PDA

View Full Version : Crisi nel settore informatico, laurea triennale a Palermo o PoliMi? E' importante?


Leed
25-10-2009, 09:09
Frequento l'ultimo anno di Liceo Scientifico e già da qualche mese a questa parte ho deciso che frequenterò Ingegneria Informatica, visto la mia enorme passione per tutto ciò che concerne la tecnologia.
Sono rimasto però abbastanza spiazzato quando ho visto questi topic:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2045108
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2071663&page=2

Si parla anche di Ingegneri informatici che lavorano per una miseria, magari con tanto di laurea! Che lavorano nei call center!
Premesso che non voglio fare la fame e che non vorrei fare la stessa fine: per avere un futuro quanto meno decente consigliate fin da subito (quindi dalla triennale) di frequentare un università come per esempio il Politecnico di Milano invece dell'università di Palermo?
Ci potrebbero essere vantaggi fin dalla triennale? Quali?
Grazie anticipatamente.

Leed
25-10-2009, 09:54
Quindi un ingegnere informatico del Politecnico di Milano e un ingegnere informatico dell'ateneo di Palermo ricoprono la stessa identica posizione nell'ambiente lavorativo, inteso come possibilità di trovare lavoro?

zulutown
25-10-2009, 10:15
Quindi un ingegnere informatico del Politecnico di Milano e un ingegnere informatico dell'ateneo di Palermo ricoprono la stessa identica posizione nell'ambiente lavorativo, inteso come possibilità di trovare lavoro?
ovviametne no.
una laurea del polimi ti dà ovviamente un vantaggio

VeeJ
25-10-2009, 10:46
Devi considerare anche i servizi offerti dall'università e i rapporti con le aziende. Non so la situazione dell'università di Palermo, ma il Politecnico di Milano è per un buon 80% finanziato da aziende private e ha un ottimo Career Service con il quale si tiene in contatto con aziende leader nel settore. Poi vedendo i miei compagni di corso che vengono da fuori (molti proprio dalla Sicilia) ci si diverte un mondo a vivere fuori di casa :D

Leed
25-10-2009, 10:59
Vi assicuro che l'università di Palermo non ha nessun collegamento col mondo lavorativo, almeno per quanto riguarda l'informatica. A Palermo non esistono praticamente aziende informatiche.

zulutown
25-10-2009, 11:00
il vantaggio della laurea al polimi è che sei da subito vicino al mondo delle aziende ITALIANE del nord. se vali* alla fine emergi anche se ti sei laureato a palermo.

* se.

non capisco cosa voglia dire esser vicino al mondo delle imprese menter fai l'univ, al max si tratta di 6 mesi di stage pre-laurea.

per il resto se ti presenti a un colloquio con laurea polimi hai + chance di esser preso e possibilità di avere un RAL di ingreso migliore

renaulto
25-10-2009, 14:04
per il resto se ti presenti a un colloquio con laurea polimi hai + chance di esser preso e possibilità di avere un RAL di ingreso miglioreSu quale pianeta?

Darmur
25-10-2009, 16:35
il vantaggio della laurea al polimi è che sei da subito vicino al mondo delle aziende ITALIANE del nord. se vali* alla fine emergi anche se ti sei laureato a palermo.

* se.


quanto è vero :read:

a me manca un anno per prendere la magistrale e sono i professori che mi stanno venendo a cercare... è una cosa che da una enorme soddisfazione!

Leed
26-10-2009, 13:29
Sono abbastanza confuso. Chi davvero lavora nel settore o lo sta vivendo pienamente, potrebbe farmi capire quale è la verità?

Fredx84
26-10-2009, 15:08
Sono abbastanza confuso. Chi davvero lavora nel settore o lo sta vivendo pienamente, potrebbe farmi capire quale è la verità?

Non credo si possa dare una risposta univoca alla tua domanda: ogni azienda ha le sue politiche interne. In linea di massima ti posso dire, per quella che è la mia esperienza, che l'università di provenienza di un laureato, quando conta, conta ben poco. Nel settore informatico viene considerata prima di tutto l'esperienza acquisita sul campo e, in secondo luogo, il titolo di studio. E quest'ultimo conta principalmente all'inizio, in fase di selezione, ma una volta che "sei dentro" conta soltanto quello che sai fare. Nessuno guarderà più se, con quanto e dove ti sei laureato. Io sono "solo" diplomato e dove mi trovo ora (azienda di 600 dipendenti) non si fa alcuna distinzione tra laureati e diplomati e men che meno tra un'università e università. Certo, magari i laureati avranno più probabilità di fare carriera e di farla più in fretta rispetto ai diplomati (ma anche qui non è sempre detto), ma non certo per il fatto di essersi laureati in questa o in quella università. E gli stipendi sono ovviamente in funzione del ruolo ricoperto, indipendentemente dal titolo di studio conseguito.
Il fatto di provenire da un'università più o meno prestigiosa (chiaramente non è lo stesso conseguire una laurea a Camerino, al Politecnico o al MIT) magari potrebbe essere un fattore che viene preso in considerazione in sede di colloquio, ma non certo l'unico e non certo quello più determinante. Il nome dell'università potrebbe essere un punto a favore, ma niente di più. Magari tu ti sei laureato in università "poco rinomata" con 110 e ti trovi ad un colloquio con un altro candidato laureato con 70 in università più prestigiosa. Pensi che il selezionatore dovrebbe scegliere lui solo per il nome dell'università da cui è uscito? Non so se hai mai fatto colloqui, ma ti assicuro che i selezionatori guardano tante cose: la motivazione, il modo di relazionarsi.. Di sicuro non ti scarteranno a priori per l'università da cui provieni, ma valuteranno tutto un insieme di fattori. Altrimenti che li fanno a fare i colloqui?

Leed
26-10-2009, 15:26
Prima di tutto ti ringrazio davvero tanto. Hai riportato la tua esperienza e la tua visione in maniera molto lineare.
Aspetto altre risposte da gente che è sempre inserita nel mondo del lavoro però da laureato ;)

carter100
26-10-2009, 20:46
Vuoi proprio farti del male con ingegneria informatica :asd:
Comunque, il luogo di studi conta solo per i contatti con le aziende, lo stipendio e la possibilità di avere il lavoro non c'entrano assolutamente nulla.
Per le possibilità lavorative, sono sottozero come si è letto più e più volte. E stanno anche diminuendo con la crisi molto rapidamente.
Per quanto riguarda me, ingegnere informatico triennale, alla specialistica, lavoratore da qualche mese, e vorrei tanto aver fatto l'idraulico.

Leed
27-10-2009, 13:29
Che parole confortanti! Addirittura avresti preferito fare l'idraulico piuttosto che l'ingegnere :D
Per caso è un incitamento a non frequentare ingegneria informatica?

carter100
28-10-2009, 20:24
Che parole confortanti! Addirittura avresti preferito fare l'idraulico piuttosto che l'ingegnere :D
Per caso è un incitamento a non frequentare ingegneria informatica?

Magari fossi idraulico guarda, sarebbe oro.
Non è che ti porto a non fare ing informatica, scelta tua, sappi solo che poi troverai un lavoro orrendo e non pagato nel 99% dei casi. E rimpiangerai di non essere idraulico.
Altro che ingegneri e avvocati, quello sarebbe il vero futuro :muro:

masterb
29-10-2009, 22:12
Non posso (purtroppo :() che confermare quanto scritto da carter100.

Con questo non intendo a dissuaderti dall'iscriverti a questa facoltà, ma solo renderti consapevole che di questi tempi il mestiere dell'Ingegnere in generale e dell'informatico in particolare si è molto svalutato rispetto ad esempio a 10 anni fa.

Quindi, se la tua scelta è dettata da una reale passione per l'informatica, non solo a livello di smanettone ma anche tesa ad approfondire aspetti teorici complessi, secondo me fai bene a scegliere ingegneria informatica.

Se invece pensi di poter fare soldi o carriera grazie al fatto di essere "Ingegnere", sappi che sei/siamo arrivati nel periodo sbagliato, quello in cui siamo considerati manodopera a basso costo e facilmente rimpiazzabile.

Come prova che quello che ho scritto non è inventato, puoi farti un giro sul sito del Polimi e scaricarti l'indagine occupazionale degli studenti laureati...lì puoi vedere tipi di contratto di lavoro e stipendi a due anni dalla laurea.

Wolfhwk
30-10-2009, 11:58
Non chiedetemi la fonte perchè non me la ricordo e mi fa fatica ricercarla, ma il settore informatico si stà svuotando lentamente. Paghe basse, sfruttamento, contratti a progetto hanno causato una fuga immensa dal settore IT.
In effetti ha accusato anche la cisco. Nessuno ha voglia di farsi un :ciapet: così per una miseria. E mi sembra anche giusto.
Almeno per ora c'è l'invasione del settore commerciale e finanziario.
Ormai tutti sanno che "informatico = fare la fame".

