View Full Version : Camere a gas:esistevano davvero?
majin mixxi
18-02-2006, 18:00
Il problema delle camere a gas
di Robert Faurisson
--------------------------------------------------------------------------------
Quella che qui segue è un'esposizione sintetica per la quale Faurisson cercò a lungo ospitalità presso varie testate. Gliela pubblicava, infine, Maurice Bardèche, noto intellettuale fascista, nella propria rivista, "Défense de l'Occident", giugno 1978. Dall'avvertenza che chiude il presente scritto si vedrà come Faurisson non mancasse di prendere le distanze dalla linea propria al periodico sul quale aveva dovuto ripiegare.
Nessuno, neppure i nostalgici del III Reich, si sogna di negare l'esistenza dei campi di concentramento hitleriani. Tutti poi riconoscono che alcuni di questi campi erano dotati di forni crematori. 1 cadaveri, invece di essere sepolti, venivano bruciati. La frequenza stessa delle epidemie imponeva la cremazione, ad esempio, dei corpi dei morti di tifo.
Numerosi autori francesi, inglesi, americani e tedeschi contestano, invece, l'esistenza, nella Germania hitleriana, di "campi di sterminio". Questa espressione designa, presso gli storici della deportazione, campi di concentramento che sarebbero stati dotati di "camere a gas". Tali "camere a gas", a differenza di quelle americane, sarebbero state concepite per compiere uccisioni in massa. Le vittime sarebbero state uomini, donne e bambini di cui Hitler avrebbe deciso lo sterminio a causa della loro appartenenza razziale o religiosa. Si tratta di quello che viene indicato come il "genocidio". L'arma per eccellenza del "genocídio" sarebbero stati questi mattatoi umani chìamati "camere a gas" e il gas utilizzato sarebbe stato principalmente lo Zyklon B (insetticida a base di acido prussico o cianidrico).
Gli autori che contestano la realtà del "genocidio" e delle "camere a gas" sono definiti "revisionisti". La loro argomentazione si puo riassumere come segue:
"Basta applicare a questi due problemi i metodi usuali della critica storica per rendersi conte che ci si trova di fronte a due miti i quali, d'altronde, rappresentano un insieme indissolubile. Non si è mai potuto dimostrare l'interizione criminale attribuita ad Hitler. Quanto all'arma del crimine, nessuno, in verità, l'ha mai vista. Ci si trova così dinanzi ad un successo unico della propaganda di guerra e di odio. La storia è piena di imposture siffatte, a cominciare dalle invenzioni religiose sulla stregoneria. Ciò che, in materia, distingue la nostra epoca da quelle che l'hanno preceduta, è che la formidabile potenza dei media ha orchestrato in moda assordante e fino alla nausea "l'impostura del secolo". Guai, da trent'anni, a colui che osa denunciarla! Conoscerà a seconda dei casi galera, multe, percosse, insulti. La sua carriera potrà essere spezzata o compromessa. Sarà denunciato come nazista. Oppure non si darà voce alle sue tesi o si deformerà il suo pensiero. Non ci sarà un paese più spietato verso di lui della Germania".
Oggi, attorno ai contestate:ri che hanno osato prendersi la responsabilità di scrivere che le "camere a gas" hitleriane, comprese quelle di Auschwitz e di Majdanek, non sono che una menzogna storica, il muro del silenzio sta crollando. E già un progresso. Ma quanti insulti e deformazioni, quando uno storico come Georges Wellers si è deciso finalmente, dieci anni dopo la morte di Paul Rassinier, ad "esporre" una minima parte degli argomenti di questo ex deportato che ha avuto il coraggio di denunciare nei suoi scritti la menzogna delle "camere a gas"! L'intero mondo della stampa, l'intera letteratura, nella quale fa bella mostra un nazismo da sexshop, s'ingegna a diffondere la notizia che i neonazisti oserebbero negare l'esistenza dei forni crematori. Addirittura, che questi neonazisti pretenderebbero che nessun ebreo sia stato gassato. Quest'ultima formulaziene è abile. Dà infatti ad intendeie che i neonazisti, senza contestare l'esistenza delle "camere a gas", portino il loro cinismo fino a pretendere che solo gli ebrei avrebbero beneficiato del privilegio di non passare per le "camere a gas"!
Da parte mia, mi permetterè di formulare qui alcune osservazioni dedicate agli storici animati da vero spirito di ricerca.
Innanzitutto farò rilevare un paradosso. Mentre le "camere a gas" costituiscono, per la storiografia ufficiale, la pietra angolare del "sistema concentrazionario nazista" (e allora, per dimostrare il carattere intrinsecamente perverso e diabolico dei campi tedeschi in rapporto a tutti i campi di concentramento, passati e presenti, occorrerebbe ricostruire con estrema precisione il processo che ha portato i nazisti ad inventare, fabbricare e utilizzare questi tremendi mattatoi umani), si osserva, non senza stupore, che nell'impressionante bibliografia su questi campi non esiste un libro, un opuscolo, un articolo sulle "camere a gas" stesse! Attenzione a non farsi ingannare da certi titoli promettenti! Si esamini il contenuto stesso degli scritti. Chiamo "storiografia ufficiale" la storia scritta sull'argomento dei campi da istituzioni o da fondazioni che utilizzano parzialmente o interamente fondi pubblici.
Bisogna aspettare la pagina 541 della tesi di Olga Wormser-Migot sul Système concentrationnaire nazi, 1933 1945, per veder comparire una trattazione sulle "camere a gas". Ma il lettore si trova di fronte tre sorprese:
-- La trattazione in questione occupa solo tre pagine.
-- E' intitolata "Il problema delle camere a gas".
-- Questo "problema" non è altro che quello di sapere se le "camere a gas" di Ravensbrück (in Germania) e di Mauthausen (in Austria) siano realmente esistite; l'autrice conclude formalmente che non sono esistite e non esamina il problema delle "camere a gas" di Auschwitz o di altri campi, probabilmente perché in questi casi non esiste "problema" a suo giudizio. Ora, al lettore piacerebbe pur sapere perché un'analisi che permette di concludere alla nonesistenza di "camere a gas" in alcuni campi non sia più impiegata allorché si parla, ad esempio, di Auschwitz. Perché lo spirito critico si risveglia, qui, e perché, improvvisamente, cade, là, nel più profondo letargo? Dopo tutto, noi disponiamo, per la "camera a gas" di Ravensbrúck, di mille "prove", "certezze" e "testimonianze irrefutabili", ad L'niziare da quelle insistenti e circostanziate di una Marie-Claude Vaillant-Couturier o di una Germaine Tillion. C'è di più. Parecchi anni dopo la guerra e dinanzi ai tribunali inglese e francese, i responsabili di Ravensbrück (Suhren, Schwarzhuber, il dottor Treite) hanno continuato a confessare l'esistenza di una "camera a gas" nel loro campo! Sono giunti fino a descriverne vagamente il funzionamento! Alla fine, sono stati giustiziati proprio a causa di quella camera a gas fittizia, oppure si sono suicidati. Stesse confessioni, prima di morire o di essere giustiziati, di Ziereis per Mauthausen o di Kremer per Struthof. Oggi, si può visitare la pretesa "camera a gas" di Struthof e leggere in loco l'incredibile confessione di Kremer. Questa "camera a gas", proclamata "monumento storico", non è che una frode. Basta un minimo di spirito critico per rendersi conto che un'operazione di gassazione in quel piccolo locale sprovvisto di qualsiasi Ienuta ermetica si sarebbe tradotta in una catastrofe per i gassatori e la gente intorno. Per far credere all'autenticità di questa "camera a gas", garantita "in condizione originale", si è giunti a dare un grossolano colpo di scalpello in un sottile tramezzo spezzandone quattro piastrelle di ceramica. Si è così allargato il "foro" attraverso il quale Kremer avrebbe versato i cristalli di un gas a proposito del quale non ha potuto dire nulla, se non che, con l'aggiunta di un po'd'acqua, uccideva in un minuto! Come faceva Kremer ad impedire che il gas rifluisse attraverso il "foro"? Come poteva vedere le sue vittime attraverso uno spioncino che lasciava intravedere solo metà del locale? Come faceva a ventilare il locale prima di aprime la grossa porta rustica di legno grezzo? Forse bisognerebbe chiederlo all'impresa di lavori pubblici che, dopo la guerra, ha riportato il luogo alla supposta "condizione originale".
Parecchio tempo ancora dopo la guerra, prelati, docenti universitari e anche semplici individui rendevano testimonianze di una verità schiacciante sulle "camere a gas" di Buchenwald e Ji Dachau. Per Buchenwald, la "camera a gas" doveva scomparire in qualche modo da sola nelle profondità dello spirito di quanti l'avevano vista. Per Dachau, si è proceduto in altro modo. Dopo aver sostenuto, sull'esempio di monsignor Piguet, vescovo di Clermont, che la "camera a gas" era servita in particolare a gassare dei preti polacchi, la verità ufficiale è diventata a poco a poco la seguente: "Questa "camera a gas", iniziata nel 1943, era incompiuta nel 1945, alla liberazione del campo. Non ha potuto esservi gassato nessuno". Il piccolo locale presentato ai visitatori come "camera a gas" è, in realtà, perfettamente inoffensivo e, mentre si possiedono tutti i documenti edilizi immaginabili sulle costruzioni della Baracke X (crematorio e dintorni), non si capisce su quale documento, né d'altronde su quale inchiesta tecnica, ci si sia basati per parlare in questo caso di "camera a gas incompiuta" (?).
Nessun istituto storico ufficiale ha operato, per accreditare il mito delle "camere a gas", meglio dell'Istituto di storia contemporanea di Monaco. Lo dirige, dal 1972, Martin Broszat. Collaboratore di questo Istituto fin dal 1955, Broszat è diventato famoso nel 1958 per la pubblicazione (incompletal) delle sedicenti memorie di Rudolf Höss. Orbene, il 19 agosto 1960, questo storico ha annunciato ai suoi compatrioti sbalorditi che di "camere a gas" non ve ne sono mai state in tutto l'ex Reich, ma soltanto in alcuni "punti scelti", prima di tutto (?) in alcune località della Polonia, tra le quali AuschwitzBirkenau. Questa notizia sorprendente è stata da lui comunicata attraverso una semplice lettera al settimanale "Die Zeit" (p. 16). Il titolo dato alla lettera è stato singolarmente restrittivo: Keine Vergasung in Dachau (Nessuna gassazione a Dachau). Broszat non ha fornito, in appoggio alle sue affermazioni, la minima prova. Oggi, quasi diciotto anni dopo la lettera, né lui, né i suoi collaborwori hanno ancora dato la minima spiegazione di questo mistero. Ma sarebbe del massimo interesse sapere:
-- come Broszat dimostra che le "camere a gas" dell'ex Reich sono delle imposture;
-- come egli dimostra che le "camere a gas" sono state una realtà in Polonia;
-- perché le "prove", le "certezze", le "testimonianze" raccolte sui campi che geograficamente ci sono vicini, all'improvviso non hanno più valore, mentre rimangono vere le "prove", le "certezze", le "testimonianze" raccolte sui campi polacchi.
Per una specie di tacito accordo, neppure uno tra gli storici ufficiali ha pubblicamente affrontalo questi aspetti. Quante volte nella "storia della storia" ci si è affidati alla pura e semplice affermazione di un solo storico?
Ma veniamo alle "camere a gas" polacche.
Per affermare che sono esistile delle "camere a gas" a Belzec o a Treblinka, ci si basa essenzialmente sul Rapporto Gerstein. Questo documento di una SS, che è stata "suicidata" nel 1945 nella prigione di Cherche Midi, brulica di tali assurdità che da tempo è screditato agli occhi degli storici. Questo Rapporto non è d'altronde mai stato pubblicato, neppure tra i documenti del Tribunale militare di Norimberga, se non in forma inaccettabile (con cesuTe, falsificazioni, riscritture ... ). Non è mai stato reso pubblico con i suoi aberranti annessi (la "minuta" o, in tedesco, le "Ergänzungen").
Per quel che riguarda Majdanek, è d'obbligo una visita diretta. Essa è, se possibile, ancor più risolutiva di quella di Struthof. Flubblicherò uno studio al riguardo.
Per Auschwitz e Birkenau, si dispone fondamentalmente delle memorie di R. Höss, redatte sotto la sorveglianza dei suoi carcerieri polLechi. In loco si trovano un locale "rekonstruiert", e delle macerie.
Un'esecuzione col gas non ha niente a che vedere con una asfissia suicida o accidentale. Nel caso di un'esecuzione, il gassatore e i suoi aiutanti non devono correre il minimo rischio. Così, per le loro esecuzioni, gli americani utilizzano un gas sofisticato, e ciò in uno spazio ridottissimo ed ermeticamente chiuso. Dopo l'uso, il gas viene aspirato e neutralizzato. I guardiani devono attendere più di un'ora per entrare nel piccolo locale.
Ci si chiede come ad Auschwitz-Birkenau, ad esempio, si potevano tenere 2.000 uomini in un locale di 210 metri quadrati (!), quindi gettare (?) su di loro dei granuli del fortissimo insetticida Zyklon B; infine, immediatamente dopo la morte delle vittime, mandare, senza maschere antigas, in quel locale saturo di acido cianidrico, un gruppo di persone per estrarne i cadaveri impregnati di veleno. Due documenti degli archivi industriali tedeschi repertoriati dagli americani a Norimberga ci dicono d'altra parte che lo Zyklon B aderiva alle superfici, non poteva essere sottoposto a ventilazione forzata ed esigeva un'areazione di circa 24 ore, ecc. Altri documenti che si trovano in loco, negli archivi del rauseo di Stato di 0swiecim, e che non sono mai stati descritti da nessuna parte, mostrano d'altronde che quel locale di 210 metri quadrati, oggi in macerie, non era che un rudimentale obitorio ("Leichenkeller"), interrato (per proteggerlo dal caldo) e provvisto di un'unica e modesta porta d'entrata e d'uscita.
