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View Full Version : questione di interruttori


DarkSiDE
17-09-2005, 19:56
che differenza c'è tra gli interruttori "classici" e quelli con sopra scritto "0 e 1"?

Carta Igenica
17-09-2005, 20:00
che differenza c'è tra gli interruttori "classici" e quelli con sopra scritto "0 e 1"?


quelli 0 1 sono binari e sfruttano la forza elettrovoltaica traversa ( em = L*C/2)

PHCV
17-09-2005, 20:01
dipende.... ci sono quelli con scritto 0 e 1 che sono interruttori normalissimi ma servono per capire se è acceso o spento (io ne ho due, per accendere due luci esterne che non si vedono dal punto dov'è l'interruttore... e solitamente la scritta è bianca... se invece è rossa è più probabile sia un interruttore bipolare con megnetotermico (ovvero se superi la corrente massima per cui è costruito salta senza far saltare quello generale della casa)

Haden80
17-09-2005, 20:01
che differenza c'è tra gli interruttori "classici" e quelli con sopra scritto "0 e 1"?

mode cazzata on>

quelli classici sono analogici e quelli con 0 e 1 sono digitali

mode cazzata off<

non credo ci siano differenze...

che interrutori sono quelli a cui ti riferisci?

PHCV
17-09-2005, 20:01
quelli 0 1 sono binari e sfruttano la forza elettrovoltaica traversa ( em = L*C/2)

???? :mbe:

dieg
17-09-2005, 21:48
gli interruttori classici sono unipolari (quelli della luce per intenderci...), quelli 0-1 invece sono bipolari (ad esempio per la presa della lavatrice) ;) :p


Unipolare: http://www.altanet.it/elettro/compo/unipol.gif (quindi interrotti fase o neutro)

Bipolare: http://www.altanet.it/elettro/compo/bipol.gif ( quindi interrotti entrambi)

Northern Antarctica
17-09-2005, 21:51
che differenza c'è tra gli interruttori "classici" e quelli con sopra scritto "0 e 1"?

Immagino ti riferisca agli interruttori domestici.

I primi sono unipolari, i secondi (con "0" ed "1", tipo quello dello scaldabagno) sono bipolari.

In altre parole, i primi interrompono solo la fase, mentre i secondi interrompono fase e neutro.

That's all :D

D4rkAng3l
17-09-2005, 22:11
Immagino ti riferisca agli interruttori domestici.

I primi sono unipolari, i secondi (con "0" ed "1", tipo quello dello scaldabagno) sono bipolari.

In altre parole, i primi interrompono solo la fase, mentre i secondi interrompono fase e neutro.

That's all :D

mmm quale dei due cavi è la fase e quale dei due è il neutro? (cioè...che differenza c'è?)

Perchè fare un interruttore dove interrompi entrambi i cavi?che cambia rispetto ad uno dove ne interrompi solo uno dei due?

Haden80
17-09-2005, 22:21
mmm quale dei due cavi è la fase e quale dei due è il neutro? (cioè...che differenza c'è?)

Perchè fare un interruttore dove interrompi entrambi i cavi?che cambia rispetto ad uno dove ne interrompi solo uno dei due?

il neutro generalmente è il cavo di colore azzurro...la fase nera o marrone(o di altro colore che non sia azzurro)
giallo-verde invece è usato per la messa a terra

interrompere tutti e duei conduttori è solo una questione di sicurezza in più...

D4rkAng3l
17-09-2005, 22:22
il neutro generalmente è il cavo di colore azzurro...la fase nera o marrone(o di altro colore che non sia azzurro)

interrompere tutti e duei conduttori è solo una questione di sicurezza in più...

mmm apparte il colore c'è una differenza tipo corrente in ingresso all'apparecchio e corrente in uscita?quindi averli tutti e 2 staccati è conveniente su apparecchi che usano molta energia?

