View Full Version : Assolta l'insegnante che aveva punito l'alunno bullo,
FrancescoSan
27-06-2007, 19:51
Queste notizie mi fanno stare bene e rafforzano la fiducia che ho nello stato e nella magistratura.
Pazzesco il comportamento dei genitori del bullo che hanno denunciato l'insegnante e non hanno tenuto conto in nessun modo del trauma causato al compagno di classe dal proprio figlio (evidentemente dovevano pensarla allo stesso modo).
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bullismo-4/assolta-insegnante/assolta-insegnante.html
zerothehero
27-06-2007, 19:52
L'insegnante imho ha sbagliato..meglio sospenderlo.
Queste notizie mi fanno stare bene e rafforzano la fiducia che ho nello stato e nella magistratura.
*
L'insegnante imho ha sbagliato..meglio sospenderlo.
quoto
anzi, meglio la pena di morte
L'insegnante imho ha sbagliato..meglio sospenderlo.
era unA insegnante sulla soglia della pensione con una carriera intatta.
il bulletto prendeva a colpi di gay un compagno e la maestra gli ha fatto scrivere 100 volte "sono un deficiente".
non vedo per quale motivo avrebbero dovuto sospenderla. ha fatto il suo lavoro con decisione, e andrebbe premiata. considerato inoltre il livello culturale del quartiere in cui insegna.
era unA insegnante sulla soglia della pensione con una carriera intatta.
il bulletto prendeva a colpi di gay un compagno e la maestra gli ha fatto scrivere 100 volte "sono un deficiente".
non vedo per quale motivo avrebbero dovuto sospenderla. ha fatto il suo lavoro con decisione, e andrebbe premiata.
*
TOWERTORRE
27-06-2007, 19:59
finalmente una buona notizia.
gabi.2437
27-06-2007, 20:01
finalmente una buona notizia.
Quoto
era unA insegnante sulla soglia della pensione con una carriera intatta.
il bulletto prendeva a colpi di gay un compagno e la maestra gli ha fatto scrivere 100 volte "sono un deficiente".
non vedo per quale motivo avrebbero dovuto sospenderla. ha fatto il suo lavoro con decisione, e andrebbe premiata. considerato inoltre il livello culturale del quartiere in cui insegna.
Mi sa che hai frainteso, o forse ho capito male io, ma il suo post l'ho interpretato come: "L'insegnante ha sbagliato punizione, era meglio se lo faceva sospendere".
Mi sa che hai frainteso, o forse ho capito male io, ma il suo post l'ho interpretato come: "L'insegnante ha sbagliato punizione, era meglio se lo faceva sospendere".
:eh: :eek:
mi sa che c'hai ragione...
scusa zero :ave:
anche se il mio pensiero resta quello. ;)
FrancescoSan
27-06-2007, 20:11
Io penso che una sospensione non avrebbe avuto lo stesso effetto dirompente. Probabilmente il bulletto sarebbe stato ben felice di trascorrere qualche giorno lontano da scuola.
La punizione è stata esemplare perchè è in relazione diretta con il suo comportamento di cui deve rendere conto davanti alla classe intera e al compagno stesso che lui ha umiliato.
In fondo è stata per il bullo una umiliazione che gli è servita per crescere e di sicuro non se la scorderà più.
gigio2005
27-06-2007, 20:14
in questa faccenda il problema vero e' un altro:
dare del gay viene considerato come un'offesa
:eh: :eek:
mi sa che c'hai ragione...
scusa zero :ave:
anche se il mio pensiero resta quello. ;)
azz ci sono cascato anch'io nel tranello della frase mozza
in questa faccenda il problema vero e' un altro:
dare del gay viene considerato come un'offesa
SE lo si usa a tal scopo mi pare evidente
anche dare del pelato a chi lo è è considerata un'offesa
finalmente una buona notizia
gabi.2437
27-06-2007, 20:56
in questa faccenda il problema vero e' un altro:
dare del gay viene considerato come un'offesa
Se l'intento è offensivo, qualunque cosa va considerata come un'offesa
Ziosilvio
27-06-2007, 21:06
Se l'intento è offensivo, qualunque cosa va considerata come un'offesa
Senza dubbio: nel contesto opportuno, non solo "femminuccia" o "gay", ma anche "matematico" o "cattolico" può essere un'offesa.
E: sì, sono d'accordo con FrancescoSan, una punizione come questa lascia il segno molto più di una sospensione.
Un esempio di offesa con "cattolico"?
johannes
27-06-2007, 23:03
sono allibito.
questa deve smettere di fare l'insegnate e di rovinare i bambini!:muro:
sono allibito.
questa deve smettere di fare l'insegnate e di rovinare i bambini!:muro:
serio? :mbe:
johannes
27-06-2007, 23:20
serio? :mbe:
serissimo.
serissimo.
BUHAHAHAHAHAHA
l'insegnante che con la GIUSTISSIMA punizione rovina l'infanzia del ragazzo.
Ma per piacere, su.
L'avrebbe rovinato il credere di essere nel giusto, come ha giustamente sottolineato il giudice.
BUHAHAHAHAHAHA
l'insegnante che con la GIUSTISSIMA punizione rovina l'infanzia del ragazzo.
Ma per piacere, su.
L'avrebbe rovinato il credere di essere nel giusto.
per una volta siamo d'accordo.
domani nevica blu? :D
per una volta siamo d'accordo.
domani nevica blu? :D
mah, sai, io sono eclettica :O
:D
e comunque ti ricordo che la bacchettona fra me e te sono io :D
johannes
27-06-2007, 23:31
BUHAHAHAHAHAHA
l'insegnante che con la GIUSTISSIMA punizione rovina l'infanzia del ragazzo.
Ma per piacere, su.
L'avrebbe rovinato il credere di essere nel giusto, come ha giustamente sottolineato il giudice.
giustissima per TE. per piacere, su.
mah, sai, io sono eclettica :O
:D
e comunque ti ricordo che la bacchettona fra me e te sono io :D
(adesso devo cercare cosa significa eclettico)
evidentemente questa è l'eccezione che conferma la regola :D
TOWERTORRE
27-06-2007, 23:35
sono allibito.
questa deve smettere di fare l'insegnate e di rovinare i bambini!:muro:
ohh poverino il povero tenero virgulto sarà stato traumatizzato da questa crudele insegnante, che ha osato interrompere la sua ascesa nellla piramide sociale della scuola! Ma per piacere...cosa doveva fare?fargli una carezza e dirgli "No no non si fa?" è stata fin troppo gentile...io per certi bulletti/ragazzetti sarei per la reintroduzione delle pene corporali...
johannes
27-06-2007, 23:43
ohh poverino il povero tenero virgulto sarà stato traumatizzato da questa crudele insegnante, che ha osato interrompere la sua ascesa nellla piramide sociale della scuola! Ma per piacere...cosa doveva fare?fargli una carezza e dirgli "No no non si fa?" è stata fin troppo gentile...io per certi bulletti/ragazzetti sarei per la reintroduzione delle pene corporali...
beh, non insegnare per favore.
comunque no, doveva spiegare e al limite dare un altro tipo di castigo utile alla classe in modo da inculcare quanto sia importante rispettare l'altro.
giustissima per TE. per piacere, su.
no, ma dico: che razza di sistema educativo avresti in mente tu?
Se non l'avesse punito lui avrebbe continuato a tormentare l'altro ragazzo. Scommetto che alla SUA infanzia rovinata non hai pensato però.
Sono allibita
beh, non insegnare per favore.
comunque no, doveva spiegare e al limite dare un altro tipo di castigo utile alla classe in modo da inculcare quanto sia importante rispettare l'altro.
ahahahaha, doveva spiegare.
Mi sa che ne hai visti pochini di sti tipetti.
Provi a spiegargli una cosa e magari rischi che ti mandano pure a fare in culo.
(e in effetti non accettare l'autorità dell'insegnante e la sua punizione è tipico dell'arrogante che si crede sopra le parti).
Questi atteggiamenti vanno stroncati sul nascere.
O ci siamo già dimenticati di quel ragazzo che si è suicidato perchè non ne poteva più di essere tormentato dal bulletto di turno?
FrancescoSan
27-06-2007, 23:55
beh, non insegnare per favore.
comunque no, doveva spiegare e al limite dare un altro tipo di castigo utile alla classe in modo da inculcare quanto sia importante rispettare l'altro.
Quando alle elementari facevo qualche cazzata, tipo risse o anche semplici impreparazioni, la maestra non si faceva problemi a sgridarmi o mettermi in punizione. Questo già bastava ma non era ancora niente. Se i miei venivano a saperlo, e succedeva spesso, a casa avevo il resto.
Magari per te è strano ma il rispetto del prossimo e il vivere civile si imparano da piccoli. Se non sono i genitori a farlo e si accusano gli insegnanti di sostituirsi al loro ruolo chi vuoi che li educhi? la strada?
johannes
27-06-2007, 23:56
spero che tu non sia un'insegnante. guarda che io lavoro in una scuola superiore e episodi di bullismo li ho affrontati. ho già scritto sopra quello che avrei fatto. rileggi. grazie.
no, ma dico: che razza di sistema educativo avresti in mente tu?
una frase meno dura e offensiva? non si deve necessariamente dare del deficiente per far capire l'errore... le persone mature non si mettono certamente al livello del bambino per risolvere i problemi
spero non usiate questi metodi con i vostri figli
giustissima per TE. per piacere, su.
no per la maggior % di questo thread^^
johannes
28-06-2007, 00:02
Quando alle elementari facevo qualche cazzata, tipo risse o anche semplici impreparazioni, la maestra non si faceva problemi a sgridarmi o mettermi in punizione. Questo già bastava ma non era ancora niente. Se i miei venivano a saperlo, e succedeva spesso, a casa avevo il resto.
Magari per te è strano ma il rispetto del prossimo e il vivere civile si imparano da piccoli. Se non sono i genitori a farlo e si accusano gli insegnanti di sostituirsi al loro ruolo chi vuoi che li educhi? la strada?
forse non hai letto ciò che ho scritto sopra. ho detto che sono per altri metodi educativi.
forse per te è strano ma il rispetto del prossimo lo si inculca anche con l'esempio, esempio che quest'insegnante non ha saputo dare.
e guarda che io a scuola il rispetto lo insegno e lo ottengo. grazie.
johannes
28-06-2007, 00:04
no per la maggior % di questo thread^^
benissimo. ognuno ha le proprie opinioni. imparate a rispettarle. grazie.
