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View Full Version : cordless pericolosi?


Drago
13-04-2006, 14:08
qualcuno mi aiuta a fare chiarezza?
un po' di link

I cordless sono 100 volte peggio dei cellulari, dicono gli esperti

Avere un telefono cordless in casa può essere 100 volte più dannoso alla salute dell'uso di un cellulare. I popolari cordless ci inondano continuamente con alti livelli di radiazione - anche quando non sono usati. Si pensa che le linee di casa siano più sicure dei cellulari. Ma ricercatori svedesi ci avvertono ora che i cordless costituiscono una causa di tumori al cervello probabilmente molto più grande dei cellulari.
Le emissioni del caricatore di un cordless possono essere tanto elevate da raggiungere i sei volt per metro – intensità doppia di quella che si registra a 100 metri da un'antenna per cellulari. A distanza di due metri dal caricatore, la radiazione è ancora abbastanza alta da raggiungere 2.5 volt per metro – cioè 50 volte tanto la quantità che gli scienziati considerano sicura.

Potenza
A un metro di distanza il pericolo è moltiplicato per 120 – e si riduce a un tranquillo 0.05 volt per metro solo quando si è a 100 metri dal caricatore. Per come funziona il cordless, il caricatore emette sempre radiazioni a piena forza anche quando il telefono non è in uso - e altrettanto fa il ricevitore quando è sganciato dal caricatore.
Le leucemie sono i tumori più comuni causati da tale radiazione. Ma sono stati collegati anche cancro della mammella, tumore del cervello, insonnia, mal di testa e comportamenti disturbati nei bambini. Con il caricatore vicino al letto, si è sottoposti a radiazione durante il sonno.

L'osservatorio sui telefoni Powerwatch, ha usato un'apparecchiatura di controllo detta “Sensory Perspective Electrosmog Detector”, e ha trovato campi elettromagnetici fino a tre volt per metro in una camera da letto posta sopra una stanza che conteneva un cordless.
Il direttore del gruppo, Alasdair Philips ha detto: "Dal momento che si sono verificati casi di malanni con livelli di soli 0.06 volt per metro, la cosa è molto preoccupante. E' probabile che chiunque abiti in una casa che abbia un cordless sia esposto continuamente a livelli più alti di questo".

Lo scioccante rapporto svedese – degli scienziati Lennart Hardell, Michael Carlbery e Kjell Hansson Mite - è sostenuto da molti esperti medici che credono che i telefoni cordless siano un rischio per la salute.
Il Dr. David Dowson, della clinica londinese Harley Street, ha detto: "Avere un cordless è come avere un antenna per cellulari in casa. Raccomanderei a chiunque ne avesse uno di cambiarlo con uno a fili".
Ma il consulente per la salute di BT (Brith Telecom), John Collins, dissente. Dice: "Non c'è nessuna prova scientifica conclusiva che colleghi la radiazione a qualcuno dei sintomi riscontrati. L'evidenza è che non ci fanno nessun danno. Siamo una compagnia responsabile e rispettiamo tutte le linee guida stabilite dagli esperti riconosciuti".

News of the World, 5 Febbraio 2006

http://www.disinformazione.it/nuovi_pericoli_telefonini.htm

http://www.centroconsumatori.it/32v20068d12753.html

http://www.betterhealth.vic.gov.au/BHCV2/bhcarticles.nsf/pages/Mobile_phones_and_your_health?OpenDocument

http://www.psrast.org/mobileng/mobilstarteng.htm

articolo orignale (da un sito che non saprei se definire serio o meno)

http://www.campaignfortruth.com/Eclub/060306/CTM%20-%20cordlessphonedanger.htm

Composition86
13-04-2006, 15:14
A me comunque pare strana questa faccenda: almeno ad un livello macroscopico, quando si avvicina il cellulare ad un monitor si vedono chiaramente delle interferenze, mentre ciò non succede con un cordless o il suo caricatore.

Però vorrei avere, gentilmente, misurazioni attendibili da qualcuno del forum: non si sa mai, questi articoli potrebbero essere del tutto falsi. Ad esempio digitando i nomi degli scienziati svedesi, mi sono venuti un paio di risultati (anche provando a cambiare il cognome dell'ultimo, che dovrebbe essere Mild, non Mite).

Una cosa abbastanza strana che mi è successa qualche giorno fa: stavo telefonando ad un mio amico usando il cordless e sentivo una conversazione telefonica in sottofondo; fin qui nulla di strano, il problema è che la sentiva pure lui. :confused:

Per chi volesse approfondire, in questi topic si parla di cellulari, cordless e microonde:
"Il cellulare: quanto fa male?"
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1165875&page=1&pp=20
"Microonde ed interferenze"
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1162921
"[Cordless] Strani sintomi"
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1173511

xenom
13-04-2006, 15:32
A me comunque pare strana questa faccenda: almeno ad un livello macroscopico, quando si avvicina il cellulare ad un monitor si vedono chiaramente delle interferenze, mentre ciò non succede con un cordless o il suo caricatore.

Però vorrei avere, gentilmente, misurazioni attendibili da qualcuno del forum: non si sa mai, questi articoli potrebbero essere del tutto falsi. Ad esempio digitando i nomi degli scienziati svedesi, mi sono venuti un paio di risultati (anche provando a cambiare il cognome dell'ultimo, che dovrebbe essere Mild, non Mite).

Una cosa abbastanza strana che mi è successa qualche giorno fa: stavo telefonando ad un mio amico usando il cordless e sentivo una conversazione telefonica in sottofondo; fin qui nulla di strano, il problema è che la sentiva pure lui. :confused:

Per chi volesse approfondire, in questi topic si parla di cellulari, cordless e microonde:
"Il cellulare: quanto fa male?"
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1165875&page=1&pp=20
"Microonde ed interferenze"
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1162921
"[Cordless] Strani sintomi"
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1173511



beh, posso confermare che il cordless emette sempre segnale, questo è vero. anche quando non lo si usa il campo EM c'è.
Ha provato un amico con l'apparecchio per rilevare i campi elettromagnetici, non ricordo la misura in V/m ma ricordo che mi disse che era piuttosto alta...

comunque i cordless lavorano sugli 800 MHz, frequenza decisamente più bassa delle microonde dei cellularti UMTS (2400 MHz).

da quello che ho capito riguardo i campi EM, non mi pare che siano ancora riusciti a correlare i tumori ai campi EM. Questo vuol dire che NON è provato che le microonde inducano a leucemie e tumori. E' risaputo invece che i campi EM ad alta frequenza (nel campo delle microonde) scaldano l'acqua (vorrei vedere, il forno a microonde si basa su questo :asd: ). Tuttavia le potenze dei dispositivi di comunicazione basati sulle microonde sono troppo basse per scaldare l'acqua...

Gyxx
13-04-2006, 16:08
Mah, a spanna (ma non sono troppo competente sul campo ;) ) direi che sono le solite emerite c@XX@te ! Il mio brondi digital cordless 1800 mhz (preso qualche mese fa) sta una settimana o anche 10 gg in stand by con un uso medio di telefonate , ed usa 2 ministilo ricaricabili (aaa) da 1,2 V e (mi pare) 1000 mA ....la vedo dura con tale "potenza" di emettere tali campi elettromagnetici ..... infatti la portata massima dichiarata teorica con linea d'aria sgombra è di soli 250 m contro i km dei cellulari alal stessa frequenza !

poi magari non tutti hanno le stresse caratterisistiche, etc etc etc !

cià

;)

Gyxx

(Di fretta)

Composition86
13-04-2006, 17:11
Nell'articolo si parla non di pericolosità delle microonde, ma di quella dei campi elettromagnetici!
Stando sempre a quanto si legge, poi, la pericolosità non sta nel cordless in se' (ci credo, con qualche ministilo all'interno cosa può fare?) ma nel caricatore, che è collegato alla presa di casa.

xenom
13-04-2006, 17:48
Mah, a spanna (ma non sono troppo competente sul campo ;) ) direi che sono le solite emerite c@XX@te ! Il mio brondi digital cordless 1800 mhz (preso qualche mese fa) sta una settimana o anche 10 gg in stand by con un uso medio di telefonate , ed usa 2 ministilo ricaricabili (aaa) da 1,2 V e (mi pare) 1000 mA ....la vedo dura con tale "potenza" di emettere tali campi elettromagnetici ..... infatti la portata massima dichiarata teorica con linea d'aria sgombra è di soli 250 m contro i km dei cellulari alal stessa frequenza !

poi magari non tutti hanno le stresse caratterisistiche, etc etc etc !

cià

;)

Gyxx

(Di fretta)

la potenza infatti è decisamente più modesta rispetto a quella dei cellulari :D
ma la differenza sostanziale è che i cordless emettono sempre microonde, i cellulari solo durante la comunicazione.
Cmq Gyxx il tuo come hai detto non fa testo... non ho mai visto un cordless che tira a 250 metri :asd: :asd:

@composition: impossibile, non ha senso... Se vai a vedere il campo emesso dal caricatore, ci sono campi ben più potenti, come quello della lavatrice...
l'articolo in effetti non l'ho letto tutto, ma sicuramente si riferisce al campo EM delle microonde... altrimenti IMHO non avrebbe proprio senso.

xenom
13-04-2006, 17:53
"Avere un cordless è come avere un antenna per cellulari in casa. Raccomanderei a chiunque ne avesse uno di cambiarlo con uno a fili".

ok questa mi era sfuggita... :D
costui è pazzo :asd:

un'antenna per cellulari supera tranquillamente i 500W di microonde...

il campo dei cordless non supera SICURAMENTE i 6 V/m altrimenti sarebbe molto preoccupante e sarebbe fuori norma, dato che rimangono in comunicazione sempre con la base.

un cellulare a 10 cm crea un campo di circa 20 V/m (in comunicazione), ma la sua potenza è inferiore a 2W. I cordless avranno neanche 500 mW di potenza...

gpc
13-04-2006, 18:09
Mah, a spanna (ma non sono troppo competente sul campo ;) ) direi che sono le solite emerite c@XX@te !

:ave:

Gyxx
13-04-2006, 19:59
:ave:
Invece che adorare, progettare computer e pensare ai banani dai una risposta tecnica te :D , pelandrone che non sei altro :O !!!!

IO l'ho detto che tecnicamente non posso smonare bene tali congetture, TALVOLTA serve davvero un ingegnIere ;) ..... specie se elettronico ;)....

Ciao a tutti ;)

Gyxx

P.S. l'alimentatore della base del mio è da 7V 300 mA = e 7v 150 mA alternata 2,1VA max (e integra il caricabatterie), se gli altri sono meno potenti non immagino che danni possano poi fare .....

P.P.S. Sto postando con SuSe 10 :D .... altro che win ;) :D !!!!!

xenom
13-04-2006, 22:15
Invece che adorare, progettare computer e pensare ai banani dai una risposta tecnica te :D , pelandrone che non sei altro :O !!!!

IO l'ho detto che tecnicamente non posso smonare bene tali congetture, TALVOLTA serve davvero un ingegnIere ;) ..... specie se elettronico ;)....

Ciao a tutti ;)

Gyxx

P.S. l'alimentatore della base del mio è da 7V 300 mA = e 7v 150 mA alternata 2,1VA max (e integra il caricabatterie), se gli altri sono meno potenti non immagino che danni possano poi fare .....

P.P.S. Sto postando con SuSe 10 :D .... altro che win ;) :D !!!!!


o beh, il motore della lavatrice allora... non ne parliamo, 1 kW di campo magnetico :rotfl:
saremmo già tutti sterili :stordita:

Drago
13-04-2006, 22:22
uhm oggi volevo andare a vedere di cambiare il mio cordless con un telefono wired (se lo chiamo così, sicuramente farà figo :D) ma non ne vendono quasi piu :°

gpc
13-04-2006, 22:38
Invece che adorare, progettare computer e pensare ai banani dai una risposta tecnica te :D , pelandrone che non sei altro :O !!!!

IO l'ho detto che tecnicamente non posso smonare bene tali congetture, TALVOLTA serve davvero un ingegnIere ;) ..... specie se elettronico ;)....


Ma vedevo che te la cavavi bene... e poi, se intervendo sempre, che t'ho istruito a fare in questi anni? :O (risposta tipica di Christina tutte le volte che le segnalo un thread sul nucleare :D )

Gyxx
14-04-2006, 08:28
Ma vedevo che te la cavavi bene... e poi, se intervendo sempre, che t'ho istruito a fare in questi anni? :O (risposta tipica di Christina tutte le volte che le segnalo un thread sul nucleare :D )


Tutte scuse, sei sempre il solito pelandronE :O , aveva ragione JumperMax ;) :D nel ribadirtelo sempre :D ......

