View Full Version : BERLUSCONI E MILLS A PROCESSO PER CORRUZIONE
Berlusconi e Mills a processo per corruzione
Mediaset, Berlusconi a giudizio
Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills.
Inchiesta Mediaset, processo a Berlusconi
con l'avvocato inglese Mills per corruzione
MILANO - Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills.
Berlusconi e Mills verranno processati, a partire dal 13 marzo prossimo, dai giudici della Decima sezione penale del Tribunale di Milano. Durante l'udienza preliminare, i legali di Berlusconi hanno interrotto l'ordinanza con la quale il gup si accingeva a chiedere il processo per i due imputati chiedendone nuovamente la ricusazione. In particolare, secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe 'comprato', pagando 600mila dollari, la falsa testimonianza del legale inglese per essere favorito nel processo All Iberian e in quello sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza.
Si tratta di un'inchiesta stralcio rispetto al filone principale relativo alle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset. Sulla data di inizio del processo stralci, pesa però l'incognita della Cassazione, dove la difesa di Berlusconi ha presentato un'istanza di ricusazione nei confronti del gup Paparella che, per i legali del leader di Forza Italia, è ''incompatibile'' considerato che il magistrato si era già espresso nei confronti di Berlusconi, rinviandolo a giudizio, nell'ambito del troncone principale dell'inchiesta Mediaset.
repubblica
Inchiesta Mediaset, Berlusconi a giudizio
La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa ipotesi di reato, ha mandato a giudizio anche l'avvocato Mills
MILANO - Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills. Il fondatore della Fininvest secondo l’accusa avrebbe «comprato» due false testimonianze del legale inglese nei processi All Iberian e Tangenti Gdf. Il processo comincerà il prossimo 13 marzo davanti ai giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano.
ISTANZA DI REVOCA - L’ultima udienza non è stata affatto tranquilla. Nicolò Ghedini, senatore di Forza Italia e difensore di Berlusconi, ha interrotto il Gup Paparella dopo che lo stesso giudice aveva finito di leggere l’ordinanza con cui rigettava la richiesta di sospendere l’udienza preliminare in attesa della Cassazione sulla dichiarazione di ricusazione. Paparella è stato interrotto nel momento in cui annunciava di stare per leggere il decreto di rinvio a giudizio. Ghedini ha presentato allora un'istanza di revoca dell’ordinanza appena letta preannunciando una nuova richiesta di ricusazione che venne presentata pochi minuti dopo in Corte d’Appello. Il Gup Paparella ha comunque letto alla ripresa dell’udienza il decreto di rinvio a giudizio.
Corriere
Purtroppo, anche stavolta non c'è una minima possibilità che possa essere condannato in caso di colpevolezza.
Grazie alla ex-cirielli, una delle peggiori leggi ad personam che si è fatto nella scorsa legislatura, i termini di prescrizione sono così BASSI per i reati finanziari, che riuscirà sicuramente a farli scattare.
Ne sono certo, data anche la durata media di un processo (nella cdl si son fatti bene i conti quando hanno settato i limiti per le prescrizioni al ribasso).
Se per un caso direi moolto remoto il processo finisse prima della prescrizione, c'è l'indulto a salvarlo dal carcere.
E anche se non ci fosse stato l'indulto, la ex-cirielli dà gli arresti domiciliari agli over 70 (come Cesarone).
Insomma in nessun caso potrà avere problemi, la Cirielli e l'indulto (in extremis) lo mettono in una botte di ferro.
Mi chiedo ancora come si faccia a votare un individuo che, da anni e anni, ha problemi gravissimi con la legge (fossero solo i suoi amici..). :rolleyes:
Comunque la corruzione giudiziaria è un brutto vizietto in FI eh, Cesarone e Silvio ci siete? :asd:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/30/mediaset.shtml
Accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari
Inchiesta Mediaset, Berlusconi a giudizio
La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa ipotesi di reato, ha mandato a giudizio anche l'avvocato Mills
Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills. Il fondatore della Fininvest secondo l’accusa avrebbe «comprato» due false testimonianze del legale inglese nei processi All Iberian e Tangenti Gdf. Il processo comincerà il prossimo 13 marzo davanti ai giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano.
ISTANZA DI REVOCA - L’ultima udienza non è stata affatto tranquilla. Nicolò Ghedini, senatore di Forza Italia e difensore di Berlusconi, ha interrotto il Gup Paparella dopo che lo stesso giudice aveva finito di leggere l’ordinanza con cui rigettava la richiesta di sospendere l’udienza preliminare in attesa della Cassazione sulla dichiarazione di ricusazione. Paparella è stato interrotto nel momento in cui annunciava di stare per leggere il decreto di rinvio a giudizio. Ghedini ha presentato allora un'istanza di revoca dell’ordinanza appena letta preannunciando una nuova richiesta di ricusazione che venne presentata pochi minuti dopo in Corte d’Appello. Il Gup Paparella ha comunque letto alla ripresa dell’udienza il decreto di rinvio a giudizio.
GHEDINI - «Il Gup Paparella non ha rispettato la legge perché avrebbe dovuto sospendere l’udienza preliminare in attesa della decisione della Cassazione sulla nostra decisione di ricusazione - ha detto Ghedini -. Noi avevamo anche chiesto di sospendere i termini di prescrizione in modo da non creare problemi, ma non siamo stati ascoltati. Abbiamo presentato una nuova dichiarazione di ricusazione con ulteriori motivi diversi dall’istanza precedente».
BONAIUTI - «Il processo di Milano? È un altro colpo basso contro Silvio Berlusconi che non ha niente a che fare con la giustizia e molto con la politica», è stato il commento di Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente di Forza Italia.
VIOLANTE - Di tutt'altro tono il commento a caldo di Luciano Violante. «Non mi interessa, spero che interessi Berlusconi e i suoi avvocati» ha detto l'esponente diessino.
30 ottobre 2006
FastFreddy
30-10-2006, 17:00
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/30/mediaset.shtml
Accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari
Inchiesta Mediaset, Berlusconi a giudizio
La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa ipotesi di reato, ha mandato a giudizio anche l'avvocato Mills
Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills. Il fondatore della Fininvest secondo l’accusa avrebbe «comprato» due false testimonianze del legale inglese nei processi All Iberian e Tangenti Gdf. Il processo comincerà il prossimo 13 marzo davanti ai giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano.
ISTANZA DI REVOCA - L’ultima udienza non è stata affatto tranquilla. Nicolò Ghedini, senatore di Forza Italia e difensore di Berlusconi, ha interrotto il Gup Paparella dopo che lo stesso giudice aveva finito di leggere l’ordinanza con cui rigettava la richiesta di sospendere l’udienza preliminare in attesa della Cassazione sulla dichiarazione di ricusazione. Paparella è stato interrotto nel momento in cui annunciava di stare per leggere il decreto di rinvio a giudizio. Ghedini ha presentato allora un'istanza di revoca dell’ordinanza appena letta preannunciando una nuova richiesta di ricusazione che venne presentata pochi minuti dopo in Corte d’Appello. Il Gup Paparella ha comunque letto alla ripresa dell’udienza il decreto di rinvio a giudizio.
GHEDINI - «Il Gup Paparella non ha rispettato la legge perché avrebbe dovuto sospendere l’udienza preliminare in attesa della decisione della Cassazione sulla nostra decisione di ricusazione - ha detto Ghedini -. Noi avevamo anche chiesto di sospendere i termini di prescrizione in modo da non creare problemi, ma non siamo stati ascoltati. Abbiamo presentato una nuova dichiarazione di ricusazione con ulteriori motivi diversi dall’istanza precedente».
BONAIUTI - «Il processo di Milano? È un altro colpo basso contro Silvio Berlusconi che non ha niente a che fare con la giustizia e molto con la politica», è stato il commento di Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente di Forza Italia.
VIOLANTE - Di tutt'altro tono il commento a caldo di Luciano Violante. «Non mi interessa, spero che interessi Berlusconi e i suoi avvocati» ha detto l'esponente diessino.
30 ottobre 2006
Ma guarda che strano, chissà come mai i giudici di milano hanno sempre tutta questa fretta di mandare in prescrizione i processi...
... non sia mai gli toccasse di assolvere gli imputati...
Ma guarda che strano, chissà come mai i giudici di milano hanno sempre tutta questa fretta di mandare in prescrizione i processi...
... non sia mai gli toccasse di assolvere gli imputati...
Come quando sono arrivati a dare le "attenuanti generiche" a berlusconi ( siccome era pdc allora ha avuto le attenuanti.. ma se uno sta al governo e viola la legge non dovrebbe essere più grave, dato che ha la responsabilità del paese? ecco per dire) pur di non condannarlo..
C'ha 70 anni... gnaaafaranno mai... :(
LuVi
Fabiaccio
30-10-2006, 19:11
Ma guarda che strano, chissà come mai i giudici di milano hanno sempre tutta questa fretta di mandare in prescrizione i processi...
... non sia mai gli toccasse di assolvere gli imputati...
beh, Gollum che chiede di non tenere in conto della prescrizione del reato me pà 'na mussa ;)
Ma se è innocente non invoca la prescrizione: arriva fino alla fine, così avrà la fedina penale pulita... ;) (oddio... Pulita... :stordita: )
Ominobianco
30-10-2006, 19:41
Ma guarda che strano, chissà come mai i giudici di milano hanno sempre tutta questa fretta di mandare in prescrizione i processi...
... non sia mai gli toccasse di assolvere gli imputati...
Si vede che non conosci nemmeno come funziona il diritto in Italia.....
La prescrizione vuol dire che il fatto viene effettivamente accertato però l'imputato non può essere condannato perchè il reato è prescritto sennò se fosse innocente verrebbe assolto.
Quindi quando senti che un processo a Berlusconi si è concluso con una prescrizione vuol dire che il reato lo ha commesso però non hanno potuto ondannarlo perchè è caduto in prescrizione.
Da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Prescrizione
Schematizzando, in ordine crescente, un giudice può pronunciare sentenza di assoluzione nei seguenti casi:
* perché il fatto non sussiste (es. si è accertato che A non ha sparato a B);
* perché il fatto non costituisce reato (es. A ha sparato a B per legittima difesa);
* perché all'autore non è rimproverabile il fatto (es. A era incapace di intendere e volere quando ha sparato a B, o non ha agito né con dolo né con colpa);
* perché l'autore del fatto, accertato come antigiuridico e colpevole, non è tuttavia punibile (es. per prescrizione del reato).
Pertanto, tutte le sentenze di assoluzione per prescrizione del reato presuppongono l'accertamento della commissione del fatto, della sua antigiuridicità e della colpevolezza del suo autore, altrimenti il giudice sarebbe stato costretto a pronunciare sentenza di assoluzione per uno dei motivi precedenti il punto 4.
Ma se è innocente non invoca la prescrizione: arriva fino alla fine, così avrà la fedina penale pulita... ;) (oddio... Pulita... :stordita: )
Non è che ci sia da invocarla.
La cirielli l'hanno fatta apposta per avere la prescrizione così breve, ma così breve che data la durata media di un processo in Italia, dati gli avvocati bravissimi con i cavilli che possono prendere (ovvio costano tanto) il processo si arriva alla fine (se non c'è la pecorella che lo decurta prima, anche questa ha avuto il suo effetto in due processi a berl. :D ) ma i reati finanziari si prescrivono così in fretta, che hai quasi la prescr.assicurata
questo processo è già destinato alla prescrizione per cirielli, basta calcolare i tempi partendo da quanto è stato commesso il (presunto) reato.
Sarebbe un'impresa quasi impossibile finire il processo prima che entri la prescrizione, a finire dovrebbe finire, una condanna o un assoluzione ci sarà , ma cmq se sarà accertato un reato sarà prescritto.
DonaldDuck
30-10-2006, 20:20
questo processo è già destinato alla prescrizione per cirielli, basta calcolare i tempi partendo da quanto è stato commesso il (presunto) reato.
Calcoliamo invece il momento giusto in cui è stato aperto stò ennesimo procedimento. Ci si potrebbe rimettere l'orologio. Spreco di tempo e soldi dei contribuenti.
Sasà98-9
30-10-2006, 20:20
eheh....
che dire:
il fatto si commenta in sè.
non ho necessità di aggiungere altro.
CIAO!!
Sasà
Calcoliamo invece il momento giusto in cui è stato aperto stò ennesimo procedimento. Ci si potrebbe rimettere l'orologio. Spreco di tempo e soldi dei contribuenti.
Si, come no.
Questi comunisti sono proprio ben organizzati, non c'è che dire.
E' da dieci anni che si inventano crimini per berlusconi, previti e dell'utri, complottano, fanno scattare il processo quando fa comodo alla sinistra.
Ma per piacere..I processi sono basati su prove, non complotti.
La cosa bella è che la colpa, come sempre, non è di chi fa le porcate, di chi falsifica bilanci o corrompe giudici (in questo caso va provato, ovviamente).
Ma di chi lo scopre! Di chi cerca di applicare la legge anche ai potenti e ai ricchi sfondati, che come berlusconi si credono al di sopra di tutto e di tutti.
Se poi, per voi, applicare la legge anche ai potenti (come dell'utri, previti, berlusconi, andreotti e i parlamentari con condanne penali) è uno spreco di soldi, perchè vanno lasciati liberi di delinquere in pace e fregare soldi a destra e manca, corrompere etc, naturalmente prendendo un lauto stipendio da parlamentare nel frattempo beh allora si spiega tutto.
Mah :doh:
DonaldDuck
30-10-2006, 21:18
E' da dieci anni che si inventano crimini per berlusconi, previti e dell'utri, complottano, fanno scattare il processo quando fa comodo alla sinistra.
Boh, non saprei :D
reptile9985
30-10-2006, 21:46
dai ragazzi è un perseguitato possiamo chiudere
Boh, non saprei :D
Consiglio di leggere gli atti dei processi più noti di Berlusconi, o in libri oppure direttamente cercandoseli sul web; sono pieni di prove, intercettazioni, testimonianze, tabulati di conti bancari, bonifici (lo stesso per il processo andreotti).
Poi, ovviamente, si può non essere d'accordo con la sentenza e commentarla, ma i fatti, registrati negli atti e esaminati dai giudici, rimangono.
leggete la mille balle blu ci sono alcuni stralci di telefonate intercettate a berlusconi... ;)
e non sono cose inventate dai comunisti cattivi :cool:
leggete la mille balle blu ci sono alcuni stralci di telefonate intercettate a berlusconi... ;)
e non sono cose inventate dai comunisti cattivi :cool:
più che quel libro (che cmq è molto interessante)
direi di leggere sull'argomento
e per primo "l'odore dei soldi"
sempre di Travaglio
eventualmente anche:
"toghe sporche"
"bravi ragazzi"
"l'amico degli amici"...
DonaldDuck
31-10-2006, 05:22
UNIPOL
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/28/consorte.shtml
Nessuna incriminazione per frode fiscale, dubbi anche sull'insider trading Consorte: condono fiscale per i 50 milioni Il capo di Unipol e il vice Sacchetti dimissionari al cda Unipol del 9 gennaio. Emergono stralci dell'interrogatorio milanese
MILANO - Giovanni Consorte, presidente di Unipol, e il suo vice Ivano Sacchetti si presentaranno dimissionari al consiglio di amminsitrazione della società di assicurazioni del prossimo 9 gennaio.
50 MILIONI CONDONATI - Intanto Consorte, indagato per aggiotaggio nell’ambito dell’inchiesta su Antonveneta, ha sostenuto di aver usufruito del condono fiscale in relazione ai 50 milioni di euro incassati attraverso movimentazioni di denaro che i pm milanesi considerano illecite. È stato lo stesso numero uno di Unipol, legata alle cooperative rosse, a chiarirlo ai magistrati nell’interrogatorio durato quattro ore al quale è stato sottoposto martedì in procura. Consorte a questo punto non può essere indagato per frode fiscale.
PUNTUALIZZAZIONE - La puntualizzazione del manager è arrivata per rispondere al procuratore aggiunto facente funzione Francesco Greco, il quale gli aveva fatto osservare che per quei denari non era stata emessa alcuna fattura e che si trattava di un incasso «in nero». Consorte, come era emerso nei giorni scorsi, aveva già utilizzato lo scudo fiscale per far rientrare in Italia 5 milioni di euro depositati su conti cifrati nel Principato di Monaco. Nel momento in cui nel corso del faccia a faccia con i magistrati saltava fuori, per ammissione dello stesso indagato, il condono per coprire l’evasione fiscale da 50 milioni di euro, uno degli investigatori non riusciva a trattenere la battuta definendo il re della finanza rossa «supporter di Berlusconi». Consorte infatti risulta aver utilizzato due strumenti messi a disposizione per iniziativa del governo di centro-destra. Fonti della procura di Milano smentiscono, intanto, che Giovanni Consorte possa essere indagato al momento di insider trading. Secondo queste fonti non ci sono assolutamente gli elementi per farlo.