Sul crematorio di Auschwitz (come in generale su tutto il campo), c'è una mole enorme di documenti, comprese le fatture precise al pfennig o quasi. Invece, sulle "camere a gas" non si ha nulla: né un ordine di costruzione, né un progetto, né un'ordinazione, né una pianta, né una fattura, né una fotografia. In centinaia di processi, non si è riusciti a produrre niente di questo genere.
"Ero ad Auschwitz e posso assicurarvi che non c'era alcuna "camera a gas". Si è prestato appena ascolto ai testimoni a discarico che hanno avuto il coraggio di pronunciare questa frase. Sono stati processati. Ancora oggi, chiunque, in Germania, testimoni a favore di Thies Christophersen, che ha scritto La menzogna di Auschwitz, rischia una condanna per "oltraggio alla memoria dei morti".
All'indomani della guerra, i tedeschi, la Croce rossa internazionale, il Vaticano (pur così bene informato sulla Polonia), tutti hanno dichiarato pietosamente, con molti altri: "Le <camere a gas>? Non ne sappiamo niente".
Ma, mi chiedo oggi, come si possono sapere le cose quando non si sono verificate?
Non è esistita una sola "camera a gas" in un solo campo di concentramento tedesco: ecco la verità.
L'inesistenza delle "camere a gas" è una buona notizia che sarebbe sbagliato tenere ancora nascosta. Come denunciare "Fatima" in quanto impostura non significa attaccare una religione, così denunciare le "camere a gas" come una menzogna storica, non vuol dire prendersela con i deportati. Significa rispondere al dovere di dire la verità.
Avvertenza
Leggendo queste pagine, qualcuno potrebbe interpretare le mie idee come un tentativo di apologia del nazional-socialismo.
In realtà -- per ragioni che non starò ad esporre la persona, le idee o la politica di Hitler mi affascinano tanto poco quanto quelle di un Napoleone Bonaparte. Semplicemente, rifiuto di credere alla propaganda dei vincitori, per i quali Napoleone sarebbe stato "l'orco", mentre HitIer sarebbe stato "Satana".
Dev'esser chiaro per tutti che l'unica preoccupazione che anima le mie ricerche è quella della verità; chiamo "verità" il contrario dell'errore e della menzogna.
Riterrò diffamatoria ogni accusa o insinuazione di nazismo.
Di conseguenza, invito tutti, persone fisiche e persone morali, di diritto pubblico o di diritta privato, a riflettere prima di costringermi, con affermazioni, discorsi, scritti o azioni, a fare ricorso alla legge.
Copia di questo testo sarà inviata a istanze giudiziarie ed amministrative, come pure a giornali, raggruppamenti ed associazioni.
16 giugno 1978
--------------------------------------------------------------------------------
Prima pubblicazzione: Défense de l'Occident, giugno 1978, pp. 32-40.
Ripodutto in Serge Thion, Vérité historique ou vérité politique? Le dossier de l'affaire Faurisson. La question des chambres à gaz, Paris, La Vieille Taupe, 1979, pp. 83 ss, 90.
Riprodutto in Robert Faurisson, Ecrits révisionnistes, 1974-1998, 1999, vol. I, p. 55 ss.
Prima traduzione italiana: Il Caso Faurisson, a cura di Andrea Chersi, [1981], p. 13-20. Le note sono assente.
Nova traduzione in Il Caso Faurisson e il revisionismo olocaustico, Graphos, 1997, pp.69-76. Anche la, le note sono assente.
torgianf
18-02-2006, 18:06
Non è esistita una sola "camera a gas" in un solo campo di concentramento tedesco: ecco la verità.
tutti sappiamo che gli ebrei si sono suicidati in massa come i lemmings :rolleyes:
petelicchio
18-02-2006, 18:09
Non è esistita una sola "camera a gas" in un solo campo di concentramento tedesco: ecco la verità.
Non la sto neanche a leggere la tesi, le ho viste di persona alla risiera di San Sabba.
majin mixxi
18-02-2006, 18:09
tutti sappiamo che gli ebrei si sono suicidati in massa come i lemmings :rolleyes:
grazie,avanti il prossimo
Quindi lo Zyklon-B non fu mai usato? Mmmmmmmmmmm......
http://it.wikipedia.org/wiki/Zyklon-B
Basterebbe cercarne le tracce nei tessuti organici rimasti, dovrebbe essere possibile trovarne ancora.
I nazisti ordinarono alla Degesch di produrre lo Zyklon B senza l'avviso di pericolo chimico, contravvenendo alle leggi tedesche. Dopo la seconda guerra mondiale, due direttori della Tesch vennero processati da una corte militare britannica e vennero giustiziati per aver preso parte nella fornitura del materiale.
Dai bonifici effettuati dalle SS a questa società si deduce che furono forniti al campo di concentramento di Auschwitz:
* 2.211 kg Zyklon B nel 1942
* 5.000 kg Zyklon B nel 1943
* 500 kg Zyklon B nel 1944
...argomento molto spinoso...
...non voglio certo esprimere giudizi sulle vicende della seconda guerra mondiale...per ora intendo solo raccogliere dati che possano oggettivamente dare ragione o torto a quanto riportato in questo articolo...
...qualche link...
http://www.scrapbookpages.com/DachauScrapbook/KZDachau/CrematoriaArea/index.html
http://edp.org/Germany/Dachau.html
http://aelliott.com/picturebooks/travels/dachau_2001.htm
...ciao...
Giovannino
18-02-2006, 18:19
Ci sono numerose testimonianze di ex deportati al riguardo.
Discussione chiusa direi.
Le camere a gas sono esistite, purtroppo, e il cyclon-B è stato prodotto dall'azienda che poi è diventata la Bayer (fonte sulla produzione: Beppe Grillo).
subvertigo
18-02-2006, 18:20
Vedo che le giornate della memoria non servono proprio a nulla. :( :( :(
Vedo che le testimonanze dirette fra poco non ci saranno più... e si tenta di mistificare tutto ancora una volta.
Veramente orrendo.
:cry:
...un altro link a prima vista molto interessante e completo...
http://www.vho.org/GB/Books/dth/fndgcger.html
...ciao...
majin mixxi
18-02-2006, 18:22
...argomento molto spinoso...
...non voglio certo esprimere giudizi sulle vicende della seconda guerra mondiale...per ora intendo solo raccogliere dati che possano oggettivamente dare ragione o torto a quanto riportato in questo articolo...
...qualche link...
http://www.scrapbookpages.com/DachauScrapbook/KZDachau/CrematoriaArea/index.html
http://edp.org/Germany/Dachau.html
http://aelliott.com/picturebooks/travels/dachau_2001.htm
...ciao...
molto interessanti questi link,sopratutto il primo,personalmente credo che le camere ci fossero eccome ma forse non nella misura in cui pensavo
majin mixxi
18-02-2006, 18:23
ma qualcuno ha letto il primo post?
cosa ne pensa?
mi sembra tutto argomentato e documentato,tutto falso?
:confused:
giannola
18-02-2006, 18:40
molto interessanti questi link,sopratutto il primo,personalmente credo che le camere ci fossero eccome ma forse non nella misura in cui pensavo
non vorrei tacciarti del mostro, forse interpreto male le tue parole.
Non nella misura in cui pensavo ? Che cosa vuoi dire?
Che forse i nazisti sono più buoni perchè anzichè trovare 200 camere a gas, se ne trovano 10 ?
Sono gli stessi discorsi che quelli che non si mettono d'accordo sui numeri degli ebrei massacrati: sono 6 milioni, no sono 4.
Questo tipo di cose personalmente mi fa orrore e se c'è chi ancora trova la forza di scherzare, io proprio nn me la sento.
Trovo indegno mettersi a questionare sui numeri, trovo disumano sollevare dubbi del genere ed anche solo proporli per asserire che i vincitori hanno fatto propaganda contro i nazisti, dipingendoli come non sono.
Tempo fa ho detto che gli uomini primitivi avevano più rispetto per i morti e discutere su quante camere a gas abbiano tolto la vita a persone la cui unica colpa era essere ebrei non è un atto di rispetto nei loro confronti.
Detto questo mi autosegnalo per porre fine a questo indegno 3d.
Io non trovo il termine "revisionismo" nel dizionario :doh:
ciao
_____
Kars2
oscuroviandante
18-02-2006, 18:46
Forse non ci sono state così tante camere a gas come si legge nei libri di storia ...ma sono bastate a contribuire a 6 milioni e mezzo di Ebrei morti.
un link
http://www.gndesign.it/shoahnet/revisionismo.htm
FastFreddy
18-02-2006, 18:52
Nei campi di concentramento sono morti milioni di ebrei e centinaia di migliaia di zingari, omosessuali, malati di mente, oppositori politici, etc.
Basta usare la logica per capire che non si tratta di fatti inventati e comunque il valore di tale evento non dipende certo dal numero di vittime...
majin mixxi
18-02-2006, 18:53
Detto questo mi autosegnalo per porre fine a questo indegno 3d.
dipende da noi farlo diventare indegno o meno,a me piacerebbe poterne discutere tranquillamente
subvertigo
18-02-2006, 19:06
dipende da noi farlo diventare indegno o meno,a me piacerebbe poterne discutere tranquillamente
A me pare molto indegno aprire un thread mettendo in dubbio l'esistenza delle camere a gas e mettendo in grassetto:
"Non è esistita una sola "camera a gas" in un solo campo di concentramento tedesco: ecco la verità."
Si offende la memoria di milioni di persone trucidate da mostri della storia.
Poi non so tu che motivazioni hai avuto per riportare simili argomentazioni.
Goldrake_xyz
18-02-2006, 19:14
Azz. quella della Bayer non la sapevo .... http://img441.imageshack.us/img441/8244/dead8lh.gif
Il Nazionalsocialismo ebbe inizio con delle buone idee, ed inoltre Hitler
vuoleva riscattare la germania dalla pesante sconfitta della 1a guerra
mondiale.
Hitler desiderava una nazione unita e forte, costituita da persone che
fossero originarie del luogo, cioè da soli tedeschi.
In realtà Egli non aveva molta cultura, insomma era abbastanza
ignorante, (il vero teorico del nazismo fù Goebbels) e si fece prendere
da alcune manie di grandezza che lo portarono a compiere delle scelleratezze
veramente grandi. (Inoltre molti paesi esteri, vedevano mal volentieri l'europa
indipendente sotto un' unico comando.)
E queste follie, costarono all Germania una disfatta ancora peggiore
di quella subita nella 1a guerra mondiale.
I campi di concentrazione, sono solo il frutto di un regime ormai distrutto
e che quindi vuoleva fare una rappresaglia di tutti i presunti nemici
su cui poteva mettere le mani.
Quindi per rientrare in tema, penso sicuramente che ci siano stati
degli omicidi di massa, sia con la fucilazione, che con la camere a gas.
(ma siccome si doveva far presto, ci sono rimaste poche testimonianze)
Poi naturalmente, da cosa nasce cosa, e i vincitori hanno minimizzato i
loro "peccati" e amplificato smisuratamente quelli degli sconfitti.
Appropos, gli "alleati" stanno facendo gli stessi campi di concentramento
in iraq e dintorni, solo che hanno proibito alla stampa di accedere
(x motivi militari) a questi siti ... :sofico:
:rolleyes:
zerothehero
18-02-2006, 19:16
http://www.gndesign.it/shoahnet/revisionismo.htm
Durante le due guerre mondiali, la Germania fu sempre impegnata a fronteggiare le epidemie di tifo che scoppiavano a causa dai pidocchi introdotti nei traffici commerciali con l'oriente. Ciò spiega il fatto che i prigionieri dei campi di concentramento tedeschi raccontino della rasatura dei capelli, delle docce frequenti e di altre procedure d'igiene quali il trattamento dei locali con un insetticida, lo Zyclon. Ciò spiega inoltre l'elevato tasso di mortalità nei campi e la presenza al loro interno dei forni crematori.
Mamma cosa c'è scritto lì...ci vuole coraggio a scrivere cose del genere.
Dire che i forni crematori erano stati costruiti per far fronte alla naturale mortalità dei campi di prigionia è davvero grossa.
7000 sono stati i sopravvissuti al Auschwitz – Birkenau (togliendo quelli morti nelle lunghe marce della morte) su più di un milione di prigionieri che sono passati per quel campo.
Meno del 1% di sopravvivenza...e la chiama naturale l'autore questo tasso.. :mc: che coraggio.. :rolleyes:
Nessun campo di prigionia (che non sia di sterminio) ha tassi così bassi di sopravvivenza..
Amu_rg550
18-02-2006, 19:16
non c'è nulla di male del discutere argomentando così come è nato e si è sviluppato questo thread, adesso non esageriamo.
non ritengo che censurare o chiudere queste discussioni contribuisca a fare chiarezza, a teorie alternative bisogna rispondere in modo chiaro, senza reticenze.
fintanto che la discussione sta nei limiti del lecito è giusto che stia aperta.
