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View Full Version : [FILM] Stalker ; 1979 (Andrei Tarkovsky)


Jon Irenicus
14-03-2006, 20:10
Qualcuno l'ha visto? Abbastanza assurdo ma parecchio interessante però lascia troppe cose in sospeso, cosa che non mi piace molto nei film (o forse devo rigurdarlo però è abbastanza un mattone :p , infatti non è un film da guardare per passare una serata spensierata) e che non mi ha fatto apprezzare molto questo... La fine proprio non l'ho capita cosa che me l'ha fatto apprezzare ancora meno... Per cui gli spoiler son ben accetti (mascherati ovviamente!).. Cmq l'ambientazione e i dialoghi introspettivi sono a tratti straordinari... Perlomeno sicuramnte lo è l'altmosfera imho... Carino il fatto che fuori della Zona il film è in bianco e nero, dentro è a colori...
Per chi non sa cos'è è un film che tratta di una Zona, che definire misteriosa è un eufemismo, messa sotto sequestro dalle autorità...
Se leggendo Stalker vi è venuto in mente il gioco che deve uscire avete fatto centro: le similitudini sono evidenti, a partire dalla Zona che è mutevole e dalle anomalie. E lo Stalker stesso ovviamente (anche se nel gioco sembra più un duro dal poco che si è visto....).

MaBru
14-03-2006, 23:16
Visto in versione corta o normale?

Jon Irenicus
15-03-2006, 10:31
Credo normale, lunghezza 2 ore e 35 minuti... Cavoli, all'inizo c'è una premessa ma è scritta in russo, nè commentata nè sottotitolata...
La scena finale è questa:
C'è la figlia dello Stalker dentro la Zona, se non altro perchè è a colori, mi domando se per caso è dentro la stanza e il senso globale della scena... C'è anche quel simpatico cane nero, dei bicchieri che si muovono da soli (a causa di telecinesi o anomalia?) e come sfondo musicale c'è l'Inno Della Gioia...
Bella sign cmq ;) !

MaBru
15-03-2006, 13:09
Credo normale, lunghezza 2 ore e 35 minuti... Cavoli, all'inizo c'è una premessa ma è scritta in russo, nè commentata nè sottotitolata...
Quella da 165 min. è la versione come la voleva Tarkovskij. Nel '72 ne uscì in Italia un'altra da 120 min, orribilmente tagliuzzata per volere di De Laurentiis.

Jon Irenicus
15-03-2006, 13:24
Forse sarà uscita nell'82 suppongo visto che il film è del '79...
Penso che nella versione mia al max son state tagliate le scene di coda (visto che in totale fa 155 min) ... Ok che ci sono scene di muto ecc ma passare da 165 a 120 min... LOL! Già imho non è molto esaustivo, in più un film del genere è costruito con molte scene "lente" e mute ma che così devono essere... Tra l'altro vorrei sapere che gli costava tenerlo intero visto che scene scabrose o cmq censurabili non ce ne sono, in più poco male se è lungo tanto è il genere di film che non manderanno mai in onda durante il dì o in prima serata, anzi è tanto se lo fanno 1 volta ogni 10 anni di notte...

Ad ogni modo qualche commento sul film? :)

sider
15-03-2006, 14:35
Vedo di procurarmelo, mi interessa molto

Jon Irenicus
15-03-2006, 15:18
Beh, con un'avatar così :D ! Poi magari fa sapere qualche impressione a tempo debito. ;)

MaBru
15-03-2006, 22:11
editato dal rinco.:D

jiadin
15-03-2006, 22:16
ma quello non è solaris?

cmq stalker ce l'ho.. è che devo avere il "coraggio" di guardarlo, film di tarkovsky, bergman, kieslowski solo per citare alcuni autori "deprimenti" (non mi picchino i cinefili :D ) li devo guardare in momenti un po' particolari.. spesso, aimè, cedo al film leggero.. che lascia poco ma con gli amici è l'ideale...

a breve lo guarderò comunque.. e vi faccio sapere le impressioni, oltre agli eventuali spoiler..!

majin mixxi
15-03-2006, 22:20
ma quello non è solaris?

cmq stalker ce l'ho.. è che devo avere il "coraggio" di guardarlo, film di tarkovsky, bergman, kieslowski solo per citare alcuni autori "deprimenti" (non mi picchino i cinefili :D ) li devo guardare in momenti un po' particolari.. spesso, aimè, cedo al film leggero.. che lascia poco ma con gli amici è l'ideale...

a breve lo guarderò comunque.. e vi faccio sapere le impressioni, oltre agli eventuali spoiler..!

il decalogo così come la trilogia dei colori di Kieslowski a me sono piaciuti molto :)

jiadin
15-03-2006, 22:26
il decalogo così come la trilogia dei colori di Kieslowski a me sono piaciuti molto :)
pure a me, sia ben inteso.. solo sono film più pesanti (non tutti i film degli autori citati) di altri... che siano belli tutti, o quasi, è scontato.. solo bisogna essere più predisposti alla visione, e non farlo solo in modo diciamo "passivo"...

per riassumere in soldoni, se voglio passare del tempo guardo un qualcosa dal caxuto al ben fatto ma non impegnato.
se voglio vedere un film, guardo un film... ma lo scopo non è solo passare il tempo, ecco! :D

poi magari sono solo un po' squilibrato io.. :D

MaBru
15-03-2006, 23:02
ma quello non è solaris?
Sono ufficialmente rinco. :D

Come Stalker (:D)l'ho visto restaurato qualche mese fa.

Darkel83
16-03-2006, 00:23
colpevolmente nn l'ho anocra visto :muro:

Jon Irenicus
16-03-2006, 12:05
Dai raga ma nessuno dice nulla del film :mbe: ? Dai, mica siamo dentro la Zona che si offende! :D

slartibartfast
16-03-2006, 12:11
Io il film non l'ho visto, non sapevo neanche esistesse :D , in compenso ho letto il libro parecchi anni fa: era uscito sulla collana "URANIA", mi ricordo solo che era stranissimo.

EDIT: Comunque gli autori, se ben ricordo, erano i fratelli Arkadi e Boris Strugatzki. Il romanzo è del '72

Jon Irenicus
16-03-2006, 12:17
Io il film non l'ho visto, non sapevo neanche esistesse :D , in compenso ho letto il libro parecchi anni fa: era uscito sulla collana "URANIA", mi ricordo solo che era stranissimo.

EDIT: Comunque gli autori, se ben ricordo, erano i fratelli Arkadi e Boris Strugatzki.
Il libro è "picnic sul ciglio della strada"? :) Son tentato di leggerlo...

slartibartfast
16-03-2006, 12:19
Il libro è "picnic sul ciglio della strada"? :) Son tentato di leggerlo...

