View Full Version : il cibo caldo è più digeribile? Perchè???
ciao, mi stavo annoiando e mi è venuta in mente una cosa :D : mi è capitato un paio di volte di leggere su degli opuscoli sull'alimentazione che è consigliato consumare i cibi caldi in quanto sono più digeribili.
Io posso capire che i cibi cotti siano più digeribili ma perchè i cibi caldi dovrebbero esserlo?
Non mi pare che le modificazioni apportate dai cibi con la cottura siano reversibili, e per quanto un cibo caldo possa innalzare la temperatura a livello gastrico non credo che questo basti per aumentare sensibilmente l'attività degli enzimi, in più il grosso della digestione avviene a livello intestinale, la cui temperatura immagino venga modificata molto marginalmente dall'eventuale cibo caldo giunto allo stomaco.
Quindi secondo il mio ragionamento, ammettendo che la causa sia l'innalzamente della temperatura a livello gastrico, nella migliore delle ipotesi si potrebbe migliorare la digestione delle proteine e in maniera minore dei carboidrati, ma non credo in modo così evidente da accorgersene...
Dove sbaglio?
saluti!
djufuk87
12-08-2009, 17:37
non lo so ma mi iscrivo! :O :D
credo che nell'intestino ci sia più che altro l'assorbimento dei cibi.
esclusi i grassi proteine e carboidrati dovrebbero essere demoliti nello stomaco :confused: :confused:
vado a memoria, si parla di una ventina di anni fa :asd:, quindi potrei anche aver scritto delle stupidate :O
credo che nell'intestino ci sia più che altro l'assorbimento dei cibi.
esclusi i grassi proteine e carboidrati dovrebbero essere demoliti nello stomaco :confused: :confused:
vado a memoria, si parla di una ventina di anni fa :asd:, quindi potrei anche aver scritto delle stupidate :O
sì nello stomaco inizia la demolizione, sopratutto delle proteine e in modo minore dei carboidrati, ma poi comunque il processo deve finire a livello intestinale.
che io ricordi il freddo è un vaso costrittore quindi dovrebbe rallentare i processi chimici, l'afflusso di sangue all'apparato digerente, l'attività muscolare a livello di stomaco e intestino...
però non sono un medico, la lascio come ipotesi :stordita:
che io ricordi il freddo è un vaso costrittore quindi dovrebbe rallentare i processi chimici, l'afflusso di sangue all'apparato digerente, l'attività muscolare a livello di stomaco e intestino...
però non sono un medico, la lascio come ipotesi :stordita:
Vero, ma quello che ho scritto del caldo e della sua propagazione vale anche per il freddo. Insomma di quanto può modificare la temperatura un cibo caldo o freddo??? così tanto da modificare le suddette cose in modo sensibile? non ne ho idea, ma mi pare eccessivo :)
blamecanada
13-08-2009, 10:34
Credo che qualsiasi reazione chimica avvenga piú velocemente ad un'alta temperatura.
Vero, ma quello che ho scritto del caldo e della sua propagazione vale anche per il freddo.
questo parte non mi è chiara.
Insomma di quanto può modificare la temperatura un cibo caldo o freddo??? così tanto da modificare le suddette cose in modo sensibile? non ne ho idea, ma mi pare eccessivo :)
Prima di equivocare facciio presente che mi interessava solo approfondire la questione, nel senso che esplicitando gli aspetti coinvolti si poteva abbozzare un'analisi dei processi, non volevo ne correggere nessuno ne dare risposte definitive. :D
Per questo mi ero limitato solo ad osservare che il calore dei cibi accelera la dinamica della digestione sotto diversi punti di vista, ad esempio il maggiore afflusso di sangue favorisce l'assorbimento dei nutrienti, almeno così a senso, quindi dovrebbe spostare l'equilibrio delle reazioni chimiche all'interno dello stomaco, la maggiore mobilità favorisce il mescolamento e così via...
Secondo me ci siano buone probabilità che quegli opuscoli abbiano indorato la pillola. A parte il caso limite del blocco della digestione, dubito che la velocità del processo digestivo possa subire variazioni di velocità significative.
Tanto perchè all'uscita dallo stomaco il cibo sarà comunque sui 37 °C, poi perchè l'esofago tende ad abbattere le differenze di temperatura dei cibi, e dato che cibi troppo caldi non si riesce comunque a mangiarli, secondo me gli scostamenti di temperatura dei cibi nello stomaco, rispetto ai 37°, almeno verso l'alto, sono limitati.
