TensTherapy
08-11-2003, 16:18
postato da janex il 22/10/2003 - 08:33 in Umorismo
Visto che sta per uscire MATRIX REVOLUTION ecco il riassunto di MATRIX RELOADED
Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Calcinfacc!
I titoli di testa scorrono su Trinity impegnata a
somministrare coscienziosamente a una banda di poveracci una
bella scarica di mazzate volanti. Dopo l'ultimo calcione
nelle gengive, Trinity si guarda intorno in cerca
dell'uscita, disdegna & schifa la porta, e si getta infine
contro l'unica finestra chiusa, che esplode come
una fontana di vetri in slow-motion senza neppure scalfirle
il gel, mica come noi che ci tagliamo anche coi fogli di carta.
Mentre precipita ha il tempo di svuotare ottantadue
caricatori, lanciare ventinove pugnali e completare dodici
Bartezzaghi a schema libero. Poi, finalmente, muore.
Neo si sveglia di soprassalto: era un incubo.
- Cosa c'è, amore? - gli chiede Trinity - Sei sconvolto
perché hai sognato la mia morte?
- No, è che ho visto la nota spese per gli effetti speciali
solo per i primi trenta secondi di film.
- Che t'importa? Va tutto sul conto dei polli che
pagheranno il biglietto per vedere questa boiata.
- Ah già, è vero.
- Alzati, coraggio: siamo arrivati a Zion.
La Città degli Umani Liberi, che il primo Matrix aveva
avuto il buongusto di non mostrarci, si rivela una via di
mezzo tra Kabul dopo i bombardamenti e la Metro A in ora di punta.
Morpheus affida l'astronave a un parcheggiatore napoletano
e va a trovare un brutto ceffo che, si viene a sapere,
a) comanda l'esercito di Zion;
b) si tromba l'ex-ragazza di Morpheus.
- Stanno arrivando 250mila seppie! - bercia il ceffo.
- Per me in umido con pomodori pachino - commenta Morpheus.
- E senza aglio, sennò mi gonfio d'aria.
- Intendo sentinelle elettroniche! - sbraita il ceffo. -
Matrix ne ha mandate 250.000 per farci il culo!
- Non devi aver paura: adesso abbiamo l'Eletto,
l'Annunciato della Profezia, l'Unto del Signore.
- Ma chi, Berlusconi?
- Perché non vuoi credere? - insiste Morpheus. - Non ti
convince la genialità dell'idea che, in questo mondo dominato
dai computer, alla fine noi uomini prevarremo grazie a una
sana spiritualità new age?
- Mi sembra una stronzata.
- Vabbè - si congeda Morpheus. - Salutami Niobe.
- E tu salutami 'a soreta.
Neo e Trinity, nel frattempo, stanno cercando un posto per
imboscarsi in santa pace, ma vengono circondati da una folla
di questuanti e postulanti che nemmeno Andreotti ai tempi d'oro.
- Ti prego, Eletto, fammi la grazia!
- Salvaci, Eletto!
- Proteggici, Eletto!
- Trovami un posto in ferrovia, Eletto, che se sei stato
eletto è anche grazie al mio voto.
- Riusciremo mai a restare soli? - sussurra Neo.
Trinity strizza l'occhio.
- Non preoccuparti, caro: stasera c'è un rave party, e
saranno tutti così fumati che non distinguerebbero un'orgia
da una frittata di cipolle.
Difatti, quella stessa sera, la città sotterranea si
trasforma in una megadiscoteca underground con tanto di
cubiste, rapper schizzati e DJ
conciati tipo ultimo video di Britney Spears. Gli abitanti di Zion
(Zionisti?) pogano come matti, specialmente dopo che Morpheus
sale sul cubo e spara un discorso da spogliatoio di finale
Champions League, di cui peraltro nessuno capisce un cazzo
date le percussioni a ventimila decibel e forse è un bene.
Neo e Trinity scopano in dissolvenza sulle immagini del
rave party. Poi scopano di nuovo. E poi ancora. E ancora,
visto che la sequenza si replica, in una sagra del brodo
allungato, fino all'ultimo secondo tollerabile prima che in
sala gli spettatori diano fuoco alle poltroncine. La mattina
dopo, mentre tutti smaltiscono la sbornia, alla porta di Neo
si presenta un corriere DHL.
- L'Oracolo ti vuole parlare, Eletto - informa.
- Non poteva mandare una e-mail?
- Devi rientrare in Matrix, Eletto: l'Oracolo ha da farti
delle rivelazioni importantissime.
- Tipo in Matrix 1, quando la cosa più utile che mi ha
detto è che i biscotti vanno cotti in forno? No grazie.
- Guarda che se rientri in Matrix potrai farti una serie di
scazzottate che a confronto Bruce Lee era un gandhiano.
- Mi hai convinto. Andiamo.
