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View Full Version : Inter e doping


majin mixxi
08-10-2005, 17:47
Alessandro Gilioli per “L’espresso”

Sono campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano quelli che passeranno, uno dopo l'altro, in un'aula del tribunale di Roma a parlare di doping. Come Giacinto Facchetti, splendido terzino sinistro e oggi presidente dell'Inter; o come Sandro Mazzola, Mariolino Corso, Luis Suarez. E ancora: Tarcisio Burnich, Gianfranco Bedin, Angelo Domenghini, Aristide Guarneri. Tutti chiamati a testimoniare da un loro compagno di squadra di allora, Ferruccio Mazzola, fratello minore di Sandro, che vuole sentire dalla loro voce - e sotto giuramento - la verità su quella Grande Inter che negli anni '60 vinse in Italia e nel mondo. "Non l'ho cercato io, questo processo: mi ci hanno tirato dentro. Ma adesso deve venire fuori tutto", dice Ferruccio.




A che cosa si riferisce, Mazzola?
"Sono stato in quell'Inter anch'io, anche se ho giocato poco come titolare. Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno 'il caffè' di Herrera divenne una prassi all'Inter".

Cosa c'era in quelle pasticche?
"Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro...".

Suo fratello?
"Sì. Sandro e io, da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non ci parliamo più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi...".

A chi si riferisce?
"Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni '90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n'è andato nel 2001 per un tumore al fegato. Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C. Enea Masiero, all'Inter tra il '55 e il '64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell'Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione...".





A parte Picchi e forse Tagnin, gli altri sono nomi meno noti rispetto ai grandi campioni.
"Perché le riserve ne prendevano di più, di quelle pasticchette bianche. Gliel'ho detto, noi panchinari facevamo da cavie. Ne ho parlato per la prima volta qualche mese fa nella mia autobiografia ('Il terzo incomodo', scritto con Fabrizio Càlzia, Bradipolibri 2004, ndr), che ha portato al processo di Roma".

Perché?
"Perché dopo la pubblicazione di quel libro mi è arrivata la querela per diffamazione firmata da Facchetti, nella sua qualità di presidente dell'Inter. Vogliono andare davanti al giudice? Benissimo: il 19 novembre ci sarà la seconda udienza e chiederemo che tutti i giocatori della squadra di allora, intendo dire quelli che sono ancora vivi, vengano in tribunale a testimoniare. Voglio vedere se sotto giuramento avranno il coraggio di non dire la verità".

Ma lei di Facchetti non era amico?
"Sì, ma lasciamo perdere Facchetti, non voglio dire niente su di lui. Sarebbero cose troppo pesanti".

Pensa che dal dibattimento uscirà un'immagine diversa dell'Inter vincente di quegli anni?
"Non lo so, non mi interessa. Se avessi voluto davvero fare del male all'Inter, in quel libro avrei scritto anche tante altre cose. Avrei parlato delle partite truccate e degli arbitri comprati, specie nelle coppe. Invece ho lasciato perdere...".




Ma era solo nell'Inter che ci si dopava in quegli anni?
"Certo che no. Io sono stato anche nella Fiorentina e nella Lazio, quindi posso parlare direttamente anche di quelle esperienze. A Firenze, il sabato mattina, passavano o il massaggiatore o il medico sociale e ci facevano fare delle flebo, le stesse di cui parlava Bruno Beatrice a sua moglie. Io ero in camera con Giancarlo De Sisti e le prendevamo insieme. Non che fossero obbligatorie, ma chi non le prendeva poi difficilmente giocava. Di quella squadra, ormai si sa, oltre a Bruno Beatrice sono morti Ugo Ferrante (arresto cardiaco nel 2003) e Nello Saltutti (carcinoma nel 2004). Altri hanno avuto malattie gravissime, come Mimmo Caso, Massimo Mattolini, lo stesso De Sisti...".

De Sisti smentisce di essersi dopato.
"'Picchio' in televisione dice una cosa, quando siamo fuori insieme a fumare una sigaretta ne dice un'altra...".

E alla Lazio?
"Lì ci davano il Villescon, un farmaco che non faceva sentire la fatica. Arrivava direttamente dalla farmacia. Roba che ti faceva andare come un treno".

Altre squadre?
"Quando Herrera passò alla Roma, portò gli stessi metodi che aveva usato all'Inter. Di che cosa pensa che sia morto il centravanti giallorosso Giuliano Taccola, a 26 anni, durante una trasferta a Cagliari, nel '69?".

