PDA

View Full Version : SEPARAZIONI: da oggi i figli ad entrambi i genitori


FabioGreggio
30-01-2006, 08:52
Affido condiviso: sì definitivo dal Senato
Ok da commissioni infanzia e giustizia in sede legislativa.
Più diritti per i figli
25/1/2006


Le commissioni infanzia e giustizia del Senato hanno definitivamente approvato stanotte, in sede legislativa, la legge sull'affido condiviso.
Il testo sull'affidamento condiviso approvato è quello già varato dalla Camera anche se fino all'ultimo le due commissioni riunite hanno avuto delle perplessità sui singoli passaggi della nuova normativa.
Piccole ma precise riserve che sono riassunte dal presidente della commissione Infanzia Ettore Bucciero.

«In questa circostanza - dice ai giornalisti - abbiamo avuto un'apertura di fiducia nei confronti della magistratura che sarà chiamata a risolvere le questioni interpretative che l'articolato porrà. In via ulteriore, si potrà, comunque, nella prossima Legislatura, verificare la bontà dell'intervento ed eventualmente ritornare su di esso».

«Abbiamo voluto davvero dare un segnale affinchè nella crisi della coppia - dice ancora - non debbano mai rimetterci i figli, i quali hanno diritto a conservare immutati i rapporti con entrambi i genitori, anche se sull'articolato pervenuto dall'altro ramo del Parlamento e non modificato per oggettiva mancanza dei tempi necessari sussistono significative perplessità in ordine alla non compiuta formulazione tecnica di alcune disposizioni».

«Mi riferisco in particolare - spiega ancora - alla mancata previsione dell'affidamento a terzi nei soli casi più gravi, alla mancata regolamentazione dell'affidamento esclusivo, pur previsto, al venir meno ope legis del diritto di assegnazione della casa nel caso in cui l'ex coniuge vi conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio, all'impugnabilità in appello delle ordinanze presidenziali, alle norme processuali mal congegnate e disarmoniche rispetto al sistema, all'applicabilità indiscriminata delle disposizioni a situazioni già ormai consolidate».
Sulla stessa linea la relatrice del provvedimento, la senatrice della Margherita Emanuela Baio Dossi:
«È la riforma più importante del diritto di famiglia dopo quella del '75».

«Il principio di bigenitorialità - spiega - viene prima della legge, è un diritto naturale, nell'antropologia perchè deriva dall'esistenza stessa del figlio. Pertanto, da oggi, sarà questo principio la prima soluzione che il giudice valuterà, anche in caso di elevata conflittualità fra i coniugi.
L'affido condiviso risponde all'esigenza del minore, senza nulla togliere alla discrezionalità del giudice a seconda del caso, ed è una fondamentale necessità per fare in modo che i genitori continuino ad occuparsi dei figli nella stessa misura per la crescita e la tutela psicofisica del minore».

«Certo si poteva osare di più: il testo - sottolinea Baio Dossi - pur non essendo 'tecnicamentè perfetto è sempre meglio della realtà fino ad oggi consolidata. Manca ad esempio l'istituto della mediazione familiare, ma intanto questo provvedimento apre una strada che il centrosinistra, nella prossima legislatura, percorrerà con maggiore impegno per raggiungere traguardi migliori e più concreti».

«Questa approvazione è una scelta coraggiosa, che dice si a una legge destinata a modificare una società senza padri.
Infatti fino ad oggi il genitore affidatario, in circa l'84% dei casi, è stata la madre. Non si tratta di costringere i genitori ad andare d'accordo, ma di attuare scelte responsabili e di porre in essere - conclude Baio Dossi - comportamenti civili al solo fine di salvaguardare il figlio».

«Finalmente entrambi i genitori avranno parità di diritti ma anche di doveri nei confronti dei figli in caso di separazione.
E i bambini avranno il diritto irrinunciabile di mantenere solidi rapporti sia con la mamma che con il papà». A commentare così l'approvazione della legge è il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli.

«Quella che introduce l'affido condiviso - aggiunge il sottosegretario - è una legge attesa da molti coniugi che spinge il nostro ordinamento sempre di più verso la tutela del minore.

L aspetto più importante di questo provvedimento è che, per la prima volta, si afferma il principio della bigenitorialità: con questa norma, infatti, si divorzia dal coniuge, ma non dai figli».

nothinghr
30-01-2006, 09:25
Giusto, non ho mai capito lo sbilanciamento a favore della madre

FabioGreggio
30-01-2006, 11:09
Giusto, non ho mai capito lo sbilanciamento a favore della madre


Effettivamente, non perchè sono maschio, ma non ho mai capito come mai la legge del 75 prevedesse solo penalità al padre a prescindere.
La cosa curiosa è che dopo questa legge ho trovato molte donne assolutamente daccordo, e questo non me lo aspettavo.

Con la vecchia legge esistevano situazioni talmente paradossali da poter essere considerate castigo divino.

Un mio conoscente ha colto la moglie in adulterio flagrante in casa.
Chiesto la separazione la figlia è stata affidata cmq alla madre alla quale è stata affidata pure la casa in comune in usufrutto in quanto detentrice della figlia.

Il tipo ha dovuto quindi:
- Sloggiare e andare in affitto con 1300 euro al mese
- Pagare una mensilità di 300 euro alla moglie adultera
- Bannato da qualsiasi decisione genitoriale e di educazione
- Costretto a vedere la figlia alla quale era attaccatissimo solo 2 week end al mese
- Costretto a sopportare la presenza in casa SUA dell'amante
- Costretto a sopportatre che l'amante, un poco di buono, facesse da padre a sua figlia.

Il tipo rientrava oltrettutto nella schiera dei padri "Inadempienti" in quanto non sempre riusciva a versare il mantenimento di 300 euro mensili dovendo pagare un affitto di 400 euro pur avendo casa....

Secondo me chi fece quella legge nel 75 tirava di coca.
Indipendentemente dal fatto che molti padri, ma del resto anche molte madri, si comportano da schifo nelle separazioni dando il peggio di se.

fg

nothinghr
30-01-2006, 11:50
Si la legge com'era era vergognosa, non so se la modifica risolverà tutte le disparità, per me dovrebbe esserci sempre assoluta parità davanti agli occhi del giudice

plutus
30-01-2006, 11:51
un'altra buona legge di questo governo? :sofico:

dupa
30-01-2006, 11:56
ennesima ottima legge di questo governo

v10_star
30-01-2006, 12:00
anche l'assegno di mantenimento per i figli non è + obbligatorio, giusto?

FabioGreggio
30-01-2006, 12:08
anche l'assegno di mantenimento per i figli non è + obbligatorio, giusto?

Si. Essendo il figlio condiviso a pari tempo decade il mantenimento.
Rimane invece l'affidamento dell'abitazione, tema che non è stato risolto.

Si questa è una buona legge, anche se smussata da mille mediazioni e ancora molto imperfetta.

Alcune cose cmq questo governo le ha fatte, mica ho paura ad ammetterlo.
Assegni, pensioni...non tutte...lasciti dei miliardari, detassazione delle imbarcazioni di lusso, condoni edilizi, fiscali, detassazione dei redditi alti. Qualcosa ha funzionato per qualcino effettivamente :p

Non sono come quelli che vedono nella sinsitra una accozzagglia di Comunisti.

