View Full Version : Acqua fredda nell'impianto di riscaldamento a pavimento?
lnessuno
29-06-2005, 20:15
può servire buttare in circolo dell'acqua fredda nell'impianto di riscaldamento a pavimento?
considerando che ci sono 30 gradi in camera, può abbassare un pò?
e soprattutto... è possibile? se si, come si fa? :D
thx
icestorm82
29-06-2005, 20:46
può servire buttare in circolo dell'acqua fredda nell'impianto di riscaldamento a pavimento?
considerando che ci sono 30 gradi in camera, può abbassare un pò?
e soprattutto... è possibile? se si, come si fa? :D
thx
Secondo me ti converrebbe installare un semplice condizionatore, visto e considerato che, 1) l'aria si raffredda prima dell'acqua; 2)se fai passare acqua fredda nei tubi sotto il pavimento, avrai (ammesso che succeda) che il pavimento si raffredderà per conduzione, e sempre per conduzione il pavimento raffredderà l'aria. Tutto questo credo in tempi mooooolto lunghi.
Goldrake_xyz
29-06-2005, 21:33
Uhm ... e la condensa dove la metti ? :wtf:
Poi considera che quando funziona il riscaldamento, il salto termico
è di 90°C (acqua) 20°C (aria) = delta t 70°C mentre invece se si usa
acqua fredda il salto termico può essere al max delta t 30°C
Tchuss :)
e poi l'aria fredda sta + in basso di quella calda, quindi ti troveresti con -20° a un palmo dal pavimento e sopra i soliti 55°
un pò il concetto dei frezeer a pozzo dove tengono i gelati nei supermercati
ironmanu
29-06-2005, 21:51
ciao.
la mia ragazza ha un impianto di riscaldamento a pavimento e ,dice, anche "l'aria condizionata".
Quest'ultima è costituita dal classico condensatore esterno munito di ventolozzo ,la cui dimensione è molto importante, diciamo un hXlxP 130x90x40 cm.
All'interno nel vano scala (tra piano T e 1° piano)c'è lo sbocco del deumidificatore che aspira e reimmette l'aria che sembra resti a temp ambiente.
Lei sostiene (ma nn sa un cazzo di ste robe) che nei tubi ci gira l'acqua fredda che raffredderebbe l'ambiente.
ora tutto sto ambaradan le è costato un botto e nn vuol sentir ragione.
siccome i miei corsi di fisica tecnica e termodinamica applicata me li sono fatti per bene a suo tempo nn ci capisco un cazzio!
Fermo restando che nei riscaldamenti a pavimento l'acqua nn gira a 90°c ma a molto meno ( sui 40°c) proprio per il fatto che si sfrutta la maggior superficie radiante per poter ridurre la temp, nn capisco come possa funzionare per raffreddare???
I miei dubbi sono:
-come si risolve il problema della temp di rugiada per la condensa sul pavimento?
-il delta T è troppo poco
-L'aria calda sta sopra la fredda e avrebbe senso un pannello a soffitoo!!!
per me è gestito tutto dal deumidificatore e basta....
il fatto è che nn fa molto fresco 'sto impianto...
forse c'è la possibilità di impostare il post riscaldamento dopo la deumidificazione dell'aria e loro ce l'hanno troppo alto.Infatti all'inizion hanno litigato con l'installatore perche' 'sto deumidificatore immetteva aria calda.
Cmq lei è convinta ( ed anche i suoi :rolleyes: ) che il pavimento si raffreddi durante il funzionamento di 'sto sistema...Io l'ho toccato ( è terazzo veneziano), si fresco è fresco ma nulla +....
voi che dite???? secondo me si+ impostare il postriscaldamento e loro nn lo sanno...
naturalmente settato cosi' rispetto ad un classico da parete ha un'efficacia ridicola. ci vuole almeno un grno per sentire il solo calo di umidità...