PHCV
14-04-2006, 10:43
Cmq Gyxx il tuo come hai detto non fa testo... non ho mai visto un cordless che tira a 250 metri :asd: :asd:



No? io ne ho uno bellino qui a casa... sui 200 mhz di frequenza :asd: la base esce con 11W e il cordless sui 3-4 :D ho fatto un po' di prove... mettendolo uin cima ad un palazzo tra i più alti della zona (15 piani) (dove ho anhe le antenne del wireless :asd:) con una "antennina" autocostruita decente, una collineare da circa 6-7 db... e il cordless in macchina collegato all'antenna VHF che ho in macchina da 5.5 db umm... diciamo che riuscivo a chiamare senza problemi fino a una decina abbondante di km SENZA VISTA OTTICA.. ho provato ad andare in "collina" ad un un 35-40 km con vista ottica... era disturbato ma si riusciva ancora a chiamare :asd: :asd: :rotfl:

ah, preciso che non è proprio legale come cosa :rotfl:

Gyxx
14-04-2006, 11:00
No? io ne ho uno bellino qui a casa... sui 200 mhz di frequenza :asd: la base esce con 11W e il cordless sui 3-4 :D ho fatto un po' di prove... mettendolo uin cima ad un palazzo tra i più alti della zona (15 piani) (dove ho anhe le antenne del wireless :asd:) con una "antennina" autocostruita decente, una collineare da circa 6-7 db... e il cordless in macchina collegato all'antenna VHF che ho in macchina da 5.5 db umm... diciamo che riuscivo a chiamare senza problemi fino a una decina abbondante di km SENZA VISTA OTTICA.. ho provato ad andare in "collina" ad un un 35-40 km con vista ottica... era disturbato ma si riusciva ancora a chiamare :asd: :asd: :rotfl:

ah, preciso che non è proprio legale come cosa :rotfl:
Vabbè ;) , ritornando +IT, però suppongo che, X MISURE SPANNOMETRICHE, se l'alimentatore di un cordless tipo il mio ti dice che tira maw 2,1 VA caricapile compreso, la vedo dura uscire in antenna con + di 2 W, e quindi fare danni ad alcunchè ...


come sempre IMHO bisognerebbe dare un occhio a quel che si compra ;9.... anche se ensoc eh comunque i rischi siano minimi .... basandomi sulle mie conoscienze di biologia molecolare ...

x Drago : capisco che sei in paranoia:D , ma IMHO rischi di + la vita con un "corded telefone" :D (rischi di rimanerci x inciampametoi nel filo e LETALE boccata in terra ;) ) di quanto puoi rischiare con un cordless OMOLOGATO ;), e che quindi sputa pochi watt (meno di 5 se non ricrdo male le caratteristiche max che devono avere) ....

cià e bona pasQua a tutti

;)

Gyxx

rgart
14-04-2006, 11:00
No? io ne ho uno bellino qui a casa... sui 200 mhz di frequenza :asd: la base esce con 11W e il cordless sui 3-4 :D ho fatto un po' di prove... mettendolo uin cima ad un palazzo tra i più alti della zona (15 piani) (dove ho anhe le antenne del wireless :asd:) con una "antennina" autocostruita decente, una collineare da circa 6-7 db... e il cordless in macchina collegato all'antenna VHF che ho in macchina da 5.5 db umm... diciamo che riuscivo a chiamare senza problemi fino a una decina abbondante di km SENZA VISTA OTTICA.. ho provato ad andare in "collina" ad un un 35-40 km con vista ottica... era disturbato ma si riusciva ancora a chiamare :asd: :asd: :rotfl:

ah, preciso che non è proprio legale come cosa :rotfl:


:eek: :eek: :eek: ma chi sei MacGyver....!!!!

Composition86
14-04-2006, 11:26
Quindi questa notizia sembrerebbe essere una grossa bufala. Poi che ne so, magari i presunti scienziati hanno fatto misurazioni con cordless decisamente più potenti... :D
Il mio ha una potenza di trasmissione di 250mW circa, campo di frequenze 1.881 GHz->1.897 Ghz, alimentazione del cordless con 2 ministilo e per la base una AC/DC da 230 VAC/50Hz e 9VDC 200mA, per una trasmissione che arriva al max a 300 m esterni. Possiamo stare tranquilli?

xenom
14-04-2006, 11:31
:eek: :eek: :eek: ma chi sei MacGyver....!!!!


no, quello sono io :asd:


@composition: si, il tuo è poco meno di 2W :D


edit: il mio è da 4.5W... l'alimentazione :eek:

Gyxx
14-04-2006, 12:55
Quindi questa notizia sembrerebbe essere una grossa bufala. Poi che ne so, magari i presunti scienziati hanno fatto misurazioni con cordless decisamente più potenti... :D
Il mio ha una potenza di trasmissione di 250mW circa, campo di frequenze 1.881 GHz->1.897 Ghz, alimentazione del cordless con 2 ministilo e per la base una AC/DC da 230 VAC/50Hz e 9VDC 200mA, per una trasmissione che arriva al max a 300 m esterni. Possiamo stare tranquilli?
Dipende :O ... se te lo magni o te lo tiri in testa potrebbe sempre essere PERICOLOSISSIMO ..

:D :D :D

Cià, ovviamente ora scherzo ;) !

Gyxx

Composition86
14-04-2006, 13:55
Per xenom: OK! ;)
Per Gyxx: Certo! Poi spedisco il filmato a Striscia. :D

*nicola*
14-04-2006, 15:44
Più che misurare l'intensità delle onde bisognerebbe controllare l'effettiva nocività di queste (su quelle frequenze usate dal cordless). Siamo circondati da onde: Segnali televisivi, radiofonici, cellulari, TV satellitare, navigatore satellitare, WiFi, microonde, radiazioni solari, ...mica fanno tutte male allo stesso modo. E poi quando leggo un articolo che inizia con "Gli esperti dicono..." già inizio a dubitare fortemente di quello che c'è scritto.

frankdan
10-01-2009, 17:09
Riprendo la discussione perché incuriosito da un thread analogo recentemente chiuso nella Piazzetta : link (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1901901)

Il thread originario,vecchio di quasi 3 anni,era appunto questo...

Riprendo allora la discussione (i moderatori non me ne vogliano :D ) perché mi pare di capire,pur avendo poche competenza specifiche in questo settore (ing. elettrica/elettronica) che il parametro di cui tener conto per determinare se questi cordless son pericolosi o no è l'intensità di campo elettromagnetico,che si misura in V/m (volt/metro).

La domanda che vi pongo allora è : quali sono i valori "soglia",oltre i quali il campo elettromagnatico generato da un qualsiasi elettrodomestico diventa pericoloso per la salute ? E soprattutto : quali valori di campo EM vengono generati da un telefono cordless ?

Io ne ho uno sul comodino,proprio vicino al letto...ed un altro VoIp sul dattilo vicino alla scrivania.Praticamente ci sono giorni che sto quasi 24h/24 con un cordless nelle vicinanze del mio corpo.Vorrei capire se effettivamente bisogna preoccuparsi per queste notizie cicliche sula pericolosità di tali apparecchi,oppure no...

Mi sembra infine di capire,come già sottolineato da qualche partecipante al topic,che il succo della questione è la possibile interrelazione tra le elevate intensità di campo,e l'insorgenza di tumori e leucemie nell'uomo...ma sembra tale relazione finora non sia stata ancora dimostrata in modo certo : è vero o no ?

gpc
10-01-2009, 17:13
Mi sembra infine di capire,come già sottolineato da qualche partecipante al topic,che il succo della questione è la possibile interrelazione tra le elevate intensità di campo,e l'insorgenza di tumori e leucemie nell'uomo...ma sembra tale relazione finora non sia stata ancora dimostrata in modo certo : è vero o no ?

Non è che non sia stata dimostrata in modo certo, non è mai stata dimostrata -punto-.
E ormai sono decenni che l'intera popolazione è immersa nelle onde radio, se ci fosse sarebbe più che palese.

gabi.2437
10-01-2009, 17:17
Non confondiamo radio con microonde :O Piuttosto, mi preoccupa molto la luce visibile

gpc
10-01-2009, 17:17
Non confondiamo radio con microonde :O Piuttosto, mi preoccupa molto la luce visibile

:rotfl:

xenom
10-01-2009, 23:55
Riprendo la discussione perché incuriosito da un thread analogo recentemente chiuso nella Piazzetta : link (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1901901)

Il thread originario,vecchio di quasi 3 anni,era appunto questo...

Riprendo allora la discussione (i moderatori non me ne vogliano :D ) perché mi pare di capire,pur avendo poche competenza specifiche in questo settore (ing. elettrica/elettronica) che il parametro di cui tener conto per determinare se questi cordless son pericolosi o no è l'intensità di campo elettromagnetico,che si misura in V/m (volt/metro).

La domanda che vi pongo allora è : quali sono i valori "soglia",oltre i quali il campo elettromagnatico generato da un qualsiasi elettrodomestico diventa pericoloso per la salute ? E soprattutto : quali valori di campo EM vengono generati da un telefono cordless ?

Io ne ho uno sul comodino,proprio vicino al letto...ed un altro VoIp sul dattilo vicino alla scrivania.Praticamente ci sono giorni che sto quasi 24h/24 con un cordless nelle vicinanze del mio corpo.Vorrei capire se effettivamente bisogna preoccuparsi per queste notizie cicliche sula pericolosità di tali apparecchi,oppure no...

Mi sembra infine di capire,come già sottolineato da qualche partecipante al topic,che il succo della questione è la possibile interrelazione tra le elevate intensità di campo,e l'insorgenza di tumori e leucemie nell'uomo...ma sembra tale relazione finora non sia stata ancora dimostrata in modo certo : è vero o no ?

Ripeto anche qui, non è ancora stato dimostrato che le EM possano causare in qualche modo tumori o altre patologie, chiaramente a basse potenze (ovvio che sparando tot decine di watt di microonde su un tessuto organico viene danneggiato dal calore indotto).

Il campo EM emesso dagli apparecchi elettronici comuni è (deve) comunque essere sotto il valore impostato per legge, che è molto basso.

Insomma secondo me sono seghe mentali

Non
11-01-2009, 14:38
Non è che non sia stata dimostrata in modo certo, non è mai stata dimostrata -punto-.
E ormai sono decenni che l'intera popolazione è immersa nelle onde radio, se ci fosse sarebbe più che palese.

Non è affatto vero

considera che leucemie, mielomi, tumori in genere si sviluppano dopo i cinquant'anni e:

a) sono appena cinquantanni che sono state installate prime le antenne per la diffusione del segnale TV
b) 50 anni fa i tralicci dell'enel erano MOLTO ma MOLTO meno diffusi e a bassa tensione e sono cresciuti in modo esponenziale
c) le radio libere cosi' diffuse ci sono da non più di 30 anni
d) la prima antenna per il segnale dei cellulari sono comparse 20 anni fa
e) le antenne per l'UMTS ci sono solo da 4 anni con frenza di 1900 mhz e 2100 hz più che doppia rispetto al gsm (800-900 mhz)
f) anche il wi-fi (freq: 2,4 GHZ = 2400 MHZ) è da 5-6 anni che si è iniziato a diffondere, anzi a diffondere quasi raddoppiando ogni anno

in ogni caso l'energia di un'onda elettromagnetica è proporzionale alla sua frequenza: E = (cost. Planck) x (frequenza)

figuriamoci se questi sono tempi epidemiologicamente rilevanti...

i discorsi da bar lasciano il tempo che trovano...
bisogna imparare prima di sparare.

Non
11-01-2009, 14:41
Più che misurare l'intensità delle onde bisognerebbe controllare l'effettiva nocività di queste (su quelle frequenze usate dal cordless). Siamo circondati da onde: Segnali televisivi, radiofonici, cellulari, TV satellitare, navigatore satellitare, WiFi, microonde, radiazioni solari, ...mica fanno tutte male allo stesso modo. E poi quando leggo un articolo che inizia con "Gli esperti dicono..." già inizio a dubitare fortemente di quello che c'è scritto.

leggi qui:

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/telefonini/studio-rischi-bimbi/studio-rischi-bimbi.html

e l'articolo originale

http://www.independent.co.uk/news/science/mobile-phone-use-raises-childrens-risk-of-brain-cancer-fivefold-937005.html

gabi.2437
11-01-2009, 14:48
Non è affatto vero

considera che leucemie, mielomi, tumori in genere si sviluppano dopo i cinquant'anni e:

a) sono appena cinquantanni che sono state installate prime le antenne per la diffusione del segnale TV
b) 50 anni fa i tralicci dell'enel erano MOLTO ma MOLTO meno diffusi e a bassa tensione e sono cresciuti in modo esponenziale
c) le radio libere cosi' diffuse ci sono da non più di 30 anni
d) la prima antenna per il segnale dei cellulari sono comparse 20 anni fa
e) le antenne per l'UMTS ci sono solo da 4 anni con frenza di 1900 mhz e 2100 hz più che doppia rispetto al gsm (800-900 mhz)
f) anche il wi-fi (freq: 2,4 GHZ = 2400 MHZ) è da 5-6 anni che si è iniziato a diffondere, anzi a diffondere quasi raddoppiando ogni anno

in ogni caso l'energia di un'onda elettromagnetica è proporzionale alla sua frequenza: E = (cost. Planck) x (frequenza)

figuriamoci se questi sono tempi epidemiologicamente rilevanti...

i discorsi da bar lasciano il tempo che trovano...
bisogna imparare prima di sparare.

Beh ma allora parliamo della luce visibile, altro che mhz, è nell'ambito dei TERAhertz :eek:

Non
11-01-2009, 15:10
Beh ma allora parliamo della luce visibile, altro che mhz, è nell'ambito dei TERAhertz :eek:


Mobile phone use 'raises children's risk of brain cancer fivefold'

Alarming new research from Sweden on the effects of radiation raises fears that today's youngsters face an epidemic of the disease in later life

By Geoffrey Lean, Environment Editor
Sunday, 21 September 2008

The Swedish research was reported this month at the first international conference on mobile phones and health

Children and teenagers are five times more likely to get brain cancer if they use mobile phones, startling new research indicates.

The study, experts say, raises fears that today's young people may suffer an "epidemic" of the disease in later life. At least nine out of 10 British 16-year-olds have their own handset, as do more than 40 per cent of primary schoolchildren.

Yet investigating dangers to the young has been omitted from a massive £3.1m British investigation of the risks of cancer from using mobile phones, launched this year, even though the official Mobile Telecommunications and Health Research (MTHR) Programme – which is conducting it – admits that the issue is of the "highest priority".

Despite recommendations of an official report that the use of mobiles by children should be "minimised", the Government has done almost nothing to discourage it.

Last week the European Parliament voted by 522 to 16 to urge ministers across Europe to bring in stricter limits for exposure to radiation from mobile and cordless phones, Wi-fi and other devices, partly because children are especially vulnerable to them. They are more at risk because their brains and nervous systems are still developing and because – since their heads are smaller and their skulls are thinner – the radiation penetrates deeper into their brains.

The Swedish research was reported this month at the first international conference on mobile phones and health.

It sprung from a further analysis of data from one of the biggest studies carried out into the risk that the radiation causes cancer, headed by Professor Lennart Hardell of the University Hospital in Orebro, Sweden. Professor Hardell told the conference – held at the Royal Society by the Radiation Research Trust – that "people who started mobile phone use before the age of 20" had more than five-fold increase in glioma", a cancer of the glial cells that support the central nervous system. The extra risk to young people of contracting the disease from using the cordless phone found in many homes was almost as great, at more than four times higher.

Those who started using mobiles young, he added, were also five times more likely to get acoustic neuromas, benign but often disabling tumours of the auditory nerve, which usually cause deafness.

By contrast, people who were in their twenties before using handsets were only 50 per cent more likely to contract gliomas and just twice as likely to get acoustic neuromas.