Il problema è il gap fra le cose buone e le cose orribili.
Un rapporto di 100 a 1 direi.
Qundi " A Casa!!" cmq. :read: :cool:

nothinghr
30-01-2006, 12:09
ennesima ottima legge di questo governo
NOn ti gasare troppo, non è il caso dato il fallimento economico

Gemma
30-01-2006, 14:06
Effettivamente, non perchè sono maschio, ma non ho mai capito come mai la legge del 75 prevedesse solo penalità al padre a prescindere.
la risposta è: perchè in linea generale i figli nel prino periodo della vita (almeno fino a 7 anni) hanno più bisogno della madre che del padre. Questo antropologicamemnte parlando, escludendo quindi casi di incapacità, o altre mancanze. Inoltre solitamente è la madre ad occuparsi dei figli, del loro percorso scolastico e della loro crescita.(sempre a livello teorico antropologico, lasciamo stare il fatto che ci sono le donne in carriera, i mammi etc.)
La cosa curiosa è che dopo questa legge ho trovato molte donne assolutamente daccordo, e questo non me lo aspettavo.
questo perchè c'è un oceano di donne che con la separazione si sono trovate semplicemente fregate su tutti i fronti, dovendo sacrificare comunque parte della propria vita per la crescita dei figli e in più ricevendo miserrimi assegni di mantenimento.
Questa è la stragrande maggioranza dell'esito di una separazione, inutile citare il caso dell'amico lasciato in mutande perchè a livello di percentuale è una casistica minima.
Anche io sarei ben contenta di ottenere da un giudice l'obbligo per il padre di occuparsi di più del figlio non solo con la firmetta mensile, ma con tempo e rinuncie.
Una donna con un figlio piccolo è molto penalizzata nel modno del lavoro, di solito gli uomini ne escono puliti, con un paio di visite al mese. Niente notti in bianco per le malattie infantili, niente permessi da chiedere al datore di lavoro perchè il bimbo sta male o è in vacanza da scuola.
Invece la mia amica, che si è separata e ha due figli, non sarebbe per nulla contenta di una simile soluzione, perchè l'ex marito è un poco di buono e 3 volte su quattro la figlia non lo vuole vedere.
Come dire, impossibile accontentare tutti, di solito si fa affidamento all'intelligenza del giudice caso per caso.

rob-roy
30-01-2006, 14:50
I miei si sono separati quando avevo 8 anni (ora 27) e mi ricordo che a tutti i costi volevano affidarmi a mia madre,nonostante questa tradiva mio padre da tempo e conduceva una vita che sregolata è dir poco.

Per fortuna chiesero il mio parere e rimasi con mio padre.

Cmq era una legge davvero penalizzante per i padri.

plutus
30-01-2006, 14:54
Questa è la stragrande maggioranza dell'esito di una separazione, inutile citare il caso dell'amico lasciato in mutande perchè a livello di percentuale è una casistica minima.

vai a leggere qualcosa su ArvMau


Come dire, impossibile accontentare tutti, di solito si fa affidamento all'intelligenza del giudice caso per caso.

questo si. Ma l'impressione é che a volte ne dimostrino poca..

FabioGreggio
30-01-2006, 15:05
I miei si sono separati quando avevo 8 anni (ora 27) e mi ricordo che a tutti i costi volevano affidarmi a mia madre,nonostante questa tradiva mio padre da tempo e conduceva una vita che sregolata è dir poco.

Per fortuna chiesero il mio parere e rimasi con mio padre.

Cmq era una legge davvero penalizzante per i padri.


Infatti.
Ma la cosa che lascia perplessi è che nessun organo giuridico è preposto a valutare l'effettiva capacità di un genitore a cui affidare il figlio.
Nel tuo caso si è dovuto chiedere il parere a un bimbo di 8 anni che fortunatamente aveva la visione molto chiara della raltà: ma non sempre è così.
Possibile che non si possa costituire un organo consultivo capace di valutare i genitori e i loro stili di vita?

Il fatto cmq che i figli vengano assegnati alla madre nei primi 7 anni di vita esclude cmq il padre dalla educazione e dalle scelte.
Affidamento non dovrebbe significare esclusiva su tutto.
E poi dopo 7 anni passati con la madre quale recupero è possibile con la figura paterna?
Ed un bambino senza figura paterna può sperare in una crescita di personalità equilibrata?

Insomma cara Gemma si divorzia dalla moglie non dal figlio.
Indipendentemente dal fatto che il giudice rimane cmq ancora il sovrano su ogni situazione.
E credimi i casi citati da me o da rob-roy non sono così rari se si pensa a tutte le associazioni di padri separati e disperati che anche in altri paesi sono soliti a gesti eclatanti per richiamarne l'attenzione, vedi GB.

fg

hikari84
30-01-2006, 15:06
Mi domando perchè non l'abbiano fatta prima...
Cmq adesso la Tina Lagostena si roderà il fegato per il resto dei suoi giorni :asd: femminista dei miei stivali... :asd: :fuck:

the_joe
30-01-2006, 15:07
la risposta è: perchè in linea generale i figli nel prino periodo della vita (almeno fino a 7 anni) hanno più bisogno della madre che del padre. Questo antropologicamemnte parlando, escludendo quindi casi di incapacità, o altre mancanze. Inoltre solitamente è la madre ad occuparsi dei figli, del loro percorso scolastico e della loro crescita.(sempre a livello teorico antropologico, lasciamo stare il fatto che ci sono le donne in carriera, i mammi etc.)
Vero, però anche la figura paterna non può essere ridotta a 2 pomeriggi al mese per gli stessi motivi

questo perchè c'è un oceano di donne che con la separazione si sono trovate semplicemente fregate su tutti i fronti, dovendo sacrificare comunque parte della propria vita per la crescita dei figli e in più ricevendo miserrimi assegni di mantenimento.
Questa è la stragrande maggioranza dell'esito di una separazione, inutile citare il caso dell'amico lasciato in mutande perchè a livello di percentuale è una casistica minima.
Invece credo che la casistica sia perlomeno alla pari....

Anche io sarei ben contenta di ottenere da un giudice l'obbligo per il padre di occuparsi di più del figlio non solo con la firmetta mensile, ma con tempo e rinuncie.
Una donna con un figlio piccolo è molto penalizzata nel modno del lavoro, di solito gli uomini ne escono puliti, con un paio di visite al mese. Niente notti in bianco per le malattie infantili, niente permessi da chiedere al datore di lavoro perchè il bimbo sta male o è in vacanza da scuola.
Vero che chi ha in affidamento il bambino ha più da fare, ma se un genitore è tale veramente, gli obblighi vengono ampiamente compensati dal fatto di essere a contatto con la propria creatura.

Invece la mia amica, che si è separata e ha due figli, non sarebbe per nulla contenta di una simile soluzione, perchè l'ex marito è un poco di buono e 3 volte su quattro la figlia non lo vuole vedere.
Beh, la tua amica se lo è sposato il poco di buono facendo una scelta più o meno consapevole, i loro 2 figli non hanno avuto possibilità di scelta...