Il condizionatore mi sembra una buona idea: pensa che dalle mie parti 9000BTU/h con funzione caldo,freddo,deumidificatore si trovano a 185€. Il problema è il consumo elettrico: per andare bene si dovrebbe fare il passaggio ai 6,6Kw (così se si accende qualcosa in più il contatore non scatta) rispetto allo standard 3Kw. Se un condizionatore già mi consuma 2,5Kw/h (facendo un 50-50 diciamo 1,25Kw/h l'unità interna e 1,25Kw/h l'unità esterna che messe insieme danno il consumo di un condizionatore) che guarda caso è la potenza di raffreddamento o riscaldamento. La stanza si raffredda o riscalda rapidamente ma ha discapito di un alto consumo energetico. Inoltre non riesco a capire perchè non utilizzano i Kw/h per esprimere la potenza invece dei BTU/h: il condizionatore alla fine è una macchina frigorifere che ha la capacità di immettere o togliere energia. Quindi dire che un condizionatore consuma 2,5Kw/h significa che può togliere o immettere energia per 2,5Kw/h dal quale dobbiamo aggiungere un 10% all'energia assorbita perchè tutta l'energia non è convertita in lavoro. Io leggendo i BTU/h non ho nessuna indicazione utile mi ritrovo molto meglio con i Kw :D
Byezzzzzzzzzzzzzzzzz
Byezzzzzzzzzzzzzzzz
icestorm82
30-06-2005, 12:38
Il condizionatore mi sembra una buona idea: pensa che dalle mie parti 9000BTU/h con funzione caldo,freddo,deumidificatore si trovano a 185€. Il problema è il consumo elettrico: per andare bene si dovrebbe fare il passaggio ai 6,6Kw (così se si accende qualcosa in più il contatore non scatta) rispetto allo standard 3Kw. Se un condizionatore già mi consuma 2,5Kw/h (facendo un 50-50 diciamo 1,25Kw/h l'unità interna e 1,25Kw/h l'unità esterna che messe insieme danno il consumo di un condizionatore) che guarda caso è la potenza di raffreddamento o riscaldamento. La stanza si raffredda o riscalda rapidamente ma ha discapito di un alto consumo energetico. Inoltre non riesco a capire perchè non utilizzano i Kw/h per esprimere la potenza invece dei BTU/h: il condizionatore alla fine è una macchina frigorifere che ha la capacità di immettere o togliere energia. Quindi dire che un condizionatore consuma 2,5Kw/h significa che può togliere o immettere energia per 2,5Kw/h dal quale dobbiamo aggiungere un 10% all'energia assorbita perchè tutta l'energia non è convertita in lavoro. Io leggendo i BTU/h non ho nessuna indicazione utile mi ritrovo molto meglio con i Kw :D
Byezzzzzzzzzzzzzzzzz
Byezzzzzzzzzzzzzzzz
Esprimono la potenza in BTU/h per non far spaventare le persone :p ... Cmq seriamente, quanto potrebbe costare l'upgrade della potenza elettrica? Cioè, i costi tra un 3 kW/h e un 4,5kW/h quanto possono essere?
Mi sembra che il taglio 4,5kw non esista o meglio cè 3Kw e 6,6Kw. Se fossimo in Francia non mi preoccuperebbe affatto installare un condizionatore, anzi ne metterei due visto che il costo dell'energia è irrisorio. Invece qui dobbiamo pagare sempre il triplo degli altri stati europei......
Byezzzzzzzzzzzzzzzz
RiccardoS
30-06-2005, 14:11
ciao.
la mia ragazza ha un impianto di riscaldamento a pavimento e ,dice, anche "l'aria condizionata".
Quest'ultima è costituita dal classico condensatore esterno munito di ventolozzo ,la cui dimensione è molto importante, diciamo un hXlxP 130x90x40 cm......
mi spiace per la tua ragazza, la sua famiglia e tutti i soldi che si sono fatti infinocchiare, ma questa è la balla più grande che abbia mai sentito! ammesso che un sistema del genere sia efficente, al massimo ne avresti qualche beneficio sse a raffreddarsi fosse il soffitto, in maniera che poi l'aria fredda scenda verso il basso... ma mi sembra un'assurdità inconcepibile!
un condizionatore lavora mille volte meglio!
spinbird
30-06-2005, 17:09
Quindi dire che un condizionatore consuma 2,5Kw/h significa che può togliere o immettere energia per 2,5Kw/h dal quale dobbiamo aggiungere un 10% all'energia assorbita perchè tutta l'energia non è convertita in lavoro. Io leggendo i BTU/h non ho nessuna indicazione utile mi ritrovo molto meglio con i Kw :D
no, non è cosi semplice
ironmanu
01-07-2005, 09:31
mi spiace per la tua ragazza, la sua famiglia e tutti i soldi che si sono fatti infinocchiare, ma questa è la balla più grande che abbia mai sentito! ammesso che un sistema del genere sia efficente, al massimo ne avresti qualche beneficio sse a raffreddarsi fosse il soffitto, in maniera che poi l'aria fredda scenda verso il basso... ma mi sembra un'assurdità inconcepibile!
