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View Full Version : domanda di elettrotecnica


serbring
30-12-2005, 20:26
ho un motore trifase da mezzo cavallo. Dovendolo alimentare con una monofase, come faccio a dimensionare il condesatore? Scusate se la domanda è formulata male, ma non me ne intendo, è per mio padre...

pietro84
30-12-2005, 23:11
ho un motore trifase da mezzo cavallo. Dovendolo alimentare con una monofase, come faccio a dimensionare il condesatore? Scusate se la domanda è formulata male, ma non me ne intendo, è per mio padre...

si è posta molto male.... :D
1.se è un motore trifase come fai ad alimentarlo con una tensione monofase?! non capisco il senso...(è il motore che vuoi alimentare o un carico??)
2.quale condensatore vuoi dimensionare???

aLLaNoN81
31-12-2005, 10:43
si è posta molto male.... :D
1.se è un motore trifase come fai ad alimentarlo con una tensione monofase?! non capisco il senso...(è il motore che vuoi alimentare o un carico??)
2.quale condensatore vuoi dimensionare???
Ora non ho capito molto bene nemmeno io che vuole fare con il motore monofase ma appena ho letto "motore trifase" e "condensatore" m'è subito venuto in mente un motore da lavatrice :D Mi sa che deve utilizzarne uno in una qualche strana maniera. In ogni caso il valore del condensatore dipende dagli avvolgimenti e dal tipo di motore, sarebbe bene usarne uno con un valore dichiarato dalla casa produttrice del motore perchè non credo che sia molto facile calcolarlo senza conoscere come è fatto il motore. Comunque se passa di qui Northern Antarctica ne saprà certamente di più :)

antenore
01-01-2006, 00:21
ho un motore trifase da mezzo cavallo. Dovendolo alimentare con una monofase, come faccio a dimensionare il condesatore? Scusate se la domanda è formulata male, ma non me ne intendo, è per mio padre...


Se 1 CV sono circa 740Watt, mezzo CV sono 370W.
La regola pratica è di circa 40 microF/kW quindi ti serve un condensatore da 15microFarad.

serbring
01-01-2006, 13:27
Se 1 CV sono circa 740Watt, mezzo CV sono 370W.
La regola pratica è di circa 40 microF/kW quindi ti serve un condensatore da 15microFarad.

Ti ringrazio....allora la domanda non'era formulata poi così male...
Grazie mille anche agli altri

Northern Antarctica
01-01-2006, 22:45
si è posta molto male.... :D
1.se è un motore trifase come fai ad alimentarlo con una tensione monofase?! non capisco il senso...(è il motore che vuoi alimentare o un carico??)
2.quale condensatore vuoi dimensionare???

Il problema fondamentale è proprio alimentare il motore trifase con una tensione monofase. Il motore trifase viene alimentato in genere a 380 (400) V; tale tensione viene applicata tra terminale e terminale del motore (abbiamo tre terminali, essendo il motore trifase, uno per fase).

Andando ad applicare la 220 (230) monofase, dovrai per forza collegarti a solo due dei terminali, lasciando il terzo scollegato; ma in questo modo la tensione applicata al motore, oltre che ad esser monofase, ha un valore che è quasi la metà. Quindi il motore, nella migliore delle ipotesi, riuscirà a fornire solo una piccola parte del mezzo cavallo "nominale", tra rumori e surriscaldamenti. Ammesso che parta (secondo me ciò non avverrà), dato che la coppia di avviamento è proporzionale al quadrato della tensione applicata.

Potrebbe darsi che il motore sia predisposto per funzionare con gli avvolgimenti sia a stella che a triangolo: in questo caso esso avrà sei morsetti invece che tre. Se si collegano gli avvolgimenti interni a triangolo, applicando la tensione monofase ci si trova in una situazione leggermente migliore della precedente, ma anche questa non è da considerarsi una soluzione "permanente", il motore si troverebbe comunque sovraccaricato e avrebbe vita breve, dato che a tutti gli effetti si tratterebbe di un motore trifase che marcia con una fase interrotta, con flussi e coppia squilibrati.