Come dire, impossibile accontentare tutti, di solito si fa affidamento all'intelligenza del giudice caso per caso.
No comment.........

Gemma
30-01-2006, 16:08
Insomma cara Gemma si divorzia dalla moglie non dal figlio.
Indipendentemente dal fatto che il giudice rimane cmq ancora il sovrano su ogni situazione.
E credimi i casi citati da me o da rob-roy non sono così rari se si pensa a tutte le associazioni di padri separati e disperati che anche in altri paesi sono soliti a gesti eclatanti per richiamarne l'attenzione, vedi GB.

fg
sulla prima affermazione sono assolutamente d'accordo.
Sulla seconda parte molto meno.
Il fatto è che i padri che hanno un diritto limitato di visita si alzano e protestano.
Le donne il cui ex marito si è semplicemente defilato si rimboccano le maniche e tirano avanti la baracca.
I primi avranno più risalto delle seconde, ma sono certa che una statistica, se esiste, mi darebbe ragione.
Mi domando perchè non l'abbiano fatta prima...
Cmq adesso la Tina Lagostena si roderà il fegato per il resto dei suoi giorni :asd: femminista dei miei stivali... :asd: :fuck:
questa è una affermazione stupida e priva di un qualunque fondamento di circostanza.
Tina Lagostena Bassi si occupa dei casi di cui ho parlato io, quelli in cui il padre semplicemente si rifà una vita e lascia quella "vecchia" sulle spalle della ex moglie.
Dal momento che non vivi in Italia, non sei stata sposata e non hai avuto figli ti prego di tenere per te certe superficiali affermazioni.
Grazie.

Gemma
30-01-2006, 16:14
Vero, però anche la figura paterna non può essere ridotta a 2 pomeriggi al mese per gli stessi motivi
sono d'accordo, ma torno a ribadire che questa "tempistica" non sia frutto di un dispetto delle ex mogli.
Riuscire a ottenere due pomeriggi a settimana è una grande conquista.

Invece credo che la casistica sia perlomeno alla pari....
mi piacerebbe trovare delle statistiche sull'argomento, mi piacerebbe anche che non fosse così.
Purtroppo anche solo guardandomi intorno ho riscontro di ciò che ho detto.

Vero che chi ha in affidamento il bambino ha più da fare, ma se un genitore è tale veramente, gli obblighi vengono ampiamente compensati dal fatto di essere a contatto con la propria creatura.
guarda, con tutto l'amore di mamma che posseggo, ti assicuro che di queste belle parole non te ne fai nulla quando sei in cerca di lavoro e ti rifiutano perchè "sa, i bambini si ammalano, poi le mamme chiedono permesso, e noi non possiamo..."
Perfavore, restiamo sul pratico.
Avere una vita sentimentale è, almeno per un buon lasso di tempo, escluso, perchè la figura del padre deve rimanere salda, e il bambino si traumatizza, le vacanze te le scordi, perchè viaggiare soli con un figlio costa il doppio, la vita diventa una corsa ad incastri fra lavoro, scuola, sport e attività varie.
Altrochè contatto con la propria creatura, la vita non è un film della Disney.

Beh, la tua amica se lo è sposato il poco di buono facendo una scelta più o meno consapevole, i loro 2 figli non hanno avuto possibilità di scelta...
certo, ma in questo caso a chi li lasceresti?
e lui poi ha il diritto di lamentarsi che lei glieli fa vedere poco?

Gemma
31-01-2006, 11:44
Sono in parte d'accordo con tutti, ma una cosa mi stupisce: non avete citato il diritto dei bambini a vivere tranquillamente. Conosco 2 coppie (tra cui la compagna di mio padre e il suo ex-marito, per cui conosco la situazione da vicino) che hanno scelto l'affidamento congiunto, 3 giorni a testa in sostanza, e devo dire che i meno felici sono i bambini. Va bene avere papà e mamma, però a 10 anni il risultato è uno sballottamento senza fine. Borsoni pieni di giocattoli avanti ed indietro, zaini pieni di libri e sempre ci si dimentica qualcosa e ritorna a casa della madre a prendere la roba, quando, anche giustamente, dopo una separazione per qualche mese/anno i genitori magari hanno poca voglia di vedersi...
Per non contare la possibilità in una grande città di avere 2 case parecchio distanti, il che significa che per la metà del tempo (oltre alle storie del tipo "che barba, papà non ha la playstation") il bambino è sradicato dal proprio ambiente, dalle case dei propri amici, dal proprio gatto...Vi assicuro che patiscono.

Tra l'altro la legge precedente (da quanto ne so, non sono del campo, lo preciso) in caso di richiesta del padre di avere l'affidamento congiunto difficilmente non lo otteneva, se era una persona a posto e non lavorava con orari particolari. E proprio questo è il problema: spesso gli uomini tendono a muoversi, a stare via settimane intere all'estero molto più delle donne, che tendono invece a lavorare part-time, soprattutto in caso di figlio piccolo ed in assenza o indisponibilità dei nonni. Da qui il fatto che l'affidamento alla madre è spesso la cosa più ragionevole per tutti.
questa riflessione è venuta anche a me, ieri sera, ripensando al 3d.
In effetti non conosco i termini di legge, ma se si tramuta in "dividersi il figlio" a tempi pari credo non sia difficile immaginare che si avrà un essere umano (il figlio) completamente destabilizzato, privato di una appartenenza e di un senso qualunque di famiglia, anche monca o dimezzata che sia.
E poi cosa succede in caso di malattia?
Chi resta ad accudire il figlio? E a casa di chi?
Secondo me si sta rischiando come al solito di fare un gran pastrocchio...

FabioGreggio
31-01-2006, 12:19
questa riflessione è venuta anche a me, ieri sera, ripensando al 3d.
In effetti non conosco i termini di legge, ma se si tramuta in "dividersi il figlio" a tempi pari credo non sia difficile immaginare che si avrà un essere umano (il figlio) completamente destabilizzato, privato di una appartenenza e di un senso qualunque di famiglia, anche monca o dimezzata che sia.
E poi cosa succede in caso di malattia?
Chi resta ad accudire il figlio? E a casa di chi?
Secondo me si sta rischiando come al solito di fare un gran pastrocchio...

E' un'accozzaglia di luoghi comuni.
Che il padre non abbia tempo e invece la madre si...
ma andiamo..una donna che lavora ha tanto tempo quanto il padre oggi.
E allora cosa proporresti?
Che i figli siano esclusiva della madre, solo perchè un tot di padri è inadempiente?
E gli altri? ciccia?
La separazione è un dramma per tutti, principalmente per il figlio.
La bigenitorialità mette i due genitori sullo stesso piano e li costringe a focalizzare l'attenzione sulle esigenze del figlio e non solo su fatti puramente economici o vendicativi.

Oggi le separazioni sono chieste al 75% dall donne: non perchè siano più coraggiose, ma perchè solo un pirla chiede la separazione al volo sapendo che perderà la casa, il figlio, andrà a vivere in affitto e pagherà 300 euro al mese per decenni.
Pewr le donne è solo una questione di responsabilità del figlio, ma:
resta a lei la casa, ha una mensilità obbligatoria, gestisce il figlio e decide su tutto lei.
Logico pensare ad una sbrigativa sbattuta fuori casa del marito col quale vive una conflittualità.

