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View Full Version : [elettronica] autocostruzione fascia riscaldante e alimentazione


CioKKoBaMBuZzo
03-10-2010, 15:15
ciao a tutti

sono alle prese con la costruzione di una fascia di resistenze in parallelo che si scaldano.
questa fascia si mette intorno al tubo del telescopio o all'obiettivo di una macchina fotografica per evitare che di notte, col freddo e l'umidità, si crei condensa sulle ottiche rendendole inutilizzabili.

si trovano in commercio varie soluzioni ma costano davvero uno sproposito per quello che sono, quindi ho cercato un po' e ho trovato questo progetto che mi sembra molto ben fatto:
http://www.alparavenna.it/LavoriSoci/anticondensa/anticondensa.html

c'è però qualche problemino da superare.

so più o meno stagnare e ho delle conoscenze di massima di elettronica (molto di massima), ma non ho mai realizzato qualcosa nella pratica.
non mi è del tutto chiara la realizzazione di quel circuito per la regolazione della tensione.
ad esempio, così ad intuito dovrebbero esserci un'uscita negativa e una positiva per la tensione, però io vedo un solo collegamento alla 12v e un collegamento a terra (tra l'altro, in cosa consiste un collegamento a terra nella pratica?).
insomma, se qualcuno potesse descrivermi un attimo questo circuito gliene sarei molto grato.

seconda cosa: dove me lo procuro un circuito stampato? o posso fare tutti i collegamenti così in aria? dalle foto nel sito mi sembra che il tipo abbia usato una basetta millefori, o sbaglio? tenderei ad escludere l'autocostruzione di un circuito stampato anche se mi sono infomato e non sembra difficilissimo.

terza cosa: questo affare lo userei dove non ci sono prese di corrente, quindi sarebbe bene avere un accumulatore o una batteria. ho visto ad esempio questo accumulatore 12v:
http://www.manhattanshop.it/webpages/SchedaProdotto.aspx?idprodotto=3453
ma, a parte che non sono sicuro se vada bene o meno per il mio circuito, ho visto nelle caratteristiche tecniche che la temperatura di funzionamento minima è di 0°, mentre a me servirebbe un accumulatore che sopporti temprature anche inferiori (i cieli migliori per un telescopio sono quelli di montagna).
eventualmente, senza stare a comprare un accumulatore, che batteria dovreu usare per avere corrente per diciamo 4/5 ore? dovrei alimentare solo un paio di queste fascette

alecomputer
03-10-2010, 20:31
Tutti i componenti elettronici che ti servono , compresa la basetta millefori , li trovi presso un negozio che vende componenti elettronici .

Il circuito regolatore di tensione che hai visto nello schema , in realta non regola la tensione in uscita , ma la potenza inviata alla serie di resistenze in parallelo .

Il filo negativo che non riesci a vedere e in realta la massa o la terra , e va collegato alla batteria a 12 V , insieme al filo positivo ben segnato sullo schema elettrico .

Se intendi utilizzare una batteria per alimentare il circuito , non serve il regolatore che hai messo nel link , ti basta solo una normale batteria a 12 V 10 A , ti dovrebbe durare almeno 5 ore .

Poi le resistenze in parallelo le colleghi al posto della resistenza R5 , che e segnata sullo schema elettrico .

CioKKoBaMBuZzo
03-10-2010, 21:03
ma il circuito serve per evitare di consumare troppo o sbaglio?
cioè tramite il potenziometro R1 decido quando scaldare le resistenze
questo sarebbe utile per evitare di farsi le vascate di notte col telescopio e rimanere senza corrente a metà della sessione

inoltre mi farebbe proprio comodo avere la possibilità di connettere più fasce contemporaneamente come fa il tipo del sito con le prese in parallelo

per quanto riguarda le batterie, ne esistono di resistenti alle basse temperature o devo coibentarle in qualche modo?

edit: altra cosa, il tizio dice "il transistor è un Darlington[...]" ma io ne vedo due, giusto? ed è vero che non hanno bisogno del dissipatore?

gpc
04-10-2010, 09:09
Esperienza personale: il controllo di potenza per una cosa del genere non serve ad una mazza.
La mia l'ho fatta in maniera che passasse 1A a 12V e buona notte, attaccata direttamente alla batteria.
Se non sai fare nulla di elettronica (e scusa ma se ti chiedi cosa significa "massa" -che non è terra- è che proprio sei a digiuno totale) io lascerei perdere circuiti e mi terrei la fascia così com'è.

