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View Full Version : [Official Thread]Richieste d'aiuto in CHIMICA: postate qui! (guida al pH inside)


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killercode
21-04-2008, 11:43
edit, ho sbagliato topic lo riscrivo in laboratorio

Xalexalex
21-04-2008, 12:25
E' facile estrarre la clorofilla? Come si fa? :D

Così a braccio credo che del comune alcol per alimenti possa andare bene, anche se presumo che la clorofilla non sarà l'unico soluto risultante...

Ah, se ci fai caso basta un po' di succo di limone nell'insalata e un po' di clorofilla esce fuori :D

stbarlet
21-04-2008, 18:33
e' anche realtivamente semplice la sintesi della clorofilla:p

pirrolo + aldeide :stordita:

neliam
22-04-2008, 15:08
Mi servirebbe conoscere un buon testo di chimica fisica che tratti la termodinamica sia dal punto di vista classico che statistico, e che soprattutto tratti in maniera dettagliata il secondo principio e la probabilità della sua violazione (fluttuazioni, ecc..)

Purtroppo sto cercando ma ancora non ne trovo uno veramente esauriente.


<< NeliaM >>

Lucrezio
22-04-2008, 17:03
Mi servirebbe conoscere un buon testo di chimica fisica che tratti la termodinamica sia dal punto di vista classico che statistico, e che soprattutto tratti in maniera dettagliata il secondo principio e la probabilità della sua violazione (fluttuazioni, ecc..)

Purtroppo sto cercando ma ancora non ne trovo uno veramente esauriente.


<< NeliaM >>

Ciao!
Ti posso dare un solo consiglio: su questi argomenti (termodinamica classica e Meccanica Statistica) evita COME LA PESTE i libri scritti per i chimici. Sia per la termodinamica (c'e' ad esempio il meraviglioso Fermino :ave: ) che per la statistica (ce ne sono molti, come lo Huang o - per andare verso la perfezione - il Landau) e' decisamente meglio rivolgersi ai libri per i fisici, che non hanno la pessima idea di "addolcire la pillola" per evitare ad ogni costo di fare due passaggi, con il risultato che tutto diventa confuso, poco chiaro, poco consuquenziale e non sai mai quali sono postulati e assunzioni e quali sono "cosa che ti dico che sono cosi', tanto, povero chimico deficiente, non ci arriverai mai" :rolleyes:

Se ti interessa solo un'infarinatura e vuoi rimanere sui libri per chimici... Il Simon-McQuarrie. L'Atkins e' cosi' orrendo da essere immorale...

neliam
22-04-2008, 17:29
Ciao!
Ti posso dare un solo consiglio: su questi argomenti (termodinamica classica e Meccanica Statistica) evita COME LA PESTE i libri scritti per i chimici. Sia per la termodinamica (c'e' ad esempio il meraviglioso Fermino :ave: ) che per la statistica (ce ne sono molti, come lo Huang o - per andare verso la perfezione - il Landau) e' decisamente meglio rivolgersi ai libri per i fisici, che non hanno la pessima idea di "addolcire la pillola" per evitare ad ogni costo di fare due passaggi, con il risultato che tutto diventa confuso, poco chiaro, poco consuquenziale e non sai mai quali sono postulati e assunzioni e quali sono "cosa che ti dico che sono cosi', tanto, povero chimico deficiente, non ci arriverai mai" :rolleyes:

Se ti interessa solo un'infarinatura e vuoi rimanere sui libri per chimici... Il Simon-McQuarrie. L'Atkins e' cosi' orrendo da essere immorale...

Diciamo che a lv di chimica fisica mi è piaciuto il Moore mentre ho sottolineato una cosa che condivido con il tuo reply.

Visto che ho già letto un libro di Mc-Quarrie che mi ha introdotto molto bene alla meccanica quantistica provo magari quello di termodinamica, per poi magari leggere i libri di fisica che hai consigliato. Tnx ;)

<< NeliaM >>

Lucrezio
22-04-2008, 21:12
Diciamo che a lv di chimica fisica mi è piaciuto il Moore mentre ho sottolineato una cosa che condivido con il tuo reply.

Visto che ho già letto un libro di Mc-Quarrie che mi ha introdotto molto bene alla meccanica quantistica provo magari quello di termodinamica, per poi magari leggere i libri di fisica che hai consigliato. Tnx ;)

<< NeliaM >>

Anche tu al primo anno di specialistica in chimica fisica?
:mano:

neliam
22-04-2008, 21:16
Anche tu al primo anno di specialistica in chimica fisica?
:mano:

Specialistica si (tor vergata) .. ma con orientamento in organica :p

<< NeliaM >>

blue_blue
22-04-2008, 23:09
Ciao!
Mi dareste gentilmente una mano con la scrittura delle formule di Lewis?
La prof ha fatto un solo esempio mescolando doppietti, elettroni, orbitali, e chi più ne ha più ne metta..e non ci ho capito niente :cry:
C'è magari uno schema o qualche regola da seguire? O devo andare "a occhio"?

Grazie :)

Lucrezio
23-04-2008, 00:25
Specialistica si (tor vergata) .. ma con orientamento in organica :p

<< NeliaM >>
Ah ok!
Io sono un inutile teorico, invece :O
Ciao!
Mi dareste gentilmente una mano con la scrittura delle formule di Lewis?
La prof ha fatto un solo esempio mescolando doppietti, elettroni, orbitali, e chi più ne ha più ne metta..e non ci ho capito niente :cry:
C'è magari uno schema o qualche regola da seguire? O devo andare "a occhio"?

Grazie :)

Ciao!
Credo che potrebbe esserti utile dare un'occhiata qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_VSEPR

Per spiegazioni piu' dettagliate e' necessario utilizzare degli strumenti piu' complicati, in particolare serve un po' di meccanica quantistica!
Cerca di farti guidare dalla simmetria: le molecole tendono quasi sempre ad essere il piu' simmetriche possibile! Se hai qualche esercizio o qualche esempio magari se ne discute ;)
P.S.: che studi?

blue_blue
23-04-2008, 18:48
Grazie Lucrezio!
Ma quindi devo partire dalla geometria per poi arrivare a Lewis? io facevo il viceversa..

Ad esempio ho questa molecola: HNO3
Io ho messo l'N come atomo centrale, e poi ho provato così (spero si capisca..c'è un modo per scrivere più agevolmente queste formule?):
http://img161.imageshack.us/img161/2007/hno3dh8.png (http://imageshack.us)
però l'azoto non ha 8 elettroni..:fagiano:

neliam
23-04-2008, 19:21
Grazie Lucrezio!
Ma quindi devo partire dalla geometria per poi arrivare a Lewis? io facevo il viceversa..

Ad esempio ho questa molecola: HNO3
Io ho messo l'N come atomo centrale, e poi ho provato così (spero si capisca..c'è un modo per scrivere più agevolmente queste formule?):
http://img161.imageshack.us/img161/2007/hno3dh8.png (http://imageshack.us)
però l'azoto non ha 8 elettroni..:fagiano:

HNO3

Fai un legame semplice con la funzione -OH
Un doppio legame con un ossigeno =O
Un legame dativo ossigeno azoto con conseguente carica negativa sull'ossigeno e positiva sull'azoto

L'importante è che tu sappia lo stato di ibridazione di tutti gli atomi, una volta che lo hai capito risolvi qualunque struttura.

<< NeliaM >>

blue_blue
23-04-2008, 20:06
HNO3

Fai un legame semplice con la funzione -OH
Un doppio legame con un ossigeno =O
Un legame dativo ossigeno azoto con conseguente carica negativa sull'ossigeno e positiva sull'azoto
cavoli, vero!:doh:
Grazie!

L'importante è che tu sappia lo stato di ibridazione di tutti gli atomi, una volta che lo hai capito risolvi qualunque struttura.

<< NeliaM >>
Ehm..questa sarebbe stata la prossima domanda :stordita:
La professoressa ha spiegato giusto oggi la storia dell'ibridazione, ma ci ho capito meno di prima..ha fatto dei disegni del genere
http://img181.imageshack.us/img181/8888/orbitaliui8.th.png (http://img181.imageshack.us/my.php?image=orbitaliui8.png)
ma sinceramente non è che mi chiariscano molto le idee..più che altro, come si fa a decidere tra quanti e quali orbitali c'è ibridazione? lei diceva anche di guardare la formula di Lewis, ma..boh, ho una gran confusione in testa..:help:

magari conoscete qualche libro di testo dove la cosa sia spiegata decentemente? o qualche link da darmi?
Grazie!

PS: Faccio ing.biomedica

stbarlet
23-04-2008, 20:31
l'ibridazione si determina contando quanti sono i legami singoli (o sigma) più i doppietti solitari.

Ad esempio, l'azoto ha 5 elettroni nei livelli più esterni ( la sua configurazione elettronica è 2s^2 2p^3 ) che occupano in totale 4 orbitali ( un s e 3 p ). Nell'ammoniaca, 3 elettroni sono condivisi con gli idrogeni, e 2 elettroni rimangono sull'azoto come doppietto solitario. Siccome ai chimici piacciono le simmetrie, si dice che gli orbitali originari dell'azoto si mescolano. Se mescoli n orbitali ad energia differente ottieni n orbitali degeneri. questi orbitali , si organizzano in modo da minimizzare la repulsione fra gli elettroni che contengono.

Xalexalex
23-04-2008, 20:41
Bè per capire che ibridazione è avvenuta, a livello empirico, è utile conoscere già la struttura nello spazio della molecola, più che la formula di Lewis...

Premessa di base: la disposizione nello spazio di un atomo (e di quelli a cui va a legarsi, da sola non ha molto senso :D ), è data solamente dai legami Sigma che esso forma, cioè quei legami che passano per la congiungente nucleo-nucleo, e dai doppietti elettronici isolati, ma li trascurerò nel seguito.

Siccome gli orbitali ibridizzati danno origine SOLO a legami Sigma, possiamo fare il ragionamento al contrario, e dire quindi che se un atomo assume una configurazione per la quale forma un'elemento lineare, ha ibridizzato sp (l'orbitale ibrido SP ha due lobi posti a 180° uno dall'altro); se forma un triangolo (forma trigonale planare), ha ibridizzato sp2 (l'orbitale ibrido sp2 ha tre lobi a 120° l'uno dall'altro); se invece un tetraedro, ha ibridizzato sp3 (l'orbitale sp3 ha 4 lobi, orientati tetragonalmente nello spazio, con angoli di 109,5° [e angoli diedri di circa 71°]).

Facciamo un esempio: il carbonio nel metano (CH4) ha struttura tetraedrica, possiamo quindi dedurre che abbia ibridizzato sp3. Nel benzene invece la forma è triangolare planare, quindi ipotizziamo una sp2.

Come ultima cosa ricorda che il fatto che vi sia promozione di elettroni da un orbitale S a un P in un dato atomo, NON implica un uguale tipo di ibridazione nei vari composti del dato atomo. L'esempio del carbonio di cui sopra è lampante: in entrambi i composti, benzene e metano, il carbonio ha configurazione elettronica di valenza 2s1 2p3, ma l'ibridizzazione è differente per i due.

Addendum per i doppietti isolati: in svariati casi (O nell'acqua, N nell'ammoniaca et al.), anche se non vi è un legame Sigma, la presenza di un doppietto elettronico isolato contribuisce a modificare la geometria della molecola, comportandosi da ulteriore "lobo", anche se in misura differente rispetto a quello che sarebbe un orbitale ibridizzato. Appunto nell'ammoniaca il doppietto isolato conferisce la forma tetraedrica, anche se con angoli diversi da 109,5°.

Ultima cosa, prima avevi chiesto un modo intelligente di scrivere le forume di struttura nello spazio: le più usate sono le proiezioni saw-horse (a cavalletto), poi ci sono varie proiezioni prettamente bidimensionali: di Hawort (utile per i composti ciclici), di Fischer (sia sfalsate che non) , di Natta (utile nella rappresentazione di determinati polimeri).

Spero di esser stato esaustivo :D
Byez

Lucrezio
23-04-2008, 21:14
l'ibridazione si determina contando quanti sono i legami singoli (o sigma) più i doppietti solitari.

Ad esempio, l'azoto ha 5 elettroni nei livelli più esterni ( la sua configurazione elettronica è 2s^2 2p^3 ) che occupano in totale 4 orbitali ( un s e 3 p ). Nell'ammoniaca, 3 elettroni sono condivisi con gli idrogeni, e 2 elettroni rimangono sull'azoto come doppietto solitario. Siccome ai chimici piacciono le simmetrie, si dice che gli orbitali originari dell'azoto si mescolano. Se mescoli n orbitali ad energia differente ottieni n orbitali degeneri. questi orbitali , si organizzano in modo da minimizzare la repulsione fra gli elettroni che contengono.
x blue_blue: non leggere questa spiegazione che se no impazzisci :D



x stbarlet:
Non e' che ai chimici piaciono le simmetrie!
Piaciono a madre natura :asd:


Nel caso dell'ammoniaca la geometria trigonale piramidale (C3v) e' dovuta alla repulsione fra il doppietto solitario e gli elettroni di legame. Si puo' pensare di dimostrare che la geometria e' proprio questa e non quella trigonale planare facendo ricorso alla teoria dei gruppi. Se imponi la simmetria D3h ti risulta che l'orbitale pz (che sottende ad A2") dell'azoto non ha la simmetria adatta per formare un orbitale molecolare legante con le tre SALC che puoi ottenere dagli orbitali 1s dell'atomo di idrogeno (Sono 3, una di simmetria A1' e due di simmetria E').
Questo significa che - almeno a livello MO - i legami sono formati dagli orbitali 2s, 2px e 2py dell'azoto, mentre il doppietto sta nell'orbitale 2pz.
Se ci pensi un attimo ti sembrera' una situazione energicamente molto meno favorevole rispetto a quella dove il doppietto elettronico rimane in un orbitale che assomiglia molto all'1s (a1) mentre il 2px, il 2py e il 2pz si mescolano con le tre SALC ;)


Un calcolo imponendo la geometria D3h restituisce, per il singoletto A1, un'energia pari a -56.30 unita' atomiche, se invece si usa la geometria C3v risulta che l'energia dello stato fondamentale e' - 56.38 u.a. per una differenza di circa 50 KCal/mol
Direi che i numeri parlano chiaro :D

stbarlet
23-04-2008, 21:22
x blue_blue: non leggere questa spiegazione che se no impazzisci :D



x stbarlet:
Non e' che ai chimici piaciono le simmetrie!
Piaciono a madre natura :asd:






Troppo sintetico :stordita: ?

In ogni caso, è chiaro che è madre natura a coltivare un grande amore per le simmetrie, ma i chimici le cercano anche dove non ci sono per non complicarsi troppo la vita . e alla fine ci prendono :stordita:

Xalexalex
23-04-2008, 21:24
x blue_blue: non leggere questa spiegazione che se no impazzisci :D



x stbarlet:
Non e' che ai chimici piaciono le simmetrie!
Piaciono a madre natura :asd:


Nel caso dell'ammoniaca la geometria trigonale piramidale (C3v) e' dovuta alla repulsione fra il doppietto solitario e gli elettroni di legame. Si puo' pensare di dimostrare che la geometria e' proprio questa e non quella trigonale planare facendo ricorso alla teoria dei gruppi. Se imponi la simmetria D3h ti risulta che l'orbitale pz (che sottende ad A2") dell'azoto non ha la simmetria adatta per formare un orbitale molecolare legante con le tre SALC che puoi ottenere dagli orbitali 1s dell'atomo di idrogeno (Sono 3, una di simmetria A1' e due di simmetria E').
Questo significa che - almeno a livello MO - i legami sono formati dagli orbitali 2s, 2px e 2py dell'azoto, mentre il doppietto sta nell'orbitale 2pz.
Se ci pensi un attimo ti sembrera' una situazione energicamente molto meno favorevole rispetto a quella dove il doppietto elettronico rimane in un orbitale che assomiglia molto all'1s (a1) mentre il 2px, il 2py e il 2pz si mescolano con le tre SALC ;)


Un calcolo imponendo la geometria D3h restituisce, per il singoletto A1, un'energia pari a -56.30 unita' atomiche, se invece si usa la geometria C3v risulta che l'energia dello stato fondamentale e' - 56.38 u.a. per una differenza di circa 50 KCal/mol
Direi che i numeri parlano chiaro :D

Secondo me non ha capito :fagiano:

Lucrezio
23-04-2008, 21:33
Troppo sintetico :stordita: ?

In ogni caso, è chiaro che è madre natura a coltivare un grande amore per le simmetrie, ma i chimici le cercano anche dove non ci sono per non complicarsi troppo la vita . e alla fine ci prendono :stordita:

Aspetta... tu hai fatto un po' di teoria dei gruppi, vero?
:stordita:



Le simmetrie sono una linea guida importante, sempre meglio sbagliare per eccesso... mal che vada c'e' il teorema di Jahn-Teller :D



P.S.: Ottimo post alessandro, non sarei riuscito a fare di meglio :mano: (pero' non e' proprio vero che gli orbitali ibridi danno origine solo a legami sigma... la teoria del legame di Valenza e' un po' piu' complicata di quello che sembra e - a parita' di base - gli orbitali molecolari si possono sempre ricondurre ad orbitali ibridi con una trasformazione lineare - ovvero facendo somme ed eventualmente scalando qualcosina :D
C'e' anche da dire che la teoria VB, a differenza dell'orbitale molecolare, introduce un po' di correlazione nell'energia... ad esempio, se provi a scrivere la funzione d'onda VB per la molecola di idrogeno utilizzando solo gli orbitali 1s dei singoli atomi ottieni una funzione molto migliore di quella MO... ma queste sono cose ben piu' avanzate :D)

stbarlet
23-04-2008, 21:34
Secondo me non ha capito :fagiano:



:asd:

Pensa.. secondo anno, terzo trimestre di chimica e quella roba sarebbe incomprensibile se non fosse per un piccolissimo acceno in organica D e per studi personali :asd:

Xalexalex
23-04-2008, 21:35
Aspetta... tu hai fatto un po' di teoria dei gruppi, vero?
:stordita:



Le simmetrie sono una linea guida importante, sempre meglio sbagliare per eccesso... mal che vada c'e' il teorema di Jahn-Teller :D



P.S.: Ottimo post alessandro, non sarei riuscito a fare di meglio :mano:
Onorato :O

Per tutto quello che hai messo nell'edit: .... ah boh ... :fagiano:

stbarlet
23-04-2008, 21:39
Aspetta... tu hai fatto un po' di teoria dei gruppi, vero?
:stordita:



Le simmetrie sono una linea guida importante, sempre meglio sbagliare per eccesso... mal che vada c'e' il teorema di Jahn-Teller :D



P.S.: Ottimo post alessandro, non sarei riuscito a fare di meglio :mano:


All'uni teoria dei gruppi è una cosa censurata. Ho studiato qualcosa per conto mio, soprattutto per il corso di inorganica , in cui viene introdotta la diffrazione dei raggi X per i cristalli, ed è inevitabile scontrarcisi. Jahn-Teller l'ho conosciuto grazie a shima, altrimenti, anche quello, completamente censurato.

Lucrezio
23-04-2008, 21:58
All'uni teoria dei gruppi è una cosa censurata. Ho studiato qualcosa per conto mio, soprattutto per il corso di inorganica , in cui viene introdotta la diffrazione dei raggi X per i cristalli, ed è inevitabile scontrarcisi. Jahn-Teller l'ho conosciuto grazie a shima, altrimenti, anche quello, completamente censurato.

E' davvero un peccato: e' una teoria utilissima ed affascinante.
La mia relatrice tiene un corso al secondo anno (purtroppo, per ora, opzionale) in cui, in modo qualitativo senza pero' rinunciare ad un po' di rigore, introduce oltre a qualche fondamento di meccanica quantistica, la teoria dell'orbitale molecolare, la VB, un po' di teoria dei gruppi e qualche applicazione del tutto alla spettroscopia... I lucidi putroppo sono protetti da password, potrei provare a chiederle se posso divulgarli... quando la vedo cerco di ricordarmene. Non sono un libro di testo, ma c'e' un'idea di tutto e - a livello operativo - vanno benissimo!

Poi per le dimostrazioni e i contacci... beh, ci sono corsi piu' avanzati :D

Xalexalex
23-04-2008, 22:15
E' davvero un peccato: e' una teoria utilissima ed affascinante.
La mia relatrice tiene un corso al secondo anno (purtroppo, per ora, opzionale) in cui, in modo qualitativo senza pero' rinunciare ad un po' di rigore, introduce oltre a qualche fondamento di meccanica quantistica, la teoria dell'orbitale molecolare, la VB, un po' di teoria dei gruppi e qualche applicazione del tutto alla spettroscopia... I lucidi putroppo sono protetti da password, potrei provare a chiederle se posso divulgarli... quando la vedo cerco di ricordarmene. Non sono un libro di testo, ma c'e' un'idea di tutto e - a livello operativo - vanno benissimo!

Poi per le dimostrazioni e i contacci... beh, ci sono corsi piu' avanzati :D

Sai a chi passarli, se arrivano http://www.drusie.com/forum/images/smiles/spia.gif

Vado a nannare che la palpebra comincia ad avere cadute di potenziale :Prrr:
Sciaonotte a tutti :O

Gargoyle
23-04-2008, 22:18
Ciao!
Ti posso dare un solo consiglio: su questi argomenti (termodinamica classica e Meccanica Statistica) evita COME LA PESTE i libri scritti per i chimici. Sia per la termodinamica (c'e' ad esempio il meraviglioso Fermino :ave: ) che per la statistica (ce ne sono molti, come lo Huang o - per andare verso la perfezione - il Landau) e' decisamente meglio rivolgersi ai libri per i fisici, che non hanno la pessima idea di "addolcire la pillola" per evitare ad ogni costo di fare due passaggi, con il risultato che tutto diventa confuso, poco chiaro, poco consuquenziale e non sai mai quali sono postulati e assunzioni e quali sono "cosa che ti dico che sono cosi', tanto, povero chimico deficiente, non ci arriverai mai" :rolleyes:

Se ti interessa solo un'infarinatura e vuoi rimanere sui libri per chimici... Il Simon-McQuarrie. L'Atkins e' cosi' orrendo da essere immorale...
A me nel complesso non dispiace il Chandler "Introduction to Modern Statistical Mechanics": qualche passaggio è omesso, ma nel complesso mi sembra una guida breve e lucida alla termodinamica e alla meccanica statistica.

Ed è un testo scritto da un chimico per chimici.

Lucrezio
23-04-2008, 23:38
A me nel complesso non dispiace il Chandler "Introduction to Modern Statistical Mechanics": qualche passaggio è omesso, ma nel complesso mi sembra una guida breve e lucida alla termodinamica e alla meccanica statistica.

