TomTom Runner Cardio: il cuore sul polso

TomTom Runner Cardio: il cuore sul polso

La gamma di sportwatch dell'olandese TomTom si arricchisce dei modelli Cardio, dotati di sensore cardiaco ottico integrato. Non cambiano le funzionalità rispetto agli altri modelli della famiglia ma è ora possibile tracciare con precisione l'andamento del proprio battito cardiaco durante gli allenamenti senza dover indossare una tradizionale fascia cardiaca da petto

di pubblicato il nel canale Wearables
TomTom
 

In conclusione

Riprendiamo una tabella che abbiamo preparato in occasione della recensione di TomTom Multi-Sport, nella quale sono riassunte le principali caratteristiche tecniche dei 4 sportwatch che TomTom propone al momento sul mercato.

Modello

TomTom Runner TomTom Multi-Sport TomTom Runner Cardio TomTom Multi-Sport Cardio
Supporto
fascia cardio
si
Bluetooth Smart
si
Bluetooth Smart
si
Bluetooth Smart
si
Bluetooth Smart
Cardio
integrato
no no si si
Corsa si si si si
Bici no si no si
Nuoto no si no si
Batteria GPS sino a 10 ore GPS sino a 10 ore GPS + HR sino a 8 ore
GPS sino a 10 ore
GPS + HR sino a 8 ore
GPS sino a 10 ore
Sensori movimento, bussola movimento, bussola movimento, bussola movimento, bussola
Prezzo 169,00€ 199,00€ 269,00€ 299,00€

Tutte le unità condividono lo stesso chassis, inserito all'interno di un cinturino che è facilmente rimuovibile e sostituibile con altro. I modelli Cardio utilizzano un cinturino più spesso lateralmente, così da evitare che la luce ambiente possa entrare a contatto con il sensore ottico della frequenza cardiaca e falsarne in questo modo le misurazioni. Tutto questo ha un costo addizionale di 100,00€ rispetto al corrispondente modello non Cardio, cifra che è da confrontare con i 50,00€ richiesti per la fascia cardio Bluetooth Smart proposta da TomTom (o per una cifra simile richiesta da produttori di fasce cardio basate sulla stessa tecnologia di trasmissione e quindi compatibili) con la quale poter registrare i battiti cardiaci anche con i modelli non Cardio.

Un costo incrementale di questo tipo è giustificabile? Molto dipende da quando siamo interessati a tracciare il nostro andamento cardiaco e da quale sia il livello di sopportazione personale della fascia cardio tradizionale. Se a fatica portiamo una fascia e con questa avvertiamo un senso di oppressione durante la corsa una soluzione ottica come il TomTom Runner Cardio può decisamente fare al caso nostro; se la fascia invece non ci crea particolari problemi quella del sensore ottico può essere un'alternativa ma non necessariamente quella preferibile. Ci sono in ogni caso fasce cardio di costruzione e fattura differente; le più recenti, di tipo morbido, sono in genere più confortevoli rispetto a quelle con parte frontale in plastica semi-rigida oltre che tipicamente più precise nella misurazione.

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TomTom Runner Cardio a sinistra; TomTom Multi-Sport a destra

Un limite dell'approccio scelto da TomTom, ma questo vale in generale per tutti gli sportwatch con sistema di lettura ottico, è legato alla necessità di porre il sensore a diretto contatto con la pelle. Se d'estate non ci sono problemi in quanto si corre sempre con maglietta i problemi nascono quando la temperatura è più rigida: o si misura il cardio montando lo sportwatch sotto la maglietta a maniche lunghe, e quindi non vedendone i dati, oppure si monta lo sportwatch sopra la maglia perdendo la rilevazione cardiaca. Quest'ultima può essere ripristinata usando una fascia cardiaca tradizionale ma così facendo si viene a perdere la praticità del sensore ottico integrato: in questo modo TomTom Runner Cardio si comporta esattamente come uno dei modelli non Cardio.

Per TomTom Runner Cardio valgono, come sportwatch, le stesse conclusioni alle quali siamo giunti per il modello TomTom Multi-Sport e alle quali rimandiamo per funzionalità e praticità d'uso con riferimento alla programmazione degli allenamenti, alla trasmissione dei dati e alle informazioni visualizzabili durante l'attività. Il sensore ottico ci ha convinto nel complesso, sia con sessioni di bassa intensità sia con quelle a maggior lavoro cardiaco, replicando le rilevazioni fornite con una fascia cardio sul petto e con differenze che possono essere considerate trascurabili nel complesso. Se si hanno problemi con la fascia cardio da petto e si vuole tenere traccia del proprio andamento cardiaco, cosa che per esperienza personale tendo a suggerire sempre a chi si avvicina con costanza alla corsa, il costo incrementale di 100,00€ è giustificato alla luce della maggiore praticità d'uso. Se invece non si è così interessati alla funzionalità cardio, o per opposto lo si è sempre e ne si vuole tenere traccia anche in inverno quando si è vestiti adeguatamente, nella gamma TomTom si è meglio serviti dai modelli non Cardio in abbinamento ad una fascia da petto tradizionale.

