View Full Version : Un campo :D
il campo magnetico dovrebbe esser fatto così, vero ?
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/57/Magnet0873.png
e se ci metto in mezzo un bell'elettrone questo inizia a girare ?
balla la salsa :D
scegliti un campo più semplice :stordita:
balla la salsa :D
scegliti un campo più semplice :stordita:
beh, è il succo che mi interessa. In quella foto si vedono delle linee concentriche che sembra che escano da N per entrare in S
beh, è il succo che mi interessa. In quella foto si vedono delle linee concentriche che sembra che escano da N per entrare in S
quelle sono le linee di forza del campo ma la particella non le segue come se fossero dei binari, è un campo magnetico non elettrostatico
quelle sono le linee di forza del campo ma la particella non le segue come se fossero dei binari, è un campo magnetico non elettrostatico
mi immaginavo una piastra magnetizzata in modo permanente dove poi, dopisitandoci sopra una particella, questa iniziava a ruotare
Però mi pare che la regola della mano destra non mi dia ragione; forse ho preso l'esempio sbagliato :D
mi immaginavo una piastra magnetizzata in modo permanente dove poi, dopisitandoci sopra una particella, questa iniziava a ruotare
Però mi pare che la regola della mano destra non mi dia ragione; forse ho preso l'esempio sbagliato :D
boh, mi pare che se la depositi e basta rimane lì ferma, un conto se ce la spari con una certa v
comunque passo la palla a chi ne sa di più che ste cose le ho sepolte sotto una colata di cemento armato di varie tonnellate e non ho intenzione di averci di nuovo a che fare :sofico:
meglio questa; però non ci vedo particelle che ruotano ma particelle che escono perpendicolarmente al piano del campo
http://www.ba.infn.it/~fisi2005/animazioni/anim030/lorentzforce.png
boh, mi pare che se la depositi e basta rimane lì ferma, un conto se ce la spari con una certa v
comunque passo la palla a chi ne sa di più che ste cose le ho sepolte sotto una colata di cemento armato di varie tonnellate e non ho intenzione di averci di nuovo a che fare :sofico:
già, è come dici tu. Se spari una particella su un campo magnetico questa dovrebbe ruotare intrappolata nel campo magnetico; ma il verso ?
pietro84
08-06-2006, 22:37
il campo magnetico dovrebbe esser fatto così, vero ?
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/57/Magnet0873.png
e se ci metto in mezzo un bell'elettrone questo inizia a girare ?
ma è un campo magnetico?
se è un campo puramente magnetico un elettrone resta fermo se in partenza è fermo... se invece l'elettrone è movimento subisce una forza di deflessione
ma è un campo magnetico?
se è un campo puramente magnetico un elettrone resta fermo se in partenza è fermo... se invece l'elettrone è movimento subisce una forza di deflessione
è il comportamento della limatura di ferro su un foglio di carta e sottoposta alla forza magnetica di una calamita
ChristinaAemiliana
09-06-2006, 07:43
Questo mi sembra abbastanza chiaro, pur nella sua semplicità. ;)
http://www.matematicamente.it/fisica/forza_magnetica.htm
Questo mi sembra abbastanza chiaro, pur nella sua semplicità. ;)
http://www.matematicamente.it/fisica/forza_magnetica.htm
grazie :)
il campo magnetico dovrebbe esser fatto così, vero ?
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/57/Magnet0873.png
e se ci metto in mezzo un bell'elettrone questo inizia a girare ?
Se ce lo piazzi fermo, l'elettrone rimane fermo.
Se invece l'elettrone ha una certa velocità, esso subisce una
forza che tende a fargli percorrere un'elica intorno alla linea
di campo. Una circonferenza se la sua velocità non ha
componente lungo la direzione di B.
Questo almeno in un campo costante, la situazione nella figura
è un pò più complicata, ma in linea di massima, la traiettoria d
dell'elettrone avvolge la linea di campo magnetico
Matrixbob
10-06-2006, 11:19
meglio questa; però non ci vedo particelle che ruotano ma particelle che escono perpendicolarmente al piano del campo
http://www.ba.infn.it/~fisi2005/animazioni/anim030/lorentzforce.png
Ma che SW è questo?! Lo voglio! :D
Lucrezio
10-06-2006, 11:51
La risposta è nella forza di Lorentz:
http://operaez.net/mimetex/\vec{F}=q\frac{\vec{v}}{c}\wedge \vec{B}
O, più in generale:
http://operaez.net/mimetex/\vec{F}=\int d^3r \frac{\vec{j}}{c}\wedge \vec{B}
Dove J è la densità di corrente dovuta alle tue particelle in movimento e B è il campo di induzione magnetica, che ha come espressione generale:
http://operaez.net/mimetex/\vec{B}=\int d^3 \rho \frac{\vec{j}(\vec{\rho})\wedge (\vec{r}-\vec{\rho})}{c|\vec{r}-\vec{\rho}|^3}
Matrixbob
15-06-2006, 09:37
meglio questa; però non ci vedo particelle che ruotano ma particelle che escono perpendicolarmente al piano del campo
http://www.ba.infn.it/~fisi2005/animazioni/anim030/lorentzforce.png
Nessuno sa dirmi come si chiama questo programma?! :mbe: :confused: :mc:
PLZ!!!! :O :cry: :(
La risposta è nella forza di Lorentz:
http://operaez.net/mimetex/\vec{F}=q\frac{\vec{v}}{c}\wedge \vec{B}
O, più in generale:
http://operaez.net/mimetex/\vec{F}=\int d^3r \frac{\vec{j}}{c}\wedge \vec{B}
Effettivamente mi hanno sempre detto che ho uno sguardo magnetico..... :stordita: :sofico:
Lucrezio
15-06-2006, 10:18
Effettivamente mi hanno sempre detto che ho uno sguardo magnetico..... :stordita: :sofico:
La forza di Lowenz...
