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View Full Version : I pentiti costano 65 milioni l'anno Il programma di protezione


frankytop
04-12-2009, 17:31
Quasi 400 milioni di euro in sei anni, per una media di circa 65 milioni e mezzo ogni dodici mesi: tanto costano complessivamente allo Stato gli speciali programmi di protezione. Misure eccezionali riservate ai collaboratori di giustizia, più noti come “pentiti”, che al 31 dicembre 2008 erano 833, e anche ai loro 3.054 familiari. E poi certo, ai benefìci in questione sono ammessi anche i testimoni considerati a rischio, veri eroi che si presentano in tribunale a deporre nonostante minacce e pericoli, e che però rispetto ai “pentiti” sono molti meno: 73, cui vanno aggiunti 243 congiunti. Ma insomma, senza voler intavolare discussioni sui vantaggi che le rivelazioni di soggetti non proprio trasparenti hanno portato alla lotta contro la criminalità, sono numeri che colpiscono. Vale la pena di capirne.
Parere ministeriale
Anche perché questa storia dei “pentiti” è adesso, come si dice, di stringente attualità. Il riferimento è all’ex killer Spatuzza e alle sue deposizioni, che additano Dell’Utri e Berlusconi come referenti politici di Cosa Nostra. Una prima domanda: ma chi decide che vale la pena di dargli ascolto? Chi delibera che colui che fu mafioso può essere ammesso ai vantaggi riservati a chi contribuisce a svelare verità finora nascoste? Dice: i magistrati. No, non basta. Certo, loro lo interrogano, il “pentito” di turno. Ne raccolgono le rivelazioni, dispongono le verifiche. E poi è logico, forniscono un parere fondamentale: nel caso dei “pentiti” di mafia - perché la legge prevede la possibilità di accedere alla tutela anche per reati eversivi o delitti associativi legati a traffico di stupefacenti e sequestri di persona a scopo d’estorsione - nel caso dei “pentiti” di mafia, dicevamo, la proposta di ammissione al programma di protezione viene inoltrata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con il benestare della Procura Nazionale. Ma, almeno formalmente, non può essere questa la valutazione determinante. Che invece spetta a una Commissione governativa. Una Commissione centrale che dipende dal Viminale, è infatti presieduta dal sottosegretario all’Interno, attualmente Alfredo Mantovano. Oltre a lui, i componenti sono sette: due magistrati e cinque funzionari, questi ultimi in rappresentanza delle diverse forze di Polizia. Quindi uno per i Carabinieri, un altro della Polizia, un altro ancora per la Guardia di Finanza, poi c’è il componente delegato dalla Direzione Investigativa Antimafia e, infine, uno che rappresenta l’ufficio di coordinamento delle forze di Polizia del Viminale stesso. A parte il sottosegretario, l’identità degli altri è sancita da un decreto ministeriale coperto, com’è comprensibile, da riservatezza. La legge stabilisce che le decisioni vadano deliberate a maggioranza, con la prevalenza del voto del presidente in caso di parità. Ma, storicamente, sono sempre state prese all’unanimità. O per lo meno così risulta agli atti.
Le tre fasi
Una disciplina, quella relativa ai “collaboratori di giustizia”, regolata inizialmente da una legge del ’91, poi modificata nel 2001 e integrata nel 2004. Semplificando, l’iter per arrivare ad essere “pentito certificato” attraversa tre stadi. Nell’immediato, dopo che il soggetto dichiara di voler collaborare, vengono disposte misure urgenti, per “mettere in sicurezza” la persona. Che, in pratica, viene subito allontanata fisicamente dal luogo considerato pericoloso, città o carcere che sia. E lo stesso si fa con i parenti. Poi si passa alla seconda fase, quella interlocutoria, con la collaborazione non ancora considerata “consolidata”: vengono appunto decise misure provvisorie, in genere durano sei mesi.
Infine, se i presupposti lo consentono, si passa al “programma speciale di protezione” vero e proprio. Concretamente gestito dal Servizio centrale di protezione, che ha il compito di dare fisica esecuzione alle disposizioni della Commissione. Un organismo che s’appoggia su nuclei periferici, cosiddetti Nuclei Operativi di Protezione. E comunque, tornando al “programma”, può prevedere per il “pentito” e i suoi familiari la sistemazione in una località segreta e protetta e l’eventuale pagamento dell’affitto, e poi l’utilizzo di documenti di copertura (n casi estremi persino il cambio d’identità negli stessi archivi anagrafici), e naturalmente l’assistenza personale e medica, i trasferimenti, i supporti logistici. E un assegno di mantenimento, nel caso risulti impossibile lavorare, parametrato all’assegno sociale: si parla dunque di circa 900 euro mensili. Somma che, per i testimoni, è aumentata del 50 per cento.
Accennavamo all’inizio ai numeri della questione. Per quanto riguarda la criminalità organizzata, la maggior quantità di “collaboratori” s’è riscontrata intorno alla metà degli anni Novanta. Quando, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, le istituzioni decisero di reagire. Nel ’96, fra “pentiti” e relativi congiunti, le persone sotto protezione erano addirittura 7.061. Il livello si è mantenuto alto, pur diminuendo. Anche se nel 2008, ultimo anno di cui sono disponibili dati definitivi, il numero di “collaboranti” ammessi alla tutela statale è salito di 42 unità rispetto al 2007.
Un’ultima cosa: alla cessazione del programma di protezione, c’è la cosiddetta capitalizzazione: trattasi del versamento di una somma di denaro che deve servire al reinserimento, sociale e lavorativo, del collaboratore di giustizia.

Libero.it (http://www.libero-news.it/webeditorials/view/3861)

Xile
04-12-2009, 17:41
Ah pure con questo argomento usano sta porcata di tattica :rolleyes:

whistler
04-12-2009, 17:49
Ah pure con questo argomento usano sta porcata di tattica :rolleyes:

Qualsiasi cosa pur di salvare lo stipendio!

tutta questqa gente senza silvio berlusconi è rovinata.

senza i $ di berlusconi non esistono....

l ultimo ruggito per tentare di salvarsi loro e il loro padrone.

per il bene dell italia spero non ci riescano.

wingman87
04-12-2009, 17:59
Cosa sono 65 milioni di euro rispetto ai benefici? Niente. Ricordiamo che questo governo ha scialacquato molto di più per molto meno (o nulla).

killercode
04-12-2009, 18:00
Scusate se ci permettono di catturare i mafiosi eh...

whistler
04-12-2009, 18:01
Scusate se ci permettono di catturare i mafiosi eh...

l importatne che non tirino in mezo il grnade imperatore silvio altrimenti sono dolori...

:Puke: :Puke:

PeK
04-12-2009, 18:02
credo che la soluzione sia eliminare la mafia, così i programmi di protezione non saranno più necessari :stordita: :fagiano:

.marco.
04-12-2009, 18:04
e allora?

Manuel333
04-12-2009, 18:05
Scusate se ci permettono di catturare i mafiosi eh...

lol

rgart
04-12-2009, 18:20
e allora? le agendine del senato costano centinaia di migliaia di euro, le baguette al senato altrettante.... un sistema per impedire ai parlamentari di votare per 2 persone (merda quanto mi fa incavolare stà cosa...) è costato milioni di euro...

quale consideri più importante?

sander4
04-12-2009, 18:20
emergenza pentiti subito abrogare la legge! chissene frega se ci hanno aiutato a prendere innumerevoli mafiosi, chiarire vari punti scuri della storia italiana in relazione ai rapporti tra stato e mafia (anche riguardo al mafioso fino al 1980 andreotti di cui hanno parlato più pentiti tra le altre cose), sticazzi, anzi meglio, sono degli eroi quindi meno se ne prende meglio è!


mi ricorda tanto l'emergenza intercettazioni, anche lì la scusa è che costano quindi bisogna toglierle, chissenefotte se permettono di scoprire tantissimi reati, sticazzi anzi...meglio!

ConteZero
04-12-2009, 18:30
Frankytop visto che non sei stupido la domanda sorge spontanea... ma non ti sovviene un moto di disgusto anche solo nel postare tali articoli palesemente strumentali alla delegittimazione del "nemico" di turno ?

sid_yanar
04-12-2009, 18:33
frankytop sono certo che per coerenza sarai altrettanto incazzato quando il tuo governo butta nel cesso milioni a volte addirittura miliardi di euro, nel caso però non ho visto alcun post da parte tua...lo sai che così sei poco credibile? :asd:

Scalor
04-12-2009, 18:56
piu che il programma di protezione il dato allarmante è lo stipendio che gli danno senza considerare i finanziamenti per l'inizio di attività economiche.
una vergogna !

Vincenzo1968
04-12-2009, 18:58
Falcone, la verità sui pentiti

di Gian Carlo Caselli

Ci risiamo. Finché indaghi su Riina o Provenzano vai bene. Ma quando – facendo il tuo dovere – passi a occuparti, ricorrendone i presupposti in fatto e in diritto, anche di imputati “eccellenti”, devi mettere in conto che cominciano i guai.