CioKKoBaMBuZzo
04-10-2010, 10:42
tu hai fatto la stessa fascia riscaldante?

comunque mi diverto a fare queste cose, e se per farle devo imparare qualcosa di nuovo tanto meglio

la batteria a cui la attacchi la tieni isolata termicamente in qualche modo?

e per attaccare più fasce, senza stare a costruire quel circuito, posso mettere in parallelo diverse prese e attaccarle alla batteria?

una cosa, si wiki leggo questo:
"la messa a terra, o più propriamente messa a massa è [...]"
quindi pensavo fossero la stessa cosa. perchè sono diversi dunque?

gpc
04-10-2010, 10:52
tu hai fatto la stessa fascia riscaldante?


Ho fatto la fascia per il telescopio con una serie di resistenze in parallelo... Poi dopo ho trovato anche un vecchio termoventilatore e gli ho preso il filo del riscaldatore però non ho ancora avuto tempo di farci nulla.


comunque mi diverto a fare queste cose, e se per farle devo imparare qualcosa di nuovo tanto meglio

la batteria a cui la attacchi la tieni isolata termicamente in qualche modo?


Assolutamente no, a meno che tu non sia nell'artico non c'è nessun problema di temperatura, soprattutto con quelle al piombo che sono dei carri armati :D


e per attaccare più fasce, senza stare a costruire quel circuito, posso mettere in parallelo diverse prese e attaccarle alla batteria?


Sì certo, le attacchi in parallelo ai morsetti della batteria.
In ogni caso personalmente non farei fasce da più di 1A l'una, perchè finiscono per scaldare troppo ed è inutile. Basta scaldare poco perchè non si appanni l'ottica...


una cosa, si wiki leggo questo:
"la messa a terra, o più propriamente messa a massa è [...]"
quindi pensavo fossero la stessa cosa. perchè sono diversi dunque?

Ecco perchè non mi fido di Wiki...
La massa è il punto di riferimento del circuito, ossia lo "0" a cui si riferiscono tutte le tensioni, positive o negative. La terra è un punto di scarica nel caso in cui ci siano cattivi isolamenti dei conduttori, oppure un'alternativa alla massa dove collegare le schermature. Il foro centrale delle prese è, appunto, la terra ed è attaccata ad un paletto piantanto... per terra. Lì non ci deve mai passare corrente, se non in caso di guasti, mentre sulla massa passa tanta corrente quant'è quella che passa sulle alimentazioni. Basti pensare che pochi mA sulla terra fanno scattare il differenziale.
Può esistere un circuito senza terra -la maggior parte dei portatili non sono collegati a terra- ma non può esistere un circuito senza massa.
Possono coincidere in alcuni cablaggi, ma sono due concetti completamente diversi.

|alby|
04-10-2010, 11:27
Secondo me la soluzione è resistenze,batteria 12v 7Ah (oppure di più se vuoi più autonomia) e un banale interruttore .

CioKKoBaMBuZzo
04-10-2010, 11:32
ok

ora, in teoria, se io applico una tensione di 12v alla fascia, devo avere una resistenza totale di 12ohm per avere 1A di corrente, giusto?
nella pratica bisogna fare qualche correzione empirica o tenere conto di altri parametri riguardanti la batteria?

seconda cosa: se attacco n fasce in parallelo avrò una resistenza totale del circuito di 1/[(1/12)*n]? quindi ad esempio attaccando due fasce avrò una resistenza equivalente di 6 ohm e 2A di corrente, ma su ogni singola fascia continuerò ad avere 1A. corretto?

in questo modo però volendo attaccare 3 fasce e volendo avere un'autonomia di 4 ore dovrò procurarmi una batteria da almeno 12Ah tipo questa (http://www.marcucci.it/prodotti/schede/scheda.asp?ID=9342).
ora, le mie tre fasce saranno una di diametro 20cm per il tubo che uso da guida (o anche in visuale), una per l'obiettivo fotografico mentre faccio foto in parallelo, e una eventualmente per l'oculare mentre guido (facendo foto a pellicola, non ho voglia di sprecare un fotogramma e una sessione perchè mi si appanna l'oculare e non riesco più a guidare, anche se non mi si è mai appannato l'oculare a ben vedere).
ora, quelle per l'oculare e l'obiettivo, essendo molto piccole, non posso farle ad esempio da 0,5A? o anche meno, non ho idea di quanto basti per scaldare a sufficienza l'aria

gpc
04-10-2010, 11:37
Tutto esatto.
La corrente è I=V/R, per cui misurata la V e misurata la R hai la I.
Io uso quella da 1A per scaldare il tubo del telescopio, per l'obiettivo di una macchina fotografica secondo me anche da 0.5A è sufficiente e così a braccio direi che anche meno andrebbe bene per l'oculare. In realtà non devi scaldare l'aria, devi scaldare la lente, e più è piccola più in fretta si scalda...

