Fitbit Sense 2: bene per il benessere, un po’ meno per il fitness! La recensione

Fitbit Sense 2: bene per il benessere, un po’ meno per il fitness! La recensione

Il nuovo Fitbit Sense 2 è il tracker per fitness e benessere tra i più avanzati del momento nel catalogo dell’azienda. Nuove funzioni in arrivo (Google Maps e Google Wallet) ma anche meno funzioni attuali (niente Google Assistant e niente auricolari). Ma conviene rispetto al Charge 5? Vi raccontiamo tutto in questa nostra recensione.

di pubblicato il nel canale Wearables
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Fitbit Sense 2 è il nuovissimo tracker per fitness e benessere tra i più avanzati, tecnologicamente parlando, del momento nel catalogo dell’azienda. Rispetto alla precedente generazione cambia poco a livello estetico così come cambia poco anche al suo interno con una gestione del monitoraggio dei parametri per quanto riguarda il fitness e altro che si allinea con quella della passata generazione. 

Come detto a livello estetico il passaggio a questo modello è meno evidente del passato. Viene mantenuta quella sua forma quadrata che lo differenzia dal Charge 5 ma lo fa assomigliare (forse troppo) al Versa 4. Esteticamente non possiamo che confermare che lato design si dimostra al passo con i tempi, bello da vedere e soprattutto comodo nel suo utilizzo ma anche a livello di materiali con una cassa robusta e con un incasso del vetro superiore sempre preciso e di livello (da rivedere i cinturini). E come vedremo la differenza con altri device di questo tipo la farà anche il peso che garantisce di indossarlo, dimenticandolo praticamente al polso.

Ci sono davvero tante funzionalità che arricchiscono FitBit Sense 2 ma anche altrettante assenze che, almeno al momento, sono a dir poco inspiegabili. Da una parte troviamo strumenti come l’app ECG per il monitoraggio della salute del cuore, l’app EDA Scan per la gestione dello stress e ancora tutto quello che possiamo utilizzare durante gli allenamenti con la particolarità, in questo caso, di Fitbit Premium ossia un abbonamento a quello che è il programma più sofisticato dell’azienda messo in atto da qualche tempo e che permette di far conoscere meglio il proprio corpo agli utenti permettendo di prendere decisioni migliori per il fitness o anche per il benessere generale con strumenti come il Recupero Giornaliero o ancora con consigli sul sonno e la gestione dello stress. 

Come detto è inspiegabile non trovare funzionalità come quella di Google Assistant visto che, lo ricordiamo, Fitbit è ora in mano proprio a Google. Rimane la presenza della sola Amazon Alexa, dunque una concorrente, che può comunque aiutarci con il solo utilizzo della voce. E viene altrettanto inspiegabilmente tolta la possibilità di collegare degli auricolari per ascoltare la musica direttamente dal Fitbit. Questa cosa era prima possibile ed era anche molto comoda. Ci sono però delle aggiunte, che arriveranno in futuro (si parla di fine 2022), e parliamo di Google Maps per la navigazione direttamente dal display del fitness tracker ma anche di Google Wallet ossia il portafoglio di Google che permetterà di pagare direttamente con il Fitbit. 

Un fitness tracker dunque con alcune stranezze ma anche con alcuni vantaggi. È un prodotto da scoprire soprattutto per un prezzo sicuramente importante visto che Fitbit Sense 2 viene venduto di listino a 299€. Ci sono alcune considerazioni da fare e soprattutto c’è da capire come mai Fitbit voglia mantenere ancora questo Sense 2 solo un fitness tracker e non cercare di elevarlo a vero e proprio smartwatch visto che le potenzialità le possiede come anche il prezzo. 

UNBOXING

Una rapida occhiata nella confezione rivela che Fitbit decide di includere oltre al device anche un piccolo caricatore ad incastro magnetico pronto ad accompagnare l’utente durante i viaggi senza però creare problemi di spazio. Il caricabatterie possiede già il cavo incorporato e si collega ad una presa a muro tramite USB-A. 

Null'altro nella confezione di vendita se non qualche manualetto di istruzioni rapide e la presenza di un cinturino dello stesso colore ma di taglia differente che permette dunque a chiunque di indossare il Sense 2. Ricordiamo che il fitness tracker è compatibile con Android e iOS e comunica con uno smartphone associato tramite l’applicazione rilasciata ufficialmente su App Store o Play Store dall’azienda.