Haden80
17-09-2005, 22:31
mmm apparte il colore c'è una differenza tipo corrente in ingresso all'apparecchio e corrente in uscita?quindi averli tutti e 2 staccati è conveniente su apparecchi che usano molta energia?

certamente la fase è quella che "trasporta la corrente"
il neutro ha potenziale quasi pari a quello di terra...

sacd
17-09-2005, 22:31
mmm apparte il colore c'è una differenza tipo corrente in ingresso all'apparecchio e corrente in uscita?quindi averli tutti e 2 staccati è conveniente su apparecchi che usano molta energia?


A parte essere bipolare, alcuni o tutti sono magnetotermici hanno 4 poli dietro due in ingresso e due dove collegare il carico, dove collegare il neutro dovrebbe essere segnato altrimenti sta a destra tenendo l'interuttore davanti a te

Northern Antarctica
17-09-2005, 22:42
mmm quale dei due cavi è la fase e quale dei due è il neutro? (cioè...che differenza c'è?)

Innanzitutto cominciamo a dire che tra i due cavi (meglio dire fili, un cavo è qualcosa di + complesso) c'è, più che una tensione, una differenza di potenziale.

Tale differenza di potenziale è pari a 230 V. Quindi il sottraendo il potenziale di un filo a quello dell'altro si ottiene 230 V. E dato che in genere uno dei due fili sta a potenziale pari a quello di terra, ovvero zero, hai un filo a 230 V ed un filo a 0 V.

ll filo a 230 V è la "fase", il filo a zero è il "neutro". Se tocchi la fase prendi la scossa, se tocchi il neutro no.

Attenzione che a Roma non sempre è così. Se abiti in palazzi degli anni '60 ed antecedenti, si possono avere due fasi, entrambe ad un potenziale di 127 V rispetto a terra.

Perchè fare un interruttore dove interrompi entrambi i cavi?che cambia rispetto ad uno dove ne interrompi solo uno dei due?

Dipende dal tipo di applicazione, nel caso degli scaldabagni si interrompono tutti e due i poli per un discorso di sicurezza.

fabio80
17-09-2005, 22:48
Se tocchi la fase prendi la scossa, se tocchi il neutro no.



nzomma :stordita: :stordita: :stordita:

sacd
17-09-2005, 22:50
nzomma :stordita: :stordita: :stordita:


Ha ragione, solo che se sei isolato da terra nn prendi la scossa neanche se tocchi la fase ;)

Northern Antarctica
17-09-2005, 22:53
nzomma :stordita: :stordita: :stordita:

ovviamente non è un invito a provarci :D

in teoria il potenziale del neutro è pari a zero, ma in pratica è leggermente diverso; se hai un sistema trifase, con neutro collegato a terra con resistenza verso terra = 0 e che alimenta carichi trifase equilibrati e lineari allora il potenziale è pari a zero; in pratica invece, fra squilibri, armoniche e balle varie esso è leggermente diverso ed in qualche caso (guasti) raggiunge il potenziale di fase :D

fabio80
17-09-2005, 22:53
Ha ragione, solo che se sei isolato da terra nn prendi la scossa neanche se tocchi la fase ;)

non ho detto che non ha ragione, è vero solo che poi quando vai a toccare il neutro ti accordi che neutro lo è solo di nome... :muro:

insomma quando c'è tensione non tocco più na ceppa :mbe:

Northern Antarctica
17-09-2005, 23:10
non ho detto che non ha ragione, è vero solo che poi quando vai a toccare il neutro ti accordi che neutro lo è solo di nome... :muro:

insomma quando c'è tensione non tocco più na ceppa :mbe:

e fai benissimo :D

per essere più precisi, sul neutro - in assenza di guasti - c'è tensione solo se in esso fluisce corrente. E tale tensione è pari a:

- corrente che fluisce nel neutro x impedenza del collegamento tra il punto in esame ed il centro stella del trasformatore.

Quindi, se il sistema è equilibrato, alimenta carichi lineari e non ci sono correnti che fluiscono tra il centro stella del trasformatore (parlo del trasformatore della cabina che alimenta la casa / il palazzo / i gruppi di case o palazzi), dovute ad anomalie in altri punti del sistema, nel neutro non circola corrente ed il suo potenziale è zero.