FastFreddy
28-06-2007, 00:04
Il bullo, di fronte alla spiegazione di quanto sia importante rispettare il prossimo, ti ride in faccia, altro che capire.
Dal suo punto di vista ha vinto lui...
io alle elementari ne ho presi di ceffoni!!!
Ma a casa, non mi son mai permesso di dire nulla per paura di prenderne altri...
Non capisco ora da dove esca fuori tutto questo buonismo...:doh:
zerothehero
28-06-2007, 00:11
Io penso che una sospensione non avrebbe avuto lo stesso effetto dirompente. Probabilmente il bulletto sarebbe stato ben felice di trascorrere qualche giorno lontano da scuola.
La punizione è stata esemplare perchè è in relazione diretta con il suo comportamento di cui deve rendere conto davanti alla classe intera e al compagno stesso che lui ha umiliato.
In fondo è stata per il bullo una umiliazione che gli è servita per crescere e di sicuro non se la scorderà più.
Attenzione: sospensione può anche voler dire "sospensione dalle lezioni".
La maestra avrebbe fatto meglio a comunicare al dirigente scolastico i fatti-> il D.S. , dopo la riunione del collegio docenti gli avrebbe comminato una sanzione del tipo: pulire i bagni, pulire l'aula, frequenza il pomeriggio in biblioteca, esercizi aggiuntivi etc, etc...
La maestra indubbiamente ha sbagliato a dare del deficiente all'alunno...come è indubbio che il tribunale (giustamente) abbia fatto bene a trovare un escamotage per non condannare l'insegnante, nonostante si tratti di una chiara e manifesta offesa. :D
FrancescoSan
28-06-2007, 00:16
Beh, in effetti dare del deficiente è eccessivo...Ma la punizione della maestra anche se criticabile nel tono è perfettamente condivisibile nel merito.
zerothehero
28-06-2007, 00:16
ohh poverino il povero tenero virgulto sarà stato traumatizzato da questa crudele insegnante, che ha osato interrompere la sua ascesa nellla piramide sociale della scuola! Ma per piacere...cosa doveva fare?fargli una carezza e dirgli "No no non si fa?" è stata fin troppo gentile...io per certi bulletti/ragazzetti sarei per la reintroduzione delle pene corporali...
Esistono GIA' degli strumenti più che adeguati per imporre la disciplina.
Un esempio?
La sospensione.
Non mi pare il massimo della civiltà che un insegnante si metta ad insultare un alunno, per quanto cretino (e/o deficiente) possa essere. :fagiano:
Non basta?
Si introduca il 7 in condotta alle medie e bocciatura.
Non basta ancora?
Espulsione dalla scuola. :asd:
zerothehero
28-06-2007, 00:21
Beh, in effetti dare del deficiente è eccessivo...Ma la punizione della maestra anche se criticabile nel tono è perfettamente condivisibile nel merito.
Nel merito si applicano i regolamenti scolastici. :D
Non è che ci si alza alla mattina e si dice "ciao carogne, siete una massa di deficienti, puzzate anche un pò...". :O
Poi per carità: meglio così...il giudice è stato "intelligente".
sempre stato contro alla punizioni chi ti allontanano dall'istituto. vuoi fare il bullo etc? allora ti do più tempo per farlo, stai pure qua vicino a me :D
Felice di come si sia conclusa questa vicenda.
La cosa più allucinante di tutta la vicenda è il comportamento del padre che ha provato a "lucrare" sull'avvenimento :doh: .
Per quanto riguarda il fatto sono d'accordo che la maestra abbia sbagliato metodo ma sostanzialmente ritengo che fosse sbagliato punirla, anche per mandare un messaggio ai genitori. Per quanto riguarda il bullismo e le punizioni più adeguate quoto zero: perchè sospendere e perciò regalare giorni di "vacanza", molto meglio le aule di punizione stile americano e lavori obbligati come ridipingere le aule o pulire i bagni che loro stessi devastano.
Bastian UMTS
28-06-2007, 09:36
Queste notizie mi fanno stare bene e rafforzano la fiducia che ho nello stato e nella magistratura.
Pazzesco il comportamento dei genitori del bullo che hanno denunciato l'insegnante e non hanno tenuto conto in nessun modo del trauma causato al compagno di classe dal proprio figlio (evidentemente dovevano pensarla allo stesso modo).
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bullismo-4/assolta-insegnante/assolta-insegnante.html
Sono felice che l'abbiano assolta, ha fatto bene a rifilargli quella punizione esemplare!
Marco83_an
28-06-2007, 09:43
Sinceramente sono up combattuto ; partendo dal presupposto che hanno fatto bene ad assolvere l'insegnante , xrò sono sempre stato uno contrario agli insulti , specialmente ad un ragazzino ; allo stesso tempo sono conscio xrò del fatto che ci sono certi ragazzini (con famiglie pessime alle spalle,tipo questa) che nn ti lasciano altra via d'uscita che questa !
Ora , secondo me Zero ha ragione quando dice che ci sono altri tipi di punizione che potrebbero essere introdotti ed utilizzati , ma in mancanza di meglio posso dire che anche quando andavo alle elementari io (nn certo nel giurassico:ciapet:) c'era una maestra che ci chiamava "ciucci" dalla mattina alla sera , e che certe volte , ti alzava da terra per quanto ti tirava le orecchie ! nn certo un esempio da seguire , xrò con lei in classe regnava (oltre al terrore:D) la disciplina !
johannes
28-06-2007, 09:46
l'insegnante avrebbe dovuto dare un altro castigo: fare qualcosa di utile per gli altri o pe il ragazzino che è stato trattato male, in questo modo imparerà il rispetto per gli altri.
dave4mame
28-06-2007, 10:01
si. avrebbe dovuto fargli lavare i cessi ai quali impediva l'accesso.
peccato che in questo caso come minimo l'avrebbero accusata di sfruttamento del lavoro minorile...
ah, se vogliamo fare i tetrapilotomi, in italiano deficiente non è un insulto.
nomeutente
28-06-2007, 10:03
l'insegnante avrebbe dovuto dare un altro castigo: fare qualcosa di utile per gli altri o pe il ragazzino che è stato trattato male, in questo modo imparerà il rispetto per gli altri.
Sono d'accordo.
Quando ero alle medie e i prof davano punizioni (scrivere 100 volte "non lo faccio più" o amenità del genere) mio padre (che è stato maestro e non si è mai sognato di mettere in discussione le motivazioni di una punizione) si accordava con l'insegnante per darmi una pena alternativa come ad es. esercizi di matematica, perché era dell'idea che "scrivere 100 volte qualcosa non è istruttivo, risolvere un problema lo è".
I genitori del ragazzo avrebbero potuto fare qualcosa di simile (dimostrando di essere davvero partecipi e interessati all'educazione del figlio) ma visto che hanno optato per la denuncia, è un bene che sia finita con l'assoluzione dell'insegnante perché la punizione ci stava tutta (anche se non era quella migliore).
La punizione non mi è piaciuta. Sarebbe stata meglio una bella sospensione, magari anche solo dell'intervallo, oppure un'interrogazione di quelle stro*** con 3 assicurato... chiaramente per più giorni consecutivi. E chiamare a casa per dire ai genitori chi hanno tirato su.
giannola
28-06-2007, 10:07
Sono d'accordo.
Quando ero alle medie e i prof davano punizioni (scrivere 100 volte "non lo faccio più" o amenità del genere) mio padre (che è stato maestro e non si è mai sognato di mettere in discussione le motivazioni di una punizione) si accordava con l'insegnante per darmi una pena alternativa come ad es. esercizi di matematica, perché era dell'idea che "scrivere 100 volte qualcosa non è istruttivo, risolvere un problema lo è".
I genitori del ragazzo avrebbero potuto fare qualcosa di simile (dimostrando di essere davvero partecipi e interessati all'educazione del figlio) ma visto che hanno optato per la denuncia, è un bene che sia finita con l'assoluzione dell'insegnante perché la punizione ci stava tutta (anche se non era quella migliore).
ricordati che è a Palermo, qua o fai il muso duro oppure i ragazzini non ci mettono niente ad acchianarti (salirti) di sopra. ;)
P.S. a me la maestra mi diede un ceffone per farmi provare come stava il bambino che avevo colpito, non ne ho mai più colpito un altro.
La punizione non mi è piaciuta. Sarebbe stata meglio una bella sospensione, magari anche solo dell'intervallo, oppure un'interrogazione di quelle stro*** con 3 assicurato... chiaramente per più giorni consecutivi. E chiamare a casa per dire ai genitori chi hanno tirato su.
AHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
HAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHA
nomeutente
28-06-2007, 10:37
ricordati che è a Palermo, qua o fai il muso duro oppure i ragazzini non ci mettono niente ad acchianarti (salirti) di sopra. ;)
Temo non solo a Palermo ;)
E il peggio è che nella maggior parte dei casi i genitori difendono i figli a prescindere.
Ma il mio appunto era solo sull'utilità della punizione: dovendo dare una punizione (dura) penso sia meglio sceglierne una che abbia uno scopo in più oltre a far venire male alla mano. Ma è la questione minore: l'importante è che l'insegnante sia stata assolta, perché se l'avessero condannata il bulletto si sarebbe sentito intoccabile e sarebbe stato un guaio prima di tutto per lui.
AHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
HAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHA
:mbe:
nomeutente
28-06-2007, 10:38
AHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
HAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHA
Prendi fiato e poi spiegaci cosa ti diverte tanto ;)
Una sospensione cosa fà , se non allontanare ulteriormente il ragazzo dalla comunità rendendolo sempre più ostile. Bocciarlo ? Tanto a quell'età che gli frega della scuola, se a casa non si fanno scrupoli.
Ci ritroveremo il ragazzo che a 18 anni farà la stupidaggine o entrerà in qualche giro perchè la società lo ha emarginato.
Scrivere 100 volte "sono deficente". Si può non servire, forse era meglio altro, ma è già un sistema che ha reso il ragazzo "vittima" , difronte ai suoi compagni, si è sentito come *lui* fa sentire gli altri. Sempre meglio di una sospensione, dove alla fine non gliene frega niente.
E' difficile fare l'insegnante , non lo nego, ma è più difficile cercare di educare un ragazzino quando ti manca il supporto dei genitori, perchè qui manca. Se succedeva a me quando ero piccolo, mio padre mica denunciava l'insegnante, anzi.