I RAPPORTI CON GNUTTI - «Non ci sono altre accuse perché non ce ne possono essere - fa osservare l’avvocato Giovanni Maria Dedola che difende Consorte insieme al professor Filippo Sgubbi - nelle operazioni che hanno portato il nostro assistito a guadagnare i soldi in questione non esistono parti lese, nel senso che sia Emilio Gnutti sia Consorte hanno realizzato guadagni». Gli inquirenti non sarebbero stati convinti dalla versione fornita da Consorte, soprattutto in relazione alle consulenze «da privato cittadino» chiamate in causa per giustificare il passaggio dell’enorme somma. Gli inquirenti, stando a quanto si apprende, avrebbero fatto rilevare che le consulenze comunque venivano fatte per una società, la Hopa di Gnutti, in rapporto d’affari con Unipol. A questo punto a Consorte sarebbe stato chiesto se in conseguenza di ciò avesse diviso i soldi con i suoi collaboratori all’interno della compagnia assicurativa. «Assolutamente no», sarebbe stata la risposta del manager che aumentava così i dubbi dei magistrati. I pm che risentiranno Consorte dopo aver interrogato ai primi di gennaio il suo vice Sacchetti intendono capire che cosa vi sia dietro la «partita di giro» tra Gnutti e Consorte. Dal momento, si fa osservare in procura, che Consorte guadagna quanto Gnutti perde in relazione a quelle operazioni sul mercato dei blocchi dove il prezzo viene fatto tra chi vende e chi compra senza passare dal mercato.
LA DIFESA DI CONSORTE - Diversa ovviamente la tesi della difesa di Consorte che contesta la ricostruzione dei giudici. Il gruppo Unipol non ha «avuto niente a che vedere con la scalata ad Antonveneta». Lo chiarisce Filippo Sgubbi, il difensore del presidente della compagnia ripercorrendo alcuni punti trattati nell'interrogatorio di martedì davanti ai pm milanesi. Anzi, aggiunge il legale, «il gruppo Unipol, rappresentato da Consorte, aveva avuto occasione di manifestare la propria opposizione a Gnutti sulla partecipazione alla scalata ad Antonveneta». Questo aspetto sarà uno dei punti trattati nella memoria che i legali di Consorte si riservano di presentare nei prossimi giorni ai pm milanesi che indagano sulla scalata alla banca padovana.
30 dicembre 2005
DonaldDuck
31-10-2006, 05:24
GIOVANNI CONFORTE
http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/economia/banche6/consocoop/consocoop.html
La strategia del finanziere rosso, dal rafforzamento
nelle assicurazioni alla scalata della Banca del Lavoro
Consorte, il Cuccia delle coop
all'assalto dell'establishment
di GIUSEPPE TURANI
Giovanni Consorte
QUELLI che lo conoscono usano due soli aggettivi per descriverlo: pericoloso e molto determinato. Pericoloso perché non è uno che si ferma davanti a molte cose. Entrato anni fa (ne è presidente e amministratore delegato dal 1996) in una delle province tranquille del mondo "rosso", e cioè la Unipol della Lega delle cooperative, nel giro di pochissimi anni ha trasformato la vecchia società assicurativa in una forza finanziaria.
Che aspira a avere il controllo di tutta la finanza rossa, o a esserne, comunque, il soggetto largamente più importante.
Giovanni Consorte, nato a Chieti, ma bolognese di adozione, 57 anni, ingegnere chimico, degli ingegneri ha conservato un tratto caratteriale preciso: gli piace comandare e non tollera molto i pareri contrari.
E poi è molto determinato. Sono più di dieci anni che conta di trasformare la piccola Unipol in uno strumento finanziario importante e si è mosso secondo linee nette, come un consumato stratega sul campo di battaglia. Per prima cosa ha infilato i suoi uomini ovunque nella grande galassia delle cooperative. Spesso ha usato la liquidità dell'Unipol per aiutare le coop in difficoltà, riuscendo alla fine a metterle sotto la guida di suoi fedeli. Al punto che oggi è certamente il re indiscusso del mondo cooperativo "rosso".
Poi ha fatto crescere la Unipol comprando compagnie a destra e a sinistra, senza curarsi molto del prezzo e dei risultati. L'importante era crescere e raggiungere una certa dimensione, in modo da avere i numeri per tentare giochi più grandi. Nel 1989, grazie a un accordo con Mediobanca, la Unipol riesce a aumentare il proprio capitale e a quotarsi in Borsa. Ma questo è solo l'antipasto. Dieci anni dopo, nel 1999, la Unipol viene chiamata (probabilmente da Mediobanca, che un anno dopo gli farà acquistare la quota Generali della Bnl Vita)) a fare parte dell'armata della "razza padana" che dà l'assalto, sotto la guida di Colaninno, alla Telecom. In realtà, la scalata si risolve in un grosso affare per gli scalatori, che due anni dopo vendono tutto alla Pirelli, guadagnando molti soldi. Si dice che la Unipol abbia fatto una plusvalenza di 100 milioni di euro.
Ma questo, se si vuole, è quasi solo un dettaglio. In quell'occasione, infatti, fa amicizia con gli uomini della razza padana, e in particolar con Chicco Gnutti e Fiorani della Popolare di Lodi (oggi Popolare Italiana). Fra tutti questi soggetti nascono incroci azionari molto complicati, e l'amicizia è cementata anche da vacanze fatte insieme in barca. In sostanza, Consorte raccoglie intorno a sé quella finanza emergente che è in giro per far soldi e che non è accettata nei salotti buoni. Avendo ormai del tutto conquistata la galassia delle cooperative, si pone come punto di raccolta dei vari Gnutti, Lonati, e compagni. Tutta gente con moltissimi soldi e con tanta voglia di fare affari e così di guadagnarne molti altri. Non si sa se in questo veda anche qualcosa "di sinistra" (gli emergenti contro l'establishment), ma è probabile che Consorte non abbia assolutamente nulla di sinistra. E' solo un finanziere che ha visto nell'area delle coop e della finanza rossa un luogo poco presidiato e dove era facile fare carriera e accumulare potere.
Con qualche piccolo errore di percorso, se è vero che lui e il suo vice, Ivano Sacchetti, sono indagati a Milano per insider trading su certe azioni dell'Unipol. Poi c'è anche un'inchiesta per manipolazione dei corsi delle azioni Unipol. E, infine, sempre Milano sta indagando sul via vai di azioni e di soldi che c'è stato intorno alla scalata della Popolare di Lodi all'Antonveneta.
Adesso Consorte è arrivato alla sua partita più grossa: la conquista della Bnl. Una partita per la quale il movimento cooperativo non ha i soldi e probabilmente nemmeno interesse, ma che a Consorte interessa moltissimo perché significa l'ingresso ufficiale nel gotha della finanza italiana. Un ingresso che, ovviamente, è visto come un tappa verso altre e più lucrose operazioni, sempre possibili in un capitalismo come quello italiano dalle proprietà così fragili e pericolanti.
Sempre nella categoria incidenti di percorso, ha dovuto incassare il no secco del Monte dei Paschi di Siena (tradizionale e aristocratica roccaforte della finanza rossa) a partecipare con lui all'assalto della Bnl, ma non se ne è mostrato molto preoccupato. Probabilmente pensa di regolare più tardi i conti con i senesi. Per ora va avanti nell'assalto alla Bnl con i suoi amici della razza padana e con un pugno di banche di provincia e di banche estere. Fra l'altro è misteriosamente riuscito a portare dalla sua parte, oltre a Massimo D'Alema che gli è sempre stato solidale, anche Piero Fassino, che invece in un primo tempo non vedeva di buon occhio l'operazione Bnl.
A sinistra, comunque, Consorte comincia a fare un po' paura perché, se da un lato sta dando testa e gambe a una struttura di "finanza rossa" (che può sempre essere utile), dall'altro cresce il numero di quelli che pensano che Consorte stia diventando troppo potente e troppo incontrollabile. La galassia delle cooperative, come si diceva, è tutta piena di suoi fedelissimi e quindi Consorte è uno che si controlla da sé. E domani Consorte invece di aiutare il partito, cioè, i Ds, potrebbe anche mettersi in testa di dare ordini al partito. Insomma, le coop hanno partorito il loro piccolo Cuccia. Solo che adesso Cuccia guarda lontano e più che servire vuole servirsi della politica.
(18 luglio 2005)
DonaldDuck
31-10-2006, 05:26
EMILIO GNUTTI
http://www.larivistadelmanifesto.it/archivio/36/36A20030212.html
Colaninno, Gnutti, Fiat
CAPITANI DI VENTURA
Bruno Perini
Attenti a quei due. Nei segreti cassetti della famiglia Agnelli i dossier di Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti sono ben in vista. Il mantovano e il bresciano, una volta considerati dagli Agnelli gente da basso impero del capitalismo del Nord, ora sono guardati con grande sospetto e timore, come dei barbari che osano pensare di potersi prendere l'impero. Dei due quello che infastidisce di più è Roberto Colaninno, perché ha dichiarato senza mezzi termini che lui in Fiat vorrebbe comandare e che gli Agnelli si dovrebbero fare da parte. Ma anche lo scaltro Chicco Gnutti, nonostante quell'ammiccante passione per le auto, è guardato con una certa diffidenza dagli Agnelli: quelle alleanze tessute con Silvio Berlusconi e Marco Tronchetti Provera nella Hopa, la finanziaria del gruppo Gnutti appena entrata in Olivetti per dare un po' di ossigeno al gigante indebitato delle telecomunicazioni, non piacciono più di tanto agli Agnelli.
Non è semplice spirito di vendetta nei confronti di un gruppo di imprenditori che, ai tempi della scalata alla Telecom, ha messo ai margini gli Agnelli e si è divorato la Telecom con una scalata ostile. C'è anche un problema di egemonia: in quel triangolo industrial-finanziario che sta tra Milano Mantova e Brescia cova qualcosa di più profondo, si irradia la nuova leva del capitalismo italiano. Quella più spregiudicata, aggressiva, `americana', che fonda la sua esistenza sulla finanza e sulle operazioni più spericolate e che adesso vorrebbe prendere nel gotha del capitalismo italiano il posto che la famiglia reale torinese ha occupato per un secolo.
I due, Colaninno e Gnutti, vengono da luoghi diversi. Uno riesce a rastrellare capitali con la tecnica della clonazione del debito, l'altro li sa fare fruttare nei punti nevralgici del sistema. Roberto Colaninno era un oscuro manager sdoganato da Carlo De Benedetti, l'altro uno che ha fatto i soldi nella patria dei re del tondino, dei padroni delle ferriere, tipo Luigi Lucchini, nobilitati poi dai salotti di Mediobanca. Si sono conosciuti durante la preparazione della più aggressiva delle operazioni finanziarie degli ultimi 20 anni, hanno messo su una numerosissima famiglia di decine di investitori e hanno appunto scalato Olivetti e subito dopo Telecom, sfidando le grandi famiglie del capitalismo. Ironia della sorte, a toglierli dal cono d'ombra dell'anonimato non è stata soltanto la scalata ostile da 100.000 miliardi di lire alla più grande azienda di Stato italiana ma, inaspettatamente, un uomo di sinistra, Massimo D'Alema, che in un momento di onnipotenza ha benedetto la scalata a Telecom, battezzando gli scalatori con appellativo di `capitani coraggiosi'.
Sarebbe interessante scrivere quello squarcio di storia che racconta i rapporti pericolosi tra Massimo D'Alema, in veste di presidente del Consiglio, e i `capitani coraggiosi'. Forse il presidente dei Ds sperava di costruire attorno a sé un blocco di potere politico-editoriale-finanziario, simile a quello di Silvio Berlusconi. Ma probabilmente il presidente dei Ds non ha saputo fare i conti con il cinismo, con il quale il capitalismo si libera dei governi che non gli interessano più. Se questa è parte ormai di una storia passata, che ben spiega, comunque, la mentalità neofita e perdente di una parte della sinistra italiana, i due imprenditori di cui vogliamo raccontare frammenti di storia fanno parte del presente. E se non verranno liquidati prima dal sistema bancario o dalla stessa famiglia, che pare non abbia alcuna intenzione di uscire dalla storia dell'industria italiana per la porta secondaria, potrebbero diventare i protagonisti, non si sa quanto eroici, di una nuova stagione della Fiat.
DonaldDuck
31-10-2006, 05:30
INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI TELEFONICHE TRA FASSINO E CONSORTE
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=54138
Fassino a Consorte: aspetta a denunciare - di Gianluigi Nuzzi -
Il segretario Ds al manager: «Prima portiamo a casa tutto. Tu che operazione fai dopo questa? Hai già lanciato l’Opa obbligatoria?»
Gianluigi Nuzzi
da Milano
Per portare Unipol e le coop rosse al comando di Bnl, nei momenti decisivi della scalata Gianni Consorte potè contare su «coperture politiche», salde alleanze con i vertici dei Ds, assai interessati ai destini della banca e quindi partecipi. Lo si capisce dalla telefonata intercettata tra Consorte e Piero Fassino, segretario dei Ds, anticipata sabato scorso da Il Giornale e di cui oggi siamo in grado di fornire ulteriori elementi. Ma lo si evince anche dal brogliaccio delle intercettazioni, come quella del 18 luglio con il vice direttore de L'Unità Rinaldo Gianola. Ecco il sunto dal brogliaccio: «Gianni dice che lui ha la maggioranza (di Bnl, ndr), dice di non aver fatto una mossa senza preavvertire la Consob. Rinaldo chiede se Abete ha fatto ”delle porcate“ a favore di Della Valle e degli altri, Gianni dice che si troveranno dei grandi scheletri. Gianni dice che intanto lui inizia a far partire le denunce verso chi l'ha calunniato. Rinaldo chiede se sul fronte politico, Fassino e gli altri, lui sia coperto. Gianni dice sì».
La liaison con gli esponenti dei Ds, le coperture emergono in tutta la loro consistenza anche dagli appuntamenti o dalle telefonate intercettate dell'allora presidente di Unipol con esponenti di primo piano della Quercia: D'Alema, Fassino, il tesoriere Sposetti. In particolare, i colloqui registrati sul telefonino di Consorte con Fassino sono cinque per oltre venti minuti complessivi di dialogo. La telefonata della svolta dovrebbe essere quella del 18 luglio. In mattinata, alle 12, Unipol comunica al mercato che, sciolto il cosiddetto contropatto degli immobiliaristi, si prepara a lanciare un'Opa obbligatoria su Bnl in contanti a 2,7 euro. L'Ansa lancia la notizia alle 12.21. Dopo un'ora Consorte si dedica ai suoi rapporti politici. Prima si sente tre volte con il senatore dei Ds Latorre, già assistente di Massimo D'Alema, poi chiama Fassino, che tra l'altro aveva sentito proprio la sera prima alle 23.30. Entrambi sembrano soddisfatti con un Fassino insolitamente diretto: «E allora siamo padroni di una banca?», si lascia scappare e Consorte: «È chiusa, sì, è fatta». Il segretario dei Ds mostra un attimo d'esitazione. Capisce di essersi mostrato troppo euforico al telefono e allora preferisce correggersi: «Siete voi i padroni della banca, io non c'entro niente». Consorte: «Sì, sì è fatta, è stata una vicenda, credimi, davvero durissima... però sai... (parola incomprensibile, ndr)». E Fassino che conviene: «Già, ormai è proprio fatta». FASSINO, BNL E LE COOP
Il segretario dei Ds vuol però capire bene come verrà gestito il passaggio di quote dal contropatto agli alleati di Unipol. E se c'è certezza del controllo della banca. A Consorte chiede il quadro della situazione: «Alla fine emerge - spiega Consorte - che abbiamo diciamo quattro coop...». Fassino: «E quanto prendono?» Consorte: «Quattro cooperative il 4 per cento». Fassino ancora non conosce i dettagli delle quote che verranno cedute e chiede se il 4 per cento sia per ciascuna cooperativa. Consorte: «No, no, no. L'uno per cento l'una». E Fassino ripete: «Uno per cento per quattro». Consorte: «Proprio così». Fassino: «Queste cooperative che poi sono Adriatica, Liguria, Piemonte e Modena». Consorte: «Poi ci sono quattro istituti di credito italiani che sono al 12%. Infine banche estere come Nomura, Credit Suisse e Deutsche Bank che hanno l'un per cento, l'altra circa il 14,5». E Fassino attento che ripete: «14 e mezzo». Consorte: «Sì, poi c'è anche Gnutti e Hopa. .. il 4,99%. Marcellino Gavio e Pascotto... all'1 e mezzo». Fassino sembra come prendere nota: «Insieme?». Consorte: «Certo, e poi Unipol chiude al 15%».
«IMMOBILIARISTI FUORI»
C'è da festeggiare. Consorte indicati i prossimi soci, elenca le conquiste portate a casa. Primo: «Gli immobiliaristi sono totalmente fuori». Ma Fassino interrompe, pensa al futuro: «Tu ora che operazione fai dopo questo?». E Consorte annuncia il lancio dell'Opa, all'epoca previsto per settembre. Fassino sorpreso: «Hai già lanciato l'Opa obbligatoria?». Consorte: «Già, proprio al medesimo prezzo delle cessioni delle azioni degli immobiliaristi». Fassino: «2,7 euro?». Consorte: «Via ogni speculazione, sono trattati tutti uguali. Per legge potevamo fare a 2,55». Fassino: «Bbva cosa offre?» Consorte. «2,52 in azioni, noi offriamo in instant cash». Fassino: «Cazzo». Poi Consorte svela il piano: «In realtà noi abbiamo già in mano il 51%», ovvero la maggioranza ancor prima del lancio dell'Opa. Fassino vuol capire meglio e chiede: «Noi abbiamo il 15 più 4 delle Coop fa il 19 a noi, e come arrivi al 51 tu?». Consorte lo tranquillizza: «Con le banche più...». E il segretario: «Ah sì, questa somma qui, fa il 51 certo». Consorte si mostra ancor più chiaro: «Quelle aziende ci hanno rilasciato un diritto a comprare i loro titoli dietro nostra semplice richiesta se dall'Opa non dovessero arrivare azioni». Fassino: «Ho capito». Consorte: «Quindi noi come Unipol prendiamo comunque il 51». Fassino. «Ho capito». Consorte: «Se invece dall'Opa ci arrivano le azioni, quelli se le tengono». Fassino: «Se tu arrivi al 51 in altro modo loro si tengono quello». Unipol ha già conquistato Bnl: basta lanciare l'Opa con l'ok di Bankitalia. Un bel colpo dell'ingegnere, un'operazione «che nessuno aveva né immaginato né pensato».