Tornano in auge vecchi ma sempre verdi ritornelli. Anzi, dischi rotti. Ma suonati talmente a lungo da trapanare le teste. La tecnica è collaudata, un classico. Si comincia con la ricerca della verità svilita a cultura del sospetto e con l’accusa di costruire teoremi invece di prove; si prosegue con l’insinuazione di uso scorretto dei pentiti e con la loro pregiudiziale delegittimazione (mediante aggressioni strumentali che nulla hanno a che vedere con la fisiologica delicatezza e complessità di questo strumento d’indagine); e si finisce con le aggressioni contro i pm: sul banco degli imputati, invece dei mafiosi e dei loro complici, finiscono i magistrati antimafia.
Sulla torta così confezionata (maleodorante), ecco poi la “ciliegina”, un altro classico: arruolare arbitrariamente Giovanni Falcone per sostenere che il suo metodo di lavoro è violentato dai magistrati di oggi che osano indagare anche i potenti. Peccato che pure questa sia propaganda sleale. Perché Falcone sapeva bene che senza pentiti un’efficace lotta alla mafia è impossibile. E quando – negli anni Ottanta – era giudice istruttore a Palermo, spesso si era chiesto perché mai tardasse ad essere approvata – nonostante le sue forti sollecitazioni – una legge sui pentiti (nota bene: la legge arriverà soltanto dopo le stragi del ’92, ed è perciò una legge impregnata del sangue delle vittime di Capaci e via D’Amelio).
Le parole di Falcone sono illuminanti: “Se è vero, com’è vero, che una delle cause principali, se non la principale, dell’attuale strapotere della criminalità mafiosa risiede negli inquietanti suoi rapporti col mondo della politica e con centri di potere extra-istituzionale, potrebbe sorgere il sospetto, nella perdurante inerzia nell’affrontare i problemi del pentitismo, che in realtà non si voglia far luce sui troppi, inquietanti misteri di matrice politico - mafiosa per evitare di rimanervi coinvolti”.
Quanto all’oggi, la speranza – ovviamente – è che i professionisti delle polemiche contro i pentiti e i magistrati che ne raccolgono e sviluppano le rivelazioni siano mossi da ben diverse preoccupazioni.
Un altro “classico” sono le polemiche sul cosiddetto “concorso esterno”. Vi si è esercitato anche il presidente Berlusconi, per esempio nell’intervista al periodico inglese Spectator e alla Gazzetta di Rimini dell’11/9/’03, sostenendo che “a Palermo la nostra magistratura comunista, di sinistra, ha creato un reato, un tipo di delitto che non è nel codice; è il concorso esterno in associazione mafiosa”.
La verità (nonostante le tecniche pubblicitarie di imbonimento organizzate per stravolgerla) è un’altra. La figura del cosiddetto “concorso esterno” risale addirittura al 1875, come provano le sentenze della magistratura palermitana sul brigantaggio. Poi fu impiegata nei processi per terrorismo alle Br e a Pl e in quelli di mafia istruiti da Falcone e Borsellino.
La sua legittimità, infine, è stata ripetutamente riconosciuta dalla Corte di Cassazione, che ha anche stabilito rigorosi paletti garantisti. Allora, tutti comunisti? La Cassazione, i giudici palermitani di due secoli fa, quelli che negli anni di piombo hanno sconfitto il terrorismo, il pool di Chinnici e Caponnetto…tutti comunisti?
Sostenerlo è piuttosto temerario e comunque impedisce di confrontarsi con la dura realtà dei fatti, che il pool di Falcone (pag. 429 dell’ordinanza-sentenza 17 luglio 1987 conclusiva del maxi-ter) così espone, spazzando via ogni dubbio: “Manifestazioni di connivenza e di collusione da parte di persone inserite nelle pubbliche istituzioni possono – eventualmente – realizzare condotte di fiancheggiamento del potere mafioso, tanto più pericolose quanto più subdole e striscianti, sussumibili – a titolo concorsuale – nel delitto di associazione mafiosa.
Ed è proprio questa “convergenza di interessi” col potere mafioso… che costituisce una delle cause maggiormente rilevanti della crescita di Cosa Nostra e della sua natura di contropotere, nonché, correlativamente, delle difficoltà incontrate nel reprimerne le manifestazioni criminali”. A fronte di queste parole, le note scassate dei logori ritornelli sul concorso esterno non sono altro che la replica di un film già visto. Sicuramente perdente per l’antimafia.

http://antefatto.ilcannocchiale.it/g...?id_blog=96578

blamecanada
04-12-2009, 18:59
Per la Gasparri prendiamo una multa dall'UE sei volte maggiore.

Scommetto che Libero non ha scritto articoli su questo, però.

Jarni
04-12-2009, 19:00
65 milioni? Spiccioli.

berserkdan78
04-12-2009, 19:02
Quasi 400 milioni di euro in sei anni, per una media di circa 65 milioni e mezzo ogni dodici mesi: tanto costano complessivamente allo Stato gli speciali programmi di protezione. Misure eccezionali riservate ai collaboratori di giustizia, più noti come “pentiti”, che al 31 dicembre 2008 erano 833, e anche ai loro 3.054 familiari. E poi certo, ai benefìci in questione sono ammessi anche i testimoni considerati a rischio, veri eroi che si presentano in tribunale a deporre nonostante minacce e pericoli, e che però rispetto ai “pentiti” sono molti meno: 73, cui vanno aggiunti 243 congiunti. Ma insomma, senza voler intavolare discussioni sui vantaggi che le rivelazioni di soggetti non proprio trasparenti hanno portato alla lotta contro la criminalità, sono numeri che colpiscono. Vale la pena di capirne.
Parere ministeriale
Anche perché questa storia dei “pentiti” è adesso, come si dice, di stringente attualità. Il riferimento è all’ex killer Spatuzza e alle sue deposizioni, che additano Dell’Utri e Berlusconi come referenti politici di Cosa Nostra. Una prima domanda: ma chi decide che vale la pena di dargli ascolto? Chi delibera che colui che fu mafioso può essere ammesso ai vantaggi riservati a chi contribuisce a svelare verità finora nascoste? Dice: i magistrati. No, non basta. Certo, loro lo interrogano, il “pentito” di turno. Ne raccolgono le rivelazioni, dispongono le verifiche. E poi è logico, forniscono un parere fondamentale: nel caso dei “pentiti” di mafia - perché la legge prevede la possibilità di accedere alla tutela anche per reati eversivi o delitti associativi legati a traffico di stupefacenti e sequestri di persona a scopo d’estorsione - nel caso dei “pentiti” di mafia, dicevamo, la proposta di ammissione al programma di protezione viene inoltrata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con il benestare della Procura Nazionale. Ma, almeno formalmente, non può essere questa la valutazione determinante. Che invece spetta a una Commissione governativa. Una Commissione centrale che dipende dal Viminale, è infatti presieduta dal sottosegretario all’Interno, attualmente Alfredo Mantovano. Oltre a lui, i componenti sono sette: due magistrati e cinque funzionari, questi ultimi in rappresentanza delle diverse forze di Polizia. Quindi uno per i Carabinieri, un altro della Polizia, un altro ancora per la Guardia di Finanza, poi c’è il componente delegato dalla Direzione Investigativa Antimafia e, infine, uno che rappresenta l’ufficio di coordinamento delle forze di Polizia del Viminale stesso. A parte il sottosegretario, l’identità degli altri è sancita da un decreto ministeriale coperto, com’è comprensibile, da riservatezza. La legge stabilisce che le decisioni vadano deliberate a maggioranza, con la prevalenza del voto del presidente in caso di parità. Ma, storicamente, sono sempre state prese all’unanimità. O per lo meno così risulta agli atti.
Le tre fasi
Una disciplina, quella relativa ai “collaboratori di giustizia”, regolata inizialmente da una legge del ’91, poi modificata nel 2001 e integrata nel 2004. Semplificando, l’iter per arrivare ad essere “pentito certificato” attraversa tre stadi. Nell’immediato, dopo che il soggetto dichiara di voler collaborare, vengono disposte misure urgenti, per “mettere in sicurezza” la persona. Che, in pratica, viene subito allontanata fisicamente dal luogo considerato pericoloso, città o carcere che sia. E lo stesso si fa con i parenti. Poi si passa alla seconda fase, quella interlocutoria, con la collaborazione non ancora considerata “consolidata”: vengono appunto decise misure provvisorie, in genere durano sei mesi.
Infine, se i presupposti lo consentono, si passa al “programma speciale di protezione” vero e proprio. Concretamente gestito dal Servizio centrale di protezione, che ha il compito di dare fisica esecuzione alle disposizioni della Commissione. Un organismo che s’appoggia su nuclei periferici, cosiddetti Nuclei Operativi di Protezione. E comunque, tornando al “programma”, può prevedere per il “pentito” e i suoi familiari la sistemazione in una località segreta e protetta e l’eventuale pagamento dell’affitto, e poi l’utilizzo di documenti di copertura (n casi estremi persino il cambio d’identità negli stessi archivi anagrafici), e naturalmente l’assistenza personale e medica, i trasferimenti, i supporti logistici. E un assegno di mantenimento, nel caso risulti impossibile lavorare, parametrato all’assegno sociale: si parla dunque di circa 900 euro mensili. Somma che, per i testimoni, è aumentata del 50 per cento.
Accennavamo all’inizio ai numeri della questione. Per quanto riguarda la criminalità organizzata, la maggior quantità di “collaboratori” s’è riscontrata intorno alla metà degli anni Novanta. Quando, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, le istituzioni decisero di reagire. Nel ’96, fra “pentiti” e relativi congiunti, le persone sotto protezione erano addirittura 7.061. Il livello si è mantenuto alto, pur diminuendo. Anche se nel 2008, ultimo anno di cui sono disponibili dati definitivi, il numero di “collaboranti” ammessi alla tutela statale è salito di 42 unità rispetto al 2007.
Un’ultima cosa: alla cessazione del programma di protezione, c’è la cosiddetta capitalizzazione: trattasi del versamento di una somma di denaro che deve servire al reinserimento, sociale e lavorativo, del collaboratore di giustizia.

Libero.it (http://www.libero-news.it/webeditorials/view/3861)



AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
non c'è niente da fare, a questo mondo ci sono persone che vengono al mondo senza il gene della vergogna!!!!!!!!!! ma santo dio.....

