Recensione Samsung Galaxy S25 Ultra: l'esperienza utente che fa la differenza

Non siamo stati a San Francisco alla presentazione del Samsung Galaxy S25 Ultra ma abbiamo comunque avuto la possibilità di avere tra le mani lo smartphone praticamente da subito. Lo abbiamo messo sotto stress e abbiamo soprattutto capito perché Samsung ha improntato al rinnovamento più sul software che sull’hardware.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 20 Febbraio 2025 nel canale TelefoniaSamsungGoogleAndroid
Un anno fa Samsung apriva le danze del nuovo anno con la presentazione della sua più importante serie di smartphone: i Galaxy S24. La stessa cosa è avvenuta quest’anno con il nuovo Galaxy Unpacked 2025 dove l’azienda sudcoreana ha deciso di svelare al mondo intero e per prima i nuovi Galaxy S25, S25+ e S25 Ultra che dalla loro hanno portato qualche rinnovamento hardware che rimane comunque uno step annuale ma soprattutto hanno rivoluzionato il software con l’ampliamento dell’Intelligenza Artificiale generativa su di uno smartphone e non solo, grazie anche alla massima collaborazione con Google.
Samsung aveva lavorato bene in passato ponendo le basi con Galaxy S23 Ultra per un telefono veramente vicino alla perfezione su Android. Galaxy S24 Ultra, lo scorso anno, difficilmente avrebbe potuto fare di più ecco perché l’azienda ha deciso di spingere l’attenzione degli utenti con altri aspetti innovativi come l’Intelligenza Artificiale anticipando effettivamente tutti gli altri brand.
Quest’anno il nuovo Galaxy S25 Ultra ha cambiato un po’ i connotati estetici, e su questo avremo da fare qualche appunto all’azienda. Ha aggiornato l’hardware come step annuale di processore e altre connettività. Ma soprattutto Samsung ha ancora una volta cercato di spingere al massimo l’esperienza utente perché ha capito che prima di tutto il resto ci si deve impegnare e focalizzare sull’utente. Ecco perché ha perfezionato la sua Galaxy AI ossia l’Intelligenza Artificiale anche ‘’on-device’’, ha stretto una maggiore collaborazione con Google implementando meglio Gemini e soprattutto ha reso il tutto a misura utente garantendogli il massimo delle prestazioni ma anche con il minimo sforzo.
Cosa cambia rispetto a Galaxy S24 Ultra? Non troppo a livello hardware se non che Galaxy S25 Ultra possiede l’ultimissimo processore di Qualcomm ossia lo Snapdragon 8 Elite personalizzato appositamente per Samsung com'è ormai prassi da qualche generazione in questa serie. Una CPU che conosciamo e che ci ha impressionato per la potenzialità che possiede anche se in qualche occasione mostra i suoi limiti nella gestione termica. Come per gli altri smartphone della serie abbiamo 12GB di RAM come memoria di base, un passo in avanti non per Ultra che già li aveva nella precedente generazione, ma per gli S24 e S24+ che partivano da 8GB di RAM lo scorso anno. Il motivo è presto detto: Galaxy AI ha bisogno soprattutto in locale di un quantitativo maggiore di memoria. Da qui la scelta inevitabile di Samsung.
Oltre a questo Galaxy S25 Ultra vede un cambiamento nel comparto fotografico perché lo smartphone ora ha una fotocamera ultragrandangolare da 50 Megapixel che vedremo lavora bene e meglio rispetto al precedente sensore. E poi, come già anticipato, c’è il cambiamento importante del design perché Galaxy S25 Ultra si affina, diventa più squadrato nelle cornici, gli angoli vengono arrotondati e se perde un po’ di personalità di certo è un S25 Ultra che somiglia e si allinea a quello che è l’aspetto degli altri S25 e S25+. Sarà un punto questo su cui ci soffermeremo un po’ soprattutto perché, a nostro parere, seppur ci sia il vantaggio di un omogeneizzazione con il resto della serie, il top di gamma di Samsung Galaxy perde personalità avvicinandosi forse un po’ troppo alla monotonia di altri brand, soprattutto cinesi.
Ma partiamo dall’inizio, consideriamo ogni piccolo aspetto di questo nuovo Samsung Galaxy S25 Ultra e cerchiamo di capire dove deve migliorare, dove deve ancora farsi le ossa e soprattutto perché rimane comunque il migliore smartphone Android in circolazione in praticamente tutte le sue caratteristiche.
Samsung Galaxy S25 Ultra: Prezzi e Promo lancio
Il Samsung Galaxy S25 Ultra viene messo in vendita in varie versioni che vedono differenze sia per la memoria di sistema che per quella di archiviazione.
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Samsung Galaxy S25 Ultra è disponibile nei colori Titanium Silverblue, Titanium Black, Titanium Whitesilver e Titanium Gray.
Samsung Galaxy S25 Ultra è acquistabile nel mercato italiano nelle seguenti configurazioni:
- nella versione da 12GB + 256GB ad un prezzo consigliato di 1.499€
- nella versione da 12GB + 512GB ad un prezzo consigliato di 1.619€
- nella versione da 12GB + 1TB ad un prezzo consigliato di 1.859€
UNBOXING: solo il cavo USB-C
Il Samsung Galaxy S25 Ultra viene fornito in una scatola di vendita praticamente identica a quella della scorsa generazione. Non ci sono più gli accessori che le case produttrici inserivano in passato e con il Galaxy S25 Ultra oltre ai soliti manuali utente e un cavo da USB-C a USB-C per la ricarica e il trasferimento dei dati non troviamo altro. Attenzione in questo caso il cavo in dotazione è classificato 3A e questo significa che potrà spingersi fino ai 25W di potenza massima mentre se si vorrà usare il 45W a cui S25 Ultra può arrivare si dovrà acquistare a parte un cavo adatto USB-PD con classificazione 5A. Nessun carica batteria in confezione ed è una scelta per l’ambiente che altri produttori hanno già fatto e che anche Samsung ha seguito con i suoi device da due anni a questa parte.
Niente caricatore ma nemmeno auricolari, per una scelta, sicuramente condivisibile, di risparmio ecologico che va di pari passo anche con un nuovo modo di fare da parte degli utenti che posseggono oggi svariati caricatori da parete o anche wireless oltre a cuffie personali preferite. Giusto o sbagliato questa è la direzione dei maggiori produttori di smartphone che guardano all’ambiente, o almeno questo è quanto detto.
