Polar OH1: il sensore cardio da braccio per chi fa sport

Gli appassionati di sport di endurance, ma questo vale per un po' tutti gli sportivi, conoscono l'importanza di tenere monitorato il battito cardiaco durante gli allenamenti. Con Polar OH1 è possibile fare questo sfruttando un sensore ottico che si posiziona sul braccio, fornendo precisione nelle rilevazioni senza il possibile senso di fastidio delle fasce da petto
di Paolo Corsini pubblicato il 30 Gennaio 2018 nel canale WearablesPolarGarminForerunner
L'alternativa pratica alla fascia da petto
L'utilizzo di un sistema di rilevazione del battito cardiaco permette, tanto allo sportivo come all'appassionato, di gestire le proprie attività di allenamento nel modo più completo. Il monitoraggio del battito permette infatti di gestire l'intensità del proprio sforzo in modo più preciso rispetto ad una mera sensazione soggettiva (esempio: quello di oggi è un allenamento molto intenso perché mi sento particolarmente stanco), risultando essere molto utile soprattutto quando si parla di attività sportive di endurance quali sono corsa e ciclismo.
La rilevazione del battito cardiaco è storicamente stata effettuata utilizzando fasce cardiache da petto, tipicamente molto precise nelle rilevazioni ma che per alcuni utenti sono inutilizzabili per via della sensazione di fastidio e disagio che a loro arrecano. Le fasce da petto si sono notevolmente evolute nel corso degli ultimi anni, diventando sempre più morbide e pratiche da indossare, ma rimangono ancora per alcuni uno strumento che non viene utilizzato volentieri.
Negli ultimi anni sono apparsi sul mercato vari dispositivi che integrano un sensore di battito cardiaco di tipo ottico, simile per approccio a quello adottato negli ospedali. Al posto di essere infilato sul dito della mano il sensore è integrato nella parte posteriore di uno smartwatch o di una fitness band. In questo modo è possibile rilevare il battito cardiaco senza che l'utente di fatto se ne accorga, volendo anche tenendone traccia 24 ore su 24 e quindi non solo durante l'attività sportiva.
sensore cardio ottico integrato dietro ad uno smartwatch
La qualità delle rilevazioni dei sensori ottici da polso è mediamente buona, pur se con alcune eccezioni. I produttori storici di sportwatch hanno al momento attuale implementazioni, nei propri prodotti, che assicurano misurazioni precise in quasi tutte le condizioni d'uso, mentre lo stesso non può essere detto di molti sensori ottici integrati in braccialetti fitness di aziende che da poco tempo si sono affacciate a questo mondo. Utilizzando un sensore di produttore noto e dalla qualità elevata è poi possibile incorrere in specifiche situazioni d'uso nelle quali questi sistemi di misurazione evidenziano i propri limiti: questo capita ad esempio in tutte quelle occasioni nelle quali il battito tende a variare in modo improvviso e molto rapido, come ad esempio passando da un impegno moderato ad uno massimale come uno sprint in salita.
Perché accade questo: la risposta non è tanto da ricercare nella tecnologia adottata dal sensore quanto dalla posizione sul polso. Quest'area è lontana dal cuore e misurando il battito al polso si introduce una certa latenza nelle rilevazioni che è impercettibile con uno sforzo costante ma diventa ben evidente quando le variazioni di battito cardiaco si fanno repentine.
Polar OH1 è una risposta a quegli utenti che vogliono tenere traccia del proprio battito cardiaco in modo preciso, che non sopportano una fascia da petto e che vogliono ovviare alle limitazioni dei sensori cardiaci da polso. Tra queste segnaliamo anche la necessità di stringere molto bene lo sportwatch al polso così che il contatto tra pelle e sensore sia perfetto e questo non vada in qualche modo ad ostacolare la corretta misurazione.
Polar OH1 è un sensore ottico che non si applica al polso, ma attraverso una fascia elastica può essere fissato su uno degli arti. Le dimensioni molto contenute lo rendono quasi impercettibile una volta indossato, mentre la fascia morbida ed elastica può essere facilmente fissata al proprio braccio risultando essere molto più pratica di uno sportwatch stretto al polso, per giunta con una distanza ben più contenuta rispetto al proprio cuore.
Nella confezione del prodotto trovano posto il sensore di battito cardiaco, un adattatore per il collegamento con un PC o un dispositivo di ricarica via porta USB e la fascia elastica che permette di assicurare il sensore ottico al proprio braccio. Il sensore ha dimensioni complessive molto contenute, pari per diametro indicativamente a quelle di una moneta da 1€ e spesso come 3 monete di questo tipo impilate una sopra l'altra. Il dongle di caricamento, per via delle dimensioni del sensore ottico, ha un ingombro laterale importante che blocca l'accesso a porte USB adiacenti a quella in uso.
Il sensore emette una luce verde attraverso alcuni LED: questo è ovviamente il lato del dispositivo che deve essere posto a diretto contatto con la pelle, così che possa venir rilevato il battito cardiaco. La fascia può venir posizionata in differenti punti del corpo ma in linea generale è bene scegliere aree che sono le più vicine possibili al muscolo cardiaco e che contestualmente siano lontane da ossa sporgenti in qualche modo. Il polso è di conseguenza quella meno consigliata, mentre va benissimo la parte superiore del braccio all'altezza del muscolo bicipite.