Ora i termini sono cambiati e anche la moglie è portata a pensare molto bene se tentare di ricostruire un rapporto senza scorciatoie, favoritismi, incentivi paradossali.

Inoltre è evidente anche l'altro dato : l'inadempienza dei padri.
Il 70% dei padri è inadempinete nelle mensilità per la semplice ragione che un operaio o impiegato con 1000-1200 euro al mese di stipendio deve:
pagarsi un affitto di 350 euro mediamente,
versare un mantenimento di circa 300 euro
vivere con 350-400 euro la mese, viaggiando per lavoro.

Lecito pensare che ogni tanto nun jaaa fa.
Questo poi viene in genere usata come arma a doppio taglio davanti ai giudici per dipingere i padri come screanzati irresponsabili.
Sarebbe la stessa cosa se fossrero le madri penalizzate, perchè è la situazione balorda che crea una legge balorda totalmente sbilanciata.

Conosco personalmente casi in cui la madre convive con un compagno che fa da padre al figlio e il padre naturale è escluso invece dalla educazione del bimbo. Coppia che insieme realizza anche 3000 euro al mese ma non essendo regolare costringe cmq il padre a indigenza per versare il mantenimento.
Ovvio che i padri si ribellino con l'inadempienza.
A questo si aggiunge la penosa situazione delle madri che coltivano i figli nell'odio del padre fino ad arrivare ad una totale dissaffezione.

Non escludo che una buona parte di padri siano irresponsabili.
Ma da qui a dire che i padri sono "generalmente" inadempienti ce ne passa.

Ora che i favoritismi sono riequilibrati sta alla civiltà di ogni genitore venire a patti.
Quando avrà la febbre dove andrà?
Dove sarà più comodo.
Se i presupposti per una coesistenza genitoriale sono domande come questa, allora sarà una Caporetto.
Una coppia che mantiene rispetto e buon senso nell'interesse del piccolo sa sempre dove andrà a sfrebbrare, senza che sia un giudice a dirglielo.

La bigenitorialità costringerà ad essere più civili.
E Costringerà i padri ad avere il diritto di continuare ad esserlo.

fg

plutus
31-01-2006, 12:59
E' un'accozzaglia di luoghi comuni.
Che il padre non abbia tempo e invece la madre si...
ma andiamo..una donna che lavora ha tanto tempo quanto il padre oggi.
E allora cosa proporresti?
Che i figli siano esclusiva della madre, solo perchè un tot di padri è inadempiente?
E gli altri? ciccia?
La separazione è un dramma per tutti, principalmente per il figlio.
La bigenitorialità mette i due genitori sullo stesso piano e li costringe a focalizzare l'attenzione sulle esigenze del figlio e non solo su fatti puramente economici o vendicativi.

Oggi le separazioni sono chieste al 75% dall donne: non perchè siano più coraggiose, ma perchè solo un pirla chiede la separazione al volo sapendo che perderà la casa, il figlio, andrà a vivere in affitto e pagherà 300 euro al mese per decenni.
Pewr le donne è solo una questione di responsabilità del figlio, ma:
resta a lei la casa, ha una mensilità obbligatoria, gestisce il figlio e decide su tutto lei.
Logico pensare ad una sbrigativa sbattuta fuori casa del marito col quale vive una conflittualità.

Ora i termini sono cambiati e anche la moglie è portata a pensare molto bene se tentare di ricostruire un rapporto senza scorciatoie, favoritismi, incentivi paradossali.

Inoltre è evidente anche l'altro dato : l'inadempienza dei padri.
Il 70% dei padri è inadempinete nelle mensilità per la semplice ragione che un operaio o impiegato con 1000-1200 euro al mese di stipendio deve:
pagarsi un affitto di 350 euro mediamente,
versare un mantenimento di circa 300 euro
vivere con 350-400 euro la mese, viaggiando per lavoro.

Lecito pensare che ogni tanto nun jaaa fa.
Questo poi viene in genere usata come arma a doppio taglio davanti ai giudici per dipingere i padri come screanzati irresponsabili.
Sarebbe la stessa cosa se fossrero le madri penalizzate, perchè è la situazione balorda che crea una legge balorda totalmente sbilanciata.

Conosco personalmente casi in cui la madre convive con un compagno che fa da padre al figlio e il padre naturale è escluso invece dalla educazione del bimbo. Coppia che insieme realizza anche 3000 euro al mese ma non essendo regolare costringe cmq il padre a indigenza per versare il mantenimento.
Ovvio che i padri si ribellino con l'inadempienza.
A questo si aggiunge la penosa situazione delle madri che coltivano i figli nell'odio del padre fino ad arrivare ad una totale dissaffezione.

Non escludo che una buona parte di padri siano irresponsabili.
Ma da qui a dire che i padri sono "generalmente" inadempienti ce ne passa.

Ora che i favoritismi sono riequilibrati sta alla civiltà di ogni genitore venire a patti.
Quando avrà la febbre dove andrà?
Dove sarà più comodo.
Se i presupposti per una coesistenza genitoriale sono domande come questa, allora sarà una Caporetto.
Una coppia che mantiene rispetto e buon senso nell'interesse del piccolo sa sempre dove andrà a sfrebbrare, senza che sia un giudice a dirglielo.

La bigenitorialità costringerà ad essere più civili.
E Costringerà i padri ad avere il diritto di continuare ad esserlo.

fg

ti quoto in toto (per una volta :sofico: )

Gemma
31-01-2006, 14:27
E' un'accozzaglia di luoghi comuni.
io non parlo per luoghi comuni, ma dalla mia esperienza di genitore separato e per ciò che ho visto/vissuto attorno a me (esperienza di altri genitori separati).
Tu invece di cosa parli? Hai questa esperienza? Sei entrato a far parte di gruppi di confronto?
Che il padre non abbia tempo e invece la madre si...
ma andiamo..una donna che lavora ha tanto tempo quanto il padre oggi.
E allora cosa proporresti?
una donna che lavora se si trova da sola con un figlio RINUNCIA! e se non rinuncia si troverà automaticamente in difficoltà col datore di lavoro, perchè la carriera e la famiglia solo la Salomon riesce a conciliarli (ma giusto perchè si è costruita un asilo in azienda).
Che i figli siano esclusiva della madre, solo perchè un tot di padri è inadempiente?
E gli altri? ciccia?
ma cosa stai dicendo? ma chi ha parlato di esclusiva? Se per esclusiva intendi il fatto di vivere con la madre, allora se andasse al padre sarebbe una esclusiva sua? Ma perfavore, manco stessimo parlando di un pacco. Un figlio non si può dividere. Per farti capire: guarda anche nelle coppie sposate, che vivono insieme e conta il tempo che la madre dedica ai figlie il tempo che gli dedica il padre. E poi fai i tuoi conti. Nessuno ha mai detto che un padre non possa avere la custodia. Però mi pare che tutti questi uomini premano per avere più tempo, non per avere la custodia. Come dire "lo voglio vedere di più, però te lo tieni tu".