Anche in questo caso è una questione di preferenze personali. Per i modelli non cardio l'utente di riferimento ideale è l'appassionato che ricerca uno sportwatch preciso e non eccessivamente complesso nell'uso, ma in grado comunque di fornire tracce dati analizzabili in un secondo tempo con software online molto sofisticati. Per le versioni Cardio vale lo stesso identikit con in più la ridotta tolleranza alla fascia cardio da petto e la flessibilità d'uso di servirsi di questo sportwatch in inverno anche tenendolo sotto la maglietta, così da non perdere il segnale cardio (o non dover ricorrere ad una fascia). Per questo ben definito gruppo di utenti TomTom Runner Cardio è la soluzione ideale, per la quale il costo addizionale di 100,00€ rispetto al modello non Cardio è pienamente giustificato dalla maggiore praticità.

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19 Commenti
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Cappej23 Luglio 2014, 15:18 #1
sinceramente... utili per verificare i progressi e se integrati con Smartphone riescono a rendere la corsa più divertente e social, visto che è possibile condividere percorsi e quant'altro...

Ma... dobbiamo necessariamente diventare tutti trainer...? nel senso, la corsa, come il nuoto o cos'altro, non erano pantalocini-custume, cuffie e via?!?!?

La necessità di essere seguiti istante per istante... bho... sarà, ma io quando mi butto in vasca (perchè odio correre..) mi infilo le cuffie poichè l'unico scopo è scaricarmi della giornata e non pensare o semplicemente muovermi o ancora perchè sono stato alla scrivania tutto il giorno e magari DEVO fare un po' di movimento per non rotolare dal letto o fare una rampa di 10 gradini senza avere il fiatone...

Non sento la necessità di misurare: quante calorie ho bruciato, se le mie prestazioni sono migliorate o meno, se il mio cuore si è comportato bene o meno, le vasche che devo fare, se mi sono affaticato e di quanto o condividere su Facebook tutto questo!... Deve essere un piacere non un lavoro e poi... mica devo scontrarmi con la Pellegrini al prossimo europeo!!!!

imho

(... anche perchè quella è un traghetto con le braccia!)
_Marshall_23 Luglio 2014, 17:00 #2
Originariamente inviato da: Pegamugh
mi chiedo tra l'altro come sia andare a correre con una fascia (cardio) legata attorno al torace.. l'impressione è che siano di una scomodità sconcertante! ma non le ho mai provate, per cui parlo a sentimento.



Mhà...Francamente quando me la tolgo non lascia alcun segno al torace, a differenza di questo orologio che a giudicare dalla foto dell'articolo ti lascia un solco nel polso.
Credo che se non viene stretto bene, non funziona.
La fascia invece è sufficiente inumidirla e posizionarla appena sotto lo sterno che non da alcun tipo di fastidio.
Ovvio che poi dipende dalla fascia, io ne uso una della Garmin molto piccola ma ne ho visto alcune che hanno il sensore decisamente ingombrante per cui probabilmente danno più fastidio.
Comunque, l'orologio dell'articolo è interessante ma se devo strozzarmi il polso per farlo funzionare bene...Io sono abituato a lasciare l'orologio da polso abbastanza largo.
Cappej23 Luglio 2014, 18:17 #3
Originariamente inviato da: Pegamugh

[OT]aggiungo che guardo con timore e rassegnazione l'arrivo delle future app fitness negli smartphone. hanno il -secondo me- terribile effetto collaterale di farci sentire obbligati a portare in tasca il cellulare TUTTO il santo giorno per far salire il conteggio dei passi giornalieri e sentirci a posto con noi stessi! come se non fossimo abbastanza schiavi dei nostri oggetti elettronici...[/OT]


ahimè... quotone... *.*

e adesso arriverà apple... lo spot in onda in questi giorni la dice lunga...
dr-omega23 Luglio 2014, 18:53 #4
Originariamente inviato da: Cappej
ahimè... quotone... *.*

e adesso arriverà apple... lo spot in onda in questi giorni la dice lunga...