Detto fatto, Neo si infila gli elettrodi in tutti gli
orifizi disponibili, chiude gli occhi e si ritrova dentro il
mondo simulato. L'aspetto del suo "avatar" è cambiato
parecchio rispetto al primo film: ha un colorito da salma di
tre giorni, una palandrana ieratica che dovrebbe richiamare
Luke Skywalker in divisa da Jedi ma che invece lo fa
somigliare a Don Camillo, e niente cellulare Nokia
probabilmente perché i finlandesi non hanno rinnovato
l'accordo di sponsor. Gli occhialini alla Stevie Wonder
invece sono sempre gli stessi, da indossare rigorosamente
anche in piena notte con un buio fottuto per creare il
sintomatico mistero.
Giunto all'indirizzo comunicato dal pony-express, Neo si
ritrova in un dojo modello Karate Kid.
- Salve - fa Neo al cinesino che gli apre. - Io sono...
- Nooooo! - esclama l'altro, scandalizzato. - Prima
dobbiamo picchiarci, poi mi dirai chi sei e che cazzo vuoi.
Così è scritto sul contratto.
E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash!
Risbang! Pugn! Sbudell! Ditonellocch! Il tutto commentato da
una colonna sonora eseguita evidentemente da una band di
bonghisti in pieno delirio etilico.
- Ok - commenta il cinesino alla fine. - Il tuo kung-fu fa
cagare, però gli effetti speciali sono gagliardi. Puoi
passare. Lo conduce in un tipico parchetto newyorkese pieno
di deiezioni canine e piccioni rincoglioniti. L'Oracolo,
seduta su una panchina, ha l'aspetto di una portinaia del Prenestino.
- Tu sei un software, vero? - esordisce Neo.
- Conosci già la risposta a questa domanda - replica la
> donna. - E comunque, software o no, recito meglio di te.
- Fai parte anche tu di Matrix?
- Conosci già la risposta a questa domanda.
- Perché mi hai fatto chiamare?
- Conosci già la risposta a questa domanda.
- Ma cos'è, il call center di Infostrada? - sbotta Neo,
spazientito. -
Vuoi dirmi qualcosa di utile, una buona volta?
- L'Architetto di Matrix ti chiarirà tutto, Neo. Ma prima
devi scoprire dov'è. E prima di questo devi trovare colui che
ha la chiave per entrare. Ma prima di questo devi trovare
colui che sa dov'è colui che ha la chiave. Chiaro, no?
- Ho capito: sei un software scritto in Cobol.
- Ora devo andare, Neo. Abbiamo parlato troppo: per
compensare devi menare le mani almeno venti minuti.
Difatti, come per magilla, all'improvviso appare l'agente
Smith incazzato come un ornitorinco. E giù botte. Sbang!
Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Sbudell!
Calcneicoglion! Per far capire al pubblico che questa
scazzottata è diversa dalla precedente (un compito davvero
arduo) all'improvviso Smith si duplica. Poi si triplica. E
così via, finché la piazzetta non è piena di gente vestita da
Franco Battiato dedita a un kung-fu figurato quale non si
vedeva dai tempi di "Franco & Ciccio dalla Sicilia con Furore".
- Cos'è questa storia che puoi moltiplicarti, adesso? -
chiede Neo, un po' contrariato.
- Nei videogames i nemici dei livelli superiori sono più
tosti, lo sanno tutti. -spiega Smith. - Nel prossimo quadro
te la vedrai con Pacman e poi con Supermario.
- Non ho paura - replica Neo con aria di sfida. - Posso
volare, e appena supero 3.000 punti mi becco l'iperspazio e
la smart bomb. E allora per voi saranno cazzi!
E giù botte. Sbang, sock, stunf eccetera. I due se le danno
di santa ragione finché il numero di testicoli esplosi in
sala non raggiunge il limite prescritto dalla Warner Bros.
Poi Neo schizza via alla Superman, mentre Smith si spazzola
la giacca appena impolverata dal combattimento. Un filmone.
Nel frattempo, a Zion, Morpheus e l'ex-fidanzata Niobe
interpretano un duetto di grande tormento interiore e
sensibilità passionale.
- Ah, amata Niobe, certe cose cambiano...
- Altre non cambiano mai, amato Morpheus... - sospira la donna.
- Certe, invece, cambiano.
- Sì, ma altre non cambiano.
- Mai - conferma Morpheus.
- D'altra parte, alcune cambiano.
- Sì, ma sono altre. - specifica l'uomo.
- Mentre alcune no.
- Proprio così... Cambiano.
- Alcune.
- ....si può sapere di che cazzo stiamo parlando?
- Non importa: abbiamo sfangato altri dieci minuti di film,
e questo è l'importante. Ora torniamo dentro Matrix che c'è
da scazzottare.
Detto fatto. Neo, Morpheus e Trinity (questi due vestiti
delle solite tutine di pelle sadomaso che si vede fanno
arrapare molto i Wachowski) si ritrovano in un ristorante a
quindici stelle, di quelli che al cameriere di mancia come
minimo devi dare una Rolls.
- Che cazzo ci facciamo qui? - chiedono i due sadomaso.
- Dobbiamo andare dal Merovingio. - spiega Neo.
- Non capisco.
- Il Merovingio. Un programma ribelle e potentissimo che
tiene prigioniero il Fabbricante di Chiavi.
- Non capisco.