DESIGN: un cambio con poca personalità
È forse il cambio di design adottato da Samsung più spinto degli ultimi anni. Galaxy S25 Ultra cambia rispetto al passato e lo fa apportando non chissà quali modifiche ma di fatto rendendosi più ergonomico in mano rispetto a prima. Samsung ha deciso di optare per una cornice piatta e angoli arrotondati, il che rende il telefono migliore nella presa in mano e finalmente non distrugge il palmo come faceva S24 Ultra con l’angolo appuntito. Tutto questo permette un’esperienza di maneggevolezza praticamente perfetta contando comunque che le dimensioni dello smartphone non sono sicuramente da compatto anzi è un vero padellone che però rimane sempre equilibrato nell’uso di tutti i giorni. In tanti hanno additato la somiglianza ad iPhone per la cornice piatta: la verità è che di iPhone su S25 Ultra non c’è nulla di nulla. L’aspetto dal vivo è differente e sicuramente sono solo dicerie di utenti che vogliono solo mettere del ‘’flame’’ su entrambi i prodotti.
Galaxy S25 Ultra piace? Come sempre è una questione molto soggettiva. Samsung ha voluto finalmente rendere anche la versione Ultra molto più simile a quella degli altri smartphone della serie. Di contro, a nostro parere, S25 Ultra ha perso un po’ di personalità quando invece è uno smartphone che deve distinguersi dagli altri device della serie perché incarna la filosofia dei Galaxy Note del passato (la S Pen c’è ancora anche se un po’ mutilata per la perdita del Bluetooth) e perché è uno smartphone che cerca di catturare l’attenzione di tantissimi utenti a 360 gradi. Guardandolo anteriormente purtroppo sembra uno smartphone come tanti smartphone cinesi che ultimamente stanno toccando anche il mercato europeo (nubia in primis) e questo forse fa perdere un po’ di appeal su di uno smartphone che invece è effettivamente il top e deve meritare di più. Ma ripetiamo che queste sono nostre considerazioni personali e che esteticamente i pareri non possono che essere soggettivi.
Samsung però non tralascia nulla al caso a livello di materiali perché S25 Ultra è uno smartphone estremamente premium realizzato con il nuovissimo Gorilla Armor 2 ossia il primo vetroceramica antiriflesso del settore. È un nuovo materiale (la seconda generazione di Armor) il quale ha dimostrato di resistere a cadute su cemento da altezze fino a 2,2 m, anche se ammettiamo di non aver avuto il coraggio di fare questa prova. Ci fidiamo dei test di prova. La superficie in vetro dello schermo invece è extra antiriflesso grazie al trattamento antiriflesso DX di seconda generazione che abbiamo già visto all’opera nella prima versione con S24 Ultra. Non siamo sicuri di poter individuare una differenza tra l'S25 Ultra e l'S24 Ultra sotto questo aspetto, ma è palese osservare una drastica diminuzione dei riflessi rispetto a qualsiasi altro materiale in vetro per display sul mercato.
Galaxy S25 Ultra, come lo scorso anno, propone lo smartphone con una scocca in titanio di grado 5 che non solo lo alleggerisce ma lo rende anche più resistente e premium. Questo permette di avere uno smartphone leggero perché S25 Ultra riduce ancora il suo peso: pensate che adesso siamo sui 218 grammi contro i 232 grammi dello scorso anno e la sensazione in mano di uno smartphone più leggero c’è tutta. Chiaramente rimane uno smartphone grande con i suoi 162,8 x 77,6 mm di dimensione ed uno spessore che raggiunge gli 8,2 mm ma Samsung ha fatto un lavoro egregio, se ci pensate, perché ha sì aumentato le dimensioni del display di 0,1 pollici ma allo stesso tempo ha ridotto le misure del dispositivo portando lo screen-to-body ratio al 92.5%, rispetto all'88,5% dello scorso anno.
Come lo scorso anno anche con Galaxy S25 Ultra persiste la certificazione IP68 e questo permette di resistere all’acqua e alla polvere almeno per 30 minuti. I pulsanti sono posizionati sempre nelle stesse posizioni: bilanciere unico del volume e pulsante di accensione e spegnimento sulla destra. Superiormente nulla se non il doppio foro per il microfono. Inferiormente invece, Samsung, posiziona il carrellino per la SIM che rimane doppia per un Dual SIM fisico o nanoSIM e eSIM, la porta USB-C di ultimissima generazione, la feritoia dell’altoparlante stereo e poi la S Pen. Tutto al suo posto con una capsula auricolare fisica posta in alto ma fortemente sottile quasi a scomparire alla vista meno attenta. Farà anche da altoparlante per un ottima resa a livello audio.
Come detto la S Pen è ancora presente ma la piccola penna capacitiva, che si infila un un piccolo foro laterale proprio come avveniva con le precedenti versioni, quest’anno perde la connettività Bluetooth. È senza dubbio un peccato perché mancano in questo modo le Air Gesture ossia tutte quelle funzionalità che permettevano anche di scattare una foto pigiando il tasto della S Pen a distanza. Come ogni anno si ripropone il solito dilemma dove per molti S Pen rimarrà una fedele compagna di lavoro e scrittura mentre per altri si riproporrà l’obbligo di dover acquistare questo smartphone con la S Pen anche se quest’ultima non sarà mai utilizzata. Di fatto la S Pen rimane ben fatta nel suo rivestimento, non scivola dalla mano e si destreggia bene possedendo sempre il pulsante a scatto per l’estrazione che rimane dello stesso colore della scocca.
Infine il lettore di impronte ultrasonico è sempre veloce, preciso e sicuro, mentre lo sblocco con riconoscimento del viso è solo 2D, resta efficace ma anche meno sicuro, ma questo lo avevamo già visto con le precedenti generazioni.
DISPLAY: di altissimo livello ma si poteva spingere di più
Samsung Galaxy S24 Ultra ci aveva letteralmente conquistati con il suo display. Ma non tanto per la qualità estrema del pannello, a Samsung non si deve veramente insegnare nulla sul come fare i pannelli, ma per il fatto che l’azienda aveva introdotto una superficie antiriflesso che effettivamente rendeva incredibile il fatto di poter osservare lo schermo senza che alcun tipo di riflesso potesse dare fastidio in alcun modo. Nessuno ci era mai riuscito allora e nessuno ancora oggi ha cercato di replicare questo aspetto se non Samsung stessa che appunto ha proposto su Galaxy S25 Ultra una seconda generazione di questo trattamento antiriflesso DX che regala un aspetto ancora migliore.
A livello tecnico c’è qualche piccola modifica rispetto alla precedente generazione perché il pannello presente ora su S25 Ultra è un pannello da 6,9" (e non più 6,8”) di tipo Dynamic AMOLED 2X con risoluzione QHD+ di 1440 x 3120 pixel. È un display con tecnologia OLED LTPO con il supporto alla tecnologia HDR10+ ma soprattutto con una frequenza di aggiornamento adattiva da 1 a 120Hz. Questo significa che come avveniva con Galaxy S24 Ultra, anche qui lo smartphone adatta dinamicamente il refresh rate in base al tipo di contenuto che l’utente sta visualizzando sullo smartphone. Quindi la frequenza di aggiornamento potrà variare da un minimo di 1 Hz per i contenuti che non necessitano di velocità e fluidità come l’Always On Display, fino a 120 Hz per i giochi ad alta fedeltà o nelle situazioni di navigazione su web. C’è chiaramente sempre la possibilità di forzare una frequenza di aggiornamento a 60Hz costante se lo si desidera ma è una condizione di emergenza che di solito non conviene più nemmeno considerare soprattutto perché con la modalità Adattiva il consumo della batteria non è esagerato.