Ed è un testo scritto da un chimico per chimici.

Non lo conosco!
Provo a cercarlo in biblioteca :D


Pero' posso assicurarti che il mitico Landau... quello di Meccanica Statistica (Il primo volume dei due!) e' davvero un capolavoro... insieme a quello di meccanica quantistica e' il piu' bello fra quelli che ho visto!

windsofchange
24-04-2008, 05:25
Quanto adoro voi e questo 3d!! Siete i miei miti...
http://www.mysticlady.it/SITO%20GRAFICA/gif%20animate/teste%20di%20cipolla/578.gif

Gargoyle
24-04-2008, 06:45
Pero' posso assicurarti che il mitico Landau... quello di Meccanica Statistica (Il primo volume dei due!) e' davvero un capolavoro... insieme a quello di meccanica quantistica e' il piu' bello fra quelli che ho visto!Io mi scontrai col Landau di Meccanica Quantistica (nel senso che ci battei diverse craniate sopra :muro: ) e da allora non ho più toccato quella serie: il suo voler usare per forza le funzioni d'onda rigettando quasi completamente la notazione di Dirac (fatto salvo quando fa comodo anche a lui, tipo nella teoria del momento angolare) mi irrita, mi ci incarto e faccio fatica a cavarne le gambe.
Per carità, sarà un problema mio (del resto la matematica che maneggio non è poi molto vasta) però mi chiedo se quella serie di testi abbia in mente davvero lo studente di fisica come suo target oppure il docente di fisica.

Lucrezio
24-04-2008, 07:42
Io mi scontrai col Landau di Meccanica Quantistica (nel senso che ci battei diverse craniate sopra :muro: ) e da allora non ho più toccato quella serie: il suo voler usare per forza le funzioni d'onda rigettando quasi completamente la notazione di Dirac (fatto salvo quando fa comodo anche a lui, tipo nella teoria del momento angolare) mi irrita, mi ci incarto e faccio fatica a cavarne le gambe.
Per carità, sarà un problema mio (del resto la matematica che maneggio non è poi molto vasta) però mi chiedo se quella serie di testi abbia in mente davvero lo studente di fisica come suo target oppure il docente di fisica.

Il Landau non e' mai un buon "primo testo" :D
Prima prepari l'esame, poi lo prepari sul Landau! Va bene per una seconda lettura (specie quello di MQ!) perche' e' un libro complesso, ma e' davvero un libro spettacoloso!
Formalmente pasticcia, ad esempio sul discorso delle rappresentazioni - dove d'altra parte non e' facilissimo trovare un libro davvero accurato! - ma e' il libro che contiene davvero la "fisica"!
Quello di statistica e' anche didatticamente validissimo: io l'ho usato per preparare il mio primo esame!

blue_blue
25-04-2008, 20:50
...
...
:eek: Mamma mia, ragazzi, gentilissimi! Mi sembra di aver capito! :D
Se avete qualche esempio da propormi o qualche link con esercizi..ben venga! Così vedo se ho capito davvero o è solo un'impressione :fagiano:
Comunque grazie ancora!! :)


Nel caso dell'ammoniaca la geometria trigonale piramidale (C3v) e' dovuta alla repulsione fra il doppietto solitario e gli elettroni di legame. Si puo' pensare di dimostrare che la geometria e' proprio questa e non quella trigonale planare facendo ricorso alla teoria dei gruppi. Se imponi la simmetria D3h ti risulta che l'orbitale pz (che sottende ad A2") dell'azoto non ha la simmetria adatta per formare un orbitale molecolare legante con le tre SALC che puoi ottenere dagli orbitali 1s dell'atomo di idrogeno (Sono 3, una di simmetria A1' e due di simmetria E').
Questo significa che - almeno a livello MO - i legami sono formati dagli orbitali 2s, 2px e 2py dell'azoto, mentre il doppietto sta nell'orbitale 2pz.
Se ci pensi un attimo ti sembrera' una situazione energicamente molto meno favorevole rispetto a quella dove il doppietto elettronico rimane in un orbitale che assomiglia molto all'1s (a1) mentre il 2px, il 2py e il 2pz si mescolano con le tre SALC ;)


Un calcolo imponendo la geometria D3h restituisce, per il singoletto A1, un'energia pari a -56.30 unita' atomiche, se invece si usa la geometria C3v risulta che l'energia dello stato fondamentale e' - 56.38 u.a. per una differenza di circa 50 KCal/mol
Direi che i numeri parlano chiaro :D

Ehm..sì :stordita:
ad essere sincera non ci ho capito molto :fagiano:..

Lucrezio
26-04-2008, 00:02
Ehm..sì :stordita:
ad essere sincera non ci ho capito molto :fagiano:..

Nei prossimi giorni ho intenzione di provare a scrivere una miniguida alla simmetria molecolare ed alle applicazioni della teoria dei gruppi alla chimica!
Vediamo che succede...

stbarlet
26-04-2008, 10:25
Nei prossimi giorni ho intenzione di provare a scrivere una miniguida alla simmetria molecolare ed alle applicazioni della teoria dei gruppi alla chimica!
Vediamo che succede...



Sintonizzato.


Lucrezio, che tu sappia, l'ossigeno in concentrazioni maggiori a quelle atmosferiche, fa venire l'ansia? Perchè ogni tanto mi capita di usare qugli sbiancanti a base di ossigeno ( perborato, percarbonato) e mi viene sempre una angoscia terribile. :mbe:

blue_blue
26-04-2008, 11:11
Stamattina ho trovato un po' di esercizi sull'ibridizzazione in un libro della mia coinquilina e..mi sono riusciti! :yeah: Graaaaazie ancora per l'aiuto!



Adesso ho cominciato a studiare la Teoria dell'Orbitale Molecolare..ho capito che si formano i due orbitali, e come si dispongono gli elettroni, ma mi restano un paio di dubbi:
- le cariche positive dove vanno a finire?
- quando sono più di due gli atomi che si avvicinano(ad esempio per spiegare la teoria delle bande), come funziona la cosa?
Ad esempio, ho trovato questo .pdf (http://www.ciam.unibo.it/photochem/Chimica2E.pdf)dove viene spiegato il legame metallico..però non capisco a pag.7, quando si parla della la molecola triatomica di Litio, da dove salta fuori l'orbitale sigma-n :confused:

Lucrezio
26-04-2008, 13:27
Sintonizzato.


Lucrezio, che tu sappia, l'ossigeno in concentrazioni maggiori a quelle atmosferiche, fa venire l'ansia? Perchè ogni tanto mi capita di usare qugli sbiancanti a base di ossigeno ( perborato, percarbonato) e mi viene sempre una angoscia terribile. :mbe:
Che io sappia no...
L'ossigeno, in concentrazioni superiori alla norma, da' una sensazione di euforia! Io ne ho sniffato un po' in laboratorio e ti da' una certa "scarica" :asd:
Stamattina ho trovato un po' di esercizi sull'ibridizzazione in un libro della mia coinquilina e..mi sono riusciti! :yeah: Graaaaazie ancora per l'aiuto!



Adesso ho cominciato a studiare la Teoria dell'Orbitale Molecolare..ho capito che si formano i due orbitali, e come si dispongono gli elettroni, ma mi restano un paio di dubbi:
- le cariche positive dove vanno a finire?
- quando sono più di due gli atomi che si avvicinano(ad esempio per spiegare la teoria delle bande), come funziona la cosa?
Ad esempio, ho trovato questo .pdf (http://www.ciam.unibo.it/photochem/Chimica2E.pdf)dove viene spiegato il legame metallico..però non capisco a pag.7, quando si parla della la molecola triatomica di Litio, da dove salta fuori l'orbitale sigma-n :confused:

Ciao!
Ti rispondo stasera o domani con calma e nel dettaglio, ma prima ho bisogno di sapere che cosa studi e se hai conoscenze di meccanica quantistica, in modo da sapermi regolare :D
Infine se sai qualcosina di teoria dei gruppi dimmelo che e' tutto piu' semplice :D

blue_blue
26-04-2008, 14:49
Ciao!
Ti rispondo stasera o domani con calma e nel dettaglio, ma prima ho bisogno di sapere che cosa studi e se hai conoscenze di meccanica quantistica, in modo da sapermi regolare :D
Infine se sai qualcosina di teoria dei gruppi dimmelo che e' tutto piu' semplice :D
Sono al primo anno di ing.biomedica, questo è il primo corso di chimica che seguo..l'ho fatta un po' alle superiori, ma questi argomenti non li avevo proprio mai visti! La teoria dei gruppi..non mi pare di averla mai sentita :fagiano:
Comunque non preoccuparti, rispondi quando ce la fai! Anzi già vi devo ringraziare per la disponibilità! :)

Lucrezio
26-04-2008, 16:19
Sono al primo anno di ing.biomedica, questo è il primo corso di chimica che seguo..l'ho fatta un po' alle superiori, ma questi argomenti non li avevo proprio mai visti! La teoria dei gruppi..non mi pare di averla mai sentita :fagiano:
Comunque non preoccuparti, rispondi quando ce la fai! Anzi già vi devo ringraziare per la disponibilità! :)

Ok, domani cerco di risponderti in modo esauriente :D

stbarlet
26-04-2008, 23:41
Dell'effetto euforia ero a conoscenza.. devo indagare.. forse il profumo che aggiungono? :confused:

neliam
27-04-2008, 09:38
A quanto so ti dovrebbe far sentire come quando hai bevuto un pò troppo :p

.. Poi nn so se avete provato l'effetto "storcente" dell'etere etilico (quando mi è capitato non è stato voluto <--- sottolineo :D )

<< NeliaM >>

stbarlet
27-04-2008, 09:44
A quanto so ti dovrebbe far sentire come quando hai bevuto un pò troppo :p

.. Poi nn so se avete provato l'effetto "storcente" dell'etere etilico (quando mi è capitato non è stato voluto <--- sottolineo :D )

<< NeliaM >>

L'etere l'ho provato ma non mi da grossi effetti. Ho provato vari alometani :asd:


Indagherò..

Lucrezio
27-04-2008, 12:59
A quanto so ti dovrebbe far sentire come quando hai bevuto un pò troppo :p

.. Poi nn so se avete provato l'effetto "storcente" dell'etere etilico (quando mi è capitato non è stato voluto <--- sottolineo :D )

<< NeliaM >>

L'etere da' la botta pesissima :sob:
Sono stato da cani per un giorno :asd:


Su su, basta parlare di usi impropri di solventi organici :O

Lucrezio
28-04-2008, 13:31
Scusa il ritardo... :D



Adesso ho cominciato a studiare la Teoria dell'Orbitale Molecolare..ho capito che si formano i due orbitali, e come si dispongono gli elettroni, ma mi restano un paio di dubbi:
- le cariche positive dove vanno a finire?

Beh, iniziamo a definire bene la teoria dell'orbitale molecolare, cosi' ci si capisce meglio :D

La teoria dell'orbitale molecolare (MO) e' una teoria che descrive gli elettroni in una molecola come particelle indipendenti fra di loro, ovvero la cui dinamica non e' influenzata dalla presenza di altre particelle.
Questo significa che ogni elettrone puo' essere studiato per conto suo, andando a determinarne lo stato, e poi si puo' descrivere l'intero sistema come un prodotto di piu' contributi.
Da un punto di vista probabilistico, ti sara' stato detto che nell'ambito della teoria degli orbitali molecolari, il modulo quadrato dell'orbitale rappresenta la densita' di probabilita' di trovare l'elettrone nello spazio, ovvero, se chiamiamo l'orbitale con la lettera greca "phi", http://operaez.net/mimetex/|\varphi_j(\vec{r},s)|^2\Delta V e' la probabilita' di trovare l'elettrone con spin s e che occupa l'orbitale http://operaez.net/mimetex/\varphi_j nel volume http://operaez.net/mimetex/\Delta V.
Il fatto che il modello sia ad elettroni indipendenti significa che la probabilita' che l'elettrone 1 si trovi nel volume A e contemporaneamente l'elettrone 2 si trovi nel volume B e' data dal prodotto delle due probabilita'.
(nota: in realta' bisogna tenere conto del principio di pauli, ma questo richiede una trattazione un po' piu' complicata di cosi'...)
La teoria MO, nella sua versione classica, prevede che gli orbitali molecolari siano formati dalla sovrapposizione (combinazione lineare) dei singoli orbitali atomici: ad esempio, per descrivere la molecola di idrogeno, uno puo' pensare che i due orbitali 1s si mescolino a dare un orbitale legante, dato dalla somma (interferenza costruttiva) dei due, ed uno antilegante, dato dalla differenza.
La tecnica prevede quindi di costruire questi orbitali molecolari a partire da quelli atomici - magari aiutandosi con la simmetria delle molecole - e quindi di riempirli in ordine di energia come si fa con gli atomi, seguendo le regole di Hund. Ad esempio, nel caso della molecola di idrogeno, ci sono due elettroni da sistemare e si possono mettere entrambi nell'orbitale legante.
A tenere gli elettroni in zona di legame, pero', e' sempre l'attrazione elettrostatica con i nuclei, carichi positivamente (piu' altri effetti di natura quantistica, ma il grosso e' questo!). Se tu parti da atomi isolati e neutri, il numero totale di elettroni e il numero totale di cariche positive dovute ai nuclei deve rimanere invariato quando formi il legame chimico, e quindi la carica totale resta la stessa.


Nota - questo e' importante - che la teoria dell'orbitale molecolare si occupa di descrivere solo gli ELETTRONI della molecola: questo perche' di solito si lavora nell'ambito di un'approssimazione (Born-Oppenheimer) che afferma che e' possibile pensare che i nuclei siano "fermi" e si limitino quindi a generare un campo elettrico in cui gli elettroni si muovono.



- quando sono più di due gli atomi che si avvicinano(ad esempio per spiegare la teoria delle bande), come funziona la cosa?
Ad esempio, ho trovato questo .pdf (http://www.ciam.unibo.it/photochem/Chimica2E.pdf)dove viene spiegato il legame metallico..però non capisco a pag.7, quando si parla della la molecola triatomica di Litio, da dove salta fuori l'orbitale sigma-n :confused:

Il caso della teoria delle bande mi sembra un po' "estremo"... e complicato.
Utilizzare la teoria dell'orbitale molecolare per descrivere i solidi e' una cosa che si fa abbastanza comunemente, ma richiede un framework piuttosto complesso!


Nel caso delle molecole poliatomiche le cose non cambiano: puoi sempre pensare di scrivere un orbitale molecolare al quale pero' contribuiranno gli orbitali atomici di tutti gli atomi: e' importante ricordare che se hai N orbitali atomici su cui lavorare devono venirti fuori N orbitali molecolari!

Forse un esempio puo' aiutare a chiarire le cose, anche se la teoria dell'orbitale molecolare per le molecole poliatomiche non e' sempre cosi' facile e richiede, per essere compresa bene, un approccio non solo grafico.

Consideriamo una molecola lineare triatomica come BeH2.
Supponiamo che sia posizionata lungo l'asse z di un sistema di riferimento: gli orbitali atomici che hanno la giusta simmetria per formare un legame in una molecola del genere saranno l'orbitale 2s, che e' pieno, e l'orbitale 2pz, che e' vuoto.

Prendo per buono che tu abbia in mente come sono fatti questi orbitali, eventualmente cerco di postare qualche foto!
Prendiamo i due orbitali 1s centrati sugli atomi di idrogeno: se li combiniamo con il segno + otteniamo un oggetto che ha la stessa simmetria dell'orbitale 2s del berillio: utilizziamo questa combinazione (detta SALC - simmetry adapted linear combination) degli orbitali sull'idrogeno e il 2s del berillio per formare i primi due orbitali molecolari, uno legante ed uno antilegante.
Se invece di sommare i due 1s li sottraiamo, otteniamo qualcosa con la stessa simmetria dell'orbitale pz: ripetiamo il procedimento ed otteniamo un altro orbitale legante ed un antilegante.
Sistemando i 4 elettroni di valenza nei due orbitali leganti il gioco e' fatto!


Piu' le molecole diventano grosse piu' le cose si complicano... per intanto spero che tu ti sia fatta un'idea!

stbarlet
28-04-2008, 15:00
Domanda da teorico..

Come mai la k dell' equilibrio della seconda complessazione Ag/NH3 è più grande della prima?


Ps ho trovato il corso di teoria dei gruppi !!

neliam
28-04-2008, 16:54
Domanda da teorico..

Come mai la k dell' equilibrio della seconda complessazione Ag/NH3 è più grande della prima?


Ps ho trovato il corso di teoria dei gruppi !!

Per il momento mi viene in mente che l'effetto entropico dell'associazione predomina sull'effetto entalpico. Infatti l'associazione aumenta l'entropia del sistema SOLVENTE / complesso visto che si liberano molecole d'acqua che circondano l'ammoniaca. Però ora do un'occhiata ai testi per confermare o integrare.
Ci sono parecchi fattori da considerare non per ultimo l'energia del campo dei ligandi dato che nei complessi la geometria è determinante a livello energetico.
Ora consulto testi

Stay tuned ;)

<< NeliaM >>

stbarlet
28-04-2008, 17:12
Per il momento mi viene in mente che l'effetto entropico dell'associazione predomina sull'effetto entalpico. Infatti l'associazione aumenta l'entropia del sistema SOLVENTE / complesso visto che si liberano molecole d'acqua che circondano l'ammoniaca. Però ora do un'occhiata ai testi per confermare o integrare.
Ci sono parecchi fattori da considerare non per ultimo l'energia del campo dei ligandi tra i vari stati, nei complessi la geometria è determinante.
Ora consulto testi

Stay tuned ;)

<< NeliaM >>



Sei sicuro che l'entropia aumenti? Se prima hai NH4+, OH- e Ag(NH3)+, dopo ti ritrovi con Ag(NH3)2+ e H2O..

neliam
28-04-2008, 17:20
Sei sicuro che l'entropia aumenti? Se prima hai NH4+, OH- e Ag(NH3)+, dopo ti ritrovi con Ag(NH3)2+ e H2O..

Non sono sicuro. Potrebbe essere un associazione favorita per effetto entropico, bisogna vedere quante molecole di solvente che circondano la sfera di coordinazione vengono liberate.

Sto cercando quale è il contributo energetico predominante in questo fenomento considerando il fatto che l' Ag+ è un d10 ha la gli orbitare eg e t2g pieni.

<< NeliaM >>

stbarlet
28-04-2008, 17:50
Non sono sicuro. Potrebbe essere un associazione favorita per effetto entropico, bisogna vedere quante molecole di solvente che circondano la sfera di coordinazione vengono liberate.

Sto cercando quale è il contributo energetico predominante in questo fenomento considerando il fatto che l' Ag+ è un d10 ha la gli orbitare eg e t2g pieni.

<< NeliaM >>

eh appunto.. io pensavo più ad un effetto dovuto alla configurazione degli OM.

neliam
28-04-2008, 18:02
eh appunto.. io pensavo più ad un effetto dovuto alla configurazione degli OM.

Infatti la spiegazione può essere più semplice. Infatti per ottenere dei dati termodinamici precisi sono necessarie conoscenze sperimentali che non sono reperibili su libri ti testo generici. Quindi il discorso entalpico/entropico ed entropico lascialo da parte per il momento.

Partiamo con il caso del Cu+ metallo d10 (idem Ag+) con il lv 3 completo. Il rame fa un bel complesso tetramminico adottando la geometria tetraedrica con ibridazione sp3. Il raggiungimento di un complesso simmetrico con 4 ligandi NH3 (stabile energeticamente) può spiegare il perchè la prima dissociazione è quella anche meno favorita, anche se di poco (perturbi la simmetria).

L'Ag+ con lv 4 completo dovrebbe formare lo stesso tipo di complesso con ibridazione sp3; ma la differenza di energia tra l'orbitale del lone pair dell'ammoniaca e quello dell'argento è più alta tra quello del rame/lone pair ammoniaca e questo dovrebbe sfavorire ulteriori associazioni dopo la seconda.

Comunque la differenza tra le due costanti di stabilità non è molto alta anzi, e un raffronto diretto non è molto indicativo del comportamento della specie. Tieni conto che le molecole di ammoniaca sono neutre quindi non c'è molta differenza di energia tra una forma del complesso e l'altra dato che la carica è pressoche costante.
Non a caso quando si lavora stechiometricamente con questi complessi si considera la costante di dissociazione globale ;) .
Quando invece hai a che fare con complessi in cui varia la carica la ti puoi spiegare tutto più facilmente considerando anche solo solvente e entalpia di legame.

<< NeliaM >>

Lucrezio
28-04-2008, 21:03
Ho provato a fare dei calcoli qualitativi (in fase gassosa, senza solvente!!!) e risulta che l'energia di formazione di Ag(NH3)+ da Ag+ + NH3 e' circa uguale (viene addirittura un po' piu' grande!) a quella di formazione di Ag(NH3)2+ da Ag(NH3)+ + NH3...

Dunque suppongo che gli effetti grossi siano di natura entropica o dipendenti dal solvente - nel caso dell'acqua bisogna tener presente che c'e' il legame a idrogeno che cambia radicalmente le cose!

neliam
28-04-2008, 21:09
Ho provato a fare dei calcoli qualitativi (in fase gassosa, senza solvente!!!) e risulta che l'energia di formazione di Ag(NH3)+ da Ag+ + NH3 e' circa uguale (viene addirittura un po' piu' grande!) a quella di formazione di Ag(NH3)2+ da Ag(NH3)+ + NH3...

Dunque suppongo che gli effetti grossi siano di natura entropica o dipendenti dal solvente - nel caso dell'acqua bisogna tener presente che c'e' il legame a idrogeno che cambia radicalmente le cose!

Si penso sia anche che ci sia un effetto di natura entropica (solvente+molecola) che controbilancia l'effetto entalpico favorevole per la formazione di legame Ag-NH3 ma sfavorevole per la rottura dei "cluster" d'acqua ordinati attorno alla molecola.

Poi osservando il caso del Cu+ ho pensato anche ad un effetto di orbitali/geometria.

<< NeliaM >>;)

blue_blue
28-04-2008, 22:50
CUT

:eek: :ave: :ave: mamma mia, non so come ringraziarti!
sei stato chiarissimo, né troppo incasinato né troppo scontato..grazie mille davvero!! :)

stbarlet
28-04-2008, 23:14
Ho provato a fare dei calcoli qualitativi (in fase gassosa, senza solvente!!!) e risulta che l'energia di formazione di Ag(NH3)+ da Ag+ + NH3 e' circa uguale (viene addirittura un po' piu' grande!) a quella di formazione di Ag(NH3)2+ da Ag(NH3)+ + NH3...

