diafino
18-12-2006, 22:44
Sul programma dettagliato del mio insegnante di Chimica ci sono parti che non ho ben chiare, magari sono stupidaggini, potreste chiarirmi cosa vogliono dire le parti sottolineate? Io per chiarezza riporto tutto il paragrafetto del programma:
Modello di Lewis. Un legame covalente è costituito da una coppia di elettroni messa in compartecipazione tra due atomi (o un elettrone per atomo o due elettroni da uno e zero dall’altro). Regola: si ha legame ionico quando partecipa un elemento del 1° o 2° gruppo (eccezioni: H e Be); si ha un legame covalente quando entrambi gli elementi appartengono al blocco p. Si può utilizzare anche la differenza di elettronegatività per valutare se il legame è ionico o covalente: per > 2 si ha legame ionico; per < 1 si ha legame covalente. Per valori intermedi, il legame è intermedio.
Regola dell’ottetto: gli atomi tendono a raggiungere la configurazione del gas nobile più vicino (gusci ns e np pieni), cioè a “completare l’ottetto”, mediante compartecipazione di coppie di elettroni. Quanti elettroni servono? Caso N, Cl, Ar (nessuno!), e caso particolare dell’H (eccezione). La regola è adatta agli elementi che non hanno orbitali d vuoti a energia disponibile, e dunque quelli del secondo periodo: C, N, O e F. Eccezioni: per elementi ad esempio come il fosforo (p.es. in PCl5) vengono usati anche gli orbitali d per sistemare una coppia di elettroni oltre l’ottetto: si definisce questa situazione “ottetto espanso”. Altra eccezione: il B, che forma molecole dove ha un “ottetto incompleto” (meno di 8 elettroni di valenza).
Concetto di “delocalizzazione”. Altro esempio di ibrido di risonanza: il benzene. Le molecole con risonanza sono particolarmente stabili. Espansione dell’ottetto. La regola dell’ottetto è rigida solo per gli elementi con a disposizione soltanto orbitali s e p (p.es. secondo periodo del blocco p). Gli elementi del blocco p del terzo periodo hanno a disposizione orbitali d vuoti a energia poco superiore: possono sfruttarli. Nelle molecole, l’ottetto di questi elementi (p.es. P, S) si espande a 10 o 12 elettroni, sia per numero di doppi legami che per numero di atomi intorno all’atomo centrale: PCl5 (fosforo pentacloruro) PF6- (ione esafluorofosfato). Contano anche le dimensioni di P, che evitano affollamento. Caso SO42-: ibrido di risonanza tra strutture che comprendono anche ottetto espanso.
Ottetti incompleti. Alcuni elementi a sinsitra del gruppo p formano composti molecolari in cui hanno ottetti incompleti. Per esempio Boro in BF3. Perché F in realtà non può dare doppi legami (alta carica, piccole dimensioni: non condivide le sue coppie). Reattività preferita di BF3: raggiungimento dell’ottetto. Reazione con F- a dare lo ione tetrafluoborato (BF4-), reazione con NH3 a dare addotto (vecchia definizione di “legame dativo” per composti di questo tipo). BCl3: reattività simile. AlCl3: esiste, ma tende a formare Al2Cl6, dove ciascun atomo raggiunge l’ottetto.
Molecole con numero di elettroni dispari. Casi rari ma non rarissimi: NO. Reattività: tende a dare NO+ (isoelettronico con CO e CN-). Radicali: molecole con un elettrone spaiato, come il radicale metile, CH3•, che si forma spezzando il legame C-C in C2H6.
Grazie 1000 a chiunqui sia cosi gentile da farmi questo favore
Modello di Lewis. Un legame covalente è costituito da una coppia di elettroni messa in compartecipazione tra due atomi (o un elettrone per atomo o due elettroni da uno e zero dall’altro). Regola: si ha legame ionico quando partecipa un elemento del 1° o 2° gruppo (eccezioni: H e Be); si ha un legame covalente quando entrambi gli elementi appartengono al blocco p. Si può utilizzare anche la differenza di elettronegatività per valutare se il legame è ionico o covalente: per > 2 si ha legame ionico; per < 1 si ha legame covalente. Per valori intermedi, il legame è intermedio.
Regola dell’ottetto: gli atomi tendono a raggiungere la configurazione del gas nobile più vicino (gusci ns e np pieni), cioè a “completare l’ottetto”, mediante compartecipazione di coppie di elettroni. Quanti elettroni servono? Caso N, Cl, Ar (nessuno!), e caso particolare dell’H (eccezione). La regola è adatta agli elementi che non hanno orbitali d vuoti a energia disponibile, e dunque quelli del secondo periodo: C, N, O e F. Eccezioni: per elementi ad esempio come il fosforo (p.es. in PCl5) vengono usati anche gli orbitali d per sistemare una coppia di elettroni oltre l’ottetto: si definisce questa situazione “ottetto espanso”. Altra eccezione: il B, che forma molecole dove ha un “ottetto incompleto” (meno di 8 elettroni di valenza).
Concetto di “delocalizzazione”. Altro esempio di ibrido di risonanza: il benzene. Le molecole con risonanza sono particolarmente stabili. Espansione dell’ottetto. La regola dell’ottetto è rigida solo per gli elementi con a disposizione soltanto orbitali s e p (p.es. secondo periodo del blocco p). Gli elementi del blocco p del terzo periodo hanno a disposizione orbitali d vuoti a energia poco superiore: possono sfruttarli. Nelle molecole, l’ottetto di questi elementi (p.es. P, S) si espande a 10 o 12 elettroni, sia per numero di doppi legami che per numero di atomi intorno all’atomo centrale: PCl5 (fosforo pentacloruro) PF6- (ione esafluorofosfato). Contano anche le dimensioni di P, che evitano affollamento. Caso SO42-: ibrido di risonanza tra strutture che comprendono anche ottetto espanso.
Ottetti incompleti. Alcuni elementi a sinsitra del gruppo p formano composti molecolari in cui hanno ottetti incompleti. Per esempio Boro in BF3. Perché F in realtà non può dare doppi legami (alta carica, piccole dimensioni: non condivide le sue coppie). Reattività preferita di BF3: raggiungimento dell’ottetto. Reazione con F- a dare lo ione tetrafluoborato (BF4-), reazione con NH3 a dare addotto (vecchia definizione di “legame dativo” per composti di questo tipo). BCl3: reattività simile. AlCl3: esiste, ma tende a formare Al2Cl6, dove ciascun atomo raggiunge l’ottetto.
Molecole con numero di elettroni dispari. Casi rari ma non rarissimi: NO. Reattività: tende a dare NO+ (isoelettronico con CO e CN-). Radicali: molecole con un elettrone spaiato, come il radicale metile, CH3•, che si forma spezzando il legame C-C in C2H6.
Grazie 1000 a chiunqui sia cosi gentile da farmi questo favore