:rotfl:
:sbonk:
:asd:
chi mi illumina su questa cosa ?
nella forza di Lorentz anzi, la forza di Lorentz è il prodotto vettoriale di una carica q che si muove ad una velocità v in un campo magnetico di intensità B e tale forza, è sempre perpendicolare al piano generato dalla coppia qvB.
F=qvxB
Ma in soldoni, cos'è in pratica tale forza ?
edit
avevo dimenticato una v
ChristinaAemiliana
05-07-2006, 15:07
nella forza di Lorentz anzi, la forza di Lorentz è il prodotto vettoriale di una carica q che si muove ad una velocità v in un campo magnetico di intensità B e tale forza, è sempre perpendicolare al piano generato dalla coppia qB.
Chi ha scritto questa roba? :eek:
Chi ha scritto questa roba? :eek:
me ne assumo le responsabilità :D
ma penso sia più corretta così
La forza di Lorentz è una forza originata dal campo magnetico e agisce su una particella carica q che entra con velocità v in un campo magnetico B ed è rappresentata dalla formula: Fl=qv × B
ChristinaAemiliana
05-07-2006, 15:25
La forza di Lorentz, comunque, è un concetto abbastanza semplice da capire.
Se tu hai una regione in cui c'è un campo magnetico B e lì dentro si muove con velocità v una particella dotata di carica q, questa particella sentirà agire su di sè una forza data dall'espressione che hai scritto prima:
F = qvxB
Il mio raccapriccio di prima nasceva dal fatto che non so proprio come si faccia a definire un qualcosa come "prodotto vettoriale tra q e B"...q non è nemmeno una grandezza vettoriale, e se vogliamo essere precisi nemmeno B scritto così lo è, in quanto B (in grassetto) è un vettore, ma B non è altro che il modulo di quel vettore, e quindi anche lui è uno scalare.
Stesso discorso per "il piano generato dalla coppia qB".
ChristinaAemiliana
05-07-2006, 15:30
me ne assumo le responsabilità :D
Se dici una roba del genere all'esame ti mandano a casa eh...occhio a questi particolari! :D ;)
ma penso sia più corretta così
La forza di Lorentz è una forza originata dal campo magnetico e agisce su una particella carica q che entra con velocità v in un campo magnetico B ed è rappresentata dalla formula: Fl=qv × B
Andiamo già meglio, ma sempre attenzione ai vettori, così hai scritto dei moduli e la relazione tra i moduli comprende anche un seno dell'angolo compreso tra v e B. ;)
Chi ha scritto questa roba? :eek:
davvero, dove l'hai trovata questa frase? :asd:
ChristinaAemiliana
05-07-2006, 15:40
Vabbè...se l'ha scritta una persona che sta studiando queste cose per la prima volta, magari prendendo appunti, nulla di male: significa semplicemente che non ha capito.
Io mi ero spaventata perché credevo che fosse scritta su qualche libro o dispensa...insomma, che l'avesse scritta un docente! :stordita: :D
La forza di Lorentz, comunque, è un concetto abbastanza semplice da capire.
Se tu hai una regione in cui c'è un campo magnetico B e lì dentro si muove con velocità v una particella dotata di carica q, questa particella sentirà agire su di sè una forza data dall'espressione che hai scritto prima:
F = qvxB
Il mio raccapriccio di prima nasceva dal fatto che non so proprio come si faccia a definire un qualcosa come "prodotto vettoriale tra q e B"...q non è nemmeno una grandezza vettoriale, e se vogliamo essere precisi nemmeno B scritto così lo è, in quanto B (in grassetto) è un vettore, ma B non è altro che il modulo di quel vettore, e quindi anche lui è uno scalare.
Stesso discorso per "il piano generato dalla coppia qB".
grazie per le correzioni ma........aspetto a riformulare la domanda
davvero, dove l'hai trovata questa frase? :asd:
anzichè ridere, correggi
altrimenti mi sei inutile :D
anzichè ridere, correggi
altrimenti mi sei inutile :D
e vabbè :asd:
Innanzitutto il prodotto vettore non è tra la carica e il campo
ma tra la velocità e il campo magnetico, inteso come vettore
induzione.
Quindi la forza di Lorentz è diretta in direzione normale ai 2 vettori
di cui si fa il prodotto esterno.
Per conoscere la direzione del vettore risultante si usa la regola
(famosissima :D) della mano destra.
Il verso risultante della forza dipende ovviamente dal segno
della carica, visto che una carica positiva subisce una forza
uguale e contraria di una carica negativa in modulo uguale.
In "Soldoni", facendo l'esempio di un campo B costante, data
una carica con una certa velocità (non nulla, altrimenti non
subisce forza di Lorentz), quando entra nella regione del campo
subisce una forza perpendicolare alla direzione iniziale della
velocità, che quindi cambia direzione.
Se si prende come positiva la deviazione subita da una carica
positiva, una carica di pari modulo, ma negativa subisce una
deviazione con verso opposto.
Si può dire anche che la carica descrive una arco di
circonferenza con velocità angolare
(omega) = qB/mc
con c velocità della luce (se si usano le unità di misura CGS-Gauss)
In "Soldoni", facendo l'esempio di un campo B costante, data
una carica con una certa velocità (non nulla, altrimenti non
subisce forza di Lorentz), quando entra nella regione del campo
subisce una forza perpendicolare alla direzione iniziale della
velocità, che quindi cambia direzione.
chi cambia direzione, la particella ?
chi cambia direzione, la particella ?
sì
cavolo, sonon andato in palla :muro:
perchè la forza di lorentz viene definita vettorialmente
F=qvxB
e poi quando si deve calcolare la sua intensità diviene uno scalare ?
|F| = q|v|*|B|*cos(vB) ?????
help
Topomoto
06-07-2006, 10:27
cavolo, sonon andato in palla :muro:
perchè la forza di lorentz viene definita vettorialmente
F=qvxB
e poi quando si deve calcolare la sua intensità diviene uno scalare ?
|F| = q|v|*|B|*cos(vB) ?????
help
Perchè l'intensità è uno scalare, è il modulo del vettore forza.
