Amazfit GTS contro Fitbit Versa 2: quale smartwatch comprare?

I due smartwatch hanno diversi tratti in comune, ma anche differenze molto evidenti. La prima è certamente la presenza del GPS su Amazfit GTS, che invece è assente su Fitbit Versa. D'altra parte la proposta Fitbit offre pagamenti contactless NFC e 4GB per portare musica a bordo. Ecco un confronto serrato, che scaturisce da diverse settimane polso a polso
di Roberto Colombo pubblicato il 20 Agosto 2020 nel canale WearablesFitbitAmazfitHuami
Amazfit GTS vs Fitbit Versa 2
Il mondo degli orologi è stato decisamente rivoluzionato dall'arrivo delle fitness band, prima, e degli smartwatch poi. Oggi le proposte da portare al polso spaziano su una ampia varietà di formati e vengono incontro alle differenti esigenze degli utenti, oltre che alle diverse possibilità economiche.
La statunitense FitBit è uno dei marchi più noti a livello globale, mentre dall'Oriente arrivano i prodotti di Amazfit, marchio della cinese Huami, vero colosso del settore e che è anche il nome che sta dietro la produzione di uno dei wearable più venduti del mercato: Xiaomi MiBand. 'Quale smartwatch mi consigli di comprare?' è una delle domande che più spesso amici e lettori mi pongono e oggi analizziamo in dettaglio due delle proposte più spesso citate come alternativa.
Partiamo dall'assunto che per chi è parte dell'ecosistema Apple fatto di iPhone, iPad e Mac la scelta più naturale è probabilmente Apple Watch, ma è una scelta che richiede di avere un certo budget a disposizione, con prezzi che partono da 459 Euro, ma possono arrivare fino a 1.519 Euro per la più recente quinta serie. Chi volesse optare per un Apple Watch Series 3 trova invece prezzi a partire da 239 Euro. Parlando di fitness band, anche per gli utenti Apple lo sguardo deve spostarsi altrove.
Chi ha uno smartphone Android probabilmente trova a catalogo del produttore del proprio telefonino fitness band e smartwatch, ma non sempre sono le soluzioni più complete, inoltre non sempre pescare all'interno dello stesso marchio del cellulare porta a reali vantaggi.
I marchi 'specializzati' giocano qui una partita molto importante. In questo articolo mettiamo a confronto diretto (il primo su un polso, il secondo sull'altro) due dei prodotti più interessanti e ricercati dagli utenti: FitBit Versa 2 e Amazfit GTS. I due smartwatch adottano un design simile, con cassa rettangolare a bordi smussati, con Amazfit GTS che non nasconde una certa ispirazione ai prodotti Apple.
La presenza del GPS è certamente un punto a vantaggio di Amazfit GTS
I due smartwatch hanno diversi tratti in comune, ma anche differenze molto evidenti. La prima è certamente la presenza del GPS su Amazfit GTS, che invece è assente su Fitbit Versa. In casa Fitbit tra gli smartwatch è Ionic a possedere il posizionamento satellitare, sbarcato invece da poco anche nelle fitness band su Charge 4 e quindi molto probabilmente su una prossima versione di Versa. Per avere la traccia georeferenziata dei propri allenamenti, quindi, con Amazfit GTS basta il solo orologio, mentre Fitbit Versa 2 deve appoggiarsi al GPS dello smartphone, per cui è necessario portarlo con sé. GTS alla fine della sessione di allenamento visualizza la traccia GPS in forma stilizzata, assieme a tutti i dati riepilogativi di distanza, tempo, ritmo e calorie. Durante la corsa offre un'interfaccia a schermate navigabili con tutti i dati, con anche la possibilità di visualizzare in forma grafica l'andamento del ritmo cardiaco o del passo.
Dalla sua Fitbit Versa 2 ha la rilevazione automatica delle attività fisiche e riesce a discriminare molto bene tra una camminata, una corsa e un giro in bicicletta, segnando le sessioni come allenamento all'interno del report quotidiano. Nel caso della corsa, anche senza l'uso del GPS riesce a dare una stima abbastanza attendibile della distanza percorsa, basandosi sui soli dati degli accelerometri. GTS offre solo una stima dei minuti attivi durante la giornata, visualizzata tramite il punteggio PAI (Personal Activity Intelligence) che misura i momenti di attività moderata e intensiva durante il corso della giornata. Entrambi offrono una visualizzazione grafica dell'andamento del battito cardiaco durante la giornata, con l'indicazione dei minuti passati nelle diverse fasce di sforzo.