Simile alla serie dello scorso anno, anche qui il Galaxy S25 Ultra utilizza un pannello Infinity-O dove nella parte superiore centrale del display viene posta la fotocamera anteriore per i selfie. In questo caso per molti questo tipo di soluzione è meno invasiva rispetto alla classica notch. Diciamo che se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, è un pannello di qualità decisamente elevata ma non sicuramente all’avanguardia. Di fatto però nell’uso quotidiano è un display che aggrada praticamente in ogni situazione e non abbiamo notato differenze con quello dello scorso anno sintomo che la differenza tra i due magari c’è ma è veramente impercettibile.
Nei test abbiamo visto come il pannello del nuovo Galaxy S25 Ultra sia risultato praticamente tra i più luminosi mai testati, almeno per quanto riguarda gli smartphone. Al test al colorimetro ha fatto registrare una luminanza massima di quasi 2600 nits di picco, praticamente in linea con il predecessore. Si tratta di un valore molto vicino a quello che è il limite dello strumento da noi utilizzato, quindi è probabile che di fatto il top di gamma Samsung possa esprimere un valore più alto di quello da noi registrato. Con schermata tutta bianca abbiamo misurato 1491 nits, un valore decisamente importante. Ottimo il rapporto di contrasto, come al solito non misurabile con i nostri strumenti visto che il pannello usa la tecnologia OLED e può spegnere i pixel per riprodurre il nero. Inutile spendere parole sulla visibilità del nuovo flagship coreano in condizioni difficili: il display montato su Galaxy S25 Ultra è il migliore quando si guarda lo smartphone sotto la luce del sole.
Samsung permette di gestire al meglio il pannello in base alle personali esigenze tramite i settaggi presenti nelle impostazioni. In questo caso nel menu è possibile ottenere due diverse opzioni da poter settare:
- “Vivida” che permette di avere una gestione dei colori maggiormente intensa e soprattutto con colorazioni tipiche da AMOLED e dunque neri profondi e gamma cromatica intensa. Qui è possibile modificare il Bilanciamento del bianco tra colori ‘’Freddi’’ e ‘’Caldi’’ oltre ad impostazioni avanzate dove è possibile agire sul Rosso, Verde e Blue.
- “Naturale” si propone invece come un profilo più reale con colori meno aggressivi e meno impattanti agli occhi degli utenti. Si cerca di mantenere importante il rapporto con quello che è possibile osservare nella realtà e quello che viene riprodotto sullo schermo dello smartphone. In questo caso però l’utente non potrà agire in nessun modo sui parametri dello schermo.
HARDWARE: processore TOP e personalizzato
Addio Exynos. Sì, perché anche su S25 Ultra troviamo nuovamente un processore Qualcomm. Parliamo chiaramente dell’ultimissimo modello ossia lo Snapdragon 8 Elite che abbiamo già conosciuto con altri smartphone di nuova generazione ma che qui viene realizzato da Qualcomm in modo “personalizzato” per spingerlo un po’ di più e renderlo anche un pochino più efficiente. Conosciamo già questa prassi perché Samsung e Qualcomm l’hanno adottata con i Galaxy da qualche generazione.
Le specifiche tecniche del SoC Snapdragon 8 Elite for Galaxy sono impressionanti:
- Processo produttivo a 3 nm
- CPU octa-core con architettura Oryon V2:
- 2 core Phoenix L ad alte prestazioni @ 4,47 GHz contro i 4,32 GHz della versione classica
- 6 core Phoenix M ad efficienza energetica @ 3,53 GHz - GPU Adreno 830 @ 1,2 GHz contro 1,1 GHz della versione classica
- 25 miliardi di transistor, 5 miliardi in più rispetto allo Snapdragon 8 Gen 3
Questo nuovo chipset promette miglioramenti prestazionali nell'ordine del 40% sia per la CPU che per la GPU rispetto alla generazione precedente. Un balzo in avanti notevole che si traduce in prestazioni di altissimo livello in ogni scenario d'uso. Il chip Elite utilizza i core del processore Oryon, due versioni di essi: due core Prime e sei core Performance. Questi non sono core Cortex come nei chipset MediaTek e Samsung Exynos, ma un design personalizzato Qualcomm. I due core Prime funzionano fino a 4,47 GHz, mentre i core Performance hanno un clock di 3,53 GHz. Poi c'è l'Adreno 830, che è costruito su una nuova architettura che utilizza un design a fette con memoria dedicata per ogni slice. L'830 ha tre di queste slice con clock fino a 1,2 GHz.
In questo caso il Galaxy S25 Ultra è disponibile in un’unica configurazione di memoria anche se con diversi tagli di storage:
- 256 GB di storage con 12 GB di RAM
- 512 GB di storage con 12 GB di RAM
- 1 TB di storage con 12 GB di RAM
Lo storage utilizza memorie UFS 4.0, mentre la RAM è di tipo LPDDR5X, garantendo velocità di lettura/scrittura e tempi di caricamento delle applicazioni ai vertici della categoria.
Cosa dire delle prestazioni se non che siamo ai massimi livelli. Samsung Galaxy S25 Ultra è portentoso nel raggiungere non solo risultati a livello di benchmark da primato ma anche prestazioni quotidiane di tutto rispetto e che pochi altri sanno raggiungere oggi. Non abbiamo trovato lag e nemmeno importanti surriscaldamento anche se stressato durante i giochi o in situazioni particolari è possibile che si senta la scocca posteriore scaldare un po’ più rispetto al quotidiano.