Perchè l'intensità è uno scalare, è il modulo del vettore forza.
ah ecco :muro:
ma però perdo direzione e verso :stordita:
anzi, solo il verso in quanto F è sempre _|_ a v :muro: ( e qui entra il giochino della mano destra ? )
Topomoto
06-07-2006, 10:39
ah ecco :muro:
ma però perdo direzione e verso :stordita:
Beh se sai cos'è un vettore, non è che "perdi" qualcosa: un vettore è caratterizzato da punto di applicazione, intensità, direzione e verso.
Se calcoli l'intensità....trovi quella :D
Beh se sai cos'è un vettore, non è che "perdi" qualcosa: un vettore è caratterizzato da punto di applicazione, intensità, direzione e verso.
Se calcoli l'intensità....trovi quella :D
avevo editato, ops :stordita:
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 11:13
cavolo, sonon andato in palla :muro:
perchè la forza di lorentz viene definita vettorialmente
F=qvxB
e poi quando si deve calcolare la sua intensità diviene uno scalare ?
|F| = q|v|*|B|*cos(vB) ?????
help
Non coseno, ma seno...ripassa la definizione di prodotto vettoriale. ;)
Hai un po' di incertezze sulla differenza tra grandezze scalari e vettoriali, ti consiglio di rivedere questi concetti.
Il modulo della forza necessariamente è uno scalare!
F, attenzione, è perpendicolare al piano individuato da B e v. Se dici solo "perpendicolare a v" (e bada, a v, non a v che è il suo modulo, attenzione ancora una volta a queste notazioni sennò per forza non ti ci raccapezzi più!) individui un piano, non una retta, quindi non puoi certo pensare di ottenere la direzione di F (che è, appunto, una retta).
Non puoi parlare indifferentemente di vettori e di rispettivi moduli.
scusa mi controlli questa slide se ti sembra corretta ?
http://img218.imageshack.us/img218/6059/immagine9rr.th.jpg (http://img218.imageshack.us/my.php?image=immagine9rr.jpg)
a me pare che si sia un errore
cavolo, sonon andato in palla :muro:
perchè la forza di lorentz viene definita vettorialmente
F=qvxB
e poi quando si deve calcolare la sua intensità diviene uno scalare ?
|F| = q|v|*|B|*cos(vB) ?????
help
Innanzitutto il modulo della forza è
|F| = q|v|*|B|*Sin(vB)
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 12:47
scusa mi controlli questa slide se ti sembra corretta ?
http://img218.imageshack.us/img218/6059/immagine9rr.th.jpg (http://img218.imageshack.us/my.php?image=immagine9rr.jpg)
a me pare che si sia un errore
Certo, come ti dicevo c'è appunto un coseno al posto del seno.
Lo capisci anche dal fatto che, giustamente, sotto dice che la forza è nulla quando v e B sono paralleli, il che accade quando di mezzo c'è il seno dell'angolo...se ci fosse il coseno, la forza sarebbe massima nel caso in cui i due vettori fossero paralleli!
errore, ho letto la risposta di Cristina :p
Innanzitutto il modulo della forza è
|F| = q|v|*|B|*Sin(vB)
perchè nella slide c'è il coseno ?
Ora sono parecchio confuso
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 13:04
perchè nella slide c'è il coseno ?
Ora sono parecchio confuso
Perché è sbagliata! :D
Perché è sbagliata! :D
è sbagliata la slide ????
Ma è materiale di studio dell'uni :muro:
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 13:11
è sbagliata la slide ????
Ma è materiale di studio dell'uni :muro:
Temo che tu debba fartene una ragione...ti assicuro che è sbagliata, non ci sono dubbi su questo! :D
Sarà stata una svista. ;)
Dillo al prof così fai anche bella figura! :sofico:
Topomoto
06-07-2006, 13:11
è sbagliata la slide ????
Ma è materiale di studio dell'uni :muro:
Ufficialmente: errore di stampa.
Meno ufficialmente: errore messo ad arte per chi non segue le lezioni e studia da solo sulle slide :D
Ufficialmente: errore di stampa.
Meno ufficialmente: errore messo ad arte per chi non segue le lezioni e studia da solo sulle slide :D
difficilmente non seguo le lezioni, al max ne perdo una; ed ho tutte le registrazioni, anche se ahimè servono a poco dato l'elevato tecnicismo usato dal prof che ho seguito io
Temo che tu debba fartene una ragione...ti assicuro che è sbagliata, non ci sono dubbi su questo! :D
Sarà stata una svista. ;)
Dillo al prof così fai anche bella figura! :sofico:
tranquilla che se mi capitasse di dirglielo, direi che l'eroina sei tu, la prof di hwupgrade. Vendo solo la farina del mio sacco, ecco perchè non farò mai fortuna :D
Topomoto
06-07-2006, 13:25
tranquilla che se mi capitasse di dirglielo, direi che l'eroina sei tu, la prof di hwupgrade. Vendo solo la farina del mio sacco, ecco perchè non farò mai fortuna :D
Attento al rovescio della medaglia:
"L'ho corretta a lezione, lei dov'era?" :O
:read:
Attento al rovescio della medaglia:
"L'ho corretta a lezione, lei dov'era?" :O
:read:
eheh, fosse così facile....
a volte usano le slide, altre volte tutto alla lavagna e gli errori restano
bene, ora che ho in testa la mia bella confusione, mi tocca ripartire da zero :muro:
altra definizione by misterx per prodotto scalare
supponiamo di avere 2 forze A=10 N e B=50 N e che l'angolo formato tra questi sia di 20°; si calcoli il prodotto scalare.