Se il carico è monofase, nel neutro circola corrente e il suo potenziale è leggermente diverso da zero (siamo nell'ordine dei centinaia di mV).

Se il carico è equilibrato ma non lineare si generano armoniche di corrente; quelle di ordine 3n (3, 6, 9... ) si richiudono attraverso il neutro e, moltiplicate per l'impedenza, danno una tensione diversa da zero.

Nei guasti fase-neutro il potenziale di neutro arriva quasi al potenziale di fase; il suo valore è circa pari al potenziale di fase meno la caduta di tensione sulla fase stessa, dovuta al passaggio della corrente di guasto.

fabio80
17-09-2005, 23:25
Nei guasti fase-neutro il potenziale di neutro arriva quasi al potenziale di fase; il suo valore è circa pari al potenziale di fase meno la caduta di tensione sulla fase stessa, dovuta al passaggio della corrente di guasto.


voglio sperare che il magnetotermico stacchi :D :D :D

comunque non ho idea di che carichi possano esserci stati ma la pizzicata dal neutro me la sono presa.... tra l'altro verificavo che la ddp tra neutro e terra e fase terra non erano molto ortodosse... moh.... :mbe:

Northern Antarctica
17-09-2005, 23:49
voglio sperare che il magnetotermico stacchi :D :D :D

comunque non ho idea di che carichi possano esserci stati ma la pizzicata dal neutro me la sono presa.... tra l'altro verificavo che la ddp tra neutro e terra e fase terra non erano molto ortodosse... moh.... :mbe:

Magari a Milano in alcune zone succede come a Roma: in casa non hai fase e neutro, ma due fasi. Anche a casa mia è così.

Questo perché fino agli anni '50 - '60 nelle case c'erano due alimentazioni: la "forza motrice" a 220 V, e l'"illuminazione" a 125 V, difatti si usavano le lampadine a 125.

A casa arrivavano DUE fasi ed il neutro; tra fase e fase si derivava la 220 V, mentre tra fase e neutro i 125. I trasformatori di distribuzione avevano il secondario a stella ed una tensione secondaria di 220 / 127 V (difatti 127 V è pari a 220 V / sqrt(3), valore poi "normalizzato" a 125 V).

Poi la tensione di 125 V è stata abbandonata, ed i trasformatori sono rimasti gli stessi (e sono tuttora in servizio). Il neutro il casa non c'è più, ma ci sono solo le due fasi. E la 220 (adesso 230), in diversi palazzi, è ottenuta tra fase e fase. Basta verificare con il cercafase immediatamente a valle dell'interruttore a valle del contatore: se si accende (un po' più debolmente del solito) in entrambi i poli, allora la situazione è come descritta.

Purtroppo molti non sanno questa cosa e rifanno l'impianto elettrico di casa col filo blu per il neutro, rilasciando anche il certificato di conformità. Non va bene: occorre usare un altro colore, marrone o grigio, appunto i colori che si usano per le fasi. Proprio perché uno può toccare il conduttore blu e rimanere sorprendentemente "scosso" (quando non succede di peggio).

Infatti in questa situazione quando tocchi uno qualsiasi dei conduttori prendi la scossa, mentre col sistema fase neutro uno dei due ha potenziale zero. Però col primo sistema la scossa è più lieve, dato che vieni sottoposto ad una tensione verso terra di 125 V e non di 220 V.

La cosa forte è che all'inizio i contatori non sono stati cambiati: avevano una sola fase che li attraversava, e c'era qualcuno che attaccava l'altra fase ai carichi e l'altra estremità del carico al termosifone, ottenendo energia a 125 V gratis, dato che l'altra fase non passava per il contatore :D Poi l'ACEA ha sostituito i contatori con quelli a doppia bobina (è comunque possibile dimostrare con semplici passaggi vettoriali che attaccandoti al termosifone risparmi comunque il 25% :D ).

