Amazon Italia: ecco come funziona il magazzino grande come 11 campi da calcio

Siamo entrati nel Centro logistico di Amazon Italia, avveniristico capannone industriale grande come undici campi da calcio e alto come un palazzo di tre piani che spunta grigio e azzurro dalle campagne piacentine di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza. Vi facciamo vedere, passo dopo passo, cosa avviene ad un prodotto dall’arrivo al magazzino fino alla sua spedizione.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 13 Marzo 2019 nel canale WebAmazon
116 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono assolutamente daccordo che in una realtà così grande è importantissimo che ci siano regole e procedure, piu ce nè e meglio è, così ognuno sa quello che deve fare e come lo deve fare.
A me la realtà lavorativa in Amazon piaceva molto, ma il problema appunto è il solito, che siamo in Italia !!! Si, l'azienda è americana, ma purtroppo si adegua alle nostre solite abitudini tutte italiane.
Come fa uno ad avere un badge blu se non sa nemmeno cos'è un'andon ??
Provate a indovinare !!!
Se il tuo problema è il fatto che un incompetente era assunto fisso da Amazon e tu invece che eri più esperto eri temporaneo\interinale, in quel caso il problema potrebbe essere il manager di quell'area che è incompetente oppure solo un po' "furbo", ma anche in questo caso è imputabile solo in minima parte ad Amazon. Se il manager a fine anno porta a casa i risultati, ad Amazon non importa o non si interessa della gestione di ogni singolo dipendente. Purtroppo anche io ho visto bravissimi interinali lasciati a casa e pessimi dipendenti in pianta stabile, ma purtroppo quella è responsabilità del manager. Ed è così ovunque.
Premetto che ho sempre trovato piuttosto futili, per non dire peggio, le battaglie contro i mulini a vento del tipo "non compro da quello perchè sfrutta o si comporta in un certo modo" e il motivo è molto semplice, ovunque ci si giri ci sarà sempre una azienda che si comporta in modo spregiudicato o criticabile su qualche aspetto, dai fornitori ai dipendenti, dai subappalti all'approvvigionamento delle materie prime, etc etc etc...
Può sembrare un punto di vista cinico però se dovessimo veramente rinunciare a tutto questo ripiomberemmo tutti indietro di almeno uno o due secoli su molti aspetti (qualità della vita, consumi, abitudini, organizzazione del lavoro e della vita privata etc etc), e non credo che nessuno sia disposto a farlo.
Tornando ad Amazon, non voglio mancare di rispetto a nessuna delle persone che ci lavorano o che ci hanno lavorato, alcune delle quali hanno riportato proprio qui la loro preziosissima esperienza, voglio che sia chiaro per evitare fraintendimenti.
Siamo onesti però, quando parliamo delle condizioni di lavoro nei centri Amazon non stiamo parlando ne di lavori qualificati, ne di lavori che richiedono una particolare professionalità; sono lavori che richiedono professionalità zero (tant'è che l'organico non prevede requisiti particolari e ha un ciclo di formazione piuttosto veloce) e che quindi per loro stessa natura si prestano a salari bassi, attività ripetitive e noiose, condizioni di lavoro non idilliache e una concorrenza fatta da un esercito pressochè sterminato di lavoratori, tutti pronti a concorrere su un unico fattore: retribuzione.
Le condizioni di lavoro (come testimoniato anche nel thread) non sono affatto pessime come raccontate dagli "scoop" giornalistici (che hanno alimentato l'immagine di Amazon come nuovo "grande satana"
Alcune di queste persone hanno avuto precedenti esperienze con altre aziende sempre nel campo della logistica e mi hanno assicurato che le condizioni di lavoro in Amazon sono davvero di altro livello sotto ogni punto di vista, dal rispetto dei diritti, alle condizioni materiali di lavoro, dagli orari alla puntualità sugli aspetti economici.
Insomma non è una pacchia e c'è da impegnarsi e fare un buon lavoro (il che vorrei ricordare che è un dovere in qualsiasi lavoro e per qualsiasi lavoratore, non basta fare presenza o fare qualcosa per guadagnare la pagnotta...) però da qui allo sfruttamento o a questa immagine fantasiosa di neo schiavismo ce ne passa, chi parla di questo o è male informato o è in malafede.