berserkdan78
04-12-2009, 19:04
Quasi 400 milioni di euro in sei anni, per una media di circa 65 milioni e mezzo ogni dodici mesi: tanto costano complessivamente allo Stato gli speciali programmi di protezione. Misure eccezionali riservate ai collaboratori di giustizia, più noti come “pentiti”, che al 31 dicembre 2008 erano 833, e anche ai loro 3.054 familiari. E poi certo, ai benefìci in questione sono ammessi anche i testimoni considerati a rischio, veri eroi che si presentano in tribunale a deporre nonostante minacce e pericoli, e che però rispetto ai “pentiti” sono molti meno: 73, cui vanno aggiunti 243 congiunti. Ma insomma, senza voler intavolare discussioni sui vantaggi che le rivelazioni di soggetti non proprio trasparenti hanno portato alla lotta contro la criminalità, sono numeri che colpiscono. Vale la pena di capirne.
Parere ministeriale
Anche perché questa storia dei “pentiti” è adesso, come si dice, di stringente attualità. Il riferimento è all’ex killer Spatuzza e alle sue deposizioni, che additano Dell’Utri e Berlusconi come referenti politici di Cosa Nostra. Una prima domanda: ma chi decide che vale la pena di dargli ascolto? Chi delibera che colui che fu mafioso può essere ammesso ai vantaggi riservati a chi contribuisce a svelare verità finora nascoste? Dice: i magistrati. No, non basta. Certo, loro lo interrogano, il “pentito” di turno. Ne raccolgono le rivelazioni, dispongono le verifiche. E poi è logico, forniscono un parere fondamentale: nel caso dei “pentiti” di mafia - perché la legge prevede la possibilità di accedere alla tutela anche per reati eversivi o delitti associativi legati a traffico di stupefacenti e sequestri di persona a scopo d’estorsione - nel caso dei “pentiti” di mafia, dicevamo, la proposta di ammissione al programma di protezione viene inoltrata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con il benestare della Procura Nazionale. Ma, almeno formalmente, non può essere questa la valutazione determinante. Che invece spetta a una Commissione governativa. Una Commissione centrale che dipende dal Viminale, è infatti presieduta dal sottosegretario all’Interno, attualmente Alfredo Mantovano. Oltre a lui, i componenti sono sette: due magistrati e cinque funzionari, questi ultimi in rappresentanza delle diverse forze di Polizia. Quindi uno per i Carabinieri, un altro della Polizia, un altro ancora per la Guardia di Finanza, poi c’è il componente delegato dalla Direzione Investigativa Antimafia e, infine, uno che rappresenta l’ufficio di coordinamento delle forze di Polizia del Viminale stesso. A parte il sottosegretario, l’identità degli altri è sancita da un decreto ministeriale coperto, com’è comprensibile, da riservatezza. La legge stabilisce che le decisioni vadano deliberate a maggioranza, con la prevalenza del voto del presidente in caso di parità. Ma, storicamente, sono sempre state prese all’unanimità. O per lo meno così risulta agli atti.
Le tre fasi
Una disciplina, quella relativa ai “collaboratori di giustizia”, regolata inizialmente da una legge del ’91, poi modificata nel 2001 e integrata nel 2004. Semplificando, l’iter per arrivare ad essere “pentito certificato” attraversa tre stadi. Nell’immediato, dopo che il soggetto dichiara di voler collaborare, vengono disposte misure urgenti, per “mettere in sicurezza” la persona. Che, in pratica, viene subito allontanata fisicamente dal luogo considerato pericoloso, città o carcere che sia. E lo stesso si fa con i parenti. Poi si passa alla seconda fase, quella interlocutoria, con la collaborazione non ancora considerata “consolidata”: vengono appunto decise misure provvisorie, in genere durano sei mesi.
Infine, se i presupposti lo consentono, si passa al “programma speciale di protezione” vero e proprio. Concretamente gestito dal Servizio centrale di protezione, che ha il compito di dare fisica esecuzione alle disposizioni della Commissione. Un organismo che s’appoggia su nuclei periferici, cosiddetti Nuclei Operativi di Protezione. E comunque, tornando al “programma”, può prevedere per il “pentito” e i suoi familiari la sistemazione in una località segreta e protetta e l’eventuale pagamento dell’affitto, e poi l’utilizzo di documenti di copertura (n casi estremi persino il cambio d’identità negli stessi archivi anagrafici), e naturalmente l’assistenza personale e medica, i trasferimenti, i supporti logistici. E un assegno di mantenimento, nel caso risulti impossibile lavorare, parametrato all’assegno sociale: si parla dunque di circa 900 euro mensili. Somma che, per i testimoni, è aumentata del 50 per cento.
Accennavamo all’inizio ai numeri della questione. Per quanto riguarda la criminalità organizzata, la maggior quantità di “collaboratori” s’è riscontrata intorno alla metà degli anni Novanta. Quando, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, le istituzioni decisero di reagire. Nel ’96, fra “pentiti” e relativi congiunti, le persone sotto protezione erano addirittura 7.061. Il livello si è mantenuto alto, pur diminuendo. Anche se nel 2008, ultimo anno di cui sono disponibili dati definitivi, il numero di “collaboranti” ammessi alla tutela statale è salito di 42 unità rispetto al 2007.
Un’ultima cosa: alla cessazione del programma di protezione, c’è la cosiddetta capitalizzazione: trattasi del versamento di una somma di denaro che deve servire al reinserimento, sociale e lavorativo, del collaboratore di giustizia.

Libero.it (http://www.libero-news.it/webeditorials/view/3861)

rete 4 ci costa ben piu!!!!
sono sicuro che su "il giornale" ci sara' stato spazio per questa notizia a suo tempo, e sono sicuro che l'avrai riportata senza vergogna no???
ma roba da matti
ripeto, SENZA VERGOGNA

sander4
04-12-2009, 19:04
E dei 50 milioni di euro l'anno che Murdoch aveva offerto alla RAI per trasmette i suoi canali sul sat (RAISAT), rifiutati perchè è il competitor di Berlusconi, peraltro prendendola nel deretano perchè lui ha fatto la chiavetta. :asd:

Di quei 50 milioni (per ogni anno) nel cesso che peraltro hanno danneggiato la RAI che è anche in debito di non so quanti milioni, libero&rotolo si preoccupano?


Ma ci facciano il piacere.

frankytop
04-12-2009, 19:07
Frankytop visto che non sei stupido la domanda sorge spontanea... ma non ti sovviene un moto di disgusto anche solo nel postare tali articoli palesemente strumentali alla delegittimazione del "nemico" di turno ?

Boh,mi pare che si limiti ad una disamina sulle varie voci di spesa,tutto qua;forse se lo stesso articolo fosse pubblicato in un momento diverso comunicherebbe qualche significato diverso?Non mi pare.

frankytop
04-12-2009, 19:11
frankytop sono certo che per coerenza sarai altrettanto incazzato quando il tuo governo butta nel cesso milioni a volte addirittura miliardi di euro, nel caso però non ho visto alcun post da parte tua...lo sai che così sei poco credibile? :asd:

Non hai mai visto miei post in merito?Non so quali sezioni frequenti ma per delucidazioni chiedi a Dantes.

P.S. Poco credibile in merito a che?Fare un copia incolla di un articolo senza commenti da parte mia è assimilabile ad una presa di posizione?Bah.

ConteZero
04-12-2009, 19:16
Boh,mi pare che si limiti ad una disamina sulle varie voci di spesa,tutto qua;forse se lo stesso articolo fosse pubblicato in un momento diverso comunicherebbe qualche significato diverso?Non mi pare.

Tutti quanti gli altri la vedono diversamente.
Mi vuoi dire che credi che quest'uscita sui costi dei pentiti (e la campagna che seguirà, in questi giorni, per delegittimare i pentiti) non è collegata alla deposizione di Spatuzza ?

Mi prendi per scemo ?

Vincenzo1968
04-12-2009, 19:22
Forse è più conveniente investirli in sicilia quei 65 milioni di euro... anche perche' le autostrade non parlano

:D

Un amico mi segnala questo articolo che posto volentieri:

Il governo annuncia l'apertura dell'autostrada Siracusa-Catania, ma l'Anas smentisce

04 dicembre 2009 18:55

"L'autostrada Siracusa-Catania sarà aperta al traffico nei prossimi giorni". Lo annuncia il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "Si stanno ultimando degli adempimenti - aggiunge - attorno al 10 dicembre l'autostrada sarà percorribile per far sì che i cittadini non debbano attendere un giorno più del necessario per fruire di un'opera attesa da decenni". Il 21 dicembre, alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi avverrà la cerimonia di consegna dell'opera. "Si tratta - prosegue il ministro - di un traguardo storico per le comunità del siracusano e del catanese, un'opera fortemente voluta dal centrodestra, avviata dal precedente governo Berlusconi e ultimata a tempo di record. Un'opera che rappresenta un simbolo del governo del fare e della Sicilia che funziona e che costituisce una nuova fondamentale leva di sviluppo per la zona sud orientale dell'isola".

"I lavori dell'autostrada Catania-Siracusa sono in fase di ultimazione, ma non è affatto sicuro che sarà possibile aprirla al traffico il 10 dicembre". Lo dice all'Ansa il direttore regionale dell'Anas Ugo Dibennardo. "La Catania-Siracusa è un'autostrada di grande complessità tecnica ed ingegneristica - aggiunge - I non addetti ai lavori potrebbero pensare che è già transitabile, in realtà l'Anas é al lavoro in questi giorni per completare gli aspetti relativi alla sicurezza. Appena saremo pronti, comunicheremo la data di apertura".

Fonte: ansa


Source: SiciliaInformazioni | Il gover...a-Catania, ma l'Anas smentisce (http://www.siciliainformazioni.com/articoloLight.zsp?id=73572)

berserkdan78
04-12-2009, 19:28
Boh,mi pare che si limiti ad una disamina sulle varie voci di spesa,tutto qua;forse se lo stesso articolo fosse pubblicato in un momento diverso comunicherebbe qualche significato diverso?Non mi pare.

ajahahahahaha pure il finto ingenuo fa!!!!!! che sagomaccia!!!!!

frankytop
04-12-2009, 19:28
Allora forse hai qualche problema tu visto che a tutti quanti gli altri pare diversamente.
Mi vuoi dire che credi che quest'uscita sui costi dei pentiti (e la campagna che seguirà, in questi giorni, per delegittimare i pentiti) non è collegata alla deposizione di Spatuzza ?

Mi prendi per scemo ?

Ma tu quotami quella parte dell'articolo in questione sulla quale non sei d'accordo,poi ne riparliamo.
A me l'articolo nel suo contenuto sembra neutro e non prende posizione,poi il tempismo è dettato dall'attualità.
Per gli articoli futuri,non avendo tu,immagino,sfere di cristallo,non dovresti esprimerti a priori.

frankytop
04-12-2009, 19:30
ajahahahahaha pure il finto ingenuo fa!!!!!! che sagomaccia!!!!!

Grazie,per me rendere felici gli altri è una missione.:D

sid_yanar
04-12-2009, 19:34
Non hai mai visto miei post in merito?Non so quali sezioni frequenti ma per delucidazioni chiedi a Dantes.

P.S. Poco credibile in merito a che?Fare un copia incolla di un articolo senza commenti da parte mia è assimilabile ad una presa di posizione?Bah.

mah vedi non stiamo facendo una gara a chi sputa più lontano, non devi "vincere" a tutti i costi; pensa che inizialmente ero quasi quasi portato a crederti...invece mi sono permesso di fare una ricerca delle discussioni da te create e...ma pensa un pò :asd: trovo il nulla più assoluto sui soldi buttati nel wc dal governo che voti. La tua credibilità a questo punto scende ancora. :asd:
Non cercare poi di appropriarti delle discussioni aperte dall'utente Dantes, la sua simpatica quanto logorroica attenzione sul denaro "regalato" da questo governo alla sicilia la conosciamo tutti :)

Vincenzo1968
04-12-2009, 19:34
Ma tu quotami quella parte dell'articolo in questione sulla quale non sei d'accordo,poi ne riparliamo.
A me l'articolo nel suo contenuto sembra neutro e non prende posizione,poi il tempismo è dettato dall'attualità.
Per gli articoli futuri,non avendo tu,immagino,sfere di cristallo,non dovresti esprimerti a priori.