Evidenti il sensore per la rilevazione del battito cardiaco, i pin di ricarica e su Versa 2 anche il sensore di saturazione dell'ossigeno nel sangue
Entrambi offrono la rilevazione al polso del battito cardiaco, con una precisione perfettamente sovrapponibile, sia nelle rilevazioni a riposo, sia in quelle durante l'attività sportiva. Versa 2 aggiunge il sensore di saturazione dell'ossigeno nel sangue, utilizzato, dopo un aggiornamento firmware che si è fatto un po' attendere, per monitorare il livello di ossigenazione durante la notte e allertare in caso di possibili apnee notturne nel sonno. Il prodotto Fitbit e la companion app vincono sulla rilevazione delle fasi del sonno, dove il report è molto preciso, anche con la rilevazione del sonno profondo e del sonno REM, oltre al sonno leggero e alle fasi di veglia.
Su entrambi gli smartwatch è possibile impostare diverse sveglie; al lancio di Versa 2 Fitbit aveva posto grande accento sulla sveglia intelligente, funzionalità che anch'essa si è fatta attendere un po' (troppo) e arrivata sull'orologio solo con un aggiornamento firmware. Questa sveglia sfrutta il sistema di rilevazione delle fasi del sonno per svegliare automaticamente durante la fase più leggera del riposo notturno nei 30 minuti precedenti all'ora impostata, in modo da far risultare il risveglio più dolce e meno traumatico di quello che invece può avvenire al suono della sveglia durante una fase di sonno profondo o un fase REM. Se entro l'orario impostato l'orologio non ha trovato il momento giusto per svegliarci vibra allo scoccare dell'ora impostata come termine ultimo per la sveglia. Questa sveglia intelligente dà risultati un po' altalenanti, e qualche volta non ha del tutto suonato. Si tratta di una funzione molto interessante in quanto, quando funziona, effettivamente permette di svegliarsi con il piede giusto, spesso con qualche minuto di anticipo sulla tabella di marcia, dando un avvio molto positivo alle giornate. Probabilmente necessita ancora di un po' di affinamento.
A livello di sistema operativo siamo di fronte a due OS proprietari, con un'implementazione decisamente diversa. Fitbit ha scelto l'approccio aperto e con un apposito SDK ha dato agli sviluppatori la possibilità di sviluppare applicazioni dedicate ai propri smartwatch. Si trova un po' di tutto, dal metronomo a piccoli giochi per ingannare il tempo, ma anche app come FibriCheck, app medica certificata che permette di rilevare le aritmie. Ci sono poi le app delle compagnie aeree per visualizzare il QR Code della carta d'imbarco al polso, per vedere le mappe al polso (in connessione con lo smartphone), ma anche notizie e interfacce per la smart home. Si trovano poi app dedicate ai vari sport. Stupidissima a prima vista, ma diventata una delle mie preferite, l'app 'Torcia' che accende il display al massimo, utile per evitare l'angolo dell'armadio quando ci si alza di notte. Entrambi mettono a disposizione invece diversi quadranti personalizzabili, con ampia scelta per tutti i gusti.
Fitbit Versa 2 offre 4 GB di memoria a bordo e spazio per memorizzare brani musicali, da riprodurre direttamente tramite cuffie Bluetooth, senza la necessità di avere con sé lo smartphone. A bordo anche l'app Deezer, che permette di scaricare e riprodurre le proprie playlist preferite. L'app di Spotify è invece solo un telecomando remoto per controllare la riproduzione dei brani, che però avviene dallo smartphone. Amazfit GTS offre solo la possibilità di controllare via Bluetooth la riproduzione dei brani musicali dai player presenti sul telefonino.
Una leggera nota stonata per Versa 2, come su Ionic è possibile trasferire la musica sotto forma di file al dispositivo solo tramite la connessione Wi-Fi e l'app per PC desktop, mentre non è possibile fare la cosa che tutti si aspetterebbero, passare i file direttamente dallo smartphone. È possibile invece dal telefonino trasferire all'orologio le playlist di Deezer. Nel caso di Spotify, invece, l'app sullo smartwatch funge solo da comando remoto e la musica viene riprodotta dallo smartphone. Fitbit Versa 2 integra un microfono, che può essere utilizzato per chiamare Alexa e sfruttare lo smartwatch per le proprie richieste all'assistente vocale.
I due smartwatch con la schermata always-on che mostra sempre l'orario
Quando si arriva alla voce autonomia è il momento in cui emergono le maggiori differenze tra i due smartwatch: le schede tecniche parlano di 6 giorni per Fitbit Versa 2 e 14 giorni per Amazfit GTS. Nella vita reale la differenza è consistente, soprattutto utilizzando la funzionalità always-on che mostra sempre l'ora e non richiede una decisa rotazione del polso per attivare il display per visualizzare l'orario. Fitbit Versa 2, utilizzato per l'attività fisica quotidiana, che attiva la rilevazione del battito cardiaco in continuo, ha un'autonomia reale di circa 3 giorni, mentre Amazfit GTS passa facilmente la settimana. Ho sempre caricato Fitbit Versa un po' ogni giorno (durante la doccia) e non ho mai avuto problemi di autonomia, ma se si va via per più di una notte è bene portare con sé il cavo. Nel caso di Amazfit GTS partendo carichi si può evitare di dover ricaricare anche per una settimana intera. Naturalmente, nel caso dello smartwatch cinese, ha un forte impatto l'utilizzo del GPS, per cui un'ora di attività all'aperto con il posizionamento satellitare attivo 'ruba' circa un giorno di autonomia. Ma partendo da 14 giorni reali di autonomia, anche uscendo a correre tutti i giorni per un'ora si arriva in fondo alla settimana prima di essere a secco di energia. Inoltre in modalità basic, con funzioni avanzate disattivate e operante solo come orologio Amazfit GTS può arrivare a 46 giorni di autonomia.