Poi beh, sul fatto di "accorgersente" è ovvio che è "difficile" accorgersene. Il processo digestivo di per se è automatico e continuo. Per altro non è che puoi dire con esattezza quando hai finito di digerire il cibo, se non quando ti siedi sulla tazza :D
entanglement
13-08-2009, 11:16
Credo che qualsiasi reazione chimica avvenga piú velocemente ad un'alta temperatura.
solo quelle endotermiche :doh:
mah... up semestrale :ciapet:
Siddhartha
25-01-2010, 03:22
che io ricordi il freddo è un vaso costrittore quindi dovrebbe rallentare i processi chimici, l'afflusso di sangue all'apparato digerente, l'attività muscolare a livello di stomaco e intestino...
però non sono un medico, la lascio come ipotesi :stordita:
la tua ipotesi è corretta ma non mi convince: considerando l'uomo come un animale omeotermo, qualsiasi alimento che percorre la prima parte del canale digerente (fino allo stomaco, dove staziona diverso tempo), dovrebbe raggiungere in pochi minuti i 37° circa (a meno che non si riesca ad ingoiare qualcosa di ghiacciato o terribilmente caldo)! :fagiano:
koshchay
25-01-2010, 14:36
solo quelle endotermiche :doh:
quello che dici tu e blame non lo so, cmq si parla di cibo a temperatura ambiente e un pò più caldo... non penso a tutta sta gran differenza...
cmq siamo partiti dal presupposto che il cibo caldo sia più facilmente digeribile, ma siamo sicuri che è così?!?
ps bella la firma di VdW
IMHO il caldo stimola il richiamo di sangue allo stomaco e quindi velocizza la digestione.
EDIT: altri hanno già risposto inquesto senso.
Penso che sia perché nel momento in cui scaldi il cibo, avvengono delle reazioni, le proteine si denaturano, immagino che molte catene chimiche si rompano e così via...
Penso che sia perché nel momento in cui scaldi il cibo, avvengono delle reazioni, le proteine si denaturano, immagino che molte catene chimiche si rompano e così via...
Io posso capire che i cibi cotti siano più digeribili ma perchè i cibi caldi dovrebbero esserlo?
Non mi pare che le modificazioni apportate dai cibi con la cottura siano reversibili, [cut]
*
E' una domanda che mi ero gia posto.
Forse entrano in gioco anche meccanismi psicologici? Non so: il pasto caldo ricorda la casa, la cura nel prepararlo?
Sta di fatto che al pasto caldo e' attribuito un valore aggiunto: quando si riesce ad assicurare pasti caldi alle popolazioni colpite da calamita' consideriamo cio' un traguardo.
solo quelle endotermiche :doh:
Eppure mi ricordo che non sempre sia così.
Ormai sono passati tantianni, ma quando si studiava l'entropia, mi ricordo di aver chiesto al prof. come mai, nonostante fosse una reazione esotermica, lo zucchero (saccarosio) si sciogliesse più velocemente nei liquidi caldi.
Il problema è che non ricordo la risposta, anche se suppongo sia perchè, alla fine, il ΔG della reazione sarà negativo.
:D
Eppure mi ricordo che non sempre sia così.
Ormai sono passati tantianni, ma quando si studiava l'entropia, mi ricordo di aver chiesto al prof. come mai, nonostante fosse una reazione esotermica, lo zucchero (saccarosio) si sciogliesse più velocemente nei liquidi caldi.
Il problema è che non ricordo la risposta, anche se suppongo sia perchè, alla fine, il ΔG della reazione sarà negativo.
:D
E chi ti ha detto che lo scioglimento dello zucchero in acqua è una reazione esotermica?
Nel caso del sale è endotermica.
Lo scioglimento non è una reazione chimica :mbe:
qualunque sale/solvente si scioglie/si mescola più velocemente se è caldo.. almeno mi sembra.
Anche dal punto di vista empirico, se io sciolgo della soda caustica in acqua, è una reazione esotermica... però più la soluzione è calda e più aumenta il potere solvente e più soda serve per saturare la soluzione... no?
Lo scioglimento non è una reazione chimica :mbe:
qualunque sale/solvente si scioglie/si mescola più velocemente se è caldo.. almeno mi sembra.
Perché dici che non è una reazione chimica?
Il sale mentre si scoglie scinde in ioni la sua molecola(che poi non ha una molecola vera e propria, ma questo è un dettaglio) e per farlo bisogna rompere il legame ionico, quindi serve energia.
Prendi molto sale, buttaci dell'acqua e mischia: la soluzione diventa via via più fredda. Provare per credere.
Anche dal punto di vista empirico, se io sciolgo della soda caustica in acqua, è una reazione esotermica... però più la soluzione è calda e più aumenta il potere solvente e più soda serve per saturare la soluzione... no?
La soda è un discorso diverso dal sale, in questo caso la reazione è esotermica.