Samsung Galaxy S25 Ultra | |
OS (al lancio) | OneUI 7 |
Processore | Snapdragon 8 Elite per Galaxy |
Memorie | 12 GB + 256 GB 12 GB + 512 GB 12 GB + 1 TB |
Display | 6,9" QHD+ Dynamic AMOLED 2X Super Smooth 120Hz refresh rate (1~120Hz) Vision booster Tono colore adattivo |
Fotocamere posteriori | Grandangolare: 200 MP OIS f/1.7, FOV 85˚ Ultra-Grandangolare: 50MP f/1.9, FOV 120˚ Teleobiettivo: 50MP Zoom 5x, OIS f/3.4, FOV 22˚ Teleobiettivo: 10MP Zoom 3x, OIS f/2.4, FOV 36° |
Fotocamera anteriore | Grandangolare: 12 MP f/2.2, FOV 80˚ |
Connessioni | 5G + LTE Wi-Fi 7 Wi-Fi Direct Bluetooth v5.4 USB Type-C |
Batteria | 5,000 mAh Ricarica: fino al 65% di carica in circa 30 minuti con l’adattatore da 45W Ricarica rapida senza fili 2.0 Condivisione batteria wireless |
Dimensioni | 77,6 X 162,8 X 8,2mm |
Peso | 218g |
Ci piace il lavoro svolto da Samsung che propone a tutti i suoi utenti un top di gamma con un valido processore riuscendo non solo a battere la concorrenza ma a porre le basi per uno sviluppo futuro. A livello pratico, nell’uso quotidiano dello smartphone, quando ci si ritrova a giocare con un’applicazione di livello grafico importante o pesante abbiamo visto che il device non soffre troppo delle alte temperature segno di una CPU ben ottimizzata. Oltretutto è presente ora un nuovo sistema di dissipazione con una camera di vapore più grande del 40% e realizzata con un nuovo materiale di interfaccia termica TIM che sostituisce la solita pasta termica, il tutto per un aumento dell’efficienza.
Ricordiamo che anche con Galaxy S25 Ultra Samsung propone due profili di prestazioni: profilo Standard e profilo Light. Che differenze ci sono? Il profilo Standard ‘’offre l'equilibrio consigliato tra velocità di elaborazione, durata della batteria ed efficienza di raffreddamento” mentre il profilo Light ‘’privilegia la durata della batteria e l’efficienza del raffreddamento rispetto alla velocità di elaborazione’’. In poche parole sappiate che il boost dato dalla personalizzazione di Qualcomm con questo Snapdragon for Galaxy viene ricalcata proprio nel profilo Standard dove il telefono spinge al massimo delle sue potenzialità mentre con quello Light si pensa più al risparmio energetico. Come lo scorso anno anche con S25 Ultra nella pratica con il profilo Standard potrete puntare a battere record solo sui benchmark perché effettivamente la potenza che raggiungerete con il profilo Light sarà inferiore sì, i core spingeranno a minori valori di clock, ma assolutamente impercettibile a livello di usabilità sia nel quotidiano che nei giochi più spinti. La differenza importante però la troverete in questo profilo con l’autonomia che aumenterà di almeno un’oretta e mezza su display e d è palese che questa sarà una delle chiavi di lettura di questo nuovo processore Qualcomm for Galaxy.
Interessante la novità del ProScaler per video e immagini. Come funziona? Sostanzialmente è una funzionalità realizzata in collaborazione tra Samsung e Qualcomm che si attiva quando si sceglie una risoluzione di rendering più bassa della WQHD+. In questo caso ProScaler migliora la risoluzione utilizzando un’elaborazione grafica basata su un algoritmo di AI che offre un’esperienza di visione ad alta definizione senza bisogno di regolare le impostazioni del display.
CPDT Benchmark
Scrittura sequenziale, Lettura sequenziale, Memory copy
Geekbench AI
TensorFlow Lite CPU (SP Score), TensorFlow Lite GPU (SP Score)
Geekbench 6
Single-Core, Multi-Core
GFX Bench 5
Aztec Ruins (HT) - Onscreen, Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p), Car Chase - Onscreen, Car Chase - Offscreen (1080p)
3D Mark Wild Life Extreme
Punteggio finale
CPDT Benchmark
Scrittura sequenziale
CPDT Benchmark
Lettura sequenziale
CPDT Benchmark
Memory copy
Antutu 10
Punteggio
Geekbench AI
TensorFlow Lite CPU (SP Score)
Geekbench AI
TensorFlow Lite GPU (SP Score)
Geekbench 6
Single-Core
Geekbench 6
Multi-Core
GFX Bench 5
Aztec Ruins (HT) - Onscreen
GFX Bench 5
Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p)
GFX Bench 5
Car Chase - Onscreen
GFX Bench 5
Car Chase - Offscreen (1080p)
Google Octane 2.0
Octane Score
Speedometer 2.0
Test via browser
In termini di connettività abbiamo la rete veloce 5G che lavora benissimo a livello di ricezione ma anche di prestazione. Lo smartphone ci ha permesso di avere sempre e comunque un’ottima ricezione anche in luoghi abbastanza difficili e soprattutto abbiamo visto migliorare il potenziale della rete con velocità maggiori di download. In chiamata l'audio è pulito e forte oltre che corposo e questo sia in capsula che in vivavoce. Come detto è sempre buona la ricezione del segnale, con il vantaggio di potersi affidare a due SIM fisiche e ad una eSIM (solamente due attive in contemporanea, due fisiche o una fisica + eSIM). Per la cronaca è presente il Wi-Fi 7 che permette, se possibile, delle velocità assurde e poi anche il Bluetooth 5.3.
INTERFACCIA GRAFICA e GALAXY AI
Samsung Galaxy S25 Ultra arriva sul mercato cercando di finalizzare ancora di più il lavoro svolto lo scorso anno con la sua Intelligenza Artificiale generativa. È sicuramente questa una parte fondamentale di questo nuovo smartphone e dunque della recensione di Samsung Galaxy S25 Ultra. Intanto sappiate per onore di cronaca che il nuovo Galaxy S25 Ultra è dotato di Android 15 con la One UI 7. Samsung in questo caso promette sette anni di supporto software che include sia i principali aggiornamenti Android che le patch di sicurezza.
One UI 7 assomiglia molto a One UI 6 con le sue icone distintive, widget e sfondi. La logica operativa non è cambiata molto: ci si affida ancora alle schermate iniziali, all’app drawer, ai gesti o alla navigazione tramite pulsanti e all’area delle notifiche. Android 15 ha diviso l’area delle notifiche e i toggle rapidi in due pagine separate e questa modifica fa parte anche di One UI 7. Alla pagina delle notifiche si accede con uno swipe dalla parte in alto a sinistra dello schermo mentre per accedere a quella dei toggle rapidi è necessario farlo dalla parte destra dello schermo. Detto questo, l’azienda permette ancora di tornare a un'interfaccia comune che mostra sia le impostazioni rapide che le notifiche.
Samsung con la sua nuova OneUI odierna non solo garantisce un utilizzo veloce, funzionale, efficace e completo di Android ma si pone come parte integrante di un sistema capace di comunicare anche con altri device dell’azienda come tablet e notebook. Per non parlare poi della sicurezza che la stessa OneUI ha raggiunto grazie a Knox: qui infatti non siamo di fronte ad una mera trasposizione della sicurezza imposta da Google con Android ma ci mette del suo garantendo che vengano fixati eventuali bug nocivi per gli utenti. La nuova One UI 7 è un’interfaccia solida e davvero ben fatta grazie ad una serie di funzionalità capaci di rendere non solo più facile l’uso dello smartphone ma anche completo più di quanto non ci si attenderebbe. C’è tantissima personalizzazione grazie anche agli store alternativi come Galaxy Lock che permettono di cambiare praticamente tutto del proprio Samsung.