Su URANIA il titolo era "S.T.A.L.K.E.R"

Jon Irenicus
16-03-2006, 12:23
Magari è lo stesso, tantopiù che gli autori son gli stessi... Capita varie volte che un libro sia chiamato con nomi differenti... Mi ricordo coi libri di Asimov e mi pare proprio con la collana "Urania"...

slartibartfast
16-03-2006, 12:30
Magari è lo stesso, tantopiù che gli autori son gli stessi... Capita varie volte che un libro sia chiamato con nomi differenti... Mi ricordo coi libri di Asimov e mi pare proprio con la collana "Urania"...

Si, dovrebbe essere lo stesso: http://www.marcosymarcos.com/picnic.htm
Potenza di google :)

slartibartfast
16-03-2006, 12:34
E qua la versione "URANIA"

http://www.uraniamania.com/index.php?action=scheda&serie=aaaaaaaa&subserie=ag&numero=1066&startnum=0

N.: 1066
Stalker
Arkadi e Boris Strugatski

Data:
17 Gennaio 1988
Tit.Orig.: Piknik na Obochine, 1972

Jon Irenicus
16-03-2006, 21:19
Grazie mille del chiarimento! ;)

Jon Irenicus
24-04-2006, 13:56
Proseguo da questo (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1181632&page=2) thread! :)

Allora io il film l'ho visto una sola volta circa un anno fa, senza aver letto il libro, però in soldoni il significato secondo me è questo: la Zona è il luogo dove la forza creatrice della natura riprende il sopravvento sull'uomo, il cui animo è dominato dalla fede nella scienza e nella cultura, impersonate dallo scienziato e dall'intellettuale, entrambi due personaggi in crisi che rappresentano la crisi della scienza e della cultura.

L'unico che riesce a entrare nella Zona senza pericoli è lo stalker, perchè vi si accosta con umiltà e rispetto, ed è ancora capace di credere e di sperare. Non così l'intellettuale disilluso e lo scienziato, che vorrebbe addirittura usare un ordigno nucleare per distruggere quel luogo che egli vede come fonte di pericolo, come qualcosa che mina la certezza nell'infallibilità della scienza.

Ecco perchè alla fine lo stalker torna a casa e si sdraia nel letto disperato, perchè vede che i suoi due compagni hanno perso la capacità di credere.

E' un finale per certi aspetti religioso, indipendentemente dalle convinzioni del regista, così come il film in generale è pieno di simboli, non a caso la scena chiave si svolge in una specie di grotta invasa dall'acqua, che secondo me è la rappresentazione di un fonte battesimale. Questo ripeto indipendentemente dal simbolismo cristiano, l'acqua simboleggia la purificazione dal peccato di credere nell'onnipotenza della scienza e della cultura.

Questo a grandi linee, in realtà STALKER è un film ricchissimo di idee e suggestioni, ogni scena ha un suo significato e ci vorrebbe più tempo per capirla, e poi è pura poesia in immagini, una per tutte il cane che accompagna lo stalker sia dentro che fuori la zona, non ho parole, un capolavoro.
Grazie, mi sembra condivisible come opinione! :) Certo si nota che la regia è sopraffina (anche se più chiarezza l'avrei apprezzata). La scena che però mi ha lasciato perplesso son gli ultimi 30 secondi, con la figlia dello Stalker che, credo è nella zona, con i barattoli sul tavolo che si muovono da soli, forse potrebbe essere che essendo nella Zona (nella Stanza?) potrebbe trovare la felicità (anche perchè probabilmente era un'infelice, fattore che secondo lo Stalker era necessario o quantomeno positivo per "essere accettati" dalla stanza")?

brochure
10-08-2006, 00:46
Premessa doverosa: non sono un profondo conoscitore di Tarkovskij, in quanto solo ora mi sto avvicinando a questo grande regista.
Quella che segue è pertanto una interpretazione personale, fatta senza tener conto delle conoscenze necessarie a contestualizzare l'opera; solo a posteriori ho potuto trovare qualche riscontro, tuttavia nulla che vada al di là del materiale reperibile in internet.
Ancor meglio, è un semplice esercizio interpretativo, una "proposta" di uno dei possibili modelli che fanno "quadrare il cerchio", senza aver pretesa di veridicità.

Cominciamo.

La Zona è la vita :eek: (a posteriori ho potuto confermare la veridicità dell'ipotesi da una risposta data da Tarkovskij stesso a qualcuno che richiedeva delucidazioni in merito, link (http://www.psychomedia.it/pm/culture/cinema/riva-1.htm) ).
Gli "indizi che suffragano tale ipotesi sono:
-il colore, presente solo nella Zona;
-il carrello con il quale i protagonisti vi si recano: viene rispedito indietro;
-nella Zona non è possibile fare "dietro front"; inoltre, tale precetto viene dato senza motivazioni da parte dello stalker, come a simboleggiare la naturalezza di tale affermazione.
-netta distinzione della Zona da quello che la circonda, ovvero la precede e la segue (è isolata, e per giunta l'accesso ne è molto ben sorvegliato).

Ed è una vita di avversità, di controversie (vedi apparati bellici all'ingresso, devastazione e decadenza di tutte le altre locazioni. L'acqua è sempre piena di rifiuti. A posteriori sono venuto a conoscenza di come guerra e acqua siano 2 delle componenti onnipresenti del cinema di Tarkovskij, ricchi di riferimenti autobiografici. Un altro elemento è l'infelicità (come espiazione) dello stalker, come ci confesserà quando è ormai prossimo alla meta.).
Questo è il primo elemento che mi ha fatto pensare ad una impostazione cristiana dell'opera. La critica (almeno per quanto ho sinora riscontrato) afferma che T. respinge Dio, almeno in un primo momento. "Stalker" tuttavia è una delle ultime opere del regista, per di più susseguente a "Solaris" che, a quanto si afferma, già poneva interrogativi sulla persistenza di tale presa di posizione. In ogni caso si afferma anche come T. accetti l'"Assoluto".
Non a caso lo stalker, in una delle ultime scene, si rivolge proprio a Dio.

I tre protagonisti sono un'unica persona :idea:
Il professore è la parte razionale dell'uomo; lo scrittore è quella sentimentale; lo stalker invece è...il libero arbitrio :mc:
Ancora, ecco le motivazioni:
-i 3 procedono quasi sempre insieme; gli episodi in cui si separano sono abbastanza emblematici: nel caso dello scrittore, che tenta di raggiungere la Stanza per via diretta, egli viene richiamato indietro da una voce di cui non si "indovina" la provenienza, ma lo stalker e il professore se ne imputano l'un l'altro la paternità. E' lo stesso scrittore a confessare di aver creduto che uno dei due compagni l'avesse richiamato. In definitiva, le 3 parti, o 3 componenti, sono destinate a convivere. Nel caso dell'allontanamento del professore, questa necessità viene ancor più accentuata dal fatto che, lui tornando indietro, gli altri progredendo, alla fine tutti si ritrovino nello stesso punto. Ancora, lo stalker è sempre accompagnato: l'arbitrio può manifestarsi solo in funzione di una delle altre due componenti.