Se hai bisogno di mezzo cavallo di potenza l'unica cosa è prendere un motore monofase da mezzo cavallo.

serbring
01-01-2006, 22:58
non essendo del campo non'ho capito un gran chè. Cmq riferirò a mio padre che non può funzionare...

pietro84
01-01-2006, 23:09
Il problema fondamentale è proprio alimentare il motore trifase con una tensione monofase. Il motore trifase viene alimentato in genere a 380 (400) V; tale tensione viene applicata tra terminale e terminale del motore (abbiamo tre terminali, essendo il motore trifase, uno per fase).

Andando ad applicare la 220 (230) monofase, dovrai per forza collegarti a solo due dei terminali, lasciando il terzo scollegato; ma in questo modo la tensione applicata al motore, oltre che ad esser monofase, ha un valore che è quasi la metà. Quindi il motore, nella migliore delle ipotesi, riuscirà a fornire solo una piccola parte del mezzo cavallo "nominale", tra rumori e surriscaldamenti. Ammesso che parta (secondo me ciò non avverrà), dato che la coppia di avviamento è proporzionale al quadrato della tensione applicata.

Potrebbe darsi che il motore sia predisposto per funzionare con gli avvolgimenti sia a stella che a triangolo: in questo caso esso avrà sei morsetti invece che tre. Se si collegano gli avvolgimenti interni a triangolo, applicando la tensione monofase ci si trova in una situazione leggermente migliore della precedente, ma anche questa non è da considerarsi una soluzione "permanente", il motore si troverebbe comunque sovraccaricato e avrebbe vita breve, dato che a tutti gli effetti si tratterebbe di un motore trifase che marcia con una fase interrotta, con flussi e coppia squilibrati.

Se hai bisogno di mezzo cavallo di potenza l'unica cosa è prendere un motore monofase da mezzo cavallo.


ma utilizzando una tensione monofase come si genera il campo rotante che permette al rotore di girare??! :confused:

Northern Antarctica
01-01-2006, 23:58
ma utilizzando una tensione monofase come si genera il campo rotante che permette al rotore di girare??! :confused:

Il campo rotante si genera con una particolare disposizione degli avvolgimenti interni e naturalmente con il condensatore.

I motori asincroni monofasi non sono "simmetrici" come i trifasi, ma hanno degli avvolgimenti interni asimmetrici, sfasati di 90° (elettrici): uno è chiamato "principale" ed uno "secondario".

Inserendo una capacità in serie all'avvolgimento ausiliario e collegando questa "serie" in parallelo all'avvolgimento principale, si crea una situazione dove la corrente nel ramo "avv. ausiliario + capacità" è sfasata in anticipo rispetto alla corrente che percorre il ramo "avv. principale"; le componenti di queste due correnti in quadratura fra loro danno luogo ad un campo rotante bifase, che fornisce la coppia per far girare il motore (o meglio, più che altro serve a farlo partire).

Ora nel caso citato nel post la situazione è più sfavorevole, dato che gli avvolgimenti non sono sfasati di 90° elettrici, ma di 120°; parte dei flussi si annullano, si creano coppie frenanti e la formula citata prima da antenore per il dimensionamento del condensatore non è più valida. C'è poi il discorso della tensione di alimentazione più bassa. Pertanto secondo me non si può pensare di reutilizzare il motore trifase come monofase.

pietro84
02-01-2006, 00:19
Il campo rotante si genera con una particolare disposizione degli avvolgimenti interni e naturalmente con il condensatore.


ah ecco perciò parlava del condensatore...si utilizza solo per motori asincoroni monofase però...

Pertanto secondo me non si può pensare di reutilizzare il motore trifase come monofase.

è quello che pensavo anche io...visto che in un
motore asincrono trifase gli avvolgimenti sono disposti per quel particolare sistema di correnti e di tensioni(sistema trifase simmetrico ed equilibrato)

Loony
04-01-2006, 17:41
Scusate la mia intromissione ma puo darsi che Serbring non abbia un motore trifase 380 ma bensi' uno Trifase 220 e allora si che servirebbe il condensatore, andando cosi ad alimentare l altra fase mancante.
Saluti. :D

serbring
04-01-2006, 17:50
Scusate la mia intromissione ma puo darsi che Serbring non abbia un motore trifase 380 ma bensi' uno Trifase 220 e allora si che servirebbe il condensatore, andando cosi ad alimentare l altra fase mancante.
Saluti. :D

chiederò a mio padre, comunque il motore dovrebbe essere abbastanza vecchiotto...

Loony
04-01-2006, 18:01
chiederò a mio padre, comunque il motore dovrebbe essere abbastanza vecchiotto...
Se il motore è vecchiotto vedrai quasi sicuramente è un trifase 220 e quindi mettici pure il condenzatore un lavoro che ho gia fatto e non ho avuto problemi :)

serbring
04-01-2006, 18:11
Se il motore è vecchiotto vedrai quasi sicuramente è un trifase 220 e quindi mettici pure il condenzatore un lavoro che ho gia fatto e non ho avuto problemi :)

e vale la regola di antenore vero?

Northern Antarctica
04-01-2006, 18:29
Scusate la mia intromissione ma puo darsi che Serbring non abbia un motore trifase 380 ma bensi' uno Trifase 220 e allora si che servirebbe il condensatore, andando cosi ad alimentare l altra fase mancante.
Saluti. :D

Allora, cerco di essere più preciso, rileggendo mi rendo conto che nei post precedenti ho dato una spiegazione incompleta. Colgo l'occasione anche per correggere alcune imprecisioni.

Un motore trifase, seppur in maniera irregolare e per breve tempo, può marciare con una tensione monofase: se in un motore trifase si distacca una fase, il motore non si ferma, continua a marciare.

Ma la cosa importante da tener conto è che se ad un motore trifase si applica una tensione monofase, esso non parte! Il condensatore serve a creare una corrente sfasata per far partire il motore; dopo l'avviamento in teoria potrebbe anche essere scollegato, lo si lascia inserito per semplicità (non c'è bisogno di interruttori centrifughi) e perché rifasa il motore stesso.

Ora, come spiegato nell'ultimo post, il condensatore va collegato in serie ad uno degli avvolgimenti. Si devono creare due rami in parallelo nei quali scorrano correnti sfasate fra loro. E il condensatore va messo in serie ad uno dei due rami.

Ed in un motore trifase non vedo come si possa fare. Se ha gli avvolgimenti collegati a triangolo è impossibile; sia collegandolo ad un morsetto che fra due il risultato sarebbe comunque un'unica corrente che circola.

Se gli avvolgimenti sono collegati a stella stesso discorso, a meno che il centro stella non sia accessibile. Ma il centro stella nei motori così piccoli difficilmente è reso accessibile (un altro morsetto vicino ai tre principali).

Può invece capitare che il motore sia predisposto per funzionare sia a stella che a triangolo: allora abbiamo sei morsetti, due per ogni avvolgimento.

Se il motore può funzionare a 220 V triangolo / 380 V stella, allora si potrebbe fare in questo modo: se chiamiamo 1A, 1B, 1C, 2A, 2B, 2C i morsetti 1 e 2 degli avvolgimenti A, B e C, supponendo che i morsetti 2A, 2B e 2C costituiscano il centro stella, allora si può:

- collegare 1A con 2A;
- collegare il condensatore tra 1B e 2B;
- alimentare il motore tra 1A (ovvero 2A, sono collegati insieme) e 2B.

In questo modo l'avvolgimento A si viene a trovare in serie con il condensatore, e l'avvolgimento B si troverebbe sottoposto alla tensione di 220 V. Invertendo sopra "2A" con "2B" si cambia il verso di rotazione del motore.

Questo è l'unico tentativo che si potrebbe fare, ma, ammesso che il motore parta, darà pochissima potenza e si surriscalderà. Non è una prova da fare in casa: un motore da mezzo cavallo si surriscalda già con 2 A permanenti, e se l'interruttore magnetotermico di casa come al solito è tarato a 16 A c'è il rischio che il motore si fonda (e potrebbe anche incendiarsi) dopo pochi minuti senza che l'interruttore scatti.

Ripeto, la spiegazione di quanto sopra va presa solo a titolo accademico. Non fare prove (incluse quelle che ti ho descritto) e procurati un motore monofase nuovo ;)

serbring
04-01-2006, 18:33
Ah...riferisco tutto a mio padre, poi vedrà lui, visto che non ci capisco un gran chè di queste cose....comunque grazie a tutti...

Northern Antarctica
04-01-2006, 18:49
Ti posso dire un'altra soluzione: non l'ho citata prima perché è molto più costosa del comprare un motore monofase nuovo, ma in alcuni casi può essere utile, tipo quando hai a che fare con apparecchi trifasi con motori particolari, accoppiamenti strani ecc. da alimentare in monofase.

Si tratta di convertitori monofase-trifase. Qui ce n'è un esempio:

http://www.mediaelettra.com/energit.htm

ma come vedi quello che servirebbe a te costerebbe 310 Euro, un po' tanto rispetto ad un motore nuovo :stordita:

Northern Antarctica
04-01-2006, 18:50
Se il motore è vecchiotto vedrai quasi sicuramente è un trifase 220 e quindi mettici pure il condenzatore un lavoro che ho gia fatto e non ho avuto problemi :)

Come andrebbe collegato??? :)

Loony
04-01-2006, 19:19
Allora, cerco di essere più preciso, rileggendo mi rendo conto che nei post precedenti ho dato una spiegazione incompleta. Colgo l'occasione anche per correggere alcune imprecisioni.

Un motore trifase, seppur in maniera irregolare e per breve tempo, può marciare con una tensione monofase: se in un motore trifase si distacca una fase, il motore non si ferma, continua a marciare.

Ma la cosa importante da tener conto è che se ad un motore trifase si applica una tensione monofase, esso non parte! Il condensatore serve a creare una corrente sfasata per far partire il motore; dopo l'avviamento in teoria potrebbe anche essere scollegato, lo si lascia inserito per semplicità (non c'è bisogno di interruttori centrifughi) e perché rifasa il motore stesso.

Ora, come spiegato nell'ultimo post, il condensatore va collegato in serie ad uno degli avvolgimenti. Si devono creare due rami in parallelo nei quali scorrano correnti sfasate fra loro. E il condensatore va messo in serie ad uno dei due rami.

Ed in un motore trifase non vedo come si possa fare. Se ha gli avvolgimenti collegati a triangolo è impossibile; sia collegandolo ad un morsetto che fra due il risultato sarebbe comunque un'unica corrente che circola.

Se gli avvolgimenti sono collegati a stella stesso discorso, a meno che il centro stella non sia accessibile. Ma il centro stella nei motori così piccoli difficilmente è reso accessibile (un altro morsetto vicino ai tre principali).

Può invece capitare che il motore sia predisposto per funzionare sia a stella che a triangolo: allora abbiamo sei morsetti, due per ogni avvolgimento.

Se il motore può funzionare a 220 V triangolo / 380 V stella, allora si potrebbe fare in questo modo: se chiamiamo 1A, 1B, 1C, 2A, 2B, 2C i morsetti 1 e 2 degli avvolgimenti A, B e C, supponendo che i morsetti 2A, 2B e 2C costituiscano il centro stella, allora si può:

- collegare 1A con 2A;
- collegare il condensatore tra 1B e 2B;
- alimentare il motore tra 1A (ovvero 2A, sono collegati insieme) e 2B.

In questo modo l'avvolgimento A si viene a trovare in serie con il condensatore, e l'avvolgimento B si troverebbe sottoposto alla tensione di 220 V. Invertendo sopra "2A" con "2B" si cambia il verso di rotazione del motore.

Questo è l'unico tentativo che si potrebbe fare, ma, ammesso che il motore parta, darà pochissima potenza e si surriscalderà. Non è una prova da fare in casa: un motore da mezzo cavallo si surriscalda già con 2 A permanenti, e se l'interruttore magnetotermico di casa come al solito è tarato a 16 A c'è il rischio che il motore si fonda (e potrebbe anche incendiarsi) dopo pochi minuti senza che l'interruttore scatti.

Ripeto, la spiegazione di quanto sopra va presa solo a titolo accademico. Non fare prove (incluse quelle che ti ho descritto) e procurati un motore monofase nuovo ;)
Alcuni passaggi che descrivi non li ho capiti bene, anche se penso che ci capisci piu di me su questo campo voglio capire perche a me a funzionato sostituendo la fase mancande con un condesatore
Poi un altra cosa usare un magneto termico per proteggere un motore mi sembra una pazzia quando si puo' usare il salvamotore che ti regoli scatto termico che vuoi senza la paura di bruciare tutto.

X serbring non conosco quella formula ma dovrebbe essere valida il condensatore che ho montato io c era gia scritta la capacita sullo schema cmq era una 30 di mF calcola era una pompa piu potente.
Ti faccio sapere

antenore
04-01-2006, 20:44
cut...
Se il motore può funzionare a 220 V triangolo / 380 V stella....


Se abbiamo 220V sul triangolo, sulla stella abbiamo 127V


cut...
Questo è l'unico tentativo che si potrebbe fare, ma, ammesso che il motore parta, darà pochissima potenza e si surriscalderà. Non è una prova da fare in casa: un motore da mezzo cavallo si surriscalda già con 2 A permanenti, e se l'interruttore magnetotermico di casa come al solito è tarato a 16 A c'è il rischio che il motore si fonda (e potrebbe anche incendiarsi) dopo pochi minuti senza che l'interruttore scatti.


Secondo me il motore non si surriscalda più del normale perchè se è dimensionato per la 380V e noi lo alimentiamo a 220V non ci sono problemi.
A scuola abbiamo provato + di qualche volta a collegarlo così come hai spiegato tu: il tutto funziona solo che la potenza si riduce del 30% (se non ricordo male).
Per quanto riguarda la protezione del motore si deve usare un interruttore magnetotermico con termico regolabile (detto anche salvamotore) o fusibili adeguati.

edit: Mi è venuta in mente un'altra cosa da dire :D
Il motore andrà utilizzato in modo da tener conto della riduzione di potenza che comporta questo tipo di collegamento... altrimenti ha ragione Northern Antarctica: il motore va in fiamme.

Ciauz

Northern Antarctica
04-01-2006, 22:42
Se abbiamo 220V sul triangolo, sulla stella abbiamo 127V

Certo, io ragionavo a parità di potenza. :) Se hai un motore trifase da mezzo cavallo con gli avvolgimenti collegati a triangolo e alimentato a 220 V, per ottenere la stessa potenza collegando gli avvolgimenti a stella devi alimentarlo a 380 V. In questo modo su ogni ramo della stella continui ad avere 220 V e la potenza rimane invariata.

Se invece alimenti tale stella a 220 V (come succede ad esempio nell'avviamento a tensione ridotta stella/triangolo) giustamente su ogni fase hai 127 V, ma la potenza ti si riduce di 1/3.

Secondo me il motore non si surriscalda più del normale perchè se è dimensionato per la 380V e noi lo alimentiamo a 220V non ci sono problemi.

Qui invece bisogna stare attenti: il motore asincrono in marcia si comporta, entro certi limiti, come un carico a potenza assorbita costante (VI = k). Se abbasso la tensione, la corrente aumenta.

Invece, all'avviamento, il motore si può simulare come una impedenza costante (V = ZI), diminuendo la tensione diminuisce anche la corrente di spunto (come avviene, di nuovo, nell'avviamento stella-triangolo).

A scuola abbiamo provato + di qualche volta a collegarlo così come hai spiegato tu: il tutto funziona solo che la potenza si riduce del 30% (se non ricordo male).

Allora vuol dire che, nonostante i due avvolgimenti utilizzati siano sfasati di 120° elettrici (dal post precedente dovrebbe essere evidente che si usano solo due avvolgimenti, l'1 e il 2: il 3 rimane disconnesso), le componenti in quadratura fra loro delle correnti dei due rami in parallelo descritti prima sono di intensità sufficiente a far muovere il motore (l'intensità di tali correnti si può vedere se sono note le impedenze degli avvolgimenti e l'impedenza del condensatore, in modo da poter costruire il diagramma vettoriale relativo)


Per quanto riguarda la protezione del motore si deve usare un interruttore magnetotermico con termico regolabile (detto anche salvamotore) o fusibili adeguati.

e qui ovviamente nulla da eccepire :D

edit: Mi è venuta in mente un'altra cosa da dire :D
Il motore andrà utilizzato in modo da tener conto della riduzione di potenza che comporta questo tipo di collegamento... altrimenti ha ragione Northern Antarctica: il motore va in fiamme.

Ciauz

Si, perché un motore del genere avrà una corrente a rotore bloccato di circa 5 A, insufficienti a far scattare il termico di casa (ipotizzando che venga fatta una prova "domestica". Se un carico troppo elevato fa bloccare il motore, in pochi secondi il motore si surriscalda e si brucia.