View Full Version : Disco anni '80
Apro questo thread con l'intento di raccogliere le più belle canzoni disco anni '80, anche nuove ma con quelle sonorità ;)
Partiamo dai classicissimi:
Bee Gees - Disco Inferno
Bee Gees - Staying Alive
Delle nuove mi piace
Scissor Sister - Don't feel like dancing
A voi la palla, sono un po' vecchio ['91] per andare oltre i classici... :stordita: :fagiano: :mc:
Editato il titolo :fagiano:
Ciao sekkia visto i titoli che hai postato dovresti fare una correzione al titolo del topic essendo tutte e due i brani degli anni 70 e non 80
cmq a parte questa piccola precisazione se ti piace quel genere
eccoti altri titoli essenziali solo x cominciare
ciao
- The Sound Of Philadelphia (MFS & B)
- Love to love you baby (Donna Summer)
- YMCA (Village People)
- The best disco in town (Richie Family)
- The hustle (Van McCoy
- I will survive (Gloria Gaynor)
- Lady Marmalade (LaBelle)
- Kun fu fighting (Carl Douglas)
- Love's theme (Love Unlimited Orchestra)
- That's the way (K.C. and the Sunshine Band)
- Fly Robin Fly (Silver Convention)
- Night fever (Bee Gees)
- Le Freak (Chic)
- You Make Me Feel (Sylvester)
- Don't let me be misunderstood (Leroy Gomez & Santa Esmeralda)
- Funkytown (Lipps Inc)
- September (Earth, Wind and Fire)
- Love in C minor (Cerrone)
- Stomp (Brothers Johnson)
- Is It In (Jimmy Bo Horne)
- Walk The Night (Skatt Bros.)
- Dancer (Gino Soccio)
- Standing In the Rain (Don Ray)
La Disco è finita all'inizio del 1980, quindi è più un fenomeno della seconda metà degli anni 70.
Riporto uno stralcio di un articolo di cui peraltro ho smarrito la fonte:
Nei primi anni 70 alcuni dj's di origine italiana sono protagonisti delle scene disco: Nicky Siano (divenuto in seguito resident del mitico Studio 54), inizia a proporre musica innovativa, come Love's Theme di Love Unlimited Orchestra, T.S.O.P. di M.F.S.B., mentre Dave Mancuso lancia uno sconosciuto singolo import, Soul Makossa di Manu Dibango: improvvisamente la Disco emerge dai clubs e diventa fenomeno di massa. George McCrae, Hues Corporation, Barry White raggiungono i vertici delle classifiche di tutto il mondo. Ma altre città dopo New York iniziano a proporre i loro artisti creando veri e propri filoni all'interno della Disco: Philadelphia lancia i già citati Mother Father Sister & Brothers (M.F.S.B.), Billy Paul, O'Jays, Harold Melvin & Blue Notes e tanti altri grazie alla label Philadelphia International fondata da Kenneth Gamble e Leon Huff, e da Miami la TK Disco sforna nomi come K.C. and the Sunshine Band, Jimmy Bo Horne, T-Connection, Foxy, Peter Brown, Anita Ward, etc.
Dj's ed i produttori divennero le stars di questo nuovo filone musicale, e tra quest'ultimi Tom Moulton
che presentò un'innovazione notevole: lui inventò letteralmente il discomix (inizialmente chiamato "Giant 45") quasi per caso. Un giorno andò in sala per travasare in acetato i nastri di "I'll Be Holding On" di Al Downing ma i 7" erano finiti e col tecnico decisero di usare un 10"; durante il passaggio notarono con entusiamo che potevano aumentare il segnale di ben +6 dB e far suonare il pezzo con una dinamica molto più alta! la volta successiva usò direttamente il formato 12" incidendo il primo mix promo della storia: "So Much For Love" dei Moment of Truth. La sua idea creativa portò alla pubblicazione ufficiale del primo 12 pollici: " Ten Percent" dei Double Exposure uno dei singoli più venduti della storia della storia della Disco Music, su etichetta Salsoul. Fondata nel 1975 da Joe e Ken Cayre con la collaborazione del musicista latinoamericano Joe Bataan, con l'idea di unire ritmi latinoamericani con R&B, la Salsoul fu la prima label a distrubuire il mix sul mercato di massa. (originariamente i 12" erano un supporto promozionale solo per dj's). Tom Moulton aveva cominciato a mixare due 45 giri della stessa canzone per creare versioni più lunghe e finalmente il pubblico poteva acquistare anche le sue creazioni elaborate e remixate su vinile. Le sue idee pioneristiche iniziate col medley di 3 canzoni mixate nel primo album di Gloria Gaynor, "Never can say goodbye" diedero il via ad una nuova industria di produzione e remixing che diede un nuovo slancio alla Disco. Tom ricostruiva completamente le canzoni allungando e ripetendo le migliori parti, ampliando, quindi notevolmente lo schema del pezzo: basti pensare a More More More di Andrea True Connection o la soprendente long version di Disco Inferno dei Trammps o ancora Instant Replay di Dan Hartman.