Una fascia posizionata in questo modo è in qualche modo fastidiosa durante l'attività sportiva? La risposta è certamente negativa: durante l'utilizzo non ne si avverte quasi la presenza della fascia, anche se questa viene stretta in modo che assicuri il miglior contatto tra pelle e sensore e non si muova durante l'uso.
Il principio di funzionamento di Polar OH1 prevede due differenti opzioni: la prima è quella di registrare durante un'attività sportiva il proprio andamento cardiaco registrandolo direttamente sul sensore, grazie alla memoria interna di cui è dotato. Una volta completata l'attività sarà possibile scaricare i dati e analizzarli.
La seconda modalità, presumibilmente quella maggiormente utilizzata, prevede di usare il sensore in modalità di trasmissione dei dati verso il proprio smartphone o smartwatch compatibile con la tecnologia Bluetooth Smart che è integrata in OH1. Questo dispositivo non supporta trasmissione via interfaccia ANT+, pertanto non può essere abbinato ai prodotti Garmin fatta eccezione per i modelli rilasciati nel corso del 2017-2018 (gamma Fenix 5, Forerunner 935 e il nuovo Forerunner 645) che implementano supporto a sensori e dispositivi ANT+ oltre che Bluetooth Smart.
Ho utilizzato Polar OH1 in abbinamento ad uno sportwatch Garmin Forerunner 935, servendomi in parallelo di una fascia cardio da petto Garmin HRM-RUN collegata ad un Forerunner 920XT così da verificare il comportamento del sensore ottico rispetto a quanto rilevato dalla fascia cardio. In questa uscita di circa 12km di distanza il comportamento dei due sensori è di fatto speculare: si tratta di un allenamento di corsa lenta su percorso con lievi variazioni di pendenza, e da questo si può apprezzare la variabilità della frequenza cardiaca che tende ad aumentare e diminuire a seconda del tipo di terreno.
Dinamica simile anche per questa seconda uscita di pari distanza: anche in questo caso i due sensori mostrano un comportamento pressoché speculare, con solo una lieve variabilità iniziale che non pregiudica in alcun modo il dato medio complessivo.
Ho utilizzato questo abbinamento anche in occasione della Maratona di Verona del 19 novembre 2018, gara alla quale si riferisce questo tracciato. In questo caso si nota un disallineamento tra sensore ottico e fascia da petto nei primi minuti di gara, con il sensore Polar che fatica ad andare subito alla corretta frequenza cardiaca. Si tratta di un comportamento che si può verificare con un po' tutti i sistemi di rilevazione del battito cardiaco e che spesso è frutto del funzionamento in quel preciso momento: trascorsi alcuni minuti dall'inizio dell'attività il battito viene rilevato in modo speculare tra i diversi sistemi. Superati i primi km di gara notiamo chiaramente come le due rilevazioni diventino parallele, con differenze molto contenute nell'ordine di un paio di battiti al minuto quale massimo che non influenzano il dato medio e non inficiano la misura.
Polar OH1 è una soluzione pratica da indossare e si rivela essere ben più comoda di una tradizionale fascia da petto per quegli utenti che avvertono quest'ultima come molto fastidiosa. L'installazione sul braccio è agevole in quanto non è necessario prestare eccessive attenzioni alla posizione, così come invece richiesto nel caso di utilizzo di uno sportwatch con sensore ottico integrato. La trasmissione dei dati allo sportwatch via broadcast avviene senza tentennamenti e si è confermata essere molto stabile nel corso dei test eseguiti: Polar OH1 si installa in poco tempo e funziona da subito, senza richiedere null'altro che la sua accensione e un controllo alla capacità della batteria integrata.
Polar OH1 viene venduto ufficialmente ad un prezzo di 79,99€ IVA inclusa in Italia, con prezzi retail mediamente inferiori del 10%. E' questa una cifra adeguata per le caratteristiche tecniche, un buon investimento per lo sportivo che vuole tenere sotto controllo il proprio cuore sfruttando un'alternativa alla fascia da petto.
2 Commenti
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Recensione interessante, come la recensione del FR935, da completare secondo me con un test di esercizi ad alta intensità per verificare i limiti del sensore ottico.Ho un fenix5 ed il sensore da polso è inutilizzabile per molte attività ad alta intensità (tennis, HIIT, etc.) e sono costretto ad usare una fascia cardio.
Avevo un Polar M600 ed il suo sensore da polso nelle stesse condizioni funzionava molto meglio.
Pensavo di affiancare al Garmin F5 il sensore OH1 ed eliminare la fascia ma desidererei avere conferma che sia reattivo come era il sensore del M600.
Grazie
Qualocuno la usa?
Salve.Oltre all'articolista che l'ha recensita, c'è qualcuno che la usa da qualche mese e può dire come si comporta con uso prolungato/sudore/luce parassita?
Sarei intenzionato ad acquistarne una, ma mi frenano alcuni test fatti su questi sensori ottici che non garantiscono risultati simili alla più classica fascia cardio da torace.
Nello specifico, questa pur avendo molti led per migliorare la lettura del flusso sanguigno, pare che alla fine soffra degli stessi problemi di molte altre fasce simili.
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