-kurgan-
18-02-2006, 19:18
dubito fortemente che l'autore di quell'articolo abbia mai parlato con dei sopravvissuti ad un campo di concentramento.
perchè mai si dovrebbe credere a lui e alle sue supposizioni e non a chi è tornato da quell'inferno?
zerothehero
18-02-2006, 19:18
non c'è nulla di male del discutere argomentando così come è nato e si è sviluppato questo thread, adesso non esageriamo.
non ritengo che censurare o chiudere queste discussioni contribuisca a fare chiarezza, a teorie alternative bisogna rispondere in modo chiaro, senza reticenze.
fintanto che la discussione sta nei limiti del lecito è giusto che stia aperta.
Ho ricevuto anch'io la segnalazione e neppure io credo che ci siano gli estremi per la chiusura del thread.
Il negazionismo lo si smonta nel merito, non lo si chiude.
giannola
18-02-2006, 19:18
Mamma cosa c'è scritto lì...ci vuole coraggio a scrivere cose del genere.
Dire che i forni crematori erano stati costruiti per far fronte alla naturale mortalità dei campi di prigionia è davvero grossa.
7000 sono stati i sopravvissuti al Auschwitz – Birkenau (togliendo quelli morti nelle lunghe marce della morte) su più di un milione di prigionieri che sono passati per quel campo.
Meno del 1% di sopravvivenza...e la chiama naturale l'autore questo tasso.. :mc: che coraggio.. :rolleyes:
ho letto le risposte dei mod, mi sottometto ma nn cambio idea su quest'insulso 3d offensivo dei milioni di morti :muro:
subvertigo
18-02-2006, 19:19
non c'è nulla di male del discutere argomentando così come è nato e si è sviluppato questo thread, adesso non esageriamo.
non ritengo che censurare o chiudere queste discussioni contribuisca a fare chiarezza, a teorie alternative bisogna rispondere in modo chiaro, senza reticenze.
fintanto che la discussione sta nei limiti del lecito è giusto che stia aperta.
Rispetto la decisione ma non la condivido.
Vale quello che ho detto nel mio ultimo post e sono d'accordo con giannola. mi disiscrivo dalla discussione.
PS: ho mandato io la segnalazione
paditora
18-02-2006, 19:27
Vabbè ammettiamo pure che le camere a gas non siano esistite.
Però che abbiano sterminato milioni di persone è un dato di fatto.
Si sono visti in un sacco di documentari le torture che facevano agli ebrei.
Pure quei video sono falsi?
torgianf
18-02-2006, 19:33
grazie,avanti il prossimo
la mia teoria e' valida tanto quella di questo dottorone.
cos'e' che ti sfugge?
oscuroviandante
18-02-2006, 19:35
Mamma cosa c'è scritto lì...ci vuole coraggio a scrivere cose del genere.
Dire che i forni crematori erano stati costruiti per far fronte alla naturale mortalità dei campi di prigionia è davvero grossa.
7000 sono stati i sopravvissuti al Auschwitz – Birkenau (togliendo quelli morti nelle lunghe marce della morte) su più di un milione di prigionieri che sono passati per quel campo.
Meno del 1% di sopravvivenza...e la chiama naturale l'autore questo tasso.. :mc: che coraggio.. :rolleyes:
Nessun campo di prigionia (che non sia di sterminio) ha tassi così bassi di sopravvivenza..
attenzione: non ho linkato un sito revisionista ma il sito italiano sulla Shoah ;)
indelebile
18-02-2006, 19:37
io direi che basterebbe aprire google scrivere Robert Faurisson e guardare il primo risultato, ecco sarebbe sufficiente
o anche questo link (http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/negaz-ita/negaz2.htm)
zerothehero
18-02-2006, 19:40
attenzione: non ho linkato un sito revisionista ma il sito italiano sulla Shoah ;)
Non ho visto la fonte..ho solo commentato il coraggio di dire che "è naturale" in un campo di prigionia avere un tasso inferiore all'1% di sopravvissuti.
Non esiste che un campo di prigionia abbia una mortalità così elevata a meno che non sia un campo di sterminio.
Chiunque dica una cosa del genere non sa quello che dice.
L'articolo non sta negando lo sterminio degli internati nei lager, ma i mezzi usati per lo sterminio. Per come erano le condizioni di vita nei campi (lavoro forzato senza un'adeguata nutrizione, condizioni igieniche e sanitarie inesistenti) un tasso di mortalità così alto anche senza camere a gas non mi stupisce.
Del resto basta considerare che per la Germania i prigionieri dei lager non erano null'altro che schiavi da utilizzare nello sforzo bellico e non si vede per quali motivo bisognava farli morire gassati piuttosto che non di lavoro o per esperimenti.
MSciglio
18-02-2006, 19:45
Personalmente trovo la discussione interessante e non offensiva nei confronti delle vittime. E' soltanto una versione alternativa fornita da pseudo-storici.
L'articolo presentato non espone alcuna evidenza circonstanziata e contiene solamente improbabili ipotesi per altro non documentate adeguatamente.
Portare come dato il fatto che alcuni internati sopravvissuti non fossero a conoscenza della presenza delle camere a gas dimostra un'ingenuita' che uno storico dell'olocausto non dovrebbe avere. E' evidente che gran parte dei prigionieri non avesse la possibilita' di entrare in contatto con le camere a gas, se non quando era troppo tardi. Ci sono tuttavia moltissime testimonianze di sopravvissuti il cui lavoro consisteva nel rimuovere i cadaveri dalle camere a gas o di medici prigionieri che hanno avuto modo di vedere come stavano esattamente le cose e questa gente certamente non si sogna nemmeno di negare l'evidenza per altro avvalorata anche dalle testimonianze di ex SS o ex medici SS.
Per chi fosse interessato all'argomento consiglio vivamente il libro "I medici nazisti" di Rober Jay Lifton. Il libro di Lifton e' basato esclusivamente sulle testimonianze dei sopravvissuti e fornisce una visione estremamente chiara di cosa fosse realmente Auschwitz e i campi di concentramento.
-kurgan-
18-02-2006, 19:45
L'articolo non sta negando lo sterminio degli internati nei lager, ma i mezzi usati per lo sterminio. Per come erano le condizioni di vita nei campi (lavoro forzato senza un'adeguata nutrizione, condizioni igieniche e sanitarie inesistenti) un tasso di mortalità così alto anche senza camere a gas non mi stupisce.
Del resto basta considerare che per la Germania i prigionieri dei lager non erano null'altro che schiavi da utilizzare nello sforzo bellico e non si vede per quali motivo bisognava farli morire gassati piuttosto che non di lavoro o per esperimenti.
credo pure io che la maggior parte sia morta di stenti, ma la cosa era assolutamente voluta.. non importa se si manda alla morte qualcuno tramite gas o facendolo schiantare dalla fatica, dalla fame e dalle malattie.. si cerca cmq la sua morte.
cmq alle camere a gas ci credo perchè ne hanno parlato i sopravvissuti, che non hanno motivo per mentire.
gighen78
18-02-2006, 19:48
Sinceramente il fatto che gli abitanti vicini a Auschwitz sentissero un odore forte di pollame bruciato a pochi kn di distanza gia mi toglie il dubbio.Vedetevi il documentario di Steven Spielberg "gli ultimi giorni" in merito (contenuto nel film Schindler's list).A
zerothehero
18-02-2006, 19:48
L'articolo non sta negando lo sterminio degli internati nei lager, ma i mezzi usati per lo sterminio. Per come erano le condizioni di vita nei campi (lavoro forzato senza un'adeguata nutrizione, condizioni igieniche e sanitarie inesistenti) un tasso di mortalità così alto anche senza camere a gas non mi stupisce.
Del resto basta considerare che per la Germania i prigionieri dei lager non erano null'altro che schiavi da utilizzare nello sforzo bellico e non si vede per quali motivo bisognava farli morire gassati piuttosto che non di lavoro o per esperimenti.
Un campo di prigionia non può avere - dell'1% di sopravvivenza.
Perchè un tasso così basso è indice di una precisa volontà di sterminio, non è affatto dovuta a difficoltà di ordine logistico o di alimentazione per i detenuti, tanto è vero che almeno settimanalmente giungevano nuovi treni con nuovi detenuti.
Se puoi portare dei detenuti, può portare anche le derrate alimentari in grado di sostenere i detenuti.
La sottoalimentazione a quei livelli è volontà di sterminio.
Poi abbiamo sottomano i documenti della soluzione finale, abbiamo le testimonianze (a seguito del processo ad Eichmann) sulla volontà di sterminare tutti gli ebrei e quant'altro..quindi di che stiamo parlando? :confused: che gli ebrei sono spariti per incanto o sono morti per cause naturali? :confused:
gighen78
18-02-2006, 19:50
Sinceramente il fatto che gli abitanti vicini a Auschwitz sentissero un odore forte di pollame bruciato a pochi kn di distanza gia mi toglie il dubbio.Vedetevi il documentario di Steven Spielberg "gli ultimi giorni" in merito (contenuto nel film Schindler's list).A San Sabba a Trieste sono ancora integri i forni crematori
A Auschwitz io sono stato e i forni anche se ricostruiti li ho visti e ci sono foto pure di persone che se ne vanno dentro il forno con il fumo che esce dal camino.Mi sembra abbastanza.Per non parlare del fatto che al processo di Norimberga vari ss tedeschi confermarono il tutto.Quindi mi sembra che le prove siano schiaccianti!!
Un campo di prigionia non può avere - dell'1% di sopravvivenza.
Perchè un tasso così basso è indice di una precisa volontà di sterminio, non è affatto dovuta a difficoltà di ordine logistico o di alimentazione per i detenuti, tanto è vero che almeno settimanalmente giungevano nuovi treni con nuovi detenuti.
Se puoi portare dei detenuti, può portare anche le derrate alimentari in grado di sostenere i detenuti.
La sottoalimentazione a quei livelli è volontà di sterminio.
Poi abbiamo sottomano i documenti della soluzione finale, abbiamo le testimonianze (a seguito del processo ad Eichmann) sulla volontà di sterminare tutti gli ebrei e quant'altro..quindi di che stiamo parlando? :confused: che gli ebrei sono spariti per incanto o sono morti per cause naturali? :confused:
Ma chi mette in dubbio la volontà di sterminio? Sono i mezzi usati che vengono messi in discussione. Lavorare 14 e più ore al giorno praticamente denutriti, in condizioni igieniche pietose senza il minimo di cure ammazza come se non di più di una camera a gas.
Gli inabili al lavoro venivano direttamente fucilati o messi in pulmini in cui il gas di scarico veniva portato dentro la vettura (principio simile ad una camera a gas ma sicuramente di più rapida realizzazione)
MSciglio
18-02-2006, 19:55
L'articolo non sta negando lo sterminio degli internati nei lager, ma i mezzi usati per lo sterminio. Per come erano le condizioni di vita nei campi (lavoro forzato senza un'adeguata nutrizione, condizioni igieniche e sanitarie inesistenti) un tasso di mortalità così alto anche senza camere a gas non mi stupisce.
Del resto basta considerare che per la Germania i prigionieri dei lager non erano null'altro che schiavi da utilizzare nello sforzo bellico e non si vede per quali motivo bisognava farli morire gassati piuttosto che non di lavoro o per esperimenti.
Non e' esattamente cosi'. I campi di concentramento/sterminio non erano in grado di gestire il sempre crescente afflusso di prigionieri che arrivavano da tutta l'Europa ed era necessaria una qualche forma di "snellimento forzato" della popolazione dei campi. Vogliamo negare anche che ci fossero delle selezioni non appena arrivava il carico di prigionieri?
MSciglio
18-02-2006, 19:59
Ma chi mette in dubbio la volontà di sterminio? Sono i mezzi usati che vengono messi in discussione. Lavorare 14 e più ore al giorno praticamente denutriti, in condizioni igieniche pietose senza il minimo di cure ammazza come se non di più di una camera a gas.
Gli inabili al lavoro venivano direttamente fucilati o messi in pulmini in cui il gas di scarico veniva portato dentro la vettura (principio simile ad una camera a gas ma sicuramente di più rapida realizzazione)
Questo avveniva durante la prima fase dello sterminio, quando ancora si sperimentava la sostanza chimica da usare per uccidere i prigionieri. Inizialmente si utilizzava il monossido di carbonio e i pulmini erano solo per sperimentare per poi applicare su larga scala. Non essendo risultata adeguata si e' poi passati allo Zyklon-B che garantiva una morte piu' veloce ed era di piu' facile reperibilita'.
La fucilazione fu abbandonata praticamente subito per i traumi psicologici che causavano al personale del plotone di esecuzione.
shambler1
18-02-2006, 20:00
Ho ricevuto anch'io la segnalazione e neppure io credo che ci siano gli estremi per la chiusura del thread.
Il negazionismo lo si smonta nel merito, non lo si chiude.
Mica tanto. Il revisionismo è punito con il carcere.
Non e' esattamente cosi'. Il campi di concentramento/sterminio non erano in grado di gestire il sempre crescente afflusso di prigionieri che arrivavano da tutta l'Europa ed era necessaria una qualche forma di "snellimento forzato" della popolazione dei campi. Vogliamo negare anche che ci fossero delle selezioni non appena arrivava il carico di prigionieri?
Da quel che ho letto, sopratutto dopo l'invasione dell'unione sovietica per evitare il "sovraffollamento" gli ebrei sovietici venivano direttamente fucilati per "fare posto" a quelli provenienti dal resto dell'europa occupata.