Nella tarda metà dei '70 il contagio tocca anche l'Europa e dal Vecchio Continente arrivano i primi hits : "Love to love you baby" di Donna Summer, prodotto da Giorgio Moroder fu il brano più lungo della Disco Music (17 minuti e passa) consacrando la giovane artista come Disco Queen dei clubs.
Il genere stava influenzando notevolmente la società ed alla fine del 1977 il film " Saturday Night Fever " trasformò la musica di discoteca in una moda che contagiò tutti i giovani del periodo: grande successo per il film, la sua colonna sonora e consacrazione definitiva per l'interprete principale John Travolta.
New York continuava ad essere sempre al centro del mondo della Disco grazie anche a due discoteche molto influenti: il Paradise Garage e lo Studio 54. La prima era l'esatto opposto della seconda: il Paradise suonava Disco underground mixata da Larry Levan e ospitava Vip che ballavano indisturbati mescolati a gente normale; mentre lo Studio 54,
che proponeva disco music di successo mixata da nomi come John Jellybean Benitez, Tony Carrasco e Tony Humphries, era il grande club delle Stars (Michael Jackson, Calvin Klein, Brooke Shields, etc.) ed accedervi era difficilissimo a causa della rigida selezione all'ingresso.
L'industria discografica macinava successi uno dopo l'altro: Chic "Le Freak" e Good Times, Sister Sledge "He's The Greatest Dancer" e "We Are Family", Disco-Tex & The Sex-O-Lettes "Get Dancin'", Rose Royce "Car Wash", Bell & James "Livin' It Up [Friday Night]", Wild Cherry "Play That Funky Music", The Trammps "Disco Party" e "Disco Inferno", Silver Convention "Fly, Robin, Fly", Tavares "It Only Takes A Minute" e "Heaven Must Be Missing An Angel", Musique "In The Bush" e "Keep'on Jumpin", Inner Life "I'm Caught Up (In A One Night Love Affair)", Andrea True Connection "More, More, More" e What's Your Name What's Your Number", Lipps Inc. "Funkytown", sono solo alcuni esempi dei tormentoni dell'epoca.
Verso la fine degli anni '70 tutti erano consapevoli della forza della Disco e anche grandi artisti rock come i Kiss (" I Was Made For Lovin' You "), Cher (" Take Me Home "), Rod Stewart (" Da Ya Think I am Sexy ?") e addirittura i Rolling Stones (" Miss You ") rivitalizzarono le loro carriere grazie alla nuova moda musicale.
Nel 1979 stava arrivando l'inizio della fine: alcune persone iniziarono ad attaccare apertamente la Disco, creando un vero e proprio movimento il cui unico scopo era: Kill Disco! Il loro motto pubblicitario fù: " Disco Sucks"!" e il punto di svolta arrivò nel luglio del 1979 durante il " Disco Demolition " nel Parco di Comiskey di Chicago. Il dj radiofonico Steve Dahl invitò gli ascoltatori a portare i loro dischi di Disco Music allo stadio. Il culmine si ebbe con l'esplosione di una enorme pila di dischi che bruciava accompagnato dal canto "Disco Sucks". Questa campagna era una più una reazione del macho bianco contro la liberazione dei gay e l'orgoglio nero che una reale avversione verso la musica da discoteca. Il dj Steve Dahl (che lo possino!) è accreditato da molti per avere fatto finire l'era della Disco Music...
