View Full Version : La giustizia non è uguale per tutti
Vi propongo una riflessione che mi è venuta stamattina mentre leggevo il giornale.
Siamo tutti abituati all'idea che ogni imputato si scelga un avvocato. Eventualmente se uno non può permetterselo, gliene viene assegnato uno d'ufficio. La constatazione abbastanza ovvia è che più un avvocato è bravo, più è apprezzato e richiesto, più è costoso.
Quindi un ricco potrà avvalersi della difesa di un avvocato più bravo rispetto ad un povero.
Essere difesi da un avvocato più bravo garantisce maggiori probabilità di ottenere un verdetto favorevole. Questo anche senza ipotizzare alcuna stortura, violazione, condizionamento, potentato e quant'altro. Semplicemente, e del tutto correttamente per l'ordinamento, più un avvocato è bravo meglio saprà far valere le ragioni del suo assistito.
Saprà trovare prove a discolpa che un avvocato meno capace non troverebbe, ha le risorse per condurre indagini che possano portare elementi decisivi, che altrimenti non verrebbero alla luce, mille altre situazioni in cui "più bravo" corrisponde legittimamente a "più possibilità di ottenere un verdetto favorevole".
Dicevo all'inizio: tutti siamo abituati a considerare naturale questo stato delle cose. Al limite, ogni tanto qualcuno avanza dubbi di natura legale su questo, tipo "avvocato più potente corrompe". Io invece non sto avanzando alcun dubbio di questo tipo, mi limito a osservare che anche senza alcuna violazione delle leggi semplicemente il fatto che un avvocato sia "più bravo" consente una maggior probabilità di verdetto favorevole per il suo assistito.
Ma questa situazione, a cui siamo abituati e che è assolutamente legale, cos'è se non ua fondamentale affermazione di "la giustizia non è uguale per tutti?"
Se 2 accusati per lo stesso reato, commesso allo stesso modo, giudicati dalla stessa corte, hanno diversa possibilità che la verità (a loro torto o favore) emerga, a seconda della capacità dei loro avvocati. E se la capacità dei loro avvocati dipende molto da quanto sono in grado di remunerarli. Di fatto, e assolutamente legalmente, si accetta che un ricco e un povero siano diversi di fronte alla legge.
Un'ulteriore considerazione che facevo stamane era questa.
Se il sistema fino a ieri fosse stato "gli avvocati sono pagati dallo stato, e ad ogni imputato ne è assegnato uno d'ufficio" fosse stato cambiato da questo governo in "ogni imputato assume il proprio avvocato liberamente", avremmo assistito a manifestazioni senza fine.
Accuse di attentati alla costituzione, alla giustizia, alla libertà, regime, diritti, boom, pim, pum pam!
Mentre invece, dato che il sistema in questione non è frutto di una riforma, ma è lo status quo da 50 anni in Italia (e in molti altri paesi), è vissuto come normale da tutti e non risulta che qualcuno proponga di riformarlo.
Cosa ne pensate in generale della prima riflessione, ed eventualmente anche della ulteriore considerazione?
Ciao:)
ALBIZZIE
15-01-2004, 15:59
da quando in qua, fai riflessioni socialiste?
non voglio offenderti a tal punto da definirle comuniste.
la giustizia come la vita NON è uguale per tutti.
chi ha soldi si può permettere il miglior avvocato, il miglio dottore, il miglior lavoro, il miglior vitto, il miglior alloggio (vogliamo aggiungere le meglio rappresentatni dell'altro sesso, altresì dette faighe?).
allora o abroghiamo la proprietà privata e lasciamo che lo stato si prenda cura di noi dalla nascita lla morte oppure lasciamo le cose come stanno. visto che la prima ipotesi è impraticabile...lasciamo le cose come stanno.
magari sarebbe bella una via di mezzo. ma ai ricchi chi glielo dice?
trovo che sia una riflessione intelligente e molto logica.
difficile affermare il contrario di ciò che hai detto. certo è che anche un avvocato d'ufficio può essere molto in gamba, ma sicuramente un avvocato famoso e molto richiesto avrà dalla sua molta esperienza e molte cause vinte, il che, grazie alla sua bravura, gli permette di vincere una causa anche se dalla parte del torto.