Il viaggio verso la Stanza è quello che ogni uomo compie in vita: ognuno compie il proprio percorso, ognuno diverso, ognuno a modo suo.
A scegliere la via è lo stalker, il libero arbitrio, sempre accompagnato da almeno una delle componenti della mente umana, mentre tenta di districarsi tra i loro dubbi, i loro impulsi, i loro richiami.
Uno stalker tuttavia sempre esposto alla "volontà" della zona, che muta, si ribella, tanto da rendere le mosse dei tre molto caute.
Ogni passo necessita di un lancio di un dado: ecco l'atto di fede. L'uomo opera delle scelte, di ragione o di sentimento, o entrambe, ma l'insondabilità del futuro gli impone di compiere tale atto: cosa accadrà, una volta che il dado toccherà terra?
La Zona è imprevedibile: ecco l'imprevisto, l'incidente di percorso che solo un atto di fede può limitare.
Ed è proprio questa imprevedibilità che influisce sul cammino, non diretto, ma intricato.

Vediamo di caratterizzare meglio i due compagni:
-scrittore: segue l'istinto, tenta di avvicinarsi alla casa per via diretta. E' ciò che i sentimenti suggeriscono, senza complicazioni. Inoltre ha bisogno di esprimersi, di essere ascoltato, e sembra essere questo il suo naturale destino: vicino al pozzo, lo scrittore affermerà come gli altri "assorbano" tutto da lui. Inoltre, emblematico lo scontro dialettico con il professore (ragione) in riva al "fiumiciattolo".
-professore: personificazione della ragione, contrariamente allo scrittore ha bisogno di "assorbire" ciò che proviene dall'esterno, e non di riversarsi all'esterno, di manifestarsi; rifiuta la Stanza, tenterà di distruggerla, e ciò sarà interpretato in seguito; è colui che tenta di tornare sui propri passi: ecco la ricerca della scienza, l'aspirazione alla giovinezza eterna, all'"onnipotenza"...la ricerca dello zaino lasciato indietro.

Curioso ripensare alla scena in cui lo stalker "assegna i ruoli", all'inizio del film :ubriachi:

Veniamo ora ai momenti topici, percorrendo un'iperbole interpretativa :cool:

Il cane è la moglie :D
No, non è la moglie...è il sacro vincolo del matrimonio :mc: , basato sulla fedeltà.
Non a caso non compare subito, ma relativamente presto, e sarà con lo stalker sino alla fine (salvo in alcuni momenti, in cui le strade si dividono, ma solo in apparenza, per poi ricongiungersi).
Significativo che proprio lo scrittore affermi di averne ben 5 (trionfo dei sentimenti).

Il tunnel è il trapasso :nera:
-è buio.
-viene percorso dapprima dallo scrittore, quasi a indicare un trapasso affettivo (altra possibile tematica di Tarkovskij, interpretandone la biografia e focalizzando alcuni punti della filmografia); per di più è una "quasi fatalità" a decidere l'ordine di percorrenza, come richiamo ad un disegno "divino" filtrato dall'incidente, dalla casualità.
-è detto il "Tritacarne"; per di più lo stalker afferma vi siano morte parecchie persone.
Alla fine del tunnel si attraversa un tratto d'acqua, sempre sporca: l'abbandono delle spoglie mortali.
All'uscita di tale passaggio, l'anima è "libera"; un nesso può esser trovato con il fonte battesimale, come già detto da Trabant.

Ed ora, il gran finale.

La Stanza è il giudizio. :ave:
L'Assoluto, come vorrebbe la critica: quel metro, quella misura rispetto alla quale ogni vita viene giudicata.
O il giudizio divino, in ottica cristiana.
L'entità che esaudisce i desideri?
L'entità che giudica!
E giudica in base al desiderio più recondito, come afferma lo scrittore in prossimità della porta.
Lì risiede il valore, la vera essenza motrice della vita, dell'identità che va giudicata.
Il porcospino viene sommerso di soldi, quando chiede invece la resurrezione del fratello, e per questo morirà: non l'avverarsi di un desiderio, ma il giudizio!
Morirà "fuori dalla Zona": ecco il degrado, contrappasso dell'anima.

Il professore cercherà di distruggere la Stanza, e con essa il giudizio e, in fin dei conti, la mortalità umana. Ecco l'uomo che con la scienza aspira non solo alla giovinezza, ma all'immortalità, a non essere giudicato.
L'uomo che sospinto dalla ragione rifiuta il divino, che invece richiede l'atto di fede.

L'uscita dalla Zona, il ritorno in città, non è documentato: non possiamo sapere cosa ci attenda dopo l'ultimo respiro, quale sarà il nostro percorso.

Certo va rimarcata la circolarità: si torna da dove si è arrivati, le tonalità pian piano perdono il colore della Zona.

Ciò che sta fuori raccoglie elementi che sono prevalentemente funzionali al film. In tal senso possono essere considerati i poteri paranormali della figlia: l'affermazione che lo stalker non è un folle, né un impostore, la Zona esiste davvero ed è in tutto e per tutto quella che "noi" abbiamo visto, così come lo stesso stalker ce l'ha svelata.
Spingendosi oltre, in ottica cristiana si potrebbe attribuire natura divina alla carità della moglie, così come la figlia potrebbe essere interpretata come il "tramite" tra il mondo fisico e quello metafisico, l'atto divino che si manifesta in terra.

Detto questo non mi resta che elogiare la maestria di Tarkovskij dietro la macchina da presa.
Ancora adesso stento a considerare la meraviglia, la brillantezza e la semplicità con cui la metafisicità e la dimensione onirica sono rese quasi "palpabili", per di più senza i mezzi che al giorno d'oggi possono considerarsi di routine.
E poi, quando ho visto apparire i colori...

Jon Irenicus
11-08-2006, 08:41
Premessa doverosa: cutVeramente interessante come interpretazione! E soprattutto non manca di coerenza! :)
Poi in ottica cristiana mi viene in mente il fatto che la strada giusta non è sempre la più semplice...

Jon Irenicus
23-03-2007, 12:56
Un bell'up visto che in sti giorni è uscito il gioco... :D Visto che questo film merita. Devo dire che adesso lo apprezo di più rispetto al momento in cui ho finito di vederlo... Uno di sti giorni devo rigurdarlo...
Il libro, Picnic Sul Ciglio Della Strada l'ho letto poi, devo dire che mi è piaciuto. Tra le varie cose mi è piacito moltissimo il titolo... E questa similitudine: l'umanità che usa gli arteffati come se usasse dei microscopi come martelli....

trokij
23-03-2007, 13:03
Il film è fantastico, l'ho visto ieri... al gioco non ho ancora avuto modo di giocare.
Sembra incredibile sia un film del 79 ha una regia e un uso del colore semplicemente fantastico... i dialoghi poi, splendido, semplicemente uno dei miei film preferiti!!
Mi auguro il gioco sia fedele al film:read:

Jon Irenicus
23-03-2007, 13:09
Mi auguro il gioco sia fedele al film:read:

9 su 10 che non è così... Però credo sia ottimo lo stesso (il thread ufficiale del gioco sta andando avanti a ritmo folle!), prima o poi lo prendo.