I COMPAGNI PARVENU
Ma bloccare la strada agli spagnoli può esser letto come un'azione a difesa degli interessi italiani. Nessun problema: «Abbiamo zittito i parvenu - gongola Consorte - quelli che sostenevano che era un'azione nazionalistica. Eh... ci sono tre banche internazionali: Nomura, quarta nel mondo, Suisse è tra le prime in Europa». Anche qui Fassino guarda più i profili concreti e chiede: «Possibili ricorsi in sede giudiziaria?» temendo magari la via crucis dei lodigiani nella scalata Antonveneta. Consorte ancora tranquillizza: «Noi ad oggi non ne vediamo neanche uno...». Il segretario Ds non si convince, teme qualche ricorso: «Cioè il fatto - riflette - che contestualmente siano avvenute tutte queste cessioni. ..». Ma Consorte si mostra strasicuro: «Questo è il concerto fra gli alleati con le quote già in mano. Poi l'Opa senza penalizzare nessuno». E Fassino «Bene, bene».
L'ORA DELLA RIVINCITA
Con il 51% già in tasca Consorte vuole qualche rivincita e medita di «denunciare uno per uno» tutti quelli che l'hanno osteggiato con accuse per lui infondate. Ma Fassino pragmatico gli dà consigli, gli indica come muoversi. Lo frena pensando agli obiettivi più importanti da raggiungere: «Prima di denunciare - lo esorta - aspetta. Prima portiamo a casa tutto». Poi con Bnl sotto l'ombrello Unipol se ne riparlerà. Anche perché siamo solo agli inizi. Per Fassino gli imprenditori che sostengono il Bbva «ora si scateneranno ancora di più. Ieri hai visto il... No, ieri non l'hai visto, hai lavorato tutto il giorno. Ieri il Sole ha fatto un'intera pagina contro di me». Per Consorte al foglio della Confindustria guardano la scalata di Unipol in chiave solamente politica: «Questi dicono: cazzo, adesso i Ds, oltre ad avere il mondo delle coop, Unipol, oltre ad avere il Monte dei Paschi, che non è così, hanno anche la banca Bnl. Il ragionamento demenziale che fanno è questo qui».
«COMPORTATEVI BENE»
A Fassino pare importare poco. Insiste invece perché Consorte rimanga concentrato sugli obiettivi. Bisogna portare a casa tutto. E lo stimola: «Va bene e intanto noi lavoriamo, ma perché poi demenziale?». Consorte: «No, noi sosterremo che è demenziale». Fassino ritiene più importante indicare la propria linea politica, e suggerisce come «comunicare» la svolta: «Voi avete fatto un'operazione di mercato, quello che ho sempre sostenuto io. Industriale». Consorte recepisce al volo: «Industriale e di mercato». Fassino: «Esatto, ora dovete comportarvi bene. Preoccupatevi bene di come comunicate in positivo il piano industriale». Il segretario esita tra il «noi» e il «voi»: «Perché il problema adesso è dimostrare che noi abbiamo... che voi avete un piano industriale». Consorte: «No, ma noi l'abbiamo veramente! ». E Fassino laconico: «Eh lo so, bisogna farlo».
SALVARE L'IMMAGINE
Serve concordare un piano di comunicazione su questa operazione. Da diffondere come «di mercato e industriale». Allontanando ogni illazione su interessi politici. Fassino: «Fino adesso stanno utilizzando l'idea che era soltanto un problema di accaparrarsi la banca e poi però non sanno cosa farne, non è così». Consorte invece, suggerisce una linea più aggressiva: «Noi invece sosterremo questa tesi: che loro la banca la stavano svendendo». Il segretario è d'accordo. «E anche - incalza l'allora presidente di Unipol - che l'hanno gestita coi piedi deve finire. Lo dirò fra quattro o cinque mesi quando avrò visto dentro. Io adesso dico che era un'operazione che stava svendendo, visti i valori proposti dalla Bbva, la banca agli spagnoli, svuotandola di contenuti perché come tutte le banche, avrebbe portato via tutte le attività qualificate a Madrid e avrebbero ridotto la Bnl a una rete. Con noi invece la banca rimarrà a Roma, gli portiamo un milione di clienti, poi facciamo diventare Unipol una delle prime quattro banche italiane». Fassino non ha nulla da obiettare: «Bene». Il manager: «E dopo ci confrontiamo». Fassino di nuovo: «Bene». E Consorte è rincuorato: «Bene, ero sicuro che si poteva parlare. Grazie». Fassino: «Bene, vediamoci presto ti chiamo per fissare in settimana».
DonaldDuck
31-10-2006, 05:33
Poi, ovviamente, si può non essere d'accordo con la sentenza e commentarla, ma i fatti, registrati negli atti e esaminati dai giudici, rimangono.
Hai ragione ;)
Qualcuno, un giorno, forse, anche solo per una mattina, vedrà l'alba a scacchi :) checchè certa gente sbraiti :)
Quel giorno l'Italia avrà sconfitto definitivamente il virus che l'ha tenuta con la febbre, fra la lucidità e la follia, per 10 anni :)
LuVi
Quel giorno l'Italia avrà sconfitto definitivamente il virus che l'ha tenuta con la febbre, fra la lucidità e la follia, per 10 anni :)
parli di Prodi?
dantes76
31-10-2006, 07:33
Calcoliamo invece il momento giusto in cui è stato aperto stò ennesimo procedimento. Ci si potrebbe rimettere l'orologio. Spreco di tempo e soldi dei contribuenti.
e se non si fosse chiamato berlusconi l'imputato?, come ripetuto da sempre, in tutti i paesi la legge cura le anomalie, indifferentemente il nome che portano, in Italia, le anomalie curano la legge..
dantes76
31-10-2006, 07:34
INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI TELEFONICHE TRA FASSINO E CONSORTE
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=54138
Come detto al tempo, Fassino doveva dimmettersi....
pero' ancora non ho trovato qualcuno che dicesse lo stesso di Berlusconi....
nomeutente
31-10-2006, 08:08
@ DonaldDuck
Gli argomenti da te sollevati sono stati trattati in appositi 3d, questo è dedicato ad altro.
:.Blizzard.:
31-10-2006, 08:54
Povera Italia ... :rolleyes:
Come mai non leggo i soliti reply "Forza Silvio!" "Salverai l'Italia!"?
Hai ragione ;)
nn ti seguo... postare questi articoli rende ciò che ha fatto berlusconi meno grave? o è solo per sviare il discorso? oppure nn sai che postare?
Povera Italia ... :rolleyes:
Come mai non leggo i soliti reply "Forza Silvio!" "Salverai l'Italia!"?
perchè dupa e ness1dorma nn sono ancora arrivati :D
perchè dupa e ness1dorma nn sono ancora arrivati :D
Magari se evitiamo l'e' meglio..
Di nuovo?
aaaahhh povero silvio... continua a collezionare accuse.
massì in fondo è una buona persona che fa politica per gli interessi del paese :asd: :sofico:
Beelzebub
31-10-2006, 09:18
Ma per piacere..I processi sono basati su prove, non complotti.
:sbonk:
* 1 Elenco riassuntivo
o 1.1 Sentenze di colpevolezza
+ 1.1.1 Reati estinti per prescrizione con concessione di attenuanti
+ 1.1.2 Reati estinti per intervenuta amnistia
o 1.2 Imputazioni che non costituiscono più reato
o 1.3 Assoluzioni per insufficienza di prove
o 1.4 Assoluzioni nel merito
o 1.5 Indagini archiviate
o 1.6 Procedimenti in corso
* 2 Dettagli sui procedimenti
o 2.1 Traffico di droga
o 2.2 Dichiarazioni sulla P2
o 2.3 Tangenti alla Guardia di finanza
o 2.4 Processo All Iberian 1 (tangenti a Bettino Craxi)
o 2.5 Processo All Iberian 2 (falso in bilancio)
o 2.6 Caso Lentini
o 2.7 Medusa cinematografica
o 2.8 Falso in bilancio nell'acquisto dei terreni di Macherio
o 2.9 Lodo Mondadori
o 2.10 Processo Sme
+ 2.10.1 Processo SME Capo di accusa A
+ 2.10.2 Processo Sme-Ariosto (capo A, tangente al giudice R. Squillante)
o 2.11 Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest
o 2.12 Tangenti fiscali sulle pay-tv
o 2.13 Stragi del 1992-1993
o 2.14 Concorso esterno in associazione mafiosa
o 2.15 Diffamazione aggravata dall'uso del mezzo televisivo
o 2.16 Telecinco (in Spagna)
o 2.17 Compravendita diritti televisivi
* 3 Riferimenti
[...]
Procedimenti in corso
* Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (indagini in corso)
* Mazzette a David Mills, corruzione giudiziaria (indagini in corso)
* Telecinco, violazione della legge antitrust spagnola, frode fiscale e altri reati
sono veloci quelli di wikipedia eh? hanno già aggiunto questo caso alla vasta collezione di silvio :sofico:
http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi
Ma guarda che strano, chissà come mai i giudici di milano hanno sempre tutta questa fretta di mandare in prescrizione i processi...
... non sia mai gli toccasse di assolvere gli imputati...
Scusa ma questa è gigantesca, e non so cosa mi trattiene da postare il ROTFL gigante. Guarda che in caso di prescrizione, si accerta che il reato è stato commesso eh :asd: non è che le prescrizione scatta se il fatto non sussiste o non costituisce reato :asd:
bertoz85
31-10-2006, 10:26
UNIPOL
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/28/consorte.shtml
GIOVANNI CONFORTE
http://www.repubblica.it/2005/g/sez.../consocoop.html
EMILIO GNUTTI
http://www.larivistadelmanifesto.it...6A20030212.html
INTERCETTAZIONI DI CONVERSAZIONI TELEFONICHE TRA FASSINO E CONSORTE
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=54138
Complimenti. Tutto in perfetto stile Forza Italia. Sempre propaganda, anche fuori luogo, soprattutto quando si parla delle imputazioni al proprio capo, in modo da sviare l'attenzione. Pubblicità.
oscuroviandante
31-10-2006, 10:34
Certo che i magistrati hanno sempre un certo tempismo quando si tratta di tirare in ballo Berlusconi...
Mah.... non bisogna pensar male , i magistrati fanno solo il loro (http://www.politicablog.info/media/9-9%20Prodi%20fassino%20WEB639_img_01_01.jpg)lavoro :O
Fabiaccio
31-10-2006, 10:52
certo difatti la Bongiorno, Taormina... tutti di sinistra sono :sofico: :sofico: :sofico:
edit: comunque mi ricordo male o questo processo è tipo 10 anni che è "in circolazione"? perchè mi sembra un pò ridicolo sentire parlare di tempismo perfetto in questo caso... :)
parli di Prodi?
non credo, prodi è da ben più di dieci anni che infesta l'italia :D
Complimenti. Tutto in perfetto stile Forza Italia. Sempre propaganda, anche fuori luogo, soprattutto quando si parla delle imputazioni al proprio capo, in modo da sviare l'attenzione. Pubblicità.
Beh se è per questo, come sempre, è partito lo screditamento dei magistrati.
E il bello è che in Europa, e nel mondo, la destra in genere ci tiene molto alla magistratura, è tutta legge ed ordine.Basta guardare la Francia, la Spagna, la Germania.
Qui, invece, abbiamo una destra reazionaria e cattolicissima, durissima con gli immigrati e i cannaroli, ma menefreghista (anzi..) con i crimini finanziari e i reati dei potenti, soprattutto quelli dell'omino silvio.
Certo che i magistrati hanno sempre un certo tempismo quando si tratta di tirare in ballo Berlusconi...
Mah.... non bisogna pensar male , i magistrati fanno solo il loro (http://www.politicablog.info/media/9-9%20Prodi%20fassino%20WEB639_img_01_01.jpg)lavoro :O
LA MAGISTRATURA E' TUTTA COMUNISTA! :eek:
:asd:
oscuroviandante
31-10-2006, 11:17
LA MAGISTRATURA E' TUTTA COMUNISTA! :eek:
:asd:
proprio tutta ,no .
Diciamo una bella fetta...
oscuroviandante
31-10-2006, 11:18
certo difatti la Bongiorno, Taormina... tutti di sinistra sono :sofico: :sofico: :sofico:
edit: comunque mi ricordo male o questo processo è tipo 10 anni che è "in circolazione"? perchè mi sembra un pò ridicolo sentire parlare di tempismo perfetto in questo caso... :)
proprio perchè sono 10 anni che suona "ridicolo" che salti fuori in un periodo dove il governo ondeggia come una barchettina nella tempesta ;)
proprio tutta ,no .
Diciamo una bella fetta...
Quella che lavora ...
Come disse qualcuno i magistrati si dividono in due categorie : quelli bravi e quelli vivi
Fabiaccio
31-10-2006, 11:32
proprio perchè sono 10 anni che suona "ridicolo" che salti fuori in un periodo dove il governo ondeggia come una barchettina nella tempesta ;)
pensa che magari non te ne sei accorto ma in 10 anni non c'è stata al governo solo la sinistra ;).
oscuroviandante
31-10-2006, 11:33
pensa che magari non te ne sei accorto ma in 10 anni non c'è stata al governo solo la sinistra ;).
ma va'?
davvero???
proprio perchè sono 10 anni che suona "ridicolo" che salti fuori in un periodo dove il governo ondeggia come una barchettina nella tempesta ;)
NON E' VERO, visto che del caso si dibatte DA TEMPO E NON DA IERI.
Un pò di date sono facilmente desumibili dai link inseriti nell'articolo odierno di repubblica:
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/politica/berlusconi-mills/berlusconi-mills/berlusconi-mills.html
Da essi si ricava inequivocabilmente che la vicenda era già nota almeno dal marzo 2005, quando i pm richiesero una proroga alle indagini, come stralcio dell'inchiesta principale sulla compravendita dei diritti cinematografici.
Anche qui nel forum se ne è già parlato A LUNGO IN PASSATO.
Anche questo dimostra che la faccenda non è nata ieri.
Ciao
Federico
nn ti seguo... postare questi articoli rende ciò che ha fatto berlusconi meno grave? o è solo per sviare il discorso? oppure nn sai che postare?
Se la memoria non mi inganna anche in una recente discussione, sull'andamento dei conti pubblici italiani, avevi espresso i medesimi dubbi sulla medesima tattica....
;)
Ciao
Federico
Fabiaccio
31-10-2006, 11:51
ma va'?
davvero???
indi per cui il tuo ragionamento fa parecchio acqua :)
DonaldDuck
31-10-2006, 12:52
@ DonaldDuck
Gli argomenti da te sollevati sono stati trattati in appositi 3d, questo è dedicato ad altro.
Avevo riportato questi argomenti perchè in ogni discussione aperta riguardante la sinistra il discorso è sempre finito con "e ma Berlusconi...". Tutto quì.
DonaldDuck
31-10-2006, 12:56
Complimenti. Tutto in perfetto stile Forza Italia. Sempre propaganda, anche fuori luogo, soprattutto quando si parla delle imputazioni al proprio capo, in modo da sviare l'attenzione. Pubblicità.
E' tosta la verità, eh ;)? Pensa che dopo quelle indagini c'è stata la perquisizione a Repubblica ed il tentato "riassetto" dei vertici della Guardia di Finanza. Per la prossima estate avevo programmato un viaggetto a Cuba. Mi sa che non mi muovo più. Che bisogno ne ho?
oscuroviandante
31-10-2006, 13:07
indi per cui il tuo ragionamento fa parecchio acqua :)
si vabbe' hai ragione tu, contento?
nomeutente
31-10-2006, 13:19
Avevo riportato questi argomenti perchè in ogni discussione aperta riguardante la sinistra il discorso è sempre finito con "e ma Berlusconi...". Tutto quì.
Due torti non fanno una ragione.
nomeutente
31-10-2006, 13:22
Qui, invece, abbiamo una destra reazionaria e cattolicissima, durissima con gli immigrati e i cannaroli, ma menefreghista (anzi..) con i crimini finanziari e i reati dei potenti, soprattutto quelli dell'omino silvio.
"omino silvio" è offensivo e dunque contrario al regolamento.
Sospeso 3 gg
Fabiaccio
31-10-2006, 13:27
si vabbe' hai ragione tu, contento?
più che altro è che hai fatto un discorso senza fondamenta, non è questione di "hai ragione tu" o meno :).
oscuroviandante
31-10-2006, 13:42
più che altro è che hai fatto un discorso senza fondamenta, non è questione di "hai ragione tu" o meno :).
devo tirare fuori la lista del perfetto tempismo dei magistrati nei confronti di Berlusconi a partire dal famoso avviso di garanzia durante il G7?
Non mi sembra il caso, è ormai palese.
Comunque non ti preoccupare , continui ad avere ragione tu .....
devo tirare fuori la lista del perfetto tempismo dei magistrati nei confronti di Berlusconi a partire dal famoso avviso di garanzia durante il G7?
Non mi sembra il caso, è ormai palese.
:mc:
Mi vedo costretto a ripetermi......