Nel complesso, OneUI è distintamente Samsung. L'azienda è riuscita a cementare uno stile specifico nella sua interfaccia sin dall'introduzione di One UI con la serie Galaxy S10, e risulta immediatamente riconoscibile. Possiede un suo wallet integrato in Samsung Pay che contiene carte di pagamento, documenti personali come carta d’identità. In generale ci piace la OneUI e ci piace l’idea di avere un’interfaccia ben fatta, con un ottimo ecosistema, una buona reattività e con la garanzia degli aggiornamenti.
Come detto prima One UI 7 è anche tanta Intelligenza Artificiale. Su Galaxy S25 Ultra troviamo tutto quello che avevamo visto con S24 Ultra ma potenziato e con qualche aggiunta in più. Innanzitutto c’è una maggiore collaborazione tra Samsung e Google che si traduce nella onnipresenza di Gemini che è sempre pronto a dare una mano in praticamente ogni situazione. Oltretutto con Gemini Live sarà possibile interagire ancora più in modo conversale. Si può chiedere a Gemini di crearci una qualche ricetta culinaria e il chatbot di Google ci darà ogni singola informazione in merito. Non solo perché l’uso di Gemini va ben oltre ed è anche più personale e radicato nello smartphone e nell’utente. Sì, perché a Gemini sarà possibile magari chiedere di cercare una pizzeria nei dintorni in cui siamo e di mandarla via Whatsapp a qualche nostro contatto. Oppure è possibile anche inviare direttamente le coordinate per una call ad un nostro amico semplicemente chiedendo a Gemini quando è presente un giorno libero rispetto ad altri appuntamenti. Chiaramente al momento tutto è funzionante sulle app di Samsung e su altre poche app come Spotify e WhatsApp ma crediamo e speriamo che l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale trasversale possa arrivare anche con altre applicazioni in futuro.
Interessante il potenziamento di Google Cerchia e Cerca che qui su Galaxy S25 Ultra permette non solo di trovare riferimento a tutto quello che viene appunto cerchiato ma anche di riconoscere automaticamente numeri di telefono, email e anche link di URL che sono presenti sul display realizzando l’eventuale azione diretta cioè chiamare, mandare la mail o navigare. E poi ancora con AI Select può suggerire all’utente una serie di azioni possibili partendo da una singola foto o da una porzione di testo selezionata. Può riassumere testi, aggiungere date al calendario, trasformare spezzoni di video in gif animate o rielaborare fotografie.
Rimangono poi tutte le funzionalità di Galaxy AI che avevamo visto durante l’anno con Galaxy S24 Ultra e gli altri device dell’azienda. In questo caso quindi parliamo della chiamata con Traduzione Live che però ora aggiunge anche la possibilità di registrare la chiamata, di trascriverla e anche di cercare le informazioni utili della chiamata come indirizzi o altro. C’è anche l’interprete delle note vocali con traduzione simultanea dei messaggi o ancora la possibilità che Galaxy AI possa rispondere per nostro conto ossia realizzi automaticamente e velocemente una formattazione di un testo che abbiamo scritto noi in diverse versioni.
E poi non dimentichiamo tutte le varie funzionalità che possiamo utilizzare nell’editor delle immagini con una modifica generativa delle foto: quando un’immagine è inclinata, l’AI può migliorarla, riempiendo i bordi. E quando si ha necessità di spostare leggermente un oggetto o una persona per collocarlo nella posizione perfetta, l’AI consente di regolare la posizione del soggetto spostato, generando uno sfondo nel punto in cui esso si trovava precedentemente. I risultati sono un po’ altalenanti: quando chiaramente c’è più chiarezza del soggetto o dell’oggetto da spostare ecco che Galaxy AI lavora bene riuscendo in qualche modo a mettere una pezza al cambiamento e riuscendo anche a lavorare bene sul contorno nel nuovo sfondo.
C’è poi la novità di Now Brief che non è altro se non un nuovo pannello onnipresente al mattino e alla sera e che permette di avere una sorta di riassunto mattutino o serale sulle attività che dobbiamo svolgere da calendario, permette di avere informazioni sul meteo e qualche informazione su musica e video su YouTube. È una specie di assistente che garantisce la visualizzazione di una serie di informazioni selezionate dall’utente e che l’AI troverà nello smartphone in base al nostro utilizzo. In questo caso però la funzione è forse carina ma poco funzionale al momento perché le informazioni che l’utente trova al mattino e alla sera sono veramente poche e non permettono di avere quel valore aggiunto che invece ci si aspetterebbe.
C’è anche la novità Now Bar ossia una piccola pillola che Samsung ha deciso di porre nella parte bassa dello smartphone e che sostanzialmente fa il pari alla Dynamic Island di Apple. Appare nella lockscreen e permette di avere a portata di vista e mano le informazioni di alcune applicazioni specifiche come Google Maps, Samsung Health, lo Sport di Google, l’Interprete ossia la traduzione simultanea, l’orologio con le relative sveglie e poi ancora il registratore vocale, Samsung Notes e la condivisione di emergenza. In questo caso però anche il lettore musicale apparirà nella pillola se avviato e toccandola si potrà andare direttamente all’app in questione oppure tenendo premuto si potrà allargare il popup della pillola per avere più informazioni. È una funzionalità effettivamente comoda, carina a livello grafico che speriamo però possa venire sfruttata anche dagli sviluppatori e non muoia come capita a queste funzionalità.
Chiaramente una delle caratteristiche dell’Ultra di Samsung è la presenza della S Pen che permette di aggiungere quelle feature che solo il pennino sa dare. Non ci sono novità specifiche ma sappiamo di avere una S Pen molto performante con una latenza nella scrittura di appena 2,8 ms che rende la reattività estrema nel suo utilizzo. Peccato veramente non poter più sfruttare le Air Action per utilizzare una miriade di funzionalità con il solo movimento della penna come premendo il pulsante nel pennino per effettuare delle azioni di movimento per tornare Indietro, tornare alla Home, aprire le applicazioni recenti o ancora realizzare la selezione intelligente o scrivere sullo schermo. Non è ora più possibile e secondo noi è una grande perdita.
