nicovent
22-08-2006, 18:23
Raikkonen, patente ritirata
Il pilota della McLaren colto alla guida in stato d'ubriachezza dopo un party Red Bull a Budapest. Per il finlandese è l'ennesimo episodio che conferma il soprannome "Kimi on the rocks"
BUDAPEST (Ungheria), 22 agosto 2006 - Il solito Raikkonen. Da una parte fa il testimonial per la campagna "drink or drive", o bevi o guidi, dall'altra si fa ritirare patente e passaporto perché pescato al volante in stato d'ebbrezza. Non solo. Fa riportare sulle proprie biografie ufficiali il succo di mela come bevanda preferita e poi si conferma "Kimi on the rocks" per lo sconfinato amore nei confronti del whisky e dei super alcolici in generale.
E' successo anche stavolta: concluso il gran premio di Ungheria a Budapest, il pilota della McLaren ha accettato di buon grado l'invito ad un festa organizzata dalla Red Bull, salvo poi farsi pizzicare ubriaco dalla polizia stradale con conseguente ritiro della patente e multa di 7500 dollari. La notizia, riportata dal quotidiano tedesco Bild am Sonntag, non ha fatto altro che accrescere la sua fama di grande festaiolo.
Già, perché non mancano i precedenti. Raikkonen non è affatto nuovo a questo tipo di disavventure: già nel novembre del 2004 fu colto in stato di ubriachezza dopo una lite con la moglie Jenni Dahlman durante una vacanza alle Canarie. In precedenza (giugno) il pericolo corso per essere caduto dal ponte di una barca dopo aver alzato eccessivamente il gomito.
Infine, nel gennaio del 2005, l'ennesimo episodio dai tratti boccacceschi: il tabloid inglese Sunday People racconta di un Kimi particolarmente disinibito da abbondanti bevute davanti alle danzatrici del locale "For your eyes only", quartiere londinese di Mayfair. Contemporaneamente impazzano le voci di mercato che lo vorrebbero alla Ferrari oppure nuovo partner di Fernando Alonso. Il diretto interessato non gradisce e nel marzo scorso commenta a modo suo: "Io dedico 365 giorni l'anno alla Formula 1 mentre qualcuno in inverno pensa di più ai party".
Il pilota della McLaren colto alla guida in stato d'ubriachezza dopo un party Red Bull a Budapest. Per il finlandese è l'ennesimo episodio che conferma il soprannome "Kimi on the rocks"
BUDAPEST (Ungheria), 22 agosto 2006 - Il solito Raikkonen. Da una parte fa il testimonial per la campagna "drink or drive", o bevi o guidi, dall'altra si fa ritirare patente e passaporto perché pescato al volante in stato d'ebbrezza. Non solo. Fa riportare sulle proprie biografie ufficiali il succo di mela come bevanda preferita e poi si conferma "Kimi on the rocks" per lo sconfinato amore nei confronti del whisky e dei super alcolici in generale.
E' successo anche stavolta: concluso il gran premio di Ungheria a Budapest, il pilota della McLaren ha accettato di buon grado l'invito ad un festa organizzata dalla Red Bull, salvo poi farsi pizzicare ubriaco dalla polizia stradale con conseguente ritiro della patente e multa di 7500 dollari. La notizia, riportata dal quotidiano tedesco Bild am Sonntag, non ha fatto altro che accrescere la sua fama di grande festaiolo.
Già, perché non mancano i precedenti. Raikkonen non è affatto nuovo a questo tipo di disavventure: già nel novembre del 2004 fu colto in stato di ubriachezza dopo una lite con la moglie Jenni Dahlman durante una vacanza alle Canarie. In precedenza (giugno) il pericolo corso per essere caduto dal ponte di una barca dopo aver alzato eccessivamente il gomito.
Infine, nel gennaio del 2005, l'ennesimo episodio dai tratti boccacceschi: il tabloid inglese Sunday People racconta di un Kimi particolarmente disinibito da abbondanti bevute davanti alle danzatrici del locale "For your eyes only", quartiere londinese di Mayfair. Contemporaneamente impazzano le voci di mercato che lo vorrebbero alla Ferrari oppure nuovo partner di Fernando Alonso. Il diretto interessato non gradisce e nel marzo scorso commenta a modo suo: "Io dedico 365 giorni l'anno alla Formula 1 mentre qualcuno in inverno pensa di più ai party".