NON E' VERO, visto che del caso si dibatte DA TEMPO E NON DA IERI.
Un pò di date sono facilmente desumibili dai link inseriti nell'articolo odierno di repubblica:
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/politica/berlusconi-mills/berlusconi-mills/berlusconi-mills.html
Da essi si ricava inequivocabilmente che la vicenda era già nota almeno dal marzo 2005, quando i pm richiesero una proroga alle indagini, come stralcio dell'inchiesta principale sulla compravendita dei diritti cinematografici.
Anche qui nel forum se ne è già parlato A LUNGO IN PASSATO.
Anche questo dimostra che la faccenda non è nata ieri.
La data evidenziata serve per chiudere, una volta per tutte, la sterile diatriba.
Ciao
Federico
FabioGreggio
31-10-2006, 13:49
Berlusconi e Mills a processo per corruzione
Mediaset, Berlusconi a giudizio
Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills.
Diranno che la Procura di Milano è un covo di comunisti.
Libero indagherà sul gup Papparella e pubblicherà tutte le bollette del gas non pagate dal 79 al 94, con titoli cubitali per tre mesi.
Il Giornale pubblicherà il cognome distorto : Pappardella.
Lo accuserà di aver comprato un auto usata con i soldi della festa della Comunione della figlia.
Mills diventerà vicepremier nel prox Governo di cdx con Premier Dini e sua moglie assieme e ogni volta che gli arriverà un mandato di comparizione sarà sempre il momento sbagliato perchè:
"i comunisti fanno così, cazzo, c'avevo l'incontro con Bush e c'hanno fatto il regalo!".
Vespa inviterà Berlusconi, Mills, Ferrara, Feltri, Belpietro, Bagget Bozzo, Brunetta, Skifani Bondi e in differita Putin che spamma per Silvio e Bush che lo trova superbo.
Per il csx ci sarà solo Afef e Mastella. In differita Cirino Pomicino.
Il TG5 farà servizi con monologhi di 10 minuti di Berlusconi, poi del suo avvocato, poi di Piersilvio e di Marina.
Ma manderà anche Prodi che parlerà con rimbombo e eco,
con una caramella in bocca e un jet di Mediaset che passerà sulla loro testa. Diranno che quando parla Prodi non si capisce un cazzo e quindi a casa perchè non se ne può più!.
Fede, dopo un servizio di 45 minuti sul Governo che ormai sta per cadere, manderà una conferenza stampa di Silvio di 4 ore in prime time.
Alla fine la procura di Brescia chiamerà a giudizio Papparella per atti osceni in luogo pubblico, telefonate intercettate dove il gup insulta una porca incontrata in chat fino all'orgasmo e perchè soprpreso nell'aula di scenze del figlio mentre disturbava il ciclo mestruale delle formiche in osservazione.
E al grido di "chi non salta Comunista è-è!" i capigruppo di camera e senato del cdx a Camere riunite in diretta televisiva, stenderanno striscioni con scritto:
"Va a laurà, barbùn",
mentre Borghezio vicino al microfono di Bertinotti si diverte a fare scoregge con le ascelle pittate di verde uralndo:
"D'Alema terrone!".
Orgogliosi di un leader così. :cool:
Perchè rappresenta metà Italia.
fg
Alla fine la procura di Brescia chiamerà a giudizio Papparella per atti osceni in luogo pubblico, telefonate intercettate dove il gup insulta una porca incontrata in chat fino all'orgasmo e perchè soprpreso nell'aula di scenze del figlio mentre disturbava il ciclo mestruale delle formiche in osservazione.
Alta poesia direi...
bellissima fabio, davvero
luvi postala nel ds, va ricordata :D :O
luvi postala nel ds, va ricordata :D :O
stampala e appendila nella stanza del bottone...
stampala e appendila nella stanza del bottone...
:confused:
Questa giustizia a orologieria manda gli avvisi sempre al momento sbagliato , qual è quindi il momento giusto per mandare una carta a Silvio ?
Il 30 Febbraio ?
dantes76
31-10-2006, 15:10
Alta poesia direi...
Realta' si legge
matteo10
31-10-2006, 15:15
Posso capire (?) che godiate ma che crediate sia casuale no... ;)
Posso capire (?) che godiate
Chi sta godendo e per cosa?
:confused:
ma che crediate sia casuale no... ;)
:rolleyes:
Ma almeno un minimo di informazione prima di postare l'ennesimo slogan copia e incolla.......
Vai a leggerti qualche articolo sulla vicenda, leggi bene anche le date e poi magari....ripassa con qualcosa di diverso dai triti slogan.
Ciao
Ciao
Federico
P.S. basta leggere l'articolo di Repubblica di ieri e seguire i link agli articoli passati per scoprire che la vicenda è nota all'opinione pubblica - almeno a chi si informa - sin dal marzo 2005
Per chi crede ancora al complotto comunista e alla giustizia ad orologeria
L’inchiesta si è aperta in seguito alla scoperta di una lettera indirizzata da Mills al suo commercialista Bob Drennan, in cui l'avvocato inglese, spaventato per un'indagine avviata nel gennaio 2004 dal fisco inglese, ammette di aver ricevuto 600 mila dollari dalla Fininvest alla vigilia delle sue testimonianze dinanzi al Tribunale di Milano (il 20/11/1997 nel dibattimento sulle tangenti Fininvbest alla Guardia di Finanza e il 12 dicembre 1998 al processo All Iberian) e ripercorre i suoi rapporti con Berlusconi e il gruppo Fininvest. Il documento, datato 2 febbraio 2004, è stato consegnato da Drennan agli investigatori del Serious Fraud Office. Eccolo:
Caro Bob,
in breve i fatti rilevanti si possono cosi riassumere: nel 1996 mi sono ritrovato con un dividendo di circa 1,5 milioni di sterline, al netto delle tasse e degli onorari dovuti, proveniente dalle società di Mr B. Ogni mia azione è stata condotta a titolo personale: io mi sono accollato tutti i rischi tenendone lontani i miei soci [dello studio legale, nda]. Saggiamente o meno, ho informato i miei soci di quello che avevo fatto e, dal momento che per loro si trattava sostanzialmente di un guadagno inaspettato, mi ero offerto di corrispondergli (penso) circa 50 mila o 100 mila sterline a testa, il che mi sembrava un gesto alquanto generoso. Ciò dimostra quanto ci si possa sbagliare, visto che loro insistettero sul fatto che la transazione avrebbe dovuto essere trattata alla stregua di un profitto della società. Per evitare controversie legali (ci eravamo appena fusi con Whiters) acconsentii a depositare la somma nella mia banca fino al momento in cui loro si fossero convinti che non sarebbe più stata reclamata da terzi. Nel 2000 fu chiaro che non ci sarebbe stata nessuna domanda da parte di terzi (io ne ero sempre stato perfettamente consapevole) ed i soldi furono prelevati dalla banca e distribuiti; io mi tenni poco meno di 500 mila sterline su quelli che erano ormai diventati 2 milioni di sterline. Cosi tutti quei rischi e costi per un magro compenso. Il costo più grosso fu quello di lasciare Whiters. Non mi fu chiesto di lasciare, ma io mi sentivo decisamente a disagio li - non da ultimo perché i miei soci di Mackenzie Mills si erano accaparrati la maggior parte dei benefici a rischio zero - tanto che non potevo
davvero restare.
Nel 1998-99 e 2000 lavorai autonomamente ed era evidente che i processi sarebbero proseguiti, ci sarebbero stati avvocati da pagare e ci sarebbe sempre stato il rischio di essere accusato di qualcosa, che è proprio quello che sta per succedere ora, in seguito all'ultima indagine della quale sei al corrente. Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. e loro conoscevano la mia situazione. Erano consapevoli, in particolare, di come i miei soci si fossero intascati la maggior parte del dividendo; sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari furono messi in un hedge fund e mi fu detto che sarebbero stati a mia disposizione, se ne avessi avuto bisogno (i soldi furono collocati nel fondo perché la persona collegata all'organizzazione di B. era qualcuno con il quale avevo discusso in molte occasioni di questo fondo, e si trattava di un modo indiretto per rendere disponibile la somma). Per ovvie ragioni (io in quel momento ero ancora un testimone dell'accusa, ma la mia testimonianza era già stata resa), era necessario che tutto fosse fatto con discrezione. E questa era una strada indiretta per raggiungere lo scopo.
Alla fine del 2000 volevo investire in un altro fondo e la mia banca mi fece un prestito per l'ammontare, garantito dalla mia abitazione età, di circa 650 mila euro. Io l'ho ripagato liquidando i 600 mila dollari. Allego una copia del conto in dollari. Consideravo il pagamento come un regalo. Di cos'altro poteva trattarsi? Non ero un loro dipendente, non li rappresentavo, non stavo facendo nulla per loro, avevo già reso la mia testimonianza ma sussisteva ancora il rischio di futuri costi legali (cosi come ce ne erano già stati) e di una grossa dose di ansia (che certamente c'è stata). La faccenda proseguiva da otto anni. Il mio contatto era consapevole del fatto che la mia capacità di generare reddito era stata danneggiata e nel 1998 e 1999 fu in grado di inviare fatture a certe società, fatture che furono pagate ed aumentarono il mio reddito. Ma questo era diverso. Dal momento che ero sicuro del fatto che la mia posizione fiscale relativamente al capital gain fosse complessivamente negativa, stupidamente non ho dichiarato nessuna transazione. Se qualcuna di esse fosse guardata da vicino (ad esempio: da dove arrivarono i soldi per comprare le azioni della Centurion?), sono ovviamente preoccupato di come comportarmi e gestire al meglio questa situazione. Allego i documenti fondamentali.
Sinceramente
David Mills
Il 18 luglio 2004, negli uffici della Procura di Milano, i pm esibiscono a Mills la lettera e il legale crolla ed ammette:
Nell'autunno del '99 Carlo Bernasconi [il responsabile per la Fininvest dell'acquisto dei diritti tv, nda] mi disse che Silvio Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro
Fabiaccio
31-10-2006, 15:39
devo tirare fuori la lista del perfetto tempismo dei magistrati nei confronti di Berlusconi a partire dal famoso avviso di garanzia durante il G7?
Non mi sembra il caso, è ormai palese.
Comunque non ti preoccupare , continui ad avere ragione tu .....
:muro: :muro: :muro: :muro: non ti sforzare, ti ha smentito chiunque :)
oscuroviandante
31-10-2006, 15:54
:muro: :muro: :muro: :muro: non ti sforzare, ti ha smentito chiunque :)
ce l'hai con me o che cosa?
questo cacchio di tono tienilo con qualcun'altro.
devo tirare fuori la lista del perfetto tempismo dei magistrati nei confronti di Berlusconi a partire dal famoso avviso di garanzia durante il G7?
Non mi sembra il caso, è ormai palese.
Comunque non ti preoccupare , continui ad avere ragione tu .....
Se uno fosse una brava persona non avrebbe di questi problemi, mentre se commette reati da almeno 20 anni non c'e' da stupirsi se spuntano processi in qualsiasi momento. Oltretutto Mr. B. ha ridotto ad un terzo il tempo previsto per le indagini preliminari e varato un bel decreto che permette di ricusare la corte a proprio piacimento (dopo il primo rifiuto sono partiti col numero due); cerca di capire i magistrati, non appena si apre l'indagine si muovono di fretta e furia per evitare l'archiviazione del caso (prima) o la prescrizione (poi).
oscuroviandante
31-10-2006, 16:24
Se uno fosse una brava persona non avrebbe di questi problemi, mentre se commette reati da almeno 20 anni non c'e' da stupirsi se spuntano processi in qualsiasi momento. Oltretutto Mr. B. ha ridotto ad un terzo il tempo previsto per le indagini preliminari e varato un bel decreto che permette di ricusare la corte a proprio piacimento (dopo il primo rifiuto sono partiti col numero due); cerca di capire i magistrati, non appena si apre l'indagine si muovono di fretta e furia per evitare l'archiviazione del caso (prima) o la prescrizione (poi).
Posso anche essere d'accordo con te.
Ma il fatterello delle indagini o rinvii a giudizio che partivano guardacaso a ridosso di elezioni o altre occasioni, è precedente alla "manipolazione" dei tempi per le I.P. o presunte leggi ad personam.
Posso anche essere d'accordo con te.
Ma il fatterello delle indagini o rinvii a giudizio che partivano guardacaso a ridosso di elezioni o altre occasioni, è precedente alla "manipolazione" dei tempi per le I.P. o presunte leggi ad personam.
Quindi non importa se e' un delinquente, perche', poverino, lo processano giusto quando la sua carriera politica potrebbe fare un balzo in avanti.
Ho inteso correttamente?
oscuroviandante
31-10-2006, 16:36
Quindi non importa se e' un delinquente, perche', poverino, lo processano giusto quando la sua carriera politica potrebbe fare un balzo in avanti.
Ho inteso correttamente?
No , non ho detto assolutamente che non importa se è un delinquente o no.
Solo che mi ha lasciato sempre perplesso l'assoluto tempismo della magistratura.
bertoz85
31-10-2006, 17:28
In effetti voi, suoi sostenitori, continuate sempre a ignorare il passato da missionario ( :stordita: ) di mr.B e attraete sempre l'attenzione verso processi (a volte soltanto sospetti) che implicano qualche personaggio di sinistra.
Non sono meno importanti, ma sono di certo in numero inferiore se consideriamo quello che da solo mr.B è riuscito a rubare.
Già questa è una buona ragione per non lasciarlo governare.
No , non ho detto assolutamente che non importa se è un delinquente o no.
Solo che mi ha lasciato sempre perplesso l'assoluto tempismo della magistratura.
Puo' darsi, ma anche se fosse voluto non e' granche' importante, anche alla luce delle decine di campagne di Mr. B. atte a screditare la magistratura.
DonaldDuck
31-10-2006, 17:49
stampala e appendila nella stanza del bottone...
*
DonaldDuck
31-10-2006, 17:55
Questa giustizia a orologieria manda gli avvisi sempre al momento sbagliato , qual è quindi il momento giusto per mandare una carta a Silvio ?
Il 30 Febbraio ?
http://img436.imageshack.us/img436/8233/0422023kz9.jpg
Vedi un pò tu.
DonaldDuck
31-10-2006, 17:56
Realta' si legge
Quella virtuale però.
DonaldDuck
31-10-2006, 18:03
Posso capire (?) che godiate ma che crediate sia casuale no... ;)
Pensa che non appena si è alzato il polverone (creato ad arte) delle intrusioni telematiche il primo nome che è venuto in mente a Fassino durante una conferenza stampa è stato proprio quello di Berlusconi e la sua legislatura :D. Salvo poi rimangiarsi tutto non appena accertato che erano stati spiati sia lui che Tremonti :sofico: . E' un chiodo fisso. Erano calati i consensi su Forza Italia? Ed ora li stanno tirando su alla grande complice anche una finanziaria scritta sulla carta igienica. Ovvio poi che la gente non è stupida e sento sempre più persone che avevano dato il voto al csx che si taglierebbero una mano :p
DonaldDuck
31-10-2006, 18:05
P.S. basta leggere l'articolo di Repubblica di ieri e seguire i link agli articoli passati per scoprire che la vicenda è nota all'opinione pubblica - almeno a chi si informa - sin dal marzo 2005
Oppure andare a vedere che le indagini sulle intrusioni telematiche erano iniziate nel 2001 e guarda caso...
DonaldDuck
31-10-2006, 18:09
Quindi non importa se e' un delinquente, perche', poverino, lo processano giusto quando la sua carriera politica potrebbe fare un balzo in avanti.
Ho inteso correttamente?
Ad esempio per allentare la pressione sul governo riguardo la finanziaria.
Vedi un pò tu.
Vedo solo uno sproloquio di post che tentano di cambiare discorso :mc:
Perchè invece non ci spieghi perchè Berlusconi Silvio ha versato 600.000 $$ , nelle tasche di Mills ?
DonaldDuck
31-10-2006, 18:37
Vedo solo uno sproloquio di post che tentano di cambiare discorso :mc:
Pensala come vuoi, il giochino è vecchio. Non prende più nessuno alla sprovvista. Aspè: Berlusconi è stato responsabile anche dello tsunami. Aveva starnutito.
Pensala come vuoi, il giochino è vecchio. Non prende più nessuno alla sprovvista. Aspè: Berlusconi è stato responsabile anche dello tsunami. Aveva starnutito.
Pensala come vuoi, il giochino è vecchio. Non prende più nessuno alla sprovvista. Qui si discute dei soldi che Berlusconi ha dato a Mills .
Fabiaccio
31-10-2006, 19:13
ce l'hai con me o che cosa?
questo cacchio di tono tienilo con qualcun'altro.
che tono? :confused:
rispondevo semplicemente ai tuoi post :rolleyes:
se ti ho offeso scusa...
Pensala come vuoi, il giochino è vecchio. Non prende più nessuno alla sprovvista. Qui si discute dei soldi che Berlusconi ha dato a Mills .
E del perche' non voglia la corte che lo ha rinviato a giudizio per i casi AllIberian/GDF... Forse perche' sono documentati su come sono andate le cose?