MSciglio
18-02-2006, 20:04
Da quel che ho letto, sopratutto dopo l'invasione dell'unione sovietica per evitare il "sovraffollamento" gli ebrei sovietici venivano direttamente fucilati per "fare posto" a quelli provenienti dal resto dell'europa occupata.
Le fucilazioni avvenivano come hai detto tu nel periodo iniziale, ovvero nel periodo dell'invasione dell'unione sovietica avvenuta nel 1941.
^TiGeRShArK^
18-02-2006, 20:39
A Auschwitz io sono stato e i forni anche se ricostruiti li ho visti
http://www.gamestar.cz/starwars/jkjo/fotogalerie%5Cyoda.jpg
seguire il lato oscuro della forza sbagliato è! :O
:rotfl:
LittleLux
18-02-2006, 21:15
Il punto è che nei campi sono morte 13.000.000 di persone. E' di questo che bisognerebbe parlare, del perchè si arrivò a pianificare questo sterminio di massa. I metodi di uccisione, poi, sono questioni secondarie, se vogliamo; e comunque le testimonianze dei sopravvissuti ai lager, circa l'utilizzo delle camere a gas, non si contano. Io, personalmente, ho conosciuto uno zio di mio padre che, ragazzetto, fu deportato prima in Germania e poi rinchiuso in un campo polacco in seguito ai fatti dell'8 Settembre (rimase fedele al Re). Bè, ho avuto la fortuna di sentire direttamente da lui quel che accadeva. Fu costretto in un primo tempo a spolettare le bombe inesplose dei bombardamenti su Berlino, poi a seppellire e cremare gli ebrei gasati una volta internato. Fu liberato dai russi.
CONFITEOR
19-02-2006, 00:45
molto interessanti questi link,sopratutto il primo,personalmente credo che le camere ci fossero eccome ma forse non nella misura in cui pensavo
ma questo è ovvio, erano l'eccezione e non la regola, il fatto è che i negazionisti costruiscono una loro ipotetica versione di olocausto facile poi da negare.
La germania era ed è uno dei paesi più civili d'europa, e hitler andò al potere su un castello di mistificazioni,
semplicemente non si poteva dire al popolo tedesco 'ammazzate gli ebrei in quanto ebrei' , lo avrebbero nettamente rifiutato, e sarebbe stato anche illegale.
Lo sterminio, che pure ci fu, dovette quindi procedere per vie oblique e clandestine.
I nazisti furono quindi limitati dallo stesso popolo tedesco, certamente non interamente nazista,
non è quindi la loro volontà di sterminio ad essere messa in discussione,
se furono capaci di fare quello che fecero con un popolo in maggioranza non nazista,
figuriamoci quello che avrebbero fatto avendone la possibilità.
Possiamo anche citare l'ordinanza di immediata fucilazione per i commissari politici comunisti, disattesa dalla maggior parte dei generali.
ed erano sempre corpi speciali, non la wehrmacht a procedere alle fucilazioni di massa all'est.
Campi di stermio e campi di lavoro
In effetti i campi di sterminio non esistevano, i tedeschi non l'avrebbero accettato, i campi di concentramento erano tutti campi di lavoro,
però gli ebrei subivano il trattamento peggiore, senza alcuna colpa, anche rispetto ai criminali, pochissimo cibo, niente medicine, disciplina durissima
C'erano poi gli inabili al lavoro, malati, vecchi, bambini,
questi, a secondo di chi dirigeva il campo, potevano anche essere soppressi immediatamente nelle camere a gas.
ma non è solo questione di lager, nel solo ghetto di varsavia, nonostante le deportazioni, morirono di stenti oltre 500.000 ebrei,
in russia gli ebrei venivano immediatamente fucilati da corpi speciali appositi,
oppure asfissiati col gas degli scarichi degli automezzi,
non ci vuol molto a costruire delle camere a gas dunque...
il numero delle vittime totali dell'olocausto pare che vada però ridimensionato a circa 4,5 milioni.
Aggiungo che l'olocausto non viene solo utilizzato per giustificare lo stato di israele,
ma anche per l'occupazione sovietica dell'europa est e per quella americana dell'europa ovest,
parimenti anche l'esistenza di movimenti neonaziasti e neofascisti giustifica il proseguimento dell'occupazione dell'europa.
CONFITEOR
19-02-2006, 01:08
Il Nazionalsocialismo ebbe inizio con delle buone idee
Poi naturalmente, da cosa nasce cosa, e i vincitori hanno minimizzato i
loro "peccati" e amplificato smisuratamente quelli degli sconfitti.
Appropos, gli "alleati" stanno facendo gli stessi campi di concentramento
in iraq e dintorni, solo che hanno proibito alla stampa di accedere
(x motivi militari) a questi siti ... :sofico:
Il Nazismo aveva all'inizio le idee che realizzò in seguito, esso indubbiamente portò alla rovina l'italia e tutta l'europa.
I primi campi di concentramento/sterminio moderni di cui ho notizia furono quelli statunitensi per l'imprigionamenti dei nativi, e furono preceduti dalla pratica di dare una ricompensa per ogni capigliatura di indiano riportata, si parla anche di coperte infettate col vaiolo...
Successivamente furono usati dagli inglesi, durante la guerra di conquista del sud africa,per rinchiudervi donne e bambini boeri a morire di fame per costringere i combattenti boeri alla resa
ma dai che nn esisitono i forni e nemmeno i campi di concentramento li han fatti gli americani e i sovietici quando hanno invaso la germania eppoi... gli americani si son tirati le torri giu da soli, aldo moro l ha ucciso la Dc, elvis moana jfk sono sempre vivi eppoi eppoi?
CONFITEOR
19-02-2006, 01:16
ma dai che nn esisitono i forni e nemmeno i campi di concentramento li han fatti gli americani e i sovietici quando hanno invaso la germania eppoi... gli americani si son tirati le torri giu da soli, aldo moro l ha ucciso la Dc, elvis moana jfk sono sempre vivi eppoi eppoi?
Oggi il politico più vicino a hitler è il presidente degli stati uniti d'america, e non lo dico solamente io....
zerothehero
19-02-2006, 16:06
Mica tanto. Il revisionismo è punito con il carcere.
Non siamo in Austria..
Il negazionismo sullo sterminio è punito ai sensi della legge, non il revisionismo.
giannola
19-02-2006, 16:29
Da quel che ho letto, sopratutto dopo l'invasione dell'unione sovietica per evitare il "sovraffollamento" gli ebrei sovietici venivano direttamente fucilati per "fare posto" a quelli provenienti dal resto dell'europa occupata.
mai sentito parlare della soluzione finale ?
giannola
19-02-2006, 16:32
Oggi il politico più vicino a hitler è il presidente degli stati uniti d'america, e non lo dico solamente io....
non mi risulta che bush ce l'abbia con gli ebrei
zerothehero
19-02-2006, 16:35
Da quel che ho letto, sopratutto dopo l'invasione dell'unione
sovietica per evitare il "sovraffollamento" gli ebrei sovietici venivano direttamente fucilati per "fare posto" a quelli provenienti dal resto dell'europa occupata.
La fucilazione in massa di centinaia di migliaia di deportati non era fattibile...come metodo fu escluso categoricamente durante la conferenza sulla soluzione finale.
PRimo perchè è del tutto antieconomico, secondo perchè non puoi liquidare in un campo così tante persone senza far "agitare" i detenuti, terzo perchè è più veloce la gasazione.
da wikipedia:
All'inizio del dibattito, Heydrich espose il problema del trasporto degli ebrei di tutta Europa nell'area di influenza tedesca. Dopo varie discussioni venne presa la decisione di compiere una vera e propria pulizia etnica, uno sterminio totale della razza ebraica dall'Europa.
A questo punto restava da decidere il modo con cui questo sterminio andava effettuato: le fucilazioni di massa, infatti, eseguite fino ad allora da gruppi speciali delle SS (Einsatzgruppen), creavano tuttavia molti problemi ai soldati, per cui venne scartata.
Fu il colonnello Eichmann a proporre l'uso del gas per uccidere gli ebrei e dei forni crematori per eliminare i cadaveri.
Fra i partecipanti alla conferenza, l'unico probabilmente a pronunciarsi contro lo sterminio totale della razza ebraica fu Wilhelm Kritzinger, che però non riuscì a far valere il suo punto di vista.
Durante la conferenza fu redatto il cosiddetto Protocollo di Wannsee, di cui ci è pervenuta una sola trascrizione, che è la copia di Martin Luther.
In questo protocollo viene ribadita la "selezione naturale" degli ebrei, quindi l'inferiorità della loro razza e la necessità di procedere ad una soluzione finale.
Cmq per i negazionisti...questo è un documento stilato dai gerarchi tedeschi sugli ebrei
http://www.olokaustos.org/imgs/pics/docs/wannsee/wannsee06.jpg
Se non sono stati sterminati dove sono? :read:
PRima della guerra vi erano 11milioni di ebrei dopo la guerra->5milioni di ebrei.
nomeutente
20-02-2006, 09:37
Mi pareva di aver scritto molti post in questo 3d.
Dove sono finiti? :mbe:
Amu_rg550
20-02-2006, 09:41
Mi pareva di aver scritto molti post in questo 3d.
Dove sono finiti? :mbe:segati perchè mi stai antipatico :O
http://www.hwupgrade.it/forum/announcement.php?f=88&announcementid=112 è in rilievo in tutte le sezioni del forum ;)
Lucio Virzì
20-02-2006, 13:00
Cade a fagiuolo:
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/irving/irving/irving.html
Lo storico britannico sotto processo a Vienna per apologia
del nazismo ammette l'esistenza dello sterminio degli ebrei
Olocausto, Irving il negazionista
"Mi sono sbagliato, sono colpevole'
VIENNA - Dietro front dello storico britannico, a lungo negazionista dell'Olocausto. In un aula di tribunale. David Irving si è dichiarato oggi colpevole in base alla legge austriaca al processo che si è aperto oggi a Vienna per apologia del nazismo. Rispondendo a una domanda del giudice, Irving, ha detto "sì, mi riconosco colpevole" (in seguito alla legge austriaca che vieta l'apologia del nazismo) aggiungendo che "dovrò in parte rivedere i miei libri" e che dovrà chiedere scusa alle persone offese (nella fattispecie gli ebrei).
Davanti ai giudici Irving ha anche ribadito di essere giunto alla conclusione, sulla base di sue nuove ricerche, di essersi sbagliato e di essersi distanziato dalle sue tesi del passato. Irving ha detto di riconoscere adesso l'esistenza delle camere a gas e dell'Olocausto. In realtà già lo scorso dicembre lo storico autodidatta aveva ammesso di essersi sbagliato e di aver trovato, in documenti conservati in archivi a Mosca e Londra, le prove dello sterminio degli ebrei durante il nazismo.
L'accusa ha basato il suo impianto accusatorio su una serie di citazioni che negavano l'esistenza dell'Olocausto e delle camere a gas prese da interviste e da libri di Irving in passato. Il dispositivo principale dell'avvocato della difesa è stato incentrato invece sui seguenti punti: i reati imputati a Irving risalgono a 17 anni fa; l'imputato, essendo di nazionalità britannica, non necessariamente poteva sapere all'epoca la severità della legge austriaca che vieta l'apologia del nazismo; inoltre, secondo la difesa, a favore di Irving sta il fatto che egli si dichiara colpevole, che non è pericoloso in Austria e che ha 67 anni. Tutto questi elementi, dovrebbero a suo avviso valere da attenuanti per un'eventuale condanna.
(20 febbraio 2006)
^TiGeRShArK^
20-02-2006, 14:36
Informati bene, quella dei lemmings è una leggenda.
immagino si riferisse al gioco x pc molto in voga TAAANTI anni fa ispirato a quelle simpatike creaturine proprio da quella leggenda metropolitana :p
Se non sono stati sterminati dove sono? :read:
PRima della guerra vi erano 11milioni di ebrei dopo la guerra->5milioni di ebrei.
E' una domanda che continui a ripetere... Le condizioni di vita del lager erano sufficienti ad uno sterminio, proprio per il fatto che li si faceva lavorare fino ad ammazzarli (oltre al freddo, alle malattie, alla denutrizione). Se le camere a gas sono state usate (cosa che ritengo probabile, ma data l'assenza di documenti ufficiali tedeschi almeno un minimo dubbio resta) il loro contributo allo sterminio non lo ritengo significativo. Dove sono finiti i morti? Nelle fosse comuni e, successivamente, nei forni crematori.
Qui c'è la trascrizione della conferenza di wansee che hai citato. In cui praticamente si scrive che gli ebrei vengono fatti ammazzare di lavoro e per cause naturali, i sopravvissuti verranno "trattati adeguatamente", senza fare menzione alle camere a gas (mentre successivamente non ci sono problemi a citare, per esempio le sterilizzazioni, o in altri documenti nazisti a citare l'eutanasia per i malati di mente)
trascrizione (http://www.writing.upenn.edu/~afilreis/Holocaust/wansee-transcript.html)
MSciglio
20-02-2006, 15:30
E' una domanda che continui a ripetere... Le condizioni di vita del lager erano sufficienti ad uno sterminio, proprio per il fatto che li si faceva lavorare fino ad ammazzarli (oltre al freddo, alle malattie, alla denutrizione). Se le camere a gas sono state usate (cosa che ritengo probabile, ma data l'assenza di documenti ufficiali tedeschi almeno un minimo dubbio resta) il loro contributo allo sterminio non lo ritengo significativo. Dove sono finiti i morti? Nelle fosse comuni e, successivamente, nei forni crematori.