Lo faccio nel modo seguente:
C = |A|*|B|*cos(AB) ( correzzione )
e.......
se supponiamo che le due forze A e B vengono utilizzate per spingere un'automobile, il prodotto scalare che ne deriva, lo si può pensare come l'efficacia con la quale le due forze agiscono sul corpo. Se l'angolo (AB) è di 90° l'efficacia è nulla, se di 0° l'efficacia è massima.
E' corretta ? :stordita:
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 14:26
1) Il prodotto scalare è, appunto, uno scalare, quindi non ha senso alcuno quella notazione che hai messo, come se fosse il modulo di qualcosa.
2) No, non c'entra niente. Supponi di avere due forze, una verticale e l'altra orizzontale, e di volerle usare per spingere una macchina: il loro prodotto scalare è nullo perché sono perpendicolari e quindi il coseno dell'angolo è zero, ma con la forza orizzontale spingi tranquillamente la macchina, mentre viceversa non la spingi se hai due forze orizzontali opposte che si compensano a vicenda...
Ho capito cosa vuoi dire, ma pensando al prodotto scalare ti incasini soltanto.
Pensa piuttosto alla componente di ogni forza nella direzione in cui vuoi spingere la macchina...quella è la componente efficace, se vuoi chiamarla così. In pratica quello che ti serve è il coseno anche in questo caso, proprio come per il prodotto scalare, è per quello che i due concetti ti sembrano "parenti".
la storia della proiezioni di A su B come trovi descritto anche su wikipedia mi pareva meno chiara cioè:
C = |A|*cos(AB) * |B|
io ci vedo una linea che moltiplica un'altra linea, boh :D
Lucrezio
06-07-2006, 16:39
Il prodotto scalare è in generale un'applicazione bilineare da VxV in K (V = spazio vettoriale; K = campo) simmetrica (più in generale sesquilineare).
Quello che si usa in genere in fisica è il prodotto scalare canonico, definito come:
http://operaez.net/mimetex/\vec{v} \cdot \vec{w} = \langle v, w\rangle = \sum_{j=1}^{n} v_jw_j.
In particolare, nel caso di vettori "fisici" come forze, spostamenti, quantità di moto et al ci si trova nello spazio euclideo, e quindi n=3:
http://operaez.net/mimetex/\vec{v} \cdot \vec{w} = \langle v, w\rangle = v_xw_x + v_yw_y + v_zw_z.
Quindi tu prendi due vettori, ne fai il prodotto scalare e trovi un numero.
In particolare il prodotto scalare canonico è definito positivo, ovvero v*v >=0 e v*v = 0 se e solo se v=0.
Puoi usarlo per definire una norma, una distanza et al!
continuo a non vedere in modo corretto le formule in LateX, c'è qualche plug-in ?
la fisica è veramente indigesta :stordita:
la fisica è veramente indigesta :stordita:
bisogna farsela piacere a tutti i costi, ma che costi :)
bisogna farsela piacere a tutti i costi, ma che costi :)
eh non dirlo a me, io partii da zero e tutto da autodidatta... cristina ne sa qualcosa :asd:
eh non dirlo a me, io partii da zero e tutto da autodidatta... cristina ne sa qualcosa :asd:
eri un genio ?
spiega :)
eri un genio ?
spiega :)
un genio? :confused: :confused: :confused:
un genio? :confused: :confused: :confused:
non potevo certo scrivere: eri un ameba ? :D
non potevo certo scrivere: eri un ameba ? :D
ero un pirla uscito dal liceo totalmente a secco di matematica e fisica :stordita:
ero un pirla uscito dal liceo totalmente a secco di matematica e fisica :stordita:
anch'io ho più di qualche carenza...
L'ultima volta che ho visto fisica è stato un sacco di anni fa, quindi è come ripartire da zero
Tra le altre cose, all'uni hanno il vizio di tagliare per i campi; chi c'è c'è, "e i olter cà sa ràngen" :muro:
io ogni 3x2 sono fermo in quanto per ogni cosa che leggo devo andare a studiare dell'altro......
La forza di gravità è una forza conservativa quindi ammette una energia potenziale.....
e vai a vedere cosa cavolo è una forza conservativa......e via così di seguito
anch'io ho più di qualche carenza...
L'ultima volta che ho visto fisica è stato un sacco di anni fa, quindi è come ripartire da zero
Tra le altre cose, all'uni hanno il vizio di tagliare per i campi; chi c'è c'è, "e i olter cà sa ràngen" :muro:
non seguivo le lezioni perchè il prof si divertiva ad apparire oscuro... un buon libro di testo sostituisce egregiamente un docente coglione
poi conta che è un esame del primo quindi devono scoraggiare la gente e l'ultimo dei loro pensieri è prepararti bene per l'esame. stessa cosa analisi
Lucrezio
06-07-2006, 17:20
continuo a non vedere in modo corretto le formule in LateX, c'è qualche plug-in ?
Basta usare firefox (una versione aggiornata) ;)
non seguivo le lezioni perchè il prof si divertiva ad apparire oscuro... un buon libro di testo sostituisce egregiamente un docente coglione
poi conta che è un esame del primo quindi devono scoraggiare la gente e l'ultimo dei loro pensieri è prepararti bene per l'esame. stessa cosa analisi
beh, una volta quello di istituzioni mi ha detto: non può certo pretendere che io spieghi come desidera lei, ci impiegherei 3 anni.