La separazione è un dramma per tutti, principalmente per il figlio.
La bigenitorialità mette i due genitori sullo stesso piano e li costringe a focalizzare l'attenzione sulle esigenze del figlio e non solo su fatti puramente economici o vendicativi.
pura utopia
se la bigenitorialità fosse intesa solo come mezzo per costringere entrambi i genitori ad occuparsi del figlio andrebbe anche bene. Purtroppo però mi sembra sia impensabile imporre a due persone separate di trovare accordo su ogni cosa riguardi la crescita e l'educazione del figlio (perchè è anche questo che le legge prevede).

Oggi le separazioni sono chieste al 75% dall donne: non perchè siano più coraggiose, ma perchè solo un pirla chiede la separazione al volo sapendo che perderà la casa, il figlio, andrà a vivere in affitto e pagherà 300 euro al mese per decenni.
Pewr le donne è solo una questione di responsabilità del figlio, ma:
resta a lei la casa, ha una mensilità obbligatoria, gestisce il figlio e decide su tutto lei.
Logico pensare ad una sbrigativa sbattuta fuori casa del marito col quale vive una conflittualità.
smettiamola di dipingere le donne come delle arpie che se non vanno d'accordo col marito lo sbattono fuori dalla SUA casa e si fanno mantenere vita-natural-durante dal poveraccio di turno ridotto sul lastrico.
I tuoi "logico pensare" e lecito pensare" hanno poco riscontro nella realtà di fatti.

Inoltre è evidente anche l'altro dato : l'inadempienza dei padri.
Il 70% dei padri è inadempinete nelle mensilità per la semplice ragione che un operaio o impiegato con 1000-1200 euro al mese di stipendio deve:
pagarsi un affitto di 350 euro mediamente,
versare un mantenimento di circa 300 euro
vivere con 350-400 euro la mese, viaggiando per lavoro.
voglio le fonti di questo dato.
Altrimenti per me sono solo baggianate.
Ho visto uomini accettare solo lavori in nero per non dover pagare gli assegni per i figli. E guadagnavano molto bene.
Conosco personalmente casi in cui la madre convive con un compagno che fa da padre al figlio e il padre naturale è escluso invece dalla educazione del bimbo. Coppia che insieme realizza anche 3000 euro al mese ma non essendo regolare costringe cmq il padre a indigenza per versare il mantenimento.
il caso che tu citi è impugnabile davanti ad un giudice. Ad ogni modo il fatto che la donna conviva con un altro uomo non obbliga questo nuovo convivente a farsi economicamente carico delle necessità del figlio di lei. Del resto non è figlio suo.
Ovvio che i padri si ribellino con l'inadempienza.
cioè tu mi strai dicendo che se la madre (ex moglie) si mette con un uomo abbiente automaticamente questo autorizza il padre (ex marito) a non adempiere più economicamente? spero tu stia scherzando. Un uomo che si comportasse così non sarebbe degno di essere nemmeno considerato.
A questo si aggiunge la penosa situazione delle madri che coltivano i figli nell'odio del padre fino ad arrivare ad una totale dissaffezione.
si vede che hai poca esperienza di fatti di famiglie separate.
Il fatto che un genitore riversi il proprio rancore verso l'ex sui figli, cercando di instillare in anche essi sentimenti avversi, è un atteggiamento oltrmodo deplorevole, è vero. E' anche vero però che, a dispetto di tutto e tutti, un figlio ama e amerà sempre entrambi i genitori. Anzi, più cercherai di mettere in cattiva luce uno dei due e più il figlio risponderà in difesa, con l'atteggiamento opposto.

Non escludo che una buona parte di padri siano irresponsabili.
Ma da qui a dire che i padri sono "generalmente" inadempienti ce ne passa.
guarda le statistiche

Ora che i favoritismi sono riequilibrati sta alla civiltà di ogni genitore venire a patti.
Quando avrà la febbre dove andrà?
Dove sarà più comodo.
Se i presupposti per una coesistenza genitoriale sono domande come questa, allora sarà una Caporetto.
Una coppia che mantiene rispetto e buon senso nell'interesse del piccolo sa sempre dove andrà a sfrebbrare, senza che sia un giudice a dirglielo..
ecco vedi? la cosa si autocontraddice. il ricorso al giudice si fa proprio nei casi in cui non ci sia accordo. Il buon senso non si impone per legge.

La bigenitorialità costringerà ad essere più civili.
così come non si impone la civiltà
E Costringerà i padri ad avere il diritto di continuare ad esserlo.

costringere ad avere un diritto?
si rischia di ridurre un figlio alla stregua di "merce educativa", se un genitore non vuole occuparsene non si otterrà maggior calore umano o affetto da lui/lei imponendogli la presenza con la legge. E il trasloco continuo rischia di diventare un inferno per i figli

^TiGeRShArK^
31-01-2006, 15:18
ennesima ottima legge di questo governo
LA PRIMA (e unica) legge di questo governo con cui sono completamente d'accordo....

Gemma
31-01-2006, 15:31
LA PRIMA (e unica) legge di questo governo con cui sono completamente d'accordo....
sei sposato? hai figli?

Ileana
31-01-2006, 15:36
totalmente d'accordo.
Purtroppo ho visto situazioni da lacrime agli occhi mentre (e dopo) i genitori di alcuni miei amici si sono separati.
Tutti affidati alla madre a prescidere che questa fosse n'imbecille patentata o meno.
Speriamo venga adottata con un minimo di testa.

rob-roy
31-01-2006, 15:45
Gemma ti sbagli quando dici che un figlio ama e amerà sempre entrambi i genitori.

Mio padre non mi ha mai detto nulla di male su mia madre,eppure l'ho fanculizzata definitivamente un paio di anni fà.Più vado avanti e più aumenta la mia indifferenza nei suoi confronti.

;)

FabioGreggio
31-01-2006, 15:55
io non parlo per luoghi comuni, ma dalla mia esperienza di genitore separato e per ciò che ho visto/vissuto attorno a me (esperienza di altri genitori separati).
Tu invece di cosa parli? Hai questa esperienza? Sei entrato a far parte di gruppi di confronto?

una donna che lavora se si trova da sola con un figlio RINUNCIA! e se non rinuncia si troverà automaticamente in difficoltà col datore di lavoro, perchè la carriera e la famiglia solo la Salomon riesce a conciliarli (ma giusto perchè si è costruita un asilo in azienda).

ma cosa stai dicendo? ma chi ha parlato di esclusiva? Se per esclusiva intendi il fatto di vivere con la madre, allora se andasse al padre sarebbe una esclusiva sua? Ma perfavore, manco stessimo parlando di un pacco. Un figlio non si può dividere. Per farti capire: guarda anche nelle coppie sposate, che vivono insieme e conta il tempo che la madre dedica ai figlie il tempo che gli dedica il padre. E poi fai i tuoi conti. Nessuno ha mai detto che un padre non possa avere la custodia. Però mi pare che tutti questi uomini premano per avere più tempo, non per avere la custodia. Come dire "lo voglio vedere di più, però te lo tieni tu".