allo stesso tempo penso che un avvocato molto bravo ed intelligente possa accorgersi, o comunque possa sapere in qualche modo, se chi lo ha scelto sia veramente colpevole o meno. in caso di colpevolezza l'avvocato lo difenderebbe comunque, solo per fama, gloria e soldi. dubito che si metta dalla parte di chi rispetta la legge. è questo è secondo me abbastanza grave.
se poi a tutto questo ci aggiungiamo un'eventuale corruzione che deriva dal cliente ricco, bè allora la tua affermazione "la legge non è uguale per tutti" diventa ancora più veritiera. solo grazie a prove evidenti ed inconfutabili un avvocato mediocre può vincere sul suo potente ed imbattibile avversario, in caso di dubbio penso che la fama del "bravo avvocato" tirerebbe il caso dalla sua parte.
TonyManero
15-01-2004, 16:03
Originariamente inviato da SaMu
Vi propongo una riflessione ...
Cosa ne pensate in generale della prima riflessione, ed eventualmente anche della ulteriore considerazione?
Ciao:)
Che purtroppo è così. E purtroppo è anche che se hai un male qualsiasi finchè ti rivolgi allo "statale" ti dicono che non hai un c###o mentre poi, in dolori immani, vai da un privato costosissimo che però vede che hai questo e quello... e te lo cura...
Shifo.
Non dico il comuniscmo... ma almeno sanità e giustizia dovrebbero essere garantiti uguali per tutti.
ALBIZZIE
15-01-2004, 16:06
samu, non ti preoccupare. quando torneremo al potere toglieremo anche questa stortura innaturale.
ci saranno meno bambini in giro, ma avvocati uguali per tutti. :D :D :D
needdina
15-01-2004, 16:06
Ciao SaMu,
la riflessione e' valida, ma al solito manca la soluzione quando si parla di questi argomenti.
La giustizia? possiamo renderla migliore, ma non perfetta, d'altra parte essendo gestita da uomini e' soggetta a tutte le loro limitazioni. Le leggi sono anche il risultato di un'azione coordinata umana. Pero' una cosa va detta: Le leggi NON dovrebbero essere "interpretabili", la differenza fra un buon avvocato ed uno balordo lo fa questo principio qui secondo me. Una legge chiara, inequivocabile e non in contrasto con altre leggi nello stesso ordinamento renderebbe tutto l'iter molto piu' rapido, snello e passibile di meno interpretazioni.
beh un avvocato bravo fa eccome la differenza, lo sto notando personalmente per una piccola causa (civile).
solo che se posso permettermi un buon avvocato non vedo perché dovrei rinunciarci, specialmente se devo dimostrare la mia innocenza.
cmq provate a pensare alle cause milionarie che negli USA vengono vinte dalle persone comuni (non certo ricche). gli avvocati si beccano una percentuale dei risarcimenti quindi, pur non avendo un centesimo, quella gente alla fine paga delle parcelle spaventose ai propri legali.
non si potrebbe fare in modo che una persona, una volta assolta, abbia un risarcimento sostanzioso per i soldi sganciati all'avvocato?
Non posso che essere daccordo....d'altra parte penso che tutti ci abbiano pensato più o meno.
Una volta lessi un libro, un romanzo, quindi nulla di tecnico, in cui veniva descritto come in gran bretagna è uso che i principi del foro, a turno, scelgano qualcuno da rappresentare in qualità di avvocato d'ufficio....
TonyManero
15-01-2004, 16:08
Che poi la giustizia NON è uguale per tutti è evidente...
Pensateci un attimo:
PERCHE' nei tribunali c'è scritto a grandi lettere "La giustizia è uguale per tutti"??? Ma perchè me lo dici? Perchè si è sentito il bisogno di scriverlo??? Non dovrebbe essere scontato??? Nelle università di matematica c'è percaso scritto davanti ad ogni cattedra "2+2=4"????? No... perchè è evidente! Allora se nei tribunali c'è scritto "la legge è uguale per tutti" vuol dire che non è così evidente... o non è così di fatto?
Mai capito...