- Il Fabbricante di Chiavi. L'unico che può farmi accedere
al rifugio dell'Architetto.
- Non capisco.
- L'Architetto. Il creatore del codice sorgente di Matrix.
- Non capisco.
Neo sbuffa. - Insomma, siamo qui per una bella scazzottata.
Trinity e Morpheus si illuminano. - Perché non l'hai detto
subito, invece di arrampicarti sugli specchi con tutte quelle
stronzate?
Il Merovingio, che ha l'aspetto di un bisteccone a metà
strada tra Cassano e il biondo dei Ricchi & Poveri, li fa
accomodare al tavolo ove sta magnando a quattro palmenti.
- Scusami, Neo... - sussurra Morpheus. - Non avevamo solo
72 ore per salvare Zion? Allora perché siamo così calmi e
rilassati mentre sorseggiamo questo aperitivo del cazzo? E'
una scena troppo pretestuosa perfino per questo cesso di
sceneggiatura!
- Taci! - intima Neo. - E' vero, tutto questo è un
pretesto. Ma serve per introdurre la grande e fighissima
attrice che in questo momento rappresenta il Cinema Italiano
nel mondo: un po' di rispetto.
Difatti, in quel momento appare Monica Bellucci nei panni
di Persephone.
- Borb borb borb... - dice.
- Scusa, ma perché reciti come se avessi una banana in
bocca? - le fa stupita Trinity.
- E' la voce... borb... che mi veniva mentre il
produttore... borb... mi faceva il provino - confessa la
Bellucci, sforzandosi inutilmente di scandire le sillabe. -
Lui ha detto che ero... borb... bravissima.
- Già che ci siamo, Neo: tu invece perché sussurri sempre,
anche quando gridi perché ti stanno scannando?
- Be', parlare sottovoce è come portare gli occhiali neri:
fa tanto ieratico.
- Ora basta! - sbraita il Merovingio. - Avevo l'intenzione
di consegnarvi il Fabbricante di Chiavi, ma dopo queste
battute è chiaro che siete dei minchioni peggiori perfino di
quelli che stanno seduti in platea. Filate via e non fatevi
più vedere, prima che mi vendichi su di voi per questo nome
del cazzo che mi hanno rifilato.
I tre lasciano il ristorante mogi come leghisti dopo le
amministrative.
- Che facciamo adesso, Neo?
- Coraggio, Trinity: è l'ora del colpo di scena più
telefonato dai tempi di Meucci. Spero solo che il pubblico regga.
- Io non mi preoccuperei: questa gente beve tutto. Basta
che il colpo di scena non sia una stronzata colossale tipo
che la Bellucci tradisce il marito e ci consegna il fabbro in
cambio di un tuo bacio... al pensiero, Trinity rotola a terra
contorcendosi dalle risate.
L'ascensore si apre, e la Bellucci ne esce trionfante ad
annunciare che tradisce il marito e consegna il fabbro in
cambio di un bacio di Neo. Trinità vomita nel vaso dei ficus.
Il primo tempo termina con la musichetta finale di Pengo e la
scritta "Insert coin to continue..."
*****************
La proiezione riprende dopo aver infilato il gettone e
schiacciato il pulsante destro del joystick.
Secondo tempo.
Il Fabbricante di Chiave si rivela essere l'ennesimo
cinesino, circostanza che porta il suddetto gruppo etnico ad
essere maggioranza assoluta nel film, e che convince qualche
spettatore che la SARS dev'essere stata una punizione divina.
- Ok, abbiamo il nostro fabbro - commenta Trinity. - Adesso
che facciamo?
- Non so: è il turno della scazzottata o quello dell'inseguimento?
- Ho un'idea: e se facessimo una scazzottata e un inseguimento?
- Con che pretesto?
- Be', diciamo che l'unico modo per tornare al mondo reale
è una hard-line sull'autostrada a cinquanta miglia da qui.
Così giriamo una bella scena d'autoscontro tra macchine e TIR
e spendiamo talmente tanti soldi in CGI da umiliare Terminator2.
- Tornare al mondo reale? Ma il Fabbricante di Chiavi è un
programma! Non possiamo mica portarlo via da Matrix! Non è logico!
Morpheus ghigna.
- Che c'entra la logica con questo film?
Neo annuisce.
- Hai ragione: vado a cercare qualcuno da picchiare. Con
perfetta scelta di tempo si materializza il Merovingio,
incazzato come un dugongo e spalleggiato da una dozzina di
brutti tipacci con l'aria di chi non sogna altro che un bel
calcione volante nelle gengive. E giù botte.
Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Patapunf! Crash! Risbang!
Pugn! Sbudell! Bottdaorb!
La variazione sul tema, questa volta, sono gli spadoni
cimmerici che Neo e gli altri trovano appesi alle pareti
(circostanza assolutamente credibile, sono decorazioni che
chiunque può vedere normalmente nei locali pubblici e negli
appartamenti signorili!), cosicché possono intervallare i
pugni in bocca con le sciabolate. Il tutto col solito
sottofondo di bonghisti fumati a bestia.