Professor Hardell told the IoS: "This is a warning sign. It is very worrying. We should be taking precautions." He believes that children under 12 should not use mobiles except in emergencies and that teenagers should use hands-free devices or headsets and concentrate on texting. At 20 the danger diminishes because then the brain is fully developed. Indeed, he admits, the hazard to children and teenagers may be greater even than his results suggest, because the results of his study do not show the effects of their using the phones for many years. Most cancers take decades to develop, longer than mobile phones have been on the market.

The research has shown that adults who have used the handsets for more than 10 years are much more likely to get gliomas and acoustic neuromas, but he said that there was not enough data to show how such relatively long-term use would increase the risk for those who had started young.

He wants more research to be done, but the risks to children will not be studied in the MTHR study, which will follow 90,000 people in Britain. Professor David Coggon, the chairman of the programmes management committee, said they had not been included because other research was being done on young people by a study at Sweden's Kariolinska Institute.

He said: "It looks frightening to see a five-fold increase in cancer among people who started use in childhood," but he said he "would be extremely surprised" if the risk was shown to be so high once all the evidence was in.

But David Carpenter, dean of the School of Public Health at the State University of NewYork – who also attended the conference – said: "Children are spending significant time on mobile phones. We may be facing a public health crisis in an epidemic of brain cancers as a result of mobile phone use."

In 2000 and 2005, two official inquiries under Sir William Stewart, a former government chief scientist, recommended the use of mobile phones by children should be "discouraged" and "minimised".

But almost nothing has been done, and their use by the young has more than doubled since the turn of the millennium.

http://www.independent.co.uk/news/science/mobile-phone-use-raises-childrens-risk-of-brain-cancer-fivefold-937005.html

gabi.2437
11-01-2009, 15:38
The study, experts say,

:asd: :asd:

E si chiude con la morale :rolleyes:

Non
11-01-2009, 16:20
:asd: :asd:

E si chiude con la morale :rolleyes:


Never argue with an idiot. They will only pull you down to their level, then beat you with experience.

* Brad Slipiec

comunque..

tutti i quotidiani generalisti (repubblica, corriere, e anche quelli inglesi independent, guardian) trattano cosi' le ricerche scientifiche;
tra le consuetudini ci sono anche quelle di fare paralleli, considerare la situazione politica etc;

e non per questo sono da screditare tant'è che sono citati i nomi

Professor Lennart Hardell
Professor David Coggon

Non
11-01-2009, 16:27
comunque:


http://punto-informatico.it/2411910/Telefonia/News/cellulari-tumore-agguato.aspx

Cellulari, il tumore è in agguato
Telefonia - News
lunedì 22 settembre 2008

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Roma - "Chi ha iniziato ad usare i cellulari quando aveva meno di 20 anni ha cinque volte in più la possibilità di sviluppare un glioma", ossia un tumore che colpisce il sistema nervoso centrale. Sono queste le parole che il professore Lennart Hardell dell'Università medica di Orebro, in Svezia, ha voluto utilizzare dinanzi ad una conferenza internazionale sui rischi della radiazioni. Parole secondo cui esiste una relazione diretta tra certi tumori ed uso del cellulare.

A suo dire, gli studi condotti in Svezia indicano che l'uso del cellulare dopo i 20 anni aumenta del 50 per cento le possibilità che il glioma si sviluppi, e due volte il normale la possibilità che a svilupparsi siano tumori al nervo acustico. Un collegamento che Hardell e alcuni colleghi già avevano teorizzato in tempi recenti.

Vista la prudenza con cui in questi anni molti colleghi del professore svedese si sono espressi sull'argomento, perlopiù sottolineando che non vi è un collegamento certo tra uso del telefonino e cancro, le parole pronunciate da Hardell stanno facendo il giro del Mondo. Se è vero che medici e molte istituzioni scientifiche hanno in questi anni consigliato prudenza nell'uso dei dispositivi mobili, in particolare tra i più giovani, secondo Hardell le nuove evidenze non lascerebbero spazio al dubbio.
Alla conferenza del Radation Research Trust non è ricorso a perifrasi: "Si tratta di un segnale di avvertimento. Ed è molto preoccupante. Dovremmo iniziare a prendere precauzioni". A suo dire sotto i 12 anni non si dovrebbero usare cellulari se non in emergenza, e i giovani dovrebbero al massimo ricorrere all'uso dei messaggini.

Il calo del rischio con l'età sarebbe dovuto alla maturazione del cervello, sebbene il rischio per giovani e giovanissimi potrebbe rivelarsi anche maggiore del temuto perché lo studio che ha condotto con i suoi colleghi non indaga sull'utilizzo del cellulare dopo molti anni, laddove vi sono tumori che possono svilupparsi nel corso di decenni, persino per un tempo più lungo di quanto fin qui sono stati sul mercato i telefonini.

Se si va agli adulti, sostiene Hardell, chi ha utilizzato i telefonini corre un rischio maggiore di sviluppare il glioma o altri tumori al nervo acustico, sebbene i dati su questo fronte siano ancora insufficienti.

Le parole di Hardell sono state prese con molta attenzione dalla platea dei suoi colleghi. C'è chi ritiene che i dati potrebbero essere meno allarmanti, e chi invece ricorda che il problema è già stato sollevato in passato senza però che sia scattata una contromisura. Addirittura David Carpenter, decano della Scuola di Salute pubblica dell'Università statale di New York, ritiene che "i bambini passano molto tempo al cellulare. Potremmo trovarci dinanzi ad una crisi di salute pubblica, ad una epidemia di tumori al cervello come risultato dall'uso dei telefonini".

Vista l'enorme sensazione che le dichiarazioni di Hardell hanno scatenato in mezzo mondo è lecito chiedersi fino a che punto siano attendibili i suoi studi. La National Radiological Protection Board britannica, ad esempio, nel suo ruolo di consigliere del governo inglese, si è affrettata a dichiarare che nello studio svedese latita una precisione statistica ritenuta indispensabile per trarre certe conclusioni. Lo studio di Hardell non è ancora stato pubblicato, ma la Board lo ha già visto e a suo dire non sarebbero stati coinvolti un numero sufficiente di soggetti per arrivare a quelle conclusioni. Non solo, a rendere meno credibili quei dati vi sarebbe il fatto che sono stati raccolti tramite questionario, un mezzo deprecato da chi si ispira a rigidi criteri di indagine.

A gettare acqua sul fuoco ci pensa il direttore della Federazione dell'Industria elettronica, Tom Wills-Sanford: in rappresentanza dei grandi operatori di telecomunicazione e dei produttori ha sottolineato come, guardando l'insieme degli studi di settore svolti fino ad oggi, non vi sia alcuna prova che dimostri che l'uso del cellulare impatta sulla salute delle persone. Di interesse, in questo quadro, anche il fatto che Hardell abbia in passato denunciato i collegamenti torbidi che talvolta avrebbero legato certi industriali di settore a ricercatori nel suo settore, quello oncologico.

Non
11-01-2009, 16:29
inoltre la notizia ha precedenti:

http://punto-informatico.it/2080057/PI/Brevi/telefonini-tumori-collegamento-esiste.aspx

Telefonini-tumori, il collegamento esiste
PI - Brevi
mercoledì 03 ottobre 2007

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Roma - Si affrettano a spiegare che sono comunque necessari ulteriori approfondimenti, ma la notizia che i ricercatori dell'Università Medica svedese di Orebro hanno lanciato ieri nel Mondo è esplosiva: a loro dire esiste una relazione evidente tra uso dei cellulari e possibilità di sviluppo dei tumori, un rapporto causa-effetto che fino ad oggi nessuno studio aveva esplicitato con certezza.

Adnkronos, che ha diffuso in Italia la notizia, sostiene che i ricercatori guidati dal professor Lennart Hardell abbiano spiegato come l'uso intensivo del telefono cellulare per un periodo di tempo prolungato, superiore ai 10 anni, raddoppi il rischio di sviluppare tumori come il glioma e il neuroma.

L'agenzia di stampa si riferisce in particolare a quanto pubblicato dagli scienziati sulla rivista Occupational Environment Medicine, dove si parlerebbe di una meta-indagine, ossia di una valutazione di 18 diverse ricerche sul tema, "11 delle quali - scrive l'Adn - riferivano risultati ottenuti con osservazioni a lungo termine, di oltre 10 anni". È valutando quei dati, dunque, che sarebbe emersa la relazione causa-effetto, dove le persone "che usano il cellulare per almeno 10 anni corrono un rischio 2,4 maggiore di sviluppare neuromi acustici", e 2 volte superiore di incappare in gliomi. Nel primo caso si tratta di tumori benigni che attaccano il nervo uditivo, nel secondo si tratta di patologie maligne ben più invasive e di difficile estirpazione.
Così come è riportata, la notizia non sembra confermata dall'Hindustan Times, secondo cui non si sarebbe trattato di una meta-indagine ma di una ricerca vera e propria condotta su 1.429 soggetti colpiti da tumori al cervello benigni e maligni e su un campione di 1.470 persone in salute che vivono in Svezia.

La diversa impostazione non cambia alcune delle conseguenze dello studio. Il giornale indiano spiega come gli scienziati ritengano che i telefonini possano rappresentare un rischio soprattutto per chi abita nelle zone rurali, dove cioè la potenza del segnale viene aumentata per compensare la distanza dalle stazioni base di telefonia mobile. Hardell, secondo il Times, avrebbe dichiarato: "Abbiamo riscontrato che il rischio di tumore al cervello è più elevato per chi vive in campagna piuttosto che in città. Più forte il segnale, maggiore il rischio".

Su una cosa, peraltro, le due versioni concordano, che i rischi sulla salute non possano essere evidenziati prima dei 10 anni di utilizzo intenso.

Dello studio esiste peraltro una terza versione pubblicata dall'agenzia sudafricana News24, secondo cui Hardell&C. avrebbero spiegato come l'analisi di studi precedenti dimostri "un percorso chiaro di aumento di rischio per neuroma acustico e glioma".

La novità, rispetto alle altre "versioni" citate, è che il rischio sarebbe maggiore sul lato della testa che si usa abitualmente per parlare al cellulare. News24 conferma peraltro che di meta-indagine si sia trattato e spiega come questi risultati siano dovuti proprio alla possibilità concessa da questo studio di vedere le cose dall'alto e analizzare le evidenze emerse in numerose diverse tipologie di ricerca.

E Hardell proprio a questo attribuirebbe l'assenza fin qui di una correlazione certa tra cellulari e rischio tumore. A suo dire gli studi precedenti non hanno seguito quanto accadeva per un tempo sufficientemente lungo. "Ma ora è passato abbastanza tempo da quando i cellulari sono stati introdotti - sostiene il giornale sudafricano - per analizzare i rischi dell'uso del cellulare per 10 anni o più, un periodo di tempo che viene ritenuto un minimo periodo ragionevole per valutare il rischio".

Secondo l'Adnkronos, infine, Hardell avrebbe dichiarato che "questi risultati sono di grande rilevanza ma saranno sicuramente necessari ulteriori approfondimenti". Secondo News24, invece, gli approfondimenti saranno necessari "perché un aumentato rischio anche per altri generi di tumori non può essere escluso". Due affermazioni dalle conseguenze evidentemente molto diverse.


http://www.corriere.it/salute/07_ottobre_08/marchetti_tumori_rischi.shtml

studio svedese: «SCORAGGIARNE l'uso ai bambini»
Cervello a rischio tumori con il cellulare
I professori Hardell e Hansson Mild: utilizzare il telefonino per 10 anni fa salire il rischio di ammalarsi

(Reuters)
LONDRA (Gran Bretagna) - Usare il cellulare per più di 10 anni aumenterebbe il rischio di ammalarsi di tumore al cervello. Lo sostiene un studio svedese, opera di due eminenti professori – Lennart Hardell dell’Università di Orebro e Kjell Hansson Mild dell’Umea University – che contraddice così le ultime ricerche ufficiali, che negavano un nesso fra i telefonini mobili e il cancro. Stando ai nuovi risultati, invece, le persone che usano il cellulare da un decennio o più, anche solo per un’ora al giorno, hanno il doppio di possibilità di sviluppare un tumore nel lato del cervello dove di solito appoggiano il dispositivo.

INDEPENDENT- «E’ necessaria una grande attenzione nell’uso del telefonino – avvertono gli scienziati nella relazione pubblicata dalla rivista Occupational Enviromental Medicine – e soprattutto i bambini, che sono particolarmente vulnerabili, dovrebbero essere scoraggiati dall’utilizzarlo». A quanto sostiene l’Independent, che ha riportato lo studio, i risultati sarebbero tanto importanti quanto preoccupanti, perché mettono insieme ricerche su persone che hanno usato il cellulare per un tempo abbastanza lungo da poter contrarre la malattia. Finora, infatti, le rassicurazioni ufficiali sulla sicurezza dei cellulari si basavano su ricerche compiute, nella migliore delle ipotesi, su un campione ristretto, ma il cancro impiega almeno 10 anni per svilupparsi, quindi questi studi erano giocoforza parziali.

STUDI PRECEDENTI - Il mese scorso, una ricerca inglese sulla sicurezza dei dispositivi promossa dalla Mobile Telecommunication and Health Research (MTHR) e costata quasi 9 milioni di sterline (circa 13 milioni di euro), era arrivata alla conclusione che i cellulari «non potevano essere associati a danni biologici». Ma il presidente della MTHR, il professor Latrie Challis, aveva ammesso che solo una piccola parte dello studio aveva riguardato gente che usava il cellulare da più di un decennio e aveva annunciato la necessità di nuove ricerche, più complete, per un risultato il più possibile certo. «Non possiamo escludere la possibilità che il cancro possa apparire nel giro di pochi anni - aveva avvertito lo scienziato – perchè la nostra ricerca ha scoperto qualche timido accenno nelle persone che sono state esposte alle radiazioni per oltre un decennio».