Originariamente inviato da ALBIZZIE
da quando in qua, fai riflessioni socialiste?
non voglio offenderti a tal punto da definirle comuniste.
la giustizia come la vita NON è uguale per tutti.
chi ha soldi si può permettere il miglior avvocato, il miglio dottore, il miglior lavoro, il miglior vitto, il miglior alloggio (vogliamo aggiungere le meglio rappresentatni dell'altro sesso, altresì dette faighe?).
allora o abroghiamo la proprietà privata e lasciamo che lo stato si prenda cura di noi dalla nascita lla morte oppure lasciamo le cose come stanno. visto che la prima ipotesi è impraticabile...lasciamo le cose come stanno.
magari sarebbe bella una via di mezzo. ma ai ricchi chi glielo dice?
da un certo punto di vista trovo giusto che un povero abbia gli stessi diritti di uno ricco. invece da un altro punto di vista trovo giusto che chi magari si è fatto il culo da una vita, ha fatto una valanga di sacrifici per ottenere la ricchezza che ha, possa avere qualcosa in più del normale. però sono situazioni troppo difficili da valutare, quindi inapplicabili. Io sono favorevole alla proprietà privata, perchè se io mi faccio il culo e guadagno vorrei poter comprare qualcosa in più che sia mio. se un altro è un fancazzista giustamente non avrà quel qualcosa in più. penso che i beni vadano meritati. quando te li meriti te li godi veramente.
scusate, sono andato un pò OT...
:)
Originariamente inviato da ALBIZZIE
da quando in qua, fai riflessioni socialiste?
non voglio offenderti a tal punto da definirle comuniste.
la giustizia come la vita NON è uguale per tutti.
Non mi sembra che questo tema centri col socialismo e il comunismo.
I paesi comunisti si sono distinti per i loro sistemi giudiziari profondamente ingiusti, strumenti di repressione dei regimi, tutto tranne che "giustizia uguale per tutti", credo che sarai daccordo con me su questo.. burocrati, funzionari, dirigenti, ufficiali, membri del partito, in questi regimi godevano di trattamenti ben diverso dagli oppositori o anche dai semplici cittadini.
A parte il discorso sui regimi, anche nei paesi certamente democratici in cui ci sono stati per lungo tempo governi socialisti o socialdemocratico, mi pare gli imputati siano stati e siano liberi di scegliere il loro avvocato.
In nessun paese democratico e sotto nessun governo mi pare che attualmente gli avvocati siano estratti a sorte. In tutti mi sembra che siano liberi professionisti (ma se qualcuno è informato del contrario potrebbe segnalarcelo per discuterne), assunti dagli imputati salvo la garanzia di un avvocato d'ufficio.
Di più, non mi risulta che alcun partito politico (qui penso solo all'Italia, non so negli altri paesi) compresi quelli che si definiscono comunisti, abbia in programma una riforma della giustizia del tipo "avvocati assunti dallo stato e sorteggiati".. anche qui, se mi sbaglio e invece tali proposte ci sono, chi le conosce potrebbe segnalale per discuterne. :)
ALBIZZIE
15-01-2004, 16:12
Originariamente inviato da Arajein
da un certo punto di vista trovo giusto che un povero abbia gli stessi diritti di uno ricco. invece da un altro punto di vista trovo giusto che chi magari si è fatto il culo da una vita, ha fatto una valanga di sacrifici per ottenere la ricchezza che ha, possa avere qualcosa in più del normale. scusate, sono andato un pò OT...
:)
scusa se vado ancora OT.
d'accordo: chi merita deve ottenere e pretendere.
a patto di abolire le eredità.
ALBIZZIE
15-01-2004, 16:14
Originariamente inviato da SaMu
Non mi sembra che questo tema centri col socialismo e il comunismo.
a me sembra che l'ideale di fondo sia socialista o comunista, certamente non capitalista.
poi che dalla teoria alla pratica la cosa sia fallita è sotto gli occhi di tutti.
Originariamente inviato da ALBIZZIE
scusa se vado ancora OT.
d'accordo: chi merita deve ottenere e pretendere.
a patto di abolire le eredità.
scusa ma mi faccio un mazzo per tutta la vita e poi non posso nemmeno decidere a chi lasciare i miei possedimenti????
Originariamente inviato da ALBIZZIE
scusa se vado ancora OT.
d'accordo: chi merita deve ottenere e pretendere.
a patto di abolire le eredità.
non del tutto sbagliato, ma uno potrebbe decidere di fare il tutto per il proprio figlio, ed ha diritto di lasciare tutto in mano a lui.