Dunque suppongo che gli effetti grossi siano di natura entropica o dipendenti dal solvente - nel caso dell'acqua bisogna tener presente che c'e' il legame a idrogeno che cambia radicalmente le cose!




Si, però.. se in fase gassosa ( dove dS è molto importante) l'energia di formazione del primo complesso( intendi dG ?) è più grande mentre in fase acquosa è più piccola ( e dS è meno importante ) potrei ipotizzare che gli effetti entropici spariscono in fase acquosa, per lasciare posto ad effetti entalpici. Considerate che Ag+ è già solvatato dall'acqua e la riassociazione (dovuta a NH4+ + OH- ---> NH3 + H2O ) dell'acqua porta -15kcal/mol ..


Qualcuno ha studiato su "equilibri ionici nella chimica analitica , Freiser & Fernando , Piccin "?

neliam
28-04-2008, 23:46
Si, però.. se in fase gassosa ( dove dS è molto importante) l'energia di formazione del primo complesso( intendi dG ?) è più grande mentre in fase acquosa è più piccola ( e dS è meno importante ) potrei ipotizzare che gli effetti entropici spariscono in fase acquosa, per lasciare posto ad effetti entalpici. Considerate che Ag+ è già solvatato dall'acqua e la riassociazione (dovuta a NH4+ + OH- ---> NH3 + H2O ) dell'acqua porta -15kcal/mol ..


Qualcuno ha studiato su "equilibri ionici nella chimica analitica , Freiser & Fernando , Piccin "?

Gli effetti entropici sul solvente non sono da trascurare anzi.
Anche lo ione ammonio e l'ammoniaca sono circondati da molecole d'acqua e da legami idrogeno.

Se l'aumento entropico positivo dovuto alla rottura dei cluster d'acqua intorno alle molecole supera la perdita di entalpia associata alla rottura del reticolo di legami idrogeno (anche se c'è un contributo negativo dovuto alla formazione del legame Ag-NH3) allora hai un'associazione termodinamicamente favorita dal punto di vista entropico.
Cmq ripeto: le due costanti non sono molto diverse tra di loro, un confronto per valutare la diversa stabilità dei complessi non è molto significativo.


<< NeliaM >>

stbarlet
29-04-2008, 00:00
Gli effetti entropici sul solvente non sono da trascurare anzi.
Anche lo ione ammonio e l'ammoniaca sono circondati da molecole d'acqua e da legami idrogeno.

Se l'aumento entropico positivo dovuto alla rottura dei cluster d'acqua intorno alle molecole supera la perdita di entalpia associata alla rottura del reticolo di legami idrogeno (anche se c'è un contributo negativo dovuto alla formazione del legame Ag-NH3) allora hai un'associazione termodinamicamente favorita.
Cmq ripeto: le due costanti non sono molto diverse tra di loro, un confronto per valutare la diversa stabilità dei complessi non è molto significativo.


<< NeliaM >>


Non dico siano da trascuare, ma dovrebbero essere piu' dispersi , visto che in fase gassosa c'e' un dn grande ( da 3 ad una molecola ) mentre in fase acquosa bisogna vedere quante sono le molecole prodotte dalla complessazione ( oltre a quelle cosumate!).. E da quello che mi han lasciato intendere, stabilire il grado di solvatazione non e' cosa facile e che lascia spazio a grandi discussioni.

neliam
29-04-2008, 00:07
Non dico siano da trascuare, ma dovrebbero essere piu' dispersi , visto che in fase gassosa c'e' un dn grande ( da 3 ad una molecola ) mentre in fase acquosa bisogna vedere quante sono le molecole prodotte dalla complessazione ( oltre a quelle cosumate!).. E da quello che mi han lasciato intendere, stabilire il grado di solvatazione non e' cosa facile e che lascia spazio a grandi discussioni.

Infatti non è cosa facile, ci sono modelli statistici e computazionali che provano a quantificare e qualificare l'effetto entropico del solvente in processi molto importanti come la formazione di una struttura terziaria di una proteina, in cui il solvente è determinante.

Due gocce d'olio (e in generale molecole apolari) in acqua tendono ad aggregarsi spontaneamente proprio per effetto entropico dovuto al solvente.


<< NeliaM >>

Lucrezio
29-04-2008, 08:08
Si, però.. se in fase gassosa ( dove dS è molto importante) l'energia di formazione del primo complesso( intendi dG ?) è più grande mentre in fase acquosa è più piccola ( e dS è meno importante ) potrei ipotizzare che gli effetti entropici spariscono in fase acquosa, per lasciare posto ad effetti entalpici. Considerate che Ag+ è già solvatato dall'acqua e la riassociazione (dovuta a NH4+ + OH- ---> NH3 + H2O ) dell'acqua porta -15kcal/mol ..


Qualcuno ha studiato su "equilibri ionici nella chimica analitica , Freiser & Fernando , Piccin "?

I miei numeri erano tutti dei dU (energia interna)... in piu' riferiti anche allo zero assoluto!
Vanno presi come andamenti, non come cifre precise (per le quali potrei provare a lavorare un po', magari in un solvente non protico...)

stbarlet
29-04-2008, 08:23
Ah ok, se son dU le cose cambiano . ;)

Lucrezio
12-05-2008, 11:37
Buone notizie ciurmaglia! (cit.)


La mia relatrice ha detto che è disponibile a fornire del materiale sulla simmetria e che sta preparando un pdf con tutti i lucidi delle sue lezioni.
Lei dice che, così decontestualizzati, magari non sono troppo utili, ma penso che sia meglio di niente!
Appena mi prepara il collage (in questo periodo è piuttosto impegnata, ci vorrà un pochino!) posto il tutto... poi inizio a pensare ad un thread "guida" :D

stbarlet
12-05-2008, 11:42
bene bene..

Non prometto nulla, se posso uppo gli appunti di chimica fisica E , che trattano proprio i gruppi.

Xalexalex
12-05-2008, 12:49
In questo periodo stavo pensando a una cosuccia carina... Non so quanto sia fattibile però. Mi piacerebbe dare inizio a una sorta di manuale "dal popolo per il popolo" di chimica, scritto dagli utenti di questi thread, del forum e magari, sotto forma di wiki, anche da altri. Ovviamente le mie competenze sono cacchetta rispetto alle vostre e soprattutto a quelle di chi i libri li scrive, però l'idea mi stuzzica parecchio, e ci sono ottime menti qua dentro.. Che ne pensate?

Snipy
12-05-2008, 20:29
In questo periodo stavo pensando a una cosuccia carina... Non so quanto sia fattibile però. Mi piacerebbe dare inizio a una sorta di manuale "dal popolo per il popolo" di chimica, scritto dagli utenti di questi thread, del forum e magari, sotto forma di wiki, anche da altri. Ovviamente le mie competenze sono cacchetta rispetto alle vostre e soprattutto a quelle di chi i libri li scrive, però l'idea mi stuzzica parecchio, e ci sono ottime menti qua dentro.. Che ne pensate?
Per me va bene, io al massimo posso condividere le mie infime conoscenze di chimica analitica :asd: .

Xalexalex
12-05-2008, 21:09
Ottimo ottimo :O Forza, altri? :D

Lucrezio
12-05-2008, 21:36
Ottimo ottimo :O Forza, altri? :D

Ho scritto le dispense del corso di chimica fisica II... Siamo alla RC2, quando il professore ha finito di controllarle magari posto anche quelle - che avranno bisogno di un'accurata revisione, ma adesso non ho tempo, purtroppo... due capitoli (Spettroscopia atomica e introduzione alla spettroscopia) da riscrivere completamente, mezzo da rifare (esempi su sistemi risolubili in MQ, tipo particella nella scatola, oscillatore armonico, atomi idrogenoidi...) temo :cry:

Xalexalex
12-05-2008, 21:40
Vabbè ma non pretende di essere un tutto subito... Potrei mettere su una wiki magari, poi si inizia con calma :)
E poi si può partire anche da argomenti più terra terra :D

Lucrezio
12-05-2008, 21:42
Vabbè ma non pretende di essere un tutto subito... Potrei mettere su una wiki magari, poi si inizia con calma :)
E poi si può partire anche da argomenti più terra terra :D

Ah no!
Per quel che mi riguarda l'unico punto di partenza possibile e' la Meccanica Quantistica :Prrr:


(Ecco, l'introduzione alla MQ, per quanto molto, molto blanda e qualitativa, credo sia scritta abbastanza bene... ci ho messo un fottio di tempo ma alla fine ero soddisfatto :D)

stbarlet
12-05-2008, 21:46
do il mio sostegno :asd:

Xalexalex
12-05-2008, 21:56
Bè molto bene allora :D
Domani vedo di mettere su qualcosa, una wiki protetta magari o qualcosa di simile.
Fico :D

v1nline
14-05-2008, 15:42
ma che bel thread! mi iscrivo

lucrezio studi a venezia?

Lucrezio
14-05-2008, 17:51
ma che bel thread! mi iscrivo

lucrezio studi a venezia?
A pisa ;)
Tu a Venezia?

v1nline
14-05-2008, 17:52
A pisa ;)
Tu a Venezia?

si, materiali

Lucrezio
15-05-2008, 11:22
si, materiali
Io sto seguendo la specialistica in Chimica Fisica, ad indirizzo teorico :sofico:



Si, insomma, sono del tutto inutile ma non sono dannoso :asd:

Snipy
15-05-2008, 14:09
Ho preso 1 di chimica e vorrei proprio sapere che cazzo abbia sbagliato.
Dovevo titolare 10 ml di H2O con EDTA 0,01M per sapere quanto Ca2+ fosse presente; come indicatore ho usato il NET (una punta piccolissima di spatola).
Ho tamponato tutto con 5ml di NH4OH/NH4Cl.
A 0,1 ml (3 gocce, infatti era pochissimo) ha virato da rosa ad azzurro.
Ho ripetuto la titolazione per 3 volte, ed ha SEMPRE virato a 0,1 ml.
Ho poi fatto i calcoli ed è risultato 4mg/l Ca2+.


Errore del 75%, doveva venire 20mg e qualcosa.
Io adesso mi chiedo come CAZZO sia possibile una cosa del genere, per 3 volte ho ripetuto tutto e per 3 volte è venuto lo stesso risultato.
Inutile dire che il matraccio da portare a volume (contenente il campione) l'ho agitato prima di ogni prelievo, il menisco era sulla linea, idem la buretta era riempita correttamente, dato che non è stata la prima titolazione che ho fatto.
Mi girano proprio le palle, mi sono abbassato drasticamente la media, ma quello che mi fa ancora più incazzare è che gente che mi chiede "cos'è il viraggio?" abbia preso 10.
Io non so... scusate il linguaggio osceno ma sono incazzato nero.
Potete dirmi cosa ho sbagliato?

Snipy
15-05-2008, 16:57
L'azienda che eroga l'acqua nella mia città indica valori di Ca2+ pari a 3,50 e Mg2+ pari a 1,10 (credo che il dato risalga a un anno fa).
Non vorrei che qualcuno mi avesse sostituito il campione con dell'acqua di rubinetto... :rolleyes:

v1nline
15-05-2008, 19:18
Ho preso 1 di chimica e vorrei proprio sapere che cazzo abbia sbagliato.
Dovevo titolare 10 ml di H2O con EDTA 0,01M per sapere quanto Ca2+ fosse presente; come indicatore ho usato il NET (una punta piccolissima di spatola).
Ho tamponato tutto con 5ml di NH4OH/NH4Cl.
A 0,1 ml (3 gocce, infatti era pochissimo) ha virato da rosa ad azzurro.
Ho ripetuto la titolazione per 3 volte, ed ha SEMPRE virato a 0,1 ml.
Ho poi fatto i calcoli ed è risultato 4mg/l Ca2+.


Errore del 75%, doveva venire 20mg e qualcosa.
Io adesso mi chiedo come CAZZO sia possibile una cosa del genere, per 3 volte ho ripetuto tutto e per 3 volte è venuto lo stesso risultato.
Inutile dire che il matraccio da portare a volume (contenente il campione) l'ho agitato prima di ogni prelievo, il menisco era sulla linea, idem la buretta era riempita correttamente, dato che non è stata la prima titolazione che ho fatto.
Mi girano proprio le palle, mi sono abbassato drasticamente la media, ma quello che mi fa ancora più incazzare è che gente che mi chiede "cos'è il viraggio?" abbia preso 10.
Io non so... scusate il linguaggio osceno ma sono incazzato nero.
Potete dirmi cosa ho sbagliato?

mm se non sbaglio il NET si usa nelle titolazioni di Mg. sei certo che nel campione ci fosse solo Ca? perchè l'edta complessa prima con Mg e poi con Ca.
mi viene quasi il dubbio che tu abbia saltato mezzo esperimento :stordita:
cmq anche i conti sono sono sbagliati perchè se hai usato 10^-4 l di EDTA con molarità 10^-2 sono 10^6 mol. l'edta sta sempre in rapporto 1:1 con le moli di catione quindi avresti 10^-6 mol di Ca. (PM = 40,1 g/mol) fanno 0,04 mg.
quindi c'è per forza qualcosa di sbagliato nell'esecuzione dell'esperimento

PS per caso hai portato a volume il campione?

v1nline
15-05-2008, 19:55
ho dato una ripassatina:
il NET è un complessante che complessa stabilmente con Mg ma non con Ca.
in pratica tu hai titolato un residuo di Mg che poteva esserci nel campione se il becker non era ben lavato.
se avessi titolato l'acqua di rubinetto avresti ottenuto valori maggiori.
all'inizio il nero eriocromo T (NET) era legato a Mg dando la caratteristica colorazione "rossa", poi aggiungendo l'EDTA che complessa prima con Mg e poi con Ca hai alterato l'equilibrio tra ioni metallici e complessato di NET facendolo regredire finchè il NET non si è "liberato" dai cationi Mg2+, assumendo il colore "blu".

quindi o dovevi usare un'altro indicatore o forse procedendo mooolto lentamente e tenendo il campione sotto vigorosa agitazione (con un ancoretta magnetica) avresti potuto titolare anche il calcio, dandogli il tempo di legarsi al NET (forse anche un pH alto avrebbe aiutato). credo che avvicinandoti al punto di fine titolazione avresti visto il campione cambiare colore e tornare di nuovo rosso in tempi biblici per ogni goccia di edta.
per titolare Ca si usano altri indicatori complessanti, come il blu d'idrossinaftolo

Lucrezio
15-05-2008, 20:02
Non si fa con l'acido calconcarbonico la titolazione del calcio?
:stordita:

Snipy
15-05-2008, 20:42
L'EDTA è un complessante che va bene per tutti gli alcalino-terrosi (la vedo dura trovare del bario o del berillio nell'acqua, quindi diciamo che si usa più per il calcio e il magnesio :asd: ).
Il campione era stato preparato precedentemente dal prof con CaCO3 (se non erro) e ci era richiesto di trovare i mg/l di Ca2+.

Nella beuta contenente i 10ml di campione va aggiunta una punta di spatola di Nero Eriocromo T, che complessa gli ioni Ca2+ e Mg2+ (nel mio caso il campione conteneva solamente lo ione Ca2+), dando la tipica colorazione rosa (che ricorda quella dell'alcool denaturato, ma meno intensa). Con la buretta si aggiunge il titolante EDTA, che avendo una costante di stabilità maggiore rispetto a NET, gli "strappa" gli ioni, facendo sì che NET torni in forma libera e che doni quindi un colore azzurro al campione (in realtà il NET ha un colore nero, ma essendo molto diluito, conferisce un colore azzurrino). Il viraggio è immediato e ben visibile (non come quella merda di Mohr, per intenderci :asd: ), quindi non posso aver sbagliato 3 volte di fila così come un pistola, eccheccazzo :asd: .

L'EDTA c'è anche nel Calfort, giusto per farvi un esempio di come vada bene per rendere solubili Ca2+ e Mg2+, complessandoli.

A me l'hanno spiegata così, poi non so :asd:

Grazie a tutti per le risposte.
@Lucrezio: non l'ho mai sentito quell'acido :asd:

@v1nline: il calcio ha peso atomico 40,08 uma, non 40,1 :D
Per il calcolo ho fatto così:
tenendo conto che ha virato a 0,1ml di EDTA 0,01M e il campione era di 10ml
0,01*0,1=0,001 mmol EDTA/0,1ml = mmol Ca2+/10ml

0,001*40,08=0,04008 mg/10ml Ca2+

0,04008 : 10 = x : 1000
x=4,008mg/l Ca2+

Snipy
15-05-2008, 20:45
Mi sembra più probabile CaCl2, il CaCO3 ora che ci penso ha la Ks troppo bassa per preparare soluzioni decenti :asd: .

v1nline
15-05-2008, 21:32
Non si fa con l'acido calconcarbonico la titolazione del calcio?
:stordita:

come indicatore? io sapevo che per la titolazione il sale disodico di EDTA andava benissimo

Nella beuta contenente i 10ml di campione va aggiunta una punta di spatola di Nero Eriocromo T, che complessa gli ioni Ca2+ e Mg2+ (nel mio caso il campione conteneva solamente lo ione Ca2+), dando la tipica colorazione rosa (che ricorda quella dell'alcool denaturato, ma meno intensa).


secondo le mie fonti non funzia molto bene con Ca
mettendone di più ottieni un colore più intenso, ma la titolazione sarebbe molto più lenta



L'EDTA c'è anche nel Calfort, giusto per farvi un esempio di come vada bene per rendere solubili Ca2+ e Mg2+, complessandoli.

mi sa che non c'è nessuna difficoltà a sciogliere Ca e Mg anche in grandi concentrazioni. lo mettono nel calfort per inibire l'effetto di questi ioni.
(un metodo meno pratico sarebbe portare l'acqua a pH 13 e far precipitare gli idrossidi :sofico: )


@v1nline: il calcio ha peso atomico 40,08 uma, non 40,1 :D
Per il calcolo ho fatto così:
tenendo conto che ha virato a 0,1ml di EDTA 0,01M e il campione era di 10ml
0,01*0,1=0,001 mmol EDTA/0,1ml = mmol Ca2+/10ml

0,001*40,08=0,04008 mg/10ml Ca2+

0,04008 : 10 = x : 1000
x=4,008mg/l Ca2+

( dato che per il volume di titolante hai un dato poco preciso (su 3 misure avresti potuto contare anche le mezze tacche sulla buretta) e non hai fatto cenno alla taratura della vetreria ho creduto che avessi lavorato un po'... stile laboratorio di chimica generale :D. non mi pareva il caso di essere troppo precisi con il peso molecolare del calcio. )
dovendo trovare la concentrazione i calcoli sono corretti. io toglierei un po' di decimali. non sono cifre molto significative con tutto quell'errore

Mi sembra più probabile CaCl2, il CaCO3 ora che ci penso ha la Ks troppo bassa per preparare soluzioni decenti :asd: .

perchè? è il CO3^2- che satura velocemente?

v1nline
15-05-2008, 21:51
Non si fa con l'acido calconcarbonico la titolazione del calcio?
:stordita:
perchè? è il CO3^2- che satura velocemente?

http://it.wikipedia.org/wiki/Calcone
eh sì hai ragione. magari l'ho pure usato :D :eek:

v1nline
15-05-2008, 22:05
Io sto seguendo la specialistica in Chimica Fisica, ad indirizzo teorico :sofico:



Si, insomma, sono del tutto inutile ma non sono dannoso :asd:

:D mi ero perso questo post
mah speriamo bene.. i prof sono sempre incoraggianti e si dice che i precedenti 2 laureati e mezzo abbiano felicemente trovato lavoro. anche chi fa la solo la triennale si dice possa trovare facilmente un impiego, magari non altrettanto interessante.
ma per ora il mio traguardo è la triennale :fagiano:

stbarlet
15-05-2008, 23:27
L'azienda che eroga l'acqua nella mia città indica valori di Ca2+ pari a 3,50 e Mg2+ pari a 1,10 (credo che il dato risalga a un anno fa).
Non vorrei che qualcuno mi avesse sostituito il campione con dell'acqua di rubinetto... :rolleyes:

:asd:

mm se non sbaglio il NET si usa nelle titolazioni di Mg. sei certo che nel campione ci fosse solo Ca? perchè l'edta complessa prima con Mg e poi con Ca.
mi viene quasi il dubbio che tu abbia saltato mezzo esperimento :stordita:
cmq anche i conti sono sono sbagliati perchè se hai usato 10^-4 l di EDTA con molarità 10^-2 sono 10^6 mol. l'edta sta sempre in rapporto 1:1 con le moli di catione quindi avresti 10^-6 mol di Ca. (PM = 40,1 g/mol) fanno 0,04 mg.
quindi c'è per forza qualcosa di sbagliato nell'esecuzione dell'esperimento

PS per caso hai portato a volume il campione?
Infatti, bisognerebbe utilizzare Mg-EDTA.. è una titolazione per spostamento.
ho dato una ripassatina:
il NET è un complessante che complessa stabilmente con Mg ma non con Ca.
in pratica tu hai titolato un residuo di Mg che poteva esserci nel campione se il becker non era ben lavato.
se avessi titolato l'acqua di rubinetto avresti ottenuto valori maggiori.
all'inizio il nero eriocromo T (NET) era legato a Mg dando la caratteristica colorazione "rossa", poi aggiungendo l'EDTA che complessa prima con Mg e poi con Ca hai alterato l'equilibrio tra ioni metallici e complessato di NET facendolo regredire finchè il NET non si è "liberato" dai cationi Mg2+, assumendo il colore "blu".

quindi o dovevi usare un'altro indicatore o forse procedendo mooolto lentamente e tenendo il campione sotto vigorosa agitazione (con un ancoretta magnetica) avresti potuto titolare anche il calcio, dandogli il tempo di legarsi al NET (forse anche un pH alto avrebbe aiutato). credo che avvicinandoti al punto di fine titolazione avresti visto il campione cambiare colore e tornare di nuovo rosso in tempi biblici per ogni goccia di edta.
per titolare Ca si usano altri indicatori complessanti, come il blu d'idrossinaftolo
Ti assicuro che viene benissimo anche con il NET la determinazione della durezza.
Sul fatto che bisogna andare lenti hai assolutamente ragione, ma lui ha sbagliato verso il basso, e di parecchio.. se avesse sbagliato in alto sarebbe stato un altro paio di maniche.