Qui c'è la trascrizione della conferenza di wansee che hai citato. In cui praticamente si scrive che gli ebrei vengono fatti ammazzare di lavoro e per cause naturali, i sopravvissuti verranno "trattati adeguatamente", senza fare menzione alle camere a gas (mentre successivamente non ci sono problemi a citare, per esempio le sterilizzazioni, o in altri documenti nazisti a citare l'eutanasia per i malati di mente)
trascrizione (http://www.writing.upenn.edu/~afilreis/Holocaust/wansee-transcript.html)
E le selezioni sulle banchine, nei blocchi medici e nelle baracche a cosa sarebbero servite se non a scegliere chi non era in grado di essere produttivo e quindi eliminarlo? Chi lo dice ai componenti dei sonderkommando che i corpi che erano costretti a rimuovere da quelle che loro sostengono essere camere a gas che quelle persone morirono di stenti mentre per qualche curiosa coincidenza si trovavano tutti nello stesso posto e tutti nudi?
matrizoo
20-02-2006, 16:45
mmm, si comincia cosi' immagino...prima neghiamo l'esistenza delle camere a gas poi fra 50 anni ci si dimentica pure del resto.
bello...
mi spiegate per quale motivo dovremmo credere a questa teoria?
con tutto quello che hanno fatto i nazisti gli alleati avevano forse bisogno di rincarare la dose inventandosi le camere a gas?
non erano a tenuta stagna? :D
ecchissenefrega, dopo i primi soldati morti dal gas rimasto si saranno fatti furbi e avranno aspettato di piu' prima di entrare...
ma che stupide teorie, veramente senza un senso :O
lo vedete quel che succede con gli americani vero?
io sono sempre convinto che cio' che hanno fatto i nazisti si potrebbe ripetere in qualsiasi epoca, e' proprio l'uomo che e' fatto male :rolleyes:
majin mixxi
20-02-2006, 18:10
Cade a fagiuolo:
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/irving/irving/irving.html
Lo storico britannico sotto processo a Vienna per apologia
del nazismo ammette l'esistenza dello sterminio degli ebrei
Olocausto, Irving il negazionista
"Mi sono sbagliato, sono colpevole'
VIENNA - Dietro front dello storico britannico, a lungo negazionista dell'Olocausto. In un aula di tribunale. David Irving si è dichiarato oggi colpevole in base alla legge austriaca al processo che si è aperto oggi a Vienna per apologia del nazismo. Rispondendo a una domanda del giudice, Irving, ha detto "sì, mi riconosco colpevole" (in seguito alla legge austriaca che vieta l'apologia del nazismo) aggiungendo che "dovrò in parte rivedere i miei libri" e che dovrà chiedere scusa alle persone offese (nella fattispecie gli ebrei).
Davanti ai giudici Irving ha anche ribadito di essere giunto alla conclusione, sulla base di sue nuove ricerche, di essersi sbagliato e di essersi distanziato dalle sue tesi del passato. Irving ha detto di riconoscere adesso l'esistenza delle camere a gas e dell'Olocausto. In realtà già lo scorso dicembre lo storico autodidatta aveva ammesso di essersi sbagliato e di aver trovato, in documenti conservati in archivi a Mosca e Londra, le prove dello sterminio degli ebrei durante il nazismo.
L'accusa ha basato il suo impianto accusatorio su una serie di citazioni che negavano l'esistenza dell'Olocausto e delle camere a gas prese da interviste e da libri di Irving in passato. Il dispositivo principale dell'avvocato della difesa è stato incentrato invece sui seguenti punti: i reati imputati a Irving risalgono a 17 anni fa; l'imputato, essendo di nazionalità britannica, non necessariamente poteva sapere all'epoca la severità della legge austriaca che vieta l'apologia del nazismo; inoltre, secondo la difesa, a favore di Irving sta il fatto che egli si dichiara colpevole, che non è pericoloso in Austria e che ha 67 anni. Tutto questi elementi, dovrebbero a suo avviso valere da attenuanti per un'eventuale condanna.
(20 febbraio 2006)
è stato condannato a tre anni di reclusione
dottormaury
20-02-2006, 19:22
non ho letto tutti gli interventi, ma sicurament lo farò, quello che mi premeva dire è che poco importa che le camera a gas fossero 2, 10 o 200, poco conta il "modo" in cui la gente è stata uccisa, quello che conta è che della gente è stata uccisa.
non è che dove non gasavano erano piu' buoni non si può pesare l'atrocità di un gento come l'omicidio.
zerothehero
20-02-2006, 19:26
mmm, si comincia cosi' immagino...prima neghiamo l'esistenza delle camere a gas poi fra 50 anni ci si dimentica pure del resto.
bello...
Il giochetto è chiaro e palese..prima smontiamo "le camere a gas" poi a poco a poco neghiamo che lo sterminio sia mai avvenuto.. :mc:
majin mixxi
20-02-2006, 19:32
Il giochetto è chiaro e palese..prima smontiamo "le camere a gas" poi a poco a poco neghiamo che lo sterminio sia mai avvenuto.. :mc:
bah questa è la tua personale visione della cosa,la verità alla fine è una sola e non si puo' cambiare
giannola
20-02-2006, 19:34
qualcuno dovrebbe avere la cortesia di spiegarmi l'utilità di questo 3d.
zerothehero
20-02-2006, 19:37
bah questa è la tua personale visione della cosa,la verità alla fine è una sola e non si puo' cambiare
Molti storiografi avrebbero qualcosina da dire su questa tua affermazione.. :)
... negare l'uso delle camere a gas (che furono confermate da Eichmann e da altri gerarchi nazisti) è davvero coraggioso.
zerothehero
20-02-2006, 19:39
qualcuno dovrebbe avere la cortesia di spiegarmi l'utilità di questo 3d.
il confronto dialettico? :D
Tra l'altro tutto ciò che è consentito dal regolamento lo puoi postare...
majin mixxi
20-02-2006, 19:47
Molti storiografi avrebbero qualcosina da dire su questa tua affermazione.. :)
... negare l'uso delle camere a gas (che furono confermate da Eichmann e da altri gerarchi nazisti) è davvero coraggioso.
non mi sono spiegato,intendo che la verità ovviamente è una,le cose sono andate in una sola maniera e mi piacerebbe vermente sapere come
zerothehero
20-02-2006, 19:51
non mi sono spiegato,intendo che la verità ovviamente è una,le cose sono andate in una sola maniera e mi piacerebbe vermente sapere come
Allora anch'io mi sono spiegato male, dato che hai equivocato. :fagiano:
La "verità" intesa come "oggettività" storica difficilmente è raggiungibile dalla storiografia e dal discorso storico stesso.
Se ci si avvicina a qualcosa di verosimile è già una vittoria.
majin mixxi
20-02-2006, 19:51
TRADUZIONE DEL DOC. NI-9912
Ufficio del Capo del Consiglio per i Crimini di Guerra
ISTRUZIONI PER L'USO DELL'ACIDO PRUSSICO (ZYKLON) PER LA DISTRUZIONE DEI PIDOCCHI E SIMILI (DISINFESTAZIONE)
--------------------------------------------------------------------------------
I Proprietà dell'acido prussico (acido cianidrico)
L'acido prussico è un gas generato per evaporazione.
Punto di ebollizione: 25 gradi centigradi.
Punto di congelamento: -- 15 gradi centigradi.
Gravità specifica: 0,69.
Densità di vapore: 0,97 (aria: 1,0).
Il liquido evapora facilmente.
Liquido: trasparente, incolore.
Odore: peculiare, repulsivamente dolce.
Poteri di penetrazione: straordinariamente grandi.
Lacido prussico è solubile in acqua.
Pericolo di esplosione:
75 gr. acido prussico 1 m3 di aria (applicazione normale 8-10 gr. per m3, pertanto non esplode). L'acido prussico non può essere posto a contatto diretto con la fiamma. con filamenti incandescenti, etc.. perché arde lentamente e perde tutta la sua efficacia (si formano acido carbonico, acqua e nitrogeno (azoto n.d.t.).
Effetti tossici negli animali a sangue caldo:
Dato che l'acido prussico praticamente non dà effetti irritanti che ne possono svelare la presenza. risulta altamente t",ssico e molto pericoloso. I 'acido prussico è uno dei veleni più potenti. 1 mp. per kg. di peso corporeo è sufficiente per uccidere un essere umano. Le donne e i bambini sono, generalmente più vulnerabili degli uomini. Quantità minime di acido prussico non attaccano il corpo umano. anche se sono inalate in continuazione. Gli uccelli ed i pesci sono particolarmente sensibili alla sua azione.
Effetti tossici negli insetti:
Gli effetti dell'acido prussico sugli insetti non dipendono dalla temperatura ambientale nella stessa misura degli altri gas, e cioè si mostra efficace anche a basse temperature (fino a 5 gradi centigradi). Le uova di molti insetti, specialmente di cimici e pidocchi, sono più vulnerabili degli insetti adulti.
Effetti tossici nelle piante:
Il grado di tossicità dipende dal tipo di vegetazione delle piante. Le piante con foglie grosse sono meno sensibili di quelle con foglie sottili. Le muffe non vengono distrutte dall'acido prussico. Esso non elimina i batteri.
II. Metodo d'uso
Lo Zyklon è il risultato dell'assorbimento da parte di un portatore inerte, di una miscela di acido prussico e di un irritante. Dischetti di fibra di legno, una massa granulare marrone-rossiccia (Diagriess-Diagravel) o cubetti azzurri (Erco) sono usati come portatori.
Oltre che servire allo scopo anzidetto, la sostanza irritante offre il vantaggio di stimolare la respirazione degli insetti.
L'acido prussico e l'irritante sono generati mediante la semplice evaporazione. Lo Zyklon permane per tre mesi. Usare prima di tutti gli altri i fusti danneggiati. Il contenuto di un recipiente dev'essere usato totalmente, in una sola volta. L'acido prussico liquido danneggia superfici lucide, verniciate, dipinte, etc., mentre allo stato gassoso è per esse innocuo. La tossicità dell'acido prussico rimane inalterata con l'aggiunta dell'irritante mentre, allo stesso tempo, la sua pericolosità è considerevolmente ridotta per non potersi diffondere inawertitamente.
Lo Zyklon può essere reso inoffensivo mediante la sua combustione.
III Possibile avvelenamento
1. Avvelenamento lieve:
Vertigini, dolore di testa, vomito, sensazione generale di malessere, etc. Tutti questi sintomi si manifestano se la persona colpita esce immediatamente all'aria aperta. L'alcol riduce la resistenza alla gasazione con acido prussico. Non bere alcolici prima della fumigazione.
Prescrizione: 1 tavoletta di Cardiazol o di Veriazol per prevenire perturbazioni cardiache; se fosse necessario, ripetere dopo 2 o 3 ore.
2. Avvelenamento grave:
La persona colpita avrà un collasso, improwisamente, e sverrà. Primo soccorso: aria fresca, togliere la mascllera antigas, allentare gli indomenti, praticare la respirazione artificiale. Iniettare Lobelin, p.v. intramuscolare, 0,01gr. Non praticare iniezioni di canfora.
3. Avvelenamento attraverso la pelle:
Sintomi come nel caso 1. Trattare allo stesso modo.
4. Avvelenamento gastrico:
Trattare con Lobelin intramuscolare, 0,01 gr., solfato ferroso, magnesia bisurata.
IV. Protezione contro il gas
Quando si effettuano fumigazioni con Zyklon, usare soltanto filtri speciali, come l'inserto J (azzurro-marrone) del filtro della Auergesellschaft, di Berlino, o della Draegerwerke, di Lubecca. Nel caso che il gas si infiltrasse entro la maschera, abbandonare immediatamente l'edificio e cambiare i filtri dopo aver anche verificato la maschera ed il suo cinturino per vedere se stanno ben stretti. L'inserto del filtro si esaurisce se il gas penetra attraverso la maschera: Se si usa il fltro J, dapprima ci si muove all'aria aperta per circa due minuti affinché una certa quantità di umidità della respirazione si possa formare nell'inserto del filtro. In nessuna circostanza i filtri possono essere sostituiti all'interno di locali pieni di gas.
V. Personale addetto alla disinfestazione
Una squadra di disinfestazione, composta da almeno due membri, è impiegata per ciascun programma di disinfestazione. Il capo del gruppo di fumigazione è responsabile dell'operazione. I suoi compiti sono: ispezione, aerazione, riconsegna e sicurezza. Il capo delI'operazione di fumigazione deve indicare un suo sostituto nel caso che egli si debba assentare. Gli ordini del capo dell'operazione di fumigazione devono essere eseguiti senza indugio.
Le persone non addestrate, o le persone che lo sono ma che ancora non hanno ottenuto un certificato di abilitazione, non possono essere chiamate a lavorare in operazioni di gasazione, né possono essere condotte in locali pieni di gas. Il capo dell'operazione di fumigazione deve anche sapere dove rintracciare il suo personale. Tutte le persone addette a queste operazioni devono, in ogni occasione, dimostrare che hanno un'autorizzazione ufficiale all'uso dell'acido prussico per fini di sterminio.