DarkSiDE
21-09-2005, 22:07
gli interruttori che gestiscono più luci, premendo più volte si accende una o più luci alla volta, sono differenti da quelli "normali" o cambia solo il tipo di connessione?

pierodj
21-09-2005, 22:12
La cosa forte è che all'inizio i contatori non sono stati cambiati: avevano una sola fase che li attraversava, e c'era qualcuno che attaccava l'altra fase ai carichi e l'altra estremità del carico al termosifone, ottenendo energia a 125 V gratis, dato che l'altra fase non passava per il contatore :D Poi l'ACEA ha sostituito i contatori con quelli a doppia bobina (è comunque possibile dimostrare con semplici passaggi vettoriali che attaccandoti al termosifone risparmi comunque il 25% :D ).

pure a casa mia c'è ancora la distribuzione con due fasi... :rolleyes:
spiega un po' sta cosa del termosifone, che ne ho giusto uno sotto il veno del contatore... :D :D :D :sofico:

essegi
21-09-2005, 22:27
:nonsifa:

motivi:

1)istigazione a delinquere
2)frode, anche fiscale
3)possibile omicidio colposo*




*e ora che lo sai, da colposo potrebbe diventare volontario

:D :D

Northern Antarctica
21-09-2005, 22:53
gli interruttori che gestiscono più luci, premendo più volte si accende una o più luci alla volta, sono differenti da quelli "normali" o cambia solo il tipo di connessione?

Sono pulsanti, non interruttori. Entrambi hanno due posizioni (aperto e chiuso), ma mentre gli interruttori hanno due posizioni stabili, i pulsanti ce ne hanno solo una, quella di aperto; quando li chiudi non si mantengono da soli, c'è una molla che li riporta in posizione di aperto (esistono anche pulsanti che invece hanno la posizione chiusa stabile, e spingendo si aprono, ma dentro casa si usano i primi).

Spingendo il pulsante si comanda la bobina di un rele' ciclico che, scattando più volte, chiude dei contatti che comandano le luci, secondo una sequenza.

Esempio: rele' ciclico a 4 posizioni, 2 contatti in uscita: ogni contatto si comporta come un interruttore per un circuito luce, quindi possiamo collegarvi due lampade.

Spingo il pulsante 1 volta -> chiudo il contatto 1 e si accende la luce 1
Spingo il pulsante 2 volte -> chiudo il contatto 2 e si accende la luce 2
Spingo il pulsante 3 volte -> chiudo i contatti 1 e 2 e si accendono le luci 1 e 2
Spingo il pulsante 4 volte -> spengo tutto.

I pulsanti ed i relè si usano anche per comandare una lampada da più punti; si usano quasi sempre se il numero dei punti di comando è maggiore di 3. Per 2 punti si possono usare 2 deviatori e per 3 punti 2 deviatori ed 1 invertitore, anche se è in teoria possibile per n punti usare 2 deviatori e (n-2) invertitori, ma il cablaggio diventa complicato :D

fabio80
21-09-2005, 23:01
Magari a Milano in alcune zone succede come a Roma: in casa non hai fase e neutro, ma due fasi. Anche a casa mia è così.

Questo perché fino agli anni '50 - '60 nelle case c'erano due alimentazioni: la "forza motrice" a 220 V, e l'"illuminazione" a 125 V, difatti si usavano le lampadine a 125.

A casa arrivavano DUE fasi ed il neutro; tra fase e fase si derivava la 220 V, mentre tra fase e neutro i 125. I trasformatori di distribuzione avevano il secondario a stella ed una tensione secondaria di 220 / 127 V (difatti 127 V è pari a 220 V / sqrt(3), valore poi "normalizzato" a 125 V).

Poi la tensione di 125 V è stata abbandonata, ed i trasformatori sono rimasti gli stessi (e sono tuttora in servizio). Il neutro il casa non c'è più, ma ci sono solo le due fasi. E la 220 (adesso 230), in diversi palazzi, è ottenuta tra fase e fase. Basta verificare con il cercafase immediatamente a valle dell'interruttore a valle del contatore: se si accende (un po' più debolmente del solito) in entrambi i poli, allora la situazione è come descritta.

Purtroppo molti non sanno questa cosa e rifanno l'impianto elettrico di casa col filo blu per il neutro, rilasciando anche il certificato di conformità. Non va bene: occorre usare un altro colore, marrone o grigio, appunto i colori che si usano per le fasi. Proprio perché uno può toccare il conduttore blu e rimanere sorprendentemente "scosso" (quando non succede di peggio).