DonaldDuck
31-10-2006, 19:44
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=130098
Cavalleria giudiziaria
La cavalleria togata, specializzata nell'assalto all'arma cavillosa, non riposa mai, perlustra l'area della politica italiana per andare in soccorso di quella sinistra che dovrebbe garantire al Paese sorti magnifiche e progressive. La cavalleria giudiziaria ha da tempo un suo nemico-bersaglio, Silvio Berlusconi, e sempre lo carica per costringerlo a uscire dal campo. L'uomo è tenace, spesso la cavalleria deve tornare ai Palazzacci a lancia bassa, ma non per questo rinuncia. E così, Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio. Da un giudice ricusato due volte che, a rigor di diritto, non avrebbe potuto farlo. Ci sarà un giudice a Roma? Lo speriamo. Ci si chiede la ragione profonda dell'accanimento di certe toghe. La lettura dei giornali aiuta a capire i tempi e i modi di quest'ultima carica. Il consenso per Romano Prodi nel Paese è precipitato, l'invenzione di un complotto non è valsa a nulla, la débâcle continua. E allora diventa logico - in tanta distorsione antidemocratica - attaccare Berlusconi. O no?
:sofico:
Fabiaccio
31-10-2006, 19:45
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=130098
:sofico:
strano che una rivista finanziata dal berluska e con 2 suoi figli a collaborare si esprima così :rolleyes:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=130098
:sofico:
Leggi bene: sono tutte chiacchiere, non dice mica che e' innocente, non dimostra che le accuse siano inventate ed i magistrati prezzolati, parla di complotto, ma di prove manco l'ombra; piuttosto dice che gli hanno rifiutato una volta di cambiare giudice (e mi auguro che ne segua una seconda), oppure che la cosa puo' fare comodo a Prodi. La deposizione di Mills e la denuncia alla finanza inglese, quelle sono vere. E' un articolo fuffa, ci vogliono prove per dimostrare una cosa.
DonaldDuck
31-10-2006, 19:57
Una persona davvero attendibile stò Mills :D :mc:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/27/ferrarella.shtml
La Procura di Milano ha recuperato la relazione. «Il Cavaliere discusse come allontanare se stesso dalla galassia offshore»
Mills: «Parlai con Berlusconi di All Iberian»
L'avvocato contraddice l'ex premier. L'ammissione agli ispettori del fisco inglese nel 2004
MILANO — «All'epoca della perquisizione del Serious Fraud Office» a Londra nell'aprile 1996 (inizio dell'inchiesta All Iberian sulle società offshore della Fininvest, ndr), «Berlusconi ha discusso con Mills che cosa si sarebbe potuto fare per frapporre ulteriore distanza fra se stesso e quelle società». Parole dell'avvocato David Mills (l'architetto societario di quelle offshore Fininvest) agli ispettori del Fisco inglese, che così ne riassunsero le risposte alle domande postegli martedì 22 luglio 2004 a Bristol in una procedura di accertamento fiscale.
Ma come? Mills? «Non lo conosco, mai incontrato», aveva ripetuto Silvio Berlusconi per anni, ancora lo scorso 29 dicembre in Consiglio dei Ministri. E per quel sistema di società offshore costruito da Mills all'inizio anni '90 per Fininvest attorno alla galassia All Iberian, Berlusconi aveva coniato nel 2000 una delle sue più trancianti battute: «Con il mio senso estetico, non avrei mai accettato una società con quel nome».
Mills stesso, salvo una manciata di secondi al telefono nel novembre 1995 e un fugace passaggio ad Arcore, aveva sempre negato d'aver mai incrociato Berlusconi, e soprattutto d'aver mai parlato direttamente con lui di All Iberian: giurandolo addirittura ai giudici del suo Paese, quando per lui a Londra nel marzo 2003 da Milano si era spostato in trasferta il processo Sme.
E invece, ecco ora spuntare davvero un incontro di Berlusconi con Mills. Già nel 1996. Proprio per studiare come allontanare da sé (« to further distance himself ») quelle offshore di cui all'epoca Fininvest negava la riferibilità. E proprio nei mesi caldi dell'avvio dell'inchiesta All Iberian, finita con la prescrizione in appello nel 1999 del finanziamento illecito a Craxi dopo l'iniziale condanna in primo grado a 2 anni e 4 mesi; e con il proscioglimento nel 2005 dal falso in bilancio per 1.000 miliardi di lire «perché il fatto non è più previsto come reato» dalla nuova legge introdotta dal governo Berlusconi.
Fa così un certo effetto, a distanza di tanti anni e a processo finito, che Mills agli ispettori del Fisco inglese ammetta candidamente che, delle «35-40 società offshore costituite con la galassia Fininvest, metà di esse divennero parte del gruppo Fininvest consolidato, e metà no»; o che definisca «una decisione disperatamente sbagliata», fatta all'epoca «per lealtà verso il cliente», quella d'aver «accettato di andare al fisco per dire che era lui (Mills, ndr) ad avere il controllo e la gestione delle offshore». Così come colpisce che Mills, circa le sue tre testimonianze a Milano nei processi a Berlusconi nel 1997, 1998 e 2003, rivendichi d'aver «risposto completamente in modo veritiero» (senza cioè dire mai il falso), ma ammetta d'aver «evitato di coinvolgere il proprio cliente». Come? «Trattenendo qualcosa di ciò che sapeva», perché «i fatti totali avrebbero causato davvero molti più seri imbarazzi in quel momento a Mr. Berlusconi». Come riassumono gli ispettori del Fisco inglesi, Mills «economizzando sulla verità ha reso la vita molto più facile per Mr. Berlusconi».
Il contenuto di questa « interview », fatta nel 2004 dal Fisco inglese a Mills, è stato recuperato dalla Procura di Milano che lo ha ora depositato alle difese di Berlusconi e Mills, già accusati (udienza preliminare dal 5 giugno) l'uno di aver corrotto l'altro con 600 mila dollari intermediati dallo scomparso manager Fininvest Carlo Bernasconi in relazione a due (1997 e 1998) delle tre deposizioni di Mills in tribunale.
Al Fisco inglese, Mills ribadisce di escludere d'aver avuto i 600 mila dollari da Berlusconi. Conferma che li ebbe da Bernasconi, ma cambia versione sul motivo: un ringraziamento di Bernasconi per una felice speculazione su «hedge found» resa possibile da una preziosa «dritta» che Mills dice d'aver dato a Bernasconi dopo averla ricevuta da un «amico avvocato in pensione, Palladino»: cognome del custode delle azioni Enimont, arrestato nel 1993 e condannato per aver corrotto il giudice Diego Curtò.
Nel novembre 2004, però, come già ai pm milanesi, Mills ritratta pure con il Fisco inglese: i 600 mila dollari diventano soldi non più di Bernasconi, bensì di un cliente, l'armatore Diego Attanasio. Ma Mills cambia versione anche nel ritrattare: ai pm parla di soldi in custodia da Attanasio nel quadro di compravendite di navi, al Fisco inglese racconta invece d'un prestito da Attanasio. Peccato che Attanasio (che già l'aveva smentito sulla prima versione, spiegando che Mills gli aveva fatto firmare dei fogli in bianco), lo smentisca ora in un nuovo interrogatorio: nessun prestito, testimonia.
Luigi Ferrarella
Una persona davvero attendibile stò Mills :D :mc:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/27/ferrarella.shtml
E' uno che prima parla e poi si morde la lingua.
DonaldDuck
31-10-2006, 20:11
Toh! Alla vigilia delle scorse elezioni politiche :read:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/16/mediaset.shtml
L'avvocato inglese David Mills avrebbe fatto false dichiarazioni
Chiusa l'inchiesta sui diritti tv Mediaset, Berlusconi accusato di corruzione
Il legale del premier Ghedini: «Straordinario che la Procura arrivi a una conclusione proprio a pochi giorni dalla campagna elettorale» Chiuse le indagini dei pm milanesi Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale sulla presunta corruzione in atti giudiziari dell'avvocato inglese David Mills da parte di Silvio Berlusconi. Una costola dell'inchiesta principale sulla compravendita di diritti cinematografici e televisivi da parte di Mediaset, nell'ambito della quale al premier è stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini, in base all'articolo 415 bis del codice di Procedura Penale, che, di norma, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Le accuse nei confronti dei due indagati: il legale avrebbe fatto false dichiarazioni in due processi milanesi (Guardia di Finanza il 20 novembre del '97 e All Iberian il 12 dicembre '98) in cambio di 580 mila euro (400mila sterline) provenienti da Berlusconi. Al termine del processo per le tangenti alla Guardia di Finanza, Berlusconi fu assolto, mentre per quello All Iberian è stato assolto perchè i fatti non sono più previsti come reato dalla legge.
Nei giorni scorsi a Londra erano stati perquisiti, su ordine dei magistrati lombardi, l'ufficio di Mills in St. James Street e la sua abitazione in Ravenesey Street. Gli inquirenti cercavano altre carte ed hanno agito, si è saputo, nel rispetto del ruolo pubblico e professionale della moglie di Mills, Tessa Jowell, che, oltre a essere avvocato, è anche ministro della Cultura del governo di Tony Blair. Ad assistere i magistrati milanesi c'erano gli agenti della Metropolitan Police. Mills, al Financial Times, che per primo ha dato notizia della perquisizione, ha spiegato di aver fornito «prove abbondanti dell'infondatezza dell'accusa».
Che le accuse siano infondate lo sostiene anche il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, il quale trova «straordinario» che la Procura abbia chiuso le indagini «a pochi giorni dalla campagna elettorale». «Considerato che si tratta di una inchiesta che dura da molti anni - ha aggiunto Ghedini - e che giunge a conclusione proprio ora». «Nel merito - ha concluso il legale - faremo copia degli atti e verificheremo le accuse. Auspico che la Procura, all'esito delle nostre verifiche e delle indagini difensive, voglia chiedere l' archiviazione per una vicenda assolutamente insussistente».
17 febbraio 2006
Fabiaccio
31-10-2006, 20:13
Toh! Alla vigilia delle scorse elezioni politiche :read:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/16/mediaset.shtml
invece immagino sia regolare questo:
All Iberian, finita con la prescrizione in appello nel 1999 del finanziamento illecito a Craxi dopo l'iniziale condanna in primo grado a 2 anni e 4 mesi; e con il proscioglimento nel 2005 dal falso in bilancio per 1.000 miliardi di lire «perché il fatto non è più previsto come reato» dalla nuova legge introdotta dal governo Berlusconi.
specchi al capolinea :)
DonaldDuck
31-10-2006, 20:14
E' uno che prima parla e poi si morde la lingua.
Ma forse è uno che straparla ;)
Toh! Alla vigilia delle scorse elezioni politiche :read:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/16/mediaset.shtml
Non ho interesse per il tempismo dei magistrati, se anche fosse voluta la cosa non costituisce reato. Voglio che tu mi provi la falsita' delle accuse mosse verso Silvio, quello che hai postato finora o non dice nulla (Il Giornale) o mi racconta come sta andando il processo, dalle prime dichiarazioni (che sono fondate) alle ultime (che non stanno in piedi). Ma della falsita' delle accuse e della fondatezza del complotto non vedo nulla.
DonaldDuck
31-10-2006, 20:15
invece immagino sia regolare questo:
specchi al capolinea :)
Allora attento a non cadere :D
DonaldDuck
31-10-2006, 20:18
Non ho interesse per il tempismo dei magistrati, se anche fosse voluta la cosa non costituisce reato. Voglio che tu mi provi la falsita' delle accuse mosse verso Silvio, quello che hai postato finora o non dice nulla (Il Giornale) o mi racconta come sta andando il processo, dalle prime dichiarazioni (che sono fondate) alle ultime (che non stanno in piedi). Ma della falsita' delle accuse e della fondatezza del complotto non vedo nulla.
Forse perchè porti gli occhiali scuri ;). E comunque di complotto ne stai parlando tu. Io osservavo il tempismo ed ho riportato alcuni articoli.
Fabiaccio
31-10-2006, 20:22
Allora attento a non cadere :D
ehm era riferito a te :stordita:
Forse perchè porti gli occhiali scuri ;).
? Riportami una frase che mi dica: dal documento X si evince che le tali persone col tal metodo hanno messo in piedi questa storia. Ho letto stralci delle testimonianze di Mills, le dichiarazioni di Berlusconi, Ghedini e berlusconiani, ho letto le richieste del GUP, c'e' pure scritto che i magistrati hanno avuto un ottimo tempismo. Ma prove che dimostrino la falsita' delle accuse e che invece spieghino come e' costituita la congiura non ce ne sono. Se per caso avessi letto male, trascrivimi le frasi clou.
Un complotto deve per forza basarsi su accuse false, se le accuse sono fondate si chiama semplicemente processo, cosa normale per chi commette un reato e viene scoperto.
Vedo solo uno sproloquio di post che tentano di cambiare discorso :mc:
Perchè invece non ci spieghi perchè Berlusconi Silvio ha versato 600.000 $$ , nelle tasche di Mills ?
.
DonaldDuck
31-10-2006, 20:28
ehm era riferito a te :stordita:
Ooops :eek: :)
Vedo solo uno sproloquio di post che tentano di cambiare discorso :mc:
Perchè invece non ci spieghi perchè Berlusconi Silvio ha versato 600.000 $$ , nelle tasche di Mills ?
*
DonaldDuck
31-10-2006, 22:13
*
*
In Svezia si dimettono i ministri beccati a non pagare il canone TV, in Italia un individuo del genere è stato PdC e la gente lo vota ancora ... siamo proprio un paese senza speranze :(
*
Che cosa vuoi dirmi? Potresti pure spiegarti meglio.
Mi sono limitato a quotare anch'io Cfranco e la sua domanda: "Perchè invece non ci spieghi perchè Berlusconi Silvio ha versato 600.000 $$ , nelle tasche di Mills ?" Grazie
DonaldDuck
31-10-2006, 22:37
Mi sono limitato a quotare anch'io Cfranco e la sua domanda: "Perchè invece non ci spieghi perchè Berlusconi Silvio ha versato 600.000 $$ , nelle tasche di Mills ?" Grazie
Cosa ti dovrei spiegare su un personaggio inattendibile come Mills? Così andate avanti altre 6 pagine ponendo la stessa domanda come un disco incantato? Una serie di procedimenti che vanno avanti da anni e che periodicamente vengono rispolverati, basati su una persona che dice tutto ed il contrario di tutto. Poveri soldi dei contribuenti. E poi si parla degli sprechi.
Cosa ti dovrei spiegare su un personaggio inattendibile come Mills? Così andate avanti altre 6 pagine ponendo la stessa domanda come un disco incantato? Una serie di procedimenti che vanno avanti da anni e che periodicamente vengono rispolverati, basati su una persona che dice tutto ed il contrario di tutto. Poveri soldi dei contribuenti. E poi si parla degli sprechi.
Non hai risposto. I 600 mila dollari Mills li ha presi e sua moglie, Tessa Jowell, Ministro della Cultura del Governo Blair ha firmato una serie di mutui immobiliari per coprire l'origine della somma.
E' inattendibile? Io direi reticente. Ha semplicemete ritrattato quanto è emerso dalla sua lettera al suo fiscalista da me già postata e che costituisce una confessione in piena regola.
Ma chi è David Mills?
David Mackenzie Donald Mills, è un avvocato londinese che ha lavorato per la Fininvest dagli anni 80 e ha rivelato ai giudici di aver costituito nel 1989 sia All Iberian sia molte altre società off-shore domiciliate nelle Isole del Canale, nelle Isole Vergini e in altri paradisi fiscali, su ordine della Carnaggi e di Giorgio Vanoni, il responsabile del comparto estero del gruppo Berlusconi. Ali Iberian fu costituita con azioni registrate in relazione alle quali figurava una dichiarazione di «trust» in favore di Giancarlo Foscale [il cugino di Berlusconi], indicato da Candia Carnaggi come «persona simbolo della Fininvest».
All Iberian originariamente avrebbe dovuto operare nella commercializzazione di film, come società consolidata - cioè registrata a bilancio - della Fininvest. Poi però i programmi cambiarono. E Vanoni cominciò a utilizzarla, scrivono i giudici con il dichiarato intento di servirsene per effettuare acquisti alla Borsa di Milano, eludendo la normativa Consob che impone di dichiarare l'acquisto di pacchetti azionari superiori al 2 per cento del capitale delle società quotate.
Fu così che All Iberian cominciò a svolgere il ruolo «di tesoreria del gruppo di società», cioè delle off-shore (una decina) che Mills aveva costituito per conto della Fininvest. Tra la «Silvio Berlusconi Finanziaria Sa», una società lussemburghese regolarmente registrata a bilancio, e All Iberian c'erano rapporti economici. Molto denaro usciva dai conti aperti in Lussemburgo, transitava su quelli di un'altra off-shore aperti dalla Fininvest alle Isole Vergini, la Principal Finance, e approdava infine ad All Iberian.
Il 7 novembre 2004 Mills consegna in Procura un memoriale con cui cerca di ritrattare la sua confessione. Sostiene che i 600 mila dollari gli furono consegnati da un altro cliente italiano, Diego Attanasio, un armatore condannato a Napoli in primo grado per corruzione. Consegna nuovi documenti e cita come testimoni in suo favore altri due clienti: Flavio Briatore e Paolo Marcucci. Ma i tre, interrogati, lo smentiscono su tutta la linea. Pure Mills, del resto, alla propria ritrattazione sembra credere poco. Tanto che nel memoriale giustifica cosi la lettera-confessione al proprio commercialista e le prime dichiarazione ai pm:
All'epoca, per una ragione di scrupolo che oggi faccio in parte fatica pure io a comprendere, avevo ritenuto opportuno occultare il nome del soggetto che effettivamente mi aveva corrisposto la regalia, e al suo posto avevo individuato un altro mio amico, Carlo Bernasconi, che ritenevo altrettanto credibile come fonte del regalo.