un condizionatore lavora mille volte meglio!
mah guarda,io la penso esattamente cosi' come hai detto te, anche perchè con il classico a muro attacchi ed in dieci minuti senti gia' il beneficio....lì sarà che il deumidificatore è sottodimensionato o che la config della sua casa (210mq in 3 piani) è molto infelice fattostà che l'inerzia termica del sistema casa-impianto richiede almeno un mezzo dì per rendere l'abitazione ""fresca"
Quello che mi lascia perplesso è che cercando in rete si trovano diverse notizie riguardo la possibilita' di utilizzare l'impianto di riscaldamento a pavimento accoppiato ad un deumidificatore.Proprio facendo passare acqua fredda nei pannelli...(ma raffreddata da cosa???)
ironmanu
01-07-2005, 09:34
1 BTU è circa 2.93E-4 KWh.Ma i BTU indicati nn sono quelli assorbiti dalla rete
Infatti perchè quelli assorbiti sono di più. Il condizionatore non è una macchina frigorifera perfetta e un buon 10%-20% viene persa.
Byezzzzzzzzzzzzzz
marKolino
01-07-2005, 18:56
Il sistema di raffrescamento a pavimento viene alimentato con acqua refrigerata che deve essere immessa nell'impianto a una temperatura ben calcolata (in funzione delle condizioni termo-igrometriche dell'ambiente e della temperatura del pavimento).
ironmanu
02-07-2005, 10:06
Il sistema di raffrescamento a pavimento viene alimentato con acqua refrigerata che deve essere immessa nell'impianto a una temperatura ben calcolata (in funzione delle condizioni termo-igrometriche dell'ambiente e della temperatura del pavimento).
ecco, conosci qualcuno che ce l'abbia???? suppenendo che le condizioni termo-igrometriche siano ok per nn avere condensa, cosa mi dici dell'efficacia del sistema? e dell'inerzia termica?
Insomma refrigerare l'acqua da immettere nell'impianto richiede un bel po' di energia vista la sua capacita' termica poi deve raffreddare il pavimento poi l'aria sovrastante che tra l'altro rimane nella parte bassa della stanza mentre con la testa stai nell'aria a 30°C.
La mia ragazza ha 'sto impianto pero' come efficacia un classico a tutta aria al muro mi pare ancora la soluzione migliore per un utilizzo nn costante. te che dici?
marKolino
02-07-2005, 11:23
Lo scopo del riscaldamento e del raffrescamento a pavimento in ambienti è quello di offrire alle persone che vi stazionano delle condizioni termiche confortevoli. I parametri che sono fondamentali per stabilire le condizioni di comfort accettabili in un ambiente e che possono venire fortemente influenzati dal tipo di riscaldamento/raffrescamento prescelto, sono la temperatura dell'aria e la temperatura media radiante. L'influenza combinata di queste due temperature viene espressa dalla temperatura operativa.
Per bassi valori di velocità dell'aria (< 0,2 m/s) questa temperatura coincide approssimativamente con la media tra la temperatura dell'aria e la temperatura media radiante, il che significa che queste due temperature hanno uguale peso nel determinare le condizioni di comfort termico in un ambiente.
Abbassando la temperatura del pavimento, a parità di temperatura di tutte le altre superfici, è possibile ottenere la stessa temperatura operativa lasciando più alta la temperatura dell'aria.
In altre parole ottengo lo stesso comfort con temperature dell'aria più elevate grazie all'effetto radiante del pavimento.