Qua bisogna educare i genitori, non solo i figli. I figli fanno una cazzata, bene, si tirano dentro i genitori e pure loro *pagano* questa cazzata... si sà mai che anche da adulti possano imparare la civiltà.
gabi.2437
28-06-2007, 10:55
Prendi fiato e poi spiegaci cosa ti diverte tanto ;)
Spiego io: a gente del genere la sospensione è un favore, son giorni di vacanza in più
Prendi fiato e poi spiegaci cosa ti diverte tanto ;)
cosa ce da spiegare ad un bullo che se ne frega della scuola se gli fai il ricatto del 3 ti ride in faccia...se lo sospendi è strafelice...
nomeutente
28-06-2007, 10:57
cosa ce da spiegare ad un bullo che se ne frega della scuola se gli fai il ricatto del 3 ti ride in faccia...se lo sospendi è strafelice...
Se però parti da questo presupposto anche fargli scrivere 100 volte "sono un deficiente" è inutile: non lo scrive e ti sputa pure addosso...
azz ci sono cascato anch'io nel tranello della frase mozza
pure io :fagiano:
Se però parti da questo presupposto anche fargli scrivere 100 volte "sono un deficiente" è inutile: non lo scrive e ti sputa pure addosso...
beh, forse cercare di fargli capire che lui è passibile di denigrazione quanto chiunque altro?
E' quello che dalle mie parti si chiama "pan per focaccia".
Mio figlio è tornato a casa un paio di volte lamentandosi che il prof. in classe aveva sbottato dicendo "mi sembra di parlare a una classe di deficienti".
Il mio commento alla cosa è stato "evidentemente vi siete comportati da deficienti". Fine della storia.
AntonioBO
28-06-2007, 11:24
no, ma dico: che razza di sistema educativo avresti in mente tu?
Se non l'avesse punito lui avrebbe continuato a tormentare l'altro ragazzo. Scommetto che alla SUA infanzia rovinata non hai pensato però.
Sono allibita
Io avrei fatto scrivere 1000 "Sono deficiente" ai genitori del bulletto che sono dei veri deficienti che vanno a denunciare l'insegnante anzichè educare il figlio. Se l'avessi fatto io alla stessa età del teppistello, il mio buon padre -pace alla sua anima - mi avrebbe fatto scrivere a casa 1000000 di volte sul quaderno "sono un cazzone"... Il problema è che i genitori di oggi non hanno le palle per fare i genitori...
cosa ce da spiegare ad un bullo che se ne frega della scuola se gli fai il ricatto del 3 ti ride in faccia...se lo sospendi è strafelice...
Se avessero sospeso me sarei stato molto, ma molto preoccupato per il mio didietro, avrei dovuto come minimo espatriare, perchè i miei non l'avrebbero di certo presa molto bene.....
E questo vorrei far capire anche a mio figlio, che ci sono regole e limiti che non si devono superare.
AlexXxin
28-06-2007, 11:30
Io sono a favore delle punizioni corporali (leggere), una bella bacchettata sulle mani, una zuccata contro la lavagna, un ceffone, una serie di "frontini", due strattonate alle guance, i bambini ricordano sempre che se facendo A hanno ricevuto un calcio nel sedere A non lo ripetono.
Se dai del gay o del panzone al tuo compagno, rimani in ginocchio sui ceci per 10 minuti.
Nel mio paese funzionava così, io ed altri spesso andavamo a casa con la pelle arrossata dagli schiaffi, ma i genitori erano (tutti) dalla parte della maestra/o, perchè il carattere lo formi da ragazzino. Siamo tutti e dico tutti persone oneste, che hanno rispetto per il prossimo, nessuno in galera, nessuno si droga, lavoro e famiglia.
gabi.2437
28-06-2007, 11:34
Io sono a favore delle punizioni corporali (leggere), una bella bacchettata sulle mani, una zuccata contro la lavagna, un ceffone, una serie di "frontini", due strattonate alle guance, i bambini ricordano sempre che se facendo A hanno ricevuto un calcio nel sedere A non lo ripetono.
Se dai del gay o del panzone al tuo compagno, rimani in ginocchio sui ceci per 10 minuti.
Nel mio paese funzionava così, io ed altri spesso andavamo a casa con la pelle arrossata dagli schiaffi, ma i genitori erano (tutti) dalla parte della maestra/o, perchè il carattere lo formi da ragazzino. Siamo tutti e dico tutti persone oneste, che hanno rispetto per il prossimo, nessuno in galera, nessuno si droga, lavoro e famiglia.
no, se fai così scateni una rissa e gli alunni della banda del bullo saltano addosso all'insegnante e lo pestano, alle medie ci riescono benissimo.
Io però vorrei farvi notare una cosa
Tutti si lamentano dei genitori di oggi
E tutti elogiano i metodi di un tempo
Facendo 2+2 i metodi di un tempo han tirato fuori i genitori di oggi
Non è che qualcosa non quadra?
AlexXxin
28-06-2007, 11:38
Scusa ma se mangiare il salame fa venire sete e per far passare la sete si beve, non siglifica che il salame fa passare la sete.
johannes
28-06-2007, 11:38
Sono d'accordo.
Quando ero alle medie e i prof davano punizioni (scrivere 100 volte "non lo faccio più" o amenità del genere) mio padre (che è stato maestro e non si è mai sognato di mettere in discussione le motivazioni di una punizione) si accordava con l'insegnante per darmi una pena alternativa come ad es. esercizi di matematica, perché era dell'idea che "scrivere 100 volte qualcosa non è istruttivo, risolvere un problema lo è".
I genitori del ragazzo avrebbero potuto fare qualcosa di simile (dimostrando di essere davvero partecipi e interessati all'educazione del figlio) ma visto che hanno optato per la denuncia, è un bene che sia finita con l'assoluzione dell'insegnante perché la punizione ci stava tutta (anche se non era quella migliore).
tuo papà è un mito e io sono per questa linea.
condivido tutto ciò che hai scritto anche se all'insegnante un discorsetto, un qualcosina farei.
gabi.2437
28-06-2007, 11:39
Si ma perchè i genitori di oggi sono così? (che poi son sicuro che anche ieri c'eran genitori come quelli di oggi ma vabbè :rolleyes: )
Ominobianco
28-06-2007, 11:48
Quando capita che un ragazzo muoia suicida,a causa di insulti omofobi subiti a scuola,allora tutti corrono a fasciarsi la testa e a domandarsi quale sia stato l'errore e di chi sia la colpa a non aver provveduto per tempo a fermare certi insulti.
Quando però capita un'insegnante come quella di Palermo che prova a raddrizzare l'alunno bullo e omofobo facendogli scrivere "sono un deficiente" come punizione,questa si becca una denuncia e pure della cogliona dai genitori.
Una scuola che abdica alla sua funzione educativa diventa una scuola inutile perchè perde la sua caratteristtica fondamentale.
Alla fine viene quasi da pensare che è quasi meglio chiuderla come provocatoriamente scrive in un suo articolo Massimo Gramellini:
Il bullo e l'aguzzina
di Massimo Gramellini
Va bene mandare i professori in galera, ma non si farebbe prima a chiudere le scuole? Luoghi antiquati in cui sopravvivono esemplari come l’insegnante siciliana che ha costretto un allievo a scrivere sul quaderno per cento volte «Io sono un deficiente». Fortuna che c’è un giudice, a Palermo, e ha chiesto due mesi di carcere per l’aguzzina. Sì, chiudiamole, queste camere di tortura dove si proibisce a un povero fanciullo di dare simpaticamente del «finocchio» a un compagno, ribadendo il concetto con dovizia di particolari e di immagini. Quel talento aveva le carte in regola per sfondare in televisione e un domani in Parlamento, se solo la sadica istitutrice non fosse intervenuta a ingabbiarne la creatività dentro un castigo umiliante. E nel caso in cui il «finocchio» si fosse poi fatto del male, come in un’altra scuola qualche tempo fa? Che domande: sarebbe stato giusto accusare la prof di non aver saputo prevenire la tragedia. Scuole con professoresse simili non si possono tenere aperte un giorno di più. Di bizzarria in bizzarria, sono arrivate a costringere un giovanotto vivace e appena un po’ razzista ad autoinsultarsi per iscritto. Vogliono il ripristino delle punizioni corporali? Bene hanno fatto i genitori della vittima a risponderle per le rime. «Nostro figlio sarà un deficiente ma lei è una c...» E benissimo ha fatto il pubblico ministero che ha incriminato l’insegnante a non ritenere punibile la parolaccia di mamma e papà, considerandone l’alto valore educativo. Datemi retta: è meglio chiuderle, queste scuole. Soprattutto perché quel ragazzino fa la seconda media e ha scritto per cento volte «Io sono un deficente» senza la i.
Fortunatamente però questa storia ha avuto un lieto fine.
Per fortuna che la magistratura alla fine mette sempre una pezza e da ancora dignità a questo paese.
Infatti il tribunale di Palermo ha dichiarato che:
"Far scrivere cento volte all'alunno ''sono un deficiente'' non è una punizione umiliante, anzi: è un mezzo pedagogico del tutto lecito".
Aggiunge inoltre che il comportamento del ragazzo omofobo è stato "lesivo della sensibilità del compagno di classe" e che quindi andava giustamente punito "per evitare che la convinzione di agire impunemente lo portasse ad una progressiva assunzione di comportamenti antisociali".
Speriamo che la prossima volta i genitori omofobi ed iperprotettivi di turno ci pensino 2 volte prima di denunciare un'insengante che si limita a fare il suo dovere.
Se avessero sospeso me sarei stato molto, ma molto preoccupato per il mio didietro, avrei dovuto come minimo espatriare, perchè i miei non l'avrebbero di certo presa molto bene.....
E questo vorrei far capire anche a mio figlio, che ci sono regole e limiti che non si devono superare.
ovvio ma nn vale per molti studenti di oggi.
johannes
28-06-2007, 11:49
i genitori di oggi sono così perchè vogliono fare ai figli l'agiatezza che loro non hanno avuto. ottimo direi, ma c'è un errore, pur nell'agiatezza le cose devono venire conquistate con la fatica e lo studio, altrimenti avremo scarsi professionisti e scarsi uomini.
Se però parti da questo presupposto anche fargli scrivere 100 volte "sono un deficiente" è inutile: non lo scrive e ti sputa pure addosso...
si pero è una palla e cmq impari a scrivere deficiente..
poi vabbe nn si sa se l'abbia fatto o meno.