VI. Equipaggiamento
Ogni membro deve tenere con sé, per tutto il tempo dell'operazione:
1. La propria maschera antigas.
2. Almeno due inserti speciali di filtro contro l'acido prussico.
3. L'opuscolo Primi Soccorsi per l'Avvelenamento da Acido Prussico.
4. Ordinanza di lavoro.
5. Certificato di autorizzazione.
Ogni squadra di disinfestazione deve avere, in ogni momento:
1. Almeno tre inserti speciali di filtro, come supplemento.
2. Un rivelatore di gas.
3. Una siringa per iniettare il Lobelin.
4. Fiale di Lobelin, 0,01 gr.
5. Tavolette di Cardiazol e Veriazol.
6. Una leva od un punteruolo per aprire i recipienti di Zyklon.
7.Cartelli di avvertimento, come prescritto dai regolamenti.
8. Materiale per sigillare.
9. Fogli di carta che servano per otturare fessure.
10. Torcia elettrica.
Tutto l'equipaggiamento dev'essere in ogni momento mantenuto pulito ed ordinato. I guasti all'equipaggiamento devono essere riparati immediatamente.
VII. Pianificazione delle fumigazioni
1. Può essere realizzata la fumigazione?
a) Tipo di edificio e sue condizioni.
b) Condizione del tetto.
c) Condizione delle finestre.
d) Presenza di condutture di riscaldamento, condutture di ventilazione, fessure nelle pareti, etc.
2. Determinare il tipo di parassita da sterminare
3. Calcolare lo spazio (non affidarsi a piante degli edifici, effettuare personalmente le misurazioni. Prendere le misure soltanto all'esterno, includendo le pareti).
4. Preparare il personale (portar via gli animali domestici, le piante in vaso, alimenti e bevande, pellicole non sviluppate e filtri per maschere antigas).
5. Localizzare le aperture che saranno più difficili da sigillare (condotti di ventilazione, canali di scolo, aperture grandi che non siano state tappate, tetti).
6. Stabilire le misure di sicurezza necessarie (guardia, squadra designata alla sigillazione).
7. Fissare la data per la fumigazione e l'ora di sgombero dell'edificio.
8. Se fosse necessario, provveder con largo anticipo a misure di sicurezza per il vicinato.
9. Notificare l'operazione alle autorità.
VIII. Preparativi per la fumigazione
1. Sigillazione.
2. Aprire tutte le porte, armadi, cassetti, etc.
3. Portar via la roba da letto.
4. Gettar via tutti i liquidi (resti di caffè, acqua per lavare, etc.).
5. Portar via tutti gli indumenti.
6. Trasferire tutte le piante invasate e gli animali domestici (acquari, etc.).
7. Rimuovere tutta la carta per fotografie ed i rollini fotografici non
sviluppati.
8. Asportare la scagliola per ingessature, tutti i materiali medici, siano già aperti o tenuti in sacchi di carta (specialmente il carbone vegetale).
9. Portar via tutti i filtri delle maschere antigas.
10. Provvedere per la verifica dei risultati.
11. Evacuare il personale.
12. Appropriarsi delle chiavi (tutte le chiavi delle porte).
IX. La forza del gas ed il tempo richiesto perfar effetto dipendono da:
-- il tipo di parassita;
-- la temperatura ambientale;
-- la quantità di mobili presenti nel locale;
-- I'impermeabilità dell'edificio.
Per temperature interne di più di 5 gradi centigradi, solitamente vengono usati 8 gr. di acido prussico per cbm.
Tempo necessario per fare effetto: 16 ore, a meno che esistano circostanze speciali, come un edificio di tipo ermeticamente chiuso, il che richiede meno tempo. Se il tempo meteorologico fosse caldo, sarebbe possibile ridurre questo periodo fino ad un minimo di 6 ore. Invece, esso dovrebbe essere aumentato ad almeno 32 ore se la temperatura stesse al di sotto dei 5 gradi centigradi.
La quantità di gas ed il tempo sopra indicati, devono essere aumentati nel caso di infestazione di cimici, pidocchi, pulci, etc., con uova, larve e crisalidi.
Per le tarme degli indumenti: temperatura al di sopra dei 10 gradi centigradi, 16 gr. per cbm e 24 ore per fare effetto.
Per le tignole della farina, lo stesso trattamento di quello per le cimici.
X. Fumigazione di un edificio
1. Verificare se tutti hanno abbandonato l'edificio.
2. Aprire le casse di Zyklon. Suddividere nelle quantità appropriate per ciascun piano dell'edificio.
3. Distribuire i recipienti. Un uomo entrerà nell'edificio e, ricevuti i recipienti portati direttamente dal gruppo di lavoro, li ripartirà. (Collocarli accanto ai mucchi di carta per inzeppare).
4. Congedare il gruppo di lavoro.
5. Dislocare le guardie. Il capo operazione della fumigazione dà le istruzioni alle guardie.
6. Accertarsi che la sigillatura e la pulizia siano state eseguite.
7. Applicarsi le maschere.
8. Aprire i recipienti e spargerne il contenuto. Il contenuto sarà steso in uno strato sottile, in modo che lo Zyklon possa evaporare con rapidità e che la densità di gas necessaria possa esser ottenuta il più rapidamente possibile. Questo procedimento deve cominciare nel piano più alto, però il sotterraneo dev'essere trattato prima del piano terreno, nel caso che non abbia un'altra uscita. I locali che sono stati trattati non devono più -- nei limiti del possibile -- ricevere l'ingresso di chiunque. L'operazione dev'essere effettuata lentamente e con calma. Può essere interrotta soltanto per una situazione d'emergenza.
9. La porta d'uscita deve essere sigillata (non dimenticare la serratura); consegnare la chiave al capo operazione della fumigazione.
10. Sulla porta apporre il cartello "Pericolo-Gas velenoso. Pericolo di morte. Non entrare". Tale avviso dev'essere scritto in varie lingue, se necessario, ed in ogni caso dev'essere contrassegnato da un teschio, chiaramente visibile.
11. Le maschere antigas, gli apparecchi di rianimazione ed i rivelatori di gas devono essere immediatamente disponibili durante tutto il tempo dell'operazione. Tutti i membri della squadra di fumigazione devono sapere dove sono ubicati questi oggetti.
12. Almeno un membro della squadra di fumigazione deve sempre permanere vicino all'edificio che viene fumigato. Gli uomini di guardia devono essere a conoscenza della sua posizione.
XI. Aerazione
L'aerazione è in stretta relazione con la situazione di maggior pericolo per coloro che vi partecipano e per altri. Conseguentemente dev'essere effettuata in modo particolarmente attento e con la maschera antigas sempre applicata. L'aerazione sarà attuata conformemente alle seguenti norme: l'aria pura entrerà in continuazione, penetrando nel più breve tempo possibile, ed il gas uscirà da quel lato dove non possa causare pericolo per la gente che non sta partecipando all'operazione. Se l'aerazione risultasse difficoltosa, un uomo addestrato permarrà di fronte all'edificio controllando in qual modo il gas fuoriesce.
1. Prendere la precauzione di controllare che estranei non permangano in prossimità dell'edificio.
2. Dislocare le guardie in quelle strade che non siano invase dal gas quando fuoriesce, ma dalle quali si possano vigilare gli ingressi delI'edificio.
3. Applicarsi le maschere antigas.
4. Entrare nell'edificio. Chiudere la porta ma non a chiave.
5. In primo luogo, aprire le finestre del lato dell'edificio che non stia controvento. Aerare piano per piano. Cominciare dal primo piano e dopo aver aerato ciascun piano, ci si conceda almeno 10 minuti di riposo.
6. Le porte d'ingresso che conducono al corridoio che mette in comunicazione le porte interne con le finestre, devono restare aperte in ogni appartamento. Se ci fossero difficoltà ad aprire una qualsiasi finestra, bisognerà aprirla solamente dopo che la maggior parte del gas sia uscita.
7. Paratie mobili e altri metodi usati per sigillare le abitazioni, che non possano esser sostituiti rapidamente, potranno venire rimessi soltanto dopo che la maggior parte del gas sia fuoriuscita.
8. Preoccuparsi di revisionare il sistema di riscaldamento e le tubature dell'acqua affinché non si congelino se c'è brina o pericolo che sopravvenga.
9. I locali che contengono roba di valore, come negozi di vestiario,
etc., possono essere richiusi non appena le finestre siano state aperte.
10. Le finestre e le porte che sono state aperte devono essere bloccate in modo che non possano richiudersi da sé.
11. Le coperture dei camini possono essere tolte dopo la liberazione provvisoria dell'edificio.
12. L'aerazione deve durare almeno 20 ore.
13. Gli uomini della sorveglianza devono rimanere vicino all'edificio durante tutto questo tempo.
XII. Liberazione provvisoria
Un locale fumigato paò essere prowisoriamente liberato quando la striscia di carta rivelatrice di gas presenta un tono di azzurro più chiaro di quello del campione centrale della gamma, dopo che le porte e le finestre siano state riaperte. Soltanto attività riferite alI'aerazione ed alla pulizia possono essere effettuate nei locali che siano stati provvisoriamente liberati. Per nessun motivo qualcuno può riposare o dormire in questi locali. Le porte e le finestre devono essere lasciate aperte durante tutto il tempo.
XIII. Pulizia dopo la liberazione provvisoria
1. Ritirare i residui del materiale Zyklon dai locali fumigati. Essi, in linea generale, devono essere rimandati alla fabbrica, allo stesso modo dei recipienti e delle casse che li contenevano. Prima di restituire le casse con il materiale dei locali fumigati, l'iscrizione "veleno" dev'essere tolta dalle stesse. Resti umidi, bagnati o sudici, cosi come i recipienti danneggiati, non possono essere riconsegnati per nessuna ragione. Devono esser gettati in un cumulo di materiale ossidato o di scorie, ma mai possono essere vuotati in discariche di rifiuti.
2. Materassi, stuoie e pagliericci, arredi di tappezzeria e altre cose similari, devono essere scrollati o sbattuti almeno per un'ora all'aria aperta (se è tempo piovoso, per due ore in una sala), sotto la supervisione del capo operazio ne di fumigazione (o del suo aiutante).
3. Se è possibile, il ripieno dei pagliericci dev'essere sostituito. Il vecchio ripieno, nel frattempo, non paò essere bruciato, bensi può essere riutilizzato dopo essere stato aerato per un periodo più lungo.
4. Se i camini sono stati chiusi dalla loro parte superiore, tali coperture devono esser rimosse accuratamente, poiché, altrimenti, c'è il pericolo che i fumi prodotti dalle stufe e dai fornelli non salgano a sufficienza, il che può provocare avvelenamento da monossido di carbonio.
5. Dopo che la liberazione definitiva è stata effettuata, due esemplari di un rapporto sulla fumigazione devono essere compilati nella maniera prescritta.
In special modo, devono essere indicati i seguenti punti:
a) Volume dei locali fumigati.
b) Quantità di Zyklon usata.
c) Nome del capo operazione della fumigazione.
d) Nomi del restante personale.
e) Tempo richiesto perché il gas abbia fatto effetto.
f) Tempo entro il quale i locali disinfestati sono stati liberati.
XIV. Liberazione definitiva
1. Per nessun motivo prima di 21 ore dall'inizio dell'aerazione.
2. Tutti gli oggetti rimossi devono essere riportati nei locali.
3. Le porte e le finestre devono essere chiuse per un'ora.
4. Nei locali provvisti di impianto di riscaldamento, dev'essere prodotta una temperatura di almeno 15 gradi centigradi.
5. Rivelazione di gas. La striscia di carta non può mostrare un tono di azzurro più scuro di quello del campione più chiaro della gamma di paragone; lo stesso deve occorrere nelle striscie di controllo poste tra imbottite e materassi che fossero stati collocati gli uni so pra gli altri, oppure nelle strisce di controllo messe in locali di non facile accesso 0 nei quali sia difficile 1'areazione. Nel caso che ciò avvenga, I'aerazione dev'essere proseguita e la verifica dell'assenza del gas va ripetuta dopo alcune ore. La verifica dell'assenza del gas dev'essere effettuata, per quanto possibile, in ogni locale di edifici che torneranno ad essere usati come alloggi. Per nessuna ragione qualcuno potrà dormire la notte successiva alla conclusione dell'operazione, in locali che siano stati fumigati. Le finestre devono restare sempre aperte durante la prima notte in cui l'abitazione sia nuovamente usata. Il capo dell'operazione di fumigazione od il suo aiutante non possono lasciare l'edificio fino a quando l'ultimo locale non sia stato finalmente liberato.
Emesso dall'Istituto di Sanità del Protettorato di Boemia e Moravia, in Praga.
CERTIFICATO DI TRADUZIONE
Io, Dorothea L. Galewski, ETO N. 34079, certifico che sono assolutamente esperta delle lingue inglese e tedesca, e che la traduzione presente del Documento NI-9912 è fedele e corretta.
DOROTHEA L. GALEWSKI
ETO 34079
majin mixxi
20-02-2006, 19:57
La negazione della Shoah
Valentina Pisanty
Di tanto in tanto, la stampa ci ragguaglia sulle attività di un gruppo di presunti storici che si sforzano di convincere il mondo che la Shoah sia la "grande impostura del XX secolo". Secondo questi autori, Auschwitz e le camere a gas naziste non sarebbero altro che un'invenzione della propaganda alleata, di matrice sionista, per estorcere ingenti riparazioni di guerra alla Germania sconfitta, allo scopo di finanziare lo stato di Israele. Solitamente ci si riferisce ad essi con l'etichetta di "revisionisti" (appellativo con cui essi stessi amano autodefinirsi), ma la storiografia ufficiale preferisce chiamarli "negazionisti". Il motivo è semplice: mentre ogni storico che si rispetti è revisionista, nel senso che è disposto a rimettere costantemente in gioco le proprie conoscenze acquisite qualora l'evidenza documentaria lo induca a rivedere le sue posizioni, il negazionista è colui che nega l'evidenza storica stessa. Per il negazionista, l'inesistenza delle camere a gas è un dato posto come inconfutabile, a partire dal quale riscrivere radicalmente la storia della seconda guerra mondiale, rifiutando aprioristicamente qualunque documento o testimonianza che attesti l'esistenza dello sterminio.