Infatti in questa situazione quando tocchi uno qualsiasi dei conduttori prendi la scossa, mentre col sistema fase neutro uno dei due ha potenziale zero. Però col primo sistema la scossa è più lieve, dato che vieni sottoposto ad una tensione verso terra di 125 V e non di 220 V.

La cosa forte è che all'inizio i contatori non sono stati cambiati: avevano una sola fase che li attraversava, e c'era qualcuno che attaccava l'altra fase ai carichi e l'altra estremità del carico al termosifone, ottenendo energia a 125 V gratis, dato che l'altra fase non passava per il contatore :D Poi l'ACEA ha sostituito i contatori con quelli a doppia bobina (è comunque possibile dimostrare con semplici passaggi vettoriali che attaccandoti al termosifone risparmi comunque il 25% :D ).


so per certo che abbiamo il trifase che entra in casa e che il 220 (230...) lo fanno prendendo la tensione tra due fasi.... ero presente quando hanno cambiato i contatori :read:

c'è da dire che però nel quartiere abbiamo un paio di officine, si sa mai se sono quelle....

DarkSiDE
22-09-2005, 08:13
Sono pulsanti, non interruttori. Entrambi hanno due posizioni (aperto e chiuso), ma mentre gli interruttori hanno due posizioni stabili, i pulsanti ce ne hanno solo una, quella di aperto; quando li chiudi non si mantengono da soli, c'è una molla che li riporta in posizione di aperto (esistono anche pulsanti che invece hanno la posizione chiusa stabile, e spingendo si aprono, ma dentro casa si usano i primi).

Spingendo il pulsante si comanda la bobina di un rele' ciclico che, scattando più volte, chiude dei contatti che comandano le luci, secondo una sequenza.

Esempio: rele' ciclico a 4 posizioni, 2 contatti in uscita: ogni contatto si comporta come un interruttore per un circuito luce, quindi possiamo collegarvi due lampade.

Spingo il pulsante 1 volta -> chiudo il contatto 1 e si accende la luce 1
Spingo il pulsante 2 volte -> chiudo il contatto 2 e si accende la luce 2
Spingo il pulsante 3 volte -> chiudo i contatti 1 e 2 e si accendono le luci 1 e 2
Spingo il pulsante 4 volte -> spengo tutto.

I pulsanti ed i relè si usano anche per comandare una lampada da più punti; si usano quasi sempre se il numero dei punti di comando è maggiore di 3. Per 2 punti si possono usare 2 deviatori e per 3 punti 2 deviatori ed 1 invertitore, anche se è in teoria possibile per n punti usare 2 deviatori e (n-2) invertitori, ma il cablaggio diventa complicato :D


complimenti davvero, hai una gran bella cultura, e non solo di interrutori ;)

sapevo la differenza tra pulsanti interruttori, ho solo fatto confusione nell'esprimermi :)

il problema è questo: ho quattro luci collegate a 4 pulsanti, ogni pulsante comanda tutte e 4 le luci
voglio sostituire una delle luci con un ventilatore da soffitto, che ha un SUO interrutore, ogni interruttore è collegato fisicamente alle luci o è collegato solo al relè? devo far passare il cavo per regolare la velocità nello stesso tubo dove passano già i cavi di comando delle luci e magari sfruttare i cavi d'alimentazione già presenti ma credo di capire che questo non sia possibile

poichè al momento le luci si spengono due alla volta
1 - tutte accese
2 - due spente due accese
3 - altre due spente altre due accese
4 - tutte spente
per far sì che se ne accenda/spegna una alla volta dovrei cambiare il relè?

tornando al discorso degli interruttori bipolari: ho erroneamente montato un normale interruttore al posto di uno bipolare, il contatore saltava continuamente, è normale?

PHCV
22-09-2005, 11:39
poichè al momento le luci si spengono due alla volta
1 - tutte accese
2 - due spente due accese
3 - altre due spente altre due accese
4 - tutte spente
per far sì che se ne accenda/spegna una alla volta dovrei cambiare il relè?