OT Tra l'altro lo spot è LEGGERMENTE invadente...
Sste23 Luglio 2014, 20:09 #5
4:22 al km... complimenti!!
superds23 Luglio 2014, 21:02 #6
Originariamente inviato da: Cappej

Ma... dobbiamo necessariamente diventare tutti trainer...?


Diciamo che un accessorio costoso come questo è più che inutile, ma un normale cardiofrequenzimetro che si trova a 20/30€ da decathlon o simili, per "corsa e bici" è più che sufficiente, e se si vuole, si può portare anche uno smartphone giusto per il gps.
In ogni caso praticare un attività aerobica come fanno in molti: correre, senza rendersi conto che si sta superando la soglia aerobica, è sicuramente controproducente per certi aspetti.
Paolo Corsini23 Luglio 2014, 21:39 #7
Originariamente inviato da: superds
Diciamo che un accessorio costoso come questo è più che inutile, ma un normale cardiofrequenzimetro che si trova a 20/30€ da decathlon o simili, per "corsa e bici" è più che sufficiente, e se si vuole, si può portare anche uno smartphone giusto per il gps.
In ogni caso praticare un attività aerobica come fanno in molti: correre, senza rendersi conto che si sta superando la soglia aerobica, è sicuramente controproducente per certi aspetti.

Ciao
vedo un controsenso in quanto scrivi. Un cardiofrequenzimetro da 20/30€, come tu lo definisci, permette di vedere la frequenza cardiaca in tempo reale ma non di registrare alcun dato così da poter analizzare finita l'attività come si sia andati. Poi scrivi, giustamente, che praticare un'attività di resistenza come la corsa senza avere idea di come sia il proprio andamento cardiaco può essere controproducente. Cosa di meglio di uno sportwatch, a prescindere dal modello e dal produttore, per valutare come il proprio corpo e il proprio cuore si comportano durante l'attività?

Questo è uno sportwatch, quindi un orologio con GPS integrato che permette di tracciare tra le varie anche la frequenza cardiaca. Più che accessorio uno sportwatch è in generale uno strumento utile a chi pratica attività sportiva ad alto impatto cardiaco (corsa e bicicletta su tutte). Si può correre e/o pedalare benissimo senza, e con tanto divertimento, ma per chi fa abitualmente attività sportiva questi strumenti, non accessori, si rivelano molto utili nei propri allenamenti.
Paolo Corsini23 Luglio 2014, 21:43 #8
Originariamente inviato da: _Marshall_
Mhà...Francamente quando me la tolgo non lascia alcun segno al torace, a differenza di questo orologio che a giudicare dalla foto dell'articolo ti lascia un solco nel polso.
Credo che se non viene stretto bene, non funziona.
La fascia invece è sufficiente inumidirla e posizionarla appena sotto lo sterno che non da alcun tipo di fastidio.
Ovvio che poi dipende dalla fascia, io ne uso una della Garmin molto piccola ma ne ho visto alcune che hanno il sensore decisamente ingombrante per cui probabilmente danno più fastidio.
Comunque, l'orologio dell'articolo è interessante ma se devo strozzarmi il polso per farlo funzionare bene...Io sono abituato a lasciare l'orologio da polso abbastanza largo.

Ciao
come ho scritto nell'articolo il polso dell'immagine (che è il mo) è molto piccolo di diametro e decisamente sottile. Da questo punto di vista sono il peggior scenario d'uso possibile per questo prodotto. Deve essere stretto bene, nel mio caso in modo molto forte, ma non ci sono problemi durante l'uso e non è fastidioso anche dopo parecchio tempo.
La fascia è decisamente soggettiva: personalmente non mi crea problemi ma ho amici che trovano quasi impossibile correre con una al petto. Il problema della fascia non è però mai legato al dispositivo di trasmissione posto al centro davanti tra i punti di rilevazione, ma il fatto che la fascia stringe per quanto poco la cassa toracica e quando questa si espande nella respirazione trova un poco di ostacolo nella fascia stessa. Per qualcuno è un fastidio da nulla mentre per altri è quasi insopportabile.
Paolo Corsini23 Luglio 2014, 21:55 #9
Originariamente inviato da: Cappej
sinceramente... utili per verificare i progressi e se integrati con Smartphone riescono a rendere la corsa più divertente e social, visto che è possibile condividere percorsi e quant'altro...

Ma... dobbiamo necessariamente diventare tutti trainer...? nel senso, la corsa, come il nuoto o cos'altro, non erano pantalocini-custume, cuffie e via?!?!?