CioKKoBaMBuZzo
04-10-2010, 11:46
ok, grazie a tutti per i consigli, adesso non resta che provare a farle a vari amperaggi e vedere quanta corrente serve realmente

vi farò sapere :D

Dumah Brazorf
04-10-2010, 13:16
Invece di scaldare il telescopio sul momento non potresti raffreddarlo prima di usarlo?
La condensa si fa perchè il telescopio è più caldo dell'ambiente, qualche ora nel frigo dovrebbe evitarla.

gpc
04-10-2010, 13:30
Invece di scaldare il telescopio sul momento non potresti raffreddarlo prima di usarlo?
La condensa si fa perchè il telescopio è più caldo dell'ambiente, qualche ora nel frigo dovrebbe evitarla.

No, la condensa si fa perchè l'umidità dell'aria sale troppo e condensa quando l'atmosfera si raffredda.
Scaldi il telescopio e l'umidità evapora.
Il tele nel frigo? :asd: Guarda che è proprio il contrario, la condensa si forma sugli oggetti più freddi dell'ambiente esterno, hai mai notato che una bottiglia tirata fuori dal frigo s'appanna? :D

Dumah Brazorf
04-10-2010, 15:24
Ma... :doh:

http://rob.nu/wp-content/uploads/2009/09/facepalm2.jpg

Eviva il lunedì... :stordita:

hibone
04-10-2010, 15:57
ma usare i classici sali igroscopici non sarebbe più semplice? :stordita:

susetto
04-10-2010, 16:37
fare un paio di giri intorno all'ottica con del cavo riscaldante?
sarebbe autoregolante (più è freddo e più scalda) e la realizzazione molto semplice

http://upload.centerzone.it/images/95322487227398337698.png

gpc
04-10-2010, 16:56
Ma... :doh:

http://rob.nu/wp-content/uploads/2009/09/facepalm2.jpg

Eviva il lunedì... :stordita:

LOL :D
L'importante è prenderla con spirito :D

ma usare i classici sali igroscopici non sarebbe più semplice? :stordita:

Se ne hai abbastanza per seccare l'aria del terrazzo, sì :asd:

fare un paio di giri intorno all'ottica con del cavo riscaldante?
sarebbe autoregolante (più è freddo e più scalda) e la realizzazione molto semplice

http://upload.centerzone.it/images/95322487227398337698.png

Carini questi, non li conoscevo...
Che sono, tipo PTC?

hibone
04-10-2010, 17:21
Se ne hai abbastanza per seccare l'aria del terrazzo, sì :asd:


:wtf:

il problema della condensa non ce l'hai quando rientri in casa perchè l'obiettivo è freddo e l'aria in casa è calda?

se uno ripone l'obiettivo in una scatola coi sali prima di rientrare, l'obiettivo dovrebbe riscaldarsi con l'aria circostante senza che si formi condensa...

no? o ho capito male il problema?

gpc
04-10-2010, 17:29
:wtf:

il problema della condensa non ce l'hai quando rientri in casa perchè l'obiettivo è freddo e l'aria in casa è calda?

se uno ripone l'obiettivo in una scatola coi sali prima di rientrare, l'obiettivo dovrebbe riscaldarsi con l'aria circostante senza che si formi condensa...

no? o ho capito male il problema?