pura utopia
se la bigenitorialità fosse intesa solo come mezzo per costringere entrambi i genitori ad occuparsi del figlio andrebbe anche bene. Purtroppo però mi sembra sia impensabile imporre a due persone separate di trovare accordo su ogni cosa riguardi la crescita e l'educazione del figlio (perchè è anche questo che le legge prevede).

smettiamola di dipingere le donne come delle arpie che se non vanno d'accordo col marito lo sbattono fuori dalla SUA casa e si fanno mantenere vita-natural-durante dal poveraccio di turno ridotto sul lastrico.
I tuoi "logico pensare" e lecito pensare" hanno poco riscontro nella realtà di fatti.

voglio le fonti di questo dato.
Altrimenti per me sono solo baggianate.
Ho visto uomini accettare solo lavori in nero per non dover pagare gli assegni per i figli. E guadagnavano molto bene.

il caso che tu citi è impugnabile davanti ad un giudice. Ad ogni modo il fatto che la donna conviva con un altro uomo non obbliga questo nuovo convivente a farsi economicamente carico delle necessità del figlio di lei. Del resto non è figlio suo.

cioè tu mi strai dicendo che se la madre (ex moglie) si mette con un uomo abbiente automaticamente questo autorizza il padre (ex marito) a non adempiere più economicamente? spero tu stia scherzando. Un uomo che si comportasse così non sarebbe degno di essere nemmeno considerato.

si vede che hai poca esperienza di fatti di famiglie separate.
Il fatto che un genitore riversi il proprio rancore verso l'ex sui figli, cercando di instillare in anche essi sentimenti avversi, è un atteggiamento oltrmodo deplorevole, è vero. E' anche vero però che, a dispetto di tutto e tutti, un figlio ama e amerà sempre entrambi i genitori. Anzi, più cercherai di mettere in cattiva luce uno dei due e più il figlio risponderà in difesa, con l'atteggiamento opposto.

guarda le statistiche

ecco vedi? la cosa si autocontraddice. il ricorso al giudice si fa proprio nei casi in cui non ci sia accordo. Il buon senso non si impone per legge.

così come non si impone la civiltà

costringere ad avere un diritto?
si rischia di ridurre un figlio alla stregua di "merce educativa", se un genitore non vuole occuparsene non si otterrà maggior calore umano o affetto da lui/lei imponendogli la presenza con la legge. E il trasloco continuo rischia di diventare un inferno per i figli

Risponderò a questa tua domani perchè ora non ho tempo e sto per uscire, però, dopo aver vivisezionato un mio poist così lungo la controrisposta sarà obbligatoriamente lunga.
In sintesi non sei daccordo su nulla ed eri evidentemente daccordo con la vecchia legge che penalizza i padri.
Da padre, ma non separato, posso dirti che posto tutto sul piatto della bilancia, nonostante i puntini sulle i di molte situazioni, la vecchia legge era un orrore per i padri, a prescindere.

Se la tua situazione di separazione non è facile o parrticolarmente problematica non puoi pensare di fare dell'eccezione la regola.
Il figlio o vive equamente con entrambi o si continua l'esclusiva materna.
Fra i due scelgo l'equità.

Usi troppi : "che ne sai?" "Per farti capire"....guarda che non occorre essere separati per capire cosa succede in una separazione: basta guardarsi attorno.
Un padre non vuole la custodia: vuole fare il padre e qundi stare con il figlio lo stesso tempo che sta con la madre. Ed è falso il concetto " lo vedo poi te lo riprendi".
Può andare bene per quei padri che sono un poco di buono. Ci sono anche madri " poco di buono": non è esclusiva sessista, purtroppo.

L'accordo su tutto non c'è nemmeno nelle coppie felicemente sposate: occorre mediare su tutto cmq.
La soluzione è non sposarsi e sterilizzarsi.
Le cose diventano più difficili se c'è rancore. Il rancore si governa con l'intelligenza.
Il resto è stupidità.

Impugnabile cosa?
Se c'è convivenza non regolamnetata la coppia può sulla fiducia vivere benissimo senza risultare sullo stato famiglia: ma perchè te lo devo anche dire? Ma dai....

Se la madre vede le difficoltà dell'ex marito e ha un reddito complessivo decente non capita mai che rinunci al mantenimento.
In genere subentra una vendicatività rancorosa che copre e annebbia da entrambe le parti qualsiasi cosa.

Ma perchè? tu non hai mai saputo di madri separate che istillano odio verso il padre e i relativi nonni paterni? Ma da dove vieni dal Kazakistan?
Ma ci sono migliaia di casi di cui molti a mia conoscenza.
Un mio amico ha una figlia di 17 anni che non lo saluta nemmeno più perchè la madre l'ha nutrita di odio nei suoi confronti.
Ma perchè sono novità queste? ma suvvia...

Per evitare un trasloco quindi si elimina un genitore?
Un genitore vale una scomodità logistica.
Beh dimostri un cinismo davvero deplorevole.
Io per vedere mio figlio farei ogni gg 100 km a piedi.
La comodità non si scambia per l'affetto di un figlio.
Forse le donne sono più pratiche.
Ma questo non significa rinunciare ad un figlio per una scomodità insopportabile.
A casa mia...

fg

^TiGeRShArK^
31-01-2006, 16:54
sei sposato? hai figli?
no ma ne ho viste di situazioni in cui si prilegiava la madre e NON ERA AFFATTO GIUSTO.....
quindi perchè non giudicare CASO X CASO in base alla situazione?
Non tutti siamo uguali dovresti saperlo... e kose ke sono giuste x una situazione sono completamente sbagliate x un'altra ;)

Gemma
31-01-2006, 17:00
conosciamo la legge attuale? Non mi pare che dica che il figlio (o i figli) DEBBANO andare alla madre "tout cour", e i poveri padri sbattuti fuori casa a chiedere l'elemosina per pagare l'assegno mensile. Non mi pare proprio.
E non credo che forzare l'affidamento congiunto sia una soluzione.
Come dire, se la legge prima non era fatta bene, questa di certo non la corregge in meglio.
Se i giudici sbagliano sbaglieranno comunque, se non hanno voglia di investire tempo per tenere conto della situazione e scegliere per ciò che è il meglio per i figli non sarà questo a migliorare le cose.

@FabioGreggio
rispondo domani con + calma, in parte sono d'accordo con te, ma trovo che esageri certi aspetti

v10_star
31-01-2006, 17:01
da quando tutto questo entrerà in vigore?

edit: questo vale anche nel caso in cui i genitori di un figlio non sono sposati? vale anche nei casi di figli "illegittimi" o fuori dal matrimonio, ove il genitore che non abita con il figlio corrisponde all'altro genitore il 50% del mantenimento?

gourmet
31-01-2006, 23:36
da quando tutto questo entrerà in vigore?

edit: questo vale anche nel caso in cui i genitori di un figlio non sono sposati? vale anche nei casi di figli "illegittimi" o fuori dal matrimonio, ove il genitore che non abita con il figlio corrisponde all'altro genitore il 50% del mantenimento?

Credo lo sia già o stia per entrare in vigore a giorni. Tra l'altro la legge prevede espressamente che possono essere riaperti anche i casi già consolidati da una sentenza definitiva, per verificarne la compatibilità alle nuove norme. Si vale anche per le coppie non sposate.