L'ultimo scagnozzo cade come una pera, ma non prima che il
balletto di kung-fu figurato abbia raggiunto vette di
comicità surreale quali non si vedevano dalle scazzottate di
Bud Spencer & Terence Hill, i quali almeno erano simpatici,
picchiavano al ritmo di musichette orecchiabili e gli unici
effetti speciali che si concedevano erano i palloncini colorati.
Il Merovingio scappa (probabilmente al bagno, succede lo
stesso a molti spettatori in platea) e Neo prende il volo per
raggiungere l'autostrada dove Morpheus e Trinity stanno
distruggendo a mazzate l'intera produzione 2001-2003 di
autoarticolati Iveco, in quella che forse è l'unica scena
realistica del film (sul Raccordo Anulare di Roma ogni giorno
succede di peggio).
Ma ecco che appaiono gli avversari di questo livello (Il
settimo? L'ottavo? Quando arriva il quadro del bonus?). Si
tratta di due trogloditi rasta che hanno sbagliato candeggio
e che dispongono della capacità di rendersi incorporei a
comando (evidentemente i Wachowski stanno pensando a una
tecnica per schivare gli strameritati pomodori e uova marce).
Morpheus, piantato come un orango sul tetto di un
TurboScania, li sfida con l'inevitabile gesto della manina di
Bruce Lee. E giù botte. Sbang, sock eccetera. E bonghi, of course.
Il pubblico scoppia in lacrime invocando il motivetto della
"Dune Buggy" e le ben più credibili risse di "Altrimenti ci
arrabbiamo".
Tra il lusco e il brusco, Trinity torna al mondo reale
(probabilmente c'è stato un taglio di troppo nel montaggio:
gli spettatori applaudono con gratitudine), mentre Neo e
Morpheus seguono il Fabbricante di Chiavi dall'Architetto. Ma
entrare nella stanza segreta del creatore di Matrix non è
facile. Sembra che la sequenza esatta sia "destra, destra,
spada, salto, destra, avanti". O forse questo era il pattern
finale di Dragon's Lair? Non importa, tanto è lo stesso.
L'Architetto è una via di mezzo tra Piero Angela e Gianni
Minà invecchiato. Siede in posa da Padreterno davanti a una
parete strapiena di monitor tipo la redazione del TG2 ma
senza il giochino demente di Lippi alla fine.
- Ah... l'Essere... il Libero Arbitrio... la Voce e la
Via... - blatera in un agghiacciante sermone di quindici ore
in cui si afferrano sì e no quindici sillabe.
- Scusa, Architetto, ma perché parli come un guru tibetano
strafatto?
- azzarda Neo.
- Conosci già la risposta a questa domanda.
- Di nuovo? Vuoi dirmi qualcosa di utile, cazzo, prima che
dia una scarica di mazzate anche a te?
L'altro sospira.
- Ah, sapevo che sarebbe stata questa la tua scelta, Neo.
Allora va', ordunque, a salvare la tua donna dal nome
metaforicamente cattolico dal Fato invincibile e mortifero
che la attende, condannando così la tua trista specie a
perpetuarsi nell'orrida schiavitù che opprime le menti e
umilia le carni a meno di una profezia fallace di cui tu sei
il sesto strumento e vittima a un tempo.
- Ma va' a cagher! - ribatte Neo. O forse è il pubblico.
E schizza via a mille all'ora a raccattare Trinity che è
rientrata in Matrix giusto in tempo per gettarsi dal
centesimo piano, beccarsi ottocento pallottole nella
ghiandola pineale e spalmarsi modello Nutella sull'asfalto
della strada sottostante.
- Ah, amore mio... - ansima pesta e sanguinante, però con
gli occhialini neri del caxxo senza un graffio. - Per me è
troppo tardi. Muoio.
Neo scuote la testa.
- Secondo te mi sono vestito da Don Camillo per niente?
Sta' a vedere, che adesso ti resuscito io.
Le infila una mano nel... ehm... Insomma, le fa un
intervento in pranoterapia tipo i guaritori filippini
sputtanati da Striscialanotizia e... Voilà, Trinity risorge
più bella che pria. Il tutto col commento sonoro di
terrificanti cori da opera lirica che fanno rimpiangere i
bonghisti. Ma le 72 ore sono scadute.
Nel mondo reale, le 250mila seppie hanno fatto un mazzo
tanto all'esercito di Zion (peraltro una gran massa di
segaioli) e si preparano a radere al suolo la città degli
umani liberi. Neo e Trinity si scollegano da Matrix, lasciano
la nave di Morpheus in preda alle fiamme e fuggono per
mettersi in salvo. Le seppie, però, li braccano. Li
circondano. Li sovrastano. Quando sembra che non ci sia più
nulla da fare, inspiegabilmente Neo fa saltare in aria i
nemici con quello che sembra un peto elettronico. E così,
senza nessun cazzo di spiegazione e nel bel mezzo della
battaglia, termina il film. Ghigno dei Wachowski e trailer
della prossima puntata.
Gli spettatori paganti assaltano la cassa per avere
indietro i soldi del biglietto.
E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Patapunf!