Prime è un servizio in abbonamento con cui ottieni consegne gratuite illimitate su tutti i prodotti venduti da Amazon,
o venduti da venditori terzi e gestiti dalla logistica di Amazon, (in gergo si chiamano FBA = Fullfilled By Amazon).
ma allora perchè quando l'avevo mi davano la spedizione il giorno dopo che senza non era possibile?
Il picker si spara un 15 km a turno alle dipendenze del PDA che gli dice quanto tempo occorre per raggiungere l'oggetto successivo e controlla se quel giorno ha fatto "abbastanza" (se no, richiamo). Da solo. Senza parlare con nessuno.
Quello alla catena è trattato alla stregua di un robot umano, per terra hanno delimitato il suo spazio di lavoro di un metro quadro e non si schioda da lì.
Area relax che si traduce in un servizio mensa più scarso del paninaro di paese, tre tavoloni comuni per sedere, una microscopica area esterna (recintata), tre macchinette di snack e un tavolo da ping pong che non viene usato, ma "fa festa".
La "formazione" ai neoassunti la fanno gli stessi dipendenti, che poi si tratta di appiccicare un'etichetta, incellophanare alla bell'e meglio un pancale o buttare qualche oggetto dentro una scatola.
Il "area manager" è di stampo "mcdonald", ovvero lo vedi girare tronfio di se stesso, ma è un ragazzino neolaureato adeguatamente "brainwashed" che fa poco di diverso dai restanti, sotto rigidi dettami di kpi e costretto ad inseguire obiettivi improbabili (es. fare meglio degli altri magazzini... i quali a loro volta hanno lo stesso obiettivo... in un ciclo infinito...).
Ambiente forzatamente "familiare" (comprensivo di finte "feste" per il compleanno, il quale ovviamente lo passi a lavoro) che mette solo una gran tristezza addosso.
Tutto il complesso è recintato con inferriate di 3 metri, tornello e guardia all'ingresso (quello del video non è l'ingresso dei lavoratori) e totalmente schermato dalle onde radio. Se avete mai visto le prigioni americane, la sensazione è la stessa.
Probabilmente può essere un lavoro migliore di altri (sia sul lato economico che di stabilità lavorativa), ma siamo al cricetino che corre nella ruota dentro una gabbia.
Vedendolo da fuori appare palese come il lavoratore sia considerato solo come un numero, facilmente intercambiabile grazie ai molti processi automatizzati e "a prova di scemo", con il managment (quello vero) che idea goffamente attività per nasconderglielo, costringendo tutti a forzati gesti amichevoli e al teamwork (in realtà non necessario). Tutte le "attività" di "formazione continua", "briefing", "feedback", "ripasso insieme della filosofia aziendale", etc, non sono altro che la versione moderna della "far vedere la carotina per far correre il ciuchino". A cui si aggiungono promesse di avanzamento e di stabilizzazione che è chiaro non possano sussistere (anche perché prima o poi tutti mollano... e lo sanno bene... così come sanno come rimpiazzarti in breve).
Dulcis in fundo, noi consumatori abbiamo il Prime aumentato di prezzo, l'account che se non fai le recensioni come vogliono loro te lo eliminano dalla community (assieme a tutte le tue recensioni passate) e, come a un utente di questo forum è accaduto, possibile ban dai servizi aggiuntivi (es. resi) se gli gira in malo modo. Casi particolari in cui l'elogiatissimo customer care diventa improvvisamente inesistente e diventi trattato come un qualcosa di cui possono fare tranquillamente a meno.
Tutto questo al solo piccolo costo di distruggere la distribuzione ufficiale, i negozi retail, i grossisti e tutto l'indotto (ci sono professionisti che risparmiano a comprare da Amazon come privati, piuttosto che andare dal loro fornitore di paese e comprarci iva esclusa... alcuni forse diranno "e allora?"... bhe, l'"allora" è che significa una trasformazione delle occupazioni lavorative future che passeranno da "dipendente del grossista" a "operaio Amazon" se va bene e "disoccupato" se va male).