Non si fa con l'acido calconcarbonico la titolazione del calcio?
:stordita:
:asd: si.. Diciamo che gli analitici storcono un pochetto il naso ad usare l'edta perchè si porta dietro un errore, ma per il 99% degli scopi la titolazione con EDTA è più che sufficiente..
Mi sembra più probabile CaCl2, il CaCO3 ora che ci penso ha la Ks troppo bassa per preparare soluzioni decenti :asd: .
CaCO3, come gli altri carbonati degli alcalino terrosi è poco solubile, ma sicuramente sufficiente a portare il titolo ai livelli "da acqua potabile"


:D mi ero perso questo post
mah speriamo bene.. i prof sono sempre incoraggianti e si dice che i precedenti 2 laureati e mezzo abbiano felicemente trovato lavoro. anche chi fa la solo la triennale si dice possa trovare facilmente un impiego, magari non altrettanto interessante.
ma per ora il mio traguardo è la triennale :fagiano:

In bocca al lupo ;) ( sono a caccia di triennale anche io :asd:)

Lucrezio
16-05-2008, 00:09
come indicatore? io sapevo che per la titolazione il sale disodico di EDTA andava benissimo

Si, come indicatore ovviamente :D


:asd: si.. Diciamo che gli analitici storcono un pochetto il naso ad usare l'edta perchè si porta dietro un errore, ma per il 99% degli scopi la titolazione con EDTA è più che sufficiente..

Anch'io la titolazione del calcio l'ho sempre vista spiegare come una titolazione che si fa di ritorno, perche' c'e' qualche problema cinetico...
Comunque le titolazioni visuali non sono affatto cosi' imprecise! Riesci tranquillamente a ottenere errori dell'ordine dell'1%, cosa che spesso e' impossibile con un metodo strumentale (metodo che, tra il resto, va applicato per concentrazioni che rientrino nel range di linearita' dello strumento - non so se diversi mg/litro siano troppi...).
Il calcio si vede bene per assorbimento atomico sia su fiamma che - meglio - su fornetto di grafite... l'ideale sarebbe fare l'emissione atomica con il plasma!
In realta' credo che il metodo piu' sicuro per determinarlo sia precipitarlo come ossalato alzando il pH fino a circa 4 con NH3, quindi titolare l'ossalato disciolto in H2SO4 diluito con permanganato. Il problema e' la digestione dei cristalli, che e' un po' rognosa, ma viene bene!

stbarlet
16-05-2008, 00:33
Si, come indicatore ovviamente :D


Anch'io la titolazione del calcio l'ho sempre vista spiegare come una titolazione che si fa di ritorno, perche' c'e' qualche problema cinetico...
Comunque le titolazioni visuali non sono affatto cosi' imprecise! Riesci tranquillamente a ottenere errori dell'ordine dell'1%, cosa che spesso e' impossibile con un metodo strumentale (metodo che, tra il resto, va applicato per concentrazioni che rientrino nel range di linearita' dello strumento - non so se diversi mg/litro siano troppi...).
Il calcio si vede bene per assorbimento atomico sia su fiamma che - meglio - su fornetto di grafite... l'ideale sarebbe fare l'emissione atomica con il plasma!
In realta' credo che il metodo piu' sicuro per determinarlo sia precipitarlo come ossalato alzando il pH fino a circa 4 con NH3, quindi titolare l'ossalato disciolto in H2SO4 diluito con permanganato. Il problema e' la digestione dei cristalli, che e' un po' rognosa, ma viene bene!

è una questione di :
Purezza dell'EDTA
Problemi cinetici per l'edta e per il NET( non dimentichiamoci che stiamo parlando di equilibri!)
Eventuali altri metalli in soluzione ( che possono essre abbattuti non CN- o oltra robaccia, ma dubito lo facciano fare)


Per quel che so, vengono bene le potenziometriche!

Snipy
16-05-2008, 15:51
Quindi da quel che state dicendo, l'EDTA non è che vada proprio bene col calcio... eppure il titolante era uno per tutti, ovvero EDTA 0,01M :D .

stbarlet
16-05-2008, 17:46
Quindi da quel che state dicendo, l'EDTA non è che vada proprio bene col calcio... eppure il titolante era uno per tutti, ovvero EDTA 0,01M :D .




No va benissimo.. comunque di sicuro non ti porta ad un errore del 72% :asd:


Comunque io propendo per lo scambio dei campioni, come ti avevo detto l'altra sera...

Bandit
19-05-2008, 19:00
Ciao a tutti vorrei da voi un parera su come ho ragionato su questa confronto:
valuta i parametri che influenzano la temp. critica delle due sostanza PH_3 e NH_3.
Poichè so che facendo alcune derivate riesco ad arrivare a dire che la temperatura critica è 8a/(27 R b) , dove a e b sono i valori della equazione di wan der waals ("a" considera le interazioni tra le molecole, "b" il volume occupato dalle molecole di una sostanza).
Posso dire che : sapendo che N e P appartengono allo stesso gruppo, ma poichè il numero quantico di P è maggiore di N, avrà allora maggiore dimensione e quindi

b(PH_3) > b(NH_3)

Ora valuto "a":
NH_3 è una mlecola che si basa su un legame covalente polare visto la differenza di elettronegatività. ,mentre invece PH_3 è una molecola con legame apolare.
Cosa posso dire su a?

stbarlet
19-05-2008, 20:05
Se hai studiato il viriale potresti mettere in correlazione a e b in termini di parametri molecolari.. facendo qualche approssimazione (giustificata) ci arrivi..

In ogni caso, se b è più grande anche a lo è (non in tutti i casi). Non funziona quando hai a che fare con molecole molto polari e molecole che non lo sono, ma ad esempio per PH3 e NH3 funge.

Bandit
20-05-2008, 10:17
Se hai studiato il viriale potresti mettere in correlazione a e b in termini di parametri molecolari.. facendo qualche approssimazione (giustificata) ci arrivi..

In ogni caso, se b è più grande anche a lo è (non in tutti i casi). Non funziona quando hai a che fare con molecole molto polari e molecole che non lo sono, ma ad esempio per PH3 e NH3 funge.

si ma perchè? a è maggiore in un caso e minore in un altro?

stbarlet
20-05-2008, 10:42
Perchè a è un parametro fortemente influenzato dal modo in cui le molecole si attraggono e si respingono. In definitiva, a è legato alla profondità della buca di potenziale intermolecolare..

Bandit
20-05-2008, 12:11
Perchè a è un parametro fortemente influenzato dal modo in cui le molecole si attraggono e si respingono. In definitiva, a è legato alla profondità della buca di potenziale intermolecolare..
quindi nel particolare dell'esercizio perhè a dell'uno è maggiore dell'altro?

Lucrezio
20-05-2008, 12:56
quindi nel particolare dell'esercizio perhè a dell'uno è maggiore dell'altro?

Beh, l'ammoniaca tende ad associare per via del legame ad idrogeno, la fosfina no, quindi le molecole di ammoniaca sono legate fra loro da un'interazione attrattiva piu' forte ;)

Bandit
20-05-2008, 14:01
scusa ma nell'ammoniaca c'è un legame covalente polare, mentre in PH3 c'è un legame apolare.
Quindi il primo è più forte

stbarlet
20-05-2008, 17:35
scusa ma nell'ammoniaca c'è un legame covalente polare, mentre in PH3 c'è un legame apolare.
Quindi il primo è più forte


Il che mi pare perfettamente la stessa cosa di :

Beh, l'ammoniaca tende ad associare per via del legame ad idrogeno, la fosfina no, quindi le molecole di ammoniaca sono legate fra loro da un'interazione attrattiva piu' forte


Il fatto è proprio questo : la fosfina, presenta un legame intermolecolare, con una forza di circa un ordine di grandezza più piccola di quella del legame ad idrogeno dell'ammoniaca. Questo si riflette pesantemente su parametri molecolari e in defiitiva sui coefficienti di VdW (come su tutti i parametri delle equazioni di stato ). Oltretutto, stai confrontando molecole con pesi e dimensioni molecolari differenti e la cosa influenza non di poco i parametri.

In definitiva.. come regola generale ad un b più grande corrisponde un a più grande se stai confrontando molecole simili . Ad esempio :

Hydrogen bromide 4.510 0.04431

Hydrogen chloride 3.716 0.04081

oppure

Silane 4.377 0.05786

Silicon tetrafluoride 4.251 0.05571

Methane 2.283 0.04278

Se confronti molecole che hanno legami intermolecolari di tipo molto differente come ad esempio :

Water 5.536 0.03049

Phosphine 4.692 0.05156

allora non puoi concludere nulla, perchè dovresti valutare quantitativamente in che misura le forze di London/VdW agiscano sui legami, e questo non è proprio semplicissimo da fare..

Bandit
21-05-2008, 12:14
ok grazie chiaro

un'ultimo appunto mi spieghi per favore un pò le forze di london? mi sembrano nuove.....quelle di wan der walls le consoco, ma queste di london no

stbarlet
21-05-2008, 17:22
ok grazie chiaro

un'ultimo appunto mi spieghi per favore un pò le forze di london? mi sembrano nuove.....quelle di wan der walls le consoco, ma queste di london no

Sono forze che vengono a crearsi quando su una molecola con carica uniforme si forma un dipolo di tipo momentaneo, che ne induce un altro su una altra molecola.. Non sono poi così dissimili dalle forze di VdW, l'unica differenza significativa è la presenza( F d VdW )/assenza(F d L ) di dipoli permanenti.

Bandit
21-05-2008, 17:29
Sono forze che vengono a crearsi quando su una molecola con carica uniforme si forma un dipolo di tipo momentaneo, che ne induce un altro su una altra molecola..
con carica uniforme che vuoi dire?


Non sono poi così dissimili dalle forze di VdW, l'unica differenza significativa è la presenza( F d VdW )/assenza(F d L ) di dipoli permanenti.

si da come le hai spiegate sono uguali ale forze di wan der walls, ma cosa hai scritto in grassetto? forse forze di wan der vwals e forze di london? ma se è così non ti ho capito

stbarlet
21-05-2008, 17:36
con carica uniforme che vuoi dire?



si da come le hai spiegate sono uguali ale forze di wandel valls, ma cosa hai scritto in grassetto?



Con carica uniforme intendo molecole che non presentano dipoli elettrici.

Non sono uguali alle forze di VdW...

VdW---> presenza di dipolo permanente --- forza che agisce tra dipolo permanente e dipolo indotto ( da quello permanente)

L ---> assenza di dipolo permanenta ---> una molecola neutra distorce la sua distribuzione di carica e viene a formarsi un dipolo momentaneo, che ne origina uno indotto su una altra molecola.

Bandit
21-05-2008, 17:56
Con carica uniforme intendo molecole che non presentano dipoli elettrici.

Non sono uguali alle forze di VdW...

VdW---> presenza di dipolo permanente --- forza che agisce tra dipolo permanente e dipolo indotto ( da quello permanente)

L ---> assenza di dipolo permanenta ---> una molecola neutra distorce la sua distribuzione di carica e viene a formarsi un dipolo momentaneo, che ne origina uno indotto su una altra molecola.

quindi la rossa in presenza di molecole polari, e la seconda con molecole apolari



L sta per london?

stbarlet
21-05-2008, 18:34
quindi la rossa in presenza di molecole polari, e la seconda con molecole apolari



L sta per london?


No, sono forze che si originano quando ci sono molecole apolari.. Diciamo che sono quasi la stessa cosa.. In molti libri nemmeno viene fatta una differenziazione.


L sta per london.

Bandit
21-05-2008, 18:37
No, sono forze che si originano quando ci sono molecole apolari.. Diciamo che sono quasi la stessa cosa.. In molti libri nemmeno viene fatta una differenziazione.


cioè entrambe si hanno con molecole apolari?

ma quando si verifica london? cioè tutto quello che hai scritto
L ---> assenza di dipolo permanenta ---> una molecola neutra distorce la sua distribuzione di carica e viene a formarsi un dipolo momentaneo, che ne origina uno indotto su una altra molecola.

v1nline
21-05-2008, 21:05
VdW: molecole apolari (così poco polari da non meritare nemmeno questo aggettivo) in cui la distribuzione di carica non è del tutto omogenea. c'è un dipolo permanente, ma è debole.

london: molecole del tutto apolari. centro di carica coincidente perfettamente con il baricentro della molecola. nonostante ciò, per il semplice fatto che "gli elettroni si muovono" istantaneamente è possibile che la loro densità sia maggiore in un punto piuttosto che in un'altro, quindi si genera un dipolo istantaneo che scompare con la stessa velocità.

legameH >> WdV > London


domanda: ma le molecole di idrocarburi (solo C e H) sono soggette a forze di VdW o solo di London?

stbarlet
21-05-2008, 22:10
VdW: molecole apolari (così poco polari da non meritare nemmeno questo aggettivo) in cui la distribuzione di carica non è del tutto omogenea. c'è un dipolo permanente, ma è debole.

london: molecole del tutto apolari. centro di carica coincidente perfettamente con il baricentro della molecola. nonostante ciò, per il semplice fatto che "gli elettroni si muovono" istantaneamente è possibile che la loro densità sia maggiore in un punto piuttosto che in un'altro, quindi si genera un dipolo istantaneo che scompare con la stessa velocità.

legameH >> WdV > London


domanda: ma le molecole di idrocarburi (solo C e H) sono soggette a forze di VdW o solo di London?


è una domanda per tutti o è una specie di test , stile verifica per Bandit ? :p

Lucrezio
21-05-2008, 22:41
Dipende dalla loro simmetria!
Se c'e' un centro d'inversione si puo' dire senza approssimazioni che le attrazioni sono dovute alle sole forze di London, altrimenti si tratta di una stima... Ma in linea di massima, essendo gli idrocarburi davvero molto poco polari (l'etilene ha costante dielettrica pari a 2...) non si commettono grandi errori a pensare che le uniche forze in gioco siano quelle di dispersione, tant'e' che con metodi di calcolo poco correlati o troppo locali (come il dft) le interazioni non si beccano!

Bandit
21-05-2008, 23:37
VdW: molecole apolari (così poco polari da non meritare nemmeno questo aggettivo) in cui la distribuzione di carica non è del tutto omogenea. c'è un dipolo permanente, ma è debole.

london: molecole del tutto apolari. centro di carica coincidente perfettamente con il baricentro della molecola. nonostante ciò, per il semplice fatto che "gli elettroni si muovono" istantaneamente è possibile che la loro densità sia maggiore in un punto piuttosto che in un'altro, quindi si genera un dipolo istantaneo che scompare con la stessa velocità.

legameH >> WdV > London


forse questa risposta è stata la più chiara: ora ricollego tutte le idee e vi fo sapere....;)

il grassetto cosa vuol dire? la forza del legame? quindi legame H molto + forte di wdw che a sua volta è + forte di london


se è così quindi collegandomi al problema del parametro a in NH3 e PH3, nel primo che ho molecola polare ho wdv, nel secondo ho molecola apolare e quindi london molto + debole. Il primo ha un "a" conseguentemente + piccolo del secondo. Giusto il ragionamento?

stbarlet
22-05-2008, 00:25
forse questa risposta è stata la più chiara: ora ricollego tutte le idee e vi fo sapere....;)

il grassetto cosa vuol dire? la forza del legame? quindi legame H molto + forte di wdw che a sua volta è + forte di london


se è così quindi collegandomi al problema del parametro a in NH3 e PH3, nel primo che ho molecola polare ho wdv, nel secondo ho molecola apolare e quindi london molto + debole. Il primo ha un "a" conseguentemente + piccolo del secondo. Giusto il ragionamento?



No. NH3 presenta un legame ad idrogeno non sottovalutabile.

v1nline
22-05-2008, 01:04
Dipende dalla loro simmetria!
Se c'e' un centro d'inversione si puo' dire senza approssimazioni che le attrazioni sono dovute alle sole forze di London, altrimenti si tratta di una stima... Ma in linea di massima, essendo gli idrocarburi davvero molto poco polari (l'etilene ha costante dielettrica pari a 2...) non si commettono grandi errori a pensare che le uniche forze in gioco siano quelle di dispersione, tant'e' che con metodi di calcolo poco correlati o troppo locali (come il dft) le interazioni non si beccano!

grazie! :D

Bandit
22-05-2008, 19:26
Beh, l'ammoniaca tende ad associare per via del legame ad idrogeno, la fosfina no, quindi le molecole di ammoniaca sono legate fra loro da un'interazione attrattiva piu' forte ;)

quindi la a(ammoniaca)> a( dell'altro composto)?

Lucrezio
22-05-2008, 21:17
quindi la a(ammoniaca)> a( dell'altro composto)?

Direi di si!
Se non sbaglio la legge di VdW descrive un gas di sfere rigide (da cui il parametro b, covolume) corretto perturbativamente al primo ordine per un'interazione di tipo attrattivo (a)... dovrebbe funzionare!

Bandit
22-05-2008, 22:34
Direi di si!
Se non sbaglio la legge di VdW descrive un gas di sfere rigide (da cui il parametro b, covolume) corretto perturbativamente al primo ordine per un'interazione di tipo attrattivo (a)... dovrebbe funzionare!

ma quindi london?

Lucrezio
23-05-2008, 00:08
ma quindi london?

Beh, per l'ammoniaca le forze di London sono una componente decisamente piccola rispetto alla possibilita' di formare legame ad idrogeno!
Nella fosfina, grazie alla maggior polarizzabilita' del fosforo, le forze di dispersione sono sicuramente maggiori, ma l'ammoniaca e' piu' polare.
Quando e' coinvolto un legame ad idrogeno e' sempre lui che la fa da padrone ;)

Bandit
23-05-2008, 11:52
Beh, per l'ammoniaca le forze di London sono una componente decisamente piccola rispetto alla possibilita' di formare legame ad idrogeno!
Nella fosfina, grazie alla maggior polarizzabilita' del fosforo, le forze di dispersione sono sicuramente maggiori, ma l'ammoniaca e' piu' polare.
Quando e' coinvolto un legame ad idrogeno e' sempre lui che la fa da padrone ;)

quindi nel PH3 la molecola è apolare e c'è forza di london tra le loro molecole
nel NH3 la molecola è polare, quindi le tradizionali wan der valls
quindi a(ammoniaca)> a( dell'altro composto).

stbarlet
23-05-2008, 12:21
quindi nel PH3 la molecola è apolare e c'è forza di london tra le loro molecole
nel NH3 la molecola è polare, quindi le tradizionali wan der valls
quindi a(ammoniaca)> a( dell'altro composto).

No, nell'ammoniaca c'è legame ad idrogeno prevalentemente..
Ci sarà pure una piccolissa forza di VdW, ma a conti fatti sarà un 10^-3 - 10^-4 volte il legame ad idrogeno.

Bandit
23-05-2008, 15:57
scusa "no " cosa?

cmq la fosfina è PH3?

neliam
23-05-2008, 19:30
Non so se il momento dipolare della fosfina è tale da poter instaurare legami vdw. Se no si legano attraverso dipoli indotti.

scusa "no " cosa?



Intende dire, che molecole di ammoniaca si legano tra di loro attraverso legame idrogeno.

Aggiungo una cosa, e prendo come esempio l'acqua, ma vale anche per altre sostanze come l'ammoniaca.

L'acqua liquida è vero si che interagisce attraverso legame idrogeno, ma non tutte le molecole d'acqua fanno legame idrogeno. La struttura dell'acqua liquida la si può immaginare come dei cluster più o meno grandi di molecole d'acqua, tenute insieme da legame idrogeno, che si muovono in mezzo ad altre molecole d'acqua "libere". Infatti sebbene il legame idrogeno sia molto favorito a livello entalpico, non lo è a livello entropico. Quindi variabile fisiche, come temperatura e pressione, influenzano il numero medio di legami idrogeno nell'acqua. Il ghiaccio è il caso in cui tutte le molecole d'acqua sono ordinate attraverso legame idrogeno, perchè l'abbassamento di temperatura (o di pressione) favorisce la formazione di legami idrogeno su tutto il volume.

<< NeliaM >>

v1nline
26-05-2008, 09:36
ciao a tutti
una delle ultime esperienze che ci hanno fatto fare in laboratorio è stata la sintesi dei gel di silice, xerogel.
il precursore era il TEOS, solvente acquoso con etanolo. Abbiamo provato la catalisi acida, acida veloce (per fare le fibre di silice), basica e basica con ioni F-.

ecco io non ho capito che cosa succede in quest'ultimo caso. gli ioni fluoruro complessano con il silicio (anche quando è legato a O, infatti HF scioglie il vetro) formando SiF6^2-, che ovviamente è solubile in acqua. ma poi che succede? come fa ad idrolizzare il silicio?

forse gli ioni fluoruro intervengono in maniera diversa, senza complessare, ma non riesco a capire come :confused:

btw, con questo metodo la gelificazione è stata piuttosto velcoe (un paio d'ore).
Preparare 8 ml di EtOH e 10 ml di TEOS in un becher da 50 ml.
Preparare 7 ml di EtOH, 14 ml di H2O, 0.056 ml di NH3 al 30% e 0.24 ml di NH4F 0.5 M
Mescolare la seconda soluzione alla prima, mantenendo sotto costante agitazione per 20 minuti circa. Attendere per 2 ore circa la gelificazione del sol.

Bandit
26-05-2008, 12:25
quindi nel PH3 la molecola è apolare e c'è forza di london tra le loro molecole
nel NH3 la molecola è polare, e tra le molecole c'è un legame molto più forte di quello che c'è tra le molecole di PH3.
quindi a(ammoniaca)> a( dell'altro composto).

allora questo che ho quotato è giusto?

v1nline
27-05-2008, 18:28
ciao a tutti
una delle ultime esperienze che ci hanno fatto fare in laboratorio è stata la sintesi dei gel di silice, xerogel.
il precursore era il TEOS, solvente acquoso con etanolo. Abbiamo provato la catalisi acida, acida veloce (per fare le fibre di silice), basica e basica con ioni F-.

ecco io non ho capito che cosa succede in quest'ultimo caso. gli ioni fluoruro complessano con il silicio (anche quando è legato a O, infatti HF scioglie il vetro) formando SiF6^2-, che ovviamente è solubile in acqua. ma poi che succede? come fa ad idrolizzare il silicio?

forse gli ioni fluoruro intervengono in maniera diversa, senza complessare, ma non riesco a capire come :confused:

btw, con questo metodo la gelificazione è stata piuttosto velcoe (un paio d'ore).

ho trovato la risposta, e mi sono anche accorto che la mia ipotesi era assurda. infatti abbiamo usato una quantità davvero infima di ammonio fluoruro, perciò non poteva complessare.
in questo caso gli ioni fluoruro fungono da catalizzatori per diminuire la densità elettronica sul silicio, in modo da favorire un attacco nucleofilo da parte di uno ione ossidrile o di una molecola d'acqua, aumentado le probabilità che una molecola di TEOS venga idrolizzata e di conseguenza aumentando anche la velocità della reazione

Bandit
30-05-2008, 11:48
http://www.uniurb.it/MedChem/Gatti/struttur/Strutt8.doc

ciao a tutti
da questo link si capisce che tra molecole apolari c'è il legame di London. Ma allora le forze attrattive di Wan der walls sono tra molecole polari?

stbarlet
30-05-2008, 12:02
http://www.uniurb.it/MedChem/Gatti/struttur/Strutt8.doc

ciao a tutti
da questo link si capisce che tra molecole apolari c'è il legame di London. Ma allora le forze attrattive di Wan der walls sono tra molecole polari?