Infatti non lo pretendevo affatto, chiedevo solo qualche esempio in più: "taches al tram"
beh, una volta quello di istituzioni mi ha detto: non può certo pretendere che io spieghi come desidera lei, ci impiegherei 3 anni.
Infatti non lo pretendevo affatto, chiedevo solo qualche esempio in più: "taches al tram"
lasciali perdere, passato il biennio la musica cambia
ciò non toglie che qualcuno di loro meriterebbe di essere calato in una siviera di acciaio fuso :rolleyes:
lasciali perdere, passato il biennio la musica cambia
ciò non toglie che qualcuno di loro meriterebbe di essere calato in una siviera di acciaio fuso :rolleyes:
Senza offendere nessuno, ma dopo i 50 è meglio che lascino e si dedichino ad altro.
Per curiosità ho seguito solo una volta fisica, per mancanza di ferie visto che lavoro, con un altro prof molto più giovane di una 15 di anni del prof che ho dovuto seguire io; era tutta un'altra musica per le mie orecchie; peccato non avere avuto il tempo per poter scegliere. :(
Nessuno sa dirmi come si chiama questo programma?! :mbe: :confused: :mc:
PLZ!!!! :O :cry: :(
scusa che sbadato, è una appleta java che trovi in rete
http://www.walter-fendt.de/ph14i/index.html
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 20:58
la storia della proiezioni di A su B come trovi descritto anche su wikipedia mi pareva meno chiara cioè:
C = |A|*cos(AB) * |B|
io ci vedo una linea che moltiplica un'altra linea, boh :D
:D :D :D
Tu in pratica vorresti dare un senso "visivo", concreto, al prodotto scalare...ebbene, non è una cosa semplice all'inizio. Forse ti conviene prenderlo come una definizione (cosa che in effetti è) di un'operazione che partendo da due vettori ti restituisce uno scalare. Poi quando lo vedrai applicato ti renderai conto della sua utilizzazione.
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 21:00
eh non dirlo a me, io partii da zero e tutto da autodidatta... cristina ne sa qualcosa :asd:
Eh già! :D
E adesso stai per laurearti...:D
ChristinaAemiliana
06-07-2006, 21:04
Senza offendere nessuno, ma dopo i 50 è meglio che lascino e si dedichino ad altro.
Per curiosità ho seguito solo una volta fisica, per mancanza di ferie visto che lavoro, con un altro prof molto più giovane di una 15 di anni del prof che ho dovuto seguire io; era tutta un'altra musica per le mie orecchie; peccato non avere avuto il tempo per poter scegliere. :(
Mah guarda, su questo mi permetto di dissentire. ;)
Casomai potrà valere per i cattedratici che pensano: "Molto bene, adesso sono arrivato in cima, non ho più nessuno sopra di me cui rendere conto, quindi d'ora in poi faccio lavorare il più possibile gli assistenti e quel poco che mi tocca fare da me lo faccio alla cacchio tanto nessuno può dirmi niente"...
Però al PoliTO c'è gente che ha ottant'anni e insegna ancora con entusiasmo ed efficacia invidiabili pure da un giovanotto neolaureato. ;)
Quindi il trucco è farsi da parte quando non si ha più voglia o non si è più in grado di insegnare. ;)
Tu in pratica vorresti dare un senso "visivo", concreto, al prodotto scalare...
complimenti, hai colto in pieno il mio modo di concepire lo studio!
Oramai è una mia deformazione professionale, se non "modello nel reale" l'astratto, fatico di più a tenermelo bene in mente.
Col tempo ho perso le mie capacità di astrarre e sono diventato un praticone, non so quanto sia un bene, però sento che la mia capacità di astrarre lentamente si sta risvegliando. :)
Se si desse una mossa però :muro:
complimenti, hai colto in pieno il mio modo di concepire lo studio!
Oramai è una mia deformazione professionale, se non "modello nel reale" l'astratto, fatico di più a tenermelo bene in mente.
