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View Full Version : università, 6 su 10 mantenuti da mamma e papà


Adric
21-09-2005, 23:57
Martedì 20 Settembre 2005

L’INDAGINE
Università, 6 su 10 mantenuti da mamma e papà: 500 euro al mese solo per libri, mense e trasporti

ROMA - Il 57% degli studenti fa ancora affidamento su mamma e papà per poter vivere in una città universitaria. È quanto emerge da un sondaggio effettuato su un campione di circa 300 studenti nei più grandi atenei di Roma e Napoli pubblicato nell'ultimo numero del quindicinale “Il Corriere dell'università e del lavoro” in distribuzione in questi giorni negli atenei laziali e campani. L'indagine rivela che se quasi il 23% dei ragazzi cerca di lavorare nel weekend per non gravare troppo sulle spalle dei genitori, appena il 3% dice di aver trovato un lavoro full-time con cui pagare l'abitazione, le tasse e i libri.
Naturalmente è l'affitto la spesa che più incide sul bilancio degli studenti italiani: il 56% degli intervistati vede in quest'ultimo la “sanguisuga” del proprio bilancio mensile; seguono divertimenti e uscite con gli amici (20%), libri e appunti per la preparazione degli esami (10%).
E per far fronte al caro-vita anche gli studenti italiani hanno imparato a tirare la cinghia: più del 70%, infatti, dice di doversi limitare abbastanza spesso nelle spese di tutti i giorni, rinunciando magari al pub sotto casa o alla pizza con gli amici. Solo per il 9% arrivare a fine mese non rappresenta un problema.
Ma di quanto hanno bisogno gli studenti per sopravvivere nella giungla universitaria? Tra libri, mense e abbonamenti metro se ne vanno ogni mese tra i 400 e i 500 euro al mese (24,8% del campione); per un altro 23,7% la cifra che ogni mese scompare dai propri portafogli si aggira attorno ai 600 euro e il 17% ha ammesso di prosciugare in meno di 30 giorni oltre 700 euro.
Per le casse familiari, dunque, un bel salasso. Le associazioni dei consumatori che di recente hanno calcolato quanto costi mantenere un figlio all’università hanno concluso che la spesa complessiva corrisponde all’acquisto di un appartamento.

(Il Messaggero.it)

momo-racing
22-09-2005, 01:10
ho sempre provato un ammirazione infinita per chi ci riesce ma io sinceramente a laurearmi in ingegneria (V.O.) e contemporaneamente lavorare per mantenermi non ci riuscirei proprio.
Magari con altri tipi di facoltà ( ho un amica che ha studiato sociologia e ho presente quali fossero i suoi carichi di lavoro ) avrei anche potuto provarci. Poi personalmente ho la fortuna di studiare nella città in cui vivo percui non ho affitto e mantenimento come accade per molti miei compagni, quindi gravo in maniera molto minore sui miei.

Ad ogni modo c'è anche da dire che, quantomeno qui a milano, tra affitti, libri e quant'altro gli studenti sono trattati proprio come delle vacche da mungere fino allo stremo.
invece sono stato a ginevra quest'anno e sugli autobus c'erano dei volantini del comune che esortavano la gente a prendersi in casa gli studenti universitari per dargli la possibilità di studiare senza doversi preoccupare di affitti astronomici e cose simili. Un altro mondo, ci sono rimasto così :eek:

Fabryce
22-09-2005, 01:21
Oltre l' affitto direi anche le tasse universitarie che prosciugano le tasche

gpc
22-09-2005, 07:51
Eh beh, o fai un lavoro fulltime (se lo trovi) dove ti danno uno stipendio degno di questo nome e puoi pensare di pagarti gli studi, salvo il problema che poi non hai tempo per fare altro, oppure se cerchi uno di quei vergognosi lavoretti part time non ti danno una mazza, ti fanno lavorare come un disperato e sei al punto di partenza. Per forza che la gente deve farsi mantenere...

nestle
22-09-2005, 08:03
il problema non è tanto il farsi mantenere agli studi... se fossi un genitore sarei felice (Sene avessi la possibilità)...

la cosa che fa pensare è che vedi molte persone fuori corso da anni e anni che continuano a farsi mantenere (anche fuori sede)... a questo punto dovrebbe entrare in gioco il buon senso dello studente...

gpc
22-09-2005, 08:04
il problema non è tanto il farsi mantenere agli studi... se fossi un genitore sarei felice (Sene avessi la possibilità)...

la cosa che fa pensare è che vedi molte persone fuori corso da anni e anni che continuano a farsi mantenere (anche fuori sede)... a questo punto dovrebbe entrare in gioco il buon senso dello studente...

Questo è vero, o in alternativa al buon senso dello studente, che generalmente non ne ha molto, il senso educativo dei genitori che dovrebbero chiudere il borsellino.

lowenz
22-09-2005, 08:52
Beh, se si è fuori corso (io ne conosco uno.....:angel: ), non si pagano né libri, né trasporto, né casa dato che non si deve più frequentare (V.O.), ma solo le tasse (che inoltre sono ridotte rispetto agli anni di corso regolare).
Inoltre se hai preso borse di studio per gli anni precedenti le spese sono state abbastanza coperte.

Resta il problema che laureato non è sinonimo di impiegato o di retribuito "degnamente" (salvo eccezioni).