DESIGN, DISPLAY e HARDWARE

Partiamo subito dall’aspetto estetico di questo nuovo Fitbit Sense 2. Ve lo diciamo subito: non cambia praticamente molto dalla precedente generazione ma ammettiamo anche che il suo aspetto ci piace molto, anche se effettivamente è un parere più soggettivo. Il Fitbit Sense 2 è un fitness tracker decisamente premium considerando che la sua cassa è realizzata in alluminio e il vetro curvo e smussato negli angoli con un incasso di precisione sulla cornice rende il tutto sofisticato e sicuramente di qualità elevata. Oltretutto c’è la possibilità di ottenerlo in varie colorazioni come quella classica grafite, grigio platino e oro chiaro. 

Il cinturino è in elastomero e ci è sembrato praticamente identico a quello dello scorso anno anche se forse un po' troppo poco resistente. A vista e al tatto rende effettivamente molto permettendo di avere non solo stile un po’ sportivo ma anche elegante. Peccato forse per un consulo sui lati del cinturino un pochino esagerato solo dopo un mese di utilizzo.

Il corpo del Fitbit Sense 2 è praticamente identico anche nelle dimensioni a quanto visto con la precedente generazione: per la precisioni qui otteniamo una cassa di 40,5 mm x 40,5 mm x 12,3 mm di spessore. Nella parte posteriore invece è presente tutto il comparto dei sensori che in questo caso cambia perché gli elettrodi per l’elettrocardiogramma sono integrati in una struttura leggermente rialzata in vetro e non nella cassa come in precedenza. Non solo perché il tasto che ricordiamo in precedenza era a sfioramento, ora è diventato fisico con una sensazione al tocco decisamente diversa da prima. Quello che ci è piaciuto di Sense 2 è senza dubbio la sua leggerezza al polso: dopo pochi istanti infatti ci si dimentica di averlo segno che il lavoro di ergonomia del fitness tracker è stato fatto in modo degno. Oltretutto abbiamo la possibilità di acquistare diversi tipo di bracciali dallo store di Fitbit e non solo ci permetteranno di avere un aspetto diverso per il loro colore ma anche per l’uso di diversi materiali. 

Il display non sembra cambiare rispetto al passato: è un display AMOLED a colori con una risoluzione di 336 x 336 pixel. Dimensione giusta che permette di avere una visione perfetta delle informazioni a schermo nonché l’usabilità generale. L’unità è davvero molto ben fatta, brillante nei colori anche in esterno e con una visibilità che si rende totale anche in situazioni estreme di luce diretta o di buio totale. C’è la luminosità automatica e questo permette di avere sempre e comunque la migliore visione dei contenuti. 

Nello specifico poi sappiate che il display riesce ad offrire moltissime informazioni, come i dati principali della giornata, l’ora, le notifiche, l’identificativo delle chiamate (a cui si può rispondere o declinare, ma non avendo un microfono per parlare serve usare sempre lo smartphone), la sveglia e i dati principali. C’è la possibilità di attivare la modalità always-on-display che però di contro impatterà sulla batteria riducendo l’autonomia. Fitbit Sense 2 è anche resistente all’acqua fino a 50 metri di profondità e dunque questo permette di poter usare la fitness tracker anche in piscina per gli allenamenti di nuoto. 

A livello hardware non conosciamo tecnicamente quale sia il processore e quali siano i componenti di questo nuovo Fitbit Sense 2 ma di fatto sappiate che è possibile utilizzare la smartband senza problemi e soprattutto senza intoppi. Tutto si muove molto bene, fluido e veloce e quello che ci è piaciuto è la reattività anche del sensore che permette di risvegliare al movimento del polso il display. Non sbaglia mai e lo fa anche in modo sempre sincrono con il movimento. 

SISTEMA OPERATIVO e USABILITA’ 

Sull’usabilità chiaramente Fitbit ci mette del suo e soprattutto ci mette l’esperienza accumulata negli anni. Sense 2 è fatto bene da un punto di vista dell’usabilità lato software grazie ad un’applicazione cambiata negli ultimi anni e che ha portato a miglioramenti nel gestire i device. 