Si si, neutro... come questo:

http://img2.pict.com/69/9a/be/2078556/0/padania2bdel2b080719982bpagina2b.png

http://img2.pict.com/8b/ba/f4/2078568/0/padania2bdel2b080719982bpagina2b.png

frankytop
04-12-2009, 19:42
mah vedi non stiamo facendo una gara a chi sputa più lontano, non devi "vincere" a tutti i costi; pensa che inizialmente ero quasi quasi portato a crederti...invece mi sono permesso di fare una ricerca delle discussioni da te create e...ma pensa un pò :asd: trovo il nulla più assoluto sui soldi buttati nel wc dal governo che voti. La tua credibilità a questo punto scende ancora. :asd:
Non cercare poi di appropriarti delle discussioni aperte dall'utente Dantes, la sua simpatica quanto logorroica attenzione sul denaro "regalato" da questo governo alla sicilia la conosciamo tutti :)

Oh,mica è colpa mia se Dantes ha il monopolio dei reportage degli sprechi,tant'è lui sul forum vi è appiccicato dall'alba al tramonto peggio di una piattola all'inguine,per cui a me non resta che inseguirlo.:)

Io a Dantes gli ho già spiegato tutta la mia filosofia di pensiero per cui altro non ho da aggiungere.:)

frankytop
04-12-2009, 19:43
Si si, neutro... come questo:

http://img2.pict.com/69/9a/be/2078556/0/padania2bdel2b080719982bpagina2b.png

http://img2.pict.com/8b/ba/f4/2078568/0/padania2bdel2b080719982bpagina2b.png

A Vincè,l'ultima volta che ti ho risposto Stefano mi ha sospeso,eddai...:D

sid_yanar
04-12-2009, 19:48
Oh,mica è colpa mia se Dantes ha il monopolio dei reportage degli sprechi,tant'è lui sul forum vi è appiccicato dall'alba al tramonto peggio di una piattola all'inguine,per cui a me non resta che inseguirlo.:)

Io a Dantes gli ho già spiegato tutta la mia filosofia di pensiero per cui altro non ho da aggiungere.:)

e il resto? hai iniziato 38 discussioni, mai nessuna sugli sprechi evidenti ed enormi in atto...e
ora casualmente questa su 65 milioni per i pentiti? credibilità, questa sconosciuta...:ciapet:

frankytop
04-12-2009, 20:11
e il resto? hai iniziato 38 discussioni, mai nessuna sugli sprechi evidenti ed enormi in atto...e
ora casualmente questa su 65 milioni per i pentiti? credibilità, questa sconosciuta...:ciapet:

Per quanro riguarda gli sprechi chiedi a Dantes,egli sa!:O Lui apre i thread ed io commento.
Non ho affatto detto che quella spesa di 65 milioni sono una spreco,questa è una tua illazione,un pensiero che attribuisci a me.:mc:

Questa supponenza,misconosciuta...:ciapet:

lowenz
04-12-2009, 20:15
che sagomaccia!!!!!
:D

MadJackal
04-12-2009, 20:16
65 milioni di euro per il bilancio statale sono briciole, che in passato hanno oltretutto reso bene.
Ed il direttore di Libero lo sa.

FabioGreggio
04-12-2009, 21:01
Quasi 400 milioni di euro in sei anni, per una media di circa 65 milioni e mezzo ogni dodici mesi: tanto costano complessivamente allo Stato gli speciali programmi di protezione. Misure eccezionali riservate ai collaboratori di giustizia, più noti come “pentiti”, che al 31 dicembre 2008 erano 833, e anche ai loro 3.054 familiari. E poi certo, ai benefìci in questione sono ammessi anche i testimoni considerati a rischio, veri eroi che si presentano in tribunale a deporre nonostante minacce e pericoli, e che però rispetto ai “pentiti” sono molti meno: 73, cui vanno aggiunti 243 congiunti. Ma insomma, senza voler intavolare discussioni sui vantaggi che le rivelazioni di soggetti non proprio trasparenti hanno portato alla lotta contro la criminalità, sono numeri che colpiscono. Vale la pena di capirne.
Parere ministeriale
Anche perché questa storia dei “pentiti” è adesso, come si dice, di stringente attualità. Il riferimento è all’ex killer Spatuzza e alle sue deposizioni, che additano Dell’Utri e Berlusconi come referenti politici di Cosa Nostra. Una prima domanda: ma chi decide che vale la pena di dargli ascolto? Chi delibera che colui che fu mafioso può essere ammesso ai vantaggi riservati a chi contribuisce a svelare verità finora nascoste? Dice: i magistrati. No, non basta. Certo, loro lo interrogano, il “pentito” di turno. Ne raccolgono le rivelazioni, dispongono le verifiche. E poi è logico, forniscono un parere fondamentale: nel caso dei “pentiti” di mafia - perché la legge prevede la possibilità di accedere alla tutela anche per reati eversivi o delitti associativi legati a traffico di stupefacenti e sequestri di persona a scopo d’estorsione - nel caso dei “pentiti” di mafia, dicevamo, la proposta di ammissione al programma di protezione viene inoltrata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con il benestare della Procura Nazionale. Ma, almeno formalmente, non può essere questa la valutazione determinante. Che invece spetta a una Commissione governativa. Una Commissione centrale che dipende dal Viminale, è infatti presieduta dal sottosegretario all’Interno, attualmente Alfredo Mantovano. Oltre a lui, i componenti sono sette: due magistrati e cinque funzionari, questi ultimi in rappresentanza delle diverse forze di Polizia. Quindi uno per i Carabinieri, un altro della Polizia, un altro ancora per la Guardia di Finanza, poi c’è il componente delegato dalla Direzione Investigativa Antimafia e, infine, uno che rappresenta l’ufficio di coordinamento delle forze di Polizia del Viminale stesso. A parte il sottosegretario, l’identità degli altri è sancita da un decreto ministeriale coperto, com’è comprensibile, da riservatezza. La legge stabilisce che le decisioni vadano deliberate a maggioranza, con la prevalenza del voto del presidente in caso di parità. Ma, storicamente, sono sempre state prese all’unanimità. O per lo meno così risulta agli atti.
Le tre fasi
Una disciplina, quella relativa ai “collaboratori di giustizia”, regolata inizialmente da una legge del ’91, poi modificata nel 2001 e integrata nel 2004. Semplificando, l’iter per arrivare ad essere “pentito certificato” attraversa tre stadi. Nell’immediato, dopo che il soggetto dichiara di voler collaborare, vengono disposte misure urgenti, per “mettere in sicurezza” la persona. Che, in pratica, viene subito allontanata fisicamente dal luogo considerato pericoloso, città o carcere che sia. E lo stesso si fa con i parenti. Poi si passa alla seconda fase, quella interlocutoria, con la collaborazione non ancora considerata “consolidata”: vengono appunto decise misure provvisorie, in genere durano sei mesi.
Infine, se i presupposti lo consentono, si passa al “programma speciale di protezione” vero e proprio. Concretamente gestito dal Servizio centrale di protezione, che ha il compito di dare fisica esecuzione alle disposizioni della Commissione. Un organismo che s’appoggia su nuclei periferici, cosiddetti Nuclei Operativi di Protezione. E comunque, tornando al “programma”, può prevedere per il “pentito” e i suoi familiari la sistemazione in una località segreta e protetta e l’eventuale pagamento dell’affitto, e poi l’utilizzo di documenti di copertura (n casi estremi persino il cambio d’identità negli stessi archivi anagrafici), e naturalmente l’assistenza personale e medica, i trasferimenti, i supporti logistici. E un assegno di mantenimento, nel caso risulti impossibile lavorare, parametrato all’assegno sociale: si parla dunque di circa 900 euro mensili. Somma che, per i testimoni, è aumentata del 50 per cento.
Accennavamo all’inizio ai numeri della questione. Per quanto riguarda la criminalità organizzata, la maggior quantità di “collaboratori” s’è riscontrata intorno alla metà degli anni Novanta. Quando, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, le istituzioni decisero di reagire. Nel ’96, fra “pentiti” e relativi congiunti, le persone sotto protezione erano addirittura 7.061. Il livello si è mantenuto alto, pur diminuendo. Anche se nel 2008, ultimo anno di cui sono disponibili dati definitivi, il numero di “collaboranti” ammessi alla tutela statale è salito di 42 unità rispetto al 2007.
Un’ultima cosa: alla cessazione del programma di protezione, c’è la cosiddetta capitalizzazione: trattasi del versamento di una somma di denaro che deve servire al reinserimento, sociale e lavorativo, del collaboratore di giustizia.

Libero.it (http://www.libero-news.it/webeditorials/view/3861)


E' iniziato il Piano B: banalizzare e sputtanare i pentiti.

Come avevo previsto.
Chi da fastidio a 'O Imperatore deve diventare il clown del villaggio globale.

Prepariamoci.
A breve tutti i bananas avranno una sola emergenza: i pentiti che costano e sono poco attendibili.

Traduzione per i mafiosi: "Se parlate vi togliamo le protezioni e vi fottiamo".

fg

-kurgan-
04-12-2009, 21:14
ogni volta che qualcuno dice "beh" contro il re sole parte il circo mediatico :asd:

redsith
04-12-2009, 21:24
Boh,mi pare che si limiti ad una disamina sulle varie voci di spesa,tutto qua;forse se lo stesso articolo fosse pubblicato in un momento diverso comunicherebbe qualche significato diverso?Non mi pare.