RISCHI PER IL CERVELLO - I due luminari svedesi hanno, invece, riunito i risultati di 11 precedenti studi svolti in Svezia, Danimarca, Finlandia, Giappone, Germania, Stati Uniti e Inghilterra, che ribadivano l’aumento del rischio di sviluppare il cancro, soprattutto nel lato di cervello dove la gente è solita appoggiare il telefono. Cinque dei sei studi sui «gliomi», tumori delle cellule che proteggono quelle nervose, avevano confermato il potenziale pericolo, mentre quattro relazioni su cinque avevano rilevato la presenza di neuromi acustici, forme tumorali benigne ma spesso causa di invalidità come la sordità. I due svedesi hanno così raccolto i risultati per analizzarli nel loro complesso e hanno perciò stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare: più che triplicato nel primo caso, addirittura quintuplicato nel secondo. «Queste valutazioni danno un campione esauriente per valutare i rischi di aumento di neuromi e glomi – hanno sottolineato Hardell e Mild - . Non solo. In base a questi risultati, non si possono nemmeno escludere la presenza di altre forme di tumore al cervello».

CORDLESS - Lo studio svedese ha interessato anche i cordless e pure in questo caso si è registrato un aumento di entrambe le patologie. In altre parole, usando un cellulare o un telefono senza fili per 2000 ore – ovvero, meno di un’ora al giorno per 10 anni – vi sarebbe un rischio concreto di ammalarsi. «Penso che sia davvero strano vedere così tante ricerche ufficiali che dicono che non ci sono rischi – ha spiegato il professor Mild al giornale inglese – perché ci sono precise indicazioni sul fatto che qualcosa succede dopo i dieci anni».
(Emmevi)
Non a caso, il luminare utilizza il cellulare il meno possibile e consiglia di farlo sempre e comunque con i dispositivi vivavoce e di evitare le telefonate chilometriche, preferendo in questo caso gli apparecchi fissi. Grande attenzione poi con i bambini, ai quali i cellulari dovrebbero essere tassativamente proibiti. Il professore riconosce comunque come il numero di radiazioni emesse dai telefoni di ultima generazione sia notevolmente diminuito rispetto al primo dispositivo apparso sul mercato una decina di anni fa, ma la sua raccomandazione è di preferire modelli a bassa radiazione, visto soprattutto il proliferare del Wi-Fi, che emette raggi altrettanto pericolosi, seppur in misura minore rispetto ai telefonini.

PARERI CONTRASTANTI - Stando alla Health Protection Agency inglese, questo studio svedese sarebbe «molto indicativo», pur ammettendo che i risultati «non si possono considerare ancora definitivi», mentre l’associazione degli operatori di telefonia mobile (Mobile Operators Association) rileva come non ci siano nuovi dati certi sui rischi per la salute, ma concorda sul fatto che siano necessari nuovi studi. Nel frattempo, gli scienziati hanno chiesto anche una revisione degli standard di emissione dei telefoni mobili e di altre fonti radioattive che loro stessi descrivono come «inappropriate» e «non sicure».

Simona Marchetti
08 ottobre 2007

http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/scienza_e_tecnologia/cellulari/cellulari-studio/cellulari-studio.html



TECNOLOGIA & SCIENZA




Due ricercatori svedesi hanno verificato 11 ricerche. L'utilizzo
per più di 10 anni fa crescere le possibilità di ammarlarsi
Studio shock sull'uso dei cellulari
"Rischio tumore sale del 20-30%"
Formazioni tumorali soprattutto sul lato della testa
dove viene appoggiato. "Vietarlo del tutto ai bambini"
di LUIGI BIGNAMI

<B>Studio shock sull'uso dei cellulari<br>"Rischio tumore sale del 20-30%" </B>
CHI utilizza il cellulare da più di 10 anni vede aumentare le possibilità del 20 per cento di contrarre il glioma e del 30 per cento di ammalarsi di neuroma acustico. Il primo è un tipo di tumore maligno che colpisce soprattutto il tessuto nervoso del cervello, ed è difficilmente curabile; il secondo è una formazione benigna. La probabilità di incorrere in tumori è indiscutibile, almeno stando ad una ricerca condotta da due scienziati svedesi, Lennart Hardell dell'University Hospital di Orebro e Kjell Hansson Mild della Umea University, e pubblicata su 'Occupational Environmental Medicine'.

I due ricercatori hanno analizzato 11 ricerche che dalla Svezia alla Danimarca, dalla Germania al Giappone e dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna hanno studiato l'evolversi di tumori al cervello e hanno scoperto che il fenomeno è in stretta relazione con l'uso dei cellulari e che i tumori si manifestano soprattutto sul lato della testa dove normalmente viene appoggiato il telefonino. In particolare si è rilevato un aumento dei glioma e dei neuromi acustici. I due ricercatori hanno voluto condurre loro stessi delle ricerche e la loro conclusione conferma quanto scoperto dagli studi internazionali.

A tutt'oggi sono numerosi gli studi realizzati per verificare la pericolosità dei telefoni cellulari sull'uomo. La maggior parte ha concluso che il loro utilizzo non induce alterazioni alle cellule tali da ritenersi pericolose. Solo il mese scorso, ad esempio, un progetto voluto dal governo britannico e da varie società di telecomunicazioni inglesi, chiamato "Mobile Telecommunications and Health Research", aveva stabilito che "non è stata trovata alcuna relazione tra l'uso dei cellulari ed effetti dannosi sulla salute delle persone".

Ma mai era stato realizzato una ricerca sui rischi dell'uso prolungato dei telefonini, mai cioè l'analisi si era soffermata su chi stesse utilizzando in modo continuo la telefonia mobile da almeno 10 anni. E questo perché - naturalmente - mancavano i dati. Ma ora questi dati ci sono, proprio perché i cellulari hanno avuto il loro boom a partire da una decina di anni fa. E i risultati dell'uso dei telefonini sugli effetti al cervello non sono certo incoraggianti.

Ma cosa significa essere utilizzatori abituali dei cellulari? "Significa usare un telefonino, ma anche un cordless, per circa un'ora al giorno, che equivale a 2000 ore in 10 anni", hanno spiegato i due ricercatori al quotidiano Indipendent.

Il consiglio è quello più ovvio: utilizzare il meno possibile il cellulare per lunghe conversazioni e soprattutto proibirne quasi completamente l'uso ai bambini, in quanto il loro cranio più fine fa arrivare con maggiore intensità le radiazioni al cervello e al sistema nervoso ancora particolarmente vulnerabile.

Sottolinea Kjell Hansson Mild: "Se in 10 anni l'aumento dei tumori al cervello come conseguenza dell'uso dei telefonini è evidente, se non si interviene soprattutto nei più giovani, nell'arco di 20 o 30 anni si potrebbe avere una vera e propria epidemia". I ricercatori, inoltre, sottolineano l'importanza di studiare e mettere a punto apparecchi che siano il meno possibile emettitori di radiazioni proseguendo la strada già percorsa da quando vennero costruiti i primi cellulari ad oggi.

(8 ottobre 2007)

drakend
11-01-2009, 16:45
Dopo l'ennesimo thread sugli avvistamenti ufo ci dobbiamo sorbire quest'altro ennesimo thread su quanto sia mortale il cellulare/cordless? Certo che la pioggia di ciocciolato http://gianom.googlepages.com/itsrainingshitcr4.gif non ha mai fine in questo forum! http://gianom.googlepages.com/asdance.gif

gabi.2437
11-01-2009, 17:22
Mbeh per sicurezza rispondo

MUOIO LIBERO!

Non
11-01-2009, 17:28
Dopo l'ennesimo thread sugli avvistamenti ufo ci dobbiamo sorbire quest'altro ennesimo thread su quanto sia mortale il cellulare/cordless? Certo che la pioggia di ciocciolato http://gianom.googlepages.com/itsrainingshitcr4.gif non ha mai fine in questo forum! http://gianom.googlepages.com/asdance.gif

vedo che il "me ne frego" è ancora di moda...

forse non sai leggere....

"mai era stato realizzato una ricerca sui rischi dell'uso prolungato dei telefonini, mai cioè l'analisi si era soffermata su chi stesse utilizzando in modo continuo la telefonia mobile da almeno 10 anni. E questo perché - naturalmente - mancavano i dati" 0
8/10/2007 repubblica


""RISCHI PER IL CERVELLO - I due luminari svedesi hanno, invece, riunito i risultati di 11 precedenti studi svolti in Svezia, Danimarca, Finlandia, Giappone, Germania, Stati Uniti e Inghilterra, che ribadivano l’aumento del rischio di sviluppare il cancro, soprattutto nel lato di cervello dove la gente è solita appoggiare il telefono. Cinque dei sei studi sui «gliomi», tumori delle cellule che proteggono quelle nervose, avevano confermato il potenziale pericolo, mentre quattro relazioni su cinque avevano rilevato la presenza di neuromi acustici, forme tumorali benigne ma spesso causa di invalidità come la sordità. I due svedesi hanno così raccolto i risultati per analizzarli nel loro complesso e hanno perciò stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare: più che triplicato nel primo caso, addirittura quintuplicato nel secondo. «Queste valutazioni danno un campione esauriente per valutare i rischi di aumento di neuromi e glomi – hanno sottolineato Hardell e Mild - . Non solo. In base a questi risultati, non si possono nemmeno escludere la presenza di altre forme di tumore al cervello».

CORDLESS - Lo studio svedese ha interessato anche i cordless e pure in questo caso si è registrato un aumento di entrambe le patologie. In altre parole, usando un cellulare o un telefono senza fili per 2000 ore – ovvero, meno di un’ora al giorno per 10 anni – vi sarebbe un rischio concreto di ammalarsi. «Penso che sia davvero strano vedere così tante ricerche ufficiali che dicono che non ci sono rischi – ha spiegato il professor Mild al giornale inglese – perché ci sono precise indicazioni sul fatto che qualcosa succede dopo i dieci anni»."""
08/10/2007 corriere

""L'agenzia di stampa si riferisce in particolare a quanto pubblicato dagli scienziati sulla rivista Occupational Environment Medicine, dove si parlerebbe di una meta-indagine, ossia di una valutazione di 18 diverse ricerche sul tema, "11 delle quali - scrive l'Adn - riferivano risultati ottenuti con osservazioni a lungo termine, di oltre 10 anni". È valutando quei dati, dunque, che sarebbe emersa la relazione causa-effetto, dove le persone "che usano il cellulare per almeno 10 anni corrono un rischio 2,4 maggiore di sviluppare neuromi acustici", e 2 volte superiore di incappare in gliomi. Nel primo caso si tratta di tumori benigni che attaccano il nervo uditivo, nel secondo si tratta di patologie maligne ben più invasive e di difficile estirpazione.
Così come è riportata, la notizia non sembra confermata dall'Hindustan Times, secondo cui non si sarebbe trattato di una meta-indagine ma di una ricerca vera e propria condotta su 1.429 soggetti colpiti da tumori al cervello benigni e maligni e su un campione di 1.470 persone in salute che vivono in Svezia."""
PUNTO INFORMATICO sempre 2007

""It sprung from a further analysis of data from one of the biggest studies carried out into the risk that the radiation causes cancer, headed by Professor Lennart Hardell of the University Hospital in Orebro, Sweden. Professor Hardell told the conference – held at the Royal Society by the Radiation Research Trust – that "people who started mobile phone use before the age of 20" had more than five-fold increase in glioma", a cancer of the glial cells that support the central nervous system. The extra risk to young people of contracting the disease from using the cordless phone found in many homes was almost as great, at more than four times higher."
repubblica 2008

Drago
11-01-2009, 18:10
mi stupisce la leggerezza con la quale alcuni trattano l'argomento. non è per usare un luogo comune ma anche l'eternit una ventina d'anni fa era utilizzato comunemente, e poi abbiamo visto com'è andata..
comunque per sicurezza meglio utilizzare il vivavoce, quando possibile, o i messaggi di testo..
io dal canto mio sto cercando di liberarmi di tutti gli apparechi wifi non necessari (in casa wifi solo su richiesta, e per il periodo di tempo effettivamente utilizzato, via tastiera e mouse cordless che tanto non mi servono a nulla, sostituito tutti i cordless con dei fissi (eccetto uno, ma lontano da dove si dorme)).

drakend
11-01-2009, 18:18
http://gianom.googlepages.com/13.gif http://gianom.googlepages.com/13.gif
http://gianom.googlepages.com/zafraid.gif
Quelle che riporti sono opinioni di singoli ricercatori assolutamente isolate e non supportate da nessuna evidenza scientifica. Basta solo questo a rendere tali posizioni del tutto irrilevanti.

mi stupisce la leggerezza con la quale alcuni trattano l'argomento. non è per usare un luogo comune ma anche l'eternit una ventina d'anni fa era utilizzato comunemente, e poi abbiamo visto com'è andata..
comunque per sicurezza meglio utilizzare il vivavoce, quando possibile, o i messaggi di testo..
io dal canto mio sto cercando di liberarmi di tutti gli apparechi wifi non necessari (in casa wifi solo su richiesta, e per il periodo di tempo effettivamente utilizzato, via tastiera e mouse cordless che tanto non mi servono a nulla, sostituito tutti i cordless con dei fissi (eccetto uno, ma lontano da dove si dorme)).
Noi italiani siamo famosi nel mondo per le http://gianom.googlepages.com/nerdmasturb.gif mentali che ci facciamo! :fagiano:
E difatti siamo l'unico Paese al mondo che fa storie per le antenne dei cellulari e che si preoccupa della salubrità delle antenne wi-fi, quando ci sono decine di altri agenti potenzialmente mortali con i quali la popolazione è regolarmente a contatto. :doh:

tecnologico
11-01-2009, 18:21
scusate ma a sto punto si aggiungono anche i router wifi, e il mouse wireless....

gabi.2437
11-01-2009, 18:27
E i temibili infrarossi? Quante cose wireless vanno a infrarossi? :O

SerPaguroSniffa³
11-01-2009, 18:42
I due svedesi hanno così raccolto i risultati per analizzarli nel loro complesso e hanno perciò stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare: più che triplicato nel primo caso, addirittura quintuplicato nel secondo.