Dipende... bisogna vedere com'è cablato l'impianto...

Northern Antarctica
22-09-2005, 23:42
complimenti davvero, hai una gran bella cultura, e non solo di interrutori ;)

grazie ma per quanto riguarda l'elettrotecnica non è un discorso di cultura - è semplicemente che mi guadagno da vivere così :D

sapevo la differenza tra pulsanti interruttori, ho solo fatto confusione nell'esprimermi :)

anche se non faccio come quei testi americani che per spiegarti il funzionamento di un'auto partono con un'introduzione che inizia dagli uomini primitivi che crearono la ruota, nel dubbio spiego sempre tutto, poi col proseguire semplifico :D

il problema è questo: ho quattro luci collegate a 4 pulsanti, ogni pulsante comanda tutte e 4 le luci
voglio sostituire una delle luci con un ventilatore da soffitto, che ha un SUO interrutore, ogni interruttore è collegato fisicamente alle luci o è collegato solo al relè?

Ogni pulsante è collegato al relè, tutti in parallelo fra loro. Quando si usano pulsanti e relé, i pulsanti possono essere tantissimi, tutti collegati ad un solo relé (in questo tipo di applicazione specifica, comando luci da più punti).

devo far passare il cavo per regolare la velocità nello stesso tubo dove passano già i cavi di comando delle luci e magari sfruttare i cavi d'alimentazione già presenti ma credo di capire che questo non sia possibile

Oddio, quasi sicuramente si può far passare un solo filo invece che due, l'altro (fase o neutro che sia) lo puoi prendere sul relé. Ma il ventilatore non può essere comandato dai pulsanti che comandano le luci. D'accordo che c'è un interruttore separato, ma anche il cablaggio deve esserlo! :)

poichè al momento le luci si spengono due alla volta
1 - tutte accese
2 - due spente due accese
3 - altre due spente altre due accese
4 - tutte spente
per far sì che se ne accenda/spegna una alla volta dovrei cambiare il relè?

Si! Il relè in questione ha 2 contatti in uscita ed opera secondo la sequenza che ho descritto nel mio post precedente.

Ma non suggerirei di usare un relè ciclico a 4 contatti. A parte che quelli che si trovano sono del tipo elettronico (più grandi), si creerebbe un piccolo casino, perché la sequenza sarebbe:

1 - luce 1 accesa
2 - luce 2 accesa
3 - luce 3 accesa
4 - luce 4 accesa
5 - luce 1 accesa + luce 2 accesa...

....

23 - luci 1 + 2 + 3 + 4 accese
24 - tutto spento

capito? Per accendere le luci separatamente ci vorrebbe un altro pulsante in ogni punto di comando ed un altro relé ciclico a 2 contatti.


tornando al discorso degli interruttori bipolari: ho erroneamente montato un normale interruttore al posto di uno bipolare, il contatore saltava continuamente, è normale?

Ma certo, può succedere. Pensiamo allo scaldabagno: una resistenza immersa in acqua. Se uso un interruttore unipolare, la resistenza viene messa in contatto con l'altro filo e contemporaneamente con la massa, tramite l'acqua contenuta nello scaldabgno. Appena l'acqua tocca la resistenza scatta il differenziale :)

DarkSiDE
23-09-2005, 10:08
Oddio, quasi sicuramente si può far passare un solo filo invece che due, l'altro (fase o neutro che sia) lo puoi prendere sul relé. Ma il ventilatore non può essere comandato dai pulsanti che comandano le luci. D'accordo che c'è un interruttore separato, ma anche il cablaggio deve esserlo! :)



aspetta, per il ventilatore servono 4 fili: 2 per pilotare il ventilatore e 2 per l'alimentazione, i vorrei solo sfruttare i 2 dell'alimentazione, ovviamente dovrò staccarli da dove son collegati (immagino siano i fili che vengono dal relè) e collergarli alla normale 220

ma i relè che aspetto hanno? non dovrebbero essere presenti nelle scatole?