Crash! Risbang!
:D :D :D
Visto che sta per uscire MATRIX REVOLUTION ecco il riassunto di MATRIX RELOADED
Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Calcinfacc!
I titoli di testa scorrono su Trinity impegnata a
somministrare coscienziosamente a una banda di poveracci una
bella scarica di mazzate volanti. Dopo l'ultimo calcione
nelle gengive, Trinity si guarda intorno in cerca
dell'uscita, disdegna & schifa la porta, e si getta infine
contro l'unica finestra chiusa, che esplode come
una fontana di vetri in slow-motion senza neppure scalfirle
il gel, mica come noi che ci tagliamo anche coi fogli di carta.
Mentre precipita ha il tempo di svuotare ottantadue
caricatori, lanciare ventinove pugnali e completare dodici
Bartezzaghi a schema libero. Poi, finalmente, muore.
Neo si sveglia di soprassalto: era un incubo.
- Cosa c'è, amore? - gli chiede Trinity - Sei sconvolto
perché hai sognato la mia morte?
- No, è che ho visto la nota spese per gli effetti speciali
solo per i primi trenta secondi di film.
- Che t'importa? Va tutto sul conto dei polli che
pagheranno il biglietto per vedere questa boiata.
- Ah già, è vero.
- Alzati, coraggio: siamo arrivati a Zion.
La Città degli Umani Liberi, che il primo Matrix aveva
avuto il buongusto di non mostrarci, si rivela una via di
mezzo tra Kabul dopo i bombardamenti e la Metro A in ora di punta.
Morpheus affida l'astronave a un parcheggiatore napoletano
e va a trovare un brutto ceffo che, si viene a sapere,
a) comanda l'esercito di Zion;
b) si tromba l'ex-ragazza di Morpheus.
- Stanno arrivando 250mila seppie! - bercia il ceffo.
- Per me in umido con pomodori pachino - commenta Morpheus.
- E senza aglio, sennò mi gonfio d'aria.
- Intendo sentinelle elettroniche! - sbraita il ceffo. -
Matrix ne ha mandate 250.000 per farci il culo!
- Non devi aver paura: adesso abbiamo l'Eletto,
l'Annunciato della Profezia, l'Unto del Signore.
- Ma chi, Berlusconi?
- Perché non vuoi credere? - insiste Morpheus. - Non ti
convince la genialità dell'idea che, in questo mondo dominato
dai computer, alla fine noi uomini prevarremo grazie a una
sana spiritualità new age?
- Mi sembra una stronzata.
- Vabbè - si congeda Morpheus. - Salutami Niobe.
- E tu salutami 'a soreta.
Neo e Trinity, nel frattempo, stanno cercando un posto per
imboscarsi in santa pace, ma vengono circondati da una folla
di questuanti e postulanti che nemmeno Andreotti ai tempi d'oro.
- Ti prego, Eletto, fammi la grazia!
- Salvaci, Eletto!
- Proteggici, Eletto!
- Trovami un posto in ferrovia, Eletto, che se sei stato
eletto è anche grazie al mio voto.
- Riusciremo mai a restare soli? - sussurra Neo.
Trinity strizza l'occhio.
- Non preoccuparti, caro: stasera c'è un rave party, e
saranno tutti così fumati che non distinguerebbero un'orgia
da una frittata di cipolle.
Difatti, quella stessa sera, la città sotterranea si
trasforma in una megadiscoteca underground con tanto di
cubiste, rapper schizzati e DJ
conciati tipo ultimo video di Britney Spears. Gli abitanti di Zion
(Zionisti?) pogano come matti, specialmente dopo che Morpheus
sale sul cubo e spara un discorso da spogliatoio di finale
Champions League, di cui peraltro nessuno capisce un cazzo
date le percussioni a ventimila decibel e forse è un bene.
Neo e Trinity scopano in dissolvenza sulle immagini del
rave party. Poi scopano di nuovo. E poi ancora. E ancora,
visto che la sequenza si replica, in una sagra del brodo
allungato, fino all'ultimo secondo tollerabile prima che in
sala gli spettatori diano fuoco alle poltroncine. La mattina
dopo, mentre tutti smaltiscono la sbornia, alla porta di Neo
si presenta un corriere DHL.
- L'Oracolo ti vuole parlare, Eletto - informa.
- Non poteva mandare una e-mail?
- Devi rientrare in Matrix, Eletto: l'Oracolo ha da farti
delle rivelazioni importantissime.
- Tipo in Matrix 1, quando la cosa più utile che mi ha
detto è che i biscotti vanno cotti in forno? No grazie.
- Guarda che se rientri in Matrix potrai farti una serie di
scazzottate che a confronto Bruce Lee era un gandhiano.
- Mi hai convinto. Andiamo.