Inoltre il pavimento raffrescato scambia calore per convezione con l'aria e per irraggiamento con le superfici circostanti, scambi che hanno l'effetto di abbassare ulteriormente la temperatura media radiante e la temperatura dell'aria. Nella maggior parte delle norme nazionali ed internazionali (ASHRAE55, ISO7730) si consiglia, per ambienti destinati a persone in piedi e/o sedute, con scarpe di tipo normale, di mantenere la temperatura del pavimento in un campo tra 19°C e 29°C. n fattore limitante per la temperatura del pavimento (in raffrescamento) è rappresentato dalla temperatura di rugiada nel locale. Alcune norme consigliano un valore limite di umidità relativa nell'ambiente di 60-70% (ISO 7730 - ASHRAE 62) cui corrisponde per una temperatura dell'aria di 26°C una temperatura di rugiada compresa tra 17 e 20°C.
Il sistema di raffrescamento a pavimento viene alimentato con acqua refrigerata che deve essere immessa nell'impianto a una temperatura ben calcolata (in funzione delle condizioni termo-igrometriche dell'ambiente e della temperatura del pavimento).
Questo rende necessario l'utilizzo di una regolazione appositamente studiata per la gestione di impianti di riscaldamento a pavimento funzionanti in regime estivo. Esitono accessori per l'impianto che permettono di regolare la temperatura di mandata dell'acqua all'impianto in funzione delle condizioni ambientali dei locali da raffrescare.
Ora dico la mia:
Se il sitema viene studiato appropriatamente, il comfort risulterà decisamente superiore a quello di un classico condizionatore. Inoltre vanno prese in considerazione molte varianti, come la capacità dell'appartamento di trattenere il riscaldamento/raffrescamento...
Ora, anche se può sembrare una battuta, il miglior sistema per avere un raffreddamento o riscaldamento idoneo nel pavimento esso non dovrebbe essere isolante e possibilmente in Rame :eek: Non dico in rame ma dovrebbe essere fatto di un materiale che possa condurre facilmente il calore e non isolarlo.
Byezzzzzzzzzzz
Topomoto
02-07-2005, 15:30
Io continuo a non concepire il "raffrescamento" a pavimento. Sarebbe come montare i termosifoni sul soffitto :muro: :muro: :muro:
ironmanu
02-07-2005, 15:36
Lo scopo del riscaldamento e del raffrescamento a pavimento in ambienti è quello di offrire alle persone che vi stazionano delle condizioni termiche confortevoli. I parametri che sono fondamentali per stabilire le condizioni di comfort accettabili in un ambiente e che possono venire fortemente influenzati dal tipo di riscaldamento/raffrescamento prescelto, sono la temperatura dell'aria e la temperatura media radiante. L'influenza combinata di queste due temperature viene espressa dalla temperatura operativa.
Per bassi valori di velocità dell'aria (< 0,2 m/s) questa temperatura coincide approssimativamente con la media tra la temperatura dell'aria e la temperatura media radiante, il che significa che queste due temperature hanno uguale peso nel determinare le condizioni di comfort termico in un ambiente.
Abbassando la temperatura del pavimento, a parità di temperatura di tutte le altre superfici, è possibile ottenere la stessa temperatura operativa lasciando più alta la temperatura dell'aria.
In altre parole ottengo lo stesso comfort con temperature dell'aria più elevate grazie all'effetto radiante del pavimento.
Inoltre il pavimento raffrescato scambia calore per convezione con l'aria e per irraggiamento con le superfici circostanti, scambi che hanno l'effetto di abbassare ulteriormente la temperatura media radiante e la temperatura dell'aria. Nella maggior parte delle norme nazionali ed internazionali (ASHRAE55, ISO7730) si consiglia, per ambienti destinati a persone in piedi e/o sedute, con scarpe di tipo normale, di mantenere la temperatura del pavimento in un campo tra 19°C e 29°C. n fattore limitante per la temperatura del pavimento (in raffrescamento) è rappresentato dalla temperatura di rugiada nel locale. Alcune norme consigliano un valore limite di umidità relativa nell'ambiente di 60-70% (ISO 7730 - ASHRAE 62) cui corrisponde per una temperatura dell'aria di 26°C una temperatura di rugiada compresa tra 17 e 20°C.
Il sistema di raffrescamento a pavimento viene alimentato con acqua refrigerata che deve essere immessa nell'impianto a una temperatura ben calcolata (in funzione delle condizioni termo-igrometriche dell'ambiente e della temperatura del pavimento).
Questo rende necessario l'utilizzo di una regolazione appositamente studiata per la gestione di impianti di riscaldamento a pavimento funzionanti in regime estivo. Esitono accessori per l'impianto che permettono di regolare la temperatura di mandata dell'acqua all'impianto in funzione delle condizioni ambientali dei locali da raffrescare.