Nel 1980, Disco era divenuta una parola tabù e per la gente era diventata un modo per definire uno stile di ballo più che un genere musicale. Le radio che per anni l'avevano trasmessa tutto il giorno, tornarono ai loro vecchi formati mentre un altro grave problema stava dando il colpo di grazia: l'AIDS che provocò la morte di molti artisti, produttori, e stars che orbitavano nel mondo delle discoteche. Nonostate ciò, la Disco sopravvisse grazie a clubs come il già citato Paradise Garage e the Saint, che la riportarono di nuovo nell'underground e da lì lentamente, con l'aiuto di nuovi strumenti e tecnologie, dj's e produttori iniziarono a creare e a sperimentare nuovi suoni basati sulla Disco: Grandmaster Flash dava il suo contributo ad una teoria di mix veloce e rap creando le basi dell'hip hop e Frankie Knucles di Chicago, Larry Levan e Tony Humpries di New York diedero vita ad un genere che avrebbe continuato la vita della Disco fino ai nostri giorni.
La Disco Music non morì: si evolse semplicemente in qualcosa di nuovo chiamata House Music...
Siccome ho un età che lo permette, posso confermare che le cose si svolsero proprio così.
Composition86
02-11-2006, 20:38
A me pare che siano stati postati molti titoli anni '70 e tra i 70s e gli 80s c'è un divario immane: io trovo ancora molto grezza la dance del primo decennio citato.
Sugli anni'80 cito pezzi da dance floor e synth-pop tendente alla dance:
New Order - "Blue Monday" (la più potente canzone dance mai registrata)
New order - "True Faith"
Depeche Mode - "Just can't get enough"
Depeche Mode - "New life"
Depeche Mode "Photographic" (anche se la prima versione da ballare sarebbe delirio puro)
Depeche Mode - "Dreaming of me"
Human League "Don't you want me"
Yazoo - "Don't go"
Yazoo - "Situation"
Soft Cell - "Tainted love"
Molto grezza o no quella è la disco della Golden Age, e di disco si parla nel titolo non di altro!
E l'abilità di un DJ si misura con pezzi privi di ritmiche a BPM fisso, cioè proprio con la disco!
Composition86
02-11-2006, 21:21
La trovo molto grezza perchè ancora veniva realizzata con strumenti "classici", con qualche suono sintetico di contorno. Poi con gli anni '80 hanno spopolato i sintetizzatori e c'è stato anche uno studio più accurato sui suoni da utilizzare, intere melodie ottimizzate ad essere suonate con gli strumenti elettronici, quindi anche più evidenti e meglio esplicate. Io trovo nel synth-pop (certe volte anche nel pop, ma non nella dance pura) molti parallelismi con la musica di Mozart e di Bach, in entrambi i campi, seppure totalmente diversi e separati da secoli di storia, c'è lo stesso concetto di creare melodie universalmente comprensibili da tutti, anche se con stili e forme differenti.
Inomma, se con gli anni '70 il fine della dance era far ballare, con gli anni '80 la dance si trasforma anche in musica da ascolto. Con questo non voglio dire che i pezzi dei 70s abbiano di bello solo il ritmo mentre da ascoltare non rendono, assolutamente no, dico solo che ci sono dei fini differenti nella musica dei due decenni. Io preferisco in generale gli anni '80, proprio per una questione di sonorità.
Comunque alla lista aggiungerei anche alcuni dei primi lavori di Michael Jackson e molti pezzi dei Pet Shop Boys.
Aggiungo anche la grezzissima:
Dead or Alive - "You spin me round" :D
Non sono per nulla dell'idea sopaesposta!
Per farsi un idea della scarsità dei pezzi della disco classica, basta ascoltare tutta la musica dai 90 in poi, che sono il frutto di campionamenti spudorati della disco anni 70: giri di basso, riff di chitarre, ritmiche secondarie, tamburelli, campanelli, cori, controcori....nulla è stato gettato.
