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View Full Version : Motori Flex Fuel a etanolo venduti in Italia


cprintf
06-09-2005, 17:02
Ho trovato questo documento che parla del bioetanolo (incentivato a livello fiscale) come sostituto della benzina. Con un tipo di motore che viene prodotto in Italia:

http://www.progettomeg.it/etanoloaam.html
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...
I motori Flex Fuel

Fino ad ora abbiamo parlato di Fai Da Te. Ma se tale tecnologia è valida, possibile che nessuno abbia già pensato di svilupparla a livello industriale?
Certamente. Sia all’estero che… in Italia! La nostra industria, sotto il nome di Magneti Marelli vende un motore chiamato Flex Fuel che può funzionare totalmente ad alcool, a benzina o con qualsiasi miscela di questi due carburanti! Mai sentito parlarne? Vi dirò di più. Tale motore viene montato su varie marche di automobili tra cui la FIAT. Ma non in Italia. Motore italiano, auto italiana, venduti in Brasile o in Svezia (date un occhio al sito Fiat ufficiale brasiliano: http://www.fiat.com.br e cliccate su “novo Palio”).
E noi? Ho pensato che nel Bel Paese ci fossero problemi di leggi ma dopo una ricerca un po’ difficoltosa, scopro che, a seguito di direttive europee, è stato emanato un regolamento, il 96 del 20 febbraio 2004, che addirittura reca agevolazioni fiscali per il bioetanolo di origine agricola (triennio 2003-2005). Per cui, oltre a non essere vietato, è addirittura incentivato! Ma allora perché non se ne fa uso e nessuno ne sa niente?
A tal proposito sarebbe il caso di disturbare i nostri parlamentari per richiedere la vendita, presso alcuni distributori, di bioetanolo puro o in miscela con la benzina (come già accade in Brasile ed in Svezia!). Questo sicuramente sarà da molla per il lancio sul mercato italiano di motori Flex Fuel e tutti, Fiat compresa, ne gioveranno sicuramente.
Intanto che qualcosa si muova a livello macroscopico, non vi consiglio di stare con le mani in mano. Infatti l’acquisto del bioetanolo agevolato è possibile anche ad “utenti extrarete”, come cita testualmente la legge, per cui tutti noi possiamo rivolgerci ad un deposito fiscale per acquistare questo carburante ecologico. Inoltre, e con ciò vi do l’ultima dritta di tipo Fai Da Te, se volete modificare la vostra auto in maniera che si comporti come una Flex Fuel, potete ricorrere al seguente sito brasiliano che vende Kit completi: http://www.jpinjection.com.br. Con poche centinaia di euro, riceverete a casa tutto il necessario per spostarvi un po’ più liberi, più puliti e non finanziando i soliti noti.
Buona carburazione a tutti!
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Per essere legale sembrerebbe legale...ma secondo voi un motore del genere può essere un'alternativa valida?

cprintf
06-09-2005, 17:09
Per esempio ecco qui un'auto che dovrebbe arrivare:

http://www.panorama.it/scienze/tecnologie/articolo/ix1-A020001030443
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Duecento km con un litro


di Ottavio Repetti
27/4/2005

I veicoli Flex consentiranno un risparmio del 25 per cento del costo del carburante.
È quello che potrebbe consumare l'auto ibrida alimentata ad alcol: con metanolo o etanolo in aggiunta alla benzina.

Potrebbe arrivare da due tecnologie combinate la prima auto a inquinamento davvero ridotto. Pensate infatti cosa accadrebbe se le auto a motore ibrido (benzina ed elettrico) usassero come carburante non benzina o gasolio ma alcol (etanolo o metanolo). Si avrebbero emissioni molto basse e, soprattutto, si ridurrebbe in misura drastica la dipendenza dal petrolio. Le tecnologie esistono già, basta metterle assieme.

Cominciamo dall'etanolo, in arrivo in Europa dopo il successo in Brasile. Lo scorso febbraio a Roma è stato firmato un accordo tra Assodistillatori, Coldiretti, le confederazioni di agricoltori italiani e Itabia. Obiettivo, promuovere l'uso delle biomasse in un programma nazionale di produzione di bioetanolo da materie prime agricole, da impiegare nella benzina per ridurne le emissioni nocive. Non solo, entro l'estate la Saab metterà in commercio la 9-5 Biopower, prima auto del mercato europeo ad adottare la tecnologia Flex, Flexible fuel tank, che permette di aggiungere etanolo alla benzina migliorando anche le prestazioni: 30 cavalli in più rispetto ai modelli tradizionali, con un risparmio del 25 per cento sul costo del carburante. In pratica, come sostiene il settimanale Newsweek, 200 km con un litro.