Detto fatto, Neo si infila gli elettrodi in tutti gli
orifizi disponibili, chiude gli occhi e si ritrova dentro il
mondo simulato. L'aspetto del suo "avatar" è cambiato
parecchio rispetto al primo film: ha un colorito da salma di
tre giorni, una palandrana ieratica che dovrebbe richiamare
Luke Skywalker in divisa da Jedi ma che invece lo fa
somigliare a Don Camillo, e niente cellulare Nokia
probabilmente perché i finlandesi non hanno rinnovato
l'accordo di sponsor. Gli occhialini alla Stevie Wonder
invece sono sempre gli stessi, da indossare rigorosamente
anche in piena notte con un buio fottuto per creare il
sintomatico mistero.
Giunto all'indirizzo comunicato dal pony-express, Neo si
ritrova in un dojo modello Karate Kid.
- Salve - fa Neo al cinesino che gli apre. - Io sono...
- Nooooo! - esclama l'altro, scandalizzato. - Prima
dobbiamo picchiarci, poi mi dirai chi sei e che cazzo vuoi.
Così è scritto sul contratto.
E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash!
Risbang! Pugn! Sbudell! Ditonellocch! Il tutto commentato da
una colonna sonora eseguita evidentemente da una band di
bonghisti in pieno delirio etilico.
- Ok - commenta il cinesino alla fine. - Il tuo kung-fu fa
cagare, però gli effetti speciali sono gagliardi. Puoi
passare. Lo conduce in un tipico parchetto newyorkese pieno
di deiezioni canine e piccioni rincoglioniti. L'Oracolo,
seduta su una panchina, ha l'aspetto di una portinaia del Prenestino.
- Tu sei un software, vero? - esordisce Neo.
- Conosci già la risposta a questa domanda - replica la
> donna. - E comunque, software o no, recito meglio di te.
- Fai parte anche tu di Matrix?
- Conosci già la risposta a questa domanda.
- Perché mi hai fatto chiamare?
- Conosci già la risposta a questa domanda.
- Ma cos'è, il call center di Infostrada? - sbotta Neo,
spazientito. -
Vuoi dirmi qualcosa di utile, una buona volta?
- L'Architetto di Matrix ti chiarirà tutto, Neo. Ma prima
devi scoprire dov'è. E prima di questo devi trovare colui che
ha la chiave per entrare. Ma prima di questo devi trovare
colui che sa dov'è colui che ha la chiave. Chiaro, no?
- Ho capito: sei un software scritto in Cobol.
- Ora devo andare, Neo. Abbiamo parlato troppo: per
compensare devi menare le mani almeno venti minuti.
Difatti, come per magilla, all'improvviso appare l'agente
Smith incazzato come un ornitorinco. E giù botte. Sbang!
Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Sbudell!
Calcneicoglion! Per far capire al pubblico che questa
scazzottata è diversa dalla precedente (un compito davvero
arduo) all'improvviso Smith si duplica. Poi si triplica. E
così via, finché la piazzetta non è piena di gente vestita da
Franco Battiato dedita a un kung-fu figurato quale non si
vedeva dai tempi di "Franco & Ciccio dalla Sicilia con Furore".
- Cos'è questa storia che puoi moltiplicarti, adesso? -
chiede Neo, un po' contrariato.
- Nei videogames i nemici dei livelli superiori sono più
tosti, lo sanno tutti. -spiega Smith. - Nel prossimo quadro
te la vedrai con Pacman e poi con Supermario.
- Non ho paura - replica Neo con aria di sfida. - Posso
volare, e appena supero 3.000 punti mi becco l'iperspazio e
la smart bomb. E allora per voi saranno cazzi!
E giù botte. Sbang, sock, stunf eccetera. I due se le danno
di santa ragione finché il numero di testicoli esplosi in
sala non raggiunge il limite prescritto dalla Warner Bros.
Poi Neo schizza via alla Superman, mentre Smith si spazzola
la giacca appena impolverata dal combattimento. Un filmone.
Nel frattempo, a Zion, Morpheus e l'ex-fidanzata Niobe
interpretano un duetto di grande tormento interiore e
sensibilità passionale.
- Ah, amata Niobe, certe cose cambiano...
- Altre non cambiano mai, amato Morpheus... - sospira la donna.
- Certe, invece, cambiano.
- Sì, ma altre non cambiano.
- Mai - conferma Morpheus.
- D'altra parte, alcune cambiano.
- Sì, ma sono altre. - specifica l'uomo.
- Mentre alcune no.
- Proprio così... Cambiano.
- Alcune.
- ....si può sapere di che cazzo stiamo parlando?
- Non importa: abbiamo sfangato altri dieci minuti di film,
e questo è l'importante. Ora torniamo dentro Matrix che c'è
da scazzottare.
Detto fatto. Neo, Morpheus e Trinity (questi due vestiti
delle solite tutine di pelle sadomaso che si vede fanno
arrapare molto i Wachowski) si ritrovano in un ristorante a
quindici stelle, di quelli che al cameriere di mancia come
minimo devi dare una Rolls.
- Che cazzo ci facciamo qui? - chiedono i due sadomaso.
- Dobbiamo andare dal Merovingio. - spiega Neo.
- Non capisco.
- Il Merovingio. Un programma ribelle e potentissimo che
tiene prigioniero il Fabbricante di Chiavi.
- Non capisco.
- Il Fabbricante di Chiavi. L'unico che può farmi accedere
al rifugio dell'Architetto.