Col tempo ho perso le mie capacità di astrarre e sono diventato un praticone, non so quanto sia un bene, però sento che la mia capacità di astrarre lentamente si sta risvegliando. :)
Se si desse una mossa però :muro:
io ho unamia versione per ricordare prodotto scalare e prodotto vettoriale e per darci un significato
te la spiego in pvt però o a qualche matematico vengono le coliche :D
io ho unamia versione per ricordare prodotto scalare e prodotto vettoriale e per darci un significato
te la spiego in pvt però o a qualche matematico vengono le coliche :D
cmq, se si tratta di programmazione pura, vedo le soluzioni a modi dalai lama nella mia mente, nel caso di matematica e fisica boh, mi devo basare solo su ciò che vedo, sugli altri sensi in pratica :muro:
programmare e far di conto sono logiche completamente diverse, mah
aspetto il pvt :p
cmq, se si tratta di programmazione pura, vedo le soluzioni a modi dalai lama nella mia mente, nel caso di matematica e fisica boh, mi devo basare solo su ciò che vedo, sugli altri sensi in pratica :muro:
programmare e far di conto sono logiche completamente diverse, mah
aspetto il pvt :p
in realtà molte cose della fisica un loro senso lo hanno, il punto è che molti cazzoprofessori si limitano a darti la versione matematica della cosa senza prima trasmetterti un concetto "intuitivo"
io sono deficiente e ragiono solo sulle cose che riesco a visualizzare, dopo applico la formulama a quel punto, volendo, me la saprei quasi ricavare da me. non è sempre possibile ( maxwell studiatelo a memoria e pace all'anima sua... ) ma per molte cose sì :stordita:
in realtà molte cose della fisica un loro senso lo hanno, il punto è che molti cazzoprofessori si limitano a darti la versione matematica della cosa senza prima trasmetterti un concetto "intuitivo"
io sono deficiente e ragiono solo sulle cose che riesco a visualizzare, dopo applico la formulama a quel punto, volendo, me la saprei quasi ricavare da me. non è sempre possibile ( maxwell studiatelo a memoria e pace all'anima sua... ) ma per molte cose sì :stordita:
come ho scritto prima, il secondo prof che ho seguito solo per prova, per ogni legge che enunciava poi faceva un esempio preso dal mondo reale: questa è la vera fisca; l'altro, era troppo legato alle dimostrazioni matematiche perchè, e c'è anche un perchè
perchè al turno serale c'è gente di un certo livello, di una certa età e preparazione, e per non scendere più di tanto di livello esigenza dettata da qualche suo cavolo e strambo motivo, alza il tiro della lezione ( cerca di capirmi tra le righe visto l'orario in cui scrivo :D )
come ho scritto prima, il secondo prof che ho seguito solo per prova, per ogni legge che enunciava poi faceva un esempio preso dal mondo reale: questa è la vera fisca; l'altro, era troppo legato alle dimostrazioni matematiche
per un anno ho avuto un fisico teorico del ca*** che manco un problema numerico dava.. tutte dimostrazioni per assurdo.... inutile dire che l'ho lasciato nel suo brodo e l'ho data l'anno dopo. già fisica spiegata male è inutile, se ci si riduce a fare dimostrazioni sterili siamo proprio a cavallo
è anche un peccato perchè io la fisica l'ho odiata come poche cose nello studiarla, salvo poi accorgermi che una volta capita ( come tutte le cose... ) sa anche essere simpatica e che tutto sommato il comprendere certi concetti al di là del rigore matematico ti è di aiuto poi quando vai a fare esami che richiedono qualche richiamo di fisica
le formule si dimenticano e poi i libri sono sempre a disposizione ma se le cose le hai capite anche rivedendole dopo qualche anno riaffiorano al volo. secondo me studiare vuol dire questo. a prendere trenta sapendo tutto a memoria son capaci pure i coglioni ma non serve a nulla, anche se molti fanno così.
Lucrezio
07-07-2006, 00:14
Senza offendere nessuno, ma dopo i 50 è meglio che lascino e si dedichino ad altro.
Per curiosità ho seguito solo una volta fisica, per mancanza di ferie visto che lavoro, con un altro prof molto più giovane di una 15 di anni del prof che ho dovuto seguire io; era tutta un'altra musica per le mie orecchie; peccato non avere avuto il tempo per poter scegliere. :(
Il professore che tiene il corso di fondamenti di chimica quantistica per i chimici del secondo anno in normale ha 85 anni ed è ancora un leone (purtroppo è cattivo come il veleno...)
Inoltre metà dei miei professori è abbondantemente sopra i 60 e a mio parere sono didatticamente inattaccabili...
Lucrezio
07-07-2006, 00:16
in realtà molte cose della fisica un loro senso lo hanno, il punto è che molti cazzoprofessori si limitano a darti la versione matematica della cosa senza prima trasmetterti un concetto "intuitivo"
io sono deficiente e ragiono solo sulle cose che riesco a visualizzare, dopo applico la formulama a quel punto, volendo, me la saprei quasi ricavare da me. non è sempre possibile ( maxwell studiatelo a memoria e pace all'anima sua... ) ma per molte cose sì :stordita:
Pensa che invece il più bel corso di fisica che ho seguito (elettrodinamica, quest'anno) è partito dalla legge di forza come unica realtà sperimentale... il resto tutto teorico :eek:
Compresi gli sviluppi in (argh) multipoli con le (sob) armoniche sferiche (sigh)
Il professore che tiene il corso di fondamenti di chimica quantistica per i chimici del secondo anno in normale ha 85 anni ed è ancora un leone (purtroppo è cattivo come il veleno...)
Inoltre metà dei miei professori è abbondantemente sopra i 60 e a mio parere sono didatticamente inattaccabili...
mah, sarò sfigato io
Topomoto
07-07-2006, 09:24
Il professore che tiene il corso di fondamenti di chimica quantistica per i chimici del secondo anno in normale ha 85 anni ed è ancora un leone (purtroppo è cattivo come il veleno...)
Se non sei cattivo come il veleno a 85 anni non ci arrivi :D
E cmq è vero, ci sono professori molto avanti con gli anni che sono veri e propri modelli di bravura e serietà, come altri giovani fancazzisti....non è una questione di età, ma di VOGLIA di insegnare ;)
Inoltre i professori vecchio stampo hanno una "testa" che farebbe invidia a chiunque.....
Casomai potrà valere per i cattedratici che pensano: "Molto bene, adesso sono arrivato in cima, non ho più nessuno sopra di me cui rendere conto, quindi d'ora in poi faccio lavorare il più possibile gli assistenti e quel poco che mi tocca fare da me lo faccio alla cacchio tanto nessuno può dirmi niente"...
beh, mi riferivo infatti a gente del genere: "the untouchable"
Lucrezio
07-07-2006, 10:27
Se non sei cattivo come il veleno a 85 anni non ci arrivi :D
Come non quotare?
:D
il campo elettrico è definito come
E=F/q0
quel benedetto F dovrebbe essere la forza di Coulomb così definita
http://upload.wikimedia.org/math/5/d/0/5d0de8377a8e03d574ac944e537fbb46.png
quindi appare un q1 e q2, 2 belle cariche distinte.