Sei un furbetto, e prendilo come un complimento perchè sono sicuro che non sei stupido.
Però non lo siamo neanche noi, quindi le stronzate puoi anche risparmiartele :)

nekromantik
05-12-2009, 00:57
ogni volta che qualcuno dice "beh" contro il re sole parte il circo mediatico :asd:

La cosa divertente è che qualche temerario ci prova anche qui... :asd:

AntonioBO
05-12-2009, 08:48
Quasi 400 milioni di euro in sei anni, per una media di circa 65 milioni e mezzo ogni dodici mesi: tanto costano complessivamente allo Stato gli speciali programmi di protezione. Misure eccezionali riservate ai collaboratori di giustizia, più noti come “pentiti”, che al 31 dicembre 2008 erano 833, e anche ai loro 3.054 familiari. E poi certo, ai benefìci in questione sono ammessi anche i testimoni considerati a rischio, veri eroi che si presentano in tribunale a deporre nonostante minacce e pericoli, e che però rispetto ai “pentiti” sono molti meno: 73, cui vanno aggiunti 243 congiunti. Ma insomma, senza voler intavolare discussioni sui vantaggi che le rivelazioni di soggetti non proprio trasparenti hanno portato alla lotta contro la criminalità, sono numeri che colpiscono. Vale la pena di capirne.
Parere ministeriale
Anche perché questa storia dei “pentiti” è adesso, come si dice, di stringente attualità. Il riferimento è all’ex killer Spatuzza e alle sue deposizioni, che additano Dell’Utri e Berlusconi come referenti politici di Cosa Nostra. Una prima domanda: ma chi decide che vale la pena di dargli ascolto? Chi delibera che colui che fu mafioso può essere ammesso ai vantaggi riservati a chi contribuisce a svelare verità finora nascoste? Dice: i magistrati. No, non basta. Certo, loro lo interrogano, il “pentito” di turno. Ne raccolgono le rivelazioni, dispongono le verifiche. E poi è logico, forniscono un parere fondamentale: nel caso dei “pentiti” di mafia - perché la legge prevede la possibilità di accedere alla tutela anche per reati eversivi o delitti associativi legati a traffico di stupefacenti e sequestri di persona a scopo d’estorsione - nel caso dei “pentiti” di mafia, dicevamo, la proposta di ammissione al programma di protezione viene inoltrata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con il benestare della Procura Nazionale. Ma, almeno formalmente, non può essere questa la valutazione determinante. Che invece spetta a una Commissione governativa. Una Commissione centrale che dipende dal Viminale, è infatti presieduta dal sottosegretario all’Interno, attualmente Alfredo Mantovano. Oltre a lui, i componenti sono sette: due magistrati e cinque funzionari, questi ultimi in rappresentanza delle diverse forze di Polizia. Quindi uno per i Carabinieri, un altro della Polizia, un altro ancora per la Guardia di Finanza, poi c’è il componente delegato dalla Direzione Investigativa Antimafia e, infine, uno che rappresenta l’ufficio di coordinamento delle forze di Polizia del Viminale stesso. A parte il sottosegretario, l’identità degli altri è sancita da un decreto ministeriale coperto, com’è comprensibile, da riservatezza. La legge stabilisce che le decisioni vadano deliberate a maggioranza, con la prevalenza del voto del presidente in caso di parità. Ma, storicamente, sono sempre state prese all’unanimità. O per lo meno così risulta agli atti.
Le tre fasi
Una disciplina, quella relativa ai “collaboratori di giustizia”, regolata inizialmente da una legge del ’91, poi modificata nel 2001 e integrata nel 2004. Semplificando, l’iter per arrivare ad essere “pentito certificato” attraversa tre stadi. Nell’immediato, dopo che il soggetto dichiara di voler collaborare, vengono disposte misure urgenti, per “mettere in sicurezza” la persona. Che, in pratica, viene subito allontanata fisicamente dal luogo considerato pericoloso, città o carcere che sia. E lo stesso si fa con i parenti. Poi si passa alla seconda fase, quella interlocutoria, con la collaborazione non ancora considerata “consolidata”: vengono appunto decise misure provvisorie, in genere durano sei mesi.
Infine, se i presupposti lo consentono, si passa al “programma speciale di protezione” vero e proprio. Concretamente gestito dal Servizio centrale di protezione, che ha il compito di dare fisica esecuzione alle disposizioni della Commissione. Un organismo che s’appoggia su nuclei periferici, cosiddetti Nuclei Operativi di Protezione. E comunque, tornando al “programma”, può prevedere per il “pentito” e i suoi familiari la sistemazione in una località segreta e protetta e l’eventuale pagamento dell’affitto, e poi l’utilizzo di documenti di copertura (n casi estremi persino il cambio d’identità negli stessi archivi anagrafici), e naturalmente l’assistenza personale e medica, i trasferimenti, i supporti logistici. E un assegno di mantenimento, nel caso risulti impossibile lavorare, parametrato all’assegno sociale: si parla dunque di circa 900 euro mensili. Somma che, per i testimoni, è aumentata del 50 per cento.
Accennavamo all’inizio ai numeri della questione. Per quanto riguarda la criminalità organizzata, la maggior quantità di “collaboratori” s’è riscontrata intorno alla metà degli anni Novanta. Quando, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, le istituzioni decisero di reagire. Nel ’96, fra “pentiti” e relativi congiunti, le persone sotto protezione erano addirittura 7.061. Il livello si è mantenuto alto, pur diminuendo. Anche se nel 2008, ultimo anno di cui sono disponibili dati definitivi, il numero di “collaboranti” ammessi alla tutela statale è salito di 42 unità rispetto al 2007.
Un’ultima cosa: alla cessazione del programma di protezione, c’è la cosiddetta capitalizzazione: trattasi del versamento di una somma di denaro che deve servire al reinserimento, sociale e lavorativo, del collaboratore di giustizia.

Libero.it (http://www.libero-news.it/webeditorials/view/3861)

E quanto ci costa mantenere il pluriprescritto, i suoi lacchè in odore di mafia e camorra e le sue puttane?

MadJackal
05-12-2009, 08:56
E quanto ci costa mantenere il pluriprescritto, i suoi lacchè in odore di mafia e camorra e le sue puttane?

Oh beh, la multa a rete4 già basta per dire che ci costa più dei pentiti :cool:
Ma non sento Libero parlare dell'argomento, chissà perchè...

roccia1234
05-12-2009, 09:10
se guardiamo gli sprechi che ci sono in italia, 65 milioni di euro, per quanto siano una cifra importante, sono solo una goccia nel mare. Basta vedere tutti i miliardi di euro che vanno in sicilia e che poi spariscono nel nulla. I costi assurdi di certe infrastrutture (oltre al ponte sullo stretto e alla tav). C'era un articolo un po di tempo fa di una strada (tangenziale credo) ad asti di 5 km che è costata 400 milioni di euro, fatta per salvare i rospi (almeno, questa è la scusa ufficiale).

Jarni
05-12-2009, 09:13
C'era un articolo un po di tempo fa di una strada (tangenziale credo) ad asti di 5 km che è costata 400 milioni di euro, fatta per salvare i rospi (almeno, questa è la scusa ufficiale).

Magari erano rospi giganti da 300Kg e armati di RPG...:D

SweetHawk
05-12-2009, 09:22
65 milioni non sono un cazzo rispetto ai benefici. Pensavo di più.

whistler
05-12-2009, 09:33
65 milioni non sono un cazzo rispetto ai benefici. Pensavo di più.

infangano il presidentissimo :O

subito perizia psichiatrica a pentiti e magistrati che vogliono far perdere la squadra di governo :O

girodiwino
05-12-2009, 10:08
E' o non è vero che il governo ha dichiarato che abbiamo preso miliardi alla mafia nell'ultimo anno?
Se questo è vero 65 milioni sono meno di un decimo di miliardo* e se i pentiti hanno avuto un ruolo in ciò direi che lo stato per una volta ha fatto un buon investimento.

Aspetto dall'autore del 3d una chiara ammissione del successo e dell'utilità della figura del pentito di maffia:D

*partendo dal presupposto che lo stato ha guadagnato almeno un miliardo di euro tramite confische varie

redsith
05-12-2009, 10:11
E' o non è vero che il governo ha dichiarato che abbiamo preso miliardi alla mafia nell'ultimo anno?
Se questo è vero 65 milioni sono meno di un decimo di miliardo* e se i pentiti hanno avuto un ruolo in ciò direi che lo stato per una volta ha fatto un buon investimento.

Aspetto dall'autore del 3d una chiara ammissione del successo e dell'utilità della figura del pentito di maffia:D

*partendo dal presupposto che lo stato ha guadagnato almeno un miliardo di euro tramite confische varie

I mafiosi li hanno catturati senza l'uso dei pentiti, che sono notoriamente inaffidabili (in quanto ex mafiosi) e parassiti (comodo eh fare il pentito, con tutti i vantaggi del caso, come diceva ieri il tg5).
Hanno preso i mafiosi con l'aiuto di Famoso Jole ("Sento una forza dentro che neanch'io so come" cit.)

Apocalysse
05-12-2009, 10:12
Oh beh, la multa a rete4 già basta per dire che ci costa più dei pentiti :cool:
Ma non sento Libero parlare dell'argomento, chissà perchè...

Perchè non esiste nessuna multa, ci sarebbe stata se l'Italia non si fosse adeguata, se la commissione avesse aperto l'infrazione, se avesse proposto una sanzione pecuniaria, se la corte di giustizia l'avesse confermata....

frankytop
05-12-2009, 10:19
E' o non è vero che il governo ha dichiarato che abbiamo preso miliardi alla mafia nell'ultimo anno?
Se questo è vero 65 milioni sono meno di un decimo di miliardo* e se i pentiti hanno avuto un ruolo in ciò direi che lo stato per una volta ha fatto un buon investimento.

Aspetto dall'autore del 3d una chiara ammissione del successo e dell'utilità della figura del pentito di maffia:D

*partendo dal presupposto che lo stato ha guadagnato almeno un miliardo di euro tramite confische varie

Ma non ho mai detto che non serve anzi,però sollevo un bel po' di dubbi sull'attendibilità dei pentiti e quindi le loro dichiarazioni vanno prese con le molle,giusto perchè ci sono dei precedenti a riguardo che invitano ad avere prudenza con questi figuri,cosiddetti "pentiti". (pentiti di che poi....)

.marco.
05-12-2009, 10:21
è vero, ci è costato molto di più avere uno come il b. in politica, da quando c'è lui l'italia è ferma perché il dibattito politico è dominato dal tema della pericolosità degli ex-comunisti e da quello dei giudici comunisti. Mentre il resto del mondo evolve noi ci siamo fermati a guardare i politici di destra che, maleducatamente, si parlano sopra a tutti gli altri in tv. Questo ha un costo molto alto, esrobitante, basta vedere la differenza di crescita di pil tra l'italia e la media ue negli ultimi 15 anni, quanto viene fuori?

girodiwino
05-12-2009, 10:26
Ma non ho mai detto che non serve anzi,però sollevo un bel po' di dubbi sull'attendibilità dei pentiti e quindi le loro dichiarazioni vanno prese con le molle,giusto perchè ci sono dei precedenti a riguardo che invitano ad avere prudenza con questi figuri,cosiddetti "pentiti". (pentiti di che poi....)

ma sull'attendibilità dei pentiti si va avanti a discutere da secoli, cfr. chiamata in correità e tipologia di prove...