La tecnologia si basa su una sonda che, nella marmitta, analizza i gas di scarico dell'auto e risale, grazie alla percentuale di ossigeno, alla composizione del carburante, che può andare dalla benzina pura all'etanolo puro, passando per una qualsiasi percentuale dei due (in genere si usa almeno un 15 per cento di benzina per evitare problemi all'avvio). Stabilita la composizione, una centralina elettronica tara iniezione e rapporto carburante/aria per ottimizzare le prestazioni del motore. La Magneti Marelli sta inoltre studiando un nuovo dispositivo, il Tetrafuel, che userà indifferentemente alcol, benzina, miscela tra i due o metano. Un progetto che piace molto all'Iran, paese con grosse disponibilità di gas naturale.

L'auto alimentata ad alcol, etanolo o metanolo sarà sempre più comune nei prossimi anni. Complici le direttive europee, secondo cui entro il 2005 il 2 per cento dei carburanti deve provenire da fonte rinnovabile, percentuale che salirà al 5,75 nel 2010. E complice il prezzo del petrolio, destinato a restare sopra i 40 dollari al barile per tutto il decennio, con punte di 75 dollari, causa l'aumento di domanda da parte dei nuovi paesi industrializzati, Cina in testa.

Proprio la Cina è tra i paesi più interessati all'auto ad alcol. Il carburante arriverebbe dal Brasile, tra i principali esportatori di etanolo da canna da zucchero. È passato dai 700 milioni di litri del 2003 ai 2 miliardi del 2004 e recentemente ha concluso un accordo con il Giappone per 10 miliardi di litri l'anno, con cui sostituire il 3 per cento della benzina. Il Brasile è anche il paese dove l'auto ad alcol è più diffusa (30 per cento dei veicoli in circolazione, quota destinata a raddoppiare in due anni). Il merito è anche della Fiat, che lanciò le auto ad alcol nel 1979, con un successo frenato solo dall'aumento del costo della canna da zucchero.

L'auto ibrida ad alcol non è ancora il modello a emissione zero, ma è sicuramente un modo per consumare meno e quindi inquinare meno. Aspettando la vera soluzione ai problemi dell'inquinamento da traffico, che si chiama idrogeno.
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FastFreddy
06-09-2005, 17:11
Aspettando la vera soluzione ai problemi dell'inquinamento da traffico, che si chiama idrogeno.
>>

:muro: :muro: :muro:

:help:

cprintf
06-09-2005, 17:17
Vabbeh, sull'idrogeno ognuno ha le sue idee...

Ma il discorso etanolo mi sembra valido. Dato che è legale sembrerebbe che si possa acquistare etanolo e metterlo dentro al serbatoio (ovviamente con il kit).

Che ci sia speranza di vedere distributori con l'etanolo, in futuro?

spinbird
06-09-2005, 21:18
Vabbeh, sull'idrogeno ognuno ha le sue idee...


le idee sull'idrogeno non valgono nulla se si scontrano con le verità della fisica
anche perchè il problema inquinamento, con le recenti normative, è ormai superato (basti vedere i dati di inquinamento di 10-15 anni fa)

il vero problema è che sarebbe meglio dipendere sempre meno dall'umore degli sceicchi

per il più interessante e realistico discorso dell'etanolo: è molto interessante, funziona, i motori esistono e sono di tipo tradizionale, il problema è come al solito la produzione
già mezzo mondo muore di fame: dovremmo convertire una parte cospicua dei terreni per produrre zucchero?

cprintf
07-09-2005, 08:36
le idee sull'idrogeno non valgono nulla se si scontrano con le verità della fisica
anche perchè il problema inquinamento, con le recenti normative, è ormai superato (basti vedere i dati di inquinamento di 10-15 anni fa)

il vero problema è che sarebbe meglio dipendere sempre meno dall'umore degli sceicchi

per il più interessante e realistico discorso dell'etanolo: è molto interessante, funziona, i motori esistono e sono di tipo tradizionale, il problema è come al solito la produzione
già mezzo mondo muore di fame: dovremmo convertire una parte cospicua dei terreni per produrre zucchero?

Perchè no? Se sei sicuro che poi il mercato te lo compra tutto, non c'è problema. Se il mercato "tira" e c'è anche la possibilità di staccarsi dal petrolio...io non ci vedrei niente di male.