E mi pare di ricordare che se una reazione tende ad aumentare una variabile termodinamica, ad esempio la temperatura, bisogna operare sul sistema in modo opposto, per velocizzarla.
Quindi soda+acqua andrebbe raffreddata.
E chi ti ha detto che lo scioglimento dello zucchero in acqua è una reazione esotermica?
Nel caso del sale è endotermica.
Il prof di chimica.
E mi ricordo chiaramente che disse che le temperature elevate favorivano la dissoluzione del saccarosio in acqua, nonostante la reazione (o chiamatelo processo se più vi piace) fosse esotermico.
E' proprio qui che nasce il dubbio.
Lo dissoluzione del sale in acqua è endotermica, perchè come hai detto correttamente aggiungendo sale da cucina ad una soluzione e sciogliendolo la soluzione si raffredda, quindio è ovvio che più è elevata la temperatura del solvente, e favorito sarà il discioglimento del sale.
Mentre, dato che il discioglimento del saccarosio è esotermico, non ricordo come mai fosse comunque più semplice scioglierlo in acqua calda che non in quella fredda.
:D
Il prof di chimica.
E mi ricordo chiaramente che disse che le temperature elevate favorivano la dissoluzione del saccarosio in acqua, nonostante la reazione (o chiamatelo processo se più vi piace) fosse esotermico.
E' proprio qui che nasce il dubbio.
Lo dissoluzione del sale in acqua è endotermica, perchè come hai detto correttamente aggiungendo sale da cucina ad una soluzione e sciogliendolo la soluzione si raffredda, quindio è ovvio che più è elevata la temperatura del solvente, e favorito sarà il discioglimento del sale.
Mentre, dato che il discioglimento del saccarosio è esotermico, non ricordo come mai fosse comunque più semplice scioglierlo in acqua calda che non in quella fredda.
:D
Velocità della reazione di scioglimento e solubilità sono due grandezze diverse.
Nel caso di solido sciolto in liquido, la temperatura ha due effetti:
1) aumenta la solubilità massima del solido
2) accelera/rallenta la reazione di scioglimento a seconda che la reazione sia endotermica/esotermica
Il sale è favorito dalla temperatura alta del solvente, perché così si accelera la reazione e si aumenta la quantità di sale che potrà essere sciolta.
Nel caso del saccarosio, se la reazione è esotermica come dici tu, la temperatura del solvente ha due effetti in qualche modo contrapposti: da una parte rallenta la reazione, dall'altra permette lo scioglimento di una quantità più alta di saccarosio.
Quindi scioglierai più saccarosio, ma ci metterai più tempo.
Dire che la reazione "è favorita" non è preciso.
[...]
Nel caso del saccarosio, se la reazione è esotermica come dici tu, la temperatura del solvente ha due effetti in qualche modo contrapposti: da una parte rallenta la reazione, dall'altra permette lo scioglimento di una quantità più alta di saccarosio.
Sì, rcordo che il prof mi disse qualcosa del genere.
Quindi scioglierai più saccarosio, ma ci metterai più tempo.
No.
Prendi due bicchieri e prova a mettere un cucchiaio di zucchero in ciascun bicchiere.
Poi in uno versa acqua fredda e in uno acqua bollente, e dimmi in quale bicchiere lo zucchero si sciolgie quasi all'istante.
Io non intendevo parlare della quantità massima di soluto dispersibile in una soluzione calda, avvicinandosi alla saturazione, intendevo proprio dire in quale solvente, se caldo o freddo, lo zucchero si scioglie più rapidamente.
Dire che la reazione "è favorita" non è preciso.
Evvabbè chiamiamola "facilitata" và...
:D
Io non intendevo parlare della quantità massima di soluto dispersibile in una soluzione calda, avvicinandosi alla saturazione, intendevo proprio dire in quale solvente, se caldo o freddo, lo zucchero si scioglie più rapidamente.
Ricordati che quando ho parlato dell'effetto della temperatura sulle reazioni eso o endotermiche ho specificato "mi pare".
Non è la mia materia, le uniche cose di cui sono abbastanza sicuro sono:
1) Il sale mentre si scioglie nell'acqua sottrae calore all'ambiente.
2) Se una reazione provoca un aumento di pressione, bisogna diminuire la pressione per velocizzarla e viceversa.
E comunque la 2) mi da' sempre qualche dubbio. Ad esempio, la velocità di combustione di una combinazione saccarosio+nitrato di potassio, benché tenda a creare molto gas e quindi ad aumentare la pressione, è proporzionale alla pressione stessa, cioè se diminuisco la pressione la reazione rallenta.
Urge parere di un chimico.:D
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