FOTOCAMERA: finalmente un ultragrandangolo di qualità
Samsung Galaxy S25 Ultra
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Principale
- Sensore ISOCELL da 200 MP
- Obiettivo grandangolare con apertura f/1.7 - 24mm
- Pixel Size 1/1.3” - 0.6 µm
- Laser AF + OIS + multidirezionale PDAF
- Ultra - Grandangolare
- Sensore da 50 MP
- Obiettivo 120° di visione con apertura f/1.9 - 0.7 µm
- Dual Pixel PDAF
- Super Steady video
- Tele Photo Periscope
- Sensore da 50 MP
- Apertura f/3.4 - 111mm
- Dual Pixel PDAF
- OIS
- Zoom 5X Ottico
- Tele Photo
- Sensore da 10 MP
- Apertura f/2.4 - 1/3.52” - 1.12 µm - 67mm
- Dual Pixel PDAF
- OIS
- Zoom 3X Ottico
- Anteriore
- Sensore da 12 MP - f/2.2 - 26mm
- Dual Pixel PDAF
- Video 8K @ 24/30 fps - 4K @ 30/60 fps
- Super Slow-motion HD @ 960 fps
- Time Lapse
Il nuovo Galaxy S25 Ultra non apporta molti cambiamenti all'hardware della fotocamera, come non lo ha fatto per il modello precedente, e non è che l'S23 Ultra fosse pieno di entusiasmanti aggiornamenti hardware rispetto al suo predecessore. Il punto è che il comparto fotografico di Galaxy Ultra si sta sì evolvendo ma in modo costante e forse anche piuttosto lento.
Quest'anno, la novità è la fotocamera ultrawide. Da tempo avevamo atteso la sostituzione del classico sensore da 12MP che lascia finalmente spazio a quello da 50MP decisamente più attuale. Non è un sensore particolarmente popolare e trovare maggiori dettagli non è facile, ma sappiate che riporta una dimensione pixel di 0,7 µm, il che significa che il suo formato ottico è praticamente lo stesso del sensore da 12MP in uscita. In sostanza, è quello che Apple ha fatto anche con l'ultrawide dell'iPhone 16 Pro. Ci ricorda anche un po' il momento in cui Samsung ha aggiornato il sensore della fotocamera principale da 108 MP dell'S22 Ultra con uno da 200 MP praticamente delle stesse dimensioni per l'S23 Ultra.
A proposito, la fotocamera principale da 200 MP è effettivamente la stessa dell'anno scorso e quindi la stessa del Galaxy S23 Ultra, per quanto ne sappiamo, ovviamente, riporta lo stesso sensore HP2. Tecnicamente il sensore ha quello che l'azienda chiama filtro colore Tetra2pixel RGB Bayer Pattern, vale a dire raggruppa 16 pixel in 1 e produce effettivamente immagini da 12 MP per impostazione predefinita. In teoria pensare ad un 200/16 dovrebbe equivalere a 12,5 ma la realtà è che le foto vengono ‘’stampate’’ a 4.000 x 3.000 pixel anziché a 4.080 x 3.060 pixel, con un ritaglio minore. C'è, ovviamente, una modalità a piena risoluzione da 200 MP (16.320 x 12.240 px) e un'opzione intermedia da 8.160 x 6.120 px da 50 MP che permettono di sbizzarrirsi. L’ISOCELL HP2 possiede poi l'autofocus "Super QPD" e Samsung afferma che è in grado di rilevare i cambiamenti di fase sia in direzione orizzontale che verticale, offrendo una messa a fuoco automatica più affidabile su una gamma più ampia di soggetti e casi d'uso. Un passo in avanti rispetto al precedente "Double Super PD" dell'HP1 che funzionava esclusivamente in direzione orizzontale. L'obiettivo principale da 200 MP ha una lunghezza focale equivalente a 23 mm, come avviene da tempo anche con altri device precedenti dell’azienda. L'obiettivo invece ha un'apertura f/1.7 ed è anche stabilizzato.
Anche i teleobiettivi sono i medesimi di S24 Ultra e dunque l'unità 5x non è la soluzione ALoP di cui abbiamo sentito parlare in autunno.
Il Galaxy S25 Ultra utilizza una versione dell’applicazione della fotocamera adatta proprio a questo device e ai suoi obiettivi e che ha visto un cambiamento importante con la One UI 7. Tutto risulta famigliare ma decisamente più moderno e anche comodo per l’utente: scorrere a sinistra e a destra per passare da una modalità disponibile all'altra. Quindi un'opzione per riorganizzare, aggiungere o rimuovere alcune modalità dalla barra principale. Scorrimenti verticali in entrambe le direzioni alternano le fotocamere anteriore e posteriore. Samsung propone sei modalità: 1x, 2x, 3x, 5x e 10x e ancora 0.6x per usare il sensore Ultra Grandangolare. Una volta che si tappa sul 10x si aprono automaticamente anche i pop up per lo zoom a 30x e 100x.
Disponibile poi accanto agli step un pulsante che apre una serie di funzionalità e parametri che permettono di entrare nelle impostazioni, di attivare il Flash LED, il timer di scatto, di modificare il rapporto di forma, di modificare la risoluzione se 200, 50 o 12MPx e ancora agire su Esposizione, applicare dei filtri preimpostati o aggiungere delle migliorie per il viso.
È disponibile anche la modalità Expert RAW ed è integrata nell'app principale della fotocamera come modalità invece di essere un'app separata anche se non può essere salvata nella griglia delle modalità di scatto ma è necessario passare per la scorciatoia dell’app principale. Una stranezza e soprattutto una scomodità che ancora non abbiamo capito. Tuttavia, sblocca il controllo manuale completo e la capacità di conservare sia l'elaborazione multi-frame dell'app della fotocamera integrata sia i dati dell'immagine non elaborata per ulteriori modifiche. Può acquisire immagini con tutte e cinque le fotocamere e produrre file JPEG e DNG. E proprio i file DNG possono essere modificati in Lightroom Mobile, con tutti i dati dell'immagine incorporati attraverso il profilo dell'obiettivo integrato. Expert RAW ha del potenziale enorme anche se con alcuni limiti permettendo di giocare con il colore e la gamma dinamica in misura molto maggiore rispetto ai file jpeg o heic predefiniti.
Come scatta Samsung Galaxy S25 Ultra?
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Foto di giorno: in pieno giorno lo smartphone non sembra avere modifiche evidenti rispetto al precedente, vista anche la presenza dello stesso sensore, che già scattava foto eccellenti. Anche con questo S25 Ultra inevitabilmente abbiamo scatti con colori vividi nel complesso con una tendenza generale verso un calore extra ma anche ombre più luminose derivanti probabilmente da esposizioni più elevate. L’elaborazione da parte del software di Samsung è forse un pochino più conservativa con toni meno esasperati con una interpretazione un pochino più fedele alla realtà. Questo aspetto però non deve essere considerato come negativo perché gli scatti sono incisivi e grazie alle modalità Pro ed Expert RAW è possibile divertirsi e ottenere foto più adatte ai propri gusti. Riusciamo ad ottenere scatti ottimali semplicemente con un punta e scatta oppure immergendoci nelle modalità da esperti per raggiungere risultati più elaborati e al massimo delle potenzialità del comparto fotografico. Il sensore da 200 MP consente scatti ad alta risoluzione ma è disponibile anche la modalità da 50 MP e qui è possibile comunque guadagnare dettaglio e definizione ma con un peso dello scatto che si abbassa (a 200MP il file pesa almeno 30MB contro i 13MB massimo del 50MP). Oltretutto ricordiamo che è possibile scattare in RAW a 24 MPx. Sicuramente non otteniamo la massima potenzialità di questo smartphone oggi e riteniamo che il suo software sia ancora acerbo un po’ come avvenuto un anno fa il fratello S24 Ultra che in prima release non scattava al meglio delle sue potenzialità. Qui S25 Ultra sembra un pochino più preciso di S24 Ultra per quanto concerne le tonalità o il dettaglio. Sappiamo che l’azienda dovrebbe rilasciare a breve un ipotetico aggiornamento piuttosto corposo lato fotocamera e vedremo se quando arriverà si risolveranno queste piccole defaillance che abbiamo trovato scattando in queste prime settimane.