Piuttosto vorrei vedre altri film di questo regista. Finora solo Solaris (che mi è piaciuto motissimo).

biru
23-03-2007, 15:41
L'ho visto 3/4 mesi fa, da solo, alle 3 di notte.....
Nn so dirvi cosa mi abbia lasciato, cosa volesse "significare", ho bisogno di certo come minimo di un'altra visione x capirlo meglio.
Ho letto le vostre interpretazioni che nn sento di poter smentire ma nn mi convincono del tutto.
Ripeto lo devo assolutamente rivedere, è un film talmente particolare che la visione dev'essere "centellinata"....

Una cosa che però mi sento di dire è che mi ha fatto provare fortissime emozioni nonostante la trama nn mi fosse del tutto chiara.

Inutile parlare della maestria della regia e soprattutto dei colori, peccato che la mia versione (un divx proveniente da Emule) anche se con ottimo Bitrate nn mi ha fatto godere a pieno delle immagini di quest'opera.
Sui tre personaggi mi è sembrata ovvia la scelta del regista, appunto lo scrittore ubriacone (il "sentimentalista", che agisce per intuito o per "vocazione"), lo scienziato (che ha paura di questa zona, in quanto nn riesce a spiegarsi come possa esistere nella terra un luogo dove le leggi della fisica e della scienza nn esistano) e lo Stalker (sempre timoroso, porta un gran rispetto verso questa zona "incontaminata dall'uomo" (da un punto di vista del pensiero), un'esploratore, un'uomo che vuole arrivare alla conoscienza ma cheha timore di trovarla).

Naturalmente dato che il film l'ho visto diverso tempo fa nn ricordo tutto alla perfezione, una cosa però me la ricordo, nella zona si crea una suspance unica, pochi dialoghi, tutti sono sempre o quasi con la paura che succeda qualcosa di inspiegabile....

Il picco della suspance x me si ha nel tritacarne, una scena semplicissima, un corridoio lungo, sporco e buio, se posso essere sincero mi stavo cagando addosso:eek: .

Ci sono mille simbolismi, quello che mi ricordo di più e che nn riesco a spiegare è, il fazzoletto bianco tirato x assicurarsi che il passaggio fosse sicuro, cosa simboleggia:confused: ? Come mai lo Stalker ha bisogno di avvisare la Zona che stanno per passare di li?
Raga i dubbi sono tanti, devo assolutamente rivederlo, commentiamo questo film, magari una volta letti tt i nostri commenti riusciremo a capire qualcosa di + e a godercelo al meglio :) .

trokij
23-03-2007, 16:27
9 su 10 che non è così... Però credo sia ottimo lo stesso (il thread ufficiale del gioco sta andando avanti a ritmo folle!), prima o poi lo prendo.
Ma dalle immagini sembra siano riusciti a trasmettere l'atmosfera, ovvio non si può trasmettere la tensione, in un fps è necessario offrire orde di nemici da affrontare... altrimenti si rischia di fare una cagata tipo doom3:D

Piuttosto vorrei vedre altri film di questo regista. Finora solo Solaris (che mi è piaciuto motissimo).

Anche io ho visto solo solaris, ma non mi è piaciuto quanto stalker, per fortuna l'ho visto per primo, perchè su i prossimi film che vedrò di tarkoski temo proiettero parecchie aspettative:O

Ci sono mille simbolismi, quello che mi ricordo di più e che nn riesco a spiegare è, il fazzoletto bianco tirato x assicurarsi che il passaggio fosse sicuro, cosa simboleggia:confused: ? Come mai lo Stalker ha bisogno di avvisare la Zona che stanno per passare di li?

Ho visto un altro film in cui c'era la stessa cosa, se non ricordo male era un film di ninja...

brochure
23-03-2007, 18:43
L'ho visto 3/4 mesi fa, da solo, alle 3 di notte.....

Già questo ti fa prendere punti! ;)
Infatti, imho, una delle componenti più importanti del film è riuscire a trovare "il momento giusto" per vederlo...non basta mettersi davanti alla TV e schiacciare play :O

Cmq, visto che mi sembri molto interessato (anch'io condivido con te l'entusiasmo per il film e per la ricerca di un'interpretazione corretta) ti consiglio l'ottimo libro già suggerito da Jon qualche post sopra!

Bye!

Kharonte85
24-03-2007, 11:41
Me lo sono guardato in piena notte...il film è densissimo di significati, ognuno ci puo' vedere cio' che vuole e per questo è riuscito...

Un unico appunto, il film non è ambientato nella Zona di chernobyl (poiche' il disastro avverra' anni dopo), ma di sicuro ne "prevede" l'atmosfera...

Non è un film per tutti...;)

@ brochure complimenti per l'interpretazione...

brochure
24-03-2007, 12:30
Grazie! :p

Bye!

Jon Irenicus
24-03-2007, 20:30
Un unico appunto, il film non è ambientato nella Zona di chernobyl (poiche' il disastro avverra' anni dopo), ma di sicuro ne "prevede" l'atmosfera...

Devo averlo letto da qulche parte e preso per vero...
Beh, cancello la riga in cui lo dico, non voglio far disinformazione!:D
Ma dalle immagini sembra siano riusciti a trasmettere l'atmosfera, ovvio non si può trasmettere la tensione, in un fps è necessario offrire orde di nemici da affrontare... altrimenti si rischia di fare una cagata tipo doom3:D
LOL, condivido tutto, anche il commento su DOOM3 :D. Più che altro lo stalker nel film ecco, mi dà un po' un'idea differente da quello che ho visto nel gioco. Poi devo ancora metterci le mani, chi lo sa...
Già questo ti fa prendere punti! ;)
Infatti, imho, una delle componenti più importanti del film è riuscire a trovare "il momento giusto" per vederlo...non basta mettersi davanti alla TV e schiacciare play :O

Sai già che son d'accordo! :mano: . Magari c'hai un film sul quale hai molte aspettative e ci metti anche qualche mese per trovare il momento in cui guardarlo!

sider
25-03-2007, 19:02
ne ho vito circa metà ieri notte. Notevole.

bagnino89
24-12-2009, 22:13
Oggi ho visto questo film. Stupendo, davvero. Scena finale eccezionale.

