Subito, numeri e curiosità del più grande e-commerce dell'usato in Italia

Subito, numeri e curiosità del più grande e-commerce dell'usato in Italia

Presente in Italia dal 2007, Subito è ormai una realtà più che affermata, in grado di generare un traffico, sia di utenti che di denaro, sicuramente molto importante. Quanti sono i visitatori? Quanti oggetti si vendono ogni giorno e quali sono i più ricercati? Trovate le risposte nelle pagine di questo articolo

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Subito.it
 

Introduzione

Quella degli e-commerce, o negozi online, è una realtà che, almeno nella nostra penisola, ha da sempre faticato a prendere piede. Sarà per la diffidenza da parte degli italiani nei confronti della moneta virtuale, o sarà per una cultura che ancora ci porta a preferire il negozio fisico, l'arretratezza nell'utilizzo del web come piattaforma di acquisto è da sempre una delle tendenze per le quali la nostra penisola occupa una posizione di rincalzo rispetto a molte altre realtà internazionali.

Nel corso degli anni molte realtà hanno tentato di invertire questa tendenza ma in poche, anzi pochissime, hanno raggiunto il loro scopo. Tra queste si distinguono due macrocategorie di shop, i negozi che potremmo definire "del nuovo" e quelli "dell'usato". I più rappresentativi della prima specie sono sicuramente Amazon e eBay, che dopo essersi ben classificato come negozio di aste e di compravendita di usato, ha spostato la propria attenzione sempre più sul nuovo, affidando alla sottoposta Kijiji la gestione del dominio "Annunci" che in precedenza si occupava del settore.

Tra gli e-commerce che trattano usato quello che maggiormente spicca per notorietà è quindi indubbiamente Subito. Una realtà solida che fonda le proprie radici in una multinazionale norvegese di nome Schibsted che opera in ben 29 paesi differenti in tutto il mondo. Un gruppo fondato nel 1839 che allo stato attuale conta circa 7.000 dipendenti, dei quali più di un centinaio in Italia.

La storia di Subito in Italia ha inizio nel 2007, e da allora la presenza e l'importanza dell'e-commerce dell'usato ha subito una crescita esponenziale sia per numero di utenti che visitano il negozio quotidianamente, sia per introiti. Basti pensare che dal 2008, anno nel quale si hanno i primi risultati finanziari, al 2014, il fatturato dell'azienda con sede a Milano è passata da 500 mila a circa 19 milioni di euro. In soli 7 anni, con un incremento costante anno per anno, il giro di affari di Subito.it è quindi cresciuto di 38 volte.

Cresciuto è anche il numero delle persone che lavorano dietro le quinte di questa realtà. Passato dai 4 dipendenti del 2007 ai 102 del settembre 2015, il personale che gestisce, programma e progetta questo e-commerce è composto per il 64% da uomini e per il restante 36% da donne. L'età medie è di soli 35 anni, un dato che permette immediatamente di comprendere il perché di tanto dinamismo e di tanta voglia di crescere.

Risultati indubbiamente importante e interessanti, che nascondono una strategia di innovazione semplice ma vincente, che ha seguito nel tempo le esigenze degli utenti fino a far diventare lo stesso e-commerce una sorta di S-commerce, dove S sta per Social. Un punto di incontro per persone con interessi ed esigenze comuni, prima ancora che un negozio online.

Ed è proprio questo il filone strategico che, come ci hanno raccontato in una interessante chiacchierata gli amici di Subito, l'e-commerce stesso intende continuare a seguire. Lo scopo ultimo è quello di creare una community in cui la nostra vita da venditori o acquirenti virtuali diventi il primo biglietto da visita per una transazione sicura. Nello scenario ideale dovremmo sempre poter trovare quello che cerchiamo nella nostra regione di residenza, o ancora meglio nella nostra provincia e perché no nella nostra città, finanche, nella migliore delle ipotesi, nella cantina del nostro vicino di casa, che "quella macchina da cucire" nemmeno ricordava di averla.

Perchè il bello del commerciare usato è sì ottenere quello che desideriamo ad un prezzo sicuramente più accessibile, ma anche scoprire da dove arriva l'oggetto che stiamo acquistando, che storia ha alle spalle, quale è stato il suo scopo nella vita precedente, o ancora più banalmente se chi lo ha usato prima di noi condivide i nostri interessi e può darci qualche consiglio su come utilizzarlo al meglio.

 
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