Il fenomeno non è nuovo: fin dall'immediato dopoguerra vi furono degli autori isolati (come Maurice Bardèche e Paul Rassinier) che tentarono di riabilitare il nazismo, cancellando quello che - agli occhi della coscienza comune - è il crimine più grave commesso dal regime hitleriano, e cioè lo sterminio programmato di milioni di ebrei nei campi della morte. Ma è solo a partire dalla fine degli anni Settanta che il negazionismo ha cominciato a ricevere un'udienza allargata e a ritagliarsi uno spazio crescente nell'agenda collettiva. Qual è il motivo di questo cambiamento?
Innanzi tutto, è proprio verso la metà degli anni Settanta che lo sparuto gruppuscolo di negazionisti di tutto il mondo inizia a elaborare nuove strategie comunicative, più efficaci di quelle precedentemente adottate. Mentre gli scritti dei primi negatori della Shoah rivelavano esplicitamente le proprie ascendenze ideologiche (antisioniste), e dunque rientravano agevolmente nella categoria del pamphlet politico, i nuovi negazionisti (con Robert Faurisson in testa) fanno di tutto per conferire alle proprie pubblicazioni un'apparenza di neutralità ideologica e di rigore scientifico. Lo scopo dichiarato da simili autori (che rifiutano l'etichetta di antisemiti) è di ristabilire la Verità storica, indipendentemente da qualunque movente politico ulteriore. A tale scopo, essi prendono in prestito l'apparato retorico tipico delle pubblicazioni accademiche e scientifiche, con tanto di bibliografia, indice analitico, fotografie, riferimenti a documenti e ad atti processuali, ecc.
A questa maggiore consapevolezza circa la necessità di occultare la propria matrice razzista, si aggiunge una fortunata (per i negazionisti) convergenza delle proprie strategie con un clima di scetticismo generalizzato che permea l'odierno universo delle comunicazioni di massa. In un'epoca di grandi rivisitazioni del passato (oltre che di dietrologia spicciola) come è la nostra, siamo sempre più aperti al fascino dello scandalo epistemico, della notizia-bomba che scuote alla base tutte le nostre certezze. Nessun dato storico è al riparo dalla contestazione, dai viaggi di Marco Polo ai massacri di Pol Pot, fino alla morte di Lady Diana. Si badi bene che, di per sé, la tendenza a dubitare dell'apparenza sensibile e ad assumere un contegno scettico nei confronti dei dati accettati non è nociva (talvolta è semplicemente poco produttiva): tutte le rivoluzioni scientifiche traggono origine dal dubbio circa l'adeguatezza dei modelli cognitivi ufficialmente riconosciuti. L'aberrazione interpretativa interviene solo nel momento in cui lo scetticismo generalizzato viene piegato alle esigenze di un movente ideologico ben preciso.
Sfruttando il clima di relativismo diffuso, i negazionisti fanno di tutto per gettare dubbi nella mente del lettore sprovveduto circa la realtà dello sterminio. Si osservi, infatti, che il loro obiettivo principale non è tanto di convincere il mondo che la Shoah non sia mai avvenuta, quanto, più modestamente, di creare l'impressione del tutto fittizia che sia in corso un serio dibattito tra due scuole storiche di pari legittimità scientifica: quella "sterminazionista" e quella "revisionista".
L'operazione del diniego storico è di una facilità sconcertante: si prende una qualunque testimonianza che attesti l'esistenza delle camere a gas, la si isola dal suo contesto immediato, e si va alla ricerca spasmodica di tutte le increspature esegetiche, le minime inesattezze fattuali e le piccole contraddizioni di cui essa è portatrice (quante persone venivano stipate nelle camere a gas? Quanto era alto l'edificio? Che giorno della settimana era quando Himmler visitò il lager di Auschwitz?, ecc.). Quando la testimonianza resiste all'attacco frontale, si inventano delle anomalie che essa non contiene: ad esempio, si può sfruttare un'ambiguità terminologica per fare dire al testo ciò che esso non dice. Il lettore, che solitamente non è sufficientemente informato per rispondere a ciascuna di queste obiezioni locali - e i negazionisti si guardano bene dal fornirgli le indicazioni bibliografiche necessarie per colmare le sue lacune -, viene gettato in uno stato di disorientamento e di paralisi interpretativa. A questo punto, la situazione è matura per sferrare l'attacco finale: attraverso la tecnica dell'insinuazione, si fa intendere al lettore che le "sbavature" appena riscontrate nei documenti non sono casuali, ma fanno capo a una precisa volontà di manipolazione a opera di "certi ambienti del sionismo internazionale". Di lì alla logora teoria della cospirazione giudaica per la conquista del mondo il passo è breve.
matrizoo
20-02-2006, 20:46
con tutto quello che hanno fatto i nazisti gli alleati avevano forse bisogno di rincarare la dose inventandosi le camere a gas?
mi riquoto, casomai qualcuno volesse rispondermi :O
mi riquoto, casomai qualcuno volesse rispondermi :O
Gli alleati avevano bisogno di qualunque strumento di delegittimazione del regime nazista e di Hitler, visto l'ampio consenso di cui godeva il regime fino ai suoi ultimi giorni.
Ribadisco la mia idea: le camere a gas c'erano ma il loro ruolo nello sterminio è stato marginale rispetto a tutti gli altri fattori.
Di contro si potrebbe fare un'altra domanda: che bisogno avevano i nazisti delle camere a gas quando c'erano altri mezzi ugualmente efficaci e di più rapido uso per perpretare lo sterminio ebraico?
Disclaimer qualora non si fosse capito: non sto assolutamente negando il genocidio causato dai nazisti. Si sta solo discutendo sui mezzi usati.
MSciglio
20-02-2006, 21:58
Di contro si potrebbe fare un'altra domanda: che bisogno avevano i nazisti delle camere a gas quando c'erano altri mezzi ugualmente efficaci e di più rapido uso per perpretare lo sterminio ebraico?
Ad esempio? Il lavoro solamente? Io non credo. Da quando una persona e' troppo debole o malata per lavorare a quando subentra la morte intercorre un tempo significativo che i nazisti non potevano permettersi onde evitare spreco di cibo e di spazio e di conseguenza meno forza lavoro e dunque meno retribuzione da parte delle fabbriche nelle quali i prigionieri lavoravano.
Per esempio anche lasciarli all'addiaccio d'inverno (già una nottata in quelle condizioni fisiche sarebbe stata fatale), lasciarli morire di fame o sete (se ricordi le foto dei cadaveri erano tutti, nessuno escluso denutriti)... Ho cercato anche prima in un'enciclopedia sulla WW2 della Fabbri una "perizia" di un militare sovietico, presentata a Norimberga, che confermava la presenza delle camere a gas, però confermava pure la pratica di gettare nei forni anche persone che avevano semplicemente perso i sensi senza accertarsi che fossero vive o meno. In altri casi venivano tramortiti appositamente per poi gettarli nei forni (ancora vivi). Altri ancora erano impiccati all'interno delle baracche del lager.
Penso che il problema più grosso che avevano i nazisti nei campi fosse avere dei forni crematori efficienti (per liberarsi dei corpi) più che dei metodi di sterminio più rapidi.
MSciglio
20-02-2006, 22:35
Per esempio anche lasciarli all'addiaccio d'inverno (già una nottata in quelle condizioni fisiche sarebbe stata fatale), lasciarli morire di fame o sete (se ricordi le foto dei cadaveri erano tutti, nessuno escluso denutriti)... Ho cercato anche prima in un'enciclopedia sulla WW2 della Fabbri una "perizia" di un militare sovietico, presentata a Norimberga, che confermava la presenza delle camere a gas, però confermava pure la pratica di gettare nei forni anche persone che avevano semplicemente perso i sensi senza accertarsi che fossero vive o meno. In altri casi venivano tramortiti appositamente per poi gettarli nei forni (ancora vivi). Altri ancora erano impiccati all'interno delle baracche del lager.
Penso che il problema più grosso che avevano i nazisti nei campi fosse avere dei forni crematori efficienti (per liberarsi dei corpi) più che dei metodi di sterminio più rapidi.
Lasciare le persona all'addiaccio poteva essere sufficiente nei casi di persone denutrite e giunte allo sfinimento. Nel caso di un nuovo carico di prigionieri che giungeva nei campi questo evidentemente non poteva bastare. Cosa ci facevano con i nuovi arrivati non abili al lavoro? Evidentemente li selezionavano e li mandavano subito "a fare la doccia" come confermato da praticamente tutti i medici nazisti sopravvissuti i quali erano incaricati di effettuare le selezioni.
Lasciare le persona all'addiaccio poteva essere sufficiente nei casi di persone denutrite e giunte allo sfinimento. Nel caso di un nuovo carico di prigionieri che giungeva nei campi questo evidentemente non poteva bastare. Cosa ci facevano con i nuovi arrivati non abili al lavoro? Evidentemente li selezionavano e li mandavano subito "a fare la doccia" come confermato da praticamente tutti i medici nazisti sopravvissuti i quali erano incaricati di effettuare le selezioni.
Il punto è che nei campi arrivavano già allo sfinimento. I viaggi non erano brevi e vuoi la disorganizzanzione delle ferrovie tedesche dell'epoca (può sembrare strano ma il sistema ferroviario nazista aveva dei pesanti livelli di inefficienza), vuoi per la volontà da parte dei nazisti di trattare peggio delle bestie gli internandi,i viaggi duravano molto più del necessario e molti morivano prima ancora di arrivare a destinazione.
Che poi i pochi inabili sopravvissuti finissero direttamente nelle docce o a fare da cavie da laboratorio, lo ritengo verietiero, ma il ruolo svolto dalla camera a gas nell'ambito dello sterminio diventa secondario.
CONFITEOR
21-02-2006, 03:30
non mi risulta che bush ce l'abbia con gli ebrei
Israele in fondo non è che un grande lager in cui gli ebrei si sono fatti rinchiudere volontariamente...
CONFITEOR
21-02-2006, 03:33
segati perchè mi stai antipatico :O
http://www.hwupgrade.it/forum/announcement.php?f=88&announcementid=112 è in rilievo in tutte le sezioni del forum ;)
e non me lo potevi dire prima che sono stato ore a cercare i miei post?
i rilievi sono milioni di milioni, ci vorrebbero i super rilievi :fagiano:
nomeutente
21-02-2006, 08:00
Riprendo a postare... non riscriverò i post cancellati causa virus se non è necessario, ma riprendo il concetto.
Come è stato dimostrato da alcuni ultimi post, ciò che sostiene ZerotheHero (credo anche altri ma il mio precedente confronto era con lui) e cioè: "ci sono tanti morti, per cui le camere a gas esistevano per forza" è metodologicamente assurdo e politicamente dannosissimo.
A questo punto io potrei facilmente argomentare: gli indiani d'america sono morti nelle camere a gas, oppure gli ebrei tedeschi sono finiti sotto un meteorite.
Non sono i numeri che rendono vera o verosimile una lettura storica.
Al contrario. Come abbiamo già ripetuto ci sono numerose cause di morte anche senza considerare le camere a gas.
Questa è una verità storica. Se i non-negazionisti si limitassero ad argomentare l'esistenza delle camere a gas in base "ai numeri"... prepariamoci a darla vinta ai negazionisti domani: perché hanno gioco facilissimo a dire che quei numeri non necessitano di camere a gas, e a questo punto allora le confessioni sono tutte estorte, la testimonianza di Pappalettera è una buffonata, probabilmente Hitler non sapeva che esistessero i lager e via dicendo in un crescendo di falsità.
Il modo con cui si sotiene l'esistenza delle camere a gas (e si risponde ai negazionisti) non è ripetendo un numero, ma ricordando che esistono infinite prove di varia natura a sostegno di tale teoria, a cominciare dagli ordinativi di zyklon e di componentistica per la costruzione delle camere a gas, per finire con le innumerevoli prove dell'esistenza di esperimenti paralleli con i gaswagen, passando per l'esistenza di elaborazioni teoriche sterminazioniste durante tutta l'esistenza del nazismo.
Partendo da questi fatti si arriva alla fine a parlare dei numeri e a valutarne la coerenza con quanto detto.
Per cui ai negazionisti non basta dire "sono morti in altra maniera" (teoria che potrebbe anche essere verosimile), ma devono spiegare chi e perché avrebbe seminato tutte queste altre prove.
PS: il verbale della conferenza del Wannsee è sempre un po' sopra le righe: parla di "evacuazione" (dove? :mbe: ) anziché di sterminio.
C'è da dire tuttavia che emergono chiaramente i seguenti punti:
- l'emigrazione (in questo caso è presumibile che si intenda proprio "emigrazione") risulta essere molto complessa;
- viene deliberato che gli ebrei dovranno essere utilizzati per il lavoro forzato;
- viene dato per scontato che molti moriranno durante il lavoro forzato;
- si comprende che gli eventuali sopravvissuti sarebbero "selezione naturale" di ebrei molto più forti ed in grado di rifondare comunità ebraiche maggiormente pericolose, per cui non possono essere "lasciati liberi", ma devono essere "trattati in maniera adeguata".