La necessità di essere seguiti istante per istante... bho... sarà, ma io quando mi butto in vasca (perchè odio correre..) mi infilo le cuffie poichè l'unico scopo è scaricarmi della giornata e non pensare o semplicemente muovermi o ancora perchè sono stato alla scrivania tutto il giorno e magari DEVO fare un po' di movimento per non rotolare dal letto o fare una rampa di 10 gradini senza avere il fiatone...

Non sento la necessità di misurare: quante calorie ho bruciato, se le mie prestazioni sono migliorate o meno, se il mio cuore si è comportato bene o meno, le vasche che devo fare, se mi sono affaticato e di quanto o condividere su Facebook tutto questo!... Deve essere un piacere non un lavoro e poi... mica devo scontrarmi con la Pellegrini al prossimo europeo!!!!

imho

(... anche perchè quella è un traghetto con le braccia!)

Ciao

non dobbiamo diventare tutti necessariamente trainer; chi vuole, però, può allenarsi meglio grazie alla tecnologia. E per quel che mi riguarda condividere sui social le proprie attività sportive non è di certo equivalente all'allenarsi, a meno che questo non sia per migliorare il proprio ego

Le community social specifiche che raccolgono appassionati di sport (Strava, ad esempio) sono luoghi che permettono ad appassionati dello stesso sport di incontrarsi e confrontarsi, e in questo sono utili; oltre al confronto con altri atleti appassionati ci sono strumenti di analisi che gratuitamente, o con costi ridotti per le versioni premium, permettono di avere analisi sulle proprie prestazioni che permettono di meglio capire come ci sia allenati e se si stia migliorando. Mia personale opinione: se devo usare un social generico come Facebook per scrivere di ogni mia uscita o "hey oggi ho tirato le ripetute sui 1.000 a 3'30'' al km, che bravo che sono!" francamente preferisco usare quel tempo per correre 2 minuti di più.

Il tuo approccio all'attività sportiva non prevede un interesse nel sapere quanto e cosa tu abbia fatto durante il tempo dedicato allo sport. Scelta assolutamente corretta e lecita, ma non è necessariamente questo l'approccio ideale per tutti. Io sono innamorato della corsa di lunga distanza, della maratona in particolare, quindi mi alleno in funzione di gare sui 42km e 195 metri di questa distanza. Proprio per questo mio fine, per questa mia passione, è per me fondamentale allenarmi in modo tale che possa valutare a posteriore la qualità del lavoro che metto in un allenamento così da seguire un piano che mi porti, ottimisticamente, nelle migliori condizioni alla partenza della prossima maratona. Anche la mia è una scelta lecita e corretta, che si adatta a me per quello che come appassionato amatore sono le mie passioni e che non è necessariamente l'approccio scelto da tutti.

Per questo motivo c'è un approccio specifico per ognuno di noi verso l'attività sportiva, e da questo strumenti che possono o meno essere utili. In quest'ottica va valutata la bontà o meno di uno sportwatch, di uno smartwatch (che è cosa diversa da uno sportwatch) o di uno smartphone.
superds23 Luglio 2014, 21:59 #10
Originariamente inviato da: Paolo Corsini
Ciao
vedo un controsenso in quanto scrivi. Un cardiofrequensimetro da 20/30€, come tu lo definisci, permette di vedere la frequenza cardiaca in tempo reale ma non di registrare alcun dato così da poter analizzare finita l'attività come si sia andati. Poi scrivi, giustamente, che praticare un'attività di resistenza come la corsa senza avere idea di come sia il proprio andamento cardiaco può essere controproducente. Cosa di meglio di uno sportwatch, a prescindere dal modello e dal produttore, per valutare come il proprio corpo e il proprio cuore si comportano durante l'attività? ...


Intendevo che per me è sufficiente controllare al momento le pulsazioni, solitamente non sento il bisogno di verificare il mio andamento in un secondo momento, o al limite lo ricordo.
Poi, senza dubbio questo prodotto è uno strumento ben superiore, che permette di addensare tutte le informazioni di cui si ha bisogno.
Diciamo che a me certe funzionalità, a questo prezzo non attirano poiché: quando corro, solitamente conosco già le distanze e le altitudini che affronterò; durante ciclismo invece ho la tendenza ad avere comunque altri apparati quali smartphone e tachimetro e quindi non ne sento il bisogno.
Naturalmente è un'opinione personale, e riconosco che molte persone possano preferire un oggetto più professionale e comodo come questo.
Distinti Saluti.

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