Ora dico la mia:
Se il sitema viene studiato appropriatamente, il comfort risulterà decisamente superiore a quello di un classico condizionatore. Inoltre vanno prese in considerazione molte varianti, come la capacità dell'appartamento di trattenere il riscaldamento/raffrescamento...
ok, fin qui nessun problema e nessun dubbio riguardo al comfort.
Definendo l'efficacia del sistema come la sua capacità di rendere "confortevole"
l'ambiente QUANDO SERVE come si pone un impianto come sopra di fronte ad un'abitazione dove la gente è al lavoro dalle 08.00 alle 18.00 e dove l'esigenza di condizionare l'ambiente nn è continua ma a periodi(cioè quando l'afa si fà opprimente)?
In un 'ipotesi del genere nn è piu' adeguato il classico a muro vista la sua maggior efficacia?
PentiumII
02-07-2005, 18:39
A mettere a regime i pannelli radianti a pavimento ci vogliono anche 6 ore per l'inerzia, quindi direi che non sono adatti per esempio in un ufficio che lavora dalle 8 alle 18.
Per il raffrescamento a pavimento, credo si possa fare, ma bisogna calcolare per bene la temp di mandata per evitare condensa sul pavimento, e comunque non è il massimo della vita.
Avresti fresco in basso, e più caldo in alto. A soffitto sarebbe l'ideale, ma a questo punto credo che ti convenga montare un condizionatore e basta..
marKolino
02-07-2005, 19:31
io lavoro dalle 8 alle 18... e tutti gli uffici hanno il sistema di raffrescamento a pavimento... e ti posso assicurare che è eccezionale... niente aria gelida che ti arriva sul collo, temperature non esageratamente basse, zero rumore.
Goldrake_xyz
02-07-2005, 19:45
Ma se poi voglio mettere il parquet o un bel tappeto ? :wtf:
In generale il raffreddamento e/o riscaldamento a pavimento
non mi è mai piaciuto, vuoi xchè richiede un lavoro non indifferente
x l'installazione, voi xchè scaldare il disotto del divano, non mi
sembra un' idea felice.
In ogni modo se l'impianto già c'è sorry .. :boh:
P.S. Io se qualche "genio" mi verrebbe a proporre un sistema del genere
a casa mia, lo manderei subito a :fuck: !
marKolino
02-07-2005, 20:04
P.S. Io se qualche "genio" mi verrebbe a proporre un sistema del genere
a casa mia, lo manderei subito a :fuck: !
non ti preoccupare che nessuno viene a venderti porta a porta un impianto del genere...
parquet e tappeto non implicano nulla nel funzionamento del sistema...
avete idea di quante opere civili e industriali in Italia siano riscaldate a pavimento??
Vi assicuro che sono moltissime... e non vi sto parlando del bar sotto casa :D
...quindi non capisco tutto questo scetticismo...
Topomoto
02-07-2005, 20:45
avete idea di quante opere civili e industriali in Italia siano riscaldate a pavimento??
Vi assicuro che sono moltissime... e non vi sto parlando del bar sotto casa :D
...quindi non capisco tutto questo scetticismo...
Magari però non hanno parquet, moquette o tappeti, e neppure pavimenti "normali", tutti caratterizzati dall'essere pessimi conduttori di calore.
Goldrake_xyz
02-07-2005, 21:07
non ti preoccupare che nessuno viene a venderti porta a porta un impianto del genere...
parquet e tappeto non implicano nulla nel funzionamento del sistema...
avete idea di quante opere civili e industriali in Italia siano riscaldate a pavimento??
Vi assicuro che sono moltissime... e non vi sto parlando del bar sotto casa :D
...quindi non capisco tutto questo scetticismo...
Beh, se si può mettere anche sotto il parquet ... :oink:
cmq x l'installazione devo rifarlo tutto ? no ? ;)
marKolino
02-07-2005, 21:18
certo... bisogna "tirar su" tutta la casa :D
...questi lavori infatti vanno fatti a pavimento grezzo quando si acquista una casa... o avere moolti soldi a disposizione per le ristrutturazioni ;)
Uhm ... e la condensa dove la metti ? :wtf:
Poi considera che quando funziona il riscaldamento, il salto termico
è di 90°C (acqua) 20°C (aria) = delta t 70°C mentre invece se si usa
acqua fredda il salto termico può essere al max delta t 30°C
Tchuss :)
l'acqua che circola nei miei tubi sotto al pavimento si trova a 40 °C.
dalla caldaia esce a 90, ma un miscelatore abbassa la temp.