è cmq una pratica che non condivido, perchè è giusto che i figli imparino a lavorare ed imparino il valore del denaro.
scusate ancora l'OT...:)
ALBIZZIE
15-01-2004, 16:19
Originariamente inviato da Arajein
non del tutto sbagliato, ma uno potrebbe decidere di fare il tutto per il proprio figlio, ed ha diritto di lasciare tutto in mano a lui.
è cmq una pratica che non condivido, perchè è giusto che i figli imparino a lavorare ed imparino il valore del denaro.
scusate ancora l'OT...:)
anche per recoil.
certo che uno lavora per garanrsi un futuro tranquillo per se e per i prorpi cari. anche io cerco di farlo.
però decade il discorso precedente, secondo il quale uno deve possedere quel che merita con sacrifici. se nasco che ho già tutto cosa merito?
Originariamente inviato da ALBIZZIE
scusa se vado ancora OT.
d'accordo: chi merita deve ottenere e pretendere.
a patto di abolire le eredità.
il governo ti sta aiutando nella tua causa, ha già tolto le tasse di successione :eek:
Originariamente inviato da ALBIZZIE
anche per recoil.
certo che uno lavora per garanrsi un futuro tranquillo per se e per i prorpi cari. anche io cerco di farlo.
però decade il discorso precedente, secondo il quale uno deve possedere quel che merita con sacrifici. se nasco che ho già tutto cosa merito?
dovresti far valere ciò che hai, imparando e rispettando ciò che i tuoi hanno fatto per te, senza sperperare ed ostentare una ricchezza che non è tua. così puoi meritare ciò che ti è stato donato, almeno secondo me...
zakzakit
15-01-2004, 16:28
Originariamente inviato da SaMu
Se il sistema fino a ieri fosse stato "gli avvocati sono pagati dallo stato, e ad ogni imputato ne è assegnato uno d'ufficio" fosse stato cambiato da questo governo in "ogni imputato assume il proprio avvocato liberamente", avremmo assistito a manifestazioni senza fine.
Accuse di attentati alla costituzione, alla giustizia, alla libertà, regime, diritti, boom, pim, pum pam!
Un'ipotetica manifestazione su un ipotetico cambiamento di un'ipotetica legge, e già t'incazzi coi girotondini? :)
Originariamente inviato da ALBIZZIE
a me sembra che l'ideale di fondo sia socialista o comunista, certamente non capitalista.
poi che dalla teoria alla pratica la cosa sia fallita è sotto gli occhi di tutti.
A me pare che il comunismo e il capitalismo siano dottrine economiche che riguardano il possesso dei mezzi di produzione.. Adam Smith e Marx nulla dissero sui criteri con cui un imputato si trova o gli viene assegnato un avvocato..
Se poi vogliamo sostenere che le idee giuste sono idee comuniste, mentre quelle ingiuste sono capitaliste, allora devo darti ragione.. :D solo che mi sembra una visione abbastanza riduttiva del problema. :)
Hai detto "quando torneremo al potere toglieremo anche questa stortura innaturale.", ti risulta (te lo chiedo seriamente, non a titolo di polemica :p) che qualche partito di opposizione abbia in programma di riformare la professione di avvocato, o i criteri con cui un imputato assume un avvocato?
Originariamente inviato da zakzakit
Un'ipotetica manifestazione su un ipotetico cambiamento di un'ipotetica legge, e già t'incazzi coi girotondini? :)
Dici che sono troppo prevenuto? Probabilmente hai ragione.. :)
alphacygni
15-01-2004, 16:43
un sacco di osservazioni interessanti, peccato che poi ti sia lasciato colpire da un acuto attacco della sindrome persecutoria che viene inscindibilmente legata a qualunque argomento legato alla giustizia, sindrome che affligge ormai da parecchio tempo chi sostiene una determinata area politica... peccato! :p
StefAno Giammarco
15-01-2004, 16:45
La questione è vera, antica e seria ma francamente non vedo soluzioni "finali" perché introdurrebbero storture e limitazioni della libertà (tipo il non poter scegliere il proprio avvocato, cosa importante perché ovviamente è necessario un rapporto fiduciario, oppure se li pagasse tutti lo stato in breve lavorerebbero i soliti 4 gatti famosi e non uscirebbe più nessun nuovo nome, trascurando il fatto che gli stessi schiavizzerebbero i giovani più di quanto non facciano gia adesso facendogli fare probabilmente tutto il lavoro ecc. ecc.).