è ad esempio una bufala che le dichiarazioni di 3 pentiti fanno una prova: le loro deposizioni hanno bisogno di riscontri oggettivi!

da qui a dire che il pentito è per antonomasia inaffidabile mi sembra che ci sia un bel salto... giusto dalla parte di riina

ConteZero
05-12-2009, 10:26
Ma poi, voglio dire, ma Spatuzza è iscritto all'albo dei pentiti ?
Fa il pentito senza apposita qualifica rilasciata dalla scuola di pentitismo ?

:asd:

Aspettiamoci di tutto...

PS: La scuola di pentitismo è diretta da Capezzone :asd:

frankytop
05-12-2009, 10:32
Ma poi, voglio dire, ma Spatuzza è iscritto all'albo dei pentiti ?
Fa il pentito senza apposita qualifica rilasciata dalla scuola di pentitismo ?

:asd:

Aspettiamoci di tutto...

E tu pensa che il Berlusca invece fa l'innocente senza essere iscritto all'albo professionale degli innocenti,ma tu guarda il Berlusca...che mancanza totale di pudore.:p

girodiwino
05-12-2009, 10:39
E tu pensa che il Berlusca invece fa l'innocente senza essere iscritto all'albo professionale degli innocenti,ma tu guarda il Berlusca...che mancanza totale di pudore.:p

Dal momento che la tortura giudiziale è stata abolita da qualche anno quale è il problema a farsi processare?
Non presenziare al proprio processo è uno dei diritti dell'imputato* (cfr. contumacia), perchè allora Berlusconi non permette che il suo processo proceda?
In ogni caso non è iscritto all'albo dei colpevoli per sentenze dubitative di assoluzione e per sopravvenute abrogazioni/novazioni di fattispecie penali. [IDDQD, IDKFA, IDCLEV :D :D ]

*La cui presenza non è comunque necessaria perché il diritto alla difesa è garantito in ogni caso; peraltro l'imputato poco può dire nel corso del processo, è praticamente uno spettatore e quindi di nuovo mi domando perchè la celebrazione non possa continuare

redsith
05-12-2009, 10:40
E tu pensa che il Berlusca invece fa l'innocente senza essere iscritto all'albo professionale degli innocenti,ma tu guarda il Berlusca...che mancanza totale di pudore.:p

Haha me lo vedo fare la coda per iscriversi all'albo degli innocenti, e quando tocca a lui tutti giù a ridere :asd:

ConteZero
05-12-2009, 10:41
E tu pensa che il Berlusca invece fa l'innocente senza essere iscritto all'albo professionale degli innocenti,ma tu guarda il Berlusca...che mancanza totale di pudore.:p

Tacita ammissione che non lo sia ? :asd:

majino
05-12-2009, 10:49
Ma non ho mai detto che non serve anzi,però sollevo un bel po' di dubbi sull'attendibilità dei pentiti e quindi le loro dichiarazioni vanno prese con le molle,giusto perchè ci sono dei precedenti a riguardo che invitano ad avere prudenza con questi figuri,cosiddetti "pentiti". (pentiti di che poi....)

infatti, non è che se arriva un pentito e dice "berlusconi è mafioso", berlusconi è automaticamente mafioso perchè l'ha detto il pentito. si cercano prove, riscontri oggettivi, e poi si giudica se ciò che ha detto il pentito è vero o falso. ma questo accade anche se chiamano me come testimone ad un processo... se io dico "ho visto berlusconi uccidere pino marino", non condannano berlusconi grazie alla mia testimonianza. lo condannano se grazie alla mia testimonianza trovano prove a favore dell'omicidio...

vabbè ma mi sembra di fare un discorso talmente ovvio che fa spavento :D

frankytop
05-12-2009, 10:53
Dal momento che la tortura giudiziale è stata abolita da qualche anno quale è il problema a farsi processare?
Non presenziare al proprio processo è uno dei diritti dell'imputato* (cfr. contumacia), perchè allora Berlusconi non permette che il suo processo proceda?
In ogni caso non è iscritto all'albo dei colpevoli per sentenze dubitative di assoluzione e per sopravvenute abrogazioni/novazioni di fattispecie penali. [IDDQD, IDKFA, IDCLEV :D :D ]

*La cui presenza non è comunque necessaria perché il diritto alla difesa è garantito in ogni caso; peraltro l'imputato poco può dire nel corso del processo, è praticamente uno spettatore e quindi di nuovo mi domando perchè la celebrazione non possa continuare

La tortura come strumento è stata abolita,ma te con quale animo subiresti un processo nel quale dei mafiosi ti accusano bellamente di delitti gravissimi?
Se non è tortura questa.:D
Quali possibili interessi potrebbero esserci da parte di organizzazioni mafiose (manco queste iscritte all'albo apposito :p ) nel colpire B.?
Sai,qui non si tratta di testimoni qualunque che testimoniano sulla dinamica di un incidente stradale e che quindi non sono parte in causa;i mafiosetti li,non sono dei testimoni "neutrali",qundi capisco il suo atteggiamento difensivo per così dire "allargato".

ConteZero
05-12-2009, 10:54
infatti, non è che se arriva un pentito e dice "berlusconi è mafioso", berlusconi è automaticamente mafioso perchè l'ha detto il pentito. si cercano prove, riscontri oggettivi, e poi si giudica se ciò che ha detto il pentito è vero o falso. ma questo accade anche se chiamano me come testimone ad un processo... se io dico "ho visto berlusconi uccidere pino marino", non condannano berlusconi grazie alla mia testimonianza. lo condannano se grazie alla mia testimonianza trovano prove a favore dell'omicidio...

vabbè ma mi sembra di fare un discorso talmente ovvio che fa spavento :D

Tra l'altro nello specifico l'imputato è Dell'Utri che stà subendo un processo in quanto sospetto di aver avuto rapporti con la mafia.
In quella sede Spatuzza ha solo detto che, in base a quello che sapeva lui, Dell'Utri era un referente.

Peraltro se dovete dare la colpa a qualcuno datela a Berlusconi che si circonda di personaggi poco puliti...

frankytop
05-12-2009, 10:56
Tacita ammissione che non lo sia ? :asd:

Vedi come pensi sempre male,se fa l'innocente magari è perchè lo è davvero,sei prevenuto forte eh.:p

frankytop
05-12-2009, 10:57
Haha me lo vedo fare la coda per iscriversi all'albo degli innocenti, e quando tocca a lui tutti giù a ridere :asd:

Quando tocca a lui...tutti a chiedere consigli semmai.:p

Onisem
05-12-2009, 10:58
Ecco, ora che accusano Berlusconi e gli amici, "stranamente" salta fuori il problema del costo dei programmi di protezione dei pentiti.

ConteZero
05-12-2009, 11:00
Vedi come pensi sempre male,se fa l'innocente magari è perchè lo è davvero,sei prevenuto forte eh.:p

Esattamente come "essere vergine" equivale a "vergineggiare" (aka tirarsela):asd:

frankytop
05-12-2009, 11:03
Dal momento che la tortura giudiziale è stata abolita da qualche anno...

Oh,giusto giusto parlavi di tortura,guarda un po' qua (è un argomento che non c'entra niente eh con il topic):

Fate tornare a casa lady Mastella torturata per colpire suo marito

http://www.ilgiornale.it/interni/fate_tornare_casa_lady_mastella_torturata_colpire_suo_marito/05-12-2009/articolo-id=404296-page=0-comments=1

Vabè,è il Giornale...:D

mixkey
05-12-2009, 11:13
Oh,giusto giusto parlavi di tortura,guarda un po' qua (è un argomento che non c'entra niente eh con il topic):

Fate tornare a casa lady Mastella torturata per colpire suo marito

http://www.ilgiornale.it/interni/fate_tornare_casa_lady_mastella_torturata_colpire_suo_marito/05-12-2009/articolo-id=404296-page=0-comments=1

Vabè,è il Giornale...:D

Infatti.

Ha scoperto (il giornale) come sono le condizioni delle carceri? Si e' accorto che ci si puo' morire solo adesso?

whistler
05-12-2009, 11:18
tutti i potenti sono sempre torturati in questa fogna di paese.

invece chi vine pestato e massacrato a legnate cade dalle scale o è solo un drogato!


vergognatevi a difendere certa gente.

amenochè non vorreste essere tutti come loro , come i mastella come silvio vostro.

VERGOGNA

girodiwino
05-12-2009, 12:05
La tortura come strumento è stata abolita,ma te con quale animo subiresti un processo nel quale dei mafiosi ti accusano bellamente di delitti gravissimi? (1)
Se non è tortura questa.:D
Quali possibili interessi potrebbero esserci da parte di organizzazioni mafiose (manco queste iscritte all'albo apposito :p ) nel colpire B.?2
Sai,qui non si tratta di testimoni qualunque che testimoniano sulla dinamica di un incidente stradale e che quindi non sono parte in causa;i mafiosetti li,non sono dei testimoni "neutrali",qundi capisco il suo atteggiamento difensivo per così dire "allargato".3

1- stiamo a prenderci in giro? se sono innocente cammino a testa alta sulle loro panzane... da che mondo e mondo chi è innocente e sa di esserlo vede come ingiusta la condanna, il processo si dimostra come giusto o ingiusto a seconda del suo esito e solo in caso di patologie (violazioni varie di diritti fondamentali e non) in sé...
per caso il diritto alla difesa di berlusconi è stato leso? non mi pare proprio, anzi mi pare che i giudici per evitare maggiori problemi li stiano addirittura dilatando

2- ce ne possono essere parecchi, il processo c'è per vedere se tali interessi riguardano l'attuale attività di governo o l'attività precedente alla discesa in campo. è indubbio che la mafia gli voglia fare un culo a tarallo ma dire che è solo per la sua attività di governo o solo per la sua attività imprenditoriale è un'analisi a mio parere miope.
in ogni caso è noto come la mafia non risenta più di tanto dell'arresto dei suoi boss: i giovani nella mafia fanno strada perchè trovano sempre nuovi mercati. nel frattempo gli illeciti precedenti sono consolidati.
un capo alla mafia serve quando ci sono lotte intestine che possono essere composte solo mediante il ricorso al "rex" che dirime la questione in base prima all'autorevolezza che all'autorità in sé; attualmente tutti i tipi di mafia in italia convivono pacificamente, anche a napoli la guerra sembra essere cessata.
un altro aspetto interessante della "lotta alla mafia" di questo governo si nota facendo una disamina dei pesci grossi che hanno preso: nei contesti in cui c'erano conflitti hanno arrestato solo da una parte lasciando prosperare l'altra.
Sarà mica che chi è in galera è incazzato con B. perchè ha favorito solo una parte?