LucaTortuga
28-06-2007, 11:52
Riporto un brano dell'articolo di F. Merlo uscito oggi su Repubblica, che condivido in pieno:
"Dunque, secondo il giudice, e anche secondo noi, il giovanissimo bullo che, nelle mille varianti del dialetto palermitano ha dato del frocio al suo compagno e gli ha impedito di entrare nel bagno dei maschi, andava proprio punito ed è stato un atto educativo per tutta la classe oltre che per lui, un addestramento alla responsabilità, l'averlo costretto a riflettere sulle sue deficienze etico-caratteriali, scrivendo cento volte "sono un deficiente".
E tuttavia almeno quel bullo ha le attenuanti dell'età immatura.
Non hanno invece attenuanti, nella loro fosca responsabiità, gli adulti: i genitori, innanzitutto, che si compiacciono del figlio "malandrino", e non capiscono che la scuola è un'opportunità formativa di gran lunga superiore a quella offerta dalla famiglia e dalla strada. Sono loro che, dinanzi alla punizione del figlio, reagiscono da superbulli fabbricatori di bulli. E invece dovrebbero arretrare, cedere il passo, consegnare il figlio all'insegnante.
Un tempo era riconosciuto il diritto alla punizione dello scolaro, si aveva fiducia nella qualità dell'insegnante, e anche gli aristocratici mandavano i figli a scuola con la convinzione di trovarvi un assemblaggio di strumenti, uomini e opportunità educative e formative che in casa, nonostante l'agio, non c'erano.
E la punizione di copiare cento volte una frase educativa sul quaderno scolastico si chiama "penso" ed è un'antica, cardinale istituzione della scuola, fatta non solo di bullismo, di parole in libertà, di gite, di baby parking, ma anche di compiti a casa, di interrogazioni, di rimproveri e di "penso". Ricordo di aver scritto per cento volte su un quaderno nero "non dirò mai più "piccolo babbeo" al mio compagno Gulizia". E ricordo anche che mio padre, convocato a scuola, si mise a dare fin troppo ragione all'insegnante, accusandomi più di quanto non avesse fatto il professore, il quale, a un certo punto, fu costretto a difendere me, il deficiente: "Non esageriamo, il ragazzo vale".
Qui, al contrario, in un processo che non si doveva proprio celebrare con quell'imputata, si volevano far passare per categorie nobili, forti e civili la schiuma della sozzura e i preconcetti sul sesso.
E' purtroppo vero che la responsabilità non è solo del padre che, comunque, andrebbe punito da un Tribunale di Stato. C'è anche la responsabilità di altri adulti, parlamentari, uomini politici, altri professori, altri giudici e anche uomini di chiesa. Non solo il padre dunque, ma tutti quelli che nella diversità sessuale vedono crimini, depravazione, abnormità e mostruosità naturali, vizi dell'anima e magari anche l'assenza di Dio. Tanti in Italia dovrebbero scrivere, cento o mille volte, sul quaderno nero "sono un deficiente". E la parola giusta è proprio deficiente, che viene da deficio, indica un deficit, un buco di bilancio, un vuoto di testa, un conto in rosso, una vacanza di educazione sessuale e dunque di intelligenza della complessità della sessualità.
Ecco perchè questa sentenza è un'assoluzione con l'encomio per aver commesso un fatto che non solo non è un delitto, ma è il suo contrario: è una buona azione, una di quelle rare e sorprendenti in questo parcheggio sfasciato che è la scuola italiana. Nelle sue otto pagine dattiloscritte il giudice di Palermo scrive anche che l'ordinamento italiano non prevede adeguate punizioni per quel bullismo che offende la sfera sessuale. Più propriamente, la scuola italiana di oggi non è attrezzata a liberare i figli dal familismo, dal mammismo, dai padri malandrini che esclamano offesi: "a mme figghiu!". Perciò forse la sentenza si può riassumere così: lasciate che la scuola difenda i figli dai loro genitori."
AntonioBO
28-06-2007, 11:52
Si ma perchè i genitori di oggi sono così? (che poi son sicuro che anche ieri c'eran genitori come quelli di oggi ma vabbè :rolleyes: )
Provo a dare una risposta:si è passati da una generazione oggettivamente autoritaria -spesso inutilmente autoritaria e non autorevole- ad una generazione che di riflusso si è comportata in maniera opposta complice un'errata interpretazione del '68 che insieme a molti vantaggi ha prodotto anche alcune lacune non colmate. I genitori devono essere genitori e non amici dei figli. Il genitore che dice "io sono un amico per mio figlio" è uno stronzo perchè il padre e la madre sono figure uniche nella vita di un individuo.
Bene bene... la sentenza non solo assolve la prof. dal "delitto", ma ne sottolinea invece il valore educativo del gesto... Un giudizio pieno di nuon senso, insomma ;)
Spero che i genitori del bullo ci riflettano sopra (ma ne dubito!)...
johannes
28-06-2007, 12:03
purtroppo questo gesto non è educativo. l'insegnante ha sbagliato. doveva scegliere un altro castigo. mi auguro che l'insegnante non se ne torni a scuola senza sanzioni.
AntonioBO
28-06-2007, 12:06
purtroppo questo gesto non è educativo. l'insegnante ha sbagliato. doveva scegliere un altro castigo. mi auguro che l'insegnante non se ne torni a scuola senza sanzioni.
:eek:
tecnologico
28-06-2007, 12:09
Un esempio di offesa con "cattolico"?
sei ignorante e ottuso come un cattolico
tecnologico
28-06-2007, 12:11
io fossi il genitore dell alunno insultato chiederei ai genitori del bulletto 50.000 euro di danni, poi vedi come fioccano le cinghiate al figlio..
il portafoglio bisogna attaccare se si vogliono avere effetti
dave4mame
28-06-2007, 12:32
si pero è una palla e cmq impari a scrivere deficiente..
cosa che molti, anche tra i presenti, ancora non hanno fatto...
LucaTortuga
28-06-2007, 12:33
purtroppo questo gesto non è educativo. l'insegnante ha sbagliato. doveva scegliere un altro castigo. mi auguro che l'insegnante non se ne torni a scuola senza sanzioni.
Per esempio quale (tenuto conto dell'ignoranza del soggetto da castigare e della primaria necessità di umiliarlo di fronte ai compagni per fargli "abbassare la cresta")?
Magari farlo girare per una settimana con un cartello sulla schiena: "Sono un coglione, prendetemi a calci"?
E per quale motivo dovrebbe essere sanzionata l'insegnante?
roverello
28-06-2007, 12:40
purtroppo questo gesto non è educativo. l'insegnante ha sbagliato. doveva scegliere un altro castigo. mi auguro che l'insegnante non se ne torni a scuola senza sanzioni.
Io mi auguro invece che vengano sanzionati i genitori del deficiente, che lo hanno spalleggiato invece di fare quello che avrebbero dovuto, e da lungo tempo: educare il figlio.
johannes
28-06-2007, 12:43
Per esempio quale (tenuto conto dell'ignoranza del soggetto da castigare e della primaria necessità di umiliarlo di fronte ai compagni per fargli "abbassare la cresta")?
Magari farlo girare per una settimana con un cartello sulla schiena: "Sono un coglione, prendetemi a calci"?
E per quale motivo dovrebbe essere sanzionata l'insegnante?
per esempio un castigo che avrebbe costretto il ragazzino a fare qualcosa per la persona che aveva offeso.
andrebbe sanzionata perchè avrebbe dato del minorato mentale a un ragazzino.
johannes
28-06-2007, 12:44
Io mi auguro invece che vengano sanzionati i genitori del deficiente, che lo hanno spalleggiato invece di fare quello che avrebbero dovuto, e da lungo tempo: educare il figlio.
sanzionati come?
gabi.2437
28-06-2007, 12:46
per esempio un castigo che avrebbe costretto il ragazzino a fare qualcosa per la persona che aveva offeso.
andrebbe sanzionata perchè avrebbe dato del minorato mentale a un ragazzino.
Insomma, per una volta che fa qualcosa di buono bisogna sanzionarla...:rolleyes: :rolleyes:
johannes
28-06-2007, 12:50
Insomma, per una volta che fa qualcosa di buono bisogna sanzionarla...:rolleyes: :rolleyes:
il concetto di buono è soggettivo, io non farei mai una cosa simile.
LucaTortuga
28-06-2007, 12:57
per esempio un castigo che avrebbe costretto il ragazzino a fare qualcosa per la persona che aveva offeso.
andrebbe sanzionata perchè avrebbe dato del minorato mentale a un ragazzino.
A parte il fatto che, se mai, lo ha costretto a darsi del "deficiente" da solo.
E quel ragazzino è indubbiamente un "deficiente" dal punto di vista dell'educazione.
Comunque, anche "ignorante" o "maleducato" potevano andar bene..
mi auguro che l'insegnante non se ne torni a scuola senza sanzioni.
io invece mi auguro che torni a scuola quanto prima e che gli altri insegnanti la prendano ad esempio :)
johannes
28-06-2007, 13:00
io invece mi auguro che torni a scuola quanto prima e che gli altri insegnanti la prendano ad esempio :)
io no di certo, ho altri metodi...;)
io no di certo, ho altri metodi...;)tu ne hai altri e son felice per i tuoi alunni, a maggior ragione se sono efficaci :)
ma molti non ne hanno neanche uno.
per cui alla mancazza assoluta di un metodo educativo, ne preferisco uno imperfetto ma tutto sommato efficace ;)
mi spiegate quale sarebbe il risultato di questa punizione?
escludendo la seccatura di dover scrivere (indipendentemente dalla frase), cosa rimane?
che ad una offesa è giusto rispondere con un'altra offesa?
che se una persona è indubbiamente deficiente è giusto chiamarla cosi? xche allora non vale lo stesso se uno è indubbiamente gay?
il rispetto si insegna con il rispetto
ho letto anche di necessità di umiliare il ragazzo... :rolleyes:
LucaTortuga
28-06-2007, 13:21
mi spiegate quale sarebbe il risultato di questa punizione?
escludendo la seccatura di dover scrivere (indipendentemente dalla frase), cosa rimane?
che ad una offesa è giusto rispondere con un'altra offesa?
che se una persona è indubbiamente deficiente è giusto chiamarla cosi? xche allora non vale lo stesso se uno è indubbiamente gay?
il rispetto si insegna con il rispetto
ho letto anche di necessità di umiliare il ragazzo... :rolleyes:
Non se devi combattere contro l'educazione medioevale che certi soggetti ricevono dai genitori.