Composition86
03-11-2006, 16:51
Ecco, a me piace poco la musica anni '90, mi sembra la brutta copia degli 80s: per come la vedo io, la tecnologia è avanzata di un decennio, ma le idee si sono fermate, anzi in un certo senso c'è stato un passo indietro, in particolare non concepisco il moderno concerto di loop, lo trovo una specie di "modo per ingannare il tempo" componendo meno e ripetendo certe sequenze.
Poi c'è anche un discorso compositivo, se prima i pezzi venivano realizzati attraverso gli strumenti, nell'era moderna l'idea parte dallo strumento stesso: è facile sentire un abuso dell'elettronica ad esempio negli anni 90, quando molte sequenze sono uscite direttamente dagli arpeggiatori dei synth, negli 80s invece gli arpeggiatori avevano un ruolo molto più marginale e comunque funzionavano solo da una delle tante tracce ascoltabili in un pezzo, non suonavano mai una "melodia principale".
C'è da dire che a questi concetti sono totalmente estranei gli anni '70, il tempo della musica suonata e non registrata.
dead or alive - you spin me round (like a record)
edit. visto solo oggi che era già stata segnalata da composition :doh:
zanardi84
04-11-2006, 15:29
...anche nuove ma con quelle sonorità ;)
Euphonix - My girl wants 2 party ;)
Mi permetto di aggiungere tra le anni '80 disco:
The Creatures - Believe in yourself
The Creatures - Maybe one day
Martinelli - Cenerentola
Sono dischi di produzione italiana!
juninho85
05-11-2006, 17:26
dead or alive - you spin me round (like a record)
non fu cantata da boy george?
non fu cantata da boy george?
...ad essere sincero non ne ho idea....
non fu cantata da boy george?
Non l'ho mai sentita fatta da Boy George, la cui voce peraltro è un po' troppo "molla" per quel pezzo.
C'era un thread qualche tempo fa sulla musica degli anni 80 e c'era anche parecchia roba "da discoteca" (come si usava dire allora, dato che sapevamo che la discomusic era un'altra cosa e tutti conoscevamo Donna Summer, Gloria Gaynor, gli Chic eccetera eccetera, ma l'avvento dell'elettronica, con ritmi generalmente piuttosto lenti, aveva preso campo alla grande).
Giusto "Da Ya Think I'm Sexy" di Rod Stewart, "Born To Be Alive" di Patrick Hernandez e brani meno conosciuti come "Meteor Man" di Dee Dee Jackson segnavano una sorta di momento di svolta.
I Kraftwerk avevano portato qualcosa di nuovo e in molti avevano cavalcato l'onda del loro successo.
Anche in Italia il movimento aveva prodotto una discreta spinta, così mentre da una parte personaggi come Alberto Camerini, la Rettore e altri cercavano di scalzare dalla vetta delle classifiche i soliti noti, grazie soprattutto al lavoro di personaggi come Cecchetto, Martinelli e Zanini, Trevor Francis e altri anche la cosiddetta musica da discoteca prendeva campo.
Il successo di "Comanchero" di Martinelli e Zanini, seguita a poca distanza da "Under The Ice" che vedeva l'utilizzo del robottino "Topo" e soprattutto da "Cinderella" sempre degli stessi aveva dato il la e in molti si erano gettati sul genere, compreso l'"uomo vero" Dan Harrow.
Per farsi un'idea ci si possono procurare i dischi di "One Shot 80".
Ora non ho tempo per elencare i brani, che sono centinaia.
Composition86
06-11-2006, 17:47
non fu cantata da boy george?
Se poi l'ha voluta ricantare non lo so, comunque anche il cantante dei Dead or Alive era abbastanza "ambiguo" (e su Youtube c'è il video). E poi non è lo stile chiaramente pop di Boy George, qua c'è in gioco il pezzo dance più grezzo della storia! :D
Visto che è stato citato, a me di Den Harrow piace "Future Brain", genere italo-disco: ma non so se oggi sarebbe considerato un pezzo dance, perchè mi sembra molto pop.