- Non capisco.
- L'Architetto. Il creatore del codice sorgente di Matrix.
- Non capisco.
Neo sbuffa. - Insomma, siamo qui per una bella scazzottata.
Trinity e Morpheus si illuminano. - Perché non l'hai detto
subito, invece di arrampicarti sugli specchi con tutte quelle
stronzate?
Il Merovingio, che ha l'aspetto di un bisteccone a metà
strada tra Cassano e il biondo dei Ricchi & Poveri, li fa
accomodare al tavolo ove sta magnando a quattro palmenti.
- Scusami, Neo... - sussurra Morpheus. - Non avevamo solo
72 ore per salvare Zion? Allora perché siamo così calmi e
rilassati mentre sorseggiamo questo aperitivo del cazzo? E'
una scena troppo pretestuosa perfino per questo cesso di
sceneggiatura!
- Taci! - intima Neo. - E' vero, tutto questo è un
pretesto. Ma serve per introdurre la grande e fighissima
attrice che in questo momento rappresenta il Cinema Italiano
nel mondo: un po' di rispetto.
Difatti, in quel momento appare Monica Bellucci nei panni
di Persephone.
- Borb borb borb... - dice.
- Scusa, ma perché reciti come se avessi una banana in
bocca? - le fa stupita Trinity.
- E' la voce... borb... che mi veniva mentre il
produttore... borb... mi faceva il provino - confessa la
Bellucci, sforzandosi inutilmente di scandire le sillabe. -
Lui ha detto che ero... borb... bravissima.
- Già che ci siamo, Neo: tu invece perché sussurri sempre,
anche quando gridi perché ti stanno scannando?
- Be', parlare sottovoce è come portare gli occhiali neri:
fa tanto ieratico.
- Ora basta! - sbraita il Merovingio. - Avevo l'intenzione
di consegnarvi il Fabbricante di Chiavi, ma dopo queste
battute è chiaro che siete dei minchioni peggiori perfino di
quelli che stanno seduti in platea. Filate via e non fatevi
più vedere, prima che mi vendichi su di voi per questo nome
del cazzo che mi hanno rifilato.
I tre lasciano il ristorante mogi come leghisti dopo le
amministrative.
- Che facciamo adesso, Neo?
- Coraggio, Trinity: è l'ora del colpo di scena più
telefonato dai tempi di Meucci. Spero solo che il pubblico regga.
- Io non mi preoccuperei: questa gente beve tutto. Basta
che il colpo di scena non sia una stronzata colossale tipo
che la Bellucci tradisce il marito e ci consegna il fabbro in
cambio di un tuo bacio... al pensiero, Trinity rotola a terra
contorcendosi dalle risate.
L'ascensore si apre, e la Bellucci ne esce trionfante ad
annunciare che tradisce il marito e consegna il fabbro in
cambio di un bacio di Neo. Trinità vomita nel vaso dei ficus.
Il primo tempo termina con la musichetta finale di Pengo e la
scritta "Insert coin to continue..."
*****************
La proiezione riprende dopo aver infilato il gettone e
schiacciato il pulsante destro del joystick.
Secondo tempo.
Il Fabbricante di Chiave si rivela essere l'ennesimo
cinesino, circostanza che porta il suddetto gruppo etnico ad
essere maggioranza assoluta nel film, e che convince qualche
spettatore che la SARS dev'essere stata una punizione divina.
- Ok, abbiamo il nostro fabbro - commenta Trinity. - Adesso
che facciamo?
- Non so: è il turno della scazzottata o quello dell'inseguimento?
- Ho un'idea: e se facessimo una scazzottata e un inseguimento?
- Con che pretesto?
- Be', diciamo che l'unico modo per tornare al mondo reale
è una hard-line sull'autostrada a cinquanta miglia da qui.
Così giriamo una bella scena d'autoscontro tra macchine e TIR
e spendiamo talmente tanti soldi in CGI da umiliare Terminator2.
- Tornare al mondo reale? Ma il Fabbricante di Chiavi è un
programma! Non possiamo mica portarlo via da Matrix! Non è logico!
Morpheus ghigna.
- Che c'entra la logica con questo film?
Neo annuisce.
- Hai ragione: vado a cercare qualcuno da picchiare. Con
perfetta scelta di tempo si materializza il Merovingio,
incazzato come un dugongo e spalleggiato da una dozzina di
brutti tipacci con l'aria di chi non sogna altro che un bel
calcione volante nelle gengive. E giù botte.
Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Patapunf! Crash! Risbang!
Pugn! Sbudell! Bottdaorb!
La variazione sul tema, questa volta, sono gli spadoni
cimmerici che Neo e gli altri trovano appesi alle pareti
(circostanza assolutamente credibile, sono decorazioni che
chiunque può vedere normalmente nei locali pubblici e negli
appartamenti signorili!), cosicché possono intervallare i
pugni in bocca con le sciabolate. Il tutto col solito
sottofondo di bonghisti fumati a bestia.