FabioGreggio
01-02-2006, 08:19
Rispondo anche io ;)



A me pare più che altro che per una sorta di campagna pro-padre stai mettendo da parte la volontà del bambino. Credo che mettersi d'accordo su tutto dopo i mesi di casino necessari a far sbollire la situazione sia la scelta migliore, non le imposizioni aprioristiche. Mi spiegherò meglio in seguito esemplificando.



Se permetti, però, lo si può capire meglio ;)



Mio padre non è un poco di buono eppure non ha preso in considerazione l'affidamento congiunto perchè si è reso conto che:
1) Il ruolo del padre è sussidiario e non principale, seppur fondamentale, nella crescita di un figlio. E questo soprattutto nei primi anni di vita, dove la sofferenza del bambino per l'assenza della madre è notevolmente superiore. Inoltre anche caratterialmente, per questioni innate, il padre è statisticamente meno portato all'accudimento di un figlio e più è piccolo più ciò è evidente, poichè la pazienza e la dolcezza necessaria sono virtù tipicamente femminili e non solo per questioni culturali, ma anche "naturali". Idem vale per tutti gli altri mammiferi, tanto per intenderci.
2) Mia madre è insegnante elementare, mio padre sta fuori casa 10 ore al giorno e 5-6 giorni al mese consecutivi è all'estero per lavoro. E non dirmi che è un caso isolato: proviamo a contare le percentuali di famiglie in cui è l'uomo a stare fuori casa più della donna...quasi tutte. Mia madre va a prendere mia sorella a scuola, ha il tempo per cucinare, per aiutarla a fare i compiti etc.etc. con mio padre starebbe più con una babysitter che con lui...Oltre che assurdo è antieconomico. Ed anche se ci fosse la nonna paterna disponibile mi pare una stronzata...a quel punto le case diventerebbero 3 :rolleyes:





Questo devi chiederlo al bambino, non lo si può decidere a priori. I miei si sono separati quando avevo 17 anni, per cui vedo mio padre in orari flessibili e quando ho voglia da sempre, ma siccome tirava una brutta aria già quando avevo 10 anni, ricordo qual'era la mia principale preoccupazione: il dover trascorrere 2 weekend al mese fuori casa, quando il sabato era per me il giorno più bello perchè era l'unico pomeriggio in cui potevo vedere il mio migliore amico il cui padre aveva un negozio di computer sotto casa mia e giocavamo a Doom in seriale. Ed a mio padre ero abbastanza legato, più che con mia madre. Ma non potevo rinunciare al pomeriggio che sognavo per tutta la settimana.

Figurati l'idea di trasferirsi di continuo :eek:



Già...un'ora di macchina ogni giorno alle 6 del mattino per portare il figlio al prescuola dall'altra parte della città (facendo perdere anche a lui un'ora di sonno), quando è a 5 minuti a piedi da casa della moglie :doh: Ti senti davvero furbo poi...e riposato. Ore con il figlio? Arrivi a casa alle 20, mangi un boccone e alle 22 dormi. 2 ore al giorno...il resto babysitter o nonni...wow...

Più che cinismo mi pare ragionevolezza e non essere masochisticamente egoisti, perchè il rischio è quello a leggere le tue affermazioni ;)

Infatti la tua preoccupazione di trasferirti era relativa al fatto che riconoscevi come dimora solo quella materna perchè imposta dalla legge.
Prova ne è che dici di essere legato a tuo padre, ma poi è una tua enfatizzazione in quanto, alla fine, lo preferivi ad un videogame: 2 weekend al mese disaffezionano il figlio. Resta il bene ma è quello che si vuole a un gatto, non ad un padre.
Anche tu cmq metti avanti le comodità alla genitorialità.
La conclusione al tuo discorso è che cmq un padre può sacrificare suo figlio sull'altare degli orari e delle logistiche.
Lo dici perchè sei abituato da sempre a stare con tua madre e alla fine tuo padre, pur essendo nella tua sfera degli affetti, diventa un po come andare a trovare i nonni quando hai 20 anni: un dovere che in fondo, ma proprio in fondo è piacevole, ma se si può evitare è meglio.

Sei la conseguenza della vecchia legge.
Con la nuova legge il figlio, forse, metterà alla pari i genitori anche mentalmente.
Forse ci sarà qualche disagio, ma un individuo non perderà il padre per tutta la vita o, nella migliore delle ipotesi, non lo ridurrà ad un simpatico conoscente a cui bisogna, purtroppo, ogni tanto, fare visita dovuta. Con piccola mancia incorporata.

fg

FabioGreggio
01-02-2006, 12:20
Cosa vuoi che me ne fregasse della legge :confused: La vedevo come mia dimora perchè ci ho abitato per 10 anni, perchè sono andato a scuola ed ancora andavo a scuola in quel quartiere, nel giro di un paio d'anni sapevo che avrei cominciato a poter fare qualche isolato da solo ed andare a casa dei miei amici, c'erano i miei nonni che mi hanno cresciuto a 5 minuti di macchina...l'dea di trascorrere la metà del tempo a 10 km da tutto questo mi avrebbe distrutto BEN più della separazione in sè, te lo assicuro.

Poi, ripeto, c'è caso e caso...ci sono padri che vanno ad abitate a 5 minuti dalla vecchia casa...a quel punto laffidamento congiunto può essere l'ideale, soprattutto se la separazione è stata consensuale dato che necessita molto buon senso per essere gestita (se il padre sta fuori per lavoro ed alla fin fine il figlio passa 4,5-5 giorni su 7 con la madre, il padre dovrebbe dare qualche soldo, oppure occuparsi del vestiario lui, insomma, venire incontro...il tutto "ufficiosamente" e senza tutele per la madre)...però deve essere una scelta presa da tutti gli interessati IMHO e non un'imposizione, anche perchè spesso è proprio improponibile per gli orari del padre, che non riuscirebbe a stare col figlio se non 2 orette alla sera, stravolto e stressato. Che senso ha? Quando magari la madre lavora part-time o fa l'insegnante etc.



La cosa che disaffeziona davvero il figlio, nei confronti di entrambi i genitori, è la separazione stessa...i litigi a cui hai assistito...solo verso i 17-25 anni a seconda del carattere e capacità introspettiva riesci a liberare il tuo inconscio definitivamente dai fantasmi ed a "perdonarli".



A volte si tratta proprio di "fattibilità", devi rendertene conto ;)
Poi per un padre non è bello dover obbligare un figlio a vederlo, per questo è importante sentire cosa ne pensa quest'ultimo: se è timido ed abitudinario lo ferisci soltanto obbligandolo a sballottarlo di qua e di là.