Se uno è gay, puoi tranquillamente chiamarlo gay, basta tu non lo faccia con l'intenzione di offendere.
Il punto è proprio far capire che "gay" non è un'offesa.
E suppongo che l'insegnante abbia parlato di questo al "deficiente" prima di comminargli la punizione.
Oppure, secondo, te, omosessualità e omofobia meritano lo stesso rispetto?
dave4mame
28-06-2007, 13:56
per esempio un castigo che avrebbe costretto il ragazzino a fare qualcosa per la persona che aveva offeso.
andrebbe sanzionata perchè avrebbe dato del minorato mentale a un ragazzino.
di rendo partecipe del fatto che deficiente, in italiano, non significa "minorato mentale" ma indica "colui il quale difetta di qualcosa".
definizione che calza a pennello al nostro eroe, al quale palesemente difetta il rispetto verso il suo compagno.
magari sarebbe stato più consono fargli scrivere "Per nessun motivo devo in alcun modo mancare di rispetto ai miei compagni o impedire loro il libero accesso al locale bagni".
io no di certo, ho altri metodi...
no, tu hai altri studenti; ed è una cosa ben diversa; e non te lo dico da docente (lascio a mia moglie l'ambito ruolo) quanto da ex studente in una scuola "difficile".
mia moglie lavora in una scuola in cui le basta un'occhiataccia a riportare la quiete; se desse una nota il malcapitato tornerebbe accompagnato da 3 genitori e 5 nonni mortificati (e tutti con le mani rosse dalle sberle elargite)
in altri contesti l'unica arma che rimane al docente è quello di smontare sistematicamente la boria del teppista.
prima che, finito di soperchiare i compagni, cominci a farlo con lui.
SuperMario=ITA=
28-06-2007, 14:00
mi spiegate quale sarebbe il risultato di questa punizione?
ho letto anche di necessità di umiliare il ragazzo... :rolleyes:
ti sei risposto da solo...il bulletto tanto sicuro di sè, che nn ha limiti, che fa quel che vuole, picchia i compagni, lo fa, al 99%, per farsi vedere dagli altri. Una bella umiliata generale e quello si raddrizza. Poi il fatto che i genitori siano sempre dalla parte del ragazzo mi meraviglia, visto che loro per primi dovrebbero sapere cosa sia giusto per il proprio figlio, e quando me ne tornavo a casa dalle elementari/medie con una nota, altro che grasse risate in famiglia...scappare e pararsi il culo...e così facendo nn ho mai preso mai 2note per lo stesso motivo (tra le poche che ho preso)...bacchetta, orecchie d'asino e scrivere milioni di volte "sono un deficIente". Tutto frutto del buonismo italiano: dal bulletto che si deve dirgli solo "non farlo più, è sbagliato" con questo che ti ride in faccia, all'omicida che ha ucciso una persona e nn si fa neanche 10 anni dentro. Quando mi laureo, spero di trasferirmi all'estero perchè l'Italia va a rotoli...
Senza Fili
28-06-2007, 14:02
era unA insegnante sulla soglia della pensione con una carriera intatta.
il bulletto prendeva a colpi di gay un compagno e la maestra gli ha fatto scrivere 100 volte "sono un deficiente".
non vedo per quale motivo avrebbero dovuto sospenderla. ha fatto il suo lavoro con decisione, e andrebbe premiata. considerato inoltre il livello culturale del quartiere in cui insegna.
Quoto.
roverello
28-06-2007, 16:06
sanzionati come?
Premesso che deficiente non vuole dirte minorato mentale, anche se nel caso era meglio fare scrivere una frase del genere "sono un prepotente e me ne vergogno" con l'aggiunta di ignorante se con pagella insufficiente, purtroppo i genitori non sono sanzionabili. A meno che non siano già stati sanzionati, per esempio con il pagamento delle spese legali e processuali.
Così imparerebbero a fare perdere tempo alla magistratura per coprire invece che educare il loro pargolo deficiente, appunto.
johannes
28-06-2007, 16:52
di rendo partecipe del fatto che deficiente, in italiano, non significa "minorato mentale" ma indica "colui il quale difetta di qualcosa".
definizione che calza a pennello al nostro eroe, al quale palesemente difetta il rispetto verso il suo compagno.
magari sarebbe stato più consono fargli scrivere "Per nessun motivo devo in alcun modo mancare di rispetto ai miei compagni o impedire loro il libero accesso al locale bagni".
no, tu hai altri studenti; ed è una cosa ben diversa; e non te lo dico da docente (lascio a mia moglie l'ambito ruolo) quanto da ex studente in una scuola "difficile".
mia moglie lavora in una scuola in cui le basta un'occhiataccia a riportare la quiete; se desse una nota il malcapitato tornerebbe accompagnato da 3 genitori e 5 nonni mortificati (e tutti con le mani rosse dalle sberle elargite)
in altri contesti l'unica arma che rimane al docente è quello di smontare sistematicamente la boria del teppista.
prima che, finito di soperchiare i compagni, cominci a farlo con lui.
ripeto: avrei optato per un altro castigo. questo non ha nessunissima utilità.
bah, a me sembra che ormai si è arrivati al punto tale che qualsiasi cosa possa traumatizzare i pargoletti.
Magari l'insegnante poteva scegliere un'altra punizione però dai, non penso proprio che sto bulletto avrà bisogno di andare da uno psicologo per riprendersi.
Se si pensa che sti ragazzi sono veramente così mentalmente fragili allora si dovrebbero rinchiudere in una stanza fino all'età adulta...
E poi mi sembra di aver letto che l'insegnante quando aveva dato la punizione avesse spiegato a lui e al resto della classe il senso di ciò che stava facendo.
Forse è proprio vero che si stava meglio quando si stava peggio...:rolleyes:
johannes
28-06-2007, 17:15
no, no, meglio oggi rispetto a ieri.
P.S mi piace la tua firma.:D
però dai una condanna ci stava...:O :O
TOWERTORRE
28-06-2007, 17:33
però dai una condanna ci stava...:O :O
si al padre che ha sporto denuncia per querela palesemente infondata
no, no, meglio oggi rispetto a ieri.
P.S mi piace la tua firma.:D
ma non so, ieri il tempo era così così ora c'è un bel sole :D
Ominobianco
28-06-2007, 17:52
si al padre che ha sporto denuncia per querela palesemente infondata
In Italia ci vorrebbe un sistema di prefiltraggio delle denunce come c'è in Francia.
Se la denuncia è palesemente infondata la cestinano così non si fa sprecare tempo e denaro ai tribunali e alle persone che devono sostenere il processo.
In Italia ci vorrebbe un sistema di prefiltraggio delle denunce come c'è in Francia.
Se la denuncia è palesemente infondata la cestinano così non si fa sprecare tempo e denaro ai tribunali e alle persone che devono sostenere il processo.
*
johannes
28-06-2007, 18:03
la denuncia non è infondata. il fatto c'è stato.
Ominobianco
28-06-2007, 18:16
la denuncia non è infondata. il fatto c'è stato.
Infatti l'infondatezza non si determina sulla base del fatto che ci sia stata o meno ma da un punto di vista legislativo.
Se è palese che l'accusa non sussiste giuridicamente allora la si cestina subito senza farci un processo sopra come fanno in Francia.
johannes
28-06-2007, 18:22
Infatti l'infondatezza non si determina sulla base del fatto che ci sia stata o meno ma da un punto di vista legislativo.
Se è palese che l'accusa non sussiste giuridicamente allora la si cestina subito senza farci un processo sopra come fanno in Francia.
ma nel caso specifico?
nel caso specifico, quel bullo sarà marchiato a vita da tutti i colleghi dell'insegnante e dovrà presto abbandonare gli studi.... :read:
Ominobianco
28-06-2007, 18:25
ma nel caso specifico?
Se ci fosse stata una struttura adibita apposita a fare questa verifica come c'è in Francia avrebbe potuto subito cestinarla.
Per altro era uno delle poche cose su cui anche i politici di entrambe le coalizioni era d'accordo persino Buttiglione ha detto che non andava condannata.
johannes
28-06-2007, 18:35
Se ci fosse stata una struttura adibita apposita a fare questa verifica come c'è in Francia avrebbe potuto subito cestinarla.
Per altro era uno delle poche cose su cui anche i politici di entrambe le coalizioni era d'accordo persino Buttiglione ha detto che non andava condannata.
ho capito. ti ringrazio molto.
Giusnico
28-06-2007, 18:42
Naturalmente si è partiti dal fatto che gay, ai giorni nostri, è un insulto. In futuro non lo sarà più. La parola gay sarà sostituita da "diversamente attratto" :D , oppure sarà persino indice di appartenenza ad una élite. A parte lo scherzo, sono contento che la maestra sia stata assolta. Per tutto questo anno scolastico gli insegnanti sono stati presi di mira in tutti i modi possibili e immaginabili, mostrando di essere una categoria "debole", che non ha modo di difendersi da prepotenze e soprusi. I primi a mancare di rispetto agli insegnanti sono quelli del Ministero della Pubblica Ignoranza, che col tempo li hanno spogliati di ogni autorità e di ogni dignità a livello economico (stipendi da fame).
Per altro era uno delle poche cose su cui anche i politici di entrambe le coalizioni era d'accordo persino Buttiglione ha detto che non andava condannata.
e sticazzi! in casi come questo non vedo l'utilità di conoscere l'opinione dei politici...
cmq legalmente è permesso offendere se lo scopo è educare? il comportamento del ragazzo e quello dell'insegnante non andavano giudicati con procedimenti separati?
Ominobianco
28-06-2007, 19:05
e sticazzi! in casi come questo non vedo l'utilità di conoscere l'opinione dei politici...
cmq legalmente è permesso offendere se lo scopo è educare? il comportamento del ragazzo e quello dell'insegnante non andavano giudicati con procedimenti separati?
No perchè non si parla di una persona che da del deficiente ad un altra.
Qui si parla di un insegnante a cui l'ordinamento riconosce un margine di mezzi di mezzi di correzione nei confronti degli alunni non diligenti.
Sanzionare un insengante per così poco sostanzialmente eliminerebbe un qualsiasi margine di azione per l'insegnante,per altro lo delegittimirebbe e al contempo legittimerebbe l'operato dell'alunno non diligente.
Inoltre la maestra aveva spiagato discutendo con l'alunno e i suoi compagni, che 'deficiente' vuol dire 'privo di' e che lui era stato privo di sensibilità nei confronti di un compagno.