L'ultimo scagnozzo cade come una pera, ma non prima che il
balletto di kung-fu figurato abbia raggiunto vette di
comicità surreale quali non si vedevano dalle scazzottate di
Bud Spencer & Terence Hill, i quali almeno erano simpatici,
picchiavano al ritmo di musichette orecchiabili e gli unici
effetti speciali che si concedevano erano i palloncini colorati.
Il Merovingio scappa (probabilmente al bagno, succede lo
stesso a molti spettatori in platea) e Neo prende il volo per
raggiungere l'autostrada dove Morpheus e Trinity stanno
distruggendo a mazzate l'intera produzione 2001-2003 di
autoarticolati Iveco, in quella che forse è l'unica scena
realistica del film (sul Raccordo Anulare di Roma ogni giorno
succede di peggio).
Ma ecco che appaiono gli avversari di questo livello (Il
settimo? L'ottavo? Quando arriva il quadro del bonus?). Si
tratta di due trogloditi rasta che hanno sbagliato candeggio
e che dispongono della capacità di rendersi incorporei a
comando (evidentemente i Wachowski stanno pensando a una
tecnica per schivare gli strameritati pomodori e uova marce).
Morpheus, piantato come un orango sul tetto di un
TurboScania, li sfida con l'inevitabile gesto della manina di
Bruce Lee. E giù botte. Sbang, sock eccetera. E bonghi, of course.
Il pubblico scoppia in lacrime invocando il motivetto della
"Dune Buggy" e le ben più credibili risse di "Altrimenti ci
arrabbiamo".
Tra il lusco e il brusco, Trinity torna al mondo reale
(probabilmente c'è stato un taglio di troppo nel montaggio:
gli spettatori applaudono con gratitudine), mentre Neo e
Morpheus seguono il Fabbricante di Chiavi dall'Architetto. Ma
entrare nella stanza segreta del creatore di Matrix non è
facile. Sembra che la sequenza esatta sia "destra, destra,
spada, salto, destra, avanti". O forse questo era il pattern
finale di Dragon's Lair? Non importa, tanto è lo stesso.
L'Architetto è una via di mezzo tra Piero Angela e Gianni
Minà invecchiato. Siede in posa da Padreterno davanti a una
parete strapiena di monitor tipo la redazione del TG2 ma
senza il giochino demente di Lippi alla fine.
- Ah... l'Essere... il Libero Arbitrio... la Voce e la
Via... - blatera in un agghiacciante sermone di quindici ore
in cui si afferrano sì e no quindici sillabe.
- Scusa, Architetto, ma perché parli come un guru tibetano
strafatto?
- azzarda Neo.
- Conosci già la risposta a questa domanda.
- Di nuovo? Vuoi dirmi qualcosa di utile, cazzo, prima che
dia una scarica di mazzate anche a te?
L'altro sospira.
- Ah, sapevo che sarebbe stata questa la tua scelta, Neo.
Allora va', ordunque, a salvare la tua donna dal nome
metaforicamente cattolico dal Fato invincibile e mortifero
che la attende, condannando così la tua trista specie a
perpetuarsi nell'orrida schiavitù che opprime le menti e
umilia le carni a meno di una profezia fallace di cui tu sei
il sesto strumento e vittima a un tempo.
- Ma va' a cagher! - ribatte Neo. O forse è il pubblico.
E schizza via a mille all'ora a raccattare Trinity che è
rientrata in Matrix giusto in tempo per gettarsi dal
centesimo piano, beccarsi ottocento pallottole nella
ghiandola pineale e spalmarsi modello Nutella sull'asfalto
della strada sottostante.
- Ah, amore mio... - ansima pesta e sanguinante, però con
gli occhialini neri del caxxo senza un graffio. - Per me è
troppo tardi. Muoio.
Neo scuote la testa.
- Secondo te mi sono vestito da Don Camillo per niente?
Sta' a vedere, che adesso ti resuscito io.
Le infila una mano nel... ehm... Insomma, le fa un
intervento in pranoterapia tipo i guaritori filippini
sputtanati da Striscialanotizia e... Voilà, Trinity risorge
più bella che pria. Il tutto col commento sonoro di
terrificanti cori da opera lirica che fanno rimpiangere i
bonghisti. Ma le 72 ore sono scadute.
Nel mondo reale, le 250mila seppie hanno fatto un mazzo
tanto all'esercito di Zion (peraltro una gran massa di
segaioli) e si preparano a radere al suolo la città degli
umani liberi. Neo e Trinity si scollegano da Matrix, lasciano
la nave di Morpheus in preda alle fiamme e fuggono per
mettersi in salvo. Le seppie, però, li braccano. Li
circondano. Li sovrastano. Quando sembra che non ci sia più
nulla da fare, inspiegabilmente Neo fa saltare in aria i
nemici con quello che sembra un peto elettronico. E così,
senza nessun cazzo di spiegazione e nel bel mezzo della
battaglia, termina il film. Ghigno dei Wachowski e trailer
della prossima puntata.
Gli spettatori paganti assaltano la cassa per avere
indietro i soldi del biglietto.
E giù botte. Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Patapunf!
Crash! Risbang!
:D :D :D