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Foto al buio: in condizioni di scarsa luminosità, il Galaxy S25 Ultra ha una funzione di Auto Night Shot che applica automaticamente un certo livello di elaborazione extra: una sorta di modalità notturna automatica. Non entrerà in azione per tutte le scene, ma quando lo farà, un pop-up a mezzaluna gialla informerà di questa modalità attivata. Toccando l’icona della mezzaluna comunque sarà possibile disabilitare il tutto. Il device cattura foto in condizioni di scarsa illuminazione in modo competente. I colori sono ben conservati e il bilanciamento del bianco automatico non mostra grossi problemi con l'illuminazione calda o mista. Il dettaglio è elevato con una riduzione del rumore che ci sembra maggiore rispetto allo scorso anno. In modalità automatica riusciamo ad ottenere esposizioni bilanciate con luci ben conservate e un buon sviluppo nelle ombre. Per scene più scure o più contrastate, tuttavia, meglio usare la modalità notturna dedicata per ottenere il massimo dalle aree più scure con alcuni vantaggi sulle sorgenti luminose puntiformi. Cosa cambia rispetto ad S24 Ultra? C’è minor rumore ma i miglioramenti effettivi sono davvero minimi soprattutto perché stiamo parlando degli stessi sensori ma di un'ottimizzazione migliore lato software. Gli scatti con il sensore ultrawide migliorano sicuramente rispetto allo scorso anno con una gamma dinamica buona nella modalità Auto Night, e con un maggiore miglioramento con la vera modalità Notturna soprattutto con scene più impegnative.
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Modulo ultra-wide: il modulo ultra-grandangolare del device offre la medesima resa vista con S24 Ultra. Gli scatti effettuati sono nella maggior parte puliti. I colori sono incisivi e con buona gamma dinamica anche in condizioni di luce non perfette, un risultato che non si discosta poi troppo da quello raggiunto con il precedente device della serie anche se siamo convinti che il tutto possa raggiungere il massimo con i futuri aggiornamenti, un po’ come capitato con la precedente serie.
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Zoom: rispetto al precedente S24 Ultra non ci sono cambiamenti e il sensore a periscopio può permettersi di scattare con i suoi 50 MPx con zoom 5X ottico. Stessa cosa per l’altro che rimane lo stesso dello scorso anno con zoom ottico a 3x. Scattare a 5x con S25 Ultra ci restituisce un prodotto dettagliato grazie ad un’ottima potenzialità del sistema. Chiaramente la parte negativa, che poi non è veramente così, sta nel fatto che non potremo spingerci con zoom ottico a 10x ossia lo scatto sarà sempre effettuato con zoom ottico ma nella realtà avverrà un crop dello scatto del sensore da 50 MPx. C’è chiaramente meno dettaglio rispetto all’ottico puro di S23 Ultra ma la restituzione è comunque buona.
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Ritratti: sui ritratti Samsung non si affida ad un sensore specifico ma riesce a lavorare molto bene. Il risultato è davvero buono e il sensore, in questo caso principale, riesce a lavorare bene con un distacco dallo sfondo da manuale e praticamente mai artificioso. Come per gli altri sensori anche qui Samsung mette mano alla luminosità e ai dettagli e gli scatti sono più nitidi e luminosi con un passo in avanti non esagerato ma che mettendo a confronto i due device si nota. E sappiate che c’è un miglioramento anche per i soggetti con gli occhiali dove i risultati sono più reali e l’algoritmo riesce a separare in modo giusto questo aspetto che prima invece non veniva considerato.
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Selfie: anteriormente gli scatti con la fotocamera sono realisticamente buoni e molto simili a quelli dello scorso anno. I colori sono sempre accesi e quasi sempre reali con un risultato finale comunque davvero buono.
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Video: sui video il Galaxy S25 Ultra può permettersi di registrare con la sua cam principale video fino all’8K a 30 fps. I video in 4K a 30 fps o 60 fps possono essere girati invece con tutti i sensori così come la stabilizzazione che è disponibile in tutte le modalità. L'acquisizione 8K è sempre codificata in h.265 HEVC, mentre per le altre modalità è possibile scegliere tra h.264 o h.265. Indipendentemente dalla modalità video, l'audio viene registrato in stereo e ottiene una velocità in bit di 256 kbps. Anche se non sarà utilizzato non possiamo non confermare il fatto che la registrazione in 8K (velocità in bit di 80 Mbps) risulti un ottimo step evolutivo su di uno smartphone. Le clip a 30 fps e 60 fps (50 Mbps e 80 Mbps, utilizzando h.264) hanno miglioramenti di qualità rispetto a quelli dello scorso anno che erano già decisamente elevati. Abbiamo notato un miglioramento generale per quanto concerne la fluidità di passaggio tra le diverse lenti e anche una stabilizzazione meno macchinosa e più naturale. Ci sono veramente molti dettagli e poco rumore con una gamma dinamica rispettabile, il bilanciamento del bianco è ottimo e i colori hanno la giusta quantità di saturazione. Sui video è senza dubbio il concorrente di iPhone 16 Pro/Pro Max oltretutto anche per il fatto che da quest’anno è supportato il formato di registrazione a 10 bit e la modalità LOG. In tutti e due i casi si tratta di modalità di cattura che saranno sfruttate principalmente da chi ci lavora ma comunque è una caratteristica apprezzata.
AUTONOMIA: i soliti 5000 mAh per la giornata
Parlando dell’autonomia sappiate che Samsung Galaxy S25 Ultra conferma la batteria da 5.000 mAh del passato S24 Ultra che è anche la più grande rispetto a quella che si trova sugli altri smartphone della serie. Forse è la batteria l’unica nota di delusione perché Samsung ha deciso di non cambiare il suo modi di realizzarla e questo significa che non ha posto batterie al silicio-carbonio come fatto da altri brand che hanno ottenuto batterie più portentose mantenendo però spessori esigui. Con lo Snapdragon 8 Elite, il Galaxy S25 Ultra è un telefono che può permettersi più o meno tutto e i risultati sono nella media seppur il software probabilmente non sia ancora al suo massimo in termini di ottimizzazione.