C'è qualcosa che mi è poco chiaro in questa frase... se il rischio di contrarre glioma aumenta del 30%, significa che c'è il 30% di probabilità in più di ammalarsi, dire poi che il rischio è quintuplicato,cioè è il 500% in più dal lato della testa in cui si appoggia il cellulare, non ha senso.. forse intendevano dire che se ci si ammala,la possibilità di contrarre la malattia è cinque volte maggiore dal lato dove si telefona, ma non che aumenta la probabilità di contrarla di 5 volte di per se, che sia un'incomprensione causata da una traduzione non perfetta?

xenom
11-01-2009, 18:43
E i temibili infrarossi? Quante cose wireless vanno a infrarossi? :O

E la luce? Non sottovalutare la potenza della luce...
http://it.youtube.com/watch?v=3di1Btb6LbA :cool: :oink:

xenom
11-01-2009, 18:51
A tutti quelli che hanno paura delle EM: prendendo in prestito un video fatto da matteo92 (un utente che conosco), si può facilmente capire una importante legge fisica: http://it.youtube.com/watch?v=86VDGxBfkAE

osservate la seconda parte. Trattasi di induzione elettromagnetica, il dispositivo in questione non è altro che una bobina pilotata in alta frequenza e potenza, praticamente un'antenna (nel range delle onde radio a bassissima frequenza mi sembra). Ora, avvicinando un'altra bobina collegata con una lampadina neon, si nota che quando le due bobine sono ESTREMAMENTE vicine, il neon si illumina moltissimo, ma appena si allontana una delle bobine anche di UN MILLIMETRO, la luminosità del neon cala drammaticamente.

Questo significa che la massima potenza di un'antenna si ha praticamente entrando in contatto con la stessa, la potenza di una EM emessa da un'antenna alla distanza di un metro è NOTEVOLMENTE minore.

Quindi non ha importanza se le EM inducano tumori o altre patologie (anche se non è mai stato dimostrato), perché basta tenere le antenne ad una certa distanza per limitare il "pericolo" al minimo.
Anche perché vi ricordo che wi-fi, cordless & co. lavorano a potenze bassisime: se la potenza dell'onda elettromagnetica generata dall'antenna è di 1W, a un metro è sicuramente trascurabile...


Qualche fisico mi corregga se sbaglio, certo è possibile che abbia fatto qualche errore ma in linea di principio dovrebbe essere così.

Non
11-01-2009, 19:07
C'è qualcosa che mi è poco chiaro in questa frase... se il rischio di contrarre glioma aumenta del 30%, significa che c'è il 30% di probabilità in più di ammalarsi, dire poi che il rischio è quintuplicato,cioè è il 500% in più dal lato della testa in cui si appoggia il cellulare, non ha senso.. forse intendevano dire che se ci si ammala,la possibilità di contrarre la malattia è cinque volte maggiore dal lato dove si telefona, ma non che aumenta la probabilità di contrarla di 5 volte di per se, che sia un'incomprensione causata da una traduzione non perfetta?


Torna tutto
Sono due studi. Uno del 2007 e uno del 2008.

O meglio entrambi sono studi che fanno una media tra le ricerche epidemiologiche di lungo periodo (> 10 anni), quindi a maggior ragione sono attendibili.
Come dice l'articolo questi sono i primi proprio perchè prima ovviamente, essendo stato il cellulare introdotto da non più di 20 anni, mancavano i dati.

Il dato riveduto e corretto è quello del 2008 (purtroppo), cioè l'aumento del 500 % dei gliomi al cervello .

gabi.2437
11-01-2009, 19:08
E la luce? Non sottovalutare la potenza della luce...
http://it.youtube.com/watch?v=3di1Btb6LbA :cool: :oink:

SHOOP DA WHOOP!

E si, quello che dici dopo è vero

Non
11-01-2009, 19:19
---

Non
11-01-2009, 19:24
E la luce? Non sottovalutare la potenza della luce...
http://it.youtube.com/watch?v=3di1Btb6LbA :cool: :oink:

per adattarsi alla quale l'uomo ha avuto due milioni di anni....
e ancora dopo due milioni di anni di evoluzione darwiniana si prendono le scottature al mare... non ne hai mai presa una?

Non
11-01-2009, 19:27
A tutti quelli che hanno paura delle EM: prendendo in prestito un video fatto da matteo92 (un utente che conosco), si può facilmente capire una importante legge fisica: http://it.youtube.com/watch?v=86VDGxBfkAE

osservate la seconda parte. Trattasi di induzione elettromagnetica, il dispositivo in questione non è altro che una bobina pilotata in alta frequenza e potenza, praticamente un'antenna (nel range delle onde radio a bassissima frequenza mi sembra). Ora, avvicinando un'altra bobina collegata con una lampadina neon, si nota che quando le due bobine sono ESTREMAMENTE vicine, il neon si illumina moltissimo, ma appena si allontana una delle bobine anche di UN MILLIMETRO, la luminosità del neon cala drammaticamente.

Questo significa che la massima potenza di un'antenna si ha praticamente entrando in contatto con la stessa, la potenza di una EM emessa da un'antenna alla distanza di un metro è NOTEVOLMENTE minore.

Quindi non ha importanza se le EM inducano tumori o altre patologie (anche se non è mai stato dimostrato), perché basta tenere le antenne ad una certa distanza per limitare il "pericolo" al minimo.
Anche perché vi ricordo che wi-fi, cordless & co. lavorano a potenze bassisime: se la potenza dell'onda elettromagnetica generata dall'antenna è di 1W, a un metro è sicuramente trascurabile...


Qualche fisico mi corregga se sbaglio, certo è possibile che abbia fatto qualche errore ma in linea di principio dovrebbe essere così.

e dagliela.. nessuno quì ha paura di alcunchè.
c'è uno studio che riassume 18 ricerche di diversi stati e di lungo periodo !
perchè negare l'evidenza ??

drakend
11-01-2009, 20:03
e dagliela.. nessuno quì ha paura di alcunchè.
c'è uno studio che riassume 18 ricerche di diversi stati e di lungo periodo !
perchè negare l'evidenza ??
Perché non si può negare ciò che non esiste! :read:
La posizione di singoli, quanto isolati, ricercatori non è certo evidenzia scientifica... anzi è più probabili che questi siano a caccia di pubblicità.

Non
11-01-2009, 20:41
Perché non si può negare ciò che non esiste! :read:
La posizione di singoli, quanto isolati, ricercatori non è certo evidenzia scientifica... anzi è più probabili che questi siano a caccia di pubblicità.

ma non è posizione dei singoli... è il sunto di 18 ricerche di lungo periodo....

Donagh
12-01-2009, 06:24
ma semplicemente non usarli??? easy easy e senza cercare complotti e cose varie...

farsi un telefono con il filo a casa pure divertente tirarsi i cavi ecc
fa saltar fuori il mc gyver che ce in noi... un po come quando si elabora il motore della vespa ecc ecc

dudat
20-01-2009, 00:06
io credo possano essere piu affidabili ricerche di singoli e isolati ricercatori.in quanto non soggetti a condizionamenti o pressioni dalle multinazionali proprio perche ritenute insignificanti e per qualcuno se non per molti esse non possono essere considerate "verità scientifiche".e non vedo perche non credere e non accettare l'evidenza.cellulari ed affini sono dannosi.producono onde ionizzanti che trapassano il cervello come le pareti.non ricordo dove stavano sperimentando un cellulare che non produce onde.perche farlo se non sono dannose?.è evidente quindi che non sono del tutto irrilevanti...il buisness se ne fotte del vostro cervello o del tumore di chi è costretto a lavorare per pochi spiccioli.non fatevi illudere da promesse o rassicurazioni.perche questo in fin dei conti è un beneficio per loro.non per voi.

gpc
20-01-2009, 06:30
io credo possano essere piu affidabili ricerche di singoli e isolati ricercatori.in quanto non soggetti a condizionamenti o pressioni dalle multinazionali proprio perche ritenute insignificanti e per qualcuno se non per molti esse non possono essere considerate "verità scientifiche".e non vedo perche non credere e non accettare l'evidenza.cellulari ed affini sono dannosi.producono onde ionizzanti che trapassano il cervello come le pareti.non ricordo dove stavano sperimentando un cellulare che non produce onde.perche farlo se non sono dannose?.è evidente quindi che non sono del tutto irrilevanti...il buisness se ne fotte del vostro cervello o del tumore di chi è costretto a lavorare per pochi spiccioli.non fatevi illudere da promesse o rassicurazioni.perche questo in fin dei conti è un beneficio per loro.non per voi.

:rotfl: questo già dice tutto :D
Era questo il cellulare che non produce "onde"? :asd:

http://sfondi.moviesgalaxy.net/guida-telefonica/telefono.jpg

frankdan
20-01-2009, 08:49
A tutti quelli che hanno paura delle EM: prendendo in prestito un video fatto da matteo92 (un utente che conosco), si può facilmente capire una importante legge fisica: http://it.youtube.com/watch?v=86VDGxBfkAE

osservate la seconda parte. Trattasi di induzione elettromagnetica, il dispositivo in questione non è altro che una bobina pilotata in alta frequenza e potenza, praticamente un'antenna (nel range delle onde radio a bassissima frequenza mi sembra). Ora, avvicinando un'altra bobina collegata con una lampadina neon, si nota che quando le due bobine sono ESTREMAMENTE vicine, il neon si illumina moltissimo, ma appena si allontana una delle bobine anche di UN MILLIMETRO, la luminosità del neon cala drammaticamente.

Questo significa che la massima potenza di un'antenna si ha praticamente entrando in contatto con la stessa, la potenza di una EM emessa da un'antenna alla distanza di un metro è NOTEVOLMENTE minore.

Quindi non ha importanza se le EM inducano tumori o altre patologie (anche se non è mai stato dimostrato), perché basta tenere le antenne ad una certa distanza per limitare il "pericolo" al minimo.
Anche perché vi ricordo che wi-fi, cordless & co. lavorano a potenze bassisime: se la potenza dell'onda elettromagnetica generata dall'antenna è di 1W, a un metro è sicuramente trascurabile...


Qualche fisico mi corregga se sbaglio, certo è possibile che abbia fatto qualche errore ma in linea di principio dovrebbe essere così.
:eek:
Quoto il tuo post,ma aggiungo che ciò che bisognerebbe scoprire realmente sono proprio i "valori soglia" di potenze e intensità di campo EM al di sopra dei quali i tessuti cerebrali possano riportare danni,temporanei o permanenti...

Detto in parole povere : una bobina percorsa da corrente indotta è una cosa...i tessuti del sistema nervoso un'altra,purtroppo...

xenom
20-01-2009, 10:25
io credo possano essere piu affidabili ricerche di singoli e isolati ricercatori.in quanto non soggetti a condizionamenti o pressioni dalle multinazionali proprio perche ritenute insignificanti e per qualcuno se non per molti esse non possono essere considerate "verità scientifiche".e non vedo perche non credere e non accettare l'evidenza.cellulari ed affini sono dannosi.producono onde ionizzanti che trapassano il cervello come le pareti.non ricordo dove stavano sperimentando un cellulare che non produce onde.perche farlo se non sono dannose?.è evidente quindi che non sono del tutto irrilevanti...il buisness se ne fotte del vostro cervello o del tumore di chi è costretto a lavorare per pochi spiccioli.non fatevi illudere da promesse o rassicurazioni.perche questo in fin dei conti è un beneficio per loro.non per voi.


:eek:
onde ionizzanti? :eek:
cellulare che non produce onde? :eek:

ragazzi non potete sparare stronzate a livello scientifico se dovete supportare una tesi, altrimenti... :asd:

intanto, se per onde ionizzanti intendi radiazioni ionizzanti, quelle non c'entrano una beneamata fava, perché le ionizzanti sono solo gli UV-B, UV-C, Raggi X, Raggi gamma, raggi cosmici e le particelle alfa e beta. Non conosco nessun mezzo di comunicazione che utilizza questa parte dello spettro (alfa e beta a parte che non sono nemmeno EM).

Per il resto, un mezzo di comunicazione che non usa fili deve PER FORZA (almeno per ora) utilizzare "onde", quindi campi elettromagnetici. Non si conoscono altre tecnologie in grado di portare un segnale senza l'ausilio di cavi, fibre ottiche e altri collegamenti fisici veri e propri. Almeno da quanto ne so io...

gabi.2437
20-01-2009, 12:21
io credo possano essere piu affidabili ricerche di singoli e isolati ricercatori.in quanto non soggetti a condizionamenti o pressioni dalle multinazionali proprio perche ritenute insignificanti e per qualcuno se non per molti esse non possono essere considerate "verità scientifiche".e non vedo perche non credere e non accettare l'evidenza.cellulari ed affini sono dannosi.producono onde ionizzanti che trapassano il cervello come le pareti.non ricordo dove stavano sperimentando un cellulare che non produce onde.perche farlo se non sono dannose?.è evidente quindi che non sono del tutto irrilevanti...il buisness se ne fotte del vostro cervello o del tumore di chi è costretto a lavorare per pochi spiccioli.non fatevi illudere da promesse o rassicurazioni.perche questo in fin dei conti è un beneficio per loro.non per voi.

Cavolo quante stronzate che hai sparato

Anche i neutrini oltrepassano carne, cervello e pareti!

frankdan
20-09-2011, 21:39
A tutti quelli che hanno paura delle EM: prendendo in prestito un video fatto da matteo92 (un utente che conosco), si può facilmente capire una importante legge fisica: http://it.youtube.com/watch?v=86VDGxBfkAE

osservate la seconda parte. Trattasi di induzione elettromagnetica, il dispositivo in questione non è altro che una bobina pilotata in alta frequenza e potenza, praticamente un'antenna (nel range delle onde radio a bassissima frequenza mi sembra). Ora, avvicinando un'altra bobina collegata con una lampadina neon, si nota che quando le due bobine sono ESTREMAMENTE vicine, il neon si illumina moltissimo, ma appena si allontana una delle bobine anche di UN MILLIMETRO, la luminosità del neon cala drammaticamente.

Questo significa che la massima potenza di un'antenna si ha praticamente entrando in contatto con la stessa, la potenza di una EM emessa da un'antenna alla distanza di un metro è NOTEVOLMENTE minore.

Quindi non ha importanza se le EM inducano tumori o altre patologie (anche se non è mai stato dimostrato), perché basta tenere le antenne ad una certa distanza per limitare il "pericolo" al minimo.
Anche perché vi ricordo che wi-fi, cordless & co. lavorano a potenze bassisime: se la potenza dell'onda elettromagnetica generata dall'antenna è di 1W, a un metro è sicuramente trascurabile...


Qualche fisico mi corregga se sbaglio, certo è possibile che abbia fatto qualche errore ma in linea di principio dovrebbe essere così.