Un fatto è sicuro: Mills si è incontrato più di una volta con Berlusconi o con suoi emissari mentre, negli anni 90, veniva ascoltato come testimone dai magistrati. A dimostrarlo ci sono altri documenti sequestrati in casa sua e in un suo computer dalla polizia inglese, o acquisiti direttamente presso gli uffici del fisco di Sua Maestà.
Agli atti è finita anche una relazione degli ispettori delle tasse, in cui i funzionari riassumono un colloquio domanda-risposta avuto con Mills il 22 luglio 2004 (quattro giorni dopo la sua prima confessione davanti ai pm di Milano). Nel documento si legge, tra l'altro: «all'epoca della perquisizione del Serious Fraud Office» [a Londra, nell'aprile 1996, inizio ufficiale dell'inchiesta All Iberian, sulle società off-shore della Fininvest, nda], Berlusconi ha discusso con Mills che cosa si sarebbe potuto fare per frapporre ulteriore distanza fra se stesso e quelle società». Una dichiarazione in netto contrasto con tutte le prese di posizione pubbliche del Cavaliere. Mills? «Non lo conosco, mai incontrato», ha ripetuto Silvio Berlusconi per anni, negando anche di aver mai saputo nulla di All Iberian.
DonaldDuck
31-10-2006, 23:32
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/27/ferrarella.shtml
La Procura di Milano ha recuperato la relazione. «Il Cavaliere discusse come allontanare se stesso dalla galassia offshore»
Mills: «Parlai con Berlusconi di All Iberian»
L'avvocato contraddice l'ex premier. L'ammissione agli ispettori del fisco inglese nel 2004
MILANO — «All'epoca della perquisizione del Serious Fraud Office» a Londra nell'aprile 1996 (inizio dell'inchiesta All Iberian sulle società offshore della Fininvest, ndr), «Berlusconi ha discusso con Mills che cosa si sarebbe potuto fare per frapporre ulteriore distanza fra se stesso e quelle società». Parole dell'avvocato David Mills (l'architetto societario di quelle offshore Fininvest) agli ispettori del Fisco inglese, che così ne riassunsero le risposte alle domande postegli martedì 22 luglio 2004 a Bristol in una procedura di accertamento fiscale.
Ma come? Mills? «Non lo conosco, mai incontrato», aveva ripetuto Silvio Berlusconi per anni, ancora lo scorso 29 dicembre in Consiglio dei Ministri. E per quel sistema di società offshore costruito da Mills all'inizio anni '90 per Fininvest attorno alla galassia All Iberian, Berlusconi aveva coniato nel 2000 una delle sue più trancianti battute: «Con il mio senso estetico, non avrei mai accettato una società con quel nome».
Mills stesso, salvo una manciata di secondi al telefono nel novembre 1995 e un fugace passaggio ad Arcore, aveva sempre negato d'aver mai incrociato Berlusconi, e soprattutto d'aver mai parlato direttamente con lui di All Iberian: giurandolo addirittura ai giudici del suo Paese, quando per lui a Londra nel marzo 2003 da Milano si era spostato in trasferta il processo Sme.
E invece, ecco ora spuntare davvero un incontro di Berlusconi con Mills. Già nel 1996. Proprio per studiare come allontanare da sé (« to further distance himself ») quelle offshore di cui all'epoca Fininvest negava la riferibilità. E proprio nei mesi caldi dell'avvio dell'inchiesta All Iberian, finita con la prescrizione in appello nel 1999 del finanziamento illecito a Craxi dopo l'iniziale condanna in primo grado a 2 anni e 4 mesi; e con il proscioglimento nel 2005 dal falso in bilancio per 1.000 miliardi di lire «perché il fatto non è più previsto come reato» dalla nuova legge introdotta dal governo Berlusconi.
Fa così un certo effetto, a distanza di tanti anni e a processo finito, che Mills agli ispettori del Fisco inglese ammetta candidamente che, delle «35-40 società offshore costituite con la galassia Fininvest, metà di esse divennero parte del gruppo Fininvest consolidato, e metà no»; o che definisca «una decisione disperatamente sbagliata», fatta all'epoca «per lealtà verso il cliente», quella d'aver «accettato di andare al fisco per dire che era lui (Mills, ndr) ad avere il controllo e la gestione delle offshore». Così come colpisce che Mills, circa le sue tre testimonianze a Milano nei processi a Berlusconi nel 1997, 1998 e 2003, rivendichi d'aver «risposto completamente in modo veritiero» (senza cioè dire mai il falso), ma ammetta d'aver «evitato di coinvolgere il proprio cliente». Come? «Trattenendo qualcosa di ciò che sapeva», perché «i fatti totali avrebbero causato davvero molti più seri imbarazzi in quel momento a Mr. Berlusconi». Come riassumono gli ispettori del Fisco inglesi, Mills «economizzando sulla verità ha reso la vita molto più facile per Mr. Berlusconi».
Il contenuto di questa « interview », fatta nel 2004 dal Fisco inglese a Mills, è stato recuperato dalla Procura di Milano che lo ha ora depositato alle difese di Berlusconi e Mills, già accusati (udienza preliminare dal 5 giugno) l'uno di aver corrotto l'altro con 600 mila dollari intermediati dallo scomparso manager Fininvest Carlo Bernasconi in relazione a due (1997 e 1998) delle tre deposizioni di Mills in tribunale.
Al Fisco inglese, Mills ribadisce di escludere d'aver avuto i 600 mila dollari da Berlusconi. Conferma che li ebbe da Bernasconi, ma cambia versione sul motivo: un ringraziamento di Bernasconi per una felice speculazione su «hedge found» resa possibile da una preziosa «dritta» che Mills dice d'aver dato a Bernasconi dopo averla ricevuta da un «amico avvocato in pensione, Palladino»: cognome del custode delle azioni Enimont, arrestato nel 1993 e condannato per aver corrotto il giudice Diego Curtò.
Nel novembre 2004, però, come già ai pm milanesi, Mills ritratta pure con il Fisco inglese: i 600 mila dollari diventano soldi non più di Bernasconi, bensì di un cliente, l'armatore Diego Attanasio. Ma Mills cambia versione anche nel ritrattare: ai pm parla di soldi in custodia da Attanasio nel quadro di compravendite di navi, al Fisco inglese racconta invece d'un prestito da Attanasio. Peccato che Attanasio (che già l'aveva smentito sulla prima versione, spiegando che Mills gli aveva fatto firmare dei fogli in bianco), lo smentisca ora in un nuovo interrogatorio: nessun prestito, testimonia.
Luigi Ferrarella
DonaldDuck
31-10-2006, 23:35
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/16/mediaset.shtml
L'avvocato inglese David Mills avrebbe fatto false dichiarazioni
Chiusa l'inchiesta sui diritti tv Mediaset, Berlusconi accusato di corruzione
Il legale del premier Ghedini: «Straordinario che la Procura arrivi a una conclusione proprio a pochi giorni dalla campagna elettorale» Chiuse le indagini dei pm milanesi Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale sulla presunta corruzione in atti giudiziari dell'avvocato inglese David Mills da parte di Silvio Berlusconi. Una costola dell'inchiesta principale sulla compravendita di diritti cinematografici e televisivi da parte di Mediaset, nell'ambito della quale al premier è stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini, in base all'articolo 415 bis del codice di Procedura Penale, che, di norma, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Le accuse nei confronti dei due indagati: il legale avrebbe fatto false dichiarazioni in due processi milanesi (Guardia di Finanza il 20 novembre del '97 e All Iberian il 12 dicembre '98) in cambio di 580 mila euro (400mila sterline) provenienti da Berlusconi. Al termine del processo per le tangenti alla Guardia di Finanza, Berlusconi fu assolto, mentre per quello All Iberian è stato assolto perchè i fatti non sono più previsti come reato dalla legge.
Nei giorni scorsi a Londra erano stati perquisiti, su ordine dei magistrati lombardi, l'ufficio di Mills in St. James Street e la sua abitazione in Ravenesey Street. Gli inquirenti cercavano altre carte ed hanno agito, si è saputo, nel rispetto del ruolo pubblico e professionale della moglie di Mills, Tessa Jowell, che, oltre a essere avvocato, è anche ministro della Cultura del governo di Tony Blair. Ad assistere i magistrati milanesi c'erano gli agenti della Metropolitan Police. Mills, al Financial Times, che per primo ha dato notizia della perquisizione, ha spiegato di aver fornito «prove abbondanti dell'infondatezza dell'accusa».
Che le accuse siano infondate lo sostiene anche il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, il quale trova «straordinario» che la Procura abbia chiuso le indagini «a pochi giorni dalla campagna elettorale». «Considerato che si tratta di una inchiesta che dura da molti anni - ha aggiunto Ghedini - e che giunge a conclusione proprio ora». «Nel merito - ha concluso il legale - faremo copia degli atti e verificheremo le accuse. Auspico che la Procura, all'esito delle nostre verifiche e delle indagini difensive, voglia chiedere l' archiviazione per una vicenda assolutamente insussistente».
17 febbraio 2006
DonaldDuck
31-10-2006, 23:41
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/cronaca/allibe2/mills/mills.html
Dai verbali degli interrogatori il verbale con il quale l'avvocato inglese
ammise di aver risparmiato al premier "un mare di guai"
Processo Mediaset, Mills ai giudici
"Ho protetto Berlusconi"
Poi il legale ritrattò: "Riaffermo che le mie precedenti testimonianze
salvo gli inevitabili vuoti di memoria, erano sincere e veritiere".
MILANO - Una dichiarazione dell'avvocato inglese David Mills, contenuta in un verbale di cui le agenzie di stampa sono venute in possesso, conferma la copertura offerta a Silvio Berlusconi. "Non credo occorrano molte parole", ha dichiarato Mills nel corso dell'interrogatorio effettuato il 19 luglio 2004 ai pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale impegnati nell'inchiesta sui diritti tv di Mediaset. "Io - ha detto l'avvocato - sono stato sentito più volte in indagini e processi che riguardavano Silvio Berlusconi e il gruppo Fininvest e, pur non avendo mai detto il falso, ho tentato di proteggerlo nella massima misura possibile e di mantenere laddove possibile una certa riservatezza sulle operazioni che ho compiuto per lui".
Ieri i pm milanesi hanno fatto notificare all'avvocato Mills un avviso di chiusura delle indagini per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. Adesso all'avviso dovrebbe seguire una richiesta di rinvio a giudizio.
Il verbale pubblicato oggi dalle agenzie di stampa si riferisce al momento nel quale all'avvocato venne mostrata dai pm una lettera che egli stesso aveva scritto al proprio commercialista, nella quale spiegava la provenienza di 600.000 dollari che l'accusa ritiene siano stati il compenso prezzo per dichiarazioni false in due processi milanesi a carico dello stesso Berlusconi.
Nella lettera al commercialista del 2 febbraio 2004 l'avvocato, marito di Tessa Jowell, ministro della Cultura del governo Blair, scriveva: "Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. e loro conoscevano la mia situazione. Erano consapevoli, in particolare, di come i miei soci si fossero intascati la maggior parte del dividendo; sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito ma ho superato momenti difficili, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr.B fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo". Mills, però, il 7 novembre successivo, si presentò spontaneamente in procura e sostanzialmente ritrattò queste affermazioni, depositando anche una memoria in cui giustificava la somma sostenendo che si trattasse invece di proventi legati a investimenti in un fondo off-shore, e spiegava: "Non posso che attestare l'assenza di regalie e/o compensi dal gruppo Fininvest e/o di Berlusconi, che non siano quelli puramente professionali da me percepiti". "Riaffermo, inoltre - scrisse ancora nella memoria - con la massima enfasi, che le mie precedenti testimonianze (nei processi, ndr.), salvo gli inevitabili vuoti di memoria, erano sincere e veritiere".
Sia il verbale d'interrogatorio che la memoria sono stati depositati oggi nell'udienza preliminare per il troncone principale del procedimento, che vede imputato, tra gli altri, Silvio Berlusconi per presunte irregolarità nella compravendita di diritti cinematografici e televisivi da parte di Mediaset.
Nel filone riguardante le testimonianze di Mills nei processi Arces+altri e All Iberian, i pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale hanno invece chiuso le indagini con l'avviso rituale, in base all'articolo 415 bis del codice di Procedura Penale che, di norma, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
17 febbraio 2006
DonaldDuck
31-10-2006, 23:43
http://img436.imageshack.us/img436/8233/0422023kz9.jpg
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/27/ferrarella.shtml
La Procura di Milano ha recuperato la relazione. «Il Cavaliere discusse come allontanare se stesso dalla galassia offshore»
Mills: «Parlai con Berlusconi di All Iberian»
L'avvocato contraddice l'ex premier. L'ammissione agli ispettori del fisco inglese nel 2004
MILANO — «All'epoca della perquisizione del Serious Fraud Office» a Londra nell'aprile 1996 (inizio dell'inchiesta All Iberian sulle società offshore della Fininvest, ndr), «Berlusconi ha discusso con Mills che cosa si sarebbe potuto fare per frapporre ulteriore distanza fra se stesso e quelle società». Parole dell'avvocato David Mills (l'architetto societario di quelle offshore Fininvest) agli ispettori del Fisco inglese, che così ne riassunsero le risposte alle domande postegli martedì 22 luglio 2004 a Bristol in una procedura di accertamento fiscale.
Ma come? Mills? «Non lo conosco, mai incontrato», aveva ripetuto Silvio Berlusconi per anni, ancora lo scorso 29 dicembre in Consiglio dei Ministri. E per quel sistema di società offshore costruito da Mills all'inizio anni '90 per Fininvest attorno alla galassia All Iberian, Berlusconi aveva coniato nel 2000 una delle sue più trancianti battute: «Con il mio senso estetico, non avrei mai accettato una società con quel nome».
Mills stesso, salvo una manciata di secondi al telefono nel novembre 1995 e un fugace passaggio ad Arcore, aveva sempre negato d'aver mai incrociato Berlusconi, e soprattutto d'aver mai parlato direttamente con lui di All Iberian: giurandolo addirittura ai giudici del suo Paese, quando per lui a Londra nel marzo 2003 da Milano si era spostato in trasferta il processo Sme.
E invece, ecco ora spuntare davvero un incontro di Berlusconi con Mills. Già nel 1996. Proprio per studiare come allontanare da sé (« to further distance himself ») quelle offshore di cui all'epoca Fininvest negava la riferibilità. E proprio nei mesi caldi dell'avvio dell'inchiesta All Iberian, finita con la prescrizione in appello nel 1999 del finanziamento illecito a Craxi dopo l'iniziale condanna in primo grado a 2 anni e 4 mesi; e con il proscioglimento nel 2005 dal falso in bilancio per 1.000 miliardi di lire «perché il fatto non è più previsto come reato» dalla nuova legge introdotta dal governo Berlusconi.
Fa così un certo effetto, a distanza di tanti anni e a processo finito, che Mills agli ispettori del Fisco inglese ammetta candidamente che, delle «35-40 società offshore costituite con la galassia Fininvest, metà di esse divennero parte del gruppo Fininvest consolidato, e metà no»; o che definisca «una decisione disperatamente sbagliata», fatta all'epoca «per lealtà verso il cliente», quella d'aver «accettato di andare al fisco per dire che era lui (Mills, ndr) ad avere il controllo e la gestione delle offshore». Così come colpisce che Mills, circa le sue tre testimonianze a Milano nei processi a Berlusconi nel 1997, 1998 e 2003, rivendichi d'aver «risposto completamente in modo veritiero» (senza cioè dire mai il falso), ma ammetta d'aver «evitato di coinvolgere il proprio cliente». Come? «Trattenendo qualcosa di ciò che sapeva», perché «i fatti totali avrebbero causato davvero molti più seri imbarazzi in quel momento a Mr. Berlusconi». Come riassumono gli ispettori del Fisco inglesi, Mills «economizzando sulla verità ha reso la vita molto più facile per Mr. Berlusconi».
Il contenuto di questa « interview », fatta nel 2004 dal Fisco inglese a Mills, è stato recuperato dalla Procura di Milano che lo ha ora depositato alle difese di Berlusconi e Mills, già accusati (udienza preliminare dal 5 giugno) l'uno di aver corrotto l'altro con 600 mila dollari intermediati dallo scomparso manager Fininvest Carlo Bernasconi in relazione a due (1997 e 1998) delle tre deposizioni di Mills in tribunale.
Al Fisco inglese, Mills ribadisce di escludere d'aver avuto i 600 mila dollari da Berlusconi. Conferma che li ebbe da Bernasconi, ma cambia versione sul motivo: un ringraziamento di Bernasconi per una felice speculazione su «hedge found» resa possibile da una preziosa «dritta» che Mills dice d'aver dato a Bernasconi dopo averla ricevuta da un «amico avvocato in pensione, Palladino»: cognome del custode delle azioni Enimont, arrestato nel 1993 e condannato per aver corrotto il giudice Diego Curtò.
Nel novembre 2004, però, come già ai pm milanesi, Mills ritratta pure con il Fisco inglese: i 600 mila dollari diventano soldi non più di Bernasconi, bensì di un cliente, l'armatore Diego Attanasio. Ma Mills cambia versione anche nel ritrattare: ai pm parla di soldi in custodia da Attanasio nel quadro di compravendite di navi, al Fisco inglese racconta invece d'un prestito da Attanasio. Peccato che Attanasio (che già l'aveva smentito sulla prima versione, spiegando che Mills gli aveva fatto firmare dei fogli in bianco), lo smentisca ora in un nuovo interrogatorio: nessun prestito, testimonia.