Ma perchè diamine allora nella definizione del campo elettrico la E la si vede trasformare da E=F/q0
E=F/q0 = 1/k*Q/r^2*r^
dove k: http://upload.wikimedia.org/math/c/a/2/ca21f96a76792f1386002d85bda53f86.png
quello che non mi spiego è dove finiscono q1 e q2 che compaionon nella lege di Coulomb
Nell'espressione della Forza di Coulomb hai due cariche generiche,
che esercitano una mutua forza attrattiva/repulsiva, a prescindere
dal segno del prodotto dei valori delle cariche q1 e q2.
Dividere la forza coulombiana per una delle 2 cariche, significa
determinare il campo elettrico generato dall'altra carica sull'altra (se
d è fissata) o, il campo elettrico esercitato su una qualsiasi altra
carica posta ad una generica distanza d.
Quindi l'altra carica, quella di cui non si considera il campo elettrico
generato diventa un'entità fittizia, nel senso che, nel caso ci fosse,
subirebbe la forza dovuta al campo dell'altra.
Ma come ho detto prima, l'interazione tra le cariche è mutua, quindi
bisogna considerare anche il campo elettrico generato dalla seconda
carica che esercita una forza sulla prima carica.
Per ovviare al problema, e quindi per trovare una definizione più generale
di campo elettrico, bisogna poter trascurare in campo elettrico
prodotto da una delle cariche.
Quindi una delle cariche, q1 viene chiamata Q, per indicare che è l'unica
che genera campo, e q0, "carica di prova", il cui valore è infinitesimo
e, pertanto, si può assumere che non produca campo.
quindi la definizione di campo elettrico è
E = Lim (q0-->0) F/q0 dove F è la forza di Coulomb tra Q e q0
complimenti per il fatto che sei riuscito a capirmi lo stesso, nonostante abbia esposto il mio dubbio da cani
vediamo se ho capito:
con la legge di coulomb se considero 2 cariche q1 e q2, posso calcolare con quanta forza queste 2 cariche si respingono o si attraggono
l'attrazione o repulsione è dovuta alle linee di forza di ogni carica detta campo elettrico
se voglio calcolare l'intensità di campo elettrico di una carica, una la devo "escludere" o almeno, considerarla di carica infinitesimale e fatto questo presupposto, posso determinare l'intensità del campo elettrico elettrico generato dall'altra carica, carica che rinomineremo con Q, e posta alla distanza d^2 da quella rinominata con q0
Il tuo dubbio viene dal fatto che, come accade quasi sempre, il concetto
di campo Elettrostatico, si ricava direttamente dalla forza di Coulomb, facendo credere che i 2 concetti siano strettamente legati. Non è così, perchè la forza tra cariche elettrostatiche si instaura solo se esse sono
almeno due.
Il campo elettrico, può essere generato anche da una carica isolata, senza
che ce ne siano altre. Quindi la forza di Coulomb descrive un'interazione tra cariche, il campo elettrico esiste invece a prescindere dal fatto che ci sia
interazione o meno. Per questo il campo è l'entità che (in presenza di più di
una carica) causa l'interazion, e la forza descrive tale interazione.
Pertanto, in risposta a:
se voglio calcolare l'intensità di campo elettrico di una carica, una la devo "escludere" o almeno, considerarla di carica infinitesimale e fatto questo presupposto, posso determinare l'intensità del campo elettrico elettrico generato dall'altra carica, carica che rinomineremo con Q, e posta alla distanza d^2 da quella rinominata con q0
devi praticamente considerare Q come se fosse da sola ( e di conseguenza
q0 come carica nulla). Quindi E = k*Q/d^2 è l'intensità di campo elettrico
su un generico punto posto a distanza d da Q, e si può anche non parlare di
q0.
l'attrazione o repulsione è dovuta alle linee di forza di ogni carica detta campo elettrico
In maniera molto semplice è dovuta al segno del prodotto delle 2 cariche :p
oppure, se proprio vuoi parlare di linee di campo, mettendoti nel sistema
di riferimento di una delle 2 cariche, se le linee di campo delle 2 cariche
hanno lo stesso verso, la forza è attrattiva, in caso contrario è repulsiva.
adesso però il dubbio che mi viene è un altro; ma quelle che si vedono in figura si chiamano linee di flusso o campo elettrico ?
oppure per campo elettrico si intende l'intensità delle linee di flusso ?
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/7/71/Linee_di_flusso_positive.PNG
adesso però il dubbio che mi viene è un altro; ma quelle che si vedono in figura si chiamano linee di flusso o campo elettrico ?
oppure per campo elettrico si intende l'intensità delle linee di flusso ?
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/7/71/Linee_di_flusso_positive.PNG
Quelle nella figura sono le linee di forza di campo di una carica (positiva; per
convenzione le cariche >0 hanno linne concordi con il raggio vettore,
viceversa per quelle negative)
non le ho mai sentite chiamare linee di flusso
comunque si può dire che più sono dense le linee di forza, (cioè più
linee di forza ci sono per unità di angolo solido), maggiore è il
flusso di campo attraverso una superficie
sento ce mi sto allontanando dalla comprensione di questo diamine di un argomento :muro:
dal mio libro.....
Abbiamo una barretta caricata positivamente, e poniamo una carica positiva q0, chiamata carica di prova o carica esploratirece, in prossimità della barretta. Calcoliamo ora la forza elettrostatica F che agisce su di essa. Il vettore campo elettrico E nel punto P dove viene posizionala la carica q0 è definito come:
E=F/q0
Ma nel capitolo relativo all'elettrostatica, viene definita la forza di Coulomb nel modo seguente:
F=k*q1*q2/r^2
Ora mi vengono sti dubbi: ma per il calcolo del campo elettrico non si usa sempre la legge di Coulomb ?
Che differenza c'è tra forza elettrostatica e campo elettrico ?