L'unico problema è trovare il tempo, quello si. Ma una volta che esci di casa cosa fai, vedi i tuoi genitori ogni giorno? I miei genitori vedono i nonni ogni 10 giorni - 2 settiamne in media...io credo che farò lo stesso, anche perchè trovo assurod dedicare tutti i weekend da entrambe le famiglie di genitori invece di trascorrerle come meglio si crede con la propria compagna o con eventuali figli: assurdo. La media in settentrione credo sia più o meno questa, con un paio di telefonate alla settimana. Al sud è diverso, ma IMHO esagerano, hanno un'altra mentalità. Io sono molto più anglosassone. Per cui ho semplicemente anticipato con mio padre quello che sarebbe già accaduto anche con mia madre se fossi andato a lavorare invece che all'università ;)



Già, sono cresciuto sereno e nel mio ambiente, mentre vedo i 2 "figliocci" di mio padre (10, 13 anni) sclerati nel trasferirsi continuamente...e dire che il padre abita nella lora zona. Ah, non sono contenti della scelta dell'affidamento congiunto e questo ha causato qualche problema con i gentori...vivono la situazione come un'imposizione...



Continui a non afferrare il concetto. Se uno sta via 4 giorni quando toccherebbe a lui cosa fa? Lo lascia alla madre? E se capita spesso, perchè la madre non deve avere dei soldi visto che lo tiene di più? Etc. etc.

Scusa, ma o sei molto giovane o sei talmente lontano dal concetto di paternità che non riesci a vedere l'altra metà della mela.

Tutti i tuoi discorsi hanno un minimo comune multiplo: la madre è il punto fermo, il padre è l'optional, comunque.

Il fatto che per te sia andata così non significa che tutti sono così.
Poni esempi dove il padre è sempre superindaffarato e la madre ha invece molto tempo: forse al sud. Qui al nord non solo è pari, ma spesso le nuove occupazioni femnminili, come commesse nei centri comm ecc.. prevedono addirittura il lavoro anche nelle festività.

Quindi la questione di tempo non esiste.
Ti sfugge poi che la bigenitorialità anzi è esattamente il contrario di quello che tu dici: fino ad oggi le imposizioni sui tempi venivano regolate dalla legge-orrore. La bigenitorialità, o affidamento congiunto lascia liberi i genitori di decidere di volta in volta : quanto come e dove.
Quindi, posti sul tavolo ritmi e orari sono i genitori a decidere.

L'obrobrio quindi di dover rispettare visite e orari non esiste più: si continua a fare il genitore anche fuori dalla coppia.

Tu parti dal preconcetto che la casa è quella della madre.
Perchè è stato obbligatorio per te doverci vivere sempre. Tuo padre è divenuto un optional. Un bancomat.

Mi dispiace che non riesci a vedere aldilà del tuo naso.
E cmq si vede che non sei ancora padre. Chi ha un figlio sa perfettamente di cosa sto parlando: inutile quindi elencarti cosa prova un genitore che è obbligato a separarsi dal figlio e a non avere più diritti su di esso.

L'unica cosa che non è stata ancora contemplata qui è il lato avvocati.
Non vi è mai passato per il cervello che la passata legge rendesse talmente conflittuale la separazione e gli strascici da pensare che forse andava bene così perchè la lobby degli avvocati e giudici si ingrassasse a dismisura?
La passata legge del 75 infatti è talmente aberrante che non è possibile pensare vi sia una logicità nel fatto che contrapponesse in modo cruento i coniugi fino a farli scannare anche su sciocchezze ed alimentando i sentimenti di rancore.
Ogni domanda all'avvocato infatti corrisponde a 200 euro.....

Forse la legge ha rovinato tre generazioni di figli di separati, ma ha arricchito moltissimi avvocati.

Sintomatico che la legge sia stata presentata, infatti, da una donna.
Perchè l'interesse del bambino è sopra agli interessi dei genitori.
E soprattutto dei loro avvocati.

fg

FabioGreggio
01-02-2006, 22:24
La vedo, ma ritengo più importante la prima metà...è lui quello senza colpe al 100% e che va tutelato. Se per lui è uno shock essere sballottato non bisogna sballottarlo, non vedo soluzione. Anche perchè il padre non credo sarebbe felice di vedere il figlio col muso ogni volta che prepara lo zainone...



Nei bambini molto piccoli è così, prendi un bimbo di 3 anni e vedi dopo quanto tempo ti chiede dov'è la mamma e dopo quanto tempo dov'è papà. Nei primi anni il legame madre-figlio è fortissimo, per ovvie ragioni. Basta vedere la differenza di trauma che subisce chi perde la madre nell'infanzia rispetto a chi perde il padre. Suvvia, non m pare sia il caso di sciverci un trattato, è talmente banale...



Scusa ma quest'ultima affermazione non la capisco proprio. Anche qui non credevo fosse il caso di cercare dei dati, ma il fatto che le casalinghe rimaste siano praticamente tutte donne, che la maggior parte di chi lavora part-time è donna, che la maggior parte degli insegnanti di ogni ordine e grado è nettamente donna etc. mi pare di un'evidenza totale :rolleyes:



Ripeto che IMHO è fattibile solo quando c'è un buon rapporto tra i 2 E il bambino è d'accordo, altrimenti è una forzatura. Perchè altrimenti da subito si creerebbero litigi tra gli ex-coniugi perchè l'uno imputerebbe all'altro di spendere meno per il figlio etc.
Tra l'altro anche da me tutto è flessibile, se mio padre ha un ponte chiede a mia madre e mia sorella se sono d'accordo sul fatto che la tiene qualche giorno in + e non ci sono mai problemi, a meno che mia madre non avesse altri programmi, tipo un weekend al mare con la bambina e in tal caso si rimanda e magari la tiene un mese d'estate (il doppio) etc.



La casa è quella in cui sono vissuto prima della separazione, con i miei amici e il resto...non mi pare difficile da capire ;)



Non sopportando il complottismo non penso che la vecchia legge fosse appositamente scritta per favorire le visite dall'avvocato, cmq è un'opinione legittima ;)

Il bimbo fino ai sei sette anni è un caso limite perchè la madre è fondamentale.
Mi si spieghi però perchè il padre non dovrebbe essere fondamentale per l'equilibrio e la crescita di un bambino.
Quindi la tua proposta qual'è?
Il bambino può vivere con la madre, ma il padre non deve essere escluso come lo è stato fino ad ora.
Questo fino a sette anni.
Dopo il bambino può necessariamente ma non obbligatoriamente, trascorrere equi periodi compatibilmente con la disponibilità, ma senza che sia un giudice o avvocati a deciderlo.

Ti posso assicurare che a Milano le donne lavorano come e forse più degli uomini. La questione tempo non può incidere sulla maggiorazione di diritti della contropsarte.
E popi il bimbo, di comune accordo, può passare più tempo con un genitore più disponibile, ma non per questo può arrogarsi dell'avere la maggioranza assoluta sulle decisioni del figlio stesso.

Il resto della storia è la conseguenza della tua esperienza: ci sono molte altre esperienze.
E sulle casalinghe ti assicuro che io e tutti i miei amici forse ormai facciamo più noi delle nostre compagne per questioni di lavoro e di tempo.
Mia moglie è una responsabile di un centro e torna molto tardi la sera.
Io cucino, aiuto a fare i compiti al piccolo, pulisco, e il sabato faccio pure lavori di casa da anni se voglio avere la casa in ordine la domenica.
Tu hai una visione e una relatà familiare molto anni 60.

E cmq ripeto: non so se funzionerà.
Quella di prima non ha mai funzionato. Per i padri.
Se hanno cambiato la legge non sarà perchè ha nevicato molto questo inverno.

fg