:mbe:

scusami, non vorrei risultare offensivo... ma sono 2 pagine che ti stiamo dicendo che le forze di VdW non sono dovute a molecole polari.. VdW e London sono forze molto simili, intercorrono quando le molecole si influenzano fra di loro modicando la conformazione delle loro nuvole elettroniche per instaurare interazioni energeticamente favorevoli.

Lucrezio
30-05-2008, 14:42
http://www.uniurb.it/MedChem/Gatti/struttur/Strutt8.doc

ciao a tutti
da questo link si capisce che tra molecole apolari c'è il legame di London. Ma allora le forze attrattive di Wan der walls sono tra molecole polari?

E' normale fare confusione su queste cose perche' le distinzioni sono piuttosto sottili e basate piu' su una convenzione che non su una differente entita' fisica delle interazioni ;)
Le forze di london sono forze di tipo dipolo indotto - dipolo indotto e sono l'unico tipo di interazione presente fra molecole apolari (come gli atomi dei gas nobili, o le molecole biatomiche omonucleari e le altre molecole che, avendo un centro di inversione, non possono avere un momento di dipolo permanente).
Nel momento in cui esista un momento di dipolo permanente o una carica o un qualsiasi altro multipolo permanente e questo sia il mediatore dell'attrazione le forze vengono dette "di Van der Waals".
Se guardi come scalano con la distanza, ad esempio, scoprirai che dipolo-dipolo e dipolo indotto-dipolo indotto si comportano alla stessa maniera (1/R^6) quindi la distinzione e' piu' formale che altro!





P.S.: nota metodologica: quando si puo' escludere categoricamente che sia presente un multipolo di qualsiasi ordine? Solo ed esclusivamente per le specie a simmetria sferica ( il cui gruppo di simmetria e' SO(3) ), ovvero per gli atomi. C'e' pero' da dire che interazioni del tipo quadrupolo-quadrupolo o dipolo-quadrupolo sono estremamente piccole, quindi se non c'e' momento di dipolo la molecola si puo' dire tranquillamente apolare!

Bandit
30-05-2008, 14:47
E' normale fare confusione su queste cose perche' le distinzioni sono piuttosto sottili e basate piu' su una convenzione che non su una differente entita' fisica delle interazioni ;)
Le forze di london sono forze di tipo dipolo indotto - dipolo indotto e sono l'unico tipo di interazione presente fra molecole apolari (come gli atomi dei gas nobili, o le molecole biatomiche omonucleari e le altre molecole che, avendo un centro di inversione, non possono avere un momento di dipolo permanente).
Nel momento in cui esista un momento di dipolo permanente o una carica o un qualsiasi altro multipolo permanente e questo sia il mediatore dell'attrazione le forze vengono dette "di Van der Waals".
Se guardi come scalano con la distanza, ad esempio, scoprirai che dipolo-dipolo e dipolo indotto-dipolo indotto si comportano alla stessa maniera (1/R^6) quindi la distinzione e' piu' formale che altro!


si infatti , almeno secondo me, non si era raggiunta la precisione/chiarezza, con questa risposta ora si ;)
grazie Lucrezio

Composition86
30-05-2008, 15:22
Ho risolto il seguente problema sfruttando la formula del deltat ebullioscopico, trovandomi prima la costante ebullioscopica per poi riapplicare la formula:

Un certo liquido bolle alla temperatura di -120,0°C. Quando 1000g di liquido sono mescolati con 5g di CH4 (che risulta solubile) la temperatura di ebollizione diventa -119,8°C. Quanti grammi di C2H6 vanno ancora aggiunti alla miscela per ottenere una temperatura di ebollizione di -119,7°C?


A quanto ha detto il prof, dovrebbe esistere un altro modo per arrivare alla soluzione, senza passare per tale formula, qualcuno sa illuminarmi?

Lucrezio
30-05-2008, 17:02
Ho risolto il seguente problema sfruttando la formula del deltat ebullioscopico, trovandomi prima la costante ebullioscopica per poi riapplicare la formula:

Un certo liquido bolle alla temperatura di -120,0°C. Quando 1000g di liquido sono mescolati con 5g di CH4 (che risulta solubile) la temperatura di ebollizione diventa -119,8°C. Quanti grammi di C2H6 vanno ancora aggiunti alla miscela per ottenere una temperatura di ebollizione di -119,7°C?


A quanto ha detto il prof, dovrebbe esistere un altro modo per arrivare alla soluzione, senza passare per tale formula, qualcuno sa illuminarmi?

Beh, si tratta evidentemente di un effetto colligativo, dato che le due sostanze aggiunte sono diverse, quindi il tuo procedimento e' corretto... potevi anche provare a fare un fit lineare, senza saper ne' leggere ne' scrivere, ed estrapolare cosi' i dati (che e' un po' quello che hai fatto, in fondo, ricavandoti la costante ebullioscopica)

Composition86
30-05-2008, 17:20
Ok, l'importante è che esiste una strada alternativa a questa comodissima formula, che però non è nel nostro programma. Grazie come sempre per i suggerimenti!

neliam
02-06-2008, 16:27
Mi iscrivo nuovamente al 3d visto che nn mi arrivano le notifiche :rolleyes:

<< NeliaM >>

Bandit
16-06-2008, 15:57
Ciao a tutti ragazzi,
stamani ho scoperto che la definizione di legame ionico che avevo sempre saputo (la differenza di elettronegatività > di un certo livello, tanto da far staccare un elettrone da un atomo e che i due ioni formatisi sono legati da forze elettrostatiche) non basta.
Ho scoperto che bisogna considerare la differenza tra "energia di prima ionizzazione"- "affinità elettronica" (che poi sarebbe l'elettronegatività), dato che la "aff.elett." è sempre negativa avrò che la differenza tra le due grandezze è positiva il che mi fa capire che la formazione di questo legame ionico per avvenire ha bisogno di un energia esterna ( =questo processo è endotermico).
E a tutto questo si aggiunge il grafo di lenar jones.

oltre poi al cristallo ionico

mi aiuntate a metter un pò tutto insieme?

Lucrezio
16-06-2008, 17:11
Ciao a tutti ragazzi,
stamani ho scoperto che la definizione di legame ionico che avevo sempre saputo (la differenza di elettronegatività > di un certo livello, tanto da far staccare un elettrone da un atomo e che i due ioni formatisi sono legati da forze elettrostatiche) non basta.
Ho scoperto che bisogna considerare la differenza tra "energia di prima ionizzazione"- "affinità elettronica" (che poi sarebbe l'elettronegatività), dato che la "aff.elett." è sempre negativa avrò che la differenza tra le due grandezze è positiva il che mi fa capire che la formazione di questo legame ionico per avvenire ha bisogno di un energia esterna ( =questo processo è endotermico).
E a tutto questo si aggiunge il grafo di lenar jones.

oltre poi al cristallo ionico

mi aiuntate a metter un pò tutto insieme?

Eccomi :D
Credo che tu ti riferisca al ciclo di Born-Haber...
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_di_Born-Haber
Se vedi, la descrizione della formazione di un composto ionico avviene per step. Prendiamo per esempio il cloruro di sodio:
1) Partiamo da una mole di sodio metallico e mezza mole di Cl2 gassoso
2) Vogliamo passare ad un gas fatto da atomi liberi (teoricamente eh! non sperimentalmente :D): per arrivare a questo bisogna rompere mezza mole di legami Cl-Cl e vaporizzare una mole di sodio. Si tratta di due processi endoergonici e dunque dovremo fornire energia al sistema (metà dell'eneriga di dissociazione (De) di Cl-Cl più il dH di atomizzazione o sublimazione (dHat) che dir si voglia del sodio).
3) Dal gas di atomi vogliamo passare al gas di ioni: significa ionizzare una mole di atomi di sodio e attaccare un elettrone ad una mole di atomi di cloro. Per ionizzare il sodio bisogna spendere energia (strappare un elettrone è un processo termodinamicamente endoergonico!), in particolare l'energia di prima ionizzazione (IP). Il cloro, invece si prende volentieri gli elettroni (la sua affinità elettronica è negativa) e quindi si guadagna un'energia pari all'affinità elettronica stessa (EA).
4) Dal gas di ioni si vuole passare al solido: gli ioni con carica opposta si avvicinano fino a formare una struttura reticolare particolarmente stabile, tenuta insieme dalle forze coulombiane (in prima, ma ottima approssimazione): guadagnamo una grande quantità di energia detta energia reticolare (U)


Dunque, riassumendo, l'entalpia di formazione di una mole di cloruro di sodio a partire dagli elementi nel loro stato standard sarà:

dH(NaCl) = 0.5*De + dHat + IP + EA + U
dove
De, dHat, IP > 0
EA, U < 0

Il bilancio totale ci dice se il solido si formerà oppure no ;)

Bandit
16-06-2008, 17:47
Eccomi :D
Credo che tu ti riferisca al ciclo di Born-Haber...
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_di_Born-Haber
Se vedi, la descrizione della formazione di un composto ionico avviene per step. Prendiamo per esempio il cloruro di sodio:
1) Partiamo da una mole di sodio metallico e mezza mole di Cl2 gassoso
2) Vogliamo passare ad un gas fatto da atomi liberi (teoricamente eh! non sperimentalmente :D): per arrivare a questo bisogna rompere mezza mole di legami Cl-Cl e vaporizzare una mole di sodio. Si tratta di due processi endoergonici e dunque dovremo fornire energia al sistema (metà dell'eneriga di dissociazione (De) di Cl-Cl più il dH di atomizzazione o sublimazione (dHat) che dir si voglia del sodio).


questa prima parte non l'ho mai affrontata nenahce born-haber.e nemmeno le varie energie all'infuori di quella di ionizzazione e aff.elettronica
Il grafo a cui mi riferivo è di lernar jones, in cui si considera la distanza di legame

3) Dal gas di atomi vogliamo passare al gas di ioni: significa ionizzare una mole di atomi di sodio e attaccare un elettrone ad una mole di atomi di cloro. Per ionizzare il sodio bisogna spendere energia (strappare un elettrone è un processo termodinamicamente endoergonico!), in particolare l'energia di prima ionizzazione (IP). Il cloro, invece si prende volentieri gli elettroni (la sua affinità elettronica è negativa) e quindi si guadagna un'energia pari all'affinità elettronica stessa (EA).
4) Dal gas di ioni si vuole passare al solido: gli ioni con carica opposta si avvicinano fino a formare una struttura reticolare particolarmente stabile, tenuta insieme dalle forze coulombiane (in prima, ma ottima approssimazione): guadagnamo una grande quantità di energia detta energia reticolare (U)


Dunque, riassumendo, l'entalpia di formazione di una mole di cloruro di sodio a partire dagli elementi nel loro stato standard sarà:
dH(NaCl) = 0.5*De + dHat + IP + EA + U
dove
De, dHat, IP > 0
EA, U < 0

Il bilancio totale ci dice se il solido si formerà oppure no ;)
di bilancio credo riguardi il fatto che ho detto prima?
ma l'energia di prima ionizzazione è sempre positiva? mentra l'affinità elettronica è negativa
se è vero, quindi per far avvenire il legame ionico c'è bisogno di fornire una certa energia

stbarlet
16-06-2008, 17:50
Per quello che chiedi allora ci vuole un trattato, è praticamente impossibile essere sintetici!

Bandit
16-06-2008, 18:07
no dai che trattato :D
già non ho mai sentito grandezze del tipo De, dHat

stbarlet
16-06-2008, 18:20
no dai che trattato :D
già non ho mai sentito grandezze del tipo De, dHat



Diciamo che puoi semplificare molto le cose TRALASCIANDO Lennard-Jones, prendendo la semplificazione che ti ha esposto Lucrezio.. Fai conto che le energie di sublimazione/rottura legame vengono "coperte" alla fine dei conti, perchè l'energia che spendi per quei processi ti viene restituita con la formazione del cristallo.. senza contare l'energia scambiata per il processo vero e proprio di spostamento dell'elettrone( che è detta entalpia di formazione ) e dalla energia reticolare. Come diceva prima Lucrezio, è un esperimento teorico, non pratico.. quindi devi prenderlo per quello che è. Se vuoi fare un passetto in più potresti calcolarti quanta energia viene liberata dall'avvicinamento delle cariche usando le formule dell'elettrodinamica classica (F=q*Q/(k*r^2) per capirci) considerando le cariche puntiformi poste a distanza infinita .

Bandit
16-06-2008, 18:32
quindi devi prenderlo per quello che è. Se vuoi fare un passetto in più potresti calcolarti quanta energia viene liberata dall'avvicinamento delle cariche usando le formule dell'elettrodinamica classica (F=q*Q/(k*r^2) per capirci) considerando le cariche puntiformi poste a distanza infinita .

a grande distanza la forze che intercorre tra gli ioni è minima, mentre invece nelle vicinanze la forza si farà più sentire: per questo motivo a gran distanza gli ioni si trovano in una condizione poco stabile,mentre gli ioni vicini sono (che formano un legame) sono stabili.
giusto?
tanto che posso dire in ordine di energia decrescente:
ioni separati (d=inf)
atomi separati (d=inf)
coppia di ioni legati (d=vicino)
atomi legati (d=vicino)


per il legame ionico EI-Af >0 se Af quindi è minore di EI, per far si che un atomo acquisisca un elettrone ha bisogno di una energia esterna (come si chiama) che rende la formazione di legame ionico un processo endotermico. Questo è giusto almeno?

stbarlet
16-06-2008, 21:05
a grande distanza la forze che intercorre tra gli ioni è minima, mentre invece nelle vicinanze la forza si farà più sentire: per questo motivo a gran distanza gli ioni si trovano in una condizione poco stabile,mentre gli ioni vicini sono (che formano un legame) sono stabili.
giusto?
tanto che posso dire in ordine di energia decrescente:
ioni separati (d=inf)
atomi separati (d=inf)
coppia di ioni legati (d=vicino)
atomi legati (d=vicino)


per il legame ionico EI-Af >0 se Af quindi è minore di EI, per far si che un atomo acquisisca un elettrone ha bisogno di una energia esterna (come si chiama) che rende la formazione di legame ionico un processo endotermico. Questo è giusto almeno?



Non proprio esatto.. due ioni non formano un vero e proprio legame ( e qui si apre una parentesi grandissima, se la differenza di elettronegatività è >2.1 allora questo discorso è valido altrimenti hai interazioni anche di tipo molecolare) ma sono attratti avvicendevolmente dalle cariche opposte che li caratterizzano. Poi.. la descrizione ioni/atomi separati legati è corretta qualitativamente, per una discussione quantitativa chiedi pure a Lucrezio :asd:


La seconda parte del discorso invece non è del tutto corretta.. Diciamo che la maggior parte degli anioni stabili ha AE <0 . questo perchè l'anione libera energia acquistando un elettrone, e in termodinamica questo si esprime con il segno negativo ( il sistema perde energia ). Puoi valutare l'energia che deriva dallo scambio di elettroni utilizzando la formula che hai scritto, ma sappi che quella non è l'energia che ti risulterà dal processo.. Se prendi ad esempio lo scambio di elettroni fra Na e Cl, scoprirai che è un processo che RICHIEDE energia ( Il sodio per ionizzarsi necessita di 495 kJ/mol mentre l'affinità elettronica del cloro è -350kJ/mol che devi dividere per due visto il rapporto stechiometrico) . La formazione del solido invece è esotermica, perchè oltre allo scambio devi valutare anche l'avvicinamento degli ioni .

v1nline
16-06-2008, 21:46
2) Vogliamo passare ad un gas fatto da atomi liberi (teoricamente eh! non sperimentalmente :D): per arrivare a questo bisogna rompere mezza mole di legami Cl-Cl e vaporizzare una mole di sodio. Si tratta di due processi endoergonici e dunque dovremo fornire energia al sistema (metà dell'eneriga di dissociazione (De) di Cl-Cl più il dH di atomizzazione o sublimazione (dHat) che dir si voglia del sodio).


perchè metà?:confused:

stbarlet
16-06-2008, 21:52
perchè metà?:confused:

2Na+Cl2--->2NaCl
quindi per una mole di Na necessiti di mezza mole di Cl2.

v1nline
16-06-2008, 22:35
Ciao a tutti ragazzi,
stamani ho scoperto che la definizione di legame ionico che avevo sempre saputo (la differenza di elettronegatività > di un certo livello, tanto da far staccare un elettrone da un atomo e che i due ioni formatisi sono legati da forze elettrostatiche) non basta.
Ho scoperto che bisogna considerare la differenza tra "energia di prima ionizzazione"- "affinità elettronica" (che poi sarebbe l'elettronegatività), dato che la "aff.elett." è sempre negativa avrò che la differenza tra le due grandezze è positiva il che mi fa capire che la formazione di questo legame ionico per avvenire ha bisogno di un energia esterna ( =questo processo è endotermico).
E a tutto questo si aggiunge il grafo di lenar jones.

oltre poi al cristallo ionico

mi aiuntate a metter un pò tutto insieme?


io ho studiato il potenziale di lennard-jones per spiegare il comportamento delle particelle colloidali in un sol. integra il contributo attrattivo delle forze di VdW e quello repulsivo dell'intorno ionico delle particelle (grossolanamente).
per quanto ne so gli altri grafici di potenziale, come quello del legame ionico, hanno nomi differenti anche se sono simili... almeno credo, correggetemi se sbaglio.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/12-6-Lennard-Jones-Potential.svg/800px-12-6-Lennard-Jones-Potential.svg.png

se ho capito la tua perplessità nasce dal fatto che il grafico del potenziale indica che nella formazione di un legame viene liberata energia fino alla stabilizzazione alla distanza data dal minimo di potenziale e non contempla alcuna spesa energetica.
il fatto è che il grafico tralascia il fatto che è difficile trovare solo due ioni OO così a gratis: per ottenerne uno lo devi staccare da un composto ionico spendendo energia (energia reticolare + 1 po' energia di allontanamento dalle cariche opposte) oppure produrlo per ionizzazione di un elemento neutro. l'energia di prima ionizzazione è appunto l'energia che devi SPENDERE per strappare un elettrone a un certo atomo (anche se è poco elettronegativo come i metalli alcalini): la ionizzazione è un processo endotermico.

invece la formazione di un cristallo nella maggior parte dei casi è un processo termodinamicamente favorito che libera energia (per diminuzione della superficie esterna, impaccamento, nonmivieneinmenteilresto).
credo che la buca di potenziale nel grafico del legame ionico corrisponda all'energia che si libera nella formazione del legame ionico, ma non vorrei dire cazzate
http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/Hbase/molecule/imgmol/naclpot.gif


poi è meglio che non approfondisca troppo il discorso, perchè del legame ionico ho un'idea tutta mia

v1nline
16-06-2008, 22:41
2Na+Cl2--->2NaCl
quindi per una mole di Na necessiti di mezza mole di Cl2.

:fagiano: aah perchè parlava di energia molare! si giusto...

però parlando di energia di dissociazione... qualcuno sa spiegarmi cosa significano in pratica gli stati vibrazionali nel grafico di un oscillatore anarmonico? perchè sono a livelli discreti?
V(r) è un'energia potenziale?

ho una confusione tremenda in testa riguardo l'argomento. il 26 di oggi lo conferma, ho rovinato l'interrogazione. vabbe che la domanda era pure inaspettata...

stbarlet
17-06-2008, 10:52
:fagiano: aah perchè parlava di energia molare! si giusto...

però parlando di energia di dissociazione... qualcuno sa spiegarmi cosa significano in pratica gli stati vibrazionali nel grafico di un oscillatore anarmonico? perchè sono a livelli discreti?
V(r) è un'energia potenziale?

ho una confusione tremenda in testa riguardo l'argomento. il 26 di oggi lo conferma, ho rovinato l'interrogazione. vabbe che la domanda era pure inaspettata...


V(r) è l'energia potenziale.. non ho capito bene la domanda, comunque.. l'oscillatore armonico tiene conto solo del termine in http://operaez.net/mimetex/%5C%20x%5E2 di http://operaez.net/mimetex/%5C%20V(r).. quel termine è il più mportante, ma se vai a guardarti i dati sperimentali trovi che la frequenza fondamentale e gli ipertoni ( le armoniche superiori ) sono spostati rispetto a quelli che calcoli con l'oscillatore armonico.. Con il modello dell'oscillatore anarmonico invece tieni conto anche degli altri termini.. Questo origina dati con accordo maggiore con i dati sperimentali .

v1nline
17-06-2008, 13:10
V(r) è l'energia potenziale.. non ho capito bene la domanda, comunque.. l'oscillatore armonico tiene conto solo del termine in x^2 di V(r).. quel termine è il più mportante, ma se vai a guardarti i dati sperimentali trovi che la frequenza fondamentale e le ipertone ( le armoniche superiori ) sono spostate rispetto a quelle che calcoli con l'scillatore armonico.. Con il modello dell'oscillatore anarmonico invece tieni conto anche degli altri termini.. Questo origina dati con accordo maggiore con i dati sperimentali .

finalmente sono sicuro che V non è nient'altro che un energia potenziale!

ho dovuto studiare la curva di Morse per capire la spettrometria in infrarosso, ma l'argomento non è stato approfondito molto.

mi hanno detto che si trovano a livelli discreti di energia vibrazionale V perchè lo prevede la teoria quantistica ...bella spiegazione! E = hf (v +1/2) dove v è lo stato quantico vibrazionale che può assumere solo valori interi.
poi a causa di questo l'oscillatore biatomico vibra solo a determinati livelli di energia e pertanto assorbe solo determinate frequenze della radiazione elettromagnetica etc..
io non capisco perchè nell'oscillatore anarmonico gli stati vibrazionali si infittiscono man mano che ci si avvicina all'energia di dissociazione. e poi che significano sti stati vibrazionali?? perchè l'energia dell'oscillatore non dovrebbe aumentare in modo continuo?
http://ww2.unime.it/dipfisica/Tesine/La_determinazione_della_struttura_molecolare_file/image047.gif

ho trovato questo (http://ww2.unime.it/dipfisica/Tesine/La_determinazione_della_struttura_molecolare.htm)... magari ci capisco qualcosa di più

stbarlet
17-06-2008, 13:40
Nell'oscillatore armonico, le armoniche superiori sono sostanzialmente multipli della frequenza fondamentale, per cui i livelli energetici sono equidistanziati. Se invece prendi a modello un oscillatore anarmonico, i suoi livelli energetici si appiattiscono sempre di più, proprio in virtù del fatto che gli ipertoni sono di frequenza inferiore (e con rapporto che decresce!) a quella calcolata col modello dell'oscillatore armonico. O se vuoi vederla con l'ottica del potenziale intermolecolare, prendendo a modello un oscillatore armonico, V(r) avrebbe andamento uguale sia che gli atomi sia avvicinino , sia che si allontanino.. E questo è in contraddizione con la descrizione del potenziale di Lennard-Jones, in cui l'energia potenziale aumentana esponenzialmente(r^12) per distanze inferiori a http://operaez.net/mimetex/%202%5E%7B%5Cfrac%7B1%7D%7B6%7D%7D%20%5Csigma e invece tende ad un massimo realtivo a distanze superiori. Se sovrapponi le curve di potenziale, e i livelli energetici per un oscillatore anarmonico trovi un buon accordo.