Partiamo dalle cose semplice e più classiche come i menu che troveremo realizzando degli swipe sul display. In questo caso scorrendo dall’alto al basso avremo possibilità di accedere velocemente ad alcuni comandi rapidi come i pagamenti NFC (che sappiamo vengono utilizzati tramite Fitbit Pay con le banche supportate) quindi il comando Non disturbare e ancora la Modalità Sonno e l'attivazione del movimento del polso insieme anche al blocco in acqua. Sempre in questo menu è possibile entrare nelle Impostazioni dove a disposizione dell’utente si troveranno le impostazioni del display, la modalità silenziosa, il battito cardiaco e anche il GPS o la modalità di ripristino. 

Lo swipe invece in direzione opposta ci permette di avere subito un resoconto dell'attività del giorno, che include non solo i dati sul movimento, ma anche quante ore siamo stati in piedi, le ore di sonno che abbiamo fatto e la nostra ossigenazione del sangue.

E qui c’è un primo aspetto negativo che dobbiamo sottolineare: Fitbit infatti permette tramite il sensore IR di misurare il livello di ossigenazione del sangue SpO2 solo con il monitoraggio del sonno e fornendo un valore medio il giorno dopo. Oltretutto questo dato non è facilmente accessibile dal display del Fitbit perché per visualizzarlo è necessario impostare uno specifico quadrante o andare su Metriche di Salute nell’app. Peccato non poter registrare il dato volontariamente con una misurazione istantanea e questo mi sembra una delle implementazioni più assurde viste su di una fitness tracker o su di uno smartwatch. C’è la possibilità anche di misurare la temperatura ma anche questa non possiede misurazione istantanea ma variazioni durante misurazioni nel sonno e in questo caso è possibile accedere ai risultati solo nelle tab di Fitbit Premium che è la funzione a pagamento dell’azienda. 

Infine lo swipe da destra a sinistra o viceversa da sinistra a destra permette di accedere velocemente ad alcune funzionalità come le notifiche che arrivano dallo smartphone che riguardano messaggi e chiamate quindi il menu degli allenamenti tra cui poter scegliere per l’attività fisica. C’è anche la sezione della sveglia, il timer e anche lo scan EDA e quello dell’ECG. 

Da un punto di vista degli sport sappiate che Fitbit con Sense 2 ne mette a disposizione più di 40 ma sarete obbligati in questo caso a sceglierne solo 6 da tenere sempre a portata di menu (corsa, nuoto, pesi, bici, tapis roulant, pesi e step). Potrete anche impostare degli obiettivi e ci sarà anche la presenza del GPS nel bracciale che terrà traccia dei percorsi effettuati in uscita per gli allenamenti anche senza portare sempre lo smartphone dietro. 

Durante il giorno il display è comodo per visualizzare le notifiche, anche se non è possibile rispondere, e volendo lo si può usare anche sempre acceso anche se in questo caso la batteria si consuma abbastanza rapidamente e forse non ha poi così senso visto che il sensore di movimento funziona molto bene. C’è il promemoria del movimento che ricorda che non è bene stare seduti per troppe ore, e ci invita a fare almeno 250 passi all’ora. Tutti gli avvisi a display sono accompagnati da una piccola vibrazione: la vibrazione è utilizzabile anche come sveglia, per ricordarci che è ora di alzarsi, ma nello stesso tempo senza disturbare chi dorme accanto a noi. 

A livello di sensori è un fitness tracker buono in quanto a sensibilità lato frequenza cardiaca sotto sforzo senza una fascia professionale ma con sensori da polso. In questo caso è attiva la misurazione del battito 24 ore su 24 e possiamo confermare la bontà dei dati rilevati con scostamenti trascurabili rispetto a prodotti più tecnici del settore e soprattutto ai prodotti con fascia toracica. Durante l'attività fisica la rilevazione del battito cardiaco risulta abbastanza precisa e non presenta difficoltà di misurazione come nemmeno situazioni anomale che altri della concorrenza invece spesso posseggono. 

Nota un po’ dolente il GPS che in questo caso ci ha dato qualche fastidio di troppo. Abbiamo effettuato qualche uscita di allenamento e abbiamo visto che rispetto ad altri device più professionali il Fitbit Sense 2 effettua una localizzazione non proprio precisa. Peccato visto che è dotato di ricevitore satellitare GPS e GLONASS. Non solo perché per i veri runner risulta difficile riuscire ad utilizzare il Fitbit Sense 2 nel monitoraggio dei tempi della corsa. Il problema sta nel non poter misurare la cadenza (o almeno noi non siamo riusciti a trovarla) e questo per chi fa allenamento da corsa di certo è un parametro che non può essere tralasciato. 