Luigi Ferrarella
Quindi? Cosa c'è di diverso da quello che ho detto?
Continui a non rispondere alla domanda Perchè Mills prese 600 mila dollari da Mr. B? Mills non è un testimone inattendibile, ma un imputato reticente!
DonaldDuck
31-10-2006, 23:54
Quindi? Cosa c'è di diverso da quello che ho detto?
L'inattendibilità, smentendosi più volte per cambiare le varie dichiarazioni.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/16/mediaset.shtml
Il legale del premier Ghedini: «Straordinario che la Procura arrivi a una conclusione proprio a pochi giorni dalla campagna elettorale» Chiuse le indagini dei pm milanesi Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale sulla presunta corruzione in atti giudiziari dell'avvocato inglese David Mills da parte di Silvio Berlusconi. Una costola dell'inchiesta principale sulla compravendita di diritti cinematografici e televisivi da parte di Mediaset, nell'ambito della quale al premier è stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini, in base all'articolo 415 bis del codice di Procedura Penale, che, di norma, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Le accuse nei confronti dei due indagati: il legale avrebbe fatto false dichiarazioni in due processi milanesi (Guardia di Finanza il 20 novembre del '97 e All Iberian il 12 dicembre '98) in cambio di 580 mila euro (400mila sterline) provenienti da Berlusconi. Al termine del processo per le tangenti alla Guardia di Finanza, Berlusconi fu assolto, mentre per quello All Iberian è stato assolto perchè i fatti non sono più previsti come reato dalla legge.
Nei giorni scorsi a Londra erano stati perquisiti, su ordine dei magistrati lombardi, l'ufficio di Mills in St. James Street e la sua abitazione in Ravenesey Street. Gli inquirenti cercavano altre carte ed hanno agito, si è saputo, nel rispetto del ruolo pubblico e professionale della moglie di Mills, Tessa Jowell, che, oltre a essere avvocato, è anche ministro della Cultura del governo di Tony Blair. Ad assistere i magistrati milanesi c'erano gli agenti della Metropolitan Police. Mills, al Financial Times, che per primo ha dato notizia della perquisizione, ha spiegato di aver fornito «prove abbondanti dell'infondatezza dell'accusa».
Che le accuse siano infondate lo sostiene anche il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, il quale trova «straordinario» che la Procura abbia chiuso le indagini «a pochi giorni dalla campagna elettorale». «Considerato che si tratta di una inchiesta che dura da molti anni - ha aggiunto Ghedini - e che giunge a conclusione proprio ora». «Nel merito - ha concluso il legale - faremo copia degli atti e verificheremo le accuse. Auspico che la Procura, all'esito delle nostre verifiche e delle indagini difensive, voglia chiedere l' archiviazione per una vicenda assolutamente insussistente».
Ghedini può dire quello che vuole, che è una giustizia ad orologeria e che le accuse sono infondate. E' il suo avvocato ed è strapagato per farlo. Non vedo questo come possa servire a dimostrare l'origine dei 600mila dollari intascati da Mills.
DonaldDuck
31-10-2006, 23:56
Continui a non rispondere alla domanda Perchè Mills prese 600 mila dollari da Mr. B? Mills non è un testimone inattendibile, ma un imputato reticente!
Eh no, c'è una bella differenza tra reticenza e falsa testimonianza. Ed è negli articoli che ho citato. Con tanto di fonte.
L'inattendibilità, smentendosi più volte per cambiare le varie dichiarazioni.
Non è un testimone inattendibile, ma un imputato che si è dimostrato finora molro reticente nei confronti dei giudici, e sul quale pesa la sua lettera-confessione al suo fiscalista ed altri atti sequestrati a casa sua. E' molto diversa la cosa.
DonaldDuck
31-10-2006, 23:59
Ghedini può dire quello che vuole, che è una giustizia ad orologeria e che le accuse sono infondate. E' il suo avvocato ed è strapagato per farlo. Non vedo questo come possa servire a dimostrare l'origine dei 600mila dollari intascati da Mills.
Tu puoi inventarti quello che vuoi, sono i fatti quelli che contano. Poi le coincidenze sulle date sono sotto gli occhi di tutti.
DonaldDuck
01-11-2006, 00:04
Non è un testimone inattendibile, ma un imputato che si è dimostrato finora molro reticente nei confronti dei giudici, e sul quale pesa la sua lettera-confessione al suo fiscalista ed altri atti sequestrati a casa sua. E' molto diversa la cosa.
Seeeeee! Cambiando versione ogni volta. Questa non è reticenza.
re|ti|cèn|za
reticenza del testimone loc.s.f.
1 TS dir., reato consistente nel tacere coscientemente tutto o parte di ciò che si conosce e sul quale si è interrogati
2 TS dir.civ., nei casi in cui sia obbligatorio per legge fornire alla controparte determinate informazioni (per es. nei contratti di assicurazione per la salute), reato che può portare all’annullamento o alla rescissione del contratto.
Tu puoi inventarti quello che vuoi, sono i fatti quelli che contano. Poi le coincidenze sulle date sono sotto gli occhi di tutti.
A me sembra che sei tu a fare confusione. Al termine delle indagini preliminari sono gli stessi magistrati che lo definiscono tale. Devo postare le loro precidse parole? Se vuoi posso, visto che mi accusi di inventarmi le cose.
Per la precisione:
reticenza del testimone loc.s.f.
1 TS dir., reato consistente nel tacere coscientemente tutto o parte di ciò che si conosce e sul quale si è interrogati
Non rispondi comunque alla domanda. L'origine dei 600 mila dollari intascati da mills come la spieghi??
Seeeeee! Cambiando versione ogni volta. Questa non è reticenza.
Ha ritrattato rispetto a quanto è emerso dalla lettera-confessione al suo fiscalista ed è stato reticente ripetto ad altre domende dei giudici, prima fra tutte, l'origine dei 600 mila dollari.
DonaldDuck
01-11-2006, 00:08
ed altri atti sequestrati a casa sua. E' molto diversa la cosa.
Dove sono questi atti?
Nei giorni scorsi a Londra erano stati perquisiti, su ordine dei magistrati lombardi, l'ufficio di Mills in St. James Street e la sua abitazione in Ravenesey Street. Gli inquirenti cercavano altre carte ed hanno agito, si è saputo, nel rispetto del ruolo pubblico e professionale della moglie di Mills, Tessa Jowell, che, oltre a essere avvocato, è anche ministro della Cultura del governo di Tony Blair. Ad assistere i magistrati milanesi c'erano gli agenti della Metropolitan Police. Mills, al Financial Times, che per primo ha dato notizia della perquisizione, ha spiegato di aver fornito «prove abbondanti dell'infondatezza dell'accusa».
Tu puoi inventarti quello che vuoi, sono i fatti quelli che contano.
Finora non ci sono FATTI che dimostrano l'origine di quei 600 mila dollari inatsacati da Mills.
DonaldDuck
01-11-2006, 00:11
Finora non ci sono FATTI che dimostrano l'origine di quei 600 mila dollari inatsacati da Mills.
Quindi non ESISTONO come prova.
DonaldDuck
01-11-2006, 00:13
Tana per igor :mc:
Quindi non ESISTONO come prova.
Ma fai finta di non capire? Mills deve dimostrare che quei 600 mila dollari da lui intascati e che ha ammeso in quella sua lettera di aver preso da Berlusconi per le sue accomodanti deposizioni nei due processi e che poi ha ritrattato, abbiano una diversa e soprattutto lecita provenienza.
Dove sono questi atti?
Ne ho già parlato in precedenza, è evidente che non leggi con attenzione quello che scrivo.
Tana per igor :mc:
Ho capito, per te è solo un gioco. Ok allora ti lasco al tuo divertimento. Dopo un post del genere ti lascio proprio perdere.
Saluti
600.000 DOLLARI
Regalo di Natale di Paperone? :stordita:
LuVi
bertoz85
01-11-2006, 10:31
http://img436.imageshack.us/img436/8233/0422023kz9.jpg
:mc: :mc: :mc: :mc: :mc: :asd:
Forse ci sta dicendo che oltre ai 600.000 dollari gli ha regalato anche qualche Rolex? :confused:
LuVi
Oppure andare a vedere che le indagini sulle intrusioni telematiche erano iniziate nel 2001 e guarda caso...
.... in questa discussione si parla dei 600 mila dollari cui l'avvocato Mills non ha saputo spiegarne la provenienza al fisco inglese.... :rolleyes:
Ciao
Federico
Ma fai finta di non capire?
Mills deve dimostrare che quei 600 mila dollari da lui intascati e che ha ammeso in quella sua lettera di aver preso da Berlusconi per le sue accomodanti deposizioni nei due processi e che poi ha ritrattato, abbiano una diversa e soprattutto lecita provenienza.
Non perderci altro tempo, è la sua tattica nota e consiste nel:
1) sviare l'argomento in questione
ovvero
2) fare battutine puerili
ovvero
3) riportare più volte l'unico articolo da cui può estrapolare un frammento che gli fa comodo
Ciao
Federico
Non perderci altro tempo, è la sua tattica nota e consiste nel:
please.. :rolleyes:
.... in questa discussione si parla dei 600 mila dollari cui l'avvocato Mills non ha saputo spiegarne la provenienza al fisco inglese.... :rolleyes:
Ciao
Federico
Esatto, e non di Rolex :confused:
LuVi
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/16/mediaset.shtml
Il legale del premier Ghedini: «Straordinario che la Procura arrivi a una conclusione proprio a pochi giorni dalla campagna elettorale»
....
Che le accuse siano infondate lo sostiene anche il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, il quale trova «straordinario» che la Procura abbia chiuso le indagini «a pochi giorni dalla campagna elettorale». «Considerato che si tratta di una inchiesta che dura da molti anni - ha aggiunto Ghedini - e che giunge a conclusione proprio ora». «Nel merito - ha concluso il legale - faremo copia degli atti e verificheremo le accuse. Auspico che la Procura, all'esito delle nostre verifiche e delle indagini difensive, voglia chiedere l' archiviazione per una vicenda assolutamente insussistente».
L'avvocato Ghedini, da tempo anche parlamentare del partito-azienda, in compagnia dei soliti Bondi, Schifani, Cicchitto (ex socialista ed iscritto alla P2) e Bonaiuti, farebbero bene a cambiare copione, visto che sono anni che ripeteno instancabilmente la solita litania: in ogni occasione si tratta di giustizia ad orologeria, di aggressione al Cavaliere ecc...
E chissà come mai l'ineffabile avvocato Ghedini si attacca ad ogni cavillo per chiedere un rinvio e per allungare i tempi....
..forse perchè sa che la precedente maggioranza votò un provvedimento con cui ha ridotto a 10 anni il tempo per cancellare i reati di corruzione per cui c'è tempo SOLO fino al dicembre 2008 per portare a termine il processo (visto che le due testimonianze rese da Mills ai processi milanesi sono datate 20 novembre 1997 e 12 dicembre 1998).
E adesso gli stessi "onorevoli" che votarono quella ennesima legge "ad personam" hanno la faccia di bronzo di voler usare il solito ritornello della "giustizia ad orologeria".....
Ma non si affannano a contestare i fatti.
Nessuno di loro ha detto: "Mills è un bugiardo", anche perchè sui 600 mila € non hanno nulla da dire visto che sono stati trovati dal fisco inglese, l'Inland Revenue.
Perchè non hanno neppure nulla da replicare sulla testimonianza scritta inviata dallo stesso Mills al commercialista Drennan dove si legge:
"...Io mi sono tenuto in contatto con le persone di B. e loro conoscevano la mia situazione. Conoscevano bene le modalità con cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho preso qualche rischiosa scorciatoia) e come avessi tenuto Mr.B fuori da un mare di guai (letteralmente: had kept Mr.B out of a great deal of trouble), se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo. 600 mila dollari furono messi in un hedge found..."
A pensarci bene, l'immagine dell'orologio è appropriata per sottolineare la corsa contro il tempo che dovranno fare i pm per tentare di concludere il processo nei tempi previsti, visto che qualcuno si era adoperato a tagliarli e qualcun altro (comunque sempre parlamentare dello stesso partito - è bene ricordarlo ancora) si adopera con tutti i mezzi possibili per farli scadere.
Dall'articolo del corriere si estrae anche
Al termine del processo per le tangenti alla Guardia di Finanza, Berlusconi fu assolto, mentre per quello All Iberian è stato assolto perchè i fatti non sono più previsti come reato dalla legge.
Altra chicca per chi continua a vaneggiare che la legge non fu cambiata ad uso e consumo dell'allora premier....
Ciao
Federico
DonaldDuck
03-11-2006, 13:51
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=130593
IL CASO La strana storia di Mr: Mills
Filippo Facci
Tanto per cominciare, l'ottavo rinvio a giudizio per Berlusconi su tredici tentativi non andrà a finire da nessuna parte, tanto per concludere: la prescrizione dei presunti reati addebitati a Silvio Berlusconi e David Mills, accusati di corruzione in atti giudiziari, è pressoché garantita a febbraio 2008: andrebbe avvertito Giuseppe D'Avanzo che su Repubblica di ieri parlava di prescrizione tra «poco più di due anni». Aveva scritto 12 dicembre 1998, data di una presunta falsa testimonianza di Mills, anziché 12 gennaio 1998. Càpita. Il tentativo di scongiurare un processo scongiurabile è comunque venuto meno l'altro giorno, quando il gup Fabio Paparella ha proceduto al rinvio a giudizio non aspettando oltre. Non aspettando, cioè, l'esito di una richiesta di ricusazione formulata nei confronti di lui medesimo (già bocciata dalla Corte d'Appello) e motivata dall'esser stato lui lo stesso giudice che aveva già spedito a giudizio Berlusconi nel filone principale del procedimento, quello sulla compravendita di diritti televisivi. Ennesima ricusazione per perdere tempo, come pure ha scritto D'Avanzo? Non pare, visto che i legali di Berlusconi avevano chiesto il congelamento della prescrizione per i giorni necessari a che la Cassazione si esprimesse: col risultato che se il ricorso dovrà essere accolto, ora, il processo andrà comunque a pezzi.
I miliardi di Mills
Ma veniamo a lui, l'avvocato David Donald Mackenzie Mills, il creatore della galassia di società che gestiva il comparto estero di Fininvest, dunque l'amministratore, per esempio, della processatissima società All Iberian. Nel 1995, quando ne viene decisa la chiusura, si pone un bel dilemma di diritto societario: di chi è All Iberian, e di chi sono dunque i dividendi da dieci miliardi di lire che ha generato, del gestore Mills o di Fininvest?
Mills non ha dubbi: i dieci miliardi sono suoi, e infatti se li prende: non devono dunque comparire nel bilancio consolidato di Mediaset, sostiene. Non solo se li prende, ma ci paga pure un sacco di tasse e alla fine gli rimangono in tasca due milioni di sterline, tra una cosa e l'altra. Ritenendoli appunto soldi suoi, comunica ai soci del suo studio che in ogni caso, per mera generosità, corrisponderà loro 50 o 100mila dollari a testa: ma i soci non ci stanno. Vogliono che i soldi vengano messi a bilancio e insomma litigano sinché, per evitare controversie, Mills decide di depositare la somma in banca e di aspettare sino al 2000: infatti, secondo la legge inglese, se dopo un determinato periodo nessuno reclama dei soldi, diventano comunque tuoi. E andrà così, alla fine: i soci si divideranno i soldi anche se a Mills rimarrà l'amaro in bocca. La prossima volta, si dice, ai soci non dirà più nulla.
Nel frattempo, che i soldi fossero suoi, David Mills aveva continuato a sostenerlo anche in qualità di teste d'accusa contro Silvio Berlusconi nel processo All Iberian. Accusa, sì. La difesa di Fininvest, peraltro, in quel periodo sostiene che Mills non dovrebbe neppure essere teste d'accusa ma semplicemente indagato in reato connesso (art. 210) proprio perché coinvolto nella società, ma non viene ascoltata. Peraltro Mills da un certo punto cambia addirittura linea e dà completamente ragione all'accusa: All Iberian apparteneva anche a Berlusconi, dice. Ma si tiene lo stesso i soldi. Le testimonianze di Mills non verranno mai contestate dall'accusa: semmai dalla difesa, e da alcuni avvelenati manager Fininvest. Il pubblico ministero Francesco Greco, anche nelle dichiarazioni rese a verbale da Mills, si dirà assai soddisfatto: Silvio Berlusconi, in primo grado, verrà condannato anche per quanto detto da David Mills. Morale: costui, David Donald Mackenzie Mills, dopo essersi comportato nei confronti di Berlusconi come appunto visto, e dopo i soldi presi e la testimonianza contro di lui, sarebbe stato ricompensato da Berlusconi medesimo con 600mila dollari. Sì. Che poi è l'accusa, ossia il motivo per cui è stato rinviato a giudizio l'altro giorno. Avrebbe ordinato a un suo collaboratore di versare quei soldi a Mills affinché fosse reticente in due processi: Guardia di Finanza 1997 e All Iberian 1998. Reticente. Il collaboratore che avrebbe passato i soldi, Carlo Bernasconi, non può smentire né confermare perché frattanto è morto. E Mills? È da qui, carte alla mano, che comincia l'incredibile racconto che Mills ha sì permesso di ricostruire, ma non prima di aver combinato incredibili e pericolosi pasticci.