Per cui, nonostante la fantasia terminologica, il senso mi pare abbastanza chiaro.
PS: il verbale della conferenza del Wannsee è sempre un po' sopra le righe: parla di "evacuazione" (dove? :mbe: ) anziché di sterminio.
C'è da dire tuttavia che emergono chiaramente i seguenti punti:
- l'emigrazione (in questo caso è presumibile che si intenda proprio "emigrazione") risulta essere molto complessa;
- viene deliberato che gli ebrei dovranno essere utilizzati per il lavoro forzato;
- viene dato per scontato che molti moriranno durante il lavoro forzato;
- si comprende che gli eventuali sopravvissuti sarebbero "selezione naturale" di ebrei molto più forti ed in grado di rifondare comunità ebraiche maggiormente pericolose, per cui non possono essere "lasciati liberi", ma devono essere "trattati in maniera adeguata".
Per cui, nonostante la fantasia terminologica, il senso mi pare abbastanza chiaro.
Il termine "evacuazione" andrebbe ritradotto con deportazione (dove è indicato: all'est. In particalare Buehler spinse affinchè tutta l'operazione di sterminio iniziasse nel cosidetto "Governatorato Generale" ovvero una parte degli ex territori polacchi sotto occupazione tedesca).
Per quanto riguarda il resto concordo con te. Il senso di "trattati in maniera adeguata" lascia poco spazio alla fantasia. Al massimo si può discutere in cosa consistesse questo "trattamento adeguato" ed è su questo che vorrei discutere.
ma leggersi se questo è un uomo pare brutto?
nomeutente
21-02-2006, 09:59
I nazisti parlano anche di soluzione finale, anzichè di sterminio: non trovo un senso per questa tua frase... :confused:
Intendo dire che quando i nazisti scrivono "evacuazione" non è detto che intendano ciò che intendiamo noi con questo termine.
Mi pareva fosse chiaro.
nomeutente
21-02-2006, 10:02
Al massimo si può discutere in cosa consistesse questo "trattamento adeguato" ed è su questo che vorrei discutere.
Discutiamone.
Secondo te?
Il modo con cui si sotiene l'esistenza delle camere a gas (e si risponde ai negazionisti) non è ripetendo un numero, ma ricordando che esistono infinite prove di varia natura a sostegno di tale teoria, a cominciare dagli ordinativi di zyklon e di componentistica per la costruzione delle camere a gas, per finire con le innumerevoli prove dell'esistenza di esperimenti paralleli con i gaswagen, passando per l'esistenza di elaborazioni teoriche sterminazioniste durante tutta l'esistenza del nazismo.
Le dichiarazioni dei revisionisti infatti non ricevono opposizione solo sul piano "ideologico" come spesso si suggerisce ma anche critiche puntuali delle presunte "prove".
Ad esempio una prova dei revisionisti è un'analisi dei muri delle camere a gas di Auschwitz, dove non è stata trovata traccia di cianuro (il famoso rapporto Leuchter). Le analisi sono state rifatte con un metodo più preciso (e campioni di controllo) e le tracce sono state trovate.
http://en.wikipedia.org/wiki/Examination_of_Holocaust_denial#Evidence_that_gas_chambers_were_used_for_killing
http://www.nizkor.org/hweb/orgs/polish/institute-for-forensic-research/
Allo stesso modo sono state respinte altre critiche, come il fatto che lo Zyklon prodice cianuro troppo lentamente, oppure che non esistevano i canali per mandare il gas nella camera, con dati più accurati.
Discutiamone.
Secondo te?
Argh! l'ho già scritto N post fa :D
comunque: impiccaggione (non all'aperto ma all'interno delle baracche dei campi), esecuzione con fucilazioni, pulmini con l'abitacolo riempito di gas, malattie (anche banali volutamente non curate o indotte), fame, freddo. Nel caso in cui l'internato perdesse i sensi (per cause "naturali" o perchè tramortiti) si procedeva alla cremazione senza accertarsi della morte.
Dopo metto come causa di morte la camera a gas. Sinceramente mi lascia perplesso la dichiarazione di Hoss (uno dei comandanti di Auschwitz), fatta ai suoi carcerieri polacchi, che sosteneva che nelle camere a gas potessero essere gassate fino a 2000 persone per volta in uno spazio di 200 mq. Inoltre anche le operazioni di svuotamento non dovevano essere veloci (sia per l'attesa prima di entrare nella camera, sia per il numero di corpi da togliere).
A Babi Yar (in ucraina) i nazisti uccisero a mitragliate nella sola notte tra il 29 e il 30 settembre del 1941 circa 33'000 ebrei (oltre ad altri tra russi, zingari...). Direi ben di più del lavoro giornaliero di una camera a gas.
nomeutente
21-02-2006, 11:58
Argh! l'ho già scritto N post fa :D
Scusa. Ogni tanto mi perdo anch'io dei pezzi.
comunque: impiccaggione (non all'aperto ma all'interno delle baracche dei campi), esecuzione con fucilazioni, pulmini con l'abitacolo riempito di gas, malattie (anche banali volutamente non curate o indotte), fame, freddo. Nel caso in cui l'internato perdesse i sensi (per cause "naturali" o perchè tramortiti) si procedeva alla cremazione senza accertarsi della morte.
Detto così mi sembra plausibile, ad eccezione dei pulmini, in quanto risulta che già nel '42 fosse noto che questo sistema era perfezionabile. Becker e Hoss rimasero infatti insoddisfatti, soprattutto perché a differenza dello zyklon (che uccide per avvelenamento) l'ossido di carbonio uccide per soffocamento.
Di fatto, comunque, se accetti l'esistenza dei gaswagen devi dare per buono anche che cercarono di migliorare il sistema (cosa che condusse quindi alla gassazione con zyklon).
A Babi Yar (in ucraina) i nazisti uccisero a mitragliate nella sola notte tra il 29 e il 30 settembre del 1941 circa 33'000 ebrei (oltre ad altri tra russi, zingari...). Direi ben di più del lavoro giornaliero di una camera a gas.
Le fucilazioni delle einsatzgruppen furono sicuramente determinanti nel concorrere al numero totale di uccisioni. Tuttavia (come altri hanno già fatto notare) fucilare in continuazione non era la cosa migliore. Becker riferisce che alcuni appartenenti al plotone erano stati portati in manicomio in seguito alle numerose fucilazioni e per questo fu incaricato di studiare soluzioni migliori (era appunto il gaswagen, che Becker aveva già sperimentato sui malati di mente).
Dopo metto come causa di morte la camera a gas. Sinceramente mi lascia perplesso la dichiarazione di Hoss (uno dei comandanti di Auschwitz), fatta ai suoi carcerieri polacchi, che sosteneva che nelle camere a gas potessero essere gassate fino a 2000 persone per volta in uno spazio di 200 mq. Inoltre anche le operazioni di svuotamento non dovevano essere veloci (sia per l'attesa prima di entrare nella camera, sia per il numero di corpi da togliere).
Ammettendo anche che i numeri siano sovrastimati, non significa che sia tutto falso.
Perdona l'esempio stupido, ma se io ti dicessi che in una mano ho dieci dita, questo sarebbe sufficiente per dire che in realtà non ho le dita?
FabioGreggio
21-02-2006, 12:17
E' lecito ragionare su tutto.
E' lecito negare tutto e portare prove da convalidare.
Le prove delle camere a gas ci sono, ma soprattutto ci sono migliaia di persone ancora vive che testimoniano ciò.
Compreso mio nonno.
E' possibile negare l'esistenza di qualsiasi cosa, anche alla luce di prove oggettive.
Nonostante tutto l'umanità progredisce perchè la valenza dell'intelligenza e la capacità di giudizio storico dell'uomo è superirore alle bassezze prodotte.
Non ho fiducia nell'uomo. Ho fiducia in certi uomini.
Non è importante quante camere a gas vi fossero.
E' importante sapere che l'uomo è capace di costruirle ed usarle.
Su questo dato i giovani debbono costruire quella base che serva per migliorare il futuro.
L'uomo non ripete gli errori perchè esiste il Revisionismo.
Ripete gli stessi errori perchè è contemporaneamente intelligente e coglione.
Se fosse solo intelligente staremmo meglio di ora.
fg
BountyKiller
21-02-2006, 12:27
Finalmente un bel thread su questo controverso argomento;
consiglio a tutti di leggere il libro " La menzogna di ulisse" di Paul Rassinier (in libreria, guarda caso, non lo troverete mai, si trova in formato elettronico, cercate con google e troverete), possibilmente in lingua originale (francese, c'è comunque una buonissima traduzione italiana).... penso che chiunque ragioni con la propria testa (pochi) e non con quella altrui (tanti) lo troverà illuminante.
ciao!
nomeutente
21-02-2006, 13:22
Non è importante quante camere a gas vi fossero.
E' importante sapere che l'uomo è capace di costruirle ed usarle.
fg
Questo punto è essenziale anche secondo me.
Scusa. Ogni tanto mi perdo anch'io dei pezzi.
Detto così mi sembra plausibile, ad eccezione dei pulmini, in quanto risulta che già nel '42 fosse noto che questo sistema era perfezionabile. Becker e Hoss rimasero infatti insoddisfatti, soprattutto perché a differenza dello zyklon (che uccide per avvelenamento) l'ossido di carbonio uccide per soffocamento.
Di fatto, comunque, se accetti l'esistenza dei gaswagen devi dare per buono anche che cercarono di migliorare il sistema (cosa che condusse quindi alla gassazione con zyklon).
Le fucilazioni delle einsatzgruppen furono sicuramente determinanti nel concorrere al numero totale di uccisioni. Tuttavia (come altri hanno già fatto notare) fucilare in continuazione non era la cosa migliore. Becker riferisce che alcuni appartenenti al plotone erano stati portati in manicomio in seguito alle numerose fucilazioni e per questo fu incaricato di studiare soluzioni migliori (era appunto il gaswagen, che Becker aveva già sperimentato sui malati di mente).
Ammettendo anche che i numeri siano sovrastimati, non significa che sia tutto falso.
Perdona l'esempio stupido, ma se io ti dicessi che in una mano ho dieci dita, questo sarebbe sufficiente per dire che in realtà non ho le dita?
Il sitema dei gaswagen era perfezionabile, ed è stato perfezionato appunto con le camere a gas. Ma quel che continuo a pensare è che come i gaswagen riguardavano una fetta limitata degli internati, così anche le camere a gas riguardavano una fetta limitata (seppure più ampia) dei condannati a morte. Ma questo perchè? perchè molti dei più deboli non arrivavano vivi al campo, per altri si sarebbe trattato di aspettare poco prima che sopraggiungesse la morte. Inoltre la continua richiesta di manodopera a costo quasi zero (mediamente 30 pfenning, contro 6 marchi di incasso a detenuto che erano intascati da chi amministrava il lager), mi spinge a pensare che la causa di morte più significativa nel campo fosse il lavoro forzato (del resto la scritta sul cancello di auschwitz era proprio "il lavoro rende liberi") e che probabilmente le selezioni erano fatte in modo da mandare al lavoro più persone possibile (e mandarle nei forni crematori quando erano esauste).
Perchè ci si è concentrati tanto sulle camere a gas dunque? La mia opinione è che pur avendo avuto un ruolo limitato nello svolgimento dello sterminio, rispetto a tutti gli altri fattori, sono un simbolo quanto mai efficace per dimostrare la volontà sterminatrice del nazismo. Raccontare solo la fame, i maltrattamenti, il lavoro forzato e le epidemie di un lager non sarebbe stato sufficiente a dimostrare la singolarità del nazismo nel corso della guerra, poichè queste cose succedevano anche nei campi di prigionia alleati, sovietici e giapponesi.
Finalmente un bel thread su questo controverso argomento;
consiglio a tutti di leggere il libro " La menzogna di ulisse" di Paul Rassinier (in libreria, guarda caso, non lo troverete mai, si trova in formato elettronico, cercate con google e troverete), possibilmente in lingua originale (francese, c'è comunque una buonissima traduzione italiana).... penso che chiunque ragioni con la propria testa (pochi) e non con quella altrui (tanti) lo troverà illuminante.
ciao!
Rassinier scrive di Buchenwald, che con le camere a gas non c'entra granche'..
BountyKiller
21-02-2006, 15:08
a parte il fatto che parla anche di Dora e di Berghen Belsen... il libro contiene un'interessante appendice in cui Rassinier affronta il tema delle camere a gas...
a parte il fatto che parla anche di Dora e di Berghen Belsen...
il libro contiene un'interessante appendice in cui Rassinier affronta il tema delle camere a gas...
Rassinier e' stato anche a Berghen Belsen? Ricordavo solo Buchenwald e Dora (che di Buchenwald era un'emanazione).
Btw neanche a Berghen Belsen erano attive camere a gas, mi pare.
BountyKiller
21-02-2006, 16:13
il problema è proprio questo: non si sa dove fossero esattamente queste camere e quante fossero....alcuni dicono che c'erano anche a buchenwaldt, altri no (rassineir è tra questi).....
Questa è la lista dei campi di concentramento nazisti
lista (http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_campi_di_concentramento_nazisti)
I campi che utilizzavano lo zyklon b furono Madjanek ed Auschwitz-Birkenau
Negli altri campi di sterminio si utilizzavano il monossido di carbonio o altri metodi più "convenzionali" (impiccaggione, fucilazione, ecc...)
Nei campi di lavoro si ammazzavano i detenuti con il troppo lavoro.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.