Ovviamente, articolo pubblicità (nuova ondata di assunzioni interinali da 20 ore?)... ma magari senza malizia, forse gliel'hanno solo infiocchettata bene.
Beato a chi piace...
"Tutto recintato con inferriate di 3 metri, tornello e guardia all'ingresso (quello del video non è l'ingresso dei lavoratori) e totalmente schermato dalle onde radio."
cosa vorresti insinuare?
"Tutto recintato con inferriate di 3 metri, tornello e guardia all'ingresso (quello del video non è l'ingresso dei lavoratori) e totalmente schermato dalle onde radio."
cosa vorresti insinuare?
Tutto il complesso del magazzino ha recinzioni a rete pesante metallica alte 3 metri e all'ingresso c'è un tornello metallico con metal detector e guardia giurata.
Come ulteriore misura di sicurezza l'ingresso al magazzino vero e proprio avviene mediante sottopasso (se non ricordo male c'è proprio una trincea lungo tutto il perimetro). Una volta varcata la porta del magazzino il tuo cellulare perde la connessione alla rete cellulare e ti ritrovi totalmente disconnesso dal mondo esterno (e non perché la TIM non prende oppure perché i muri sono spessi: all'interno sono installati dei veri e propri dispositivi che bloccano il segnale).
Che a me Amazon piaccia o non piaccia (ho comunque un account e lo uso) non è importante.
Ognuno si faccia la sua idea.
Possibilmente, motivandola e fornendo dati oggettivi.
Buonanotte
P.S. Che poi sono cose basilari presenti in molte fabbriche italiane (non le sporche multinazionali estere
Non mi interessa difenderli, ma ci ho lavorato personalmente e ti garantisco che i prodotti resi sono chiaramente identificati come "warehouse deals" e gli vengono applicati dei bollini gialli.
Posso dirti anche che a volte arrivano dei prodotti, che non sono confezionati nel migliore dei modi, o magari arrivano in cartoni che contengono tanti pezzi dello stesso prodotto (chiamati "masterpack"
Ti faccio un esempio ma è solo l'ultimo dei tanti:
Mi è capitato di comprare una specie di multitool a forma di chiave (tech-swiss), una chiave di acciaio che si apre in 2 ruotando le 2 metà, ne avevo già un altro.
Bhè il primo mi arrivò in una confezione precisa di plastica trasparente della forma dell'oggetto, completamente saldata. Il secondo invece in una scatoletta di cartone con l'adesivo sopra con scritto NUOVO. L'oggetto era palesemente rovinato e sembrava essere stato lucidato per nascondere difetti, ma comunque si vedeva che faceva schifo. Ora dubito che sia uscito così di fabbrica.
E ripeto che non è l'unico oggetto che ho ricevuto in queste condizioni.
Fare un lavoro ripetitivo e alienante come un criceto in gabbia?
Ma l'avete mai vista una catena di montaggio in una qualsiasi azienda meccanica?
Visto che le tanto odiate multinazionali sono il male, avete mai provato a lavorare in una azienda di medio-piccole dimensioni a conduzione familiare, dove il titolare (o qualche suo parente, magari un emerito imbecille che si trova a dirigere un reparto solo perchè "figlio di..." pur essendo palesemente incapace e inadatto al ruolo) conta i pezzi prodotti all'ora o i minuti persi per qualsiasi inezia, dal soffiarsi il naso allo scambiare due parole con un collega?
Fare un lavoro ripetitivo e alienante come un criceto in gabbia?
Ma l'avete mai vista una catena di montaggio in una qualsiasi azienda meccanica?
Visto che le tanto odiate multinazionali sono il male, avete mai provato a lavorare in una azienda di medio-piccole dimensioni a conduzione familiare, dove il titolare (o qualche suo parente, magari un emerito imbecille che si trova a dirigere un reparto solo perchè "figlio di..." pur essendo palesemente incapace e inadatto al ruolo) conta i pezzi prodotti all'ora o i minuti persi per qualsiasi inezia, dal soffiarsi il naso allo scambiare due parole con un collega?
Ma guarda che a leggere questo forum c'e' veramente da preoccuparsi, gente che vive veramente fuori dal mondo e non ha la minima idea di cosa sia la realta'...
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