Affari con l'armatore
Memore dell'ingratitudine dei suoi soci, infatti, Mills successivamente combina un altro grosso affare ma decide di comportarsi diversamente. Un po' come aveva fatto per Fininvest, conduce una serie di operazioni per l'armatore Diego Attanasio, peraltro inquisito a Napoli per corruzione e interessato a far sparire un po' di soldi con un complicato gioco di compravendite di due navi. Sono infine due, i milioni di dollari che Attanasio e solo lui, com'è documentalmente dimostrato, dà in custodia a Mills. Comincia la partita di giro. Mills, dopo aver dedotto qualche soldo per sé in accordo con Attanasio, gira il denaro in una serie di sottoconti (intestati sia a lui che all'armatore) dopodiché parte dei soldi, circa due milioni di dollari, li indirizza sul conto della società finanziaria Struie (si legge com'è scritto) che è alle Bahamas e che a sua volta investirà questa cifra, per conto di Mills, in fondi chiamati Torrey. L'investimento in fondi nel giro di qualche di tempo frutta circa 600mila dollari a Mills (in realtà un po' di più) e attenzione, perché questa è proprio la cifra che secondo la Procura di Milano è stata pagata da Berlusconi a Mills. Tutte le carte e le certificazioni ottenute da consulenti e notai e società di riguardo, vedremo poi, confermeranno tuttavia che i soldi erano solo di Diego Attanasio nonostante le funamboliche e successive mosse di Mills.
Mills che per intanto quei soldi, quei proventi di investimenti, li usa: estingue dei mutui anche a nome della moglie, il ministro della Cultura Tessa Jowell, che per questa grana rischierà le dimissioni forzate e dovrà inscenare una separazione col marito. Questo anche perché un bel giorno, nel gennaio 2004, a Mills gli arriva il fisco. Non volendo più dividere una sterlina coi suoi soci, e avendo utilizzato i soldi fruttati dall'investimento per spese correnti, sostiene che siano esentasse: ed è l'ipotesi che infatti sottopone al fisco. Come finirà? Mills chiede la consulenza di uno dei suoi commercialisti, Bob Drennan, e gli lascia una lettera che riassume il problema sostanziale ma ne inventa completamente gli attori. Scrive, infatti, che la cifra corrisponde al regalo di un certo Carlo Bernasconi a seguito delle testimonianze rese da Mills ai processi cosiddetti «Guardia di Finanza» e «All Iberian»: pur dicendo assolutamente la verità, scrive, avrebbe potuto dirla così da inguaiare seriamente Silvio Berlusconi. Omette di scrivere che l'aveva inguaiato comunque. L'ultima cosa che sarebbe venuta in mente a uno come Mills, per com'è fatto, è che Brennan potesse leggere la lettera al suo socio David Barker così da valutare ciò che neppure a loro due, a quanto pare, era chiaro: se ci fosse un collegamento illegale tra il denaro e le testimonianze rese, dettaglio che Mills negava e sempre negherà. I due, in ogni caso, passano la lettera al Serious Fraud Office (l'antiriciclaggio inglese) che a sua volta chiede spiegazioni a Mills, che però ingarbuglia ancor di più la situazione: modifica in parte la versione e dice che i soldi li ha presi sì da questo Bernasconi, ma solo come ringraziamento per una dritta speculativa su alcuni fondi. Il nome di Berlusconi in ogni caso non lo farà mai. Ma la lettera, per rogatoria, arriva alla Procura di Milano. E sono guai. Il 18 luglio 2004 Mills viene interrogato e dopo dieci ore, di notte, crolla ufficialmente e tira in ballo Berlusconi. Non spiega come gli siano arrivati i soldi da Bernasconi: non potrebbe in ogni caso.
«Sono un idiota»
Al Daily Telegraph, Mills racconterà che i magistrati lo inquisirono con cattiveria sino a fargli dire, estenuato: «Scrivete qualcosa e io lo firmerò». «Sono un idiota, non un malfattore», ha detto. E non si sa come sia andata, ma è certo, tuttavia, che nel computer di Mills, sequestrato successivamente dalla Procura, verrà trovata una lettera in cui Mills racconta di aver cercato in tutti i modi di fare il nome di Attanasio ai magistrati, ma nel verbale infine non ce n'era stata traccia. Va anche detto che Mills, probabilmente, menzionando i suoi rapporti con Attanasio, temeva un'imputazione per concorso in riciclaggio: ciò sostiene la difesa di Berlusconi. Forse è per quello che al Fisco inglese, pochi giorni dopo l'interrogatorio, Mills tornerà a riproporre la versione dei soldi presi da Bernasconi come ringraziamento per una dritta speculativa. Non fa più il nome di Berlusconi, ma fa comunque un grande casino. Ma è la definizione della sua vertenza col fisco inglese che restituirà a Mills, finalmente, il coraggio di dire quella che ritiene essere la verità e pensa dovrebbe cavarlo dal garbuglio che ha creato. Il fisco è stato chiaro: i proventi dei fondi Torrey, insomma i famosi 600mila dollari, comunque sia non risultano come donazione e quindi non sono esentasse: fine. Mills infine ha pagato. Secondo il fisco inglese, e va detto, nessuna cifra riguarda soldi riconducibili a Fininvest, o meglio ancora: gli investigatori inglesi non hanno ritenuto che la provenienza di quei soldi potesse essere illecita. Per dirla malissimo: il fisco inglese ha creduto a Mills, i magistrati italiani no. Venuta meno la necessità d'inventarsi strani regali, dunque, il 7 novembre successivo Mills cerca di parlare coi magistrati: ma non l'ascoltano. Decide allora di preparare una memoria dove racconta la sua verità, ossia che i soldi li ha avuti da Diego Attanasio. I magistrati non gli credono a tutt'ora, ma è un fatto che il preciso percorso del presunto regalo non sono mai riusciti a ricostruirlo. In compenso, da parte di Mills, ci sono voluti due anni per ottenere dalle Bahamas le perizie contabili che a suo dire dovrebbero rappresentare la prova provata che i 600mila dollari erano di chi erano. Ma sono carte che il giudice Paparella non ha neppure visto.
Valzer di giudici
Sicché, per ora, a Palazzo di Giustizia le novità sono altre. Dal primo processo contro Berlusconi, quello sui diritti televisivi, se ne va il giudice Fabiana Mastrominico, che aveva assolto e prescritto Berlusconi al processo Sme: lavorerà al Ministero. Al suo posto ecco Ilio Mannucci Pacini, lunga barba e lunga militanza in Magistratura democratica. Al processo contro Berlusconi e Mills, invece, per l'accusa di corruzione in atti giudiziari, è in arrivo il giudice Nicoletta Gandus, animatissima, diremmo, esponente ancora di Magistratura democratica. Dettagli tra i tanti.
LucaTortuga
03-11-2006, 15:33
L'inattendibilità, smentendosi più volte per cambiare le varie dichiarazioni.
Avrà imparato dal suo amico "Bernasconi", maestro del genere.
Chi va con lo zoppo.. :vicini:
Esatto, e non di Rolex :confused:
LuVi
In realtà, il bonifico milionario è stato fatto per comprare i regali di natale ai ragazzi, subito a pensare male voi. :mad:
Ovvio che se son regali grandi e costosi ha dovuto fare il bonifico in banca, comunisti malpensanti! :D
DonaldDuck
03-11-2006, 18:23
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200610articoli/13289girata.asp
All Iberian, Berlusconi a giudizio per corruzione
Ma il processo rischia di chiudersi nel 2008 con la prescrizione
31/10/2006
MILANO. Il nuovo rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi parla di corruzione in atti giudiziari per aver versato circa 582 mila dollari (400 mila sterline) all’avvocato inglese David Mills affinché testimoniasse il falso in due processi: quello per le tangenti alla Guardia di Finanza nel 1997 e quello per i fondi neri All Iberian e il finanziamento illecito di Bettino Craxi nel 1998. Accusa pesante, sigillata ieri pomeriggio in una controversa ordinanza che il gup Fabio Paparella ha potuto leggere soltanto dopo che i legali di Berlusconi hanno depositato alla corte d’appello una nuova istanza di ricusazione, motivata proprio dalla lettura del provvedimento che in un primo tempo sono riusciti ad impedire in aula.
Un piccolo paradosso. Già ricusato in precedenza, secondo le difese dell’ex premier Paparella avrebbe dovuto sospendere ogni iniziativa in attesa di un verdetto della Cassazione, dinanzi alla quale pende il ricorso degli avvocati. Ma il gup, pur riconoscendo di non poter emettere nessuna sentenza (che in questo caso avrebbe potuto essere solo di assoluzione) ha obiettato di non avere impedimenti per quanto riguardava un’ordinanza. Un’anticipazione del giudizio, secondo gli avvocati, che ha fatto perdere nuovamente la «terzietà» al giudice. Insomma, battaglia fino all’ultimo secondo per un processo che, comunque vadano le cose, si prescriverà nel febbraio del 2008, cioè tra poco più di un anno. Nel caso poi la Cassazione dovesse dare ragione alle difese, il rinvio a giudizio disposto ieri dal gup Paparella verrebbe di fatto annullato, riportando il procedimento alla fase dell’udienza preliminare. «Avevamo proposto al giudice di astenersi in attesa della Cassazione interrompendo i termini della prescrizione. Ma non ha voluto sentire ragioni e in questo modo non ha rispettato la legge», spiega leggermente seccato il difensore di Berlusconi, Niccolò Ghedini. Però con l’ombra della prescrizione ormai incombente, cosa cambia nei fatti? «Cambia il risultato, perché è nostro interesse non arrivare a una prescrizione ma a un’assoluzione piena». Volendo una strada ci sarebbe stata, quella del giudizio abbreviato, che avrebbe tagliato tempi morti e attese inutili. «Certo - risponde Ghedini - ma non ci hanno permesso di percorrerla, avendo rifiutato tutte le nostre richieste di testimonianza».
Se la tesi dell’accusa è che Mills abbia ricevuto soldi da Berlusconi per rendere falsa testimonianza in processi che si risolsero senza condanne per l’ex premier, quella della difesa è che quei soldi che l’avvocato inglese incontrovertibilmente ricevette (su questo punto almeno sono tutti d’accordo) non arrivarono da fondi berlusconiani, e tantomeno per delle false testimonianze, ma da un altro imprenditore che, alla stregua di tanti altri, si servivano delle astuzie fiscali di Mills. Si tratta dell’armatore napoletano Diego Attanasio che però ha sempre negato e smentito le ricostruzioni fatte sul punto da Mills. Il quale dopo averlo scritto in una famosa lettera al suo commercialista e averlo confessato perfino davanti ai pubblici ministeri Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale («Ho tenuto mister B. fuori da un mare di guai...»), ritrattò la versione dei soldi ricevuti da Berlusconi per puntare decisamente su Attanasio. Una ritrattazione sulla quale Mills si avvitò cambiando versione almeno per tre volte e alla quale, evidentemente, nemmeno il giudice dell’udienza preliminare ha creduto. Ed è singolare, perché l’oggi contestatissimo giudice Paparella qualche hanno fa era portato in palmo di mano dallo stesso Silvio Berlusconi che, in seguito ad un’assoluzione, lo definì «un giudice a Berlino», sinonimo di giudice giusto. Di fatto l’ultima traccia dei soldi ricevuti da Mills, dopo giri in Svizzera, nelle Vergin Islands e in qualche altro conto corrente, si perde nei paradisi fiscali delle Bahamas. Ma l’origine di questo percorso per i giudici è sufficientemente chiaro e si ritrova nei racconti e negli scritti dell’avvocato inglese David Mills, lo «gnomo» delle società off shore riferibili a Silvio Berlusconi. Fu lui che, ormai tre anni fa, mise nero su bianco in una lettera al suo commercialista come quei 582 mila dollari gli fossero stati versati da «Mister x» per le «curve pericolose» utilizzate nelle sue testimonianze durante i processi milanesi dell’ex premier. Il processo fissato ieri inizierà il prossimo 13 marzo dinanzi alla decima sezione penale del tribunale.
Interessante la ricostruzione di Facci, lo stesso che giovedì sera ad Anno Zero continuava a sostenere che esistono "prove certe e inconfutabili"* che i soldi in ballo nella questione siano di Attanasio.....
naturalmente non ha saputo rispondere a Travaglio: "ma allora perchè l'avvocato Ghedini non le presenta ai giudici tali prove invece che tentare in ogni modo di giungere alla prescrizione.."
Infatti in tutti questi anni l'unico intento del fedele Ghedini è stato sempre quello di ricusare giudici, prendere tempo e avanzare eccezioni piuttosto che portare avanti il dibattimento, e poi solo adesso se ne viene fuori con una faccia tosta da primato
...giudizio abbreviato, che avrebbe tagliato tempi morti e attese inutili. «Certo - risponde Ghedini - ma non ci hanno permesso di percorrerla, avendo rifiutato tutte le nostre richieste di testimonianza».
:rolleyes:
Forse è convinto di vivere nel paese degli smemorati, dove può dire tutto e il contrario di tutto certo che i fans del suo datore di lavoro sarano pronti a sostenerlo in ogni giravolta.
Ciao
Federico
* poichè i pm non hanno ottenuto tali riscontri, nonostante abbaino effettuato rogatorie internazionali ufficiali, si dovrebbe pensare che i metodi investigativi di Ghedini ottengano maggiori risultati; oppure che siano simili alle tante "prove" riportate per settimane intere da "il Giornale" all'epoca della montatura orchestrata contro i leader del csx nel caso telecom Serbia (compresa la costruzione del burattino Igor Marini).
DonaldDuck
06-11-2006, 07:54
Forse è convinto di vivere nel paese degli smemorati, dove può dire tutto e il contrario di tutto certo che i fans del suo datore di lavoro sarano pronti a sostenerlo in ogni giravolta.
Quante trottole colorate di rosso al governo...Il governo che manifesta contro se stesso. Una finanziaria alla "la sai l'ultima?". Non sanno più che inventarsi. Dimmi ad esempio perchè non viene fatta stà benedetta e tanto invocata legge sul conflitto di interessi. Te la ricordi questa tabella presa sul sito dei DS?
http://img379.imageshack.us/img379/5463/immagine2ck3.jpg
Oppure parliamo dell'incentivo sui frigoriferi con la figlia di Merloni deputata nelle fila della margherita.
P.S.
Ancora non ho dimenticato questa cosa passata "per grazia ricevuta".
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=14511599&postcount=139
...Il governo che manifesta contro se stesso.
Una finanziaria alla "la sai l'ultima?".
Non sanno più che inventarsi. Dimmi ad esempio perchè non viene fatta stà benedetta e tanto invocata legge sul conflitto di interessi.
Te la ricordi questa tabella presa sul sito dei DS?
http://img379.imageshack.us/img379/5463/immagine2ck3.jpg
Oppure parliamo dell'incentivo sui frigoriferi con la figlia di Merloni deputata nelle fila della margherita.
Driin!!!!!!
Scusa ma siamo nella discussione intitolata
BERLUSCONI E MILLS A PROCESSO PER CORRUZIONE
forse non te ne sei accorto.....
Preserva i tuoi altri spunti per le discussioni appropriate.
Ciao e buona giornata
Federico
P.S. faresti bene a non dimenticarti quel mio intervento (qui stai applicando la tattica #1 secondo quella classificazione)
DonaldDuck
06-11-2006, 08:19
Driin!!!!!!
Scusa ma siamo nella discussione intitolata
BERLUSCONI E MILLS A PROCESSO PER CORRUZIONE
forse non te ne sei accorto.....
Preserva i tuoi altri spunti per le discussioni appropriate.
Driin!!!!
Scusa ma sei stato tu a svicolare con
oppure che siano simili alle tante "prove" riportate per settimane intere da "il Giornale" all'epoca della montatura orchestrata contro i leader del csx nel caso telecom Serbia (compresa la costruzione del burattino Igor Marini).
Ritenta, sarai più fortunato.
Driin!!!!
Scusa ma sei stato tu a svicolare con
:sofico:
Mi cappotto dalle risate.
A differenza del tuo intervento #148, ESCLUSIVAMENTE incentrato sulla divagazione dal tema in discussione (infatti contiene solo questo), il mio #147 contiene ben più delle 3 righe da te isolate.
Scusa la differenza :D
Ritenta, sarai più fortunato
No, non ritentare, ho da fare parecchio oggi.
Ciao
Ciao
Federico
nomeutente
06-11-2006, 08:36
Quante trottole colorate di rosso al governo...Il governo che manifesta contro se stesso. Una finanziaria alla "la sai l'ultima?". Non sanno più che inventarsi. Dimmi ad esempio perchè non viene fatta stà benedetta e tanto invocata legge sul conflitto di interessi. Te la ricordi questa tabella presa sul sito dei DS?
Ti ho già invitato a stare in topic.
P.S.
Ancora non ho dimenticato questa cosa passata "per grazia ricevuta".
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=14511599&postcount=139
L'intervento è stato correttamente stigmatizzato da Prio in quanto eccessivamente polemico. Quindi il tuo commento è fuori luogo.
P.S. faresti bene a non dimenticarti quel mio intervento (qui stai applicando la tattica #1 secondo quella classificazione)
Proprio perché quel tuo intervento non era dei più auspicabili, non è il caso di rammentarlo.
E adesso la polemica finisce qui con le buone o con le cattive.
Proprio perché quel tuo intervento non era dei più auspicabili, non è il caso di rammentarlo.
Lo ammetto, era un pò troppo crudo.
E adesso la polemica finisce qui con le buone o con le cattive.
Lo spero vivamente, visto che il mio interesse verte sulla discussione.
:)
Ciao
Federico
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