:eek:
Quoto il tuo post,ma aggiungo che ciò che bisognerebbe scoprire realmente sono proprio i "valori soglia" di potenze e intensità di campo EM al di sopra dei quali i tessuti cerebrali possano riportare danni,temporanei o permanenti...

Detto in parole povere : una bobina percorsa da corrente indotta è una cosa...i tessuti del sistema nervoso un'altra,purtroppo...

io credo possano essere piu affidabili ricerche di singoli e isolati ricercatori.in quanto non soggetti a condizionamenti o pressioni dalle multinazionali proprio perche ritenute insignificanti e per qualcuno se non per molti esse non possono essere considerate "verità scientifiche".e non vedo perche non credere e non accettare l'evidenza.cellulari ed affini sono dannosi.producono onde ionizzanti che trapassano il cervello come le pareti.non ricordo dove stavano sperimentando un cellulare che non produce onde.perche farlo se non sono dannose?.è evidente quindi che non sono del tutto irrilevanti...il buisness se ne fotte del vostro cervello o del tumore di chi è costretto a lavorare per pochi spiccioli.non fatevi illudere da promesse o rassicurazioni.perche questo in fin dei conti è un beneficio per loro.non per voi.

:eek:
onde ionizzanti? :eek:
cellulare che non produce onde? :eek:

ragazzi non potete sparare stronzate a livello scientifico se dovete supportare una tesi, altrimenti... :asd:

intanto, se per onde ionizzanti intendi radiazioni ionizzanti, quelle non c'entrano una beneamata fava, perché le ionizzanti sono solo gli UV-B, UV-C, Raggi X, Raggi gamma, raggi cosmici e le particelle alfa e beta. Non conosco nessun mezzo di comunicazione che utilizza questa parte dello spettro (alfa e beta a parte che non sono nemmeno EM).

Per il resto, un mezzo di comunicazione che non usa fili deve PER FORZA (almeno per ora) utilizzare "onde", quindi campi elettromagnetici. Non si conoscono altre tecnologie in grado di portare un segnale senza l'ausilio di cavi, fibre ottiche e altri collegamenti fisici veri e propri. Almeno da quanto ne so io...
A distanza di quasi 3 anni riprendo il thread per continuare a discutere sull'argomento,che a più riprese è stato dibattuto dalla comunità scientifica.

@xenom: ho riquotato alcuni tuoi post perché,da quello che avevi scritto,mi sembri abbastanza competente in materia :mano: ,o quantomeno hai focalizzato l'attenzione sul problema dal punto di vista fisico vero e proprio.Peccato che il video che avevi linkato non è più disponibile...

Continuo la discussione dicendovi che recentemente ho comprato un set di 3 cordless Panasonic...poi però mi sono imbattuto in questo video: link (http://www.youtube.com/watch?v=2HfEorjatlk)

Secondo voi c'è da preoccuparsi ?

Inoltre oggi vengo a sapere che anche Siemens produce set analoghi,con in più la funzionalità ECO-DECT...o perlomeno questo è quanto c'è scritto nella loro scheda tecnica :
ECO DECT
Fino al 60% di risparmio di energia
Modalità ECO4
Radiation-free5 ECO Mode Plus
Potenza di trasmissione quasi a zero quando il portatile è riposto nella base

...Sarà vero ?
Se reclamizzano questa nuova caratteristica (e la implementano sui propri prodotti),significa che allora dobbiamo convincerci che i cordless standard sono pericolosi,punto e basta ?

E poi navigando sul web mi imbatto anche in campagne di sensibilizzazione come queste :

Link (http://www.disinformazione.it/paginaelettrosmog.htm)
Link (http://www.mondodiloto.com/graphics/Affiche.pdf)
Link (http://www.mondodiloto.com/graphics/lettera.pdf)

Che ne pensate ?

!fazz
21-09-2011, 10:04
A distanza di quasi 3 anni riprendo il thread per continuare a discutere sull'argomento,che a più riprese è stato dibattuto dalla comunità scientifica.

@xenom: ho riquotato alcuni tuoi post perché,da quello che avevi scritto,mi sembri abbastanza competente in materia :mano: ,o quantomeno hai focalizzato l'attenzione sul problema dal punto di vista fisico vero e proprio.Peccato che il video che avevi linkato non è più disponibile...

Continuo la discussione dicendovi che recentemente ho comprato un set di 3 cordless Panasonic...poi però mi sono imbattuto in questo video: link (http://www.youtube.com/watch?v=2HfEorjatlk)

Secondo voi c'è da preoccuparsi ?

Inoltre oggi vengo a sapere che anche Siemens produce set analoghi,con in più la funzionalità ECO-DECT...o perlomeno questo è quanto c'è scritto nella loro scheda tecnica :


...Sarà vero ?
Se reclamizzano questa nuova caratteristica (e la implementano sui propri prodotti),significa che allora dobbiamo convincerci che i cordless standard sono pericolosi,punto e basta ?

E poi navigando sul web mi imbatto anche in campagne di sensibilizzazione come queste :

Link (http://www.disinformazione.it/paginaelettrosmog.htm)
Link (http://www.mondodiloto.com/graphics/Affiche.pdf)
Link (http://www.mondodiloto.com/graphics/lettera.pdf)

Che ne pensate ?

no, significa solo che hanno implementato il risparmio energetico il cordless è in standard dect quindi ha un emissione di ( a memoria potrei sbagliare)

10 mW ERP durante la telefonata
2.5 mW ERP durante lo standby
e il tuo 0 mW quando è nella base
niente di preoccupante
praticamente non fà altro che spegnere la radio quando il telefono è in ricarica passando ad una connessione cablata

xenom
21-09-2011, 15:46
Dai non scherziamo, a prescindere dagli effetti delle EM, ammettendo anche che fossero cancerogene (NON è stato dimostrato), stiamo parlando di 10 mW. è pochissimo... E' un ordine di grandezza trascurabile, soprattutto a distanze elevate. ricordo di nuovo che la potenza irradiata decade al quadrato della distanza...

PS: non per fare terrorismo psicologico ma giusto per paragone, molti non sanno (l'ho scoperto pure io da poco con sorpresa) che un comune esame di risonanza magnetica irradia il corpo umano con onde radio nell'ordine di grandezza dei kW. Alcuni esami possono arrivare anche a 10 kW (10000 W).
L'RM è classificata come metodica innocua..

Un forno a microonde irradia 1 kW (1000W).
Un'antenna wifi e i cellulari in trasmissione circa 100 mW (0.1 W)
il cordless in trasmissione 10 mW (0.01 W).

La frequenze utilizzate da questi apparecchi variano nel range dei MHz-GHz ma sono tutte non ionizzanti

Gli effetti qualunque essi siano sono proporzionali all'energia assorbita, che dipende dalla potenza irradiata

hibone
21-09-2011, 16:34
La frequenze utilizzate da questi apparecchi variano nel range dei MHz-GHz ma sono tutte non ionizzanti


magari evitiamo di mettere tutto sullo stesso piano. :)

basta prendere in considerazione i comuni forni a microonde per capire che qualcosa non quadra.

Essi generalmente erogano al più 800 watt, eppure garantire che non ci fossero perdite apprezzabili attraverso lo sportello è stato uno dei principali requisiti imposti ai produttori.

Poiché la lunghezza d'onda e la frequenza di una radiazione sono inversamente proporzionali tanto minore sarà la lunghezza d'onda, tanto maggiore sarà la frequenza e quindi l'energia dell'onda a parità di ampiezza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_elettromagnetico

Un forno a microonde irradia 1 kW (1000W).

e magari la tua vicina è stata strangolata col filo del cordless :eek:

il magnetron emettarà pure 1000 watt, ma le microonde restano confinate nel forno, per cui il forno non irradierà 1000 watt, tant'è che se ci metti dentro un pollo (freddo) la sua temperatura sale fino a cuocerlo.

xenom
21-09-2011, 18:20
magari evitiamo di mettere tutto sullo stesso piano. :)

basta prendere in considerazione i comuni forni a microonde per capire che qualcosa non quadra.

Essi generalmente erogano al più 800 watt, eppure garantire che non ci fossero perdite apprezzabili attraverso lo sportello è stato uno dei principali requisiti imposti ai produttori.



http://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_elettromagnetico



e magari la tua vicina è stata strangolata col filo del cordless :eek:

il magnetron emettarà pure 1000 watt, ma le microonde restano confinate nel forno, per cui il forno non irradierà 1000 watt, tant'è che se ci metti dentro un pollo (freddo) la sua temperatura sale fino a cuocerlo.

Si non l'ho specificato ma intendevo all'interno del forno ovviamente... la perdita fuori dal forno è di pochi watt, forse anche meno.

L'energia dell'EM è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda ok, ma nel caso delle onde radio-microonde l'unico effetto noto mi pare che sia solamente il riscaldamento dei tessuti biologici, che raggiunge il picco intorno ai 2 GHz, frequenza di funzionamento del forno a microonde. correggetemi se sbaglio

!fazz
21-09-2011, 18:34
Dai non scherziamo, a prescindere dagli effetti delle EM, ammettendo anche che fossero cancerogene (NON è stato dimostrato), stiamo parlando di 10 mW. è pochissimo... E' un ordine di grandezza trascurabile, soprattutto a distanze elevate. ricordo di nuovo che la potenza irradiata decade al quadrato della distanza...

PS: non per fare terrorismo psicologico ma giusto per paragone, molti non sanno (l'ho scoperto pure io da poco con sorpresa) che un comune esame di risonanza magnetica irradia il corpo umano con onde radio nell'ordine di grandezza dei kW. Alcuni esami possono arrivare anche a 10 kW (10000 W).
L'RM è classificata come metodica innocua..

Un forno a microonde irradia 1 kW (1000W).
Un'antenna wifi e i cellulari in trasmissione circa 100 mW (0.1 W)
il cordless in trasmissione 10 mW (0.01 W).

La frequenze utilizzate da questi apparecchi variano nel range dei MHz-GHz ma sono tutte non ionizzanti

Gli effetti qualunque essi siano sono proporzionali all'energia assorbita, che dipende dalla potenza irradiata

Si non l'ho specificato ma intendevo all'interno del forno ovviamente... la perdita fuori dal forno è di pochi watt, forse anche meno.

L'energia dell'EM è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda ok, ma nel caso delle onde radio-microonde l'unico effetto noto mi pare che sia solamente il riscaldamento dei tessuti biologici, che raggiunge il picco intorno ai 2 GHz, frequenza di funzionamento del forno a microonde. correggetemi se sbaglio

il riscaldamento avviene nell'intorno del GHz mentre un wifi irradia 1mW (0dbm)

zappy
22-09-2011, 08:49
L'energia dell'EM è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda ok, ma nel caso delle onde radio-microonde l'unico effetto noto mi pare che sia solamente il riscaldamento dei tessuti biologici, che raggiunge il picco intorno ai 2 GHz, frequenza di funzionamento del forno a microonde. correggetemi se sbaglio

mi risulta che la frequenza dei microonde sia 2.4 GHz
In questo momento non ricordo bene, ma oltre all'effetto "termico" dovrebbe esserci anche quello "biologico"

gpc
22-09-2011, 08:52
mi risulta che la frequenza dei microonde sia 2.4 GHz
In questo momento non ricordo bene, ma oltre all'effetto "termico" dovrebbe esserci anche quello "biologico"

Non esiste nessun effetto biologico per le radiazioni non ionizzanti. L'unico trasferimento di energia avviene per riscaldamento, con una efficienza che dipende dalla frequenza e che non e lineare.

Gyxx
22-09-2011, 13:24
Non esiste nessun effetto biologico per le radiazioni non ionizzanti. L'unico trasferimento di energia avviene per riscaldamento, con una efficienza che dipende dalla frequenza e che non e lineare.

Caro, ing, quanto tempo dall' ultima volta :D !

Prendo il pretesto della tua risposta per correggere una (mal)credenza diffusa :

Si ignora spesso che ci sono altri efffetti biologici indotti, solitamente proprio dovuti a basse potenze mantenute per lunghi periodi, che hanno piccoli effetti (trascurabili) su singoli componenti, ma posono combinare guai se somamti e messsi assieme, in sistemi biologici.

Tanto per non parlare per enigmi, pensate al legame idrogeno, debolissimo e trascurabile, ma quando ne mettiamo insieme una caterba ci si teine insieme di tutto, compreso il DNA e i relatisi sistemi di trascrizione delle proteine (per i non addetti ai lavori, il DNA è il codice sorgente delel cellule, le proteine sono il linguaggio macchina :D) .

Proprio di effetti sulle interazioni DNA proteine mediate da legami idrogeno si è puntato il dito per quanto riguarda la spiegazione della rilevata dannosità delle emissioni EM dei telefonini, ovvio che la frequenza di emissione conta parecchio (ovvero coi cordless non si rischia praticamente nulla, per quanto ne sappiamo) .......

Tali effetti sono + dannosi sulle cellule in crescita od a metabolismo veloce, perchè i legami idrogeno del DNA sono parzialmente indeboliti dalal elevata trascrizioen del DNA (in pratica, molto DNA è già aperto ed accessibile x fare fare le cose necessarie lla crescita o al metabolismo accellerato)

ovviamente questi effetti sono cumulativi ed associativi, per cui conta moltissimo il tempo per cui si è esposti ai fenomeni, per cui paradossalmente una NMR causa meno problemi di questo tipo (impulsi brevissimi) pur non riuscendo ad avere potenze tali da attivare alte interazioni ...

salutoni a tutti .

:D

hibone
22-09-2011, 14:06
L'energia dell'EM è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda ok, ma nel caso delle onde radio-microonde l'unico effetto noto mi pare che sia solamente il riscaldamento dei tessuti biologici, che raggiunge il picco intorno ai 2 GHz, frequenza di funzionamento del forno a microonde. correggetemi se sbaglio

in linea generale il campo elettromagnetico non fa altro che orientare le molecole polari, quando la frequenza è sufficientemente alta la polarizzazione diviene una vibrazione, da cui l'effetto termico.

Il problema è dato dal fatto che il calore non viene smaltito, e quindi causa un aumento localizzato della temperatura. Ovviamente quando l'onda è a bassa frequenza il contributo termico è sufficientemente basso da essere smaltito.

Caro, ing, quanto tempo dall' ultima volta :D !