Originariamente inviato da Trabant
Allora io il film l'ho visto una sola volta circa un anno fa, senza aver letto il libro, però in soldoni il significato secondo me è questo: la Zona è il luogo dove la forza creatrice della natura riprende il sopravvento sull'uomo, il cui animo è dominato dalla fede nella scienza e nella cultura, impersonate dallo scienziato e dall'intellettuale, entrambi due personaggi in crisi che rappresentano la crisi della scienza e della cultura.

L'unico che riesce a entrare nella Zona senza pericoli è lo stalker, perchè vi si accosta con umiltà e rispetto, ed è ancora capace di credere e di sperare. Non così l'intellettuale disilluso e lo scienziato, che vorrebbe addirittura usare un ordigno nucleare per distruggere quel luogo che egli vede come fonte di pericolo, come qualcosa che mina la certezza nell'infallibilità della scienza.

Ecco perchè alla fine lo stalker torna a casa e si sdraia nel letto disperato, perchè vede che i suoi due compagni hanno perso la capacità di credere.

E' un finale per certi aspetti religioso, indipendentemente dalle convinzioni del regista, così come il film in generale è pieno di simboli, non a caso la scena chiave si svolge in una specie di grotta invasa dall'acqua, che secondo me è la rappresentazione di un fonte battesimale. Questo ripeto indipendentemente dal simbolismo cristiano, l'acqua simboleggia la purificazione dal peccato di credere nell'onnipotenza della scienza e della cultura.

Questo a grandi linee, in realtà STALKER è un film ricchissimo di idee e suggestioni, ogni scena ha un suo significato e ci vorrebbe più tempo per capirla, e poi è pura poesia in immagini, una per tutte il cane che accompagna lo stalker sia dentro che fuori la zona, non ho parole, un capolavoro.

Condivido questa lettura del film, che a mio parere pesca a piene mani dalla filosofia di Kierkegaard.

D.O.S.
25-12-2009, 12:14
Un unico appunto, il film non è ambientato nella Zona di chernobyl (poiche' il disastro avverra' anni dopo), ma di sicuro ne "prevede" l'atmosfera...




nono
alcune scene degli esterni sono state girate proprio nella campagna circostante a chernobyl (quella del tritacarne )

Ventresca
25-12-2009, 17:18
qualche santo può postarmi il trailer di questo film?

vorrei vederlo ma non riesco a trovare uno straccio di trailer...

D.O.S.
25-12-2009, 17:32
qualche santo può postarmi il trailer di questo film?

vorrei vederlo ma non riesco a trovare uno straccio di trailer...

trailer ?!?! ....è uscito nelle sale nel 79 :asd:

ALIEN3
26-12-2009, 15:42
Visto due anni fà e mi è piaciuto perchè c'è quell'alone di mistero, enigmatico ed una atmosfera opprimente. Sicuramente un film da vedere più di qualche volta perchè non di facile comprensione.


byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

mickes2
01-05-2011, 16:31
http://www.gilmor.it/wp-content/uploads/2009/08/tarkovsky_stalker.jpg
Eccezionale road-movie interiore alla (ri)scoperta della vita. Uno Stalker guiderà uno scrittore ed uno scienziato in questo tragitto riflessivo e molto allegorico, un viaggio all'interno dell'uomo, delle sue speranze e dei suoi sogni, un viaggio all’interno dell’inconscio di ognuno di noi, tocca le corde più dolorose…a tratti piuttosto complesso perché intriso di significati filosofici legati al senso della vita ed alla spiritualità...nella cosiddetta Zona, dove vi è La stanza che permette di avverare i desideri più intimi e nascosti. Straordinarie introspezioni dei personaggi, che vengono analizzate creando un solco per quanto sono profonde:lo Stalker in fondo è un perdente, e la cosa peggiore (o migliore?) è che se ne rende perfettamente conto. C'è però una cosa che lo salva e che riscatta la sua esistenza: è il fatto che attraverso la Zona è in grado di realizzare i sogni delle persone e questa è (per sua stessa ammissione) l'unica cosa che ha e che lo fa sentire vivo e utile per gli altri. Affianco a lui ci sono uno scrittore ed uno scienziato: durante tutto il film queste due visioni del mondo si contrastano e sollevano i propri dubbi sul fine dell'uomo e sul suo rapporto con il prossimo, lo Stalker in qualche occasione vedrà vacillare la propria fede e non riuscirà a capacitarsi del fatto che nessuno dei due riesca a portare lo sguardo più in la delle proprie convinzioni…infatti il primo è convinto che divulgare la cultura porti sempre e comunque l'uomo ad elevarsi, il secondo che la scienza e la sua razionalità diano le risposte che l'uomo da sempre cerca, rispetto alla propria esistenza.
Il tutto è immerso in questo mondo disilluso..la regia è meticolosa, i piani-sequenza hanno un fascino raro… l’impatto visivo è raffinatissimo con la fotografia di Aleksandr Knyazhinskij semplicemente straordinaria. Finale molto sospeso (quasi da brividi) e rarefatto più che mai, che non mi è assolutamente chiaro. Film strepitoso, Capolavoro…da rivedere senza dubbio.

9

Jon Irenicus
01-05-2011, 18:41
da rivedere senza dubbio.Vero, è qualche anno voglio riguardarmelo... (EDIT: tra l'altro vedo che nel 2007 dicevo: uno di sti giorno devo riguardarlo. Come no!:asd:)

Cmq eccezionale come non si sia ricorso mai ad effetti speciali, che tra l'altro ultimamente mi stanno andando a noia più del solito, a parte forse la variazione cromatica fuori la Zona ma "solo" ad una cura strordinaria di fotografia e il resto e ad avere un impatto del genere...

mickes2
01-05-2011, 19:16
Vero, è qualche anno voglio riguardarmelo... (EDIT: tra l'altro vedo che nel 2007 dicevo: uno di sti giorno devo riguardarlo. Come no!:asd:)

Cmq eccezionale come non si sia ricorso mai ad effetti speciali, che tra l'altro ultimamente mi stanno andando a noia più del solito, a parte forse la variazione cromatica fuori la Zona ma "solo" ad una cura strordinaria di fotografia e il resto e ad avere un impatto del genere...

è ora che lo rivedi :asd:

Gli effetti speciali sono un'ottima cosa se non fini a se stessi, per il resto annoiano moltissimo anche me, ora ancora di più di un paio d'anni fa.

Film incredibile, con un respiro immenso, la fotografia è senza dubbio un "effetto" ma che sprigiona arte da tutti i pori. Tutti dovrebbero vedere il film di Tarkovskij!!! dovrebbero proiettarlo nelle scuole!!!