A questo punto cito un altro pezzo italiano, "Boys" di Sabrina Salerno (ancora italo-disco).
juninho85
06-11-2006, 22:08
..ma "la notte vola" di lorella cuccarini dove la mettiamo?:O
..ma "la notte vola" di lorella cuccarini dove la mettiamo?:O
Quella che dice "vola, con tutto il ..... in gola" :ops:
juninho85
07-11-2006, 20:52
Quella che dice "vola, con tutto il ..... in gola" :ops:
bravo :O
e ora che mi ci hai fatto pensare segnalo anche touch me di samatha fox :read:
zanardi84
08-11-2006, 16:11
..ma "la notte vola" di lorella cuccarini dove la mettiamo?:O
Caniggia vola, elimina l'italia e portaci in europa col sachelin de coca!
La trovo molto grezza perchè ancora veniva realizzata con strumenti "classici", con qualche suono sintetico di contorno. Poi con gli anni '80 hanno spopolato i sintetizzatori e c'è stato anche uno studio più accurato sui suoni da utilizzare, intere melodie ottimizzate ad essere suonate con gli strumenti elettronici, quindi anche più evidenti e meglio esplicate. Io trovo nel synth-pop (certe volte anche nel pop, ma non nella dance pura) molti parallelismi con la musica di Mozart e di Bach, in entrambi i campi, seppure totalmente diversi e separati da secoli di storia, c'è lo stesso concetto di creare melodie universalmente comprensibili da tutti, anche se con stili e forme differenti.
Inomma, se con gli anni '70 il fine della dance era far ballare, con gli anni '80 la dance si trasforma anche in musica da ascolto. Con questo non voglio dire che i pezzi dei 70s abbiano di bello solo il ritmo mentre da ascoltare non rendono, assolutamente no, dico solo che ci sono dei fini differenti nella musica dei due decenni. Io preferisco in generale gli anni '80, proprio per una questione di sonorità.
Dire "grezzo" a Jean-Michel Jarre :D , dire che Oxygene è un album classico :D , è non considerare che anche nel periodo 70s , c'erano artisti che sperimentavano sonorità !!
Anche Kraftwerk , ha voluto emancipare una sonorità che è stata usata negli anni 80s.
Non di meno la sperimantazione del genere "Afro" che fu una storia tutta a se .
Cosmic - Typhoon - Melody Mecca - Baia degli Angeli , hanno fatto scuola a sonorità e ritmi sperimentali che hanno anticipato l'arte del MIXXAGGIO.
E' il 70s un'epoca musicale scolpita & indelebile della storia musicale.
Certo è ,che se il giudizio lo si da sul "classico commerciale 70s " , si ometterebbe tutto il lavoro del FUNK eseguito.
Aloa
Composition86
11-11-2006, 16:41
Beh, ma qui ci andiamo a discostare dalla disco, è più elettronica. Però è vero che anche i primissimi album di musica elettronica suonano grezzi, John Foxx, Gary Numan, i Kraftwerk, gli Human League ecc. ecc. facevano tracce che uscivano direttamente dai sintetizzatori, senza nessun effetto, però a me piace anche questo modo di lavorare, la prima elettronica è molto potente dal punto di vista sonoro.
C'è anche da dire che i primissimi pezzi in genere synth-pop sono abbastanza strani: ad esempio "The Model" dei Kraftwerk è un pezzo di transizione, non è ben chiaro se sia elettronica da ascolto o pop.
Beh, ma qui ci andiamo a discostare dalla disco, è più elettronica. Però è vero che anche i primissimi album di musica elettronica suonano grezzi, John Foxx, Gary Numan, i Kraftwerk, gli Human League ecc. ecc. facevano tracce che uscivano direttamente dai sintetizzatori, senza nessun effetto, però a me piace anche questo modo di lavorare, la prima elettronica è molto potente dal punto di vista sonoro.
C'è anche da dire che i primissimi pezzi in genere synth-pop sono abbastanza strani: ad esempio "The Model" dei Kraftwerk è un pezzo di transizione, non è ben chiaro se sia elettronica da ascolto o pop.
Ho "legato" i generi che andavano in Discoteca , indipendentemente dal genere specifico. :)
Volevo dire che anche allora l'"appiattimento" musicale lo si poteva considerare solo a monoascolti commerciali , come del resto ogni epoca insegna.
Aloa
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