A piu' di 40 mi ha detto il costruttore che non si puo' ;)
stbarlet
03-07-2005, 00:42
il raffrescamento a pavimento non l'ho mai sentito, ma mi sa veramente di controsenso.. ho sentit spesso parlare invece di sistemi di areazione cre sfruttano il passaggio di acqua fredda o calda in radiatori che appunto rinfrescano o riscaldano gli ambienti. tuttavia ragazzi secondo me una cosa molto importante è l'umidità.. cioè il condizionatore è irraggiungibile perchè riesce a cavare dall'aria grandi quantità di acqua.
ciao
PentiumII
03-07-2005, 10:10
io lavoro dalle 8 alle 18... e tutti gli uffici hanno il sistema di raffrescamento a pavimento... e ti posso assicurare che è eccezionale... niente aria gelida che ti arriva sul collo, temperature non esageratamente basse, zero rumore.
Ma l'impianto fuziona sempre o ha un timer?
Per esempio in inverno, quanto ci mette ad andare in temperatura l'ambiente dopo che è stato acceso l'impianto? E' una curiosità, all'università m'hanno detto che ci mette tipo 6 ore
CONFITEOR
04-07-2005, 03:59
Secondo me ti converrebbe installare un semplice condizionatore, visto e considerato che, 1) l'aria si raffredda prima dell'acqua; 2)se fai passare acqua fredda nei tubi sotto il pavimento, avrai (ammesso che succeda) che il pavimento si raffredderà per conduzione, e sempre per conduzione il pavimento raffredderà l'aria. Tutto questo credo in tempi mooooolto lunghi.
Non solo, ma prima dovrebbe raffreddarla l'acqua, sennò dove la trova acqua fredda, sotto i 20 gradi?
fare4bbe davvero prima ad usare un condizionatore.
CONFITEOR
04-07-2005, 04:04
-L'aria calda sta sopra la fredda e avrebbe senso un pannello a soffitoo!!!...
potrebbe essere un'idea :fagiano:
ironmanu
04-07-2005, 10:17
beh raga,intanto nn c'è impianto meglio o peggio dipende semplicemente dalle condizioni di utilizzo che verranno poste in essere.
Per il riscaldamento a pavimento nn ci sono dubbi rispetto alla sua maggior efficenza rispetto ad uno tradizionale se si vuole avere in inverno una temp che oscilli tra i 18-21°C tutta la stagione.
Questo parte pero' da un progetto di edificio ad alta efficenza isolato in maniera adeguata nn come certe case "ffatte per venderle" che ci sono dalle mie parti.
Il punto forte del riscald. a pav. è la temp dell'acqua richiesta sui 40° che con l'accoppiata caldaia a condensazione+pannelli solari termici porterebbe ad un costo di esercizio nettamente inferiore rispetto agli impianti classici.
Ovviamente il costo d'impianto sarebbe rilevante ma andrebbe fatta un'analisi tenendo conto degli incentivi fino al 75% sui pannelli e del risparmio nell'utilizzo...
Per quanto riguarda il raffrescamento a pavimento invece sto cercando di capire
perche' la questione sulla convenienza rispetto ad un classico nn mi è molto chiara.
PentiumII
04-07-2005, 10:51
beh raga,intanto nn c'è impianto meglio o peggio dipende semplicemente dalle condizioni di utilizzo che verranno poste in essere.
Per il riscaldamento a pavimento nn ci sono dubbi rispetto alla sua maggior efficenza rispetto ad uno tradizionale se si vuole avere in inverno una temp che oscilli tra i 18-21°C tutta la stagione.
Questo parte pero' da un progetto di edificio ad alta efficenza isolato in maniera adeguata nn come certe case "ffatte per venderle" che ci sono dalle mie parti.
Il punto forte del riscald. a pav. è la temp dell'acqua richiesta sui 40° che con l'accoppiata caldaia a condensazione+pannelli solari termici porterebbe ad un costo di esercizio nettamente inferiore rispetto agli impianti classici.