No perchè non si parla di una persona che da del deficiente ad un altra.
a me sembra propio di si
Qui si parla di un insegnante a cui l'ordinamento riconosce un margine di mezzi di mezzi di correzione nei confronti degli alunni non diligenti.
Sanzionare un insegnante per così poco sostanzialmente eliminerebbe un qualsiasi margine di azione per l'insegnante,per altro lo delegittimerebbe e al contempo legittimerebbe l'operato dell'alunno non diligente.
capisco benissimo le motivazioni, mi chiedevo se le legalmente è permesso
Inoltre la maestra aveva spiegato discutendo con l'alunno e i suoi compagni, che 'deficiente' vuol dire 'privo di' e che lui era stato privo di sensibilità nei confronti di un compagno.
la maestra che giustifica una offesa perchè indubbiamente vera
e se da domani il ragazzo cominciasse a definire altri studenti "deficienti" (indubbiamente privi di qualcosa)?
era cosi difficile fargli scrivere
non devo offendere, non sono educato, devo rispettare i miei compagni...
Demin Black Off
28-06-2007, 19:38
maz e' panell fan e figl bel, panell senza mazz fan e figl pazz
:mc:
Ominobianco
28-06-2007, 19:43
a me sembra propio di si
No perchè è un insengnante che punisce un alunno,non un cittadino che insulta unaltro cittadino per strada.
la maestra che giustifica una offesa perchè indubbiamente vera
e se da domani il ragazzo cominciasse a definire altri studenti "deficienti" (indubbiamente privi di qualcosa)?
Le parole dipendono da come le utilizzi e dal senso che vuoi dargli.
Ad esempio se io ho un amico gay dichiarato e presentandolo dico ''è gay'' non lo sto offendendo ma se incontrado per strada a un gay dico ''d'un gay che non sei altro'' allora è chiara l'intenzione di offendere.
era cosi difficile fargli scrivere
non devo offendere, non sono educato, devo rispettare i miei compagni...
Poteva ma non serve per questo sanzionarla,deve essere rispettato un margine di intervento per un'insegnante.
Nonfa bene questo eccessivo protezionismo e buonismo sfrenato verso gli alunni anzi sta portando ai casi noti dei giorni nostri dove i professori vengono pestati da alunni e genitori.
dave4mame
28-06-2007, 20:12
per fornire un quadro più definito dell'evento, aggiungiamo che il padre del ragazzo ha "ritornato" il quaderno con l'appunto "e lei è una cogliona" (riferito alla docente) e che unitamente alla querela ha chiesto 25.000 euro di risarcimento danni....
io spero che almeno questo integerrimo padre di famiglia debba pagarsi le spese processuali.
Pεrveяsivo
28-06-2007, 20:26
il concetto di buono è soggettivo, io non farei mai una cosa simile.
Campo minato....Tutto quello che è soggettivo può dare adito a qualsiasi tipo di interpretazione. Di fatto, una frase del genere, può autorizzare qualsiasi tipo di azione.
Giusto per pignoleria l'insegnante avrebbe potuto far scrivere "sono stato un deficiente" al posto di "sono un deficiente". Detto questo per me è stata anche troppo comprensiva. E, prevedendo una tua risposta, ti dico che: meno male che non faccio l'insegnante.
Le parole dipendono da come le utilizzi e dal senso che vuoi dargli.
Ad esempio se io ho un amico gay dichiarato e presentandolo dico ''è gay'' non lo sto offendendo ma se incontrado per strada a un gay dico ''d'un gay che non sei altro'' allora è chiara l'intenzione di offendere.
vorrei capire per quale motivo la maestra ha diritto ad usare una espressione nel senso negativo (infatti voleva colpire il bullo), mentre uno studente non può farlo
che esempio da? adesso gli altri compagni possono chiamare deficiente il ragazzo?
Pεrveяsivo
28-06-2007, 20:37
vorrei capire per quale motivo la maestra ha diritto ad usare una espressione nel senso negativo (infatti voleva colpire il bullo), mentre uno studente non può farlo
che esempio da? adesso gli altri compagni possono chiamare deficiente il ragazzo?
1) Per punizione?
2) E perchè mai? Per rischiare di avere la stessa punizione?
Ominobianco
28-06-2007, 21:09
vorrei capire per quale motivo la maestra ha diritto ad usare una espressione nel senso negativo (infatti voleva colpire il bullo), mentre uno studente non può farlo
che esempio da? adesso gli altri compagni possono chiamare deficiente il ragazzo?
Non usa il termine negativo nel senso di insulto e umiliazione infatti gli speiga il senso in cui intepretare quella parola discutendolo in classe ma come punizione per il comportamento tenuto e perchè riflettesse su quel comportamento sbagliato privo di sensibilità verso i compagni.
Il tribunale ha spiegato che è stato giusto punirlo "per evitare che la convinzione di agire impunemente lo portasse ad una progressiva assunzione di comportamenti antisociali".
zerothehero
28-06-2007, 21:28
Sinceramente sono up combattuto ; partendo dal presupposto che hanno fatto bene ad assolvere l'insegnante , xrò sono sempre stato uno contrario agli insulti , specialmente ad un ragazzino ; allo stesso tempo sono conscio xrò del fatto che ci sono certi ragazzini (con famiglie pessime alle spalle,tipo questa) che nn ti lasciano altra via d'uscita che questa !
Ora , secondo me Zero ha ragione quando dice che ci sono altri tipi di punizione che potrebbero essere introdotti ed utilizzati , ma in mancanza di meglio posso dire che anche quando andavo alle elementari io (nn certo nel giurassico:ciapet:) c'era una maestra che ci chiamava "ciucci" dalla mattina alla sera , e che certe volte , ti alzava da terra per quanto ti tirava le orecchie ! nn certo un esempio da seguire , xrò con lei in classe regnava (oltre al terrore:D) la disciplina !
La facoltà di sospendere un alunno e di fargli fare dei "lavori" nell'istituto scolastico c'è già. :D
zerothehero
28-06-2007, 21:32
Io mi auguro invece che vengano sanzionati i genitori del deficiente, che lo hanno spalleggiato invece di fare quello che avrebbero dovuto, e da lungo tempo: educare il figlio.
Francamente a me il padre pare "senza speranza".
Non usa il termine negativo nel senso di insulto e umiliazione infatti gli speiga il senso in cui intepretare quella parola discutendolo in classe ma come punizione per il comportamento tenuto e perchè riflettesse su quel comportamento sbagliato privo di sensibilità verso i compagni.
la scelta della parola dimostra chiaramente l'intenzione di offedere, poi si può giustificare come in questo caso, allora dovrebbe essere permesso agli studenti di fare la stessa cosa, offendere, ma giustificando le propie parole
perchè riflettesse su quel comportamento sbagliato privo di sensibilità verso i compagni
Sono un deficiente.
non mi sembra una frase molto educativa...
Ominobianco
28-06-2007, 21:36
la scelta della parola dimostra chiaramente l'intenzione di offedere, poi si può giustificare come in questo caso, allora dovrebbe essere permesso agli studenti di fare la stessa cosa, offendere, ma giustificando le propie parole
perchè riflettesse su quel comportamento sbagliato privo di sensibilità verso i compagni
Sono un deficiente.
non mi sembra una frase molto educativa...
Ti ripeto che le parole se vengono usate senza il senso di offendere non sono offese dipende il modo in cui le usi dal significato che dai.
Lei ha speigato all'alunno il senso di quella parola.
L'ha fatto riflette sul comportamente e l'ha punito perchè non lo ripetesse.
Così sia lui che i compagni capiranno la prossima volta che non si discriminano i compagni.
Pucceddu
28-06-2007, 21:38
Non usa il termine negativo nel senso di insulto e umiliazione infatti gli speiga il senso in cui intepretare quella parola discutendolo in classe ma come punizione per il comportamento tenuto e perchè riflettesse su quel comportamento sbagliato privo di sensibilità verso i compagni.
Il tribunale ha spiegato che è stato giusto punirlo "per evitare che la convinzione di agire impunemente lo portasse ad una progressiva assunzione di comportamenti antisociali".
Ma piu' che altro, da quando un professore deve porsi il problema di mettersi al livello dello studente? :mbe:
Lo Zelota
28-06-2007, 22:23
La punizione, ammesso che sia lecito ad un educatore comminarne, non mi pare proporzionata all'atto di bullismo. Non mi pare che l'alunno discolo possa essere definito "omofobo", e non riconosco comunque all'insegnante il diritto di imporgli una mortificazione come quella giustamente denunciata dalla famiglia.
La sentenza del tribunale, come accade sempre in casi come questi, è puramente politica.
roverello
28-06-2007, 22:39
Francamente a me il padre pare "senza speranza".
Quoto 100%
roverello
28-06-2007, 22:44
la scelta della parola dimostra chiaramente l'intenzione di offedere, poi si può giustificare come in questo caso, allora dovrebbe essere permesso agli studenti di fare la stessa cosa, offendere, ma giustificando le propie parole
perchè riflettesse su quel comportamento sbagliato privo di sensibilità verso i compagni
Sono un deficiente.
non mi sembra una frase molto educativa...
Penso che tu stia facendo molta confusione. IL ruolo dell'insegnante è diverso da quello dello studente e diverso da quello del genitore (il grande assente).
L'unica offesa di cui c'è traccia scritta è ciò che ha scritto il padre sul quaderno, rivolto all'insegnante: "Lei è una cogliona"
Perchè deficiente ha un significato ben preciso (a saperlo scrivere).
A questo punto, appurato che il ragazzo non sa neppure scrivere sotto dettatura, visto che ha scritto deficente, propongo di fargli scrivere 1000 volte: sono un arrogante ignorante, oppure sono un deficiente (deficit di comportamento) ignorante (non sa scrivere).
Qualcosa da obiettare?
johannes
28-06-2007, 22:52
Campo minato....Tutto quello che è soggettivo può dare adito a qualsiasi tipo di interpretazione. Di fatto, una frase del genere, può autorizzare qualsiasi tipo di azione.
Giusto per pignoleria l'insegnante avrebbe potuto far scrivere "sono stato un deficiente" al posto di "sono un deficiente". Detto questo per me è stata anche troppo comprensiva. E, prevedendo una tua risposta, ti dico che: meno male che non faccio l'insegnante.
no, l'insegnante è una bellissima professione, mica tutti gli alunni sono così. e anche se fosse è una bella sfida.