Bandit
17-06-2008, 13:47
per il diagramma lennard jones: io ho capito che mi indica la distanza di legame: la distanza cioè che le forze repulsive sono compensate dalle forze attrattive.



per il legame ionico EI-Af >0 se Af quindi è minore di EI, per far si che un atomo acquisisca un elettrone ha bisogno di una energia esterna (come si chiama) che rende la formazione di legame ionico un processo endotermico. Questo è giusto almeno?
partendo da qui:

EI: energia necessaria per staccare un elettrone da un atomo
Af: energia liberata quando un atomo acquisisce elettrone

Per formare legame ionico c'è bisogno di un atomo che perda un elettrone ed un altro atomo che acquisisca questo elettrone.
Se però l'energia per staccare un elettrone da un atomo è maggiore del'energia dell'energia liberata dall'atomo che lo acquisisce cosa significa? che al momento c'è un eccesso di energia tra questi 2 ioni (= quindi la formazione di 2 ioni è un processo endotermico)

quindi per formare il legame ionico ci serve che parte dell'energia esca al di fuori (quindi la formazione di un legame ionico è di tipo esotermico)

stbarlet
17-06-2008, 14:15
per il diagramma lennard jones: io ho capito che mi indica la distanza di legame: la distanza cioè che le forze repulsive sono compensate dalle forze attrattive.



partendo da qui:

EI: energia necessaria per staccare un elettrone da un atomo
Af: energia liberata quando un atomo acquisisce elettrone

Per formare legame ionico c'è bisogno di un atomo che perda un elettrone ed un altro atomo che acquisisca questo elettrone.
Se però l'energia per staccare un elettrone da un atomo è maggiore del'energia dell'energia liberata dall'atomo che lo acquisisce cosa significa? che al momento c'è un eccesso di energia tra questi 2 ioni


No, che FINO A QUEL PUNTO hai speso dell'energia perchè per ionizzare A hai speso 10 mentre l'acquisizione dell'elettrone da parte di B ti ha liberato 6 . Hai quindi speso 4 . Con l'avvicinamento degli ioni hai un ulteriore liberazione di energia, mettiamo 6, quindi ti viene liberata 2 di energia.

Bandit
17-06-2008, 14:20
guarda ho aggiunto una cosa nella risposta di prima che forse chiarisce meglio
cmq

formazione ioni
10 EI (energia dall'esterno)- 6 AE (energia liverata)---> processo endotermico


formazione legame
10 EI (energia dall'esterno)- 6 AE (energia liverata) - 4(energia liberata) --> processo esotermico

ok?

stbarlet
17-06-2008, 14:22
guarda ho aggiunto una cosa nella risposta di prima che forse chiarisce meglio
cmq

formazione ioni
10 EI (energia dall'esterno)- 6 AE (energia liverata)---> processo endotermico


formazione legame
10 EI (energia dall'esterno)- 6 AE (energia liverata) - 4(energia liberata) --> processo esotermico

ok?

Se metti un -5 al posto del -4 grassettato è meglio, è decisamente più chiaro.

v1nline
17-06-2008, 14:33
Nell'oscillatore armonico, le armoniche superiori sono sostanzialmente multipli della frequenza fondamentale, per cui i livelli energetici sono equidistanziati. Se invece prendi a modello un oscillatore anarmonico, i suoi livelli energetici si appiattiscono sempre di più, proprio in virtù del fatto che gli ipertoni sono di frequenza inferiore (e con rapporto che decresce!) a quella calcolata col modello dell'oscillatore armonico.

ooooook :D
grazie, cercherò di chiarimi le idee

O se vuoi vederla con l'ottica del potenziale intermolecolare, prendendo a modello un oscillatore armonico, V(r) avrebbe andamento uguale sia che gli atomi sia avvicinino , sia che si allontanino.. E questo è in contraddizione con la descrizione del potenziale di Lennard-Jones, in cui l'energia potenziale aumentana esponenzialmente(r^12) per distanze inferiori a 2^(1/6)s e invece tende ad un massimo realtivo a distanze superiori. Se sovrapponi le curve di potenziale, e i livelli energetici per un oscillatore anarmonico trovi un buon accordo.

questo è chiaro

Bandit
17-06-2008, 14:34
Se metti un -5 al posto del -4 grassettato è meglio, è decisamente più chiaro.

perchè 5?
si libera più energia di quella disponibile in eccesso (4)? appunto per formare il legame e quindi avere maggiore stabilità?

stbarlet
17-06-2008, 14:38
ooooook :D
grazie, cercherò di chiarimi le idee



questo è chiaro


Di nulla.

perchè 5?
si libera più energia di quella disponibile in eccesso (4)? appunto per formare il legame e quindi avere maggiore stabilità?

perchè se metti -4 ti trovi nel caso in cui il processo non è ne endo , ne eso energetico.. se metti -5 hai la sicura liberazione di energia.

Bandit
17-06-2008, 14:46
Ok questa cosa:
per il diagramma lennard jones: io ho capito che mi indica la distanza di legame: la distanza cioè che le forze repulsive sono compensate dalle forze attrattive.



perchè se metti -4 ti trovi nel caso in cui il processo non è ne endo , ne eso energetico.. se metti -5 hai la sicura liberazione di energia.

ok
grazie mille ;)
dopo tante strade tortuose si è arrivati alla rettilineo :D

stbarlet
17-06-2008, 14:52
Ok questa cosa:
per il diagramma lennard jones: io ho capito che mi indica la distanza di legame: la distanza cioè che le forze repulsive sono compensate dalle forze attrattive.


ok
grazie mille ;)
dopo tante strade tortuose si è arrivati alla rettilineo :D

Si è così.

v1nline
18-06-2008, 16:42
ciao ragazzi, devo trovare il pH al quale gli idrossidi di alluminio e magnesio coprecipitano, per farci un'idrotalcite.

anzi il pH lo so già, è 9, però vorrei capire che succede. non ho ancora dato l'esame di analitica per cui perdonate l'ignoranza e le castronerie...

5,08g di Mg(NO3)2
1,90g di Al(NO3)2
in 50 ml d'acqua, si sciolgono e contrariamente a quanto pensavo non precipitano, ma il pH della soluzione è 3. significa che in soluzione ci devono essere cose del tipo Al(OH)2^+ e MgOH^+... giusto?

poi per fare l'idrotalcite faccio gocciolare lentamente sta roba in un becher contenente una soluzione di bicarbonato di sodio (pH 11). l'obbiettivo è mantenere il pH=9 quindi si aggiunge anche un po' di soda 2M ogni tanto (pH 12 secondo la tornasole, ma non dovrebbe essere più alto?).

1. che andamento può avere la solubilità di Mg e di Al in funzione del pH se presi singolarmente? a pH molto basici precipitano irrimediabilmente o si formano anche composti acidi come Al(OH)4^-??

2. a pH 9 quali specie sono presenti in una soluzione di Mg++ Al+++ CO3^2- NO3^- Na+ OH-?

v1nline
18-06-2008, 17:07
http://www.imagehosting.com/out.php/i1795722_File0001.jpg

può essere una cosa di questo genere?

Composition86
18-06-2008, 20:25
Salve a tutti, ho un nuovo dubbio chimico.
"Dato l'idrocarburo ciclico a 4 atomi di carbonio di formula C4H8, si dica quante diverse strutture si possono ottenere sostituendo 2 atomi di H con atomi di F e le si raprresenti".

L'idrocarburo in questione è il ciclobutano (http://www2.ufp.pt/~pedros/qo2000/qo111.jpg).
Sostituisco un atomo di H con uno di F in una fissa posizione, mentre l'altro lo "faccio ruotare" in tutte le altre posizioni, conteggiando solamente quelle in cui non si ha simmetria: ottengo 5 isomeri, la cui rappresentazione è molto semplice.

Ma ho qualche dubbio per il fatto che mentre l'atomo di idrogeno ha solo 1 singoletto, quello di fluoro ha 1 singoletto e 3 doppietti: possono questi essere causa di qualche repulsione e quindi modificare in modo significativo la disposizione degli atomi nel ciclobutano?

C'è qualche altro isomero che avrei dovuto conteggiare?

v1nline
18-06-2008, 23:27
Salve a tutti, ho un nuovo dubbio chimico.
"Dato l'idrocarburo ciclico a 4 atomi di carbonio di formula C4H8, si dica quante diverse strutture si possono ottenere sostituendo 2 atomi di H con atomi di F e le si raprresenti".

L'idrocarburo in questione è il ciclobutano (http://www2.ufp.pt/~pedros/qo2000/qo111.jpg).
Sostituisco un atomo di H con uno di F in una fissa posizione, mentre l'altro lo "faccio ruotare" in tutte le altre posizioni, conteggiando solamente quelle in cui non si ha simmetria: ottengo 5 isomeri, la cui rappresentazione è molto semplice.

Ma ho qualche dubbio per il fatto che mentre l'atomo di idrogeno ha solo 1 singoletto, quello di fluoro ha 1 singoletto e 3 doppietti: possono questi essere causa di qualche repulsione e quindi modificare in modo significativo la disposizione degli atomi nel ciclobutano?

C'è qualche altro isomero che avrei dovuto conteggiare?

premetto che sono un po' arruginito su queste cose, ma mi sembra che siccome il ciclobutano non ha doppi legami, non si debbano contare configurazioni cis e trans, dato che i sostituenti dovrebbero essere liberi di ruotare e passare sopra e sotto il piano della molecola. poi appunto per il fatto che la molecola è planare (e con 4 C non potrebbe essere altrimenti) ci sono molti piani di simmetria, che riducono i possibili isomeri a 2.
1,2 difluorociclobutano
1,3 difluorociclobutano

per quanto riguarda l'elettronegatività del fluoro: non dovrebbe produrre effetti in questo senso.

Composition86
19-06-2008, 08:59
Si ma considera che la molecola non è tutta planare: la parte centrale è su un piano, i 4 carboni però sono ibridati sp3 (disposizione tetraedrica), ne da' un'idea anche l'immagine che ho postato.
Quindi due soli isomeri mi sembrano pochi. Sto trascurando qualcosa?

v1nline
19-06-2008, 11:44
EDIT: scusate, doppio post

v1nline
19-06-2008, 11:45
Si ma considera che la molecola non è tutta planare: la parte centrale è su un piano, i 4 carboni però sono ibridati sp3 (disposizione tetraedrica), ne da' un'idea anche l'immagine che ho postato.
Quindi due soli isomeri mi sembrano pochi. Sto trascurando qualcosa?

è planare
si considera come piano quello su cui giacciono i carboni, poi i sostituenti possono stare sopra o sotto.
con 3 o 4 atomi ottieni sempre un piano. con 6 o 5 atomi (di cui uno dev'essere del 15° gruppo N o S) ottieni un piano solo se la molecola ciclica è aromatica. altrimenti puoi ottenere 2 configurazioni del cicloalcano: a sedia (più stabile), o "a patatina/vasca" (meno stabile per evidente ingombro sterico). qui sotto vedi il cicloesano
http://venus.unive.it/miche/chimrestau/immagini/sevasc1.jpg

Lucrezio
19-06-2008, 13:34
Occhio però che il ciclobutano è rigido (e comunque non mi risulta che sia planare :stordita: )!
Ci sono anche gli isomeri E/Z ;)
Direi quindi 1,2 E, 1,2 Z, 1,3 E, 1,3 Z e 1,1

v1nline
19-06-2008, 14:08
Occhio però che il ciclobutano è rigido (e comunque non mi risulta che sia planare :stordita: )!
Ci sono anche gli isomeri E/Z ;)
Direi quindi 1,2 E, 1,2 Z, 1,3 E, 1,3 Z e 1,1

avrò poca immaginazione, ma proprio non riesco a immaginare una molecola ciclica di 4 atomi non planare!
http://www.classicaviva.net/images/Maurits-Cornelis-Escher_002.gif
il sistema EZ è riferito sempre a molecole contenenti legami insaturi (alcheni) come il cis-trans (anzi mi pare che siano nomi diversi di chiamare la stessa cosa).

EDITATO: hai ragione! anche per i cicloalcani si distinguono gli isomeri cis e trans!
mi ero confuso con il discorso della poca energia necessaria a far passare i sostituenti dalla posizione equatoriale a quella assiale e viceversa negli isomeri del cicloesano

quindi
1,2 cis difluorociclobutano
1,2 trans "
1,3 cis "
1,3 trans "
1,1 "

(giusto perchè zuzame entgagghe o come cavolo si dice non mi piace :))

Xalexalex
19-06-2008, 14:19
avrò poca immaginazione, ma proprio non riesco a immaginare una molecola ciclica di 4 atomi non planare!
http://www.classicaviva.net/images/Maurits-Cornelis-Escher_002.gif
il sistema EZ è riferito sempre a molecole contenenti legami insaturi (alcheni) come il cis-trans (anzi mi pare che siano nomi diversi di chiamare la stessa cosa).

il ciclobutano è tensionato, e non so se questo possa avere effetti sulla mobilità dei sostituenti, ma in teoria valgono le considerazioni che si fanno per gli altri cicloalcani: cioè che l'energia necessaria a far passare un sostituente dalla posizione assiale a quella equatoriale è minima e quindi non è necessario distinguere i due isomeri, anche se il linea teorica è sempre favorita una delle due posizioni (quella che offre minore ingombro sterico).

Si ma la conformazione ciclica fa si che anche se c'è legame singolo, non vi è possibilità di rotazione intorno agli atomi dell'anello, quindi puoi parlare di isomeria geometrica.

v1nline
19-06-2008, 14:29
Si ma la conformazione ciclica fa si che anche se c'è legame singolo, non vi è possibilità di rotazione intorno agli atomi dell'anello, quindi puoi parlare di isomeria geometrica.

hai ragione, mentre scrivevi io stavo andando a dare una controllatina sui libri, e ho editato. :)

Composition86
19-06-2008, 14:36
Sono contento che siamo riusciti a metterci d'accordo! :D
Un ringraziamento a tutti. ;)

blue_blue
19-06-2008, 23:56
Aehm..posso disturbare di nuovo? :stordita:
Qualcuno mi saprebbe linkare un sito dove sia presentata decentemente la nomenclatura dei composti organici (oddio, se volete spiegarmela voi non disprezzo, comunque :D )? Da quando ha "spiegato" i gruppi funzionali, non ci capisco più niente :cry:
Grazie!

v1nline
20-06-2008, 01:28
Aehm..posso disturbare di nuovo? :stordita:
Qualcuno mi saprebbe linkare un sito dove sia presentata decentemente la nomenclatura dei composti organici (oddio, se volete spiegarmela voi non disprezzo, comunque :D )? Da quando ha "spiegato" i gruppi funzionali, non ci capisco più niente :cry:
Grazie!

hai mp!
passo ai guru

Lucrezio
20-06-2008, 11:39
Aehm..posso disturbare di nuovo? :stordita:
Qualcuno mi saprebbe linkare un sito dove sia presentata decentemente la nomenclatura dei composti organici (oddio, se volete spiegarmela voi non disprezzo, comunque :D )? Da quando ha "spiegato" i gruppi funzionali, non ci capisco più niente :cry:
Grazie!

Ciao blue_blue!
A costo di sembrarti retrogrado... per queste cose ci vuole un buon libro, non un link.
La nomenclatura dei composti organici è sistematica ma complicata: l'unico modo per acquisire familiarità è quello di utilizzarla frequentemente e di fare esperienza. Come libro ti posso consigliare l'ottimo Vollhardt, ma ce ne sono un sacco di validi!
Se poi hai domande particolari sarò lieto di risponderti ;)

blue_blue
20-06-2008, 12:46
Ringrazio sia Lucrezio che v1nline per avermi risposto :)
Ieri sera ero in panico perché non mi riusciva niente :fagiano:
Il fatto è che ho già un libro di Chimica Generale prestatomi dalla mia coinquilina (Petrucci-Harwood-Herring), un libro di Chimica, Biochimica e Biologia Applicata (Taddei-Stefani) e un altro di Fondamenti di Chimica generale (Tuffnell-Luke)..ma non ne vengo fuori lo stesso! il primo mi sembra troppo dettagliato rispetto a quello che ha spiegato la prof (in altri momenti non mi sarebbe spiaciuto approfondire, ma ci hanno messo gli appelli leggermente appiccicati e non ce la faccio..), mentre l'ultimo focalizza l'attenzione su altri argomenti..il secondo sarebbe quello più vicino a quello che serve a me, ma non mi trovo con gli esempi, quindi mi sembra di capire le cose ma, quando a fare gli esercizi, mi incasino di nuovo :fagiano: Per questo chiedevo un qualche link illuminante da cui partire, per poi approfondire un minimo con il libro..niente, proverò ad arrangiarmi con quello che ho (altri libri mi piacerebbe, ma..nun se po', e ho già saccheggiato la biblioteca :stordita: )!
In ogni caso oggi penso che proverò a fare altri esercizi e, se ancora non mi riusciranno, mi sa che approfitterò della vostra disponibilità :stordita:
Grazie e scusate per il monologo :D

Lucrezio
20-06-2008, 22:32
Forse te l'ho già chiesta :stordita:
Ma che cosa studi?
Perché il libro che ti ho consigliato io è decisamente un libro per chimici!

gigio2005
21-06-2008, 00:10
Aehm..posso disturbare di nuovo? :stordita:
Qualcuno mi saprebbe linkare un sito dove sia presentata decentemente la nomenclatura dei composti organici (oddio, se volete spiegarmela voi non disprezzo, comunque :D )? Da quando ha "spiegato" i gruppi funzionali, non ci capisco più niente :cry:
Grazie!

un buon libro di chimica organica sarebbe un buon inizio ;)

stbarlet
21-06-2008, 00:19
un buon libro di chimica organica sarebbe un buon inizio ;)



se non studia chimica il ibro lo può prendere anche solo per cultura personale.. inutile sprecare del tempo così imho.

C'erano dei matematici in biblioteca l'altro giorno, dovevano risolvere un problema di disposizioni dei sostituenti.. ecco.. ad un matematico studiarsi 3-400 pagine di nomenclatura non serve a nulla.

v1nline
21-06-2008, 01:04
se non studia chimica il ibro lo può prendere anche solo per cultura personale.. inutile sprecare del tempo così imho.

C'erano dei matematici in biblioteca l'altro giorno, dovevano risolvere un problema di disposizioni dei sostituenti.. ecco.. ad un matematico studiarsi 3-400 pagine di nomenclatura non serve a nulla.

ma la iupac può bastare no? non la conosco tutta, perchè se mi presenti una molecola con più di 2 anelli non so che dirti, ma per quanto ne so è 400 pagine sono uno sproposito...
ne bastano una ventina. o 1 soltanto se si tratta delle dispense del mio vecchio pazzo/geniale prof :sofico: (organica1 in 5 facciate, ovviamente non ci dispensarono dal leggere il librozzo!)
poi i nomi più famosi della tradizionale mi pare che si imparano comunque.

gigio2005
21-06-2008, 09:00
se non studia chimica il ibro lo può prendere anche solo per cultura personale.. inutile sprecare del tempo così imho.

C'erano dei matematici in biblioteca l'altro giorno, dovevano risolvere un problema di disposizioni dei sostituenti.. ecco.. ad un matematico studiarsi 3-400 pagine di nomenclatura non serve a nulla.
scusa ma io non capisco....

dice che deve studiare la chimica organica -> gli serve un libro di chimica organica
ma la iupac può bastare no? non la conosco tutta, perchè se mi presenti una molecola con più di 2 anelli non so che dirti, ma per quanto ne so è 400 pagine sono uno sproposito...
ne bastano una ventina. o 1 soltanto se si tratta delle dispense del mio vecchio pazzo/geniale prof :sofico: (organica1 in 5 facciate, ovviamente non ci dispensarono dal leggere il librozzo!)
poi i nomi più famosi della tradizionale mi pare che si imparano comunque.

sara' che mi sono appena svegliato....potresti riarrangiare meglio questo pensiero? :D

v1nline
21-06-2008, 11:39
sara' che mi sono appena svegliato....potresti riarrangiare meglio questo pensiero? :D

:D :D abbi pazienza, ieri sera ero piuttosto stanco
il succo è che la nomenclatura iupac con tanto di spiegazioni sta in 20 pagine, non 400

blue_blue
21-06-2008, 12:25
Forse te l'ho già chiesta :stordita:
Ma che cosa studi?
Perché il libro che ti ho consigliato io è decisamente un libro per chimici!
Faccio ingegneria biomedica! :) il corso dovrebbe essere una cosa abbastanza soft..insomma,i concetti generali..In realtà la prof ci ha buttato dentro di tutto, e in due mesi (domeniche e festività incluse) puoi immaginare che ha presentato tutto in modo molto molto frettoloso ( e pure male, ma questo è parere personale)..adesso: in quattro ore di lezione ha dato per fatta (lei..) la chimica organica, quindi all'esame la mette dentro di sicuro! io, nel mare magnum di roba che c'è da sapere, volevo..come dire..sfoltire un po' :stordita: , visto che non ce la faccio altrimenti! Ecco perché chiedevo un link..speravo di trovare uno schema chiaro e con il minimo indispensabile..Visto che, a quanto pare, non sono così fortunata :D , mi arrangerò come posso! :)

windsofchange
21-06-2008, 12:38
Faccio ingegneria biomedica! :) il corso dovrebbe essere una cosa abbastanza soft..insomma,i concetti generali..In realtà la prof ci ha buttato dentro di tutto, e in due mesi (domeniche e festività incluse) puoi immaginare che ha presentato tutto in modo molto molto frettoloso ( e pure male, ma questo è parere personale)..adesso: in quattro ore di lezione ha dato per fatta (lei..) la chimica organica, quindi all'esame la mette dentro di sicuro! io, nel mare magnum di roba che c'è da sapere, volevo..come dire..sfoltire un po' :stordita: , visto che non ce la faccio altrimenti! Ecco perché chiedevo un link..speravo di trovare uno schema chiaro e con il minimo indispensabile..Visto che, a quanto pare, non sono così fortunata :D , mi arrangerò come posso! :)

:eek: Ero convinta non ci fossero esami di chimica...
Comunque la chimica organica in 4 ore :doh:
Ma a che serve fare questi esami ad cazzum??

blue_blue
21-06-2008, 12:52
:eek: Ero convinta non ci fossero esami di chimica...
Comunque la chimica organica in 4 ore :doh:
Ma a che serve fare questi esami ad cazzum??
Aaah boh, è quello che mi sto chiedendo da due mesi a questa parte :muro:

gigio2005
21-06-2008, 12:58
:eek: Ero convinta non ci fossero esami di chimica...
Comunque la chimica organica in 4 ore :doh:
Ma a che serve fare questi esami ad cazzum??

bisogna vedere che intente per "chimica organica in 4 ore"....

se intende un po' di generalita'...classi di composti principali....un po' di nomenclatura....bah in un corso di chimica generale ci puo' stare...(anche se io farei 3-4 lezioni)

comunque...