A livello di vestibilità entrambi offrono cinturini intercambiabili. Quelli in silicone naturalmente fanno sudare di più. La versione speciale di Versa 2 con cinturino in tessuto ha una vestibilità decisamente maggiore, ma costa 30€ in più della versione normale con cinturino in silicone. Per entrambi gli shop online di terze parti offrono cinturini di tutti i tipi (silicone traforato, maglia metallica, tessuto) a prezzi abbordabili, dai 10 € in su, per cui è facile trovare alternative.
Un plus importante per Versa 2 è la possibilità, tramite il chip NFC, di utilizzare lo smartwatch per i pagamenti in mobilità. Rispetto ad altre piattaforme Fitbit Pay non offre ancora la massima compatibilità con tutte le banche, ma l'accordo con Nexi degli scorsi mesi ha ampliato di molto le carte utilizzabili. In attesa che la mia banca e quella della mia 'storica' ricaricabile supportino Fitbit Pay, una carta Revolut è stata la soluzione più facile per avere i soldi al polso. I pagamenti al polso sono molto comodi in tutte quelle situazioni in cui non si vuole estrarre il portafoglio, ma magari nemmeno il telefono: alla macchinetta dei biglietti in stazione, a quella delle bevande in aeroporto o al pagamento alla cassa automatica dell'autosilo. Utilizzo principe è l'ingresso in metropolitana passando dai tornelli con pagamento contactless, una vera comodità.
In sintesi chi vince tra Fitbit Versa 2 e Amazfit GTS? Come sempre, parlando di prodotti simili, ma non perfettamente sovrapponibili, dipende tutto dalle esigenze dell'utilizzatore. Nel mio caso nessuno dei due è perfetto. Per correre utilizzo uno sportwatch dedicato, un vecchio Garmin Forerunner 235, che permette una gestione decisamente più avanzata degli allenamenti complessi con serie di ripetute di tempo o lunghezza diversa. Lo smartwatch mi è utile per il monitoraggio del sonno e dell'attività quotidiana, per cui, non solo non è per me fondamentale la presenza del GPS, ma è importante anche che sia indossabile al massimo. Il prodotto che più mi si addice è qualcosa come Fitbit Charge 4, per la precisione dei Fitbit nella rilevazione del sonno, per la comodità dei pagamenti contactless NFC, con la presenza del GPS come supporto d'emergenza per le corse in trasferta, quando puntualmente mi dimentico di portare con me il Garmin.
Chi fosse alla ricerca di uno smartwatch per un'attività fisica semplice, corsa, bici, nuoto, ma senza particolari esigenze di complessità degli allenamenti, trova in Amazfit GTS un prodotto molto interessante e decisamente completo, a cui però mancano i pagamenti e la musica a bordo. Chi invece non ha problemi a correre portando con sé lo smartphone, ma è interessato di più ai pagamenti NFC e a una rilevazione molto puntuale delle fasi del sonno, probabilmente trova in Fitbit Versa 2 uno smartwatch più indicato. Per chi vuole risparmiare ci sono poi le fitness band (come Xiaomi Mi Band 5) che offrono funzioni di monitoraggio dell'attività quotidiana, ingombri e prezzi decisamente contenuti.
Fitbit Versa 2 Smartwatch per Benessere e Forma Fisica con Controllo Vocale, Punteggio del Sonno e Musica
199.95 109.95€ Compra oraParlando di prezzi, Fitbit Versa 2 è in vendita a un listino a partire da 199,99€, mentre Amazfit GTS, pur con la presenza del GPS, costa solo 128,99€.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInteressante però la conclusione, che peraltro visto l'uso simile che ne faccio io, coincide con il mio pensiero: sportwatch dedicato per corsa e bici, e tracker piccolo da usare tutto il giorno per monitoraggio 24/7 e sport minori (pesi, fitness, passeggiata, ecc ecc).
Forse gli ibridi saranno la risposta tipo l'amazfit GTS, ma nella foresta di prodotti non esiste ancora nulla di bilanciato, tra precisione sensori, compattezza, autonomia e qualità schermo e app di supporto.
Forse ad oggi quello "perfetto" sarebbe proprio l'amazfit GTS, ma con la qualità di versa 2 (sensori, e calcolo attività, calcolo sonno).
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