Leed
30-10-2009, 12:24
Ma ingegneria elettronica è combinata anche così? Per adesso quale è l'ingegneria che dà più sbocchi lavorativi e soprattutto un guadagno decente?

Ciccio17
30-10-2009, 12:29
Ma ingegneria elettronica è combinata anche così? Per adesso quale è l'ingegneria che dà più sbocchi lavorativi e soprattutto un guadagno decente?

il guadagno non te lo garantisce nessuno. Se sei bravo riesci ad emergere anche ad Informatica.

Comunque, se proprio insisti direi che quelle messe "meglio" adesso sono gestionale e meccanica.

zulutown
30-10-2009, 12:49
questo è solo un luogo comune e me lo dimostrano tantissimi colleghi. che tra l'altro detta così è una frase buttata lì la tua (colloqui dove? con chi? tipo di azienda? tipo di laurea? e soprattutto... come fai a saperlo? :asd:)

Quando il mercato tira pigliano cani e porci (ma ti propongono un RAL diverso in base a quanto il profilo da neolaureato è interessante)

Quando il mercato non tira (e nel mondo IT è raro), viene fatta una maggiroe selezione.

Se arrivi dal PoliMI hai possibilità di strappare un primo contratto di lavoro migliore di quello che ottieni arrivando da palermo.
Come allo stesso modo se arrivi dal MIT avrai migliori chance rispetto ad arrivar dal PoliMI

Su quale pianeta?

sulla terra

ovviamente parlo di società di consulenza IT serie, se parliamo dell'azienda con 5 dipendenti allora lì si pigliano sempre e comunque cani e porci.

carter100
31-10-2009, 11:44
Quando il mercato non tira (e nel mondo IT è raro), viene fatta una maggiroe selezione.

Se arrivi dal PoliMI hai possibilità di strappare un primo contratto di lavoro migliore di quello che ottieni arrivando da palermo.
Come allo stesso modo se arrivi dal MIT avrai migliori chance rispetto ad arrivar dal PoliMI



sulla terra

ovviamente parlo di società di consulenza IT serie, se parliamo dell'azienda con 5 dipendenti allora lì si pigliano sempre e comunque cani e porci.

Infatti fino a poco fa il mercato tirava e prendevano cani e porci a costi irrisori.
Ora non tira, e sai che è cambiato?Prendono con 1 pò più di selezione come dici tu (quando prendono...) e abbassano anche di più gli stipendi.

Sull'università, dubito fortemente che se si va a fare un colloquio e appare scritto sul cv "POLIMI" mi offrono di più. Magari un'azienda IT seria, se son bravo, mi prende ad uno stipendio quasi non offensivo a prescindere dalla città di laurea.
Poi però dovresti dirmi qualche nome di aziende serie, perchè in Italia il 90% son di 5 dipendenti, e la colpa di tutto è sempre tua.

Ma ingegneria elettronica è combinata anche così? Per adesso quale è l'ingegneria che dà più sbocchi lavorativi e soprattutto un guadagno decente?

No, sta peggio.
Se gli va bene, tolgono 1 posto ad un informatico.
Se gli va male, direi che i call center son la strada migliore

carter100
31-10-2009, 13:59
ma non è vero. :asd:

E dipenderà dalla città allora.
Magari a Pescara esistono aziende elettroniche, al sud non ce ne sono affatto, soprattutto che assumano in questi ultimi 12 mesi.
Tutti gli amici elettronici son finiti a programmare, o a fare ricercatori all'uni :muro:

carter100
01-11-2009, 09:28
certo che dipende dalla città, ci mancherebbe. ma questo vale per ogni settore.

Si, ma la differenza che ho notato che nello stesso luogo ad esempio informatici qualcosa di orrendo e sottopagato la possono trovare, gli elettronici nulla proprio.
Un paio son anche finiti al nord per fare i programmatori, pensa te :fagiano:

javaboy
01-11-2009, 13:13
Quindi, se la tua scelta è dettata da una reale passione per l'informatica, non solo a livello di smanettone ma anche tesa ad approfondire aspetti teorici complessi, secondo me fai bene a scegliere ingegneria informatica.
Purtroppo non concordo. Io ho una passione quasi folle per l'informatica, ho studiato come un pazzo all'università, mi sono laureato in tempo e col massimo dei voti, sono andato fuori per lavorare nel settore che più mi interessava e il lavoro comunque MI FA SCHIFO. Chiaramente non posso sperare di diventare idraulico ma anche commesso al supermercato non sarebbe male.

Gli informatici che siano sistemisti, programmatori, tester, analisti o altro sono considerati ZERO. Bassa, infima manovalanza, stupidi automi completamente intercambiabili. O sei bravo e riesci ad andare all'estero in qualche software house seria o se vuoi stare in italia è meglio se abbandoni l'informatica. Ti assicuro che quello che si fa in italia non ha nulla a che fare col software.

javaboy
01-11-2009, 13:16
Frequento l'ultimo anno di Liceo Scientifico e già da qualche mese a questa parte ho deciso che frequenterò Ingegneria Informatica, visto la mia enorme passione per tutto ciò che concerne la tecnologia.
Sono rimasto però abbastanza spiazzato quando ho visto questi topic:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2045108
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2071663&page=2

Si parla anche di Ingegneri informatici che lavorano per una miseria, magari con tanto di laurea! Che lavorano nei call center!
Premesso che non voglio fare la fame e che non vorrei fare la stessa fine: per avere un futuro quanto meno decente consigliate fin da subito (quindi dalla triennale) di frequentare un università come per esempio il Politecnico di Milano invece dell'università di Palermo?
Ci potrebbero essere vantaggi fin dalla triennale? Quali?
Grazie anticipatamente.
Vai all'estero.

javaboy
01-11-2009, 13:22
Ti assicuro che quando inizierai a vedere cosa ci riserva il magico mondo del lavoro l'idea del call center non ti sembrerà così orribile.

javaboy
01-11-2009, 14:54
Cosa ti piace dell'informatica? Ti piacerebbe creare siti web con framework che fanno l'80% del lavoro e ti lasciano solo le parti meno interessanti? Ti piacerebbe lavorare su una vecchia applicazione bancaria scritta in COBOL in cui hanno messo mano decine di persone la maggior parte delle quali laureate in fisica/matematica/ingegneria edile e senza un minimo di passione per l'informatica?
Ti piacerebbe entrare a lavorare in un progetto con decine di migliaia di righe di codice scritto da cani e dover fare stupide modifiche chieste da un cliente che di informatica capisce meno di zero? Tutto questo sempre sotto pressione, sotto stress e in barba ad ogni principio dell'ingegneria del software.

masterb
01-11-2009, 15:43
Purtroppo non concordo. Io ho una passione quasi folle per l'informatica, ho studiato come un pazzo all'università, mi sono laureato in tempo e col massimo dei voti, sono andato fuori per lavorare nel settore che più mi interessava e il lavoro comunque MI FA SCHIFO. Chiaramente non posso sperare di diventare idraulico ma anche commesso al supermercato non sarebbe male.


Ecco, proprio in virtù di questa tua passione ti sei laureato in tempo e con il massimo dei voti. Se invece avessi scelto una cosa che ti interessava meno, poteva capitare che ti saresti perso a metà strada.
Perché dissuadare a priori uno dallo studiare informatica? L'importante è che sia consapevole che quello a cui andrà incontro nel mondo del lavoro è differente da quello che verosimilmente si immagina.

La scelta di studiare qualcosa solo perché poi si avranno buone possibilità di lavoro e/o carriera la ritengo MOLTO sbagliata.
La scelta di non studiare perché tanto quello che rende in più una laurea è praticamente zero può essere presa in considerazione, ma di questi tempi è rischiosa, considerata la presenza di molte persone laureate senza lavoro.

La verità è che ai nostri giorni c'è una bassa mobilità sociale, la laurea non è più uno strumento che garantisce una vita agiata.

javaboy
01-11-2009, 16:00
Ecco, proprio in virtù di questa tua passione ti sei laureato in tempo e con il massimo dei voti. Se invece avessi scelto una cosa che ti interessava meno, poteva capitare che ti saresti perso a metà strada.
Perché dissuadare a priori uno dallo studiare informatica? L'importante è che sia consapevole che quello a cui andrà incontro nel mondo del lavoro è differente da quello che verosimilmente si immagina.

La scelta di studiare qualcosa solo perché poi si avranno buone possibilità di lavoro e/o carriera la ritengo MOLTO sbagliata.
La scelta di non studiare perché tanto quello che rende in più una laurea è praticamente zero può essere presa in considerazione, ma di questi tempi è rischiosa, considerata la presenza di molte persone laureate senza lavoro.

La verità è che ai nostri giorni c'è una bassa mobilità sociale, la laurea non è più uno strumento che garantisce una vita agiata.