Da come leggo sul libro, sembrerebbe che se in prossimità di una barretta(che funge da carica elettrica) non ci avvicino alcuna carica, il campo elettrico non esiste ?
Ci scommetto che è banale ma non sono ispirato :muro:
sento ce mi sto allontanando dalla comprensione di questo diamine di un argomento :muro:
dal mio libro.....
Abbiamo una barretta caricata positivamente, e poniamo una carica positiva q0, chiamata carica di prova o carica esploratirece, in prossimità della barretta. Calcoliamo ora la forza elettrostatica F che agisce su di essa. Il vettore campo elettrico E nel punto P dove viene posizionala la carica q0 è definito come:
E=F/q0
Ma nel capitolo relativo all'elettrostatica, viene definita la forza di Coulomb nel modo seguente:
F=k*q1*q2/r^2
Ora mi vengono sti dubbi: ma per il calcolo del campo elettrico non si usa sempre la legge di Coulomb ?
Che differenza c'è tra forza elettrostatica e campo elettrico ?
Da come leggo sul libro, sembrerebbe che se in prossimità di una barretta(che funge da carica elettrica) non ci avvicino alcuna carica, il campo elettrico non esiste ?
Ci scommetto che è banale ma non sono ispirato :muro:
Il campo elettrico, generato dalla barretta, esiste eccome! solo che, in
assenza di cariche immerse nel campo, la forza non si manifesta. Però il
campo c'è!! La differenza tra campo e forza, è che il primo è generato
da almeno una carica, la seconda, è generata da almeno due
cariche.
forse ho sbagliato a voler costruire tutto basandomi e cioè vedendo modellare di volta in volta la legge di Coulomb, se le considero "cose diverse" viene più immediato capire
ad ogni e per sfatare qualsiasi dubbio
http://video.google.it/videoplay?docid=7096178642063955964&q=electrical+field
Quel diamine di palloncino dovrebbe simulare la nostra caica elettrica, giusto ?
Se ne carico 2 e li avvicino possiamo sperimentare visivamente la forza di coulomb, giusto ?
Nel caso sia giusto, come sarebbe nella pratica, sfruttando l'esempio del palloncino, la rilevazione del campo elettrico ?
Tieni duro che ho quasi capito :D
Matrixbob
28-07-2006, 12:19
Mi permetto di incrociare gli argomenti od almeno incatenarli tanto x semplificare la ricerca dato che molte volte le ricerche attuali fanno dei buchi nell'acqua:
[Elettromagnetismo] Creiamo il "filo d'Arianna"! OK? (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1069004)
il tuo 3D va oltre, le mie richieste sonon molto più semplice, almeno, a me sembra così :stordita:
Il link non funzia :fagiano:
Matrixbob
28-07-2006, 15:41
Il link non funzia :fagiano:
Boh io vedo tutti i link funzionare.
Il link non funzia :fagiano:
e così (http://video.google.it/videoplay?docid=7096178642063955964&q=electrical+field) ?
forse ho sbagliato a voler costruire tutto basandomi e cioè vedendo modellare di volta in volta la legge di Coulomb, se le considero "cose diverse" viene più immediato capire
ad ogni e per sfatare qualsiasi dubbio
http://video.google.it/videoplay?docid=7096178642063955964&q=electrical+field
Quel diamine di palloncino dovrebbe simulare la nostra caica elettrica, giusto ?
Se ne carico 2 e li avvicino possiamo sperimentare visivamente la forza di coulomb, giusto ?
Nel caso sia giusto, come sarebbe nella pratica, sfruttando l'esempio del palloncino, la rilevazione del campo elettrico ?
Tieni duro che ho quasi capito :D
Non vedo perchè devi andarti a complicare la vita coi palloncini,
ma comunque si, il tipo elettrizza i palloncini creando separazioni
di carica e quindi un campo elettrico.
Se facesse la stessa cosa con un altro palloncino si instaurerebbe
una forza di Coulomb tra i 2.
Insomma ti sei risposto da solo :)
mah, se leggevo dopo la legge di coulomb forse non andavo così fuori strada, il fatto è come ho già scritto, che continuavo a vedere sempre q1 e q2 e vedere che tutto ad un tratto una delle cariche diveniva q0 o carica fittizia mi ha leggermente incasinato
se mi scrivevano semplicemente:
- calcola coulomb così
- il campo elettrico così
- il potenziale cosà
forse era meglio :muro:
cmq, nel caso del palloncino visto che l'esempio è chiarissimo, la nostra carica q0 sarebbe il braccio di quel prof vero ?
va bene, credo di aver capito ste benedette particelle
Mi stavo chiedendo se esiste un teorema del lavoro
L=F*s
è definito come la forza F che si deve applicare ad un corpo per ottenere un determinato spostamento s, ma è possibile che sia tutto qui ?
Matrixbob
01-08-2006, 17:06
va bene, credo di aver capito ste benedette particelle
Mi stavo chiedendo se esiste un teorema del lavoro
L=F*s
è definito come la forza F che si deve applicare ad un corpo per ottenere un determinato spostamento s, ma è possibile che sia tutto qui ?
Ma guarda che queste cose le trovi anche su Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lavoro_%28Fisica%29
Niente di difficile direi. :)
Ma guarda che queste cose le trovi anche su Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lavoro_%28Fisica%29
Niente di difficile direi. :)
non penso sia difficile come argomento però titolarlo "teorema del lavoro" mi suonava strano :)
Non è banale definire a parole, non con la sua equazione quindi, il lavoro e magari usando parole tue che permettono di capire a chi ti legge che hai capito che cos'è il lavoro.
Scrivere che è una forza x uno spostamento è banale; se poi lo si lega all'energia cinetica per me non è così banale.
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