Una, seppur parziale, attenuazione di tali disparità si avrebbe sia con la chiarezza auspicata da neddina (o Need4Speed che dir si voglia) sia con la velocizzazione dei procedimenti. Le quali cose renderebbero la giustizia più giusta (oltre che più utile perchè magari se uno sa di risolversi in 6 mesi un anno magari tanta gente sarebbe meno rinunciataria rispetto ai prori diritti) sia perché l'alto costo degli avvocato per un processo è datto anche dalla inenarrabile lunghezza (che tra l'altro e fomite di incertezza in quanto in archi di tempo così lunghi cambiano le leggi, i testimoni muoiono di vecchiaia e quant'altro si possa immaginare).
StefAno Giammarco
15-01-2004, 16:46
Originariamente inviato da alphacygni
un sacco di osservazioni interessanti, peccato che poi ti sia lasciato colpire da un acuto attacco della sindrome persecutoria che viene inscindibilmente legata a qualunque argomento legato alla giustizia, sindrome che affligge ormai da parecchio tempo chi sostiene una determinata area politica... peccato! :p
Evvabè, ignorate la caduta di stile e incentratevi sul nocciolo della questione ;)
Master_of_Puppets
15-01-2004, 16:54
Io non ci trovo niente di intelligente e di acuto.
Intanto è sbagliata la premessa.
Quindi un ricco potrà avvalersi della difesa di un avvocato più bravo rispetto ad un povero.
Chi l'ha detto?
Possiamo dire che generalmente è così (perché un bravo o conosciuto avvocato si fa pagare molto visto il suo curriculum) ma non è una legge.
Ossia non è vero che avvocato caro-->bravo-->vittoria causa e avvocato d'ufficio-->scarso-->sconfitta.
Secondo me hai sparato fuori bersaglio.
In secondo luogo si parla di legge che è uguale per tutti, non delle persone che la usano.
Ammesso che non vi siano disparità economiche, io potrei avere un amico avvocato che è il bravo del mondo e tu un avvocato che è un cane, quindi come vedi la tua premessa "provocatoria" cade ancora una volta.
Il tuo ragionamento è molto valido, quindi quello che scriverò ora non vuole contrastare le tue idee ma è solo un'analisi mia personale della situazione.
La giustizia sta nel fatto che due cittadini di diversa capacità economica abbiano entrambi il diritto di difendersi. A noi sembra normale questo, ma è possibile che in passato l'accusa di un ricco verso un povero fosse presa per buona, senza valutare la realtà dei fatti.
In italia è riconosciuta un'uguaglianza sostanziale: il povero come il ricco hanno diritto a difendersi e quindi di ricorrere ad un avvocato.
Come dice la costituzione lo Stato deve trovare i modi per far sì che l'uguaglianza sostanziale diventi effettiva, per questo vengono messi a disposizione gli avvocati d'ufficio: il povero può avvalersi del diritto di farsi difendere nonostante non ne abbia, in realtà, la possibilità economica.
Gli avvocati d'ufficio, inoltre, non è detto che siano delle schiappe, spesso sono semplicemente persone che non hanno la possibilità economica di aprire uno studio tutto loro o che non hanno le raccomandazioni adatte per poter entrare in uno già avviato senza farsi sfruttare.
La bravura a salvare il proprio cliente da una sentenza sfavorevole dipende dall'impegno stesso che l'avvocato mette nella causa che si trova a fronteggiare. Anche un avvocato d'ufficio ha interesse a vincere ed essere considerato bravo poichè ciò porta più cause, più soldi e sicuramente più stima/fama.
Infine, come già detto da needina, se le leggi fossero più chiare gli iter ne guadagnerebbero e ci sarebbero meno interpretazioni contrastanti tra loro.
Originariamente inviato da Master_of_Puppets
Io non ci trovo niente di intelligente e di acuto.
Intanto è sbagliata la premessa.
Chi l'ha detto?
Possiamo dire che generalmente è così (perché un bravo o conosciuto avvocato si fa pagare molto visto il suo curriculum) ma non è una legge.
Ossia non è vero che avvocato caro-->bravo-->vittoria causa e avvocato d'ufficio-->scarso-->sconfitta.
Secondo me hai sparato fuori bersaglio.
In secondo luogo si parla di legge che è uguale per tutti, non delle persone che la usano.