Ominobianco
28-06-2007, 22:54
La punizione, ammesso che sia lecito ad un educatore comminarne, non mi pare proporzionata all'atto di bullismo. Non mi pare che l'alunno discolo possa essere definito "omofobo", e non riconosco comunque all'insegnante il diritto di imporgli una mortificazione come quella giustamente denunciata dalla famiglia.
La sentenza del tribunale, come accade sempre in casi come questi, è puramente politica.
Qui non c'entra prorpio nulla la politica.
Tant'è che questo è uno dei rari casi in cui maggioranza e opposizione sono stati d'accordo nel dire che l'insegnante non andava condannata.
Poi l'atteggiamento era chiaramente omofobico visto che l'alunno ha dato della femminuccia e del gay al compagno non lasciandolo entrare nel bagno dei maschi,quindi più omofobo di così non sò cosa ci possa essere.
Lo Zelota
28-06-2007, 23:07
Qui non c'entra prorpio nulla la politica.
Tant'è che questo è uno dei rari casi in cui maggioranza e opposizione sono stati d'accordo nel dire che l'insegnante non andava condannata.
Poi l'atteggiamento era chiaramente omofobico visto che l'alunno ha dato della femminuccia e del gay al compagno non lasciandolo entrare nel bagno dei maschi,quindi più omofobo di così non sò cosa ci possa essere.
Non si può dare dell'omofobo a cuor leggero a nessuno, tanto meno a un bambino. Che avrà fatto una bravata, ma al limite poteva essere punito con un provvedimento disciplinare dal direttore didattico. Non insultato da un'insegnante attraverso un castigo coercitivo.
L'accusa di omofobia è ormai usata come una clava contro chiunque si opponga a certe novità nell'organizzazione complessiva degli istituti sociali. Usatela a vostro piacimento, per quel che me ne frega. Ma non contro un bambino.
Ominobianco
28-06-2007, 23:19
Non si può dare dell'omofobo a cuor leggero a nessuno, tanto meno a un bambino. Che avrà fatto una bravata, ma al limite poteva essere punito con un provvedimento disciplinare dal direttore didattico. Non insultato da un'insegnante attraverso un castigo coercitivo.
L'accusa di omofobia è ormai usata come una clava contro chiunque si opponga a certe novità nell'organizzazione complessiva degli istituti sociali. Usatela a vostro piacimento, per quel che me ne frega. Ma non contro un bambino.
Ha avuto degli atteggiamenti omofobi ed è innegabile.
Andavano puniti per educare il bambino all'errore compiuto.
Questo è il compito di un qualsiasi insegnante.
Se non si fa questo i giovani alunni cresceranno diventando dei futuri omofobi senza le basilari regole di civile convivenza.
Pεrveяsivo
28-06-2007, 23:29
Non si può dare dell'omofobo a cuor leggero a nessuno, tanto meno a un bambino. Che avrà fatto una bravata, ma al limite poteva essere punito con un provvedimento disciplinare dal direttore didattico. Non insultato da un'insegnante attraverso un castigo coercitivo.
Così per curiosità, dimmi un castigo non coercitivo che gli si sarebbe potuto dare...
Seriamente, davvero pensate che un tale "bambino" (a me visto il comportamento tenuto risulta anche difficile chiamarlo così) che insulta un coetaneo con parole di cui conosce il significato (oltre che il contesto dispregiativo) possa rimanere "mentalmente traumatizzato" da una punizione del genere?
Lo Zelota
28-06-2007, 23:29
Ha avuto degli atteggiamenti omofobi ed è innegabile.
Andavano puniti per educare il bambino all'errore compiuto.
Questo è il compito di un qualsiasi insegnante.
Se non si fa questo i giovani alunni cresceranno diventando dei futuri omofobi senza le basilari regole di civile convivenza.
Ah, sei tra coloro che vedono omofobi ovunque... Vabbe'. Ma le logiche seguite dall'insegnante nella fattispecie sono da campo di rieducazione cubano, cinese o sovietico. Non hanno cittadinanza in un Paese civile. Il bambino va educato, non rieducato come se fosse un criminale. Insegnante e giudici sono riusciti nell'impresa di bollarlo col marchio dell'infamia.
Sarà che sono per una pedagogia non invasiva. Comminata con la persuasione e la cultura, non a dosi di insulti e becere punizioni.
Lo Zelota
28-06-2007, 23:31
Così per curiosità, dimmi un castigo non coercitivo che gli si sarebbe potuto dare...
Fargli capire con ferma gentilezza e con la forza della persuasione che aveva sbagliato. Inducendolo a scusarsi con la vittima di questo terribile delitto.
Pεrveяsivo
28-06-2007, 23:43
Fargli capire con ferma gentilezza e con la forza della persuasione che aveva sbagliato. Inducendolo a scusarsi con la vittima di questo terribile delitto.
Capisco il tuo punto di vista e lo rispetto. Da parte mia, questo sarebbe un metodo che può ottenere i suoi frutti solo se usato fin dall'inizio della crescita. Una volta che la personalità ha già preso un determinato indirizzamento questa modalità non solo risulterà inutile, ma anche deleteria perchè l'unica cosa che imparerà sarà che sbagliando il massimo della punizione che si ritroverà a subire sarà quella di un dito che gli sventola sotto il naso e di una voce che gli dirà: "Sei stato davvero cattivo cattivo...non devi farlo più perchè è una cosa brutta brutta..." Poi non lamentiamoci dei giovani d'oggi.....
Pεrveяsivo
28-06-2007, 23:48
...Comminata con la persuasione e la cultura, non a dosi di insulti e becere punizioni.
Non esiste persuasione migliore di farti conoscere cosa si prova nel ricevere lo stesso trattamento che si è riservato ad altri.....
Ominobianco
28-06-2007, 23:56
Ah, sei tra coloro che vedono omofobi ovunque... Vabbe'. Ma le logiche seguite dall'insegnante nella fattispecie sono da campo di rieducazione cubano, cinese o sovietico. Non hanno cittadinanza in un Paese civile. Il bambino va educato, non rieducato come se fosse un criminale. Insegnante e giudici sono riusciti nell'impresa di bollarlo col marchio dell'infamia.
Sarà che sono per una pedagogia non invasiva. Comminata con la persuasione e la cultura, non a dosi di insulti e becere punizioni.
Non vedo omofobi ovunque ma quel bambino ha avuto un atteggiamento innegabilmente omofobico.
Poi non esageriamo sempre...quali metodi sovietici o cinesi...nemmeno avesse fatto chissà cosa questa insegnante.
L'alunno ha sbagliato ed è stato punito,cosa che accadrà anche nella vita perchè se infrangi la legge vieni punito e la scuola deve essere maestra di vita e quindi nel suo piccolo iniziare a preparare ai meccanismi della vita.
Poi non l'ha nemmeno utilizzato come insulto perchè ha spiegato al bimbo e ai compagni che in quel caso utilizzava la parola come ''mancanza di'' cioè mancanza di sensibilità verso il compagno di classe.
Senza Fili
29-06-2007, 01:52
Fargli capire con ferma gentilezza e con la forza della persuasione che aveva sbagliato. Inducendolo a scusarsi con la vittima di questo terribile delitto.
Ah ah ah:rolleyes:
dave4mame
29-06-2007, 08:12
Ah, sei tra coloro che vedono omofobi ovunque... Vabbe'. Ma le logiche seguite dall'insegnante nella fattispecie sono da campo di rieducazione cubano, cinese o sovietico. Non hanno cittadinanza in un Paese civile. Il bambino va educato, non rieducato come se fosse un criminale. Insegnante e giudici sono riusciti nell'impresa di bollarlo col marchio dell'infamia.
Sarà che sono per una pedagogia non invasiva. Comminata con la persuasione e la cultura, non a dosi di insulti e becere punizioni.
si, bravo.
vallo a raccontare alla madre di quell'altro ragazzino, che a furia di farsi dare del frocio da questi bravi bambini si è buttato dal quarto piano.
LucaTortuga
29-06-2007, 10:54
Ah, sei tra coloro che vedono omofobi ovunque... Vabbe'. Ma le logiche seguite dall'insegnante nella fattispecie sono da campo di rieducazione cubano, cinese o sovietico. Non hanno cittadinanza in un Paese civile. Il bambino va educato, non rieducato come se fosse un criminale. Insegnante e giudici sono riusciti nell'impresa di bollarlo col marchio dell'infamia.
Sarà che sono per una pedagogia non invasiva. Comminata con la persuasione e la cultura, non a dosi di insulti e becere punizioni.
Riquoto, a proposito, il buon F. Merlo:
"E' purtroppo vero che la responsabilità non è solo del padre che, comunque, andrebbe punito da un Tribunale di Stato. C'è anche la responsabilità di altri adulti, parlamentari, uomini politici, altri professori, altri giudici e anche uomini di chiesa. Non solo il padre dunque, ma tutti quelli che nella diversità sessuale vedono crimini, depravazione, abnormità e mostruosità naturali, vizi dell'anima e magari anche l'assenza di Dio. Tanti in Italia dovrebbero scrivere, cento o mille volte, sul quaderno nero "sono un deficiente". E la parola giusta è proprio deficiente, che viene da deficio, indica un deficit, un buco di bilancio, un vuoto di testa, un conto in rosso, una vacanza di educazione sessuale e dunque di intelligenza della complessità della sessualità.
Ecco perchè questa sentenza è un'assoluzione con l'encomio per aver commesso un fatto che non solo non è un delitto, ma è il suo contrario: è una buona azione, una di quelle rare e sorprendenti in questo parcheggio sfasciato che è la scuola italiana. Nelle sue otto pagine dattiloscritte il giudice di Palermo scrive anche che l'ordinamento italiano non prevede adeguate punizioni per quel bullismo che offende la sfera sessuale. Più propriamente, la scuola italiana di oggi non è attrezzata a liberare i figli dal familismo, dal mammismo, dai padri malandrini che esclamano offesi: "a mme figghiu!". Perciò forse la sentenza si può riassumere così: lasciate che la scuola difenda i figli dai loro genitori."