Per quanto riguarda l’applicazione di Fitbit sappiate che da tempo è stata rinnovata e il restyling grafico è stato molto apprezzato con un’app che ora è fruibile in modo completo e soprattutto garantisce la massima personalizzazione del device oltre alla visualizzazione completa dei parametri di ogni tipo di Fitbit. Dopo quasi un mese di utilizzo, possiamo vedere come il Fitbit abbia silenziosamente monitorato la frequenza respiratoria, la variabilità del battito cardiaco (HRV), la temperatura cutanea e la saturazione dell’ossigeno (SpO2), il tutto purtroppo, come già detto, durante la notte.  Oltre a questo, la variabilità del battito cardiaco a riposo (RHR), indicazione interessante, considerando anche che il bracciale avvisa quando il battito cardiaco è sopra o sotto i parametri impostati nell’App. Ma non solo: i sensori misurano anche la gestione dello stress, e l’attività fisica (oltre a quella sportiva, che è più importante) ed infine, per la quota rosa, anche il ciclo mestruale, fornendo previsioni, statistiche e avvisando la data di inizio di ogni ciclo.  

Con Fitbit Sense 2 infine si può accedere per 6 mesi in modo del tutto gratuito alla modalità Premium dell’app che permette di avere una vita più sana, secondo l’idea di Fitbit, grazie al monitoraggio delle attività, del sonno, della nutrizione e anche dello stress. Attivando la modalità Premium si potrà accedere ad una sezione sull’app che vi permetterà di visualizzare intanto il cosiddetto Livello di Recupero ossia suggerimenti da parte dell’intelligenza artificiale di Fitbit ad esempio per quando è il miglior momento per allenarsi. ancora un’analisi avanzata del sonno che permette di avere un punteggio su di esso per avere un’istantanea contenente i dati giornalieri sulla qualità del sonno e sulla durata dello stesso. Quindi un Report di benessere e ancora una sezione con sfide e avventure dove Fitbit consiglia sfide virtuali per restare in forma o ancora delle avventure di gruppo con altri utenti. 

AUTONOMIA

Per quanto riguarda l’autonomia, Fitbit delinea un massimo di 6 giorni di utilizzo continuativo di Sense 2. Effettivamente nella prova sul campo il fitness tracker è riuscito ad allinearsi a questi 6 giorni con un utilizzo senza allenamenti ma con tutte le notifiche attive e con il tracciamento del sonno durante la notte attivo.  Un buon risultato anche se chiaramente è da sottolineare il fatto che con il GPS Attivo e il monitoraggio dell’allenamento abbiamo un consumo del 10% circa ogni ora per un massimo di circa 7 ore di utilizzo continuativo. Per la ricarica sappiate che c’è quella rapida il che significa avere un giorno di autonomia con soli 12 minuti di ricarica (l’intera ricarica invece impiega circa un paio di ore).  

CONCLUSIONI

Fitbit Sense 2 è un ottimo fitness tracker votato al benessere ma meno al vero fitness. Si deve partire dal prezzo di vendita di 299€ per capire che l’azienda lo propone come uno smartwatch cosa che invece di fatto non lo è. Manca uno store dove scaricare applicazioni (anche se tramite l’app qualcosa è possibile trovare), non è possibile rispondere alle notifiche e il suo target sembra essere più quello di un Galaxy Watch5 o di un Amazfit GTS4 ma con le funzionalità che invece sono quelle di un Fitbit Charge 5, per rimanere in famiglia, che costa però 149,99€. 

A livello costruttivo e di utilizzo dei materiali è indiscutibile che siamo di fronte ad un prodotto premium di qualità che risulta minimale e moderno ma allo stesso tempo robusto. Apprezziamo che l’app Fitbit sia realizzata molto bene con la possibilità di avere tutti i risultati leggibili e con una sezione (seppur a pagamento) Premium che garantisce ulteriori parametri e analisi particolareggiate. E ci piace anche che Google abbia promesso l’arrivo di Google Maps e Google Wallet nei prossimi mesi, due funzionalità sicuramente utili. Peccato per alcune stranezze come la scomparsa di Google Assistant e la permanenza invece di Alexa e per un GPS non proprio preciso

2 Commenti
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Haran Banjo10 Novembre 2022, 11:57 #1
Sì insomma, scaffale.
Marok10 Novembre 2022, 17:40 #2
Ho terminato la lettura sulle banali funzioni sbloccabili solo a pagamento. Mamma mia che tristezza.

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