Jon Irenicus
01-05-2011, 20:13
è ora che lo rivedi :asd:
Eggià!:asd:
Gli effetti speciali sono un'ottima cosa se non fini a se stessiCerto!:DFilm incredibile, con un respiro immenso, la fotografia è senza dubbio un "effetto" ma che sprigiona arte da tutti i pori. Tutti dovrebbero vedere il film di Tarkovskij!!! dovrebbero proiettarlo nelle scuole!!!Però se me lo avessero fatto vedere alle superiori l'avrei liquidato come qualcosa di noioso!:D

cangia
01-05-2011, 21:56
nono
alcune scene degli esterni sono state girate proprio nella campagna circostante a chernobyl (quella del tritacarne )

ma ovviamente la Zona non centra nulla con quella che diventerà 7 anni più tardi la " Zona " interdetta per via delle radiazioni .. nel senso che è una pura coincidenza .. si spera :mbe:

mickes2
01-05-2011, 22:03
Però se me lo avessero fatto vedere alle superiori l'avrei liquidato come qualcosa di noioso!:D

Fa niente! :D
Visione obbligatoria in stile "Cura Ludovico" di Arancia meccanica a tutti gli studenti di 4° e 5° liceo!!! :D

Jon Irenicus
01-05-2011, 23:11
ma ovviamente la Zona non centra nulla con quella che diventerà 7 anni più tardi la " Zona " interdetta per via delle radiazioni .. nel senso che è una pura coincidenza .. si spera :mbe:Eh in effetti è un particolare decisamente inquietante...Fa niente! :D
Visione obbligatoria in stile "Cura Ludovico" di Arancia meccanica a tutti gli studenti di 4° e 5° liceo!!! :DAh ha lol!:D

peppozzolo
01-05-2011, 23:28
ragazzi scusatemi ma non si trovano i sottotitoli a questo film mi riferisco sopratutto al primo spezzone dove e praticamente tutto scritto in polacco(o altre lingue dell'est)
:confused:

Jon Irenicus
01-05-2011, 23:54
Se non ricordo male anche a metà c'è una frase scritta in estero...
Cmq qua nel primo commento c'è scritto cosa dice.;)
http://www.youtube.com/watch?v=3a11hGqYYd0
'What was it? A meteorite? A visit of inhabitants of the cosmic abyss? One way or another, our country has seen the birth of a miracle - the Zone. We immediately sent troops there. They haven't come back. Then we surrounded the Zone with police cordons... Perhaps, that was the right thing to do. Though, I don't know...''

From an interview with Nobel Prize
winner, Professor Wallace.

peppozzolo
02-05-2011, 16:39
grazie jon sempre molto gentile e cordiale :)

Jon Irenicus
02-05-2011, 18:09
grazie jon sempre molto gentile e cordiale :):)

Giant Lizard
25-04-2012, 23:06
visto stasera. Devo dire che mi ha deluso molto, avevo letto ovunque commenti grandiosi "capolavoro, un cult, ecc..." e invece ho trovato un film di una lentezza disarmante (e non sono un fan degli action) e con una trama incomprensibile.

Le spiegazioni lette qua sono interessanti e potrebbero essere veritiere...ma potrebbero anche non c'entrare una mazza e il film potrebbe non avere alcun senso :D

Sulla lentezza mi riferisco a inquadrature lunghissime e ferme dove non succede assolutamente nulla. Ci credo che qualcuno abbia voluto tagliarlo. Per voi sarà un capolavoro di regia, per me una telecamera fissa su una stanza dove per 10 minuti cadono gocce d'acqua dal soffitto diventa parecchio noiosa.

La cosa peggiore del film è che per tutta la durata si ha la speranza che accada qualcosa che dimostri effettivamente come sia "pericolosa" questa zona, invece non succede mai nulla (tranne una voce una volta e il fatto che si ritrovano al punto di partenza).

Sarà che sono io ad essere troppo "logico" e quindi se il film non ha un senso reale non lo capisco, può starci :p

mickes2
25-04-2012, 23:34
ciao Giant Lizard.

Tarkovsky è uno degli autori più ostici e complessi che abbia mai avuto il piacere di visionare ed affrontare.
Stalker è un capolavoro indiscutibile, film immenso, sfaccettato, pieno di sottotesti e sfumature analitche, psicologiche, riflessioni sul rapporto tra fede scienza e arte in un mondo (un non-luogo) disilluso e apocalittico.

riguardo alle tue perplessità sulla Zona e il mancato colpo di scena, posso dire che la Zona è molto ma molto più di una "semplice" possiible minaccia: è un posto in cui nulla si può avverare, è uno sguardo tragicamente pessimista nei confronti dell'esistenza: la complessità, la sofferenza, la difficoltà sia nel procedere che nell'arretrare fanno della Zona proprio una metafora della Vita. è un viaggio allegorico all’interno dell’inconsio di ognuno di noi, tocca le corde più dolorose dell'anima, miscela ad arte concetti filosofici e psicoanalisi.

e i silenziosi piani sequenza sono una manna dal cielo, ma se non si entra in sintonia col film sono una mazzata sulle palle :D questo è indubbio

Giant Lizard
26-04-2012, 13:22
ciao Giant Lizard.

Tarkovsky è uno degli autori più ostici e complessi che abbia mai avuto il piacere di visionare ed affrontare.
Stalker è un capolavoro indiscutibile, film immenso, sfaccettato, pieno di sottotesti e sfumature analitche, psicologiche, riflessioni sul rapporto tra fede scienza e arte in un mondo (un non-luogo) disilluso e apocalittico.

riguardo alle tue perplessità sulla Zona e il mancato colpo di scena, posso dire che la Zona è molto ma molto più di una "semplice" possiible minaccia: è un posto in cui nulla si può avverare, è uno sguardo tragicamente pessimista nei confronti dell'esistenza: la complessità, la sofferenza, la difficoltà sia nel procedere che nell'arretrare fanno della Zona proprio una metafora della Vita. è un viaggio allegorico all’interno dell’inconsio di ognuno di noi, tocca le corde più dolorose dell'anima, miscela ad arte concetti filosofici e psicoanalisi.

e i silenziosi piani sequenza sono una manna dal cielo, ma se non si entra in sintonia col film sono una mazzata sulle palle :D questo è indubbio

Il fatto è che tutti questi paroloni posso essere usati per qualsiasi cosa, un po' come quei critici che in certi quadri ci vedono "la pienezza del tuo io interiore che si rispecchia nella superficialità dell'universo compiuto, che ora è uomo". Come vedi non è difficile, però non hanno senso :p

Non ho trovato tutta questa qualità artistica o bravura nella regia nel lasciare una telecamera fissa su un'inquadratura piuttosto che un'altra. Indubbiamente il film cercava di esprimere qualcosa, però senza riuscirci davvero.