3- un principio processuale fondamentale è che quando viene assunto un esame testimoniale questo deve essere riscontrato da fatti OGGETTIVI, non sulla base di quello che sono in generale. si verifica ogni singolo aspetto della testimonianza in sé.
se spatuzza mente subirà un'ulteriore condanna per lo stesso reato di cui si è macchiato mills;)

girodiwino
05-12-2009, 12:12
p.s. per lady mastella si parla di misure cautelari in quanto c'è il fondato pericolo di inquinamento delle prove e di commissione di reati per coprirne altri.
non confondiamo le acque

girodiwino
05-12-2009, 12:20
p.p.s (mi scuso per il flood) nell'articolo di farina dove si parla del motivo per cui lady mastella secondo lui è innocente?
quell'articolo è un'accozzaglia di supposizioni su soggetti che non c'entrano nulla con l'inchiesta e di locuzioni patetiche volte a dimostrare come la signora lonardo sia un'innocente vittima dei cattivi*, ci manca solo che la mettano a lato di una mangiatoia con dentro un neonato...



*ma chi sono i cattivi?
loro!
eh ma loro chi?
loro, loro!
umm, vaa bene....

wanblee
05-12-2009, 12:30
tutti i potenti sono sempre torturati in questa fogna di paese.

invece chi vine pestato e massacrato a legnate cade dalle scale o è solo un drogato!


vergognatevi a difendere certa gente.

amenochè non vorreste essere tutti come loro , come i mastella come silvio vostro.

VERGOGNA

Non solo drogato, ma anche anoressico...quindi colpa sua se cade dalle scale...

Ecco, adesso che il pentito accusa berlusca via, parte la campagna di delegittimazione dei pentiti.
Che schifo. Spero solo che ci sia un moto popolare e che questi vengano mandati a casa, ma ci credo poco...

dantes76
05-12-2009, 14:36
e allora??? che significa? sono troppi oi troppo pochi 65 milioni di euro??

il giornale del padrone ha mai scritto sulla scorta a vita auto attribuita dal nano a se stesso medesimo e che costa una decina di milioni di euro l'anno??

dantes76
05-12-2009, 14:39
Ma non ho mai detto che non serve anzi,però sollevo un bel po' di dubbi sull'attendibilità dei pentiti e quindi le loro dichiarazioni vanno prese con le molle,giusto perchè ci sono dei precedenti a riguardo che invitano ad avere prudenza con questi figuri,cosiddetti "pentiti". (pentiti di che poi....)
certo, vanno prse con le molle quando non conviene..

etzocri
05-12-2009, 14:54
definire tortura l'obbligo di dimora.. :sofico: se l'avessero messa in carcere davvero cosa sarebbe stato?

AntonioBO
05-12-2009, 16:00
Mafia, presi due superlatitanti
Fidanzati a Milano, Nicchi a Palermo


TATA DOPO LA GIUSTIZIA AD OROLOGERIA, GLI ARRESTI AD OROLOGERIA!!!!

dantes76
05-12-2009, 16:52
Mafia, presi due superlatitanti
Fidanzati a Milano, Nicchi a Palermo


TATA DOPO LA GIUSTIZIA AD OROLOGERIA, GLI ARRESTI AD OROLOGERIA!!!!

questi sono stati arrestati da maroni o da bondi?

ps: che mazza ci fa un mafioso latitante a milano?

frankytop
05-12-2009, 16:57
questi sono stati arrestati da maroni o da bondi?

ps: che mazza ci fa un mafioso latitante a milano?

Da nessuno dei due,sono state le forze dell'ordine le quali,dopo aversi visto ridotti i finanziamenti con conseguenti lanci di "bestemmioni",hanno deciso di fare un favore al governo,eh! :asd:

Vincenzo1968
05-12-2009, 17:13
A rivelare che Fidanzati si trovava a Milano fu un maledetto pentito:

di Aaron Pettinari – 8 agosto 2009
Palermo. Gaetano Fidanzati, presunto reggente della famiglia mafiosa di Resuttana, starebbe trascorrendo la propria latitanza a Milano.

A rivelarlo sarebbe stato il pentito di Porta Nuova, Fabio Manno. A riportare la notizia è il quotidiano on line Live Sicilia. Il collaboratore di giustizia avrebbe dichiarato che a dare la copertura al boss sarebbero i fratelli Di Grusa, grazie alla loro parentela “milanese” con Vittorio Mangano (morto nel 2000).

qui il resto dell'articolo:

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/18574/78/

dantes76
05-12-2009, 17:15
Da nessuno dei due,sono state le forze dell'ordine le quali,dopo aversi visto ridotti i finanziamenti con conseguenti lanci di "bestemmioni",hanno deciso di fare un favore al governo,eh! :asd:

un favore? lol... si chiamano indagini come questa.. durata due anni, condotta dalle FdO e dalla magistratura..


http://www.newz.it/2009/11/24/mafia-di-san-giuseppe-jato-i-carabinieri-arrestano-4-persone-anche-per-lomicidio-di-angelo-lo-voi/21495/print/

frankytop
05-12-2009, 17:22
un favore? lol... si chiamano indagini come questa.. durata due anni, condotta dalle FdO e dalla magistratura..


http://www.newz.it/2009/11/24/mafia-di-san-giuseppe-jato-i-carabinieri-arrestano-4-persone-anche-per-lomicidio-di-angelo-lo-voi/21495/print/

Bene,allora spiegalo al tuo amico AntonioBO:http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=29961916&postcount=74

:cool:

dantes76
05-12-2009, 17:27
Bene,allora spiegalo al tuo amico AntonioBO:http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=29961916&postcount=74

:cool:

strano, pensavo di stare rispondendo a te

Da nessuno dei due,sono state le forze dell'ordine le quali,dopo aversi visto ridotti i finanziamenti con conseguenti lanci di "bestemmioni",hanno deciso di fare un favore al governo,eh! :asd:

ps: sono arrivati altri 6 milioni di euro per una malattia del cazzo dell'uva...

Vincenzo1968
05-12-2009, 17:32
ANSA 5 dicembre 2009
PALERMO - Gaetano Fidanzati, 74 anni, condannato a 12 anni di carcere nel primo maxi processo a Cosa nostra, è il boss storico dell' quartiere Arenella a Palermo. Il suo nome si legge in inchieste su traffici di droga di diverse procure italiane e nei dossier della Dea americana. E' il mafioso che portò fiumi e fiumi di cocaina sulla piazza milanese. E il suo arresto nel capoluogo lombardo prova che il mafioso lì si sentiva come a casa propria. Di lui si persero le tracce dall'ottobre 2008 dopo la morte di Giovanni Bucaro, uno spacciatore ucciso per strada a Palermo da cinque uomini che lo massacrarono con pugni, calci e spranghe. Dietro al delitto, hanno accertato gli investigatori, anche grazie alla confessione di Francesco Tarantino che partecipò al pestaggio, vi era Tanino Fidanzati che voleva dare una sonora lezione a Bucaro perché aveva picchiato sua figlia, convivente del pusher. Il boss era presente quando i cinque picchiarono Bucaro che morì a causa delle botte. Libero dal 2006, dopo aver scontato tutte le pene, Fidanzati rientrò a Palermo e due mesi dopo essersi reso irreperibile per la morte di Bucaro, nel dicembre 2008, venne raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare per mafia nell'ambito dell'operazione Perseo. Don Tanino però era già fuggito, forse proprio a Milano dove certamente negli anni del suo fulgore mafioso aveva stretto alleanze anche con esponenti della criminalità locale. Dopo le condanne in alcuni processi e al maxiprocesso, nel febbraio '90, Fidanzati venne arrestato in Argentina dagli uomini dell'Alto commissariato per la lotta alla mafia diretto da Domenico Sica. In Sud America venne condannato a 3 anni di reclusione per aver utilizzato documenti falsi per entrare nel Paese. Fidanzati si era reso latitante, in Italia, pochi giorni prima dell'omicidio dell' agente di polizia Natale Mondo, ucciso il 14 gennaio 1988 davanti al negozio di giocattoli della moglie, nel cuore del quartiere Arenella. Dopo l' arresto in Argentina Giovanni Falcone andò a interrogarlo, ma il boss si limito à sostenere di essere un perseguitato politico. Il capomafia fu estradato dall' Argentina il 18 aprile '93. Dopo avere scontato le condanne per droga e mafia inflittegli in Italia, nel 2006 gli venne imposto un anno di affidamento in casa lavoro. Nel maggio scorso venne arrestato il fratello del boss, Stefano Fidanzati, anch'egli narcotrafficante

Un altro perseguitato politico...