Prendo il pretesto della tua risposta per correggere una (mal)credenza diffusa :

Si ignora spesso che ci sono altri effetti biologici indotti, solitamente proprio dovuti a basse potenze mantenute per lunghi periodi, che hanno piccoli effetti (trascurabili) su singoli componenti, ma posono combinare guai se somamti e messsi assieme, in sistemi biologici.


Non sono così sicuro al riguardo. Mi pare sia abbastanza nota ai più la correlazione tra gli effetti dei campi elettromagnetici a bassissima frequenza ed alta potenza e i danni biologici.

Prendo il caso delle cabine di trasformazione dell'enel. Se non sbaglio è stata riscontrata una insorgenza di tumore più elevata in chi abita vicino a tali strutture, e strutture analoghe, rispetto a chi vi abita distante.

Non so però se ci siano studi clinici/scientifici in proposito, o se siano invece rilievi di carattere mediatico, privi di validità scientifica.

gpc
22-09-2011, 15:58
Caro, ing, quanto tempo dall' ultima volta :D !

Beh? E torni per darmi contro? :mad: :D Ciao :p da quanto tempo... non pensavo girassi più da 'ste parti, c'è 'na tristezza...


Prendo il pretesto della tua risposta per correggere una (mal)credenza diffusa :

[...]

ovviamente questi effetti sono cumulativi ed associativi, per cui conta moltissimo il tempo per cui si è esposti ai fenomeni, per cui paradossalmente una NMR causa meno problemi di questo tipo (impulsi brevissimi) pur non riuscendo ad avere potenze tali da attivare alte interazioni ...

salutoni a tutti .

:D

in linea generale il campo elettromagnetico non fa altro che orientare le molecole polari, quando la frequenza è sufficientemente alta la polarizzazione diviene una vibrazione, da cui l'effetto termico.

Il problema è dato dal fatto che il calore non viene smaltito, e quindi causa un aumento localizzato della temperatura. Ovviamente quando l'onda è a bassa frequenza il contributo termico è sufficientemente basso da essere smaltito.


Ecco, io qui non sono per niente d'accordo.
Ma come si può dire che il problema deriva dallo smaltimento del calore nel caso di emissioni di pochi W o milliW quando basta uscire al sole per prendersi dei KW/m^2? A frequenze diverse, tutto quello che volete, però il calore è e rimane lo stesso. E non è nemmeno questione di penetrazione, perchè quando uno ha la febbre si scalda molto di più di quanto non possa succedere con qualunque dispositivo a onde radio, a meno certo di non mettere la testa dentro il microonde. Ma in quel caso, microonde o forno a legna, il risultato sarebbe dovuto al calore e non alla sorgente.

Gyxx
22-09-2011, 17:01
EDIT, problema di invio :D

Gyxx
22-09-2011, 17:10
Beh? E torni per darmi contro? :mad: :D Ciao :p da quanto tempo... non pensavo girassi più da 'ste parti, c'è 'na tristezza...

Ciao, è esattamente il motivo x cui ci giro pochissimo anche io ;9 .... seguo solo le vecchie discussioni a cui ero sottoscritto e qualcosa che mi interessa in foto e in pezzi PC :D .....

( tipo quelle dei bonsai : sono ancora convinto che se ci caghi dentro poi vengon su meglio :D ....)

Oltre al non trascurabile motivo di 5 anni che girella x casa :D ed ai casini che ci sono da risolvere a lavoro :D ..... il tempo è prezioso, cerco di sfruttarlo al meglio :D ....

cmq non ti do contro, integro i dati in Vs possesso :D

Per hibone : ci sono studi in vitro in cui si osservano alterazioni cellulari (espressione di proteine e RNA) senza alterazioni al DNA ........ e studi clinici in vivo in cui gli effetti paragonabili a quelli in vitro vengono osservati con livelli simili di esposizione ..

Uno degli ultimi e più famosi è quello sull' influenza dei cellulari sulle cellule nervose (mi pare gliali), ma ne son stati fatti anche altri ....

comunque se ci pensi bene quelli delle cabine elettriche che te citi alla fine possono avere lo stessos effetto : potenze non così grandi da alterare di per se il DNA, ma abbastanza per alterare la trascrizione, o far fare degli errori in + alle polimerasi in fase di replicazione, rendendo + elevato il tasso di mutazione ...

Tutto questo x dire che non sono necessarie radiazioni ionizzanti x danni o alterazioni cellulari ;), siamo abbastanza complessi x poterci danneggiare con qualunque forma di stress, se ripetuta.

Ritornando IT, un cordless che se attaccato sulla base non emette è un ottima scelta, perchè limita il periodo in cui irradia, e non si ha esposizione cronica :D.

saluti a tutti :D, ma specialmente a GPC

(xenom è sempre la solita phava :Prrr: )

;)

Gyxx

xenom
23-09-2011, 09:12
Caro, ing, quanto tempo dall' ultima volta :D !

Prendo il pretesto della tua risposta per correggere una (mal)credenza diffusa :

Si ignora spesso che ci sono altri efffetti biologici indotti, solitamente proprio dovuti a basse potenze mantenute per lunghi periodi, che hanno piccoli effetti (trascurabili) su singoli componenti, ma posono combinare guai se somamti e messsi assieme, in sistemi biologici.

Tanto per non parlare per enigmi, pensate al legame idrogeno, debolissimo e trascurabile, ma quando ne mettiamo insieme una caterba ci si teine insieme di tutto, compreso il DNA e i relatisi sistemi di trascrizione delle proteine (per i non addetti ai lavori, il DNA è il codice sorgente delel cellule, le proteine sono il linguaggio macchina :D) .

Proprio di effetti sulle interazioni DNA proteine mediate da legami idrogeno si è puntato il dito per quanto riguarda la spiegazione della rilevata dannosità delle emissioni EM dei telefonini, ovvio che la frequenza di emissione conta parecchio (ovvero coi cordless non si rischia praticamente nulla, per quanto ne sappiamo) .......

Tali effetti sono + dannosi sulle cellule in crescita od a metabolismo veloce, perchè i legami idrogeno del DNA sono parzialmente indeboliti dalal elevata trascrizioen del DNA (in pratica, molto DNA è già aperto ed accessibile x fare fare le cose necessarie lla crescita o al metabolismo accellerato)

ovviamente questi effetti sono cumulativi ed associativi, per cui conta moltissimo il tempo per cui si è esposti ai fenomeni, per cui paradossalmente una NMR causa meno problemi di questo tipo (impulsi brevissimi) pur non riuscendo ad avere potenze tali da attivare alte interazioni ...

salutoni a tutti .

:D

utttiooo guarda chi ricompareeee!!!! :ave: :ave: :ave: :ave: :ave: :ave:

Gyxx è da lustri che non ti vedo sul forum. come va?

xenom
23-09-2011, 09:17
saluti a tutti :D, ma specialmente a GPC

(xenom è sempre la solita phava :Prrr: )

;)

Gyxx


Hey, potrei offendermi :asd:

comunque hai qualche dato di letteratura riguardo a tutto ciò? perché pure io da quanto ne sapevo non esistevano ricerche certe che correlano l'incidenza di tumori con le EM non ionizzanti...

Gyxx
23-09-2011, 17:20
Hey, potrei offendermi :asd:

comunque hai qualche dato di letteratura riguardo a tutto ciò? perché pure io da quanto ne sapevo non esistevano ricerche certe che correlano l'incidenza di tumori con le EM non ionizzanti...

Sei una pHAVA perchè (al solito) fai casino con quel che ti si dice e quel che capisci :D, ma ti vogliamo bene lo stesso :D.

Io ho detto che ci sono effetti sul metabolismo cellulare che portano ad alterazioni importanti dello stesso, non ho parlato di tumori, anche se tali alterazioni possao portare a disfunzioni cellulari (tipo rallentamento attività), od effettivamente predisporre a stadi tumorali o semplicemente aumentare il taso mutazione del DNA (la possibilità che per cavoli sui la cellula impazzisca, il tumore è pazzia cellulare, o un bug del fimrware celluare, come alcuni grandi già da tempo hanno detto :D).

2 sec. con google scholar :D tirano furoi questi studi, solo riguardo l'uso dei cellulari.

http://scholar.google.it/scholar?q=cellular+phone+irradiation&hl=it&btnG=Cerca&lr=

ora vo a casa da lavoro, saluti a tutti :D

Gyxx

hibone
24-09-2011, 13:38
Per hibone : ci sono studi in vitro in cui si osservano alterazioni cellulari (espressione di proteine e RNA) senza alterazioni al DNA ........ e studi clinici in vivo in cui gli effetti paragonabili a quelli in vitro vengono osservati con livelli simili di esposizione ..

Uno degli ultimi e più famosi è quello sull' influenza dei cellulari sulle cellule nervose (mi pare gliali), ma ne son stati fatti anche altri ....

comunque se ci pensi bene quelli delle cabine elettriche che te citi alla fine possono avere lo stessos effetto : potenze non così grandi da alterare di per se il DNA, ma abbastanza per alterare la trascrizione, o far fare degli errori in + alle polimerasi in fase di replicazione, rendendo + elevato il tasso di mutazione ...

Tutto questo x dire che non sono necessarie radiazioni ionizzanti x danni o alterazioni cellulari ;), siamo abbastanza complessi x poterci danneggiare con qualunque forma di stress, se ripetuta.

grassie.

Ecco, io qui non sono per niente d'accordo.
Ma come si può dire che il problema deriva dallo smaltimento del calore nel caso di emissioni di pochi W o milliW quando basta uscire al sole per prendersi dei KW/m^2? A frequenze diverse, tutto quello che volete, però il calore è e rimane lo stesso. E non è nemmeno questione di penetrazione, perchè quando uno ha la febbre si scalda molto di più di quanto non possa succedere con qualunque dispositivo a onde radio, a meno certo di non mettere la testa dentro il microonde. Ma in quel caso, microonde o forno a legna, il risultato sarebbe dovuto al calore e non alla sorgente.

che vuoi che ti dica. il forno a microonde funziona così... e si che sei ingegnere :O

gpc
24-09-2011, 13:45
che vuoi che ti dica. il forno a microonde funziona così... e si che sei ingegnere :O

Certo che funziona così, ma semplicemente scalda. Le alterazioni che avvengono sono dovute la calore e sono le stesse che causerebbe qualunque altra fonte di calore che trasmettesse la stessa potenza, fosse un forno a legna o un laser a infrarossi.
Se metti la mano sul fuoco ti scotti, esattamente come se mettessi la mano su una sorgente di onde radio che comporti un pari assorbimento di energia, ma gli effetti non sarebbero differenti.
Per cui, se il corpo umano riesce a smaltire delle ore sotto il sole in agosto o una febbre a 40, non vedo come qualche mW di energia possa comportare un problema dal punto di vista termico.
La particolarità del microonde è l'efficienza di trasmissione dell'energia, non altre cose...

xenom
24-09-2011, 19:45
Certo che funziona così, ma semplicemente scalda. Le alterazioni che avvengono sono dovute la calore e sono le stesse che causerebbe qualunque altra fonte di calore che trasmettesse la stessa potenza, fosse un forno a legna o un laser a infrarossi.
Se metti la mano sul fuoco ti scotti, esattamente come se mettessi la mano su una sorgente di onde radio che comporti un pari assorbimento di energia, ma gli effetti non sarebbero differenti.
Per cui, se il corpo umano riesce a smaltire delle ore sotto il sole in agosto o una febbre a 40, non vedo come qualche mW di energia possa comportare un problema dal punto di vista termico.
La particolarità del microonde è l'efficienza di trasmissione dell'energia, non altre cose...

Beh penso che nel caso delle microonde ci sia da considerare anche l'effetto "penetrante". E' noto che le microonde scaldano dall'interno e con maggiore efficienza rispetto agli infrarossi.. infatti se metti un pollo nel forno a microonde si scalda dall'interno e in poco tempo, mentre se lo metti in un normale forno elettrico si scalda dall'esterno e ci mette più tempo, a parità di potenza irradiata

hibone
25-09-2011, 05:49
Certo che funziona così, ma semplicemente scalda. Le alterazioni che avvengono sono dovute la calore e sono le stesse che causerebbe qualunque altra fonte di calore che trasmettesse la stessa potenza, fosse un forno a legna o un laser a infrarossi.
Se metti la mano sul fuoco ti scotti, esattamente come se mettessi la mano su una sorgente di onde radio che comporti un pari assorbimento di energia, ma gli effetti non sarebbero differenti.
Per cui, se il corpo umano riesce a smaltire delle ore sotto il sole in agosto o una febbre a 40, non vedo come qualche mW di energia possa comportare un problema dal punto di vista termico.
La particolarità del microonde è l'efficienza di trasmissione dell'energia, non altre cose...

ehm... forse non ti è sfuggito qualcosa, faccio un rapido sunto.

xenom scrive

nel caso delle onde radio-microonde l'unico effetto noto mi pare che sia solamente il riscaldamento dei tessuti biologici,

a quel punto replico che l'effetto termico è la conseguenza dell'interazione tra le molecole e il campo elettromagnetico, e che diventa un problema quando non può essere smaltito.
Non l'ho scritto esplicitamente, ma ho inteso presentare l'effetto termico come un caso particolare dell'interazione, infatti scrivo:

in linea generale il campo elettromagnetico non fa altro che orientare le molecole polari, quando la frequenza è sufficientemente alta la polarizzazione diviene una vibrazione, da cui l'effetto termico.

Il problema è dato dal fatto che il calore non viene smaltito, e quindi causa un aumento localizzato della temperatura. Ovviamente quando l'onda è a bassa frequenza il contributo termico è sufficientemente basso da essere smaltito.


ma non mi pare di aver scritto che l'effetto termico sia l'unico effetto possibile, tant'è che poi, sempre nello stesso post scrivo:

Mi pare sia abbastanza nota ai più la correlazione tra gli effetti dei campi elettromagnetici a bassissima frequenza ed alta potenza e i danni biologici.

Prendo il caso delle cabine di trasformazione dell'enel. Se non sbaglio è stata riscontrata una insorgenza di tumore più elevata in chi abita vicino a tali strutture, e strutture analoghe, rispetto a chi vi abita distante.