Su internet si leggono mille possibili ipotesi che potrebbero anche non c'entrar nulla e a conti fatti non si è sicuri di niente. Può essere benissimo essere che tutti quei discorsi e dialoghi non abbiano nessun senso, però l'essere umano è sempre preso dal trovare qualcosa di profondo e filosofico.

mickes2
26-04-2012, 17:48
Il fatto è che tutti questi paroloni posso essere usati per qualsiasi cosa, un po' come quei critici che in certi quadri ci vedono "la pienezza del tuo io interiore che si rispecchia nella superficialità dell'universo compiuto, che ora è uomo". Come vedi non è difficile, però non hanno senso :p

Non ho trovato tutta questa qualità artistica o bravura nella regia nel lasciare una telecamera fissa su un'inquadratura piuttosto che un'altra. Indubbiamente il film cercava di esprimere qualcosa, però senza riuscirci davvero.

Su internet si leggono mille possibili ipotesi che potrebbero anche non c'entrar nulla e a conti fatti non si è sicuri di niente. Può essere benissimo essere che tutti quei discorsi e dialoghi non abbiano nessun senso, però l'essere umano è sempre preso dal trovare qualcosa di profondo e filosofico.

beh no, ora stiamo andando fuori strada :D

non è che: "se non lo vedi, non c'è" :D non mi pare poi abbia usato chissà quali paroloni e/o espresso concetti altamente filosofici (anzi, in questo senso l'altro capolavoro di Tarkovsky Solaris è ancora più complesso da questo punto di vista).

il film esprime tantissime cose e lo fa in modo incredibilmente affascinante. il fascino del piano sequenza sta proprio nella contemplazione dei concetti che il film vuole esprimere, quelli appena elargiti... e non è solo questione di tener ferma la telecamera, in questi casi entrano in gioco più fattori quali la composizione dell'immagine fatta di simbolismi e allegorie, la fotografia (una delle migliori che abbia mai visto), il voler ricreare un microcosmo il più possibile attaccato alla realtà avvinghiandosi sempre alla psicologia dei protagonisti.

cmq capisco il tuo pensiero, non è cinema per tutti, ma non mi piace nemmeno dirlo perchè io non mi ritengo un grande esperto, sono solo un appassionato, uno spettatore, che cerca di carpire i messaggi e le idee che un autore ha espresso nella propria carriera. poi, per carità, nemmeno io digerisco tutto, ci mancherebbe: per esempio non mi fa vibrare Michelangelo antonioni (anche lui utilizzava molti piano sequenza) è la sua poetica che non digerisco, l'impronta che da alle sue storie. L'avventura, da tutti lodato ed esaltato a capolavoro, a mio parere (e le argomentazioni le ho) è un film molto buono, ma non ottimo, nè eccellente, capolavoro nemmeno a parlarne.

è anche questione di conoscenza, te lo dice uno che è partito 3 anni fa senza sapere nulla del cinema che conta, sono arrivato a guardare ed apprezzare film di tutte le epoche come mai avrei pensato; i gusti mutano in divenire e l'esperienza aiuta a comprendere pellicole che in un primo momento abbiamo odiato e ci sono scivolate via come nulla.

mi è capitato proprio poco tempo fa con Lynch e il suo Mulholland drive: visto 3 anni fa lo odiai a morte, dopo 3 anni posso dire che lo adoro a dir poco.

akfhalfhadsòkadjasdasd
28-04-2012, 06:51
Il fatto è che tutti questi paroloni posso essere usati per qualsiasi cosa, un po' come quei critici che in certi quadri ci vedono "la pienezza del tuo io interiore che si rispecchia nella superficialità dell'universo compiuto, che ora è uomo". Come vedi non è difficile, però non hanno senso :p

Non ho trovato tutta questa qualità artistica o bravura nella regia nel lasciare una telecamera fissa su un'inquadratura piuttosto che un'altra. Indubbiamente il film cercava di esprimere qualcosa, però senza riuscirci davvero.

Su internet si leggono mille possibili ipotesi che potrebbero anche non c'entrar nulla e a conti fatti non si è sicuri di niente. Può essere benissimo essere che tutti quei discorsi e dialoghi non abbiano nessun senso, però l'essere umano è sempre preso dal trovare qualcosa di profondo e filosofico.

eh, l'uva è acerba, sì.

l'unico errore è quando con poche parole e frasi si pretende di dare una interpretazione di senso compiuto: alla fine ci troviamo con uno statement che vuole dire tutto e niente.

mickes2
28-04-2012, 11:28
eh, l'uva è acerba, sì.

l'unico errore è quando con poche parole e frasi si pretende di dare una interpretazione di senso compiuto: alla fine ci troviamo con uno statement che vuole dire tutto e niente.
ma infatti, ciaoooooooo

Giant Lizard
28-04-2012, 15:47
beh no, ora stiamo andando fuori strada :D

non è che: "se non lo vedi, non c'è" :D non mi pare poi abbia usato chissà quali paroloni e/o espresso concetti altamente filosofici (anzi, in questo senso l'altro capolavoro di Tarkovsky Solaris è ancora più complesso da questo punto di vista).

il film esprime tantissime cose e lo fa in modo incredibilmente affascinante. il fascino del piano sequenza sta proprio nella contemplazione dei concetti che il film vuole esprimere, quelli appena elargiti... e non è solo questione di tener ferma la telecamera, in questi casi entrano in gioco più fattori quali la composizione dell'immagine fatta di simbolismi e allegorie, la fotografia (una delle migliori che abbia mai visto), il voler ricreare un microcosmo il più possibile attaccato alla realtà avvinghiandosi sempre alla psicologia dei protagonisti.

cmq capisco il tuo pensiero, non è cinema per tutti, ma non mi piace nemmeno dirlo perchè io non mi ritengo un grande esperto, sono solo un appassionato, uno spettatore, che cerca di carpire i messaggi e le idee che un autore ha espresso nella propria carriera. poi, per carità, nemmeno io digerisco tutto, ci mancherebbe: per esempio non mi fa vibrare Michelangelo antonioni (anche lui utilizzava molti piano sequenza) è la sua poetica che non digerisco, l'impronta che da alle sue storie. L'avventura, da tutti lodato ed esaltato a capolavoro, a mio parere (e le argomentazioni le ho) è un film molto buono, ma non ottimo, nè eccellente, capolavoro nemmeno a parlarne.

è anche questione di conoscenza, te lo dice uno che è partito 3 anni fa senza sapere nulla del cinema che conta, sono arrivato a guardare ed apprezzare film di tutte le epoche come mai avrei pensato; i gusti mutano in divenire e l'esperienza aiuta a comprendere pellicole che in un primo momento abbiamo odiato e ci sono scivolate via come nulla.

mi è capitato proprio poco tempo fa con Lynch e il suo Mulholland drive: visto 3 anni fa lo odiai a morte, dopo 3 anni posso dire che lo adoro a dir poco.

ma il fatto è che non credo nemmeno che mi manchi questa conoscenza o esperienza del cinema, senza arrivare alla presunzione di dire che sono esperto. Ho visto una marea di film nella mia vita, soprattutto ultimamente ne vedo circa uno nuovo ogni 2 giorni, sono appassionato di cinema e ho apprezzato anche tanti film d'autore, ma questo polpettone non l'ho proprio capito.