Ovviamente il costo d'impianto sarebbe rilevante ma andrebbe fatta un'analisi tenendo conto degli incentivi fino al 75% sui pannelli e del risparmio nell'utilizzo...
Per quanto riguarda il raffrescamento a pavimento invece sto cercando di capire
perche' la questione sulla convenienza rispetto ad un classico nn mi è molto chiara.
Mah secondo me alla fine spendi uguale a un condizionatore, perchè devi calcolare la temperatura di mandata dell'acqua che non deve essere troppo fredda pena condensa sul pavimento, poi l'acqua devi raffreddarla comunque, a meno che non la trovi già fredda per esempio da pozzi.
E poi SECONDO ME (qualcumo mi corregga se sbaglio) ti ritroveresti il problema dell'umidità: un condizionatore te la abbassa, invece un pannello freddo ti abbassa solo la temperatura dell'aria, ma il titolo rimane costante, quindi è come se avessi una umidità relativa maggiore...
ironmanu
04-07-2005, 15:11
Mah secondo me alla fine spendi uguale a un condizionatore, perchè devi calcolare la temperatura di mandata dell'acqua che non deve essere troppo fredda pena condensa sul pavimento, poi l'acqua devi raffreddarla comunque, a meno che non la trovi già fredda per esempio da pozzi.
E poi SECONDO ME (qualcumo mi corregga se sbaglio) ti ritroveresti il problema dell'umidità: un condizionatore te la abbassa, invece un pannello freddo ti abbassa solo la temperatura dell'aria, ma il titolo rimane costante, quindi è come se avessi una umidità relativa maggiore...
Comunque questi impianti prevedono sempre la presenza anche di un deumidificatore!(sennò sai che lago)
PentiumII
04-07-2005, 15:36
Comunque questi impianti prevedono sempre la presenza anche di un deumidificatore!(sennò sai che lago)
Appunto, allora perchè consumare corrente in un deumidificatore?
Secondo me conviene un condizionatore normale... con 1500 euro prendi una buona macchina da 15-17000 btu, ti raffredda un appartamento da 80 mq!
Goldrake_xyz
04-07-2005, 19:08
Beh, se si può mettere anche sotto il parquet ... :oink:
cmq x l'installazione devo rifarlo tutto ? no ? ;)
A volte dico delle stupidaggini bestiali :rotfl:
"tubi di acqua calda sotto il parquet" :doh:
Mah, parlando seriamente, questo tipo di impianto, io penso che è
ottimale solo per alcuni impieghi specifici.
Ad esempio il pavimento deve essere un buon conduttore di calore.
Questo esclude che si possa usare moquette, tappeti, linoleum, ecc.ecc.
D'altra parte il deumidificatore + impianto di raffreddamento acqua
vengono a costare più di un impianto di climatizzazione tradizionale.
(anche in termini di consumo energetico)
E' un pò come la campagna fatta per l'uso delle lampade a risparmio
energetico ... in teoria dovrebbe essere vantaggioso, in pratica
stè lampade durano 1/8 di quelle classiche e morale della fava,
ho risparmiato 10Euro di corrente, ma ne ho spesi 50 di lampade :D
Tchuss :)
PentiumII
04-07-2005, 22:16
Ma i pannelli radianti per il riscaldamento credo che possano essere usati anche sotto il parquet... Qual'è il problema? Alla fine cambia solo l'inerzia termica... Secondo quanto m'hanno detto sempre alla cara stupida università
lnessuno
04-07-2005, 22:57
Ma se poi voglio mettere il parquet o un bel tappeto ? :wtf:
In generale il raffreddamento e/o riscaldamento a pavimento
non mi è mai piaciuto, vuoi xchè richiede un lavoro non indifferente
x l'installazione, voi xchè scaldare il disotto del divano, non mi
sembra un' idea felice.