1) si puo' sapere sto benedetto corso qual e'?
2) questo corso che stai seguendo non prevede un libro di testo?

penso che un qualsiasi libro di chimica generale debba contenere un po' di basi di organica...

ad esempio nel CORRADINI su 800 pagine 40 sono dedicate alla chimica organica....e sinceramente credo possano bastare per qualsiasi corso di laurea non chimico

windsofchange
21-06-2008, 13:02
Io invece sono del parere che l'organica o la si fa con le palle o la si debba saltare a priori. Non ha senso fare poche ore di questa materia, si rischia di avere una inutile infarinatura che potrebbe solo confondere le idee.
Sempre imho. ;)

blue_blue
21-06-2008, 13:26
bisogna vedere che intente per "chimica organica in 4 ore"....

se intende un po' di generalita'...classi di composti principali....un po' di nomenclatura....bah in un corso di chimica generale ci puo' stare...(anche se io farei 3-4 lezioni)

comunque...

1) si puo' sapere sto benedetto corso qual e'?
2) questo corso che stai seguendo non prevede un libro di testo?

penso che un qualsiasi libro di chimica generale debba contenere un po' di basi di organica...

ad esempio nel CORRADINI su 800 pagine 40 sono dedicate alla chimica organica....e sinceramente credo possano bastare per qualsiasi corso di laurea non chimico
1) Il corso è "Chimica per bioingegneria";
2) Non ho preso il libro di testo consigliato perché, come ho scritto qualche post più su, me ne è stato prestato un altro (per la cronaca, era "Fondamenti di chimica per ingegneria" di Calligaro-Mantovani). Comunque, parlando con i miei compagni di corso che l'hanno acquistato, ho notato che non sono molto soddisfatti; infatti la maggior parte si sta arrangiando come può, tra libri prestati e biblioteche..
Detto questo..fino alla settimana scorsa io non avevo mai visto un composto organico: secondo te davvero in 4 ore (non sto minimizzando, tre lezioni da 1 ora e mezza con pausa di 7-10 minuti :fagiano: ) si riesce a capire qualcosa di chimica organica (ammesso che la prof non sia incapace di spiegare)? Senza rancore, se è così significa che sono io che avrei bisogno di più tempo :D


Io invece sono del parere che l'organica o la si fa con le palle o la si debba saltare a priori. Non ha senso fare poche ore di questa materia, si rischia di avere una inutile infarinatura che potrebbe solo confondere le idee.
Sempre imho.
:mano: hai centrato in pieno imho..

stbarlet
21-06-2008, 13:28
:eek: Ero convinta non ci fossero esami di chimica...
Comunque la chimica organica in 4 ore :doh:
Ma a che serve fare questi esami ad cazzum??



*

E' quello che sostengo dall'inizio.. Inutile cercare di studaire una materia così complessa in così poco tempo.

gigio2005
21-06-2008, 16:36
ma che discorso fate....

allora si potrebbe dire la stessa cosa per la chimica generale...
cosa se ne frega un ingegnere biomedico di sapere cosa sia un legame covalente o un legame ionico? oppure cos'è il pH di una soluzione? oppure che cos'è una mole?

(vale a dire le basi delle basi delle basi della chimica)


secondo me...visto che si tratta di ingegneria biomedica un pizzico di chimica ci vuole...e in 4 ore te la do pure io un'infarinatura di chimica organica

il problema e' non farlo restare fine a se stesso questo corso...nel senso...dovra' veramente aumentare il suo bagaglio culturale scientifico il capire questi concetti, a prima vista cosi' inutili....

windsofchange
21-06-2008, 16:48
ma che discorso fate....

allora si potrebbe dire la stessa cosa per la chimica generale...
cosa se ne frega un ingegnere biomedico di sapere cosa sia un legame covalente o un legame ionico? oppure cos'è il pH di una soluzione? oppure che cos'è una mole?

(vale a dire le basi delle basi delle basi della chimica)


secondo me...visto che si tratta di ingegneria biomedica un pizzico di chimica ci vuole...e in 4 ore te la do pure io un'infarinatura di chimica organica

il problema e' non farlo restare fine a se stesso questo corso...nel senso...dovra' veramente aumentare il suo bagaglio culturale scientifico il capire questi concetti, a prima vista cosi' inutili....

4 ore partendo da zero, puoi iniziare un discorso sommario sugli alcani lineari, limitandoti alla nomenclatura iupac e senza scendere nei particolari.
Non puoi arrivare più in là secondo me.
Ecco cosa si può fare in 4 ore di lezione di chimica organica con studenti che non sanno cosa sia la chimica di base. Credo.

gigio2005
21-06-2008, 18:06
4 ore partendo da zero, puoi iniziare un discorso sommario sugli alcani lineari, limitandoti alla nomenclatura iupac e senza scendere nei particolari.
Non puoi arrivare più in là secondo me.
Ecco cosa si può fare in 4 ore di lezione di chimica organica con studenti che non sanno cosa sia la chimica di base. Credo.

e' fin troppo ovvio che il corso non debba iniziare dalla chimica organica ma dalla chimica generale....
e mi pare sottinteso che la prof dell'utente abbia affrontato la chimica organica solo dopo aver spiegato quello che viene prima:

la materia, i legami, la termodinamica, l'equilibrio...


detto questo in 4-6 ore si riescono a spiegare le classi principali di composti organici (alcani, alcheni, alchini, aromatici, alcoli, aldeidi, chetoni, acidi, esteri), la nomenclatura di base relativa e se avanza del tempo io farei vedere pure cos'e' un polimero (visto che sarai un ingegnere)

ozeta
24-06-2008, 16:28
sapete darmi la definizione di normal-litro? su google la definizione migliore che ho trovato è:

Il Nl (Normal litro) consiste in un litro di gas (aria) alla pressione atmosferica.

questa qui è completa? :)

gigio2005
24-06-2008, 17:24
sapete darmi la definizione di normal-litro? su google la definizione migliore che ho trovato è:


Il Nl (Normal litro) consiste in un litro di gas (aria) alla pressione atmosferica.
questa qui è completa? :)

e a temperatura standard...

per cui conoscendo i normal litri conosci anche la massa del gas

ozeta
25-06-2008, 16:37
temperatura standard = 273 ° Kelvin giusto?

grazie :)

windsofchange
25-06-2008, 16:59
temperatura standard = 273 ° Kelvin giusto?

grazie :)

Che io sappia, il normal litro va inteso in condizioni NTP (Normal Temperature and Pressure) e non STP (Standard Temperature and Pressure).

Quindi devi considerare i valori di P e T normali:
Esempio dell'aria:

NTP: aria alla temperatura di 20 C° (293.15 K, 68oF) ed alla pressione di 1 atmosfera ( 101.325 kN/m2, 101.325 kPa, 14.7 psia, 0 psig, 29.92 in Hg, 760 torr). Densità di 1.204 kg/m3


Dal mio libro di impianti:

In pneumatica per esprimere la portata si usa il Normal Litro ( nL) o il normal metro cubo (nm³).
La portata in Normal Litri si misura solitamente a 20 gradi centigradi ed alla pressione presente al livello del mare.

Spero di esser stata d'aiuto.

stbarlet
25-06-2008, 18:02
Anche io per il normal litro consideravo le CN.

Però per quel che so CN corrispondono a 25° (298.14K) e 1 atm.

blue_blue
25-06-2008, 18:17
Rieccomi :stordita:
Sto provando a fare delle simulazioni che la prof ha messo online..perché questa molecola
http://img154.imageshack.us/img154/1572/organica1rb2.png (http://imageshack.us)
è un "chetoso della serie sterica L"?? Non bisogna prendere il carbonio asimmetrico più lontano dal gruppo funzionale, e vedere se l'OH è a dx (D) o a sx (L)? :confused: O non ci ho capito niente io? :fagiano:
Grazie :)

windsofchange
25-06-2008, 18:43
Anche io per il normal litro consideravo le CN.

Però per quel che so CN corrispondono a 25° (298.14K) e 1 atm.

Sai avevo questo dubbio da sempre.
In laboratorio di analisi noi assumiamo 25° C come temperatura ambiente, mentre a quanto pare alcuni testi americani la indicano come 20 °C.

A quanto alcuni professori spiegano la motivazione è la seguente:

esiste la SATP (standard ambient temperature pressure) , accettata correntemente dal sistema IUPAC e descrive T= 298.15 e P= 1 atm.

Quindi abbiamo finora:
stp
ntp
satp

ozeta
25-06-2008, 23:39
grazie, molto esaustivi :D

windsofchange
26-06-2008, 01:24
grazie, molto esaustivi :D

Dovere.

User111
06-07-2008, 22:48
chi mi risolve questo dubbio?:rolleyes:
http://img401.imageshack.us/img401/8004/schermatazl8.th.png (http://img401.imageshack.us/my.php?image=schermatazl8.png)

stbarlet
07-07-2008, 11:59
Sono giuste entrambe. La primaè un processo "generale" . La seconda è più specifico, e non sono sicuro sia l'unico dei processi che portano alla formazione dell'N2.

lucaluca2
07-07-2008, 18:04
Ciao
Scusate se sono fuori tema, ma mi servirebbe un aiutino.
A scuola (agraria) per le vacanze mi hanno dato da fare una relazione su Fosfato d'ammonio (NH4)3PO4
In rete anche se mi sembra strano non trovo nulla.
Sapete darmi un aiuto?
Grazie

gigio2005
07-07-2008, 19:07
Ciao
Scusate se sono fuori tema, ma mi servirebbe un aiutino.
A scuola (agraria) per le vacanze mi hanno dato da fare una relazione su Fosfato d'ammonio (NH4)3PO4
In rete anche se mi sembra strano non trovo nulla.
Sapete darmi un aiuto?
Grazie

hai provato a dare uno sguardo nei raccoglitori di lamine di cellulosa?




esatto.... i cosiddetti libri :D



comunque l'ammonio fosfato e' un fertilizzante prodotto a partire da ammoniaca e acido fosforico (ma credo questo tu lo sappia gia')

di preciso cosa devi relazionare?

Snipy
07-07-2008, 20:56
Ciao
Scusate se sono fuori tema, ma mi servirebbe un aiutino.
A scuola (agraria) per le vacanze mi hanno dato da fare una relazione su Fosfato d'ammonio (NH4)3PO4
In rete anche se mi sembra strano non trovo nulla.
Sapete darmi un aiuto?
Grazie

Dovrei guardare nel mio quaderno di Azienda, ma è nei meandri del mio armadio.
Come ha detto giustamente gigio2005 si ottiene facendo reagire H3PO4 con NH4OH.
Contiene azoto sotto forma ammoniacale, quindi lentamente assimilabile dalle piante, e fosforo prontamente assimilabile, quindi il concime va sia bene per la crescita (N) della pianta, che per la maturazione dei frutti (P).

User111
08-07-2008, 06:00
Sono giuste entrambe. La primaè un processo "generale" . La seconda è più specifico, e non sono sicuro sia l'unico dei processi che portano alla formazione dell'N2.

secondo me 1 porta alla formazione di N2 nel terreno e l'altro alla formazione di N2 gassoso

lucaluca2
08-07-2008, 17:15
Grazie a tutti
Non ci ha dato indicazioni precise, ad ognuno ha dato una cosa diversa,dicendo di trovare informazioni,e che su internet si trovano.
Ma io a parte 4 cose principali non trovo nulla.

Ancora grazie

p.s.sui libri che ho non c'è nulla, altrimenti era facile.

Snipy
09-07-2008, 00:35
Puoi dirci solo a che anno sei (superiori o uni)?

killercode
09-07-2008, 15:03
determinare quantovale l'energia di legame N-H di una molecola di ammoniaca sapendo che l'energia di legame H2 è 436KJ\mol e quella di N2 è 940KJ\mol e che l'entalpia standard di formazione è -46KJ\mol.
Qualcuno mi può spiegare come si risolve....grazie....

stbarlet
09-07-2008, 15:27
devi considerare che l'energia dei legami che rompi per la sintesi dell'ammoniaca è uguale all'energia dei legami che si formano, più l'entalpia.

killercode
09-07-2008, 16:05
Potresti sopiegarmelo meglio, con i relativi passaggi.. Il risultato mi viene in KJ\mol, mentre il risultato dovrebbe venire solo in KJ...ed è qui che nn riesco a saltarci fuori...grazie...

stbarlet
09-07-2008, 16:12
Potresti sopiegarmelo meglio, con i relativi passaggi.. Il risultato mi viene in KJ\mol, mentre il risultato dovrebbe venire solo in KJ...ed è qui che nn riesco a saltarci fuori...grazie...

Allora..
3H2+ N2--->2NH3

devi rompere i legami di una moelcola di N2 + 3H2. La somma rappresenta l'energia necessaria alla rottura dei legami per la formazione di due moli di NH3. Quindi dividi per due, e trovi l'energia necessaria per una mole. aggiungi l'entalpia di formazione e ti trovi la somma delle energie dei tre legami NH. per cui, dividi per tre e ti trovi l'energia di un singolo legame. La sua dimensione è kJ/mol, come deve essere.

killercode
09-07-2008, 16:53
Qua c'è un problema...a me viene 359.3 KJ\mol, mentre secondo le soluzioni della professoressa è 6.5*10^-19 J...chi ha ragione?:muro:

lucaluca2
09-07-2008, 17:10
Puoi dirci solo a che anno sei (superiori o uni)?

superiori

stbarlet
09-07-2008, 17:11
beh allora ti basta dividere per il numero di avogadro. la tua prof vuole l'energia di legame di un singolo NH.

killercode
09-07-2008, 17:18
grazie!!

Lucrezio
09-07-2008, 18:18
superiori

Non ho ben capito che cosa ti è richiesto.
Devi spiegare come viene prodotto, la sua reattività, come si fa ad analizzarlo...?

Snipy
09-07-2008, 23:31
Non ho ben capito che cosa ti è richiesto.
Devi spiegare come viene prodotto, la sua reattività, come si fa ad analizzarlo...?

*

lucaluca2
10-07-2008, 18:46
Non ho ben capito che cosa ti è richiesto.
Devi spiegare come viene prodotto, la sua reattività, come si fa ad analizzarlo...?

In generale,ci ha solo detto di fare una ricerca.Vado in seconda superiore agraria.Per cui cose abbastanza semplici, coas'è,come funziona,come si utilizza, cosa serve,è che in rete trovo solo 4 righe ed è un po poco per una ricerca.
Ancora grazie

v1nline
10-07-2008, 20:53
In generale,ci ha solo detto di fare una ricerca.Vado in seconda superiore agraria.Per cui cose abbastanza semplici, coas'è,come funziona,come si utilizza, cosa serve,è che in rete trovo solo 4 righe ed è un po poco per una ricerca.
Ancora grazie

prova a cercare anche in biblioteca ;)
edit: qui (http://www.agrium.com/products_services/ingredients_for_growth/phosphate/ammonium_phosphate.jsp) c'è qualcosa di più di 4 righe.. direi una ventina :D

killercode
11-07-2008, 09:04
La nitroglicerina si decompone isecondo la reazione nn bilanciata
C3H5N3O9(liq)--->CO2(g)+H2O(g)+N2(g)+O2(g). Calcolare la quantità di calore che entra in gioco quando si fanno esplodere 200 g di nitroglicerina (deltaH°f=-58Kcal\mol)
1°abbiamo bilanciato la reazione
2°abbiamo convertito in Kcal i DeltaH°f dei prodotti
3°abbiamo usato la formula di Hess per calcolare il DeltaH°
4°abbiamo trovato quante moli sono 200g di nitroglicerina
5°abbiamo moltiplicato il deltaH° trovato per il numero di moli di nitro
6°il conto nn ci viene

stbarlet
11-07-2008, 10:14
Siete sicuri di aver utilizzato correttamente Hess?

killercode
11-07-2008, 10:25
il proicedimento però era giusto??
noi abbiamo utilizzato questa

http://www.dsch.univ.trieste.it/~balducci/biotecnologie/slides/slides-OLD/img987.gif

stbarlet
11-07-2008, 10:26
Il procedimento è quello giusto, la formula anche.. però se postassi i calcoli magari riuscirei a capire dove si trova l'errore.:D

killercode
11-07-2008, 10:42
2(C3H5N3O9)-->6(CO2)+5(H2O)+1/2(O2)+3(N2)
trasformazione Kj-->Kcal
CO2-->-393.5KJ*0.23=-90.5Kcal/mol
H2O-->-241.8*0.23=-55.61Kcal/mol
formula di Hell
delta H°=5*(-55.61)+6*(-90.5)-(2*(-58))=705Kcal/mol

essendo 200 g di nitro-->227g/mol abbiamo 0.88 mol
Quindi -705.1*0.88=620.4Kcal

Il risultato della prof è invece -324.7 Kcal.


P.S. prima o poi imparero il latex:D

stbarlet
11-07-2008, 12:17
allora.. anzitutto il conto è sbagliato ( a me viene 715 ). Poi.. quello è il calore generato da DUE moli di nitroglicerina, quindi devi dividerlo per due e successivamente moltiplicarlo per 0.88.

killercode
11-07-2008, 12:23
allora.. anzitutto il conto è sbagliato ( a me viene 715 ). Poi.. quello è il calore generato da DUE moli di nitroglicerina, quindi devi dividerlo per due e successivamente moltiplicarlo per 0.88.

:doh: è vero

grazie

gigio2005
11-07-2008, 12:38
:doh: è vero

grazie

per essere ancora piu' precisi...quando fai la conversione kj->kcal devi moltiplicare per 0,24

frankdan
18-07-2008, 11:31
Salve amici.
Mi spiegate cosa vogliono significare le sigle che si usano per le sostanze da laboratorio ?

Ad esempio leggo su un libro : "far reagire una quantità costante di acido cloridrico HCl 0.73 g 20 mL 1M con..."

Cosa indicano i numeri 0.73g 20mL 1M ?

La prima (0.73g) credo di averla capita,è la quantità in grammi di HCl che si vuole usare nella reazione.
Ma le altre 2 sigle cosa indicano ?

v1nline
18-07-2008, 12:36
Salve amici.
Mi spiegate cosa vogliono significare le sigle che si usano per le sostanze da laboratorio ?

Ad esempio leggo su un libro : "far reagire una quantità costante di acido cloridrico HCl 0.73 g 20 mL 1M con..."

Cosa indicano i numeri 0.73g 20mL 1M ?

La prima (0.73g) credo di averla capita,è la quantità in grammi di HCl che si vuole usare nella reazione.
Ma le altre 2 sigle cosa indicano ?

20 ml = 20 millilitri = 20/1000 di litro : misura di volume
1 M = 1 molare = 1 mol/Kg = 1 mole di soluto per ogni litro di solvente
1 mole indica il numero di molecole (6.022*10^23). per conoscere la massa di una mole devi conoscere il peso molecolare del composto (o peso atomico dell'elemento) in questione.
m = PM * n dove m è la massa, PM il peso molecolare e n il numero di moli. quindi conoscendo la molarità puoi calcolare la concentrazione in g/l, se ti serve.

in questo caso stranamente è stata specificata sia una misura di massa che di volume. una delle due è superflua e solitamente non si scrive. dato che HCl si trova praticamente sempre in soluzione acquosa si usano misure di volume. a un certo volume a una data concentrazione corrisponde una precisa quantità di massa. in questo caso puoi verificare che:
Conc. in grammi litro = M * PM = (1 mol/l) * (36,5 g/mol) = 36,5 g/l
m = conc.gl * V = (36,5 g/l) * (0,02 l) = 0,73 g

M molarità in mol/l
m massa in grammi
V volume in litri



ti consiglio di studiare sui libri e di fare degli esercizi finchè non ti saranno ben chiare queste cose basilari.
ciao

Lucrezio
18-07-2008, 18:21
La nitroglicerina si decompone isecondo la reazione nn bilanciata
C3H5N3O9(liq)--->CO2(g)+H2O(g)+N2(g)+O2(g). Calcolare la quantità di calore che entra in gioco quando si fanno esplodere 200 g di nitroglicerina (deltaH°f=-58Kcal\mol)
1°abbiamo bilanciato la reazione
2°abbiamo convertito in Kcal i DeltaH°f dei prodotti
3°abbiamo usato la formula di Hess per calcolare il DeltaH°
4°abbiamo trovato quante moli sono 200g di nitroglicerina
5°abbiamo moltiplicato il deltaH° trovato per il numero di moli di nitro
6°il conto nn ci viene

E' lo stesso esercizio che ci diede il professore di Chimica Fisica I nel primo compitino :eek:
Non è che studi a Pisa?

killercode
18-07-2008, 20:26
E' lo stesso esercizio che ci diede il professore di Chimica Fisica I nel primo compitino :eek:
Non è che studi a Pisa?
Se, magari :D ingegneria a Parma

visali
18-07-2008, 22:53
cia a tutti,vi scrivo perchè sono iscritta alla faacoltà di ingegneria elettronica ma sono una capra in chimica:D , vi propongo alcuni problemi, di alcuni ho un'idea di come si svolgano ma non ne sono certa, quindi prego tutti coloro di bun vuore di rispondermi e di cercare di aiutarmi.
NB. di un paio di questi problemi ho trovato la soluzione proprio in questo forum, alle prima 4 pagine, ma sinceramente non ho ben capito lo svolgimento, di altri non sono neanche sicura che siano ben forumulati (la prof è pazza).



1. Un certo metallo forma due composti con il cloro (massa atomica del Cloro 35.5). I due composti contengono rispettivamente l’85.2% e il 65.8% del metallo.
a. Quali sono le formule che avrebbe assegnato Dalton (regola della massima semplicità) ai due composti? E quale sarebbe la massa atomica del metallo
b. Considerando altre possibili formule, quali altre masse atomiche sono ipotizzabili?

2. Un composto binario gassoso contenente azoto ha una densità relativa all’azoto pari a 2.53 a 100°C e alla pressione di 1 atm. Facendo reagire 8.21g di questo gas con AlCl3 a 100°C tutto l’azoto contenuto nel composto si trasforma in 1.62 g di azoto (N2 ) gassoso.
a. Stimare la massa molecolare del composto
b. Determinare il numero di atomi di N presenti nella molecola del composto
c. Qual’è il massimo valore possibile per la massa atomica del secondo elemento?
d. Sono possibili altri valori per la massa atomica del secondo elemento?
e. Determinare la formula molecolare del composto


3. Alla temperatura di 450°C due contenitori rigidi del volume di 10.0 e 5.00L contengono rispettivamente azoto gassoso alla pressione di 1 atm e idrogeno gassoso alla pressione di 3 atm. I due recipienti sono separati da una parete. Quando questa parete viene rimossa i due gas si mescolano e avviene la reazione di formazione dell’ammoniaca.
N2(g)+3H2(g)<->2NH3(g)

Prevedere, alla temperatura di 450°C:
a. la pressione che segna un manometro collegato al recipiente prima che la reazione abbia inizio
b. la pressione che segnerebbe il manometro se la reazione avvenisse completamente
c. la pressione che segnerebbe il manometro se solo il 40% dell’idrogeno contenuto inizialmente nel recipiente si trasformasse in ammoniaca.

4. Alla temperatura di 613K avviene la seguente reazione di equilibrio:

Fe2O3(s)+3H2(g)<->2Fe(s)+3H20

A questa temperatura, in un recipiente di 10.0L vengono introdotti 100,0g di Fe2O3(s) ed una pressione parziale di H2(g) pari ad 1.00 atmosfere. Si verifica che a trasformazione avvenuta si sono formati 4,50g di Fe(s).
Si richiede la composizione qualitativa e quantitativa del sistema, ad equilibrio raggiunto.



5. Determinare in quale delle strutture (cubica semplice, cubica a corpo centrata, cubica a facce centrate) cristallizza il Ni metallico sapendo che:
il lato della cella elementare è a=0.3524nm , la densità del Nichel è 8.900g/cm^3 e la massa atomica del Nichel è 58,69gmol-1


6. Una miscela gassosa formata da metano CH4 e acetilene C2H2 all’interno di un recipiente rigido esercita, ad una certa temperatura, una pressione di 63.0 torr. Se questa miscela brucia avvengono le seguenti reazioni:
2C2H2(g)+5O2(g)->4CO2(g)+2H2O(g)
CH4(g)+2O2(g)->CO2(g)+2H2O(g)
Raccogliendo solo l’anidride carbonica gassosa (CO2 ) prodotta si riscontra che la pressione esercitata da questo gas nello stesso volume e alla stessa temperatura della miscela originale è di 96.0 torr. Calcolare la frazione molare di CH4 nella miscela originaria.


7. Introducendo 30,0g di Cu in 0,500 litri di soluzione acquosa di acido nitrico avviene la seguente reazione
3Cu(s)+8HNO3(aq)->3Cu(NO3)2(aq)+2NO(g)+4H2O

se i reagenti sono in quantità stechiometrica determinare la concentrazione della soluzione di acido nitrico che si è utilizzata.


8. La solubilità in acqua del NaCl è del 30% in peso ad una certa temperatura e la soluzione satura ha una densità di 1.15g mL-1 . Calcolare quanti grammi di NaCl è necessario aggiungere a 500 mL di una soluzione 0.50 M di NaCl perché diventi satura assumendo che la soluzione, per aggiunta del sale, subisce un incremento di volume del 10%.

9. La tensione di vapore del benzene liquido (C6H6) vale 94.7 torr a 25°C. In un recipiente vuoto rigido del volume di 5.00 L si introduce a 25°C una quantità di benzene gassoso tale da prevedere che un manometro collegato al recipiente segni una pressione di 200 torr. Determinare la composizione qualitativa e quantitativa del sistema in queste condizioni nell’ipotesi che il volume a disposizione della fase gassosa sia sempre 5.00L

10. Analizzare e discutere tutti i parametri che influenzano la temperatura critica delle due sostanze NH3 e PH3 e concludere se è possibile prevedere quale delle due sostanze ha la temperatura critica più elevata.


11. Un certo elemento metallico M forma con il cloro il Composto MCl2.
La percentuale di Cloro in questo composto è del 44,7 % . Qual è il Metallo M?


12. Il Ciclopropano è un idrocarburo gassoso (sostanza formata solo da Idrogeno e Carbonio) utilizzato
come anestetico. 0,45L di Ciclopropano reagendo con la adeguata quantità di Ossigeno si
trasformano completamente in 1,35L di Anidride Carbonica e 1,35L di vapor d’acqua. Tutti i volumi
sono misurati alla stessa temperatura e pressione.
Determinare la formula molecolare del Ciclopropano


13. Un composto è costituito dal 40% in peso di Carbonio, dal 53% di Ossigeno e dal 6,67% di
Idrogeno. La densità del composto gassoso misurata alla temperatura di 0°C e 1atm vale 2,68gL-1.
Determinare la formula molecolare del Composto


14. Alla temperatura di 75°C il solfito di rubidio solido Rb2 SO3(s) reagisce con l’acido bromidrico
gassoso HBr(g) secondo la seguente reazione:
Rb2 SO3(s) + 2HBr(g) -> 2RbBr(s) + H2SO3(l)
Se 6,24g di Rb2 SO3(s) reagiscono con 1,38L di HBr(g) misurati alla temperatura di reazione e alla
pressione di 0,953atm, formando 7,28g di RbBr(s).
Determinare la composizione qualitativa e quantitativa del sistema a reazione conclusa.


15. In un recipiente rigido si introducono Idrogeno e Ossigeno gassosi, entrambi alla pressione parziale
di 0,9atm. Alla temperatura T avviene la seguente reazione:
3H2(g) + N2(g) -> 2NH3(g)
Calcolare la frazione molare di tutte le sostanze presenti nel sistema sapendo che, a trasformazione
avvenuta, un manometro collegato al recipiente di reazione segna una pressione di 1,6atm alla
temperatura T


16. Il Polonio metallico cristallizza in una cella cubica semplice. Calcolare il raggio atomico
(approssimativo) dell’atomo di Polonio sapendo che la sua densità è 9,142 gmL-1


17. La solubilità del KCl in acqua alla temperatura T1 è 4,3M e alla temperatura T2 è il 20% in peso.
200g di soluzione satura a T1 [densità 1,17 gmL^(-3) ] sono portati alla temperatura T2.
Determinare la composizione qualitativa e quantitativa del sistema alla temperatura T2.


18. Mescolando un determinato volume V di una soluzione acquosa di NaI 0,25M con 45mL di una
soluzione di Hg(NO3)2 0,10M avviene la seguente reazione:
2NaI(aq) + Hg(NO3)2(aq) -> HgI2(s) + 2NaNO3(aq)
e il nitrato di mercurio, Hg(NO3)2 contenuto nella soluzione si consuma completamente.
Calcolare il volume V.
Se, a reazione avvenuta, evapora acqua dal sistema di reazione, ad un determinato valore del volume
della soluzione comincia a precipitare il NaNO3. Calcolare il valore di questo volume, sapendo che la
solubilità in acqua del NaNO3 è 7,60M.


19. Perché in un recipiente del volume di 136,0L sia presente solo vapore acqueo saturo a 25°C bisogna
iniettare 3,006g di H2O(l) Determinare la composizione qualitativa e quantitativa del sistema se il
volume del sistema viene ridotto alla metà. [si consideri la densità dell’acqua liquida CIRCA 1,00gmL-1].

Snipy
19-07-2008, 01:50
20 ml = 20 millilitri = 20/1000 di litro : misura di volume
1 M = 1 molare = 1 mol/litro = 1 mole di soluto per ogni litro di soluzione
1 mole indica il numero di molecole (6.022*10^23). per conoscere la massa di una mole devi conoscere il peso molecolare del composto (o peso atomico dell'elemento) in questione.
m = PM * n dove m è la massa, PM il peso molecolare e n il numero di moli. quindi conoscendo la molarità puoi calcolare la concentrazione in g/l, se ti serve.

mol=grammi/peso molecolare (o peso atomico)

in questo caso stranamente è stata specificata sia una misura di massa che di volume. una delle due è superflua e solitamente non si scrive. dato che HCl si trova praticamente sempre in soluzione acquosa si usano misure di volume. a un certo volume a una data concentrazione corrisponde una precisa quantità di massa. in questo caso puoi verificare che:
Conc. in grammi litro = M * PM = (1 mol/l) * (36,5 g/mol) = 36,5 g/l
m = conc.gl * V = (36,5 g/l) * (0,02 l) = 0,73 g

M molarità in mol/l
m massa in grammi
V volume in litri




ti consiglio di studiare sui libri e di fare degli esercizi finchè non ti saranno ben chiare queste cose basilari.
ciao


Mi sono permesso di correggere e aggiungere qualche cosa (in grassetto).
I calcoli non li ho guardati, scusate se ho scritto qualche minchiata ma ho troppo sonno (liberi di fustigarmi, in tal caso :asd: ). Ciao :).

v1nline
19-07-2008, 02:07
1 M = 1 molare = 1 mol/litro = 1 mole di soluto per ogni litro di soluzione

hai ragione. 2 errori insulsi in una sola espressione! wow.. sarà meglio che non scriva più nulla
grazie per la correzione, sono dettagli importanti
'notte

killercode
21-07-2008, 15:59
3) Una soluzione di 5 g di sale in 150 g di acqua bolle a 100,25 °C. Calcolare il numero di ioni in cui si dissocia il sale, sapendo che il suo peso molecolare è 136. La costante ebullioscopica dell’acqua è 0,512 K mol-1 Kg.
Io sinceramente nn la minima idea di cosa voglia, quanlcuno me lo spiega cortesemente?
La risposta è i =2 e che cosa intende con i?:muro:

stbarlet
21-07-2008, 17:40
http://it.wikipedia.org/wiki/Propriet%C3%A0_colligativa


Δ Teb = Keb · m · i

i è il numero di ioni che ogni molecola di sale ti libera. per il resto è semplice.. calcoli la molalità, calcoli Δ Teb e trovi i

killercode
21-07-2008, 18:18
http://it.wikipedia.org/wiki/Propriet%C3%A0_colligativa


Δ Teb = Keb · m · i

i è il numero di ioni che ogni molecola di sale ti libera. per il resto è semplice.. calcoli la molalità, calcoli Δ Teb e trovi i

:doh: è la prima volta che vedo questa formula

stbarlet
21-07-2008, 23:46
Beh, se vuoi c'è quella completa, col coefficiente di van' t Hoff :asd:

v1nline
22-07-2008, 10:58
Beh, se vuoi c'è quella completa, col coefficiente di van' t Hoff :asd:

mi fa ridere quel nome :fagiano: :rotfl:

killercode
22-07-2008, 16:30
mi fa ridere quel nome :fagiano: :rotfl:
non fa così tanto ridere se te la trovi all'esame e non sai cos'è :cry:

killercode
23-07-2008, 10:22
oggi, dopo molte fatiche (analisi ab è stata una passeggiata in confronto) ed un attimo di panico (avevo confuso l'drossido di sodio all'idrossido di magnesio in un'esercizio sui pH) ho guadagnato il mio bellissimo 18 :D

Thanks you all birra per tutti :cincin:

stbarlet
23-07-2008, 13:09
vieni a dare un paio di esami per me, che son stanco e voglio andare in vacanza. Il 30 ho l'ultimo scritto, quindi poi l'orale :asd:

killercode
23-07-2008, 13:46
vieni a dare un paio di esami per me, che son stanco e voglio andare in vacanza. Il 30 ho l'ultimo scritto, quindi poi l'orale :asd:

:rotfl: :rotfl: ma lol e lo dici a me? Ho finito oggi gli esami e lunedì inizio a lavorare in fabbrica per tutta la stagione del pomodoro (sino a fine settembra)...... le "vacanze" :sbonk: :sbonk:









:cry: :cry:

:.Blizzard.:
23-07-2008, 19:48
Qualcuno potrebbe spiegarmi perchè la molecola d'acqua è ibridizzata? O_o

Studio informatica e devo dare un esame base di chimica ... per quel che ho capito l'ibridizzazione avviene con promozione di un elettrone a un orbitale di energia superiore al fine di poter creare determinati legami.

Nell'H2O non capisco perchè serva l'ibridizzazione considerando che in teoria ho i due orbitali px e py con un elettrone spaiato ciascuno e quindi in teoria non ci dovrebbero essere problemi per creare il legame covalente polare con gli idrogeni.

:confused:

stbarlet
23-07-2008, 20:45
Qualcuno potrebbe spiegarmi perchè la molecola d'acqua è ibridizzata? O_o

Studio informatica e devo dare un esame base di chimica ... per quel che ho capito l'ibridizzazione avviene con promozione di un elettrone a un orbitale di energia superiore al fine di poter creare determinati legami.

Nell'H2O non capisco perchè serva l'ibridizzazione considerando che in teoria ho i due orbitali px e py con un elettrone spaiato ciascuno e quindi in teoria non ci dovrebbero essere problemi per creare il legame covalente polare con gli idrogeni.

:confused:



Domanda terribile. :asd:

Anzitutto, nella realtà gli orbitali non sono ibridizzati. L'ibridizzazione fa parte di una lunga lista di interpretazioni semplificate di ciò che avviene nella realtà. si può ragionare in termini di repulsioni elettroniche , se l'ossigeno legasse gli idrogeni con gli orbitali originali, le cariche sarebbero in una situazione energeticamente sfavorevole: ti ritroveresti con una molecola eccitata/instabile. In realtà, l'ibridizzazione è solo una rappresentazione qualitativa delle geometria delle molecole.


Aggiungo:


http://www.chm.davidson.edu/Chemistryapplets/MolecularOrbitals/H2O/H2O.gif
Sperando che non ti crei troppa confusione. A sinistra del diagramma trovi i due orbitali 1s dell'idrogeno, mentre a destra, trovi i tre orbitali 2pi dell'ossigeno, e poco più in basso l'orbitale 2s.

Il mescolamento dei sei orbitali atomici, comporta la comparsa di 6 orbitali molecolari, che una volta riempiti ( ci sono in ballo 8 elettroni ) portano ad una interazione energetica favorevole. Hai 4 orbitali pieni, che cercano il maggiore spazio possibile perchè si respingono vicendevolmente. Se osservi il diagramma, gli orbitali molecolari che verranno riempiti sono ad energia più bassa degli originali orbitali atomici.

Lucrezio
24-07-2008, 11:03
Qualcuno potrebbe spiegarmi perchè la molecola d'acqua è ibridizzata? O_o

Studio informatica e devo dare un esame base di chimica ... per quel che ho capito l'ibridizzazione avviene con promozione di un elettrone a un orbitale di energia superiore al fine di poter creare determinati legami.

Nell'H2O non capisco perchè serva l'ibridizzazione considerando che in teoria ho i due orbitali px e py con un elettrone spaiato ciascuno e quindi in teoria non ci dovrebbero essere problemi per creare il legame covalente polare con gli idrogeni.

:confused:

Sei un informatico quindi l'algebra lineare dovresti piu' o meno averla inventata tu :D
Un modo semplice per descrivere una molecola - che quantisticamente e' un vettore in uno spazio di Hilbert di dimensione infinita - e' di restringersi ad un sottospazio che sia lo span di un certo numero di funzioni di base.
La scelta piu' ovvia per la base sono gli orbitali atomici esterni degli atomi della molecola - per l'acqua, ad esempio, i due orbitali 1s degli atomi di idrogeno, l'orbitale 2s dell'ossigeno e i tre orbitali 2p dell'ossigeno.
Puoi sempre fare un cambio di base con una trasformazione invertibile: un buon modo di procedere e' quello di scegliere una trasformazione che, sfruttando la simmetria e quindi la decomposizione del tuo spazio vettoriale in sottospazi ortogonali ognuno definito da una certa rappresentazione irriducibile, fornisca funzioni di simmetria ben definita (gli orbitali molecolari, quando c'e' simmetria, si ottengono cosi'!)
Gli orbitali ibridi sono un'altra possibile base: la teoria del legame di valenza e' stata sviluppata perche' di facile interpretazione chimica (legami localizzati fra due centri, orbitali che si sovrappongono nella zona di legame...) ed inoltre fornisce delle funzioni d'onda migliori rispetto a quelle fornite dalla teoria dell'orbitale molecolare a parita' di base utilizzata!


Non so se in questi termini "poco chimici" ti e' chiaro ;)

Lucrezio
24-07-2008, 11:05
vieni a dare un paio di esami per me, che son stanco e voglio andare in vacanza. Il 30 ho l'ultimo scritto, quindi poi l'orale :asd:

Io faccio l'ultimo lunedi' :winner:
Poi ho proprio finito... l'anno prossimo solo tesi :D
:sofico:



P.S.: se tornassi indietro non rifarei mai la pazzia di provare a chiudere anche gli esami del quint'anno entro il quarto... e' stato un anno terribile... :sob:

v1nline
24-07-2008, 18:07
Sei un informatico quindi l'algebra lineare dovresti piu' o meno averla inventata tu :D
Un modo semplice per descrivere una molecola - che quantisticamente e' un vettore in uno spazio di Hilbert di dimensione infinita - e' di restringersi ad un sottospazio che sia lo span di un certo numero di funzioni di base.
La scelta piu' ovvia per la base sono gli orbitali atomici esterni degli atomi della molecola - per l'acqua, ad esempio, i due orbitali 1s degli atomi di idrogeno, l'orbitale 2s dell'ossigeno e i tre orbitali 2p dell'ossigeno.
Puoi sempre fare un cambio di base con una trasformazione invertibile: un buon modo di procedere e' quello di scegliere una trasformazione che, sfruttando la simmetria e quindi la decomposizione del tuo spazio vettoriale in sottospazi ortogonali ognuno definito da una certa rappresentazione irriducibile, fornisca funzioni di simmetria ben definita (gli orbitali molecolari, quando c'e' simmetria, si ottengono cosi'!)
Gli orbitali ibridi sono un'altra possibile base: la teoria del legame di valenza e' stata sviluppata perche' di facile interpretazione chimica (legami localizzati fra due centri, orbitali che si sovrappongono nella zona di legame...) ed inoltre fornisce delle funzioni d'onda migliori rispetto a quelle fornite dalla teoria dell'orbitale molecolare a parita' di base utilizzata!


Non so se in questi termini "poco chimici" ti e' chiaro ;)

dunque è questo quel che mi aspetta il prossimo semestre :(
noaoooooaoooooooooaooooooooooo :cry: :cry: :cry: :cry:


P.S.: se tornassi indietro non rifarei mai la pazzia di provare a chiudere anche gli esami del quint'anno entro il quarto... e' stato un anno terribile... :sob:

sei un maledetto genio :eek: :p

stgww
27-07-2008, 10:07
Ciao raga, sto studiando il ph, ma alcuni esercizi non riesco a risolverli, eppure a me sembrano abbstanza ovvi, probabilmente sbaglierò qualcosa.
Ecco un esmpio di testo che sbaglio:

Vengono fatte reagire, 1.25l di soluzione, 0.144 mol di A con 0.184mol di B in presenza di 0.0500 mol di .ò Sapendo che per l'equilibrio A+B<->C la costante K è uguale a 1.28, calcolare la concentrazione di tutte le specie all'equilibrio.

Qualcuno gentilmente mi spiega dettagliatamente comne fare a far questo esercizio, perchè probabilmente sbaglio qualche dettaglio (almeno così penso io).

Thx

stbarlet
27-07-2008, 15:52
Partendo dal fatto che :

http://operaez.net/mimetex/k%20=%7B%5Cfrac%7B%5BC%5D%7D%7B%5BA%5D%5BB%5D%7D%7D


l'espressione del tuo equilibrio è


http://operaez.net/mimetex/k%20=%7B%5Cfrac%7B%5BC+x%5D%7D%7B%5BA-x%5D%5BB-x%5D%7D%7D


Ti basta sostituire le concentrazioni iniziali e risolvere rispetto ad x.


Essendo k elevata, a naso direi che non puoi effettuare alcuna approssimazione.

stgww
27-07-2008, 16:06
Fatto esattamente la stessa cosa, ma il risultato non viene.... Possibile che sbagli solo i calcoli? Per me no, ora scarico latex e provo a scriverti tutti i passaggi

stbarlet
27-07-2008, 16:20
Fatto esattamente la stessa cosa, ma il risultato non viene.... Possibile che sbagli solo i calcoli? Per me no, ora scarico latex e provo a scriverti tutti i passaggi

Per usare latex non devi scaricare nulla, basta che utilizzi http://operaez.net/mimetex/ e che posti come immagine.


In ogni caso.. ti viene fuori una equazione di secondo grado.. sicuro di scegliere la soluzione corretta?

stgww
27-07-2008, 16:29
Ops stavo impazzendo a cercare un sito da cui si poteva scaricare Latex:D

Cmq al tuo link mi viene fuori "no query string"

Sì equazione di secondo grado, per il risultato sì, mi viene uno positivo e l'altro negativo quindi è abbastanza facile scegliere, cmq se riesco a usare sto latex ti scrivo tutto

stbarlet
27-07-2008, 16:40
Ops stavo impazzendo a cercare un sito da cui si poteva scaricare Latex:D

Cmq al tuo link mi viene fuori "no query string"

Sì equazione di secondo grado, per il risultato sì, mi viene uno positivo e l'altro negativo quindi è abbastanza facile scegliere, cmq se riesco a usare sto latex ti scrivo tutto

al "mio" link devi aggiungere il testo da formattare e inserirlo sul forum con il tag [IMG]url[./IMG] senza il punto.

stgww
27-07-2008, 16:46
al "mio" link devi aggiungere il testo da formattare e inserirlo sul forum con il tag [IMG]url[./IMG] senza il punto.

Ah, ok, ma come faccio a dirgli "fratto"?

stbarlet
27-07-2008, 16:50
Ah, ok, ma come faccio a dirgli "fratto"?

\frac{num}{den}

stgww
27-07-2008, 16:58
\frac{num}{den}

Scusa, ma non riesco :(
dopo il link scrivo [A]=\frac{1.44 mol}{1.25 l}=0.115 M, che sbaglio?

stbarlet
27-07-2008, 17:01
nulla.. però forse hai IE e non riesci a visualizzarlo.

stgww
27-07-2008, 17:03
nulla.. però forse hai IE e non riesci a visualizzarlo.

Colpe di IE? Allora spetta un secondo che carico Ubuntu e Firefox allora