento = variazione = campo elettromagnetico, e stiamo nuovamente parlando di elettromagnetismo.
Infatti il concetto è quello: in definitiva è solo una questione di sistema di riferimento. Però, nel sistema iniziale, il campo lo vedo come statico e concludo che il "duale" è nullo, e può darsi che per i miei fini quel sistema di riferimento sia perfetto, quindi non ho motivo di cambiarlo. Ma, se dal dire che è nullo passo ad affermare che "non c'è" allora dico qualcosa di inesatto, perchè posso sempre trovare una trasformazione del sistema di riferimento che mi fa vedere il campo associato, e quindi il "duale" c'è eccome, semplicemente nel sistema di partenza non lo vedevo (e può anche andarmi bene continuare a non vederlo). In fondo, si tratta di una sottigliezza, ma se non ricordo male (e a questo punto mi viene il dubbio) è possibile trasformare un campo statico nel duale ancora statico (e quindi campo elettrico e campo magnetico, si conclude, sono praticamente la stessa cosa).
^TiGeRShArK^
20-02-2007, 23:30
AH!!!
Fermi tutti!!!!
Se stai considerando una sorgente in movimento già non stai considerando più un problema nè di elettrostatica ne di magnetismo!
Movimento = variazione = campo elettromagnetico, e stiamo nuovamente parlando di elettromagnetismo.
:mbe:
se tu sei su un treno e guardi fuori è il paesaggio a muoversi oppure tu?
x il tuo sistema di riferimento è il paesaggio, x il sistema di riferimento solidale col paesaggio sei tu a muoverti.
tutto è relativo :O
:asd:
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