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bullismo-4/impugnata-sentenza/impugnata-sentenza.html
L'insegnante aveva obbligato l'alunno a scrivere 100 volte "sono un deficiente"
Il ragazzo era stato punito perchè aveva dato del "gay" a un suo compagno di classe
"Un metodo da rivoluzione culturale cinese"
Il pm contro l'assoluzione della prof
Per l'accusa è stata violata la Convenzione di Ginevra che vale non solo per i detenuti
ma per "ogni essere umano sottoposto a potere o autorità"
PALERMO - "Far scrivere ad un alunno sono un deficiente è comunque un trattamento degradante, in contrasto con l'articolo 3 della Convenzione di Ginevra". Con questa motivazione il pm di Palermo Ambrogio Cartosio ha presentato appello contro la sentenza di assoluzione dell'insegnate processata per avere punito, obbligandolo a scrivere 100 volte sul quaderno "sono un deficiente", un alunno, che aveva dato del 'gay' a un compagno di classe.
"Il sistema adottato dalla docente per correggere lo studente - ha scritto il magistrato - è consistito nel costringerlo a insultarsi e rendere pubblica la propria autocritica: un metodo da rivoluzione culturale cinese del 1966".
La professoressa, che insegna in una scuola media, era stata imputata di abuso di mezzi di correzione e lesioni.
Il sostituto procuratore, nelle 37 pagine del ricorso, fa riferimento anche all'articolo 3 della Convenzione di Ginevra "che tra l'altro dice che nessuno può essere sottoposto a trattamenti degradanti".
"La Convenzione - scrive Cartosio - non si applica solo ai comportamenti sui detenuti dovendosi interpretare il termine 'nessuno' come riferito a qualunque essere umano sottoposto al potere o all'autorità di qualcuno".
(9 luglio 2007)
Andare in appello per questioni come questa è da paese di 3° mondo, e poi magari ci si lamenta se la giustizia è lenta.
Con questa motivazione il pm di Palermo Ambrogio Cartosio ha presentato appello contro la sentenza di assoluzionedesiderio di notorietà? :rolleyes:
Senza Fili
09-07-2007, 15:33
si, bravo.
vallo a raccontare alla madre di quell'altro ragazzino, che a furia di farsi dare del frocio da questi bravi bambini si è buttato dal quarto piano.
*
Senza Fili
09-07-2007, 15:33
desiderio di notorietà? :rolleyes:
Già :rolleyes:
Ziosilvio
09-07-2007, 15:45
le logiche seguite dall'insegnante nella fattispecie sono da campo di rieducazione cubano, cinese o sovietico. Non hanno cittadinanza in un Paese civile. Il bambino va educato, non rieducato come se fosse un criminale.
Per educare le persone, bisogna comunicare con loro in un linguaggio che loro possano capire.
Tu hai mai visto un bullo capire le parole?
Andare in appello per questioni come questa è da paese di 3° mondo, e poi magari ci si lamenta se la giustizia è lenta.
Quoto :incazzed:
desiderio di notorietà? :rolleyes:
Senz'altro; e voglia di sprecare i soldi dei contribuenti :incazzed:
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bullismo-4/impugnata-sentenza/impugnata-sentenza.html
L'insegnante aveva obbligato l'alunno a scrivere 100 volte "sono un deficiente"
Il ragazzo era stato punito perchè aveva dato del "gay" a un suo compagno di classe
"Un metodo da rivoluzione culturale cinese"
Il pm contro l'assoluzione della prof
Per l'accusa è stata violata la Convenzione di Ginevra che vale non solo per i detenuti
ma per "ogni essere umano sottoposto a potere o autorità"
PALERMO - "Far scrivere ad un alunno sono un deficiente è comunque un trattamento degradante, in contrasto con l'articolo 3 della Convenzione di Ginevra". Con questa motivazione il pm di Palermo Ambrogio Cartosio ha presentato appello contro la sentenza di assoluzione dell'insegnate processata per avere punito, obbligandolo a scrivere 100 volte sul quaderno "sono un deficiente", un alunno, che aveva dato del 'gay' a un compagno di classe.
"Il sistema adottato dalla docente per correggere lo studente - ha scritto il magistrato - è consistito nel costringerlo a insultarsi e rendere pubblica la propria autocritica: un metodo da rivoluzione culturale cinese del 1966".
La professoressa, che insegna in una scuola media, era stata imputata di abuso di mezzi di correzione e lesioni.
Il sostituto procuratore, nelle 37 pagine del ricorso, fa riferimento anche all'articolo 3 della Convenzione di Ginevra "che tra l'altro dice che nessuno può essere sottoposto a trattamenti degradanti".
"La Convenzione - scrive Cartosio - non si applica solo ai comportamenti sui detenuti dovendosi interpretare il termine 'nessuno' come riferito a qualunque essere umano sottoposto al potere o all'autorità di qualcuno".
(9 luglio 2007)
finalmente qualcuno che ragiona :)
Senza Fili
09-07-2007, 15:54
finalmente qualcuno che ragiona :)
Spero che i tuoi eventuali figli ti mettano i piedi in faccia offendendo te e gli altri con epiteti simili, poi mi dirai se la maestra ha fatto bene a punire il ragazzino che offendeva il compagno.
p.s.
è grazie ai genitori che minimizzano certi comportamenti che i pargoli crescono come maiali.
finalmente qualcuno che ragiona :)
Anche ammettendo che l'insegnante abbia sbagliato punizione è assurdo fare dei processi per una cosa del genere.
Demin Black Off
09-07-2007, 16:09
Se l'insegnante ha sbagliato, l'alunno deve essere ingabbiato per il trauma che ha creato all'altro ragazzo.
La legge è uguale per tutti.
Senza Fili
09-07-2007, 16:10
Anche ammettendo che l'insegnante abbia sbagliato punizione è assurdo fare dei processi per una cosa del genere.
Ovvio, ricordiamo inoltre che l'insegnate non ha mica alzato le mani (gesto che avrebbe motivato denunce e processi), si è limitata ad assegnare una punizione al bulletto...
Se siete contrari anche alle punizioni non violente ripeto, spero che i vostri figli vi mettano i piedi in testa.
Se l'insegnante ha sbagliato, l'alunno deve essere ingabbiato per il trauma che ha creato all'altro ragazzo.
La legge è uguale per tutti.
Evidentemente ci sono tomi per i quali è meno grave dare del frocio ad una persona, che dare del deficiente a chi offende il prossimo.
finalmente qualcuno che ragiona :)
sarebbe il caso che il caro pubblico ministero si vada a ripassare la suddetta convenzione:
Articolo 3.
Nel caso in cui un conflitto armato che non presenti carattere internazionale scoppiasse sul territorio di una delle Alte Parti contraenti, ciascuna delle Parti in conflitto sarà tenuta ad applicare almeno le disposizioni seguenti:
1. Le persone che non partecipano direttamente alle ostilità, compresi i membri di Forze armate che abbiano deposto le armi e le persone messe fuori combattimento da malattia, ferita, detenzione o qualsiasi altra causa, saranno trattate, in ogni circostanza, con umanità, senza alcuna distinzione di carattere sfavorevole basata sulla razza, il colore, la religione o la credenza, il sesso, la nascita o il censo, o altro criterio analogo.
A questo scopo, sono e rimangono vietate, in ogni tempo e luogo, nei confronti delle persone sopra indicate:
a) le violenze contro la vita e l'integrità corporale, specialmente l'assassinio in tutte le sue forme, le mutilazioni, i trattamenti crudeli, le torture e i supplizi;
b) la cattura di ostaggi;
c) gli oltraggi alla dignità personale, specialmente i trattamenti umilianti e degradanti;
si preoccupi di fare decentemente il lavoro per cui viene pagato (da noi) e si occupi di problemi piu' concreti :rolleyes:
Nevermind
09-07-2007, 16:18
Incredibile per una volta la giustizia funziona :eek: ...quasi mi commuovo.
Spero che i tuoi eventuali figli ti mettano i piedi in faccia offendendo te e gli altri con epiteti simili, poi mi dirai se la maestra ha fatto bene a punire il ragazzino che offendeva il compagno.
p.s.
è grazie ai genitori che minimizzano certi comportamenti che i pargoli crescono come maiali.
:blah: :blah: :blah:
sai cosa significa educazione? sai che non ci si deve mettere al livello di chi sbaglia?
Anche ammettendo che l'insegnante abbia sbagliato punizione è assurdo fare dei processi per una cosa del genere.
se l'insegnante ha sbagliato (e secondo me è cosi) doveva essere punita da subito, visto che non tutti la pensano in questo modo ben venga il processo, queste cose mica si decidono con il tifo (qlk ha tirato in mezzo anche i politici)
se l'insegnante ha sbagliato (e secondo me è cosi) doveva essere punita da subito, visto che non tutti la pensano in questo modo ben venga il processo, queste cose mica si decidono con il tifo (qlk ha tirato in mezzo anche i politici)
se ha sbagliato mi sembra un errore veramente veniale, soprattutto rispetto al comportamento del ragazzino.
Evidentemente ci sono tomi per i quali è meno grave dare del frocio ad una persona, che dare del deficiente a chi offende il prossimo.
e se fossero gravi entrambe le cose :eek: ?
alcuni per dare contro al ragazzo danno ragione alla prof, per me hanno sbagliato entrambi e vanno puniti
Senza Fili
09-07-2007, 16:49
:blah: :blah: :blah:
sai cosa significa educazione? sai che non ci si deve mettere al livello di chi sbaglia?
e se fossero gravi entrambe le cose :eek: ?
alcuni per dare contro al ragazzo danno ragione alla prof, per me hanno sbagliato entrambi e vanno puniti
Educazione significa far capire a chi offende cosa si prova ad essere offesi, e l'insegnante si è limitata a fare ciò.
Se avesse alzato le mani sarei stato d'accordo con te, ma impedire all'insegnante anche di punire chi compie atti così gravi equivale a legittimare certi comportamenti...si parla tanto di insegnanti che si fanno maltrattare dagli alunni, una volta tanto che una fa qualcosa per correggere certi teppistelli gli si dà pure contro, proprio non ho parole...
p.s. la prima e l'unica volta che mi permisi di prendere in giro una compagna a scuola mia madre lo venne a sapere, e mi fece pentire amaramente di averlo fatto...allora mi sembrò cattiva, ad oggi la ringrazio per avermi fatto capire che non ci si deve permettere di prendere in giro gli altri, mentre tanti genitori di oggi, quando il pargolo si comporta da maiale con gli altri, quasi gli danno una medaglia, come minimo lo scusano, e danno la colpa alla maestra o alla società, invece di ammettere che non lo hanno saputo educare :rolleyes:
p.p.s.
questa è la scuola che chi scusa i piccoli incivili contribuisce a creare
http://video.libero.it/app/play/index.html?id=4208fbb33ab8fae7ca5ac424d85fdda9
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.