Ma secondo lei perché ancora adesso nessuno parlerebbe? Ormai sono - siete - tutti uomini di sessant'anni...
"Quelli che stanno ancora nel calcio non vogliono esporsi, hanno paura di rimanere tagliati fuori dal giro. Sono tutti legati a un sistema, non vogliono perdere i loro privilegi, andare in tv, e così via. Prenda mio fratello: è stato trattato malissimo dall'Inter, l'hanno cacciato via in una maniera orrenda e gli hanno perfino tolto la tessera onoraria per entrare a San Siro, ma lui ha lo stesso paura di inimicarsi i dirigenti nerazzurri e ne parla sempre benissimo in tv. Mariolino Corso, uno che pure ha avuto gravi problemi cardiaci proprio per quelle pasticchette, va in giro a dire che non mi conosce nemmeno. Anche Angelillo, che è stato malissimo al cuore, non vuole dire niente: sa, lui lavora ancora come osservatore per l'Inter. A parlare di quegli anni sono solo i parenti di chi se n'è andato, come Gabriella Beatrice o Alessio Saltutti, il figlio di Nello. È con loro che, grazie all'avvocato della signora Beatrice, Odo Lombardo, ora sta nascendo un'associazione di vittime del doping nel calcio".



Certo, se un grande campione come suo fratello fosse dalla vostra parte, la vostra battaglia avrebbe un testimonial straordinario...
"Per dirla chiaramente, Sandro non ha le palle per fare una cosa così".

E oggi secondo lei il doping c'è ancora?
"Sì, soprattutto nei campionati dilettanti, dove non esistono controlli: lì si bombano come bestie. Quello che più mi fa male però sono i ragazzini...".

I ragazzini?
"Ormai iniziano a dare pillole e beveroni a partire dai 14-15 anni. Io lavoro con la squadra della Borghesiana, a Roma, dove gioca anche mio figlio Michele, e dico sempre ai ragazzi di stare attenti anche al tè caldo, se non sanno cosa c'è dentro. Ho fatto anche una deposizione per il tribunale dei minori di Milano: stanno arrivando decine di denunce di padri e madri i cui figli prendono roba strana, magari corrono come dei matti in campo e poi si addormentano sul banco il giorno dopo, a scuola. Ecco, è per loro che io sto tirando fuori tutto".

FA.Picard
08-10-2005, 18:26
Per Giove :eek:

FA.Picard
08-10-2005, 18:32
A parte tutto, penso che l'uso del doping o comunque di sostanze che alterino le prestazioni sportive a livello professionistico, sia una pratica antica, fatta con metodi sempre più sofisticati e meno rintracciabili.

Questo articolo solleverà molte polemiche

Franziscko
08-10-2005, 18:37
A parte tutto, penso che l'uso del doping o comunque di sostanze che alterino le prestazioni sportive a livello professionistico, sia una pratica antica, fatta con metodi sempre più sofisticati e meno rintracciabili.

Questo articolo solleverà molte polemiche


Quoto perfettamente...
anche se non c'entra, ricordo una vecchia intervista al mitico Fausto Coppi
che parlava delle "bombe" che alcuni prendevano nell salite.....
peccato.... :cry: :cry:

Fabryzius
08-10-2005, 19:15
Gli unici dopati sono i gobbi malefici, è tutto un gombloddo!! Ci vogliono privare della leadership!

Jaguar64bit
08-10-2005, 19:33
Incredibile...

recoil
08-10-2005, 19:45
io credo che non si arriverà a niente di concreto
la Juve la farà franca per la faccenda degli anni 90 e l'Inter non verrà minimamente toccata dalla vicenda di cui parla Mazzola.
comunque tempo fa avevo letto un articolo che parlava di diverse morti sospette di ex calciatori, quindi le dichiarazioni che leggo qui sopra non mi sorprendono più di tanto

majin mixxi
08-10-2005, 20:00
in pratica l'unica inter che riusciva a vincere qualcosa lo faceva perchè era dopata?

:asd::asd::asd:

recoil
08-10-2005, 20:22
beh ma leggendo l'intervista a Mazzola si intuisce che le sue accuse non sono rivolte solo all'Inter. lui stesso parla di altre due squadre e il sospetto può venire benissimo anche per le altre

la filosofia del mal comune mezzo gaudio non mi piace granchè ma se si dopavano un po' tutti non puoi dire che l'Inter vinceva perché era fatta da dopati, semmai puoi dire che era una squadra di dopati come tante altre che però ha vinto tanto.

la cosa preoccupante è il doping a livello giovanile, quello si che mi fa incazzare. per il resto consiglio a tutti di considerare il calcio per quello che è diventato, ovvero un'intrattenimento.
guardate le partite e godetevi lo spettacolo, fregandovene del resto.
se vuoi scoprire la parte pura del calcio devi prendere un pallone e farti una partita in allegria con gli amici. altrimenti è come un film, lo guardi per passare la serata

darp
08-10-2005, 20:28
in pratica l'unica inter che riusciva a vincere qualcosa lo faceva perchè era dopata?

:asd::asd::asd:
anche se viene quasi da quasi da ridere dopo una tale battuta, la faccenda è molto seria, il fatto che quando girano soldi ci si può aspettare di tutto, alla fine noi stessi siamo i finanziatori di tutto questo circo e anche di queste pratiche, se la squadra vince noi paghiamo anche il doppio del "biglietto", di certo non andiamo a guardare o a chiederci a fine partitata come fanno a correre per 90 minutti per tutto il campo ogni 3 giorni

in ogni caso credo che questo genere di notizie non fa altro che evidenziare l'effettiva qualità del nostro amato gioco del calcio :(

Fabryzius
08-10-2005, 20:50
"Non lo so, non mi interessa. Se avessi voluto davvero fare del male all'Inter, in quel libro avrei scritto anche tante altre cose. Avrei parlato delle partite truccate e degli arbitri comprati, specie nelle coppe. Invece ho lasciato perdere...".

Oltre al doping c'è anche dell'altro! Ma nn eravamo solo noi gobbi i ladri dopati ?

gialex
08-10-2005, 21:05
Oltre al doping c'è anche dell'altro! Ma nn eravamo solo noi gobbi i ladri dopati ?

ehehe voi siete i vincenti e dopati dell'era moderna ! :O :sofico:
;)

recoil
08-10-2005, 21:07
Oltre al doping c'è anche dell'altro! Ma nn eravamo solo noi gobbi i ladri dopati ?

con quella dichiarazione Mazzola è stato scorretto
non ha senso dire "se avessi voluto sputtanarli avrei anche raccontanto questo e quello" perché li sputtani ugualmente, solo per il fatto di aver accennato ad altre irregolarità...

andreamarra
08-10-2005, 21:18
Io sinceramente non mi stupisco, anzi mi stupisco di come qua dentro qualcuno si sia stupito.

Il doping o l'alterazione fisica dello sportivo ha radici antiche.

Una volta si somministrava doping "sperimentale", tanto i controlli non c'erano e se c'erano non erano affinati per trovare le sostanze.

poi andando avanti il doping si è "affinato", usando sostanze nuove, cocktail di farmaci che aumentano le prestazioni o aiutano la rigenerazione msucolare, per migliorare la tonificazione.

Ma tutte le squadre, dall'interregionale alla serie A (compresi i pulcini, comeè stato documentato), in qualunque campionato hanno fatto o fanno uso di sostanze più o meno dopanti, magari non iscritte nell'elenco di sostanze dopanti. Ma che hanno questo effetto.

Ora, il doping lo usa anche chi arriva secondo, o terzo, o quart'ultimo. Ma lo usavano tutti. Tutti. Solo che il pensiero comune è quello che il doping lo usa chi poi vince. Non è così.

Il problema del tifoso medio italiano, odiando per ovvi motivi calcistici la Juventus, è quello di credere (o più che altro, per dare una motivazione fittizia al fatto che la propria squadra non vince) che nella storia del calcio solo una società ha usato per un arco di tempo ristretto il doping per vincere.

la realtà purtroppo è molto peggiore, ricordo ancora chi diceva "si si vincete con le pere bla bla, noi invece siamo puliti, drogati di merda!".

La verità, per quanto mi riguarda, è che il doping è stato praticato da TUTTE le squadre indifferentemente fin dagli anni 50.

Io da juventino so che il processo per abuso di farmaci è riferito al 94-98. Io so per certo che la mia squadra usava sostanze per alterare le prestazioni fin dagli anni 50. Come tutte le altre, solo che per coprire la vergogna di non vincere mai un cazzo allora si ritiene giusto il fatto che nella storia del calcio solo una società ha usato doping.

Cazzate, clamorose. Tutti sanno, ma tutti chiudono gli occhi.

E tutti, sono sporchi.

Adric
08-10-2005, 21:26
Questo articolo solleverà molte polemiche
In un paese normale le solleverebbe. Ma in un paese anestetizzato come L'Italia dal calcio, dove il giornalismo sportivo è più servile di quello politico non succederà nulla, se ne parlerà solo sulle emittenti locali, fin troppo facile prevederlo.

Carlo Petrini ha scritto vari libri:
www.kaosedizioni.com/catalogo_colpiditesta.htm

Risultato: nessuna querela (le querele hanno di negativo per chi le fa che fanno pubblicità a quello che non si vuole far sapere), sono stati ignorati dai principali media sportivi (RAI, Mediaset, 'Brocesso dell'unedi', Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport).

juninho85
08-10-2005, 22:14
ho letto...quoto adric ;)

redegaet
08-10-2005, 23:08
Quoto anch'io.
Ci hanno anestetizzato ormai. Il calcio "deve" restare pultio, perchè ci sono interessi troppo grandi in ballo.
Tanto quando c'è da sputtanare qualcuno o qualcosa, ci si butta sul ciclismo.
Il processo alla Juve è finito a tarallucci e vino, il caso Cannavaro lo stesso, il caso Gattuso lo stesso, non dimentichiamoci i giocatori della Fiorentina, quelli sì che sono morti quasi tutti!!!!
Questo modo di fare sport mi fa schifo!!
Ciao,
Alex

teogros
09-10-2005, 13:23
A parte tutto, penso che l'uso del doping o comunque di sostanze che alterino le prestazioni sportive a livello professionistico, sia una pratica antica, fatta con metodi sempre più sofisticati e meno rintracciabili.

Questo articolo solleverà molte polemiche

Io credo che solleverà pochissime polemiche invece! ;) (PURTROPPO!)

Pensandoci bene ci sono troppe malattie che hanno colpito ex-calciatori professionisti. Credo (spero) che ultimamente il fenomeno si sia un po' circoscritto, soprattutto in ambito professionista, come dice l'intervistato, per i controlli e per un po' di sana "auto-difesa"... ma da qui a dire che è stato debellato... :nono: :(

Ser21
09-10-2005, 13:45
Cosa credete che facciano a Milan Lab?Ricerca su sostanze dopanti nn ancora classificate come tali.
PS: Voi credete davvero alle frottole raccontate dall'unico fratello NON FAMOSO della stirpe Mazzola?Continuate a credere alle favole :asd:

badedas
09-10-2005, 13:53
Cosa credete che facciano a Milan Lab?Ricerca su sostanze dopanti nn ancora classificate come tali.
PS: Voi credete davvero alle frottole raccontate dall'unico fratello NON FAMOSO della stirpe Mazzola?Continuate a credere alle favole :asd:
Il doping nello sport è una triste realtà.

Per cui stai tranquillo che il vostro Ferruccio di frottole non ne ha raccontate.

E al Milan non si dopano?

Purtroppo temo di sì.

Però finora non ci hanno cuccato.

Mi auguro che non sia precisamente merito del Milan Lab.

gialex
09-10-2005, 13:56
io penso che bisognerebbe finalmente a combattare il doping seriamente da parte di tutti ... anche noi dovremmo cominciare a ragionare diversamente e nn giustificare quello o questo solo per ragioni campanilistiche . :O

Ser21
09-10-2005, 13:57
Il doping nello sport è una triste realtà.

Per cui stai tranquillo che il vostro Ferruccio di frottole non ne ha raccontate.

E al Milan non si dopano?

Purtroppo temo di sì.

Però finora non ci hanno cuccato.

Mi auguro che non sia precisamente merito del Milan Lab.
Posso essere d'accordo su tutto ma la fonte che parla del doping interista mi pare un po' inconsistente.Ha giocato 1 partita nell'Inter ed è l'unico sfigato di una famiglia piena di calciatori di successo!Onestamente stento a credere alla sua versione dei fatti..

juninho85
09-10-2005, 16:33
Posso essere d'accordo su tutto ma la fonte che parla del doping interista mi pare un po' inconsistente.Ha giocato 1 partita nell'Inter ed è l'unico sfigato di una famiglia piena di calciatori di successo!Onestamente stento a credere alla sua versione dei fatti..
...giusto per una questione di campanilismo....;)

Fabryzius
09-10-2005, 18:02
Posso essere d'accordo su tutto ma la fonte che parla del doping interista mi pare un po' inconsistente.Ha giocato 1 partita nell'Inter ed è l'unico sfigato di una famiglia piena di calciatori di successo!Onestamente stento a credere alla sua versione dei fatti..

Cavolo, nn l'avrei detto

madking
10-10-2005, 09:08
Conosco gente che gioca dall'eccellenza in su, e già lì ti danno pastiglie e pasticchette varie per "non farti sentire la fatica"

E' uno schifo assoluto, tanto ai dirigenti non fregherà mai nulla della salute degli atleti, fino a quando tirano bene, poi li si cambia