In ogni modo se l'impianto già c'è sorry .. :boh:
P.S. Io se qualche "genio" mi verrebbe a proporre un sistema del genere
a casa mia, lo manderei subito a :fuck: !
il riscaldamento a pavimento ce l'ho già e non tornerei mai indietro, temperatura uniforme in tutta la casa e avere il pavimento caldo è anche una goduria, d'inverno.
sarebbe bello poter utilizzare lo stesso impianto per il raffreddamento, ma a quanto pare non è così semplice... :p
PentiumII
04-07-2005, 23:05
il riscaldamento a pavimento ce l'ho già e non tornerei mai indietro, temperatura uniforme in tutta la casa e avere il pavimento caldo è anche una goduria, d'inverno.
sarebbe bello poter utilizzare lo stesso impianto per il raffreddamento, ma a quanto pare non è così semplice... :p
Occhio alla temp del pavimento però, credo che debba essere max 26 °C.
Una temp troppo alta dà dei problemi di circolazione alle gambe!
ironmanu
05-07-2005, 14:07
beh, il concetto è piedi caldi e testa fredda!
Per il parquet l'unico problema è una resistenza termica superiore di circa il 30% rispetto al classico a mattonelle/granito.Solitamente si infittiscono i pannelli radianti.
il vero vantaggio dei pannelli è che richiedono acqua sui 40°C e con caldaia a condensaz.+solare termico si dimezzano i costi d'esercizio in inverno rispetto a caldaia +impianto tradizionali.
PentiumII
05-07-2005, 15:04
beh, il concetto è piedi caldi e testa fredda!
Per il parquet l'unico problema è una resistenza termica superiore di circa il 30% rispetto al classico a mattonelle/granito.Solitamente si infittiscono i pannelli radianti.
il vero vantaggio dei pannelli è che richiedono acqua sui 40°C e con caldaia a condensaz.+solare termico si dimezzano i costi d'esercizio in inverno rispetto a caldaia +impianto tradizionali.
Ho capito che si sta meglio coi piedi caldi, ma fino ad una certa temperatura... quando stai per tutto il giorno in un ambiente con un pavimento a 38 gradi poi hai dei problemi...
Non lo dico io, è un problema noto soprattutto in passato, nei primi impianti a pannelli radianti, in edifici non isolati per cui bisognava tenere una temperatura dell'acqua abbastanza alta.. Infatti ebbero poco successo i pannelli, ora invece con l'isolamento è tutto un altro discorso e il confort è molto alto.
lnessuno
05-07-2005, 19:00
Occhio alla temp del pavimento però, credo che debba essere max 26 °C.
Una temp troppo alta dà dei problemi di circolazione alle gambe!
la temperatura del pavimento non è troppo alta a dire il vero, direi che se non è 26°C è molto vicina... non so dirti di preciso però.
A volte dico delle stupidaggini bestiali :rotfl:
"tubi di acqua calda sotto il parquet" :doh:
Mah, parlando seriamente, questo tipo di impianto, io penso che è
ottimale solo per alcuni impieghi specifici.
Ad esempio il pavimento deve essere un buon conduttore di calore.
Questo esclude che si possa usare moquette, tappeti, linoleum, ecc.ecc.
In casa nostra abbiamo il riscaldamento sotto i pavimenti al 2° e 3° piano da 13 anni, sia sotto il parquet che sotto il cotto e mai nessun problema, la temperatura e molto più costante che con quelli tradizionali hai i piedi caldi che è una goduria il pavimento non sta a 38 ° mica è una padella :rotfl: ...starà sui 25, mentre la temperatura dell'ambiente di solito la teniamo sui 18-20 e si sta benissimo...oltretutto si risparmia un casino di metano.
ma quanto si spenderebbe, se si potesse fare, permettere ai riscaldamenti di raffreddare l'ambiente d'estate??
PentiumII
06-07-2005, 18:24
In casa nostra abbiamo il riscaldamento sotto i pavimenti al 2° e 3° piano da 13 anni, sia sotto il parquet che sotto il cotto e mai nessun problema, la temperatura e molto più costante che con quelli tradizionali hai i piedi caldi che è una goduria il pavimento non sta a 38 ° mica è una padella :rotfl: ...starà sui 25, mentre la temperatura dell'ambiente di solito la teniamo sui 18-20 e si sta benissimo...oltretutto si risparmia un casino di metano.
ma quanto si spenderebbe, se si potesse fare, permettere ai riscaldamenti di raffreddare l'ambiente d'estate??
Ho detto 38° apposta perchè è un valore troppo alto, so bene che stanno a circa 25 gradi... non avevi capito?
Per raffreddare d'estate, dipende come raffreddi l'acqua... ci vorrà una macchina frigorifera presumo
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