No hai capito male il problema :p

Quando si sta fuori con il telescopio di notte, la temperatura scende e l'umidità che c'è nell'atmosfera condensa, non perchè trovi un oggetto più freddo (il telescopio è a temperatura ambiente, se non riscaldato) ma perchè l'umidità relativa raggiunge il punto di rugiada.
Di conseguenza la lente si appanna -all'esterno-, così come qualunque altra cosa sia all'esterno si bagna.
Tanto perchè ti faccia un'idea di cosa può voler dire... questa foto è stata fatta ad una uscita in novembre dell'anno scorso, e non è pioggia, era sereno... è umidità.

http://img833.imageshack.us/img833/6690/pb140070.jpg

Per fortuna è sufficiente scaldare anche solo leggermente l'oggetto che non si vuole finisca a mollo per evitare che si bagni in questa maniera oscena.
Vabbè lì era stata una cosa folle, però mi è capitato pure in agosto lo stesso fenomeno, anche se ovviamente in misura molto minore.

hibone
04-10-2010, 17:37
No hai capito male il problema :p

Quando si sta fuori con il telescopio di notte, la temperatura scende e l'umidità che c'è nell'atmosfera condensa, non perchè trovi un oggetto più freddo (il telescopio è a temperatura ambiente, se non riscaldato) ma perchè l'umidità relativa raggiunge il punto di rugiada.

frego l'immagine a dumah, così imparo ad essere tordo e a guardare il dito anziché la luna...

( non la ri-posto perché sarebbe già la terza volta :D )

e ora scusatemi ma vado a nascondermi... :asd:

gpc
04-10-2010, 17:42
Ma no dai, non ti nascondere che sennó qui se ne vanno tutti :asd:

Comunque ad uno che aveva il computer lì a quell'uscita, quando l'ha riacceso il giorno dopo gli ha fatto il fumo :asd:

susetto
04-10-2010, 17:46
Carini questi, non li conoscevo...
Che sono, tipo PTC?

in inverno, uso la versione a 230V per tenere le grondaie libere dal ghiaccio
da un lato, basta isolare i due fili; dall'altro lato, due pezzetti di termorestringente e via direttamente alla presa
si trovano in commercio di varie tipologie e potenze (W/m); quella sopra è la versione a 12V

link per maggiori informazioni sul funzionamento (http://www.icosenergia.it/cavi%20raychem.pdf)

gpc
04-10-2010, 17:49
in inverno, uso la versione a 230V per tenere le grondaie libere dal ghiaccio
da un lato, basta isolare i due fili; dall'altro lato, due pezzetti di termorestringente e via direttamente alla presa
si trovano in commercio di varie tipologie e potenze (W/m); quella sopra è la versione a 12V

link per maggiori informazioni sul funzionamento (http://www.icosenergia.it/cavi%20raychem.pdf)

Caspita, bellissimi.
Sai dove si trovano in vendita per caso?

susetto
04-10-2010, 18:06
Caspita, bellissimi.
Sai dove si trovano in vendita per caso?

le versioni a 230V sono facili da trovare; io l'ho preso in un negozio che vende materiale elettrico
mi sembra che ho pagato circa 10€ al metro la versione da 17 W/m

i cavi della Raychem sono di un'altro livello ma costano 30-35€ al metro :cry:

la versione a 12V penso sia più difficile trovarla
in rete è facile trovare cavi riscaldanti da 12V per acquari o terrari

xenom
04-10-2010, 22:17
in realtà per i 230V basta smontare un asciugacapelli. ha delle bellissime resistenze a filo in costantana, se non erro la resistenza specifica è di circa 1 ohm per cm, o giù di lì... purtroppo hanno una resistenza specifica troppo elevata per lavorare a 12V (già con 15 cm superi i 100W se ben ricordo), ma per i 230V vanno bene. Il problema fondamentale è trovare il modo di isolarle visto che raggiungono temperature molto elevate. In teoria mettendo in parallelo tante di queste resistenze a 230V la temperatura totale si abbassa perché si distribuisce la corrente e quindi la potenza.

Interessantissimi cmq quei fili che vanno a 12V, mi piacerebbe averli

EDIT: scusate ma... i fili riscaldanti dei lunotti posteriori delle auto... hanno proprio la funzione desiderata (sbrinare) e vanno a 12V... cosa c'è di meglio? ci sarà qualcuno che li vende... :D

gpc
04-10-2010, 22:39
Ma perchè complicarsi la vita quando le resistenze sono semplici, economiche ed efficaci? :D

CioKKoBaMBuZzo
04-10-2010, 23:52
sono fantastici quei fili autoscaldanti, proprio quello che ci vorrebbe :eek:

CioKKoBaMBuZzo
05-10-2010, 12:29
ditemi se secondo voi la cosa potrebbe andare

il raggio del tubo è di 10cm, circonferenza circa 63cm.
pensavo di mettere 20 resistenze (si verrebbero a trovare distanziate di 3,14cm tra di loro (teoricamente pigreco cm :D)).
a questo punto, applicando 12V di tensione le resistenze dovrebbero essere di 240 ohm ognuna. le ho trovate solo di 220 o 270 con tolleranza 5% e io pensavo di prendere le 220.

per oculari o obiettivi, non ho misurato il diametro però pensavo così ad occhio 5 resistenze da 27 ohm.

la domanda più che altro è se effettivamente il numero delle resistenze è abbastanza elevato da riscaldare uniformemente

gpc
05-10-2010, 12:40
Io metterei il doppio di resistenze da 470ohm, insomma meno di 1cm di distanza tra una e l'altra è inutile, ma 3cm mi sembrano tanti...

CioKKoBaMBuZzo
05-10-2010, 18:14
ok

per collegare le resistenze tra loro dici che va bene un filo di rame di quello per farci le bobine? diametro 1 mm
se è smaltato va scartavetrato per togliere lo strato isolante?

altra domanda...ma se volessi mettere un interruttore, devo tenere conto della sua resistenza? perchè nella scheda tecnica di un interruttore leggo questo:
"resistenza dei contatti: < 20 Ohm"
significa che potrebbe fare una resistenza di 20 ohm? che è più alta di quella che vorrei ottenere io con le resistenze in parallelo?

|alby|
05-10-2010, 20:12
Si il filo smaltato va bene, se non basta la scartavetratura brucialo :D
L'interrutore teoricamente dovrebbe avere 0 ohm, mi sembra strano che arrivi addirittura a 20

gpc
06-10-2010, 00:49
ok

per collegare le resistenze tra loro dici che va bene un filo di rame di quello per farci le bobine? diametro 1 mm
se è smaltato va scartavetrato per togliere lo strato isolante?

altra domanda...ma se volessi mettere un interruttore, devo tenere conto della sua resistenza? perchè nella scheda tecnica di un interruttore leggo questo:
"resistenza dei contatti: < 20 Ohm"
significa che potrebbe fare una resistenza di 20 ohm? che è più alta di quella che vorrei ottenere io con le resistenze in parallelo?

Usa del filo normale, per me è la cosa migliore. O lo peli tutto e poi lo stagni, oppure lo peli con un cutter solo dove c'è bisogno.
Se vuoi usare quello da bobine, sì giustamente devi scartavetrarlo o bruciarlo prima per togliere l'isolante.
L'interrutore: saranno 20 MILLI ohm? Un interruttore con un contatto da 20 ohm è praticamente una resistenza...

CioKKoBaMBuZzo
06-10-2010, 20:16
ho cambiato rivenditore, perchè l'unico che ho trovato con delle schede tecniche un minimo dettagliate è rs components anche se costa una cifra

ora, credo che questa batteria e questo caricabatterie vadano bene, ma volevo esserne sicuro

batteria: Yuasa NPW45-12 VRLA, 12V, 7.2Ah, terminali faston 0.250" (6.4mm)

caricabatterie: Fiamm Serie S 12V 0.7A

ho letto che il valore della corrente di carica dev'essere 1/10 del valore della capacità della batteria, quindi sono dentro giusto.
eventualmente, con un euro in più predo lo stesso caricabatterie però da 1A, cosa dite mi conviene?
inoltre, il caricabatterie viene fornito con pinze a coccodrillo, devo comprare anche dei connettori faston?

gpc
06-10-2010, 20:21
Bah, le batterie al piombo sono carri armati, ci puoi dare delle lesche da paura e non si fanno niente.
Per me puoi prendere anche il caricabatterie più grosso. Non c'è bisogno di faston, puoi usare i coccodrilli.

hibone
06-10-2010, 22:30
scusate la domanda barbina ma il filo di costantana non sarebbe "meglio"?
lo si ripiega a serpentina su un panno tipo termoforo artigianale e bon senza necessità di saldature o altro.

se lo prende si prende con una resistenza abbastanza alta si potrebbero fare più strati separati, così se è molto freddo si collegano più riscaldatori senno solo uno, e non serve costruire il regolatore di tensione...

CioKKoBaMBuZzo
07-10-2010, 19:03
ho sentito che è molto difficile trovarlo

in effetti ho fatto una breve ricerca non troppo convinta e non ne ho trovato