Ma io non gli sto suggerendo di non prendersi una laurea e di girarsi i pollici.
Il punto è che magari lui sa bene che iscrivendosi in medicina o in qualche altra facoltà potrebbe guadagnare di più e avere un lavoro più stabile e invece si iscrive in informatica per passione, passione che inevitabilmente scemerà quando dovrà confrontarsi col mondo del lavoro. Guardiamo i fatti. Per fare il medico devi laurearti in medicina, per fare l'informatico puoi essere laureato in informatica, ingegneria (qualsiasi), fisica, matematica, geologia, biologia o non avere del tutto la laurea.

Leed
01-11-2009, 20:08
Prima di tutto vi voglio ringraziare per esservi interessati al topic e per aver riportato la propria esperienza, sia nel bene che nel male.
Devo essere sincero...attualmente, parlando da diciottenne, non me la sento proprio di lasciare l'Italia. Sapevo che l'informatico era visto come un vero e proprio operaio ma non pensavo fino a questi livelli.
Riguardo la scelta universitaria: beh provo un immenso disdegno per tutto ciò che è letterario o artistico, malgrado faccia lo scientifico (e tutti sanno che allo scientifico si mastica parecchio italiano e latino!). Medicina neanche a parlarne anche se guadagnerei cifre folli, non mi piace affatto e svolgerei il lavoro con disprezzo. Ho dato anche un occhiata a ingegneria gestionale e ci sono materie che non digerisco affatto (tipo produzione di materiali o simili).
Il punto è che non voglio studiare qualcosa che non mi piace.

javaboy
01-11-2009, 20:52
Prima di tutto vi voglio ringraziare per esservi interessati al topic e per aver riportato la propria esperienza, sia nel bene che nel male.
Devo essere sincero...attualmente, parlando da diciottenne, non me la sento proprio di lasciare l'Italia. Sapevo che l'informatico era visto come un vero e proprio operaio ma non pensavo fino a questi livelli.
Riguardo la scelta universitaria: beh provo un immenso disdegno per tutto ciò che è letterario o artistico, malgrado faccia lo scientifico (e tutti sanno che allo scientifico si mastica parecchio italiano e latino!). Medicina neanche a parlarne anche se guadagnerei cifre folli, non mi piace affatto e svolgerei il lavoro con disprezzo. Ho dato anche un occhiata a ingegneria gestionale e ci sono materie che non digerisco affatto (tipo produzione di materiali o simili).
Il punto è che non voglio studiare qualcosa che non mi piace.

A questo punto fai bene ad iscriverti in informatica.

Leed
01-11-2009, 21:17
Ora il punto è: ho parlato con un mio amico che ha fatto la triennale di Ingegneria Informatica a Palermo (anche lui laureato nei tempi minimi previsti e con il massimo dei voti se non erro) e mi ha sconsigliato vivamente di frequentarla. Tra l'altro oltre a continuare gli studi prendendosi la specialistica, si è anche aperto un azienda (non riporto il nome perchè credo sia spam), quindi credo sia abbastanza vicino alla realtà informatica.
Alla mia domanda "Ma vabbè tanto non conta la specialistica alla fine?" lui mi ha risposto esattamente così:

"Ciò che conta è cosa impari, quanta gente sa fare quel che sai fare tu e, soprattutto, quanto ciò che sai fare è utile. A Palermo non esistono aziende di informatica, quindi l'università ed i suoi professori sono completamente distanti dalla realtà e da cosa la realtà si aspetta."

Ecco perchè nasce questo topic, per capire davvero se funziona così (fermo restando che mi fido abbastanza di ciò che ha detto).

javaboy
02-11-2009, 20:43
Ora il punto è: ho parlato con un mio amico che ha fatto la triennale di Ingegneria Informatica a Palermo (anche lui laureato nei tempi minimi previsti e con il massimo dei voti se non erro) e mi ha sconsigliato vivamente di frequentarla. Tra l'altro oltre a continuare gli studi prendendosi la specialistica, si è anche aperto un azienda (non riporto il nome perchè credo sia spam), quindi credo sia abbastanza vicino alla realtà informatica.
Alla mia domanda "Ma vabbè tanto non conta la specialistica alla fine?" lui mi ha risposto esattamente così:

"Ciò che conta è cosa impari, quanta gente sa fare quel che sai fare tu e, soprattutto, quanto ciò che sai fare è utile. A Palermo non esistono aziende di informatica, quindi l'università ed i suoi professori sono completamente distanti dalla realtà e da cosa la realtà si aspetta."

Ecco perchè nasce questo topic, per capire davvero se funziona così (fermo restando che mi fido abbastanza di ciò che ha detto).

Io comunque darei non so cosa per poter tornare indietro e decidere di NON fare informatica. Allora la scelta mi sembrava perfetta e scontata, col senno di poi proprio non lo è stato.

Abadir_82
02-11-2009, 23:05
Io comunque darei non so cosa per poter tornare indietro e decidere di NON fare informatica. Allora la scelta mi sembrava perfetta e scontata, col senno di poi proprio non lo è stato.

Ma perché vi ostinate a voler fare informatica??? E' come fare filosofia... lo si fa per passione quando già hai un lavoro, non per viverci.

Andrete a lavorare tra 5-6 anni... come pensate che sarà il mercato IT allora?
Cominciate a pensare a qualcosa che ora non c'è e che si diffonderà... quello sarà un business!

Wolfhwk
03-11-2009, 11:59
Ma perché vi ostinate a voler fare informatica??? E' come fare filosofia... lo si fa per passione quando già hai un lavoro, non per viverci.


Mi confronti l'informatica con la filosofia??? :mbe:
Si studia l'IT e tutte le complesse tematiche solo per passione?? :mbe:
Suvvia non spariamo nel mucchio.



Andrete a lavorare tra 5-6 anni... come pensate che sarà il mercato IT allora?


Deserto.
Considerando la sempre maggiore interazione con le macchine farebbe bene una carestia di programmatori e tecnici. Così magari la gente si rende conto dell'importanza che l'IT ricopre nel mondo.


Cominciate a pensare a qualcosa che ora non c'è e che si diffonderà... quello sarà un business!

Cosa??
E' tutto saturo. Pure medicina. :read:

clasprea
03-11-2009, 13:19
Ma perché vi ostinate a voler fare informatica??? E' come fare filosofia... lo si fa per passione quando già hai un lavoro, non per viverci.

Andrete a lavorare tra 5-6 anni... come pensate che sarà il mercato IT allora?
Cominciate a pensare a qualcosa che ora non c'è e che si diffonderà... quello sarà un business!

Non esageriamo, per favore...

Abadir_82
03-11-2009, 13:45
Mi confronti l'informatica con la filosofia??? :mbe:
Si studia l'IT e tutte le complesse tematiche solo per passione?? :mbe:
Suvvia non spariamo nel mucchio.

Io parlo di sbocchi lavorativi, dato che questo era l'argomento del thread. Mi pare che un informatico ultimamente ne abbia piene le scatole a trovare un lavoro pagato 800 euro al mese... e molti sono a stage/sfruttati.
Il mercato non tira come 10 anni fa, ora c'è esubero di informatici rispetto ai posti disponibili, se poi si conta che l'india offre i migliori programmatori al mondo ad un quarto del costo si fa ben presto a capire perché quei pochi posti da informatico sono pagati male.



Deserto.
Considerando la sempre maggiore interazione con le macchine farebbe bene una carestia di programmatori e tecnici. Così magari la gente si rende conto dell'importanza che l'IT ricopre nel mondo.
Sempre maggiore iterazione con le macchine non implica assolutamente necessità di avere sempre maggior personale, anzi...



Cosa??
E' tutto saturo. Pure medicina. :read:
Mah... un medico quando esce (dopo essersi fatto il mazzo per 12 anni) trova lavoro praticamente subito... e già in specializzazione prende 1800 netti al mese.

Wolfhwk
03-11-2009, 15:45
Io parlo di sbocchi lavorativi, dato che questo era l'argomento del thread. Mi pare che un informatico ultimamente ne abbia piene le scatole a trovare un lavoro pagato 800 euro al mese... e molti sono a stage/sfruttati.
Il mercato non tira come 10 anni fa, ora c'è esubero di informatici rispetto ai posti disponibili, se poi si conta che l'india offre i migliori programmatori al mondo ad un quarto del costo si fa ben presto a capire perché quei pochi posti da informatico sono pagati male.


Aspetta che si sveglino da quelle parti. Poi vedrai. E non dovrebbe mancare molto.


Sempre maggiore iterazione con le macchine non implica assolutamente necessità di avere sempre maggior personale, anzi...


Personale IT sì. Anche perchè chi farà i programmi? Chi si occuperà dell'assistenza? Per ora le macchine non si autoprogrammano(ci mancherebbe altro), quindi aumenta l'esigenza di avere più personale nell'IT.


Mah... un medico quando esce (dopo essersi fatto il mazzo per 12 anni) trova lavoro praticamente subito... e già in specializzazione prende 1800 netti al mese.


Ma ne sei proprio sicuro? "Trova lavoro praticamente subito" non esiste più.
In quel settore si fanno la guerra peggio che nell'IT. Appunto, visto che le prospettive di guadagno sono superiori c'è una concorrenza ancora più spietata.

Abadir_82
03-11-2009, 16:06
Aspetta che si sveglino da quelle parti. Poi vedrai. E non dovrebbe mancare molto.
Dopo l'India si punterà a Taiwan o chissà cosa succederà... certo è che per ora un programmatore indiano è mooolto più preparato e costa molto meno di uno nostrano. Senza contare la differenza di fuso orario che ti permette di estendere la giornata lavorativa.


Personale IT sì. Anche perchè chi farà i programmi? Chi si occuperà dell'assistenza? Per ora le macchine non si autoprogrammano(ci mancherebbe altro), quindi aumenta l'esigenza di avere più personale nell'IT.
Lavoro in una multinazionale di consulenza internazionale e un po' ho visione su cosa succede... tutti (IBM, Oracle, Vodafone, CapGemini, Accenture, Reply, ...) pian piano stanno spostando le software factory in India... da cui chi prende lavoro sono loro, non noi italiani.



Ma ne sei proprio sicuro? "Trova lavoro praticamente subito" non esiste più.
In quel settore si fanno la guerra peggio che nell'IT. Appunto, visto che le prospettive di guadagno sono superiori c'è una concorrenza ancora più spietata.
Studiare per 12 anni non è banale, senza contare che a medicina c'è il test d'ingresso, c'è il praticantato, etc etc etc... quando e se arrivi ad uscire, a 30-35 anni, un posto lo trovi praticamente subito.

clasprea
03-11-2009, 16:21
Dopo l'India si punterà a Taiwan o chissà cosa succederà... certo è che per ora un programmatore indiano è mooolto più preparato e costa molto meno di uno nostrano. Senza contare la differenza di fuso orario che ti permette di estendere la giornata lavorativa.


Lavoro in una multinazionale di consulenza internazionale e un po' ho visione su cosa succede... tutti (IBM, Oracle, Vodafone, CapGemini, Accenture, Reply, ...) pian piano stanno spostando le software factory in India... da cui chi prende lavoro sono loro, non noi italiani.


io con gli indiani ci ho lavorato direttamente in una delle sopracitate società (e mi sembra di ricordare che siamo pure colleghi, ma la memoria potrebbe ingannarmi) e la strada per arrivare al sorpasso di competenza mi sembra ancora lunga e tortuosa. Può darsi che l'unico programmatore pippa l'hanno affibbiato a me, però noi come reparto abbiamo avuto davveo grosse difficoltà.

Sul costo ovviamente niente da dire, però bisogna vedere se conviene sempre dire al cliente che il servizio richiesto verrà erogato molto in ritardo ma gli costerà meno. Nel 90% dei casi va bene, ma non è scontato


Non ditemi poi che la laurea serve solo a programmare!

Abadir_82
03-11-2009, 17:12
io con gli indiani ci ho lavorato direttamente in una delle sopracitate società (e mi sembra di ricordare che siamo pure colleghi, ma la memoria potrebbe ingannarmi) e la strada per arrivare al sorpasso di competenza mi sembra ancora lunga e tortuosa. Può darsi che l'unico programmatore pippa l'hanno affibbiato a me, però noi come reparto abbiamo avuto davveo grosse difficoltà.

Sul costo ovviamente niente da dire, però bisogna vedere se conviene sempre dire al cliente che il servizio richiesto verrà erogato molto in ritardo ma gli costerà meno. Nel 90% dei casi va bene, ma non è scontato


Non ditemi poi che la laurea serve solo a programmare!

Magari ci siamo anche incontrati sui corridoi... Io sono Capgemini, tu? :).

Io qualche volta ci ho avuto a che fare con gli indiani e devo dire che come programmazione generalmente sono più bravi di noi (ovviamente ci sono sempre le eccezioni in positivo e negativo).
Il fatto che nel 90% dei casi vada bene vuol dire che il 90% delle commesse va la invece che qua, quindi che c'è un 90% di lavoro in meno per chi è qua, con tutto ciò che ne consegue :).

C'è poi da dire che laurea in informatica non vuol dire fare il programmatore a livello teorico, ma a livello pratico è praticamente così, almeno da quello che ho esperito io fino ad ora.

non cito espressamente per non dilungarmi, ma noto che ormai su questo forum vige il mito del "con medicina trovi subito e guadagni tanto"... molto ottimistico direi, e parlo di esperienze che ho vissuto da vicino.:)

mah... io tutti gli studenti di medicina che conosco che sono arrivati in fondo han trovato lavoro entro 2 mesi dalla laurea e con stipendi di almeno 1500 netti quando è andata male. Putroppo non sono tanti perché pochi sono arrivati a finire :D

clasprea
03-11-2009, 17:18
Magari ci siamo anche incontrati sui corridoi... Io sono Capgemini, tu? :).

Io qualche volta ci ho avuto a che fare con gli indiani e devo dire che come programmazione generalmente sono più bravi di noi (ovviamente ci sono sempre le eccezioni in positivo e negativo).
Il fatto che nel 90% dei casi vada bene vuol dire che il 90% delle commesse va la invece che qua, quindi che c'è un 90% di lavoro in meno per chi è qua, con tutto ciò che ne consegue :).

C'è poi da dire che laurea in informatica non vuol dire fare il programmatore a livello teorico, ma a livello pratico è praticamente così, almeno da quello che ho esperito io fino ad ora.




No io IBM.. mi sa che mi sono confusa con un altro utente allora! ops :D

In ogni caso la parte di sviluppo va là (almeno per ora, e speriamo continui così!!!), il resto sta qua. E penso he a mggior ragione, con la diffusione di queste risorse nuove, il lavoro del laureato deve spostarsi sul funzionale

speranze vane le mie?

Bismark85
03-11-2009, 17:22
Chi l'ha stabilito che gli indiani siano migliori di noi italiani nella programmazione? Quando andai in erasmus in uk c'erano molti indiani (anche loro avevano un rapporto di scambio con le università inglesi) e la loro preparazione specie appunto nella programmazione faceva ridere!!!
Io sono convinto che ancora specie nei campi matematici, fisici ed ingegneristici la preparazione degli studenti italiani (almeno nei poli universitari maggiori) è molto alta, o almeno non inferiore al resto del mondo.
Per quanto riguarda il paragone fra la facoltà informatica e filosofia è ridicolo ,non per quanto riguarda la differenza di difficoltà che è opinabile, ma perchè una laurea in informatica è comunque molto più versatile e in città come milano o roma ancora il lavoro si trova... Del resto a parte medicina o alcuni rami di ingegneria (gestionale e meccanica) mi sembra ancora tutto sommato una buona scelta... fermo restando che la scelta migliore è quella di fare l'università all'estero... o di non farla per niente...

javaboy
03-11-2009, 19:08
Da come parlate sembra che il problema degli informatici sia solo il trovare lavoro e lo stipendio.
Vogliamo parlare di quanto sia schifoso il tipico lavoro da informatico?

Wolfhwk
03-11-2009, 19:32
Dopo l'India si punterà a Taiwan o chissà cosa succederà... certo è che per ora un programmatore indiano è mooolto più preparato e costa molto meno di uno nostrano. Senza contare la differenza di fuso orario che ti permette di estendere la giornata lavorativa.


Molto più preparato?? E da quando?
Fornisci le fonti.
Nel mio settore ne ho trovati veramente pochi adeguatamente preparati.



Lavoro in una multinazionale di consulenza internazionale e un po' ho visione su cosa succede... tutti (IBM, Oracle, Vodafone, CapGemini, Accenture, Reply, ...) pian piano stanno spostando le software factory in India... da cui chi prende lavoro sono loro, non noi italiani.


Mi va benissimo. Gli ingegneri non studiano per programmare.
Poi anche se lo fosse dubito fortemente che gli indiani siano capaci di fornire codice di qualità.


Studiare per 12 anni non è banale, senza contare che a medicina c'è il test d'ingresso, c'è il praticantato, etc etc etc... quando e se arrivi ad uscire, a 30-35 anni, un posto lo trovi praticamente subito.


Lo stesso vale per l'IT. Bisogna tenersi costantemente aggiornati e sputare sangue sui libri. Non mi sembra affatto banale.
Per di più quando si tratta di visionare migliaia di righe di codice(fatte da qualcun altro a cazzo di cane), ci vuole veramente una pazienza infinita.
Peggio ancora quando devi metter mano in una rete complessa e la documentazione è fatta male(capita spesso visto che tanti si improvvisano informatici da un giorno all' altro facendo danni come la grandine).

Fredx84
03-11-2009, 22:03
Sull'università, dubito fortemente che se si va a fare un colloquio e appare scritto sul cv "POLIMI" mi offrono di più. Magari un'azienda IT seria, se son bravo, mi prende ad uno stipendio quasi non offensivo a prescindere dalla città di laurea. Poi però dovresti dirmi qualche nome di aziende serie, perchè in Italia il 90% son di 5 dipendenti

Esatto. Secondo me la cosa più importante, come ho già avuto modo di sottilineare, è laurearsi BENE e soprattutto laurearsi IN TEMPO. Dubito che si possa ottenere un contratto migliore solo per il fatto di aver studiato in un'università figa. Al massimo si potrà avere una chance in più di essere selezionati, ma lo stipendio d'ingresso di un neolaureato, nella stragrande maggioranza delle aziende, è standard. Qualsiasi laureato che non abbia maturato un minimo di esperienza sul campo è inizialmente solo un costo...

Alla mia domanda "Ma vabbè tanto non conta la specialistica alla fine?" lui mi ha risposto esattamente così:

"Ciò che conta è cosa impari, quanta gente sa fare quel che sai fare tu e, soprattutto, quanto ciò che sai fare è utile. A Palermo non esistono aziende di informatica, quindi l'università ed i suoi professori sono completamente distanti dalla realtà e da cosa la realtà si aspetta."

Ecco perchè nasce questo topic, per capire davvero se funziona così (fermo restando che mi fido abbastanza di ciò che ha detto).

In parte è vero, ma in parte anche no. Può anche essere vero che un'università che ha buoni raccordi con il mondo del lavoro ti prepara meglio rispetto ad una che ne ha di meno. Ma ci sono tutta una serie di cose che nessuna università potrà mai insegnarti (se non in minima parte) e che imparerai solo lavorando: relazionarsi correttamente con i colleghi, i superiori e il cliente, rispettare i tempi di consegna fronteggiando eventuali eventi imprevisti, gestire progetti di grosse dimensioni in cui ognuno segue un aspetto specifico...

Cosa ti piace dell'informatica? Ti piacerebbe creare siti web con framework che fanno l'80% del lavoro e ti lasciano solo le parti meno interessanti? Ti piacerebbe lavorare su una vecchia applicazione bancaria scritta in COBOL in cui hanno messo mano decine di persone la maggior parte delle quali laureate in fisica/matematica/ingegneria edile e senza un minimo di passione per l'informatica?
Ti piacerebbe entrare a lavorare in un progetto con decine di migliaia di righe di codice scritto da cani e dover fare stupide modifiche chieste da un cliente che di informatica capisce meno di zero? Tutto questo sempre sotto pressione, sotto stress e in barba ad ogni principio dell'ingegneria del software.

E spesso il grosso del restante 20% è manutenzione di codice già esistente o "assemblaggio" di componenti software già fatti e scaricati da Internet che devono solo essere opportunamente parametrizzati... :D

Chi l'ha stabilito che gli indiani siano migliori di noi italiani nella programmazione? Quando andai in erasmus in uk c'erano molti indiani (anche loro avevano un rapporto di scambio con le università inglesi) e la loro preparazione specie appunto nella programmazione faceva ridere!!!
Io sono convinto che ancora specie nei campi matematici, fisici ed ingegneristici la preparazione degli studenti italiani (almeno nei poli universitari maggiori) è molto alta, o almeno non inferiore al resto del mondo.

Inoltre il fatto che siano migliori di noi nell'attività di sviluppo (ammesso che sia così), non implica necessariamente che siano altrettanto bravi a mettere insieme un prodotto di qualità. Un team di sviluppo non è la somma dei singoli sviluppatori: tanti bravi programmatori non fanno necessariamente un team esattamente come tanti bravi calciatori non fanno necessariamente una squadra...

Darmur
04-11-2009, 07:14
No, sta peggio.
Se gli va bene, tolgono 1 posto ad un informatico.
Se gli va male, direi che i call center son la strada migliore

ma per favore :D

forse quello che dici è vero per quelli che prendono una laurea tanto per, ma se uno è veramente bravo con una laurea in ing. elettronica non ha tutte queste difficoltà, e di certo non andrà a fare il programmatore.

io ancora devo finire la magistrale, eppure non dovrò cercare lavoro, visto che è il lavoro che ha trovato me, ed andrò a lavorare nel campo specifico per cui ho studiato 4 anni finora, non sarò riciclato da altre parti.

Leed
04-11-2009, 14:09
Bene, ho sempre le idee più confuse :)
Nel senso che c'è chi dice una cosa, c'è chi ne dice un'altra.

clasprea
04-11-2009, 14:13
Bene, ho sempre le idee più confuse :)
Nel senso che c'è chi dice una cosa, c'è chi ne dice un'altra.

dipende anche da cosa preferisci tu.

Se non vedi l'ora di uscire di casa è un conto, se invece preferisci rimanere in zona per stare vicino a famiglia/fidanzata/amici è un altro

Idem per le possibilità economiche della tua famiglia, riuscirebbero a mantenerti in una città cara come Milano?

Leed
04-11-2009, 14:20
Si ne ho già parlato con i miei e sarebbero disposti a mantenermi.
Il punto è: ho dei vantaggi? Conviene?

Abadir_82
04-11-2009, 14:55
Si ne ho già parlato con i miei e sarebbero disposti a mantenermi.
Il punto è: ho dei vantaggi? Conviene?

Secondo me non conviene proprio fare informatica.... se per i tuoi non è un sacrificio mantenterti vieni a Milano, ma io dovessi scegliere ora farei ingegneria energetica.

http://www.orientamento.polimi.it/corsi_ing/energetica/energetica.php

Abadir_82
04-11-2009, 14:56
ma per favore :D

forse quello che dici è vero per quelli che prendono una laurea tanto per, ma se uno è veramente bravo con una laurea in ing. elettronica non ha tutte queste difficoltà, e di certo non andrà a fare il programmatore.

io ancora devo finire la magistrale, eppure non dovrò cercare lavoro, visto che è il lavoro che ha trovato me, ed andrò a lavorare nel campo specifico per cui ho studiato 4 anni finora, non sarò riciclato da altre parti.

Il mio ex-coinquilino con una laurea in elettronica sta in Alstom a 27k l'anno... un mi ex-collega (elettronico pure lui, con tanto di master) è disoccupato.

Dipende come te la giochi, certo è che possibilità di lavoro, a mio parere, ne hai di più di un informatico.

Freedom27
04-11-2009, 15:24
Vorrei dare la mia testimonianza
Ho 23 anni, una laurea triennale in Ing. Informatica al Politecnico di Milano, e sto completando il lavoro di tesi per conseguire la specialistica.

Quando poco meno di 2 anni fa conseguii la laurea triennale, nonostante non fossi interessato visto che ero intenzionato a proseguire gli studi, ricevetti (mi telefonarono letteralmente a casa) svariate offerte lavorative che ho ovviamente rifiutato (ho ricevuto anche offerte da più di 1200 euro al mese con contratto a tempo indeterminato... fortunatamente il denaro alla mia famiglia non manca quindi ho potuto tranquillamente rifiutare le offerte).
Miei colleghi che invece si sono fermati alla triennale hanno anche loro ricevuto svariate offerte e tempo un paio di mesi dalla laurea quasi tutti erano già al lavoro. Tutto questo perchè il Career Service del Polimi è eccellente e si tiene costantemente in contatto con le maggiori aziende.

Vorrei poi sfatare un mito che in questo forum aleggia: un Ingegnere Informatico NON è un programmatore! In particolare se è laureato specialistico è probabile che lavori su pochissimo codice... e solo ad inizio carriera.
L'ing. inf ha ricopre ruoli di progettazione e coordinazione! Le sue conoscenze spaziano su tutte le tecnologie inerenti all'informatica ed ai metodi di progettazione... software, sistemi, impianti, automazione, elettronica, ecc.

Abadir_82
04-11-2009, 15:30
Vorrei dare la mia testimonianza
Ho 23 anni, una laurea triennale in Ing. Informatica al Politecnico di Milano, e sto completando il lavoro di tesi per conseguire la specialistica.

Quando poco meno di 2 anni fa conseguii la laurea triennale, nonostante non fossi interessato visto che ero intenzionato a proseguire gli studi, ricevetti (mi telefonarono letteralmente a casa) svariate offerte lavorative che ho ovviamente rifiutato (ho ricevuto anche offerte da più di 1200 euro al mese con contratto a tempo indeterminato... fortunatamente il denaro alla mia famiglia non manca quindi ho potuto tranquillamente rifiutare le offerte).
Miei colleghi che invece si sono fermati alla triennale hanno anche loro ricevuto svariate offerte e tempo un paio di mesi dalla laurea quasi tutti erano già al lavoro. Tutto questo perchè il Career Service del Polimi è eccellente e si tiene costantemente in contatto con le maggiori aziende.

Vorrei poi sfatare un mito che in questo forum aleggia: un Ingegnere Informatico NON è un programmatore! In particolare se è laureato specialistico è probabile che lavori su pochissimo codice... e solo ad inizio carriera.
L'ing. inf ha ricopre ruoli di progettazione e coordinazione! Le sue conoscenze spaziano su tutte le tecnologie inerenti all'informatica ed ai metodi di progettazione... software, sistemi, impianti, automazione, elettronica, ecc.

Vero che l'informatico non è un programmatore... ma quanti informatici nella vita reale svolgono questa mansione?

clasprea
04-11-2009, 16:02
Vero che l'informatico non è un programmatore... ma quanti informatici nella vita reale svolgono questa mansione?

c'è da dire che molta gente, con questa moda dell'autocommiserazione e auto-svilimento, si accontenta spesso e volentieri.

Ho molti colleghi di uni neolaureati/laureandi che alla prima offerta che trovano accettano, convinti che "tanto non si trova di meglio", salvo poi scoprire che magari hanno mandato 5 curriculum.

Questo discorso vale per Milano e prima della crisi, ovviamente. Adesso mi rendo conto che sia un periodo un po' così, ma è un problema che non dovrebbe riguardarechi inizia l'uni ora

E soprattutto se ho trovato un lavoro io, da nemmeno laureata triennale e con una media pessima, chiunque può riuscirci (e non lo sto dicendo per vantarmi di averlo trovato, ma per dire che non servono chissà quali mirabolanti qualità o esperienza pregressa)

lowenz
04-11-2009, 16:16
Al PoliMI SE TI DISTINGUI hai buone speranze per il futuro ;)

Leed
04-11-2009, 19:06
Al PoliMI SE TI DISTINGUI hai buone speranze per il futuro ;)

lowenz non vorrei essere scortese, ma in base a cosa affermi questo? Hai avuto qualche esperienza o magari qualche tuo collega?
Ti ringrazio ;)

masterb
04-11-2009, 20:29
Vorrei poi sfatare un mito che in questo forum aleggia: un Ingegnere Informatico NON è un programmatore! In particolare se è laureato specialistico è probabile che lavori su pochissimo codice... e solo ad inizio carriera.


Si, questo sulla carta!
Ma nella realtà non è così. E non importa il numero di curriculum che mandi. Si cercando di più potrai trovare un contratto o un'offerta economica migliore, ma la complessità del lavoro è quasi sempre bassa e certamente non adeguata al titolo di studio.

Puoi ovviamente smentirmi, listandomi qualche offerta di lavoro di un ruolo non direzionale, che richieda specificatamente una laurea in ingegneria informatica e che non coinvolga la programmazione o "affini".

carter100
04-11-2009, 21:31
Vorrei poi sfatare un mito che in questo forum aleggia: un Ingegnere Informatico NON è un programmatore! In particolare se è laureato specialistico è probabile che lavori su pochissimo codice... e solo ad inizio carriera.
L'ing. inf ha ricopre ruoli di progettazione e coordinazione! Le sue conoscenze spaziano su tutte le tecnologie inerenti all'informatica ed ai metodi di progettazione... software, sistemi, impianti, automazione, elettronica, ecc.

Purtroppo il tuo è un discorso corretto nella teoria.
Nella pratica italiana, è solo un programmatore.
Triste, ma è così.
E di colloqui e di cv, prima di diventare programmatore, ne ho mandati

tomminno
04-11-2009, 21:53
La figura dell'ingegnere informatico è nel mondo del lavoro italiano equiparata in tutto e per tutto a quella del programmatore, come se un ingegnere edile venisse assunto come muratore, un ingegnere meccanico come meccanico, un medico come infermiere, un dentista come igenista, ecc...

I posti effettivamente gratificanti per il percorso di studio sono veramente pochi il grosso del lavoro che uno può trovare è come programmatore (che è si divertente, ma dopo poco risulta veramente limitante, sopratutto perchè è l'ultima ruota del carro, insomma ti ritrovi a fare la code monkey).

In questo momento oltretutto c'è solo la richiesta di neo laureati, che una volta entrati nel mondo del lavoro poi si trovano ingabbiati in questo sistema.

Ehi un mercato del lavoro funziona se è un mercato non se è una palude stagnante, ovvero sono possibili solo sidegrade, upgrade sono difficilissimi da realizzare.

Oltretutto se cerchi incarichi di un certo livello, la laurea da sola vale ben poco, contano molto di più le certificazioni (che poi la certificazione in sè non è indice di niente, alla fine dimostra solo che hai imparato la lezioncina a memoria e sai quali sono i 30 possibili modi per aprire un file in .NET conoscendo a menadito le firme dei metodi, nessuno vieta che tu non abbia attitudine allo sviluppo per pattern o altro).

Per quanto riguarda gli indiani, come in tutto può essere che ci siano quelli bravi e quelli meno, per la mia esperienza personale mi sono trovato a coordinare un branco di completi incapaci con tanto di certificazioni di alto profilo (ci sarebbe da capire come le prendono le certificazioni da quelle parti). Solo che per l'azienda alla fine costano molto meno e se anche eventualemente si spende di più in manutenzione il conto è sempre positivo.
Oltretutto c'è sempre la possibilità di ricorrere alle penali e quant'altro sul lavoro commissionato, cosa impossibile da fare con un gruppo di lavoro interno.
Quindi non sono tutte rose e fiori ma per l'azienda conviene comunque, ecco perchè poi un programmatore viene pagato poco, perchè il suo valore aggiunto è considerato basso.
Oltretutto il bel lavoro non viene riconosciuto in quanto mancano le capacità per chi sta sopra di apprezzare un software realizzato secondo tutti i crismi con pochissimi bug e facilmente manutenibile ed adattabile alle mutate esigenze piuttosto che un software con tutto nel main e switch di 2000 righe, al quale per correggere bug o aggiungere funzionalità non previste è più facile affiancargli un altro programma che risolve il problema piuttosto che metterci le mani sopra.
Specialmente quando entrano in ballo fattori economici di risparmio immediato, difficile fare emergere il buono.
Ma questo è un difetto dell'intera economia, basta solo analizzare cosa ha portato alla crisi attuale: rendimenti trimestrali alle stelle, perdendo di vista completamente il lungo periodo, l'investimento deve essere remunerato nel più breve tempo possibile altrimenti sei fuori, non importa che tu riesca a guadagnare 100 domani, devi guadagnare 1000 ieri, domani non esiste.

Le sane realtà informatiche sono rare in Italia. Io purtroppo ancora non ne sono entrato a far parte :cry:

Leed
04-11-2009, 22:04
La figura dell'ingegnere informatico è nel mondo del lavoro italiano equiparata in tutto e per tutto a quella del programmatore, come se un ingegnere edile venisse assunto come muratore, un ingegnere meccanico come meccanico, un medico come infermiere, un dentista come igenista, ecc...

I posti effettivamente gratificanti per il percorso di studio sono veramente pochi il grosso del lavoro che uno può trovare è come programmatore (che è si divertente, ma dopo poco risulta veramente limitante, sopratutto perchè è l'ultima ruota del carro, insomma ti ritrovi a fare la code monkey).

In questo momento oltretutto c'è solo la richiesta di neo laureati, che una volta entrati nel mondo del lavoro poi si trovano ingabbiati in questo sistema.

Ehi un mercato del lavoro funziona se è un mercato non se è una palude stagnante, ovvero sono possibili solo sidegrade, upgrade sono difficilissimi da realizzare.

Oltretutto se cerchi incarichi di un certo livello, la laurea da sola vale ben poco, contano molto di più le certificazioni (che poi la certificazione in sè non è indice di niente, alla fine dimostra solo che hai imparato la lezioncina a memoria e sai quali sono i 30 possibili modi per aprire un file in .NET conoscendo a menadito le firme dei metodi, nessuno vieta che tu non abbia attitudine allo sviluppo per pattern o altro).

Per quanto riguarda gli indiani, come in tutto può essere che ci siano quelli bravi e quelli meno, per la mia esperienza personale mi sono trovato a coordinare un branco di completi incapaci con tanto di certificazioni di alto profilo (ci sarebbe da capire come le prendono le certificazioni da quelle parti). Solo che per l'azienda alla fine costano molto meno e se anche eventualemente si spende di più in manutenzione il conto è sempre positivo.
Oltretutto c'è sempre la possibilità di ricorrere alle penali e quant'altro sul lavoro commissionato, cosa impossibile da fare con un gruppo di lavoro interno.
Quindi non sono tutte rose e fiori ma per l'azienda conviene comunque, ecco perchè poi un programmatore viene pagato poco, perchè il suo valore aggiunto è considerato basso.
Oltretutto il bel lavoro non viene riconosciuto in quanto mancano le capacità per chi sta sopra di apprezzare un software realizzato secondo tutti i crismi con pochissimi bug e facilmente manutenibile ed adattabile alle mutate esigenze piuttosto che un software con tutto nel main e switch di 2000 righe, al quale per correggere bug o aggiungere funzionalità non previste è più facile affiancargli un altro programma che risolve il problema piuttosto che metterci le mani sopra.
Specialmente quando entrano in ballo fattori economici di risparmio immediato, difficile fare emergere il buono.
Ma questo è un difetto dell'intera economia, basta solo analizzare cosa ha portato alla crisi attuale: rendimenti trimestrali alle stelle, perdendo di vista completamente il lungo periodo, l'investimento deve essere remunerato nel più breve tempo possibile altrimenti sei fuori, non importa che tu riesca a guadagnare 100 domani, devi guadagnare 1000 ieri, domani non esiste.

Le sane realtà informatiche sono rare in Italia. Io purtroppo ancora non ne sono entrato a far parte :cry:

Prima di tutto grazie per aver riportato la tua esperienza (e per aver partecipato al topic :) )
Da quel che ho letto, tu svolgi il lavoro di coordinatore. Eppure non sei un ingegnere? Come mai tutti fanno i programmatori e tu no :D ?

Abadir_82
04-11-2009, 22:07
Da cui... tornando in topic ed tirando le somme...

TU faresti informatica ora?

Io certamente no, e non la consiglierei neanche, non importa se fatta a Milano od a Timbuctu.
Questo è il succo del discorso e mi pare che siamo tutti concordi che gli sbocchi lavorativi attuali (e relative previsioni future) non siano affatto rosee.

tomminno
05-11-2009, 07:48
Prima di tutto grazie per aver riportato la tua esperienza (e per aver partecipato al topic :) )
Da quel che ho letto, tu svolgi il lavoro di coordinatore. Eppure non sei un ingegnere? Come mai tutti fanno i programmatori e tu no :D ?

Veramente sono ingegnere :D
Ho fatto e in parte ancora faccio il programmatore, ma ormai il tempo destinato alla scrittura del codice è veramente minimale e più che altro si tratta di scrivere dei POC da allegare alla documentazione di modo che chi leggerà avrà più chiara l'impronta da dare la programma e principalmente perchè mi ritrovo a lavorare con gente che alla fine scrive switch di 2000 righe, che lascia connessioni al db aperte, che non ha capito effettivamente cosa sia un riferimento, che solo il fatto di usare C# non significa programmare ad oggetti, se poi uno scrive tutti metodi statici richiamati dal Main....
Ecco anche il motivo per cui i programmatori sono considerati poco perchè molti sono improvvisati e non hanno mai avuto voglia/passione per incrementare le proprie conoscenze in materia.

Leed
05-11-2009, 07:54
Con la frase "Eppure non sei un ingegnere?" intedevo dire "Sei un ingegnere da quel che ho capito" :D
Ecco allora questo mi conforta! Nel senso che si scrivi anche codice ma principalmente non fai questo!
Posso chiederti se possibile da quanto tempo sei nel settore?
Sei un ingegnere Informatico?
Percepisci un discreto stipendio (ovviamente se non vuoi dirlo no problem ;) )? Per arrivare alla figura di coordinatore quale strada hai percorso?
Ti ringrazio.

Leed
07-11-2009, 13:06
Da cui... tornando in topic ed tirando le somme...

TU faresti informatica ora?

Io certamente no, e non la consiglierei neanche, non importa se fatta a Milano od a Timbuctu.
Questo è il succo del discorso e mi pare che siamo tutti concordi che gli sbocchi lavorativi attuali (e relative previsioni future) non siano affatto rosee.

Però come vedi c'è gente come tomminno che fa il lavoro dell'Ingegnere e non il programmatore (lo ha fatto, ma credo che all'inizio sia normale).

Abadir_82
07-11-2009, 13:23
Però come vedi c'è gente come tomminno che fa il lavoro dell'Ingegnere e non il programmatore (lo ha fatto, ma credo che all'inizio sia normale).

Le eccezioni esistono... ma il resto delle persone?

Si parla del futuro di un ragazzo, della sua vita... conviene rischiare?

loire
07-11-2009, 13:31
Da cui... tornando in topic ed tirando le somme...

TU faresti informatica ora?



NO! Il problema però rimane, se non hai conoscienze, quale laurea ti da veramente la garanzia di uno stipendio adeguato al cxxo che ti sei fatto all'università ?:confused:

Leed
07-11-2009, 13:33
Credo comunque che coloro che hanno riportato la proprie esperienza sono giovani ingegneri, quindi magari tutto quello che stanno facendo ora lo stanno facendo solo perchè sono agli inizi.

javaboy
08-11-2009, 09:12
Però come vedi c'è gente come tomminno che fa il lavoro dell'Ingegnere e non il programmatore (lo ha fatto, ma credo che all'inizio sia normale).

Probabilmente Tomminno fa un lavoro gratificante, interessante e ben pagato, degno degli studi che ha fatto.
Tuttavia non mi sembra che sia il caso di dire che il project manager è un lavoro da ingegnere e il programmatore no. Per entrambi non è richiesto il titolo e almeno per le esperienze che ho avuto (tutte aziende grosse da un minimo di 200 dipendenti a parecchie migliaia) il lavoro del project manager non è nè più gratificante nè richiede maggior formazione rispetto al programmatore. In genere i project manager che ho avuto si sono occupati solo di relazionarsi con superiori e clienti, pianificare costi e tempistiche e interagiscono con i programmatori solo per chiedere quanto manca. I programmatori sono lasciati allo sbaraglio e si devono occupare di ogni aspetto della progettazione, dello sviluppo e del testing del software.
Dalle mie personali esperienze ti posso dire che la figura del programmatore non è una scimmia che si limita a scrivere codice per sviluppare un software che è stato progettato da qualche altro ma il software semplicemente NON viene progettato. Il programmatore fa tutto il lavoro (ed è comunque un lavoro da scimmia dato il tipo di software che si produce in italia) e il project manager si occupa di aspetti solo logistici.

clasprea
08-11-2009, 10:05
voi dite "non fare informatica che è meglio", però oggettivamente anche se non è più come una volta, di sicuro è abbastanza ben messa come possibilità, nel senso che roba tipo filosofia è senz'altro molto ma molto peggio.
Ciò premesso, ha davvero senso che uno si metta a spendere anni e anni di studio in una cosa che gli dia garanzie per il futuro (che poi non ho ancora capito quale sarebbe questa cosa in Italia, ma vabbè, poi me lo spiegate :stordita: ) ma che però gli fa altamente schifo?

A me sembra già una fortuna essere appassionati di informatica piuttosto che di filosofia. Meglio un lavoro schifoso che nessun lavoro, o no?

Che poi diciamoci la verità, qua non c'è da considerare il primo/secondo/terz anno di lavoro, ma bisogna vedere in prospettiva di almeno 5/6 anni. Chi fa il commesso in una negozio (ho molti amici anche con terza media che lo fanno) dopo quegli anni guadagna la stessa cifra di prima, e continuerà ad avere giusto gli scatti da CCNL ed anzianità. Un ifnormatico che sia u minimo in gamba non continueràa percepire lo stesso stipendioa vita

SlimSh@dy
08-11-2009, 10:50
A me piacerebbe sentire qualche laureato con esperienza decennale o piu...perchè in questo forum leggo sempre di ragazzi laureati che dopo 2 o 3 anni di lavori pretendono di fare i manager solo perchè SONO LAUREATI!

Leed
08-11-2009, 11:14
A me piacerebbe sentire qualche laureato con esperienza decennale o piu...perchè in questo forum leggo sempre di ragazzi laureati che dopo 2 o 3 anni di lavori pretendono di fare i manager solo perchè SONO LAUREATI!

Con rispetto parlando verso i neolaureati, quoto ;)

javaboy
08-11-2009, 12:16
A me piacerebbe sentire qualche laureato con esperienza decennale o piu...perchè in questo forum leggo sempre di ragazzi laureati che dopo 2 o 3 anni di lavori pretendono di fare i manager solo perchè SONO LAUREATI!
Ciao. Ho scritto decine di topic sull'argomento ma vedo che ancora nessuno ha colto quel che volevo dire. Io non voglio fare il manager, nè ora, nè fra 5 anni, nè mai. Nè ho mai detto che non si trova lavoro o che sia meglio iscriversi in filosofia. Semplicemente quel che dico è che se volete fare informatica per passione è facile che rimaniate parecchio delusi.
Per quanto mi riguarda fare gestionali, siti web, sistemi bancari è noioso e poco stimolante sia che ci lavori come programmatore, come analista o come manager. Sopratutto perchè in genere bisogna fare le cose male, di fretta, senza criterio, in barba a tutto ciò che si è studiato all'università.
Se l'informatica non ti piace probabilmente un giorno arriverai a guadagnare decentemente e avrai qualcuno a cui dare ordini e questo lo troverai gratificante. A me l'informatica piace e visto che qui in italia prevalentemente si produce MONNEZZA detesto questo lavoro quale che sia il mio ruolo

carter100
08-11-2009, 13:53
A me piacerebbe sentire qualche laureato con esperienza decennale o piu...perchè in questo forum leggo sempre di ragazzi laureati che dopo 2 o 3 anni di lavori pretendono di fare i manager solo perchè SONO LAUREATI!

Partendo dal presupposto che siamo su internet, e difficilmente un manager in carriera da 3000 euro/mese che lavora da 10 anni sta sui forum a raccontarlo, ti posso anche dire che i miei colleghi più grandi, lavoranti da almeno 7-8, sempre programmatori sono. Alcuni sono ingegneri informatici, altri informatici puri
Insomma, la situazione è brutta parecchio. Poi ovvio che meglio quello che fare filosofia, poco ma sicuro.

Abadir_82
08-11-2009, 14:55
Sentire un manager ora ha poco senso... il mio "capo" sul progetto IBM è un perito informatico, ha cominciato 15 anni fa e prende 3000 netti al mese. Erano altri tempi, non puoi paragonare quelli entrati allora con chi ora (od in futuro) si affaccerà al mondo del lavoro.

Hai quindi avuto i nostri pareri/esperienze... purtroppo non ti abbiamo dato la risposta che avresti voluto sentire, ovvero che facendo informatica si trova lavoro subito e ben pagato... ma anzi... il lavoro scarseggia e spesso si fa i programmatori e pure sottopagati.

A questo punto puoi decidere di rischiare lo stesso se hai la passione, magari smentirai tutti noi (e credimi che ne saremmo felici), ma magari tra tre-cinque anni farai cadere santi dal paradiso per aver scelto informatica che non ti da pane nella vita.

Leed
09-11-2009, 18:07
Valuterò. Ringrazio nuovamente tutti per aver detto la vostra.
E se qualcun'altro a qualcosa da dire, ben venga! Più pareri ci sono meglio è ;)

tomminno
10-11-2009, 23:35
Probabilmente Tomminno fa un lavoro gratificante, interessante e ben pagato, degno degli studi che ha fatto.


Eh sono apparso così ottimista?
Gratificante? Sei fai bene hai fatto solo il tuo lavoro, se sbagli qualcosa (io o qualcuno del team) sei un coglione, sicuramente mi sono accorto che è più attinente al titolo di studio rispetto al fare il semplice programmatore.
Ben pagato?:cry: diciamo che ho avuto il riconoscimento delle mie capacità senza aumento di stipendio, ovvero aumentano le responsabilità ma lo stipendio rimane lo stesso...


Tuttavia non mi sembra che sia il caso di dire che il project manager è un lavoro da ingegnere e il programmatore no. Per entrambi non è richiesto il titolo


Se per questo per nessun mestiere è necessario il titolo.
Ci sono anche medici senza laurea che apparentemente esercitano bene, salvo poi essere scoperti anni e anni dopo...


e almeno per le esperienze che ho avuto (tutte aziende grosse da un minimo di 200 dipendenti a parecchie migliaia) il lavoro del project manager non è nè più gratificante nè richiede maggior formazione rispetto al programmatore.


Generalmente il project manager è più gratificante in quanto meglio pagato.
Poi ci può stare che la gratificazione personale sia molto maggiore a fare il programmatore, ma certamente non c'è la gratificazione aziendale.


In genere i project manager che ho avuto si sono occupati solo di relazionarsi con superiori e clienti, pianificare costi e tempistiche e interagiscono con i programmatori solo per chiedere quanto manca.


Ci sono anche le figure che si occupano della supervisione tecnica del progetto (io :sofico: ).


I programmatori sono lasciati allo sbaraglio e si devono occupare di ogni aspetto della progettazione, dello sviluppo e del testing del software.


E questo è un segno di sicura non riuscita del progetto. Il programmatore ha un punto di vista troppo di basso livello: vede solo il pezzo di software a lui assegnato, perde di vista la visione di insieme del progetto.
Perchè in genere in tali ambienti arrivano specifiche molto vaghe, il programmatore realizza la sua parte, ma nessuno si è poi premunito di guardare se tutto il flusso delle varie componenti è coerente/funzionale.

Ho conosciuto molto da vicino tale realtà e quasi sempre ti accorgi dopo essere andato in produzione che qualcosa non funziona, non perchè implementata male, ma semplicemente perchè il flusso è completamente sbagliato e non c'era nessuno che aveva il compito di analizzare il tutto prima. Solo un insieme di persone che dovevano mettersi lì a scrivere codice, magari dopo una sola mattinata di discussione sul progetto.


Dalle mie personali esperienze ti posso dire che la figura del programmatore non è una scimmia che si limita a scrivere codice per sviluppare un software che è stato progettato da qualche altro ma il software semplicemente NON viene progettato. Il programmatore fa tutto il lavoro (ed è comunque un lavoro da scimmia dato il tipo di software che si produce in italia) e il project manager si occupa di aspetti solo logistici.

Questo è vero in aziende in cui c'è solo un responsabile di reparto e tutti programmatori che devono arrangiarsi. Un azienda un minimo strutturata suddivide i compiti e assenga un minimo di gerarchie nei progetti, ecco in queste condizioni il programmatore è l'ultima ruota del carro (per carità liberissima di scrivere tutto nel main oppure di inventare un nuovo pattern da antologia) seguita forse solo dai tester (se presenti).

tomminno
10-11-2009, 23:41
A me piacerebbe sentire qualche laureato con esperienza decennale o piu...perchè in questo forum leggo sempre di ragazzi laureati che dopo 2 o 3 anni di lavori pretendono di fare i manager solo perchè SONO LAUREATI!

Esistono anche le sfumature di grigio e un'intera gamma di colori tra il nero e il bianco.
Oltretutto sono competenze (molto) differenti quelle di gestire un gruppo di persone da quella di scrivere codice.
Anzi mi sembrano proprio 2 lavori completamente differenti.

javaboy
11-11-2009, 09:09
Il problema è che nell'azienda in cui sono per ogni gruppo ci sono 10 manager,
25 programmatori, qualche tester e un responsabile tecnico che guadagna quanto un programmatore, lavora il doppio e INEVITABILMENTE non riesce a gestire il tutto lasciando i programmatori nella più completa anarchia. Insomma è una figura di cui non si percepisce assolutamente l'importanza, preferiscono aggiungere altri programmatori che non sanno dove metter mano e fanno danni.

tomminno
11-11-2009, 11:12
Il problema è che nell'azienda in cui sono per ogni gruppo ci sono 10 manager,
25 programmatori, qualche tester e un responsabile tecnico che guadagna quanto un programmatore, lavora il doppio e INEVITABILMENTE non riesce a gestire il tutto lasciando i programmatori nella più completa anarchia. Insomma è una figura di cui non si percepisce assolutamente l'importanza, preferiscono aggiungere altri programmatori che non sanno dove metter mano e fanno danni.

Esattamente. Manca la cultura del corretto approccio alla realizzazione del software, nessuno si sognerebbe di tirare su un'azienda manufatturiera e dire agli operai "c'è da fare una scarpa", attendendosi poi di avere la scarpa desiderata. Invece nel software accade esattamente questo.

Amodio
11-11-2009, 11:20
Il problema è che nell'azienda in cui sono per ogni gruppo ci sono 10 manager,
25 programmatori, qualche tester e un responsabile tecnico che guadagna quanto un programmatore, lavora il doppio e INEVITABILMENTE non riesce a gestire il tutto lasciando i programmatori nella più completa anarchia. Insomma è una figura di cui non si percepisce assolutamente l'importanza, preferiscono aggiungere altri programmatori che non sanno dove metter mano e fanno danni.

il problema è che ci sono TROPPI programmatori che cercano lavoro, ovvio che vengono pagati male per troppa concorrenza
poi hci ha esperienza/laurea, non si accontenta e cerca il posto superiore (dirigente, capo-progetto et simili)

questo cosa comporta?
troppi capi e troppi programmatori inesperti ,questo nelle grandi aziende che richiedono consulenti, mentre se l'azienda deve spendere di tasca sua, mette appena 2 programmatori che fanno analisi e tutto il resto:stordita:

Leed
28-12-2009, 17:32
E' passato più di un mese dall'ultima risposta, e in questo arco di tempo ho continuato in ogni caso ad informarmi.
Ho parlato con alcuni ragazzi che hanno frequentato o stanno frequentando Ingegneria Informatica a Palermo e la maggior parte si è lamentato di un piano di studi vecchio e non aderente al mondo lavorativo.
Ecco il piano di studi:

http://portale.unipa.it/home/Ingegneria_Orari_I_Modulo/Off_Form_sitovecchio/schede_ins/InfoTlc_L.pdf

Tra l'altro proprio oggi è uscito un articolo molto interessante nel quale si evidenzia come l'università frequentata conta molto:

http://blog.panorama.it/economia/2009/12/28/lavoro-ecco-i-laureati-prediletti-dalle-aziende/