:bimbo:

dantes76
05-12-2009, 17:38
ANSA 5 dicembre 2009
PALERMO - Gaetano Fidanzati, 74 anni, condannato a 12 anni di carcere nel primo maxi processo a Cosa nostra, è il boss storico dell' quartiere Arenella a Palermo. Il suo nome si legge in inchieste su traffici di droga di diverse procure italiane e nei dossier della Dea americana. E' il mafioso che portò fiumi e fiumi di cocaina sulla piazza milanese. E il suo arresto nel capoluogo lombardo prova che il mafioso lì si sentiva come a casa propria. Di lui si persero le tracce dall'ottobre 2008 dopo la morte di Giovanni Bucaro, uno spacciatore ucciso per strada a Palermo da cinque uomini che lo massacrarono con pugni, calci e spranghe. Dietro al delitto, hanno accertato gli investigatori, anche grazie alla confessione di Francesco Tarantino che partecipò al pestaggio, vi era Tanino Fidanzati che voleva dare una sonora lezione a Bucaro perché aveva picchiato sua figlia, convivente del pusher. Il boss era presente quando i cinque picchiarono Bucaro che morì a causa delle botte. Libero dal 2006, dopo aver scontato tutte le pene, Fidanzati rientrò a Palermo e due mesi dopo essersi reso irreperibile per la morte di Bucaro, nel dicembre 2008, venne raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare per mafia nell'ambito dell'operazione Perseo. Don Tanino però era già fuggito, forse proprio a Milano dove certamente negli anni del suo fulgore mafioso aveva stretto alleanze anche con esponenti della criminalità locale. Dopo le condanne in alcuni processi e al maxiprocesso, nel febbraio '90, Fidanzati venne arrestato in Argentina dagli uomini dell'Alto commissariato per la lotta alla mafia diretto da Domenico Sica. In Sud America venne condannato a 3 anni di reclusione per aver utilizzato documenti falsi per entrare nel Paese. Fidanzati si era reso latitante, in Italia, pochi giorni prima dell'omicidio dell' agente di polizia Natale Mondo, ucciso il 14 gennaio 1988 davanti al negozio di giocattoli della moglie, nel cuore del quartiere Arenella. Dopo l' arresto in Argentina Giovanni Falcone andò a interrogarlo, ma il boss si limito à sostenere di essere un perseguitato politico. Il capomafia fu estradato dall' Argentina il 18 aprile '93. Dopo avere scontato le condanne per droga e mafia inflittegli in Italia, nel 2006 gli venne imposto un anno di affidamento in casa lavoro. Nel maggio scorso venne arrestato il fratello del boss, Stefano Fidanzati, anch'egli narcotrafficante

Un altro perseguitato politico...

:bimbo:

magari diceva che la magistratura e' comunista.. ah no quello E' toto' riina... o no??

Vincenzo1968
05-12-2009, 17:43
magari diceva che la magistratura e' comunista.. ah no quello E' toto' riina... o no??

Si:

http://www.youtube.com/watch?v=ZXOiJwySs8g&feature=related

:asd:

dantes76
05-12-2009, 17:47
Si:

http://www.youtube.com/watch?v=ZXOiJwySs8g&feature=related

:asd:

potrebbe fare il presidente del consiglio!!

Vincenzo1968
05-12-2009, 18:41
Cattive notizie per frankytop: su Libero, Stefania Craxi definisce "cervellotiche sbandate" le posizioni della lega sui minareti.

"Queste della lega sono battaglie che ne segnano i limiti culturali, la stretta regionalità, la limitatezza degli orizzonti".

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=OM5EC

:bimbo:

frankytop
05-12-2009, 18:53
ps: sono arrivati altri 6 milioni di euro per una malattia del cazzo dell'uva...

Beh spero che coloro che si abbevererano del vino prodotto con quell'uva gli vada di traverso.:boh:

frankytop
05-12-2009, 18:55
Cattive notizie per frankytop: su Libero, Stefania Craxi definisce "cervellotiche sbandate" le posizioni della lega sui minareti.

"Queste della lega sono battaglie che ne segnano i limiti culturali, la stretta regionalità, la limitatezza degli orizzonti".

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=OM5EC

:bimbo:

Uh si si,noi della Lega teniamo in debito conto delle cervellotiche esternazioni della figlia di Craxi,come no....notizia tristissima.:p

ConteZero
05-12-2009, 19:05
Uh si si,noi della Lega teniamo in debito conto delle cervellotiche esternazioni della figlia di Craxi,come no....notizia tristissima.:p

Vi bastano quelle dei vostri stessi iscritti :asd:

Vincenzo1968
05-12-2009, 19:10
Uh si si,noi della Lega teniamo in debito conto delle cervellotiche esternazioni della figlia di Craxi,come no....notizia tristissima.:p

No, dicevo brutte notizie in quanto pubblicate da un giornale che tu ritieni imparziale. E La Craxi milita nel partito vostro alleato.

;)

Queste della lega sono battaglie che ne segnano i limiti culturali...

:asd:

dantes76
05-12-2009, 19:16
Beh spero che coloro che si abbevererano del vino prodotto con quell'uva gli vada di traverso.:boh:

i soldi non vanno mai di traverso.. anche perche' non sono ne sudati e ne lavorati... noi li spendiamo solamente:)

frankytop
05-12-2009, 19:18
i soldi non vanno mai di traverso.. anche perche' non sono ne sudati e ne lavorati... noi li spendiamo solamente:)

E tu ne sai qualcosa eh...:asd:

dantes76
05-12-2009, 19:19
ah dimenticavo.. i tagli del caldarrosta agli enti.. sono saltati..

dantes76
05-12-2009, 21:01
A rivelare che Fidanzati si trovava a Milano fu un maledetto pentito:

di Aaron Pettinari – 8 agosto 2009
Palermo. Gaetano Fidanzati, presunto reggente della famiglia mafiosa di Resuttana, starebbe trascorrendo la propria latitanza a Milano.

A rivelarlo sarebbe stato il pentito di Porta Nuova, Fabio Manno. A riportare la notizia è il quotidiano on line Live Sicilia. Il collaboratore di giustizia avrebbe dichiarato che a dare la copertura al boss sarebbero i fratelli Di Grusa, grazie alla loro parentela “milanese” con Vittorio Mangano (morto nel 2000).

qui il resto dell'articolo:

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/18574/78/


:asd:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2029659

:.Blizzard.:
07-12-2009, 10:25
A tal proposito riporto l'intervista molto bella fatta da Caselli ieri sera su Che tempo che fà

Gian Carlo Caselli, è stato giudice istruttore a Torino, dove per oltre decennio, tra i primi anni ’70 e la metà degli ’80, ha condotto le inchieste su Prima Linea e le Brigate Rosse; dal 1986 al 1990, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, nel 1991 è magistrato di Cassazione e successivamente Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise di Torino; dal 1993 al 1999, è procuratore capo antimafia a Palermo, negli anni successivi alle uccisioni di Falcone e Borsellino: esperienza raccontata in L’eredità scomoda. Sette anni a Palermo, scritto con Antonio Ingroia; nel 1999 dopo essere stato nominato Direttore Generale del DAP - Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, lascia Palermo; dal 2001 è rappresentante italiano a Bruxelles nell’organizzazione comunitaria contro la criminalità organizzata, Eurojust; attualmente è Procuratore Capo della Repubblica a Torino; del maggio 2009 è il suo ultimo libro: Le due guerre. Perché l’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia.

Qui il link per vederla:

http://www.chetempochefa.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f12b980b-5a42-403a-a45a-24f0d5f13e3c-ctcf.html?p=0

jan
07-12-2009, 14:00
Frankytop visto che non sei stupido la domanda sorge spontanea... ma non ti sovviene un moto di disgusto anche solo nel postare tali articoli palesemente strumentali alla delegittimazione del "nemico" di turno ?
non credo , è passata la fase storica della lega nord antimafia ;)

sander4
07-12-2009, 14:06
non credo , è passata la fase storica della lega nord antimafia ;)

PRIMA

http://www.lariaeditutti.org/merlino/wordpress/wp-content/uploads/2009/09/Padania-del-13-06-1998-pagina-11-730x1024.png

POI

Milano, 6 dic. (Ign) - Milano - (Ign) - Il leader della Lega: ''Dovunque ci sono soldi, la mafia cerca di infiltrarsi''. Nessun dubbio sul premier Berlusconi: ''Non penso vada in giro a mettere bombe'' La legge sui pentiti va rivista. Ne è convinto il ministro delle Riforme Umberto Bossi (nella foto), che a margine di una visita al presepe di Palazzo Marino a Milano, allestito dall'amministrazione comunale, risponde “sì” a chi gli chiedeva se la legge debba essere modificata.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Bossi-Rivedere-legge-sui-pentiti-Mafia-arrabbiata-abbiamo-fatto-leggi-pesanti_4077022845.html

Eh si, la fase antimafia è veramente passata. :asd:

jan
07-12-2009, 14:17
PRIMA

http://www.lariaeditutti.org/merlino/wordpress/wp-content/uploads/2009/09/Padania-del-13-06-1998-pagina-11-730x1024.png

POI

Milano, 6 dic. (Ign) - Milano - (Ign) - Il leader della Lega: ''Dovunque ci sono soldi, la mafia cerca di infiltrarsi''. Nessun dubbio sul premier Berlusconi: ''Non penso vada in giro a mettere bombe'' La legge sui pentiti va rivista. Ne è convinto il ministro delle Riforme Umberto Bossi (nella foto), che a margine di una visita al presepe di Palazzo Marino a Milano, allestito dall'amministrazione comunale, risponde “sì” a chi gli chiedeva se la legge debba essere modificata.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Bossi-Rivedere-legge-sui-pentiti-Mafia-arrabbiata-abbiamo-fatto-leggi-pesanti_4077022845.html

Eh si, la fase antimafia è veramente passata. :asd:
si dice che la memoria dei pesci rossi non superi i due secondi , pare confortare la teoria che il dna dei pesci sia condiviso in gran parte da quello umano , soprattutto padano :sofico: :sofico:

frankytop
07-12-2009, 16:31
PRIMA

http://www.lariaeditutti.org/merlino/wordpress/wp-content/uploads/2009/09/Padania-del-13-06-1998-pagina-11-730x1024.png

POI

Milano, 6 dic. (Ign) - Milano - (Ign) - Il leader della Lega: ''Dovunque ci sono soldi, la mafia cerca di infiltrarsi''. Nessun dubbio sul premier Berlusconi: ''Non penso vada in giro a mettere bombe'' La legge sui pentiti va rivista. Ne è convinto il ministro delle Riforme Umberto Bossi (nella foto), che a margine di una visita al presepe di Palazzo Marino a Milano, allestito dall'amministrazione comunale, risponde “sì” a chi gli chiedeva se la legge debba essere modificata.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Bossi-Rivedere-legge-sui-pentiti-Mafia-arrabbiata-abbiamo-fatto-leggi-pesanti_4077022845.html

Eh si, la fase antimafia è veramente passata. :asd:

Non ha specificato in che termini la legge vada modificata,non esiste l'equazione modifica della legge=male...ed inoltre si,anch'io penso che Silvio non vada a mettere bombe.

dantes76
07-12-2009, 16:50
Non ha specificato in che termini la legge vada modificata,non esiste l'equazione modifica della legge=male...ed inoltre si,anch'io penso che Silvio non vada a mettere bombe.

dovresti leggerti la teoria dei cerchi concentrici..


ps: uno non pensa mai che un politico possa far mettere bombe.. alemno finche queste non scoppiano nella propia citta... :sperem: