View Full Version : Canzoni meno conosciute [Battisti]
conoscete i seguenti titoli?
la gallina e il leone
Questo inferno rosa
l' aquila
Due mondi
che ve ne pare?
Paoletta Corsini
28-02-2004, 20:59
Stupendi.
Si in effetti ci sono alcune chicche nella discografia di Battisti che non fanno MAI sentire...
Si limitano alle solite...
La gallina e il leone:
La gallina coccodé
spaventata in mezzo all'aia
fra le vigne e i cavolfiori mi sfuggiva gaia.
Penso a lei e guardo te
che già tremi perché sai
che fra i boschi o in mezzo ai fiori
presto mia sarai.
Arrossisci finché vuoi corri fuggi se puoi
ma non servirà
ma non servirà.
C'era un cane un po' barbone
che legato alla catena
mi ruggiva come un leone ma faceva pena.
Penso a lui e guardo me
che minaccio chissà ché
mascherato da leone ma ho paura di te.
Arrossisci tu che puoi
io ruggisco se vuoi.
Ma cosa accadrà
ma cosa accadrà.
Sono io che scelgo te
o sei tu che scegli me
sembra quasi un gran problema ma il problema non c'è.
Gira, gira la gran ruota
e la terra non è vuota
ad ognuno la sua parte saper vivere è un arte.
Arrossisci finché vuoi corri fuggi se puoi
ma non servirà
ma non servirà.
questo inferno rosa:
Non ferirmi no, non farlo mai più.
I baci tranquillizzanti mi buttano giù.
Tu vuoi mostrare a tutti l'amore che c'è fra noi,
una medaglia al valore che da sola ti dài.
Adesso che hai una casa un uomo e una reputazione,
padrona, padrona anche del tuo padrone.
vorresti che ti seguissi nel goder con distinzione
di tutti i frutti della vita
quasi quasi compresi quelli colti da altre dita
No, non sei più tu
E la memoria impertinente mi riporta là
a una ragazza fra la gente smagliante di libertà.
Le parolacce le risate le corse e poi tu mia
se fossi un altro uomo direi: "poesia".
E quando con un salto tu sei piombata tra le braccia mie
ti sei spogliata senza trovar né scuse, né bugie
e quando per scherzare dissi: "Quanto vuoi?"
Tu rispondesti seria: "L'amor che puoi!".
La disinvoltura che adesso tu hai
ha come radici gli spiccioli miei.
Le mura di un castello hai alzato intorno a noi
e olio bollente sugli altri getti oramai
scegliendo i nostri amici
un computer diventi per l'occasione
e chi hai scartato per te è un barbone
mi offri la tua fedeltà su un piatto
decorato di mille attenzioni
come dire "hai comprato e ora godi le tue prigioni!"
E vola la mia mente a qualche anno fa
a una esplosione dirompete di vitalità
a quando per punire quel moralista dell'ultimo piano
tu improvvisamente gli mostrasti il seno!
E quando ancor piangendo per l'emozione tu
cantando "Fratelli d'Italia" gridasti:"io non ti lascio più"
e la violenza con la quale mi abbracciasti un giorno,
un giorno quando non conoscevo questo rosa inferno.
Sinclair63
28-02-2004, 21:08
Originariamente inviato da pandyno
Si in effetti ci sono alcune chicche nella discografia di Battisti che non fanno MAI sentire...
Si limitano alle solite...
In effetti sono quelle canzoni rimaste quasi sconosciute,infatti io non ricordo siano state trasmesse per radio qualke volta...ricordo anche "uno in più" "dolce di giorno" "orgoglio e dignità" ma ce ne è una che ancora oggi mi fa impazzire e che è certamente più conosciuta di queste e cioè "il veliero" il basso fa da padrone...stupenda!!!:ave:
Il veliero, vero.
Ce ne sono veramente tante rimaste relegate, trovare album di questa fattura al giorno d' oggi è impossibile.
Interi album che ti tengono incollato dal primo all' ultimo brano...
Paoletta Corsini
29-02-2004, 09:09
La collina dei ciliegi:
E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante
cancella col coraggio quella supplica dagli occhi
troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
e quasi sempre dietro la collina è il sole!
Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente?
Ma perché tu non vuoi spaziare con me
volando intorno alla tradizione come un colombo intorno a un pallone
frenato e con un colpo di becco ben aggiustato forarlo e lui giù, giù, giù...
E noi ancora ancor più su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
né più volto né più un’età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto, e più in là
se chiudi gli occhi un istante
ora figli dell’immensità...
Se segui la mia mente, se segui la mia mente
abbandoni facilmente le antiche gelosie
ma non ti accorgi che è solo la paura che infine uccide i sentimenti
le anime non hanno sesso nei sogni
no, non temere, tu non sarai preda dei venti
ma perché non mi dai la tua mano perché
potremo correre sulla collina
e fra i ciliegi veder la mattina
che giorno?
e dando un calcio ad un sasso, residuo d’inferno farlo rotolar giù, giù, giù...
E noi ancora ancor più su
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha
né più volto né più un’età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto, e più in là
ora figli dell’immensità
Mi sto'' ascoltando adesso adesso la magnifica anima latina...
Paoletta Corsini
18-03-2004, 00:21
Aver paura d'innamorarsi troppo
http://www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it/sif/Internet/battisti/foto41.jpg
Aver paura d'innamorarsi troppo
non disarmarsi per non sciupare tutto
non dire niente per non tradir la mente
è un leggero dolore
che però io non so più sopportare.
Non farsi vivo e non telefonare
parlar di tutto per non parlar d'amore
cercar di farsi un po' desiderare è proprio un vero dolore Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori
Aver paura di confessare tutto
per il pudore d'innamorarsi troppo
finger che anch'io le altre donne vedo
è un leggero dolor temere di mostrarsi interamente nudo
e soffocare la sana gelosia
e controllarsi non dirti che sei mia
voler restare e invece andare via è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori
la dedico ad una persona speciale.
Puccio Bastianelli
18-03-2004, 00:29
ma non era "il leone e la gallina"??
tra l'altro interpretata benissimo da Samuele Bersani nell'album "Freak"(1994)
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