Cosa abbiamo ottenuto? Nell’uso standard ossia con social, molte foto e video e anche utilizzo un po’ intensivo di Galaxy AI siamo riusciti a raggiungere almeno le 5 ore e mezza di display attivo con almeno 18 ore di utilizzo. Nell’uso invece classico con messaggistica preponderante, chiamate ma anche uso di app professionali e anche della S Pen per prendere appunti siamo riusciti a superare le 6 ore e mezzo di display attivo con un utilizzo medio di 12 ore. Infine abbiamo voluto stressare S25 Ultra invece con il gaming e in questo caso non abbiamo superato mai le 6 ore di display con una media di 8 ore di utilizzo. In generale è un consumo che ci aggrada e che sembra ricalcare quanto visto più o meno lo scorso anno con qualche accorgimento maggiore sull’efficienza della batteria soprattutto con l’uso dei social. Peccato però perché si poteva e si doveva fare di più visto che le tecnologie ci sono e possono venire sfruttate a vantaggio dell’utente.
E anche a livello di ricarica Samsung mantiene la velocità massima a 45W senza cambiare nulla. L’azienda decide di non combattere la gara delle ricariche più veloci e di mantenere tempi migliori di Apple e anche di Google permettendo comunque di preservare meglio la batteria nel lungo andare. Di fatto quello che riusciamo a fare è una carica fino al 68% in più o meno mezz'ora. Per ricaricare Samsung Galaxy S25 Ultra al 100% invece si ha bisogno di un’oretta con il caricabatterie da 45W che Samsung vende separatamente e dobbiamo dire che oggi stona un po’ soprattutto per un’azienda come Samsung che sa innovare.
CONCLUSIONI
Samsung Galaxy S25 Ultra è il migliore smartphone Android del momento se lo si guarda a 360 gradi. Inutile girarci intorno perché è senza dubbio un telefono che può permettersi di far fare all’utente di tutto. Cosa significa questo? Con Galaxy S25 Ultra abbiamo in mano uno smartphone altamente premium con materiali di qualità come il titanio che lo rendono più robusto nell'uso di tutti i giorni. Non solo perché cambia il suo design, anche se davvero in modo minimo, permettendo ora con gli angoli arrotondati di avere una migliore presa in mano e soprattutto di non ‘’far male’’ al palmo. C’è un display antiriflesso che batte la concorrenza. Nessun altro brand al momento lo propone e che cambia davvero l’uso dello smartphone in situazioni di luce gravose.
E poi c’è il processore più potente ed efficiente del momento quale lo Snapdragon 8 Elite che si mantiene parco nei consumi e anche nei surriscaldamenti che avvengono raramente. Oltre a questo Galaxy S25 Ultra vede un cambiamento nel comparto fotografico perché lo smartphone ora ha una fotocamera grandangolare da 50 Megapixel che vedremo lavora bene e meglio rispetto al precedente sensore. Come per gli altri smartphone della serie abbiamo 12GB di RAM come memoria di base, un passo in avanti non per Ultra che già li aveva nella precedente generazione, ma per gli S24 e S24+ che partivano da 8GB di RAM lo scorso anno. Il motivo è presto detto: Galaxy AI ha bisogno soprattutto in locale di un quantitativo maggiore di memoria. Da qui la scelta inevitabile di Samsung. Galaxy AI va di pari passo con la nuova One UI 7 che migliora sicuramente l’interfaccia grafica del Galaxy e lo fa con una buona dose di modernità, di freschezza e anche qualche novità che non guasta se solo venisse implementata meglio, e parliamo chiaramente di Now Brief.
I prezzi sono praticamente gli stessi dello scorso anno perché partiamo dai 1.499€ della versione da 12+256GB e arriviamo a quella top con 12+1TB ad un prezzo di 1.859€. Costosi e non di poco anche se con qualche offerta di street price, con le promo di Samsung, con il trade in forse si può risparmiare quel tanto da portare a casa lo smartphone ad un prezzo più che conveniente sempre considerando che stiamo parlando di un device premium e top di gamma.
Dispiace però che Samsung a nostro parere abbia perso un’occasione. Sì perché poteva davvero rinnovare meglio questo suo Galaxy S25 Ultra innanzitutto rendendolo esteticamente si ergonomico e comodo ma soprattutto più originale e significativo piuttosto che farlo somigliare a qualsiasi altro device cinese piatto e poco di ispirazione. E poi poteva spingere di più sul display rendendolo ancora più luminoso: è la regina dei pannelli AMOLED e allora perché non esagerare in quello. Ancora poteva impegnarsi di più lato batteria come hanno fatto i suoi fratelli cinesi che ormai usano batterie al carburo di silicio aumentando la capacità e dunque l’autonomia ma non intaccando per nulla lo spessore. Infine poteva rendere S25 Ultra molto più ultra anche nella resistenza introducendo la classificazione IP69. Insomma è secondo noi un’occasione persa quella di Samsung che ha fatto il suo compitino non spingendo sull'acceleratore e dunque non volendo aumentare il gap tra lei e gli altri. Peccato perché poteva davvero fare il colpaccio quest’anno.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCi hanno già provato con tizen, presa la legnata sui denti e tornati all'ovile.
Da quando hanno però iniziato a collaborare seriamente con google direi che si sono messi su un'ottima strada.
Per quanto riguarda questo S25 ultra sembra uno dei pochi che, a fronte del prezzo richiesto, abbia effettivamente qualcosa di unico da offrire, io non saprei che farmene ma il senso ce lo vedo.
Il prezzo e' sempre piu' fuori di testa, capisco che ogni cosa, qualunque costa piu' del doppio, se poi aggiungiamo il vecchio discorso del 1000 Lire ora 1 euro, 10kk Lire ora 10k euro, ecc.. allora il prezzo e' quadruplicato, ma anche cosi' son troppo cari, considerando anche che verso fine anno dell'anno successivo i top dell'anno prima sono sui 600 per poi crollare ad inizio anno successivo.
Stavo cercando un telefono con la possibilità di avere due profili esim attivi e gli unici che ho trovato sono gli S24/25 e Iphone recenti.
Poi ho scoperto che ci sono delle sim che possono salvare i profili esim, quindi con pochi euro ho risolto il problema di avere due profili esim attivi.
Samsung castra ancora i telefoni ad ogni aggiornamento?
No, da un bel pò di anni.
Stavo cercando un telefono con la possibilità di avere due profili esim attivi e gli unici che ho trovato sono gli S24/25 e Iphone recenti.
Poi ho scoperto che ci sono delle sim che possono salvare i profili esim, quindi con pochi euro ho risolto il problema di avere due profili esim attivi.
Samsung castra ancora i telefoni ad ogni aggiornamento?
Era successo anche a me con il Note 3. Oggi ho l'S24 Ultra, dopo aver preso il Note 10 Plus, e con entrambi non è più successo.
Bene, allora per il prossimo telefono rivaluto Samsung.
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