Ora non è che mi ritenga un'aquila ma se arrivassi a dire che l'effetto termico è l'unico possibile delle onde elettromagnetiche, e due righe più giù ne prendo in considerazione un altro dicendo che è noto, non dovrei avere tutti i venerdì in ordine.. :asd:

Per quanto riguarda le onde radio e le onde "ottiche" ( quelle nell'infrarosso e quelle nel visibile ), la differenza radicale è data dalla presenza del derma, che impedisce alle seconde, di giungere in profondità, impedendo quindi di interferire coi legami delle molecole nelle cellule. :)

Comunque, volendo, per quanto riguarda l'effetto termico, se la sorgente è esterna (la pelle), l'aria è in grado di allontanare il calore e abbassare la temperatura, se la fonte di calore è all'interno la resistenza termica del corpo ostacola la dissipazione del calore e quindi favorisce l'aumento della temperatura. Non è esattamente la stessa cosa, per quanto ovviamente le differenze siano minime.

gpc
25-09-2011, 11:40
Vabbè secondo me allora non ci siamo capiti.
Io avevo interpretato quello che avevate detto come se voleste sostenere che il riscaldamento dovuto a onde radio avesse effetti diversi al riscaldamento dovuto ad altre sorgenti.
Soprattutto perchè Gyxx ha parlato di interferenze nei processi cellulari a causa dell'energia, e la mia obiezione/domanda era rivolta più che altro a lui in effetti.
In ogni caso:


Comunque, volendo, per quanto riguarda l'effetto termico, se la sorgente è esterna (la pelle), l'aria è in grado di allontanare il calore e abbassare la temperatura, se la fonte di calore è all'interno la resistenza termica del corpo ostacola la dissipazione del calore e quindi favorisce l'aumento della temperatura. Non è esattamente la stessa cosa, per quanto ovviamente le differenze siano minime.

Quando hai la febbre alta il riscaldamento è interno ed è di parecchi gradi rispetto alla normalità. Quando parliamo di cellulari stiamo parlando di sorgenti incapaci di aumentare la temperatura corporea, anche solo localmente -il sangue funzionerebbe da "refrigerante" in quel caso, spostando il calore altrove-.
Mi chiedo quindi: negli esperimenti con cellule in coltura si è verificato se queste interferenze nei processi cellulari sono presenti anche con un irraggiamento di pari intensità ma dovuto a fonti diverse? Non sarà che si sta rilevano uno stress cellulare dovuto all'energia in sé e non tanto al tipo di energia?

xenom
25-09-2011, 11:49
mah secondo me dipende anche dalla densità di energia all'interno di un punto, quando hai la febbre la temperatura del corpo aumenta in modo omogeneo... se spari microonde o onde radio ad elevata potenza su un corpo umano ci sono dei percorsi preferenziali, i tessuti si scaldano dall'interno, le molecole d'acqua si scaldano in modo più o meno localizzato.

Secondo me è un po' come scaldare un corpo con un alogena o puntare tanti laser sullo stesso corpo... nel primo caso magari non ti ustioni perché il calore è uniformemente distribuito, nel secondo caso avrai tante piccole ustioni.

poi potrei sbagliarmi eh. Di certo non mi pare che le microonde eccitino in modo perfettamente uniforme tutte le molecole d'acqua presenti in un corpo complesso come il nostro

gpc
25-09-2011, 11:51
mah secondo me dipende anche dalla densità di energia all'interno di un punto, quando hai la febbre la temperatura del corpo aumenta in modo omogeneo... se spari microonde o onde radio ad elevata potenza su un corpo umano ci sono dei percorsi preferenziali, i tessuti si scaldano dall'interno, le molecole d'acqua si scaldano in modo più o meno localizzato.

Secondo me è un po' come scaldare un corpo con un alogena o puntare tanti laser sullo stesso corpo... nel primo caso magari non ti ustioni perché il calore è uniformemente distribuito, nel secondo caso avrai tante piccole ustioni.

poi potrei sbagliarmi eh. Di certo non mi pare che le microonde eccitino in modo perfettamente uniforme tutte le molecole d'acqua presenti in un corpo complesso come il nostro

Tu lo sai che l'interno dei microonde è studiato appositamente perchè concentri le onde radio in una certa posizione? Stiamo parlando di emissioni con antenne omnidirezionali, non di fasci collimati... e di potenze due o tre ordini di grandezza inferiore.
Ma anche se cosí non fosse, ribadisco, i danni eventuali sarebbero dovuti al calore e non alle onde radio!

xenom
25-09-2011, 12:00
Tu lo sai che l'interno dei microonde è studiato appositamente perchè concentri le onde radio in una certa posizione? Stiamo parlando di emissioni con antenne omnidirezionali, non di fasci collimati... e di potenze due o tre ordini di grandezza inferiore.
Ma anche se cosí non fosse, ribadisco, i danni eventuali sarebbero dovuti al calore e non alle onde radio!

si ma io stavo parlando della distribuzione di energia all'interno del corpo in questione... anche se non sono fasci collimati non penso che eccitino tutte le molecole d'acqua nello stesso modo...

Certo che i danni sarebbero dovuti all'effetto termico indiretto, ma il problema è appunto come si distribuisce questo effetto termico. non conta solo l'energia totale assorbita, ma anche la distribuzione energetica e la densità energetica in ogni punto

gpc
25-09-2011, 12:04
si ma io stavo parlando della distribuzione di energia all'interno del corpo in questione... anche se non sono fasci collimati non penso che eccitino tutte le molecole d'acqua nello stesso modo...

Certo che i danni sarebbero dovuti all'effetto termico indiretto, ma il problema è appunto come si distribuisce questo effetto termico. non conta solo l'energia totale assorbita, ma anche la distribuzione energetica e la densità energetica in ogni punto

Appunto: un magnetron da 800W studiato per funzionare alla massima efficienza di trasferimento di energia in uno spazio studiato espressamente per scaldare il cibo, confrontato con una antenna da qualche W al massimo che lavora a frequenze diverse e con un irraggiamento omnidirezionale.
Secondo te, la densità energetica è comparabile?
E anche se arrivasse ad innalzare la temperatura di una zona del corpo di qualche grado (follia), gli effetti non sarebbero diversi da quelli di un riscaldamento di pari entità dovuto a fonti "tradizionali", come sole o febbre o qualunque altra cosa. Cioè, nessuno.

xenom
25-09-2011, 12:24
Appunto: un magnetron da 800W studiato per funzionare alla massima efficienza di trasferimento di energia in uno spazio studiato espressamente per scaldare il cibo, confrontato con una antenna da qualche W al massimo che lavora a frequenze diverse e con un irraggiamento omnidirezionale.
Secondo te, la densità energetica è comparabile?
E anche se arrivasse ad innalzare la temperatura di una zona del corpo di qualche grado (follia), gli effetti non sarebbero diversi da quelli di un riscaldamento di pari entità dovuto a fonti "tradizionali", come sole o febbre o qualunque altra cosa. Cioè, nessuno.

Forse non mi sono spiegato... non sto dicendo che forno a microonde e cellulari sono comparabili ovviamente.
Ho solamente fatto un'osservazione sulla distribuzione energetica e penetrazione delle onde radio rispetto ad una classica fonte di calore come gli infrarossi...

Non è paragonabile il riscaldamento del sole con quello di un'onda radio... ci sono differenze di distribuzione energetica, capacità di penetrazione e modalità d'interazione dell'onda EM...

gpc
25-09-2011, 12:35
Non sto dicendo che un W di onde radio e un W di luce solare scaldino uguali xenom. Sto dicendo che se prendi tanti W di onde radio perchè il tuo corpo si scaldi di un grado centigrado e tanto sole perchè il tuo corpo si scaldi della stessa temperatura, gli effetti sono assolutamente indistinguibili, indipendenti dalla sorgente.
Cosa che non sarebbe vera, per esempio, se la stessa energia fosse trasferita attraverso radiazioni ionizzanti.

xenom
25-09-2011, 12:59
Non sto dicendo che un W di onde radio e un W di luce solare scaldino uguali xenom. Sto dicendo che se prendi tanti W di onde radio perchè il tuo corpo si scaldi di un grado centigrado e tanto sole perchè il tuo corpo si scaldi della stessa temperatura, gli effetti sono assolutamente indistinguibili, indipendenti dalla sorgente.
Cosa che non sarebbe vera, per esempio, se la stessa energia fosse trasferita attraverso radiazioni ionizzanti.

ok però converrai con me che sono due modalità di trasferimento energetico diverse, o quanto meno si comportano in modo diverso.. la luce e gli IR scaldano esternamente, le microonde internamente. l'epidermide che è formata da cellule morte blocca qualsiasi EM compresa tra le microonde ad elevata frequenza (> 5-10 Ghz mi pare) e gli UV... onde radio e radiazioni ionizzanti penetrano nel corpo, almeno fino allo strato basale dell'epidermide... ovviamente con effetti diversi però il concetto è questo.

A seconda della frequenza, nel range delle onde radio/microonde si può ottenere un riscaldamento più o meno profondo

hibone
25-09-2011, 13:15
Soprattutto perchè Gyxx ha parlato di interferenze nei processi cellulari a causa dell'energia, e la mia obiezione/domanda era rivolta più che altro a lui in effetti.

eh vabbè ma allora quota lui. sennò continuiamo a fraintendere.

Quando hai la febbre alta il riscaldamento è interno ed è di parecchi gradi rispetto alla normalità.

E guarda caso, stare a 40 gradi al sole, e avere la febbre a 40 °C causa due condizioni di malessere completamente differenti :D

Quando parliamo di cellulari stiamo parlando di sorgenti incapaci di aumentare la temperatura corporea,

Purtroppo ni ed è proprio questo il punto. Ovviamente se intendiamo il cellulare come sorgente radio hai indubbiamente ragione. La potenza sviluppata è troppo esigua per dare origine al calore. Per questo gli unici effetti biologici sono quelli di lungo periodo, su base statistica.

D'altra parte se intendiamo il cellulare come apparato, è vero il contrario, nel senso che quando telefoni, specie per lunghe conversazioni, il cellulare tende, per forza di cose, a surriscaldarsi, sia perchè sta a contato dell'orecchio sia perché assorbe potenza dalla batteria e quindi la dissipa sotto forma di calore.

Per cui al termine della telefonata uno si ritrova con l'orecchio infuocato, e pensa che la colpa siano le microonde, non dell'elettronica in generale. :)

Mi chiedo quindi: negli esperimenti con cellule in coltura si è verificato se queste interferenze nei processi cellulari sono presenti anche con un irraggiamento di pari intensità ma dovuto a fonti diverse? Non sarà che si sta rilevano uno stress cellulare dovuto all'energia in sé e non tanto al tipo di energia?

su questo non ti so rispondere, lascio la palla ad altri.

gpc
25-09-2011, 13:20
ok però converrai con me che sono due modalità di trasferimento energetico diverse, o quanto meno si comportano in modo diverso.. la luce e gli IR scaldano esternamente, le microonde internamente.

Sì, ma visto che non siamo lucertole, la nostra generazione di calore è interna. Non la vedo una cosa così drammatica.

eh vabbè ma allora quota lui. sennò continuiamo a fraintendere.

Eh ma mi date contro quindi quoto voi :D


E guarda caso, stare a 40 gradi al sole, e avere la febbre a 40 °C causa due condizioni di malessere completamente differenti :D


Dai cerca di capire...


Purtroppo ni ed è proprio questo il punto. Ovviamente se intendiamo il cellulare come sorgente radio hai indubbiamente ragione. La potenza sviluppata è troppo esigua per dare origine al calore. Per questo gli unici effetti biologici sono quelli di lungo periodo, su base statistica.

D'altra parte se intendiamo il cellulare come apparato, è vero il contrario, nel senso che quando telefoni, specie per lunghe conversazioni, il cellulare tende, per forza di cose, a surriscaldarsi, sia perchè sta a contato dell'orecchio sia perché assorbe potenza dalla batteria e quindi la dissipa sotto forma di calore.

Per cui al termine della telefonata uno si ritrova con l'orecchio infuocato, e pensa che la colpa siano le microonde, non dell'elettronica in generale. :)


Non sono proprio per niente d'accordo.
Se ti metti un pezzo di plastica contro l'orecchio per lo stesso tempo ottieni lo stesso effetto: vogliamo dire che la plastica è dannosa perchè riscalda?
O se ti metti sotto quattro piumoni in estate non esci infuocato pure da lì? Suvvia. Non confondiamo il riscaldamento per isolamento e il riscaldamento per trasmissione di energia...

hibone
25-09-2011, 13:52
Eh ma mi date contro quindi quoto voi :D


ma ci mancherebbe non ti sto dando contro. sto dicendo che, mi attribuisci cose che non ho ne detto ne pensato. :)

Non sono proprio per niente d'accordo.
Se ti metti un pezzo di plastica contro l'orecchio per lo stesso tempo ottieni lo stesso effetto:

Ma anche no. Prendi un cellulare, attaccagli un auricolare e fai una telefonata di un'ora lasciandolo appoggiato sul tavolo. Al termine della telefonata il cellulare si sarà riscaldato, di poco magari, ma si sarà riscaldato. Del resto, che quando usi un cellulare esso dissipi energia è un fatto.

Ovviamente se il cellulare viene tenuto tra la mano e l'orecchio l'effetto si acuisce anche per via del contatto con la pelle, come giustamente osservi.

A questo punto, quello che succede, è che buona parte delle persone che assiste al fenomeno confonde, come osservi, il riscaldamento per isolamento e quello per trasmissione.

Non confondiamo il riscaldamento per isolamento e il riscaldamento per trasmissione di energia...

Infatti io non confondo le due cose, ma lo stesso non vale necessariamente per gli altri, questo perché spesso e volentieri la gente tende a farsi suggestionare. Ed appunto sto dicendo che purtroppo la diffusione dell'idea che i cellulari facciano male è dovuto più a fraintendimenti di questo tipo che altro.

zappy
27-09-2011, 13:42
Non esiste nessun effetto biologico per le radiazioni non ionizzanti. L'unico trasferimento di energia avviene per riscaldamento, con una efficienza che dipende dalla frequenza e che non e lineare.

vedo che t'hanno già risposto con competenza altri...

gpc
27-09-2011, 13:44
vedo che t'hanno già risposto con competenza altri...

Puoi provare anche tu a rispondere con competenza alle obiezioni mosse, comunque.