Ammesso che non vi siano disparità economiche, io potrei avere un amico avvocato che è il bravo del mondo e tu un avvocato che è un cane, quindi come vedi la tua premessa "provocatoria" cade ancora una volta.
Wow, che verve polemica, che acidità.. :D hai provato con del bicarbonato? :)
Certamente non è una legge di natura, ci sono casi in cui non è così.. mi sembra di poter dire però che in generale, "in probabilità" se vuoi, è così.. c'è una relazione tra il costo di un avvocato, la sua abilità, esperienze, competenze, risorse tecniche, collaboratori e quant'altro, che aumenta la possibilità di ottenere un verdetto favorevole.
Non dico a torto a ragione.. in ogni caso.. cioè un innocente avrà più probabilità di riuscire a far riconoscere la sua innocenza, un colpevole di non far riconoscere la sua colpevolezza.. il tutto usufruendo solo delle possibilità consentite dalla legge, senza che in questo ricorra ad alcuna illegalità.
Scoperchiatore
15-01-2004, 21:27
Originariamente inviato da Nicky
Il tuo ragionamento è molto valido, quindi quello che scriverò ora non vuole contrastare le tue idee ma è solo un'analisi mia personale della situazione.
La giustizia sta nel fatto che due cittadini di diversa capacità economica abbiano entrambi il diritto di difendersi. A noi sembra normale questo, ma è possibile che in passato l'accusa di un ricco verso un povero fosse presa per buona, senza valutare la realtà dei fatti.
In italia è riconosciuta un'uguaglianza sostanziale: il povero come il ricco hanno diritto a difendersi e quindi di ricorrere ad un avvocato.
Come dice la costituzione lo Stato deve trovare i modi per far sì che l'uguaglianza sostanziale diventi effettiva, per questo vengono messi a disposizione gli avvocati d'ufficio: il povero può avvalersi del diritto di farsi difendere nonostante non ne abbia, in realtà, la possibilità economica.
Gli avvocati d'ufficio, inoltre, non è detto che siano delle schiappe, spesso sono semplicemente persone che non hanno la possibilità economica di aprire uno studio tutto loro o che non hanno le raccomandazioni adatte per poter entrare in uno già avviato senza farsi sfruttare.
La bravura a salvare il proprio cliente da una sentenza sfavorevole dipende dall'impegno stesso che l'avvocato mette nella causa che si trova a fronteggiare. Anche un avvocato d'ufficio ha interesse a vincere ed essere considerato bravo poichè ciò porta più cause, più soldi e sicuramente più stima/fama.
Infine, come già detto da needina, se le leggi fossero più chiare gli iter ne guadagnerebbero e ci sarebbero meno interpretazioni contrastanti tra loro.
concordo :mano:
Curdologgio
15-01-2004, 22:55
Hai detto "quando torneremo al potere toglieremo anche questa stortura innaturale.", ti risulta (te lo chiedo seriamente, non a titolo di polemica :p) che qualche partito di opposizione abbia in programma di riformare la professione di avvocato, o i criteri con cui un imputato assume un avvocato?
..avete tenuto conto che una buona parte dei nostri onorevoli sono avvocati o magistrati?:D
D'accordo sul fatto del povero e del ricco, la vita è fatta così in ogni suo ambito, esempio stupido:
limitazioni al traffico:
- il "povero" va in tram, stiapato, col puzzo di sudore, lo sporco, ecc...
- chi può permetterselo in taxi o addirittura paga la multa e se ne frega..
- chi conosce qualcuno ha il permesso per girare con la sua auto anche se non avrebbe diritto..
Non credo che l'uomo potrà mai elevarsi dalla condizione di animale...:D lo ha ben dimostrato per più di 2000 anni... e con tutti i tipi di governo in ogni parte del mondo.. questo perchè ricade sempre nella stessa logica egoista ed opportunista.. umana appunto..
ALBIZZIE
16-01-2004, 07:33
Originariamente inviato da SaMu
Hai detto "quando torneremo al potere toglieremo anche questa stortura innaturale.", ti risulta (te lo chiedo seriamente, non a titolo di polemica :p) che qualche partito di opposizione abbia in programma di riformare la professione di avvocato, o i criteri con cui un imputato assume un avvocato?
non penso sia saggio discutere su una frase che finisce in quest modo: " :D :D :D ".
poi, tutto può essere.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.