Il fatto è che nessuno sembra averlo capito, esattamente come me, solo che mentre io do la colpa al film, gli altri sembra quasi che vogliano dire "non l'ho capito perché è il film ad essere troppo avanti per me, quindi è un capolavoro" :D

Infine vorrei capire anche dove risieda la qualità della fotografia.

brochure
28-04-2012, 16:34
Beh onestamente io non ho la presunzione di aver indovinato tutto nella mia interpretazione...ma neanche di aver cannato tutto! :D
Detto questo...se l'ho scritta in una notte d'estate tutto sudato e assonnato ma pieno di entusiasmo vorrà dire che un minimo di valore il film ce l'avrà...nel senso che è riuscito a trasmettermi qualcosa, e come a me a tanti altri. Tutto il resto sarà soggettivo, come dici tu, però una cosa è la compiutezza della trama (che può esserci o meno a seconda delle interpretazioni) altra cosa è il valore del contenuto. Altrimenti è come dire che "Il pendolo di Foucault" di Umberto Eco non vale niente perché tutta la trama è costruita su un'ipotesi che alla fine risulta infondata.
Anzi...spesso mi dà fastidio quando i registi si concenrano su una trama di valore senza poi proporre un vero e proprio concetto di fondo. E' molto più facile raccogliere proseliti "raccontando una storiella" con dovizia di particolari e ben confezionata che non focalizzandosi invece sul secondo aspetto...

mickes2
28-04-2012, 17:58
Infine vorrei capire anche dove risieda la qualità della fotografia.
tutte le virate del croma, quel magnifico b/n reso ruggine, i giochi di luci e ombre, le virate a contrasto basso, i colori prima saturi poi slavati in linea con i toni del racconto. non si può non notare la magnificienza di tale impostazione fotografica.

Beh onestamente io non ho la presunzione di aver indovinato tutto nella mia interpretazione...

ma nemmeno io per carità, anzi... ma appunto, neanche di essermi inventato chissà quali paroloni decontestualizzati :D

brochure
28-04-2012, 18:22
Chiaro, non era riferito a te :p
Semplicemente intendo dire che tutto si può criticare, tutto può essere in linea di principio soggettivo (quanto può esserlo un assioma), ma alla fine rimangono pur sempre dei fattori discriminanti grazie ai quali si può intavolare una discussione.

Giant Lizard
07-05-2012, 23:09
tutte le virate del croma, quel magnifico b/n reso ruggine, i giochi di luci e ombre, le virate a contrasto basso, i colori prima saturi poi slavati in linea con i toni del racconto. non si può non notare la magnificienza di tale impostazione fotografica.

le "virate del croma"? :mumble:

quel "magnifico effetto b/n reso ruggine" è invece un semplicissimo filtro seppia, niente che faccia gridare al miracolo, sinceramente :D

Giochi di luci ed ombre non ne ho proprio visti. Io questa magnificenza nella fotografia non la vedo, ma sono opinioni.

mickes2
08-05-2012, 17:52
non so davvero cosa dirti :D

fammi qualche esempio di fotografia che ti ha colpito, giusto per curiosità

brochure
03-07-2012, 14:16
Probabilmente hai cannato l'interpretazione sul cane :) , il quale è presente nel film "solo" perché apparso casualmente durante le riprese (mentre giravano gli esterni vicino alla cascina). Era un randagio ed è stato subito adottato dalla troupe e alla fine del film affidato ad una famiglia del posto, quindi inizialmente non era previsto nella sceneggiatura.

Beh...effettivamente quante volte la critica "vede" qualcosa che l'autore neanche immaginava :D
D'altronde lo stesso Tarkovskij era restio a dare interpretazioni..."Io li faccio, voi li commentate"...
Comunque bello l'aneddoto! :)

Jon Irenicus
06-01-2014, 00:57
Bene, dopo sti 8 anni l'ho rivisto.
Di certo con un altro occhio, sapevo cosa aspettarmi, son cambiati un po' i miei gusti, sicuramente mi si sono bruciati molti neuroni nel frattempo e di sicuro non me ne intendo più di prima di cinema che già ero scarsetto.

Devo dire una cosa: trovo certe critiche di Giant Lizard più che condivisibili. E' difficile stabilire dove ci sia una frase fine a sè stessa a volte, magari lasciata là senza un senso del tutto compiuto per far riflettere, ma in modo da cavarsela con poco e fare effetto. C'è da dire che l'effetto mistero è reso alla grandissima, ma volte pare si sia andati oltre la linea del lecito.
Ci sono anche 2 o 3 cose che non mi tornano del tuttoper esempio che il professore non faccia saltar la bomba, dopo anche aver dimostrato la sua volontà a farlo, non mi ha convinto. Cioè, può anche aver ritenuto soddisfacenti le considerazioni dello stalker e dello scrittore, ma un minimo dubbio ce l'avrei avuto. Suona un po' come uno "spacco tutto no non farlo ok". Oppure la moglie alla fine che si propone di essere portata nella zona assieme al marito quando non voleva che lui ci tornasse più. Può essersi convinta e tutto quello che si vuole ma non trovo reso in modo convincente. Imho minano un po' la coerenza del film. E qui imho non c'è tanto da dire che per qualche significato nascosto del film diventa convincente la cosa, soprattutto nel caso dello scienziato fisicamente non ce n'è il tempo per fare qualche magheggio visto che la decisione è tutto sommato repentina. La cosa può essere magari giustificata con le interpretazioni, per me resta antifunzionale al film. Se vogliamo in questi frangenti la crescita del personaggio non è stata resa in modo ottimale.Anche altri dettagli probabilmente. Da un lato non sono cose che minano il senso in sè del film (per minarlo basta il sorpasso della linea del lecito che dicevo poco sopra), ma ci vedo una resa non ottimale.
Però... Onestamente la fotografia mi è piaciuta tantissimo, per me una delle più belle di sempre. Sarà che mi piacciono questi soggetti decadenti, però le scene le ho viste tutte ricche, curate, ben proporzionate, le inquadrature interessanti.
Forse proprio per questo nonostante la lentezza, in certe scene esagerata e probabilmente limitabile ma cmq ben equilibrata, non mi sono annoiato ed è filato via liscio (poi era la serata giusta c'è da dire).
Tutto o quasi m'ha dato l'idea di essere duro e morto a parte l'erba giovane, flessibile e viva... Sarà che la frase sulla debolezza è potenza e la forza è niente m'è piaciuta moltissimo e c'ho visto sta cosa.

Resta il fatto che il fascino del film è incredibile e notevolissimo e che fa pensare molto.

Capolavoro per certi aspetti, non sarà perfetto (non che abbia mai visto qualcosa che lo sia :asd:), ma gli acuti son veramente altissimi. E son questi che rimangono nell'immaginario...